Palermo
– “Regione bloccata nuova discarica a Lentini”. La notizia
diffusa dal Presidente commissione Ambiente Ars Maria Maggio
con un comunicato stampa di Maria Carrara. Si legge testualmente nel
comunicato del presidente Maria
Maggio
:
“In corso verifiche su autorizzazioni rilasciate
per nuova discarica a Lentini.
Condivido le preoccupazioni delle
associazioni contro la
nuova discarica di rifiuti speciali a
Lentini (Sr). Come commissione
parlamentare volendo approfondire
passaggi poco chiari nelle scorse settimane abbiamo convocato una
audizione con gli assessorati competenti per avviare una verifica delle
procedere seguite e delle autorizzazioni rilasciate dall’assessorato
regionale al Territorio (Via) (Vas) alla società che ha proposto il
progetto. Riconvocheremo una seduta per fare lo stesso con l'assessorato
all'Energia che ha rilasciato l'AIA”. Lo dice il presidente della
Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, Mariella Maggio, che
condivide i dubbi espressi dai giovani di Agesci Carlentini 1 e
Francofonte 1, dell'Avis Carlentini, dell'Azione Cattolica di Carlentini
e Francofonte, e dell'associazione culturale Quota 190, che ieri hanno
inviato una lettera ai ministri della dell’Ambiente e della Salute, agli
assessori regionali alla Salute e all'Ambiente e a tutti i parlamentari
regionali e nazionali della provincia di Siracusa contro la nuova
discarica. “È necessario fare chiarezza sugli atti di cui erano
responsabili i dirigenti coinvolti nelle indagini – aggiunge Maggio - Lo
dobbiamo ai cittadini per la salvaguardia della loro salute e per la
necessaria trasparenza e legalità che è alla base di qualsiasi attività
della pubblica amministrazione”. Palermo 5 aprile 2017.
Un sospiro di sollievo per
popolazione del comprensorio ed amministrazione Comunale che aveva
fortemente chiesto venisse bloccata la realizzazione della discarica.
Lentini
- Neri no discarica Armicci, si ricorso e
valorizzazione territorio.
Il Magistrato
Nello Neri
(ascolta intervista),
già sindaco della Città di Lentini,
è contrario alla realizzazione della discarica di Contrada Armicci e
per bloccarne l’apertura vede positivamente l’iter del ricorso a
Tar. Il magistrato nella disamina della situazione lentinese punta
l’accento anche sulla necessità per il comprensorio Leontino di
una valorizzazione di forze locali in vista delle prossime elezioni
regionali. Nello Neri, focalizzando la questione inerente la
realizzazione di un termovalorizzatore, ha espresso parere positivo
all’eventuale installazione di un impianto che secondo la sua
visione porterebbe nel comprensorio "svariati benefici sia economici
che ambientali". La discussione in Città è sempre “accalorata” sulla
questione dei rifiuti, lo smaltimento e l’impatto ecologico. I
pareri sull’ambiente e la sua tutela nel comprensorio Leontino
sono molti e controversi, ed ogni riferimento operativo ad oggi ha
trovato molti ed improduttivi ostacoli.
Lentini –
Inaugurato Tribunale
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Costanza Caracciolo lentinese : èstata “Velina” a Striscia
Lentini - La studentessa lentinese Costanza Caracciolo
18 anni, alta 170, essendo stata la vincitrice dell’edizione “Veline 2008”,
aggiudicandosi la vittoria nella finale di giovedì 18 settembre a Cologno
Monzese presentata da Ezio Greggio si esibisce nel tg satirico di
Antonio Ricci. La giovane bellezza siciliana di
Lentini aveva vinto la manifestazione, che le ha dato accesso al programma
“Striscia la Notizia“, in coppia con la studentessa romana 18enne
Federica Nargi
alta 177. La manifestazione - spettacolo, era stata in realtà una
selezione fra centinaia di ragazze che avrebbero voluto diventare le
“Veline” del programma ideato da Antonio Ricci ed in onda in fascia
serale su Canale 5. La bionda ragazza lentinese era giunta, dopo avere
superato i turni precedenti, in finale a Cologno Monzese dove era stata
abbinata con la bruna 18enne romana Federica Nargi per competere con le
altre coppie concorrenti. Le aspiranti “Veline” hanno dato prova di
destrezza e capacità personali cimentandosi in varie specialità dello
spettacolo. Ezio Greggio, da grande mattatore, dopo avere tenuto tutti con il fiato
sospeso, ha pronunciato i nomi di Costanza e Federica quale coppia di
“Veline” che tutte le sere assieme al signor Enzino…. suo socio ed
amico Enzo Iacchetti saranno su “Striscia la Notizia”.
Costanza Caracciolo e
Federica Nargi hanno superato il “muro” dell’anonimato passando alla
grande nel mondo dello spettacolo. La giovane Costanza ha detto di
“dedicare l’affermazione personale ai genitori che le hanno permesso di
partecipare alla competizione”. E certo…. i genitori, il padre… il
dottore Salvatore, noto e stimato professionista radiologo lentinese,
potrà essere orgoglioso del risultato conseguito dalla sua giovane
figlia Costanza. La competizione “Veline 2008” ha avuto a livello
nazionale un riscontro notevole con risultati, in talune punte,
superiori anche all’ormai stereotipo Miss Italia, la manifestazione
rimasta mera sfilata. Il concorso “Veline” ha senza dubbio mostrato un
tocco moderno ed intelligente di selezionare giovani bellezze che
puntano al mondo dello spettacolo. Al professionista Salvatore
Caracciolo, vanno le più sincere felicitazioni dell’INFORMATORE per il
radioso futuro di Costanza nel modo dello spettacolo. Questo risultato è
motivo di orgoglio dei lentinesi per bene.
Lentini
-
Prefetto Basile
incontra
politici ed antiracket
Presieduta dal prefetto Benedetto Basile, e dal
sindaco di Lentini Alfio Mangiameli si è tenuta
a Palazzo di Città presenti i rappresentanti
della giunta, del Consiglio Comunale, e
dell’Associazione Antiracket una riunione per
l’esame dei problemi cittadini: prevenzione e
sicurezza sviluppo economico e sociale, il
completamento delle opere pubbliche, da anni, in
fase di realizzazione. Il prefetto di Siracusa
Benedetto Basile ha ascoltato il sindaco, gli
esponenti della giunta, il presidente del
Consiglio Salvatore Di Mari il consigliere Enzo
Crisci, (da poco dichiaratosi indipendente
essendosi dimesso dal DS). Molti i consiglieri
dell’opposizione e della maggioranza
assenti. L’on Enzo Nicotra ha posto l’accento
della discussione sul completamento del Palazzo
di Giustizia e su un suo antico progetto per la
realizzazione di una scuola per agenti di
polizia penitenziaria Il vice questore di
Lentini Fusco ha evidenziato la questione
dell’ordine pubblico e del potenziamento
dell’organico del Commissariato di Ps ed il
trasferimento in un sito più adeguato. Molte le
promesse di impegno da parte del Prefetto tanto
che sulla sua corposa agenda ha fatto inserire
tutti i problemi che sono stati posti sul
“tappeto” di Lentini. E’ stato evidenziato
l’impegno da parte del prefetto Benedetto Basile
a sostenere nelle “alte” sedi istituzionali la
soluzione dei maggiori problemi della Città di
Lentini. Il sindaco Alfio Mangiameli ha anche
donato al prefetto Benedetto Basile una copia di
un’antica moneta di Leontinoi.
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LENTINI |
ASSESSORE SCONFESSATO, SI SFALDA GRUPPO
MAGGIORANZA, DIMISSIONI CONSIGLIERA CULICI
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LENTINI
– ASSESSORE SCONFESSATO, SI SFALDA GRUPPO DI
MAGGIORANZA, DIMISSIONI CONSIGLIERA CULICI.
Con un documento “duro” la dott.ssa Maria Grazia Culici
stigmatizza la situazione politica lentinese ed afferma:”L’assessore,
nonché segretario politico, espressione di “Per Lentini” non ha
dimostrato di essere l’assessore di tutto il movimento ed ha assunto
iniziative amministrative e politiche da me stigmatizzate più volte;
malgrado ciò, ripetute, senza avviare i corretti e idonei confronti
all’interno del movimento”. Le motivazioni della dott.ssaMaria Grazia
Culici sono state evidenziate con la lettera di dimissioni:” La
consigliera comunale d.ssa Maria Grazia Culici, ha presentato le sue
dimissioni dall'associazione "Per Lentini - Patto Civico", con una nota,
trasmessa al presidente avv. Aldo Failla e al segretario politico sig.
Ciro La Ferla, in cui ne esplicita le motivazioni. Al Presidente della
Associazione “Per Lentini – Patto Civico” Avv. Aldo Failla, Al
Segretario Politico dell’Associazione “Per Lentini – Patto Civico” Sig.
Ciro La Ferla ed Ai soci della Associazione “Per Lentini – Patto Civico"
In campagna elettorale, nello spirito del Patto Civico, la lista civica
“Per Lentini” aveva riunito, sotto lo stesso simbolo, candidati
accomunati da un unico fine: Rosario Lo Faro sindaco e il programma suo
e del Patto Civico per il bene della Città di Lentini. Dopo il successo
dei risultati elettorali della lista civica, ho accettato la decisione
di alcuni di proporre ad assessore Ciro La Ferla. Ho accolto
positivamente, e sollecitato, la costituzione dell’associazione “Per
Lentini – Patto Civico”, per promuovere la costruzione di una realtà
politica che legasse le varie anime della lista e ci rappresentasse in
Consiglio Comunale, nell’Amministrazione e nella vita cittadina. A
distanza di più di sei mesi dalla sua costituzione, il movimento, a mio
parere, rimane staticamente ancorato alla mancanza di progettualità e
programmazione, diventando di fatto semplice sostegno per altre realtà
politiche e non, unita ad una debole dialettica interna ed esterna che
non può portare frutto per il domani del movimento e della città.
L’assessore, nonché segretario politico, espressione di “Per Lentini”
non ha dimostrato di essere l’assessore di tutto il movimento ed ha
assunto iniziative amministrative e politiche da me stigmatizzate più
volte; malgrado ciò, ripetute, senza avviare i corretti e idonei
confronti all’interno del movimento. Pertanto, con consapevolezza
personale e politica, ho formulato le mie dimissioni da socio
dell’associazione “Per Lentini – Patto Civico”. Cordialmente Maria
Grazia Culici”. Il dado è tratto, la frattura in seno
all’amministrazione Lo Faro è in corso.
LENTINI
–
Santi Terranova lascia giunta Bosco: ultimo atto
acquisisce per Comune beni confiscati a mafia.
L’assessore Santi Terranova con uno scritto di poche righe ha esternato
la sua decisione di dimettersi dall’incarico amministrativo che, fin
dall’elezione del sindaco Saverio Bosco, ha ricoperto per la Città di
Lentini. L’avvocato Santi Terranova nel comunicato ha inizialmente
menzionato l’ultimo suo impegno svolto per la Città : l’acquisizione per
Comune leontino, presso la Prefettura di Catania, di beni confiscati a
mafia.
Santi Terranova
scrive
testualmente : “Ho
il piacere di comunicare agli organi di stampa che lo scorso 16 maggio,
presso la Prefettura di Catania, ho perfezionato, su delega del sig.
sindaco dott. Saverio Bosco, la delibera n.89 del 8 maggio 2018,
acquisendo nell’interesse dell’Ente, due beni immobili confiscati alla
criminalità organizzata. Informo, altresì, che tale compito è stato
l’ultimo da me assolto quale assessore del Comune di Lentini. Infatti,
sopraggiunte ragioni di natura strettamente personale, mi hanno indotto
a considerare conclusa una delle esperienze più significative e
qualificanti che un uomo possa fare nel corso della sua vita : servire
la propria Città. Mi rendo conto di interrompere, purtroppo, un percorso
amministrativo ricolto esclusivamente al bene della nostra Lentini, ma
ritengo di avere contribuito, con dedizione ed impegno, a porre le basi
per il raggiungimento di tale obiettivo. prima di rassegnare le mie
dimissioni nelle mani del Sindaco, ho avuto il piacere di salutare i
componenti del movimento ORA, i giovani delle varie Associazioni e
quanti altri hanno condiviso i momenti più importanti dell’espletamento
del mio mandato, rassicurando tutti che, anche da semplice cittadino e
professionista, continuerò – com’è mia abitudine- ad offrire il mio
contributo per tutelare la salute di tutti i cittadini e l’integrità del
nostro territorio”. Il ciclo politico di Santi Terranova è
costellato da impegni profusi per la collettività contro il malaffare :
discariche abusive, Osservatorio Permanente su tutela salute e
territorio, l’impegno per coinvolgere
Raymond Bondin Maltese
(ascolta intervista),
ed ambasciatore UNESCO, per iniziare il percorso d’inserimento della
festa in onore di S. Alfio tra i beni immateriali sono alcuni dei
risultati. Lentini perde un professionista attivo e votato alla politica
non per arricchirsi ma per fare, i lentinesi si augurano certo che il
successore, assessore entrante, possa proseguire il lavoro di Santi
Terranova con intenti simili, entusiasmo e professionalità.
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LENTINI – Discariche
abusive ed autorizzazioni regionali: Santi Terranova, esposto in
Procura.
Quale assessore Terranova ha
presentato, nei giorni scorsi, un esposto - denuncia alla Procura
Palermo e di Siracusa e per conoscenza al Prefetto siracusano. La
vicenda denunciata si riferisce all’Autorizzazione Integrata Ambientale
(AIA) n. 1905 del 5 novembre 2015 rilasciata dalla Regione Siciliana
alla ditta Pastorino ed avente per oggetto l’apertura di una nuova
discarica di rifiuti speciali non pericolosi in contrada “Armicci” nel
territorio di Lentini. Il Comune di Lentini già aveva presentato
ricorso straordinario al Presidente della Regione, l’otto marzo 2016,
per dimostrare l’assoluta illegittimità dell’autorizzazione AIA ed
ottenerne la revoca. La trattazione del ricorso non è stata ancora
svolta per una richiesta pendente al CGA su alcune eccezioni sollevate
dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione, e la prossima adunanza
CGA è fissata per il 13 marzo 2018. L’esposto dell’assessore (ambiente)
Santi Terranova evidenzia : “Nel corso di un sopralluogo svolto in c.da
Armicci nel settembre 2016 mi accorsi che attigua al luogo destinato
all’apertura della nuova discarica (una vecchia cava di tufo di
1.300.000m3) insiste un’area di di circa 100.0000mq, originariamente
costituita da altre cave di tufo dismesse, che era stata interessata in
epoca molto prossima al mio sopralluogo da imponenti opere di
riempimento con terre e rocce. Tale area al momento del mio sopralluogo
risultò interamente recintata con muretti di cemento e rete metallica e
protetta da grandi cancelli dei quali uno si affaccia proprio sulla
cava nella quale la ditta Pastorino intende realizzare giusta AIA la
discarica di rifiuti speciali. Da accertamenti eseguiti presso l’ufficio
tecnico comunale ho appreso che l’area di riempimento appartiene alla
ditta Giuseppe Leonardi operante nel campo dei rifiuti anche in
territorio di Lentini la quale il 5 marzo 2015 e 29 settembre 2015 era
stata autorizzata a realizzarvi un agrumeto”. La circostanza segnalata
alla Procura della Repubblica di Siracusa con procedimento penale RGNR n
9386-2016, ha ottenuto, nel settembre dello scorso 2017, dal GIP
competente un provvedimento di sequestro dell’intera area ipotizzando il
reato di apertura di discarica non autorizzata. La richiesta alla
Regione di revoca del provvedimento AIA n. 1905 era stata nuovamente
inviata dal Comune agli organi competenti ma successivamente è rimasta
priva di riscontro. “Queste problematiche – commenta Santi Terranova -
sono state rappresentate alla Commissione Regionale Territorio ed
Ambiente presente Vania Contraffatto, assessore del tempo, e l’ingegnere
Mauro
Verace, ma allo stato sembra che malgrado tutto l’autorizzazione l’AIA
n. 1905 risulti pienamente valida e quindi esecutiva”. La ditta
Pastorino concessionaria ancora non ha iniziato i lavori di avviamento
della discarica anche se erano stati annunciati con missiva, pochi
giorni dopo, l’insediamento della giunta Bosco. Santi Terranova aggiunge
: ”Non si può sottacere il timore della collettività per il pericolo
ambientale”. Lentini, il suo ambiente, troppo spesso sono stati punto di
discariche non autorizzate usate anche dai criminali, la più eclatante
e pericolosa azione d’inquinamento fu la scoperta nell’estate 1985,
riguardante un vasto punto di raccolta di rifiuti
radioattivi
ad Armicci provenienti dalle ASL del
tempo da tutto il nord Italia. L’operazione di bonifica, allora fu lunga
e difficile, poiché centinaia furono i tir carichi di materiale
cancerogeno scaricati e sotterrati in modo incontrollato e senza misura
di sicurezza. I tumori nel territorio del triangolo Lentini –
Carlentini e Francofonte, come risulta dall’apposito registro sono
sempre in preoccupante aumento.
Lentini
-
L’associazione per bambini leucemici “Manuela
e Michele” ha incaricato l’avvocato Santi Terranova di presentare una dettagliata denuncia alla
Procura della Repubblica di Siracusa per avviare un’nchiesta sulle morti
“Bianche” : le leucemie che nel territorio tra Lentini Carlentini e
Francofone si verificano con preoccupante ed elevata incidenza.
L’avvocato Santi Terranova ha presentato una dettagliata denuncia
indirizzandola sia al. Procuratore della Repubblica Dr. Roberto CAMPISI
che al Sost. Proc. della Repubblica Dr. Maurizio MUSCO. Si tratta di un
documento di grande valenza, sia dal punto di vista storico, per gli
eventi che sono citati dal noto professionista Santi Terranova che per i
collegamenti tra i fatti che nel tempo si sono susseguiti sul territorio
“incriminato”. E’ per nulla togliere all’opera del professionista e
dell’incessante impegno dell’associazione “Manuela e Michele” è
necessario riportare integralmente quanto ha denunciato l’avvocato Santi
Terranova alla Procura della Repubblica dopo avere ricevuto il
qualificante mandato……..
C’è poco da dire- ancora un bimbo morto di leucemia –Guarda che
cielo stasera; è chiaro, è intenso, è vivo! Sembra che questo mondo sia
buono per davvero. Eppure, è la purezza dell’aria che si celebra
solamente, e ci emoziona la stessa aria inafferrabile ed infida che ci
sta ammazzando. Cosa vuoi ragazzo mio, c’è poco da dire ormai; ciò che è
stato, è stato! Dei tuoi sedici anni ne parleremo ancora un po’ per dire
che è un peccato; ma, le lacrime che non finiranno sono negli occhi dei
disperati che quest’aria mentitrice ha ferito (Salvatore Caruso -
Lentini) LA DENUNCIA :” Ill.mi Sigg. Procuratori della
Repubblica, ho ricevuto incarico dall’Associazione “Manuela-Michele” per
bambini leucemici di Lentini, in persona del suo Presidente pro-tempore
Sig.ra CARDILLO Lucia in Laezza, di predisporre un atto di denuncia che
stimoli le LL.SS.ILL.ME all’avvio di una indagine giudiziaria allo scopo
di accertare e reprimere comportamenti dolosi o colposi connessi con il
fenomeno dello sconsiderato aumento di casi di leucemia, soprattutto
infantile, che si registra nel territorio di Lentini e paesi limitrofi
da almeno un ventennio. Consapevole della attenzione che Codesta Procura
ha rivolto, da diversi anni, alla repressione dei reati c.d. ambientali
e nella convinzione che i timori nutriti dall’Associazione Manuela -
Michele circa la concreta possibilità che i numerosissimi casi di
leucemia possano essere causati dalla commissione di reati contro
l’ambiente siano fondati, mi determino, anche quale socio sostenitore
della predetta Associazione (della quale condivido gli scopi e le
finalità), a sottoporre alla Vostra Autorevole attenzione le seguenti
considerazioni che traggono spunto dall’approfondimento di alcune
vicende che si sono verificate nel territorio di Lentini nell’arco
dell’ultimo ventennio. A Lentini, in Sicilia, si muore di morte naturale
come in ogni altra parte del mondo. Ma, a Lentini, in Sicilia, i bambini
soprattutto, muoiono di leucemia più che in ogni altra parte d’Italia.
E’ questo il dato, tragico ed inquietante, che si ricava dall’Atlante
delle mortalità per tumori e per patologie cronico degenerative in
provincia di Siracusa istituito nel 1995 a cura del Registro
Territoriale di Patologia dell’ASL 8 di Siracusa sotto l’egida della
Provincia Regionale di Siracusa e dell’Istituto di Igiene
dell’Università degli Studi di Catania.“In provincia di Siracusa si è
osservato, negli ultimi anni, un aumento della mortalità per leucemia
nel sesso maschile ed un andamento stazionario in quello femminile.
Rispetto al quinquennio 95-99, estendendo l’osservazione ad 8 anni
(95-2002) i TSI (Tassi Standardizzati sulla popolazione Italiana)
provinciali si attestano intorno a quelli regionali e nazionali, ad
eccezione del Distretto di Lentini dove si osservano TSI di gran lunga
maggiori rispetto a quelli nazionali e regionali e RSM (Rapporto
Standardizzato di Mortalità) dotati di significativa statistica in
entrambi i sessi. [ ] Nell’ultimo triennio (99-2002) si è osservato un
forte trend in crescita a Lentini tra i maschi.[ ]” Questo dato, per
quanto ci è dato sapere, nell’ultimo periodo di osservazione (2003-2004)
non solo si è consolidato, ma è cresciuto e sembra ineluttabilmente
destinato a crescere. Siamo, dunque, consapevoli che a Lentini, più che
in ogni altra parte della Regione e della Nazione, si muore per leucemia
e lo siamo, sconsolatamente, da molto, troppo tempo. Nel mese di Marzo
1991, il drammatico fenomeno aveva spinto alcuni cittadini di Lentini a
dar vita all’Associazione “Manuela-Michele per bambini leucemici” , che
accoglie – per la maggior parte - genitori di bambini morti per
leucemia, con lo scopo di stimolare gli organi competenti all’avvio di
una indagine conoscitiva sulle cause del fenomeno stesso. Nell’ottobre
del 1994, il Ministero della Sanità e dell’Ambiente era stato
interessato dall’On. Puccio Forestiere con una interpellanza
parlamentare che denunciava la forte crescita delle mortalità per
patologie tumorali nella zona nord della provincia di Siracusa e, in
particolare, di quelle per leucemia nella zona del triangolo Lentini –
Carlentini - Francofonte. Negli anni successivi, diversi organi di
stampa nazionali e locali hanno mantenuto viva l’attenzione sul
singolare e nefasto fenomeno. Nulla, però, è cambiato. Anzi. A Lentini
si continua a morire per leucemia più che in ogni altra parte
dell’Italia. Ma che cos’è la leucemia e quali sono le cause che la
scatenano? << Si tratta di una patologia relativamente rara, ma
l'aumento graduale degli ultimi anni l'ha resa sempre più rilevante. Le
ragioni dell'aumento sono di due tipi: l'effettivo aumento di incidenza
ma anche il miglioramento delle tecniche diagnostiche. In termini
generali la leucemia linfatica acuta colpisce quasi esclusivamente i
bambini e gli adolescenti (età media alla diagnosi 10 anni), la forma
mieloide acuta soprattutto l'età adulta, assai rara prima dei 40 anni e
con picchi di incidenza che crescono col progredire dell'età. Le forme
croniche, invece, tendono a prevalere in età avanzata, con un maggior
picco di incidenza intorno ai 35-50 anni fino agli 80-84 anni per la
forma linfatica cronica. Quest'ultima è caratterizzata da un andamento
lento, risponde abbastanza bene alla chemioterapia e in alcuni gruppi di
pazienti presenta lunghi periodi di assenza durante i quali non vi è
necessità di alcun trattamento. La mieloide cronica ha invece il suo
picco di incidenza intorno ai 60 anni ed è caratterizzata da una lunga
fase cronica seguita da improvvise fasi acute di replicazione. Per quel
che concerne, invece, i numeri delle singole forme di leucemia, quella
acuta promielocitica è la più rara: si contano, infatti, 100 casi
all'anno in Italia. La leucemia linfatica acuta esiste in varie forme ed
è quella dove si sono registrati i minori progressi terapeutici; quella
cronica, invece, registra 1200 casi annui. La leucemia mieloide acuta
registra 8 nuovi casi l'anno per 1.000.000 di bambini di età inferiore a
15 anni. Regredisce facilmente nel 75% dei casi, in seguito alla terapia
d'urto iniziale. In Italia il numero di nuovi casi di leucemia mieloide
cronica è di 600 all'anno con un picco in età adolescenziale. “In tutto
il mondo l'incidenza della leucemia nelle sue varie espressioni cliniche
è in continuo aumento. L'Italia, tra l'altro, nell'ambito dei paesi
occidentali, vanta il poco invidiabile primo posto nell'incidenza della
malattia con 10-12 nuovi casi all'anno ogni 100.000 abitanti. >> Ma
quali i principali fattori di rischio? << Nonostante gli enormi
progressi nel trattamento della leucemia, la causa della malattia e le
modalità di prevenzione sono ancora sconosciute. I ricercatori ritengono
che la malattia sia legata ad una complessa interazione di fattori
genetici individuali e biochimici con la possibile partecipazione di
agenti virali. Si tratterebbe cioè di modificazioni nella struttura dei
geni, localizzati nei cromosomi all'interno di ogni cellula, che
determinano una crescita incontrollata dei globuli bianchi. Ecco i
principali fattori considerati responsabili: Fattori ereditari Possono
rendere certe persone più predisposte. Aumentano, per esempio, le
probabilità che il gemello di un leucemico si ammali. Anomalie
congenite Alcune anomalie non ereditarie come la Sindrome di Down sono
associate ad un più alto rischio di leucemia. Esistono inoltre alcune
patologie come la Sindrome di Fanconi e l'atassia a loro volta associate
a una maggiore incidenza della malattia. Raggi x Possono aumentare in
alcuni casi la suscettibilità alla leucemia. Lo stesso dicasi per altre
forme di radiazioni, come possono confermare gli esiti tragici della
bomba atomica in Giappone e del disastro di Chernobil, che hanno
confermato la responsabilità delle radiazioni nucleari nell'insorgenza
delle leucemie. Virus Si tratta in particolare di virus erpetici e di
retrovirus. Sono sospettati poiché correlati a certi tipi di leucemie
negli animali e perché possono causare mutazioni genetiche. Irritanti
chimici La presenza di sostanze inquinanti nell'aria, per esempio il
benzene, altri idrocarburi e i pesticidi, appaiono oggi una causa
determinante dell'aumento dei casi di leucemia. Noi dell’Associazione
lentinese “Manuela e Michele per bambini leucemici” non abbiamo alcuna
competenza medico-scientifica per affermare che la morte dei nostri
figli sia dipesa dall’una anziché dall’altra delle cause più sopra
descritte. Tuttavia, in quanto cittadini di quel centro nel quale si
registra il più alto tasso di mortalità per leucemie del territorio
nazionale, riteniamo di poter ragionevolmente escludere almeno tre dei
cinque principali fattori di rischio sopra elencati. L’ereditarietà, le
anomalie congenite o l’attacco di virus erpetici o di retrovirus
(peraltro non individuate come cause della morte di alcuno dei nostri
congiunti), come fattore di rischio, non si conciliano affatto con la
“concentrazione” dei numerosissimi casi di leucemia proprio nella nostra
zona: piuttosto, si registrerebbe un dato statistico, pressoché
omogeneo, su tutto il territorio nazionale. Ci sembra ragionevole,
quindi, propendere per uno dei fattori di rischio che abbia a che fare
con l’ambiente in cui viviamo, in cui i nostri figli sono cresciuti e
morti, in cui altri nostri figli tuttora vivono e crescono ed altri
vivranno e cresceranno. E’ per loro che, lungi da noi la volontà di
creare allarmismi (per raggiungere quale scopo, poi?), intendiamo, con
la presente denuncia, stimolare un’indagine che dia una risposta ai
nostri interrogativi. VI E’ RADIOATTIVITA’ NOCIVA A LENTINI? Anche se
Lentini non è Chernobil e non vi è mai esplosa alcuna bomba atomica,
possiamo escludere la radioattività nell’ambiente che ci circonda? J. W.
Gofman, autore del libro “Radiation and human health ha svolto
un’indagine sugli effetti della radioattività. Alla conoscenza
dell’opera di tale illustre scienziato siamo giunti attraverso una
pagina di una non meglio identificata rivista di medicina che, in epoca
che non sappiamo precisare, pubblicò un articolo del seguente tenore“…Il
21.1.1968 un bombardiere B-62 americano che trasportava quattro bombe H
cadeva sul ghiaccio della Groenlandia disintegrandosi e spargendo
rottami radioattivi su un’area vastissima di terra e di mare. Subito
dopo vennero organizzati i lavori per eliminare i frammenti radioattivi
dal suolo e dal ghiaccio e a questi lavori parteciparono centinaia di
operai dalla Danimarca e dalla Groenlandia, spesso con la sola
protezione di un paio di guanti. […] da allora la Groenlandia è
diventata un posto malsano. Già l’anno successivo la mortalità era
raddoppiata, e quando sono arrivati i tumori si è formata
un’associazione fra gli operai che parteciparono ai lavori. La malattia
che ha colpito di più in Groenlandia è la leucemia, che normalmente si
associa al plutonio. [… ] Anche in Italia c’è poco da stare allegri. Non
si sa, per esempio, che effetto avrà sul sistema immunitario dei
siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste
dagli americani nel suolo.” Per l’approfondimento di tale “notizia”
l’articolo, poi, rimanda allo studio eseguito dal Prof. J. W. Gofman nel
trattato citato. Quanto appreso ci spinge ad una riflessione: si parla
di “scorie nucleari” nascoste dagli “americani” nel suolo e, se si parla
dei “siciliani di Lentini” non c’è dubbio che si fa riferimento a noi ed
alla nostra città. Ma cosa lega Lentini agli americani? La risposta è
semplice: la base militare di Sigonella, o SAIGONELLA, come la chiamano
gli ottomila militari americani che, da oltre quarant’anni, ci vivono e
lavorano. E di quali “scorie nucleari” si parla? Qualcuno ha mai
indagato sulla veridicità di tale “notizia” che, per la peculiarità e
continua presenza degli americani in territorio di Lentini, sembra
essere quanto meno “plausibile”? Nel 1968, in Groenlandia, precipitò un
aereo americano carico di bombe H e, nel giro di qualche anno, le
persone che erano venute a contatto con i rottami sparsi in una
vastissima area si ammalarono di leucemia. Ed in quel luogo la leucemia
divenne una delle più frequenti cause di morte. Anche a Lentini, il
12.7.1984, precipitò un aereo americano. Un quadrigetto C141B
“Starlifter” dell’US Air Force si schiantò in C.da Sabuci-S.Demetrio,
alle porte di Lentini, dopo essersi levato in volo da Sigonella diretto
a Nairobi in Kenia e nell’impatto morirono 9 militari americani. Gli
americani giunsero sul posto qualche minuto dopo lo schianto ed
ostacolarono militarmente l’intervento dei mezzi di soccorso locali e fu
sottratta l’indagine alle Autorità italiane. Le autorità USA mantennero
il massimo riserbo sul carico trasportato dal velivolo ma alcuni organi
di stampa ipotizzarono la presenza a bordo di armi nucleari. << Quel
giorno ero ospite di un mio parente nella sua casa di campagna in C.da
Bonvicino – ci racconta un nostro amico - allorquando sentì il rumore di
un aereo che volava a bassa quota. Ci affacciammo tutti nel giro di
qualche istante. Io presi la macchina fotografica e riuscì a scattare
qualche fotogramma appena qualche secondo dopo l’assordante boato. Notai
che il luogo in cui era appena caduto l’aereo era sorvolato da un
elicottero americano. Nel breve volgere di alcuni minuti giunsero sui
luoghi i mezzi di soccorso americani. Ricordo che da un automezzo dei
pompieri, forse per il forte calore che emanavano i resti del velivolo,
esplose un serbatoio contenente una sostanza schiumosa investendo un po’
tutti quelli che erano accorsi. Un militare americano, armato di un
grosso fucile a pompa, accortosi che io stavo scattando delle foto, si
avventò verso di me tentando di strapparmi dalle mani la macchina
fotografica. Non vi riuscì perché ebbi il tempo di scappare. La zona
venne circondata dai militari americani che impedirono l’accesso a
chiunque, anche ai Carabinieri, agli Agenti di Polizia ed ai Pompieri
che intervennero circa un quarto d’ora dopo l’incidente. Conservo ancora
le foto che scattai quel giorno e ve le consegno per tutto quello che
potrà servire>> La zona dove precipitò l’aereo americano venne
transennata e, per almeno una quarantina di giorni, la SS 194 che
collega Catania a Ragusa, fu interdetta al traffico veicolare. Un altro
incidente aereo, del quale però abbiamo solo scarne notizie, si verificò
nel Giugno del 1985. Un aereo dell’aviazione americana, in volo verso la
base di Sigonella, perse quota sui cieli di Lentini. Il pilota riuscì ad
evitare l’abitato, dirigendosi in campagna. L’aereo si schiantò al suolo
e i militari che si trovavano a bordo persero la vita. L’area rimase
invalicabile, per diversi mesi, fino a quando tutti i pezzi del velivolo
precipitato non furono raccolti. Identico protocollo, come si vede,
adottato in occasione dell’incidente avvenuto nel Luglio del 1984. Cosa
trasportavano i due aerei americani sui cieli di Lentini? Oltre ai
velivoli e, purtroppo, agli uomini che perirono nei due incidenti,
cos’altro precipitò sul suolo di Lentini? <<Da quando è nata, la Base
Militare di Sigonella ricopre un ruolo fondamentale nello stoccaggio e
nella manutenzione di testate e munizioni delle unità della VI flotta ed
i reparti del’aviazione USA e NATO. Nella base opera, infatti, il
“Weapons Department” con militari che movimentano annualmente armi per
80 milioni di libbre (una libbra corrisponde a circa 450 grammi).
L’infrastruttura è classificata dai vertici militari statunitensi quale
“Special Ammunitions Depot” (Deposito di munizioni speciali), in quanto
è a Sigonella che viene effettuato lo stoccaggio delle bombe nucleari
del tipo B57 utilizzate per la guerra antisottomarino. Essa è l’unica
base aeronavale degli USA nel Mediterraneo preposta a questo scopo e le
bombe antisom custodite sono stimate intorno alle 100 unità. Esse
vengono messe a disposizione oltre che ai P-3C “Orion” della Us Navy,
anche agli aerei britannici da pattugliamento marittimo “Nimrod MR.2”
che operano nel bacino in ambito NATO. Una ventina circa di queste
testate nucleari sono destinate ai velivoli “Atlantic” debitamente
preposti in forza al 41° stormo dell’Aeronautica Italiana che ha sede
presso l’aeroporto di Sigonella. Il numero delle testate nucleari
ospitate a Sigonella cresce in particolari periodi di esercitazioni o di
crisi internazionale, quando la base aeronavale funziona da centro di
manutenzione per le armi nucleari destinate alle unità navali della VI
flotta ed ai velivoli aerei imbarcati. Periodicamente vengono dislocate
a Sigonella anche le testate nucleari del tipo B-43, B-61 e B-83 con
potenza distruttiva variabile da 1 Kiloton a 1,45 Megaton, in dotazione
ai caccia dell’US Air-Force operativi nelle basi tedesche e britanniche
e presso la base aerea di Aviano (PN) e che vengono periodicamente
trasferiti nel Mediterraneo.>> Questi brevi cenni, che abbiamo
estrapolato dall’ottimo lavoro di Antonio Mazzeo più volte citato,
consentono o non di ritenere verosimile la concreta possibilità che il
nostro territorio, quello di Lentini, si trovi, da lunghissimo tempo,
notevolmente esposto agli effetti diretti della radioattività? Gli
avvenimenti citati e le circostanze denunciate circa la potenzialità
altamente inquinante della base di Sigonella, a Lentini, sono in
rapporto di causalità con l’elevatissimo tasso di mortalità per
leucemie? Sembrerebbe di sì. E c’è di più. Secondo le fonti di
informazione più volte citate sembra verosimile che la base di Sigonella
smaltisca i rifiuti prodotti in enorme quantità nell’ampio complesso
militare proprio in territorio di Lentini, in C.da Armicci. E’ questa
un’area, trasformatasi in una vera e propria bomba ecologica, nella
quale confluiscono anche i rifiuti prodotti dai comuni di Lentini,
Carlentini, Francofonte ed Augusta. Nel passato, anche recente, la DIA
di Catania ha avviato numerose indagini allo scopo di accertare e
reprimere reati di natura ecologica, quali quelli attinenti alle
discariche abusive, ed in più di un caso sono stati accertati forti
interessi della mafia. Quello delle discariche abusive è un problema che
attanaglia il territorio di Lentini da moltissimo tempo. E nell’ambito
di questo nostro ricorso a Codesta Autorità Giudiziaria, non possiamo
esimerci dal fare riferimento a quelle discariche abusive scoperte nel
territorio di Lentini nel Giugno del 1988 in C.da Biviere (alle cave di
tufo dismesse, per intenderci) in C.da Serravalle, in c.da
Scalpello-Armicci e in c.da Nasche di Zanne. Il 13.6.1988 i CC di
Lentini segnalarono alla competente Autorità Giudiziaria (l’ex Pretura
Circondariale di Lentini) il rinvenimento in C.da Scalpello-Armicci di
Lentini di un TIR e di due containers stracolmi di rifiuti c.d.
“speciali (rifiuti ospedalieri). La Magistratura, per quello che ci
risulta dalla allegata certificazione rilasciata dalla Cancelleria del
Tribunale di Siracusa - Sezione distaccata di Lentini, avviò diversi
procedimenti: Quello iscritto al n.1716/1988 “Atti relativi al
rinvenimento di due containers contenenti rifiuti speciali ospedalieri
in C.da Scapelllo-Armicci” (Segnalazione dei CC di Lentini prot. n.166
del 13.6.1988); Quello iscritto al n.1718/88 “Atti relativi al sequestro
di due discariche abusive in C.da Serravalle” (Prot. n.14519 del
25.6.1988 dei CC di Lentini; Quello iscritto al n.1894/88 “Atti
relativi alla segnalazione dell’Uff. Sanitario del Comune di Lentini
relativa alla discarica abusiva sita in C.da Nasche di Zanne” (Prot. USL
28 n.494 del 24.6.1988. Nel contesto di tali indagini furono individuati
alcuni soggetti a cui, verosimilmente, potevano ricondursi le “gestioni”
delle diverse discariche abusive rinvenute: tali DI MARTINO
Giovambattista, PAGANO Sebastiano e GUERCIO Filippo, questi ultimi due
amministratori della Coop. BLOCCHI FIUMEFREDDO. L’esito dei predetti
procedimenti, e di altri eventualmente aperti dalla Procura di Siracusa
(a cui i predetti fascicoli furono trasmessi, per competenza,
nell’Ottobre del 1989), non ci è noto. Ci è noto, invece, e vieppiù è
noto alle Forze dell’Ordine operanti (CC, VV.UU., Vigili Sanitari) che
nelle discariche scoperte nelle C.da Scalpello-Armicci, Serravalle,
Nasche di Zanne, venivano stoccati abusivamente rifiuti ospedalieri
provenienti da diverse USL del Nord Italia. La “scoperta” destò molto
scalpore anche in ambito nazionale. I mass media tennero viva
l’attenzione su quella che molti considerarono una vera e propria
“vergogna italiana” ma, nel giro di poche settimane, sulla vicenda calò
una coltre di silenzio. In molti di noi, lentinesi e genitori di bambini
morti per leucemia, il ricordo di quello “scempio” è ancora vivo nella
memoria. Tonnellate di scatole di cartone contenenti viscere ed organi
umani, flebo, siringhe, buste di plastica dalle quale fuoriuscivano
liquami maleodoranti, cartelle cliniche, lastre radiografiche e chissà
quant’altre specie di rifiuti delle sale operatorie e dei reparti di
radiodiagnostica delle USL del Nord Italia venivano, chissà da quanto
tempo, scaricate nelle cave di tufo dismesse alle porte di Lentini. Un
nostro amico, all’epoca dei fatti reporter e corrispondente di alcune
testate giornalistiche, ci ha raccontato: <<Intervenni sui luoghi del
rinvenimento pressoché immediatamente (i CC erano giunti da pochissimo.
C’erano due grossi containers, il rimorchio di un TIR e, poco distante,
la motrice del TIR. Il M.llo Frangipane, all’epoca comandante della
Stazione dei CC di Lentini si accorse subito della pericolosità del
carico contenuto in quei cassoni ed avvertì, se mal non ricordo,
l’Ufficio Igiene dell’Università di Catania. Giunsero sul posto alcuni
tecnici che rilevarono, con i contatori “geiger”, la presenza di un alto
tasso di radioattività sia in prossimità dei contenitori, sia in tutta
l’area della discarica. Scattai numerose fotografie e riuscì anche a
riprendere il contatore “geiger” che misurava la radioattività. Ricordo
che ai piedi della discarica vi era una porcilaia dove un considerevole
numero di suini pasturava fra i rifiuti (ne ho visto uno che ingurgitava
una matassa di tubicini di plastica). In quei pressi notai anche alcune
carcasse di suini. Intervenne anche l’Ufficiale Sanitario del Comune di
Lentini, il Dr. Luigi Briganti che, assieme ai tecnici dell’Ufficio
Igiene e ad un tale Prof. Sciacca di Catania, constatò la presenza di
radiottività segnalata dai contatori “geiger” sia nei pressi dei
contenitori dei rifiuti, sia nell’area della discarica. Il giorno del
loro rinvenimento i contenitori non furono ispezionati se non
dall’esterno. Il giorno successivo ricordo che intervennero altri
Tecnici (forse dell’ENEA?) i quali provvidero a rilievi analoghi a
quelli effettuati il giorno prima dai tecnici dell’Ufficio Igiene: i
loro contatori, però, non rilevarono alcuna traccia di radioattività. La
notizia destò stupore soprattutto fra quei soggetti, me compreso, che il
giorno prima avevano preso atto che altri contatori “geiger” segnalavano
la presenza di forte radioattività. Successivamente i contenitori furono
svuotati del loro carico ed i lavori andarono avanti per alcuni giorni
anche di notte. Riuscì a scattare alcune foto ed a ritrarre diversi
uomini in tuta bianca e mascherina che ispezionavano, scatola per
scatola, il contenuto del TIR e dei due containers. L’odore era acre e
nauseabondo. Pacchi di colore bianco e giallo ricolmi di viscere umane,
di flebo (ricollegai alle flebo quella matassa di tubi di plastica che
il giorno prima avevo visto essere il pasto di uno dei grossi suini che
pasturavano nella discarica), di lastre radiografiche. Moltissimi pacchi
recavano la scritta “Rifiuti ospedalieri trattati”, altri “Halipac –
Rifiuti speciali”, altri erano anonimi. Notai, senza essere visto, che
gli operatori indossavano costantemente tuta bianca, guanti e stivali e
che essi, prima dell’avvicendamento con altri operatori, sostavano su
un’area di “decontaminazione” per essere irrorati da altri colleghi con
una sostanza spruzzata con delle pompe. I lavori durarono parecchi
giorni e potei seguire il loro svolgimento per la circostanza che
parecchi degli operatori alloggiavano a Lentini nell’albergo, a
quell’epoca, gestito da mio padre. Con alcuni di loro mi intrattenni più
volte a parlare delle discariche abusive scoperte. Mi dissero che il
loro era un lavoro altamente rischioso per il pericolo di venire
contaminati da sostanze radioattive sicuramente contenute in quei
pacchi. Vi consegno, per quanto potrà esservi utile, le fotografie da me
scattate in quel periodo.>> Fra le fotografie che ci ha consegnato il
nostro amico ce ne sono due che potrebbero assumere una interessante
valenza ai fini investigativi perché corroborano un elemento, messo a
nostra disposizione da un “anonimo” simpatizzante della nostra
Associazione, costituito da una ricevuta bancaria della CCRVE che
documenta un accredito di £.57.325.665 effettuato in data 4.3.1988 sul
conto corrente n.0038806/20 intestato a MOTTA Alfio via IX Traversa n.11
BELPASSO: dette foto ritraggono un soggetto che indossa una canottiera
blu con il logo “MOTTA SERVIZI N.U.”. Il rinvenimento di quella
contabile bancaria, per come ci riferisce l’anonimo nella lettera
allegata, fra i rifiuti della discarica alcuni giorni dopo la scoperta
del carico di rifiuti ospedalieri, potrebbe significare qualcosa? Se le
discariche “scoperte” erano, per come riteniamo effettivamente che
fossero, “abusive” che significato assume la presenza su quei luoghi di
soggetti appartenenti ad una ditta che si occupa, o si occupava, di
servizi di N.U. che ha avuto la dabbenaggine di disfarsi di un documento
contabile di sicura rilevanza proprio in una discarica abusiva in
territorio di Lentini? Supposizioni fantasiose da “Sherlock Holmes della
domenica” o concreti punti di partenza per una seria indagine da parte
della Magistratura? Una cosa è certa: i rifiuti ospedalieri di grosse
USL del Nord Italia sono stati rinvenuti nel nostro territorio in
diverse discariche abusive. E’ proprio l’abusività delle discariche che
ci fa pensare ad un commercio losco, inquietantemente illecito, che – a
quanto pare – ha comportato (e comporta?) guadagni rilevantissimi. Cosa
ne è stato delle diverse centinaia di tonnellate di quei rifiuti
accumulati nelle discariche abusive installate nel nostro territorio
chissà da quanto tempo prima della loro scoperta? Si è mai provveduto
alla bonifica dei luoghi? Si è mai saputo se la USL 67, la USL 25 o la
Regione Veneto fossero consapevoli che i loro rifiuti speciali
ospedalieri venivano depositati a Lentini, in Sicilia? Quale era il
tragitto che tali rifiuti facevano per giungere a Lentini? Siamo in
grado di riferire un’altra informazione per tentare di risolvere
quest’ultimo interrogativo. Il nostro amico reporter ci ha consegnato
un’altra foto che ritrae la spiaggia di Agnone Bagni in territorio di
Augusta nell’estate del 1988, qualche settimana dopo la scoperta delle
discariche abusive a Lentini. << Una mattina d’estate fui chiamato al
telefono da un mio conoscente che aveva una casa ad Agnone Bagni, zona
di villeggiatura di molti lentinesi, il quale mi segnalò la presenza,
sulla spiaggia, di un involucro strano. Appena giunto sul luogo notai la
presenza di un pacco di colore giallo identico a quelli da me visti e
fotografati durante le ispezioni fatte alla discarica abusiva di c.da
Scalpello-Armicci di Lentini. Anche il contenuto era identico: rifiuti
speciali ospedalieri!>> Viene da pensare che i rifiuti venivano
trasportati per via mare e che il carico successivo a quello scoperto
qualche settimana prima, anziché ai maiali di C.da Armicci di Lentini fu
destinato, da qualche ignoto amante degli animali ma pessimo ecologista,
ai pesci di Agnone. Ed ancora, tornando a Sigonella. Dove vengono
smaltiti i rifiuti speciali ospedalieri prodotti nel grande ospedale
della base americana che si occupa della salute degli 8.000 e più
soldati di stanza a Sigonella e di tutti quegli altri assegnati alle
diverse altre basi della marina militare americana dislocate in tutto il
Mediterraneo? Secondo il già più volte citato dossier di Antonio Mazzeo
“…E’ alla Giano Ambiente s.r.l. che la Marina USA affida oggi lo
smaltimento dei rifiuti ospedalieri prodotti nelle infrastrutture
sanitarie della base di Sigonella. […] Fondata nel 1983, la Giano
Ambiente s.r.l. opera nel settore della bonifica, trasporto e
smaltimento e trattamento rifiuti in Italia, Germania, Francia ed
Austria e vanta un fatturato annuo di circa 4 milioni di euro. Essa è
una delle aziende di fiducia della Marina Militare Italiana: la
Direzione Commissariato in Sicilia le affida la raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti delle basi navali di Augusta, Messina e Catania;
l’impresa esegue, inoltre, lo smaltimento dei rifiuti industriali e
tossici prodotti negli impianti di Priolo e Gela di proprietà delle
principali aziende petrolchimiche” E da quando la Base di Sigonella è
installata in territorio di Lentini dove ha smaltito, nel tempo, i suoi
rifiuti ospedalieri sicuramente radioattivi e tossico-nocivi? Queste
sono le scarne “informazioni” che siamo riusciti ad assemblare per
interessare Codesta A.G. con la presente denuncia. Siamo consapevoli del
grande impegno che Codesta Procura della Repubblica ha profuso nel tempo
per l’individuazione ed il perseguimento di reati contro l’ambiente, ed
ai Magistrati che hanno svolto tale compito con assoluta competenza e
perseveranza va il nostro più sincero plauso. E a Loro affidiamo, con
estrema fiducia, la speranza che si possa finalmente giungere alla
individuazione delle cause del fenomeno che ci ha molto ed
irrimediabilmente colpiti. Dal canto nostro continueremo a lottare per
il perseguimento dei fini della nostra associazione sia come soggetti
direttamente colpiti, sia come comuni cittadini affinché cessi il
malcostume di utilizzare la nostra splendida terra di Sicilia come una
vera e propria pattumiera: lo dobbiamo a tutti i bambini di Lentini, di
Carlentini, di Francofonte. “I bambini ci guardano" titolò il nostro
concittadino Giuseppe SFERRAZZO fra le pagine di “Giro di Vite” dopo la
nostra manifestazione il 26.3.1997 contro il silenzio sulle inquietanti
morti per leucemia nella nostra zona. E’ vero! I bambini ci guardano e
si aspettano che noi…”
Avv. Santi Terranova
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LENTINI
–
Santi Terranova:
lettera aperta ai lentinesi: scuse e discarica Armicci.
lettera in pdf
Lentini –
Terranova:
Comune ricorso a Tar contro Regione, annullamento apertura discarica
Armicci.
La mobilitazione sul territorio per dire “No alla discarica Armicci” è
stata unanime nell’hinterland del lentinese.
L’avvocato
Santi Terranova
(ascolta intervista)
nella
duplice veste di assessore e grande esperto di legge ritiene che il
Comune di Lentini abbia le carte in regola per bloccare il
decreto della Regione sulla apertura della discarica in contrada Armicci.Il
provvedimento emesso il 13 dicembre dalla Regione con il quale è stato
abrogato e riscritto un capoverso del precedente decreto di rilascio
dell’Aia,Autorizzazione integrata ambientale, alla ditta Pastorino srl
di Siracusa per la realizzazione della discarica di Armicci è l’oggetto
del contendere. Il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti
della Regione Maurizio Pirillo che ha firmato l’atto contestato dal
Comune, sembrerebbe propenso ad affermare che si tratti di una
specificazione, un chiarimento all’interno di un provvedimento già
emesso nel novembre 2015, e che a suo tempo non essendo stato impugnato
sarebbe efficace per realizzare subito i lavori alla discarica di
Armicci. L’Amministrazione comunale di Lentini, ben indirizzata anche
dall’avvocato Santi Terranova, è di parere contrario poichè la modifica
di dicembre si può equiparare ad un nuovo provvedimento, e quindi ci
sono i tempi tecnici per l’impugnazione.
(ascolta interventi
Bosco e Terranova)
Lentini
–
Terranova e Bosco, inaugurano
Osservatorio Permanente su tutela salute e territorio.
L’inaugurazione dell’Osservatorio
intitolato al dottor "Franz
Cormaci" si è svolta nel Palazzo Beneventano, intervenuti,
al tavolo relatori: il sindaco Saverio Bosco, l’assessore all’Ambiente
Santi Terranova, il dott. Gino Schilirò, già direttore del Reparto di
Oncologia Pediatrica al Policlinico di Catania. Una menzione speciale
è stata enunciata per il chirurgo Giovanni Trombatore, primario di
chirurgia all’ospedale di Lentini e neo presidente della Società
siciliana di chirurgia. Istituito dal consiglio comunale il primo
dicembre, L’ Osservatorio
Permanente su Tutela Salute e Territorio
è intitolato al dottor Francesco Cormaci volto noto nella Città di
Lentini quale medico condotto e sanitario addetto alla vaccinazioni che
ha inoculato negli anni 1950 migliaia di vaccini ai lentinesi ed
abitanti del comprensorio. La tutela della salute attuata dal dott.
“Franz”, nel secolo scorso, nei confronti di migliaia di lentinesi con
i vaccini è il messaggio forte dell’intitolazione dell’Osservatorio al
professionista scomparso da anni. Santi Terranova ha detto tra le altre
cose che” dell’osservatorio fanno parte i rappresentanti istituzionali
delle forze dell’Ordine Polizia v.Questore Dell’Arte e dei carabinieri
M. Pizzo ed i componenti le organizzazioni sociali della Città oltre a
rappresentanti dei comprensori di Carlentini, Francofonte, Scordia,
Militello, Palagonia, Catania.La tutela della salute, nel territorio
passa anche attraverso la conoscenza del Registro dei tumori tenuto dal
dott. Anselmo Madeddu. L’Atlante Registro Tumori Siracusa ha ottenuto
qualche anno addietro anche l’accredito francese
IARC. Il prestigioso riconoscimento è giunto, al gruppo di ricercatori
siracusani del Registro Territoriale delle Patologie da parte dell’
I.A.R.C., l’Agenzia Internazionale di Ricerca contro il Cancro che ha
inserito Siracusa, unica da Napoli in giù ed insieme a Ragusa, tra i
duecento Registri accreditati nel mondo. Il riconoscimento francese ha
dato lo spunto agli autori del Registro di illustrare i risultati della
loro ultima ricerca, che ha indagato per la prima volta l’incidenza e
non solo la mortalità per tumori nella provincia di Siracusa.
L’Accreditamento internazionale del RTP: l’IARC di Lione, L’ I.A.R.C.,
International Agency for Research on Cancer,
organismo della Organizzazione Mondiale della Sanità con
sede a Lione in Francia dà prestigio al lavoro dei ricercatori
Siracusani. Targhe sono state consegnate ai parenti del compianto dott.
Franz mentre il sindaco Bosco ha esternato l’intenzione di assegnare la
cittadinanza onoraria al chirurgo Giovanni Trombatore.
Catania
– Sigonella cap.
Trickel
a Comando.
La cerimonia di cambio di comando della
Stazione Aeronavale della Marina americana
di Sigonella tra il cap.
Chris DENNIS
ed il
cap. Brent Trickel
si è svolta
martedì 10 maggio, con inizio alle ore 13,
presso le strutture logistiche della
Stazione Aeronavale della Marina americana
di Sigonella (NASSIG) denominate NAS 1, alla
presenza dell’Ammiraglio di Divisione
Rick Williamson
Comandante della Regione Navale per
l’Europa, l’Africa e l’Asia Sudoccidentale.
Il Capitano di Vascello
Brent Trickel
(intervista)
è subentrato al Comando della NASSIG
americana nel corso di una sentita cerimonia
alla presenza delle Autorità civili e
militari italiane. Il nuovo comandante della
Stazione Aeronavale della Marina americana
di Sigonella
cap.
Trickel ha un
curriculum militare di primo piano è
stato sin dal 2013 al Comando della
Commissione Integrata di Difesa Aerea e
Missilistica del Gruppo d’Attacco Portaerei
CSG-15.
Il Capitano di
Vascello
Chris DENNIS
(intervista)
lascia
l'Isola, dopo 3 anni di Comando, ed assume
l’incarico di Comandante del Programma
Cadetti Ufficiali della Marina USA
dell’Università del Michigan (ROTC). Il
Console Generale degli Stati Uniti d’America
Napoli
Colombia A. Barrosse
(intervista)
che attualmente ha il grado di
Consigliere ha presenziato alla cerimonia
d’insediamento. Il rappresentante dello
Stato Americano A. Barrosse in tre occasioni
ha lavorato al Dipartimento di Stato a
Washington, come Assistente Speciale del
Segretario di Stato Madeleine Albright.
Il
Console Barrosse ha espresso a fine
cerimonia soddisfazione sulla decisione
sull’impianto di comunicazione satellitare
USA conosciuto come MUOS, situato
all’interno della base militare di Niscemi.
I droni, aerei
senza pilota
allocati anche a Sigonella potranno
beneficiare del moderno
sistema di telecomunicazione satellitare
della marina militare statunitense,
composto da cinque satelliti geostazionari e
quattro stazioni di terra, di cui una a
Niscemi, dotate di tre grandi parabole del
diametro di 18,4 metri e due antenne alte
149 metri, per il coordinamento capillare di
tutti i sistemi militari statunitensi
dislocati nel globo.
Al comandante Brent Trickel gli
auguri di buon lavoro.
Catania - Christopher J. cap. Dennis
comandante base US Sigonella. Il passaggio delle consegne di
comando della Stazione aeronavale tra il comandante uscente, il capitano
di vascello Scott Butler,
ed capitano Christopher J. Dennis si è svolto nella
palestra del complesso ricreativo Midtown. La cerimonia si è svolta
nella struttura della Naval air station (Nas) 1. Scott Butler, è stato
alla guida della Nas dal giugno del 2010, è stato destinato, in
Germania, ad Oberammergau quale comandante della scuola Nato al Comando
supremo alleato in Europa.
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Il punto di
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Diplomatici Leontini
di Gianluca Belfiore
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