PALERMO
- Sandro Pappalardo ai vertici ENIT.
Sandro Pappalardo, , resta comunque
legato ad un doppio mandato col governo
nella Regione Siciliana sia perché in
Enit rappresenta la Sicilia che per
l’incarico per l’Isola di Expo Dubai
2020.
L’assessore regionale al Turismo dopo un
anno e mezzo alla corte di Nello Musumeci approda all’Agenzia
Nazionale del Turismo. La notizia è
stata confermata dallo stesso assessore
dimissionario Sandro Pappalardo in un
lungo scritto pubblicato anche sui
social:” ALLA “MIA” SICILIA. Lascio dopo
più di un anno e mezzo il prestigioso
incarico di Assessore del Governo della
Regione Siciliana per assumerne un
altro, altrettanto prestigioso, ai
vertici dell'ENIT – Agenzia Nazionale
del Turismo. Quando lasci qualcosa di
grande, anche se qualcos'altro di grande
ti aspetta, non trovi le parole; i mesi
trascorsi ti appaiono come un film dove
si incrociano sogni, passioni, impegno,
circostanze, soddisfazioni, difficoltà,
ma in particolare persone;
tante, tantissime, con cui il tuo
cammino si è incrociato. Persone,
migliaia, che hai ascoltato, che ti
hanno ascoltato, consigliato, aiutato o
che hai aiutato, con le quali hai
condiviso sogni, programmi; penso ai
sindaci, assessori, consiglieri, addetti
ai lavori e non della filiera turistica,
dello sport, dello spettacolo. Migliaia
di persone che hai avuto l'onore di
conoscere, alle quali hai dato qualcosa
di te ma dalle quali hai appreso tanto,
tantissimo. A queste migliaia di
siciliani va il mio pensiero, a loro il
mio grazie, un grazie profondo che
proviene dal cuore. Chi conosce la mia
storia personale sa che tanti anni fa,
in un momento non felice della mia vita
familiare, la Sicilia, aprì le braccia
a quei quattro bambini, fra i quali, io
di nove anni. Braccia di affetto, di
grande amore. A quella Sicilia, a quei
siciliani promisi che un giorno avrei
provato a togliermi quel debito di
riconoscenza. Con questo spirito, con
quella promessa nel cuore, ho affrontato
questa mia esperienza.Un grazie
particolare ai miei colleghi della
Giunta di Governo, persone straordinarie
che mi hanno aiutato in questo
“viaggio”. Un grazie al Parlamento
tutto, ad iniziare dal suo Presidente.
Un grazie al Personale dell'Assessorato,
professionisti di altissimo livello che
hanno dimostrato competenza ed
abnegazione e dai quali ho avuto la
massima disponibilità. Un grazie
particolare al Presidente: caro Nello,
la Sicilia ti è riconoscente ed io
altrettanto. Chi ha avuto ed ha l'onore
di lavorare con te penso riesca a
percepire queste mie parole e questi
miei sentimenti nei tuoi confronti. Non
posso che chiudere questa mia
riflessione con un pensiero ed un
grazie, difficilmente descrivibile, al
leader del mio partito, Giorgia Meloni,
che mi ha dato la possibilità di vivere
questa entusiasmantee toccante
esperienza”
.Catania
–Salvini a Paternò, Messina e Calabria. Il leader
della Lega candidato premier Matteo Salvini ha
iniziato il suo Tour siciliano ed è transitato alle ore
15.00, da Paternò poi è andato a Messina ed in fine si
è trasferito in Calabria. Il segretario della Lega
Matteo Salvini ha dichiarato: “Orgoglioso di essere
capolista al Senato anche in Lazio, Calabria e Sicilia.
La mia volontà è liberare queste bellissime terre dalla
disoccupazione, criminalità, 'ndrangheta e mafia. Ce la
metterò tutta se dalla mia avrò la fiducia delle
persone. La violenza è sempre comunque da
condannare, purtroppo è una violenza è chiamata da altra
violenza, chi ha favorito l’immigrazione ha fatto il
male degli italiani e degli immigrati. Fortunatamente
tra poche settimane ci sarà cambio per la terza carica
dello Stato. Decideranno gli italiani, per chi ha
contribuito a trasformare l’Italia in un campo profughi.
Io rappresento circa 5000 eletti del movimento e
ne sono orgoglioso”.
Catania
– Pappalardo assessore regionale punta a sviluppo.
Sandro Pappalardo che da quando si è
insediato alla direzione dell’assessorato regionale al
Turismo, Sport e Spettacolo dopo aver fatto il punto
della situazione è ottimista per gli sviluppi
dell’attività e promozione d’immagine.
Sandro Pappalardo
afferma : “Viviamo su un tesoro e non ci siamo
accorti. Il turismo potrebbe essere veramente la prima
industria della Regione Sicilia, abbiamo tutto: i beni
culturali che il mondo ci invidia, abbiamo il numero di
siti Unesco pari all’Egitto, abbiamo i borghi,
un’enogastronomia che il mondo apprezza e non è
seconda ad alcuno. Tutti c’invidiano il clima, ma
non abbiamo mai saputo vendere adeguatamente le nostre
doti turistiche. La promozione del nuovo brand(marchio)
è già iniziata a Milano con uno stand tra i più visitati
orchestra sinfonica e pupari. A breve saremo presenti a
Berlino e Mosca operando la fidelizzazione dei turisti.
In Sicilia sono stati aperti 12 punti turistici
itineranti”. L’assessore regionale
Sandro Pappalardosu Taormina
ha evidenziato come dannoso che molti alberghi siano
chiusi in inverno, essendo un luogo di turismo per tutti
i 365 giorni dell’anno ed ha aggiunto : ”Taormina deve
puntare anche allo sviluppo del Turismo di tipo
religioso e scolastico che non ha sosta”. La Regione ha
messo in atto lo sviluppo del trasporto per le tratte
aeree con la Sicilia: Catania, Vienna, Londra e Berlino
con un’importante compagnia internazionale.
Palermo- 34 associazioni antiracket siciliane
otterranno un contributo 300mila€ da parte della
Regione, così come previsto dalla legge 20/1999.
L’assessorato regionale della Famiglia, delle
Politiche sociali e delle Autonomie locali ha
infatti approvato la graduatoria, redatta in
base alle istanze pervenute entro lo scorso 28
febbraio. “Si tratta - spiega l’assessore
Chinnici - di un contributo che servirà alle
associazioni per poter assistere, tutelare e
informare quei soggetti che abbiano subito
richieste od atti estorsivi o coloro che abbiano
fatto ricorso a prestiti ad usura, le cui
attività economiche o professionali versino,
conseguentemente, in stato di difficoltà”. A
disposizione, per il 2009, ci sono 300mila€.
Questo l’elenco dei beneficiari, diviso per
provincia: Catania (6): As.Ar.A. "Rosario
Livatino" (Acireale), A.S.I.A (Acicastello),
Ass. Licodiese Antiracket (Santa Maria Licodia),
A.FA. Ass. Fiumefreddo antiracket (Fiumefreddo
di Sicilia), Ass.Antir.Antiu.Conf. "Ugo Alfino",
Ass. Antiracket Antiusura Etnea (Sant'Agata Li
Battiati). Enna (1): ASS. Falcone e
Borsellino (Leonforte).Siracusa (11):
A.S.E.F. "Giovanni Falcone" (Francofonte), Ass.
Salvatore RAITI, A.P.A.C. - Pachinese
Anticrimine (Pachino), A.P.A. "Pippo Fava"
(Palazzolo Acreide), AA.C.A.S.I.A. (Avola),
A.C.C.I.P.A. (Augusta), ACIPAS (Sortino)
A.A.S.A. "Saro Adamo" (Rosolini),
A.C.I.P.A.Floridia e Solarino (Floridia), ACIPAC
Antiracket Canicattinese (Canicattini Bagni),
A.P.I.L.C. "Lentini e Carlentini" (Lentini).
Messina (11): A.O. Comprensorio del Mela
(Milazzo), A.C.Valle dell’Alcantara (Giardini
Naxos), A.C.I. Nebroidei (Sinagra),
A.C.I.A.Torresi (Torregrotta), A.C.I.Santagatesi
(Sant'Agata Mlitello), A.C.I.A.Pattesi (Patti),
Ass. Messinese Antiusura Onlus, A.C.I.Orlandini
(Capo d'Orlando), A.C.I. Brolesi (Brolo),
A.S.A.M, Fond. Antiusura "Padre Pino Puglisi".
Palermo (2): Libero Futuro "Libero
Grassi” e Solidaria onlus. Agrigento (1):
Lo Mastro Onlus (Agrigento). Ragusa (1):
Antiracket Città di Vittoria (Vittoria). Trapani (1): Ass. Antiracket Antiusura
Alcamese (Alcamo).
PALERMO
-
Renato Schifani insediato quale governatore
Regione Sicilia.
Il presidente dell’Ufficio centrale regionale
della Corte d’Appello Giacomo Montalbano
ha proclamato il governatore della Sicilia,
durante la cerimonia per l’elezione del
presidente della Regione e dei deputati
dell’Assemblea regionale siciliana. Renato
Schifani
è stato candidato nella coalizione di
centrodestra ed è risultato il più votato nel
corso della consultazione elettorale del 25
settembre 2022, ottenendo 894.306 voti. Renato
Schifani succede a Nello Musumeci il quale non
si è candidato alla competizione in Sicilia
avendo optato per le elezioni al Senato della
Repubblica Italiana. L'insediamento del nuovo
presidente della Regione Siciliana, Renato
Schifani, ed il conseguente passaggio di
consegne con il governatore uscente Nello
Musumeci si sono svolti venerdì, 14
ottobre, alle 18 a Palazzo Orléans, in Sala
Alessi, a Palermo.
PALERMO
-
48,62% siciliani alle urne per Elezioni
regionali in Sicilia: affluenza in lieve aumento.
Lo scrutinio inizia alle ore 14.00 di lunedì.
Gli elettori che hanno votato nelle elezioni
regionali in Sicilia hanno raggiunto il 48,62
per cento degli aventi diritto, ovvero 2.249.870
votanti su 4.627.146. Il dato sull'affluenza del
2022 è di poco superiore a quello di cinque anni
fa quando alle urne si era recata il 46,75%
della popolazione avente diritto. I dati
definitivi delle 23 sanciscono che la provincia
con l'affluenza più alta è Messina, al 53,4%
(nel 2017 era al 51,75%); a seguire Catania col
52,24% (51,56%) e Palermo al 50,14% (46,4%). I
dati per le altre province: Siracusa 48,37%
(47,56%), Trapani 48,12% (45,43%), Ragusa 47,08%
(47,28%), Agrigento al 41,46% (39,63%),
Caltanissetta 40,81% (39,83%) e infine Enna al
39,99% (37,68%). Lo scrutinio per il presidente
della Regione ed i deputati dell'Ars nelle 5.293
sezioni della Sicilia inizia alle ore 14, 00 di
lunedì.
70 sono i deputati dell'Assemblea regionale
siciliana che sono eletti.
La ripartizione dei seggi: 62 attribuiti
con il sistema proporzionale puro e soglia di
sbarramento al 5 per cento a livello regionale:
16 a Palermo, 13 a Catania, 8
a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a
Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3
a Caltanissetta e 2 a Enna; 1
seggio spetta al candidato alla Presidenza della
Regione eletto e 1 seggio al candidato
governatore arrivato secondo nelle preferenze.
6
seggi vengono assegnati all’interno della lista
regionale del candidato presidente (listino): la
lista bloccata che funziona da premio di
maggioranza e consente alla coalizione collegata
al Presidente della Regione eletto di ottenere
al massimo 42 seggi all'Ars. I seggi a
tal fine non utilizzati sono distribuiti, con
criterio proporzionale, alle liste di minoranza
che abbiano superato lo sbarramento. I risultati
ufficiali vengono proclamati dagli appositi
Uffici centrali circoscrizionali, costituiti
presso i Tribunali dei nove Comuni capoluogo, e
dall'Ufficio centrale regionale, costituito
presso la Corte d'Appello di Palermo.
ROMA
- Governo XIX legislatura, ha giurato il Governo siglato Mario Draghi.
La composizione dei ministeri uomini e deleghe. 4
ministri M5S: Federico D'Incà ai
Rapporti con il Parlamento e Luigi Di Maio
alla Farnesina, Stefano Patuanelli
all'Agricoltura e Fabiana Dadone a
Politiche giovanili. 3 ministri Pd:
Lorenzo Guerini alla Difesa, Dario
Franceschini alla Cultura, Andrea Orlando
(vicesegretario Pd) del Lavoro. 3 ministri
Lega: Giancarlo Giorgetti allo
Sviluppo Economico, Erika Stefani al
ministero per le politiche della disabilità e
Massimo Garavaglia al Turismo. 3
ministri Fi: Renato Brunetta alla Pubblica
Amministrazione, Mara Carfagna al Sud e Maria
Stella Gelmini agli Affari regionali. 1 Leu :
Roberto Speranza Salute. 1 ministro
Italia Viva : Elena Bonetti
Famiglia e Pari opportunità. Componente
tecnica: Economia Daniele Franco,
Interno Luciana Lamorgese, alla Giustizia
Marta Cartabia, ai Trasporti Enrico
Giovannini, Istruzione Patrizio Bianchi,
Università a Cristina Messa, Transizione
ecologica Roberto Cingolani,
Innovazione tecnologica Vittorio Colao.
Il nuovo
presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo
Chigi, dopo il passaggio di consegne con
l’uscente Giuseppe Conte e la cerimonia della
campanella, ha presieduto la prima riunione del
Consiglio dei Ministri.
ROMA-Giuseppe
Conte premierbis, Sottosegretario
alla Presidenza del ConsiglioRiccardo
Fraccaro(M5S), Viminale dell'Interno Luciana
Lamorgese, Giustizia Alfonso Bonafede,
Difesa Lorenzo Guerini (PD), Economia
Roberto Gualtieri (PD), Affari Esteri
Luigi Di Maio, Sviluppo Economico Stefano
Patuanelli (M5S), Agricoltura Teresa
Bellanova( PD), Ambiente Sergio Costa
(M5S), Affari Regionali Francesco Boccia
(PD), Infrastrutture e Trasporti Paola De
Micheli(PD),
Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano,
Innovazione tecnologica Paola Pisano
(M5S),Pubblica
Amministrazione Fabiana Dadone(M5S),
Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti(PD),
Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà(M5S),Affari Europei
Vincenzo Amendola(PD,
Lavoro Nunzia Catalfo (M5S),
Istruzione Lorenzo Fioramonti(M5S),
Attività Culturali e Turismo Dario
Franceschini (PD),Salute
Roberto Speranza (LeU), Sport Vincenzo
Spadafora.
Il Presidente Giuseppe Conte ha informato il
Consiglio dei ministri di aver designato l’on.
Paolo Gentiloni per la nomina a Commissario
europeo.Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, giovedì 5 settembre
2019, alle ore 11.48, a Palazzo Chigi, sotto la
presidenza del Presidente, Giuseppe Conte. Il
Presidente Conte ha aperto il Consiglio dei
ministri con un sentito ringraziamento al
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Presidente ha quindi rivolto gli auguri di
buon lavoro ai Ministri e ha formulato la
proposta di nomina a Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio dell’on. Riccardo
Fraccaro, con le funzioni di Segretario del
Consiglio medesimo. Il Consiglio ha condiviso la
proposta del Presidente e il Sottosegretario
Fraccaro ha quindi prestato giuramento e assunto
le proprie funzioni. Il Presidente Conte ha,
altresì, conferito ai Ministri senza portafoglio
i seguenti incarichi specifici: per i rapporti
con il Parlamento, all’on. dott. Federico D’Incà;
per l’innovazione tecnologica e la
digitalizzazione, alla prof.ssa Paola Pisano;
per la pubblica amministrazione, alla on.
dott.ssa Fabiana Dadone; per gli affari
regionali e le autonomie, all’on. prof.
Francesco Boccia; per il Sud e la coesione
territoriale, al dott. Giuseppe Luciano Calogero
Provenzano; per le politiche giovanili e lo
sport, all’on. Vincenzo Spadafora; per le pari
opportunità e la famiglia, alla prof.ssa Elena
Bonetti; per gli affari europei, al sig.
Vincenzo Amendola.
Catania
– Regione Sicilia, presidente
Musumeci:” Gravissima situazione rifiuti in Sicilia”.
Il Governatore, mercoledì, alle ore 11 a Palermo, nel
Palazzo d'Orleans (Sala Alessi) incontra la stampa per
illustrare i risvolti.
Il presidente, già alcuni giorni addietro, nel corso
dell’incontro con i giornalisti per gli auguri di fine
anno aveva esternato le difficoltà del settore rifiuti
anche per la gestione delle 18 SRR, dicendo : “I rifiuti, siamo passati
dagli ATO alle SRR 18 tutte o quasi fallimentari, ne
funzionano 3 o 4 in Sicilia,
se
fossero gestiti dalle provincie sarebbero 9 e non 18 le
società che in questo momento gestiscono. L’emergenza
rifiuti in Sicilia è diventato un problema strutturale è
quello che mi assorbe il 60 per cento del tempo, ogni
giorno arriva la notizia di una discarica che sta
chiudendo. Noi non possiamo permetterci il lusso di
lasciare i camion carichi, non è competenza delle
regione, ma delle società di gestione, ma siccome delle
18 SRR almeno 10- 15 non funzionano, è chiaro che il
problema arriva sulla scrivania del presidente”. Il
presidente Musumeci in occasione dell’incontro con i
giornalisti ha anche posto l’accento sull’esigenza ed
il suo progetto di potenziare le province: “Lavoreremo
per le province, noi ci battiamo perché il presidente
della provincia sia eletto direttamente dal popolo, per
noi è una priorità, ma non solo elezione diretta, ma
vogliamo le province potenziate. La regione non deve
essere ente di gestione, secondo la mia visione la
regione deve decentrare alla provincia competenze
gestionali. La Regione deve essere l’arbitro, la regione
si deve occupare di pianificare, di controllare e di
legiferare. Chi deve gestire è la provincia, il comune
ed il soggetto privato che entra in rapporto con l’ente
pubblico. L’acqua perché la pianificazione non deve
essere applicata alle province come Motorizzazione e CRU”.
Catania
- Presidente Musumeci auguri
a Minoriti con giornalisti. Il presidente della
Regione Nello Musumeci,
mercoledì 27 dicembre, alle ore 10,30, nei locali
dell'Ars, a Palazzo Minoriti,
ha incontrato i giornalisti catanesi, per lo scambio degli auguri.
L’iniziativa è stata dell'Assostampa, il sindacato
unitario dei giornalisti. La delegazione di Assostampa è
stata rappresentata dal segretario regionale, Alberto
Cicero, dal segretario provinciale di Catania, Daniele
Lo Porto, dal consigliere nazionale della FNSI, Luigi
Ronsisvalle. Il
presidente della Regione Nello Musumeci è giornalista da
quaranta anni, ed ha ricevuto il tesserino verde del
sindacato dei giornalisti. L’incontro è stato cordiale
ed il Governatore della Sicilia ha voluto esprimere le
sue opinioni operative ed ha detto:“Il vostro lavoro
è fondamentale per la democrazia, rivolgo il pensiero ai
più deboli. A coloro che sono indietro, che soffrono,
che non riescono a permettersi un pranzo il diritto al
pane, al futuro non conosce barriere né tessere di
partito. Io voglio essere davvero il presidente di tutti
coloro che debbono ritrovare l’orgoglio
dell’appartenenza”.
La diretta dell’incontro è stata realizzata sul social
Facebook
ed è stata seguitissima.Il presidente
della Regione, giornalista da quaranta anni, al termine
dell’incontro con i giornalisti catanesi, ha ricevuto da
Daniele Lo Porto il tesserino verde del sindacato dei
giornalisti.
Gli assessori della
giunta Musumeci e le deleghe: vice presidente ed
Economia-
avv.
Gaetano Armao(F.I.); Agricoltura agronomo -Edy
Bandiera(F.I.; Territorio e Ambiente -avv. SalvatoreTotò Cordaro(Pop.Aut.);
Infrastrutture e Mobilità -
avv. Marco
Falcone(F.I.); Energia e Servizi di pubblica
utilità -
Vincenzo
Figuccia (Udc); Autonomie locali e Funzione
pubblica -
avv. Bernadette
Grasso(F.I.); Famiglia, Politiche sociali e
Lavoro -
dott.ssa
farmacia Mariella Ippolito(Pop. e
Aut.); Istruzione e Formazione professionale -
Roberto
Lagalla(Id.Sic.); Turismo, Sport e Spettacolo -
colonnello Sandro
Pappalardo (Fratelli Italia); Salute –
avv. Ruggero
Razza (Div.Bell.); Beni culturali e Identità
siciliana -
Vittorio
Sgarbi (Ind.); Attività produttive -
avv. Girolamo
Turano (Udc).
Palermo – Presidente è Nello Musumeci.
Il più votato dai siciliani è stato sostenuto dalla
coalizione di centrodestra ed ha ottenuto il 39,8% dei
voti. Le liste collegate a Musumeci hanno
conseguito il 42% per cento equivalente a 29 seggi.
Nello Musumeci neo presidente della regione Sicilia,
prende il posto di Rosario Crocetta che 2012 lo aveva
superato. Musumeci, è stato sostenuto da Silvio
Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. 7 seggi del
listino vanno aggiunti ai 29 del presidente, il
centrodestra raggiunge dunque la maggioranza nel
Parlamento regionale con 36 su 70 deputati. Giancarlo
Cancelleri M5S è stato votato dal 26,6% ed ha ottenuto
20 seggi. Fabrizio Micari candidato PD e Alternativa
Popolare ha ottenuto il 18,6 per cento, le liste che lo
sostengono il 25% con 13 seggi. Giuseppe Fava candidato
della sinistra ha ottenuto il 6,1% dei voti, il 5,2
per cento della sua lista, e 1 seggio. La lista di
Angelino Alfano di Alternativa Popolare si è fermata al
4%, non riuscendo a superare lo sbarramento del 5%.
L’affluenza alle urne è stata del 46,76%, poco meno del
47,41% nel 2012. Le elezioni regionali Sicilia 2017
sono state caratterizzate dal minore numero di votanti.
Roma
-
Consiglio Ministri vara Reddito povertà,
accesso da dichiarazione ISEE
"precompilata". Il Consiglio dei
Ministri riunitosi, martedì 29 agosto
2017, alle ore 11.19 a Palazzo Chigi,
sotto la presidenza del Presidente Paolo
Gentiloni, Segretario la Sottosegretaria
alla Presidenza Maria Elena Boschi ha
varato il REDDITO DI INCLUSIONE E
CONTRASTO ALLA POVERTÀ. Il Comunicato
stampa del Consiglio dei Ministri n. 42
recita le disposizioni per
l’introduzione di una misura nazionale
di contrasto alla povertà (decreto
legislativo – esame definitivo) Si legge
testualmente : “Il Consiglio dei
Ministri, su proposta del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali
Giuliano Poletti, ha approvato, in esame
definitivo, un decreto legislativo di
attuazione della legge sul contrasto
della povertà, il riordino delle
prestazioni di natura assistenziale e il
rafforzamento del sistema degli
interventi e dei servizi sociali (legge
15 marzo 2017, n. 33). Il decreto
introduce, a decorrere dal 1° gennaio
2018, il Reddito di inclusione (ReI),
quale misura unica a livello nazionale
di contrasto alla povertà e
all’esclusione sociale. Il ReI è una
misura a vocazione universale,
condizionata alla prova dei mezzi e
all’adesione a un progetto
personalizzato di attivazione e di
inclusione sociale e lavorativa
finalizzato all’affrancamento dalla
condizione di povertà. Viene
riconosciuto ai nuclei familiari che
rispondano a determinati requisiti
relativi alla situazione economica. In
particolare, il nucleo familiare del
richiedente dovrà avere un valore dell’ISEE,
in corso di validità, non superiore a
6.000 euro e un valore del patrimonio
immobiliare, diverso dalla casa di
abitazione, non superiore a 20.000 euro.
In prima applicazione sono
prioritariamente ammessi al REI i nuclei
con figli minorenni o disabili, donne in
stato di gravidanza o disoccupati ultra
cinquantacinquenni. Fermo restando il
possesso dei requisiti economici, il REI
è compatibile con lo svolgimento di
un’attività lavorativa. Viceversa, non è
compatibile con la contemporanea
fruizione, da parte di qualsiasi
componente il nucleo familiare, della
NASpI o di altro ammortizzatore sociale
per la disoccupazione involontaria. Il
ReI è articolato in due componenti: un
beneficio economico erogato su dodici
mensilità, con un importo che andrà da
circa 190 euro mensili per una persona
sola, fino a quasi 490 euro per un
nucleo con 5 o più componenti; una
componente di servizi alla persona
identificata, in esito ad una
valutazione del bisogno del nucleo
familiare che terrà conto, tra l’altro,
della situazione lavorativa e del
profilo di occupabilità,
dell’educazione, istruzione e
formazione, della condizione abitativa e
delle reti familiari, di prossimità e
sociali della persona e servirà a dar
vita a un "progetto personalizzato"
volto al superamento della condizione di
povertà. Tale progetto indicherà gli
obiettivi generali e i risultati
specifici da raggiungere nel percorso
diretto all’inserimento o reinserimento
lavorativo e all’inclusione sociale,
nonché i sostegni, in termini di
specifici interventi e servizi, di cui
il nucleo necessita, oltre al beneficio
economico connesso al ReI e, infine, gli
impegni a svolgere specifiche attività,
a cui il beneficio economico è
condizionato, da parte dei componenti il
nucleo familiare. Il ReI sarà concesso
per un periodo continuativo non
superiore a 18 mesi e sarà necessario
che trascorrano almeno 6 mesi
dall’ultima erogazione prima di poterlo
richiedere nuovamente. Al ReI si
accederà attraverso una dichiarazione a
fini ISEE "precompilata". È
un’importante innovazione di sistema,
che caratterizzerà l’accesso a tutte le
prestazioni sociali agevolate
migliorando la fedeltà delle
dichiarazioni da un lato e semplificando
gli adempimenti per i cittadini
dall’altro. Il decreto disciplina anche
le possibili espansioni del REI, in
termini di graduale incremento del
beneficio e dei beneficiari. In presenza
di maggiori risorse o di risparmi
strutturali, l’estensione della misura
potrà essere realizzata mediante
l’adozione di un Piano nazionale per la
lotta alla povertà e all’esclusione
sociale, da adottarsi con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il decreto istituisce inoltre la Rete
della protezione e dell’inclusione
sociale, presieduta dal Ministro del
lavoro e delle politiche sociali e
composta da rappresentanti dei diversi
livelli di governo. E’ una struttura
permanente di confronto e programmazione
delle politiche sociali, nonché di
coinvolgimento nelle decisioni
programmatiche del terzo settore, delle
parti sociali e degli altri stakeholder.
La Rete si articola in tavoli regionali
e territoriali e ha l’obiettivo di
rendere più omogeneo il sistema
superando le attuali sperequazioni
territoriali. Nello specifico del ReI e
al fine di agevolarne l’attuazione, il
decreto prevede l’istituzione del
Comitato per la lotta alla povertà,
quale organismo di confronto permanente
tra i diversi livelli di governo e
specifica articolazione tecnica della
Rete e l’istituzione dell’Osservatorio
sulle povertà quale gruppo di lavoro
permanente, con il compito di
predisporre un Rapporto biennale sulla
povertà, in cui sono formulate analisi e
proposte in materia di contrasto alla
povertà, di promuovere l’attuazione del
ReI, evidenziando eventuali
problematiche riscontrate, anche a
livello territoriale, e di esprimere il
proprio parere sul Rapporto annuale di
monitoraggio sull’attuazione del ReI.
Palermo
– La giunta di Governo ha nominato i nuovi dirigenti regionali
che dal 1 gennaio 2010 guideranno i dipartimenti regionali, nella
loro nuova formulazione. Questo il nuovo organigramma : Segreteria
generale: Enzo Emanuele,
Felice Bonanno
al Dipartimento programmazione; Francesco Attaguileaffari
extraregionali ed
uffici di Bruxelles; Pietro Lo Monaco alla Protezione civile;
Romeo Palma all'ufficio legilsativo e legale; Giovanni
Bologna al Dipartimento Funzione pubblica; Luciana Giammanco
alle Autonomie locali; Rosa Barresi agli interventi
strutturali per l'agricoltura; Salvatore Barbagallo al
dipartimento regionale degli interventi infrastrutturali per
l'agricoltura; Gianmaria Sparma alla Pesca, Rino Giglione
al dipartimento Azienda regionale foreste demaniali; Nicola
Vernuccio alle Attività produttive; Gesualdo Campo ai
Beni culturali; Salvatore Taormina alle Finanze; Rossana
Interlandi, all'energia; Sebastiano Dalle Nogare acqua e
rifiuti; Letizia Diliberti alla Famiglia, Alessandra
Russo al Lavoro; Rino Lo Nigro già all'Agenzia per
l'impiego; Vincenzo Falgares alle infrastrutture; Patrizia
Monterosso al dipartimento istruzione e formazione
professionale; Maurizio Guizzardi alla sanità; Mario
Zappia alle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico;
Sergio Gelardi, all'ambiente con l'interim all'urbanistica;
Pietro Tolomeo al corpo forestale regionale; Marco Salerno
al dipartimento turismo, sport e spettacolo. La giunta inoltre ha
nominato a capo dell'ufficio Audit Ludovico Benfante,
Salvo Cocina è Energy manager, Ignazio Tozzo è direttore
del Fondo pensioni, Franco Di Chiara è capo dell'Eas,
Maurizio Cimino è responsabile dell'Esa, ed alla guida
dell'ufficio speciale per l'integrazione sociosanitaria è stata
designata Lucia Borsellino,
figlia dell’indimenticato giudice antimafia Paolo Borsellino, ucciso
nella strage di via D'Amelio nel 1992.
ROMA -
Giuseppe
Conte premier, Interni Matteo Salvini,
Sviluppo Economico e Lavoro Luigi Di Maio,
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Giancarlo Giorgetti, Economia: Giovanni
Tria, Esteri Moavero Milanesi,
Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro,
Affari Europei Paolo Savona, Difesa
Elisabetta Trenta, Giustizia Alfonso
Bonafede, Pubblica Amministrazione Giulia
Bongiorno, Salute: Giulia Grillo,
Affari Regionali Erika Stefani, Sud
Barbara Lezzi, Ambiente Sergio Costa,
Disabili e Famiglia Lorenzo Fontana,
Agricoltura e Turismo Gian Marco Centinaio, Trasporti
ed Infrastrutture Danilo Toninelli,
Istruzione Marco Bussetti, Beni Culturali
Alberto Bonisoli.
ROMA
– Governo XVIII legislatura: Fico e
Casellati presidenti Camera e Senato.
Roberto Fico (M5S) eletto presidente della
Camera con voti 422. Maria Elisabetta
Alberti Casellati(FI) con 240 voti è la
prima presidente di Palazzo Madama,
senatrice dal 1994 prima donna a ricoprire
il ruolo di seconda carica dello Stato.
Palermo
- Presidenti e componenti delle commissioni
legislative dell’Ars.
Affari Istituzionali : presidente
Stefano Pellegrino (Forza Italia), due i
vicepresidenti Luigi Genovese (Forza Italia)
ed Elena Pagana (M5S), segretario Gianina
Ciancio (M5S); componenti: Giancarlo
Cancelleri (M5S), Matteo Mangioacavallo
(M5S), Gianina Ciancio (M5s), Elena Pagana
(M5S), Riccardo Savona (Fi), Luigi Genovese
(Fi), Stefano Pellegrino (Fi), Antonello
Cracolici (Pd), Giuseppe Lupo (Pd), Giuseppe
Compagnone (Pop Aut), Giorgio Assenza (DB),
Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Claudio
Fava (Misto).
Bilancio 2a commissione : presidente
Riccardo Savona, 2 vicepresidenti Gaetano
Galvagno (Fratelli d’Italia) e Baldo
Gucciardi (Pd), segretario Michele Mancuso
(Forza Italia); componenti: Sergio Tancredi
(M5S), Stefano Zito (M5S), Luigi Sunseri
(M5S), Riccardo Savona (Fi), Giuseppe
Milazzo (Fi), Michele Mancuso (Fi), Baldo
Gucciardi (Pd), Luca Sammartino (Pd),
Roberto Di Mauro (Pop Aut), Giusy Savarino
(DB), Eleonora Lo Curto (Udc), Gaetano
Galvagno (Frat It), Cateno De Luca (Misto).
Attività produttive 3a commissione :
presidente Orazio Ragusa di Forza Italia 2
vice sono Michele Catanzaro (Pd) e Angela
Foti (M5S). Segretario Giovanni Cafeo (Pd);
componenti: Angela Foti (M5S), Valentina
Zafarana (M5S), Josè Marano (M5S), Rossana
Cannata (Fi), Orazio Ragusa (Fi), Riccardo
Gallo (Fi), Giovanni Cafeo (Pd), Michele
Catanzaro (Pd), Giuseppe Gennuso (Pop Aut),
Giuseppe Galluzzo (DB), Giovanni Bulla
(Udc), Giuseppe Zitelli (Frat It), Tony
Rizzotto (Misto.
Ambiente e territorio 4a
commissione: presidente Giusy Savarino
(Diventerà Bellissima), i due vicepresidenti
Maria Anna Caronia(Fi) e Valentina Palmeri(M5S),
segretario Eleonora Lo Curto(Udc
componenti: Anthony Emanuele Barbagallo,
Giampiero Trizzino (M5S), Stefania Campo
(M5S), Nunzio Di Paola (M5S), Stefano
Pellegrino (Fi), Alfio Papale (Fi), Anthony
Barbagallo (Pd), Luisa Lantieri (Pd),
Giuseppe Compagnone (Pop Aut), Alessandro
Aricò (DB), Edy Tamajo (SF).
Cultura e Lavoro 5a commissione :
presidente Luca Sammartino del Pd, 2
vicepresidenti Giuseppe Galluzzo (Diventerà
bellissima) e Giovanni Di Caro (Movimento 5
Stelle), segretario Antonio Catalfamo
(Fratelli d’Italia); componenti: Roberta
Schillaci (M5S), Giovanni Di Caro (M5S),
Nunzio Di Paola (M5S), Giampiero Trizzino
(M5S), Marianna Caronia (Fi), Michele
Mancuso (Fi), Nello Dipasquale (Pd), Luca
Sammartino (Pd), Carmelo Pullara (Pop Aut),
Alessandro Aricò (DB), Giovanni Bulla (Udc),
Antonio Catalfamo (Frat It), Claudio Fava
(Misto).
Salute 6a commissione : presidente
Margherita La Rocca Ruvolo dell’Udc, 2
vicepresidenti sono Carmelo Pullara
(Popolari e autonomisti) e Francesco
Cappello (M5S), segretario Francesco De
Domenico (Pd); componenti: Francesco
Cappello (M5S), Salvatore Siragusa (M5S),
Antonio De Luca (M5S), Giorgio Pasqua (M5S),
Giuseppe Milazzo (Fi), Tommaso Calderone (Fi),
Giuseppe Arancio (Pd), Francesco De Domenico
(Pd), Carmelo Pullara (Pop Aut), Giusy
Savarino (DB), Elvira Amata (Frat It),
Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Giuseppe
D’Agostino (SF).
Commissione UE: Matteo Mangiacavallo
(M5S), Luigi Sunseri (M5S), Josè Marano
(M5S), Stefania Campo (M5S), Rossana Cannata
(Fi), Riccardo Gallo (Fi), Nello Dipasquale
(Pd), Giuseppe Lupo (Pd), Giuseppe Gennuso
(Pop Aut), Roberto Di Mauro (Pop Aut),
Giuseppe Galluzzo (DB), Giuseppe Zitelli (Frat
It), Edy Tamajo (SF).
Catania–Angelo
Attaguile, Flattax e rivoluzione fiscale programma per
risolvere problemi.
Angelo Attaguile
(vedi intervista)
segretario della Lega siciliana nel corso della
conferenza stampa convocata tenutasi a Catania, nei
locali della segreteria regionale del partito, alla
quale hanno preso parte l’on. Carmelo Lo Monte e
tutti gli altri candidati scelti dal partito in Sicilia
orientale Fabio Cantarella, Carmen Droise,
Angela Damigella, Filippo Drago, Salvatore
Scaletta, Luciana Verdiglione e Luigi
Melilli ha detto: “Nella composizione delle
liste, abbiamo fatto delle scelte meritocratiche dosando
esperienza e rinnovamento della classe dirigente.Angelo
Attaguile illustrando il programma di governo proposto
agli elettori, ha parlato della rivoluzione fiscale
voluta dalla Lega con l’introduzione della Flat tax al
15% : “Non le solite balle per catturare voti con
l’inganno, ma una proposta fondata sugli studi condotti
da economisti di livello, del calibro del prof. Armando
Siri, che hanno individuato anche le risorse necessarie
ad attuare questa rivoluzione fiscale: 7 miliardi di
euro di iva dall’incremento dei consumi, 1,5 miliardi di
euro dai nuovi occupati che la Flattax genererà, 20
miliardi di euro dall’emersione della base imponibile,
considerato che un fisco giusto, accompagnato da
sanzioni severissime per chi evade, spinge a pagare le
tasse. E poi il primo anno sono previsti 35 miliardi di
euro di extragettito e 25 miliardi nel secondo anno”.
Palermo – Presidente è Nello Musumeci.
Il più votato dai siciliani è stato sostenuto dalla
coalizione di centrodestra ed ha ottenuto il 39,8% dei
voti. Le liste collegate a Musumeci hanno
conseguito il 42% per cento equivalente a 29 seggi.
Nello Musumeci neo presidente della regione Sicilia,
prende il posto di Rosario Crocetta che 2012 lo aveva
superato. Musumeci, è stato sostenuto da Silvio
Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. 7 seggi del
listino vanno aggiunti ai 29 del presidente, il
centrodestra raggiunge dunque la maggioranza nel
Parlamento regionale con 36 su 70 deputati. Giancarlo
Cancelleri M5S è stato votato dal 26,6% ed ha ottenuto
20 seggi. Fabrizio Micari candidato PD e Alternativa
Popolare ha ottenuto il 18,6 per cento, le liste che lo
sostengono il 25% con 13 seggi. Giuseppe Fava candidato
della sinistra ha ottenuto il 6,1% dei voti, il 5,2
per cento della sua lista, e 1 seggio. La lista di
Angelino Alfano di Alternativa Popolare si è fermata al
4%, non riuscendo a superare lo sbarramento del 5%.
L’affluenza alle urne è stata del 46,76%, poco meno del
47,41% nel 2012. Le elezioni regionali Sicilia 2017
sono state caratterizzate dal minore numero di votanti.
Palermo -
Province: 9 i Liberi Consorzi.
La maggioranza a tarda notte ha trovato
l'intesa sulla riforma delle Province
dopo un lungo confronto a Roma, nella
sede del Pd. 2 i maxi emendamenti al
testo della commissione Affari
istituzionali in aula, all'ordine del
giorno della seduta: uno dal governo e
l'altro dai capigruppo della coalizione.
La regione parte dai 9 Liberi Consorzi,
corrispondenti alle attuali nove
Province, come previsto dal testo della
commissione.
Maggiori i trasferimenti da parte della
Regione sulle spese per investimenti.
Per le città metropolitane di Palermo,
Messina e Catania rimane la possibilità
per i comuni di aderirvi o meno.
L'assemblea del Libero Consorzio, è
costituita in base alla popolazione
del comune e sarà quindi stabilito
quanti consiglieri potrà esprimere il
singolo comune, successivamente si
procederà all'indicazione dei componenti
dell'organismo, tutelando le minoranze.
Presidente e giunta del Libero Consorzio
saranno poi eletti tra i sindaci
dall'assemblea.
Roma
- Cuffaro è uscito dal carcere Rebibbia a
Roma: in libertà. L'ex governatore della
Sicilia Totò Cuffaro è stato in carcere per
4 anni e 11 mesi. Il politico era stato
condannato a 7 anni per favoreggiamento
aggravato alla mafia, in carcere è rimasto 4
anni e 11 mesi per l'indulto di 1 anno, per
i reati "non ostativi" e lo sconto di 45
giorni ogni 6 mesi per buona condotta. Totò
Cuffaro, torna libero , ma non sembra, per
il momento, voler pensare alla politica,
fuori dal carcere l’aspettavano il figlio e
il fratello Silvio. Cuffaro è uscito
dall'ingresso dell'Aula Bunker in via del
Casale di San Basilio e non dal principale
del carcere di Rebibbia.
Palermo –
Giunta Sicilia delibera: 5 novembre elezioni regionali.
La giunta
regionale riunita giovedì pomeriggio, ha deliberatol’indizione
delle prossime elezioni regionali per il 5 novembre 2017. E’ statainoltre
approvata la richiesta di iscrizione nel registro delle ereditàimmateriali
per la Farm Cultural Park di Favara, come annunciato nei giorni
scorsi dal presidente Crocetta. Tra le motivazioni che hanno spinto
la giunta aquesto atto
di indirizzo “l’alta valenza di riscatto civile, culturale delle
attività a beneficio della città di Favara e dell’intero territorio
isolano”.