Augusta – San Sebastiano nella Chiesa di San Domenico.
Festeggiamenti in onore di San Sebastiano nella città
megarese. tra tradizione popolare e fede. E’ quella espressa
nei confronti San Sebastiano una devozione ed una
tradizione sentita nella città di Augusta. Ogni anno si
rinnova la manifestazione di affetto nel contesto dei
festeggiamenti del Santo, compatrono di Augusta e protettore
dei Vigili Urbani. Il simulacro di San Sebastiano, secondo
l’antica consuetudine è portato in processione nella chiesa
di San Domenico per la “visita” al Santo Patrono che sarà
anch’esso esposto alla venerazione dei fedeli.
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Augusta – Sfregia avversario: manette per lesioni.
Giuseppe Meli, 40enne è finito in manette con
l’accusa di lesioni personali gravissime. Secondo
gli investigatori ci sarebbero vecchi rancori
personali alla base di una violenta lite in seguito
alla quale un augustano ha subito uno sfregio. A
colpire è stato
Giuseppe Meli, secondo la polizia. L’arresto è
stato effettuato nel pomeriggio, al termine di
indagini svolte dagli agenti del Commissariato. Gli
investigatori avrebbero accertato le responsabilità
dell’accusato di aver ferito con un arma bianca
l’avversario. I poliziotti, nella stessa serata, nel
corso di attività di controllo hanno segnalato alla
Prefettura un soggetto 35enne di Augusta sorpreso
con una modica quantità di sostanza stupefacente.
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AUGUSTA
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Ammiraglio Girardelli
CSMM, congeda corvette Sfinge e Fenice
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(INTERVISTA)
(INTERVISTA
AUGUSTA-Lions,
Ass.Genitori e Figli: Baskin, torneo solidale tra
studenti A. Ruiz, Curcio di Ispica e Calleri di Rosolini.
Il confronto agonistico è stato sul campo certamente, ma
anche un incontro: la condivisione e un momento di
inclusione. La palestra dell’Istituto “A-Ruiz” di
Augusta, già protagonista 9 anni fa, con la prima
partita di baskin in Sicilia, giovedì 14 dicembre ha
dato il via il torneo. La manifestazione è sostenuta,
come da tradizione che si ripete ogni anno, sia dal
Lions Club Augusta Host che dall’Associazione
Genitori e Figli. L’attività ha avuto anche il
supporto dell'associazione genitori e figli, nel ricordo
della giovane Patrizia, cui è stata dedicata la partita
dell’amicizia: Patrizia nel cuore. Gli studenti
del Ruiz di Augusta, del Curcio di Ispica e del
Calleri di Rosolini si sono mossi tra i quattro
canestri. I numerosi punti realizzati in campo
importano poco; il baskin, infatti permette di far
giocare insieme sia giovani normodotati che con
disabilità. l’obiettivo di garantire l’inclusione e la
condivisione di uno sport salutare e appassionato è
stato raggiunto con la felicità dei partecipanti ed
organizzatori. Il tutto è stato colorato dal tifo degli
studenti delle altre classi, i quali hanno potuto
presenziare e sperimentare tale esemplare sportività. Il
prof. Giuseppe BATTAGLIA, Consigliere Nazionale
EISI, docente di Scienze Motorie
precisa(INTERVISTA)
:
“Iniziamo questa stagione scolastica proprio al Ruiz,
scuola che ha contribuito alla diffusione di uno sport,
la cui bellezza si realizza in campo, giocando insieme
normodotati e disabili e mettendo in campo ognuno le
proprie abilità. Il risultato finale è uno spettacolo
agonistico che coinvolge tutta la comunità scolastica.”
Nella DI FRANCO, Presidente Lions Club
Augusta Host
ha
affermato
(INTERVISTA)
:“La nostra mission è
quella di stare vicino a chi ne ha di bisogno e in
questo caso siamo stati lieti di continuare a supportare
il torneo di baskin. Lo sport è importantissimo per la
salute, per cementare le amicizie e crearne di nuove e
per sperimentare realmente la vera inclusione.” La
Dirigente dell’Istituto Arangio Ruiz di Augusta,
professoressa Maria Concetta CASTORINA, da sempre
vicina alle iniziative inclusive proposte dagli
allenatori di baskin, docenti professore Costa Giuseppe
e Lino Traina ha espresso grande soddisfazione per
l’esito dell’attività. Il loro motto rende l’idea di
cosa sia il baskin: “Il baskin è un luogo strano dove i
ragazzi speciali diventano normali e quelli normali
diventano speciali.”
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Augusta
SR
- Ammiraglio Girardelli Capo Stato Maggiore Marina, congeda
corvette Sfinge e Fenice. L’atto formale con cui le navi
Fenice e Sfinge sono state radiate dalla flotta della Marina
Militare si è svolto con la cerimonia dell’ultimo ammaina
bandiera presieduta dal Capo di Stato Maggiore della Marina,
ammiraglio di squadra Valter Girardelli alla presenza del
Comandante in Capo della Squadra Navale Ammiraglio di Squadra
Donato Marzano e del
contrammiraglio Nicola De Felice
(INTERVISTA)
comandante marittimo
Sicilia.
La vita operativa delle due navi si è conclusa lunedì 29
maggio, alle ore 20.00 presso la banchina Tullio Marcon di
Augusta (SR), sede del Comando delle Forze da Pattugliamento per
la Sorveglianza e la Difesa Costiera (COMFORPAT), dopo
quasi 30 anni di attività al servizio delle istituzioni e della
collettività. Il processo di ridimensionamento della flotta
della Marina Militare continua con la cancellazione dai ruoli
del naviglio militare delle corvette Fenice e Sfinge. Il piano
che ha comportato le dismissioni, per usura e vetustà, di
importanti Unità Navali quali le Fregate Maestrale ed Aliseo, le
Corvette Minerva, Sibilla, Danaide, Urania, i Pattugliatori
d’altura Granatiere e Artigliere e i Cacciamine Lerici e Sapri è
in atto da tempo.
L’Ammiraglio Valter Girardelli
ha affermato
(INTERVISTA)
che le due unità saranno
rimpiazzate con altre fregate che già sono in fese di
realizzazione. Le Bandiere di combattimento di Nave Fenice e
Nave Sfinge sono state consegnate, durante la cerimonia, al
Capo di Stato Maggiore della Marina. I due importanti fregi sono
successivamente conservati a Roma nel museo Sacrario delle
bandiere delle Forze Armate, all’interno dell’Altare della
Patria.
La Nave Sfinge
F 554
è una Corvetta
della classe Minerva della 1^ serie già di stanza ad
Augusta, ed assegnata organicamente al Comando delle
Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa
Costiera (Comforpat) per il tramite del Comando
Squadriglia Corvette (Comsquacorv).
L’imbarcazione era
stata costruita ed allestita da Fincantieri presso i
cantieri del Muggiano, varata il 16 maggio del 1987. La
bandiera di combattimento fu consegnata il 30 settembre
1989 offerta dal gruppo ANMI di Lanciano ad Ancona.
La Nave Sfinge,
nel corso della sua vita operativa, ha percorso 420.741
miglia effettuando, 40.828 ore di moto, svolte
prevalentemente in missioni di pattugliamento,
sorveglianza e difesa costiera, quali la Vigilanza Pesca
ed il Controllo dei flussi migratori nello Stretto di
Sicilia, attività di supporto alla Scuola di Comando
Navale e cooperazione internazionale con le marine
rivierasche del Mediterraneo. La Corvetta ha
partecipato negli anni ‘90 alle operazioni in Adriatico
nell’ambito delle sanzioni ONU alla ex-Jugoslavia -
Sharp Guard e Sharp Vigilance. La Nave Sfinge, ha anche
svolto attività fuori dagli Stretti, in particolare dal
06 giugno 1998 al 19 luglio 1998 ha partecipato al Basic
Operational Sea Training presso il Flag Operational Sea
Training della Royal Navya Plymouth (U.K.). Dal novembre
2013 al ottobre 2014 ha anche preso parte a diverse
missioni nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, per
la salvaguardia della vita umana in mare e il controllo
del traffico illecito di migranti, ed operato
all’interno del dispositivo aeronavale schierato dalla
Marina Militare e denominato Mare Sicuro.La Corvetta
Sfinge, dal 1 dicembre 2016, è stata posta nella
posizione amministrativa di Ridotta Tabella di
Disponibilità (R.T.D.), il 29 maggio con la cerimonia
dell’ultimo ammaina della bandiera di combattimento, è
stata radiata dal Quadro del Naviglio Militare dello
Stato.
La Nave Fenice
F 557
è
una Corvetta della classe Minerva della 2^ serie di
stanza ad Augusta, assegnata organicamente al Comando
delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la
Difesa Costiera (Comforpat) per il tramite del Comando
Squadriglia Corvette (Comsquacorv).La Fenice era stata
costruita ed allestita da Fincantieri presso i cantieri
di Riva Trigoso, varata il 9 settembre del 1989. La
bandiera di combattimento fu consegnata l’11 luglio 1992
dall’ANMI di Iglesias a Cagliari. La Corvetta nel corso
della sua vita operativa ha percorso 328.462 miglia
effettuando 34.770 ore di moto, svolte prevalentemente
in missioni di pattugliamento, sorveglianza e difesa
costiera, quali la Vigilanza Pesca ed il Controllo dei
flussi migratori nello Stretto di Sicilia, attività di
supporto alla Scuola di Comando Navale e cooperazione
internazionale con le marine rivierasche del
Mediterraneo. L’imbarcazione ha partecipato negli anni
‘90 alle operazioni in Mar Adriatico nell’ambito delle
sanzioni ONU alla ex-Jugoslavia - Sharp Guard e Sharp
Vigilance ed all’operazione Sharp Fence, e pattugliato
il Canale d’Otranto per la repressione dei traffici
illeciti ed il controllo dell’esodo degli albanesi. La
Nave Fenice ha preso parte all’operazione Leonte dal 4
settembre 2006 al 4 ottobre 2006. La Corvetta dal
novembre 2013 all’ottobre 2014 ha anche preso parte a
diverse missioni nell’ambito dell’operazione Mare
Nostrum, per la salvaguardia della vita umana in mare e
il controllo del traffico illecito di migranti, ed
operato all’interno del dispositivo aeronavale schierato
dalla Marina Militare e denominato Mare Sicuro. La
Fenice, dal 1 novembre 2016, è stata posta nella
posizione amministrativa di Ridotta Tabella di
Disponibilità (R.T.D.), il 29 maggio con la cerimonia
dell’ultimo ammaina della bandiera di combattimento, è
stata radiata dal Quadro del Naviglio Militare dello
Stato.
Augusta
- Fidanzata tagliata a pezzi: condannato a 20anni di reclusione.
I
20 anni di carcere sono
stati inflitti a Gianfranco Bari
37enne,
di Augusta condannato dal Gup del Tribunale di Siracusa, Michele
Consiglio, per avere ucciso e poi tagliato a pezzi, nel maggio 2009,
la fidanzata Francesca Ferraguto, 22 enne. Il Gup ha escluso
l'aggravante della crudeltà. Una perizia ha riconosciuto Gianfranco
Bari capace d'intendere e di volere. Il pm aveva chiesto
l'ergastolo. Il giudice ha anche disposto
il risarcimento delle parti civili.
Le ricerche della giovane Francesca Ferraguto
banconista
di Augusta scomparsa da il 25 maggio 2009 si erano concluse in
maniera drammatica. La ragazza si era allontanata da casa su una
Fiat Seicento bianca, targata BF504FS.
La
scomparsa di Francesca FERRAGUTO era stata denunciata dai genitori
il 30 maggio scorso. I Carabinieri di Augusta, dal momento della
denuncia, non avevano mai cessato le ricerche. Francesca Ferraguto
viveva da due anni con il compagno ad Augusta, a poca distanza dalla
casa dei genitori. Della scomparsa si era occupato anche il
programma televisivo “CHI L’HA VISTO” ma nessuna notizia è mai
pervenuta agli investigatori circa eventuali avvistamenti.
Immediatamente dopo la scomparsa, infatti erano emersi alcuni
particolari, tra i quali il rinvenimento dell’autovettura a Catania,
che facevano propendere per un allontanamento spontaneo. Poi, più
niente. Della donna si perdeva ogni traccia. Le indagini hanno
quindi condotto gli inquirenti ad ipotizzare che la donna fosse
rimasta vittima della mano omicida di qualcuno e si sono messi ad
indagare nell’ambiente in cui questa viveva concentrando
l’attenzione sul convivente, Gianfranco BARI un operaio del luogo.
Ieri, spezzando ogni indugio, lo hanno condotto presso la caserma di
Augusta ed alla presenza del Magistrato della Procura della
Repubblica di Siracusa, Dott.ssa Manuela Cavallo, ho hanno
interrogato. L’uomo è apparso titubante e poco collaborativo nel
ricostruire gli ultimi momenti passati insieme alla vittima. Il
sospetto ha innescato elementi che avrebbero celato particolari che
in qualche modo lo avrebbero danneggiato. L’incalzare delle domande,
a cui non riusciva a dare più risposte, alla fine è sfociato in una
piena ammissione di responsabilità. Gianfranco BARI, il quale ha
iniziato il suo macabro racconto partendo dall’omicidio della
giovane donna maturato a seguito dell’ennesima lite per gelosia. Ha
dichiarato di averla picchiata a sangue causandone la morte. Poi,
con fredda lucidità, ha pensato di fare sparire le tracce della
vittima e denunciarne la scomparsa. Quindi, mediante un affilato
oggetto da taglio (di cui non ha voluto ancora indicare il tipo)
l’ha sezionata in più parti per renderne più agevole il trasporto.
Caricato il corpo tranciato sulla propria autovettura si è portato
in contrada Pezza Grande di Augusta dove aveva
scavato una
buca in un terreno attiguo all’abitazione rurale del padre,
seppellendovi i resti e coprendoli in modo da non essere visti e
trovati. Poi, ha posto in essere una serie di comportamenti volti a
dare prova dell’esistenza in vita della Ferraguto al fine di
depistare le indagini : l’abbandono dell’auto nei pressi della
Stazione Ferroviaria di Catania. Sulla scorta delle indicazioni
fornite dallo stesso Gianfranco BARI, i Carabinieri di Augusta,
collaborati dai Vigili del Fuoco, nella serata hanno cominciato a
scavare, rinvenendo quello che ormai rimaneva del cadavere. I resti
sono stati recuperati e successivamente oggetto di esame del DNA da
parte del R.I.S. dei Carabinieri per attribuirne la legittima
corrispondenza alla FERRAGUTO anche se, data la confessione del
convivente non ci sono stati dubbi. Francesca FERRAGUTO era nata a
Catania il 12 agosto 1987, risiedeva ad Augusta da diverso tempo.
Svolgeva le mansioni di banconista presso il bar Queen della stessa
città. Gianfranco BARI è nato ad Augusta il 18 marzo 1974 dove è
residente, svolgendo mansioni di operaio specializzato, tubista, in
una fabbrica all’interno dell’indotto industriale megarese.
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Augusta
- Viola abitazione popolare già assegnata ad altro: CC
l’ammanettano.
Militari della Stazione Carabinieri Augusta
hanno tratto in arresto, per violazione di
domicilio e danneggiamento, R.S.,
nato ad Augusta ed ivi residente,
convivente, disoccupato, già noto.
Il soggetto, dopo aver divelto la porta di
ingresso, si era introdotto senza
autorizzazione nell’abitazione popolare
assegnata a C.M., nato ad Augusta ed
ivi domiciliato, allo scopo di occuparla
abusivamente.
L’arrestato è stato associato alla casa
circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Augusta - Dipendenti comunali “agitati” ed
operatori ecologici sul piede di guerra: stipendi non
corrisposti. Gli impiegati comunali hanno proclamato lo
stato di agitazione, al termine dell’assemblea tenutasi a
palazzo San Biagio dalle 10 alle 12, concordando iniziative
per sollecitare il pagamento degli stipendi non corrisposti.
Per l’intera giornata di mercoledì, in mancanza di sviluppi
positivi nella vertenza in atto, i lavoratori incrociano le
braccia pur garantendo i sevizi essenziali. Ciò è stato
deciso e reso noto dalle segreterie Provinciali di categoria
di Fp Cgil e Fit Cisl. I netturbini reclamano visto il
perdurare dell’annoso problema che si trascina ormai da
oltre due anni. Gli operatori dell’igiene ambientale, della
società “Pastorino”, sono alle prese con la retribuzione
mensile che sistematicamente non viene corrisposta da parte
della società appaltante. Anche i dipendenti comunali,
stanchi dei ritardi, hanno comunque garantito l’espletamento
dei servizi essenziali. 100 lavoratori hanno partecipato
alla riunione indetta da Cgil, Cisl, Ugl e Uil Fp. Delle due
questioni sarà informato il Prefetto di Siracusa.
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Augusta
- Carabinieri bloccano sulla ss 114 una
corsa clandestina di cavalli. I militari dell’arma a San
Cusumano, alle ore 6.30, stavano svolgendo un servizio di controllo
del territorio. I carabinieri hanno notato che una folla di
scommettitori era ai margini della strada, mentre un cavallo di
razza baio stava correndo a Tempo. I tutori dell’ordine hanno
bloccato il fantino
A.R. 56enne di ed il proprietario del cavallo F.M. 25enne
siracusano, titolare di un’azienda di allevamento equino di
Siracusa. I 2 sono stati deferiti all’autorità Giudiziaria per
maltrattamento di animali. Sul posto il personale sanitario dell’ASP
8 di Siracusa sezione di Carlentini hanno controllato l’animale che
poi è stato posto sotto sequestro ed affidato in custodia al
proprietario. I 2 sono stati deferiti anche per avere organizzato
una corsa non autorizzata.
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“Catacomba di Santa Lucia”
Siracusa
- La Catacomba di Santa Lucia si configura
come il più antico documento della presenza della Chiesa a Siracusa ed
in Sicilia, testimoniando la vitalità della comunità cristiana già dalla
prima metà del III secolo.
E'
aperta al
culto dei fedeli la Catacomba di Santa Lucia.
L’iniziativa era stata promossa dalla Pontificia Commissione di Archeologia
Sacra – Ispettorato per le catacombe della Sicilia Orientale, in
collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa, la Provincia Regionale di
Siracusa e la società Kairos. Il cimitero è posto nel quartiere della
Borgata, nella zona sud orientale della città, ad una distanza di circa
150 metri dal mare. Durante il lunghissimo arco temporale che va dal III
sec. d.C. all’età normanna la catacomba ha subito notevoli modifiche,
sia per i progressivi ampliamenti, sia per i ruoli diversi che essa ha
rivestito nel tempo. Il complesso funerario, costituito da un cimitero
di comunità e da alcuni ipogei di diritto privato, viene suddiviso in
quattro regioni (A, B, C, D) collegate da gallerie, alcune delle quali
utilizzate come rifugio antiaereo nel corso dell’ultimo conflitto
mondiale. Nonostante si tratti di una parziale apertura del sito, l’area
costituita dalle catacombe di San Giovanni, Vigna Cassia e Santa Lucia
costituisce il complesso cimiteriale più importante dopo Roma, dove
esistono un centinaio di siti, ma solo cinque di essi sono fruibili.
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Augusta - Spaccio, preso 1. Polizia, nell’ambito di mirati
servizi volti al
contrasto del
fenomeno dello
spaccio di
sostanze
stupefacenti, ha
arrestato
M.M.
39enne,
residente ad
Augusta, per
detenzione di
sostanza
stupefacente ai
fini di spaccio.
Gli Agenti, nel
corso di una
perquisizione
domiciliare,
hanno rinvenuto,
in un mobile
della cucina, 24
grammi di eroina
confezionata e
pronta per lo
spaccio. A
seguito di
perquisizione
domiciliare, è
stato
denunciato, in
libertà,
C.D. 23enne,
di origine
albanese,
residente ad
Augusta, trovato
in possesso di 2
grammi di
cocaina.
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Augusta
– Dott. Marletta
dirigente Commissariato
Augusta. È la
dott.ssa Stefania
Marletta
,
il nuovo dirigente del
Commissariato di P.S. di
Augusta e si insedierà
oggi alla presenza del
Questore della provincia
di Siracusa e di tutto
il personale del
Commissariato megarese.
Stefania Marletta è in
Polizia dal 1991, dal
1999 è stata nominata
Commissario ed assegnata
alla Questura di Ragusa
fino al 2002. Il
funzionario, nel 2002 è
stato trasferito
all’Ufficio Volanti
della Questura di
Catania. La dott.
Marletta,
successivamente, sempre
nella medesima sede, ha
svolto le funzioni di
vice dirigente del
Commissariato “Centrale”
e dirigente del
Commissariato “San
Cristoforo”. Prima di
essere trasferita alla
Squadra Mobile Etnea, è
stata assegnata
all’Ufficio Immigrazione
ove ha curato l’apertura
e la gestione del Centro
Richiedenti Asilo di
Mineo (CT), esperienza
che le servirà ora che è
stata chiamata a
dirigere il
Commissariato di una
città come Augusta,
impegnata in primo piano
nell’emergenza
immigrazione.
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