MODICA RG - Marocchino ladro
seriale condannato: arrestato da CC. I Carabinieri della Stazione di Modica hanno tratto in arresto in
esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Ragusa
Tami Amhed
23enne, marocchino residente a Modica per furto in concorso e falsa
attestazione delle generalità a pubblico Ufficiale. Il giovane era stato
arrestato nel 2014 dai Carabinieri di Modica per essersi reso
responsabile di alcuni furti in abitazione e per non aver reso corrette
generalità agli operanti. Sconterà la pena di 3 anni e 10 mesi in
carcere, dove l’hanno tradotto i militari dell’Arma.
MODICA
RG – Comune sciolto per mafia da Consiglio Ministri: Città nota per
cioccolata. Il
Ministro dell’interno Matteo Salvini, a norma dell’articolo 143 del
Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), ha
proposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Vittoria (Ragusa), in
ragione delle riscontrate ingerenze da parte della criminalità
organizzata. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento.
Modica è divenuta nel tempo rinomata anche per la realizzazione di
particolari specialità di cioccolata che produce. La commissione
prefettizia si era insediata nel mese di settembre dello scorso anno
dopo gli arresti per scambio politico-mafioso dell'ex sindaco Giuseppe
Nicosia e di suo fratello Fabio, all'epoca consigliere comunale del Pd,
poi dimessosi. Il comune attualmente è retto dall’avvocato Giovanni
Moscato eletto due anni fa in una lista civica.
La Commissione presieduta dalla vice prefetta vicaria di Ragusa
Concetta Caruso, dopo 6 mesi di indagini, ha presentato la sua relazione
che dopo l'istruzione del prefetto di Ragusa Pina Cocuzza e dell'ufficio
preposto al ministero dell'Interno l'ha trasmessa al Consiglio dei
ministri. Il Consiglio dei Ministri dunque nella seduta di venerdì 27
luglio, su proposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini, ha sciolto
il Comune di Vittoria per mafia. Il comune di Vittoria ha un passato
d’amministrazione di sinistra ed è la prima volta che nella sua storia
venga sciolto per mafia.
RAGUSA
- CC, blitz in casa 20enne, trovate piantine e coltivazione droga.I Carabinieri della
Compagnia di Ragusa, impegnati nella campagna weekend sicuro, hanno
eseguito nel fine settimana perquisizioni per la ricerca di sostanze
stupefacenti. I militari, nel corso dell’attività hanno tratto in
arresto in flagranza di reato un incensurato, G.G. 20enne,
per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, trovato
in possesso di oltre 7 gr. di sostanza stupefacente del tipo
marijuana già suddivisa in dosi e pronta per la vendita al dettaglio
e 3 piantine alte circa 70 cm della stessa sostanza. I Carabinieri a
seguito di prolungati servizi di osservazione nei pressi
dell’abitazione del soggetto hanno stato notato uno strano via vai
di ragazzi che sono stati tutti fermati, identificati, e segnalati
alla locale Prefettura per uso personale di stupefacenti. I tutori
dell’ordine, all’interno dell’abitazione hanno appurato che
l’arrestato aveva allestito un vero e proprio impianto per la
coltivazione, cosiddetto “grow room”, costituito da 1 box
interamente rivestito di carta di alluminio nel quale era stata
installata 1 lampada di crescita da 400Watt per la produzione del
calore. Lo stupefacente invece si trovava su di 1 tavolino pronto
per essere confezionato. I Carabinieri oltre alla droga, hanno
rinvenuto tutto l’occorrente per confezionare le dosi da immettere
sul mercato, come il bilancino di precisione per pesare lo
stupefacente. Il giovane, al termine delle formalità, è stato posto
agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, su disposizione del
PM della Procura di Ragusa, Dottor SCOLLO.Lo stupefacente sequestrato, è
invece inviato presso il Laboratorio Analisi dell’ASP di Ragusa, per
i previsti esami finalizzati ad individuarne il principio attivo.Le indagini proseguono per
individuare la provenienza dello stupefacente e per capire se
l’arrestato operava autonomamente allo spaccio dello stupefacente di
cui è stato trovato in possesso o se fosse 1 dei componenti di più
vasta rete di pusher al dettaglio.Gli arresti sono il frutto
delle continue attività di controllo del territorio svolte su
disposizione del Comando Provinciale Carabinieri i quali
continueranno l’attività nei prossimi mesi, anche ad altri comuni
della provincia.
Giarratana RG – 70enne getta
5 cuccioli maremmani in fiume: CC identificano e denunciano.
I Carabinieri della Stazione di Giarratana di sera poco prima delle
19:30, hanno salvato 5 cuccioli di cane di razza maremmana. Le indagini
svolte dai militari hanno accertato che un 70enne di Monterosso Almo
aveva lanciato da un ponticello in Contrada Piano del Conte direzione
Mandrevecchie, scaraventandola sul letto del fiume Irminio, 1 scatola di
cartone contenente i 5 cuccioli. Il gesto brutale era stato messo in
atto semplicemente per liberarsi dei cuccioli nati da poco e di cui non
riteneva di doversi prendere cura. L’attività dei militari dell’Arma,
dopo le prime captazioni informative colte dal territorio, si è
estrinsecata nell’analisi di un nutrito numero di sistemi di
videosorveglianza, che hanno portato all’identificazione del soggetto.
L’anziano, al termine degli accertamenti, è stato denunciato a piede
libero per il reato di abbandono di animali all’Autorità Giudiziaria
iblea. I cuccioli, dopo essere stati messi in salvo, sono stati affidati
ai volontari di un’associazione specializzata.
Santa Croce CamerinaRG – Libico spaccia in centro, preso dai Carabinieri. Si
tratta di
MOUEZ NWALI 22enne. Le
operazioni antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa
continuano, e ieri sera hanno eseguito diverse perquisizioni per la
ricerca di sostanze stupefacenti. I militari hanno intensificato i
controlli delle principali piazze e quartieri ricettacolo di soggetti
abitualmente dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari
nel corso del servizio antidroga hanno monitorato diversi soggetti
attraverso un’attività di osservazione e pedinamento. I Carabinieri,
dopo aver notato diversi avvicinamenti di alcuni ragazzi ad un soggetto
di origine nord - africana, hanno provveduto a fermare il sospetto, per
porre fine all’attività di spaccio che stava compiendo. L’individuo è
stato identificato nel libicoMOUEZ
NWALI 22enne, senza fissa
dimora e ben noto ai militari. Il libico annovera, a suo carico, diversi
precedenti penali specifici per spaccio di droga. MOUEZ NWALI
è stato colto in flagranza di reato in quanto aveva appena ceduto ad un
ragazzo 1 grammo di hashish. I militari, a seguito di perquisizione
personale, hanno trovato 1 coltellino intriso di sostanza stupefacente e
la somma complessiva di 170€ suddivisa in banconote di diverso taglio,
ritenuta provento dello spaccio. MOUEZ NWALI, al termine delle
formalità, è stato sottoposto agli arresti domiciliari a Santa Croce
Camerina, su disposizione del PM della Procura di Ragusa, Dott. RICCIO.
Lo stupefacente sequestrato, è inviato presso il Laboratorio Analisi
dell’ASP di Ragusa, per i previsti esami finalizzati ad individuarne il
principio attivo. I Carabinieri della Compagnia di Ragusa, seguendo le
linee strategiche adottate dal Comando Provinciale, stanno monitorando
da diversi giorni la città di Santa Croce Camerina e altre zone della
Provincia di Ragusa con servizi mirati di prevenzione e repressione.
Modica
RG
- Operazione Donne d’affari: Carabinieri, 3 arresti
domiciliari per usura. I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Modica, alle prime luci dell’alba hanno eseguito tre
ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal GIP del
Tribunale di Ragusa su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa
Valentina Botti per i reati di usura aggravata in concorso,
illecita attività d’intermediazione finanziaria senza iscrizione negli
albi e minaccia aggravata . L’operazione denominata“Donne
d’affari” cheha condotto ai domiciliari tre donne: ha avuto
inizio nel giugno 2016 a seguito del suicidio di Guglielmo Delibera. La
vittima fu trovata morta impiccata nella sua casa di Marina di Modica,
ed era noto in Paese essendo già stato direttore delle Poste di Scicli.
L’episodio, risultato inizialmente di difficile inquadramento destò
scalpore nella comunità. L’attività info-investigative svolta
successivamente dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Modica ha dato
spiegazioni. Le prime intercettazioni informative colte sul territorio,
hanno portato numerosi riscontri e tra questi i contatti di Guglielmo
Delibera con una delle donne sottoposte a misura cautelare e designata
dalle fonti quale soggetto dedito a prestare denaro a tassi usurari. Gli
elementi investigativi hanno evidenziato il ruolo delle tre donne. I
reati contestati sono frutto della costituzione di un radicato sistema
di concessione di prestiti di denaro a tassi di interesse usurari.Le
tre donne, sfruttando lo stato di bisogno di soggetti meno abbienti -
quali agricoltori, commercianti, artigiani, casalinghe che versavano in
disastrose condizioni economiche e stretti dalla necessità di avere
somme di denaro per far fronte a pregressi debiti, essendo protestati,
si sono poste quali punto di riferimento per tali persone al fine di
elargire crediti e prestiti facili, pretendendo un tasso di interesse
oscillanti dal 20% sino ad arrivare al 60%. Per gestire i loro affari
illeciti e per convincere le vittime ad onorare i debiti, le tre donne
non esitavano a ricorrere a pesanti minacce facendo riferimento anche
all’intervento di “amici di Catania”, ricordando loro che
comunque: “dietro le donne ci sono gli uomini”. I carabinieri con
approfondimenti investigativi, operati tramite attività tecniche,
servizi di osservazione e pedinamento hanno messo in luce chiare ed
incontrovertibili indicazioni sulle modalità con cui le donne riuscivano
a contattare le vittime in stato di grande disagio economico, per
offrire poi del denaro a tassi usurari, oppure la mediazione con
finanziarie ed istituti di credito al fine di ottenere prestiti. I
militari dell’arma nel corso delle indagini con il coordinamento della
Procura della Repubblica hanno eseguito perquisizioni nei loro confronti
delle 3 donne che permettevano di sequestrare una copiosa documentazione
(assegni, cambiali, copie di contratti di prestiti, ricevute di
pagamento ecc.), che forniva evidente riscontro alle ipotesi dei reati
perseguiti, nonché di assicurare le prove, nel timore che le indagate
potessero distruggerle o alterarle. L’esame della documentazione
sequestrata dai carabinieri ha fatto emergere che le indagate oltre a
concedere prestiti a tassi usurari nei confronti di diverse persone,
operavano illecitamente nella mediazione creditizia e finanziaria,
traendone cospicui guadagni illeciti, ai danni delle vittime. Le tre
erano dedite non solo ai prestiti usurari tradizionali ma, come emerso
anche nel corso dei dialoghi intercettati, anche ad un’attività di
mediazione creditizia e quindi finanziaria illecita. Il meccanismo
attuato dalle tre donne sarebbe stato diretto nel procacciare clienti da
condurre ad alcune finanziarie da loro prescelte, per far sì che
ottenessero prestiti che le vittime non potevano regolarmente ottenere
in quanto già protestate o considerate “cattivi pagatori”. I soggetti in
cambio per aver fatto ottenere il prestito, ricevevano esosi compensi
in denaro i quali venivano corrisposti a tasso usuraio. Le vittime
avrebbero corrisposto una percentuale in denaro per il solo fatto di
aver ottenuto il prestito, somma che alimentava il costo del prestito
stesso facendolo diventare a tasso usurario. I carabinieri hanno
appurato che per portare a buon fine le pratiche dei finanziamenti le
3 donne, mantenevano contatti con alcuni impiegati di fiducia presso le
finanziarie ai quali erogavano delle ricompense in denaro provenienti
dalle somme che gli usurati versavano. Gli impiegati infatti sarebbero
riusciti per brevi periodi, ad “oscurare” le posizioni creditizie delle
vittime in modo che il loro stato debitorio non venisse messo in
evidenza.I militari a supporto delle indagini tecniche, hanno
escusso diverse vittime, molte delle quali hanno confermato di aver
accettato, perché costrette dalle gravi condizioni economiche in cui
versavano, e dalla grave situazione debitoria con banche, finanziarie
dalle quali avevano già ottenuto mutui che non riuscivano ad estinguere.
I succubi economici hanno manifestato, nel corso delle dichiarazioni, un
forte senso di liberazione dalle pressioni subite negli anni, in
riferimento alla loro condizione. Alcuni debitori, colti da rimorsi di
coscienza quasi manifestando una sorta di sindrome di Stoccolma,
hanno mostrato dei sentimenti positivi nei confronti delle indagate,
considerandole le uniche persone che erano riuscite ad aiutarle ed a
sollevarle dalle gravi condizioni economiche in cui versavano. Alcune
vittime, peraltro, si sarebbero rivolte alle usuraie anche per ottenere
esigue somme di denaro per far fronte alle necessità di vita quotidiana.
Le risultanze delle indagini convalidate dall’Autorità Giudiziaria hanno
fatto emergere una importante attività usuraria che ha fatto registrare
un cospicuo volume di affari illeciti. I militari hanno rilevato nel
periodo in questione un giro quantificato in circa 100.000 €.Il
Giudice per le indagini preliminari, concordando con le richieste del
Pubblico Ministero, rassegnate dai Carabinieri di Modica ha emesso le
odierne misure cautelari.
Ragusa
– CC sequestrano droga, pusher in manette.I Carabinieri
della Compagnia di Ragusa, hanno portato a termine un’operazione
antidroga sviluppatasi la scorsa notte lungo il litorale di Marina di
Ragusa, con l’ausilio del Nucleo Cinofili nell’ambito di un’attività
di prevenzione per la repressione dei reati connessi al traffico di
sostanze stupefacenti, che si intensificano nei periodi di maggiore
afflusso turistico. Un individuo italiano incensurato è stato fermato
in flagranza di reato mentre era intento a fornire droga ai giovani
nella piazza centrale di Marina di Ragusa ed è stato tratto in arresto.
I militari, dopo avere perquisito il soggetto hanno sequestrato mezzo
panetto di sostanza stupefacente del tipo hashish, del peso di circa 50
grammi, del valore complessivo, qual ora venduta clandestinamente, di
300€. I Carabinieri, nel prosieguo del servizio, in zona Punta
Braccetto, hanno poi denunciato un ragazzo, italiano incensurato,
trovato in possesso di 10 grammi di sostanza stupefacente del tipo
Hashish. L’arrestato è stato posto ai domiciliari su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria. I militari hanno segnalato al Prefetto per
uso personale di sostanza stupefacente altri cinque ragazzi, tre
minorenni stranieri e due maggiorenni italiani.
Scicli RG – Carabinieri blitz antidroga coi cinofili, presi oltre
1kg stupefacente e 21enne. Angelo Scivoletto 21enne in
tombino di casa nascondeva hashish e marijuana. I Carabinieri
della Tenenza di Scicli hanno eseguito un servizio specifico antidroga
sul territorio di competenza, supportati da una unità del Nucleo
Carabinieri Cinofili di Nicolosi, concentrando l’attenzione sui luoghi
maggiormente frequentati e punto di ritrovo di giovani. I tutori
dell’ordine hanno effettuato diversi controlli e perquisizioni. I
militari dell’Arma, nell’ambito del servizio di contrasto allo spaccio
di sostanze stupefacenti, hanno bloccato Angelo Scivolettogià
noto, sorprendendolo con oltre 1 chilo di sostanze stupefacente tra
hashish e marijuana e con diversi materiali per il taglio ed il
confezionamento della sostanza. Il giovane era attenzionato, già da
alcuni giorni, dai militari dell’Arma poiché nell’ultimo periodo aveva
tenuto soprattutto nei pressi della sua abitazione, comportamenti e
movimenti sospetti. I Carabinieri ieri hanno fatto scattare il blitz
ed hanno fatto irruzione nell’abitazione del soggetto col cane antidroga
“Indic”. Il fiuto infallibile di “Indic” ha permesso, dopo una attenta
perquisizione personale e domiciliare, di scovare un sorta di tombino
ricavato nel giardino dell’abitazione con all’interno nascosto un grosso
barattolo di vetro contenente 1 kg. di hashish e 100 gr. di marijuana. I
Carabinieri hanno trovato inoltre, diversi materiali per il peso ed il
confezionamento della sostanza stupefacente. Il ragazzo è stato
condotto in caserma e dichiarato in arresto per il reato di detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed al termine delle
formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, è
stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa. I Carabinieri
hanno sequestrato tutta la sostanza stupefacente che sarà
successivamente inviata al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per
i risultati qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con
precisione le dosi ed i guadagni che si sarebbero potuti ricavare
dall’attività di spaccio.
Ragusa- Sorvegliato guida senza
patente: arrestato, figlio denunciato per marijuana e ricettazione.La Compagnia
di Ragusa ha intensificato i servizi di prevenzione e contrasto di tutti
i reati nel capoluogo ibleo con numerose pattuglie, sia in abiti civili
che in uniforme, che in questi giorni stanno perlustrando tutta la
giurisdizione. I militari del dipendente Norm, nel pomeriggio di
mercoledì, grazie alla puntuale attività di controllo del territorio, si
sono imbattuti in un motociclista a loro noto. E. S., 36enne,
sorvegliato speciale del quale i militari sapevano non essere in
possesso di patente di guida. I carabinieri hanno invitato il guidatore
a fermarsi per procedere ad un controllo. Lui, al fine di sfuggire al
controllo, ha accelerato e da via Aldo Moro ha imboccato la via Madrid,
dove, a causa del terreno sdrucciolevole è scivolato rovinando a terra.
Il conducente è stato soccorso immediatamente e visitato presso
l’ospedale di Ragusa dove ha riportato una prognosi di 15 giorni per il
trauma e le escoriazioni. Il personaggio successivamente, veniva
dichiarato in arresto per le violazione degli obblighi della
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, poiché alla guida di uno
scooter senza patente.Il figlio è
stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare nelle prime ore
del mattino da militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e dai
Cinofili di Nicolosi (CT) ed è stato trovato in possesso di 25 grammi
circa di marijuana, 1 bilancino di precisione e materiale per il
confezionamento in dosi della stessa, nonché di 1 cellulare ed 1
portafoglio risultati provento di furti avvenuti qualche settimana fa.
Il ragazzo, 18enne incensurato è stato denunciato a piede libero, lo
stupefacente è stato sottoposto a sequestro, mentre la refurtiva è stata
riconsegnata ai legittimi proprietari.
Scoglitti RG
– Spaccio, CC 1 tunisino ai
domiciliari. Si tratta diGuendil Kacem 29enne.I Carabinieri della
locale Stazione, nel corso del pomeriggio di ieri, a Scoglitti, hanno
effettuato numerose perquisizioni, personali e veicolari, finalizzate a
contrastare attivamente la detenzione e lo spaccio di sostanza
stupefacente nel territorio di competenza, specie tra i giovani e nei
luoghi di loro principale aggregazione.I militari, in tale ottica,
d’intenso lavoro, in stretta collaborazione con la Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Catania hanno in occasione di attività
mirata, bloccato il tunisino Guendil Kacem.
Gli investigatori hanno appurato che sul personaggio, già pendeva un
provvedimento limitativo della libertà personale emesso dalla Procura procedente, che impone di
scontare la pena residua di 1 anno e 9 giorni di reclusione. Il soggetto
era già stato giudicato colpevole
di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, reato
commesso nella frazione marittima da ottobre 2010 a maggio 2011.Il giovane, al termine delle
formalità di rito espletate presso la caserma di via Plebiscito, è stato
sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua abitazione e messo
a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per i provvedimenti
del caso.
Ragusa – CC
ammanettano lituano: tenta furto in abitazione.
Si tratta di un 38enne, senza fissa dimora in Italia e con qualche
precedente di polizia per reati predatori, il quale non si aspettava di
essere . il maldestro aveva anche già mangiato qualcosa trovata in casa
per ristorarsi dalla fatica. Il personaggio è stato tratto in arresto è
stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa. Per i
proprietari delle abitazioni solo il danno delle porte da riparare ed un
lieve spavento, ma per fortuna nulla di “perduto”. I militari stavano
svolgendo i servizi di prevenzione e contrasto dei reati predatori lungo
la costa. Le numerose pattuglie dispiegate sul territorio, anche nei
giorni delle ultime festività hanno effettuato la costante attività di
controllo del territorio e prevenzione di tutti i reati. I militari
della stazione di Marina di Ragusa, nel transitare per Contrada
Eredità, si sono accorti che la porta di un’abitazione era stata forzata
e sono immediatamente entrati per verificare cosa fosse accaduto. Nulla
era fuori posto nella prima abitazione, ma nella casa affianco,
anch’essa con la porta forzata, i militari hanno trovato un ospite
indesiderato. 1 lituano che dopo essersi introdotto furtivamente nella
casa aveva iniziato ad accumulare vari attrezzi da giardino in una
stanza con il chiaro intento di portarli via a “servizio ultimato”.
Vittoria RG
– CC, 1 in carcere per rapina. Si tratta di Filippo Bella
31enne. Prosegue l’attività di prevenzione e di repressione dei reati
nel territorio della giurisdizione della Compagnia Carabinieri di
Vittoria (RG), al fine di garantire la pubblica sicurezza in favore di
tutti i cittadini che vi abitano. I miliari hanno posto particolare
attenzione nel contrastare ogni tipologia di reato, specie quelli di
natura predatoria che più da vicino colpiscono le fasce più deboli della
popolazione. L’intenso lavoro, in stretta collaborazione tra i
Carabinieri e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Ragusa, ha consentito, ieri, in occasione di mirata attività di
controllo del territorio posta in essere dai militari della Stazione di
Comiso, sia di natura preventiva che repressiva, di trarre in arresto
Filippo Bella noto per rapine. Il provvedimento a carico, del
personaggio è finalizzato all’applicazione della misura limitativa della
libertà personale, che gli impone di scontare la pena residua di 1 anno
di reclusione. Il soggetto è stato giudicato colpevole del reato di
rapina in concorso, commesso nel gennaio 2011 a Marina di Ragusa. Il
soggetto, al termine delle formalità di rito espletate presso la
caserma di via Sciascia, è stato associato alla Casa Circondariale di
Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i provvedimenti del
caso.
Ragusa
– GdF sequestra tra
ortaggi piantagione con piante 3000 cannabis. Le
Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa, a conclusione di
un’articolata attività info-investigativa, hanno individuato e
sottoposto a sequestro, in contrada Bonincontro nel vittoriese, una
piantagione di “cannabis indica” costituita da circa 3.000 piante allo
stato adulto ed in piena fioritura. L’attività d’indagine, condotta da
una task force costituita da investigatori delle Compagnie di Ragusa e
di Vittoria, ha permesso di scoprire due serre collocate in una vasta
area di oltre 10.000 mq, ben più grande di un campo da calcio, adibita
formalmente a coltivazione di ortaggi che camuffavano e nascondevano una
grossa piantagione di marijuana, costituita da piante aventi un’altezza
media tra i 120 ed i 210 cm. I finanzieri, nell’ambito di specifici servizi di controllo
del territorio, hanno effettuato numerosi appostamenti nella zona, in
quanto attratti da movimenti sospetti da parte di alcuni soggetti che,
prima di accedere nelle serre, soprattutto durante le ore serali,
effettuavano ripetute perlustrazioni del perimetro al fine di
scongiurare la possibilità di essere scoperti. 4 maldestri al momento
del blitz, sono stati trovati sul posto, intenti alla potatura degli
arbusti pienamente fioriti, dei 4 vittoriesi, 3 già noti. Tutti sono
stati tratti in arresto in flagranza di reato. Gli investigatori,
nell’area hanno trovato anche un caseggiato rurale, all’interno del
quale hanno rinvenuto e sequestrato centinaia di piante essiccate e
pronte per la commercializzazione, nonché notevoli quantitativi di
fertilizzanti, utilizzati per la fase di preparazione del terreno e per
le successive cure delle piante. I quattro responsabili sono stati
tratti in arresto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e,
su disposizione del magistrato di turno, sono stati associati alla Casa
Circondariale di Ragusa, in attesa di giudizio e rischiano una pena fino
a 20 anni di reclusione. I militari da una prima stima, hanno appurato
che dalle 3.000 piante sequestrate si sarebbe potuto produrre circa 1
tonnellata di marijuana, che, una volta immessa sul mercato, avrebbe
prodotto un illecito profitto pari ad oltre un milione di euro.
L’operazione di servizio, frutto di una stretta sinergia fra i reparti
del Corpo che operano nella provincia iblea, evidenza il costante
impegno delle Fiamme Gialle nel contrasto della produzione ed dello
spaccio di sostanze stupefacenti, in una porzione di territorio che ben
si presta a camuffare estese coltivazioni di marijuana.
Santa
Croce Camerina RG
- Morsi e calci a CC
da tunisino senza patente in guida contromano.
Si tratta di Mohamed
Remichet 21enne
finito ai domiciliari. I militari della stazione carabinieri di Santa
Croce Camerina hanno arrestato un residente di nazionalità tunisina
dopo che alla guida dell’auto del padre aveva seminato terrore per le
vie del centro camarinense. 2 carabinieri poco prima delle otto del
mattino, appena fuori dal centro abitato, stavano eseguendo un posto di
controllo. Il capo servizio, vista sopraggiungere un’utilitaria di
colore grigio, ha deciso di intimare l’alt con la paletta. Il
conducente, anziché fermarsi ha accelerato ed è fuggito verso il centro
abitato. I due militari, saliti di corsa in auto, si sono posti
all’inseguimento del fuggitivo. Il maldestro, pensando di poter seminare
i carabinieri, s’è buttato per le vie del centro guidando come un
forsennato, prendendo alcune vie contro mano e rischiando seriamente di
investire i pedoni. Il fuggitivo addirittura in via Caucana dove c’erano
delle bancarelle con molte persone intorno è passato in mezzo
contromano. Molti veicoli parcheggiati lungo le vie del centro sono
stati danneggiati dall’auto in fuga. La gente in strada ha anche
schivato la macchina e fortunatamente non ci sono stati feriti tra i
civili. I militari, con le dovute cautele hanno inseguito il fuggitivo,
fino in periferia e vedendo che non desisteva, hanno prima provato a
tagliargli la strada poi, non riuscendo in altro modo a fermarlo, il
capo servizio è riuscito a rallentare la marcia del veicolo bucando 1
pneumatico. Il fuggiasco a quel punto ha accostato ed ha provato a
fuggire a piedi ma è stato raggiunto dai due militari che hanno
impiegato fatica ad immobilizzarlo. Il soggetto infatti li ha anche
aggredito i tutori dell’ordine con calci e morsi. Una volta bloccatolo e
ammanettatolo, l’hanno identificato in Mohamed Remichet nullafacente,
già noto ai carabinieri per reati contro il patrimonio. Il giovane è
stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e, sentito
il pubblico ministero, dott. Marco Rota, è stato sottoposto ai
domiciliari in Santa Croce. Sebbene in auto siano stati trovati alcuni
arnesi da scasso, sembra che l’arrestato fosse fuggito all’alt dei
militari solo per non aver la patente di guida, infatti, il veicolo è
risultato in regola con assicurazione e revisione e a bordo non è stato
trovato nulla provento di reato. Vicenda, che avrebbe potuto avere esiti
infausti, s’è fortunatamente risolta nel più indolore dei modi, sebbene
purtroppo i due militari aggrediti dall’arrestato hanno subito varie
lesioni che richiederanno dieci giorni di cure.
Polizia trova arsenale mafia da indizi
collaboratori giustizia: 3 misure in carcere
RAGUSA- Questore
Vincenzo Trombadore apre Seminario su
VIOLENZA DI GENERE
relatriceSonia Di
Caro, psicologa e psicoterapeuta, Dir. Centro Terapia Relazionale
Catania. Il seminario
dedicato alla “violenza di genere” si è svolto il 3 febbraio scorso,
presso la Sala Raciti della Questura, è stato rivolto agli operatori
della Polizia di Stato particolarmente impegnati nel contrasto e nella
prevenzione di tale fenomeno. Il Questore della provincia di Ragusa dr.
Vincenzo Trombadore ha aperto i lavori esaltando il concetto
fondamentale della prevenzione quale importante ed efficace strumento di
contrasto alla “violenza di genere” ed introducendo la presenza della
dottoressa Sonia Di Caro, psicologa e psicoterapeuta, Direttrice del
Centro di Terapia Relazionale di Catania e Vicepresidente del Centro
Studi di terapia familiare e relazionale di Roma. La relatrice ha
affrontato il tema complesso e dato un taglio prettamente tecnico alla
tematica, lasciando spazio ad un argomento di assoluto interesse quale
“L’aspetto patologico dell’uomo violento e le conseguenze della violenza
assistita”. La dottoressa Sonia Di Caro, al termine del
seminario, ha ricevuto parole di compiacimento da parte degli
intervenuti per l’eccellente intervento.
RAGUSA –Polizia chiude “casa a luci rosse” in centro storico prezzo
prestazioni da 30 a 500€. La Squadra Mobile ha identificato 2
donne sudamericane che volevano permanere per un paio di settimane al
fine di prostituirsi. I clienti recavano il solito disturbo ai vicini,
entrando a casa di altre signore che in questo periodo, ancora di caldo,
lasciavano la porta aperta. È la seconda “casa del piacere” chiusa nel
2019. La Polizia nel 2018 ha chiuso 6 abitazioni. Il trend è ancora in
diminuzione a seguito dei controlli della Squadra Mobile di Ragusa
disposti dal Questore. La Squadra Mobile ha chiuso la “casa a luci
rosse” a Ragusa in Via E. Elia, nell’ambito dei controlli scaturiti a
seguito di numerose segnalazioni pervenute alla Squadra Mobile dal
vicinato. La Polizia ha rilevato che “Ragusa continua ad essere una
città virtuosa in ordine alla sicurezza “partecipata”; il cittadino
prende parte alle attività di controllo preventivo e repressivo con
segnalazioni accurate e precise. Questa partecipazione permette alla
Polizia di Stato di effettuare mirati interventi a favore di chi
richiede aiuto per garantire sicurezza. Le circostanze sull’utilizzo di
case private come luoghi dove praticare il meretricio sono sempre le
stesse. Si tratta di attività sicuramente redditizie sia per chi sfrutta
il proprio corpo che per i proprietari”. I prezzi degli affitti per chi
pratica il meretricio sono molto alti, i proprietari di casa chiedono in
media 400 euro a settimana per case con rendita mensile ordinaria di 300
euro. I proprietari sono sempre al corrente dell’attività degli
affittuari (fingendo il contrario) anche perché solitamente vengono
avvisati dai vicini ma se ne guardano bene dall’avvisare la Polizia
salvo quando chi esercita la prostituzione inizia a non pagare il
canone. L’attività della Squadra Mobile è rivolta principalmente
all’individuazione di eventuali indici di sfruttamento dell’attività di
prostituzione facendo emergere il tutto dall’ascolto di chi si
prostituisce. Gli investigatori hanno rilevato che difficilmente vi è
un’attività di sfruttamento, spesso vi sono condizioni di
favoreggiamento da parte dei proprietari di casa o di veri e propri
“agenti” pronti a trovare clienti. I tutori dell’ordine rilevano che non
sono mancati negli anni gli arresti per sfruttamento da parte della
Squadra Mobile proprio per il continuo incessante lavoro da parte degli
investigatori, ma sono rare le occasioni di sfruttamento nel territorio
di Ragusa. Il prezzo delle prestazioni sessuali cambia anche in base
alle richieste: dai 30 ai 500 euro, ovvero da richieste minime del
cliente al sesso di gruppo. I vicini di casa delle due donne
sudamericane, qualche giorno fa, si sono stancati di essere importunati
dai clienti che si sono spinti pure ad entrare dentro le loro abitazioni
per trovare le ragazze, pertanto hanno avvisato la Squadra Mobile.
Cliente e prostitute sono stati condotti negli uffici della Questura di
Ragusa dove hanno ammesso che si trattava proprio di un’attività di
meretricio. Le leggi vigenti non vietano la prostituzione ma solo il
favoreggiamento e lo sfruttamento pertanto le donne sono state
invitate a non recare più disturbo ai vicini ed il cliente è stato
congedato dopo le sue dichiarazioni. Il proprietario di casa, a dire dei
residenti già più volte avvisato di quanto accadesse dentro casa sua, è
stato diffidato dal far continuare ad esercitare la prostituzione in
casa. L’uomo, fingendo di essere ignaro di quanto accadesse in casa sua,
ha provveduto ad allontanare le due donne, considerato il fatto che non
avevano titolo per dimorare avendo il locatario sub affittato
l’immobile. La Polizia ha appurato che come consuetudine le donne si
prostituiscono da itineranti, cambiano città ogni 20 giorni massimo,
così da attirare ancora più clienti che cercano incontri sempre diversi
trovando la pubblicità su siti internet specializzati. Le forze
dell’ordine hanno avviato, come di consueto, accertamenti fiscali per
appurare la regolarità dei documenti esibiti ed il pagamento delle
imposte di registro. Il dirigente la Squadra Mobile V.Questore Aggiunto
della Polizia di Stato dott.Antonino Ciavola commenta :
“La Squadra Mobile, secondo le direttive del Questore di Ragusa
Salvatore La Rosa, continuerà a monitorare gli immobili segnalati dai
cittadini, al fine di garantire a tutti gli abitanti delle zone
interessate, anche in provincia, il quieto vivere quotidiano”. “La
Polizia di Stato di Ragusa è pronta ad intervenire su richiesta dei
cittadini, invitando coloro che sono a conoscenza di fatti reato a
segnalare tempestivamente quanto accade così da permettere un intervento
mirato e risolutivo”.
RAGUSA - Falsi
diplomi maturità, GdF operazione “Diplomat”: indagati presidi docenti e
segretari istituti paritari province Agrigento, Ragusa e Catania. 22
diplomi di scuola media superiore ad ora irregolarmente conseguiti
nell’anno scolastico 2014/2015 da altrettanti soggetti. Una conferenza
stampa si è tenuta giovedì 04 ottobre 2018 alle ore 10.00, presso la
sala riunioni della Procura della Repubblica di Agrigento dove sono
state illustrate nel dettaglio le risultanze dell’Operazione “Diplomat”
eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di
Finanza di Ragusa. L’attività è stata espletata nell’ambito di un
procedimento penale inizialmente incardinato presso la Procura della
Repubblica di Ragusa e successivamente trasferito, per competenza
territoriale, alla Autorità Giudiziaria di Agrigento. Le indagini hanno
permesso alle Fiamme Gialle d’individuare sul territorio regionale la
presenza di un sodalizio criminale, dedito alla commissione di più
delitti contro la Pubblica Amministrazione e la Fede Pubblica, con
particolare riferimento all’indebito rilascio di diplomi di maturità, il
tutto grazie alla dimostrata ed incondizionata connivenza di Pubblici
Ufficiali (preside e insegnanti) ed incaricati di Pubblico Servizio
(personale di segreteria) appartenenti a quattro distinti Istituti
Paritari. Gli investigatori hanno controllato le attività di un centro
d’istruzione, non riconosciuto dalle autorità scolastiche, che aveva
base logistica a Ispica (RG) e saldi rapporti con scuole paritarie
ubicate in provincia di Agrigento (Licata e Canicattì) e Catania. I
Baschi Verdi, nel corso del servizio hanno sottoposto a sequestro
probatorio ingenti somme di denaro. La Procura della Repubblica di
Agrigento sotto la direzione del Procuratore della Repubblica dal Luigi
Patronaggio, ha ritenuto gravi gli indizi di colpevolezza acquisiti agli
atti dell’indagine ed ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di
n. 22 diplomi di scuola media superiore irregolarmente conseguiti
nell’anno scolastico 2014/2015 da altrettanti soggetti.
VITTORIA RG - Cocaina ed hashish
in camera da letto
Carabinieri ammanettano tunisino,
già ai domiciliari. Si tratta di Naoufal Turki 42enne
tunisino. Carabinieri della Compagnia Carabinieri, ieri a Vittoria,
hanno effettuato numerose perquisizioni, personali e domiciliari,
finalizzate al contrasto della detenzione e spaccio di sostanza
stupefacente nel territorio di competenza, specie tra i giovani nei
luoghi di loro principale aggregazione. L’attività ha permesso di
arrestare il tunisino, sorpreso
con cocaina e hashish durante un normale controllo mentre si trovava
agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. L’atteggiamento
insofferente mostrato ha fatto subito insospettire i militari, che hanno
deciso di effettuare una perquisizione dell’intera abitazione.
L’attività ha dato esito positivo. Il magrebino, infatti, aveva con sé
ben 16 grammi di cocaina e quasi 180 grammi di hashish, occultati nella
camera da letto, oltre che 3 bilancini perfettamente funzionanti e
materiale per il confezionamento dello stupefacente, tutto
immediatamente sottoposto a sequestro penale. Il tunisino è stato
condotto presso la caserma di via Garibaldi in arresto e concluse le
formalità di rito, è stato associato nella Casa Circondariale di Ragusa,
a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il
Tribunale ibleo, dott. Andrea Sodani, dinanzi al quale dovrà rispondere
del reato di detenzione ai fini di spaccio. La droga sequestrata è già
stata inviata al Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria
Provinciale di Ragusa per stabilirne il principio attivo ed il numero di
dosi ricavabili.
Ragusa
-
Prefetto Librizzi trasferita a Messina: saluto vertici comando
Guardia Finanza iblei. Nella Prefetto di Ragusa -
dott.ssa Maria Carmela Librizzi, di mattina, si è recata in visita di
commiato al locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza. L’alta
Autorità di Governo, prima di lasciare la città, per ricoprire un nuovo
e prestigioso incarico presso la Prefettura di Messina, ha voluto
salutare personalmente le “Fiamme Gialle” iblee. il Comandante
Provinciale, Col. t. ISSMI Claudio Solombrino, i Comandanti dei Reparti
territoriali ed una rappresentanza di finanzieri di ogni ordine e grado
hanno fatto gli onori casa. Il Prefetto, nell’occasione ha espresso
parole di vivissimo apprezzamento per l’attività condotta,
complimentandosi per i brillanti risultati ottenuti e per l’impegno
profuso al fine di garantire la sicurezza economico finanziaria della
Provincia.
Ragusa – GdF
sequestra 60.000 prodotti “made in Cina” imitazioni cosmetici e
cura persona non sicuri. Le Fiamme Gialle nell’ambito del
dispositivo di controllo economico del territorio promosso dal Comando
Provinciale di Ragusa, hanno sottoposto a sequestro oltre 60.000
articoli di prodotti “made in Cina”, perché privi dei requisiti di
sicurezza e delle indicazioni a tutela dei consumatori. I finanzieri del
Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ragusa, al termine di
accurati accertamenti presso 2 noti ed emergenti esercizi commerciali di
Ragusa e Modica, specializzati nel settore, hanno sequestrato oltre
60.000 prodotti per la cura della persona sprovvisti delle prescritte
indicazioni circa la composizione, modalità di utilizzo e, quando
presenti, non in lingua italiana. Il servizio rientra in un più ampio
dispositivo di controllo economico-finanziario del territorio teso a
monitorare costantemente le attività di impresa, anche nella prospettiva
di salvaguardia della salute pubblica, sottraendo al mercato delle
vendite, prodotti e beni per i quali non vengono rispettate le norme
minime di etichettatura ed informazione nei confronti del consumatore. I
rappresentanti legali dei due esercizi commerciali sono stati segnalati
alla Camera di Commercio di Ragusa per le violazioni previste dal
decreto legislativo nr. 206 del 2005 (codice del consumo), per le quali
sono previste sanzioni fino a 25.000 euro nonché la confisca e la
distruzione dei prodotti sequestrati. L’azione della Guardia di Finanza
tende anche a ridurre gli effetti distorsivi sul mercato derivanti dal
commercio di tali prodotti, nei confronti di tutte le imprese che
pongono in vendita prodotti sicuri provvisti di regolare etichettatura e
che pertanto subiscono gli effetti di una concorrenza sleale. I Baschi
Verdi stanno svolgendo ulteriori indagini per l’individuazione e la
disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale
delle filiere illecite, nonché dei canali di finanziamento, riciclaggio
e reinvestimento dei profitti derivanti da tali condotte. L’attività
conclusa dalle Fiamme Gialle iblee conferma l’importante ruolo di
polizia economico-finanziaria svolto quotidianamente mediante il
contrasto di ogni tipo di espediente che danneggi l’economia e le
imprese sane.
Ragusa
–
Componente banda ricercato ammanettato da Carabinieri operazione
“Capolinea. Si tratta di
Noomane MNASRI 38enne tunisino e residente a Vittoria. Il
personaggio era l’ultimo componente del gruppo di spacciatori di eroina
sgominato ieri dai Carabinieri di Ragusa con l’operazione “Capolinea”. I
militari, nella serata, infatti, dopo ininterrotte attività di ricerca,
condotte per tutto il giorno nelle campagne di Vittoria che sono state
battute palmo a palmo, hanno individuato ed arrestato Noomane MNASRI,
raggiunto dalla stesso provvedimento restrittivo per il quale, nel corso
della notte, erano già stati arrestati altri .9 soggetti mentre lui,
inizialmente, non era stato rintracciato. MNASRI era inserito nel
gruppo di puscher operanti sul territorio del comune di Vittoria
dove, nel corso dei mesi d’indagini, aveva portato a termine, nei
confronti di giovani del luogo, decine di cessioni di eroina che
arrivava in provincia di Ragusa mediante diversi corrieri che
l’acquistavano fuori dalla regione Sicilia. I militari hanno ricostruito
che poi la sostanza sarebbe stata rivenduta ad una serie di
spacciatori che la smerciavano in diversi comuni, per come
dettagliatamente illustrato ieri nel corso della conferenza stampa
tenuta dal Procuratore della Repubblica di Ragusa Dr. Fabio D’Anna.Noomane
MNASRI, dopo le formalità di rito, come i suoi connazionali, è stato
associato presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Ragusa
- Operazione antidroga“CAPOLINEA”,
Carabinieri eseguono 9 nisure cautelari.
I soggetti raggiunti da provvedimenti cautelari sono i seguenti: Mouez
MANSOUR 35ennetunisino, residente ad Acate; Moufid TAIEB
45enne tunisino, residente a Castel Volturno (CE);Rabeh
TLILI 37enne tunisino, residente a Vittoria;Fares BEN
HASSEN 24ennetunisino,
residente a Santa Croce Camerina;Saber
GHARSALLI 37ennetunisino,
residente a Vittoria;Fidelis
OKOYE OBIAJULU 48enne nigeriano, residente in provincia di
Ravenna;Othmane
GHOBTANE
30enne tunisino, residente a Pozzallo;Maria
BARRERA35enne
di Pozzallo, agliarresti
domiciliari,Stefano
OCCHIPINTI25enne di Pozzallo,
agliarresti domiciliari.L’importante
operazione antidroga è stata condotta dai Carabinieri del Comando
Provinciale di Ragusa, nelle prime ore della mattinata, ed hanno dato
esecuzione ai 9 provvedimenti cautelari, di cui 7 in carcere e 2 agli
arresti domiciliari, emessi dal GIP del Tribunale di Ragusa dr. Giovanni
Giampiccolo, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica
d.ssa Giulia Bisello, nei confronti di un gruppo di soggetti dediti allo
spaccio di sostanze stupefacenti, operanti nei comuni di Acate,
Vittoria, Ispica e Pozzallo. Le indagini hanno evidenziato che i
soggetti, la maggior parte dei quali di origine nord – africana,
avrebbero costituito 2 distinti gruppi, di cui uno operante nei comuni
di Acate e Vittoria e l’altro in quello di Ispica e Pozzallo. I pusher
erano in grado di smerciare ingenti quantitativi di sostanza
stupefacente del tipo eroina di cui si rifornivano fuori provincia ed in
alcuni casi, anche fuori dalla Sicilia. 1 provvedimento cautelare è
stato eseguito a Castel Volturno, in provincia di Caserta 1 nei
confronti di un soggetto residente in provincia di Ravenna. Lo
stupefacente, poi, veniva venduto al dettaglio ai consumatori finali, in
genere giovani del luogo dediti al consumo di eroina, ossia una
tipologia di stupefacente definito del tipo pesanteproprio
per i gravissimi danni che arreca alla salute e che, negli ultimi anni,
sembra essere tornato di moda tra i tossicodipendenti. I militari, nel
corso delle indagini hanno anche ammanettato diversicorrieridai
quali gli arrestati si rifornivano. Lo stupefacente, in una
circostanza, a dimostrazione delle ingegnose modalità adottate per
occultarlo, è stato accertato che l’arrestato di origine nigeriana
Fidelis OKOYE OBIAJULU l’aveva addirittura nascosto, confezionato in
ovuli, nel proprio corpo, da dove è stato possibile recuperarlo solo
grazie all’intervento dei sanitari. L’attività di indagine, nel periodo
dicembre 2016 – giugno 2017, ha consentito ai carabinieri di documentare
oltre 150 episodi di spaccio e sequestrare, a più riprese, cospicui
quantitativi di droga.
Pozzallo
RG –
1 kg droga in pescheria, blitz Carabinieri presi padre e figlio.
Si tratta dei pescivendoli
Gabriele GAMBUZZA 44enne e del figlio Marco 20enne. I militari delle Stazioni di
Pozzallo e Marina di Modica hanno tratto in arresto, nel pomeriggio di
ieri, per detenzione ai fini di spaccio padre e figlio pozzallesi,
titolari di pescheria nei pressi del porto. L’attività dei militari
dell’Arma è partita da alcune captazioni informative colte dal
territorio che indicavano la pescheria come luogo di detenzione di
ingente quantitativo di droga. Il blitz dei Carabinieri ha condotto a
rinvenire nel magazzino della pescheria un ingente quantitativo di
droga. 1 kg circa di marijuana già pronta per essere spacciata era
occultata in un bustone di plastica. I militari hanno trovato ioltre
numerose bustine per confezionare lo stupefacente. I Carabinieri hanno
arrestato Gabriele e Marco GAMBUZZA entrambi noti alle forze di polizia.
L’operazione si è conclusa con l’ingente sequestro di droga che avrebbe
fruttato sul mercato oltre 10000 Euro. Gli arrestati sono stati tradotti
presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria iblea. le operazioni antidroga della compagnia di Modica
Continuano col contrasto dello spaccio di droga in ogni angolo del
territorio.
Ragusa
– Richiedente asilo preso per spaccio a minori
vicino Istituto “Opere Pie”, GdF: operazione “DRUG MARKET”.
Si tratta di Ebrima Dibane alias Ibrahima, 20enne
nato in Gambia. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale, sotto la
direzione della locale Procura della Repubblica, il 25 settembre
scorso, hanno fermato a Ragusa il soggetto originario del Gambia ed
altri 2 extracomunitari trovati in possesso di diverse dosi pronte per
essere vendute. L’operazione è stata denominata “Drug Market”.
I finanzieri della Compagnia di Ragusa, hanno operato con l’ausilio di
unità cinofile del Corpo. L’indagine ha preso spunto dalle numerose
segnalazioni di genitori esasperati, che hanno lamentato la diffusione
del fenomeno droga nel quartiere compreso fra le vie Eugenio Criscione
Lupis, via della Quercia e via Antonio Pacinotti, già dalla fine del
mese di maggio scorso. L’attività dei Baschi Verdi è finalizzata a
contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche nei confronti dei
minori, perpetrato nell’area urbana antistante il centro di prima
accoglienza per migranti nel comprensorio dell’Istituto “Opere Pie
Riunite Eugenio Criscione Lupis” di Ragusa. Il meticoloso lavoro
investigativo, ha permesso agli inquirenti di ricostruire le modalità
dello spaccio di stupefacente, prevalentemente hashish, posto in
essere dal richiedente asilo del Gambia, tale Dibane Ebrima (alias
Ibrahima). Il personaggioè stato arrestato ed associato presso
la Casa Circondariale di Ragusa. il giovane era giunto in Italia nel
2014 attraverso uno sbarco presso il porto di Pozzallo ed alloggiato
presso il centro di accoglienza, struttura dove sono ospitati ragazzi
provenienti dai paesi africani. L’identificazione è stata possibile
attraverso l’utilizzo e l’analisi della banca dati “APFIS” (automatic
palmprint and fingerprint identification system), il sistema di
identificazione automatico attraverso le impronte digitali in uso alle
forze di polizia, alimentato da tutti i fotosegnalamenti e le
indicazioni di dati e notizie riferibili agli immigrati che entrano sul
territorio dello Stato. I finanzieri hanno anche segnalato alla Procura
della Repubblica altri 2 migranti, di 21 e 22 anni, trovati in possesso
di diverse dosi di stupefacente. I 2 erano giunti in Italia nel 2014 con
sbarchi avvenuti nei porti di Agrigento e di Pozzallo. Il soggetto
arrestato, opportunamente seguito e pedinato, aveva dato appuntamento
“ai clienti” (per la maggior parte di minore età) in diverse zone
del centro città, anche attraverso vere e proprie consegne a
domicilio per quantitativi al costo di 10/12 € al grammo. L’appuntamento
avveniva previo contatto telefonico di pochi istanti, durante il quale i
consumatori avrebbero chiesto al pusher “di scendere”. Il messaggio in
codice avrebbe individuato la volontà di voler acquistare la sostanza ed
il luogo convenzionale dove incontrarsi. La cessione avveniva con varie
e fantasiose modalità che andavano dalla disinvolta consegna sulla
pubblica via, alla più attenta, buttando a terra sia la sostanza che il
denaro mentre le due parti, camminando, l’una verso l’altra, si
incrociavano senza parlarsi, raccogliendo ciascuna quanto di interesse.
I clienti in alcune occasioni erano ragazze ed in un caso una giovane
mamma accompagnata dal figlio di pochi anni. Lo spaccio avveniva in
qualsiasi ora del giorno e delle notte. Le attività dei Baschi Verdi
sono state condotte attraverso indagini tradizionali, con servizi di
osservazione, e tecniche (audio e video), finalizzate a cristallizzare
le indebite cessioni. I militari hanno identificato 9 soggetti, di cui
4 minorenni ai quali sono stati sequestrati anche i ciclomotori, mentre
ai consumatori maggiorenni sono state ritirate le patenti di guida.
Tutti i consumatori sono stati segnalati quali assuntori alla locale
Prefettura per gli ulteriori adempimenti ed ammonimenti del caso. I
militari durante blitz hanno sequestrato complessivamente 23 grammi di
hashish ed accertato, nel periodo di soli due mesi di indagini,
più di 180 cessioni eseguite dall’interessato nei confronti di giovani e
giovanissimi ragazzi ragusani (pari ad una quantità non inferiore al ½
kg. di sostanze stupefacenti). La conclusione dell’operazione svolta
dalla Guardia di Finanza di Ragusa ha riscosso presso gli abitanti del
quartiere soddisfazione e sollievo, soprattutto in coloro che hanno
figli minorenni. Padri e madri erano giustamente preoccupati per la loro
incolumità. La Guardia di Finanza ricorda che :”Studi scientifici
evidenziano le gravi conseguenze, ad oggi troppo sottovalutate, che
possono comparire a seguito dell’uso della “cannabis” e dei suoi
derivati. Tali conseguenze sono tanto più gravi quanto più precoce è
l’inizio dell’assunzione e quanto maggiori sono la frequenza e la durata
dell’uso”.
Ragusa
- Blitz antidroga, carabinieri bloccano 3 pusher in azione tra RG e CT.
Si tratta di Carmelo LEONE 41enne di Scoglitti, Mario DINICOLA
42enne di Santa Croce Camerina eVito
LO MAGNO 47enne residente a Mazzarone (CT). L’attività di
controllo da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa nel
settore dello spaccio di stupefacenti è intensa. I militari, fin
dall’inizio dell’estate, hanno iniziato a monitorare i luoghi di
maggiore aggregazione di giovani e turisti dove notoriamente, in
concomitanza con la stagione estiva. I tutori dell’ordine hanno
registrato spaccio di stupefacenti anche a turisti che affollano la
riviera ragusana. L’attività ha portato a numerose segnalazioni alle
competenti autorità per uso personale di sostanze stupefacenti,
soprattutto nei confronti di giovani del luogo, ma anche di fuori
provincia giunti in territorio ibleo per trascorre un periodo di
vacanza. Il passo successivo dell’attività dei Carabinieri è stato
quello d’individuare, tramite mirate attività d’indagine, condotte anche
con pedinamenti ed appostamenti. Gli spacciatori dello stupefacente che
rifornivano i consumatori finali già individuati e proprio tali
attività, negli ultimi giorni, hanno portato a degli arresti ed al
rinvenimento di un notevole quantitativo di stupefacente. I militari,
con l’ausilio di unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Nicolosi hanno
effettuato una serie di perquisizioni nei confronti di personaggi già
individuati quali spacciatori al dettaglio. I carabinieri, nel corso
dell’azione hanno bloccato: Carmelo LEONE, trovato in possesso di gr.30
di stupefacente del tipo hascisc e di gr. 30 di stupefacente del tipo
marijuana, tutti già suddivisi in dosi e pronti per essere immessi sul
mercato, di un bilancino di precisione e di materiale per il
confezionamento delle dosi; Mario DINICOLA, trovato in possesso di ben
nr.12 panetti di stupefacente del tipo hascisc, del peso complessivo di
kg. 1,2 e della somma contante di € 830 ritenuta provento dell’attività
di spaccio; Vito LO MAGNO, trovato in possesso di altri nr.12 panetti di
stupefacente del tipo hascisc, del peso complessivo di kg. 1,3 e di
attrezzatura per il confezionamento dello stupefacente in dosi. I
soggetti arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati
presso le Case Circondariali di Ragusa e Caltagirone, lo stupefacente,
il denaro ed il materiale rinvenuto, sono stati posti sotto sequestro
per i dovuti accertamenti. I Carabinieri ritengono che la quantità dello
stupefacente rinvenuto e la circostanza che uno dei soggetti arrestati
sia residente nella provincia di Catania, dia un’idea dei considerevoli
volumi che l’attività di spaccio di stupefacenti assume nei mesi estivi
nelle località turistiche della provincia ragusana, con conseguenti
lauti guadagni da parte dei soggetti che si dedicano a tale illecita
attività. L’Arma dei Carabinieri ha deciso di dedicare particolare
attenzione al fenomeno, iniziando a monitorare le dinamiche del settore
fin dall’inizio dell’estate per poi giungere ai risultati degli ultimi
giorni. Le attività proseguiranno per individuare i canali di
approvvigionamento deipuscheral
dettaglio tratti in arresto e le rotte attraverso cui lo stupefacente
arriva in provincia di Ragusa.
Ragusa– Narcotraffico,
accusato imprenditore pompe
funebri, DIA Catania sequestra beni.
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir.
P.S. dr. Renato Panvino,dalle prime ore della mattinata, ha
eseguito un decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale – Sezione
Misure di Prevenzione - di Ragusa, su proposta del Direttore della
D.I.A., Nunzio Antonio Ferla, nei confronti di Sebastiano DISTEFANO
58enne, imprenditore nel settore del servizio di onoranze funebri,
accusato di reati legati al narcotraffico e già condannato per i reati
di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di materiale
esplodente, evasione fiscale e riciclaggio di valori bollati
contraffatti. I particolari dell’operazione resi noti nel corso della
conferenza stampa presso il Centro Operativo D.I.A. di Catania. Sebastiano
DISTEFANO, notoriamente inteso “Roberto”, risulta per la DIA
essere elemento con una spiccata propensione a delinquere. La Questura
di Palermo, Squadra Mobile – Sezione Antidroga nel 2003 aveva già
inoltrato alla DDA del capoluogo siciliano una C.N.R. relativa a 14
soggetti nel contesto di un’indagine dalla quale era emersa
un’associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze
stupefacenti del tipo cocaina, eroina e hashish. L’associazione,
avvalendosi del DISTEFANO, aveva cercato di organizzare un
traffico di sostanze stupefacenti tra la Germania e la Sicilia. I
militari del Comando Compagnia Carabinieri di Ragusa, nel 2009, in
esecuzione di Occc nr. 965/2009 RG Gip emessa dal Gip del Tribunale di
Ragusa, avevano tratto in arresto Sebastiano DISTEFANO, poiché
ritenuto responsabile della distruzione di un edificio di
proprietà di un “concorrente” del DISTEFANO stesso. La Corte
d’Appello di Catania successivamente, nel 2015, aveva condannato lo
stesso solamente per detenzione illegale e porto in luogo pubblico di
materiale esplodente. Il personaggio, in base ai rapporti degli
investigatori, nel mese di giugno del 2010, a seguito di un’attività di
indagine condotta nel periodo intercorrente dall’anno 2005 al 2010,
veniva deferito all’A.G. competente, in stato di libertà, con altri
soggetti, poiché responsabili a vario titolo del reato di associazione
per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di
compagnie assicurative. Il Distretto della Corte di Appello di Catania,
nel 2015, in ottemperanza all’ordinanza emessa dal Tribunale di
Sorveglianza aveva proceduto all’arresto nei confronti di
Sebastiano DISTEFANO, in relazione al residuo di pena detentiva a 4
mesi e 29 giorni per il reato di riciclaggio inerente valori di bollo
contraffatti. La Direzione Investigativa Antimafia, a seguito di una
articolata attività di indagine patrimoniale tesa a verificare le
modalità di acquisizione del patrimonio riconducibile al DISTEFANO,
ha avanzato una proposta di misura di prevenzione personale e
patrimoniale che il Tribunale di Ragusa - Sezione Misure di Prevenzione
ha recepito emettendo, ai sensi della normativa antimafia, il relativo
provvedimento di sequestro. Gli investigatori, sul versante patrimoniale
hanno accertato l’assenza, in capo al prevenuto ed ai familiari e
conviventi, di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti
posti in essere, nel contempo, una cospicua e generalizzata sproporzione
tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto. La DIA con il
recente provvedimento adottato a carico del DISTEFANO ha
proceduto al sequestro del patrimonio riconducibile allo stesso, al
momento stimato in circa 3.000.000€, composto da diversi rapporti
bancari in corso di quantificazione, da 4 automezzi, da 5 imprese, di
cui 4 esercenti l’attività di servizio di onoranze funebri e denominate
“Croce Bianca Iblea di DISTEFANO Sebastiano”, ”Centro Servizi Funerari
di DISTEFANO Fabio”, “ Centro Servizi Funebri Srl” e “L’azzurra Onlus
Associazione di Volontariato” e l’altra denominata “AGID Srl” esercente
l’attività di bar e ristorazione, tutte operanti a Ragusa. I tutori
dell’ordine inoltre hanno sequestrato il 50% delle quote sociali della
Aeroporto Immobiliare e servizi Srl” con sede a Ragusa esercente
l’attività di gestione di parcheggi e autorimesse. Il provvedimento
ablativo colpisce anche 10 fabbricati, 6 appezzamenti di terreno
ubicati nel territorio dei comuni di Ragusa, Ragusa Ibla, Santa Croce
Camerina, Chiaramonte Gulfi (RG) e Comiso (RG).
Comiso RG -
CC Operazione antidroga, presi 3 giovani pusher.
si tratta di : Angelo DI STEFANO
26enne ed Andrea CORALLO 22enne, incensurati di Vittoria e
Montassar YOUSSEFI 19enne tunisino residente a Comiso.I Carabinieri della Compagnia di
Vittoria, nel fine settimana, con i militari delle Stazioni dipendenti,
del Nucleo Operativo e Radiomobile e con l’ausilio delle unità Cinofile
dell’Arma, hanno svolto un servizio di controllo del territorio, in
particolare nel Comune di Comiso e nella frazione marinara di Scoglitti,
aree che nel periodo estivo affollate di turisti e residenti. I tutori
dell’ordine hanno istituito numerosi posti di blocco su diverse strade
urbane ed extra – urbane ed effettuando una serie di perquisizioni delle
auto fermate e nei principali luoghi di aggregazione noti per essere
spesso frequentati da soggetti dediti allo spaccio di sostanze
stupefacenti.I militari, nel
corso di tale servizio sul lungomare di Scoglitti, hanno notato uno strano andirivieni di giovani, che si avvicinavano ad
un gruppo di soggetti, seduti su di una delle balaustre di fronte alla
spiaggia. I ragazzi consegnavano banconote, ricevendo in cambio
piccoli involucri, poi si allontanavano velocemente dal luogo. I
militari ritenendo evidente fosse in corso un’attività di spaccio di
stupefacenti, hanno deciso d’intervenire, e chiesto l’ausilio di una
pattuglia del Commissariato di P.S. di Vittoria e della Guardia
Costiera, in servizio presso il locale Ufficio Marittimo, considerato
che l’attività illecita si svolgeva proprio di fronte alla sede di tale
ufficio. I tutori dell’ordine, nel corso dell’intervento, in
un’intercapedine ricavata nella balaustra su cui erano seduti i soggetti
monitorati, hanno rinvenuto oltre 30 dosi di sostanza stupefacente del
tipo hascisc pronte per essere spacciate. 1 dei soggetti controllati,
accortosi dell’arrivo dei carabinieri, ha lasciato cadere sotto la
balaustra su cui era seduto 1 involucro. Il gesto veniva subito notato
e l’involucro recuperato, constatando che conteneva altre 20 dosi circa
della stessa sostanza stupefacente.La perquisizione personale a
carico dei soggetti, identificati in Angelo DI STEFANO ed Andrea
CORALLO, consentiva di rinvenire la somma contante di 400€ circa,
ritenuta provento della lucrosa attività di spaccio di stupefacenti e
per questo sottoposta a sequestro, mentre i due soggetti venivano
dichiarati in arresto e sottoposti al regime degli arresti domiciliari
presso le abitazioni. I giovani individuati come acquirenti, sono
segnalati alle competenti autorità per uso personale di stupefacenti.Il servizio a Comiso,
si è concentrato nei pressi della Villa Comunale luogo generalmente
frequentato da famiglie e bambini, in quanto ai militari dell’Arma erano
giunte diverse segnalazioni di spaccio stupefacenti da parte di
extracomunitari. Le segnalazioni si sono rivelate fondate poiché i
militari dell’Arma, poco dopo aver iniziato il servizio, hanno avuto
modo di notare un giovane d’origine nord africana che nascondeva
qualcosa sotto un cespuglio situato nei pressi di un muretto. Il
sospetto per diverse volte, si recava in tale luogo per prelevare
qualcosa che consegnava a dei soggetti che si dileguavano velocemente. I
militari intervenuti hanno bloccato il soggetto, identificato in
Montassar YOUSSEFI 19enne, tunisino residente a Comiso, mentre occultate
sotto il cespuglio ove lo stesso era stato visto più volte avvicinarsi e
prelevare qualcosa, venivano rinvenute 25 dosi di sostanza stupefacente
del tipo hascisc. I carabinieri hanno a tal punto perquisito anche la
sua abitazione, rinvenendo una modica quantità di stupefacente del tipo
cocaina e materiale utile al confezionamento delle dosi, quali un
taglierino intriso di sostanza stupefacente e piccoli involucri di
cellophane, in genere utilizzati per sigillare le dosi da immettere sul
mercato. Montassar YOUSSEFI è sato dichiarato in arresto per spaccio di
stupefacenti. I soggetti individuati come acquirenti sono segnalati
alle competenti autorità per uso personale di stupefacenti.Le indagini dei militari
proseguono per individuare la provenienza dello stupefacente e per
capire se i 3 arrestati spacciassero autonomamente lo stupefacente di
cui sono stati trovati in possesso o se siano i componenti di una più
vasta rete di puscheral
dettaglio.L’attività degli ultimi giorni è il frutto
delle continui controlli del territorio, svolti su disposizione del
Comando Provinciale Carabinieri. l’Arma, specie nei mesi estivi,
continua ed estende anche ad altri comuni della provincia le ispezioni
antidroga.
Modica
RG
– Droga da Catania a Ragusa, CC 4 misure Operazione “Take away”.
Si tratta di:
Roberto Bellaera 32enne di Modica muratore noto; Michele
Ereddia 36enne modicano noto nullafacente; Michele Fichera 50enne
di Catania noto nullafacente; Antonio Giordanella 46enne di
Modica noto muratore. I Carabinieri della Compagnia di Modica,
supportati da unità del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), hanno eseguito
una misura cautelare detentiva emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa -
nei confronti di 4 persone, responsabili del reato di concorso in
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso da
gennaio a settembre 2016, nelle provincie di Ragusa e Catania. Gli
investigatori hanno smantellato una solida rete di spacciatori di
sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Compagnia di Modica questa
mattina all’alba hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di
misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa, dott. Andrea
Reale, su richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, dott. Gaetano
Scollo, titolare dell’indagine, che ha condiviso pienamente le
risultanze investigative dei militari dell’Arma. I Carabinieri a carico
degli indagati, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza per il reato
di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente,
poiché i predetti, con più azioni esecutive del medesimo disegno
criminoso, in concorso tra loro, illecitamente hanno detenuto,
trasportato, offerto, venduto o comunque ceduto a terzi sostanze del
tipo cocaina e marijuana.Gli indizi sono stati ricavati nel corso
dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Modica ed avviata nel mese di gennaio 2016
a seguito di alcuni sospetti circa illecite condotte di falsificazione e
spendita di monete false tenute da Michele Ereddia. I militari
dell’Arma, sulla base di questi sospetti, hanno acquisito i tabulati
del traffico telefonico delle utenze in uso all’Ereddia ed hanno
appurato come lo stesso effettuasse numerosi viaggi fuori provincia,
anche di breve durata, e mantenesse contatti con persone segnalate per
diversi generi di reato. Le indagini dei carabinieri si sono protratte
dal mese di gennaio a settembre 2016 ed hanno permesso di raccogliere
gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati ed hanno consentito
di accertare i viaggi finalizzati all’approvvigionamento dello
stupefacente nonché di individuare i movimenti relativi all’attività di
spaccio al minuto. I Carabinieri, nel corso dell’attività d’indagine,
hanno arrestato in flagranza 3 soggetti ed hanno sequestrato in totale
circa 110 gr. di marijuana, 720 gr. di hashish e 5 gr. di cocaina,
ceduti in più occasioni da alcuni degli indagati. I militari hanno
appurato che il canale di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti
fosse a Catania, e che Michele Fichera provvedesse a fornire la droga
agli indagati. I militari dell’Arma hanno accertato più di 30 episodi di
spaccio avvenuti su tutta la provincia di Ragusa, in particolare, a
Modica e Scicli, località dove gli indagati avrebbero gestito un ampio
traffico di sostanze stupefacenti grazie al quale ne traevano il proprio
sostentamento. I Carabinieri hanno smantellato un vero e proprio giro
d’affari illecito che è stato stimato oltre le decine di migliaia di
euro. Gli indagati al termine delle formalità di rito, sono stati
tradotti in carcere come disposto dal provvedimento emesso dal Tribunale
di Ragusa.
Ragusa – GdF sequestra 2
milioni€ in beni a dirigenti sport per danni erariali.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa,
su delega della Procura Regionale della Corte di Conti di Palermo e
nell’ambito delle indagini connesse alle ipotesi di peculato relative
alla distrazione dei fondi destinati alla Scuola Regionale dello Sport,
hanno eseguito un sequestro conservativo di beni per circa 2 milioni di
euro nei confronti di Rosario CINTOLO e Silvio PIAZZA. La misura
cautelare patrimoniale eseguita costituisce un importante punto di
arrivo dell’indagine condotta dalla Compagnia di Ragusa, su delega della
magistratura contabile, che ha accertato reiterate illiceità compiute
dall’ex Presidente della Scuola Regionale dello Sport e dall’ex
Direttore della medesima articolazione del Coni, responsabili del danno
erariale cagionato alle casse della Regione Siciliana e del bilancio
nazionale del CONI, per l’ammontare di euro 1.123.805€ a carico di
Rosario Cintolo e 844.296€ a carico di Silvio Piazza. L’attuale
sequestro scaturisce dalle indagini svolte nell’ambito del procedimento
penale instaurato presso la Procura della Repubblica di Ragusa, che
aveva portato, lo scorso gennaio, al provvedimento cautelare
dell’arresto eseguito nei confronti di Rosario Cintolo ed al sequestro
preventivo delle somme di denaro rinvenute sui conti correnti di Cintolo
e di Silvio Piazza. L’intervento della Procura regionale della Corte dei
conti, è stato in linea con l’azione di contrasto alla corruzione posta
in essere dai magistrati contabili, ed a tutela del presunto ingente
danno erariale accertato, ha consentito di porre un vincolo cautelare su
beni immobili dei destinatari della richiesta di sequestro curata dal
pubblico ministero contabile ed integralmente accolta con decreto del
Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti. Le
Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro la quota pari ad ½ della
villetta sita a Ragusa, destinata ad abitazione principale e l’intera
villa al mare, ubicata nel territorio di Santa Croce Camerina a carico
di Rosario Cintolo, mentre nei confronti di Silvio Piazza la metà
dell’immobile e la relativa pertinenza, destinato ad abitazione
principale, presso il comune di Siracusa, ed ½ di un immobile
secondario, sito nel comune di Noto. La vicenda ha permesso anche di
accertare responsabilità a carico di istituti di credito, i quali hanno
omesso la dovuta vigilanza sulla clientela ai fini della normativa
antiriciclaggio e sull’utilizzo del contante, rischiando ora sanzioni
amministrative per importi che vanno da euro 1.036,00 ad euro 41.500,00.
L’importante e complessa attività condotta dalle Fiamme Gialle iblee, in
stretta collaborazione con la Magistratura Contabile, ha reso possibile
contrastare forme di sperpero di risorse comuni, già limitate in questo
momento di crisi economica, con l’alterazione del corretto funzionamento
della Pubblica Amministrazione e lo scadimento della qualità dei
servizi.
Chiaramonte
RG -Estorsione ad
anziano:Carabinieri ammanettano 2 albanesi.
I militari della Stazione di Chiaramonte Gulfi, ieri pomeriggio, hanno
tratto in arresto due albanesi, Klevis Musta 22enne e Marcel
Renja 27enne,
con l’accusa di estorsione in concorso. I due giovani si sono presentati
nel primo pomeriggio di ieri a casa di un 80enne di Chiaramonte,
accusandolo falsamente di aver molestato la moglie di uno dei due e
minacciandolo di consegnare loro la somma contrante di 5.000€, in caso
contrario gliel’avrebbero fatta pagare, dileguandosi poi per le campagne
chiaramontane. I due, da quel momento, hanno iniziato a tempestare
l’anziano di chiamate, dal tono minatorio, chiedendo insistentemente la
somma convenuta. Il pensionato si è così subito rivolto ai Carabinieri,
denunciando quanto aveva subito e quanto di falso gli veniva addebitato.
L’82enne, in compagnia di un amico, nella mattinata aveva dato un
passaggio ad una ragazza albanese rimasta in panne e subito dopo era
stato avvicinato dai due ragazzi che lo avevano minacciato
costringendolo al pagamento della grossa somma di denaro, da effettuarsi
in Contrada Coffa sulla SS. 514. I militari, intuendo quanto sarebbe
accaduto e le modalità di realizzazione, e di concerto con il
denunciante, hanno teso la trappola ai malviventi nella località
stabilita. La trappola è stata organizzata nei minimi dettagli.
L’incontro: da un’autovettura sono scesi i due ragazzi che, dopo aver
parlato con la vittima, si sono fatti consegnare 1 busta contenente il
denaro. I Carabinieri, nascosti tra la gente, sono intervenuti ed hanno
bloccato i soggetti, recuperando le banconote che i militari stessi,
poco prima, avevano fotocopiato per provare l’avvenuto scambio. I due
albanesi, senza precedenti penali, sono stati condotti presso la caserma
di via dell’Alcanata da dove, al termine delle formalità di rito, sono
stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione
del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Ragusa, dott.ssa Monica Monego, dinanzi alla quale dovranno rispondere
del reato di estorsione in concorso.
Vittoria RG – GdF sequestra
beni 500.000€ ad imprenditore: evasione.
I militari del Comando Provinciale di Ragusa, su delega dell’Autorità
Giudiziaria e nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto
dell’evasione fiscale, hanno eseguito un sequestro per equivalente di
circa mezzo milione€ nei confronti di un imprenditore di Vittoria
operante nel settore della fabbricazione e commercializzazione di
imballaggi per prodotti ortofrutticoli. Il sequestro è scaturito da una
complessa indagine fiscale condotta dagli investigatori del Nucleo
Polizia Tributaria di Ragusa. L’inchiesta ha consentito di smascherare
l’imprenditore il quale, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni
inesistenti finalizzato all’indebita deduzione di costi e la detrazione
dell’imposta sul valore aggiunto, ha presentato dichiarazioni dei
redditi fraudolenti per diverse annualità. I finanzieri, nell’esecuzione
del decreto emesso dal GIP di Ragusa, dr. Reale, hanno sottoposto a
sequestro preventivo beni immobili, autovetture, depositi bancari e
postali, nonché polizze assicurative per circa 500.000 di euro nei
confronti dell’imprenditore truffaldino. L’importo del sequestro
corrisponde pertanto alle imposte complessivamente evase sia in materia
di imposizione diretta che in materia di imposta sul valore aggiunto. Lo
strumento del sequestro preventivo ha lo specifico scopo di sottrarre,
alla disponibilità degli evasori, il profitto dell’attività illecita
posta in essere e di aggredire qualsiasi elemento patrimoniale nella
loro disponibilità, anche per interposta persona. L’attività di servizio
conclusa dalle Fiamme Gialle iblee testimonia l’importanza rivestita
dall’analisi dei flussi finanziari con la quale possono essere
concretamente individuati i capitali illeciti che creano nel mercato una
pericolosa distorsione economica.
Scicli RG-
Blitz antidroga: CC preso coltivatore marijuana serra in casa.
Il 23enne G.N. aveva allestito la coltivazione nella sua
abitazione. I militari hanno recuperato numerose dosi di marijuana. Il
soggetto in casa aveva allestito una vera e propria serra per la
coltivazione della canapa indiana. I Carabinieri della Tenenza di Scicli
di sera, hanno eseguito uno specifico servizio antidroga sul territorio
di competenza, in particolare nei pressi dei luoghi maggiormente
frequentati e punto di ritrovo di giovani dove hanno effettuato diversi
controlli e perquisizioni. I tutori dell’ordine, nel corso del servizio
di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno bloccato G.N.
23enne, incensurato, nullafacente, sorpreso con numerosi grammi di
marijuana, suddivisa in dosi e con diversi materiali per la
coltivazione, il taglio ed il confezionamento della sostanza. Il giovane
è stato notato dai militari dell’Arma mentre stava percorrendo una
strada del centro di Scicli a bordo della sua auto. Il personaggio alla
vista della pattuglia ha tenuto un atteggiamento sospetto, come se
volesse evitare il controllo. Gli uomini dell’Arma, dopo avere seguito
nei movimenti il sospetto, hanno fatto scattare il blitz e l’hanno
fermato. Il giovane è apparso subito molto preoccupato e nervoso, ed è
stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare. I militari hanno
trovato il possesso di 1 sacchetto in cellophane contenente circa 8
grammi di marijuana suddivisa in dosi. I Carabinieri hanno effettuato
la perquisizione nell’abitazione del giovane ed hanno rinvenuto, nella
sua camera da letto, 1 contenitore con ulteriori 90 grammi della
medesima sostanza, diversi materiali per il taglio, il peso ed il
confezionamento della sostanza. I Carabinieri hanno scoperto un’altra
stanza che il ragazzo aveva interamente adibito a vera e propria serra
per la coltivazione della marijuana, dotata di apposito impianto di
irrigazione ed illuminazione, all’interno della quale sono state
rinvenute 3 piante di “canapa indiana” alte circa 1,5 m. e vari prodotti
specifici per la piantagione. Il ragazzo è stato condotto in caserma e
dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti ed al termine delle formalità di rito, su
disposizione del Sostituto Procuratore di turno, è stato sottoposto agli
arresti domiciliari presso la propria abitazione. I Carabinieri hanno
sequestrato tutta la sostanza stupefacente e le 3 piante che saranno
successivamente inviate al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per
i risultati qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con
precisione le dosi ed i guadagni che si sarebbero ricavate
dall’attività di spaccio.
Ragusa
– 2 amici osservano mentreinveste,
colpisce con chiave inglese amico di ex fidanzata: 1 in manette. La
Polizia di Stato – Squadra Mobile e Squadra Volanti – ha sottoposto a
fermo Marco CHILLEMI 21enne nato e residente a Ragusa,
accusato del reato di tentato omicidio di un trentunenne. La Sala
Operativa della Questura ieri alle 14.00 circa ha ricevuto diverse
segnalazioni al 113 per una rissa in Via Respighi a Ragusa. 1 dei
soggetti coinvolti, nonostante l’immediato intervento della Volante,
all’arrivo dei poliziotti si era dato alla fuga. Il corpo di un
giovane di 31 anni ragusano era a terra riverso in una pozza di sangue e
privo di sensi. Una ragazza di 17 anni era lacrime sul marciapiedi e
si è avvicinata ai poliziotti per riferire che poco prima il suo ex
fidanzato aveva investito il ragazzo riverso a terra perché geloso,
tentando di ucciderlo, quindi non si trattava di una rissa così come
segnalato ma di un reato ben più grave. La ragazza ha aggiunto che
l’indomito dopo avere investito e trascinato per qualche metro il
malcapitato, è sceso dall’auto ed ha colpito il ragazzo con una chiave
inglese in ferro. La violenza inaudita veniva interrotta dalle urla dei
testimoni e per l’intervento di alcuni passanti, tanto da far decidere
al ragazzo di fuggire. L’autore del reato era in compagnia di una
coppia di fidanzati che nulla hanno fatto per impedire l’evento del
tutto imprevedibile per loro, ma neanche per porre fine ai colpi inferti
quando già era a terra esanime. Le cure rianimatorie immediate del 118
hanno permesso di ristabilire i parametri vitali in quanto il giovane
era svenuto e successivamente è stato trasportato con la massima urgenza
al pronto soccorso dell’ospedale e sottoposto ad un delicato intervento
alla gamba. Gli uomini della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica
sono intervenuti sul posto per il sopralluogo e per escutere tutti i
soggetti che avevano assistito ai fatti, nel contempo altri equipaggi si
sono recati presso l’abitazione del fuggitivo e cercato in ogni altro
luogo dove lo stesso avrebbe potuto trovare rifugio, ma senza esito. Gli
investigatori dalle informazioni raccolte mediante l’escussione dei
testimoni, hanno appreso che Chillemi aveva incontrato la sua ex
fidanzata di 17 anni al bar, dove si trovava in compagnia di altri amici
per decidere dove pranzare per la festa del primo maggio. Il personaggio
era in compagnia di una coppia di fidanzati suoi amici e si sarebbe
allontanato per cercare un ristorante aperto e sarebbe transitato di
proposito sotto casa della sua ex. L’adirato non appena si è accorto che
la ragazzina era in compagnia di un nuovo ragazzo, l’ha insultata
dicendole che si sarebbero visti più tardi per parlare di questo fatto,
ovvero della nuova frequentazione. La rabbia, in quel momento, avrebbe
preso il sopravvento, ed il giovane avrebbe fatto il giro dell’isolato e
ripercorrendo la stessa strada, sarebbe entrato in controsenso ed
accelerando avrebbe investito volontariamente il giovane rivale che si
trovava a bordo della sua moto. Il soggetto, non pago, sarebbe sceso
dall’auto dirigendosi verso il ragazzo che nonostante le ferite
gravissime alla gamba, tentava di sottrarsi alla furia omicida. Chillemi
armato di una chiave in ferro del tipo utilizzato per smontare le ruote
delle auto, si sarebbe avventato sull’esanime vittima colpendola
ripetutamente alla testa ed in diverse parti del corpo. Il ferito, per
sua fortuna indossava ancora il casco pertanto i colpi sono stati
attutiti soprattutto al capo. L’arrestato nell’andare contro il suo
rivale non l’ha solo investito ma l’ha anche trascinato per diversi
metri danneggiando gravemente diverse auto in sosta di ignari cittadini
accorsi sul posto. Chillemi, considerati i numerosi testimoni, avrebbe
deciso di fuggire portando via con se la coppia di amici che nulla
faceva per fermarlo lasciando a terra la vittima in una pozza di sangue
senza soccorrerla. Il fuggitivo, poi, impaurito per quanto commesso,
ha trovato ospitalità da un amico mentre i due fidanzati andavano con
gli altri amici a festeggiare il primo maggio, non curanti delle sorti
del giovane ferito gravemente e senza ovviamente informare la Polizia.
Chillemi si sentiva braccato dopo le ricerche della Polizia di Stato e
pertanto avrebbe deciso di telefonare al 113 per costituirsi cosa che
faceva accompagnato dalla mamma dopo un pò. Il giovane non appena
presente presso gli uffici della Squadra Mobile ha fornito una versione
completamente diversa dai testimoni, segno che voleva già tentare di
sottrarsi alle proprie responsabilità nonostante quanto già raccolto
dagli investigatori. Gli agenti, poco dopo, hanno rintracciato anche i
due amici dell’investitore e nonostante un primo tentativo da parte del
ragazzo di depistare le indagini fornendo una versione dei fatti a
favore del loro amico, la ragazza si era subito mostrata sincera
riferendo esattamente quanto accaduto. L’amico, dopo un po’, si sarebbe
reso conto della gravità dei fatti ed onde evitare di essere indagato
per favoreggiamento personale ha riferito quanto accaduto con dovizia di
particolari. Gli investigatori ritengono che resti ferma la
responsabilità dei 2 amici in ordine all’omissione di soccorso, in
quanto hanno lasciato entrambi il corpo a terra esanime del giovane
ferito, non curanti di quanto commesso dal loro amico. La Polizia
ritiene che non esistano responsabilità penali per aver assistito al
tentato omicidio dei 2 inermi in quanto sorpresi dall’impeto di Chillemi
così come non hanno responsabilità penali per non aver tentato in alcun
modo di fermarlo quando colpiva con una chiave la vittima. L’arrestato
ha indicato ai poliziotti dove aveva nascosto l’auto che riportava segni
evidenti dell’investimento. La perquisizione veicolare ha permesso agli
agenti di rinvenire l’arma del reato, nascosta sotto al sedile.
Chillemi, al termine delle indagini lampo condotte dalla Squadra Mobile
e dalla Squadra Volanti, è stato sottoposto a fermo di Polizia
Giudiziaria in quanto a suo carico sono stati raccolti gravissimi indizi
di colpevolezza ed in più è fondato il pericolo di fuga stante le sue
frequentazioni con cittadini stranieri dove lo stesso aveva trovato
rifugio, segno che avrebbe potuto pianificare un allontanamento
all’estero. Il dirigente la Squadra Mobile Commissario capo dott.
Antonino Ciavola commenta :“La Polizia di Stato ha assicurato alla
giustizia un soggetto pericolosissimo che per futili motivi connessi
alla gelosia, non si è tirato indietro dal commettere un tentato
omicidio con una furia inarrestabile. Fondamentale la collaborazione
della ragazzina e degli altri testimoni che hanno assistito ai fatti”.
Pozzallo
RG-
CC blitz antidroga: 3 presi con ½ kg marijuana. I Carabinieri hanno
arrestato 3 giovanissimi: G.M., 18enne già noto stupefacenti,
F.G.18enne incensurato ed 1 minorenne, tutti pozzallesi. I militari
hannosequestrato anche soldi in contanti e “grinder”. I
Carabinieri delle Stazioni di Pozzallo e di Marina di Modica di sera,
hanno eseguito un servizio specifico antidroga sul territorio di
competenza. I militari hanno concentrato l’attenzione in alcune zone
dove, ultimamente, erano stati notati e segnalati alcuni movimenti
sospetti ed una numerosa presenza di giovani. I maldestri sono stati
sorpresi con mezzo chilo di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”.
I militari dell’Arma, infatti, si sono recati nei pressi della stazione
ferroviaria, luogo già da tempo tenuto sotto controllo poiché
ultimamente diventato luogo di ritrovo di giovani. Gli investigatori,
dopo pochi minuti di appostamento, hanno visto giungere 3 giovani che
con fare sospetto si incamminavano lungo il muro di cinta della linea
ferrata, appartandosi in un punto riparato dalla vegetazione. I
militari dell’Arma hanno fatto scattare il blitz ed i sospetti si sono
rivelati subito fondati. I 3 giovani, che in un primo momento hanno
tentato la fuga, sono stati bloccati dai Carabinieri e sono stati
trovati in possesso di 1 busta di plastica contenente 500 grammi circa
di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. i maldestri subito dopo,
sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare e sono
stati trovati in possesso anche di alcuni “grinder” e della somma in
contanti complessiva di 60€ in banconote di piccolo taglio,
verosimilmente provento dell’attività di spaccio. I 3 soggetti,
terminato il controllo, sono stati condotti in caserma dai Carabinieri e
sono stati dichiarati in arresto per il reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente. Il Sostituto Procuratore di turno al
termine delle formalità di rito,ha disposto che i due maggiorenni
venissero tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, ed il
minorenne presso il Centro di Prima Accoglienza per Minori di via R.
Franchetti a Catania. Lo
stupefacente sequestrato dai Carabinieri, sarà successivamente inviato
al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per i risultati qualitativi
e quantitativi al fine di stabilirne con precisione le dosi ed i
guadagni che si sarebbero potuti ricavare dall’attività di spaccio.
Vittoria
RG
- Polizia cattura rapinatore, sparò 2 colpi in bar stazione.
La Squadra Mobile Commissariato di Vittoria, ha tratto in arresto Luca
Giuseppe Di Paola 22enne nato a Roma, accusato di rapina
aggravata dall'uso delle armi. 2 soggetti, il 26 gennaio erano arrivati
a bordo di uno scooter presso il bar della stazione ferroviaria di
Vittoria. 1 dei 2 ha aspettato sullo scooter mentre l'altro è entrato
sparando 1 colpo che si è conficcato sul tetto. I bambini venivano
portati dietro al bancone mentre il titolare ha consegnato 3000€ che
aveva in tasca. Il rapinatore, non soddisfatto, avrebbe puntato la
pistola alla testa della cassiera che ha aperto il cassetto per dare il
contenuto. Il proprietario ha ingaggiato una lotta in difesa della
moglie ed il rapinatore ha sparato un altro colpo che solo per caso non
ha colpiva alcuno dei bambini od altri avventori presenti. Le indagini
immediate della Squadra Mobile e del Commissariato hanno permesso di
ricostruire le fasi della rapina ed individuare il modello dello scooter
utilizzato. Gli investigatori, dopo giorni hanno effettuato una
perquisizione presso l'attività del padre del rapinatore che veniva
tratto in arresto per detenzione illegale d'arma da fuoco. L'esame delle
immagini di video sorveglianza dell'azienda del padre, sono state
fondamentali per l'attribuzione della responsabilità a carico di Di
Paola, il video ha permesso di ricostruire le fasi di occultamento dello
scooter e della pistola. La Polizia Scientifica ha accertato che la
pistola utilizzata durante la rapina è la stessa rinvenuta presso
l'azienda del padre del rapinatore. La comparazione balistica effettuata
in uno speciale laboratorio della Polizia di Stato, ha tracciato gli
stessi segni sui bossoli rinvenuti a terra nel bar e quelli sparati in
fase di esperimento. La polizia sta svolgendo indagini per individuare
con certezza il complice. Il dirigente la squadra mobile Commissario
Capo della Polizia di Stato dott. Antonino Ciavola conferma :
"La Polizia di Stato continua l'attività di repressione di ogni fatto
illecito in provincia di Ragusa al fine di assicurare alla giustizia
pericolosi criminali".
Ragusa
- Polizia
arresta ghanese ad imbarco con 1.1 kg marijuana. Si tratta di
Simon MOSES 40enne nato in Ghana e residente in Campania, accusato
per detenzione di oltre 1,1 kg di marijuana destinata al mercato estero
di Malta.Il personaggio stava viaggiando con intruglio d’aglio,
marijuana e peperoncino e 1.1 kg di marijuana mentre si stava per
imbarcare verso Malta. Il maldestro aveva avvolto la droga con un
intruglio a base di aglio e peperoncino per non incappare nei controlli
antidroga con i cani ma così ha attirato il fiuto dei poliziotti. Gli
uomini della Squadra Mobile di Ragusa erano impegnati nei quotidiani
controlli presso il porto di Pozzallo. L’attenzione è rivolta in
particolar modo a chi tenta di trasportare droga verso l’isola dei
cavalieri (già meta più volte di corrieri internazionali già tratti in
arresto dalla Polizia di Stato) agli imbarchi. Il controllo solitamente
viene effettuato sui veicoli, anche questi, in alcune occasioni,
provento di furto ma questa volta è stato differente. Uno dei poliziotti
si allontanava dai colleghi per andare a chiedere un’informazione in
biglietteria e durante l’attesa sentiva un forte odore di aglio.
L’agente inizialmente ha pensato che l’odore fosse connesso ad uno dei
tanti stranieri presenti che spesso usano questo ingrediente per le
pietanze, ma l’olezzo era troppo forte. L’investigatore al fine di
individuare l’esatta provenienza veniva chiesto ausilio ad un altro
poliziotto che si trovava all’esterno e fiutando il forte odore si
identificava il giovane in coda per acquistare il biglietto. Il ghanese,
non appena richiesti i documenti, è apparso subito nervoso, pertanto
controllato il bagaglio venivano rinvenuti due grossi pacchi avvolti da
una spessa camera d’aria ed uno strato composto da aglio e peperoncino.
Il soggetto è stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile, e
là veniva analizzato il contenuto, ovvero 1,1 kg di marijuana. Il
ghanense ha ammesso di dovere “solo” portare la droga a Malta dove lo
aspettava un acquirente. Il personaggio ha riferito inoltre che un suo
connazionale gli aveva consigliato di avvolgere la droga con un
intruglio di aglio e peperoncino così da sviare il fiuto dei cani delle
Unità Cinofile della Polizia di Stato, ma forse ha sbagliato le dosi
attirando quello dei poliziotti della Squadra Mobile. “La Polizia di
Stato continua a reprimere tutti i fenomeni connessi al traffico di
droga, dallo spiaccio c.d. di piazza al traffico internazionale”.
Ragusa–
CC sequestrano residence per prostituzione pubblicizzato on line.
I militari hanno rilevato un via vai insolito, visto il periodo
invernale, in un residence che si trova a poche centinaia di metri dalla
Stazione Carabinieri di Marina di Ragusa, non poteva passare inosservato
ai militari in servizio nella località marina. I militari hanno
individuato più di qualche annuncio pubblicizzato su siti di incontri in
cui una donna proponeva prestazioni sessuali a pagamento nella zona di
Marina di Ragusa. Non restava che prendere appuntamento per verificare
dove la donna offrisse i suoi servizi e, come nelle migliori delle
previsioni, la località dell’incontro era proprio una stanza all’interno
del residence vicino alla caserma. La donna, con grande sorpresa si è
trovata i militari fuori dalla porta e nulla ha potuto fare per
dissimulare la sua attività. Il proprietario del residence che aveva
affittato quella stanza è finito nei guai, ben conscio dell’attività di
meretricio che si svolgeva la donna all’interno, e che già in passato ed
in più occasioni aveva affittato stanze a donne che lì si prostituivano.
Il sequestro preventivo di tutto lo stabile per circa 350mq di
fabbricato suddiviso in 22 stanze per il reato di favoreggiamento della
prostituzione contestato al proprietario, 49enne ragusano, imprenditore
edile è stato immediato. I militari, da un controllo più approfondito,
hanno inoltre verificato che a seguito di una segnalazione da parte del
Nas di Ragusa il sindaco a settembre 2015 aveva emesso un’ordinanza di
chiusura di quel residence che non riuniva i requisiti minimi di igiene
e sicurezza previsti, ma, noncurante del divieto, il proprietario ha
continuato comunque la sua attività di affittacamere ed è stato pertanto
denunciato per inosservanza di provvedimenti dell’autorità.
Scicli
RG – CC, 78enne in manette per violenza sessuale. I
Carabinieri della Tenenza di Scicli ieri hanno dato attuazione ad un
provvedimento di esecuzione all’ordine per la carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica di Ragusa nei confronti di M. G. 78enne,
pensionato già noto. Il personaggio, secondo quanto disposto dal
provvedimento, infatti dovrà scontare 9 anni di reclusione per i reati
di violenza sessuale aggravata commessi a Scicli tra giugno e luglio
dell’anno 2004. I Carabinieri, al termine delle formalità di rito in
esecuzione del provvedimento, hanno condotto M. G. presso la
Casa Circondariale di Ragusa per scontare la pena prevista.
Vittoria RG
– CC preso tunisino 37enne condannato per lesioni. Prosegue
l’attività di prevenzione e di repressione dei reati nel territorio
della giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Vittoria, al fine di
garantire la pubblica sicurezza in favore di tutti i cittadini che vi
abitano. I militari hanno posto particolare attenzione nel contrastare
ogni tipologia di reato, specie quelli di natura predatoria che più da
vicino colpiscono le persone: sono aumentati i servizi giornalieri,
coprenti le 24 ore, nelle aree marittime e rurali. I carabinieri hanno
svolto l’intenso lavoro, in stretta collaborazione con la Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, ha consentito, ed ieri, in
occasione di mirata attività di controllo del territorio, sia di natura
preventiva che repressiva, di trarre in arresto A.A. 37enne
tunisino. Il provvedimento a suo carico, finalizzato all’applicazione
della misura limitativa della libertà personale, impone al soggetto di
scontare la pena residua di 2 anni e 8 mesi di reclusione, dal momento
che è stato giudicato colpevole di lesioni personali aggravate nei
confronti di un connazionale, commesso a Vittoria nel novembre 2015: al
termine delle formalità di rito espletate presso la caserma di via
Plebiscito, il personaggio è stato messo a disposizione del Sostituto
Procuratore presso il Tribunale di Ragusa per i provvedimenti del caso.
Pozzallo RG -
Droga CC preso giovane spacciatore, ai domiciliari. I
Carabinieri delle Stazioni di Pozzallo e di Marina di Modica, di sera,
nel corso di un predisposto servizio antidroga, hanno arrestato un
giovane, D.L.M., 19enne, pozzallese, già noto alle forze di
polizia. il personaggio è stato sorpreso mentre cedeva alcune dosi di
marijuana ad altri giovani e trovato in possesso di diversi grammi di
stupefacente e soldi in contanti. La lotta allo spaccio delle sostanze
stupefacenti da parte della Compagnia Carabinieri di Modica, prosegue
con un’attenta e capillare azione di controllo del territorio, contrasta
incisivamente questo fenomeno criminale che spesso, purtroppo, coinvolge
anche i più giovani. I militari dell’Arma hanno concentrato
l’attenzione nei pressi di alcune zone solitamente molto frequentate dai
giovani dove, ultimamente, sono stati notati alcuni movimenti sospetti.
I Carabinieri hanno avuto la conferma, tanto che hanno notato il giovane
che con fare sospetto stava passeggiando nei pressi di una nota sala
giochi, punto di ritrovo di molti ragazzi. I militari dell’Arma
insospettiti dall’atteggiamento del ragazzo, oltretutto già noto per
precedenti episodi di spaccio, l’hanno seguito nei movimenti e sorpreso
mentre cedeva alcune dosi di marijuana ad altri due giovani, questi
ultimi poi segnalati alla Prefettura di Ragusa quali assuntori di
sostanze stupefacenti. I Carabinieri hanno subito bloccato il giovane
pusher che, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in
possesso di un involucro contenente quasi 20 grammi di “marijuana” e
della somma in contanti di 20 euro in banconote di vario taglio,
verosimilmente provento dell’attività di spaccio. Il ragazzo, dunque, è
stato condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto per il reato
di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, al termine
delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di
turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria
abitazione.
Roma-
È brasiliano
assassino di Pamela Canzonieri: ragazza uccisa giovedì scorso a Morro di
San Paolo (Brasile),
ha confessato.
Si tratta di Antonio Patrício Dos Santos detto "Fabricio",
brasiliano, nato il 21.04.1985 a Nilo Peçanha (Bahia). Le indagini della
Polizia Civile di Salvador de Bahia che ha competenza anche sulle unità
di polizia dei territori interni e quindi Valença e Morro de São Paulo,
si sono indirizzate da subito sulla vita privata e sugli avventori del
locale dove lavorava Pamela. Con il contributo dell' Ufficiale di
collegamento Italiano dello SCIP – Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia della Criminalpol di stanza a Rio de Janeiro,
che ha partecipato a tutte le attività, si è ristretto velocemente il
campo, e già ieri era stato tratto in arresto il “Fabricio”, vicino di
casa della vittima. Sono Ancora in Corso accertamenti. "Fabricio",
avrebbe detto alle autorità brasiliane
“di aver fatto uso di cocaina prima di incontrare la ragazza e di non
ricordare bene i dettagli dell'omicidio".
Vittoria
RG - Rapina in banca CC identificano 1 complice di origine lentinese.
Si
tratta di
Massimo Miceli
47enne originario di Lentini (SR).
I
carabinieri della Compagnia Carabinieri di Vittoria (RG), ieri sera a
conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine, hanno
dato esecuzione nella città di Santa
Croce Camerina (RG)
ad una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del
Tribunale di Ragusa, dott. Claudio Maggioni, su richiesta della locale
Procura della Repubblica, nella persona del sostituto procuratore dott.
Marco Rota, che ha concordato con le risultanze investigative raccolte
dal dipendente Nucleo Operativo, a carico di Massimo Miceli 47enne
originario di Lentini (SR).
L’operazione conclude un’articolata attività investigativa iniziata
nell’immediatezza di una rapina commessa, poco dopo le 12 del 3 agosto
2015, presso la filiale di Scoglitti della Banca Agricola Popolare di
Ragusa, quando due individui di nazionalità italiana armati di
taglierino erano penetrati nell’istituto di credito. I soggetti avevano
minacciando il cassiere davanti agli occhi di alcuni clienti della Bapr
ubicata nella frazione rivierasca è ubicata nei pressi della
centralissima piazza Cavour. I rapinatori in pochi attimi riuscirono a
razziare un bottino di 10 mila euro con velocità e freddezza da
professionisti e darsi alla fuga. Le testimonianze dei clienti
dell’istituto di credito presenti al momento del delitto, le telecamere
di videosorveglianza, ubicate nella frazione marittima, avevano permesso
agli inquirenti di delineare le fattezze somatiche dei presunti
responsabili. I militari hanno tuttavia ritenuto necessario avviare
una mirata attività con il supporto dei moderni ausili tecnici. I tutori
dell’ordine, grazie anche ai più consueti metodi d’indagine, quali
pedinamenti, osservazione e controllo territoriale, sono riusciti a
ricostruire i momenti salienti, fondamentali per definire l’impianto
probatorio. I carabinieri hanno elaborato che poco dopo mezzogiorno del
3 agosto i rei avevano parcheggiato una Fiat Punto nera in una via
adiacente la Banca. 1 dei 3 era entrato nella filiale e si era celato il
viso con un foulard ed impugnando il taglierino, dopo essere salito sul
bancone, aveva intimato agli impiegati di aprire la bussola e consegnare
il denaro contante. Il complice, nel frattempo entrando in banca, aveva
prelevato il denaro mettendolo in una borsa: erano così fuggiti per un
tratto di strada a piedi e poi erano saliti sulla vettura, facendo
perdere le proprie tracce. L’attività di riscontro dei militari, ha
consentito di recuperare l’utilitaria utilizzata per la fuga, che
continuava ad essere utilizzata dal gruppo, ma con una targa diversa.
Modica
RG
- Operazione “Grimaldello”, CC incastrano gang catanesi di Librino,
furti in casa: 5 ai domiciliari. Si tratta dei già noti:
Francesco BONACCORSO 34enne nato a Catania; Emanuele DAINOTTI
35enne nato a Catania; Giuseppe INDELICATO 47enne nato a
Catania; Francesco PUGLISI 37enne nato a Catania; Salvatore
VERGA 24enne nato a Catania. I Carabinieri della Compagnia di
Modica hanno eseguito le cinque ordinanze di custodia cautelare nei
confronti dei soggetti accusati di numerosi furti in abitazione. Gli
inquirenti ritengono si tratti di una vera e propria banda specializzata
in furti in abitazione, sgominata questa mattina alle prime luci del
giorno all’alba. I Carabinieri che hanno dato esecuzione all’ordinanza
applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del tribunale di
Ragusa, dott. Andrea Reale, su richiesta avanzata dal Pubblico
Ministero, dott. Francesco Puleio, titolare dell’indagine, a seguito
dell’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma nei
confronti di Francesco BONACCORSO, Emanuele DAINOTTI, Giuseppe
INDELICATO, Francesco PUGLISI e Salvatore VERGA. I Carabinieri, a
carico degli indagati, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza per
il reato di furto in abitazione aggravato in concorso, commesso
innumerevoli volte tra l’anno 2015 ed il 2016. Gli indizi sono stati
ricavati dalle denunce-querele e dai riconoscimenti effettuati da parte
delle persone offese e dagli accertamenti svolti dai militari dell’Arma.
Le indagini sono cominciate alla fine di ottobre 2015, quando i
carabinieri della Tenenza di Scicli hanno arrestato, in flagranza di
reato, 3 noti catanesi, 2 dei quali erano Emanuele Dainotti e Francesco
Puglisi, sorpresi a rubare all’interno di un’abitazione in Via San
Nicolò a Scicli. I Carabinieri, dai successivi accertamenti, hanno
scoperto che gli stessi soggetti erano stati segnalati quali possibili
autori di furto in diverse province della Sicilia, e probabilmente anche
autori di numerosi altri furti in abitazione avvenuti sul territorio
della Compagnia di Modica. Le indagini dei militari dell’Arma, grazie
anche agli elementi descrittivi raccolti dalle vittime e da alcuni
testimoni, hanno poi permesso di individuare tutti i componenti della
banda dedita alla consumazione di una serie indeterminata di furti in
abitazione, tutti con il medesimo modus operandi, avvenuti in diverse
località della provincia di Ragusa, in particolare a Scicli e Modica. Il
modus operandi della banda era sempre lo stesso, poiché il gruppo dopo
aver noleggiato un’auto a Catania, si recava in trasferta verso le
mete prescelte per i furti. I personaggi una volta raggiunte, le
località impiegavano 1 dei componenti che faceva da palo, ed almeno
altri 2 si avvicinavano all’abitazione da colpire. I maldestri, dopo
aver citofonato con insistenza per verificare che non vi fossero i
proprietari od altri all’interno della casa prescelta, forzavano una
finestra o la porta con gli arnesi da scasso per poi rubare ciò che
trovavano all’interno: soldi, attrezzature da lavoro, elettrodomestici,
oro e gioielli. Le indagini condotte dai Carabinieri della Tenenza di
Scicli e della Compagnia di Modica, sono state coordinate Dal Sost.
Proc. dr. Francesco Puleio che ha chiesto l’emissione delle ordinanze
al GIP Andrea Reale. I Carabinieri, nel corso dell’operazione hanno
accertato almeno una decina di episodi di furto riconducibili alla
banda, per un danno complessivo che si aggira intorno ai 30.000 euro. I
cinque soggetti, alle prime ore della mattinata sono stati catturati nel
quartiere Librino di Catania e dopo essere stati condotti in caserma a
Catania per le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti
domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Ispica
RG-
Carabinieri coi cani antidroga trovano cocaina in soggiorno, 1 ai
domiciliari. Si tratta di Maurizio Faraci 23enne il quale
nell’abitazione aveva 5 gr di cocaina e materiale per il taglio ed il
confezionamento della droga. La lotta allo spaccio di sostanze
stupefacenti condotta dai Carabinieri della Compagnia di Modica su tutto
il territorio di competenza prosegue attivamente. I Carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di Modica, supportati da due unità del
Nucleo Carabinieri cinofili di Nicolosi ieri mattina, hanno eseguito uno
specifico servizio antidroga del territorio di competenza, in
particolare nei pressi dei luoghi maggiormente frequentati e punto di
ritrovo di giovani. I militari dell’Arma hanno concentrato l’attenzione
nei pressi di un’abitazione a Ispica in cui, ultimamente, erano stati
notati alcuni movimenti sospetti, in particolare un anomalo via vai di
giovani. I Carabinieri hanno fatto scattare il blitz, nel corso del
quale hanno tratto in arresto ai domiciliari Maurizio Faraci già noto,
ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente. I militari dell’Arma, nel corso dell’operazione
antidroga, hanno eseguito un controllo nell’abitazione del giovane e
durante la perquisizione, grazie al fiuto infallibile dei due cani
carabiniere, in un mobile del soggiorno, hanno rinvenuto 2 involucri
contenenti sostanza stupefacente del tipo “cocaina” per un peso
complessivo di circa 5 gr. e diversi materiali per il taglio ed il
confezionamento della droga. Il ragazzo a conclusione del controllo, è
stato condotto in caserma e dichiarato in arresto per detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione del Sostituto
Procuratore di turno, d.ssa Valentina Botti, è stato sottoposto agli
arresti domiciliari. La sostanza stupefacente sequestrata è stata
trasmessa al laboratorio analisi dell’ASP di Ragusa per le previste
analisi qualitative e quantitative anche al fine di quantificarne con
precisione le dosi e i guadagni ricavabili. Prosegue intanto l’intensa
attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei
Carabinieri della Compagnia di Modica che stanno svolgendo mirati
servizi antidroga finalizzati anche alla tutela dei giovani ragazzi che,
solitamente più sensibili, troppo spesso continuano ad essere coinvolti
in questo tipo di fenomeno, sicuramente ignari delle gravi conseguenze
che ne possono derivare.
Pozzallo
RG
-Antidroga
CC presi: padre e figlia col bimbo di 3 anni con 50 kg hashish e
marijuana in auto. Si tratta di, Nicola Musumeci 46enne
nullafacente, già noto e Giusi Musumeci 19enne. I Carabinieri
del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modica ed i Finanzieri del Comando
Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, collaborati dal
funzionario dell’Agenzia delle Dogane, hanno effettuato un maxi
sequestro di droga all’interno dell’area portuale di Pozzallo. Il blitz
è scaturito dal recente innalzamento del livello di sicurezza disposto
dalla Prefettura di Ragusa e dalle ultime disposizioni in materia di
repressione traffici illeciti. I militari dell’Arma dei Carabinieri ed
i Finanzieri della Tenenza di Pozzallo, nel corso di un mirato servizio
di prevenzione e repressione di reati connessi al terrorismo
internazionale ed al traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in
arresto due catanesi:padre e figlia, Nicola Musumeci 46enne
nullafacente, già noto e Giusi Musumeci 19enne, incensurata, sorpresi
con oltre 50 Kg. di sostanze stupefacenti in auto. Il padre e la donna,
quest’ultima con il giovane figlio di tre anni al seguito al fine di non
destare sospetto, a bordo della loro auto, stavano effettuando l’imbarco
sul catamarano diretto a Malta. Le forze dell’ordine, nel corso dei
controlli di sicurezza effettuati, hanno notato che i sospetti
manifestassero segni di nervosismo tali da insospettire. Gli uomini
dell’Arma e della Guardia di Finanza, procedendo ad un controllo più
approfondito, nel bagagliaio della vettura, hanno rinvenuto 1 grossa
borsa con all’interno 20 kg. di hashish, suddivisi in 38 panetti e circa
30 kg. di marijuana, suddivisa in 30 imballaggi in cellophane. I due
soggetti, pertanto, sono stati tratti in arresto per il reato di
detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso e, su
disposizione del Sostituto Procuratore di turno, dott.ssa Monica Monego,
lui è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa mentre la
figlia sottoposta agli arresti domiciliari. L’intero quantitativo di
sostanza stupefacente è stato sequestrato ed inviato al laboratorio di
analisi dell’Asp di Ragusa per stabilire la valenza del principio attivo
per poter quantificare le dosi ed i presumibili ricavi che avrebbero
potuto ottenere con l’attività di spaccio. L’attività delle Forze di
Polizia al contrasto dei traffici illeciti, prosegue per tutelare la
collettività con particolare riguardo alle fasce sociali più deboli ed
ai giovani che, troppo spesso, ne vengono coinvolti.
Sbarco 1020 migranti a Pozzallo: fermati 2 scafisti
tunisini. Ogni scafista ha condotto un barcone in
legno con circa 500 persone, molte delle quali minori
(40 i neonati).Gli uomini della Polizia di Stato -
Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la
partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una
della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza, dopo
diverse ore di indagini hanno individuato i due scafisti
responsabili di aver condotto i due pescherecci carichi
di migranti. Gli sventurati, in giornata sono trasferiti
in centinaia dalla struttura del C.P.S.A di Pozzallo
verso altri centri già individuati dalla Polizia di
Stato di Ragusa.Indagini di Polizia lunghe ed estenuanti
hanno fermato 2 di notte a Pozzallo
Adil AJROUD 40enne nato in Tunisia e Hamza
BENMBAREK, 25enne nato in Tunisia.
I soggetti sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria in quanto ritenuti
responsabili di aver condotto il peschereccio dalle
coste libiche fino a quando non sono stati soccorsi da
un’unità navali della Marina Militare così come loro
speravano ed avevano programmato.
MODICA RG –
CC, preso albanese con 5kg droga per movida modicana. I
Carabinieri del Nucleo Operativo di Modica hanno bloccato in flagranza
di reato Erald SULCAJ 32enne, operaio albanese, residente a
Modica Alta per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.
L’attività dei militari dell’Arma, è sempre molto intensa nel filone di
contrasto allo spaccio di stupefacente nella città. I carabinieri hanno
osservato con attenzione ed impegno i movimenti del giovane albanese già
noto per fatti simili. Gli investigatori, durante la perquisizione
domiciliare scaturita a seguito dell’osservazione, inizialmente hanno
trovato 1 busta con circa 20 grammi di marijuana in una scarpa da
lavoro. I tutori dell’ordine in seguito, hanno scandagliato tutte le
stanze dell’abitazione dell’albanese. La caparbietà dei Carabinieri
ha condotto a trovare celata all’interno di una botola che dal bagno si
affacciava in un sottotetto, il tesoretto di 5 chili e mezzo di
marijuana. Gli investigatori nella disponibilità del soggetto hanno
rinvenuto la somma contante di circa 1200 Euro, provento di spaccio e
sottoposta a sequestro. Il giovane è stato dichiarato in arresto e posto
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea in attesa di giudizio.
L’attività dell’Arma dei Carabinieri proseguirà nelle prossime ore
tentando di conseguire livelli di sicurezza reale e percepita alti,
anche grazie all’aiuto ed alle segnalazioni dei cittadini che
naturalmente facilitano il lavoro dei Carabinieri, indirizzando
l’intervento.
RAGUSA
- Giuseppe
Cassì
sostenuto da liste civiche e FdI è il sindaco di Ragusa. Il
candidato sindaco del M5sAntonio
Tringali
ha perso restando indietro
di 10 punti rispetto al rivale.
SCICLI RG - Tunisino
semina panico in bar centro e scalcia: CC ai domiciliari.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modica hanno
posto ai domiciliari per violenza e resistenza a pubblico ufficiale,
minacce e lesioni personali
Salem Chtir 41enne, tunisino, residente a Scicli. Il soggetto,
la scorsa notte in preda ad evidenti alterazioni dell’umore e della
psiche aveva iniziato a minacciare il titolare di un bar bella
centralissima via Mormino Penna. Il personaggio si trovava nella
zona dova spesso viene registrata la fiction del Commissario
Montalbano, ed alla richiesta del titolare di lasciare il bar
all’ora di chiusura, non ha dato ascolto. Un minorenne presente ha
tentato di convincere il marocchino ubriaco ad allontanarsi e non
infastidire la sorella. Il soggetto ha aggredito il malcapitato al
quale avrebbe schiacciato e chiuso una mano con la porta
d’ingresso, procurandogli una lesione guaribile in 10 giorni. I
militari dell’Arma prontamente intervenuti hanno tentato di bloccare
l’esagitato ma hanno prima ricevuto minacce di morte. Il tunisino
ha scalciato verso uno dei Carabinieri e l’ha colpito alla gamba.
Il maldestro è stato poi ammanettato ’ ed identificato, dichiarato
in arresto e posto a disposizione del P.M. di turno della Procura di
Ragusa, SODANI. Salem Chtir è stato posto ai domiciliari in attesa
di giudizio. Il rapido ed efficace intervento dell’Arma dei
Carabinieri su segnalazione del gestore ha permesso di evitare
un’ulteriore serie di eventi pericolosi.
Ragusa -
Finanzieri
sequestrano 2 cisterne con 6mila litri gasolio tenuto illegalmente, 1
denunciato. I militari del Comando Provinciale di Ragusa, nell’ambito dei servizi a
contrasto alle frodi nel settore della commercializzazione di prodotti
petroliferi, hanno sequestrato nei giorni scorsi un impianto abusivo di
distribuzione carburante, nel cui interno sono state rinvenute 2
cisterne, potenzialmente pericolose ed infiammabili, contenenti 6mila
litri di gasolio per autotrazione. I militari della Tenenza di Modica,
sono stati insospettiti, durante gli ordinari servizi di controllo
economico del territorio, per la frequenza con cui diverse autocisterne
si recavano presso una ditta di autotrasporti di Scicli. I finanzieri,
al momento dell’accesso presso la ditta, hanno rinvenuto 2 grandi
serbatoi (di cui 1 interrato) contenenti gasolio per autotrazione,
collegati a colonnine erogatrici posizionate in un’area adibita al
parcheggio dei mezzi aziendali e frequentata anche dal personale
dipendente. I baschi verdi hanno rilevato che tutto si sarebbe svolto
senza rispettare le misure di sicurezza previste dalla normativa
vigente. Le fiamme gialle, a seguito del controllo hanno obiettato che
il titolare della ditta avrebbe omesso la presentazione della
Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) per l’ottenimento
delle prescritte autorizzazioni comunali. Lo stesso soggetto inoltre è
risultato sprovvisto del Certificato di Prevenzione Incendi, rilasciato
ai fini del rispetto della normativa in materia di sicurezza. I
militari hanno proceduto al sequestro immediato delle due pericolose
cisterne ed hanno denunciato il titolare alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Ragusa per violazioni alle normative in materia
di sicurezza ed incolumità pubblica. Le Fiamme Gialle iblee rilevano
:”L’operazione di servizio testimonia il forte impegno della Guardia di
Finanza nel contrasto alle frodi nel settore delle accise, comparto
caratterizzato da elevata incidenza fiscale sul prezzo dei prodotti e,
conseguentemente, interessato da molteplici forme di evasione. Il Corpo
svolge un’incisiva azione mediante controlli su strada e presso gli
impianti di produzione e distribuzione, al duplice fine di tutelare la
pretesa erariale e la correttezza del mercato, a favore delle imprese
che operano onestamente”.
Comiso
-
Polizia locale festeggia patrono S. Sebastiano. I
festeggiamenti in onore di San Sebastiano, patrono della polizia
locale, quest’anno, sabato 20 gennaio 2018 a Comiso. La ricorrenza,
come deciso dai comandanti dei 12 Comuni Iblei, è stata affidata al
Comando della città casmenea che ha già predisposto il programma di
sabato 20 gennaio 2018. L’arrivo delle autorità e dei gonfaloni, è
alle ore 17,40 mentre alle 18 è la Santa Messa celebrata dal Vescovo
della Diocesi di Ragusa, Mons. Carmelo Cuttitta. La celebrazione si
svolge nella Chiesa Madre Santa Maria delle Stelle.I
rappresentanti della Polizia Locale nel corso della celebrazione
portano in dono i prodotti tipici di ogni territorio che poi sono
dati in beneficenza, come è stato fatto lo scorso anno a Modica. Il
saluto del sindaco di Comiso, Filippo Spataro, è alle ore 19.00,
seguito dall’intervento dell’Assessore alla Polizia Locale, Fabio
Fianchino. Le conclusioni sono del Comandante, Anna Dibennardo.
Ragusa
– CC sorprendono pusher 18enne mentre rifornisce minorenne. Ai
domiciliari è finitoGABRIELE SPINA 18enne. le operazioni
antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa, continuano ed ieri
sera hanno predisposto un servizio mirato per la ricerca e la
repressione del fenomeno della vendita al dettaglio di sostanze
stupefacenti nelle piazze della città iblea. Diverse le perquisizioni
sono state effettuate nei confronti di giovani e giovanissimi per la
ricerca di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso del servizio
antidroga, hanno monitorato i diversi soggetti attraverso un’attività di
osservazione e pedinamento. I carabinieri, dopo aver notato più
avvicinamenti di ragazzi nei confronti di un giovane, l’hanno fermato
per porre fine allo spaccio che stava compiendo. Il maldestro è stato
colto in flagranza di reato. Il ragusano GABRIELESPINA è
risultato agli investigatori con diversi precedenti specifici per
spaccio di droga. Il giovane aveva appena ceduto ad un minorenne 2
grammi di marijuana. il pusher, al
termine delle formalità è stato sottoposto agli arresti domiciliari, su
disposizione del PM della Procura di Ragusa, Dottoressa BISELLO.Lo
stupefacente sequestrato, verrà invece inviato presso il Laboratorio
Analisi dell’ASP di Ragusa, per i previsti esami finalizzati ed
individuarne il principio attivo.I
Carabinieri della Compagnia di Ragusa, seguendo le linee di strategia
adottate dal Comando Provinciale, stanno monitorando da diversi giorni,
la città e le altre zone della Provincia attraverso mirati servizi di
prevenzione e repressione.
Ragusa - Ruba tavoli e
sedie in reparto oncologia, si scaglia contro carabinieri: 1 in manette.
i militari della Compagnia di Ragusa hanno bloccato Francesco LA
TERRA 44enne già noto di Comiso che, nel corso della notte, si era
introdotto furtivamente nel reparto di oncologia dell’Ospedale Maria
Paternò Arezzo di Ragusa – Ibla, appropriandosi di 9 sedie ed 1
tavolino collocati nella sala d’aspetto del reparto ed in genere
utilizzati dai pazienti che si recano in ospedale per essere sottoposti
alle cure di cui hanno bisogno. Il reparto di oncologia è
frequentato da persone affette da gravi patologie, ma LA TERRA, senza
farsi scrupoli, aveva già caricato il tavolo e le sedie nel cofano della
sua auto per poi allontanarsi. Il personaggio, però, è stato notato da
alcuni medici ed infermieri in servizio notturno, che subito hanno
chiamato la Centrale Operativa dei Carabinieri, fornendo una descrizione
dell’auto che avevano visto fuggire. Le pattuglie della Stazione
Carabinieri di Ragusa Ibla e del Nucleo Radiomobile della Compagnia,
impegnate negli ordinari servizi di controllo del territorio, sono state
immediatamente allertate. I tutori dell’ordine, lungo la via
Risorgimento, hanno notato proprio la vettura che era stata indicata
come quella utilizzata dall’autore del furto: una Fiat Tipo bianca. I
militari, hanno invertto la marcia e, dopo pochi metri, hanno bloccato
l’auto in fuga, rinvenendo all’interno la refurtiva asportata poco
prima. LA TERRA è stato condotto presso la sede del vicino Comando
Provinciale Carabinieri. il personaggio, resosi conto che stava per
essere arrestato, dava anche in escandescenze inveendo contro i
militari. Il maldestro, per tale motivo è stato tratto in arresto per
furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. I tavoli e le
sedie rinvenuti nella sua autovettura, sono stati restituiti al
nosocomio di Ragusa Ibla e collocati, nuovamente, nel loro posto,
nella sala d’aspetto del reparto di oncologia. LA TERRA, dopo le
formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Acate
RG
- Rissa e fucilate tra famiglie per banalità: Carabinieri, 1 in
carcere, 3 ai domiciliari, 1 in ospedale, 3 deferiti. Si tratta di
Angelo Palmieri 40enne finito in carcere, ai domiciliari :
Giovanni Zisa 20enne, Salvatore Zisa 46enne e Danilo
Zisa 18enne. I militari hanno deferito in stato di libertà alla
competente Autorità Giudiziaria F.V. 37enne, e 2 minorenni. 7
persone, tra cui 2 minorenni, sono stati i protagonisti di una rissa
scoppiata verso le ore 05.00 in via Manzoni ad Acate col rischio
tragedia. I Carabinieri della Compagnia di Vittoria sono stati
impegnati in nottata movimentata per la furibonda lite. Il tempestivo
intervento dei militari della locale Stazione e dell’Aliquota
Radiomobile, attivi nel pattugliamento delle vie cittadine, ed in
particolare dell’area urbana, ha permesso di sedare gli animi. La
situazione è rientrata nella normalità dopo 4 arrestati e 3 denunce a
piede libero, i militari hanno sequestrato anche un fucile con matricola
abrasa utilizzato durante il violento alterco che è costato il ferimento
di un ragazzo, fortunatamente non è grave. La rissa è scoppiata per
futili motivi, dopo qualche parola di troppo. Le due famiglie acatesi
prima si sono scontrate con spintoni, minacce e insulti. La situazione è
ulteriormente degenerata quando uno dei contendenti ha imbracciato il
fucile, che teneva illegalmente, ed ha sparato colpendo alla gamba un
giovane della controparte. I carabinieri, giunti sul posto, oltre a far
intervenire il personale del 118 per i soccorsi, sono riusciti a sedare
gli animi ed a disarmare tutte le persone coinvolte. I tutori
dell’ordine, dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti grazie anche ad
alcuni testimoni.I
carabinieri, a seguito della perquisizione domiciliare hanno
sequestrato il fucile usato, un cal. 12 a due canne privo di matricola,
e 2 cartucce: il ragazzo ferito dall’arma da fuoco, Danilo Zisa, ne avrà
per almeno otto giorni. Angelo
Palmieri, al termine delle formalità di rito espletate presso la caserma
di via Galileo Galilei, è
stato ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre gli altri
tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso l’abitazione:
tutti sono a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica,
dott. Scollo, dinanzi al quale dovranno rispondere di rissa aggravata,
lesioni personali aggravate, nonché di detenzione di arma clandestina.
Acate
RG
– DIA ispeziona cantiere calcestruzzi, controlli antimafia.
Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, nell’ambito
dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese operanti nei
settori considerati a rischio di infiltrazione antimafia, in
ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto di Ragusa, dott.ssa Maria
Carmela Librizzi, hanno svolto un accesso ispettivo presso un impianto
di calcestruzzi nel territorio di Acate (RG). Il controllo della DIA,
riguarda tutte le imprese coinvolte nel ciclo di lavorazione dei
calcestruzzi, effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” –
istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa e composto
da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei
Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Ispettorato Territoriale del
Lavoro. l’ispezione è finalizzata a prevenire le infiltrazioni mafiose
nei cantieri di lavoro. L’accesso nell’area di cantiere, effettuato
nell’occasione in collaborazione anche con personale dello S.PRE.S.A.L.
e della Polizia Provinciale di Ragusa, si è svolto in maniera tale da
non ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso il
controllo di operai e mezzi riconducibili alla impresa destinataria
dell’esame. L’assetto societario, i rapporti contrattuali in essere, le
maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno oggetto
di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad
eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
Acate
RG – Rumeno picchia moglie: CC, 1 preso. Si tratta di
Manceanu Danut Gavril 36enne finito ai domiciliari in altra
abitazione. La situazione era divenuta insostenibile ormai da
diverso tempo tra una coppia di rumeni: entrambi poco più che trentenni,
entrambi braccianti agricoli, con una vita matrimoniale difficile per
via di un marito violento, minaccioso, che non ha mai disdegnato insulti
verso la donna che ha sempre sopportato, credendo che lui cambiasse. le
speranze che la giovane riponeva sono ben presto svanite nella nottata
appena trascorsa, quando Manceanu Danut Gavril, di fronte all’ennesima
discussione per futili motivi, divenute ormai all’ordine del giorno, ha
iniziato a picchiarla ed a minacciarla di morte con un coltello. I
momenti di terrore e le urla hanno attirato l’attenzione dei vicini che
hanno allertato il 112. Una pattuglia di Carabinieri dell’Aliquota
Radiomobile di Vittoria è giunta immediatamente sul posto ed i militari,
presa contezza della situazione visto che la donna era già stata
trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale Guzzardi, hanno subito
bloccato il 36enne e l’hanno tratto in arresto, sequestrando il coltello
utilizzato dal rumeno per minacciare la moglie. Il personaggio è stato
condotto nella caserma di via Garibaldi ed espletate le formalità di
rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, su disposizione del
sostituto procuratore della Repubblica dott. Francesco Riccio, dinanzi
al quale dovrà rispondere dei reati di lesioni personali, minacce gravi
e maltrattamenti in famiglia. La donna, fortunatamente non grave, è
stata riscontrata affetta da “trauma contusivo costale e cervicalgia
post trauma” e giudicata guaribile in giorni 7. Sulla vicenda ora resta
l’attenzione degli inquirenti, che stanno proseguendo l’attività
investigativa per meglio chiarire l’intera vicenda.
Chiaramonte
RG
– CC, scoperto coltivatore cannabis 67enne: ai domiciliari. I
militari dell’Arma durante un servizio in Contrada Piraino nel
terreno accessibile del pensionato, dopo aver lasciato l’auto e
percorso una lunga stradina sterrata, hanno trovato una piantagione di
marijuana. la struttura era attrezzata con un sistema di irrigazione
all’interno dell’orto adibito alla più consueta coltivazione di ortaggi,
innaffiando le piante e attingendo l’acqua dal pozzo a cui il pensionato
aveva accesso. I Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi
nell’appezzamento hanno rinvenuto 11 piante di cannabis di altezza
variabile da 1.00 m a 1.90 m. La perquisizione è stata estesa anche
all’abitazione del soggetto ed ha dato esito negativo. Il 67enne, senza precedenti penali, è
stato condotto presso la caserma di via Alcanata da dove, al termine
delle formalità di rito, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare,
a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il
Tribunale ibleo, dott. Santo Fornasier, dinanzi al quale dovrà
rispondere di coltivazione illecita di sostanza stupefacente. La droga
sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica
dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il
principio attivo e il numero di dosi ricavabili.
Comiso
RG-
Droga, 1 pusher in manette. Si tratta di P.G. 28enne di
Comiso. I Carabinieri della locale Stazione ieri pomeriggio, a Comiso,
hanno effettuato numerose perquisizioni, personali e veicolari,
finalizzate a contrastare attivamente la detenzione e lo spaccio di
sostanza stupefacente nel territorio di competenza. I militari hanno
posto attenzione specie tra i giovani e nei luoghi di loro principale
aggregazione. I tutori dell’ordine in tale ottica, con intenso lavoro,
in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Ragusa hanno tratto in arresto un giovane 28enne del
luogo, P.G.. Il soggetto era sottoposto ad un provvedimento
limitativo della libertà personale emesso dalla
Procura procedente. La misura impone al personaggio di scontare la pena
residua di un mese di reclusione, essendo
stato giudicato colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente. Il reato era stato commesso in territorio casmeneo nel
dicembre 2014. Il giovane, al termine delle formalità di rito espletate
presso la caserma di via Sciascia, è stato ristretto presso la Casa
Circondariale di Ragusa e messo a disposizione della competente Autorità
Giudiziaria per i provvedimenti del caso.
Comiso RG – Rapina ad anziana : CC 2 donne ai domiciliari.
Si tratta di Lorena Martinez 27enne di Vittoria e Ketty
Giannelli 27enne di Comiso. I militari della Stazione Carabinieri di
Comiso, a seguito di attività investigativa intrapresa per una rapina ad
anziana donna, avvenuta lo scorso mese di febbraio 2017, a Comiso, nelle
vicinanze dell’Ufficio Postale di via Mancini, hanno dato esecuzione ad
una misura cautelare nei confronti di due giovani donne, emessa dal
G.I.P. del Tribunale di Ragusa, che ha pienamente concordato con il
quadro accusatorio ricostruito dagli investigatori. Le indagini da
subito erano indirizzate alla ricerca di due soggetti di sesso
femminile, a seguito delle dichiarazioni della vittima anziana signora
che si era vista puntare una pistola alla tempia mentre era a bordo
della sua auto, da due persone a volto coperto. Le rapinatrici sarebbero
state tradite dalla loro voce di donna. Il bottino della rapina: la
borsa dell’anziana vittima conteneva la somma di 230 euro in denaro
contante. Le indagini sviluppate immediatamente e principalmente
attraverso la visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza
posti nelle varie abitazioni private della zona, e di altri sistemi
tecnologici, hanno permesso di individuare le due donne autrici della
rapina. Ulteriori riscontri sono stati reperiti a seguito delle
perquisizioni domiciliari che hanno consentito di recuperare l’arma dei
delitto utilizzata e gli indumenti indossati il giorno della rapina. Le
due donne fermate: Lorena Martinez di Vittoria e Ketty Giannelli di
Comiso, sono state sottoposte agli arresti domiciliari nelle rispettive
abitazioni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa.
Pozzallo RG – CC blitz antidroga, 2 giovani ai domiciliari per spaccio.
Si tratta di S.C., 19enne, già noto e R.S.,21enne. I
pusher sono stati sorpresi con 100 grammi di marijuana e con materiale
per la pesatura ed il confezionamento. I Carabinieri delle Stazioni
Pozzallo e Marina di Modica, di notte, hanno eseguito uno specifico
servizio antidroga sul territorio di competenza. I militari hanno
ispezionato luoghi maggiormente frequentati e punto di ritrovo di
giovani. I carabinieri hanno concentrato l’attenzione nei pressi di
un’abitazione in cui, ultimamente, erano stati notati alcuni movimenti
sospetti, in particolare uno strano via vai di giovani. I militari, di
sera, hanno notato 2 ragazzi che, con fare sospetto, stavano entrando
nell’abitazione per poi riuscire dopo pochi minuti. Il movimento ha
indotto i militari dell’Arma a fermare i 2 per un controllo. I giovani
sono apparsi subito nervosi, sono stati sottoposti a perquisizione
personale ed 1 è stato trovato in possesso di 13 dosi di marijuana per
un totale di 13 grammi. I Carabinieri hanno esteso la perquisizione
nell’abitazione in uso ai 2 ragazzi ed hanno rinvenuto: altri 90 grammi
di marijuana conservati in 1 sacchetto di cellophane nascosto in un
mobile, 1 bilancino di precisione ed alcuni materiali per il
confezionamento dello stupefacente. Gli investigatori, accertati i
fatti, hanno condotto in caserma, S.C. e R.S.,
dichiarandoli in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente in concorso. I giovani, al termine delle
formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso
le rispettive abitazioni. Lo
stupefacente è stato sequestrato dai Carabinieri e sarà successivamente
inviato al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per i risultati
qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con precisione le dosi
ed i guadagni che si sarebbero potuti ricavare dall’attività di spaccio.
Ragusa –CC, sequestrati beni ritenuti proventi di spaccio.I
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa hanno dato
esecuzione a una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal
Tribunale di Ragusa – Sezione Misure di Prevenzione che, su proposta
della locale Procura della Repubblica che a seguito degli
accertamenti svolti dall’Arma, ha emesso un decreto di sequestro
beni, per un valore complessivo di circa 150.000€, nei confronti di:
Andrea DI MARTINO, 25enne nato a Vittoria, tratto in arresto
nel mese di febbraio 2016, nell’ambito dell’operazione denominata
“Coffee Drugs”, condotta dagli stessi militari. I tutori dell’ordine
nell’ambito dell’operazione avevano evidenziato che DI MARTINO
fosse stabilmente dedito all’illecita attività di spaccio di
sostanze stupefacenti, in particolare del tipo cocaina riportando,
negli anni 2015 e 2016, 2 condanne definitive ad alcuni anni di
reclusione per tale reato. I Carabinieri a seguito di tali condanne
hanno avviato, nei confronti di DI MARTINO, specifici accertamenti
patrimoniali sui beni risultati essere nella sua effettiva
disponibilità, verificando un’evidente sproporzione tra il valore
degli stessi ed i redditi dichiarati, che risultavano essere
irrisori od addirittura, inesistenti. I beni in questione, per tale
motivo venivano considerati dall’Autorità Giudiziaria di provenienza
illecita, in quanto acquistati con i proventi dell’attività di
spaccio di stupefacenti e per questo sottoposti a sequestro. Il
provvedimento di sequestro ha interessato: un’abitazione nel comune
di Comiso; 2 auto; 1 moto.
Modica
RG–
Ricettazione, CC 1 in carcere. I militari ieri hanno svolto una
mirata attività di controllo del territorio, sia di natura preventiva
che repressiva, e tratto in arresto Alì Saafi 35enne. Il
provvedimento a suo carico è finalizzato all’applicazione della misura
limitativa della libertà personale, che impone al soggetto di scontare
la pena residua di due anni di reclusione, dal momento che è stato
giudicato colpevole di ricettazione, commesso a Scoglitti e in
territorio ipparino nel febbraio 2012. Il personaggio, al termine delle
formalità di rito espletate presso la caserma di via Plebiscito, è stato associato alla Casa
Circondariale di Ragusa, a disposizione del Sostituto Procuratore
presso il Tribunale ibleo, dott.ssa Valentina Botti, per i provvedimenti
di competenza. I carabinieri hanno svolto attività di prevenzione e
repressione dei reati nel territorio della giurisdizione della Compagnia
di Vittoria (RG), per garantire la pubblica sicurezza in favore di
tutti i cittadini che vi abitano. I militari hanno posto attenzione al
contrasto di ogni tipologia di reato, specie quelli di natura predatoria
che più da vicino colpiscono le persone. I servizi giornalieri, coprenti
le 24 ore, sono aumentati anche nelle aree rurali. I carabinieri hanno
svolto intenso lavoro, in stretta collaborazione con la Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
Ragusa - Col coltello marito insegue moglie, lei si chiude a
chiave in camera: Polizia, allontanato da casa. Una donna aveva
chiamato la Squadra Mobile in quanto lui era in casa armato di un
grosso coltello e lei si era chiusa nella stanza da letto. I
poliziotti hanno sfondato la porta, lui è stato colto da malore e
lei rimasta sotto shock.La Polizia di Stato Squadra Mobile,
sabato mattina, è intervenuta presso un’abitazione di Ragusa in
quanto una signora si era chiusa in camera da letto terrorizzata
perché il marito era in possesso di un grosso coltello da cucina ed
urlava di volerla uccidere. I due coniugi si erano prima separati e
poi avevano deciso di coabitare nello stesso appartamento, ma i
rapporti erano sempre molto tesi. La coppia era tornata a vivere
insieme, ma i comportamenti non erano cambiati, lui era sempre
sgarbato e poi era diventato violento. Le minacce continue, gli
insulti e la donna non ha resistito più chiedendo a lui di andare
via. Il personaggio nulla ha fatto, ma avrebbe detto che “la casa
essendo anche sua” non sarebbe andato via e comunque avrebbe avuto
intenzione di distruggere tutto. Gli uomini della Squadra Mobile e
della Squadra Volanti, dopo pochi minuti dalla segnalazione, erano
già sotto casa ma hanno trovato la porta chiusa. I poliziotti da
dentro non sentivano rumori, un vicino ha aperto il portone dello
stabile ma la casa era chiusa. I poliziotti temendo il peggio hanno
sfondato la porta qualificandosi poi come Polizia. La donna ha
trovato il coraggio di uscire dalla camera da letto. Lui nel
contempo veniva colto da malore e pertanto il 118, è stato allertato
immediatamente. Il soggetto è stato portato in ospedale dove dopo
poco è stato dimesso. La donna accompagnata negli uffici della
Squadra Mobile, è stata ascoltata da personale femminile
specializzato della Polizia di Stato che ha raccolto la denuncia per
i numerosi fatti reato subiti.Considerate le gravi minacce subite ed
il reato di maltrattamenti in famiglia, gli Ufficiali di Polizia
Giudiziaria, adottavano uno dei nuovi strumenti messi a disposizione
dalla novellata legge sui reati inerenti la cosiddetta “violenza di
genere”, ovvero la misura pre-cautelare dell’allontanamento dalla
casa familiare. La misura cautelare permette alla Polizia di
adottare, in via d’urgenza e con il nulla osta del Pubblico
Ministero, un provvedimento di allontanamento dall’abitazione nella
quale vivono i due partner. Lui è andato via da casa, consegnando le
chiavi alla Polizia e non potrà farvi ritorno se non previa
autorizzazione del Giudice.“La Polizia di Stato, grazie alla sua
richiesta d’aiuto, è arrivata appena in tempo per trarre in salvo
una vittima di violenza. Il dirigente la Squadra Mobile Commissario
Capo della Polizia di Stato Dott. Antonino Ciavola ricorda che “ È
fondamentale intervenire prontamente in situazioni conflittuali tra
partner che spesso possono degenerare per il forte coinvolgimento
emotivo dei soggetti interessati. La Sezione specializzata della
Squadra Mobile di Ragusa è sempre a disposizione delle vittime di
reato”.
Ragusa–
Donna pusher 41enne con 40 dosi in borsa, ai domiciliari. La Polizia
di Stato ha sorpreso la spacciatrice madre di famiglia Clelia Gurrieri 41enne. La Squadra Mobile nella borsetta della donna
ha trovato 40 dosi di marijuana e due bilancine di precisione. I
poliziotti erano andati a controllare il figlio già sottoposto agli
arresti domiciliari per spaccio e nel mentre la mamma stava facendo
ritorno a casa con la droga. Gli agenti hanno segnalato anche 2
giovani, 1 minorenne, per detenzione di droga per uso personale. La
Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha quindi dichiarato in arresto
Clelia Gurrieri per detenzione di marijuana ai fini di spaccio. I tutori
dell’ordine della Squadra Mobile di Ragusa, il 29 settembre, durante il
costante controllo del territorio, avevano proceduto al controllo di un
personaggio noto il quale era stato tratto in arresto proprio per
spaccio di stupefacenti e sottoposto agli arresti domiciliari in una via
del centro storico di Ragusa.Gli agenti durante il controllo avevano
notato l’auto della madre fare rientro in casa, ma non appena la donna
si era accorta in loco della Squadra Mobile in borghese, anziché
fermarsi aveva riavviato il veicolo e tentato di allontanarsi. Il
comportamento assolutamente anomalo, ha insospettito gli uomini della
Squadra Mobile. Gli agenti considerato essere di fronte a vecchia
conoscenza hanno proceduto al controllo della donna. La signora, non
appena iniziato il controllo ha aperto spontaneamente la borsa e
consegnato la droga, 40 dosi di marijuana pronte per la vendita e 2
bilancine di precisione. La madre adesso farà compagnia al figlio,
anche lui già ai domiciliari per spaccio in Piazza San Giovanni preso
poche settimane addietro dalla polizia. L’intensificazione dei controlli
nel centro storico di Ragusa voluti dal Questore Giuseppe Gammino, ha
permesso di azzerare l’attività di spaccio in Piazza San Giovanni. Il
fenomeno tuttavia non tende ad arrestarsi stante la continua richiesta
dei giovanissimi clienti. I tutori dell’ordine della Squadra Mobile
pertanto hanno focalizzato l’attenzione anche su altre aree del centro.
La donna dopo essere stata condotta negli uffici della Polizia di
Stato, è stata fotosegnalata ed accompagnata presso il suo domicilio in
custodia cautelare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La
Polizia di Stato, sempre col continuo e costante controllo, ha
segnalato anche due giovanissimi, in centro Ragusa. Il maggiorenne ed
anche la minorenne sono stati trovati in possesso di 1 dose cadauno di
marijuana e per questo saranno a breve convocati in Prefettura per
l’avvio del programma previsto per gli assuntori di droga. “La Polizia
di Stato continua l’attività di contrasto dello spaccio di sostanze
stupefacenti che purtroppo ritrova nei giovanissimi, i clienti che fanno
di tutto per accaparrarsi la dose di marijuana o hashish”.
Ragusa –
Affronta CC col coltello, mentre ruba in abitazione: preso tunisino.La continua attività di controllo
del territorio e di prevenzione dei reati predatori ha impegnato la
Compagnia di Ragusa, in tutte le sue articolazioni, in un servizi
coordinati e straordinari mirati alla prevenzione e repressione dei
furti in abitazione lungo la fascia costiera. I malfattori spesso
prediligono le case di villeggiatura che vengono prese di mira e
svaligiate.Una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile
del Norm di Ragusa, sabato sera a S. Croce Camerina, località Punta
Braccetto, ha colto in flagranza di reato un tunisino che, dopo aver
forzato una porta ed finestra si era introdotto in un’abitazione. I
militari, passati subito dopo, hanno notato la porta aperta ed entrati
anch’essi nell’abitazione hanno trovato il ladro intento a rovistare
nei cassetti del comò in camera da letto. Il tunisino, alla vista degli
operanti, al fine di assicurarsi la fuga si è scagliato contro gli
stessi con un pugnale lungo circa 20 cm e da lì ne è nata una
colluttazione. I militari sono riusciti comunque a disarmare il
ladro, bloccarlo e portarlo in caserma.
I carabinieri, da un sopralluogo
accurato sul posto hanno accertato che poco prima il “topo
d’appartamento” aveva tentato di introdursi nell’abitazione affianco,
provando anche lì a forzare una portafinestra ed era stato allontanato
dalle urla della signora che era all’interno ed aveva sentito il rumore.Il 26enne tunisino è stato
arrestato per tentato furto in abitazione continuato, resistenza a
pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Gli investigatori hanno rilevato a carico del tunisino numerosi precedenti
per furto, ricettazione e spaccio di stupefacenti, pertanto le indagini
continuano al fine di verificare se lo stesso sia autore dei furti
registrati negli ultimi mesi nel territorio camarinese.
Ragusa
- Gup
condanna matricidio a Veronica Panarello, 30 anni per morte Loris.
La richiesta della Procura è stata accolta. La sentenza è stata emessa
dal Gup di Ragusa Andrea Reale. Il Giudice ha emesso la condanna a
conclusione del processo col rito abbreviato condizionato da una perizia
psichiatrica. La madre che è stata condannata a 30 anni di carcere,
alla lettura della sentenza è scoppiata a piangere. La donna è poi
uscita dall’aula accompagnata dal suo legale e dagli agenti di polizia
penitenziaria. Francesco Villardita, avvocato della donna, ha commentato
a caldo la sentenza: “E’ stato un processo particolare, che ha suscitato
molto interesse: questo dimostra che la prova certa non c’è.
Combatteremo con la stessa tenacia in appello”. Veronica Panarello era
stata processata per l’accusa d’avere strangolato il figlio con una
fascetta di plastica nella casa di famiglia a
Santa Croce Camerina il 29 novembre del 2014 e di averne poi occultato
il cadavere gettandolo in un canalone. Veronica
Panarello che è stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione
per l'uccisione del figlio Loris si prepara all’appello dell’avvocato
Francesco Villardita. La sentenza ha comportato per la donna, anche la
privazione della responsabilità genitoriale sul figlio più piccolo per
tutta la durata della pena principale. Daniele
Scrofani avvocato del padre di Loris, ha detto : “Davide era molto teso
e agitato, era provato. E’ stata data corretta lettura a fine di questo
processo, è però la vittoria di nessuno: questa è una grande tragedia”.
Ragusa
- GdF
preso 1 pusher con droga. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale
di Ragusa, impegnate nel controllo economico del territorio e nella
repressione dei reati nel settore degli stupefacenti, lo scorso fine
settimana hanno tratto in arresto un ragusano, B.A.26enne. Gli investigatori del Nucleo
di Polizia Tributaria si sono insospettiti durante un posto di controllo
nella zona dello Stadio Comunale “Aldo Campo”, per il comportamento
alquanto nervoso del soggetto, fermato a bordo di una Fiat Multipla. La
perquisizione personale e del veicolo ha consentito di rinvenire diverse
buste di cellophane contenenti 43 grammi di sostanza stupefacente,
costituita da 30 grammi di cocaina, 5 grammi di marijuana e 8 grammi di
hashish. I successivi controlli, anche presso l’abitazione dello
stesso, hanno portato al rinvenimento e sequestro di 1 bilancino
elettronico, 1 coltello intriso di sostanza stupefacente, altro
materiale occorrente per il confezionamento in dosi, 350€, in contanti,
nonché n. 10 cartucce per pistola cal. 9 mm corto e 1 carta Postamat. Il
responsabile è stato tratto in arresto e, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
L’attività della Guardia di Finanza nel contrasto al traffico e allo
spaccio di sostanze stupefacenti, prosegue anche nei fine settimana e
registra un’impennata nei consumi, in particolar modo fra i giovani.