Catania– Furti
e rapine ad anziani, donna dei “caminanti” ai domiciliari. Agenti del
Commissariato di P.S. “Nesima“, ieri, hanno dato esecuzione all’Ordinanza
del Tribunale di Catania Sezione GIP dispositiva della reiterazione della
misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di
Fortunata SESTA 29enne. La donna, lo scorso 9 novembre, era stata
arrestata dagli uomini del Commissariato insieme alla madre Giovanna
RESIZZI SCALORA 50enne (quest’ultima, invece, era stata tradotta in
carcere). Le due congiunte, appartenenti all‘etnia dei c.d. “camminanti“,
si erano rese responsabili in concorso di numerosi furti aggravati e di una
rapina. I delitti erano stati programmati e consumati con spregiudicatezza,
in modo seriale e in un brevissimo lasso di tempo, ai danni di soggetti
anziani od affetti da patologie e quindi in condizioni di minorata difesa.
Le due simulando con scaltrezza la qualità di assistenti sociali, conoscenti
o impiegate del Comune riuscivano, con vari raggiri, a carpire la fiducia
delle vittime e farsi accogliere nelle loro abitazioni dove, con diversi
stratagemmi, si appropriavano di denaro in contanti e di oggetti in oro, non
esimendosi dall’agire con particolare efferatezza, per assicurarsi
l’impunità, qualora venivano scoperte dai malcapitati mentre frugavano nei
cassetti. SESTA, lo scorso 2 dicembre, era stata rimessa in libertà dal
Tribunale del Riesame a causa della nullità di un atto. Il GIP, stante la
sussistenza del quadro accusatorio, formalizzato a seguito dell’attività
investigativa condotta dal Commissariato, ha riconosciuto la pericolosità
della donna accogliendo l’istanza del Pm che aveva chiesto di adottare
nuovamente un’ordinanza restrittiva a carico della SESTA. La donna è stata
arrestata dai poliziotti del Commissariato Nesima e posta ai domiciliari,
disposti a ragione della recente maternità.
Motta S.
Anastasia CT– 2
anni e 6 mesi per rapina: CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione
di Motta Sant’Anastasia (CT) hanno arrestato Salvatore ORRIGO
56enne, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica
del Tribunale di Catania. Il personaggio, che è stato condannato poiché
ritenuto responsabile di una rapina in concorso commessa il 20 maggio 2004 a
Catania, dovrà espiare la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione. L’arrestato
è stato associato nel carcere di Piazza Lanza a Catania, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
–
Maltratta donna convivente, lesioni.
Poliziotti del Commissariato Centrale hanno notificato
a F. C. 32enne catanese il decreto di
conclusione delle indagini preliminari emesso
dall’Autorità Giudiziaria, a seguito della corposa
attività d’indagine esperita dagli agenti del
Commissariato. I reati contestati riguardano i
maltrattamenti in famiglia e le lesioni aggravate,
commessi tra il dicembre 2014 e il gennaio 2015 in
pregiudizio della giovane convivente. Il personaggio,
peraltro, era stato già sottoposto all’ammonimento del
Questore poiché aveva posto in essere atti persecutori
nei confronti della precedente convivente. Gli
investigatori hanno accertato che la vittima, sottoposta
a violenze fisiche e psicologiche, fu costretta a
rimanere in casa in più circostanze a causa di veri
propri raptus di gelosia dell’indagato il quale le
impediva anche di recarsi in ospedale per sottoporsi
alle cure per le lesioni riportate.
Riposto CT
– Incidente mortale: donna condannata a 3 anni e 4
mesi. Il sinistro stradale si verificò alla vigilia
di capodanno nel 2012 e causò decesso e feriti.
Vanessa PATTI 24enne è stata condannata a 3 anni e 4
mesi di carcere. I Carabinieri della Stazione di Riposto
(CT) hanno arrestato Vanessa PATTIdi Piedimonte
Etneo, in esecuzione di un Ordine per la Carcerazione
emesso dal Tribunale di Catania. La donna già
condannata per omicidio colposo, reato commesso ad
Acireale il 31 dicembre del 2012, dovrà scontare una
pena equivalente a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
L’arrestata, assolte le formalità di rito, è stata
associata al carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Sequestro persona, rapina e
ricettazione, CC 1 in carcere.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania di
sera, hanno arrestato SimoneILARDO 34enne, su ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.
Il soggetto dovrà espiare la pena di 6 anni e 29 giorni di reclusione poiché
ritenuto responsabile di sequestro di persona, rapina e ricettazione, reati
commessi a Catania il 7 gennaio 2010. L’arrestato, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.
Adrano
CT – CC, 75enne in carcere per residuo pena omicidio. I
carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato
Pietro SANTANGELO 75enne, su ordine di carcerazione
emesso dal Tribunale di Catania. Il personaggio dovrà espiare la pena
residua di 2 anni e 8 mesi di reclusione poiché condannato per omicidio (di
Sebastiano CONTI TAGUALI ) e ricettazione, reati commessi a Bronte (CT) il
22 settembre 2007.L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Biancavilla
CT – Evade dai domiciliari, CC preso: trasferito in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno bloccato
AntoninoRAO 51enne, del posto, in esecuzione di una
ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Seconda Sezione Penale del
Tribunale di Catania. Il giudice, a seguito degli arresti in flagranza per
evasione dai domiciliari ed alle puntuali informative dell’Arma di
Biancavilla, l’ultima in ordine di tempo lo scorso 17 novembre, ha
provveduto ad inasprire il regime detentivo con conseguente emissione del
provvedimento restrittivo ed il trasferimento nel carcere di Catania a
Piazza Lanza.
Catania– Furto e rapina: Catturandi eseguono 2 provvedimenti restrittivi.
Si tratta di
Guglielmo BERTOLINI 53enneed Antonino BARBAGALLO
31enne, i poliziotti della Sezione “Criminalità Organizzata” –
Squadra “Catturandi”, nell’ambito delle attività volte al rintraccio di
soggetti colpiti da provvedimenti restrittivi, hanno tratto in arresto:
Guglielmo BERTOLINI, destinatario di ordine di esecuzione per la
carcerazione emesso il giorno 11 novembre 2016 dalla Procura Generale della
Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali,
dovendo espiare la pena di mesi 7 di reclusione per il reato di furto
aggravato in concorso. Antonino BARBAGALLO già detenuto agli arresti
domiciliari, è stato ammanettato su ordine di esecuzione di espiazione di
pena detentiva a seguito revoca della detenzione domiciliare emesso il 17
novembre 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania
– Ufficio Esecuzioni Penali. Il personaggio deve espiare la pena di anni 4,
mesi 3 e gg.29 di reclusione per i reati di rapina aggravata, evasione ed
altro.
Catania
– Revolver e droga in casa: donna 59enne ai domiciliari. La Polizia
di Stato ha tratto in arresto: Maria AMODEO 59enne, perchè ritenuta
responsabile del reato di detenzione illegale di arma comune da sparo,
munizionamento nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
del tipo cocaina, marijuana e hashish. Poliziotti della Squadra Mobile –
Sezione “Antidroga” avevano appreso confidenzialmente che una donna,
abitante nella zona di piazza Dante, teneva in casa stupefacente di vario
tipo. Gli agenti della Sezione Antidroga hanno esperito gli opportuni
accertamenti, individuato la donna incensurata, ed effettuato una
perquisizione domiciliare. I tutori dell’ordine nel blitz hanno rinvenuto
e sequestrato: 1 revolver cal. 357 magnum; diverse munizioni dello stesso
calibro; involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per
un peso complessivo di kg. 1,200 circa; involucro contenente sostanza
stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di gr.10 circa;
involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso
complessivo di gr. 80 circa; bilancini di precisione e materiale per il
confezionamento dello stupefacente. La donna è stata dichiarata in
arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata posta agli
arresti domiciliari. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità
Organizzata” – Squadra “Catturandi” hanno tratto in arresto: GiuseppeAURORA 28ennegià noto, destinatario di ordine di esecuzione
per la carcerazione emesso il 10 novembre 2016 dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania - Ufficio Esecuzioni
Penali, dovendo espiare la pena di anni 4 di reclusione per il reato di
rapina. Yefryr Alberto DI BLASI 21enne, destinatario di ordine di
esecuzione per la carcerazione emesso in data 11.11.2016 dalla Procura della
Repubblica per i Minorenni di Catania - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo
espiare la pena di mesi 8 di reclusione per il reato di furto.
Catania– Video atti sessuali
su studente disabile,
docente ai domiciliari.
Agenti del Compartimento
Polizia Postale di Catania e dell’Arma dei Carabinieri su
disposizione della Procura Distrettuale di Catania hanno eseguito una
ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P.
del Tribunale nei confronti di un insegnante di 66 anni, residente a
Biancavilla, ritenuto responsabile di avere compiuto atti sessuali su un
ragazzo affetto da inferiorità psichica, minore all’epoca dei fatti. L’indagine è stata avviata dai
Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia, notiziati circa la
presenza sui cellulari di alcuni studenti di immagini che ritraevano la
giovane vittima in atteggiamenti intimi con un docente. Il Pubblico
Ministero ha immediatamente ascoltato alcuni dei minori ed altre persone in
grado di riferire sui fatti, delegando la Polizia Postale ad ulteriori
accertamenti tecnici nonché ad una perquisizione locale ed informatica nei
confronti dell’odierno arrestato. Numerosi e gravi gli elementi probatori
emersi che hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere l’odierna
ordinanza.
Catania
- Circondano poliziotti che inseguono 3 rapinatori: 2 fuggiti, 1 preso.
Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra
Volanti della locale Questura ieri pomeriggio hanno tratto in arresto
Luca AURORA
23enne
già noto - per il reato di rapina aggravata in concorso, resistenza e
lesioni a P.U. I poliziotti delle volanti, alle 17.10, a seguito di due
diverse segnalazioni di rapine a mano armata consumate in via Galermo ad
opera di tre individui, rispettivamente ai danni del supermercato CRAI e
della farmacia “Galermo”, hanno intercettato lo scooter su cui viaggiavano i
malfattori. Gli agenti hanno iniziato un lungo inseguimento lungo le vie
del quartiere di San Giovanni Galermo. Una prima volante all’incrocio con
la via Ustica, luogo ad altissima densità criminale, è riuscita a sbarrare
la strada allo scooter i cui occupanti, a causa della notevole velocità di
marcia, hanno perso il controllo del mezzo, sono cadendo e poi si sono
rialzati immediatamente per fuggire a piedi. Gli operatori della volante,
durante le concitate fasi dell’inseguimento, sono stati circondati da una
folla di residenti del quartiere nel tentativo di far guadagnare la fuga a 2
dei 3 malfattori che si dileguavano. Il terzo rapinatore nonostante la
strenua resistenza fisica dell’arrestato e dei residenti dell’intero
quartiere , dopo un intenso inseguimento lungo le palazzine di via Ustica,
veniva intercettato ed arrestato. Il soggetto è stato identificato in Luca
AURORAgià noto, con precedenti specifici e con un provvedimento
pendente di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Catania. AURORA è stato tratto in arresto e su disposizione del
P.M. di turno veniva associato presso il carcere di Piazza Lanza in attesa
di convalida innanzi al G.I.P.
Catania
– Spaccio, CC bloccano 2 in azione: ai domiciliari. Si tratta di
Roberto BELARDI
20enne e Gianluca CHIESA 29enne.
I Carabinieri
di Catania Piazza Dante della Compagnia di sera, tramite l’impiego di
numerose pattuglie del Nucleo Operativo anche in moto, hanno setacciato
palmo a palmo i quartieri di Picanello e San Cristoforo con il principale
obiettivo di contrastare lo spaccio al minuto di sostanze stupefacenti.
I tutori dell’ordine
hanno preso, nella flagranza
il catanese Roberto BELARDI,pizzicato tra via Timoleone e via
Vezzosi intento a smerciare droga ad alcuni assuntori. Il giovane
spacciatore, appena visti i carabinieri intervenuti, è fuggito per Via
Vezzosi, gesto comunque reso vano dai militari che, dopo una decina di
metri, l’hanno bloccato ed ammanettato. Il soggetto è stato perquisito e
trovato in possesso di 11 dosi di “marijuana” e di 55 euro in contanti,
incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. il catanese Gianluca
CHIESAè stato bloccato nella flagranza d’azione. Il soggetto è statoinizialmente osservato dai militari all’angolo tra Via Cordai e Via
Della Concordia mentre prendeva contatti con i clienti per spostarsi dopo,
prelevare le dosi da spacciare e recarsi su Via Barcellona e per venderle
poi all’acquirente di turno. L’intervento dei carabinieri e la contestuale
perquisizione ha consentito ai tutori dell’ordine di rinvenire 5 dosi di “cocaina” e 160 euro
in contanti, incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. La
droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre gli arrestati, in attesa
della direttissima, dove risponderanno al giudice di spaccio e detenzione
illecita di sostanze stupefacenti, sono stati relegati agli arresti
domiciliari.
Acireale
CT - Cocaina in borsello: agenti ammanettano 1 in
piazza.
Si
tratta di Angelo RESTIVO
40enne
nato a Catania e residente ad Aci Catena, già noto. Un equipaggio “VOLANTE”
del Commissariato P.S. di Acireale, intorno alle ore 20,00, nel quadro di
servizi di controllo del territorio sempre più intensi e rivolti in modo
particolare al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti, transitando per Piazza Dante al fine di effettuare controlli
di persone sospette, ha notato una vettura Smart con a bordo 2 persone. Un
personaggio già noto era a fianco del guidatore, all’esterno dell’auto.
Il soggetto, vedendo arrivare l’autovettura della polizia con un gesto
inequivocabile ha invitato l’autista della Smart ad allontanarsi.
L’equipaggio della Volante prontamente intervenuto, è sceso di corsa
dall’auto di servizio intimando l’Alt Polizia e ponendosi davanti alla
Smart. I 3 individui e la vettura venivano immediatamente sottoposti ad
accurata perquisizione ed in un borsello di proprietà dell’autista Angelo
RESTIVO venivano rinvenute, parzialmente occultate, 13 dosi di cocaina
(cosiddette “pippotti”) pronte per lo spaccio ed il consumo, nonché
alcune dosi di marijuana. Tutti i tre soggetti, 2 uomini ed 1 donna
proprietaria dell’auto venivano accompagnati in Commissariato. RESTIVO dopo
gli ulteriori accertamenti è stato tratto in arresto per il reato di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il P.M. di turno
presso la Procura della Repubblica, veniva informato dell’avvenuto arresto e
disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di
Catania. L’udienza di convalida dell’arresto si è svolta sabato mattina 21
ottobre.
Catania
– Polstrada CT : comandate è Giuseppa Pirrello. Avvicendamento della Dirigenza
alla Sezione Polizia Stradale di Catania il dott. DI MAIO ha lasciato il
posto alla d.ssa PIRRELLO, Primo Dirigente della Polizia di Stato.
Il comandante Giuseppa Pirrello è laureata in Giurisprudenza ed in
Scienze della PA. La d.ssa PIRRELLO è considerata una “stradalina” DOC,
avendo da sempre militato nelle fila di Specialità della Polizia Stradale. Il comandante è
in Polizia sin dal 1987, e dopo aver fatto esperienza ad Alessandria,
Bologna e Catania stessa, ha diretto le Sezioni di Polizia Stradale di
Crotone, Ragusa, Siracusa ed in ultimo, Reggio Calabria, sede in cui ha
ulteriormente accresciuto il suo già notevole bagaglio professionale. Il
funzionario in Calabria si è confrontata con le dedicate questioni afferenti
alle problematiche create dagli imbarcaderi di Villa S. Giovanni ed i lavori
di ammodernamento della SA-RC, avendola il Prefetto incaricata della
gestione dei relativi piani di emergenza che implica il coordinamento delle
altre Forze di Polizia.Il
comandante, nell’assumere il nuovo prestigioso incarico con rinnovato
entusiasmo, mette la sua esperienza professionale a disposizione delle
competenti Autorità, al servizio della cittadinanza.Uno dei principali
obiettivi, che ha sempre sostenuto con forza e determinazione la d.ssa
PIRRELLO è l’impegno costantemente profuso al fine di avvicinare i giovani
alla cultura della Sicurezza stradale e della legalità, affrontando le
relative tematiche della prevenzione e contrasto delle violazioni alle norme
del Codice della Strada con l’obiettivo di contribuire a ridurre
l’incidentalità sulle strade.
Catania– Tribunale Udine condanna catanese per rapina a Tolmezzo, CC 1
in manette. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Catania hanno arrestato Carmelo SESSA 38enne catanese, in esecuzione di un ordine per la
carcerazione emesso dal Tribunale di Udine.Il soggetto, già detenuto
ai domiciliari, è stato condannato dai giudici ad una pena equivalente ad
anni 4 e mesi 9 di reclusionequale autoredi
una rapina aggravata in concorso commessa nel febbraio del 2004 a Tolmezzo,
in provincia di Udine. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato
rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Armi e munizioni, polizia ammanetta Signorelli. Agenti della
Polizia di stato ieri, hanno tratto in arresto Angelo SIGNORELLI
41enne per il reato di
detenzione illegale di armi da fuoco clandestine, munizionamento e
ricettazione. Poliziotti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”
nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico
di stupefacenti, hanno proceduto al controllo su strada di Angelo SIGNORELLI.
I tutori dell’ordine ad esito del controllo hanno trovato il SIGNORELLI in
possesso di 1 bilancino elettronico. I poliziotti hanno deciso di effettuare
una perquisizione presso l’abitazione dello soggetto, nel popolare rione di
San Leone, dove sono state rinvenute e sequestrate: 2 pistole
semiautomatiche cal.9x21 con matricola abrasa; 1 pistola cal.7.65 con
matricola abrasa; 6 caricatori riforniti; centinaia di munizioni cal. 9x21 e
7,65; 2 giubbotti antiproiettile. Gli agenti nell’androne del condominio di
residenza del SIGNORELLI, hanno altresì, rinvenuto e sequestrato, a carico
di ignoti, 1 busta contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana
per un peso complessivo di 700 gr..Il personaggio, espletate le
formalità di rito, è stato associato presso il carcere “piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania– Minaccia medici
per ottenere dimissioni madre da ospedale: denunciato. Agenti del
Commissariato “Centrale” ieri a conclusione di attività investigativa,
hanno individuato e denunciato in stato di libertà G.S. 37enne nato a
Catania già noto, perché resosi responsabile dei reati di minacce ad un
incaricato di un pubblico servizio, interruzione di un pubblico servizio. Il
soggetto, nel decorso mese di maggio aveva minacciato personale medico e
paramedico in servizio presso il Pronto Soccorso dell’ospedale V. Emanuele”,
interrompendo più volte il loro servizio. I tutori dell’ordine hanno
accertato che le minacce erano state rivolte al fine di dimettere la madre;
all’episodio aveva assistito anche un altro paziente che invitava il
personaggio a non interrompere il lavoro dei sanitari, motivo per il quale
veniva anch’egli minacciato.
Catania
–CC 1 preso con cocaina nel salone. I Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza
Giuseppe CANNONE 48enne catanese, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti.I militari, di notte durante un servizio antidroga finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere San Cristoforo,
hanno notato uno strano movimento di persone nell’abitazione del soggetto. I
Carabinieri insospettiti sono intervenuti subito procedendo con 1
perquisizione domiciliare durante la quale hanno rinvenuto, occultate in
un’anta di un armadio nel salone, 1 busta di cellophane contenente 13 grammi
di cocaina, già confezionata in dosi pronte per lo smercio al dettaglio, ed
1 bilancino elettronico di precisione, che sono stati sequestrati.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– Preso mentre tenta scasso auto turisti, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno
arrestato ai domiciliari Federico Rosario CRISTALDI 23enne catanese,
per tentato furto. Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania, da
giorni a seguito di diverse denunce di scippi e furti ai danni di turisti,
ha intensificato una serie servizi nel centro storico cittadino al fine di
contrastare tale fenomeno. una pattuglia del Nucleo Operativo di Piazza
Dante, con auto di copertura, nel contesto di tale attività, ieri
pomeriggio, transitando per via Landolina ha notato il giovane, già
conosciuto agli operanti, mentre stava tentando di forzare, con uno
strumento artigianale utilizzato come "passepartout", lo sportello di una
Fiat Panda. L’auto presa a noleggio, da una coppia di turisti in visita
nella città, era stata parcheggiata in quella via con all’interno del
bagaglio valige ed oggetti personali. I Carabinieri sono immediatamente
intervenuti bloccando il giovane mentre stava per aprire la portiera
dell’auto tentando di rubare tutto ciò che vi era all’interno. La chiave
artigianale utilizzata per aprire il mezzo è stata sequestrata. L’arrestato
è stato posto ai domiciliari in attesa di essere rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– 2
gambiani rapinano connazionale : in manette. Agenti del Commissariato
Centrale, hanno individuato ed arrestato in flagranza di rapina aggravata in
concorso i 2 gambiani richiedenti asilo politico Trawally EBRIMA
20enne ed Alagie NJIE 27enne: entrambi gli stranieri sono,
domiciliati presso il C.A.R.A. di Mineo ma, di fatto senza, fissa dimora. Il
malcapitato della stessa nazionalità dei due rapinatori, si era presentato
presso il Commissariato in evidente stato di agitazione, riferendo di essere
stato poco prima aggredito e minacciato da due connazionali conosciuti solo
di vista, nella zona di S. Berillo. I due, dopo avere colpito la vittima con
pugni e calci, gli avevano sottratto il marsupio contenente il telefono
cellulare, la somma di 200 euro contenuta nel portafogli e persino il
cappellino che portava sul capo. L’immediata attività investigativa posta in
essere dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Centrale, ha
consentito di rintracciare i malviventi assicurandoli alla giustizia. Il
marsupio ed il cappellino sono stati recuperati e restituiti al malcapitato.
La vittima, che a seguito della rapina aveva riportato lesioni al volto, è
stata medicata presso il pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi. Gli
arrestati, ultimate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nella casa
circondariale Piazza Lanza, a disposizione della competente Autorità
Giudiziaria.
Biancavilla CT
– Estorsione: CC simulano incidente e bloccano 2 dopo riscossione pizzo,
ammanettati.
I militari
del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paternò alle ore 13:00
circa di ieri a Biancavilla hanno arrestato nella flagranza del reato di
estorsione Giuseppe: AMOROSO, 43enne, inteso “Pippo
l’avvocato”, in atto sorvegliato speciale e Gregorio GANGI,
27enne. Il primo arrestato è ritenuto dagli investigatori esponente di
spicco del clan “Toscano – Tomasello - Mazzaglia”, attivo nel comune
di Biancavilla (CT) e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”.
AMOROSO, in quanto sorvegliato speciale risponderà anche dell’aggravante
prevista dal codice antimafia (art.71 D.Lgs. 159/2011). I militari
operanti, a seguito di mirata attività info-investigativa, si erano
appostati nelle immediate vicinanze del Bar “LE CARILLON” di
Biancavilla, ed osservavano gli spostamenti dei due soggetti che
incontravano la vittima dell’estorsione per discutere i termini
dell’attività illecita. I militari hanno accertato dunque che alla vittima
veniva intimato di consegnare a titolo di “protezione” una somma di
denaro con frequenza mensile od in alternativa di trasferire gli interessi
commerciali in altra sede. I Carabinieri del Nucleo Operativo, a questo
punto, hanno dato l’inizio all’operazione: simulando un incidente tra l’auto
civetta e lo scooter con a bordo i due soggetti, li hanno bloccati in via
Vittorio Emanuele a Biancavilla. I carabinieri hanno quindi annullato ogni
possibilità di fuga, garantendo al contempo una cornice di sicurezza. Le
pattuglie del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Paternò, dopo
qualche minuto sono intervenute ed hanno tradotto gli arrestati in caserma.
I militari, a seguito di perquisizione personale, sequestravano la somma di
1100 euro probabile provento di attività delittuosa.
GiarreCT - Compagnia Carabinieri, insediato nuovo Comandante. Il
Capitano Luca
Leccese
27anni, nato a Chieti è ilComandante della
Compagnia Carabinieri di Giarre. Il giovane ufficiale ha frequentato il
189° Corso presso l’Accademia Militare di Modena e successivamente la Scuola
Ufficiali Carabinieri di Roma conseguendo la laurea in Giurisprudenza presso
l’Università di Roma Tor Vergata. Il Capitano Luca Leccesedal
2012 al 2013 ha ricoperto l’incarico di Comandante di Nucleo Operativo
presso la Compagnia “Milano-Porta Monforte”;dal 2013 al 2015 è
stato Comandante Plotone Allievi Ufficiali presso l’Accademia Militare di
Modena e dal 2015 al 2016 ha operato quale Comandante a Comando “Roma-Piazza
Venezia”.
Catania
-GdF e polizia fermati 2 scafisti
sbarco 353 migranti.
Si tratta di2
africani: Pape Mory GUEYE 19enne del Senegal ed Ibrahima FALL
WATHIE 41enne del Camerun.
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, sotto il
coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno
posto in stato di fermo di indiziato di delitto 2 soggetti gravemente
indiziati, in concorso tra loro, del reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco di 353 migranti,
partiti dalle coste libiche e giunti presso il Porto di Catania nella
mattinata di martedì 13 settembre a bordo della nave “Golfo Azzurro”,
battente bandiera panamense. Gli investigatori della Squadra Mobile e del G.I.C.O. della Guardia
di Finanza seguendo un consolidato protocollo investigativo, realizzato
d’intesa con la Procura Distrettuale, hanno avviato, con la collaborazione
della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, le attività di
polizia giudiziaria necessarie per l’individuazione di eventuali scafisti.
Le indagini hanno consentito di acquisire significativi elementi indiziari
necessari all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti dei 2
africani, Pape Mory GUEYE 19enne del Senegal e Ibrahima FALL WATHIE 41enne
del Camerun. Il senegalese Pape Mory GUEYE è stato individuato quale
conducente di 1 gommone di 9 metri con a bordo 122 migranti mentre il
camerunense Ibrahima FALL WATHIE è stato individuato quale ausiliario della
navigazione, essendo stato riconosciuto dai migranti come il soggetto che
teneva la bussola e 1 telefono satellitare. L’imbarcazione, dopo 8 ore di
navigazione, è stata soccorsa in acque internazionali dalla nave della
Marina Militare Inglese “Enterprise” che ha provveduto successivamente a
trasferire i migranti a bordo della nave “Golfo Azzurro”. I 2 fermati
espletate le formalità di rito, sono stati associati presso la locale Casa
Circondariale “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Questura, bilancio positivo su ordine pubblico nel dopo festa
dell’Unità. A conclusione della manifestazione del PD e del corteo che
si è snodato lungo via Umberto, a seguito della azione di contenimento che
le forze dell’ordine hanno dovuto attuare per impedire il superamento del
luogo previsto e preavvisato per l’arrivo dello stesso, 2 persone di
Catania sono state fermate dalla Digos e la loro posizione è tutt’ora al
vaglio degli organi investigativi. Il Capo della Polizia si è complimentato
attraverso il Questore di Catania per la attività svolta da tutte le forze
dell’ordine impegnate a Catania in questa giornata e nei 15 giorni durante
i quali si e svolta la festa Nazionale dell’unità. Il Questore di Catania ha
ringraziato tutto il personale delle diverse forze di Polizia impegnato in
occasione di questi servizi durante i quali sono stati altresì garantite
tutte le attività connesse al controllo del territorio nonchè alla gestione
di tutti gli altri servizi di ordine e sicurezza pubblica che si sono svolti
in tutta la provincia di Catania in questi 15 giorni. 96 sono stati i
servizi i servizi di ordine pubblico, a parte la manifestazione del PD, che
dal 28 agosto a giorno 11 settembre si sono regolarmente svolti in tutta
la provincia di Catania. L’attività di contrasto che ha portato
all‘arresto di 32 persone ed a 95 denuncie proseguirà. Più di 20000 le
persone identificate e 3743 i veicoli controllati nella consueta attività
di controllo del territorio con l’impiego di circa 50 pattuglie al giorno
per far fronte anche al grande numero di turisti presenti in questa seconda
metà di agosto. 34 gli esercizi pubblici controllate e 507 le
contravvenzioni al codice della strada. La Questura di Catania in un
comunicato ha stigmatizzato l’attività svolta per garantire l’ordine
pubblico e la sicurezza, tutto seguito in ogni istante dal Questore Marcello
Cardona. Si legge testualmente nel documento : “Con l’intervento del
Presidente del Consiglio dei Ministri, ha avuto termine l’edizione catanese
della festa de l’Unità un’importante manifestazione che, al di là di
ogni considerazione, ha costituito per gli uomini delle Forze dell’Ordine un
grosso impegno sia in termini di impiego di personale, sia per la gravosa
responsabilità di dover garantire la sicurezza di quanti hanno preso parte,
anche da meri spettatori o da semplici frequentatori della Villa Bellini,
alla manifestazione. Il giardino catanese delle passeggiate domenicali è
diventato luogo di straordinario concentramento di persone e, com’è ovvio in
questi tempi, per chi ha il dovere di vigilare sull’incolumità delle persone
si è – di fatto – trasformato in obiettivo sensibile: un termine
tecnico che, per gli addetti ai lavori, significa che si tratta di un’area
da difendere da eventuali, possibili azioni violente, in primis
quelle di natura terroristica. Dopo le stragi di Parigi e di Nizza, infatti,
nessuna ipotesi può essere considerata irrealistica e nessun luogo può
essere considerato “a rischio zero”: nessun divieto d’accesso, quindi, ma
uno scrupoloso controllo di zaini e borse per garantire la serenità di
quanti hanno fatto ingresso alla Villa Bellini tanto per degustare i
prodotti degli stand gastronomici, quanto per partecipare alla
manifestazione politica o, più semplicemente, per sfuggire alla calura
estiva. Sono, così, scesi in campo gli uomini dei “Reparti Inquadrati” di
Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza che sono stati collaborati
da pattuglie della Polizia Municipale e dell’Esercito: un apparato
articolato e snello al tempo stesso, teso ad assicurare, oltre che la
sicurezza, anche la libertà di manifestazione da parte di chi ha inteso
manifestare in modo civile e non violento il proprio dissenso. Infatti, che
si sia trattato di cortei o di estemporanee manifestazioni di protesta, la
direzione dei servizi di ordine pubblico, garantita dai funzionari della
Questura, è stata chiamata a garantire i delicati equilibri tra i diritti
delle parti, nella continua ricerca della migliore tutela della libertà di
pensiero e di espressione. E l’apparato di sicurezza ha consentito di
mettere immediatamente fine all’azione violenta di un piccolo gruppo di
violenti che, mescolandosi alle persone che formavano il civilissimo e
ordinatissimo corteo che ha sfilato per la via Umberto il pomeriggio di
domenica 11 settembre, è sceso in campo munito di mazze, bottiglie di vetro
e bastoni, indossando pure una tenuta “in nero”
in stile black block, col chiaro
intento di mettere in atto azioni di guerriglia: sono stati isolati e due di
essi, appartenenti ai centri sociali catanesi, sono stati bloccati e
denunciati dalla Digos. La Questura di Catania, oltre al coordinamento della
complessa macchina della sicurezza, ha messo in campo le Squadre degli
Artificieri, dei Cinofili, della Polizia Scientifica e del Reparto a
Cavallo; in forma discreta e occasionale è stata la presenza dei Tiratori
Scelti della Polizia di Frontiera di Catania. La situazione dell’ordine
pubblico e della sicurezza è stata seguita in ogni istante dal Questore
Marcello Cardona che, attraverso apposite ordinanze, ha fornito precise
indicazioni per lo svolgimento del servizio. In tutto ciò, ovviamente, non è
stata tralasciata la sicurezza della città: in alcun modo, infatti, la
manifestazione della Villa Bellini avrebbe dovuto inficiare lo standard di
sicurezza dell’intera area urbana. E così è stato, anzi, le attività “su
strada” sono state intensificate e, nel periodo dal 28 agosto all’11
settembre, sono stati controllati ben 34 esercizi commerciali, sono state
arrestate 61 persone e 96 sono quelle denunciate a “piede libero”, sono
stati sequestrati 4 ordigni esplosivi e miccia a lenta combustione, 1
fucile, 5 pistole, due “penne-pistola” e sono state effettuate diverse
operazioni antidroga che hanno portato al sequestro di 48,628 kg. di
marijuana, 38 gr. di cocaina e 31 di hashish; nel medesimo periodo, inoltre,
sono state controllate 29.100 persone, elevate 507 contravvenzioni al C.d.S.
a fronte di 3.743 veicoli controllati; 830 le pattuglie scese in campo per
la prevenzione e la repressione dei reati, con una media giornaliera di 56
equipaggi. Infine, i servizi di l’ordine pubblico, non attinenti alla
manifestazione tenutasi alla Villa Bellini, che sono stati ugualmente
“attenzionati” e che, nel periodo in esame, sono stati ben 96.Numeri,
quelli testé esposti, che testimoniano la grande attenzione della Questura
per la quotidiana sicurezza dei cittadini e, ancora una volta, il massimo
impegno che tutti gli uomini della Polizia di Stato hanno messo nel
compimento del loro lavoro al servizio dei catanesi”.
Catania
– Rapina Posta corso
Sicilia: Condor, ammanettato a ”Fera Luni”. La Polizia di Stato ha
tratto in arresto: Giovanni RAGUSA
44ennegià noto, perché responsabile del reato di rapina ai danni
di un Ufficio Postale. La Sala Operativa della Questura alle ore 16:15 circa
di ieri, comunicava via radio una rapina appena consumata ai danni
dell’ufficio postale sito in corso Sicilia. Uomini della Squadra Mobile –
Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” si sono recati sul posto acquisendo
le descrizioni del rapinatore: un uomo di circa 40 anni, vestito con un
giubbotto scuro e un cappellino rosso. Altre pattuglie “Condor” nel
contempo, hanno cinturato la porzione di territorio vicina all’ufficio
postale, effettuando un minuzioso controllo di tutti gli stretti vicoli che
insistono alla c.d. “fera o luni”.I tutori dell’ordine in un vicolo
pedonale della zona hanno individuato un soggetto che alla vista dei
poliziotti ha allungato il passo addentrandosi nel dedalo di vicoli e nel
tentativo di eludere il controllo di Polizia. Nonostante l’espediente il
maldestro è stato bloccato. Il sospetto è stato perquisito immediatamente,
in quanto corrispondeva esattamente alle descrizioni del rapinatore, ed è
stato trovato in possesso di un mazzo di banconote sgualcite che lo stesso
nascondeva negli slip. Il fuggitivo, vistosi scoperto ha ammesso le sue
responsabilità, ed è stato comunque incastrato dal servizio di
videosorveglianza installato presso l’ufficio postale, che l’ha immortalato
nel compimento dell’atto criminoso. La somma rinvenuta, 280,00€, è stata
restituita al direttore dell’ufficio postale. RAGUSA, espletate le formalità
di rito il è stato associato alla casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania
- Questura dona 190Kg pesce a Caritas.
La Questura di Catania, rappresentata dal questore dott. Marcello Cardona,
in seguito a un sequestro di 190 Kg di pesce da realtà imprenditoriali non
in regola con gli aspetti amministrativi e le dovute licenze, ha donato il
quantitativo di pescato alla Caritas Diocesana di Catania. L' Azienda
Sanitaria Provinciale di Catania- Dipartimento di Prevenzione Veterinaria
Servizio Igiene degli alimenti, ha dato parere favorevole per il consumo
umano del prodotto ittico ritenendolo "in possesso dei requisiti
organolettici di freschezza previsti dalla normativa vigente comunitaria".
L'alimento in questione è stato poi suddiviso tra la mensa dell'Help Center,
la mensa delle suore di Madre Teresa di Calcutta e quella della parrocchia
Crocifisso dei Miracoli.
Catania
– CC trovano arsenale in casa, 56enne in manette.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Catania hanno arrestato, nella flagranza,
Carmelo COSTANZO PICCINNANO 56enne adranita, per
detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. I
militari, nel corso di mirate attività di contrasto alla
criminalità in provincia, ieri notte hanno deciso di
fare una perquisizione all’interno di una proprietà
ubicata in Contrada Dagala, laddove, sono state
rinvenute e sequestrate: 1 fucile semiautomatico
marca Beretta, modello A400xplor, cal. 12,con
matricola abrasa; 1 pistola semiautomaticamarca Beretta, modello 98/FS,cal. 9x21, con
matricola abrasa, completa di caricatore contenente 15
cartucce; 2 caricatori per pistola beretta
modello 98/FS, contenenti ciascuno 15 cartucce; 161
cartucce di vario calibro nonché 2
ricetrasmittenti. Le armi e le munizioni, occultate
dentro un locale adibito alla lavorazione e produzione
di prodotti caseari, sono apparse efficienti ed in buono
stato d’uso. Nei prossimi giorni si provvederà ad
inviarle al R.I.S. di Messina per gli esami
tecnico-balistici che ne potrebbero stabilire
l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato
associato al carcere di Catania Piazza Lanza.
Caltagirone CT
– Pugni e coltellate ad ex della compagna, CC 1 in carcere. I
Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno arrestato, nella
flagranza, Angelo RITROVATO 49enne calatino, ritenuto responsabile di
lesioni personali aggravate e violenza privata in concorso, ed inoltre
denunciato la compagna di 33 anni, ritenuta responsabile della sola violenza
privata. La coppia ieri sera, intorno alle 23:00, si trovava seduta ai
tavolini di un Bar di Via Principessa Maria Josè, quando nel locale si è
presentato l’ex della donna che, appena entrato nel locale, è stato
affrontato dal rivale che, prima lo ha colpito con un pugno, e dopo gli ha
sferrato alcuni fendenti con un coltello che nascondeva in tasca. La
vittima 32enne del luogo, dopo una furibonda colluttazione, è scappata in
auto per recarsi in ospedale e farsi medicare le ferite procurategli
dall’aggressore. Il feritore, per nulla soddisfatto delle azioni compiute,
spalleggiato dalla compagna, a bordo della sua auto, si è posto
all’inseguimento dello sventurato tentando più volte di bloccarne la fuga.
L’intervento dei Carabinieri, allertati tramite 112, ha evitato il peggio ed
ha permesso di bloccare ed ammanettare il reo. La vittima, medicata al
pronto soccorso dell’Ospedale di Caltagirone, ha riportato delle “ferite
da taglio al braccio sx, al fianco e contusioni alle dita” con prognosi
di 20 giorni. L’assalitore, anch’egli medicato nel nosocomio calatino, ha
riportato una “ferita da taglio alla mano ed alla cute subxifoidea, più
ferite ed ecchimosi facciali”, con prognosi di 10 giorni. L’arrestato,
dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.
Catania
- Evaso dai
domiciliari, preso dopo inseguimento. Si tratta di Salvatore CHISARI
34enne catanese. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P., nella nottata,
durante il normale servizio di controllo del territorio, transitando per via
Zia Lisa, hanno notato un soggetto all’angolo con via Madonna del Divino
Amore e, che prima ancora di procedere al controllo, si dava alla fuga. Il
soggetto dopo un inseguimento, è stato bloccato in una campagna lì vicina
ed ha fornito false generalità al fine di non far emergere la reale
condizione di persona sottoposta alla misura alternativa della detenzione
domiciliare. Il soggetto è stato poi accompagnato presso la Polizia
Scientifica dove è emersa la reale identità, corrispondente a Salvatore
CHISARI, catanese, di 34 anni. Il personaggio è stato tratto in arresto per
il reato di evasione dalla detenzione domiciliare e, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari.
Catania– Viola domiciliari a S.Cristoforo: CC 1 preso. I Carabinieri della Compagnia di
Catania Piazza Dante ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza il
catanese
Antonino STRANO 51enne, per evasione. Una pattuglia del Nucleo Operativo, nell’espletare uno dei tanti
servizi anticrimine nel popoloso quartiere del capoluogo etneo, ha
riconosciuto e bloccato il soggetto per strada, precisamente in Via Del
Principe, in evidente violazione della misura detentiva cui era sottoposto.
L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato ricollocato
agli arresti domiciliari.
Catania–
Polizia arresta rumeno per furto:mandato EU. Agenti
hanno tratto in arresto Chiucichi Emrah MUSTAFA
29enne, di nazionalità rumena, destinatario di mandato
di arresto europeo, emesso il 3 dicembre 2015
dall’Autorità Giudiziaria di Costanza (Romania), dovendo
espiare la pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione per
il reato di furto aggravato. Uomini della Squadra Mobile
- Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra
“Catturandi” nell’ambito delle attività volte alla
cattura di persone destinatarie di provvedimenti
restrittivi, anche di carattere internazionale, avevano
appreso che il rumeno Chiucichi Emrah MUSTAFA, fosse
destinatario di una misura restrittiva emessa dalle
Autorità rumene, ed era dimorante in città. I tutori
dell’ordine hanno avviato un’attività investigativa che
ha permesso, nella tarda mattinata di ieri, di
rintracciare il cittadino rumeno all’interno di
un’abitazione in via San Gaetano, nel rione della “Civita”.
MUSTAFA, espletate le formalità di rito, è stato
associato presso la Casa Circondariale di Catania a
“Piazza Lanza”.
Trecastagni
CT- Stalker
commissiona 3 incendi auto dell’ex compagna, filmato e preso esecutore.
CC, carcere per incendiario e denuncia per mandante. Uno persecutore non
avrebbe accettato la fine della convivenza decisa dalla donna 37enne. Lui
disoccupato di Pedara (CT) 31enne avvalendosi dei servigi, sembra dietro
pagamento di qualche centinaio di euro, ha deciso di far bruciare in
successione di tempo 3 auto della ex compagna. La passione della donna ha
avuto inizio il 23 luglio scorso quando alla poverina fu incendiata la prima
auto, una Volkswagen Passat parcheggiata proprio sotto casa. L’episodio,
seppur di natura dolosa, sembrava essere avulso dalle circostanze che hanno
portato alla separazione della coppia. Il secondo episodio incendiario,
avvenuto il 22 agosto scorso, ha indirizzato le indagini dei Carabinieri
della locale Stazione nella direzione intimidatoria dell’ex. La donna, nel
frattempo aveva acquistato una Opel Corsa, e l’ha ritrova distrutta dalle
fiamme per l’ennesima volta. La vittima, a quel punto di concerto con gli
investigatori dell’Arma, ha installato delle telecamere. La scelta si è
rivelata azzeccata poiché, la scorsa notte, il piromane si è ripresentato
sotto casa della sfortunata, che intanto era stata costretta a comprare una
nuova auto. Il maldestro cospargendo con liquido infiammabile la vettura
anche questa volta ha dato fuoco all’Opel Astra. I militari, intervenuti
sul posto, congiuntamente ai Vigili del Fuoco di Acireale (CT), analizzando
immediatamente le immagini registrate dalle telecamere, hanno identificano
l’incendiario. Il piromane è stato prelevato dalla sua abitazione ed
accompagnato in caserma. L’individuo di fronte a dati di fatto inconfutabili
ha confessato di essere l’autore dei tre incendi. Il personaggio è stato
posto a fermo quale indiziato di delitto e dopo le formalità di rito, è
stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di incendio
doloso in concorso. L’ex convivente, untrecastagnese di 29 anni,
ritenuto responsabile, oltre che del reato contestato al fermato, di atti
persecutori è stato denunciato in stato di libertà.
Catania
– CC, 53enne ai
domiciliari per coltivazione cannabis indica.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato
un 53enne, catanese, domiciliato a Nicolosi (CT), per coltivazione di
sostanze stupefacenti. Una pattuglia, di mattina, durante un servizio
antidroga nel popolare quartiere Librino, ha notato il soggetto a bordo di
un’auto gironzolare per il quartiere in modo sospetto. Il 53enne è stato
pedinato fino a quando è giunto al proprio domicilio a Nicolosi (CT) dove i
militari lo hanno bloccato. Nella circostanza i Carabinieri hanno proceduto
ad una perquisizione personale e domiciliare del fermato rinvenendo e
sequestrando in un balcone della sua abitazione 7 piante di cannabis indica,
dell’altezza media 130 cm circa. L’arrestato è stato posto ai domiciliare,
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco
CT – CC,
preso 1 topo d’auto in azione. I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco (CT) stanotte, hanno arrestato ai domiciliari, nella
flagranza, Giuseppe MASCALI
28enne del posto, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. La
pattuglia dell’Arma, preposta al controllo del territorio, ha sorpreso il
giovane ladro in una via del centro cittadino dopo che aveva già forzato la
portiera di una Renault Clio “smontando” l’autoradio e l’antifurto in
dotazione all’auto. Il maldestro è stato fermato ed ammanettato, ed
attenderà il rito per direttissima relegato agli arresti domiciliari. La
refurtiva è stata restituita al proprietario dell’autovettura.
Catania
– Viola obbligo assistenza famigliare, CC 1 per 3 mesi ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai
domiciliari il catanese
Angelo RACITI 40enne in esecuzione di un provvedimento per l’espiazione
di pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Il personaggio è stato
condannato dai giudici per violazione degli obblighi di assistenza
familiare, reato commesso a Catania dal 2002 sino ai giorni nostri, dovrà
scontare una pena equivalente a 3 mesi tre di reclusione in regime di
detenzione domiciliare.
Catania
–Viola domiciliari, preso a passeggio. Uomini della
Squadra Volanti dell’UPGSP di notte, hanno bloccato
Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA
23enne,
perché responsabile di evasione dagli arresti
domiciliari.I
poliziotti, alle ore 02.40 si sono recati in via Della
Primula, nel rione di Ognina, per procedere al controllo
del MIRABELLA, sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari ma, sul posto, gli agenti hanno appurato che
lo stesso non era presente nell’abitazione. MIRABELLA
diramata la nota di ricerca agli equipaggi in zona, è
stato rintracciato alle successive ore 03.30 in via Del
Roveto mentre, a piedi, stava per rientrare in casa.
MIRABELLA è stato bloccato ed arrestato e, su
disposizione del P.M. di turno, sottoposto di nuovo
agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di
convalida.
S.G.la Punta CT –
Finto cliente ruba preziosi in gioielleria centro commerciale. I
Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta (CT) hanno arrestato un
39enne, di Catania, per furto con strappo. Il maldestro, nella tarda
mattinata di ieri, era entrato come cliente in una gioielleria nel centro
commerciale “I Portali” a San Giovanni la Punta (CT). Il personaggio mentre
stava visionando con un’impiegata alcune collane d’oro ha improvvisamente
strappato dalle mani alla donna un panno con all’interno 15 collane per un
valore di 10.000 euro, ed è riuscito subito a fuggire a piedi e fare perdere
momentaneamente le sue tracce. Una pattuglia dei Carabinieri della locale
Stazione, che gravitava in zona, su segnalazione della stessa vittima, è
immediatamente intervenuta sul posto. I tutori dell’ordine hanno acquisito
ogni informazione ed elemento utile al fine di identificare e rintracciato
il furbo. Il ladro a seguito delle ricerche ed ininterrotta attività
investigativa è stato hanno rintracciato dai militari nel suo domicilio a
Mascalucia (CT)ed è stato tratto in arresto.
Catania –Coppia giovane, trasfertista, sorpresa a rubare capi
in centro commerciale. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato, nella flagranza, due 18enni, provenienti da
Ramacca (CT), poiché ritenuti responsabili di furto
aggravato in concorso.
La piena collaborazione tra il
personale addetto alla sicurezza e l’Arma locale ieri
pomeriggio, ha permesso di sventare un furto nell’area
commerciale denominata “Porte di Catania”, precisamente
all’interno del punto vendita della catena “Decathlon”.
I due fidanzatini avevano già sottratto dagli stand
articoli per un valore di circa 400 euro. La refurtiva è
stata interamente recuperata e restituita al
responsabile del punto vendita. Il magistrato di turno,
in attesa di giudizio, dopo avere convalidato l’arresto
per i 2 ha disposto la liberazione.
Catania
– Viola
domiciliari, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza
Dante hanno arrestato Alessandro MUSUMECI
41enne catanese, già ai domiciliari dal 18 marzo scorso per droga, su ordine
di aggravamento della misura cautelare emesso dalla Corte d’Appello di
Catania. L’Autorità
Giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo a seguito dell’evasione
dai domiciliari commessa dal soggetto l’1 agosto scorso. L’arrestato, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Piazza
Lanza.
Aci Castello
CT – Evade dai
domiciliari, CC preso in centro commerciale. I Carabinieri della
Stazione di Aci Castello, di sera, hanno arrestato ai domiciliari, nella
flagranza Andrea TROPEA
28enne, del luogo, poiché ritenuto responsabile del reato di evasione.
Il personaggio non si era fatto trovare in casa ad un controllo di routine
dei militari dell’Arma che, dopo una brevissima attività info-investigativa,
si sono posti immediatamente alla ricerca dell’evaso. Il soggetto è stato
rintracciato e bloccato, nel parcheggio antistante il parco commerciale “Le
Zagare” di San Giovanni La Punta (CT), in compagnia di alcuni soggetti noti.
L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli arresti
domiciliari.
Catania
–Viola domiciliari, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di
Catania Nesima hanno arrestato il catanese
DanieleGIORDANO 44enne in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Tribunale di Catania.I puntuali controlli dei
militari dell’Arma e le informative inoltrate alla competente Autorità Giudiziaria,
con le quali si evidenziavano le molteplici evasioni dagli arresti
domiciliari poste in essere dal detenuto lo scorso mese di luglio, hanno
indotto il giudice ad inasprirne la misura detentiva ed ordinare l’arresto
e la conseguente reclusione nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Catania
–
S.Cristoforo, CC preso 1 per spaccio.
I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante
hanno arrestato, nella flagranza, il cataneseCristian Tiziano AZZIA 22enne, per spaccio e
detenzione illecita di sostanze stupefacenti.I
militari del Nucleo Operativo, dopo un breve servizio
di osservazione, impegnati in uno dei tanti servizi
antidroga svolti nel popoloso quartiere del capoluogo
etneo, sono riusciti a “beccare” il pusher nel momento
in cui in Via Stella Polare vendeva una dose di
stupefacente ad un giovane assuntore. Il personaggio è
stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di
alcune dosi di cocaina e di 80 euro in contanti,
ritenuti l’illecito guadagno dell’attività di spaccio.
La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato relegato agli arresti domiciliari. L’assuntore,
anch’egli fermato, è stato segnalato alla Prefettura per
uso personale di sostanze stupefacenti.
S.Michele Ganzaria
CT-Minori ospiti Centro Accoglienza sequestrano 5
operatori. CC intervenuti arrestano 4 ospiti della
struttura. Il Centro è ubicato in Contrada Consorto, ed
è gestito dalla Cooperativa San Francesco, ospita 25
minori non accompagnati, provenienti dal Centro e dal
Nord Africa. 4 ragazzi, lunedì mattina intorno alle
ore 10:30, 2 del Mali, 1 del Senegal e 1 della Guinea,
tra i 14 ed i 17 anni, hanno inscenato una protesta
nella struttura allo scopo di ottenere la c.d. “Pocket
Money”, la cui consegna era prevista il giorno
successivo. I 4 munendosi di bastoni hanno minacciato 3
operatori della cooperativa costringendoli a non uscire
dal centro. I personaggi, subito dopo, non avendo
ottenuto quanto richiesto hanno sequestrato altre 2
operatrici chiudendole a chiave in una stanza. Uno
degli operatori fortunatamente è riuscito a fuggire ed
a chiedere aiuto telefonando al 112. Alcuni minori di
nazionalità egiziana, anch’essi ospiti della struttura,
non condividendo le motivazioni della protesta, in quel
frangente, sono accorsi in aiuto degli operatori
chiedendone l’immediata liberazione. I ragazzi hanno
fatto scoppiare una violenta colluttazione a seguito
della quale un 16enne,
egiziano, accusando dei forti dolori al capo è stato
trasportato da una ambulanza del “118” al Pronto
Soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Caltagirone, da
dove, dopo gli accertamenti diagnostici è stato dimesso
senza prognosi e con terapia antidolorifica per “cefalea
post trauma”. La colluttazione tra i ragazzi
era ancora in corso quando sul posto sono intervenuti i
Carabinieri della Stazione di San Michele di Ganzaria
(CT) e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Caltagirone
(CT) che hanno liberato le due operatrici e bloccato i
quattro minori autori del sequestro. I minori arrestati
per sequestro di persona a scopo estorsivo in concorso
sono stati associati nel Centro di Prima Accoglienza per
Minori di Catania in via Franchetti. L’Autorità
Giudiziaria Minorile, dopo aver sentito i fermati, oltre
a convalidare l’arresto dei quattro li ha ritenuti
responsabili anche del reato di rapina.
Catania
– Svaligiano auto
turisti usando Jammer: blocco antifurto elettronico. Uomini delle
volanti dell’U.P.G.S.P. hanno sorpreso i catanesi 23enni
Federico
Rosario CRISTALDI ed Angelo PAVIA già noti per reati contro il
patrimonio e furto aggravato. Gli operatori di una volante, mentre stavano
transitando per Piazza Duca di Genova, hanno ricevuto la segnalazione da
parte di un cittadino. il signore ha informato che due giovani, a bordo di
un’auto, avevano appena consumato un furto ai danni di una coppia di
turisti. I malcapitati erano stati derubati dei bagagli custoditi in un
veicolo noleggiato. Gli agenti immediatamente hanno intercettato la vettura
segnalata, che veniva bloccata con due individui a bordo, corrispondenti
perfettamente alle descrizioni. I poliziotti nell’auto hanno rinvenuto i
bagagli con effetti personali che facevano chiaramente intendere di
appartenere a turisti. Gli stessi giovani, infatti, avevano da poco
consumato il furto dei bagagli, forzando la portiera posteriore di una Fiat
Panda noleggiata dalla coppia di turisti tedeschi e parcheggiata in piazza.
I tutori dell’ordine hanno restituito il maltolto alla coppia derubata,
immediatamente rintracciata. I due giovani sono stati accompagnati in
Questura e dichiarati in arresto e, su disposizione del pm di turno venivano
posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. Jammer
così chiamato, è esattamente un dispositivo in grado di disturbare il
segnale di chiusura centralizzata delle porte dell’autovettura. La polizia
di Stato raccomanda di fare attenzione! Molti ladri hanno a disposizione
questo dispositivo. Furti del genere si verificano spesso nei parcheggi dei
centri commerciali o nelle aree di sosta in autostrada. Ai malintenzionati
basta appostarsi a pochi metri di distanza, di solito all’interno di
un’altra auto posteggiata nelle vicinanze e attivare il Jammer che impedisce
la chiusura del veicolo. Quindi, meglio sempre verificare l’effettiva
chiusura dell’auto prima di allontanarsi.
Catania
–2 del Gambia presi mentre spacciano. Agenti delle volanti, e
personale dell’unità cinofila, nell’ambito di servizi mirati e disposti dal
Questore Marcello Cardona, volti a frenare il diffuso fenomeno dello spaccio
di sostanze stupefacenti ad opera prevalentemente di gruppi di stranieri, di
pomeriggio nel noto quartiere di San Berillo, in via delle Finanze, hanno
ammanettato 2 del Gambia senza fissa dimora. Muthar GASSAMA 18enne e
Hamaoi DANSO 23enne mentre erano intenti a spacciare dosi di hascisc.
Gli stessi erano già noti alle forze dell’ordine per i medesimi reati e
venivano sorpresi mentre cedevano la sostanza stupefacente ad un giovane il
quale a bordo di ciclomotore, alla vista della volante, si dava alla fuga.
Gli agenti, dopo aver bloccato 1 degli spacciatori sul posto, riuscivano ad
inseguire e bloccare l’altro che nel frattempo aveva tentato di darsi alla
fuga disfacendosi di 8 stecche di hascisc prontamente recuperate. Il fiuto
dei cani “App” e “Aly”, ha permesso di rinvenire altresì nei pressi del
muretto dove stazionavano i cittadini stranieri, altre dosi di hascisc del
peso complessivo di 95 grammi circa. I malviventi, sono stati tratti in
arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e su disposizione
del P.M. di turno, associati alle camere di sicurezza in attesa del rito del
processo per direttissima.
Catania
–3 arresti per stupefacenti. La Polizia di Stato ha
arrestato: Claudio RAPISARDA 32enne, destinatario di ordine di
esecuzione per espiazione di pena detentiva emesso il giorno 11 agosto 2016
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania –
Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra Mobile – Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena
residua di 6 anni, 5 mesi e 3gg. di reclusione per reati in materia di
stupefacenti; Gioacchino STRANO 22enne, destinatario di ordine di
esecuzione emesso il giorno 11 agosto 2016 dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali,
eseguito dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra
“Catturandi”, dovendo espiare la pena di 3 anni e 8 mesi reclusione per
reati in materia di stupefacenti; Massimo RAPISARDA 26enne,
destinatario di ordine di esecuzione emesso il giorno 11 agosto 2016 dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio
Esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità
Organizzata” – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di 1
anno, 7 mesi e 14 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.
Palermo
– Emergenza incendi Vigili del Fuoco stremati.
La denuncia
pubblica è del segretario regionale Conapo Giuseppe Musarra che scrive: “i
vigili del fuoco siciliani in prima linea, ma senza la convenzione già
sottoscritta nel 2012 ma mai applicata, che in assenza di tale accordo non
possiamo dare il soccorso adeguato alle richieste di intervento in tutta la
Sicilia! Sicilia: Il grosso incendio boschivo che si è sviluppato nella zona
di Chiaromonte Gulfi in provincia di Ragusa sta mettendo duramente alla
prova i Vigili del Fuoco di Ragusa che son impegnati con 7 uomini e 6
automezzi 4 terrestri e 2 canadair del Comando Ragusa e della flotta del
Corpo Nazionale. Tali risorse terrestri sono sottratte al soccorso pubblico
e messe a disposizione per lo spegnimento degli incendi di bosco che
viceversa tale compito rientra in quelli della Regione, come noto la Legge
353 del 2000 pone in carico alle Regioni con le relative risorse comunque
con abnegazione i colleghi garantiscono ugualmente il servizio in favore del
cittadino con grande abnegazione. La convenzione, che hanno quasi tutte le
Regioni Italiane ad esclusione della Sicilia, è uno strumento per immettere
sul territorio risorse umane e mezzi in straordinario per garantire lo
spegnimento di questi incendi boschivi o affini con celerità riducendo al
minimo i danni alle cose, alla natura e all’inquinamento, il Conapo ha
chiesto da tempo un incontro con il Presidente Crocetta ma è stato ricevuto
da un delegato della Regione, che non ha fornito nessuna informazione sulla
linea che il Presidente Crocetta intende adottare su tale tema. Il Conapo
sottolinea che già una convenzione era stata sottoscritta tra Regione
Sicilia e Direzione Regionale Vigili del Fuoco mai onorata una vera beffa
per i cittadini Siciliani e per gli uomini dei Vigili del Fuoco che comunque
sul campo a disposizione delle richieste d’intervento. Pertanto Presidente
Crocetta a fronte di questi danni da incendio ci dica con chiarezza se è
favorevole alla convenzione oppure non è favorevole”.
Catania
- Polizia controlla discoteche e bar sanzionate
irregolarità.
Poliziotti della Squadra Amministrativa della Divisione
P.A.S.I. della Questura di Catania, nell’ambito dei
controlli disposti dal Questore di Catania dott.
Marcello Cardona, hanno proceduto a controlli di
esercizi commerciali per verificarne i requisiti e la
genuinità dei prodotti serviti. I tutori dell’ordine
hanno effettuato ispezioni a Pedara
dove il responsabile di un bar è stato deferito
all’A.G. per il reato di cui all’Art. 80 TULPS in rel.
Art. 681 C.P. in quanto in un luogo pubblico e cioè
nell’area antistante l’esercizio aveva allestito una
serata danzante senza il prescritto parere di agibilità
della commissione di vigilanza. Inoltre, è stato
contravvenzionato ai sensi dell’Art. 68 TULPS in rel. L.
507-99 poiché era sprovvisto del titolo di polizia per
l’esercizio di discoteca, è stato, altresì,
contravvenzionato ai sensi dell’Art. 3 comma 7 e 8 legge
nr. 94 del 15-07-2009 - art. 3 comma 13 della stessa
legge, un 44enne, quale addetto ai servizi di controllo
(c.d. Buttafuori) poiché non era iscritto nell’elenco
del personale addetto ai servizi di controllo della
attività di intrattenimento e di spettacolo come
prescritto dalla legge nr. 94 del 15-07-2009. Gli agenti
hanno controllato esercizio di discoteca denominato ad
Acicastello ed hanno contravvenzionato ai sensi
dell’Art. 3 comma 7 e 8 legge nr. 94 del 15-07-2009 -
art. 3 comma 13 della stessa legge un 35enne, quale
addetto ai servizi di controllo delle attività da
intrattenimento e di spettacolo, poiché privo del
prescritto tesserino di riconoscimento. Gli agenti in 1
esercizio pubblico di discoteca denominato a Catania
hanno deferito il titolare di licenza, all’A.G. ai sensi
dell’Art. 68 TULPS in rel. Art. 17 TULPS e Art. 80 del
TULPS in relazione all’art. 681 C.P. in quanto nel corso
del controllo è stato accertato che avrebbe omesso di
interdire al pubblico presente (circa 200 persone)
mediante il posizionamento di idonea recinzione con
corde e fiorire, la piscina laterale la pista da ballo.
Catania – Evaso dai domiciliari,
preso a passeggio. Agenti delle Volanti, ieri, hanno bloccato il
catanese già noto Giuseppe MELLIFORO 19enne per il reato di evasione.
Il giovane, sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, è
stato sorpreso nella mattinata di ieri a passeggio fuori dalla sua
abitazione. il
maldestro alla vista degli agenti ha tentato la fuga ma è stato subito
riconosciuto e bloccato. Su disposizione del p.m. di turno il soggetto è
stato condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del
giudizio per direttissima.
Catania – Fugge in
mutande per evitare agenti, evaso dai domiciliari: inseguito in strada è
bloccato.
Si tratta di Salvatore ACCARDI 37enne. Agenti del Commissariato
San Cristoforo in servizio di controllo del territorio, per la prevenzione
e repressione dei reati in genere, hanno ammanettato il già noto catanese
Salvatore ACCARDI per evasione dagli arresti domiciliari.I
poliziotti, giungendo presso l’abitazione dell’ACCARDI, che risultava avere
a suo carico numerosi precedenti penali e di polizia, lo vedevano arrivare a
forte velocità a bordo di un ciclomotore. Il personaggio ha poi
abbandonato il veicolo in una via limitrofa e, passando per un ingresso
secondario è entrato in casa e dopo essersi denudato ha aperto la porta agli
Agenti che, regolarmente, avevano bussato al portone dell’ingresso
principale. Il maldestro vistosi scoperto, nonostante in mutande e scalzo,
si è dato alla fuga, costringendo gli operatori ad un rocambolesco
inseguimento per le vie di San Cristoforo. L’inseguito dopo alcune centinaia
di metri, si è nascosto sotto ad alcune vetture in sosta in via Bellia ma è
stato scoperto, ed ha ricominciato la sua corsa. Il fuggitivo,
successivamente, in via Vittorio Emanuele II vedendosi braccato dai
poliziotti, ha costretto l’autista di un ciclomotore in transito, a fermarsi
e dopo essere salito a bordo, ha provato ad allontanarsi. La tempestività
degli operatori ha avuto la meglio. Il fuggitivo è stato bloccato e condotto
presso il Commissariato di P.S. San Cristoforo per le formalità di rito.
Catania– Evade dai
domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino
hanno arrestato, nella flagranza, il 27enne, catanese
Filippo
Marco STORNIOLO, reo di evasione. La pattuglia dell’Arma, durante il
quotidiano controllo del territorio, l’ha riconosciuto e fermato mentre
passeggiava, in palese violazione della misura detentiva a cui era
sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato
ricollocato agli arresti domiciliari.
Catania –Polizia
blocca gambiano
richiedente asilo mentre spaccia hascisc a San Berillo.
Agenti delle volanti, di pomeriggio nel rione San Berillo, hanno bloccato
un cittadino del Gambia, Muthar GASSAMA 18enne mentre stava spacciando dosi
di hascisc. Il giovane è stato scoperto mentre cedeva 1 “stecchetta” un
ragazzo del luogo, che alla vista della Volante, è subito scappato. I
poliziotti hanno raggiunto e bloccato lo spacciatore, frattanto
allontanatosi, al quale sono stati rinvenuti 11 bastoncini di hascisc, per
un peso poi quantificato in grammi 10. Lo spacciatore, un richiedente asilo,
è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.
Catania –
Polizia blocca coppia colombiana già impegnata in furti a profumeria.
Agenti delle volanti hanno denunciato in libertà per furto aggravato 2
cittadini colombiani, S. R. R.A. 35enne e L. G. P. A.
30enne. I due, un uomo e una donna, erano stati scoperti dal titolare di una
profumeria di via Etnea mentre stavano tentando di appropriarsi di alcune
confezioni di profumi di pregio. Il negoziante, inoltre, aveva avvisato il
113 su quanto stava avvenendo ed aveva fornito all’operatore una descrizione
dei due malfattori.I
poliziotti con le descrizioni fornite hanno intercettato e bloccato lui in
via Costarelli e la donna in via Puccini. I due avevano in mano 1 busta
della quale nell’intenzione avrebbero tentato di disfarsi, essendo
“schermata” allo scopo di eludere i sistemi antitaccheggio. Il tentativo dei
colombiani è stato del tutto inutile, poiché l’esercente che aveva avvisato
il 113 ha poi riconosciuto la coppia quale autrice anche di un precedente
taccheggio perpetrato sempre nella sua profumeria.
Catania
– 1 pusher preso in azione da agenti in borghese. Uomini delle Volanti, ieri pomeriggio, liberi
dal servizio, hanno ammanettato il catanese
Giordano MONACO 19enne, responsabile del
reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane era stato notato dai
poliziotti, in via Crociferi, all’altezza della scalinata Alessi in pieno
centro storico, proprio nel momento in cui stava consegnando ciò che è
subito sembrato essere sostanza stupefacente ad un altro ragazzo. Il gesto
che ha catturato l’attenzione dei poliziotti è stato quello che il pusher ha
fatto quando ha tirato fuori dall’interno dei pantaloni (proprio come se ciò
che aveva preso fosse nascosto negli slip) qualcosa che ha consegnato
all’altro giovane da cui ha ricevuto una banconota da 10 euro. Uno scambio
in piena regola, quindi, per il quale gli agenti sono entrati immediatamente
in azione, bloccando i due.Lo spacciatore, alla perquisizione personale, è
stato trovato i possesso di 5 dosi di marijuana, nascosta proprio tra gli
indumenti intimi, e di 30 euro, verosimilmente provento dello spaccio.
L’acquirente è stato controllato e, dopo aver ammesso di avere appena
acquistato lo stupefacente dal pusher, è stato sanzionato
amministrativamente ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/1990. MONACO è stato
arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, posto agli
arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito della
direttissima.
Catania– Droga e rapina, 2 in manette. Si tratta di : Filippo
MARLETTA 25enne e Giuseppe SANTONOCITO
65enne. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Filippo MARLETTA poiche è destinatario di un Ordine di
Esecuzione per la Carcerazione emesso il 14 luglio 2016
dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte
d’Appello di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali,
eseguito da personale della Squadra Mobile – Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra ”Catturandi”,
dovendo espiare la pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione
per reati in materia di stupefacenti; Giuseppe
SANTONOCITO 65enne è destinatario di ordine di
esecuzione per la carcerazione emesso il 15 lugliov
2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
Ordinario di Siracusa – Ufficio Esecuzioni Penali,
eseguito da personale della Squadra Mobile – Sezione
“Criminalità Organizzata” – Squadra ”Catturandi”,
dovendo espiare la pena di 6 mesi per rapina ed altro.
Motta
Sant’Anastasia CT
- Aggredisce e pesta moglie, CC 1 in camera sicurezza. I Carabinieri della
Stazione di Motta Sant’Anastasia (CT) hanno condotto in camera di sicurezza
in attesa del giudizio un 30enne, domiciliato in quel centro, per
maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri di notte, sono
intervenuti in un’abitazione del centro cittadino a Motta Sant’Anastasia a
seguito della denuncia di una donna la quale ha segnalato continui
maltrattamenti fisici e verbali da parte del marito. I militari hanno
bloccato il soggetto. I tutori dell’ordine, nella circostanza hanno
accertato che la vittima da diversi mesi subiva vessazioni e minacce dal
congiunto e che quella sera era stata anche aggredita e picchiata. La donna
è stata trasportata all’Ospedale SS. Salvatore di Paternò (CT) dove è stata
medicata per delle lesioni ed escoriazioni alle braccia, ed è stata
giudicata dai sanitari guaribile in giorni 6. L’arrestato è stato
trattenuto in camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato
con rito direttissimo, come disposto dall'Autorità Giudiziaria.
Mascali CT – Donna evade dai domiciliari, CC presa.
I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato
Catia Maria CARUSO 33enne, del luogo, per evasione. La donna, benché
sottoposta agli arresti domiciliari dal 7 luglio scorso per il reato di
bancarotta, ieri mattina è stata sorpresa dai militari sulla pubblica via
mentre si allontanava dalla sua abitazione, senza giustificato motivo,
violando cosi i vincoli restrittivi cui era sottoposta. L’arrestata, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta nuovamente ai
domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo.
Mascalucia
CT
– Trancia dito mano con morso a suocero che difende
figlia, CC 1 in manette. Un 36enne ha
letteralmente amputato il primo dito apicale della mano
sx, con un morso al suocero il quale era intervenuto in
aiuto della figlia. I Carabinieri del Nucleo
Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno
arrestato nella flagranza un 36enne, di Mascalucia (CT),
per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Una
Gazzella, di sera a seguito di una telefonata al 112 di
un anonimo cittadino che segnalava una lite in famiglia,
è intervenuta in un’abitazione del centro di Mascalucia
(CT). I militari giunti sul posto hanno bloccato il
36enne ancora dentro casa in un evidente stato di
agitazione, accertando che lui poco prima, al culmine di
una condotta persecutoria iniziata da oltre un anno nei
confronti della consorte, aveva aggredito la moglie ed
il suocero, accorso in difesa della figlia, staccandogli
di netto con un morso un dito della mano. La vittima è
stata trasportata nell’Ospedale Cannizzaro dove i
sanitari gli hanno riscontrato l’amputazione apicale del
primo dito della mano sx, giudicandolo guaribile con una
prognosi di 30 giorni, venendo ricoverato subito
d’urgenza nel Reparto di Chirurgia Plastica, per essere
sottoposto ad un intervento di ricostruzione.
L’arrestato è stato trattenuto in una camera di
sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con
rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Gravina CT – 25enne geloso picchia fidanzata CC ai
domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di
Gravina di Catania (CT) hanno arrestato nella flagranza un25enne,
del luogo, per lesioni personali e violenza privata. Un anonimo cittadino
stanotte, ha telefonato al 112 segnalando ai Carabinieri che in via
Vitaliano Brancati a Gravina di Catania (CT) un giovane stava picchiando una
ragazza.Una
gazzella è immediatamente intervenuta sul posto trovando la vittima, anche
lei di 25 anni, in un evidente stato di agitazione. I militari hanno
accertato che poco prima, a seguito di una lite col fidanzato scaturita per
motivi di gelosia, era stata aggredita a calci e pugni. L’aggressore è stato
subito dopo rintracciato e bloccato dai carabinieri mentre tentava di
rientrare nella sua abitazione. La 25enne è stata trasportata e medicata
all’Ospedale Garibaldi dove i sanitari le hanno riscontrato un ecchimosi
all’occhio destro ed abrasioni a mani e polsi, giudicate guaribili in 7
giorni. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Catania–
Bancarotta fraudolenta, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri delle
Stazione di Catania Nesima hanno arrestato ai domiciliari Salvatore
Giovanni VIRGATA 55enne, di Catania, su ordine di carcerazione emesso
dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona. Il personaggio dovrà
espiare la pena residua di 3 mesi di reclusione poiché riconosciuto
colpevole di bancarotta fraudolenta, reato commesso ad Ancona il 28 aprile
2004. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania– Viola
sorveglianza, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza DI
MAURO Orazio Francesco 39enne, di Catania, Sorvegliato Speciale di
Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. I
militari di sera, hanno riconosciuto e bloccato il 39enne in via Plebiscito
mentre era alla guida di una moto Honda SH 125, sprovvisto di patente
poiché revocata per mancanza di requisiti, violando così i vincoli della
Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Bronte
CT
– Svaligiano casa di pensionata, CC 2 in manette.
I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT) hanno
arrestato, nella flagranza
Vincenzo
VERGA 30enne ed un 16enne, entrambi catanesi,
rei del concorso in furto aggravato e, soltanto per il
maggiorenne, della violazione della sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno
nonché della guida senza patente. La segnalazione
telefonica fatta da un solerte cittadino stanotte, al
112, ha permesso ad una pattuglia dell’Arma
d’intervenire in Contrada Quintalani, agro di Bronte,
dove i due malviventi, tramite effrazione, avevano da
poco svaligiato l’abitazione di un’anziana donna, in
quel momento assente da casa. I ladri scoperti, hanno
tentato di fuggire a bordo di una Fiat 600, con la
quale da Catania avevano raggiunto il comune etneo. Il
tentativo è stato reso vano dai CC che, dopo un breve
inseguimento per le vie cittadine, sono riusciti a
bloccare ed ammanettare i 2 in Via Monfalcone. La
refurtiva, soprattutto denaro ed oggetti preziosi, è
stata interamente recuperata e restituita alla vittima.
L’auto dei maldestri è stata sequestrata e gli
arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati
rispettivamente associati nel carcere di Catania Piazza
Lanza ed al Centro di Prima Accoglienza per minori di
Catania.
Acireale
– Preso pusher, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri delle Stazioni di Acireale e Guardia Mangano
hanno arrestato, nella flagranza, l’aceseAlfio QUATTROCCHI 24enne per detenzione ai fini
di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari ieri
pomeriggio a conclusione di una breve ma proficua
attività info-investigativa, hanno fatto irruzione
nell’abitazione del pusher dove, previa perquisizione,
sono state rinvenuti 50 grammi circa di marijuana, già
suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e 20 euro
in contanti. La droga ed il denaro sono stati
sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della
direttissima, è stato relegato agli arresti
domiciliari.
Misterbianco
CT
– Picchia moglie e la chiude in bagno: CC 1 violento
in manette. I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un
38enne, di origini tunisine, reo di maltrattamenti in
famiglia e violenza privata. L’ira del soggetto nei
confronti della povera consorte, una catanese di 41
anni, sarebbe stata scatenata per motivi legati alla
gelosia ed all’affidamento dei figli minori (sei anni il
primo, di pochi mesi il secondo) dopo la separazione
legale. Il violento, dopo avere minacciato e strattonato
la vittima, dinanzi al primogenito, l’ha rinchiusa in
bagno da dove la poveretta, tramite un cellulare, ha
chiesto aiuto al 112. L’intervento immediato della
pattuglia in casa della donna ha determinato l’arresto
del violento e la liberazione della poveretta.
L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato
trattenuto in camera di sicurezza.
Catania – Picchia
compagna, 1 violento ai domiciliari. Agenti del Commissariato Centrale, in servizio di
pattuglia, hanno arrestato ai domiciliari in flagranza di reato il già noto
catanese Michele Musumeci
26enne, ritenuto responsabile di maltrattamenti in
famiglia, atti persecutori e lesioni personali. Una telefonata al 113, poco
prima, infatti, aveva segnalato che una donna era stata aggredita dal
convivente. I poliziotti, giunti in pochi attimi sul posto da cui era
partita la richiesta d’aiuto, hanno immediatamente individuato Musumeci, a
carico del quale sono risultati precedenti per lesioni personali, percosse,
danneggiamento ed ingiurie e l’hanno immediatamente condotto in ufficio. I
poliziotti hanno scoperto la storia della donna che, avendo intrattenuto una
relazione, da diverso tempo, con quel soggetto, era stata oggetto di
violenze psicologiche e fisiche ed atti persecutori, tutto ciò sin
dall’inizio del rapporto. I tutori dell’ordine hanno accertato che
l’arrestato, nel corso della relazione amorosa, si era sempre dimostrato
molto aggressivo, minacciando la compagna in più circostanze, costringendola
a vivere in uno stato di soggezione psicologica e di paura, motivi che
l’avevano indotta a non denunciare le violenze subite. Musumeci, in diverse
occasioni, non avrebbe esitato a picchiare la donna. L’apice della violenza
è stato raggiunto ieri mattina, allorquando Musumeci al culmine
dell’ennesima discussione originata da motivi di gelosia. Il personaggio
dopo aver danneggiato la porta d’ingresso, ha colpito la vittima al viso ed
a un braccio, non prima di aver devastato l’appartamento all’interno del
quale gli agenti l’hanno rintracciata in lacrime ed in preda ad un forte
stato d’ansia. La giovane per le lesioni riportate è stata medicata e
refertata al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi e giudicata guaribile
in gg. 5. Musumeci, al termine delle formalità di rito come disposto dal
Pubblico Ministero, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo.
Guardia
Mangano CT
- Brucia arredi e garage ex moglie: CC dai domiciliari a carcere. I
Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano (CT) hanno arrestato un
55enne, di Santa Maria Ammalati frazione di Acireale(CT), già ai
domiciliari, dando esecuzione ad un ordine di custodia cautelare emesso dal
Tribunale di Catania per aver commesso il 30 maggio scorso il reato di
incendio. Il soggetto, già separato dalla moglie, la sera del 7 maggio
scorso in preda ad un raptus, legato probabilmente al fatto che l’ex aveva
intrapreso una relazione sentimentale con un altra persona, si era recato
nel condominio di Via Carico a Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT).
Il personaggio ha scavalcato la recinzione, dopo aver suonato
insistentemente al citofono dell’abitazione si è recato nel garage della
donna e forzata la saracinesca, con un accendino, appiccò il fuoco a
suppellettili custoditi. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Catania
– Preso pusher a Librino, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato
nella flagranza un 25enne, di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Una pattuglia, di sera, durante un servizio
antidroga nel popolare quartiere Librino, ha notato il giovane in viale
Pecorino cedere delle bustine ad occasionali acquirenti. Il pusher è stato
bloccato e perquisito e trovato in possesso di 20 grammi di marijuana, già
suddivisa in dosi, e la somma contante di 200 euro in banconote di piccolo
taglio, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio. La droga ed il
denaro sono stati sequestrati. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato per
direttissima.
Misterbianco CT
– Viola domiciliari, CC preso alla guida senza avere conseguito patente,
ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno
arrestato ai domiciliari nella flagranza Antonino PUGLISI
49enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza. Una pattuglia, di sera, durante un
servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo
in via Nobel mentre era alla guida di una vettura, tra l’altro sprovvisto di
patente poiché mai conseguita, violando così i vincoli della Sorveglianza
Speciale cui era sottoposto. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
–
Procura : magistrato Carmelo Zuccaro al vertice. Il deputato nazionale
del Partito Democratico Giuseppe Berretta ha affermato
:"Congratulazioni ed auguri di buon lavoro al nuovo Procuratore di Catania,
Carmelo Zuccaro. A lui spettano compiti e responsabilità importanti, guidare
un ufficio giudiziario di grande rilevanza qual é quello etneo e proseguire
nel percorso verso l'affermazione della legalità". Giovanni Musumeci
quale segretario generale territoriale della Ugl di Catania, alla notizia
della scelta del magistrato Carmelo Zuccaro al vertice della Procura di
Catania ha commentato: “La nomina del magistrato Carmelo Zuccaro a
capo della Procura della Repubblica di Catania rappresenta prima di tutto
una scelta di alto profilo, considerata la sua grande esperienza maturata
nel corso della sua carriera e la sua ottima conoscenza del territorio
etneo. Al nuovo procuratore auguriamo un buon lavoro, in questa città che
invoca sempre più legalità. In noi troverà sempre un alleato concreto e
fattivo nelle azioni quotidiane ed a sostegno di tutte le iniziative utili a
favorire nel nostro territorio la diffusione e l'affermazione della
legalità." Auguri di buon lavoro.
Acireale CT
– CC preso 1 con 57 dosi cocaina. I Carabinieri della Stazione di
Acireale (CT) e Guardia Mangano (CT) hanno arrestato Rosario GRECO 25enne,
del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari, nella tarda mattinata durante un servizio finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio in località Archi a Riposto (CT),
hanno notato il giovane lungo la Strada 16 Casanera prelevare ai margini,
dalla cavità in un muro, 1 busta di plastica. I Carabinieri intervenuti
hanno bloccato il giovane con la busta contenente 57 dosi di cocaina ed 1
bilancino di precisione che sono stati sequestrati unitamente alla somma
contante di 70 euro in banconote di piccolo taglio, che aveva addosso,
ritenuti parziale provento dell’attività illecita di spaccio. L’arrestato è
stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
-
Librino, 2 agevolano fuga minore ricercato: denunciati. Agenti della
Questura di Catania hanno indagato in stato di libertà I.A. cittadino
romeno già noto e B.S. cittadino italiano (incensurato), per il reato
di favoreggiamento personale. Un poliziotto libero dal servizio, nel tardo
pomeriggio, ha notato in via Grassi, nel rione S. Cristoforo, alcuni
giovani sospetti; quindi, ha chiesto l’ausilio della Volante di zona. Uno
dei giovani, con l’aiuto di 2 soggetti, all’arrivo degli operatori di
polizia, si è dato alla fuga e dopo essere entrato attraverso un portone in
un’abitazione è scappato attraverso i tetti dileguandosi. I poliziotti
presenti sul posto, subito hanno accertato che il soggetto datosi alla fuga
era un soggetto ancora minorenne che doveva scontare una misura cautelare
presso un Istituto per Minori. I due soggetti che avevano agevolato la fuga
del minore sono stati indagati in libertà per il reato di favoreggiamento
personale.
Catania
– Viola affidamento in prova a servizi sociali: CC, 27enne in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno ammanettato Giuseppe
CIRINCIONE, 27enne, catanese, su ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania. Il giovane dovrà scontare la pena di 4 mesi di
reclusione poiché riconosciuto colpevole di inosservanza dell’affidamento in
prova ai servizi sociali, reato commesso a Catania nel 2009. L’arrestato,
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di
Piazza Lanza.
Fiumefreddo
di Sicilia
CT
– 7 anni per traffico droga: CC, 1 in carcere. I Carabinieri della
Stazione di Fiumefreddo di Sicilia (CT) hanno arrestato Alessandro
MAMGANO 29enne, di Calatabiano (CT), in esecuzione di un ordine per la
carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte
di Appello di Catania. Il giovane, coinvolto nell’operazione Jonia, eseguita
della DIA di Catania nel 2010, è stato condannato dai giudici ad 7 anni di
reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti e relativi detenzione e spaccio, reati commessi a Fiumefreddo
di Sicilia (CT) e Calatabiano (CT) proprio nel 2010. L’arrestato è stato
rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Catania–
Cavalli maltrattati a S.Cristoforo: polizia sequestra quadrupedi e locali.
La Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi predisposti al fine di
reprimere il fenomeno del maltrattamento di animali, ha denunciato, in
libertà: C.G. 32enne e G.V. 33enne in quanto responsabili
di maltrattamento di animali e furto di energia elettrica, ed ha
sequestrato due cavalli, tenuti in due stalle nel quartiere di “San
Cristoforo”. Agenti della Squadra Mobile, del Commissariato “San
Cristoforo”, dell’UPGSP- Squadra a cavallo e cinofili, del Gabinetto
Regionale Polizia Scientifica e dell’ASP 3 di Catania, nel primo pomeriggio
si sono portati presso un locale adibito a stalla, sito in via Diego
Arancio, nel rione “San Cristoforo”, dove si presumeva potessero essere
tenuti cavalli, in condizioni di disagio sanitario ed ambientale. Il
personale ha effettuato un controllo presso l’immobile, che era nella
disponibilità di C.G., già noto per stupefacenti e guida senza
patente. Il locale era composto da un unico vano ed all’interno era
presente un cavallo “ purosangue inglese castrone”.Il locale era del
tutto privo di illuminazione naturale, con una pessima areazione ed una
temperatura elevata. Il cavallo, configurandosi il reato di maltrattamento
di animali, è stato sottoposto a sequestro ed affidato ad un custode
giudiziario, sequestrato altresì, l’immobile. Un nuovo controllo è stato
effettuato presso l’altro locale, anch’esso adibito a stalla, ubicato
nell’attigua via Tripoli, nella disponibilità di G.V., all’interno
del quale veniva rinvenuto un pony castrone dal mantello grigio. Le
medesime condizioni di pessima areazione e temperatura torrida, hanno
evidenziato il reato di maltrattamento di animali ed il sequestro del pony e
dei locali. Gli agenti hanno altresì, constatato che le stalle erano fornite
abusivamente di energia elettrica, e personale dell’ENEL ha provveduto a
disattivare l’erogazione e proceduto per il reato di furto di energia
elettrica. I due soggetti sono stati denunciati ed anche multati dall’ASP
3 di Catania con sanzioni amministrative pari a 10.350 euro.
Catania
– Poliziotti a
Librino chiudono bombola gas in fiamme a 6° piano: salvate 2 donne. È
stato un pomeriggio di fuoco, quello dello scorso 30 maggio, per gli
equipaggi delle due Volanti dell’UPGSP intervenute al sesto piano di uno
degli alti palazzi di Librino. Ed in questo caso, il riferimento alle fiamme
non è per nulla un modo di dire: i quattro poliziotti, infatti, sono
intervenuti a seguito delle numerosissime telefonate al 113 che avvisavano
di un pericoloso incendio sviluppatosi in uno dei piani alti di un immobile
di viale Bummacaro. Gli agenti, impegnati nel controllo del territorio,
hanno preceduto i Vigili del Fuoco, immediatamente allertati dalla Sala
operativa della Questura, e lo spettacolo al quale si sono trovati difronte
è stato già sufficiente a fornire loro il livello della gravità della
situazione. Alcune persone stavano già uscendo fuori dal portone, mentre
altre scendevano dalle scale, già avviluppate da un intenso fumo. Gli
operatori di polizia non si sono scoraggiati ed hanno intrapreso l’ascesa
al piano da cui, con ogni probabilità, si era sviluppato l’incendio,
evacuando, nel contempo, quei pochi abitanti che non si erano ancora accorti
di quanto stesse accadendo. I poliziotti hanno raggiunto il sesto piano, e
la sorpresa è stata quella di ritrovarvi ancora le 2 donne che occupavano
l’appartamento: 1 delle 2 presentava delle estese ed apparentemente gravi
ustioni al torace, mentre l’altra era in evidente stato di shock. Entrambe
sono state prontamente allontanate e tratte in salvo. I poliziotti hanno
raggiunto, alla fine, l’origine delle fiamme: 1 “cucinino” a gas con tanto
di bombola GPL e relativo tubo in gomma. I poliziotti, senza perdere tempo,
utilizzando 1 strofinaccio, visto che la bombola di gas era già
incandescente, hanno allontanato il pericolosissimo contenitore
dall’incendio, riuscendo pure a chiuderne la valvola: cosa non facile visto
che anche il tubo in gomma e, quindi il gas che ne fuoriusciva, aveva preso
fuoco. Terminata l’operazione, anche l’incendio è stato spento dai
poliziotti che sono subito scesi per verificare le condizioni di salute
delle due donne che, frattanto, erano state soccorse dall’ambulanza del 118
inviata dalla Sala operativa della Questura.
Vizzini CT
– Allevatore ucciso a fucilate in campagna. Si tratta di
Sebastiano CANTALI 49enne. Il corpo è stato ritrovato di mattina al
confine tra i territori di Vizzini e Licodia Eubea (CT). L’allevatore di
Vizzini (CT), attinto da tre colpi di fucile cal. 12 esplosi da uno o due
sicari che gli hanno teso un agguato nelle vicinanze di un terreno dove
accudiva i propri capi di bestiame. L’omicidio è avvenuto verosimilmente di
sera. Diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori. Le indagini sono
coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone e condotte sul
campo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di
Catania e della Compagnia Carabinieri di Caltagirone.
Aci Castello
CT –
Furto, CC 1 ai domiciliari per condanna. I Carabinieri della Stazione
di Aci Castello (CT) hanno arrestato ai domiciliari Andrea TROPEA
27enne del posto, in esecuzione di un provvedimento per l’espiazione di pena
detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Il personaggio è stato condannato
dai giudici per furto e danneggiamento aggravati, reati commessi a Catania
nel marzo del 2015, dovrà scontare la pena comminatagli, equivalente ad 1
anno e 6 mesi di reclusione, ristretto agli arresti domiciliari.
Acireale CT
- Picchia i genitori per denaro, CC preso. I Carabinieri del Nucleo
Radiomobile della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato, nella
flagranza, un 33enne, del luogo, reo di tentata estorsione, maltrattamenti
in famiglia e lesioni personali. Un disoccupato, sembra con problemi di
dipendenza da cocaina, stanotte nell’abitazione di via Salvatore Vigo ad
Acireale, all’ennesima crisi di astinenza ha chiesto soldi ai genitori. Il
padre 65enne e la madre 57enne hanno rifiutato di cedere il denaro ed al
diniego espresso il soggetto è stato colto da raptus. Il 33enne ha
iniziato a picchiare padre e madre con pugni e schiaffi lanciandogli addosso
addirittura dei suppellettili. La madre, riuscendo a rinchiudersi in una
stanza, ha chiesto aiuto al 112 permettendo, nel giro di pochi minuti,
l’arrivo di una pattuglia del pronto intervento. I militari sono entrati
nell’appartamento e dopo una breve colluttazione, hanno bloccato ed
ammanettato l’aggressore. Il padre, visitato al pronto soccorso
dell’Ospedale di Acireale, è stato riscontrato affetto da “trauma cranico
minore (contusione parietale sinistra)” con una prognosi di 5 giorni s.c.
L’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato trattenuto in
camera di sicurezza.
Catania
-Sbarco 394
migranti: fermati 2 scafisti. Si tratta del gambiano
Salifu DRAMMEH 18enne e del senegalese Oumar TRAORE 32enne.
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania hanno segnalato alla
locale Procura della Repubblica 2 sedicenti cittadini stranieri di
nazionalità gambiana e senegalese, posti in stato di fermo di indiziato di
delitto, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
L’operazione di soccorso è stata il 24 maggio in relazione allo sbarco di
394 migranti giunti presso nel Porto di Catania, a bordo della nave della
Marina Militare Irlandese “L.E. Roisin”
e soccorsi il 23 maggio in acque internazionali. Gli investigatori della
Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione
Operativa Navale delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della Procura
della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica del viaggio,
acquisendo le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo nei
confronti del gambiano Salifu DRAMMEH 18enne e del
senegalese Oumar TRAORE 32enne.
I 2 sono stati individuati quali componenti l’equipaggio di un gommone,
salpato dalle coste libiche, con il quale è avvenuta la traversata del
Canale di Sicilia. I fermati, a conclusione delle attività, sono stati
associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Pesta
donna: ex convivente ai domiciliari.
Agenti del Commissariato “Centrale”, ieri pomeriggio, al termine di una
articolata e complessa attività investigativa, hanno individuato e tratto in
arresto ai domiciliari Salvatore ZAPPALA’ 49enne nato a Catania già
noto, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP
presso il Tribunale di Catania che ha accolto pienamente le risultanze
investigative prodotte dai poliziotti, in ordine ai reati di maltrattamenti
in famiglia e lesioni personali gravi nei confronti della ex convivente,
ponendolo agli arresti domiciliari.Le indagini condotte hanno
consentito di acclarare che la donna con la quale l’arrestato intratteneva
una relazione sentimentale durata 4 anni e poi interrotta, in diverse
occasioni, era stata oggetto di pesanti insulti e lesioni personali
aggravate, commesse anche davanti alla figlia minore della donna. La
vittima per tali lesioni, aveva dovuto fare ricorso alle cure dei medici
del pronto soccorso del locale ospedale Garibaldi, che le hanno riscontrato
ematomi e tumefazioni al viso ed in altre parti del corpo giudicate
guaribili in giorni 10.
Biancavilla CT - Picchia moglie e figlia di 10 anni: CC 1
arrestato. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno
arrestato, nella flagranza, un 35enne, del posto, reo di maltrattamenti in
famiglia e percosse. La stessa donna di 31 anni, ha chiesto, ieri sera,
aiuto al 112, riferendo all’operatore della centrale operativa che il marito
aveva picchiato prima lei e poi la figlioletta di 10 anni con calci e pugni.
L’intervento immediato di due pattuglie dell’Arma in casa delle vittime ha
permesso di bloccare ed ammanettare l’energumeno nonché il continuare a
soccorrere della donna e della ragazzina. Le 2 vittime sono state
trasportate nell’Ospedale di Biancavilla, se la sono cavata,
rispettivamente con un “lieve trauma cranico” e “ferite escoriate al
braccio e all’emitorace destro” guaribili in 5 gg. La donna, rassicurata
dalla presenza dei carabinieri, ha trovato il coraggio di denunciare il
marito raccontando analoghi episodi avvenuti nel passato e mai denunciati
per paura della reazione del consorte, considerato uno violento.
L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Sorvegliato fugge in moto, bloccato aggredisce CC: 1 ai domiciliari.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato ai domiciliari
Giuseppe CASTAGNA
41enne, di
Catania, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno
nel comune di residenza, per inosservanza degli obblighi della Sorveglianza
e resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Una gazzella ieri sera, ha
sorpreso l’individuo in via Empedocle alla guida di scooter elettrico. Il
41ennne, per tentare di sfuggire al controllo, ha abbandonato il mezzo sul
quale stava viaggiando ed è fuggito a piedi. Il fuggitivo è stato bloccato
dai militari dopo un breve inseguimento. Il personaggio, nella circostanza,
per cercare nuovamente di garantirsi l’impunità, ha aggredito i Carabinieri.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con
rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Strade sicure: blitz polizia in centro. Le
forze dell’ordine, ieri pomeriggio, su disposizione del
Questore di Catania, ha espletato un servizio di
Controllo Integrato del Territorio, volto alla
prevenzione. Il servizio straordinario ha avuto la
finalità di contestare le violazioni del Codice della
Strada e contrastare i reati predatori. Il dispositivo,
composto da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine
della Sicilia Orientale e dalle volanti dei
Commissariati Centrale, Nesima e Librino, coordinato da
personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico, è stato impiegato soprattutto nelle zone del
centro storico interessate da una significativa presenza
nel capoluogo di turisti e croceristi. I poliziotti
hanno effettuato dei posti di controllo in siti
strategici quali via Cristoforo Colombo, viale Kennedy,
piazza Papa Giovanni XXIII e piazza Santo Spirito.
Gli agenti, nel corso del servizio hanno controllato 53 persone e 26 veicoli,
effettuato 20 contestazioni al Codice della Strada e 2
fermi amministrativi per mancanza di casco protettivo,
ritirate 3 carte di circolazione, sequestrati 2
veicoli per mancanza di copertura assicurativa e
controllato 31 soggetti sottoposti agli arresti
domiciliari. La polizia nel corso della giornata di
ieri, ha denunciato a piede libero 5 soggetti. 2
cittadini extracomunitari sono stati denunciati in
libertà per il reato di rapina aggravata in concorso
ai danni di un loro connazionale a cui avevano
sottratto, il 16 maggio, con violenza il telefono
cellulare. Gli accertamenti effettuati dalle Volanti
hanno permesso di individuare i due rapinatori che hanno
riconosciuto le loro responsabilità e sono stati
denunciati a piede libero. 1 telefono cellulare che era
stato sottratto è stato recuperato e restituito al
legittimo proprietario. La polizia nel pomeriggio di
ieri, ha effettuato controlli mirati in via Asmara nei
pressi dell’Ospedale Garibaldi, ed ha accertato, con
l’ausilio di personale ENEL intervenuto, 1 allaccio
abusivo alla rete elettrica. 1 soggetto, alla luce di
quanto verificato, con la disponibilità dell’immobile
allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica, è
stato denunciato in libertà per il reato di furto
aggravato di energia elettrica. 1 persona in piazza
Duomo, è stata sottoposta ad un controllo di polizia,
si è rifiutata di fornire ai tutori dell’ordine le
generalità e per tale ragione è stata denunciata a piede
libero.
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ULTIMORA
CC ROS documentati 10 summit
di mafia tra Catania e Lentini
fermato Magrì
ultimo aggiornamento
Catania
– Polizia sequestra
1000 kg marijuana in zona balneare Vaccarizzo.
La Polizia di Stato, intorno alla mezzanotte di ieri,
ha rinvenuto in contrada Vaccarizzo 1000 kg circa di
marijuana, stipata all’interno di un casolare pertinente
ad uno stabilimento balneare non più in funzione. Gli
uomini della Squadra Nautica dell’U.P.G.S.P. già alle
ore 11:30 di ieri, erano intervenuti presso la spiaggia
ubicata quasi dirimpetto al luogo in contrada Vaccarizzo,
su segnalazione di un anonimo che aveva visto un gommone
d’ingenti dimensioni, senza persone a bordo, rimasto
incagliato nella battigia ed in balia delle onde. Gli
operatori hanno rinvenuto il gommone in questione, lungo
mt.12, totalmente pieno d’acqua, provvisto di tre motori
fuori bordo da 350 cv. cadauno, con diversi fusti di
benzina. I tutori dell’ordine, tramite il personale dei
Vigili del Fuoco hanno cercato ma invano di rimuovere il
natante, infatti le sue ingenti dimensioni ed il mare
molto agitato non l’hanno consentito. Il gommone
appariva chiaro fosse stato appena utilizzato o per il
trasporto di stupefacente o di immigrati, ma qualcosa
era andato improvvisamente storto e gli scafisti
l’avevano abbandonato. La conseguente attività della
Polizia ha consentito di rinvenire ben occultata in una
cabina di cemento in uno stabilimento balneare
abbandonato 30 colli colmi di marijuana, poi
quantificata in Kg. 1000 complessivi. Gli investigatori
stanno svolgendo indagini tese a chiarire i contorni
della vicenda, la provenienza ed i destinatari dello
stupefacente. La polizia ha sequestrato l’ingente
quantitativo di stupefacente è un sequestro operato a
poca distanza di tempo da quello effettuato dalla
Squadra Mobile lo scorso 25 novembre. Le forze
dell’ordine ritengono importante in questo momento di
feste di fine anno, agire e prevenire con azione
attenta. La Questura di Catania infligge un duro
colpo e mette un grosso freno alla criminalità dedita
allo spaccio di stupefacenti, consentendo di bloccare
l’immissione sul mercato della droga e l’attività di
spaccio prevista per i festeggiamenti di fine anno.
La marijuana sequestrata ieri, avrebbe fruttato, sul
mercato etneo circa 3 milioni di euro.
Catania
– Antimafia: DIA sequestra beni a Bronte 500mila€.
Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di
Catania dalle prime ore della mattinata stanno eseguendo
il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di
Catania - Sezione Misure di Prevenzione - su proposta
avanzata dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio
FERLA, in sinergia con la Procura Distrettuale Antimafia
di Catania diretta dal Procuratore Carmelo ZUCCARO, nei
confronti di Antonio SALVA’ GAGLIOLO 36enne, ritenuto
elemento di spicco della criminalità Brontese. Il
Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione ha
disposto il sequestro dei beni, complessivamente stimati
in oltre 500.000,00 euro, consistenti in una società
operante nel settore dei lavori di movimento terra,
sbancamenti e demolizioni, terreni, quindici tra
autoveicoli e mezzi pesanti, quattro tra conti correnti
e depositi bancari. Il personaggio vanta svariati
pregiudizi penali e di polizia, essendo stato tratto in
arresto più volte in flagranza di reato (tra il 1998
e il 2015) per furto aggravato, danneggiamento,
ricettazione, riciclaggio di automezzi con numero di
telaio alterato, associazione per delinquere, truffa,
ecc., tutti reati che hanno avuto per oggetto automezzi
pesanti e macchine industriali (escavatori, camion,
betoniere, rulli compressori, frantoi, ecc.). gli
accertamenti minuziosi effettuati dagli investigatori
sul suo conto hanno messo in evidenza come Antonio
SALVA’ GAGLIOLO abbia mantenuto nel tempo una costante
ed assidua frequentazione con pluripregiudicati di
notevole spessore criminale ed anche, in vari casi, con
soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di
tipo mafioso, come documentato dai numerosi controlli di
Polizia ai quali lo stesso è stato sottoposto. Il
soggetto il 18 dicembre 2015, da ultimo, unitamente ad
altri, veniva tratto in arresto dai Carabinieri presso
una cava di Priolo (SR) nella flagranza del reato di
furto di materiale ferroso ed in particolare dei frantoi
utilizzati per la macina delle rocce, del peso di 50
tonnellate, per il quale veniva sottoposto alla pena
detentiva degli arresti domiciliari. Antonio SALVA’
GAGLIOLO, è germano del noto Daniele, il quale,
nell’anno 2001, fu denunciato per concorso nel tentato
omicidio del noto boss Francesco MONTAGNO BOZZONE,
cl.61, ritenuto a capo dell’omonimo clan mafioso
operante nell’area di Bronte e collegato al più noto e
pericoloso clan dei “Carcagusi” di Catania. Il
Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione, in
considerazione dei reati recentemente commessi (in
particolare truffa e riciclaggio), “ritenuta
l’attuale pericolosità sociale del medesimo, soggetto
che senza dubbio vive anche di proventi illeciti”,
il 10 maggio 2016, ha applicato nei confronti di
Antonio SALVA’ GAGLIOLO la misura di prevenzione della
sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno
nel Comune di residenza per la durata di 1 anno e 6
mesi, e di versare a titolo di cauzione 1000€. La
ricostruzione del profilo di Antonio SALVA’ GAGLIOLO
operata dalla D.I.A. di Catania, che ha altresì
dimostrato, con minuziosi e complessi accertamenti
patrimoniali, estesi anche al suo nucleo familiare, la
rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati,
l’attività svolta e gli arricchimenti patrimoniali dello
stesso, è stata positivamente valutata dal Tribunale di
Catania che ha disposto, con il provvedimento ablativo
in corso di esecuzione, il sequestro dei beni
complessivamente stimati in 500.000,00 euro. Il
patrimonio oggetto del sequestro è composto da una
società operante nel settore dei lavori di movimento
terra, sbancamenti e demolizioni, terreni, nr.15
(quindici) tra autoveicoli e mezzi pesanti, nr.4
(quattro) tra conti correnti e depositi bancari.
CATANIA-Ragazze
rumene sfruttate e costrette a prostituzione in strada:
emessi 5 provvedimenti.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di
Catania ha disposto la misura della custodia cautelare
per 3 rumeni già detenuti: Gheorghe EduardCiobanu23enne,
MariusNegoita34enne,
MarcelDumitru24enne.
Arresti domiciliari sono stati disposti per SalvatoreD’Anna45enne,
AngeloLa
Spina65enne.
I 5 personaggi sono accusati di vari reati inerenti lo
sfruttamento della prostituzione, 1 è minorenne.L’inchiesta
sarebbe stata avviata dopo le dichiarazioni di una
vittima. Una ragazza rumena avrebbe raccontato la sua
storia agli uomini della squadra mobile etnea. La
vittima sarebbe partita dalla Romania con una
connazionale, la quale appena giunte in Italia, avrebbe
sottratto la carta di identità, alla
sventurata costringendola a prostituirsi. L’aguzzina
avrebbe anche minacciato per soggiogare la vittima di
poterle rapire il figlio minorenne rimasto in Romania.
Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’attività
di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica
di Catania ed è stato eseguito dalla Squadra Mobile, che
ha consentito di individuare l’organizzazione criminale,
dedita allo sfruttamento della prostituzione di giovani
donne rumene. Le indagini, di tipo tradizionale, sono
state condotte sia attraverso mirati servizi di
osservazione e pedinamento per lo più nelle zone del
capoluogo etneo maggiormente interessate dal fenomeno
della prostituzione, che di tipo tecnico, con intercettazioni.
Gli uomini della “Sezione Criminalità Straniera e
Prostituzione”, a seguito delle dichiarazioni rese da
una cittadina rumena, vittima di sfruttamento, dopo il
suo ingresso sul territorio nazionale. La vittima poco
dopo aveva deciso di fuggire, contattando un cliente che
l’aveva aiutata accompagnandola dalla Polizia per
presentare denuncia. Le indagini, coordinate dalla
Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno
consentito di ottenere immediati riscontri alle
dichiarazioni della persona offesa, ma anche di
acquisire ulteriori importanti fonti di prova relative
all’articolata organizzazione criminosa, il
coinvolgimento di molte altre persone, coinvolte nello
sfruttamento della prostituzione di giovani donne
rumene, ai danni delle quali sono
state commesse azioni molto violente e picchiate per
vincere le loro resistenze. Le intercettazioni degli
investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e
Prostituzione“ della Mobile hanno consentito di
individuare il soggetto ritenuto capo
dell’organizzazione, Gheorghe Eduard Ciobanu, spesso
indicato dal gruppo come “Capo Grande”. Gli
investigatori accusano il soggetto il quale oltre a
sfruttare le donne, avrebbe preteso da altri
connazionali sfruttatori, Marius Negoita e Marcel
Dumitru, il versamento di somme di denaro, per il “posto
di strada” di ogni donna rumena indotta a prostituzione.
Gli investigatori hanno appurato che che
l’organizzazione si sarebbe avvalsa di due soggetti
italiani: D’Anna e La Spina. I 2 personaggi, pur
estranei all’associazione criminosa, secondo l’accusa
avrebbero favorito sia la prostituzione delle giovani
donne, che gli sfruttatori.
La Procura Distrettuale della Repubblica, sulla scorta
del fondato pericolo che i tre cittadini rumeni
cercassero di scappare, ha emesso, lo scorso 29 maggio,
un decreto di fermo di indiziato di delitto nei
confronti di Gheorghe Eduard Ciobanu, Marius Negoita e
Marcel Dumitru, che è stato eseguito il 30 maggio dalla
Squadra Mobile Successivamente. L’autorità Giudiziaria
ha emesso ordinanze, in carcere a carico degli
sfruttatori ed in stato di detenzione domiciliare nei
riguardi dei favoreggiatori. Un sesto soggetto,
anch’egli destinatario della misura cautelare della
custodia in carcere, si è reso, allo stato, irreperibile
ed è attivamente ricercato. La Polizia nell’ambito della
stessa indagine, ha anche ammanettato, con attività
congiunta di Sezione Criminalità Straniera e
Prostituzione e Squadra Catturandi, in esecuzione di un
pregresso mandato d’arresto europeo, emesso
dall’autorità giudiziaria: Severin Caras, ed il rumeno
Gabriel Condras estraneo all’indagine. Condras era
ricercato essendo destinatario di una pena a 3 anni e 2
mesi per partecipazione ad organizzazione criminale
dedita al traffico illecito di tabacchi.
Catania –
Mafia-estorsioni,
imprenditore denuncia: CC operazione Onda d’urto a
Biancavilla, 12 misure. I fermati sono: Vincenzo
Salvatore PANEBIANCO 26enne già noto; Vincenzo
MONFORTE 30enne incensurato; Tino CARUSO
38enne incensurato; Placido MERLO 34enne già
noto; Antonino ARICO' 34enne già noto; Angelo
SANTI 39enne già noto; Alfio
AmbrogioMONFORTE 47enne
già noto, fermato dai Carabinieri del Comando
Provinciale di Reggio Emilia, luogo di residenza.L’ordinanza di custodia cautelare per lo stesso reato è stata
invece notificata in carcere nei confronti di altri
quattro soggetti già noti: Giuseppe AMOROSO 44enne;
Gregorio GANGI 27enne; Massimo MERLO
44enne; Roberto MAGLIA 29enne.I militari del
Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paternò,
la mattina del 5 dicembre 2016 a Biancavilla (CT),
nell’ambito di una attività investigativa diretta da
questa Procura distrettuale, hanno tratto in arresto
nella flagranza del reato di estorsione Fabio AMOROSO,
23enne, incensurato.
L’arresto è stato effettuato all’esito di una articolata
attività di indagine, nell’ambito della quale un
imprenditore di Biancavilla, costretto da diversi anni a
pagare ingenti somme di denaro a titolo di
“protezione”, collaborava con le forze dell’ordine
confermando il già grave quadro indiziario. La
Procura Distrettuale successivamente ha emesso il
provvedimento di fermo del Pubblico Ministero di
indiziato di delitto, nei confronti di altri 7 soggetti
di Biancavilla, tutti ritenuti appartenenti alla
criminalità organizzata, e gravemente indiziati in
ordine al reato di estorsione continuata ed aggravata
dal metodo mafioso. L’attività estorsiva posta in essere
dagli indagati nei confronti del denunciante partiva
dall’anno 2012, ma si era progressivamente aggravata con
ulteriori e sempre più intollerabili vessazioni e
continue richieste di somme di denaro. I provvedimenti
cautelari tengono conto, di una lunga e complessa
attività d’indagine nei confronti di soggetti ritenuti
appartenenti al clan "Mazzaglia - Toscano - Tomasello",
attivo nel comune di Biancavilla e considerato
articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”.I
riscontri investigativi svolti, caratterizzati anche da
attività tecniche di intercettazioni ambientali e
telefoniche , oltre a riprese video, hanno permesso di
ricostruire minuziosamente l’azione estorsiva, e di
evidenziare i ruoli e le dinamiche del citato clan
biancavillese.Gli
arrestati, su disposizione dell’autorità giudiziaria,
sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di
Catania Bicocca, ad esclusione di Alfio Ambrogio
MONFORTE, associato presso l’istituto penitenziario di
Reggio Emilia.
Catania
–100
Carabinieri in operazione Kallipolis: DDA ordinanza per
12.
L'indagine denominata Kallipolis ha fatto luce su
presunte dinamiche interne al gruppo che tra il giugno
del 2013 ed il novembre del 2014, sarebbe stato a guida
di Pietro Carmelo Oliveri, dopo la morte del capo
storico, Paolo Brunetto, e la contemporanea detenzione
domiciliare del fratello Salvatore. Si tratta di
Alfio Di Grazia 43enne, Vito Fazio 69enne,
Leonardo Fresta 34enne, Alessandro Siligato
37enne, Francesco Pace 44enne, Paolo Patanè
30enne; ai domiciliari è Marco Miraglia 21enne di
Giarre; l'ordinanza di custodia cautelare è stata
notificata in carcere: Terni a Salvatore Brunetto
48enne, ad Agrigento a Giuseppe Calandrino
42enne, a Lanciano (Chieti) a Pietro Carmelo
Olivieri 49enne, a Frosinone ad Alfio Patanè
38enne, ed a Catania a Luca Daniele Zappalà
41enne.Oltre 100 sono
stati i carabinieri del comando provinciale di Catania
ed unità specializzate, che, dalle prime ore del
mattino, hanno eseguito nella provincia ed in altre
località del territorio nazionale un provvedimento
restrittivo.I carabinieri del comando provinciale di
Catania hanno eseguito l'ordinanza del Gip nei confronti
dei 12 ritenuti, dirigenti ed affiliati dei Brunetto,
che opera nella fascia jonica e pedemontana dell'Etna,
legato alla famiglia catanese Santapaola - Ercolano. I
reati ipotizzati a vario titolo sono associazione
mafiosa, porto illegale di armi, spaccio di stupefacenti
e rapina. Le indagini, coordinate dalla Direzione
distrettuale antimafia di Catania, hanno consentito di
ricostruire l'organigramma del clan, di individuarne i
capi ed i gregari. Gli inquirenti hanno ricostruito un
ingente volume di affari illegali del gruppo,
riscontrando un diffuso condizionamento illecito
dell'economia locale, anche con l'imposizione affiliati
come 'buttafuori' a discoteche e ristoranti. Luce
fatta sul sistema di spaccio di cocaina e marijuana e
scoperti elementi su rapine ad autotrasportatori al fine
di agevolare l'organizzazione di appartenenza. le
indagini avrebbero evidenziato anche l'attenzione
usata dagli associati nell'evitare controlli delle forze
dell'ordine e la ricerca di armi da fuoco per affrontare
eventuali aggressioni di gruppi criminali antagonisti.
Catania
–
Omicidio Maccarrone ad Adrano:
“ video
e dichiarazioni, Polizia 2 presi.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Antonio MAGRO
41enne, inteso “’u rannazzisi”, già noto, già
detenuto per altra causa; Massimo
MERLO
44enne già noto,in
esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa il 1 dicembre 2016 dal G.I.P. presso il
Tribunale di Catania, in quanto ritenuti responsabili,
in concorso tra loro, dei reati di omicidio aggravato
nonchè di detenzione e porto illegali di arma da
fuoco.Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal
Commissariato di P.S. di Adrano hanno consentito di
individuare gli autori e svelare il movente
dell’omicidio di Maurizio Maccarrone, ucciso a colpi
d’arma da fuoco ad Adrano la mattina del 14 novembre
2014. I particolari dell’operazione illustrati nel
corso di una conferenza stampa presso gli uffici della
Procura della Repubblica di Catania. La misura
cautelare accoglie gli esiti di indagini, coordinate
dalla Procura Distrettuale della Repubblica e condotte
dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di
Adrano, che hanno fatto luce sull’omicidio di Maurizio
MACCARRONE (cl.1971) - avvenuto ad Adrano la mattina del
14 novembre 2014, consentendo di acquisire gravi e
univoci elementi di reità nei confronti di Antonio
MAGRO e Massimo MERLO, ritenuti responsabili, il primo
quale mandante e l’altro come esecutore materiale
dell’omicidio. Il delitto sarebbe stato perpetrato,
alle ore 7.00 circa del 14 novembre 2014, ed a seguito
di segnalazione su linea 113, personale del
Commissariato P.S. di Adrano e della Squadra Mobile era
intervenuto in via Cassarà dove c’era il cadavere di
Maurizio MACCARRONE, di professione impiegato.I
poliziotti del locale Gabinetto Regionale di Polizia
Scientifica in sede di sopralluogo, avevano rinveuto e
sequestrato 5 bossoli cal.7,65. Gli investigatori, da
una prima ricostruzione del fatto, effettuata grazie
alle immagini estrapolate da un impianto di
video-sorveglianza installato nei presi del luogo teatro
del fatto di sangue, avevano appurato che MACCARRONE,
dopo essere uscito dall’abitazione, si dirigeva verso la
sua autovettura, parcheggiata poco distante, e veniva
affiancato da due individui, entrambi travisati da
caschi, che viaggiavano a bordo di uno scooter. Con il
mezzo in movimento il passeggero esplodeva alcuni colpi
all’indirizzo della vittima che si accasciava al suolo,
a questo punto il killer, sceso dal mezzo, si
avvicinava velocemente alla vittima ed esplodeva, a
distanza ravvicinata, ulteriori due colpi alla testa. Le
investigazioni, orientate sin dalle prime battute sulla
sfera personale del MACCARRONE, facevano emergere il
movente passionale del delitto. Il modus operandi
dei killer ed il particolare dell’esplosione dei
due colpi alla testa - c.d. “colpo di grazia” -
lasciavano, tuttavia, ritenere che i killer
potessero operare nei contesti della locale criminalità
organizzata. Le indagini traevano un decisivo impulso
dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia
Gaetano DI Marco, esponente storico del sodalizio degli
Scalisi, costituente locale articolazione della
famiglia mafiosa Laudani, il quale riscontrava
che l’episodio, sebbene riconducibile a movente
passionale, era maturato nell’ambito dei gruppi mafiosi
operanti nell’area di Paternò, Adrano e Biancavilla,
riconducibili ai Laudani cd. “Mussi ‘i
ficurinia”. Il c.d.g. individuava il ruolo di
mandante di MAGRO e quello di esecutore materiale di
Massimo MERLO, entrambi operanti nell’area criminale dei
Laudani, MAGRO nell’ambito del gruppo mafioso
Morabito - Rapisarda di Paternò e MERLO nrl gruppo
degli Scalisi di Adrano. Il movente era da
individuarsi nella gelosia che MAGRO provava nei
confronti di MACCARRONE, per una presunta relazione con
una donna - già individuata dagli investigatori subito
dopo l’evento delittuoso – con la quale in passato il
MAGRO aveva avuto, a sua volta, una relazione, motivo
per il quale dava l’ordine di eliminare il MACCARRONE.
Il complesso delle intercettazioni disposte dalla
Procura Distrettuale di Catania ed eseguite dagli
investigatori della Mobile - Sezione Criminalità
Organizzata - e del Commissariato di Adrano, non
disgiunte dall’analisi dei tabulati telefonici delle
utenze in uso agli odierni arrestati, dagli
interrogatori resi al P.M., dall’escussione delle
persone informate, e non ultimo, la comparazione
antropometrica effettuata nei confronti di MERLO, tra il
filmato dell’omicidio ed altro appositamente acquisito,
consentivano di acquisire formidabili elementi di
riscontro alle dichiarazioni rese dal collaboratore di
giustizia. I tutori
dell’ordine da indagini hanno estrapolato una
conversazione ambientale di Massimo MERLO, il quale
discorrendo con il suo interlocutore in merito
all’omicidio in esame, esclamava a voce bassa
(intercettazione
)
“…Ci i’ d’arreri …n’aricchi accussì… PUM
- imitando un colpo d’arma da fuoco
- ….e gridava…gridava … ittava vuci”,
confermando ampiamente il suo ruolo di killer. La
Procura Distrettuale della Repubblica di Catania il 26
novembre, sulla scorta degli esiti delle investigazioni,
ha emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei
confronti di MERLO (essendo MAGRO era già detenuto per
altra causa), che veniva eseguito dagli investigatori
della Polizia la mattina del successivo 28 novembre Il
G.I.P., il 1 dicembre 2016, a seguito di udienza di
convalida del fermo, ha applicato la misura cautelare
della custodia in carcere nei confronti del MERLO ed
ha altresì accolto la richiesta avanzata nei confronti
di Antonio MAGRO.
Catania
–
Violati sigilli con metodo mafioso, 1 denunciato:
Tribunale
dona a Caritas frutta sequestrata.
Il Tribunale di Prevenzione, il 13 giugno 2016, su
proposta della Procura della Repubblica di Catania,
aveva confiscato, con decreto di primo grado, numerosi
beni riconducibili a Ferdinando Vinciguerra, persona già
condannata per ricettazione e rapina e considerata
pericolosa perché vicina al sodalizio mafioso Santapaola
-Ercolano, oltre ad essere imputata per un' estorsione
aggravata ai danni dell'imprenditore Tomasich. Tra i
beni in confisca del Vinciguerra, oggi gestiti dal
Tribunale tramite un amministratore giudiziario, vi
sono, oltre ad alcuni immobili e veicoli, anche alcune
società che operano nel settore della
commercializzazione delle frutta e verdura e, tra
queste, anche una società, la Quattro Stagioni S.r.l.,
che è titolare di un box al mercato ortofrutticolo
presso il M.A.A.S. Il Tribunale di Prevenzione, dopo
alcuni mesi di gestione societaria, il 17 maggio 2016,
aveva disposto di sospendere l'attività di questa ultima
società presso il box al M.A.A.S., in quanto tale
attività era "ingestibile e incontrollabile". I tutori
dell’ordine hanno appurato che i Vinciguerra, in
numerose occasioni avrebbero violato i sigilli e si
sarebbero riappropriati con violenza del box confiscato,
continuando illegalmente l'attività economica ormai
gestita dal Tribunale di Prevenzione. I militari del
Nucleo Operativo e Radiomobile di Paternò e della
Sezione Cinofili di Nicolosi, il 29 novembre 2016, in
esecuzione di una attività di P.G. delegata dal Gruppo
Misure di Prevenzione della Procura Distrettuale della
Repubblica di Catania, si sono recati presso il Mercato
Agro Alimentare Sicilia di Catania, sito in località
Bicocca. I tutori dell’ordine hanno verificato se,
ancora una volta, il box "Le Quattro Stagioni S.r.l. "
proseguisse la sua attività commerciale, nonostante il
provvedimento di sequestro della azienda e nonostante i
provvedimento di sospensione emesso in precedenza dal
Tribunale di Prevenzione di Catania e le continue
intimazioni dell'amministratore giudiziario. L'uso del
box e l'attività di commercializzazione era, ancora una
volta, illegalmente in esercizio ed i Carabinieri, in
esecuzione di una perquisizione, hanno posto sotto
sequestro nuovamente il box, che veniva chiuso con nuovi
sigilli, con la merce in vendita. Ferdinando
VINCIGUERRA 42 anni titolare del box veniva nuovamente
denunciato, in stato di libertà, per i reati di
violazioni dei sigilli e di violazione di un
provvedimento emesso dall'Autorità Giudiziaria, reati
commessi avvalendosi del metodo mafioso. Questo l’elenco
della merce sequestrata: 284 scatole cartone di
insalata tipo Iceberg; 416 scatole cartone di frutta
tipo Cachi Mela; 154 scatole cartone di frutta tipo
melograni; 42 scatole cartone di frutta hpo meloni
gialli; 155 cassette in legno di frutta tipo mele; 80
scatole cartone di mele; 95 cassette in legno di pere;
182 scatole cartone di mango verde; 18 scatole cartone
di avocado; 3 scatole cartone di kiwi gold; 83 cassette
in legno di mandarini; 14 scatole cartone di mais; 54
scatole cartone di mango.
Catania
–Mafia,
estorsioni: imprenditori denunciano, CC 6 arresti.
Si tratta di: Salvatore
Alessandro FERRARO 45enne;Luigi
SCUDERI 56enne;Mario
COMPAGNINO 46enne; Rocco FARRUGGIO, 45enne; Pierpaolo DI GAETANO 36enne; Salvatore MUSUMECI 61enne. i Carabinieri del Comando
Provinciale di Catania,
Compagnia di Palagonia, nelle prime ore di mattina , su
delega della Direzione Distrettuale Antimafia di
Catania, supportati dai reparti specializzati (Nuclei
Cinofili ed Elicotteri), hanno dato esecuzione
all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice
per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania,
nei confronti delle 6 persone per i reati di
associazione mafiosa ed estorsione, con l’aggravante di
aver commesso il reato avvalendosi delle condizioni di
assoggettamento e di omertà tipiche di un’associazione
mafiosa e con finalità di agevolarla. Il gruppo, sarebbe
capeggiato da Salvatore FERRARO di Palagonia, il
secondio gli investigatori sarebbe collegato alla
famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano. Il
personaggio avrebbe ricevuto l’incarico, per un certo
periodo di tempo, di gestire il racket delle estorsioni
sul versante calatino della provincia ed in particolare
nell’area di interesse tra Palagonia e Militello in Val
di Catania.
L’attività investigativa ha preso le mosse dalle denunce
di alcuni commercianti locali, che rifiutando di
sottomettersi alle richieste estorsive si erano rivolti
ai Carabinieri. Le indagini hanno consentito ai militari
di documentare come gli indagati avvicinassero le loro
vittime e con minacce richiedessero, in alcuni casi il
versamento di un una somma iniziale, quantificata in
5.000 euro, ed una mensile di altri 1.000, ed in altri
il versamento di denaro ed una percentuale del 2% su
ogni macchina di cemento scaricata. Le vittime, in
almeno due circostanze venivano fatte segno di vere e
proprie aggressioni fisiche per costringerle ad aderire
alla richieste estorsive, e ad una di queste veniva
sottratta anche l’autovettura, poi data alle fiamme. Gli
arrestati sono stati associati nelle Case Circondariali
di Siracusa e Caltagirone, in attesa dell’interrogatorio
di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.
Catania– Polizia sequestra droga per 3 milioni€, “Picanello connection”:6
presi. I poliziotti, con il coordinamento della
Procura Distrettuale Antimafia di Catania, hanno tratto
in arresto i già noti Angelo MORABITO 41enne;
Giuseppe PORTALE 42enne; Santo RUSSO 40enne
inteso “Sucamovvu”; Antonino NAPOLI
50enne; Natale PULVIRENTI 54enne; Girolamo
ZAPPALA’, 56enne inteso “Gino Tigna”,
ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di traffico
di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del
tipo marijuana. Uomini della Squadra Mobile -
Sezione “Antidroga”, anche al fine di riscontrare le
dichiarazioni del collaboratore di giustizia Cristaudo
Salvatore, su delega della Direzione Distrettuale
Antimafia di Catania, nell’ambito delle attività
finalizzate a contrastare il fenomeno del narcotraffico
su larga scala, avevano avviato un’intensa attività di
monitoraggio di alcuni soggetti del rione cittadino di
Picanello. La polizia aveva puntato interesse
investigativo su Angelo MORABITO e Giuseppe PORTALE,
entrambi noti in materia di stupefacenti, essendo emerso
che costoro si erano attivati per acquistare un ingente
quantitativo di marijuana da immettere nel
mercato locale. Gli investigatori, sulla scorta delle
preliminari acquisizioni investigative svolte dalla
Sezione Antidroga, avevano ottenuto autorizzazione ad
una serie di attività di intercettazioni e di p.g. di
tipo tradizionale (servizi di osservazione, pedinamento,
etc), che hanno consentito di giungere al
sequestro dello stupefacente.Le indagini, coordinate
dalla D.D.A. di Catania, facevano emergere l’imminente
arrivo di un ingente quantitativo di stupefacente,
testimoniato da una certa fibrillazione riscontrata
negli indagati impegnati in una febbrile attività legata
all’arrivo del “carico”.L’arrivo del carico,
previsto nella giornata dello scorso 25 novembre, era
stato preceduto da uno spostamento di Giuseppe PORTALE
il quale, la mattina del 24 novembre, in compagnia di
Girolamo ZAPPALA’, a bordo di autovettura, dopo avere
raggiunto la Calabria, si immetteva sull’autostrada A3
SA-RC. Il lavoro degli uomini della Sezione “Antidroga”
consentiva di individuare la mattina del giorno
seguente, 25 novembre, lungo la medesima autostrada, ma
in fase di rientro, la vettura sui cui viaggiava PORTALE
che procedeva anticipando un camion NISSAN Atleon
cassonato, dove verosimilmente era stato stipato lo
stupefacente. Gli investigatori della Mobile, alle
prime ore dello scorso 25 novembre, d’intesa con la
D.D.A, hanno predisposto una fitta rete di vedette per
intercettare il camion al fine di bloccarlo. L’attività
di p.g. ha dato i suoi frutti, allorquando il camion
veniva visto entrare in un residence, ubicato a Mascali
(CT), luogo in cui il PORTALE aveva la disponibilità di
un appartamento. Gli investigatori dell’”Antidroga”
sul posto, hanno proceduto a bloccare in un primo
momento Giuseppe PORTALE, Natale PULVIRENTI e Girolamo
ZAPPALA’, giunti a bordo del camion Nissan Atleon e,
trascorsi pochi istanti, Angelo MORABITO, Santo RUSSO
ed Antonino NAPOLI, sopraggiunti con un furgone Fiat
Scudo, che sarebbe servito a spostare più facilmente lo
stupefacente. Gli agenti, nel camion, a seguito di
perquisizione, venivano rinvenuti e sequestrati,
occultati all’interno di alcuni mobili, n.33 (trentatré)
involucri in cellophane trasparente, del peso lordo
cadauno di oltre kg. 33, contenenti sostanza
stupefacente del tipo marijuana, per un peso
complessivo di kg.1000 (mille) circa. I sei soggetti
sono stati dichiarati in arresto per traffico, in
concorso tra loro, di ingente quantitativo di sostanza
stupefacente e, su disposizione della Procura
Distrettuale della Repubblica, associati presso il
carcere di Catania a piazza Lanza. Il valore
all’ingrosso dello stupefacente sequestrato è stimato
in oltre 3 milioni di euro.
S.Pietro
Clarenza
CT - Palazzina trasformata in centro produzione canapa indiana: CC,
preso proprietario. I Carabinieri della Compagnia di
Paternò (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Giacomo
STECCATO 37enne, di San Pietro Clarenza (CT), già
affidato in prova ai servizi sociali, poiché ritenuto
responsabile di coltivazione di sostanze stupefacenti e
furto aggravato. Gli uomini del Nucleo Operativo, di
sera, hanno fatto irruzione nell’edificio di Via Trapani
a San Pietro Clarenza dove era stato creato ad arte un
sistema di coltivazione e lavorazione di canapa indiana.
La coltivazione, servita da moderni impianti di
irraggiamento ed irrigazione, contava al momento della
perquisizione 200 piante di stupefacente. I militari in
un altro locale del caseggiato hanno rinvenuto un
ingente quantitativo di materiale per il confezionamento
del prodotto finito. L’intero fabbricato, come accertato
in corso d’opera, era allacciato abusivamente alla rete
elettrica pubblica. La droga ed il materiale sono stati
sequestrati mentre l’arrestato, assolte le formalità di
rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza
Lanza.
Mirabella
Imbaccari
CT
– Conduttura guasta, mazzate in segreteria
sindaco: CC, 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT)
hanno arrestato ai domiciliari un 43enne del luogo per
danneggiamento, esercizio arbitrario delle proprie
ragioni con violenza sulle cose e porto di oggetti atti
ad offendere. Il personaggio ieri mattina è entrato nel
palazzo comunale dirigendosi nella segreteria del
sindaco dove con una mazza da baseball ha danneggiato
gli arredi, computer e suppellettili presenti negli
uffici per poi darsi alla fuga. Il personaggio è stato
subito rintracciato e bloccato da una pattuglia in una
via del centro cittadino. Lo scatto d’ira che ha fatto
scaturire l’insano gesto è riconducibile alla mancata
riparazione da parte Comune di una perdita nella
conduttura che fornisce l’acqua comunale che ha causato
importanti infiltrazioni nella abitazione del reo.
L’arrestato è stato ristretto nel proprio domicilio,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria calatina.
Adrano
CT
– Omicidio carrozziere Ranno: 6 anni a Quaceci. Agenti
del Commissariato di Adrano in collaborazione con la
Squadra Mobile di Catania, località di Acireale, ieri,
in esecuzione dell’ ordinanza emessa dalla Procura della
Repubblica presso la Corte D’Appello di Catania, hanno
proceduto, all’arresto di Francesco QUACECI 22enne, per i
reati di rissa aggravata ed omicidio. Francesco QUACECI,
a conclusione di una complessa ed articolata attività
investigativa svolta dagli uomini del Commissariato in
collaborazione con la Squadra Mobile di Catania hanno
acquisito rilevanti elementi probatori, e riconosciuto
il colpevole dell’omicidio del
giovane carrozziere
Rosario Ranno a seguito della rissa avvenuta
nell’anno 2012 all’interno della villa comunale di
Adrano, in occasione delle Festività del Santo
Patrono. Il soggetto dovrà espiare una pena detentiva di
6 anni, 2 mesi e 7 giorni. Francesco QUACECI dopo le
formalità di rito, è stato associato presso l’istituto
Circondariale di Acireale.
Catania –
CC trovano droga nascosta in buco, 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno
arrestato, nella flagranza Santo LA FERLITA
27enne catanese, poiché ritenuto responsabile di
spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Gli uomini del Nucleo Operativo in servizio antidroga
nel popoloso quartiere del capoluogo etneo, stanotte,
hanno osservato i movimenti del pusher che, da un foro
in un muro di Via Delfo, prelevava più volte le dosi di
droga per poi rifornire il cliente di turno. I militari
sono intervenuti bloccando il soggetto e nell’anfratto
hanno rinvenuto e sequestrato: 47 dosi di cocaina già
confezionata per lo smercio al dettaglio, 2 dosi di
marijuana, 2 bilancini di precisione, del materiale
utilizzato per il confezionamento della droga e 25 euro
in contanti, incassati dalla vendita dello stupefacente.
L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato relegato agli arresti domiciliari.
Catania –Capo
polizia Gabrielli a Librino per nuova sede commissariato.
Il territorio del quartiere Librino si arricchisce di
un nuovo presidio della Polizia di Stato: infatti, il
Commissariato di P.S., seppur già operativo da qualche
mese, si presenta ufficialmente nella nuova sede di
Villa Nitta, fortemente voluta dal Questore Marcello
Cardona e recentemente ristrutturata e messa a
disposizione dal Comune di Catania. Il
Commissariato di P.S. operativo nel quartiere di
Librino dal 1988, è stato dislocato in sedi diverse fino
ad arrivare ad Agosto 2016 data in cui dopo un attenta
ristrutturazione del Comune dei locali della masseria di
Villa Nitta, ha trovato una sede in grado di meglio
soddisfare le esigenze del quartiere nel rispetto
massimo delle norme di decoro e sicurezza, in posizione
logistica strategica. La vera ed ufficiale inaugurazione
è lunedì mattina 14 novembre col “taglio del nastro”,
alla presenza del Capo della Polizia Direttore Generale
della P.S. Franco Gabrielli e del Sindaco Enzo Bianco.
La breve cerimonia, alla quale partecipano le massime
autorità civili e militari, è caratterizzata
dall’esibizione del coro dei giovani studenti delle
scuole del quartiere che hanno preso parte al progetto
del PON Sistema “Musica e legalità”.
Catania
-Carabinieri
assassinati, commemorato 37° anniversario eccidio di
San Gregorio CT.
3 militari dell’Arma, il 10 novembre del 1979, al
casello autostradale di San Gregorio di Catania,
furono barbaramente uccisi dalla mafia tre servitori
dello stato: il Vice Brigadiere Giovanni BELLISSIMA di
24 anni, e gli Appuntati Salvatore BOLOGNA 41 anni e
Domenico MARRARA 50 anni, in servizio al Comando
Provinciale di Catania. Il commando entrò in azione per
liberare e uccidere, dopo qualche giorno, il boss
Angelo PAVONE, alias “faccia d’angelo”, che doveva
essere trasferito dal carcere di Catania a quello di
Bologna. Il Sindaco Carmelo Antonio CORSARO ed il
Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania,
Colonnello Francesco GARGARO, di mattina, alla presenza
di autorità civili e militari, al casello autostradale
di San Gregorio, hanno deposto una corona d’alloro nei
pressi del monumento voluto dal comune in ricordo dei
tre eroici militari, decorati di M.O.V.C.. La cerimonia
si è conclusa nella locale chiesa madre con la
celebrazione di una Santa Messa officiata dal parroco
don Ezio COCO, al termine della quale, il Colonnello
GARGARO si è rivolto ai giovani presenti in chiesa
invitandoli a “rifuggire da qualsiasi forma di
illegalità nella consapevolezza di rappresentare il
futuro della società onesta ed operosa che fonda le
proprie radici anche nella memoria di chi è caduto nel
servire la patria”. Il Sindaco CORSARO nel suo
intervento ha “ringraziato l’Arma dei Carabinieri per la
quotidiana attività svolta al servizio del cittadino e
dei più bisognosi”. I rappresentanti delle Associazioni
di Carabinieri in congedo, liberi cittadini,
rappresentanti del consiglio comunale e diversi studenti
dell’ Istituto Comprensivo “Purrello” erano fra i
presenti.
Catania– Droga ed armi a Librino, CC presi pusher e vedetta. I
carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa di
sera, con in campo le componenti del Nucleo Operativo e
della Stazione di Librino, hanno attuato un articolato
servizio di controllo del territorio mirato a colpire le
principali piazze di spaccio del popolare quartiere di
Librino ed a censirne le persone sottoposte a misure
detentive alternative. I militari hanno predisposto, in
tale contesto operativo, un dispositivo di osservazione
e pedinamento in viale Grimaldi 10 - la cd “fossa dei
leoni”. I carabinieri dopo aver analizzato frequenti
movimenti riconducibili a frenetica attività di cessione
di stupefacente ed aver fermato alcuni acquirenti della
sostanza, sono intervenuti bloccando 2 spacciatori
catanesi: Daniele ROSSELLO 23enne ed un 21enne,
rispettivamente pusher e vedetta. I carabinieri a
seguito di perquisizione personale condotta su entrambi
hanno rinvenuto ponendo complessivamente sotto sequestro
50 grammi di marijuana suddivisa in dosi, 1 grammo di
cocaina e 120 euro in banconote di piccolo taglio,
ritenute il provento dello spaccio. I tutori dell’ordine
contestualmente hanno esteso la perquisizione alle
cantine dell’immobile di viale Grimaldi luogo in cui i
due pusher sono stati osservati entrare ed uscire. Gli
investigatori in quei locali, in un’intercapedine
muraria ricavata all’interno di un garage, hanno
rinvenuto e sequestrato: 1 fucile
doppietta cal. 12 “SABATTI” con la matricola abrasa;1
fucile sovrapposto cal. 12 “ZOLI” con la matricola
abrasa;1
canna di fucile semiautomatico cal. 12 “BENELLI” con la
matricola abrasa;1
fucile doppietta cal. 16 di costruzione artigianale;1 pistola
semiautomatica modificata cal 8 “bruni”;6 kg
di “marijuana” – valore al dettaglio di circa 80.000
euro - conservata in involucri termosaldati e pronta ad
essere dosata e posta in commercio. I due arrestati, in
attesa del rito per direttissima, sono stati relegati
agli arresti domiciliari. Le armi nei prossimi giorni
saranno inviate al RIS di Messina per gli opportuni
esami tecnico-balistici che ne potrebbero stabilire
l’eventuale utilizzo in pregresse azioni criminose. I
militari della stazione carabinieri di Librino
parallelamente hanno effettuato una capillare serie di
perquisizioni domiciliari riscontrando durante una di
queste, in via Barcellona, il furto di energia elettrica
– allaccio alla rete elettrica pubblica - perpetrato da
una coppia di personaggi noti, la donna era già
sottoposta agli arresti domiciliari e sono stati
dichiarati in arresto. I due
: Melina COCUZZA 41enne ed Agostino
MALOGIOGLIO 46enne,attenderanno il giudizio lei ai domiciliari lui a piede libero. I
carabinieri, nella stessa zona hanno altresì denunciato
4 persone sempre per furto di energia elettrica ed
altre tre per violazione degli obblighi inerenti la
detenzione domiciliare.
Catania - Blitz CC a
S. Cristoforo in fortino droga: 29 arresti, circa 100
perquisizioni.200
Carabinieri del Comando Provinciale di Catania dalle
prime ore del mattino, stanno passando al setaccio un
intero agglomerato del centro storico della città, nel
popolare quartiere San Cristoforo, considerato il più
redditizio supermarket cittadino della droga, all’esito
di una imponente complessa attività investigativa che ha
portato all’emissione di un provvedimento di custodia
cautelare in carcere nei confronti di 29 indagati,
emesso dall’Ufficio Gip del Tribunale etneo su richiesta
della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ritenuti
responsabili, a vario titolo, di associazione a
delinquere finalizzata al traffico di cocaina e
marijuana per conto di Cosa Nostra catanese. I
particolari dell’operazione illustrati nel corso di una
conferenza stampa presso la sala stampa della Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania.
Catania
– CC ROS documentati 10
summit di mafia tra Catania e Lentini fermato Magrì.
I Carabinieri del ROS - Sezione Anticrimine di Catania e
del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di
Catania il 3 novembre u.s., su disposizione della
Procura che ha emesso il Decreto di Fermo di Indiziato
di Delitto, hanno fatto scattare le manette per
Angelo Marcello MAGRÌ 46enne
nato a Catania. L’arrestato è fratello di Orazio MAGRÌ,
ritenuto dagli investigatori esponente di spicco
dell’ala militare della famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO:
nel corso dell’indagine KRONOS era emerso in qualificati
e sinergici rapporti con Francesco SANTAPAOLA, reggente
della famiglia catanese di cosa nostra. L’arrestato già
era in attesa, per il successivo 15 novembre, del
pronunciamento della Suprema Corte in ordine ad una
condanna a sei anni di reclusione, comminatagli dalla
Corte d’Appello di Catania su più fattispecie estorsive,
talché sussisteva il ragionevole pericolo che si
sottraesse alla cattura. Il GIP presso il Tribunale di
Catania, all’esito dell’udienza di convalida tenutasi il
5 novembre successivo, ha applicato la misura cautelare
della custodia in carcere. I carabinieri, in seno
all’indagine KRONOS, che il 20 aprile del corrente anno
ha consentito l’adozione di provvedimenti restrittivi
nei confronti di affiliati di vertice della famiglia
catanese e di quella calatina di cosa nostra, nonché
del clan Nardo, affiliato alla prima, hanno documentato
che MAGRÌ: il 20 agosto 2015, a Catania, avrebbe
incontrato Salvatore DI BENEDETTO e Giovanni PAPPALARDO,
questi ultimi in veste di emissari di Salvatore SEMINARA,
ed avrebbe comunicato loro che un affiliato alla
famiglia di Mistretta aveva riferito di aver consegnato
proventi estorsivi spettanti a cosa nostra catanese e
cosa nostra palermitana a Maria RAMPULLA, sorella dei
più noti Pietro (artificiere della strage di Capaci) e
Sebastiano (già capo della famiglia di Mistretta), che
li aveva trattenuti per sé; il 6 ed 23 novembre2015, a Catania, assieme ad altri affiliati,
avrebbe ricevuto Giovanni DI BENEDETTO, PAPPALARDO e
Cosimo Davide FERLITO che sarebbero intervenuti a favore
di soggetti operanti in area ragusana i quali vantavano
crediti nei confronti di soggetto che, per sottrarsi
alle relative obbligazioni, aveva manifestato la propria
appartenenza alla famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO; il
17 dicembre 2015, a Catania, assieme a Francesco
SANTAPAOLA (presenti anche DI BENEDETTO e PAPPALARDO)
avrebbe preso parte ad un incontro con Antonio Giovanni
MARANTO che aveva per oggetto le pretese vantate da cosa
nostra etnea nei confronti di assetto imprenditoriale
proveniente dall’area occidentale dell’isola; il 18
dicembre 2015, a Lentini (SR), assieme a Francesco
SANTAPAOLA ed altri, avrebbe partecipato ad una riunione
con esponenti della famiglia calatina, tra cui i noti DI
BENEDETTO e PAPPALARDO, nel corso del quale avrebbe
chiesto che fossero riviste le percentuali di
ripartizione degli utili derivanti dalla messa a posto
del parco eolico esistente in area calatina; il 22
dicembre 2015, a Catania, assieme a Francesco
SANTAPAOLA ed Aldo ERCOLANO, avrebbe incontrato DI
BENEDETTO e PAPPALARDO al fine di ribadire le pretese di
cui all’incontro precedente; il 27 gennaio 2016,
a Catania, si sarebbe riunito riservatamente con
Francesco SANTAPAOLA e Vito ROMEO (esponente del gruppo
di Mascalucia) e con altri esponenti della squadra di
Picanello, oltre che con Francesco AMANTEA e Giuseppe
MIRENNA, esponenti del gruppo di Paternò; il 3 marzo
2016, a Catania, assieme a Francesco SANTAPAOLA,
avrebbe ricevuto Salvatore DI BENEDETTO e Giovanni
PAPPALARDO, affiliati a cosa nostra calatina,
rassicurandoli sul fatto che la loro estromissione a
favore di Cosimo Davide FERLITO era volontà di SEMINARA
e non loro né dei vertici del clan NARDO. Proprio la
vicenda relativa agli addebiti mossi a Maria RAMPULLA
consente di cogliere ulteriori elementi di riscontro
rispetto a quanto documentato nel corso del summit del
15 aprile 2016, allorquando, all’interno di un
caseggiato rurale nella disponibilità di Antonino
GALIOTO, quest’ultimo si riunì con Salvatore SEMINARA,
Francesco AMANTEA e Pippo FLORIDIA. Gli inquirenti
hanno appurato che in quel contesto emerse come SEMINARA
e la RAMPULLA, nel corso del summit del 29 febbraio
precedente, erano stati accusati di aver trattenuto per
sé proventi estorsivi ricavati da una messa a posto di
un’azienda di Palermo che, operante nel settore della
raccolta dei rifiuti, stava dando esecuzione ad una gara
d’appalto in area messinese. Tali accuse erano state
respinte da SEMINARA che, il 29 febbraio, parlando a
nome proprio e nell’interesse anche della RAMPULLA,
aveva chiesto l’incontro con colui il quale lo accusava
di avere trattenuto indebitamente il denaro. L’incontro
però non aveva avuto luogo e, nel corso di quello del 15
aprile, SEMINARA aveva stigmatizzato duramente il
comportamento assunto dalle controparti, ed in
particolar modo da Francesco SANTAPAOLA, al punto da
trovarsi costretto a ribadire le regole mafiose in forza
delle quali mai avrebbe potuto pretendere ed ottenere
denaro posto che, in quello specifico caso, la messa a
posto era di competenza di esponenti di cosa nostra
palermitana. Gli elementi rappresentati evidenziano il
ruolo di rilievo del Magrì rivestito all’epoca delle
indagini che sicuramente era divenuto più importante
dopo il fermo delle altre figure apicali di cosa nostra
catanese dell’aprile del 2016. Gli investigatori hanno
evidenziato che tra i soggetti partecipanti ad uno dei
summit Antonio Giovanni MARANTO fosse personaggio noto
per fatti di cui all’art. 416 bis c.p.. Aveva riservati
rapporti con Giuseppe GUTTADAURO già reggente del
mandamento di Brancaccio e fratello di Filippo,
quest’ultimo cognato di Matteo MESSINA DENARO. Il
soggetto già il 31 maggio u.s., nell’ambito
dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri di
Palermo e denominata BLACK CAT, era stato raggiunto
dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa
dal GIP presso il Tribunale di Palermo. In quel contesto
investigativo è stato individuato quale capo della
famiglia di Polizzi Generosa, che, a far data dal 21
ottobre 2012, avrebbe cooperato con Francesco BONOMO,
ritenuto reggente del mandamento di San Mauro
Castelverde e dell’omonima famiglia, nella gestione
dell’intero mandamento. Il personaggio in tale veste,
avrebbe anche svolto un’importante funzione di raccordo
con altre articolazioni di cosa nostra operative in
tutto il territorio siciliano, mantenendo qualificati e
costanti contatti con esponenti apicali di diversi
mandamenti, tra i quali quelli Trabia (PA), Bagheria (PA),
Brancaccio e Porta Nuova di Palermo, svolgendo funzioni
direttive per l’organizzazione.
Catania
- Mafia: estorsioni, CC presi 4.
I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania,
all'esito di una articolata attività di indagine da
tempo effettuata sotto il coordinamento della DDA della
Procura Distrettuale di Catania, hanno arrestato nella
flagranza
il catanese Giuseppe FARO 43enne e proceduto ad
eseguire i decreti di fermo emessi dalla Procura di
Catania nei confronti di Santo LAUDANI 48enne di
Camporotondo Etneo, del catanese Giuseppe FELICE
49enne, già agli arresti domiciliari, e di Carmelo
ARDIZZONE 49enne di Belpasso, tutti ritenuti
responsabili del delitto di estorsione aggravata e
continuata in concorso, con l'aggravante di avere agito
con metodo "mafioso" ed al fine di agevolare
l'associazione di tipo mafioso "Santapaola-Ercolano".Gli investigatori dell’Arma, grazie ad un continuo monitoraggio
delle organizzazioni criminali di tipo mafioso operanti
nella provincia etnea sono riusciti a liberare
l’ennesimo imprenditore dalla morsa del c.d. “pizzo”. La
vittima, titolare di una azienda di autotrasporti di
Belpasso, dal 2012 era obbligato a pagare, pena gravi
ritorsioni, una somma a cadenza quadrimestrale
equivalente a 1000 euro. I carabinieri, ieri dopo una
serie di pedinamenti e servizi di osservazione hanno
messo la parola fine all’atto criminale arrestando il
FARO che, bloccato e perquisito, è stato trovato con
1.200 euro in tasca ricevuti poco prima direttamente
dalle mani dell’estorto. I carabinieri in casa del
soggetto in casa, previa perquisizione, hanno rinvenuto
e sequestrato 5 proiettili calibro 38 special,
probabilmente utilizzati per le missive minatorie da
inviare alla vittima di turno. la Procura Distrettuale
di Catania alla luce delle pregresse risultanze
investigative ha disposto il fermo degli altri tre
indagati, che venivano prontamente tratti in arresto.
Tutti gli arrestati, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria sono stato rinchiusi nel carcere di Catania
Bicocca.
Catania – Mazzei e “cosa nostra”: polizia esegue 17misure
cautelari, anche per figlio Sebastiano.
La Polizia di Stato, su delega della Procura
Distrettuale Antimafia di Catania, ha dato esecuzione ad
un’ordinanza applicativa delle misure cautelari nei
confronti di 17 persone ritenute responsabili, a vario
titolo, dei reati di associazione per delinquere di
stampo mafioso, estorsione, furto, ricettazione ed altri
reati, con l’aggravante di avere commesso i fatti
avvalendosi delle condizioni previste dall’art.416 bis
c.p. ed al fine di agevolare l’attività
dell’organizzazione mafiosa. La misura cautelare,
eseguita dalla Squadra Mobile di Catania nei confronti
della famiglia Mazzei - “Carcagnusi” ritenuta inserita
in Cosa nostra e legata ai corleonesi, ha consentito di
decapitare i vertici della cosca, tra cui il reggente
Sebastiano MAZZEI, inteso “Nucciu ‘u carcagnusu”, figlio
del boss detenuto MAZZEI Santo.I
particolari dell’operazione illustrati nel corso di una
conferenza stampa presso gli uffici della Procura della
Repubblica di Catania.
Catania -
1 arresto per prostituzione e sfruttamento con voodoo.Poliziotti della Squadra Mobile - Sezione “Criminalità Straniera e
Prostituzione”, in collaborazione con uomini della
Squadra Mobile Torino, hanno arrestato la cittadina
nigeriana
Faith OMORUYI 26enne intesa “Joy”, sottrattasi alla
cattura lo scorso 24 ottobre a seguito di ordinanza
applicativa di misure cautelari, emessa il 26 settembre
2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, a carico di
lei stessa e di altre 14 persone ritenute responsabili,
a vario titolo, del reato di associazione per delinquere
finalizzata alla tratta di persone ai danni di
giovanissime donne di nazionalità nigeriana, del delitto
di tratta di esseri umani, con l’aggravante della
transnazionalità, per aver reclutato, introdotto,
trasportato e ospitato nel territorio dello Stato
giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad
esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento
della prostituzione – (operazione “Skin Trade”). Faith
OMORUYI espletate le formalità di rito è stata associata
presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di
Torino.
Catania –Polizia scopre tratta umani per prostituzione e
sfruttamento con voodoo: 15 arresti. La
Polizia di Stato, su delega della Procura Distrettuale
della Repubblica di Catania, ha in corso di esecuzione
un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei
confronti di 15 persone di nazionalità nigeriana
ritenute responsabili, a vario titolo, dei delitti di
associazione per delinquere finalizzata alla tratta di
persone ai danni di giovanissime donne di nazionalità
nigeriana, del delitto di tratta di esseri umani, con
l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato,
introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello
Stato giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad
esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento
della prostituzione.Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno
evidenziato l’esistenza di più organizzazioni criminali,
con basi operative in Nigeria, in Libia, nella città di
Catania, in Campania ed in altre città del Nord Italia.
I malfattori reclutavano in Nigeria giovani donne le
quali, dopo essere state sottoposte a rito “voodoo”
ed avere contratto un debito, venivano trasferite
dapprima in Libia, quindi condotte a bordo di
imbarcazioni in Italia. I particolari dell’operazione
illustrati nel corso di una conferenza stampa presso gli
uffici della Procura della Repubblica di Catania.
Caltagirone– Sindaco, 2 assessori ed altri funzionari tra 11 indagati per
cooperative sociali a Mineo. Il Procuratore della
Repubblica di Caltagirone, dott. Giuseppe Verzera ed il
Sostituto Procuratore, dott.ssa Anna Andreatta, a
conclusione di un’articolata attività d’indagine,
condotta dai Carabinieri della Sezione di P.G della
Procura, hanno notificato l’avviso conclusione indagini
a carico di 11 soggetti, indagati a vario titolo per
associazione a delinquere finalizzata ad acquisire in
modo diretto o indiretto la gestione e il controllo
delle cooperative sociali presenti nel territorio di
Mineo e di lavori e servizi pubblici affidati dal Comune
di Mineo alle cooperative sociali riconducibili a Paolo
Ragusa, nel periodo compreso tra l’ottobre 2013 e agosto
2015.Tra
gli indagati figurano appunto Ragusa Paolo, il Sindaco
di Mineo, avv. Anna Aloisi, due ex assessori, un ex
consigliere comunale, dirigenti e impiegati del Comune
di Mineo ed alcuni dipendenti di cooperative che
svolgevano prestazioni per conto di Paolo Ragusa. Oltre
all’associazione a delinquere sono stati contestati
diversi reati di concussione, corruzione, abuso
d’ufficio e falso.
Catania
– 66enne spara con fucile clandestino contro intrusi in
fondo agricolo a Sigonella, 1 ferito: 1 in manette. La Polizia di Stato ieri, ha tratto in arresto Pietro MUZZICATO
66enne, in quanto ritenuto responsabile di detenzione e
porto illegale di armi da fuoco (di cui una
clandestina), munizionamento, e lesioni gravi. Agenti
della Squadra Mobile - Sezione “Reati contro la
Persona”, la tarda serata dello scorso 13 ottobre, si
erano recati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale
“Vittorio Emanuele” laddove, poco prima, era giunto
R.S. 55ennegià noto, al quale i sanitari di turno
avevano diagnosticato una ferita d’arma da fuoco alla
gamba sinistra, giudicata guaribile con prognosi di gg.
30. Gli investigatori all’esterno del nosocomio avevano
notato parcheggiata un’auto Fiat Panda, intestata alla
moglie di R.S. La macchina presentava 2 fori
d’arma da fuoco sulla fiancata posteriore lato sinistro
e tracce di sangue sul sedile posteriore. Gli
investigatori, completati i rilievi condotti da
personale del gabinetto Regionale di Polizia Scientifica
hanno sequestrato l’auto. I poliziotti della Squadra
Mobile, su delega della Procura della Repubblica di
Catania, hanno subito avviato l’attività investigativa
al fine di chiarire i contorni della vicenda ed
individuare l’autore del delitto. Gli investigatori,
sulla scorta delle prime, frammentarie, indicazioni
fornite della vittima, che aveva riferito genericamente
di essere stato ferito da un colpo di fucile mentre si
trovava in una zona di campagna nei pressi della base
NATO di Sigonella, in compagnia di altro soggetto (del
quale non forniva le generalità), hanno avviato le
ricerche di tracce riconducibili all’evento criminoso
che si protraevano per l’intera notte.Il posto
teatro del fatto di sangue veniva individuato in un
fondo agricolo ricadente in agro di Belpasso (CT), nei
pressi della citata base americana, dove ad esito di
mirato sopralluogo, eseguito con l’ausilio di personale
del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica,
venivano rinvenuti e sequestrati 1 bossolo di fucile
cal.12, 1 paio di occhiali da vista (caduti alla
vittima) e tracce di sangue. Le attività investigative
portavano ad escludere un coinvolgimento del
proprietario del fondo dove era avvenuto il fatto
criminoso. I poliziotti pertanto hanno esteso le
ricerche ai terreni attigui. I tutori dell’ordine, in
un fondo agricolo confinante, hanno rinvenuto e
sequestrato un’altra cartuccia di fucile calibro 12, del
tutto simile a quella già trovata sul posto dove era
avvenuto il ferimento. Il proprietario del terreno
veniva identificato per Pietro MUZZICATO e pertanto gli
investigatori si sono recati presso l’abitazione del
soggetto, ubicata nella zona centrale della città di
Catania. MUZZICATO è stato rintracciato nel pomeriggio
di ieri nei pressi dell’abitazione, ed alla vista degli
investigatori, ha tentato invano di eludere il controllo
ma è stato bloccato. Il 66enne agli agenti della Sezione
“Reati contro la Persona” spontaneamente ha dichiarato
le sue responsabilità facendo rinvenire 1 fucile calibro
12, illegalmente detenuto presso la sua abitazione, ed 1
ulteriore fucile calibro 12, con matricola abrasa, che
lo stesso teneva in un garage di sua pertinenza ( in
altro stabile, anch’esso del centro cittadino). Le due
armi da fuoco sono state sequestrate con un cospicuo
munizionamento, per fucile ma anche per pistola.
MUZZICATO è stato dichiarato in arresto in flagranza
di reato per detenzione e porto illegale di armi da
fuoco ed anche clandestine, e condotto presso gli Uffici
della Mobile.Il 66enne, nel corso di
interrogatorio innanzi al P.M. della locale Procura
della Repubblica, alla presenza di un legale, ha reso
ampie dichiarazioni confessorie, asserendo di aver
sparato, utilizzando il fucile con matricola abrasa
caricato a pallini (rinvenuto presso il garage),
all’indirizzo di R.S. poiché questi, unitamente
ad altri soggetti, si era arbitrariamente introdotto nel
fondo di sua proprietà verosimilmente per asportare un
mezzo meccanico ivi presente.MUZZICATO espletate
le formalità di rito, è stato associato presso la Casa
Circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– 7 misure, 1 ricercato, Polizia da collaboratori
giustizia localizza gang pusher a Librino “Operazione
Grimaldi Square”. I tutori dell’ordine di mattina su
delega della Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa
di misure cautelari, emessa dal G.I.P. presso il
Tribunale di Catania, nei confronti di 7 persone,
traendo in arresto: Carlo BURRELLO 22enne;
Salvatore CONTICELLO 23enne; Carmelo DI STEFANO
24enne; Piero Natale RUSSO 20enne; Vittorio
Cristian RUSSO 24enne già detenuto; Gioacchino
STRANO 20enne, ritenuti responsabili dei reati di
associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio delle
medesime. La misura cautelare ha accolto gli esiti di
indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale della
Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile – Sezione
Criminalità Organizzata -nell’arco temporale
giugno-settembre 2014, che hanno consentito di
individuare un fiorente traffico di sostanza
stupefacente nel popolare rione di Librino, con
epicentro fra i palazzi ubicati in viale Grimaldi 6 e 7,
ove era stata allestita una “piazza di spaccio” gestita
da Carlo BURRELLO, al quale è stato contestato il ruolo
di promotore e organizzatore. Le indagini hanno
evidenziato che l’attività illecita, di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina, era
organizzata in veri e propri turni, con pusher, vedette
e persone deputate al rifornimento della “piazza di
spaccio”, che si alternavano per tutta la giornata. Lo
smercio della sostanza stupefacente, ceduta a singole
dosi o in “pezzature” più grandi, poteva
fruttare,giornalmente, anche sino a 10.000 euro. Le
dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Davide
SEMINARA e Salvatore CRISTAUDO hanno consentito di
individuare i responsabili di questa piazza di spaccio
in Dario CARUANA, Giovanni CARUANA e Giuseppe NICOLOSI,
già tratti in arresto, per tali fatti, lo scorso mese di
giugno con l’operazione di p.g. denominata Chartago. Le
indagini svolte nell’ambito del procedimento si sono
incentrate invece sull’attività tecnica di
intercettazione che ha consentito di individuare il
gestore/coordinatore (operativo) della piazza di spaccio
(Carlo BURRELLO) nonché i pusher e le vedette. La piazza
di spaccio veniva rifornita in via esclusiva dal noto
Andrea Luca NIZZA 29enne, latitante, insediato nel
quartiere e facente parte della compagine mafiosa
Santapaola-Ercolano. La polizia nel corso delle
indagini, nella “piazza di spaccio” ha effettuato alcuni
arresti in flagranza di reato e sequestrata sostanza
stupefacente del tipo cocaina e marijuana.Gli agenti nel
corso delle perquisizioni eseguite a corollario
dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno
dell’abitazione di Gioacchino STRANO Junior hanno
rinvenuto e sequestrato n.46 involucri cd. “stecche”
contenenti marijuana. Uno dei destinatari della misura
restrittiva risulta irreperibile ed è attivamente
ricercato. Espletati gli adempimenti di rito, gli
arrestati sono stati associati presso le locali Case
Circondariali di “Bicocca” e “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Aci Catena
CT-
DIA Catania ammanetta Sindaco, pres commissione bilancio
ed imprenditore: “corruzione per
atti contrari ai doveri d’ufficio”. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia, nella mattinata, in
esecuzione di provvedimenti emessi dalla Direzione
Distrettuale Antimafia di Catania, a conclusione di
complessa ed articolata attività d’indagine, hanno
proceduto al fermo di 3 soggetti ritenuti responsabili
del delitto continuato di “corruzione per atti
contrari ai doveri d’ufficio”. I tre fermati sono:
Ascenzio Maria Catena MAESANO 56enne nato e
residente ad Aci Catena in via F. Strano nr. 52.
attualmente Sindaco del Comune di Aci Catena,
incarico ricoperto 2012 ed in precedenza per due mandati
nel periodo compreso tra il 1999 e il 2008;Orazio
BARBAGALLO, 77enne nato e residente ad Aci Catena
in via Galileo Galilei nr. 21, attualmente consigliere
Comunale di Aci Catena, Presidente della 1^
Commissione Consiliare Bilancio e Finanze, già
funzionario del comune di Aci Catena – Dirigente Area
Economica Finanziaria fino all’anno 2010;
Giovanni CERAMI 69ennenato a Catania,
residente ad Aci Catena in via Dei Ciclopi nr. 54, di
fatto domiciliato a Mascalucia via Etnea nr. 409,
imprenditore, dal 2004 Direttore Generale della
HALLEY CONSULTING S.p.A., in precedenza, dal 3
settembre 2001 al 25 febbraio 2003 amministratore unico
della S.r.l. HALLEY (oggi ETNO DATA INFORMATICA E
SERVIZI S.r.l.). Gli episodi di corruttela hanno
riguardato il rinnovo del contratto di fornitura, in
favore del Comune di Aci Catena (CT), del servizio di
assistenza e manutenzione dei sistemi software ed
hardware e l’aggiudicazione del progetto esecutivo
denominato “Home Care” finanziato dall’Unione Europea
per l’importo di 252.000 euro alla società HALLEY
CONSULTING SpA. Gli investigatori avrebbero appurato
che a seguito dell’emissione di tali atti illegittimi,
sarebbe stata consegnata da Giovanni CERAMI ad Orazio
BARBAGALLO una somma di 15.000 euro a titolo di
tangente, che quest’ultimo avrebbe provveduto a
ripartire in parti uguali, poco dopo averla ricevuta,
con il Sindaco Ascenzio MAESANO. Tale somma avrebbe
costituito l’ennesimo pagamento effettuato dal CERAMI in
favore dei due pubblici funzionari, che erano soliti
ripartire a metà gli illeciti profitti. Gli uomini
della D.I.A. da tempo avevano rivolto l’attenzione
investigativa nei confronti del primo cittadino e dei
suoi collaboratori più stretti che lo coadiuvavano nella
gestione amministrativa dell’ente che questi
rappresentava, analizzando una serie di contratti
stipulati dallo stesso. La mattina del 4 giugno
MAESANO e BARBAGALLO si sentivano telefonicamente
concordando di vedersi di lì a poco, utilizzando un
linguaggio criptico. Il tenore della conversazione ha
permesso agli investigatori della D.I.A. di comprendere
la natura illecita dell’incontro. Gli inquirenti hanno
appurato difatti che trascorso un breve lasso di tempo
dalla telefonata, i due si sarebbero incontrati e, dopo
aver adottato ogni precauzione al fine di non essere
intercettati o filmati, si sarebbero recati in area di
campagna lontano da “occhi indiscreti” e lì avrebbero
proceduto alla ripartizione della tangente
dell’ammontare di 15.000 euro. Gli uomini della DIA,
nonostante le cautele adottate dai due pubblici
amministratori, hanno intercettato i 2 in modo
inequivocabile e cristallino, tanto da consentire agli
investigatori di risalire alla dinamica dei fatti
delittuosi commessi. L’indagine ha offerto ulteriori
elementi di interesse investigativo tutt’ora al vaglio
dell’Autorità Giudiziaria. Con riferimento alla figura
del primo cittadino, va rappresentato come questi abbia
ricoperto per lungo tempo incarichi nell’ambito della
Pubblica Amministrazione; difatti Ascenzio MAESANO è
stato: eletto Sindaco del Comune di Aci Catena (CT) il
6 maggio 2012 e nominato tale il 23 maggio 2012, con
il Popolo delle Libertà; dal 1 giugno 2008 al 22 maggio
2012, Assessore Politica Finanziaria della Provincia di
Catania, con il Popolo delle Libertà; dal 13 giugno 2004
al 01.04.2008, Sindaco del Comune di Aci Catena (CT),
con Liste Civiche ascritte al Centro Destra; dal 1999 al
2004, Sindaco del Comune di Aci Catena (CT); dal 1994 al
1999, Presidente del Consiglio Comunale di Aci Catena
(CT); dal 1990 al 1993, Consigliere del Consiglio
Comunale di Aci Catena (CT). I tre fermati, dopo le
formalità di rito, sono stati associati presso la Casa
Circondariale di Piazza Lanza a di Catania a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria catanese.
Adrano CT
-
Lite tra ambulanti abusivi filmata mentre 77enne
accoltella 15enne in prognosi riservata. L’episodio
si è verificato ieri sera in piazza Diaz ad Adrano. I
contendenti erano : un anziano col figlio su Moto Ape
piena di frutta e verdura da lato e dall’altro una
famiglia di romeni padre, figlio e zio intenti a vendere
castagne. I militari adraniti secondo la ricostruzione
fatta sembra che il 77enne abbia iniziato a discutere
animatamente con i romeni responsabili, a sua
insindacabile opinione, di avere invaso lo spazio di
vendita “riservato” alla sua moto ape. Il pensionato al
culmine del diverbio non avrebbe esitato a tirare fuori
1 coltello e conficcarlo nell’addome del minorenne
anch’egli partecipante alla discussione. I soccorritori
hanno chiesto aiuto al 112. Il minore è stato soccorso
in elicottero e trasportato all’Ospedale Cannizzaro di
Catania dove i medici del nosocomio, dopo le cure
d’urgenza, hanno diagnosticato una “ferita penetrante
in addome” e ricoverato il giovane in prognosi
riservata. Due pattuglie dell’Arma, una della locale
Stazione e l’altra dalla Compagnia di Paternò sono
giunte sul posto per l’indagine. Il veloce sopralluogo
e l’acquisizione di testimonianze con l’analisi dei
filmati registrati dalle telecamere di sicurezza puntate
sulla zona hanno completato il quadro. Uno dei filmati
ha evidenziato l’accaduto ed il responsabile che sferra
il fendente, pulisce il coltello con una busta di
plastica e l’affida ad una terza persona, in corso di
identificazione, allontanandosi a piedi. Il coltello è
stato ritrovato e sequestrato in una strada adiacente la
piazza mentre il reo rintracciato nei pressi di Via
Catena dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di
tentato omicidio.
Catania – S.Cristoforo, CC bloccato pusher: droga lanciata da balcone. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari il
catanese Giovanni GERMANA' 22enne, per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I
Carabinieri, di sera durante un servizio finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare
quartiere San Cristoforo, hanno notato il giovane, già
conosciuto, sostare sul balcone della sua abitazione. Il
personaggio avrebbe lanciato, in più occasioni,
involucri di carta stagnola ad 1 individuo in via
Trovatelli e quest’ultimo a sua volta, è stato visto,
cedere le bustine ad occasionali acquirenti in transito
per quella via. I militari sono immediatamente
intervenuti sorprendendo il 22enne, ancora a casa, nel
bagno tentava di disfarsi di 14 involucri contenenti
complessivamente 70 grammi di marijuana, rinvenuti nel
tubo di scarico del water. Il fermato, inoltre, è stato
trovato in possesso di 1 involucro di marijuana del peso
di 4 grammi, che teneva nascosto negli slip, e la somma
contante di 75 euro, ritenuta provento dell’attività di
spaccio. Le indagini sono ancora in corso al fine di
identificare il complice sfuggito alla cattura.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
-
Palloncini di vernice contro Agenti in corteo studenti
da elementi Centri Sociali, nessuno scontro.
I poliziotti hanno controllato la manifestazione che si
è conclusa senza incidenti. Il corteo di studenti si
era snodato dal viale XX Settembre fino a giungere al
viale Vittorio Veneto dove, lo sbarramento predisposto
per garantire che i manifestanti si fermassero al punto
previsto come fine del corteo ha impedito ai
manifestanti, tra i quali alcuni appartenenti ai Centri
sociali catanesi, di oltrepassare l’incrocio con la via
Vicenza. Palloncini pieni di vernice, diretti verso i
mezzi del X Reparto Mobile, sono volati dalle file del
corteo ma, nonostante ciò, i poliziotti hanno mantenuto
nervi saldi e la manifestazione si è conclusa nel
migliore dei modi, senza contatto tra i dimostranti e
le Forze dell’Ordine. Uomini della Digos hanno avviato
indagini, per identificare gli autori dei “lanci”,
immortalati nelle videoriprese che sono state effettuate
dal personale del Gabinetto Regionale di Polizia
Scientifica presente sul posto.
Catania
–Identificati da video e tatuaggi due per 6 rapine a
fine luglio in Farmacie. I Carabinieri e la Polizia
di Stato di mattina su disposizione della Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania hanno tratto in
arresto i già noti:
Nunzio DI STEFANO 50enne ; Giovanni RAGUSA
44enne, già detenuto per altra causa, in esecuzione di
ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia
in carcere emessa il 22 settembre 2016 dal G.I.P.
presso il Tribunale di Catania, in quanto ritenuti
responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina
plurima aggravata e detenzione e porto illegale di arma
da fuoco. Le indagini, dirette dalla Procura
Distrettuale della Repubblica e svolte da personale
della Squadra Mobile della Questura di Catania e del
Reparto Operativo dei Carabinieri, hanno permesso di
acquisire univoci e concordanti indizi di reità a carico
di Nunzio DI STEFANO e Giovanni RAGUSA in ordine ai
seguenti episodi delittuosi: rapina aggravata consumata
a Catania il 15 luglio 2016 in danno di una
parafarmacia; rapina aggravata consumata in Catania il
18 luglio 2016 in danno di una farmacia; rapina
aggravata consumata in Viagrande il 22 luglio 2016 in
danno di un cliente all’interno di una farmacia; rapina
aggravata consumata in San Giovanni La Punta il 22
luglio 2016 in danno di una farmacia; rapina aggravata
consumata in Catania il 22 luglio 2016 in danno di una
farmacia; rapina aggravata consumata in Catania il 22
luglio 2016 in danno di una farmacia. Gli investigatori
hanno acclarato che lo scorso mese di luglio in Catania
e provincia sono state perpetrate una serie di rapine
commesse ai danni di farmacie e parafarmacie, quattro
delle quali commesse nello stesso giorno in orario
pomeridiano - serale. Gli inquirenti hanno appurato che
a commettere i reati erano sempre in 2 per tutti gli
episodi registrati ed adottavano il medesimo modus
operandi. I malfattori infatti, giungevano nei
pressi degli esercizi presi di mira a bordo sempre dei
medesimi mezzi e, indossando il casco protettivo, sotto
la minaccia di 1 pistola si impossessavano dell’incasso,
allontanandosi velocemente. il bottino realizzato dai
malviventi complessivamente ammontava a circa 2.000€.
Le investigazioni, dirette dalla Procura della
Repubblica e condotte in stretta sinergia da Polizia e
Carabinieri, hanno permesso di raccogliere elementi di
prova a carico di Nunzio DI STEFANO e Giovanni RAGUSA
che sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Lo studio dei numerosi filmati acquisiti dagli impianti
di video-sorveglianza delle farmacie è risultato
determinante per l’individuazione dei due rapinatori.
L’abbigliamento, i caschi ed i capi indossati dai
rapinatori in occasione delle rapine, nonchè alcuni
tatuaggi sull’avambraccio di 1 dei rapinatori, hanno
permesso la loro certa identificazione. Il
provvedimento Giovanni RAGUSA è stato notificato in
carcere dove era detenuto per altra causa.
S.G. La Punta
CT-
Sorvegliato Speciale ai domiciliari per evasione
domiciliare commessa nel 2015. I Carabinieri della
Stazione di San Giovanni La Punta (CT) hanno arrestato
Marcello SANTITTO
41enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica
Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di
residenza, su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il
personaggio è ritenuto responsabile di evasione dai
domiciliari, reato commesso a San Giovanni La Punta il
28 maggio 2015, periodo in cui era sottoposto alla
misura restrittiva, dovrà scontare la pena residua di 1
mese e 20 giorni di reclusione. L’arrestato è stato
posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– CC identificati 3 rapinatori. I Carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante
hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dal Tribunale di Catania nei confronti
Massimo CATANIA 46enne e Carmelo,DI MAURO
51enne entrambi catanesi. I due con
l’aiuto dell’amico Benedetto COSTANZO 25enne
arrestato per lo stesso motivo il 14 gennaio scorso, tra
ottobre e novembre dell’anno scorso, hanno messo a segno
3 rapine a mano armata in danno degli uffici postali di
Piazza Santa Maria del Carmelo a Catania e Piazza
Tivoli a Tremestieri Etneo nonché in un deposito di
prodotti dolciari di Via SS. Trinità sempre a Catania.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Piazza Dante a conclusione di un’incessante indagine,
attraverso una scrupolosa ricostruzione delle scene del
crimine (analisi filmati-testimonianze e comparazioni
somatiche), sono riusciti a rappresentare un quadro
probatorio a carico dei soggetti. Il lavoro dei militari
è stato recepito in toto dall’Autorità Giudiziaria, ed
ha consentito all’ufficio del G.I.P. del Tribunale
etneo di emettere una prima ordinanza di custodia
cautelare in carcere a gennaio scorso nei confronti del
25enne ed ora nei confronti degli altri due complici.
Il 46enne, già domiciliari per altra causa, è stato
rintracciato nella sua abitazione ed associato nel
carcere di Piazza Lanza, mentre al 51enne il
provvedimento è stato notificato dai Carabinieri della
Compagnia di Gallarate (VA) nel carcere Busto Arsizio
(VA), dove lo stesso è ristretto per altra causa.
S.Maria Licodia
CT-Dai servizi sociali in carcere per evasione nel 2011.
I Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia
(CT) hanno arrestato Lorenzo SPINA29enne
del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il
giovane, già affidato ai servizi sociali, dovrà espiare
la pena di 11 mesi e 24 giorni di reclusione poiché
ritento responsabile di evasione, reato commesso il 18
novembre 2011 periodo in cui era sottoposto ai
domiciliari. L’arrestato è stato associato nel carcere
di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
- 16enne spara in faccia a vicino di casa, bloccato
da CC con pistola ancora calda. Un minore autore
di tentato omicidio è stato fermato, ieri 18:20, in
Piazza Federico di Svevia,
da una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia
Carabinieri Piazza Dante, impegnata in un servizio di
controllo del territorio, transitando per via
Plebiscito. I militari hanno notato in direzione Piazza
Federico di Svevia un giovane che a passo sostenuto,
quasi di corsa, mal celava un atteggiamento sospetto, il
passo era gravato da un peso sul fianco, e lo
proteggeva con le mani. I militari hanno deciso di
fermare il giovane il quale una volta approcciato, si è
mostrato nervoso al punto da tremare: ad un primo
controllo sulla sua persona. Il fermato presentava,
appesa alla cinta dei pantaloni, una pistola Beretta
cal. 9x21, con la canna ancora calda, odorante di
polvere da sparo combusta, ed il colpo in canna. Il
giovane è stato condotto in caserma a Piazza Dante per
le verifiche del caso. I carabinieri, nel corso dei
primissimi accertamenti, condotti con il supporto
investigativo, tecnico e specializzato del personale del
Nucleo Investigativo di Catania, hanno acclarato che
pochi minuti prima il minore aveva esploso cinque colpi
di pistola, a distanza ravvicinata, contro un 29enne,
catanese, per poi cercare di rintanarsi a casa, distante
poche centinaia di metri. La fuga verso la sua “area
protetta” è stata però interrotta dall’iniziativa e
dall’intuito dei Carabinieri del Nucleo Operativo di
Piazza Dante. Il 16enne, nei minuti in cui in caserma,
calata un po’ la tensione e l’adrenalina, si è aperto
con gli inquirenti, confessando il gesto da lui motivato
in prima battuta come frutto di dissidi tra i nuclei
familiari di appartenenza suo e della vittima, pressoché
vicini di casa (pochi numeri civici infatti separano le
residenze delle due famiglie, nel cuore del quartiere di
San Cristoforo). Gli investigatori della Polizia di
Stato, intervenuti sulla scena del crimine in Piazza
Castello hanno rinvenuto sequestrandoli 5 bossoli del
tutto compatibili con l‘arma trovata addosso al
minorenne, il cui furto era stato denunciato nel 2014 da
un vigile urbano della provincia di Messina. l’arresto è
scattato per il minore accusato di tentato omicidio e
porto abusivo di arma da fuoco, ed è ora associato nel
centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i
minorenni di via R.Franchetti. La vittima, nonostante
sia stata attinta da numerosi colpi, uno dei quali
addirittura in viso (ha trapassato le guance), non è in
pericolo di vita, ed è ricoverata nell’Ospedale Vittorio
Emanuele.
Trecastagni
CT –
Diverbio e coltellate ad imprenditore, 1 condannato ai
domiciliari. I Carabinieri della Stazione di
Trecastagni (CT) hanno arrestato ai domiciliari
Salvatore CANNAVO’ 60enne, del luogo, su ordine
esecuzione per pena detentiva emesso dalla Procura della
Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà scontare la
pena di 10 mesi di reclusione per lesioni personali e
porto illegale di arma. Il 60enne, il 10 febbraio 2013
a Pedara, aggredì il suo datore di lavoro, un
imprenditore edile di 52 anni, dopo un’accesa
discussione scaturita per motivi economici colpendolo
con un coltello con diversi fendenti. L’aggressore fu
bloccato e disarmato dai Carabinieri della locale
Stazione intervenuti immediatamente sul posto.
L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è
stato ristretto ai domiciliari.
Belpasso
CT-
Truffa: “elettricista” a commessa finge credito ed
incassa, CC denunciato truffatore seriale.I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT)
hanno denunciato alla Procura della Repubblica di
Catania un 48enne, di Biancavilla, già gravato da
pregiudizi penali, per truffa aggravata. Il soggetto di
mattina, si era presentato in un negozio del centro
cittadino di Belpasso (CT) e, fingendosi elettricista,
si è rivolto alla commessa chiedendo la somma di 100
euro per una prestazione lavorativa effettuata, ma in
realtà mai fatta, per conto del suo titolare. Il
truffaldino al fine di raggirare e convincere la ragazza
a consegnargli il denaro ha addirittura inscenato una
telefonata col proprietario del negozio. L’impiegata,
per quanto titubante, vista l’insistenza del soggetto
gli ha consegnato la somma richiesta, ma quando il
malfattore è uscito dal negozio ha subito telefonato al
datore di lavoro comunicando quando accaduto. La
vittima, resasi conto della truffa subita, ha
immediatamente telefonato al 112 denunciando il fatto e
fornendo un’accurata descrizione del reo. Una pattuglia
del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, che
gravitava in zona, è intervenuta subito rintracciando e
bloccando il 48enne in via Roma nei pressi del negozio.
La somma di denaro truffata è stata recuperata e
restituita al legittimo proprietario. I militari hanno
accertato che il maldestro solo nel 2016 è stato
denunciato per truffa ben 8 volte, adoperando sempre lo
stesso modus operandi. L’impostore, in particolare, si
apposta fuori dai negozi e sceglie le sue vittime, in
prevalenza giovani commesse. Il personaggio, dopo aver
accertato che non c’è il titolare, entra nel negozio e
spacciandosi per un elettricista pretende dall’impiegata
delle somme di denaro, spesso dai 80 a 100 euro, per
delle presunte prestazioni eseguite per conto del
proprietario del negozio, col il quale finge di parlare
al telefono per convincere la vittima a pagare.
Paternò CT –
Assinnata, CC 1 in manette per droga. I Carabinieri
della Stazione di Paternò (CT) hanno arrestato nella
flagranza Domenico ASSINNATA 26enne del luogo,
esponente dell’omonima consorteria mafiosa ritenuta
vicina al clan ”Santapaola”, per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione
aggravata. I militari, di sera durante un servizio
finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio,
hanno notato il personaggio, già conosciuto, in Piazza
Parco del Sole defilarsi nei pressi di una scuola e
nascondere un sacchetto di plastica in un’aiuola. I
Carabinieri sono intervenuti bloccando il 26enne, che ha
tentato di allontanarsi velocemente, recuperando la
busta contenente 208 grammi di marijuana, suddivisa in
111 dosi, già confezionate e pronte per smerciate nel
“mercato” paternese nel fine settimana. I tutori
dell’ordine successivamente hanno proceduto ad una
perquisizione domiciliare nell’abitazione del fermato
rinvenendo 2 bilancini elettronici, 2 trita erba
utilizzati per preparare le dosi di stupefacente ed 1
PC, completo di monitor e stampante, risultato rubato
all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania. La droga,
i trita erba ed i bilancini di precisione sono stati
sequestrati. Il PC recuperato sarà restituito ad un
responsabile dell’Azienda Sanitaria. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza a Catania, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria. L’arresto del
giovane arriva a circa un anno di distanza dal famoso
“Inchino e Dondolamento” ricevuto in occasione dei
festeggiamenti di Santa Barbara a Paternò (CT). In
quella circostanza la processione in onore di Santa
Barbara, Patrona della città, si era fermata e inchinata
davanti casa del noto personaggio, mentre alcuni
altoparlanti mobili riproducevano lacolonna
sonora del Padrino.
Il tutto ripreso in un video, successivamente diffuso
sui social network.
I militari dell’Arma a seguito dell’episodio, avevano
notificato ai comitati organizzativi dei “Cerei”
delle categorie dei “dipendenti comunali”
e degli “ortolani” il divieto di partecipare,
emesso dal Questore di Catania su proposta del Comando
Provinciale Carabinieri di Catania, alle manifestazioni
religiose in onore di Santa Barbara, dal 03.12.2015 al
05.12.2015. La vicenda è stata discussa dalla
Commissione Regionale Antimafia nell’Aprile scorso in
una trasferta a Catania.
Catania
– Panificio evita contatore, collegato direttamente
a rete elettrica. Poliziotti in servizio di
“volante” del Commissariato San Cristoforo, a ieri
mattina, seguito di controllo amministrativo in un
esercizio di panificazione nella titolarità di tale
P.M.34enne, hanno notato che da 1 foro praticato
sulla parete dell’area di lavorazione del pane, passava
1 cavo elettrico proveniente dall’esterno. Gli agenti
insospettiti, hanno chiesto l’intervento di 1 squadra di
operatori Enel. Gli esperti hanno effettuato un attento
controllo della rete elettrica, ed accertato che nella
limitrofa via Orfanotrofio, e precisamente al civico nr.
3, era stato effettuato 1 allaccio rudimentale dal quale
aveva origine il cavo elettrico. Il filo, passando per
il foro, alimentava l’esercizio pubblico. Il titolare
dell’attività ha ammesso di essersi collegato
abusivamente alla rete elettrica centrale evitando il
contatore. Il panettiere P.M. è stato deferito
all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto di
energia elettrica.
Catania – DIA
sequestra beni 700.000€ mafia a Randazzo. Uomini
della Direzione Investigativa Antimafia di Catania,
diretta dal Primo Dirigente dr. Renato PANVINO, dalle
prime ore della mattinata stanno eseguendo il decreto di
sequestro beni emesso dal Tribunale di Catania - Sezione
Misure di Prevenzione - su proposta avanzata dal
Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, in
sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di
Catania diretta dal Procuratore Carmelo ZUCCARO, nei
confronti di Francesco ROSTA 74enne, ritenuto
elemento di vertice della famiglia mafiosa “Ragaglia”
egemone nel comune di Randazzo (CT) e collegata alla
famiglia “Laudani” di Catania. ROSTA nel novembre
del 2014, era stato colpito dall’ordinanza di custodia
cautelare in carcere nr. 3617/11 RGNR e nr. 2318/ RG
GIP, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catania,
nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria
denominata “Trinacium” nei confronti di 8 (otto)
soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di
appartenere ad una associazione per delinquere di stampo
mafioso, riconducibile alla famiglia denominata “Ragaglia”,
capeggiata da Claudio RAGAGLIA inteso “Il Direttore”,
operante nel comune di Randazzo (CT) e collegata alla
famiglia mafiosa “Laudani”, meglio noti come “Mussi i
ficurinia” di Catania. Gli investigatori a ROSTA in
particolare, oltre all’associazione mafiosa, avevano
contestato i reati di sequestro di persona, minaccia
aggravata, usura, furto aggravato, estorsione aggravata
e continuata. Gli inquirenti dall’attività di indagine
avevano appurato il ruolo di stretto e fidato
collaboratore del RAGAGLIA, per conto del quale
partecipava alle attività di usura e conseguente
recupero forzoso crediti, furti ed estorsioni con il
metodo del cd cavallo di ritorno, avvalendosi
della forza intimidatrice del vincolo mafioso e non
esitando ad utilizzare le armi, come nel caso del
tentativo di recupero delle somme di denaro prestate a
tassi usurari ad un imprenditore, il quale veniva
sequestrato e condotto in un casolare di campagna, dove
veniva malmenato e minacciato con le armi, per poi
essere rilasciato. Le indagini erano state avviate dalla
denuncia di quest’ultimo che avevano portato
all’emissione dei provvedimenti restrittivi. Francesco
ROSTA, nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria,
si era reso irreperibile, venendo tratto in arresto solo
nel giugno 2015, ad esito di una complessa attività di
indagine, nel comune di Licata (AG).La Quinta Sezione
Penale del Tribunale della Libertà di Catania il 3
luglio 2015 ha concesso a Francesco ROSTA il beneficio
degli arresti domiciliari. La DIA a seguito della
ricostruzione del profilo criminale del ROSTA, ed
attraverso gli approfonditi accertamenti patrimoniali
svolti dal personale, ha verificato la rilevante
sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti
effettuati dallo stesso e dai componenti il proprio
nucleo familiare. Tale complessa attività investigativa
è stata condivisa dal Tribunale di Catania che ha
disposto il provvedimento ablativo in corso di
esecuzione, riguardante il sequestro di beni stimati in
circa 700.000,00 euro, consistenti in: l’intero
compendio aziendale della società “Azienda Agricola
Bovini dell’Etna S.a.s. di Rosta Giuseppe” con sede
legale in Randazzo (CT), Via IV Novembre n. 66; 3
appezzamenti di terreni di cui uno con annesso
fabbricato;una autovettura BMW X6; 4 conti correnti, 1
libretto deposito a risparmio, tenuti presso le Poste
Italiane ed Istituti di Credito.
Catania
–
Donna con 4 kg droga in casa, CC ai domiciliari. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato nella flagranza una
45enne, catanese, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. I militari, a conclusione di
un’articolata attività info investigativa, hanno
proceduto ad una perquisizione domiciliare
nell’abitazione della donna nel popolare quartiere San
Giovanni Galermo rivenendo e sequestrando, abilmente
occultati in un’anta della cucina, una busta contenente
4 kg di marijuana, di cui una parte già suddivisa in
dosi pronte per smercio, 1 radio ricetrasmittente, 1
bilancino elettronico di precisione e vario materiale
utilizzato per confezionare la droga. L’arrestata, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai
domiciliari in attesa di essere giudicata con rito
direttissimo.
Catania
– Mafia: Catturandi 3 arresti.
Le manette sono
scattate per Rosario Luca
PRIVITERA 39enne, Antonio TAVOLACCI 43enne e
Mario LIONTI 41enne .
La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Rosario Luca
PRIVITERA in esecuzione a ordine di carcerazione emesso
il 19 settembre 2016 dalla Procura della Repubblica
presso la Corte d’Appello di Catania, dovendo espiare la
pena di 3 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione per
i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso
(clan Piacenti) ed usura aggravata. Antonio TAVOLACCI è
stato bloccato in esecuzione all’ordine di carcerazione
emesso in data 16 settembre 2016 dalla Procura Generale
della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania,
dovendo espiare la pena di 3 anni, 11mesi undici e 3
giorni di reclusione per il reato di associazione
mafiosa(clan Piacenti) ed usura aggravata. Mario LIONTI
è stato ammanettato in esecuzione all’ordine di
carcerazione emesso il 16 settembre 2016 dalla Procura
della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania,
dovendo espiare la pena di 4 anni di reclusione per
reati in materia di stupefacenti. I soggetti erano stati
tratti in arresto dalla Squadra Mobile - Sezione
Criminalità Organizzata “Squadra Catturandi” a seguito
della sentenza, emessa il 13 gennaio 2011 dal GUP del
Tribunale di Catania, divenuta definitiva a seguito
della pronuncia dello scorso 15 settembre 2016 della
Corte Suprema di Cassazione. I personaggi erano stati
tratti in arresto dalla Squadra Mobile di Catania il 26
novembre 2009, nell’ambito dell’operazione “Morus”, in
esecuzione di ordinanza cautelare in carcere, emessa il
20 novembre 2009 dal G.I.P.del Tribunale di Catania nei
confronti di 25 persone ritenute responsabili, a vario
titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso
(clan Piacenti intesi “ceusi”), associazione per
delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, estorsione, usura ed altri reati,
aggravati dall’art.7 Legge 203/91.
Catania
–
Droga in vano ascensore condominiale a in viale Moncada.
Gli Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. ieri, in viale
Moncada stavano procedendo al controllo di un soggetto
sottoposto alla misura cautelare degli arresti
domiciliari, quando hanno trovato lo stupefacente. I
poliziotti entrati nello stabile, hanno notato che
l’ascensore non era funzionante, ed insospettiti, hanno
deciso di approfondire il controllo recandosi al piano
interrato (-1), scoprendo così che l’ascensore, privo di
porta, era stato adibito a deposito di “pattume” in
mezzo al quale, a seguito di accurata ispezione, hanno
rinvenuto, ben occultati, 2 cartucce “S&B” calibro 7.65
e 1 barattolo in vetro contenente 172 grammi di
marijuana. Gli agenti hanno proseguito l’ispezione, di
tutte le parti condominiali accessibili, e giunti sul
terrazzo dello stabile, hanno notato che dall’interno di
uno degli sfiati d’aria del condominio, fuoriusciva una
corda in nylon. I poliziotti hanno sollevato la botola
che copriva lo sfiato, e verificato che al cordino era
allacciata una busta in plastica con all’interno 270
bustine plastificate e 32 involucri in carta stagnola,
tutti contenenti marijuana del peso totale di 590 grammi
nonché materiale utilizzabile per confezionamento delle
dosi (98 buste in cellophane, 2 rotoli in carta
d’alluminio e una bilancia di precisione. Il tutto è
stato sequestrato a carico d’ignoti.
Catania -
Su auto rubata con pistola giocattolo passamontagna e
guanti in lattice: fuggono all’alt CC, presi. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato nella
flagranza tre giovani catanesi, Cristian ZAPPALA’
20enne, un 18enne ed un 21enne, per ricettazione, porto
illegale di arma alterata e resistenza a Pubblico
Ufficiale. Una pattuglia, di notte durante un servizio
di controllo alla circolazione stradale, in viale
Kennedy ha imposto l’Alt ad una Ford Fiesta con a bordo
tre giovani. Il conducente giunto in prossimità dei
militari, anziché fermarsi, ha accelerato la corsa del
mezzo. I carabinieri hanno avviato un breve e concitato
inseguimento concluso in una rotatoria nelle vicinanze
dove l’auto si è schiantata ed i tre sono stati
bloccati. La Ford è risultata rubata alcuni giorni fa
in una via del centro cittadino, i militari all’interno
hanno rinvenuto 1 pistola giocattolo Olimpyc, cal. 38,
priva di tappo rosso, 2 passamontagna e dei guanti in
lattice, che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono
stati trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma in
attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
-Arsenale e droga sequestrati a Librino.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto Lorenzo
GIUSTINO
39enne già noto, perché ritenuto responsabile del reato
di detenzione illegale di armi da guerra clandestine,
munizionamento e ricettazione delle medesime nonché
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
del tipo cocaina e marijuana. La Polizia di Stato, nella notte nell’ambito di servizi
eseguiti dalla Squadra Mobile nel popolare rione di
Librino, ha sequestrato un arsenale di armi, tra cui
micidiali fucili mitragliatori Kalashnikov, e 6
kg. circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina.I
particolari dell’operazione resi noti nel corso di un
incontro con i giornalisti presso la Sala Conferenze
della Questura di Catania - piazza Santa Nicolella.
Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga”, nel
corso di mirati servizi svolti nel popolare rione di
Librino, hanno eseguito la perquisizione nell’abitazione
di Lorenzo GIUSTINO, ubicata in Viale Biagio Pecorino,
rinvenendo e sequestrando 2 involucri contenenti
sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso
complessivo di gr.25. La perquisizione è stata estesa in
un locale condominiale in uso esclusivo a Lorenzo
GIUSTINO dove i poliziotti hanno rinvenuto e
sequestrato: 1 pistola cal.9 con caricatore rifornito; 1
revolver cal.38 special rifornito; 15 munizioni cal. 9;
66 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di gr.750 circa; 1
bilancino di precisione e materiale per il
confezionamento dello stupefacente. Gli investigatori
hanno quindi deciso di proseguire i controlli nei garage
del medesimo stabile alla ricerca di altre armi e droga.
I poliziotti in una cantina hanno, altresì, rinvenuto e
sequestrato, a carico di ignoti: 4 fucili mitragliatori
cal.7,62 completi di caricatori con complessive 106
cartucce, 2 pistole mitragliatrici, 3 fucili automatici
cal.12, 2 revolver, 2 pistole cal.9x21 con caricatori
riforniti con complessive 55 cartucce, 1 pistola cal.22
con caricatore rifornito con nr.10 cartucce, 1 pistola
cal.9 con caricatore rifornito con 8 cartucce, 1000
munizioni di vario calibro, 3 giubbotti antiproiettile,
5 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di kg.5 lordi. Lorenzo
GIUSTINO espletate le formalità di rito, è stato
associato presso il carcere di Catania - piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
–
CASERTA già preso in operazione “Titanic” viola
sorveglianza: Agenti ai domiciliari. Uomini delle
volanti ieri, nel quadro dell’intensificazione dei
servizi di prevenzione disposti dal Questore di Catania,
hanno arrestato ai domiciliari il catanese Pietro Franco
CASERTA 47enne per violazione delle prescrizioni
inerenti il regime della sorveglianza speciale di P.S.
con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il
soggetto è stato sorpreso da agenti di una volante in
compagnia di 3 personaggi noti nel territorio del comune
di Misterbianco, inevitabile pertanto l’arresto.
Caserta su disposizioni del magistrato di turno è stato
posto agli arresti domiciliari in attesa di convalida e
contestuale giudizio direttissimo. CASERTA era stato
arrestato nell’ambito della nota operazione “Titanic”
condotta dalla locale Squadra Mobile a fine anni “90,
che portò in carcere oltre 100 affiliati della cosca
Pillera-Cappello, a seguito della quale era stato
condannato per traffico di stupefacenti ed associazione
mafiosa.
Catania –
Studente trova portafogli pieno di banconote, lo
consegna in Questura e poi al proprietario. Il gesto
merita senz’altro la menzione. Lo studente Fedele
Conti, giovane piazzese, nelle prime ore del
pomeriggio si è presentato ai poliziotti di presidio
alla Questura con in mano un portafogli pieno di
banconote appena ritrovato in via Sangiuliano. Il
portafogli, oltre al denaro contante, conteneva anche
una carta di credito ed una patente intestata a un
cittadino irlandese: grande la sorpresa di quest’ultimo
quando – presentatosi in Questura per sporgere denuncia
– si è visto riconsegnare il portafogli completo di
documenti e denaro che, verosimilmente, aveva ormai dato
per definitivamente perduto. Il giovane Conti ha potuto
riconsegnarlo personalmente al turista, che per inciso è
un funzionario della Polizia irlandese in pensione,
evidentemente e positivamente sbalordito. Il giusto
biglietto da visita per Catania, un plauso a un
esemplare rappresentante di quella categoria di giovani
– sempre più folta, in verità – che scelgono l’onestà
quale scelta di vita. Il Questore Marcello Cardona
ribadisce :”La Questura acquisisce sempre più
autorevolezza nel sociale, per essere punto di
riferimento per tutti”.
Catania- Prestiti ad usura gestiti da madre presunto boss “Operazione
Black tie”, 4 misure cautelari.
Si tratta di: Concetta SALICI 61enne, Gaetano
BELLIA 33enne già noto, in atto detenuto presso la
casa circondariale di Catania - “Bicocca”, Giovanni
SALICI 51enne già noto, Emanuela Valentina
AQUILINO 28enne per la quale sono stati disposti
gli arresti domiciliari. Su delega della Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di
Stato ha in corso di esecuzione un’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di 4 persone ritenute
responsabili, a vario titolo, di usura e tentata
estorsione, con le aggravanti dell’art.7 L.203/91, per
avere commesso il fatto avvalendosi della forza di
intimidazione e della condizione di assoggettamento e di
omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione
mafiosa Cappello-Bonaccorsi e di avere commesso
il reato in danno di soggetti che versavano in stato di
bisogno. Le indagini hanno fatto emergere un vorticoso
giro di prestiti ad usura, gestito dalla madre di un
boss dell’organizzazione Cappello - Bonaccorsi
alla quale le vittime si rivolgevano per ottenere
somme di denaro. Le medesime vittime venivano
pesantemente minacciate in caso di ritardo nella
restituzione degli interessi o della sorte capitale La Polizia di Stato, all’alba di oggi, su delega della Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania, ha dato
esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa il
3 settembre 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania,
nei confronti di: Concetta SALICI, Gaetano BELLIA in
atto detenuto presso la casa circondariale di Catania -
“Bicocca”, Giovanni SALICI ed Emanuela Valentina
AQUILINO per la quale sono stati disposti gli
arresti domiciliari, ritenuti responsabili, a vario
titolo, di usura e tentata estorsione, con le aggravanti
dell’art.7 L.203/91, per avere commesso il fatto
avvalendosi della forza di intimidazione e della
condizione di assoggettamento e di omertà derivanti
dall’appartenenza all’associazione mafiosa
Cappello-Bonaccorsi e di avere commesso il reato in
danno di soggetti che versavano in stato di bisogno. La
misura cautelare ha accolto gli esiti di indagini
tecniche, avviate nell’ottobre del 2015, su delega della
D.D.A di Catania, nei confronti dei fratelli Gaetano ed
Attilio BELLIA 37enni, ritenuti dagli investigatori noti
esponenti del clan Cappello - Bonaccorsi,
entrambi tratti in arresto il 24 novembre 2015
nell’ambito della nota operazione “Revenge 5”.
Gli inquirenti, già in quella sede, sebbene non fossero
stati contestati specifici reati di usura, avevano
evidenziato un giro vorticoso di denaro tra i fratelli e
la madre Concetta SALICI, circostanza che lasciava
ritenere il loro coinvolgimento in quella fattispecie
delittuosa, ulteriormente avvalorato dal rinvenimento,
durante una perquisizione domiciliare eseguita nel
luglio del 2013, di numerosi assegni post-datati privi
dei beneficiari e di alcuni titoli cambiari. Le indagini
condotte dalla Squadra Mobile - Sezione Reati contro la
Persona -hanno fatto emergere un vasto giro di prestiti
ad usura, gestito da Concetta SALICI. La madre,
avvalendosi del metus esercitato sulle vittime
dai figli, dal loro carisma delinquenziale e
dall’appartenenza alla suddetta famiglia, avrebbe
coordinato l’attività illecita, con la collaborazione
del figlio, Gaetano BELLIA, della convivente di
quest’ultimo, Emanuela Valentina AQUILINO, nonché del
fratello Giovanni SALICI. Gli
investigatori hanno appurato come il gruppo criminale in
questione fosse dedito all’attività usuraia nei
confronti di numerose vittime che, in conseguenza dello
stato di bisogno in cui versavano (determinato da
disagiate condizioni economiche) erano costrette a
rivolgersi alla SALICI per ottenere somme di denaro,
quantificabili in alcune migliaia di euro pro-capite,
da restituire con interessi sino al 30% mensile. Gli
usurai, in caso di eventuali ritardi nei pagamenti
facevano seguire le minacce che sarebbero state poste in
essere da Gaetano BELLIA e, talvolta, anche da Giovanni
SALICI. Le intercettazioni avrebbero fatto emergere
numerosi episodi di usura, ma nella misura cautelare ne
sono contestati solamente tre, atteso che alcune vittime
hanno volontariamente negato la loro sottoposizione alla
pressione usuraia, consapevoli della potenziale denuncia
per favoreggiamento alla quale sarebbero andati
incontro, pur di non rendere dichiarazioni contro la
famiglia SALICI-BELLIA. Gli investigatori, nel corso
delle indagini, infatti, hanno indagato 7 persone per
favoreggiamento personale per aver aiutato Concetta
SALICI e Gaetano BELLIA ad eludere le investigazioni
dell’Autorità, fornendo dichiarazioni non veritiere in
occasione della loro escussione negli uffici della
Squadra Mobile.Gli
inquirenti a SALICI, quale istigatrice, ed al figlio
BELLIA Gaetano, quale esecutore materiale, hanno altresì
contestato una tentata estorsione, poiché, in concorso
tra loro, al fine di incassare le somme pretese a titolo
di interessi e di restituzione della sorte capitale,
avrebbero compiuto atti idonei diretti in modo non
equivoco a costringere una vittima di usura a versare il
danaro richiesto, evento non verificatosi per
l’intervento di personale della Squadra Mobile e per la
decisione della medesima vittima di denunciare i fatti.
Il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di 1
destinatario della misura. I poliziotti, nel corso
delle perquisizioni eseguite a corollario
dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno
dell’abitazione di Concetta SALICI hanno rinvenuto e
sequestrato un foglio manoscritto in cui erano annotate
cifre e nominativi. La donna aveva addosso 2 assegni
indicanti l’importo, la firma del traente ma non
l’indicazione del beneficiario, anch’essi sequestrati. I
poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato presso
l’abitazione di Emanuela Valentina AQUILINO 1 altro
assegno. Gli arrestati espletate le formalità di rito,
sono stati associati presso le Case Circondariali di
Catania - “Bicocca” e piazza Lanza. I particolari
dell’operazione sono stati illustrati alle ore 10.15 nel
corso di una conferenza stampa tenutasi presso gli
uffici della Procura della Repubblica di Catania siti in
viale XX Settembre. L’operazione è stata denominata “Black
tie”.
Catania
–
CC preso 1 coltivatore 15 piante canapa indiana 19enne.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa stanotte hanno arrestato nella
flagranza un 19enne di Misterbianco (CT) per
coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. I
militari, nel corso di un servizio antidroga, hanno
rinvenuto tra la vegetazione 15 piante di canapa indiana
- altezza media 150 cm - nel fondo agricolo in uso al
giovane disoccupato, ubicato in Via Santa Maria Goretti
a Misterbianco. La droga del peso complessivo di circa 8
Kg è stata sequestrata mentre l’arrestato posto ai
domiciliari.
Adrano CT -
Polizia scopre piantagione marijuana: 83 arbusti.
Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano nel primo
pomeriggio di ieri 12 settembre, nel quadro di specifici
servizi antidroga, hanno individuato e sequestrato
un’estesa piantagione di marijuana costituita da n.83
arbusti ad alto fusto già germogliati.L’illecita
coltivazione, oggetto di una mirata e articolata
attività investigativa, è stata scoperta in Contrada
Poggio Chiuse e ha portato al sequestro – per adesso a
carico di ignoti - di circa Kg. 40 di sostanza
stupefacente, destinata al mercato locale e regionale.
Proseguono le indagini per l’identificazione dei
responsabili.
Catania–
Viola sorveglianza, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante di sera hanno
arrestato, nella flagranzaSebastiano DaniloDI GIORGI 42enne, di San Gregorio
di Catania, poiché ritenuto responsabile della
violazione delle prescrizioni relative alla sorveglianza
speciale con obbligo di soggiorno a cui era sottoposto.
Il soggetto che è stato individuato e fermato da una
pattuglia del Nucleo Operativo in Piazza Cutelli a
Catania, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato ristretto agli arresti domiciliari.
Catania
– Guida senza patente già revocata, CC preso. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando
Provinciale di Catania di pomeriggio, hanno bloccato,
nella flagranza, Salvatore CASTIGLIA 27enne catanese, poiché ritenuto responsabile della
violazione dei doveri concernenti la sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
Il soggetto è stato fermato durante un posto di
controllo alla guida di una Opel Astra senza la patente
di guida poiché revocata al momento della sottoposizione
alla misura preventiva. Il personaggio, in attesa del
giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera
di sicurezza.
Catania
–
Armi e munizioni, polizia ammanetta Signorelli.
Agenti della Polizia di stato ieri, hanno tratto in
arresto
Angelo SIGNORELLI
41enne per
il reato di detenzione illegale di armi da fuoco
clandestine, munizionamento e ricettazione. Poliziotti
della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” nell’ambito
dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del
traffico di stupefacenti, hanno proceduto al controllo
su strada di Angelo SIGNORELLI. I tutori dell’ordine ad
esito del controllo hanno trovato il SIGNORELLI in
possesso di 1 bilancino elettronico. I poliziotti hanno
deciso di effettuare una perquisizione presso
l’abitazione dello soggetto, nel popolare rione di San
Leone, dove sono state rinvenute e sequestrate: 2
pistole semiautomatiche cal.9x21 con matricola abrasa; 1
pistola cal.7.65 con matricola abrasa; 6 caricatori
riforniti; centinaia di munizioni cal. 9x21 e 7,65; 2
giubbotti antiproiettile.Gli agenti nell’androne del
condominio di residenza del SIGNORELLI, hanno altresì,
rinvenuto e sequestrato, a carico di ignoti, 1 busta
contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana
per un peso complessivo di 700 gr..Il personaggio,
espletate le formalità di rito, è stato associato
presso il carcere “piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
- CC presi 3 pusher in viale Grimaldi. I
Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa
hanno bloccato, nella flagranza:Gaetano BAGNATO 32enne, Orazio Massimo
LITRICO 35enne e Salvatore Alessandro
CHIARENZA 31enne, tutti catanesi, ritenuti
responsabili in concorso di spaccio e detenzione
illecita di sostanze stupefacenti. I tre con ruoli
perfettamente intercambiabili: vedette e pusher,
spacciavano nei pressi del civico 10 di Viale Grimaldi,
senza accorgersi di essere osservati dai carabinieri del
Nucleo Operativo che poco dopo sono intervenuti
bloccandoli ed ammanettandoli. Le successive
perquisizioni hanno consentito di rinvenire e
sequestrare 10 dosi di “cocaina”, 100 grammi di
“marijuana”, già suddivisa in dosi e 200 euro
in contanti incassati dalla precedente vendita della
droga. I personaggi, in attesa del giudizio per
direttissima, sono stati trattenuti in camera di
sicurezza.
Aci Catena CT -
Giardiniere “di mestiere” coltiva canapa indiana: CC ai
domiciliari.
Il fiuto del pastore tedesco “Indic” del Nucleo
Cinofili di Nicolosi (CT), ed i Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Acireale, di pomeriggio nel
corso di un servizio antidroga ad Aci Catena (CT),
hanno rinvenuto nell’abitazione di un 34enne del
luogo e successivamente nelle due autovetture a lui in
uso: 3 piante
di canapa indiana - altezza media 1,20 m. – un
bilancino di precisione e 330 grammi di
“marijuana” già essiccata e pronta per essere
confezionata e smerciata. La droga ed il materiale sono
stati sequestrati. L’uomo, posto in stato di arresto per
coltivazione illecita e detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti, attenderà il giudizio per
direttissima agli arresti domiciliari.
Mascalucia
CT –
CC, presi 2 coltivatori canapa indiana, 1 ai
domiciliari.
Si tratta di Carmelo RUSSO 37enne. I militari
dell’arma della Tenenza di Mascalucia hanno messo in
atto una serie di controlli che hanno consentito di
portare a termine 2 distinte operazioni nel territorio
di competenza, finalizzate al contrasto dello spaccio di
stupefacenti. Carmelo RUSSO è finito in
manetteai domiciliari, al quale i militari, perquisendo l’abitazione, hanno rinvenuto e
sequestrato: 2 piante di canapa indiana alte quasi 2
metri e del peso complessivo di kg.1, 2 barattoli in
vetro contenenti circa 15 grammi di “marijuana” nonché
due dosi della medesima sostanza pronte ad essere
smerciate. L’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato posto agli arresti domiciliari. I carabinieri
hanno anche denunciato anche un personaggio già
noto 19enne del posto, trovato in casa con 2 piante di
marijuana - dell’altezza di cm.50 circa ed alcuni
grammi di marijuana ancora in fase di confezionamento.
Per entrambi l’accusa è di coltivazione e detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Catania
-
Antidroga
2 arresti: 1 preso con oltre 15 kg droga ed 1 pusher.
Si tratta di Marco PUGLISI 41enne e
DomenicoVINCIGUERRA 24enne. Puglisi ritenuto
responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed
hashish. Agenti della Squadra Mobile, nell’ambito di
attività info-investigativa, svolta unitamente a
personale del Commissariato di P.S. “Borgo-Ognina”,
avevano appreso che un giovane incensurato, utilizzando
un furgone Fiat Doblò, era solito spostare sostanza
stupefacente occultandola all’interno del mezzo, dopo
averla prelevata da un garage, ubicato nel quartiere di
“Ognina”.I tutori dell’ordine hanno predisposto mirati
servizi di osservazione e pedinamento svolti da
personale degli uffici incaricati, finalizzati ad
individuare il garage in questione dove si riteneva
fosse detenuto un ingente quantitativo di stupefacente.
Il furgone ieri pomeriggio, è stato individuato innanzi
ad un garage di uno stabile di Viale Alcide De Gasperi.
I poliziotti hanno atteso e dopo un prolungato servizio
di osservazione, è stato visto giungere Marco PUGLISI
che veniva sottoposto a controllo. Gli agenti ad esito
di perquisizione, nell’intercapedine della fiancata
anteriore destra del mezzo, hanno rinvenuto 3 bustine in
cellophane termosaldate contenenti sostanza stupefacente
del tipo marijuana del peso complessivo di grammi 45. La
perquisizione veniva estesa al garage, all’interno del
quale sono stati rinvenuti e sequestrati kg.15,860
di marijuana, contenuti in alcuni sacchi in
plastica, en.21 panetti contenenti sostanza
stupefacente del tipo hashish per un peso
complessivo kg.2, nonché una bilancia elettronica
e materiale per il confezionamento. Espletate le
formalità di rito, il predetto è stato associato presso
il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.Uomini della Sezione
“Contrasto al Crimine Diffuso” nel corso della serata,
hanno tratto in arresto: DomenicoVINCIGUERRA
24enne, ritenuto responsabile di detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Gli agenti, nel corso di predisposti servizi volti alla
repressione dello spaccio di sostanza stupefacente, in
via Capopassero, nel rione “San Giovanni Galermo”, hanno
notato VINCIGUERRA nell’atto di cedere un involucro di
colore bianco ad un giovane a bordo di autovettura.
Palagonia CT –
Coltellate a padre e fratello venuto in difesa: CC 1 in
manette, tentato omicidio. Sebastiano MAGGIORE
41enne, del posto, ieri sera in Piazza Del Popolo a
Palagonia (CT)si era avvicinato al padre ed al fratello
in quel momento seduti al bar della piazza. Il
personaggio dopo un breve conciliabolo si sarebbe
surriscaldato nell’animo. L’aggressore avrebbe iniziato
a minacciare il padre alzando la voce. Il soggetto
sarebbe poi andato via quasi tranquillo, il momento di
rabbia sembrava allontanarsi, e lui si era spostato dal
luogo ma, dopo aver percorso una cinquantina di metri, è
ritornato sui suoi passi e, colto da raptus, avrebbe
estratto 1 coltello dalla tasca iniziando a colpire
all’addome il genitore. Il fratello, per difendere il
padre, avrebbe afferrato una sedia del bar e percosso
l’aggressore che, per niente fiaccato dai colpi, ha
sferrato alcuni fendenti all’indirizzo del congiunto
colpendolo sempre all’addome. Alcuni presenti hanno
chiamato il 112. 2 pattuglie della locale Stazione Sul
posto, oltre all’ambulanza del 118, allertata
dall’addetto della centrale operativa, sono giunte per
inseguire ed ammanettare l’esagitato che, nel frattempo,
tentava di fuggire dal luogo dell’aggressione. I
militari in tasca hanno trovato il coltello che è
stato sequestrato, ancora intriso di sangue, utilizzato
per colpire i familiari. Il padre, 62enne, trasportato
all’Ospedale di Militello in Val di Catania, è stato
operato d’urgenza ed è stato ricoverato in prognosi
riservata. Il fratello, 25enne, trasportato in
elicottero all’Ospedale Cannizzaro di Catania, è stato
anch’egli sottoposto ad intervento chirurgico
all’addome ed è ricoverato in prognosi riservata.
L’arrestato, dopo aver ricevuto brevi cure per delle
ferite al volto, è stato rinchiuso nel carcere di
Caltagirone (CT) con l’accusa di tentato omicidio.
Catania - CC 1 pusher ai domiciliari.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari
Prospero Salvatore RACCUIA 20enne, catanese, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, di pomeriggio durante un servizio
finalizzato al contrasto dello spaccio nel popolare
quartiere San Cristoforo, hanno notato il giovane, già
conosciuto, cedere delle bustine ad occasionali
“clienti”, ricevendo del corrispettivo in denaro. I
Carabinieri immediatamente intervenuti hanno bloccato il
20enne trovandolo in possesso di 15 dosi di marijuana,
per un peso complessivo di 37 grammi, 13 dosi di
cocaina, per un peso complessivo di 3 grammi, abilmente
occultate all’interno di un accendino, e la somma
contante di 75 euro, ritenuta provento dell’attività
illecita. La droga ed il denaro sono stati sequestrati.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
PaternòCT – Spara ad automobilista in lite
parcheggio, CC trovano arsenale in casa: 1 in manette.
I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno
arrestato, nella flagranza il paternese Gaetano
CRISAFULLI 50enne per tentato omicidio e detenzione
illegale di armi e munizioni. Il soggetto, ieri sera,
mentre si trovava all’angolo tra Via Venezia e Via
Goffredo Mameli a Paternò, proprio sotto la sua
abitazione, si è accorto che un giovane, un 25enne del
luogo, aveva appena parcheggiato l’auto nel posto
macchina a lui riservato. Il personaggio dopo avere
intimato in malo modo al giovane di togliere
immediatamente l’auto dallo spazio riservato si è
ulteriormente alterato faccendone scaturire una lite
accesa. Il 50enne al termine ha estratto 1 pistola
dalla cintola dei pantaloni esplodendo 1 colpo
all’indirizzo della vittima fortunatamente senza
attingerla. Le pattuglie del Nucleo Radiomobile e del
Nucleo Operativo, nel frattempo allertate da un passante
al 112, sono giunte sul posto riuscendo a bloccare ed
ammanettare l’esagitato mentre stava tentando una
inutile fuga. I militari, dopo avere posto in sicurezza
il soggetto, hanno avviato l’immediata perquisizione
nella sua abitazione dove hanno rinvenuto e sequestrato
: 1pistolaStar cal.22, con
matricola abrasa, 1 pistola David Automatic Pistol
cal. 22, con matricola abrasa, 1 pistola cal.22,
con matricola abrasa, 1 pistola a tamburo cal.7,65,
con matricola abrasa, circa 500 proiettili di vario
calibro e tre caricatori con i proiettili inseriti. Le
armi sequestrate saranno inviate al Reparto Investigazioni
Scientifiche di Messina per gli accertamenti
tecnico balistici e per stabile se le stesse siano state
utilizzate in pregresse azioni criminose. L’arrestato è
stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Catania–
Polizia esegue mandato cattura EU per droga. Si
tratta di Carmelo LUCA 38enne destinatario di
mandato di arresto europeo, emesso il 25 giugno 2016
dall’Autorità Giudiziaria di La Valletta (Malta) per
associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti. Il soggetto è stato arrestato da personale
della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata”
– Squadra “Catturandi” in piazza Mancini Battaglia, nel
quartiere di Ognina. LUCA espletate le formalità di
rito, è stato associato presso la casa circondariale di
Catania “Piazza Lanza”. Il personaggio il ì 28 gennaio
2014, in località St.Julian’s, era stato tratto in
arresto dalla polizia maltese per il reato di
associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, essendo stati rinvenuti, all’interno
dell’autovettura Kia Picanto condotta dallo stesso,
kg.20 circa di stupefacente (marijuana –
cocaina).
Catania–
Arma clandestina in casa a Villaggio Dusmet : 1 in
carcere. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
AntonioD’ARRIGO 39ennegià noto,
perché responsabile di ricettazione e detenzione
illegale di arma clandestina. Uomini della Squadra
Mobile - Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”
nell’ambito di attività info-investigativa, avevano
appreso che Antonio D’ARRIGO, nel proprio domicilio, al
Villaggio Dusmet, detenesse un’arma da fuoco. Gli agenti
ieri hanno effettuato i preliminari accertamenti, ed
hanno eseguito una perquisizione domiciliare ad esito
della quale, abilmente occultata all’interno della
veranda, veniva rinvenuta e sequestrata una pistola
cal.38 con relativo munizionamento. Gli agenti
nell’abitazione hanno altresì rinvenuto una barba
posticcia. D’ARRIGO espletate le formalità di rito, è
stato associato presso la casa circondariale di Catania
– a “Piazza Lanza”. I poliziotti stanno svolgendo
approfondimenti investigativi volti a verificare se,
negli ultimi tempi, siano state perpetrate rapine ad
opera di un soggetto con la barba e che abbia utilizzato
un’arma del tipo simile a quella sequestrata.
Catania - Evaso
dai domiciliari, preso dopo inseguimento. Si tratta
di Salvatore CHISARI 34enne catanese. Agenti delle
volanti dell’U.P.G.S.P., nella nottata, durante il
normale servizio di controllo del territorio,
transitando per via Zia Lisa, hanno notato un soggetto
all’angolo con via Madonna del Divino Amore e, che prima
ancora di procedere al controllo, si dava alla fuga.
Il soggetto dopo un inseguimento, è stato bloccato in
una campagna lì vicina ed ha fornito false generalità al
fine di non far emergere la reale condizione di persona
sottoposta alla misura alternativa della detenzione
domiciliare. Il soggetto è stato poi accompagnato presso
la Polizia Scientifica dove è emersa la reale identità,
corrispondente a Salvatore CHISARI, catanese, di 34
anni. Il personaggio è stato tratto in arresto per il
reato di evasione dalla detenzione domiciliare e, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli
arresti domiciliari.
Catania
–
Polizia blocca donna con arsenale, esplosivi in auto:
marito ai domiciliari. Il grosso “colpo” è stato
messo a segno ieri sera dai poliziotti della Squadra
Volanti dell’UPGSP. L’intervento è nato come un
“normale” controllo di un’auto, ma è invece divenuto un
delicato e pericoloso rinvenimento di materiale
esplodente che ha portato all’arresto ai domiciliari del
già noto Nunziato ARDITA 29 anni.Il
tutto è successo nel quartiere Picanello dove una Fiat
Punto condotta ad alta velocità ha attirato l’attenzione
dei poliziotti che presidiavano il territorio.
Gli agenti hanno deciso di seguire discretamente la
vettura, per verificare che quell’anomala andatura non
fosse preludio del compimento di un qualche reato. Gli
agenti hanno visto che appena fermo, dal veicolo
sospetto è scesa una donna la quale, a quel punto, è
stata immediatamente bloccata e posta a controllo,
mentre il mezzo è stato accuratamente ispezionato.I poliziotti, appena aperto il cofano posteriore
della Punto, sono stati insospettiti dal contenuto delle
buste di cellophane che vi hanno trovato: al loro
interno, infatti, erano stipati 4 ordigni esplosivi, ben
riconoscibili per il fatto di essere completi di miccia
d’accensione, 1 fucile calibro 20, 1 pistola calibro
9x21 munita di caricatore con all’interno proiettili
dello stesso calibro, altre 37 munizioni di altro
calibro, 2 “penne pistola” e 6 involucri in cellophane
termosaldati, contenenti verosimilmente cocaina per un
peso complessivo di 6 grammi. I poliziotti hanno
rilevato la particolare pericolosità delle 4 bombe,
costruite con un’elevata quantità di polvere pirica e,
quindi, in grado di produrre effetti micidiali e non
meno insidiose le “penne pistola”: vere e proprie armi,
dissimulate in forme che riproducono una penna ma in
grado di sparare le normali cartucce. I tutori
dell’ordine insieme all’arsenale, nell’auto hanno
rinvenuto 1 miccia a lenta combustione lunga circa 2
metri e 1 più corta.La donna ha raccontato ai
poliziotti, di non essere a conoscenza di quanto
contenuto nell’auto che, peraltro, era di proprietà del
marito. Il congiunto, poi identificato per ARDITA, è
giunto poco dopo e, confermando quanto affermato dalla
moglie, si è attribuito la paternità di quanto
rinvenuto. I poliziotti hanno perquisito l’abitazione
dell’ARDITA, rinvenendo altre due dosi di cocaina e nel
mentre gli artificieri hanno provveduto al prelievo ed
alla messa in sicurezza del materiale esplodente.
Il personaggio, già noto per rapina, è stato arrestato
per porto in luogo pubblico di materiale esplodente,
porto e detenzione di armi comuni da sparo e munizioni,
e detenzione di sostanza stupefacente. ARDITA su
disposizione del PM di turno, è stato posto agli
arresti domiciliari. Il materiale esplodente, a cura
degli artificieri, verrà distrutto previa analisi
chimica. Gli investigatori stanno svolgendo indagini per
far luce sulla provenienza, lo scopo e la destinazione
degli ordigni rinvenuti.
Catania- Blitz
in casa, Polizia trova cocaina e 2 bilancini, in
manette. Si tratta di Davide VITALE
38enne già noto. Il personaggio è ritenuto responsabile
del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina. Agenti della Squadra
Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, nel
corso di perquisizione domiciliare eseguita
nell’abitazione del soggetto, in territorio di San
Gregorio di Catania, ha rinvenuto e sequestrato 21 dosi
della sostanza per un peso complessivo di 25 gr. circa
e 2 bilancini di precisione. Davide VITALE espletate le
formalità di rito, è stato associato presso la casa
circondariale di Catania – “Piazza Lanza”.
Santa Maria di
Licodia
CT–
2 fucili a canne mozze e 100 proiettili in casa, CC
1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di
Paternò (CT) hanno arrestato, nella flagranza,
SalvatoreGRECO 55enne, di Santa Maria di
Licodia (CT),perdetenzione illegale di
armi e munizioni nonché ricettazione. I militari del
Nucleo Operativo, a conclusione di una proficua attività
info-investigativa, di mattina, intorno alle 07:00,
hanno fatto irruzione nell’abitazione del personaggio
dove, a seguito della perquisizione, sono stati
rinvenuti e sequestrati:2 fucili cal. 12 a canne mozzate, in ottimo stato d’uso, di
cui 1 risultato rubato a Paternò il 3 luglio del 2013
nell’abitazione di un privato; 100 cartucce cal. 12.Le armi sequestrate saranno successivamente
sottoposte ad accertamenti di natura tecnico-balistica,
da parte degli specialisti del Reparto Investigazioni
Scientifiche di Messina, per stabilirne
l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.
L’arrestato, come disposto dal magistrato di turno, è
stato ristretto agli arresti domiciliari.
Paternò CT –
Blitz in casa: trovata droga, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno arrestato
ai domiciliari, nella flagranza il paternese, Rosario
PECI 33enne poichéritenuto responsabile di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo Radiomobile, alle prime ore del
mattino, grazie ad una breve ma efficace attività
info-investigativa, hanno fatto irruzione
nell’abitazione del soggetto sottoponendola a
perquisizione al termine della quale sono stati
rinvenuti e sequestrati: 55 grammidi
“marijuana”, di cui una parte 27 già suddivisa in
dosi, per l’esattezza 27, e l’altra ancora da preparare
nonché del materiale utilizzato proprio per confezionare
lo stupefacente. L’arrestato, in attesa di essere
ammesso al giudizio per direttissima, è stato relegato
agli arresti domiciliari.
Acireale CT – CC
preso pusher in azione, compagna ai domiciliari. I
Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di
Acireale (CT) hanno arrestato nella flagranza
Giuseppe SCUDERI 43enne, e la convivente 40enne,
entrambi di Aci Catena (CT), per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, di sera
durante un servizio finalizzato a contrastare il
fenomeno dello spaccio, in via Santa Maria del Sangue ad
Aci Catena hanno notato lui cedere 1 dose di marijuana
ad un occasionale acquirente, previo il corrispettivo
pagamento. I fermati sono stati bloccati, perquisiti e
trovati in possesso, rispettivamente, il “cliente” della
dose di marijuana ed il 43enne della somma contante di
70 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti
provento dell’attività di spaccio. I Carabinieri poi
hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare
nell’abitazione del pusher recuperando 20 grammi di
cocaina, 35 grammi di marijuana e 10 dosi di marijuana
contenute in 3 buste di plastica, occultate all’interno
dell’oblò della lavatrice, che nella circostanza la
donna stava tentando di distruggere attivando
l’elettrodomestico. I tutori dell’ordine nascosto nella
lavanderia hanno rinvenuto 1 bilancino elettronico di
precisione. La droga, il denaro ed il bilancino stati
sequestrati. L’acquirente un 43enne, acese, è stato
segnalato alla Prefettura. Il pusher è stato associato
nel carcere di Piazza Lanza mentre la donna è stata
posta ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Adrano
CT–
CC sorpresi 2 “produttori” canapa indiana.
I Carabinieri della Stazione di Adrano (CT), collaborati
dai militari del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato,
nella flagranza, il 30enne Nicola ROSANO e
denunciato 1 coetaneo, entrambi del posto, per
coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. I
militari, a conclusione di una breve ma proficua
attività info-investigativa, ieri sera, dopo un paziente
servizio di appostamento, hanno osservato i due
“produttori” entrare in quel fondo agricolo di Contrada
Baronessa, agro di Adrano, e prendersi cura di 5 piante
di canapa indiana – di quasi 2 metri di altezza –
successivamente poste sotto sequestro. L’arrestato, dopo
le formalità di rito, è stato associato nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
Militello Val di Catania –CC, 1 coltivatore marijuana in manette. I
Carabinieri della Stazione di Militello in Val di
Catania (CT) hanno arrestato ai domiciliari nella
flagranza Paolo LO TAURO 50enne, del luogo, per
coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti ai
fini di spaccio. I Carabinieri da alcuni giorni avevano
notato nell’abitazione del personaggio uno strano
movimento di persone negli orari più inconsueti della
giornata. I militari di sera, hanno proceduto ad una
perquisizione domiciliare nell’abitazione del 50enne ed
i dubbi sono divenuti certezze quando hanno rinvenuto,
abilmente occultati in un scatolo nella cucina, 1 busta
contenente 182 grammi di marijuana e 11 grammi di semi
dello stesso stupefacente. I militari operanti in un
balcone interno dell’appartamento hanno rinvenuto anche
4 piante della stessa droga. La marijuana e le piante
con i semi dello stupefacente sono stati sequestrati.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza
Lanza come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Caltagirone
CT -
Blitz CC in coltivazione ½ tonnellata marijuana, presi
4 di cui 3 catanesi. Il blitz ha comportato
l’arresto dei quattro “coltivatori”: Mario RENDA
37enne del posto, Mario NICOLOSI 49enne,
Vincenzo NICOLOSI 52enne e la sua convivente di 35
anni, tutti provenienti da Aci Catena (CT). I
carabinieri hanno sequestrato 2.500 piante di
canapa indiana – peso complessivo mezza tonnellata – del
valore, dopo la dovuta trasformazione ed immissione sul
mercato al dettaglio superiore al milione di euro.
I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone, col
supporto del Nucleo Elicotteri CC di Catania hanno
eseguito uno dei più importanti sequestri di piantagioni
di canapa indiana degli ultimi anni in provincia
Catania. I militari, grazie ai numerosi servizi di
osservazione ed alle riprese aeree, sono riusciti ad
individuare una vasta zona coltivata a canapa indiana –
nascosta tra i filari di alberi di carrubo - ubicata in
Contrada SEPERLIZZA, agro del comune di Licodia Eubea
(CT). I militari, di mattina, dopo aver cinturato
l’intera zona d’interesse, si sono appostati in attesa
che i curatori della piantagione si mostrassero nella
proprietà. L’attesa non è risultata vana ed a metà
mattinata 4 soggetti, tra i quali 1 donna, hanno
azionato l’impianto di irrigazione ed iniziato le
operazioni di raccolta delle piante già mature. Le
piante, terminate le operazioni di campionatura da parte
dei carabinieri del Laboratorio di Analisi
di Sostanze Stupefacenti del Comando
Provinciale, saranno estirpate e distrutte. I tre
uomini, dopo le formalità di rito, sono stati associati
al carcere di Caltagirone, mentre la donna è stata
relegata agli arresti domiciliari. Per tutti l’accusa è
di coltivazione e produzione illegale di sostanze
stupefacenti in concorso.
Catania –
Blitz Carabinieri e ROS: trovato arsenale in agro a
Palagonia. La Direzione Distrettuale Antimafia il
24 agosto scorso,, nell’ambito della più complessa
indagine denominata Kronos, condotta dai Carabinieri del
ROS - Sezione Anticrimine di Catania, ha disposto
l’esecuzione di una perquisizione di luoghi che sono
stati nella disponibilità di Salvatore DI BENEDETTO
50enne da Palagonia, affiliato alla famiglia calatina
di cosa nostra e detenuto sin dal 20 aprile scorso,
perché destinatario del provvedimento di fermo di
indiziato di delitto per associazione mafiosa, omicidio
e altro, emesso da questa Procura. Il ROS ed il Comando
Provinciale Carabinieri di Catania ieri hanno dato corso
alle attività. Le ricerche, di notevole complessità,
eseguite nella proprietà rurale riconducibile
all’indagato, in contrada Targia del comune di
Palagonia, erano finalizzate alla individuazione ed al
sequestro di armi e materiale esplodente. I Carabinieri
nel corso del controllo hanno constatato la presenza di
2 botole, realizzate in prossimità del caseggiato, di
cui 1 destinata alla custodia di oltre un migliaio di
munizioni di vario calibro. I militari nel caseggiato,
hanno rinvenuto 1 pistola cal. 9 completa di
munizionamento. I Carabinieri nelle aree adibite a
fienile, dopo la rimozione del foraggio presente, hanno
rinvenuto 1 fucile d’assalto modello Kalashnikov,
completo di munizionamento, ed 1 carabina ad aria
compressa.Gli investigatori al di sotto degli anfratti
rocciosi del terreno, hanno trovato 1 pistola ed 1
fucile cal. 12 con canna e calcio mozzati, oltre a
munizionamento di vario calibro.I militari hanno
recuperato nel contesto delle operazioni bilancini di
precisione e sostanza stupefacente del tipo marijuana,
cocaina ed eroina. Il munizionamento sequestrato
ammonta complessivamente a 2.094 cartucce, di cui 296
per il solo Kalashnikov. Accertamenti tecnici verranno
disposti, in particolare, a stabilire se le armi siano
state eventualmente utilizzate in fatti criminosi
perpetrati nella provincia etnea.
Catania– Arsenale in abitazione Picanello: CC, 1 in carcere. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Piazza Dante hanno arrestato Aurelio
BARBAGALLO 54enne, di Catania, per detenzione
di arma clandestina, detenzione di armi comuni da sparo
e munizionamento e ricettazione. I militari, di sera a
conclusione di un’articolata attività info
investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione a
casa del soggetto nel popolare quartiere Picanello. I
carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, abilmente
occultate in un’intercapedine ricavata nella
muratura dell’abitazione, 2 pistole Beretta cal.
7,65 con matricole abrase, complete di relativi
serbatoi, 1 pistola mitragliatrice Skorpion Browning
modello "VZ.61" cal. 7,65, corredata di 3 serbatoi, 260
cartucce cal. 9x21, 40 cartucce cal. 38 special, 47
cartucce cal. 7,65, 7 cartucce cal. 22, 2 serbatoi per
pistola cal. 9x21, 1 ricetrasmittente scanner, e vario
materiale ed utensileria utilizzata per la pulizia e
manutenzione delle armi. L’armamentario, sequestrate
perfettamente funzionati e tenute in ottimo stato d’uso,
saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche
di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del
caso e per stabilire se le stesse siano state utilizzate
in eventuali azioni criminose. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania–Vende a
Picanello pesce decongelato senza indicarlo, prodotto
donato a Caritas.
Agenti del Commissariato Borgo hanno ieri controllato,
in ottemperanza alle disposizioni impartite dal Questore
Marcello Cardona, esercizi nel quartiere “Borgo/Picanello”
mirati alla prevenzione e repressione dei reati in
generale. L’attività ha riguardato una pescheria,
regolarmente autorizzata, in via Messina, dove è stato
evidenziato il reato di frode in commercio poiché
reperiti sia in cella frigo, che sul banco di vendita,
prodotti della pesca decongelati ma venduti per freschi.
tutto il quantitativo pari a circa 70 Kg: consistente
in prodotto ittico (calamari, polpi e tranci di pesce
spada) veniva venduto al pubblico senza l’apposita
etichetta di pesce decongelato. Il responsabile è stato
deferito all’Autorità Giudiziaria. Il pesce,
sequestrato penalmente, previa visita ispettiva da parte
del servizio Veterinario Asp di Catania, è stato
giudicato idoneo al consumo umano. Gli agenti hanno
rinvenuto, all’interno di una cella frigo a +4 gradi
centigradi, un ingente quantitativo di pesce spada
fresco (3 esemplari per un peso totale di 190 Kg) per il
quale il responsabile non è stato in grado di esibire
documenti di rintracciabilità. Anche in questo caso,
però, il prodotto, rispettando i requisiti di freschezza
così come accertato dai veterinari dell’Asp, è
risultato idoneo al consumo umano. Entrambi i lotti di
pesce sono stati donati alla Caritas di Catania. Accanto
alla “casa del pesce”, c’è un esercizio di gastronomia
intestato alla medesima società: il controllo sugli
alimenti è stato esteso anche a questo, con esito
regolare. Un ulteriore controllo è stato effettuato
presso la macelleria denominata “Bottega della carne di
Foti Lucia” che, così come accertato da personale dell’ASP
- Servizio Veterinari di Catania -, è risultata essere
in regola e le carni, regolarmente tracciate, venivano
mantenute nel rispetto delle idonee modalità di
conservazione. I poliziotti hanno anche proceduto, al
controllo di 1 “Compro oro” ubicato in via Principe
Nicola denominato ed il titolare è stato sanzionato in
quanto non ha regolarmente tenuto il registro delle
operazioni giornaliere vidimato e bollato dall’Autorità
di P.S.. Ulteriore sanzione è stata irrogata al titolare
del “Compro oro” poiché al momento del controllo è stato
trovato un rappresentante non autorizzato (sanzioni pari
a 2.064 euro in misura ridotta).Gli agenti nella
medesima giornata hanno controllato 26 persone, 16
veicoli e 3 soggetti sottoposti agli arresti
domiciliari.
Misterbianco
CT – CC
preso in serra 1 coltivatore marijuana, ai domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno
arrestato ai domiciliari, nella flagranza, un 40enne, di
Misterbianco (CT), ritenuto responsabile di produzione
illecita di sostanze stupefacenti.La
pazienza dei militari del Nucleo Operativo,
nell’attendere il momento propizio per intervenire in
quel fondo agricolo di Contrada Agnelleria, è stata
ripagata ieri pomeriggio, quando il soggetto, ignaro
della presenza dei CC, ben nascosti tra la vegetazione,
è entrato nella proprietà dirigendosi verso una mini
serra. Gli operanti, intervenuti immediatamente,
all’interno della stessa hanno rinvenuto e sequestrato 7
piante – altezza media 150 cm circa – di canapa indiana.
I militari hanno esteso la perquisizione nel domicilio
del soggetto ed hanno rinvenuto e sequestrato di 1
barattolo contenente 10 grammi di “marijuana”.
L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato relegato
agli arresti domiciliari.
Caltagirone
CT
– Viola domiciliari, CC 1 in manette. I
Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno
arrestato, nella flagranza,
il calatino Francesco RICORDO 26enne,
ritenuto responsabiledi evasione. Il personaggio
è stato riconosciuto e fermato da una pattuglia del
Nucleo Radiomobile mentre stava percorrendo a piedi la
Via Principessa Maria Josè, in evidente violazione
degli obblighi impostigli dalla misura detentiva cui era
sottoposto. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è
stato associato al carcere di Caltagirone così come
disposto dal magistrato di turno.
Catania – GuardiaCoste : soccorso migrante con elicottero. Un
equipaggio di volo del 2º Nucleo Aereo Guardia Costiera
di Catania, ha portato ha termine questo pomeriggio, con
un elicottero AW139 in dotazione al Reparto etneo, una
evacuazione medica d'urgenza a favore di un migrante
precedentemente tratto in salvo e che si trovava a bordo
della nave "Siem Pilot" (unità di bandiera norvegese
impiegata nell'emergenza migranti), in navigazione a
circa 150 miglia nautiche di distanza dalle coste
siciliane. Il migrante, un giovane di 19 anni di
nazionalità egiziana, con forti dolori addominali, è
stato prelevato dall'elicottero e trasportato
direttamente all'Ospedale Cannizzaro di Catania, dove è
stato affidato ai sanitari per le cure mediche del caso.
Il giovane migrante durante il trasferimento a bordo
dell'elicottero, è stato assistito da un medico del
Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
L'operazione, che segue soltanto di due giorni quella
analoga effettuata da bordo di Nave "Corsi" della
Guardia Costiera, necessita di un addestramento
costante, particolarmente impegnativo per gli equipaggi
di volo.
Catania
–
Evade dai domiciliari e finisce in carcere. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Piazza Dante hanno arrestato il cataneseOrazio CUNSOLO 53enne, in esecuzione di una
ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte di
Appello di Catania. I puntuali controlli dei militari
dell’Arma e le informative inoltrate alla competente
A.G., con le quali si evidenziavano le evasioni dagli
arresti domiciliari poste in essere dal detenuto, hanno
indotto i giudici ad inasprirne la misura detentiva
ordinando l’arresto e la conseguente reclusione nel
carcere di Catania Piazza Lanza.
Aci Castello
CT – Famiglia falsari di Palagonia spende ad Acicastello, CC presi.
I Carabinieri della Stazione di Aci Castello (CT) hanno
arrestato, nella flagranza, un 65enne, la moglie
55enneedilfiglio35enne,
tutti di Palagonia (CT), poiché ritenuti responsabili di
furto aggravato con spesa ed introduzione nello Stato di
monete false. La famigliola è stata fermata dalla
pattuglia dell’Arma all’interno del “Nuovo Bar Viscuso”,
ubicato in Via Re Martino ad Aci Castello, subito dopo
aver rubato ad 1 cliente dell’esercizio uno Smartphone
Asus riposto su di un tavolino. I militari, eseguendo
le perquisizioni personali e veicolare dell’auto
utilizzata dal terzetto, hanno rinvenuto e sequestrato,
oltre al cellulare, ben 7 banconote (6 da 100€ e 1 da
50€) risultate falsificate. Il telefono è stato
restituito all’avente diritto.
Catania
– Scippa anziana e fugge, bloccato poco dopo da
agenti: 1 ai domiciliari. Il personaggio è stato
identificato per il già noto catanese, Danilo
AlessandroPASSALACQUA 22enne residente nel
rione “San Cristoforo”. Agenti
delle volanti, ieri sera transitando per via Milo angolo
via Maria Josè Escrivà, hanno appreso da un'anziana
signora che poco prima, lei stessa era rimasta vittima
di uno scippo ad opera di un giovane viaggiante a bordo
di un ciclomotore di colore scuro, e del quale ha
fornito dettagliate descrizioni. Il giovane presunto
autore dello scippo, nelle more dell’accertamento, stava
transitando nuovamente dal luogo dell'evento e, con
prontezza, la vittima l’ha additato all'equipaggio
operante come il responsabile dello stesso. I poliziotti
hanno iniziato un rocambolesco inseguimento del
malfattore per le vie del rione “Cibali”, mettendo a
repentaglio l’incolumità fisica sia dei poliziotti che
d’ignari passanti. Il maldestro per dileguarsi aveva
preventivamente spento le luci di marcia, ed aveva
percorso contromano la via Cifali, abbandonando nel
frattempo il maltolto: la borsa poco prima arraffata e
successivamente recuperate da altra volante in transito
nella vicina via Mimosa.Il soggetto, dopo avere
abbandonato il ciclomotore in via Deodato, è stato
raggiunto a piedi in via Raimondo Franchetti, bloccato
e tratto in arresto. I poliziotti
dell'avvenuto arresto hanno dato notizia al P.M. di
turno il quale ha disposto di porre PASSALACQUA agli
arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa
per la mattinata della celebrazione della direttissima.
Le disposizioni impartite dal Questore di Catania
Marcello Cardona con apposite ordinanze hanno reso
capillare la presenza sul territorio di numerose
pattuglie, ed ancora una volta, l’immediato intervento
ha garantito alla giustizia un maldestro.
Catania
–
Polizia a S.Cristoforo trova 850gr. cocaina in vano ascensore.
Agenti della squadra Volante nel corso di un servizio
nel rione San Cristoforo, hanno scoperto, occultati
nella tromba dell’ascensore di uno stabile, ben 850
grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un
valore stimato superiore alle 100 mila euro. La droga
recuperata è stata sottoposta a sequestro a carico di
ignoti. I poliziotti hanno anche indagato in
libertà per i reati di tentato furto in abitazione,
possesso di chiavi false e grimaldelli e resistenza a
pubblico ufficiale, il 21enne P.G. già noto. I
tutori dell’ordine ieri, su disposizione del Questore
Marcello Cardona, hanno anche espletato un servizio di
Controllo Integrato del Territorio composto da personale
delle Volanti dell’U.P.G.S.P., da equipaggi del Reparto
Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, dalla Guardia di
Finanza e dalla Polizia Commerciale volto alla
prevenzione a al contrasto di
reati predatori come scippi e rapine per la
contestazione d’infrazioni al Codice della Strada. Gli
uomini in divisa ed in abiti civili nel corso del
servizio hanno controllato 171 persone e 190 veicoli,
sono
state effettuate 16 contestazioni al Codice della
Strada,
sequestrati 2 mezzi, 3 i fermi
amministrativi per guida senza casco e ritirata 1
carta di circolazione.
7 Esercizi pubblici sono stati controllati ed è stata
elevata una contestazione per occupazione abusiva di
suolo pubblico.
Acireale CT – CC
sorprendono vedova coltivatrice stupefacenti. I
Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno
arrestato ai domiciliari, nella flagranza, una donna
37enne, del posto, poiché ritenuta responsabile di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo Operativo, di sera a conclusione
di una breve ma proficua attività info-investigativa,
hanno fatto irruzione nell’abitazione della sospettata
e perquisendola sono riusciti a rinvenire e sequestrare:
30 dosi di “marijuana” – circa 25 grammi , 1 busta di
cellophane contenente ulteriori 55 grammi della medesima
droga, ancora da dosare, 2 bilancini elettronici di
precisione nonchè la somma in contanti equivalente a 55
euro, incassati probabilmente dalla vendita dello
stupefacente. L’arrestata, in attesa del giudizio per
direttissima, è stata posta agli arresti domiciliari.
Caltagirone
CT
–
Coppia con 3 bambini in casa, coltiva canapa indiana: CC
presi. Lui 44enne e lei 30enne, hanno evitato
l’arresto solo per la presenza in casa di 3 minori (4,
5 e 14 anni), nati da precedenti relazioni avute dalla
donna. I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Caltagirone (CT) hanno fatto irruzione nel
domicilio della coppia. I militari a seguito della
perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato: 2 scatole
contenenti dei semi di canapa indiana, 1 pianta della
medesima sostanza stupefacente (mt.1,30 di altezza), 2
bilancini elettronici di precisione nonché vario
materiale utilizzato per il confezionamento dello
stupefacente. Gli operanti, contestualmente, hanno
accertato l’allaccio abusivo dell’immobile alla rete
elettrica pubblica. I tecnici dell’Enel sono
intervenuti sul posto ed hanno ripristinato i
collegamenti originari del misuratore elettronico. I
Carabinieri provvederanno immediatamente ad informare
la Procura dei Minori etnea in considerazione di due
aspetti: Le condizioni fatiscenti dell’abitazione –
locali insalubri soprattutto per i minorenni – e la
mancanza di un impiego per entrambi i conviventi.
Mascalucia CT
–
Picchia e rapina 80enne, CC 1 in manette. Carabinieri della Tenenza di Mascalucia nei giorni scorsi hanno
arrestato
Antonino Mario GRASSO 42enne catanese, per rapina
aggravata, furto in abitazione ed estorsione ai danni di
un ottantenne di Mascalucia (CT), notificandogli una
ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal
GIP del Tribunale di Catania su richiesta di questa
Procura distrettuale, all’esito di una serrata ed
efficace attività investigativa condotta dagli ufficiali
ed agenti di P.G. e diretta dalla magistratura
inquirente.
L’attività di indagine è scaturita dalle preziose
informazioni fornite ai militari da un cittadino circa
una brutale aggressione avvenuta ai danni dell’anziano
presso la sua abitazione ad opera di un tale Nino. La
gravità dei fatti portava all’immediata identificazione
della vittima, un anziano umile e riservato, il quale
inizialmente, conoscendo la personalità dell’aggressore,
per paura di ritorsioni riconduceva le evidenti
escoriazioni al volto a semplici traumi domestici. La
vittima, successivamente però ha confidato ad un suo
conoscente e poi dichiarato formalmente ai Carabinieri
di conoscere da molto tempo l'aggressore fornendo utili
informazioni. Le indagini dei militari hanno portato ad
accertare che l’indagato, dopo un iniziale rapporto
fatto di visite di cortesia, aveva iniziato a
costringere l’anziano a consegnargli somme di denaro
dietro larvate minacce di ritorsioni, ed in più
occasioni si era introdotto presso la sua abitazione ed
aveva perpetrato furti. L’episodio che ha indotto
l’anziano a non tacere più dinanzi alla violenza è stata
l’aggressione avvenuta durante i primi giorni di agosto.
Grasso ed un complice si erano introdotto
nell’abitazione dell’anziano approfittando della porta
socchiusa e l‘avevano bloccato afferrandogli
violentemente il collo e coprendogli il volto con una
coperta, mentre il complice asportava 1 telefono
cellulare e varie banconote di piccolo taglio. Al
culmine dell’attività investigativa, nel corso di
perquisizione domiciliare presso l’abitazione del Grasso
venivano rinvenuti 1 televisore ed il telefono cellulare
oggetto dei vari furti e riconsegnati all’anziano.
L’arrestato è stato associato nella Casa Circondariale
di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria
Etnea.
Catania –CC presi 4 pusher a Nesima. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato
Alessio CORSARO 23enne, ai domiciliari Pietro
CRISAFULLI 30enne, un 30enne ed un 19enne, tutti di
catanesi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti in concorso. i Carabinieri,
durante un servizio finalizzato a contrastare il
fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere Nesima di
sera, hanno osservato e pedinato i 4 in via Pantelleria
notandoli, alternandosi tra loro con funzione di pusher
e vedette, cedere delle bustine ad occasionali
“clienti”, previo un corrispettivo in denaro. i
maldestri sono stati prontamente bloccati e perquisiti
e sono stati trovati in possesso di 110 grammi di
marijuana, già suddivisa in dosi, e la somma contante di
620 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta
provento dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro
sono stati sequestrati. Gli arrestati,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono stati
posti ai domiciliari, eccetto il 23enne che è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza.
Catania
–Minori arrivate per lavoro parrucchiera avviate a prostituzione:Operazione Sister.Su delega
della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura
della Repubblica di Catania, Agenti della Squadra Mobile
di Catania, con la collaborazione della Squadra Mobile
di Ascoli Piceno, hanno dato esecuzione al decreto di
fermo di indiziato di delitto emesso il 6 agosto 2016
nei confronti di 2 persone
traendo in arresto: Sonia ADA 29enne ammanettata
a Monsampolo del Tronto (AP); Charity Adesuwa
EDOKPAYI 20enne bloccata a Comunanza (AP);
gravemente indiziate del reato associazione per
delinquere finalizzata alla commissione di più delitti
di tratta di persone in danno di connazionali di minore
età, e del delitto di tratta di esseri umani, con
l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato,
introdotto, trasportato ed ospitato nel territorio dello
Stato connazionali minorenni al fine di costringerle o
indurle ad esercitare la prostituzione. Il provvedimento
restrittivo ha accolto gli esiti di un’articolata
attività investigativa di tipo tecnico coordinata dalla
locale Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ed
avviata dalla Squadra Mobile etnea nel decorso mese di
febbraio a seguito di segnalazione effettuata da
personale O.I.M. presente allo sbarco avvenuto ad
Augusta (SR) relativa alla cittadina nigeriana “Celestina”
(nome non vero), minorenne, quale possibile
vittima di tratta di persone. La poveretta, su giuste
indicazioni della competente Procura della Repubblica
per i Minorenni, veniva collocata in una comunità, dove
successivamente rendeva dichiarazioni. La ragazza nel
corso delle confessioni ha riferito di essere partita
dalla Nigeria alla volta dell’Europa - dove riteneva
avrebbe svolto l’attività di parrucchiera - dopo avere
contratto un debito di circa 30.000,00 (trentamila)€ con
una madame già dimorante in Italia che l’aveva fatta
sottoporre dalle sodali in Nigeria al rito magico
denominato “JuJu”. La vittima in forza del rito in caso
di inadempimento del debito contratto, temeva che la sua
famiglia sarebbe stata colpita da disgrazie di ogni
genere. Celestina era giunta dalla Nigeria in
Libia ed infine era approdata sulle coste siciliane a
seguito di viaggio via mare a bordo di un gommone,
soccorso in alto mare. Un'altra cittadina nigeriana di
minore età, Felicia (nome di fantasia), anch’essa
vittima della medesima organizzazione era giunta ad
Augusta (SR),
insieme a Celestina, salvata sul medesimo gommone.
L’organizzazione diretta da Sonia ADA, chiamata “MadameSonia”,
sarebbe riuscita a prelevare Felicia dalla
comunità dove era stata collocata, ubicata nel comune di
Noto (SR), affidandola alla sorella Charity Adesuwa
EDOKPAYI in provincia di Ascoli Piceno dove la giovane
vittima veniva costretta ad esercitare la prostituzione
su strada per saldare il c.d. “ingaggio per debito”. Le
indagini tecniche della polizia hanno consentito di
riscontrare come l’organizzazione diretta e promossa da
Sonia ADA, con base operativa in provincia di Ascoli
Piceno, coadiuvata da Charity Adesuwa EDOKPAYI, avrebbe
curato i rapporti con i sodali in Nigeria ed in Libia.
I malfattori seguivano il tragitto delle vittime
attraverso l’Africa sino alle coste libiche e
provvedevano alle erogazioni di danaro necessarie ad
accelerarne l’imbarco verso l’Italia. Le malcapitate
all’arrivo in Italia venivano agevolmente localizzate
dall’organizzazione per essere “prelevate”, come ha
dimostrato il caso di Felicia, dai luoghi dove
risultavano collocate dalle Autorità italiane e condotte
presso le loro sfruttatrici che le costringevano
all’attività della prostituzione. Le succubi avrebbero
dovuto svolgere il “lavoro” ed i proventi avrebbero
dovuto integralmente consegnarli ai propri aguzzini per
adempiere gli obblighi assunti con il rito “JuJu”. Gli
investigatori hanno acquisito contezza relativamente
alla succube condotta dei familiari delle giovani
vittime di tratta. Le sorelle delle vittime infatti
venivano contattate sia tramite sodali in Nigeria con
costanti informazioni che con familiari delle ragazze.
I maldestri avevano cura di avvisare e minacciare i
parenti ogni qual volta le giovani opponessero
resistenze o non si impegnassero nella prostituzione od
ancora si dessero alla fuga. I malfattori in tal guisa
si assicuravano una pressione costante sulle vittime che
venivano esortate dagli stessi parenti ad obbedire ai
propri sfruttatori ed ad uniformarsi ai loro ordini. Le
poverette temevano anche la maledizione del “JuJu” cui
la vittima era stata a suo tempo sottoposta ovvero che
esse stesse potessero essere plagiate a “JuJu” in
sostituzione della parente inadempiente. Le risultanze
investigative complessivamente hanno confermato ancora
una volta la centralità e l’importanza del nostro
territorio per i recenti fenomeni migratori e per i
traffici illeciti ad essi connessi. Il delitto di
tratta di persone rappresenta la più grave delle
fattispecie di reato previste dal legislatore anche per
le sue implicazioni associative e per la sua vocazione
transnazionale (tant’è che risulta attribuito alla
competenza della DDA in fase di indagini e della Corte
di Assise in fase dibattimentale) e pare esser divenuto
di triste attualità. Questo tipo di reati sono in
crescita in ragione del crescente sfruttamento
determinato dalle condizioni di povertà assoluta della
popolazione subsahariana e del sempre più progressivo
aumento degli arrivi via mare di cittadini nigeriani di
sesso femminile. La Polizia vuole evidenziare come il
fenomeno abbia palesato una sempre maggiore
recrudescenza in relazione alla tratta avente quali
vittime le giovani donne minorenni. Le poverette con
vari sotterfugi sono introdotte nel territorio italiano
e successivamente soggiogate dalle sfruttatrici per
essere avviate alla prostituzione su strada. Le
risultanze degli investigatori evidenziano, altresì,
come nel corso del 2016 la Squadra Mobile etnea abbia
già tratto in arresto 9 cittadini nigeriani per il reato
di associazione per delinquere finalizzata alla tratta
di persone finalizzata allo sfruttamento della
prostituzione. Il G.I.P. del Tribunale di Ascoli Piceno,
a cui sono stati trasmessi gli atti per la convalida del
fermo con richiesta di custodia cautelare per le due
donne, ha disposto la misura cautelare del carcere,
accogliendo le risultanze evidenziatesi nell’attività di
indagine.
Biancavilla CT –CC bloccano 1 per detenzione droga. I Carabinieri
della Compagnia di Paternò (CT) hanno fermato
Francesco DI MAGGIO 43enne, di Biancavilla (CT), per
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e
resistenza a Pubblico Ufficiale. I Carabinieri, ieri
mattina durante un servizio antidroga, hanno notato il
soggetto in via Martiri D’Ungheria, nei pressi di una
piazzetta a Biancavilla, cedere delle bustine ad
occasionali “clienti”. I militari sono immediatamente
intervenuti ma il pusher, accortosi del loro arrivo, ha
tentato di sfuggire alla cattura scappando per le vie
limitrofe. I tutori dell’ordine, dopo un breve e
concitato inseguimento alla fine, nel parcheggio del
supermercato Decò, in via in Arti e Mestieri hanno
rintracciato il fuggitivo e, nonostante abbia opposto
un’energica resistenza, l’hanno bloccato.La successiva perquisizione domiciliare dei militari
nell’abitazione del fermato ha permesso ai carabinieri
di rinvenire e sequestrare, abilmente occultati in
un’anta dell’armadio della stanza da letto, 80 grammi di
marijuana, due stecche dello stesso stupefacente, della
carta stagnola già suddivisa a pezzi per confezionare la
droga in dosi, 3 bilancini elettronici di precisione, 1
radio scanner per sintonizzarsi sulle frequenze delle
Forze di Polizia, e la somma contante di 335 euro in
banconote di piccolo taglio, ritenuta provento
dell’attività di spaccio.L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Gravina di
Catania
CT-
CC, 2 topi d’appartamento in manette. I
Carabinieri della Compagnia di Gravina di
Catania (CT) hanno arrestato Girolamo
Christian CARUANA 32enne, di Belpasso, e Piero
BURGIO45enne, di
Catania,
su esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura
cautelare emessa del Tribunale
di Catania.Il GIP
concordando in pieno le risultanze investigative fornite
dai Carabinieri ha ritenuto i due responsabili di un
furto in abitazione in concorso, emettendo nei loro
confronti il provvedimento restrittivo. I militari l’8
giugno scorso hanno sorpreso i soggetti in una via del
centro di San Gregorio di Catania a bordo di un’auto,
dopo aver rubato del denaro e monili in oro in
un’abitazione in via Cristoforo Colombo. I due ladri
all’alt imposto dai Carabinieri hanno accelerato la
corsa del mezzo ed scaturito un concitato inseguimento
con manovre per le vie cittadine. I fuggitivi alla
fine, riconosciuti dai carabinieri, dopo aver impattato
l’auto contro con un palo della pubblica illuminazione,
avevano abbandonato il mezzo fuggendo a piedi e facendo
perdere momentaneamente le loro tracce. I due sono stati
rintracciati rispettivamente il primo a Belpasso (CT) ed
il secondo, che si era reso irreperibile, qualche giorno
dopo Catania in un’abitazione di un familiare. Gli
arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza
Lanza, a Catania come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania – Spaccio a Librino, CC 2 ai domiciliari. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato nella flagranza
Mario APERI26enne, ed
un 20enne, entrambi catanesi, per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Una
pattuglia, di sera durante un servizio finalizzato a
contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare
quartiere Librino, hanno notato i due giovani in Viale
Grimaldi, rispettivamente con funzione di “pusher” e
“vedetta”, cedere della droga ad occasionali acquirenti,
previo il corrispettivo in denaro. I fermati prontamente
bloccati e perquisiti sono stati trovati in possesso di
3 grammi di cocaina e 70 di marijuana, già suddivisi in
dosi pronte per essere smerciate, e la somma contante di
100 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio,
che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati
posti ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
–
Neutralizzato 1 terrorista armato ed imbottito
d’esplosivo in stazione Acquicella: tutto ipotizzato in
esercitazione di Carabinieri e Polizia.
L’importante attività di prova antiterrorismo si è
tenuta stamane ed ha messo all’opera la sinergia di
competenze e capacità d’intervento degli uomini della
Polizia di Stato e dei Carabinieri. Le forze dell’ordine
hanno tenuto di un vero e proprio banco di prova, di una
necessità dettata dalla sempre più pressante esigenza di
non sottovalutare il rischio terroristico e dal bisogno
di sperimentare dal vivo le strategie d’intervento.
L’esercitazione ha avuto inizio alle 10.30, all’interno
dell’area della Stazione ferroviaria di
Acquicella-Catania: un luogo che, pur essendo poco
interessato dall’intenso traffico ferroviario che invece
caratterizza la Stazione Centrale, è stato prescelto
perché rappresenta un importante obiettivo sensibile,
tanto per la sicurezza dei trasporti, quanto per
l’essenza stessa della struttura che – essendo destinata
ad accogliere i viaggiatori – rappresenta un obiettivo
fortemente emblematico per un eventuale terrorista. La
crisi è stata ipotizzata simulando la presenza di un
terrorista armato e cinturato con un giubbetto esplosivo
all’interno della Stazione che è stata letteralmente
isolata dalle Forze dell’Ordine. Gli uomini delle
Volanti, degli Artificieri, della Squadra Cinofili della
Questura di Catania ed i Carabinieri sono intervenuti
sul campo con equipaggi della Radiomobile di Catania,
delle Compagnia Piazza Dante e Fontanarossa, nonché di
una Unità Antiterrorismo dei Carabinieri ed un
aeromobile del Nucleo Elicotteri di Catania ha
sorvolato la zona per tutta la durata
dell’esercitazione. Il Questore Marcello Cardona ed il
Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello
Francesco Gargaro hanno seguito tutte le fasi
dell’esercitazione ed alla fine delle complesse
operazioni conclusesi con la neutralizzazione della
minaccia terroristica e con la messa in sicurezza
dell’intera struttura virtualmente interessata
dall’attentato dinamitardo, hanno effettuato sul posto
un debriefing congiunto per la valutazione del
grado di efficienza raggiunto dalle forze d’intervento.
Catania
– Pistola, droga e munizioni a Castello
Ursino, CC 1 in manette. Si tratta di Massimo PALAZZO 43enne. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia
di Piazza Dante hanno compreso subito le dinamiche di
quello strano viavai nei pressi del civico 30 di Via San
Damiano, nella zona tra il Castello Ursino e San
Cristoforo con l’attore principale il già noto catanese
Massimo PALAZZO intento a prendere contatti con talune
persone ed effettuare dei brevi accessi nell' androne
dell’edificio ubicato proprio a quel civico.
I militari, intervenuti immediatamente, previa
perquisizione personale e di un borsone nascosto
nell’androne in esame, hanno rinvenuto e sequestrato: 1
pistola revolver “winchester” cal.22 con la matricola
abrasa, 64 cartucce cal.22, 60 grammi circa tra
“cocaina” e “marijuana”, 1 bilancino elettronico, 155
euro in contanti e vario materiale utilizzato per il
confezionamento della droga. L’arma sarà inviata al
Reparto Investigazioni Scientifiche di
Messina per gli opportuni esami tecnico-balistici che ne
potrebbero evidenziare l’eventuale utilizzo in pregressi
episodi criminosi. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza con le accuse di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
detenzione di arma clandestina e relativo
munizionamento.
Catania–
CC preso 1 pusher in azione. I Carabinieri
della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno
ammanettato, nella flagranza, il catanese
Carmelo Andrea MUSUMECI 33enne, per detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari
del Nucleo Operativo l’hanno riconosciuto e pedinato con
la massima discrezione finché non è entrato
nell’appartamento di Cortile del Canario. I militari a
quel punto hanno fatto scattare l’irruzione e la
conseguente perquisizione dell’immobile che ha
consentito loro di scovare e sequestrare, occultato
all’interno nel bagno, 1 involucro di plastica
contenente 850 grammi di marijuana ed 1 bilancino
elettronico di precisione. L’arrestato, in attesa della
direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.
Catania -
Preso pusher in azione, 1 ai domiciliari. Si tratta
di
Gaetano ARENA 23enne. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P.,
durante il servizio di controllo del territorio, nell’ambito
dei controlli del territorio disposti dal Questore di
Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto
dello
spaccio di sostanze stupefacenti hanno bloccato il
catanese già noto Gaetano ARENA per detenzione ai fini
di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e
cocaina. Il giovane è stato sorpreso nel tardo
pomeriggio in via Merlino, mentre cedeva 1 involucro a 1
altro ragazzo che si è allontanato subito. ARENA è stato
bloccato e sottoposto a perquisizione personale che ha
dato esito positivo. I tutori dell’ordine in una tasca
dei pantaloni, hanno rivenuto 1 involucro contenente
sostanza stupefacente del tipo cocaina e la somma di
denaro presumibile provento dell’attività di spaccio.
La
perquisizione è stata quindi estesa nell’abitazione del
giovane dove è stata rinvenuta 1 busta di plastica con
all’interno ben 31 stecche di sostanza stupefacente del
tipo marijuana. ARENA, su disposizione del PM di turno,
è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima.
Catania
– Barca affonda a Capo Mulini: Guardia Costiera
salva 4
naufraghi.
I malcapitati ieri sera sono stati recuperati a bordo
della motovedetta CP853 e poi sbarcati in sicurezza nel
porto di Catania.
L'equipaggio di un'imbarcazione da diporto a motore di
dieci metri, composto da 2 uomini e 2 donne di cui 1 di
nazionalità romena, era in navigazione da Taormina a
Catania. Il gruppo mentre ieri sera si trovava al largo
di Capo Mulini a circa 1 miglio dalla costa, ha chiesto
l'intervento, via numero blu 1530, alla Capitaneria di
porto di Catania, segnalando l'emergenza a
bordo. L'equipaggio dell'imbarcazione ha rilevato il
blocco del motore e l'impossibilità di procedere nella
navigazione. Le condizioni del mare erano in forte
peggioramento, la situazione è precipitata. Gli
occupanti dell'unità da diporto si sono accorti che la
barca, dopo circa 10 minuti dallo stop al motore, ha
cominciato ad imbarcare acqua. La sala macchina, già
completamente allagata, non lasciava spazio a dubbi: da
lì a poco l'imbarcazione sarebbe andata a fondo. Le
chiamate alla Sala Operativa della Capitaneria di porto
di Catania a quel punto si sono fatte concitate con
grida di panico e di disperazione. Il trascorrere del
tempo in attesa del soccorso, sembrava giustamente
infinito per i malcapitati che si vedevano in pericolo
di vita. La motovedetta, partita dal porto di Catania
subito dopo la prima chiamata, era già diretta verso i
naufraghi alla massima velocità ed alle ore 19.40 ha
prontamente raggiunto i naviganti in difficoltà. La
copiosa infiltrazione di acqua nello scafo, dovuta a
cause ancora da accertare, ha fatto affondare in pochi
minuti la barca, dando agli occupanti solo il tempo di
mettere in acqua 1 piccolo gommone da 2 posti, sul quale
solo le due donne sono salite in attesa dei soccorsi. I
militari della Guardia Costiera, sotto il coordinamento
dell'ufficiale responsabile del Reparto Operativo, il
Capitano di Fregata Salvatore Cilona, e grazie alla loro
grande professionalità e conoscenza del litorale, sono
riusciti ad individuare il punto dell'affondamento. I
soccorritori sono giunti sul posto nel punto
dell'affondamento senza ritardo e nonostante la mancanza
di coordinate geografiche e le poche indicazioni fornite
dal conduttore dell'imbarcazione hanno raccolto i
naufraghi. La Sala Operativa della Guardia Costiera, per
garantire il migliore esito possibile delle operazioni
di ricerca e soccorso, aveva ordinato il fermo di una
nave mercantile, la Minerva Uno, che era in transito
nella zona di mare interessata, e ne ha mantenuto la
disponibilità fino al ritrovamento delle persone
disperse in acqua. I 4 naufraghi sono stati
immediatamente trasbordati sulla motovedetta. I
malcapitati sia per l'imbarcazione irrimediabilmente
perduta che per i momenti di paura appena trascorsi,
erano tutti molto provati ma in buone condizioni
generali di salute. La motovedetta CP853 ha condotto
subito i diportisti recuperati presso la banchina del
Comando Guardia Costiera di Catania, dove sono stati
raggiunti da amici e parenti che li hanno ricondotti
sani e salvi a casa.
Biancavilla
CT
– Tentato omicidio passionale: CC fermato a Naxos.
I Carabinieri della Compagnia di Paternò e militari
della Stazione di Biancavilla hanno eseguito 1 decreto
di fermo di indiziato di delitto nei confronti di
Marcello LA DELFA35enne
già noto, per il tentato omicidio di Antonio ERBA,
27enne, commesso per motivi passionali. Il fatto,
avvenuto a Biancavilla alle ore 13 circa del 5 agosto
2016 nei pressi di via Etnea, è l’apice di un’intricata
vicenda sentimentale costituita da gelosie e minacce
ripetute nel tempo che ha condotto LA DELFA a sparare
contro l’ERBA, che sembra avesse una relazione
sentimentale con la moglie dell’arrestato. I tre colpi
esplosi da una pistola presumibilmente a “tamburo” hanno
raggiunto il ventisettenne, causandogli gravi danni e
mettendolo in pericolo di vita. I militari erano stati
allertati da una chiamata alla centrale operativa che
segnalava l’esplosione di colpi di arma da fuoco. I
carabinieri prontamente si sono recati sul luogo
dell’accaduto riuscendo a captare dalla vittima le prime
informazioni utili al fine di identificare l’autore del
delitto. I militari si sono messi sulle tracce del LA
DELFA, il quale si era reso irreperibile. Le ricerche,
effettuate con ogni mezzo e senza sosta, hanno
consentito il rintraccio dell’arrestato in località
Giardini Naxos (ME), dove è stato bloccato con la pronta
collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di
Taormina (ME). LA DELFA, successivamente, è stato
condotto al Comando Provinciale Carabinieri di Catania
dove a seguito di ulteriori accertamenti, espletate le
formalità di rito e su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato tradotto nel carcere di Catania
Piazza Lanza in attesa della convalida del fermo da
parte del Gip.
Catania
– Nigeriana già condannata per estorsione e lesioni
tenta regolarizzazione dopo sbarco, arrestata. Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale
e Soccorso Pubblico, unitamente a personale dell’Ufficio
Immigrazione, ieri mattina, hanno arrestato la nigeriana Ikhuedo AGANMWONYI
45enne, la quale era colpita da un provvedimento di
esecuzione di pene concorrenti e da un contestuale
ordine di esecuzione emesso il 14 luglio 2007
dall’Ufficio Esecuzione Penali della Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Palermo. La donna deve
scontare una condanna a 9 anni e 6 mesi di carcere per
i reati di lesioni personali ed estorsione, commessi nel
periodo dal 1992 al 2001 allorquando risiedeva a
Catania. La nigeriana ieri si è presentata presso
l’Ufficio Immigrazione della Questura, per regolarizzare
la sua posizione sul territorio nazionale dopo essere
sbarcata a giugno nel capoluogo etneo. Gli agenti hanno
subito esperito gli accertamenti di routine che
hanno evidenziato il mandato di cattura pendente nei
confronti della cittadina straniera. La donna, dopo gli
adempimenti di rito, è stata rinchiusa nella Casa
Circondariale di piazza Lanza.
Aci Sant’Antonio
CT - 2 ladri sorpresi da proprietario lo
picchiano e fuggono, CC presi. Ai domiciliari in
attesa del giudizio sono finiti: Marcello SANTITTO 40enne, di San Giovanni
La Punta (CT) e Giuseppe PRIVITERA 44enne,
di San Pietro Clarenza (CT). I 2 personaggi ieri
pomeriggio si erano introdotti in un deposito di bibite
di Aci Sant’Antonio (CT), precisamente in via Marchese
di Casalotto, per rubare alcune pedane in legno. I
soggetti sono stati sorpresi dal figlio 28enne del
proprietario, ed invece di scappare i 2 hanno colpito
ripetutamente il giovane proprietario all’avambraccio
sinistro col portellone del bagagliaio di una Ford
Focus, risultata rubata nella mattinata a San Gregorio
di Catania con la quale sono fuggiti. L’immediato
intervento delle pattuglie del Nucleo Radiomobile della
Compagnia di Acireale e della locale Stazione, allertati
tramite telefonata al 112, ha portato all’arresto dei
due soggetti. La vittima, medicata all’Ospedale di
Acireale, ha riportato delle lesioni guaribili in 3
giorni. La refurtiva e l’auto rubata sono stati
restituiti ai legittimi proprietari e gli arrestati
Marcello SANTITTO e Giuseppe PRIVITERA,
attenderanno il giudizio per direttissima agli arresti
domiciliari.
Catania
– Polizia scopre in centro accoglienza 1 pakistano
venditore illegale cellulari e schede. Gli agenti
hanno tratto in arresto: Muhammad Umer SALEEM
29enne ,in quanto ritenuto responsabile del reato di
ricettazione aggravata. Agenti della Sezione
“Criminalità Straniera e Prostituzione” a seguito di
mirata attività info - investigativa, avevano appreso
che all’interno del C.A.R.A. di Mineo (CT) uno
straniero di origine pakistana stava esercitando
l’attività di rivendita non autorizzata di telefoni
cellulari e di SIM card di gestori di telefonia italiani
e stranieri. I poliziotti della Squadra Mobile etnea e
del Commissariato di P.S. di Caltagirone (CT), dopo aver
individuato il cittadino pakistano e l’alloggio del
Centro di Accoglienza per richiedenti asilo occupato
abusivamente dallo stesso straniero, nella tarda
mattinata di ieri 28 luglio hanno effettuato la
perquisizione domiciliare nel corso della quale, in
alcuni borsoni, sono stati rinvenuti e sequestrati 287
telefoni cellulari di varie marche e modello, centinaia
di schede prepagate SIM dei gestori telefonici italiani
ed esteri, centinaia di ricariche telefoniche di diverso
importo e la somma di 1200€. Muhammad Umer SALEEM
espletate le formalità di rito, è stato associato presso
la Casa Circondariale di Caltagirone (CT) a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
-Commemorazione MONTANA e LIZZIO. I poliziotti
della Questura di Catania, le Autorità civili e militari
e tutti i cittadini, alle ore 10,00 del 27 luglio, sono
riuniti, presso la Chiesta di San Michele ai Minoriti in
via Etnea per la Santa Messa in commemorazione del
Commissario della Polizia di Stato Giuseppe Montana e
dell’Ispettore Capo della Polizia di Stato Giovanni
Lizzio.
Il Commissario “Beppe” Montana, agrigentino di nascita
ma catanese d’adozione, era una figura emblematica nella
lotta alla mafia; fu ucciso il 28 luglio 1985 a
Porticello, una frazione del comune di Santa Flavia, a
causa del suo impegno nella lotta al crimine organizzato
del palermitano. Collaborò con il giudice Rocco Chinnici
per alcune indagini antimafia e durante la sua attività
investigativa arrestò numerosi latitanti e scoprì
raffinerie di droga e depositi di armi, intralciando
così molti traffici della mafia. L’ispettore Giovanni
Lizzio, ucciso in un agguato mafioso la sera del 27
Luglio 1992, nel quartiere Canalicchio a Catania, era
una sorta di simbolo della Questura catanese: per anni
aveva lavorato alla Squadra Mobile e poco prima di
morire aveva assunto la direzione dello speciale nucleo
che si occupa di lotta alle estorsioni. Giovanni Lizzio
era, senza dubbio, il poliziotto più conosciuto della
città, una sorta di memoria storica della Questura, un
uomo che indagava sui mafiosi legati alle vecchie
cosche, ma anche sugli emergenti. Entrambi i valorosi poliziotti sono ricordati
dalle parole del Cappellano della Polizia di Stato
Salvatore Interlando designato ad officiare il rito.
Roma - Generale
Divisione Maruccia è Capo di Stato Maggiore Arma
Carabinieri. Il Generale
di Divisione Gaetano MARUCCIA
che dal 15 settembre 2003 al 30 settembre 2005 ha
ricoperto l’incarico di Comandante Provinciale dei
Carabinieri di Catania, è il nuovo Capo di Stato
Maggiore dell’Arma dei Carabinieri al posto del Generale
Il.o CICERI.
L’alto ufficiale ha frequentato i corsi dell’Accademia
Militare di Modena dal 1977 al 1979, completando gli
studi militari presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di
Roma nel 1981.Ha
conseguito la laurea in Scienze Politiche
nell’Università degli studi di Siena nel 1993 e nel 203
quella in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna
nell’Ateneo di Roma nonché, nel 2004 e nel 2005, le
lauree in Scienze Internazionali e Diplomatiche ed in
Scienze della Pubblica Amministrazione.Nel
1994, concluso con successo il corso superiore di Stato
Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia, ha
ottenuto il “titolo di Scuola di Guerra”, a cui nel 2003
si è aggiunto un Master in Scienze Strategiche,
conseguito nell’Università degli Studi di Torino. Ha
frequentato, sempre nel 2003, a Roma nel SIOI (Scuola
Superiore di Formazione Internazionale) il XXXIII Corso
di Orientamento e Formazione Internazionale per Pubblici
Funzionari. Nel
2005 gli è stata conferita l’onorificenza di
Commendatore “Al Merito della Repubblica Italiana” e nel
2010 la cittadinanza onoraria nei Comuni di Torre
Annunziata (NA) e Nola e Somma Vesuviana.Ha
ricoperto numerosi incarichi di Comando, tra i quali i
Comandi Provinciali di Pisa, Catania e Napoli, nonché di
Stato Maggiore nell’ambito del Comando Generale
dell’Arma, tra l’altro come Capo Ufficio Piani e Polizia
Militare, Capo Operazioni e Capo II Reparto.Ha
Comandato la Legione Carabinieri “Lazio” dal 2012 al
2014. Dal 28ottobre 2014 al 2 luglio 2015 ha ricoperto
l’incarico di Capo del I Reparto del Comando Generale
dei Carabinieri a Roma e dal 3 luglio Sottocapo di
Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei
Carabinieri. Al Generale
Divisione Maruccia Capo di Stato Maggiore Arma
Carabinieri gli auguri di buon lavoro per una carriera
già esaltante.
San Cono CT –
Aggredisce moglie e CC accorsi in aiuto, romeno in
manette. I Carabinieri della Stazione di San Cono
(CT) hanno arrestato un 34enne, originario della
Romania, per maltrattamenti in famiglia, minaccia,
lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.I
militari, di notte, su segnalazione della convivente,
connazionale, sono intervenuti nell’abitazione del
soggetto nel centro cittadino di San Cono (CT)
trovandolo in un evidente stato di agitazione, dovuto
agli effetti dell’alcool. Il 34enne, nel tentativo di
sfuggire alla cattura ha iniziato a minacciare i
Carabinieri brandendo un coltello da cucina, ma è stato
immobilizzato e disarmato dopo una breve colluttazione.Gli
operanti successivamente hanno accertato che la consorte
da tempo subiva minacce e violenze dal tipo e lei
temeva per la sua incolumità. L’arma recuperata è stata
sequestrata.L’arrestato, su disposizione dell’autorità Giudiziaria, è stato
associato nel carcere di Caltagirone (CT).
Mascalucia
CT –
Coltiva marijuana in casa, CC 1 ai domiciliari. I
carabinieri hanno scoperto 1 mini serra con 8 piante e
rinvenuto 4 kg di marijuana. 1 57enne è ai domiciliari.
I militari della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno
arrestato ai domiciliari un 57enne, del luogo, per
coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I tutori dell’ordine, di notte, a
conclusione di un’articolata attività info
investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione
domiciliare nell’abitazione del coltivatore a
Mascalucia (CT) scoprendo che in una stanza aveva
allestito una mini serra artigianale con 8 piante di
marijuana, rivenendo altresì kg 4 dello stesso
stupefacente in fase di essiccazione. La droga, le
lampade ed il materiale utilizzato per coltivare ed
essiccare lo stupefacente è stato sequestrato. I
militari, durante la perquisizione hanno rinvenuto 1
fucile Bernardelli cal. 12 con delle cartucce tenuti
illegalmente, appartenuti ad un familiare deceduto, per
cui dovrà rispondere anche del reato di detenzione
illegale di armi e munizioni. L’arrestato è stato posto
ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – CC, presi 2 pusher 1 Librino 1 a Capo Passero.
Si tratta di :
Sebastiano PLATANIA
30enni finito nel Carcere di Piazza Lanza
e Massimiliano PREVITE 21enne
posto ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato
il catanese PLATANIA, su ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania,
per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.Il
provvedimento è scaturito da un’articolata attività
investigativa condotta dai Carabinieri finalizzata a
contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare
quartiere Librino, durante la quale è stato accertato
che nei giorni scorsi il personaggio in più circostanze
in viale Grimaldi si era reso responsabile del reato di
spaccio. L’Autorità Giudiziaria tenuto conto delle
risultanze investigative prodotte dai militari ha emesso
sul conto del pusher il provvedimento restrittivo.
L’arrestato è stato associato nel Carcere di Piazza
LanzaSpacciatore arrestato in via Capo Passero. I Carabinieri della
Stazione Catania Nesima coadiuvati dai colleghi del
Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno arrestato ai
domiciliari il catanese PREVITE, per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari di sera, durante un servizio antidroga, hanno
sorpreso il giovane in via Capo Passero mentre stava
cedendo bustine ad occasionali acquirenti. Il soggetto
è stato prontamente bloccato e perquisito. Il fermato è
stato trovato in possesso di 6 grammi di marijuana, già
suddivisa in dosi, e la somma contante di 60€ in
banconote di piccolo taglio, ritenuta provento
dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati.L’arrestato è stato
posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con
rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Palagonia CT – Attacco
diretto a rete elettrica pubblica, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno
arrestato ai domiciliari
Giuseppe CONA 36enne, già ai domiciliari, per
detenzione abusiva di armi, furto aggravato di energia
elettrica e resistenza a Pubblico Ufficiale. I militari,
di sera durante un servizio di controllo di persone
sottoposte a misure restrittive, si sono recati
nell’abitazione del soggetto il quale alla loro vista ha
tentato d’impedire l’accesso opponendosi energicamente.
I CC sono entrati in casa ed hanno proceduto ad una
perquisizione rinvenendo e sequestrando, abilmente
occultati in un anta di un armadio, 1 caricatore per
pistola di piccolo calibro, 41 cartucce cal. 16, 42
cartucce vuote ed un contenitore con 70 grammi di
polvere da sparo. I carabinieri inoltre con l’ausilio
di personale tecnico dell’Enel, hanno accertato che il
contatore dell’abitazione era manomesso con un
collegamento diretto alla linea elettrica
pubblica. L’arrestato è stato posto nuovamente ai
domiciliari sua abitazione in attesa di giudizio per
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Piedimonte Etneo CT – Viola domiciliari, CC preso.
I Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo (CT),
collaborati dai colleghi di Linguaglossa (CT), hanno
arrestato Carmelo BRUNO 48enne, del luogo, per evasione dai
domiciliari. I militari, di pomeriggio al momento del
controllo, non hanno trovato il soggetto nella sua
abitazione ritracciandolo subito dopo sulla pubblica via
mentre tentava di fare rientro a casa. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto
nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato
con rito direttissimo.
Catania
– Donna tenta incasso libretto Posta di 80 milioni
€, bloccata. Il direttore dell’Ufficio postale di
San Giovanni Galermo nei giorni scorsi, si è trovato
davanti una giovane donna che, mostrando con
nonchalance un libretto postale, ha chiesto il
rilascio di una carta libretto postale: lo
strumento che le avrebbe permesso di ritirare il denaro
contante, registrato proprio sul libretto. La cifra
riportata dal prezioso documento aveva ben sette zeri:80 milioni €. Il funzionario delle Poste ha chiamato
istantaneamente il 113, ed altrettanto immediatamente
sono intervenuti i poliziotti della Volante del
Commissariato Nesima. I poliziotti sono allenati nel
trovarsi innanzi alle più svariate specie di truffatori,
ed hanno subito sospettato che il titolo creditizio
fosse falso.Il credito invece, era perfettamente vero,
ma non è risultato genuino, l’ingente versamento,
asseritamente effettuato un mese prima presso un Ufficio
Postale del centro città. Il riscontro per gli agenti e
per il funzionario delle Poste è stato veloce tanto
quanto una telefonata alla filiale “incriminata”.La
donna è stata accompagnata in Commissariato dove è
venuta fuori una storia ancora più surreale: gli ottanta
milioni di euro sarebbero stati, infatti, un gentile
cadeau di un altrettanto gentile, sedicente
professionista il quale le avrebbe fatto omaggio di
quella che per lui sarebbe stata una cifra normale,
attese le sue difficili condizioni economiche e
familiari. La bella favola, non è del tutto finita ed
il”donatore” è stato accertato che sia vecchia
conoscenza per truffa, insolvenza fraudolenta, falsità
in scrittura privata e altro. Entrambi i soggetti sono
stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato
di falsità materiale, l’intera vicenda è stata messa
nelle mani del Magistrato. Il libretto postale di 80
milioni € è stato sequestrato.
Catania– Direttore Posta sequestrato da casa per svuotare cassaforte
ufficio, polizia arresta sequestratore. Si tratta
di Rosario NICOSIA 50enne, si cercano i complici.
Agenti delle Volanti dell’UPGSP, nella prima mattinata
di oggi, sono riusciti a sventare un pericoloso piano
criminale con sequestro di persona a scopo di rapina,
arrestando in flagranza di reato Rosario NICOSIA 50enne,
perché responsabile di rapina aggravata e sequestro di
persona. Il direttore della filiale delle Poste in via
Garibaldi, alle ore 8,00 circa, ha segnalato su linea
113 che in quel momento era vittima di un sequestro di
persona e di rapina. I poliziotti, da una precisa
ricostruzione ex-post dei fatti, hanno appreso che 3
malviventi, appostati nelle immediate vicinanze
dell’abitazione del funzionario delle Poste, paventando
il possesso di un’arma, gli avevano intimato di
consegnare le chiavi dell’auto di sua proprietà. I
malviventi, dopo avevano fatto salire la vittima a
bordo della sua auto, condotta da uno dei sequestratori.
L’uomo è stato condotto in una zona del quartiere San
Giovanni Galermo, dove era atteso da uno o due altri
malviventi. Il sequestrato è stato fatto scendere dalla
macchina, rimasta nelle mani dei rapinatori, ed è stato
fatto salire a bordo di uno scooter condotto dal
NICOSIA, ovviamente dopo essere stato privato degli
effetti personali e del telefono cellulare. Il
sequestrato è stato minacciato di gravi ritorsioni se
non avesse eseguito alla lettera gli ordini dei
malviventi secondo i quali avrebbe dovuto raccogliere e
consegnare al Nicosia i soldi custoditi nella cassaforte
dell’Ufficio postale da lui stesso diretto. Il
direttore insieme al rapitore, è giunto presso la
filiale dell’Ufficio postale di via Garibaldi dove ha
fatto ingresso, grazie alle chiavi di cui disponeva,
mentre il Nicosia attendeva all’esterno. Il funzionario
approfittando del momento propizio, utilizzando un
telefono dell’ufficio è riuscito a segnalare al 113
quanto stava accadendo. 2 equipaggi tempestivamente, si
sono portati sul posto e sono riusciti a bloccare ed
arrestare li NICOSIA. Sono in corso accertamenti per
addivenire all’identificazione degli altri complici.
Catania
– Polizia trova a S.Giorgio arsenale e soldi, 2 in
carcere. Gli agenti hanno tratto in arresto:
Agatino D’AGATA 40enne ed Alessandro Damiano PRIVITERA
23enne, ritenuti responsabili, in concorso tra loro,
di detenzione illegale di armi comuni da fuoco e di armi
clandestine, ricettazione delle stesse e detenzione
illegale di munizionamento.La polizia, nel corso di una
perquisizione eseguita nell’abitazione dei soggetti
nel quartiere “San Giorgio”, all’interno di una cavità
ricavata nel fondo di un pianoforte a coda, posizionato
in una stanza adibita a soggiorno, venivano rinvenute 4
pistole (3 semiautomatiche ed 1 rivoltella, tutte con
matricola abrasa) e numeroso munizionamento per le
stesse. L’atto di P.G. permetteva di rinvenire nella
camera da letto di D’AGATA Agatino, una cassaforte
murata, all’interno della quale veniva rinvenuta una
somma di denaro. I poliziotti, durante l’ispezione
della cassaforte si sono avveduti che il lato corto
della stessa, nella parte murata, era stato
accuratamente tagliato in modo da permettere l’accesso
alla camera d’aria, tra la parete in forati interna e
quella esterna. Gli agenti all’interno di detta
intercapedine hanno rinvenuto altro denaro, per un
totale complessivo di 27.000,00 euro (ventisettemila €)
circa, nonché cartucce parabellum ed 1 caricatore per
pistola. La perquisizione veniva estesa anche al garage
di Agatino D’AGATA, all’interno del quale, tra gli altri
veicoli, era parcheggiato, in evidente disuso, un
Renault Kangoo: all’interno della parte cassonata della
carrozzeria è stato rinvenuto 1 fucile calibro 12 con
matricola abrasa, riposto all’interno della propria
custodia, unitamente ad uno zaino al cui interno sono
state rinvenute una cartuccera e numerose cartucce
calibro 12. D’AGATA e PRIVITERA, pertanto, sono stati
dichiarati in arresto e condotti presso la Casa
Circondariale di Piazza Lanza a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Tremestieri Etneo CT – Dirigente X Reparto Mobile incontra
sindaco. Il Sindaco Santi Rando di mattina
nell’aula consiliare del palazzo di Città del Comune di
Tremestieri Etneo, ha incontrato il nuovo Dirigente del
X Reparto Mobile, Primo Dirigente dott. Giangiacomo
Triglione. Il presidente del consiglio comunale
Ferdinando Smecca con una rappresentanza di consiglieri,
assessori e funzionari erano presenti insieme al primo
cittadino. Il dott. Triglione, insieme al Sindaco che
ha avuto parole di apprezzamento per l’operato della
Polizia di Stato, ha concordato una serie di incontri
con gli studenti della scuola primaria del centro etneo
che saranno accolti in visita nella Caserma Rinaldi,
sede del Reparto Mobile.
Randazzo
CT
– Lupara e droga in auto, 65enne Sciacca in manette.
I Carabinieri della Compagnia di Randazzo hanno
arrestato Antonino SCIACCA65enne
di Bronte (CT), padre di Vincenzo SCIACCA 40enne, già
detenuto, e ritnuto elemento di spicco del clan mafioso
catanese “Mazzei”.
I militari di pomeriggio, a conclusione di attività
info-investigativa, hanno proceduto ad una
perquisizione in un terreno di proprietà del 65enne
estendendola anche alla sua auto, una Mercedes Classe E,
dove hanno rinvenuto, occultati sotto il sedile
posteriore, 1 fucile doppietta a canne mozze calibro 12,
con matricola abrasa ed armato con 2 cartucce, ulteriori
5 cartucce dello stesso calibro e 13 dosi di cocaina,
per un peso complessivo di 10 grammi, il tutto
sottoposto a sequestro. Il fucile, in buono stato d’uso,
sarà inviato al Reparto Investigazioni Scientifiche di
Messina per gli accertamenti tecnico-balistici del caso
e per stabilire se lo stesso sia stato utilizzato in
eventi criminosi.L’arrestato, che dovrà rispondere dei
reati di detenzione
illecita di arma clandestina e detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – CC preso topo appartamento con oro rubato: in manette.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato
Santo CULTRERA42enne, di Catania, per furto aggravato. Una telefonata
pervenuta al 112 da parte di un anonimo interlocutore di
sera ha segnalato un furto in atto in un’abitazione.
Una pattuglia è intervenuta in via Quintino Sella
bloccando uno che a piedi percorreva quella via. Il
fermato, subito perquisito, è stato trovato in possesso
di vari monili in oro per un valore complessivo di 4.500
euro circa, rubati poco prima in un appartamento ubicato
nelle vicinanze. La refurtiva è stata restituita al
legittimo proprietario. L’arrestato è stato associato
nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Biancavilla
CT - Brillo aggredisce madre e le danneggia
auto. Il soggetto è stato bloccato, arrestato dai
CC ed associato in comunità recupero. I Carabinieri
della Stazione di Biancavilla (CT) coadiuvati dai
militari del XII BTG “Sicilia” hanno arrestato un
32enne, del luogo, per maltrattamenti in famiglia,
danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale. I
militari, di sera, su richiesta della locale Centrale
Operativa, sono intervenuti in una via del centro
cittadino di Biancavilla (CT) dove era stata segnalata
una lite in famiglia. I Carabinieri giunti sul posto
hanno bloccato un 32enne sulla strada, in un evidente
stato di agitazione dovuto agli effetti dell’alcool,
accertando che lo stesso poco prima aveva aggredito
verbalmente la madre, con la quale convive e danneggiato
l’autovettura della donna. Il soggetto, che ha cercato
di aggredire anche i militari intervenuti per calmarlo,
è stato subito immobilizzato. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
associato in una comunità di recupero della zona in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Catania– CC, rinvenutoarsenale in casa abbandonata a centro
storico.
I Carabinieri di Piazza Dante ieri sera hanno
effettuato un servizio straordinario di controllo del
territorio nel centro storico cittadino, scandagliando
in particolare diversi spazi condominiali, cortili ed
aree dove vi sono delle abitazioni o edifici
abbandonati. I militari, durante il servizio in una
casa in stato di abbandono in via Vadalà hanno rinvenuto
e sequestrato un piccolo arsenale composto da 1
fucile cal.12 marca Beretta, 1 carabina marca Marlin
Safety , 1 carabina cal. 22 e 4 pistole, modello ad
avancarica, monocolpo. Le indagini sono in corso e
diverse sono le piste investigative aperte al fine di
verificare se tali armi siano ricollegabili a qualche
sodalizio mafioso cittadino. I fucili e le pistole, che
si presentavano in ottimo stato, saranno inviate al Reparto
Investigazioni Scientifiche di Messina per
gli accertamenti tecnico balistici del caso e per
stabilire se le stesse siano state utilizzate in
eventuali azioni criminose.
Catania – Lotta mafia: Procuratore Repubblica ZUCCARO a Centro
Operativo DIA Catania ricevuto da Capo PANVINO. Il
dr. Carmelo ZUCCARO, Procuratore della Repubblica di
Catania, di mattina si è recato in visita al Centro
Operativo di Catania, dove ha incontrato il Capo Centro
1° Dir. Della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO, i
Funzionari, gli Ufficiali ed il personale in servizio
presso la struttura, nonché una rappresentanza della
dipendente Sezione Operativa di Messina. Il massimo
rappresentante della Procura nel corso della visita ha
fatto un’analisi delle numerose attività di lotta al
fenomeno mafioso, che hanno visto impegnata la D.I.A.,
in piena sinergia con la Direzione Distrettuale
Antimafia etnea, ed ha affrontato tematiche sia sul
piano delle operazioni di polizia giudiziaria che su
quello dell’aggressione ai patrimoni illeciti delle
organizzazioni criminali mafiose, presenti ed operanti
nella fascia della Sicilia orientale, estese sulle
province di Catania, Ragusa e Siracusa e, con il
supporto della dipendente Sezione DIA, anche della
provincia di Messina. I funzionari hanno evidenziato
l’importanza per l’intensa attività di monitoraggio
svolta in tutte le province della Sicilia orientale per
prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli
appalti pubblici, con numerosi accessi ai cantieri in
opera ed approfonditi accertamenti e riscontri, che
hanno consentito alle Prefetture competenti di adottare
i provvedimenti di interdittiva antimafia, nei confronti
delle società che hanno evidenziato criticità in tal
senso. La D.I.A. di Catania, a conclusione
dell’incontro, ha assicurato al dr. ZUCCARO, nel segno
della continuità con il predecessore dr. Giovanni SALVI,
il massimo impegno la collaborazione nel contrasto alle
organizzazioni criminali ed a quell’area grigia che
funge da cerniera tra mafia e colletti bianchi,
nell’aggressione ai patrimoni illeciti mafiosi.
Catania
-
Mafia: DIA sequestra villa ed auto a presunto contiguo
dei Santapaola. Gli uomini della Direzione
Investigativa Antimafia di Catania, hanno dato
esecuzione ad un decreto di confisca beni emesso ai
sensi delle vigenti disposizioni antimafia dal locale
Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione, ad esito degli
accertamenti delegati dal Procuratore della Repubblica
di Catania dr. Carmelo ZUCCARO, nei confronti di
Roberto MORABITO, 49enne, ritenuto contiguo ai
Santapaola del gruppo di Picanello, condannato – in via
definitiva – per tentato omicidio e per una serie di
rapine commesse tra Catania ed alcune città della
Toscana. Il Tribunale, con il decreto ha disposto la
confisca di una elegante villetta nel centro cittadino e
di una autovettura, per un valore di circa 500.000 euro.
Il soggetto, già condannato in via definitiva per
tentato omicidio e per una serie di rapine commesse tra
Catania ed alcune città della Toscana, con sentenza del
10 giugno 2013 dalla 2^ Sezione del Tribunale di Catania
–, è stato condannato alla pena complessiva di 9 anni e
8 mesi di reclusione per estorsione, usura ed
installazione di apparecchiature atte ad intercettare ed
impedire conversazioni telegrafiche e telefoniche.
Il decreto ha disposto tra l’altro la sottoposizione
alla misura di prevenzione personale della sorveglianza
speciale per la durata di anni 2 (due) e mesi 6 (sei)
con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sono
state confiscate una elegante villa nel centro cittadino
e un’autovettura, per un valore stimato in circa
500.000,00 euro. Le indagini di natura
economico-finanziaria e patrimoniale delegate dal
Procuratore dr. Carmelo ZUCCARO ed espletate dal Centro
Operativo D.I.A. di Catania diretto dal Primo Dirigente
della P. di S. dott. Renato PANVINO - hanno evidenziato
profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il
patrimonio posseduto dal MORABITO e dai suoi familiari,
tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale,
di una illecita acquisizione patrimoniale. La confisca
del patrimonio di Roberto MORABITOtrae la sua
genesi dall’applicazione delle norme giuridiche vigenti
di contrasto alla criminalità organizzata, testimonia
certamente una costante attenzione all’evoluzione del
fenomeno mafioso da parte della Magistratura in stretta
collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia.
L’attività del Centro Operativo di Catania è incentrata
sul c.d. principio di “doppia azione”, mira non
soltanto a contrastare il fenomeno mafioso assicurando
alla giustizia gli organici ai sodalizi criminali, ma
anche ad aggredire le organizzazioni criminali sul piano
patrimoniale, sottraendo loro e acquisendo alla
disponibilità dello Stato i patrimoni illeciti, con gli
strumenti forniti dall’attuale legislazione antimafia.Mafia:
DIA sequestra villa ed auto a presunto contiguo dei
Santapaola. Gli uomini della Direzione
Investigativa Antimafia di Catania, stanno dando
esecuzione ad un decreto di confisca beni emesso ai
sensi delle vigenti disposizioni antimafia dal locale
Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione, ad esito degli
accertamenti delegati dal Procuratore della Repubblica
di Catania dr. Carmelo ZUCCARO, nei confronti di
Roberto MORABITO, 49enne, ritenuto contiguo ai
Santapaola del gruppo di Picanello, condannato – in via
definitiva – per tentato omicidio e per una serie di
rapine commesse tra Catania ed alcune città della
Toscana. Il Tribunale, con il decreto ha disposto la
confisca di una elegante villetta nel centro cittadino e
di una autovettura, per un valore di circa 500.000 euro.
Linguaglossa
CT – Con ascia contro avversario, CC rumeno in
carcere. I Carabinieri della Stazione di
Linguaglossa (CT), collaborati dai colleghi del
radiomobile della Compagnia di Randazzo (CT), hanno
arrestato Vasile Danut MARIAN 30enne di
origini romene, per tentato omicidio e porto abusivo di
arma bianca. Il soggetto, ieri sera, in Piazza Vespri
Siciliani a Linguaglossa, per futili motivi ed armato di
ascia, ha tentato di colpire ripetutamente un
connazionale, di 21 anni, non riuscendovi solo per le
urla della gente presente che l’hanno costretto a
desistere e fuggire. I carabinieri allertati hanno
immediatamente braccato, rintracciato e disarmato il
personaggio. L’ascia è stata sequestrata mentre
l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania a
Piazza Lanza.
Maletto
CT
– CC, piromane 66enne ammanettato. I Carabinieri
della Stazione di Maletto (CT), collaborati dai colleghi
del radiomobile della Compagnia di Randazzo (CT), hanno
arrestato nella flagranza, Luigi MINEO
66enne,del posto,reo di incendio
aggravato. L’incendiario, stanotte, senza
giustificazione plausibile, mettendo a rischio delle
vite umane nonché la tratta ferroviaria della
Circumetnea, ha appiccato il fuoco ad un’area a verde
incolta aderente a numerose abitazioni civili, dandosi
poi alla fuga. I militari, avvisati da alcuni cittadini
terrorizzati al 112, sono immediatamente intervenuti sul
posto e, dopo un breve inseguimento lungo vie cittadine,
sono riusciti a bloccare ed ammanettare il piromane.
L’incendio, per fortuna, è stato domato dai Vigili del
Fuoco del locale distaccamento. L’arrestato, su
disposizione del magistrato di turno, è stato associato
nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Riposto CT
–Meccanico in prognosi riservata, picchiato dopo
mancata riparazione auto moglie: CC cliente in manette.
Mauro LOMAZZO 49enne è finito nel carcere di
Catania a Piazza Lanza poiché ritenuto responsabile di
lesioni personali gravi. L’aggressione si è verificata
ieri pomeriggio in una officina meccanica in viale
Immacolata a Riposto, in provincia di Catania. Una
donna era presentata in officina e pretendeva che
l’autovettura consegnata lunedì scorso le fosse
immediatamente restituita con i lavori di riparazione
pattuiti. Il meccanico, 62enne ha, riferito alla cliente
di non avere potuto terminare i lavori di riparazione e
che sperava di concluderli in serata. Il lavoratore alle
insistenti rimostranze della donna, l’ha pregata
cortesemente di uscire dall’officina poiché era ora
della pausa pranzo, pregandola di ritornare in serata,
poi poggiandole una mano sulla spalla l’ha accompagna
all’uscita. La scena è stata notata dal marito il quale
imbestialito, è entrato nell’officina ed ha iniziato a
colpire con calci e pugni il malcapitato. Qualcuno ha
chiamato per fortuna il 112, permettendo l’intervento
alla pattuglia della locale Stazione che, giunta
immediatamente sul posto, ha bloccato ed ammanetta
l’aggressore. I carabinieri hanno soccorrendo la vittima
che è stata trasportata d’urgenza, tramite ambulanza del
118, nell’Ospedale Cannizzaro di Catania dov’è tuttora
ricoverata in prognosi riservata in conseguenza di un “trauma
cranico con frattura della rocca petrosa destra otoragia
dx”. L’arrestato Mauro LOMAZZO, espletate le
formalità di rito, è stato associato nel carcere di
Catania a Piazza Lanza poiché ritenuto responsabile di
lesioni personali gravi.
Catania
-
video operazione Mafia: duro colpo ai Santapaola: 35 arresti, oltre
100 perquisizioni. Oltre 300 Carabinieri impegnati
dalle prime ore del mattino è in corso a Catania una
imponente operazione del Comando Provinciale. I militari
stanno passando al setaccio un intero agglomerato della
periferia sud della città, il quartiere Librino,
considerato il più redditizio “supermarket” della droga,
in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale etneo, su richiesta della locale Direzione
Distrettuale Antimafia, nei confronti di 35 persone per
i reati di associazione mafiosa, armi e traffico di
stupefacenti, ritenute appartenenti al gruppo dei Nizza
della famiglia Santapaola, tra i più agguerriti
ed organizzati del panorama criminale catanese,
capeggiato da Andrea NIZZA, irreperibile dal dicembre
2014 ed inserito nell’elenco dei “latitanti più
pericolosi” del Ministero dell’Interno. I carabinieri,
nel corso delle indagini, condotte dal Nucleo
Investigativo dal 2014 al 2016, hanno sequestrato un
arsenale costituito da oltre 50 armi, tra pistole,
fucili e mitragliatrici, e sono state accertate le
dinamiche del gruppo mafioso, soprattutto in relazione
alla gestione di numerose “piazze di spaccio” cittadine.
I particolari dell’operazione illustrati nel corso di
una conferenza stampa che alle ore 11 presso la sala
stampa della Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania.
Catania– Polizia scopre traffico 8kg cocaina, presi 6 corrieri,
speronata auto agenti. La droga, immessa sul
mercato, avrebbe fruttato non meno di 2.000.000€.
Uomini della Polizia di Stato hanno tratto in arresto:
AntonioNOCITA 33enne già noto; Fabio
AntonioRAPISARDA 28enne già noto;
Giacomo SAGONE 35enne; Giuseppe CARERI 44ennegià noto; Placido VENTRE 50enne già noto;
Carmine MUSUMECI 28enne. I personaggi sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di
detenzione e trasporto di sostanza stupefacente del tipo
cocaina, resistenza a P.U., danneggiamento aggravato e
lesioni. Agenti della Squadra Mobile - Sezione
“Antidroga”, lungo la Strada Provinciale nr. 12, nel
corso di un servizio volto a frenare il fenomeno dello
spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato 1 auto
Suzuki Swift ed 1 FIAT 500X che facevano da staffetta
ad 1 autoarticolato. la vettura Suzuki Swift ed il
camion successivamente si sono immessi in una strada
sterrata dove gli occupanti dell’autoarticolato hanno
consegnato al conducente della Suzuki 1 busta che lui ha
riposto nell’abitacolo. La Suzuki Swift a questo punto,
ha lasciato la strada interpoderale per imboccare la
S.P. 12 in direzione Catania, preceduta dalla Fiat 500X
che era rimasta in attesa lungo la strada provinciale,
mentre il camion si dirigeva verso il casello
autostradale di San Gregorio di Catania. L’Antidroga,
dopo un breve pedinamento è riuscita a bloccare l’auto
FIAT 500X con a bordo Antonio NOCITA, Fabio Antonio
RAPISARDA e Giuseppe CARERI, mentre il conducente della
vettura Suzuki Swift, alla vista dei poliziotti, si è
dato alla fuga, lanciando 1 busta, prontamente
recuperata dal personale operante. L’involucro
conteneva 7 panetti di sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di 8 kg. circa.Altri
uomini, a bordo di auto “civetta”, hanno intimato al
conducente della Suzuki Swift, successivamente
identificato nel citato Giacomo SAGONE, di fermarsi, ma
questi, ancora una volta nel tentativo di guadagnare la
fuga, ha accelerato repentinamente la marcia speronando
l’auto della Polizia, senza tuttavia riuscire
nell’intento di fuggire. 3 poliziotti hanno riportato
lievi ferite allo stesso modo di SAGONE. I conducenti
del camion identificati in Placido VENTRE e Carmine
MUSUMECI venivano invece bloccati nei pressi del casello
autostradale di San Gregorio. I poliziotti, nel corso
del servizio hanno dato prova di estremo coraggio,
agendo di notte in una zona isolata ed esponendosi a
rischio pur di bloccare i malviventi i quali erano
pronti a tutto per salvaguardare se stessi e la
“preziosa” merce. Espletate le formalità di rito, gli
arrestati sono stati associati presso il carcere di
Catania “piazza Lanza” a disposizione della competente
Autorità Giudiziaria.
Aci Sant’Antonio
CT-Rapina a MD Mascalucia: CC, 1 in identificato.
I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT)
hanno arrestato
Danilo
Angelo CALÌ 25ennedi San Giovanni La Punta
(CT), in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania.
Gli investigatori hanno comparato le dinamiche
criminali di 2 rapine avvenute lo scorso 18 aprile: 1
ad Aci Sant’Antonio ed 1 a Mascalucia (CT). il
medesimo gruppo criminale assaltò a mano armata i
rispettivi supermercati della catena MD. Gli
investigatori sono riusciti, tramite gli indumenti
indossati e lo scooter utilizzato, a collocare il reo in
entrambe le rapine. I carabinieri hanno definito i
“ruoli” che lo videro, nella prima “interpretare”:
prima il “palo” e nella seconda, proprio a Mascalucia,
attore attivo, con l’aiuto di 1 complice ancora da
identificare. Il reato commesso con il volto
parzialmente travisato ed armato di pistola, permise di
realizzare 700 euro in contanti. Il giovane malvivente è
stato raggiunto dal provvedimento cautelare nel carcere
di Catania Piazza Lanza dov’era già recluso per la
precedente rapina.
Catania –9 kg cocaina tra camera letto e cucina, Antidroga 1
in manette. La Polizia di Stato ha tratto in
arresto: Vittorio PARISI 53enne già noto,
responsabile di detenzione ai fini di spaccio di ingente
quantità di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Uomini della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” a
seguito di attività info-investigativa, avevano appreso
che nella giornata di sabato 18 giugno sarebbe giunto in
centro città un carico di droga destinata a Vittorio
PARISI domiciliato a Misterbianco (CT). Gli
investigatori hanno predisposto, sin dalla mattina, un
servizio mirato di osservazione nei pressi del domicilio
del PARISI con l’impiego di diverse pattuglie
dell’Antidroga. Gli uomini della Mobile dopo una
prolungata attesa, hanno notato il soggetto uscire a
piedi dall’abitazione ed allontanarsi, ed hanno deciso
di procedere al controllo. PARISI ha manifestato
evidenti segni di insofferenza, ingiustificati visto le
circostanze di tempo e di luogo. Gli investigatori,
insospettiti dall’anomalo comportamento del soggetto
hanno deciso di eseguire immediatamente una
perquisizione domiciliare a seguito della quale sono
stati rinvenuti e sequestrati 9 panetti di cocaina
(alcuni riportanti la scritta “Teka” “500”
“Generali” e “James”) per un peso
complessivo di 9 kg. circa, in parte occultati nella
camera da letto ed in parte in cucina. I poliziotti
nell’abitazione hanno rinvenuto anche uno “scanner”
rivelatore di microspie. La droga del valore di circa
450.000€, avrebbe fruttato su “piazza” oltre
2.000.000€circa. Vittorio PARISI espletate le formalità
di rito, è stato associato presso il carcere di piazza
Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– 2 violazioni con evasione domiciliare: 1 in
carcere, 1 in casa. Poliziotti delle Volanti dell’UPGSP
ieri, hanno arrestato i già noti catanesi Giovanni
Agatino DISTEFANO 34enne per evasione dagli arresti
domiciliari e Francesco COPPOLA 41enne perché
destinatario di un’ordinanza che revoca la misura
cautelare degli arresti domiciliari sostituiendols con
la custodia in carcere. DISTEFANO è stato catturato nel
corso dell’attività di controllo del territorio quando,
transitando per via Plebiscito, i poliziotti l’hanno
notato all’interno di un gruppo di persone che
dialogavano tra loro i quali, alla vista degli agenti,
hanno interrotto la discussione e si sono allontanati.
Tutti i soggetti sono stati bloccati immediatamente e
identificati. I tutori dell’ordine hanno poi verificato
la posizione del DISTEFANO il quale è risultato essere
sottoposto alla misura cautelare degli arresti
domiciliari con la concessione del permesso lavorativo
presso un’attività commerciale ubicata all’interno del
porto di Catania dove, in effetti, non si trovava. Anzi,
gli altri tre individui con cui si accompagnava sono
risultati già noti anche per associazione mafiosa. Il
personaggio alla luce di quanto scoperto è stato
arrestato e, su disposizione del P.M. di turno, è stato
sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del
giudizio direttissimo. Gli uomini delle volanti alle ore
20.00, si sono recati in via Musumeci, presso
l’abitazione del noto Francesco COPPOLA, allo scopo di
eseguire nei suoi confronti l’ordinanza emessa dal
Tribunale di Catania. Il Giudice a seguito delle
numerose violazioni delle prescrizioni, ha revocato la
misura cautelare degli arresti domiciliari,
sostituendola con quella della custodia cautelare in
carcere. I tutori dell’ordine in esecuzione
dell’ordinanza hanno tradotto COPPOLA presso la locale
Casa Circondariale a piazza Lanza.
Misterbianco
CT
– Droga, 2 anni ai
domiciliari.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno
arrestato ai
domiciliari
Domenico SORRENTINO
22enne, del posto, in esecuzione di un ordine di
carcerazione emesso dal Tribunale di Catania.
Riconosciuto dai giudici colpevole di detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso
a Catania nel dicembre del 2014, dovrà scontare la pena
inflittagli, equivalente ad 2 anni di reclusione oltre
al pagamento di 3.000 euro di multa, ed è stato
ristretto nel suo domicilio.
Maniace
CT
– Antimafia: DIA ispeziona cantiere, sequestro per
violazioni. La Stazione Carabinieri di Maniace, in
sinergia con gli altri organi intervenuti, ha proceduto
al sequestro dell’impianto di calcestruzzo ed a
segnalare all’Autorità Giudiziaria il responsabile
dell’attività produttiva, G.S.A. 65enne,
amministratore unico della società “C.G.M. dei F.lli
GALATI”.
I controlli preventivi antimafia, sono stati disposti
dal Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO,
ed eseguiti dal “Gruppo Interforze” – istituito presso
l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania - composto
da rappresentanti della D.I.A., della Polizia di Stato,
dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del
Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del
Lavoro, nell’occasione integrato anche con personale del
Servizio Ambiente e Polizia Provinciale della città
metropolitana di Catania. I tutori dell’ordine hanno
sottoposto ad ulteriori controlli amministrativi la
società di calcestruzzi “C.G.M. dei F.lli GALATI”, a
Maniace, e proceduto al sequestro preventivo di un
impianto di calcestruzzi poiché sprovvisto della
necessaria autorizzazione alle emissioni in atmosfera, e
della relativa A.U.A., in violazione di quanto previsto
dalla normativa ambientale all’art.269 comma 1 del D.Lgs
152/2006.
Catania
– Polizia filma pusher, vende droga col cestino da
balcone di casa. Agenti della Polizia di Stato hanno
tratto in arresto:
Santo Oreste D’ARRIGO 31enne, ritenuto responsabile
del reato di detenzione illegale ai fini di spaccio di
sostanze stupefacente del tipo cocaina,
hashish e marijuana. Uomini della Sezione
“Antidroga” nell’ambito dell’attività di contrasto al
fenomeno dello spaccio di stupefacenti su piazza,
avevano appreso che in corso Indipendenza, uno aveva
avviato, nelle ore serali, una fiorente attività di
spaccio di stupefacenti presso la propria abitazione,
utilizzando il sistema del c.d “panaro” - cesto
in vimini - per vendere la droga e ricevere, in cambio,
il denaro. Il sistema si era rivelato non solo ingegnoso
ma consentiva allo spacciatore di far passare
inosservata la sua condotta illecita. La notizia veniva
appositamente verificata dagli uomini della Sezione
Antidroga con mirati servizi di p.g., corredati da
video-riprese, che consentivano l’identificazione del
furbo, l’individuazione dell’abitazione svelando le
modalità dello spaccio. Le immagini, abbinate alla
tradizionale attività di p.g. - riscontro delle
cessioni tramite il controllo degli acquirenti – hanno
permesso ai poliziotti di accertare come dalla veranda
della propria cucina, D’ARRIGO servendosi di un secchio,
assicurato ad una corda, effettuava la cessione dello
stupefacente, previo pagamento dello stesso. Gli uomini
dell’Antidroga, dopo avere acquisito indubbi riscontri
circa l’attività di spaccio in flagranza, hanno eseguito
una perquisizione domiciliare nell’abitazione del
D’ARRIGO ad esito della quale, hanno rinvenuto e
sequestrato: 2 involucri in plastica contenente sostanza
stupefacente del tipo marijuana per un peso
complessivo di grammi 18, 1 involucro in cellophane
trasparente con apice termosaldato contenente sostanza
stupefacente del tipo cocaina per un peso
complessivo di gr. 4, sostanza stupefacente del tipo
hashish per un peso complessivo di gr. 68.,1
bilancino di precisione e materiale per il
confezionamento. 1.500 euro in contanti. Espletate le
formalità di rito, il soggetto è stato associato presso
la casa circondariale di piazza Lanza a disposizione del
P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di
Catania.
Misterbianco
CT
– CC, chiusa casa per anziani fuori norma. I
Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT),
coadiuvati da personale del Nucleo Antisofisticazioni e
Sanità di Catania, hanno effettuato diversi controlli in
strutture adibite all’assistenza degli anziani
esistenti nella zona denunciando un 19enne, di Catania.
I militari durante un’ispezione nella casa famiglia
“Madonna del Carmine”, con sede in via Etna 198, di cui
il giovane era il titolare, hanno accertato che
l’attività era priva di ogni forma di autorizzazione, e
che per i 10 ospiti presenti non erano state comunicate
le generalità agli organi competenti. I militari,
durante l’ispezione, hanno inoltre riscontrato la
presenza di alcuni lavoratori impiegati in nero. La
struttura, su proposta dell’Arma, è stata
definitivamente chiusa dal Sindaco dopo che gli anziani
sono stati trasferiti in idonee strutture della medesima
tipologia.
Catania
– DIA sequestra ad Adrano impianto calcestruzzo non a
norma. Poliziotti del Commissariato di PS di Adrano,
in sinergia con gli altri organi intervenuti, hanno
proceduto al sequestro dell’impianto di calcestruzzo ed
a segnalare all’Autorità Giudiziaria il responsabile
dell’attività produttiva, V.P. 70enne e B.S.
79enne, amministratore unico della società “Calcestruzzi
dell’Etna. Il “Gruppo Interforze” – istituito presso
l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania - composto
da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato,
dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del
Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del
Lavoro, nell’occasione integrato anche con personale del
Servizio Ambiente e Polizia Provinciale della Città
Metropolitana di Catania e del Distretto Minerario di
Catania, nel prosieguo dei controlli preventivi
antimafia, disposti dal Prefetto di Catania, dott.ssa
Maria Guia FEDERICO, ha proceduto al sequestro
preventivo di un impianto di calcestruzzi poiché
sprovvisto della necessaria autorizzazione alle
emissioni in atmosfera, e della relativa A.U.A., in
violazione di quanto previsto dalla normativa ambientale
all’art.269 comma 1 del D.Lgs 152/2006. Il personale del
distretto minerario di Catania, nel quadro dei controlli
presso l’impresa di estrazione denominata “Cra Group”,
ha disposto l’immediata sospensione delle attività
lavorative, rilevando nella gestione dei due impianti di
frantumazione esistenti all’interno dell’area di cava
delle macroscopiche violazioni alla normativa sulla
sicurezza sui luoghi di lavoro.
Aci Sant’Antonio
CT
– Detenzione armi, CC denunciano padre figlio. I
Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT)
hanno arrestato, nella flagranza, i due congiunti,
rispettivamente padre di 67anni e figlio 34 anni, per
detenzione illegale di armi comuni da sparo. I militari
nel corso di un servizio mirato al controllo delle
armi, hanno perquisito l’abitazione rinvenendo e
sequestrando 1 fucile, tipo doppietta, calibro 12,
marca Damas Anglais, mai denunciato ed appartenuto,
sembra, ad un loro parente, deceduto nel 2011.
Preventivamente, per poi procedere alla richiesta di
revoca dell’autorizzazione a detenere armi, i CC hanno
altresì sequestrato le seguenti armi legalmente
detenute: 1 fucile marca Italarm cal.16; 1 fucile marca
Franchi calibro 12 ; 1 fucile marca Breda calibro 12; 1
fucile da caccia semiautomatico marca Franchi modello
712 light calibro 12; 1034 cartucce da caccia cal. 12;
51 cartucce da caccia cal.16; 6 cartucce da caccia
cal.28.
Catania
– Viola restrizioni, CC 1 preso. I Carabinieri
del Nucleo Radiomobile hanno bloccato Vincenzo Angelo
MARCHESE 30enne, catanese, per evasione. Il personaggio, benché sottoposto
agli arresti domiciliari, stamani è stato sorpreso da
una gazzella dell’Arma mentre era fuori dalla sua
abitazione, senza giustificato motivo, in palese
violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato trattenuto temporaneamente in una camere di
sicurezza in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo.
Catania
–Infiltrazioni mafia : DIA ispeziona cantieri in zona
Adrano. Uomini della Direzione Investigativa
Antimafia di Catania, nell’ambito dei compiti
istituzionali di monitoraggio delle imprese operanti nei
settori considerati a rischio di infiltrazione
antimafia, in ottemperanza ai Decreti emanati dal
Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO, ha
diretto e coordinato 2 accessi ispettivi presso 1
impresa di estrazione ed 1 impresa di calcestruzzi
situate entrambe nel territorio di Adrano. Il controllo
della DIA, riguardante tutte le imprese coinvolte nel
ciclo di lavorazione degli inerti, effettuato in
sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso
l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania e composto
da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato,
dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del
Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del
Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni
mafiose nei cantieri di lavoro. Gli accessi alle aree di
cantiere, effettuati nell’occasione, in collaborazione
anche con personale dell’ASP, del Distretto Minerario e
del dipartimento ambiente del libero consorzio comunale
di Catania, sono stati effettuati in maniera tale da non
ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso
il controllo di operai e mezzi riconducibili alle
imprese destinatarie dei controlli. Gli assetti
societari, i rapporti contrattuali in essere, le
maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati,
saranno oggetto di accertamenti e riscontri al fine di
rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti
da parte della criminalità organizzata.
Catania
– Rapine : operazione “Smoke free”, 5 misure in
carcere, 1 dipendente infedele. La Polizia di
Stato, nelle prime ore della mattinata, su delega della
Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha
dato esecuzione ad 1 ordinanza di custodia cautelare,
emessa il 7 giugno 2016 dal G.I.P. del Tribunale di
Catania, nei confronti di: Concetto AIELLO
40enne, già agli arresti domiciliari per altra causa;
Massimiliano ARENA 32enne, inteso “Massimo”, già
detenuto per altra causa; Giovanni GAGLIANO
25enne già noto; Salvatore LO RE 37enne già noto;
Vincenzo VERGA 41enne, già agli arresti
domiciliari per altra causa. I 5 personaggi sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di
associazione per delinquere finalizzata alla commissione
di rapine e furti in appartamento, nonché ricettazione e
detenzione e porto illegale di armi da fuoco. Il
provvedimento giudiziale ha accolto gli esiti di
un’attività investigativa - anche di tipo tecnico -
coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica e
condotta dalla Squadra Mobile - Sezione Reati contro il
Patrimonio “Squadra Antirapine” a seguito della
constatazione di un elevato numero di segnalazioni di
rapine perpetrate nell’arco temporale giugno 2014 -
marzo 2015, ai danni della società che effettua la
distribuzione di tabacchi in ambito locale. L’analisi
della polizia condotta sul fenomeno aveva fatto rilevare
che nel solo territorio di Catania e provincia, a
decorrere dalla seconda metà del 2013, lungo tutto
l’anno solare 2014 e sino ai primi mesi del 2015, una
ditta risultava avere subito, complessivamente, 14
rapine con la sottrazione di quantitativi vari di
tabacchi lavorati nazionali ed esteri, con conseguente
ingente danno patrimoniale (ogni singolo scatolo,
contiene sigarette per un controvalore di rivendita al
pubblico di circa euro 2.200). Le indagini tecniche non
disgiunte da attività condotta sul territorio (
appostamenti, pedinamenti, visione delle immagini dei
fatti-reato) condotte dalla “Squadra Antirapine”
nell’arco temporale gennaio - luglio 2015 hanno
consentito di accertare l’esistenza di un’associazione
criminale capeggiata da Giovanni GAGLIANO il quale,
essendo stato dipendente della società di distribuzione
tabacchi, utilizzava le conoscenze acquisite - relative
ai percorsi dei furgoni, alle sedi dei destinatari delle
forniture, ai sistemi di antifurto posti sui mezzi - per
organizzare, dettagliatamente le rapine. Gli
investigatori all’associazione hanno contestato 3 rapine
aggravate commesse rispettivamente il 3 giugno 2014, il
10 febbraio ed il 13 marzo 2015 e 3 furti aggravati in
abitazione commessi a Catania ed in alcuni comuni della
provincia rispettivamente il 23 febbraio 12 e 18 marzo
2015. Gli inquirenti a GAGLIANO hanno altresì,
contestato la detenzione illegale di 2 pistole
semiautomatiche. Massimiliano ARENA tra i destinatari
del provvedimento è il figlio del noto Giovanni ARENA
59enne in atto detenuto, il quale era latitante dal
1993, ed inserito nell’elenco dei latitanti di massima
pericolosità facenti parte del “Programma Speciale di
ricerca” catturato dalla Squadra Mobile di Catania il
26 ottobre 2011. Gli inquirenti a Massimiliano ARENA
hanno contestato il reato di detenzione e porto illegale
di arma comune da sparo e quello di minaccia aggravata
proprio ai danni dello stesso Giovanni GAGLIANO. Il
valore dei tabacchi asportati nelle 3 rapine ammonta a
180.000,00 euro. Un destinatario della misura
restrittiva si è reso irreperibile ed è attivamente
ricercato.
Catania
– Ceusi, CC eseguono mandato per import armi da
Slovacchia. I Carabinieri del Nucleo Investigativo
del Comando Provinciale di Catania il 7 giugno 2016,
hanno arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Catania, Carmelo PIACENTE
50enne
ritenuto esponente di spicco del clan mafioso “Ceusi”,
collegato all’organizzazione Cosa Nostra catanese
“Santapaola-Ercolano”, e la sua convivente Simona
PUCCIA
30enne, per traffico internazionale di armi
da guerra. L’attività investigativa, coordinata dalla
locale Direzione Distrettuale Antimafia, scaturisce da
un sequestro di armi effettuato nel giugno 2015 da
personale del Nucleo Investigativo presso gli uffici di
smistamento della ditta spedizioni “T.N.T.” del
capoluogo etneo, dove veniva rintracciato 1 pacco
contenente 2 mitragliette ed 1 pistola con relativo
munizionamento. I miliari, dalle prime investigazioni
avevano accertato che la spedizione era stata effettuata
da Carmelo PIACENTE che si era reso immediatamente
irreperibile. I carabinieri, sin dalle prime fasi delle
indagini avevano desunto che il soggetto aveva
organizzato un vero e proprio traffico di armi
acquistate nella Repubblica Slovacca che successivamente
venivano spedite a Malta per poi essere verosimilmente
mandate in Nord Africa. La polizia francese, con la
cooperazione di Europol, il 23 giugno 2015 durante un
controllo presso l’aeroporto di Marignane (Francia),
aveva rinvenuto 3 pistole ed 1 mitragliatrice, nascoste
in un pacco spedito proprio da Carmelo PIACENTE dal
capoluogo etneo con destinazione Malta. Il personaggio,
il 12 settembre 2015, al termine di un breve periodo di
irreperibilità, veniva tratto in arresto, ad Aci Trezza
(CT), in esecuzione del provvedimento di fermo, emesso
dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale
Antimafia - presso il Tribunale di Catania. I
carabinieri dai successivi accertamenti delegati
dall’Autorità Giudiziaria di Catania hanno documentato
che Carmelo PIACENTE, e la convivente Simona PUCCIA,
aveva acquistato dalla ditta AFG-SECURITY CORPORATION
s.r.o, con sede in Slovacchia, oltre 160 tra armi da
guerra e comuni da sparo disattivate, ma comunque non
commerciabili in Italia, per un importo di circa
45.000,00 euro. PIACENTE, approfittando di una
legislatura meno restrittiva in materia di disposizioni
sulle armi in vigore in quel paese, aveva acquistato dal
sito internet della società slovacca armi che erano
state rese “inerti” soltanto attraverso la semplice
interposizione nella canna di un fermo in metallo che,
successivamente, aveva rimosso rendendole efficienti. Le
indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia
e dai Carabinieri di Catania hanno consentito di
dimostrare, altresì, che PIACENTE aveva contatti con
soggetti egiziani, che risultano inseriti in sodalizi
dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,
per cui non si esclude che le armi potessero essere
destinate a organizzazioni paramilitari o terroristiche
in Nord Africa. La misura è stata notificata in carcere
a Carmelo PIACENTE mentre Simona PUCCIA è stata
arrestata all’alba da militari del Nucleo Investigativo
di Catania e tradotta presso la Casa Circondariale di
Catania a Piazza Lanza.
Catania
– Polposta avverte: virus informatico cattura dati
con mittente "Procura della Repubblica presso
Tribunale". La Polizia Postale e delle
Comunicazioni segnala che è in atto nuovo fenomeno di “phishing”,
ovvero tentativi per rubare dati personali od
informazioni riservate come dati account, numeri di
carte di credito, password o altro, in cui vi è l’invio
di e-mail aventi come falso mittente "Procura della
Repubblica presso Tribunale", col quale viene
notificato l’avviso di un procedimento penale a carico
del destinatario per una serie di illeciti commessi.
Il messaggio in questione invita il destinatario a
seguire un link per scaricare un documento informativo
che in verità contiene un virus. il dirigente del
Compartimento Polizia Postale “Sicilia Orientale” di
Catania Marcello La Bella dichiara: “Il consiglioè quello di tenere sempre aggiornato l'antivirus, non
cliccare assolutamente sui link indicati o aprire i file
“sospetti” e cestinare direttamente la mail senza
aprirla.”
Catania
–Droga: “catturandi” ammanetta 19enne condannato a 3
anni.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto Claudio
BONNICI 19enne, destinatario di ordine di esecuzione
per la carcerazione emesso il giorno 8 giugno 2016 dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania
– Ufficio esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra
Mobile - Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”,
dovendo espiare la pena di 3 anni, 5 mesi e 20gg. di
reclusione per reati in materia di stupefacenti.
Catania - 202° Annuale Fondazione Arma Carabinieri. La
cerimonia per il 202° anniversario della fondazione dell’Arma dei
Carabinieri si svolge, il 6 giugno, alle ore 18:30, nella caserma
“Vincenzo Giustino” di Piazza Giovanni Verga, storica sede del Comando
Provinciale Carabinieri di Catania. Il Comandante
Provinciale, Colonnello Francesco Gargaro, durante l’evento,
che vedrà
schierato un Reparto di formazione con rappresentanze delle singole
specialità dell’Arma, degli organismi di rappresentanza e dell’Associazione
Nazionale Carabinieri, alla presenza delle Autorità cittadine, riassume i
risultati conseguiti dall’Arma etnea e procede alla consegna delle
ricompense ai militari maggiormente distintisi in attività di servizio. I
momenti solenni della cerimonia sono : la lettura del
messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’Ordine del
Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio
Del Sette e la
consegna del premio “FRISCIA”, che quest’anno è alla memoria dell’Appuntato
dei Carabinieri
Gianluca SCIANNACA già in servizio alla Stazione Carabinieri di Ramacca(CT),
caduto nell’adempimento del dovere il 10 Gennaio del 2016.
Catania - Scoppia incendio in giardino asilo nido, polizia mette
in salvo bimbi ed insegnanti. Agenti del
Commissariato Sezionale di Nesima, hanno messo in salvo
4 bimbi di età compresa tra 1 e 3 anni e 2 maestre
dell’asilo nido comunale Arcobaleno in via Cannizzaro.
I poliziotti hanno ricevuto una richiesta d’ausilio da
parte dei Vigili del Fuoco per un incendio che stava
raggiungendo dei mezzi pesanti. Gli operatori di polizia
accortisi che l’incendio aveva oltrepassato il perimetro
di un asilo, si sono diretti nella struttura già invasa
da un intenso fumo. La pronta azione della pattuglia del
Commissariato, capeggiata da un Assistente Capo mamma di
due bimbe, ha ristabilito la calma e consentito di
organizzare l’evacuazione dai locali, solo dopo aver
adottato le cautele necessarie per limitare l’inalazione
dei fumi. I piccoli e le educatrici sono stati
trasferiti presso il Commissariato di Nesima dove gli
stessi poliziotti hanno prestato ulteriore assistenza e,
successivamente sono stati affidati ai genitori,
fortemente grati per il coraggio e la rapidità del
personale della polizia in grado di evitare conseguenze
ben più gravi. Fortunatamente il “ponte” del 2 giugno
per la festa della Repubblica ha limitato le presenze
all’interno dell’asilo scongiurando una tragedia.
Catania
– (intercettazione
usurai)
Carabinieri intercettano telefonate usurai, 5 arresti:
12 le vittime. Si tratta di
FABIO VINCENZO LOMBARDO
37enne, ALFIO LOMBARDO 57enne, CARMELO
PUGLISI 67enne, SALVATORE LO CASTRO
77enne, ORAZIO NAPOLI 35enne. I militari della
Compagnia di Piazza Dante, alle prime luci del 4 giugno
2016, hanno eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere - emessa dal G.I.P. del Tribunale
di Catania su richiesta della Procura ordinaria - nei
confronti di 5soggetti ritenuti responsabili, a
vario titolo, di associazione per delinquere
finalizzata all’
usura. L’
indagine, svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia e
coordinata dalla Procura della Repubblica gruppo reati
contro l’economia, ha avuto inizio nel novembre 2013,
con la denuncia sporta da una delle numerose vittime (12
in totale sono quelle accertate ed escusse dai
Carabinieri) del sodalizio criminale, un imprenditore
finito nel vortice dei prestiti usurari. Le attività di
intercettazioni telefoniche, i servizi di osservazione e
pedinamento, le dichiarazioni rese dalle vittime, hanno
consentito ai Carabinieri di delineare un quadro nitido
che vedrebbe Alfio LOMBARDO, noto come “Massimino”,
a capo del gruppo all’interno del quale i ruoli sono ben
precisi: un “vice”( Carmelo Puglisi), che gli farebbe da
spalla, da accompagnatore ed autista mettendo persino a
disposizione la sua automobile; un riscossore di denaro
che recupera le somme meno ingenti e rammenta ai
debitori-vittime le scadenze dei termini pattuiti per i
pagamenti; due più giovani aiutanti, tra cui il nipote
del “capo”, che si occupano delle riscossioni di minore
rilievo e svolgono altri compiti assegnatigli dai membri
più anziani. Il modus operandi individuato dai
Carabinieri nei 6 mesi di intensa indagine segue un
copione, nella sostanza, invariato: la sede degli affari
è la zona della “pescheria” (piazza Alonzo di
Benedetto), con appoggio per “rappresentanza” in un
vicino bar che si affaccia su Villa Pacini; le cifre
prestate all’inizio del rapporto non sono mai
particolarmente elevate (mediamente, il prestito è di
circa 350 euro, necessari a soddisfare esigenze minime
quotidiane o a sanare qualche debito di gioco), ma
lievitano con facilità per i crescenti interessi
praticati che arrivano facilmente da 25% anche a 100%; i
contatti con le vittime sono frequenti, gestiti quasi
prevalentemente in prima persona dal “Massimino”,
che si premura di instaurare un rapporto di falsa
empatia e comprensione, tale da indurle a essere quasi
riconoscenti per sua la sua tolleranza nei numerosi,
inevitabili casi di posticipo del pagamento; la fascia
di “utenza” è debole: persone con il vizio del gioco,
dipendenti e inservienti, piccoli imprenditori; non si
fa ricorso alla violenza, né ad atti intimidatori che
destino allarme: Lombardo e i suoi correi, nei casi di
maggior veemenza, si spingono a minacciare i debitori in
ritardo; il denaro incassato viene prevalentemente
destinato a costituire bacino di liquidità per altri
prestiti. Il giro di “affari” illeciti quantificato
dagli investigatori ammonta a circa 46.000 euro, oltre
33.000 dei quali sono risultati provento di usura: il
Giudice per le Indagini Preliminari ha pertanto
disposto, per i due soggetti a capo del sodalizio
(Lombardo e Puglisi), il sequestro preventivo di beni
sino alla concorrenza di tale cifra.
Zafferana Etnea
CT
-
Ruba Fiat Tipo: CC inseguono, bloccano ed arrestano 1
topo d’auto.
I Carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea (CT)
hanno arrestato un 27enne, del luogo, per furto
aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale. Una
pattuglia dell’Arma, stanotte a seguito di una
telefonata al 112 pervenuta da parte di un anonimo
cittadino che segnalava un furto in atto di una Fiat
Tipo, è intervenuta in via Fortino Pisano. I militari,
giunti sul posto, hanno individuato l’auto , che il
proprietario aveva regolarmente lasciato parcheggiata in
quella via, con un individuo alla guida. Il soggetto
alla vista dei militari ha accelerato la corsa del
mezzo cercando di sfuggire alla cattura. I carabinieri
hanno avviato un breve e concitato inseguimento per le
vie cittadine alla fine del quale l’auto con il ladro,
ancora alla guida, è stata bloccata. Il fermato ha
opposto un’energica resistenza ai Carabinieri che lo
hanno fermato, nel vano tentativo di fuggire. La Fiat
Tipo è stata restituita al legittimo proprietario.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato posto ai domiciliari.
Catania
– Droga ed armi in casa di padre e figlio, i 2 in
carcere. Si tratta di Lorenzo MARCHESE 35enne
già noto,
per
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
del tipo “marijuana”, e di Francesco MARCHESE
65enne per detenzione illegale di armi da guerra,
munizionamento e ricettazione delle medesime.
Prosegue, su disposizione del Questore, la pressante
attività da parte delle Forze dell’Ordine contro il
fenomeno del traffico di stupefacenti ed i reati in
materia armi.I
poliziotti
della Sezione Antidroga Squadra Mobile, a seguito di un
mirato servizio di osservazione, hanno eseguito una
perquisizione presso l’abitazione di Lorenzo MARCHESE
nel popolare rione di Librino. Gli agenti hanno
rinvenuto e sequestrato diversi involucri contenenti
sostanza stupefacente del tipo “marijuana” per un peso
complessivo di kg 1,6, 1 bilancia di precisione e
materiale atto al confezionamento. I tutori dell’ordine
hanno anche sequestrato la somma di 2.490€ ritenuta
provento dell’illecita attività. Francesco MARCHESE,
padre di Lorenzo, giungeva intanto sul posto e, resosi
conto solo in quel momento della polizia, ha mostrato un
certo nervosismo.L’intuito e la pervicacia degli investigatori, li ha portati ad
eseguire una successiva perquisizione presso
l’abitazione di Francesco MARCHESE ad esito della quale
sono stati rinvenuti e sequestrati:- 1 fucile mitragliatore modello “Kalashnikov” con matricola abrasa,
cal. 7,62 e 13 cartucce dello stesso calibro;- 1 pistola mitragliatrice modello “Skorpion” con matricola abrasa,
cal 7,65 e 7 cartucce dello stesso calibro.
Espletate le formalità di rito, i 2 sono stati associati
presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Catania –
Antirapine: bloccato corriere con 3,625 kg cocaina.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Giuseppe
CIAPPAZZA 42enne già noto, in quanto ritenuto
responsabile del reato di trasporto e detenzione di
sostanza stupefacente del tipo cocaina. Agenti della
Squadra Mobile – Sezione “Antirapine”, la mattina del 2
giugno, nel corso di un mirato servizio predisposto a
seguito di attività info-investigativa, hanno
intercettato un’auto Nissan Qasquai, con a bordo CIAPPAZZA,
proveniente da Messina. Il primo controllo sul mezzo ha
dato esito negativo, anche se la reazione del soggetto
faceva ritenere necessario un’ispezione più
approfondita. I poliziotti, giunti presso gli uffici
della Squadra Mobile, sono riusciti a rinvenire,
abilmente occultati e posizionati sotto la scocca
dell’autovettura, 3 panetti di sostanza stupefacente
del tipo “cocaina”, assicurati con del filo zincato. Gli
accertamenti condotti presso il Gabinetto Regionale
della Polizia Scientifica consentivano di quantificare
la sostanza stupefacente in kg.3,625 circa lordi e di
stabilire il grado di purezza della stessa, pari all’80%
di principio attivo. Lo stupefacente sequestrato avrebbe
prodotto alle “piazze di spaccio” un guadagno pari a
1.200.000€ circa. Il soggetto, espletate le formalità
di rito, è stato associato presso il carcere di Catania
“piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Fiumefreddo di Sicilia
CT
– Stupefacenti, CC eseguono 2 carcerazioni. I
Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia
(CT) hanno arrestato Santo CRISTALDI 49enne, del
luogo e Sebastiano VITALE 28enne, di Giarre (CT),
su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale
della Repubblica della Corte di Appello di Catania. I
soggetti dovranno scontare, rispettivamente:
CRISTALDI 10 anni e 4 mesi di reclusione e
VITALE 7 anni di reclusione poiché ritenuti
responsabili di detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti in concorso ed associazione a delinquere
finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reati
commessi nel 2010 a Fiumefreddo di Sicilia (CT) e
Calatabiano (CT). Gli arrestati sono stati associati nel
carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– PolPost CT denuncia siracusano divulgatore video
pedopornografico. Si tratta di un 34enne, residente
in provincia di Siracusa. Il soggetto è ritenuto
responsabile di divulgazione di materiale
pedopornografico. Le indagini condotte dal Compartimento
PolPost di Catania, con il coordinamento del Servizio
Polizia Postale, erano partite a seguito di alcune
segnalazioni trasmesse dalle Autorità statunitensi ed
inoltrate al Centro Nazionale per il Contrasto della
Pedopornografia Online, su un utente che utilizzando un
account twitter divulgava immagini pedopornografiche. Le
attività tecniche svolte dal personale della Polizia
Postale e delle Comunicazioni hanno permesso di risalire
al 34enne siciliano, nei confronti del quale la Procura
Distrettuale ha emesso un decreto di perquisizione
domiciliare ed informatica che hanno confermato
l’interesse dell’indagato nella ricerca di materiale
pedopornografico su internet.
Catania
–
CC preso 1 a Picanello con 38 dosimarijuana:
ai domiciliari. I Carabinieri
del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza
dante hanno arrestato nella flagranza Alfio DI DIO
Antonio35enne, catanese, per detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti. una
pattuglia, di sera durante un servizio antidroga nel
popolare quartiere Picanello, ha notato l’individuo in
via Macaluso intento a cedere bustine ad occasionali
avventori.Il
soggetto è stato immediatamente bloccato e perquisito.
Il fermato è stato trovato in possesso di 38 dosi di
marijuana, per un peso complessivo di 70 grammi, che
sono stati sequestrati. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari
in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Giarre CT - 1 evade
dai domiciliari, CC preso: torna ai domiciliari. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di
Giarre(CT) hanno arrestato
Orazio FICHERA 41enne, di Mascali (CT), per
evasione.Il
soggetto, benché sottoposto agli arresti domiciliari,
ieri sera è stato riconosciuto e bloccato da una
pattuglia, durante un servizio di controllo del
territorio, mentre si trovava a piedi in via Ruggiero I,
nella frazione Santa Maria La Strada di Giarre (CT), in
palese violazione dei vincoli restrittivi cui era
soggetto.
L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Mafia: DIA sequestra beni ai Rapisarda per
1.500.000 €. Uomini della Direzione Investigativa
Antimafia di Catania,
diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino, hanno dato
esecuzione ad un decreto di sequestro, emesso dal
Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, in
accoglimento di una proposta di applicazione di misura
di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A.,
Nunzio Antonio FERLA, riguardante aziende, quote
societarie e disponibilità finanziarie a vario titolo
riconducibili a Vincenzo Salvatore RAPISARDA
28enne. Il provvedimento di sequestro, eseguito oggi
dalla D.I.A. di Catania, ha colpito beni intestati alla
convivente Vincenzo Salvatore RAPISARDA ed a lui
riconducibili, costituiti da una società operante
nell’ambito dell’autotrasporto per conto terzi, una
quota di partecipazione nel capitale sociale di altra
società intestata ad un prossimo congiunto, operante
anch’essa nella medesima attività nonché rapporti
bancari e finanziari. Il valore dei beni sequestrati a
Vincenzo Salvatore RAPISARDAè stato
complessivamente stimato in 1.500.000 €.
Il personaggio è figlio di Salvatore, ritenuto dagli
investigatori capo indiscusso dell’omonimo clan mafioso,
operante nel comune di Paternò - costituente
l’articolazione, per quel territorio, del clan “Laudani”
intesi “Mussi i Ficurina” che era stato tratto in
arresto il 3 aprile 2015, in esecuzione di ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Catania. Si tratta dell’Operazione “En
Plein”, ed il personaggio era gravemente indiziato,
con altri 16 soggetti, dei reati di associazione per
delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio,
aggravato ai sensi dell’art. 7 L.203/91, ai danni di
Antonino GIAMBLANCO, ritenuto uomo di fiducia di
Salvatore LEANZA, a capo del clan Alleruzzo -
operante sempre a Paternò con gli Assinnata,
referenti della più potente consorteria mafiosa dei
Santapaola-Ercolano e contrapposto ai Laudani
- ucciso in un agguato pochi mesi dopo aver scontato la
condanna per associazione mafiosa e omicidio, nel giugno
del 2014.
La Prefettura di Catania il 12 ottobre 2015, aveva
emesso il decreto interdittivo ai sensi degli artt.
84, comma 4 e 91 del decreto legislativo nr. 159/2011
nei confronti della società R.S.A. TRASPORTI Srl, a
seguito delle risultanze investigative, relative a
frequentazioni con soggetti malavitosi nonchè alla
vicinanza ad ambienti della criminalità organizzata di
tipo mafioso, emerse sul conto di RAPISARDA Vincenzo
Salvatore, socio ed amministratore unico della stessa
fino al 29.6.2015. Vincenzo Salvatore RAPISARDA, il 16
gennaio 2016, con altri 108 soggetti, tra cui il padre
Salvatore RAPISARDA, veniva raggiunto da una nuova
ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione “Vicerè”,
accusato d’associazione per delinquere di stampo
mafioso, finalizzata alla commissione di delitti contro
la persona ed il patrimonio,
in particolare per essere affiliato al pericoloso
consesso mafioso,
facente parte dell’omonimo clan capeggiato dal padre
Salvatore RAPISARDA ed inserito nell’organigramma della
consorteria mafiosa denominata “LAUDANI”.
Gli approfonditi e complessi accertamenti patrimoniali
svolti dagli investigatori e compendiati nella proposta
di applicazione della misura di prevenzione a firma del
Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, hanno
consentito di accertare una notevole sproporzione tra le
fonti dichiarate ed i beni direttamente od
indirettamente posseduti. Le indagini patrimoniali e
societarie hanno consentito di far emergere come
Vincenzo Salvatore RAPISARDA abbia, successivamente
all’arresto, ceduto le quote di due società operanti
nell’attività di autotrasporto di merci per conto terzi
a prossimi congiunti, al solo fine di eludere eventuali
misure patrimoniali nei suoi confronti. Tali atti di
cessione, ai sensi della normativa antimafia, venivano
considerati privi di efficacia ed il Tribunale di
Catania ha quindi esteso il provvedimento ablativo anche
alle quote sociali fittiziamente cedute.
Acireale CT – Coltiva piante canapa indiana in giardino di casa, CC 1 ai
domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno
arrestato ai domiciliari, nella flagranza, Salvatore
MESSINA 44enne acese, reo di coltivazione illecita
di sostanze stupefacenti. Gli uomini del Nucleo
Operativo ieri sera hanno fatto irruzione
nell’abitazione del coltivatore dove, previa
perquisizione, sono state rinvenute e sequestrate 10
piante di canapa indiana, di 1 metro circa d’altezza,
coltivate nel giardino prospiciente l’immobile.
L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato relegato agli arresti domiciliari.
Lentini
–
DIA CT ispeziona impianti calcestruzzo ed estrazione
scoperta cava abusiva.
Personale della Direzione Investigativa Antimafia di
Catania, in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto
di Siracusa, dott. Armando GRADONE, ha diretto e
coordinato l’accesso ispettivo presso un impianto di
calcestruzzo ed impianto di estrazione, ubicati in
località a Lentini, nell’ambito dei compiti
istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate
nella realizzazione di opere pubbliche. Una cava abusiva
con impiego di personale non regolarizzato è stata
individuata, durante l’accesso, in un area limitrofa a
quella oggetto di verifica. Il controllo
della DIA, riguardante tutte le imprese coinvolte nei
lavori ed effettuato in sinergia con il “Gruppo
Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale
del Governo di Siracusa e composto da rappresentanti
della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei
Carabinieri, della Guardia di Finanza, del
Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del
Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni
mafiose nei cantieri di lavoro.L’accesso
al cantiere, effettuato in collaborazione anche con il
Distretto Minerario di Catania, è stato effettuato in
maniera tale da non ostacolare la normale attività
lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi
riconducibili all’impresa appaltante.
L’assetto societario, i rapporti contrattuali in essere,
le maestranze identificate ed i mezzi d’opera
individuati, saranno oggetto di accertamenti e riscontri
al fine di rilevare criticità legate ad eventuali
condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
Zafferana Etnea CT –
Diverbio affido bimbo finito con fucilate ed omicidio.
Sebastiano LEONARDI 44enne operaio incensurato,
ieri sera, nella piccola frazione di Fleri a Zafferana
Etnea, ha ucciso a colpi di fucile Alfio CRISTALDI
43enne, già noto, originario di Acireale CT ed ex
amante della moglie. La tragedia, secondo la
ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto,
sarebbe avvenuta al culmine dell’ennesima polemica tra
la vittima e l’omicida, che dalle prime indagini
sembrerebbe essere scaturita dal mancato affidamento del
bambino nato dalla relazione tra la vittima e la moglie
dell’omicida. Alfio CRISTALDI si sarebbe presentato con
fare minaccioso a casa del LEONARDI per reclamare
l’affido temporaneo del bimbo, nonostante il Tribunale
avesse imposto delle prescrizioni e dei giorni ben
precisi per vedere il minore. I due, come già era
successo altre volte, avrebbero acceso un diverbio, al
culmine del quale l’omicida, avrebbe imbracciato un
fucile da caccia, calibro 12, regolarmente detenuto, ed
esploso contro la vittima 4 colpi, di cui 2 l’hanno
attinto mortalmente alla schiena ed al braccio destro.
La moglie, non appena sentiti i colpi di arma da fuoco,
ha chiamato i Carabinieri. I militari della Stazione di
Zafferana Etnea e del Nucleo Operativo e Radiomobile
della Compagnia di Giarre, giunti subito dopo, hanno
trovato il corpo ormai esanime di Cristaldi sulle scale
esterne all’abitazione della vittima, mentre il Leonardi
era dentro casa ed aveva da poco riposto il fucile in un
armadio. L’arma è stata sottoposta a sequestro,
unitamente ad altri due fucili regolarmente detenuti.
Sui luoghi intervenivano congiuntamente il P.M., la
dottoressa Alessandra TASCIOTTI, e il medico legale,
dottor Giuseppe RAGAZZI.
L’omicida è stato sottoposto ad interrogatorio ma si
sarebbe però avvalso della facoltà di non rispondere.
L’operaio 44enne, ultimate le attività di rito, è stato
associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
L’arrestato dovrà rispondere di omicidio volontario e
porto abusivo di arma comune da sparo.
Catania
– Preso con pistola in strada, CC ipotizzano rapina
sventata. I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale hanno arrestato, in flagranza di reato, Davide
MARCHESE 39enne e denunciato un 40enne ed un 29enne,
tutti di Catania, rei di detenzione e porto illegale di
arma clandestina nonché di ricettazione. 2 militari, a
bordo di una auto di servizio con targa di copertura,
stamattina intorno alle 10.30, in via Pedara a Catania
hanno incrociato due persone che stavano andando a
piedi con il viso parzialmente travisato da
cappellini, occhiali da sole e guanti in lattice
calzati. I Carabinieri osservando attentamente i
movimenti dei soggetti hanno compreso come i sospetti,
attraverso gesti convenzionali, stavano comunicando con
altri due personaggi posti ad una decina di metri di
distanza. I tutori dall’ordine, intuendo che i quattro
potessero prepararsi a compiere un’azione criminale,
hanno deciso di fermarli e controllarli. I Carabinieri
scendendo repentinamente dall’auto, si sono avvicinati
ai 2 con il volto travisato i quali percependo di
essere stati scoperti, hanno tentato di fuggire a bordo
di 1 scooter di colore nero, un Honda SH, parcheggiato
nelle immediate vicinanze. I militari, dopo una breve
colluttazione, hanno bloccato 3 dei 4 soggetti mentre 1
si è dileguato per le vie cittadine. Uno è stato
identificato nel MARCEHSE, ed è stato trovato in
possesso di 1 revolver cal.38, con 5 colpi nel tamburo e
la matricola abrasa. I carabinieri, dopo l’intervento di
3 “gazzelle” del radiomobile, inviate dalla Centrale
Operativa del Comando di Piazza Verga, hanno provveduto
a sequestrare lo scooter, risultato rubato in mattinata
dinanzi l’Etna Bar a San Giovanni Galermo, 1 vettura
Fiat Tipo di proprietà di uno dei denunciati, priva di
copertura assicurativa, parcheggiata a pochi metri dal
luogo del controllo, 1 capello di paglia, tipo cowboy,
degli occhiali da sole, dei guanti in lattice, 1
giubbotto in finta pelle, fornito di cappuccio, nonché
1 taglierino occultato nello scooter. L’arrestato, su
disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso
nel carcere di Catania a Piazza Lanza. I tutori
dell’ordine stanno svolgendo approfondimenti
investigativi per verificare se il gruppo stesse per
compiere una rapina.
Catania
– Polizia trova cavalli maltrattati in stalla a
S.Cristoforo. Servizi erano stati predisposti al fine di reprimere il
fenomeno del maltrattamento di animali, e la Polizia di
Stato ha denunciato, in G.A. 43enne in quanto
responsabile di maltrattamento di animali, ed ha altresì
sequestrato tre cavalli, detenuti un una stalla nel
quartiere di “san Cristoforo”.
Poliziotti della Squadra Mobile, del Commissariato
“San Cristoforo”, dell’UPGSP- Squadra a cavallo e
cinofili, del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica e
dell’ASP 3 di Catania, ieri pomeriggio, si sono recati
presso un locale adibito a stalla, in via Giannetto,
nel rione “san Cristoforo”, dove si presumeva potessero
essere tenuti cavalli in condizioni di disagio
sanitario ed ambientale.I
poliziotti hanno effettuato un controllo nell’immobile,
nella disponibilità di G.A., personaggio noto per
stupefacenti, furto e gioco d’azzardo, rilevando che il
locale si presentava in condizioni fatiscenti e di
degrado sanitario. L’edificio era composto da 5 box, 2
dei quali occupati da balle di paglia, mentre
all’interno dei 3 restanti, chiusi da cancelli in ferro,
vi erano cavalli: 1 sauro francese, maschio intero; 1
sauro maschio castrone; 1 baio maschio castrone. Tutti e
tre gli animali presentavano ferite e lesioni.Il
locale era privo di areazione e luce naturale,
all’interno dello stesso sono stati rinvenuti farmaci di
cui era vietata la detenzione. Gli equini, per tali
ragioni, configurandosi il reato di maltrattamento di
animali, sono stati sottoposti a sequestro ed affidati
ad un custode giudiziario. Tutti e tre gli animali
erano dotati di microchip, ma soltanto 2 di essi erano
detentori di passaporto, ossia il sauro maschio castrone
ed il baio maschio castrone, dal quale tuttavia non si
evinceva passaggio di proprietà nei confronti di G.A.;
il sauro francese maschio intero, invece, non era dotato
di documento. I tutori dell’ordine hanno anche
sequestrato l’immobile Un ulteriore controllo è stato effettuato presso un altro
locale adibito a stalla, sito nella medesima via
Giannetto, nella disponibilità di un altro personaggio
noto, P.A.I poliziotti in tale immobile hanno rinvenuto
2 cavalli di razza “pony” e riscontrato esclusivamente
infrazioni di carattere amministrativo. L’ASP 3 di
Catania per tali infrazioni ha elevato contravvenzioni,
la cui sanzione amministrativa per mancanza del previsto
“codice aziendale” è risultata pari a 10.350€.
Santa
Venerina
CT
– Blitz CC in fondo agricolo base veicoli rubati, 2
auto da poco asportate consegnate ai proprietari, 1
denunciato. L’irruzione dei Carabinieri della
Stazione di Santa Venerina, ieri pomeriggio, è stata
in via Torrente Bissolati. I militari hanno scovato a
conclusione di una breve ma proficua attività
info-investigativa, in un fondo agricolo di circa 500 mq
dov’era stato creato, con tanto di strutture
prefabbricate ed attrezzature idonee, un vero e proprio
centro di stoccaggio e smontaggio di auto rubate.
L’operazione ha consentito il ritrovamento, oltre al
sequestro di numerose parti di autovetture, di una
Citroen C3, rubata ad una donna a Viagrande (CT) il
21 maggio scorso; di una Ford Focus, di proprietà
della società di autonoleggio “Avis”, rubata a Viagrande
(CT) il 22 maggio scorso; di una Peugeot 3008,
già in parte smontata, rubata ad un uomo di San Giovanni
La Punta (CT) il 20 maggio scorso. L’intera area è stata
bonificata mentre il proprietario del fondo, un acese di
51 anni già noto, è stato denunciato all’Autorità
Giudiziaria per riciclaggio e ricettazione. Le prime due
autovetture rinvenute sono state restituite ai legittimi
proprietari.
Catania -DIA controlla cantiere lavori appaltati Rete
Ferroviaria: prevenire infiltrazioni mafiose.
Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di
Catania, in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto
di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO, nell’ambito
dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese
impegnate nella realizzazione di opere pubbliche, ha
diretto e coordinato l’accesso ispettivo presso il
cantiere dove sono in corso i lavori, appaltati da Rete
Ferroviaria Italiana s.p.a., per la realizzazione di un
cavalcavia ed eliminazione di un passaggio a livello,
nella Zona Industriale di Catania, per un importo di
poco meno di 4 milioni di euro. Il controllo della DIA,
riguardante tutte le imprese coinvolte nei lavori ed
effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” –
istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di
Catania e composto da rappresentanti della DIA, della
Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della
Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della
Direzione Territoriale del Lavoro – è finalizzato a
prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di
lavoro. L’accesso al cantiere, effettuato in
collaborazione anche con l’ASP, è stato effettuato in
maniera tale da non ostacolare la normale attività
lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi
riconducibili all’impresa appaltante. L’assetto
societario dell’impresa impegnata nel cantiere, i
rapporti contrattuali in essere, le maestranze
identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno
oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare
criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte
della criminalità organizzata.
Catania
–
Blitz CC e NAS al mercato ittico, elevate sanzioni.
Finalità di controllo sulla qualità del prodotto
ittico ed amministrativo-commerciale per l’operazione
condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di
Catania e del NAS, unitamente ai militari del Nucleo
Ispettorato del Lavoro, agli ispettori sanitari del
dipartimento di prevenzione veterinaria dell’ A.S.P. ed
agli agenti del corpo di Polizia Municipale che, questa
mattina, ha visto l’ impiego, nel celebre, storico
mercato noto come “a pischiria”, di una task
force composta da oltre trenta operatori. La piazza,
frequentata giornalmente da migliaia di avventori tra
clienti abituali e turisti, è stata dalla prima
mattinata teatro di un intenso controllo incrociato, che
ha consentito di accertare significativi illeciti
attinenti la sanità (mancanza di tracciabilità del pesce
in vendita, carenze igieniche nelle modalità di
conservazione) e l’area strettamente
amministrativo-commerciale (lavoratori dipendenti
irregolari, mancanza di licenza per la vendita
ambulante, occupazione abusiva di suolo pubblico). Per i
responsabili sono scattate severe sanzioni, anche di
carattere patrimoniale. Numerosi deferimenti all’
Autorità Giudiziaria per le irregolarità più gravi, tra
cui il cattivo stato di conservazione e la sottrazione
di merce sottoposta a sequestro, per gli altri illeciti,
sarà la competente autorità amministrativa ad essere
interessata. A fronte di 11 soggetti segnalati alle
competenti autorità, il totale delle sanzioni comminate
supera i 14.000 euro, ed il pesce sequestrato, destinato
inevitabilmente alla distruzione, ammonta a circa 800
kg (che avrebbe consentito guadagni per circa 18.000
euro).
Paternò CT
– Angurie troppo care, 1 spara 4 colpi di pistola ai
rivenditori. I carabinieri hanno fatto piena luce
sul duplice tentato omicidio di due ambulanti a Paternò.
I militari della Compagnia di Paternò (CT) ieri
mattina, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di
custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del
Tribunale di Catania, su richiesta del Pubblico
Ministero, dott. Fabrizio ALIOTTA, della Procura
Distrettuale della Repubblica del capoluogo etneo, nei
confronti di Giulio ARENA 57enne, di Belpasso
(CT), indagato per tentato omicidio aggravato. I
carabinieri hanno ricostruito che tutto sarebbe iniziato
la sera del 1° agosto del 2014 quando il reo, a bordo di
una Seat Cordoba, in Corso del Popolo a Paternò, si era
fermato proprio dinanzi alle auto delle due vittime. Le
vetture erano state trasformate nell’occasione in
bancarelle. L’accusato informandosi sui prezzi dei
meloni, posti in vendita, rimase alquanto contrariato
dal costo degli stessi, tanto da rivolgere ai venditori
delle minacce (rimarcò il fatto che commerciavano
abusivamente e che avrebbe avvisato i Vigili Urbani per
far sequestrare loro la merce e rovinarli).Il
personaggio, alle minacce di quel venerdì sera, fece
seguire l’agguato. L’indagato, la mattina del 4 agosto
2014, sempre a bordo della stessa autovettura, avrebbe
raggiunto i due venditori ambulanti, fermi nel medesimo
luogo. Il soggetto sarebbe sceso dall’auto ed avrebbe
esploso ben 4 colpi di arma da fuoco all’indirizzo dei
malcapitati che per pura casualità riuscirono a rimanere
illesi grazie anche alla repentina fuga dall’attentatore
che per un tratto li inseguì con in mano, oltre alla
pistola, 1 coltello. L’intervento sul posto degli
investigatori dell’Arma fissò alcuni punti cardini per
risalire all’autore dell’agguato: 1) Grazie alla
testimonianza delle vittime i carabinieri scoprirono la
targa dell’autovettura utilizzata dall’esagitato (la
stessa era stata immortalata il venerdì sera attraverso
uno Smartphone in uso ad uno degli ambulanti), risultata
poi di sua proprietà. 2) i militari sul posto
repertarono i 4 bossoli ed 1 ogiva che, dal successivo
esame balistico degli specialisti del R.I.S. di Messina,
sono risultati esplosi dalla pistola semi-automatica
Ruger, modello LCP, calibro 380, detenuta legalmente
dall’ARENA sin dal dicembre del 2012. Le
inconfutabili prove, sostenute anche dal fatto che il
personaggio è ritenuto l’autore materiale dell’omicidio
di Natale PEDALINO, avvenuto il 19 dicembre 2015
a Paternò, commesso sembra per motivi legati addirittura
ad una partita di olive, hanno convinto il giudice ad
emettere il provvedimento restrittivo che è stato
notificato all’indagato nel carcere di Catania Piazza
Lanza dove è già recluso per il grave fatto di sangue.
Catania
– Sbarco 200 migranti: Polizia e GdF fermato
scafista tunisino, costo traversata
a persona 2.400 dollari.
Il soggetto
Slah EL MSOURI
31enne
è accusato di favoreggiamento immigrazione clandestina.
Gli sventurati erano giunti nel porto di Catania il 18
maggio, a bordo della nave della Guardia Costiera
Italiana “Peluso CP905”.
La nave
Peluso
, la mattina del giorno precedente, aveva effettuato il
soccorso in acque internazionali dei migranti, partiti
dalle coste libiche su un natante e poi trasferiti, in
alto mare, a bordo di un peschereccio.Gli investigatori
della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo
di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la
collaborazione della locale Sezione Operativa Navale
delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della
Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la
dinamica del viaggio, acquisendo le prove necessarie
all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di
Slah EL MSOURI 31enne. Il personaggio era stato
riconosciuto come scafista del peschereccio con il
quale era avvenuta la traversata del Canale di Sicilia.
Il fermato a conclusione delle attività, è stato
associato presso la locale Casa Circondariale di Catania
a “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria. I migranti dalle audizioni avrebbero
confermato che il costo della traversata dalla Libia
all’Italia è stato mediamente pari a 2.400 dollari
americani a persona.
Catania
– Spaccio a campo scuola Picanello, CC 1 ai
domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile
del Comando Provinciale hanno arrestato, nella
flagranza, il catanese Domenico D’ANNA
40enne,
per spaccio e detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. L’equipaggio di una “gazzella” del pronto
intervento, ieri pomeriggio in Piazza delle Universiadi,
proprio davanti il campo scuola di Picanello, ha
sorpreso il pusher mentre stava vendendo droga ad un
assuntore. Il fermato è stato perquisito e trovato in
possesso di 21 dosi di marijuana e di 20 €, incassati
precedentemente dalla vendita dello stupefacente. La
droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato relegato agli arresti domiciliari.
Adrano
CT – Polizia identica “solitario” rapinatore
banca. Il soggetto era entrato nell’istituto Credem
di Adrano ed armato di forbici, aveva seminato il
terrore tra il personale, allo scopo di farsi consegnare
il denaro. Il “colpo”, risale allo scorso 15 marzo ed
aveva fruttato il misero bottino di 100€. Il rapinatore
era rimasto, almeno fino a ieri, sconosciuto ed
impunito. Gli agenti del Commissariato di Adrano hanno
svolto puntigliose e difficili indagini, e risolto il
caso identificando il colpevole C.C.A 30enne, il
quale mai aveva avuto “contatti” con la giustizia. Lo
stato di “incensuratezza” ha reso molto difficile
l’individuazione del soggetto che, ovviamente, non
risultava “schedato”. I poliziotti adraniti hanno
foto segnalato il rapinatore e l’hanno denunciato
all’Autorità Giudiziaria per il reato di rapina
aggravata.
Catania
- Catturandi ammanetta latitante,
era nascosto in mansarda a Canalicchio. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Mario Agatino MIRABELLA 69enne già noto. Il
soggetto si era reso irreperibile dal 15 aprile 2016,
in quanto destinatario di ordine di esecuzione per la
carcerazione, emesso il 15 aprile 2016 dalla Procura
Generale presso la Corte d’Appello di Catania, deve
espiare la pena di 14 anni di reclusione per il reato
di associazione per delinquere finalizzata al traffico
di sostanze stupefacenti. Gli Agenti della Squadra
Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra
“Catturandi” avevano avviato le procedure per dare
esecuzione al provvedimento. Le attività volte al
rintraccio del MIRABELLA erano risultate vane, essendosi
questi reso irreperibile. Gli investigatori della
“Catturandi” hanno avviato una mirata attività di
indagine, coordinata dalla Procura Generale di Catania,
che la sera del 14 maggio ha consentito di individuare
un’abitazione nel quartiere di “Canalicchio” laddove il
latitante aveva trovato rifugio. Gli investigatori hanno
avuto contezza della presenza del ricercato all’interno
di una mansarda in uno stabile di via Pietro Novelli, ed
è stato predisposto un servizio mirato che ha consentito
l’arresto del ricercato. Mario Agatino MIRABELLA, è
ritenuto già affiliato al disciolto clan Pulvirenti “Malpassotu”-
alleato dell’organizzazione mafiosa Santapaola -
Ercolano - era stato tratto dalla Squadra Mobile di
Catania il 3 aprile 2009, nell’ambito dell’operazione
denominata “Squama”, con altre 26 persone, per
associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanza stupefacente. MIRABELLA, espletate le formalità
di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale
di Catania a “Bicocca”.
Catania
- Romeno ucciso sotto Faro Biscari: 2arrestati, 1
fuggito in Friuli, 1 ad Agrigento. Uomini della
Polizia di Stato hanno dato esecuzione al decreto di
fermo di indiziato di delitto, emesso il 6 maggio 2016
dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania,
nei confronti di: Daniel Gheorghe REZMUVES,
27enne nato in Romania, inteso “Custura” e Florin
LINGURAR, 27enne nato in Romania, inteso “David”,
per omicidio aggravato, di Vasile POP 51enne,
cittadino rumeno, rinvenuto cadavere a Catania lo scorso
2 maggio. Agenti della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P.
alle ore 22.30 circa dello scorso 2 maggio, a seguito di
segnalazione pervenuta su linea 118, erano intervenuti
presso uno stabile in stato di abbandono in via San
Giuseppe la Rena nr.1, all’intersezione con l’asse dei
Servizi. I poliziotti all’ interno dell’edificio
trovarono un cadavere di sesso maschile, di razza
bianca, di età apparente 50/55 anni, di corporatura
regolare ed altezza 170 cm circa. Gli investigatori,
durante il sopralluogo eseguito da personale del locale
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica avevano
rilevato tracce di sangue sia all’interno dello stabile
dove giaceva il cadavere che nello slargo antistante.
L’esame esterno del cadavere, effettuato dal medico
legale nominato dal P.M. intervenuto sul posto, aveva
rilevato sulla vittima ecchimosi, frattura delle ossa
nasali e 1 trauma toracico. Il corpo era stato poi
trasferito, su disposizione del P.M., presso l’obitorio
dell’Ospedale Garibaldi (dove veniva sottoposto ad esame
autoptico) e successivamente identificato per Vasile
POP, 51enne nato in Romania, grazie al riconoscimento di
una donna rumena.Le indagini condotte dalla Squadra
Mobile - Sezione Reati contro la Persona – hanno
consentito di individuare una serie di soggetti che
risultavano dimorare all’interno del fatiscente edificio
di via San Giuseppe La Rena, e la stessa notte del
rinvenimento del cadavere, venivano avviate, previa
autorizzazione della Procura, le intercettazioni
telefoniche di una serie di utenze telefoniche
riferibili a detti soggetti. L’attività tecnica ha
consentito di apprendere che un cittadino italiano, il
quale saltuariamente frequentava lo stabile per
incontrare una donna rumena, aveva notato due individui,
di origine rom, indicati con i nomi di “Custura” e
“David”, malmenare, con un bastone, Vasile POP. Una
intercettazione successiva ha rivelato che il cittadino
italiano aveva altresì, notato i due rom adagiare
VASILE su un materasso apprendendo da quest’ultimo che
era stato picchiato. L’uomo italiano veniva chiamato
presso gli Uffici della Mobile ed agli investigatori
della “Omicidi” confermava quanto già emerso dalle
intercettazioni. Gli investigatori, contestualmente
hanno sentito una lunga serie di cittadini rumeni. Le
dichiarazioni rese da taluni hanno fatto emergere che
“Custura” e “David” erano soliti chiedere denaro alla
vittima, ed anche cibo sottoponendolo a continue
vessazioni. Il malcapitato POP quando in più
circostanze, si sarebbe rifiutato di assecondare le
richieste, era violentemente malmenato dai due
connazionali. Gli inquirenti, nel corso delle indagini
hanno compreso che “Custura”, era riconoscibile per un
evidente difetto all’occhio sinistro, al cittadino
rumeno Daniel Gheorghe REZMUVES e veniva identificato,
mentre “David” veniva successivamente riconosciuto per
Florin LINGURAR. La Procura della Repubblica di Catania
sulla scorta degli univoci e concordanti indizi di reità
raccolti a carico dei soggetti, ha emesso nei confronti
di Daniel Gheorghe REZMUVES e Florin LINGURAR il decreto
di fermo di indiziato di delitto per il reato di
omicidio aggravato. Gli investigatori della Squadra
Mobile hanno setacciato minuziosamente il territorio
catanese ma le ricerche dei due, che dalla consultazione
della Banche Dati delle Forze di Polizia erano stati
controllati insieme in diverse circostanze, risultavano
vane, emergendo dalle indagini che avevano certamente
lasciato il capoluogo etneo. Le ricerche dei due
ricercati sono state, pertanto, estese in campo
nazionale. La Polizia di Frontiera di Gorizia, il
pomeriggio del 13 maggio, in servizio presso il valico
terrestre di Sant’Andrea ha proceduto al controllo di un
furgone in uscita dal territorio nazionale in direzione
della Slovenia all’interno del quale stavano viaggiando
alcuni cittadini rumeni tra cui Daniel Gheorghe
REZMUVES il quale veniva posto in stato di fermo ed
associato presso la Casa Circondariale di Gorizia.Altre
investigazioni hanno evidenziato che Florin LINGURAR
avrebbe potuto trovato rifugio nel comune di Licata (AG)
ospite di connazionali. Investigatori della Squadra
Mobile pertanto nella giornata di sabato, si sono recati
nel comune agrigentino. Le attività svolte con la
collaborazione del Commissariato di P.S. di Licata hanno
consentito il pomeriggio di sabato di rintracciare,
lungo la SS.115 Sud Occidentale Sicula, il ricercato
LINGURAR mentre viaggiava a bordo di Opel Astra in
compagnia di altri tre connazionali. Espletate le
formalità di rito, il fermato è stato associato presso
la Casa Circondariale di Agrigento.
Catania
-
Presi 2 universitari con droga e denaro, ai domiciliari.
Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico ieri pomeriggio hanno arrestato ai domiciliari
gli incensurati Maria Andrea BONAVOGLIA 21enne e
Gabriele CALABRESE 21enne, per detenzione ai fini
di spaccio. Gli uomini di una volante, alle ore 15.40,
in via Vittorio Emanuele hanno controllato una vettura
con dei giovani a bordo. uno degli occupanti,
successivamente, identificato per CALABRESE, durante
tale attività, è sceso dall’auto tentando di disfarsi di
qualcosa, occultandola sotto la vettura. Gli agenti
hanno scoperto dopo che si trattava di 4 bustine
termosaldate e di 1 involucro che si è accertato
conteneva sostanza stupefacente “MDMA-ECTASY” e
“KETAMINA”, per un peso complessivo di gr. 1,5 circa. Il
giovane a seguito della perquisizione personale è stato
trovato, inoltre, in possesso di altri 15 involucri
contenenti “MDDMA-ECTASY”, del peso complessivo di 3,84
gr., di 22 involucri contenenti “KETAMINA”, del peso
complessivo di 11,41 gr. nonché di 4,77 gr. di
marijuana. La perquisizione a quel punto, è stata estesa
anche agli altri occupanti dell’autovettura, tra cui BONAVOGLIA,
che è stata trovata in possesso di 82 buste contenenti
marijuana del peso complessivo di 74,45 gr. e di 1 dose
di “KETAMINA”. Gli Agenti nel domicilio del CALABRESE e
della BONAVOGLIA hanno rinvenuto ancora 151 gr. di fiori
essiccati di marijuana, 77 dosi di marijuana del peso di
oltre 68 gr., e “pietre” di “KETAMINA” del peso di gr.
6,80, numerose bustine e attrezzatura per il
confezionamento delle dosi (una macchina per il
sottovuoto, un bilancino di precisione, 4 trita-erba, un
aspira fumo tipo calumet), nonché 1250€ sequestrati in
quanto provento dell’attività illecita. I due arrestati,
entrambi studenti universitari, la donna originaria di
Augusta (SR) e l’altro di Vittoria (RG), sono stati
posti, su disposizione del P.M. di turno, sono stati
posti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza
del giudizio per direttissima.
Catania
– 4 egiziani accusati quali traghettatori
285 migranti, costo 2.500 dollari a persona.
Le manette sono scattate per gli egiziani: Muhamed
Ibrahim MOSTAFA 38enne, Shaban Hassan EL SHOUKI
29enne, Mohamed Kamal ABD ALRAZEK 26enne e
Tarek IBRAHIM MOHAMED 28enne.
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania
hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica 4
sedicenti cittadini stranieri di nazionalità egiziana,
tutti posti in stato di fermo di indiziato di delitto,
per il reato di favoreggiamento all’immigrazione
clandestina, in relazione allo sbarco di 285 migranti
giunti presso il porto di Catania il 13 maggio, a bordo
della nave militare finlandese “Merikarhu”.
La nave, la mattina del giorno precedente, aveva
effettuato il soccorso in acque internazionali dei
migranti, partiti dalle coste egiziane su un natante e
poi trasferiti, in alto mare, a bordo di un
peschereccio.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di
Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia
di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione
Operativa Navale delle fiamme gialle, sotto il
coordinamento della Procura della Repubblica etnea,
hanno ricostruito la dinamica del viaggio, acquisendo le
prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo
nei confronti di Muhamed Ibrahim MOSTAFA 38enne, Shaban
Hassan EL SHOUKI 29enne, Mohamed Kamal ABD ALRAZEK
26enne e Tarek IBRAHIM MOHAMED 28enne. Gli individui
sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio
del peschereccio con il quale è avvenuta la traversata
del Canale di Sicilia. I fermati, a conclusione delle
attività, sono stati associati presso la locale Casa
Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Gli investigatori, dalle audizioni dei migranti hanno
appreso che il costo della traversata dall’Egitto
all’Italia è stato mediamente pari a 2.500 dollari
americani a persona.
Catania – 3
proseliti terrorismo
Califfato
Islamico
scoperti e denunciati da PolPosta su facebook.
Si tratta di un impiegato 37enne, uno studente
marocchino di 20 anni ed un 33enne. L’attività
investigativa è partita dal Compartimento Polizia
Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il
coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma, in
seguito al monitoraggio della Rete finalizzata al
contrasto del terrorismo internazionale. Le attività
quotidiane di controllo effettuate on line dal personale
della Specialità, hanno evidenziato la presenza su
Facebook di alcuni profili, verosimilmente in uso a
soggetti di nazionalità italiana od ivi residenti, che
condividevano l’ideologia dello Stato Islamico del
Califfato. La Polizia Postale attraverso la verifica
delle comunità virtuali, è così risalita ai tre giovani
collegati tra loro sui social, ove condividevano
l’ideologia Daesh. I
risultati investigativi hanno portato la locale Procura
Distrettuale ad emettere dei decreti di perquisizione a
carico degli indagati, un impiegato 37enne, con
precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, atti
persecutori e ricettazione, residente a Siena, uno
studente marocchino di 20 anni residente a Torino,
un 33enne, con precedenti di polizia per
associazione finalizzata ad atti di terrorismo, reati di
resistenza, violenza ed oltraggio a pubblico ufficiale,
residente a Reggio Emilia, amministratore del gruppo
Facebook “Musulmani d’Italia”. L’operazione si inserisce
nel più ampio contesto della intensificata attività
antiterrorismo condotta dalla Polizia Postale e delle
Comunicazioni a partire dall’autoproclamazione dello
Stato Islamico del giugno 2014. Gli attacchi
terroristici avvenuti anche in Paesi dell’Unione Europea
ed il sempre più diffuso ricorso alla rete Internet da
parte delle organizzazioni terroristiche facenti capo al
Daesh, come strumento di diffusione delle ideologie più
radicali e di rivendicazione e come mezzo complementare
di attuazione della strategia jihadista, hanno, infatti,
imposto l’intensificazione dell’attività di prevenzione
e contrasto attraverso percorsi investigativi che
prevedono relazioni sinergiche tra tecniche di indagine
tradizionali e informatiche tra la Specialità, la
Polizia di Prevenzione ed il comparto intelligence. La
Polizia Postale e delle Comunicazioni , al fine di
prevenire turbative e pericoli per l’ordine e la
sicurezza pubblica, provvede anche al costante
monitoraggio della Rete per individuare illecite azioni
attività di proselitismo concernenti iniziative di
carattere razzista, xenofoba, sessuofobica o comunque
ispirate a reati di odio.
Mascalucia CT - Donna costretta a subire attenzioni sessuali: CC 1 compaesano
bloccato. Il soggetto costringeva da mesi la
vittima. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia (CT)
hanno arrestato un 57enne, del luogo per violenza
sessuale.
I militari, di sera, a seguito di una telefonata della
vittima al 112 la quale era riuscita chiedere aiuto
nascondendosi nel bagno, sono intervenuti in
un’abitazione del centro cittadino. I Carabinieri giunti
immediatamente sul posto hanno bloccato il soggetto dopo
averlo sorpreso mentre con violenza stava costringendo
la donna a subire atti sessuali, dopo essersi introdotto
nel domicilio di quest’ultima con il pretesto di doverle
parlare. I militari, nella circostanza, hanno accertato
che la vittima, una 42enne del luogo, subiva
reiteratamente delle attenzioni di natura sessuale da
parte del 57enne dal settembre scorso. L’arrestato è
stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Palagonia
CT – CC preso 1 con 110g. marijuana, ai
domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di
Palagonia (CT) hanno arrestato nella flagranza un
34enne, di Ramacca (CT), per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti. Una gazzella, di sera
durante un servizio di controllo del territorio nel
centro cittadino di Ramacca, in viale Regina Margherita
ha imposto l’Alt al soggetto alla guida di una Opel
Astra. I militari hanno proceduto ad una perquisizione
personale e veicolare rinvenendo, abilmente occultata
sotto il sedile anteriore, 1 busta di plastica
contenente 110 grammi di, 2 bilancini elettronici di
precisione e la somma contante di 20 euro, ritenuti
provento dell’attività di spaccio, che sono stati
sequestrati. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è strato posto ai domiciliari.
Ramacca
CT -Carabinieri denunciano titolare centro scommesse.
I Carabinieri della Stazione di Ramacca (CT) coadiuvati
da personale dell’AAMS hanno effettuato dei controlli in
diverse sale giochi della giurisdizione denunciando alla
Procura della Repubblica di Catania un 32enne, del
luogo, per esercizio abusivo di attività di gioco o di
scommessa.I militari, durante un’ispezione in un centro
scommesse cittadino che gestisce il personaggio in
questione, hanno rinvenuto e sequestrato 2 computer
collegati ad un server esterno, non riconosciuti dai
monopoli di stato, in violazione delle norme in materia
di giochi e scommesse.
Catania –
CC
intercettano corriere con 30 Kg marijuana: 1 in manette.
I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT)
hanno arrestato nella flagranza Marino DEL VECCHIO 40enne del
luogo, per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti,
resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, di mattina, verso le
ore 12, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale in via
San Matteo nella frazione di Macchia, ha imposto l’Alt al soggetto a bordo
di una Fiat 500. il guidatore non si è fermato ed è fuggito. I militari
hanno inseguito il fuggitivo per le vie cittadine. Il conducente durante la
corsa ha effettuato diverse manovre pericolose perdendo infine il controllo
del mezzo andando a collidere con un’auto regolarmente parcheggiata in Via
Marsala. L’individuo, ha abbandonato l’auto, ed è fuggito a piedi ma, è
stato inseguito dai due carabinieri. I militari dopo una cinquantina di
metri hanno bloccato ed ammanettato Del Vecchio. I tutori dell’ordine
nell’abitacolo dell’auto hanno rinvenuto e sequestrato 25 panetti contenenti
30 Kg di marijuana. La droga, del valore al dettaglio di circa
300.000 euro, è stata sequestrata mentre l’arrestato, assolte le
formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Adrano
intitola strada a Carabiniere “Angelo ROGNONI”.
La cerimonia in onore dell’eroe dell’Arma Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria,
si è svolta di mattina ad Adrano. Il Real Carabiniere Angelo ROGNONI
originario di Dorno, in provincia di Pavia, nel lontano 1905 sacrificò la
sua vita per il bene della collettività adranita poiché “insieme a due soldati, coraggiosamente inseguiva
alcuni malfattori e, colpito da una fucilata, mentre cadeva vittima del
dovere, rincuorava i suoi dipendenti con animose parole”.
L’eroico gesto ha spinto l’amministrazione comunale adranita ad intitolare
la via che costeggia la locale Stazione Carabinieri nonché ad inaugurare la
nuova sede della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri
dedicandola sempre al giovane militare che riposa nel cimitero cittadino. Il
programma si è svolto alla presenza del Comandante della Legione
Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Riccardo GALLETTA, accompagnato
dal Comandante Provinciale di Catania, Colonnello Francesco GARGARO, con la
deposizione di una corona d’alloro sul sacello dell’eroe nel cimitero
cittadino. La manifestazione è proseguita con l’intitolazione della via al
Carabiniere “Angelo ROGNONI” ed infine con l’inaugurazione della locale
Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Piazza Umberto. Il
Generale GALLETTA prendendo la parola durante la cerimonia, oltre a
ringraziare il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale, si è rivolto ai
numerosi giovani presenti all’evento. L’alto ufficiale ha sottolineato che
“la figura del Carabiniere Rognoni può essere per loro un grande esempio di
coraggio e profondo senso del dovere”. Nell’ambito della celebrazione
dell’eroe, nel pomeriggio alle 17.30, nel teatro Bellini di Adrano avrà
luogo un concerto della Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri Sicilia.
Catania
–
Pugni in testa e calci a ventre su donna a Librino,
bloccato marito.
Gli uomini delle Volanti questa volta hanno arrestato
C.S. 38enne, finito in camere di sicurezza ieri
sera, per il reato di maltrattamenti in famiglia.La
richiesta di aiuto sul 113 è giunta intorno alle ore
20:30. Una voce di donna invocava aiuto perchè il
marito la stava malmenando, nonostante la presenza dei
figli. La Volante in pochi istanti, ha raggiunto il
posto, un edificio popolare nel rione Librino, dove la
donna impaurita aspettava gli agenti fuori di casa. Nel
racconto della vittima un marito colto da un attacco di
gelosia che, come già successo altre volte in passato,
l’aveva picchiata senza fermarsi nemmeno davanti ai
figli, di cui due minori. La donna nell’occasione era
stata oggetto di una serie di pugni in testa e calci al
ventre. Gli
agenti, fatto subito acceso in casa, hanno trovato il
marito ancora in stato di escandescenza: ed è stato
prelevato e condotto in Questura per gli approfondimenti
del caso. La donna, accompagnata in ospedale, ha
riportato una prognosi di 7 giorni per le contusioni
presenti su tutto il corpo. I poliziotti
hanno appurato che non
sarebbe la prima volta, per C.S.: tramite la
certificazione sanitaria, infatti, i poliziotti hanno
accertato che negli ultimi tempi la donna era stata più
volte refertata per lesioni a causa delle violenze del
marito, a carico del quale, lo scorso 16 ottobre, aveva
formalizzato una denuncia per maltrattamenti. Gli
interventi delle Volanti sono stati numerosi per sedare
le litri tra i due. Il
personaggio, sulla base
di tali risultanze, è stato arrestato e, su disposizioni
del P.M. di turno, rinchiuso presso le camere di
sicurezza, in attesa del giudizio per direttissima.
Biancavilla
CT – CC, preso bracciante con 100 dosi di marijuana: ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato
nella flagranza Antonio GALVAGNO 23enne, bracciante agricolo del
luogo, poiché ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. I militari stanotte, a conclusione di una proficua attività
info-investigativa, sono intervenuti fermando il giovane proprio sull’uscio
di casa ed a seguito di perquisizione personale hanno rinvenuto 100 dosi di
marijuana, 45 euro in contanti ed un coltello a serramanico. Esteso l’atto
anche all’abitazione, gli operanti hanno rinvenuto una ingente quantità di
materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. L’arrestato,
in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti
domiciliari.
Catania – CC,
aggravamento pena, 1 in manette. I Carabinieri della
Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato
Stefano BONNICI
49enne catanese, già ai domiciliari, su ordine di
custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di
Catania. Il provvedimento scaturisce dall’aggravamento
della misura restrittiva a cui era stato sottoposto il
soggetto a seguito dell’arresto avvenuto a Catania il 25
marzo scorso per resistenza a Pubblico Ufficiale,
violazione di sigilli e invasione di edifici.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza
Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania– Tabaccaio investito e rapinato, 1 preso. La Polizia di
Stato ha posto di fermo di indiziato di delitto:
Mario AlessioCOCO
27enne gravemente indiziato di rapina aggravata in
concorso. Il titolare di una tabaccheria, del rione “Nesima”,
la mattina del 14 novembre scorso, nel recarsi presso un
istituto bancario per depositare l’incasso della
settimana, mentre stava viaggiando a bordo del suo
scooter, giunto nella zona di viale M.Rapisardi, è stato
speronato da un'altra moto su cui viaggiavano 2
soggetti. La vittima è finita per terra ed aggredita
dal passeggero dell’altro mezzo il quale ha colpito
ripetutamente con un casco da motociclista, ed ha
intimato al malcapitato di consegnargli l’incasso.
L’uomo durante la violenta colluttazione, ha persola
busta contenente la somma di circa 15.000,00 € che
veniva raccolta dai rapinatori i quali si allontanavano
dal posto. Le indagini immediate condotte da personale
della Squadra Mobile – Sezione “Reati contro il
Patrimonio” – Squadra “Antirapine” hanno permesso,
grazie ad un parziale della targa fornito da alcuni
testimoni ed alla visione delle immagini del sistema di
video-sorveglianza, di individuare in Mario Alessio COCO
l’intestatario del mezzo, che veniva rintracciato presso
la sua abitazione. Il soggetto, all’atto del controllo
ha esibito una denuncia di furto del motociclo, in base
alla quale il mezzo sarebbe stato rubato nella stessa
mattinata. COCO, dopo le formalità di rito, è stato
condotto presso il carcere Piazza Lanza di Catania a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Droga e pistola: Condor 1 in manette.
Poliziotti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”
ha tratto in arresto:
MassimilianoANASTASI 36enne già noto, in
atto sottoposto alla misura della detenzione
domiciliare, perché responsabile del reato di detenzione
illegale di arma clandestina e di ricettazione della
stessa, nonché del reato di tentata cessione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente. I “Condor” nell’ambito
di attività finalizzata al contrasto dello spaccio di
stupefacenti su piazza nel rione di “San Leone”,
hanno notato 1 individuo che si avvicinava ad
un’abitazione di piano terra, scorgendo dietro le
inferriate a protezione della casa uno che lo attendeva.
Il primo ha estratto dalla tasca una somma di denaro,
consegnandola all’altro che si trovava nell’abitazione.
L’individuo che si trovava all’interno della casa,
accortosi della presenza degli agenti in borghese, ha
richiuso repentinamente la porta. Il soggetto
all’esterno è stato identificato ed ha dichiarato ai
poliziotti che stava acquistando 1 dose di cocaina. I
“Condor”, dopo qualche minuto, sono riusciti a fare
ingresso nella casa ed identificato Massimiliano
ANASTASI, che ha dichiarato come stava cedendo una dose
di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed
accortosi dei poliziotti, aveva gettato la droga nel
water. La perquisizione successiva ha consentito ai
Condor di rinvenire 1 pistola calibro 44 magnum con
matricola abrasa, vario materiale per il
confezionamento della sostanza stupefacente e la somma
di 470,00 €. Il personaggio, espletate le formalità di
rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di
Catania “Piazza Lanza”.
Biancavilla
CT – Spezza costola alla ex, CC 1 in manette.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Paternò e della Stazione di Biancavilla, la sera del 12
novembre scorso, hanno arrestato nella flagranza
Agrippino
MANGIARATTI 27enne di Palagonia, già destinatario del provvedimento di
divieto di avvicinamento alla famiglia dell’ex convivente emesso dal
Tribunale di Catania nel 2015. Il giovane, incurante del divieto, ha
raggiunto l’ex a Biancavilla, ed introdottosi con una scusa nell’abitazione
di una pensionata, dove l’ex ragazza 29enne, lavora come badante, l’ha
aspettata per poi picchiarla violentemente e costringerla a seguirlo. I
militari, avvisati dai familiari preoccupati per non avere ricevuto più
notizie dalla congiunta, dopo una breve attività investigativa, sono
riusciti a rintracciare la coppia nella Stazione Ferroviaria di Catania. La
ragazza ferita ed in evidente stato di agitazione psicomotoria è stata
immediatamente soccorsa e trasportata all’Ospedale di Biancavilla dove i
medici le hanno riscontrato: “trauma cranico minore e frattura composta
dell‘arco medio anteriore della 7° costa e infrazione della 5° e 6° costa
dell’emitorace di destra” guaribili in 30 giorni. Il reo, arrestato,
nella giornata di ieri 14 novembre è stato giudicato per direttissima e dopo
la convalida associato al carcere di Catania Piazza Lanza. Su di lui gravano
le accuse di sequestro di persona, lesioni personali gravi ed inosservanza
provvedimenti Autorità Giudiziaria.
Catania- Polizia trova
refurtiva e pistola in casa, 1 in manette. Si tratta del già noto Francesco MUSCIA 31enne in quanto
responsabile dei reati di detenzione illegale di arma comune e del relativo
munizionamento, ricettazione della stessa, nonché ricettazione di numerosi
capi d’abbigliamento provento di furto. Agenti della Squadra
Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata”, unitamente a personale
U.P.G.S.P. – Sezione “Volanti”, ieri nel corso di perquisizione domiciliare
eseguita presso l’abitazione del MUSCIA, in località San Gregorio di
Catania, hanno rinvenuto e sequestrato 1 pistola cal. 7,65, con relativo
munizionamento, risultata provento di furto commesso nel mese di luglio 2014
in località Nicolosi, oltre a numerose munizioni di vario calibro. I
poliziotti, nell’abitazione, inoltre, hanno ritrovato un centinaio di capi
d’abbigliamento che è stato accertato essere provento di un furto perpetrato
lo scorso mese di agosto, in danno di un’attività commerciale di Acireale.Espletate le formalità di
rito il soggetto è stato condotto presso la Casa Circondariale di Catania -
Piazza Lanza.
Catania–
Evade dai domiciliari, CC 1 in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato il 26enne catanese Mario APERI
26enne in esecuzione di una ordinanza di
aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale
di Catania. Il provvedimento scaturisce grazie ad una
informativa dell’Arma prodotta a seguito dell’evasione
dai domiciliari del detenuto avvenuta il 21 ottobre
scorso. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è
stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Mafia, usura, estorsione e rapina: DIA arresta a
Malta donna latitante. La Direzione Investigativa
Antimafia di Padova, in collaborazione con personale del
Centro Operativo D.I.A. di Catania, del Servizio di
Cooperazione Internazionale di Polizia della D.C.P.C. e
della Polizia Maltese, nelle scorse ore, ha tratto in
arresto, a Mosta (Malta), la latitante Donatella
CONCAS
40enne nata a Tortolì (NU). Un ordine di
carcerazione emesso il 25 maggio 2015 dall’Ufficio
Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte
di Appello di Venezia, pendeva sul conto della donna,
dovendo la stessa scontare la pena di 3 anni, 8 mesi e
13 giorni di reclusione, a seguito di condanna
definitiva per i fatti accertati nell’ambito
dell’Operazione SERPE, condotta dal Centro Operativo
D.I.A. di Padova. La CONCAS nella circostanza, è stata
giudicata colpevole dei reati di partecipazione ad
associazione di tipo mafioso, usura, estorsione e
rapina, in quanto ritenuta intranea ad un sodalizio
insediatosi nel Veneto, tra il 2009 ed il 2011. I
soggetti a capo di tale organizzazione, perlopiù di
origini casertane, qualificandosi come appartenenti al
cosiddetto “clan dei casalesi”, approfittando dello
stato di bisogno di diversi imprenditori, si facevano
consegnare dagli stessi, quali corrispettivi di
prestazioni di denaro effettuate, interessi e vantaggi
usurari. Appreso della definitività della condanna
(avendo esperito invano anche il ricorso in Cassazione),
Donatella CONCAS ha fatto perdere le sue tracce,
rendendo vane le ricerche condotte sul territorio
nazionale da più di un anno. Uomini della Direzione
Investigativa Antimafia a seguito di approfondite
indagini tecniche, coordinate, in particolare, dal
Sostituto Procuratore, dr. Paolo Giovanni LUCA, della
Procura Generale presso la Corte di Appello di Venezia e
svolte della predetta Articolazione D.I.A. padovana, con
il contributo di quelle di Catania, Agrigento e Brescia,
hanno raccolto gli elementi di prova che hanno
consentito l’individuazione della CONCAS in territorio
maltese.
Catania – Assistente sanitario a V.Emanuele filmato in furto ad anziano
degente: denunciato.
Poliziotti del Commissariato “Centrale” , a conclusione
di attività investigativa condotta anche con l’analisi
delle immagini del sistema di videosorveglianza, hanno
individuato e denunciato in stato di libertà V.G.,
assistente sociosanitario in servizio presso l’ospedale
Vittorio Emanuele di Catania, perché ritenuto
responsabile del reato di furto aggravato commesso
all’interno dello stesso nosocomio ai danni di un
anziano ricoverato. La refurtiva sottratta al paziente
consisteva in una collana d’oro.
Biancavilla
CT - Stalker
e complice tentano rapina a compagno dell’ex : CC 2 in
manette.I Carabinieri della
locale Stazione con l’ausilio dei colleghi del Nucleo
Operativo di Paternò (CT) di mattina a Biancavilla hanno
eseguito 2 ordinanze di misura cautelare, emesse dalla
Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di un
28enne, già gravato da pregiudizi penali, ed un 25enne,
entrambi di Biancavilla. Il primo è stato ritenuto
responsabile di maltrattamenti, violenza sessuale,
lesioni gravi, violazione di domicilio, danneggiamento e
tentata rapina in concorso, mentre il secondo è indagato
per tentata rapina e lesioni gravi. I provvedimenti
restrittivi sono scaturiti dall’attività investigativa
avviata dai Carabinieri a seguito della denuncia sporta
dall’ex moglie del 28enne. I militari hanno ricostruito
l’intera vicenda che ha avuto inizio nel febbraio 2016:
lui non accettando la separazione di fatto dalla
moglie, ha posto in essere costanti maltrattamenti
consistiti in danneggiamenti, violazioni del domicilio,
aggressioni fisiche e minacce di morte nei confronti
della donna. Lo stalker con la complicità del 25enne
inoltre, ha anche tentato una rapina ai danni del nuovo
compagno dell’ex, colpendolo con un tondino in ferro al
capo ed al gomito per sottrargli il telefono cellulare.
L’azione criminosa fu non portata a termine perché
l’uomo riuscì a fuggire. La vittima successivamente è
stata più volte minacciata di morte dall’ex marito.I militari hanno
accertato che in un’altra occasione il 28enne raggiunse
la donna nella sede lavorativa e l’aggredì a colpi di
catena, sferrandole pure un pugno in faccia.Gli arrestati sono
stati, rispettivamente, il 28enne associato nel carcere
di Piazza Lanza mentre il 25enne posto ai domiciliari.
Catania– Preso in aeroporto ad imbarco per Londra destinatario misura
cautelare, CC 1 ai domiciliari.I
Carabinieri della Stazione di Riposto (CT), collaborati
dai militari di Catania Fontanarossa, hanno
arrestato
ai domiciliari Alfio DI BELLA 21enne ripostese, in esecuzione di un
provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catania.Il giovane già noto,
grazie alle indagini dei carabinieri, è ritenuto responsabile di furto
aggravato, reato commesso il 19 giugno scorso nell’abitazione di un
cittadino di Riposto. Il quadro probatorio raffigurato dagli investigatori è
stato condiviso dal giudice che, su proposta del magistrato inquirente, ne
ha ordinato l’arresto permettendo ieri pomeriggio ai militari di arrestare
il personaggio nel momento in cui, all’Aeroporto Internazionale “Vincenzo
Bellini” di Catania, stava per imbarcarsi su di un volo diretto nella
capitale britannica. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato
relegato agli arresti domiciliari.
Adrano
CT
– Agenti bloccano 2 pusher, ai domiciliari. Si
tratta di Antonio LONGO
27enne e Gaetano VEZZI 18enne.I tutori dell’ordine, ieri alle ore 20,30 circa, nella Piazza
Sant’Agostino di Adrano, nel quadro di mirati servizi
antidroga, espletati in particolar modo nelle ore serali
e notturne, predisposti dal Commissariato di P.S. di
Adrano, hanno individuato 2 giovani che stavano
spacciando 2 dosi di marijuana. I soggetti, alla vista
degli agenti, si sono dati alla fuga per le vie del
centro tentando di investirli, ma sono stati inseguiti e
fermati. I giovani adraniti sono stati identificati per Antonio LONGO e
Gaetano VEZZI . Gli agenti a seguito di perquisizione
hanno rinvenuto altre 9 dosi di marijuana addosso al
LONGO. I due giovani, sono stati dichiarati in arresto
per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché
per resistenza a Pubblico Ufficiale e dopo le formalità
di rito, su disposizione del P.M. di turno sono stati
posti ai domiciliari.
Catania -Nonno e nipote
minacciosi e violenti contro sanitari a Vittorio
Emanuele.
Polizia del Commissariato Centrale ieri mattina a
conclusione di attività investigativa, ha denunciato in
stato di libertà N.O. 26enne nato a Catania e suo
nonno N.O. 78enne nato a Catania. I due congiunti
sono ritenuti responsabili in concorso tra loro dei
reati di violenza o minaccia a pubblico ufficiale,
oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e
interruzione di pubblico servizio, commessi nel
pomeriggio precedente presso il pronto soccorso
dell’ospedale Vittorio Emanuele, in pregiudizio di un
paramedico e di un medico, nell’esercizio delle loro
funzioni.
Catania
–Blitz CC
preso pusher ai domiciliari . I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato Antonino TROVATO
28enne catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Una pattuglia con auto di copertura, di sera durante un servizio antidroga,
ha sorpreso il personaggio in via Capo Passero cedere delle bustine ad
occasionali acquirenti, previo un corrispettivo in denaro. Il pusher è
stato prontamente bloccato, perquisito e trovato in possesso di 150 dosi di
marijuana, per un peso complessivo di 300 grammi, 45 dosi di cocaina, per un
peso complessivo di 18 grammi, occultate in un astuccio per mentine, 1 radio
ricetrasmittente, e la somma contante di 950 euro, ritenute provento
dell’attività di spaccio. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
-
Polizia Uil : solidarietà a dott.ssa Giaquinta.
La Segreteria Provinciale UIL POLIZIA ha espresso solidarietà alla
dottoressa Marilina Giaquinta con il documento
testualmente sottoscritto : “La legge di riforma della Polizia di
Stato del 1981 costituì un traguardo per la nostra democrazia. Molti
poliziotti oggi in pensione, alcuni dei quali purtroppo neanche più
esistono, si batterono dall’interno del Corpo delle Guardie di Pubblica
Sicurezza per un’Amministrazione più trasparente, vicina alla gente, nella
quale anche i suoi appartenenti potessero vedere maggiormente garantiti i
loro diritti di cittadini oltre che di servitori dello Stato. Addolora,
quindi, assistere alla trasformazione di uno strumento di rivendicazione di
sacrosanti diritti, come ogni sindacato di Polizia e non dovrebbe essere,
dal quale anziché difendere e tutelare i poliziotti finisce per lanciare
becere ed infamanti offese agli stessi. Sigle sindacali con bassa
rappresentatività che usano, anzi abusano, di nobili parole come
“riformismo” e “democrazia” ma che trascinano nel ridicolo con un volgare
attacco sessista non solo se stessi ma anche l’Istituzione a cui
appartengono senza neanche porsi il dubbio di ferire la dignità di una donna
ancor prima di quella di una brillante e preparata Dirigente della Polizia
di Stato a cui la Segreteria Provinciale della Uil Polizia di Catania
esprime piena solidarietà. La Uil Polizia auspica che quanto scritto dal
Dott. Rodano, stimato Funzionario della Polizia di Stato nella qualità di
Segretario Generale Provinciale dell'MP, non rappresenti il pensiero
dell'organizzazione sindacale che rappresenta”. La polemica tra i
sindacati di polizia è scoppiata per un post su Facebook con il quale
l'autrice posta 1 foto che ritrae due gambe scoperte fino a poco sopra il
ginocchio, contornate da un orlo di pizzo nero. La responsabile del servizio
immigrazione della Questura di Catania era finita su mirino del sindacato
"Movimento poliziotti democratici e riformisti" per la foto. Marcello
Rodano, da qualche mese non più in servizio a Catania, quale segretario
provinciale, aveva segnalato il post a suo dire "disdicevole" della collega
con una lettera contenente foto e frammenti di chat tra amici, inviata al
questore Marcello Cardona. Marilina Giaquinta ha ritenuto la presa di
posizione : "un attacco medievale che mi offende come donna e come dirigente
di polizia. Penso che la Polizia di Stato sia molto avanti. Tanto che i miei
superiori non hanno dato alcun peso alla lettera".
Catania
–
Polizia sequestra beni in via S. Giuliano, segue operazione antimafia
“bulldog”. La
Polizia di Stato nella mattinata, su delega della Procura Distrettuale della
Repubblica di Catania, ha dato esecuzione al decreto di sequestro
preventivo, emesso il 20 settembre 2016 dal G.I.P. del Tribunale di
Catania, della società “San Giuliano s.r.l.” compresi tutti i beni
aziendali mobili, immobili e mobili registrati, dalla stessa società
posseduti, con particolare riferimento all’attività di ristorazione “Pitti”
ubicata a Catania in via Antonino di Sangiuliano 188/194. Il provvedimento
ha accolto gli esiti di attività d’indagine, coordinata dalla locale D.D.A.
eseguita dalla Squadra Mobile in prosecuzione delle investigazioni che il 21
gennaio 2016 avevano condotto, nell’ambito dell’operazione “Bulldog”,
all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15
persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per
delinquere di stampo mafioso (famiglia Santapaola-Ercolano),
intestazione fittizia di beni e furti, con l’aggravante di cui all’art. 7
Legge 203/91, per avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni
previste dall’art.416 bis c.p. ed al fine di agevolare l’attività
dell’organizzazione mafiosa anzidetta. Tra gli arrestati, con l’accusa di
avere fatto parte dell’ associazione mafiosa, oltre al noto Roberto VACANTE
52enne, figurava Salvatore CARUSO 61enne. Le indagini hanno evidenziato che
la società “San Giuliano s.r.l.”, proprietaria del “Pitti”,
ristorante ubicato nel centro cittadino riconducibile a Salvatore CARUSO,
erano state fittiziamente attribuite al socio unico Gianluca Silvestro
GIORDANO 36enne compagno di Melinda CARUSO 31enne, figlia di
Salvatore. Le stesse indagini hanno, altresì, evidenziato la distrazione
di denaro (per un ammontare di circa 100.000,00 euro) dalle casse di altra
attività di ristorazione già di proprietà di Salvatore CARUSO - sottoposta a
sequestro nell’ambito dell’operazione “Bulldog” - confluito nel
finanziamento dell’operazione “Pitti”. Gli inquirenti a Salvatore
CARUSO, Gianluca Silvestro GIORDANO e Melinda CARUSO hanno contestato il
reato di intestazione fittizia di beni. Gli investigatori a Giuseppe CARUSO,
figlio di Salvatore, hanno contestato l’appropriazione indebita di circa
85.000 euro distratti da altra attività di ristorazione attualmente sotto
sequestro giudiziario. L’Autorità Giudiziaria inquirente a Gianluca
Silvestro GIORDANO ha contestato la truffa ai danni dello Stato per essersi
appropriato, con artifizi, di generi alimentari destinati ad altra attività
di ristorazione sottoposta a sequestro giudiziario. Le forze dell’ordine a
Francesco SALAMONE, Gianluca Silvestro GIORDANO e Melinda CARUSO, hanno
contestato l’appropriazione indebita, con il sistema della mancata
fatturazione, di parte degli incassi derivanti da altra attività di
ristorazione sottoposta a sequestro giudiziario. Gli investigatori a
Gianluca Silvestro GIORDANO e Melinda CARUSO hanno contestato
l’appropriazione indebita, con l’utilizzo di un “POS” mobile collegato ad un
conto corrente intestato alla società gestore del “Pitti”, di parte
degli incassi derivanti da altra attività di ristorazione sottoposta a
sequestro giudiziario.
Catania– Spaccio a S.Cristoforo: Condor 1 preso. La Polizia di Stato
ha tratto in arresto Giovanni SCARLATA
43enne, perché colto nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. Agenti della Squadra Mobile –
Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” hanno svolto dei servizi nel rione
“San Cristoforo”. I “Condor” ieri pomeriggio, hanno effettuato un servizio
mirato nella zona di Piazza Federico di Svevia e nel corso dell’attività
hanno notato un giovane che cedeva 1 bustina in cellophane ad altro
soggetto. La Polizia ha deciso, pertanto, di intervenire, bloccando il
“pusher” che veniva identificato per Giovanni SCARLATA, e l’acquirente che,
al momento del controllo, deteneva ancora la bustina che conteneva sostanza
stupefacente del tipo marijuana. La perquisizione eseguita a carico di
SCARLATA ha consentito di rinvenire e sequestrare altri 6 involucri in
cellophane contenenti gr.7 della sostanza, nonché una somma di denaro che
veniva anch’essa sequestrata perché ritenuta provento dell’illecita attività
di spaccio. SCARLATA veniva pertanto tratto in arresto e posto a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gravina
CT – Scippatore
specialista in donne anziane, CC 1 in manette. I Carabinieri della
Compagnia di Gravina di Catania e della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno
arrestato Francesco MESSINA 19enne catanese,in esecuzione di
una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di
Catania poiché ritenuto responsabile di Furto aggravato e furto con strappo
in concorso. Il giovane avrebbe agito a bordo di uno scooter Honda SH 300
di colore nero con la targa di volta in volta parzialmente ritoccata nelle
sigle identificative. Un complice in corso di identificazione era il
pilota. Le vittime designate sarebbero state le donne anziane
dell’Hinterland catanese a cui strappava le borse con violenza e dopo
essersi allontanato dal luogo dello scippo ne razziava il contenuto che,
oltre al denaro contante, comprendeva in molti casi le carte di prelievo,
con i relativi codici incautamente segnati vicino le card, che, prima delle
denuncia delle poverette, gli permettevano di recarsi immediatamente ad un
qualsiasi sportello bancomat e ritirare tutto il denaro contante
prelevabile. La perseverante ricostruzione investigativa svolta dai
militari del Nucleo Operativo e dai militari di Mascalucia, supportata da
immagini video, testimonianze e riconoscimenti formali, ha permesso di fare
luce su almeno 6 di questi furti con strappo. Molti altri colpi sono ancora
al vaglio degli inquirenti. Le azioni sarebbero state commesse dall’indagato
a Mascalucia, Tremestieri Etneo e San Giovanni La Punta (CT), nel periodo
tra il 5 luglio ed il 26 agosto di quest’anno, proprio ai danni di 6 donne
anziane. Il quadro probatorio rappresentato dagli investigatori dell’Arma al
giudice l’ha convinto ad emettere la misura restrittiva con conseguente
reclusione del reo nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Fiumefreddo di Sicilia CT
– Calci e pugni alla madre, CC 1 in manette. I Carabinieri della
Stazione di Fiumefreddo di Sicilia (CT) hanno arrestato Gabriel POCOROBBA
25enne del luogo, per maltrattamenti in famiglia e lesione personale.Una pattuglia, Stanotte
su richiesta di un vicino che ha segnalato al 112 una lite in famiglia, è
intervenuta in un’abitazione del centro di Fiumefreddo di Sicilia. I
militari hanno bloccato il giovane in un’evidente stato di agitazione,
presumibilmente dovuta all’effetto dell’alcol. Il 25enne poco prima, a
seguito di una discussione scaturita per futili motivi, aveva aggredito a
calci e pugni la madre. La vittima soccorsa da personale del “118” è stata
trasportata e medicata all’Ospedale di Taormina (ME) dove i sanitari gli
hanno riscontrato un trauma cranico e diverse ecchimosi in vari parti del
corpo, giudicate guaribile 25 giorni.L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– Spaccio a domicilio su appuntamento: 1 in carcere. Su delega della Procura della
Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia Catania la Polizia di Stato ha
dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa il 9 settembre
2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di Roberto
ZAPPALA’ 37enne ritenuto responsabile dei reati di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina e violazione degli obblighi inerenti la misura
di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S. Le indagini,
anche di tipo tecnico, condotte nell’arco temporale dicembre 2015-gennaio
2016 dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Procura Distrettuale
della Repubblica, hanno evidenziato come Roberto ZAPPALA’ avesse avviato una
incessante e fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente del tipo
cocaina svolta presso la sua abitazione nel quartiere di Nesima. Il
soggetto, previo appuntamento, aveva reso l’abitazione meta di assuntori
della sostanza. Roberto ZAPPALA’, nel periodo in cui ricadono le
imputazioni, era sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza
Speciale della P.S. violata ripetutamente sia con riferimento all’obbligo di
vivere onestamente e rispettare le leggi, che a quello di non uscire da casa
dalle ore 21.00 alle ore 06.00. Roberto ZAPPALA’, già noto, era stato
tratto in arresto, tra l’altro, dalla Squadra Mobile nel corso
dell’operazione “Squama” eseguita nell’aprile 2009 nei confronti di 27
persone responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico
di sostanze stupefacenti, nonché detenzione e spaccio delle medesime.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la
Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”.
Adrano
CT – Bulli : calci e pugni a genitore di ragazze che li avevano
respinti. 5 maldestri
giovani adraniti dovranno rispondere al giudice, innanzi al Tribunale poiché
denunciati dai poliziotti del Commissariato di Adrano per aggressione. Il
branco, una volta tanto, l’obiettivo della macchina fotografica non l’ha
visto per le pose di un selfie, ma per la foto segnaletica che sarà
inserita negli archivi delle Forze dell’ordine. I 5 di cui 3 maggiorenni
e 2 minori hanno vessato 2 giovanette e picchiato il genitore che tentava
la difesa compiendo un vero e proprio crimine. I fatti risalgono allo scorso
9 agosto quando 2 ragazze furono “agganciate”, nel Giardino comunale, dal
gruppetto di giovani che iniziò con i “classici” inviti ad uscire ad
approcciarsi alle fanciulle. Il netto rifiuto delle giovani, entrambe
minorenni, ha indispettito i ragazzi i quali hanno abbandonato ogni
educazione ed hanno preso a strattonare e ad insultare le ragazze. Uno dei
genitori è intervenuto difesa delle due vittime ma è stato affrontato, da
quello che si era ormai trasformato in un branco, che ha agito con calci e
pugni. L’intervento della Volante del Commissariato ha messo fine al
pestaggio. Gli investigatori del Commissariato, a fronte della denuncia
sporta dalle vittime, con accurate indagini sono stati in grado di
identificare gli autori dell’aggressione ed a denunciarli all’Autorità
Giudiziaria.
Catania
-Affitta villetta con allaccio abusivo impianto elettrico. I
poliziotti del Commissariato di P.S. “Librino” ieri, nel corso di un normale
servizio di controllo del territorio e di persone sottoposte agli arresti
domiciliari hanno scoperto un furto d’energia elettrica ai danni dell’ENEL
ad opera di un soggetto, P.G., ristretto agli arresti domiciliari. Il
personaggio, in affitto dal mese di aprile 2016 in una villetta nel
villaggio azzurro di Catania, aveva stipulato col proprietario dell’immobile
un contratto di locazione amichevole - senza formalità di sorta - nel cui
canone era compresa anche la fornitura di energia elettrica. Tale fornitura,
del tutto abusiva, avveniva nella completa assenza di ogni allaccio
legittimo, tanto che non esisteva neppure il contatore dell’ENEL. Il
proprietario/locatore è stato indagato per il reato di furto di energia
elettrica ed il conduttore P.G. per il reato di ricettazione, in quanto si
avvantaggiava dell’energia elettrica illecitamente sottratta. Il
proprietario già nel maggio 2014 era stato indagato per analogo fatto,
dichiarando, in quell’occasione, di aver personalmente effettuato la
ristrutturazione dell’immobile in economia e di aver provveduto egli stesso
agli allacci abusivi e diretti alla linea elettrica. Del fatto verrà
interessata anche l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Catania per i
profili di competenza relativi al contratto di affitto “in nero” e alle
verifiche in ordine ad eventuali opere edilizie abusive.
Paternò
CT – CC, in manette a
rapinatore trasfertista. Si tratta di
Giuseppe PUGLISI 32enne,di Paternò, arrestato in esecuzione di
un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Rimini. Il soggetto
condannato per rapina aggravata e continuata, reato commesso in terra
romagnola, dovrà scontare una pena di mesi 6 di reclusione. L’arrestato,
dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza
Lanza. I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT), coadiuvati dai
uomini del Battaglione “Sicilia” e dal Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT),
nell'ambito dei servizi anticrimine disposti dal Comando Provinciale di
Catania svolti la mattina del 10 settembre scorso, hanno sottoposto a
controllo il territorio di competenza, ottenendo i seguenti risultati:
Denunciato un 28enne, di Adrano (CT),per guida senza patente.
Fermato ad un posto di controllo conduceva il proprio veicolo senza titolo
di guida perché mai conseguito o revocato. Segnalati alla Prefettura
di Catania, per uso personale di sostanze stupefacenti, sette giovani
assuntori che, perquisiti, sono stati trovati in possesso di alcune dosi di
marijuana. Inoltre, durante il servizio, sono state controllate 78 persone,
24 veicoli, ed elevate 12 sanzioni amministrative al codice della strada.
Palagonia
CT – Blitz CC in casa, 1 pusher in manette. I Carabinieri della
Compagnia di Palagonia (CT) di sera, hanno arrestato, nella flagranza, il
Francesco VACCARO 42enne del posto, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. I militari del Nucleo Operativo, a conclusione di
una breve ma efficace attività info-investigativa, hanno deciso di
perquisire l’abitazione del pusher dove sono stati rinvenuti 11 ovuli di
cocaina, pronti ad essere “piazzati” e circa 150 euro in contanti – in
banconote di vario taglio – considerati il possibile provento dell’attività
di spaccio. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel
carcere di Caltagirone.
Catania
– SAPIENZA già preso
in operazione “Atlantide 2” viola sorveglianza: Condor
preso. I poliziotti hanno bloccato: Paolo SAPIENZA
52ennegià noto, per il reato di cui all’art.75 del D.Leg.vo nr.159/2011
(inosservanza agli obblighi impostigli dalla Sorveglianza Speciale di P.S.).
SAPIENZA, ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Pillera –
“Puntina”, nel maggio del 2008, era stato tratto in arresto da personale
della Squadra Mobile nell’ambito della nota operazione “Atlantide 2”,
in esecuzione di o.c.c. emessa nei confronti di numerosi esponenti del
citato gruppo mafioso.
Catania– CASERTA già preso
in operazione “Titanic” viola sorveglianza: Agenti ai domiciliari.
Uomini delle volanti ieri, nel quadro dell’intensificazione dei servizi di
prevenzione disposti dal Questore di Catania, hanno arrestato ai domiciliari
il catanese Pietro Franco CASERTA 47enne per violazione delle prescrizioni
inerenti il regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza. Il soggetto è stato sorpreso da agenti di
una volante in compagnia di 3 personaggi noti nel territorio del comune di
Misterbianco, inevitabile pertanto l’arresto. Caserta su disposizioni del
magistrato di turno è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di
convalida e contestuale giudizio direttissimo. CASERTA era stato arrestato
nell’ambito della nota operazione “Titanic” condotta dalla locale Squadra
Mobile a fine anni “90, che portò in carcere oltre 100 affiliati della cosca
Pillera-Cappello, a seguito della quale fu condannato per traffico di
stupefacenti ed associazione mafiosa.
Caltagirone
CT – Droga, 1
preso in azione, CC in manette. I Carabinieri della Compagnia di
Caltagirone hanno arrestato, nella flagranza FabioFORTUNATO
31enne calatino, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è il frutto di una attività
info-investigativa condotta dagli uomini del Nucleo Operativo che stanotte
alle 02:00 in via Giusto Antonio Rosso hanno intercettato e bloccato la Fiat
Barchetta con a bordo il 31enne. I militari nel mezzo, previa perquisizione,
successivamente estesa anche all’abitazione, hanno rinvenuto e sequestrato
oltre ad 1 bilancino di precisione 8 buste in cellophane contenenti
complessivamente 400 grammi di marijuana e 4 panetti di hashish per un peso
totale di circa 300 grammi del valore al dettaglio di circa 10.000 euro.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato al carcere di
Caltagirone.
Giarre
CT
- Furto, invasione beni, deturpamento, imbrattamento cose altrui e getto
pericoloso: donna ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di
Giarre, di pomeriggio hanno arrestato ai domiciliari
Concetta
Giovanna LA MATTINA 55enne, del posto, in esecuzione di un ordine per
l’espiazione di pena detentiva emesso dalla Corte d’Appello di Reggio
Calabria. La donna è stata condannata per furto, invasione di terreni o
edifici, deturpamento e imbrattamento di cose altrui e getto pericoloso di
cose, reati commessi a Catania e Reggio Calabria nel corso degli anni 2004 e
2011, dovrà espiare una pena di un anno di reclusione. L’arrestata,
espletate le formalità di rito, è stata ristretta ai domiciliari.
Catania
– Furto: CC eseguono 1 mandato arresto EU polacco.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania
hanno arrestato il, polacco Sebastian CZECHURA
23enne, di fatto domiciliato nel capoluogo etneo, in esecuzione di un
mandato d’arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria del paese
d’origine. Il giovane, ricercato dal giugno di quest’anno come specificato
nel provvedimento restrittivo, è ritenuto responsabile di furto aggravato,
violenza e minaccia a pubblico ufficiale commessi in Polonia. L’arrestato,
dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza
Lanza.
Catania– Romeno preso per
furto: era evaso dai domiciliari. Agente del Commissariato “Centrale”
libero dal servizio, ieri mattina, ha arrestato il già noto Sandel Marcel
NICOTRA 24enne nato in Romania, nella flagranza di furto aggravato ed
evasione. Il soggetto, alle ore 7,00 circa, è stato fermato dopo aver
asportato in un pubblico locale in piazza Sapienza, 1 bicicletta, 1
contenitore con del denaro e una serie di bottiglie di liquore. I tutori
dell’ordine nel corso del sopralluogo effettuato hanno accertato che NICOTRA,
aveva forzato la saracinesca del locale utilizzando un tubo “Innocenti” che
è stato sequestrato. I poliziotti, durante l’espletamento delle formalità di
rito, hanno acclarato che l’arrestato sin dal 23 agosto precedente, si era
reso irreperibile, evadendo dagli arresti domiciliari cui si trovava
sottoposto presso la sua abitazione di Adrano per il reato di violenza o
minaccia a P.U.. NICOTRA è stato pertanto trattenuto presso le camere di
sicurezza della Questura in attesa della celebrazione, nella mattinata, del
processo per direttissima.
Catania
– Spaccio: 1
condannato a 4 anni, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di
Catania Librino hanno arrestato Ignazio Vincenzo ALBERTI
46enne catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari, su esecuzione ad
un ordine di espiazione di pena detentiva emesso dalla Procura della
Repubblica di Catania.Il 46enne,
ritenuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, reato commesso a Catania nel 2015, dovrà espiare la pena di 4
anni di reclusione. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Droga in cucina :
polizia dai domiciliari al carcere. Si tratta di Manuel RUVOLO 26enne.
Il personaggio, nonostante si
trovasse agli arresti domiciliari avrebbe continuato a spacciare. Due
agenti dell’U.P.G.S.P.,ieri pomeriggio, liberi dal servizio, sono
intervenuti in via Malta, arrestando il soggetto 26enne per detenzione di
stupefacenti e spaccio ed hanno messo fine termine alla situazione.
L’attenzione dei poliziotti era stata attirata dal via vai di persone notato
nei pressi dell’abitazione del soggetto, già noto per essere sottoposto alla
misura restrittiva. I tutori dell’ordine, conoscendo i precedenti del RUVOLO,
hanno subito immaginato di cosa potesse trattarsi. Gli agenti hanno
controllato e perquisito il domicilio che, com’era facile immaginare, ha
permesso di trovare occultati in cucina: 11 grammi di marijuana, 1 bilancia
da cucina utilizzata per pesare la droga ed una somma di denaro, probabile
provento dell’attività di spaccio. RUVOLO,
immediatamente arrestato, su disposizione del P.M. di turno è stato
condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
S.Maria di
Licodia CT – Blitz CC
trovate armi illegali in casa, 1 in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia (CT) hanno arrestato,
nella flagranza Emanuele MAZZAGLIA 30enne, del luogo, per detenzione
illegale di armi clandestine, ricettazione e furto aggravato. I militari, a
conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa ieri sera,
hanno fatto irruzione nella proprietà del 30enne ubicata in Contrada Panuzza,
agro di Santa Maria di Licodia, e perquisendola hanno trovato, nascoste
dentro dei vecchi canali di scolo dell’acqua piovana: 1 fucile
doppietta a canne mozze cal.12, con marca e matricola abrasa; 1 fucile
moschetto cal.20, con marca e matricola abrasa; 1 carabina ad aria
compressa, cal. 4,5, marca WEIHRHUCH, potenziata oltre i 7,5 joule; le
targhe di una Fiat Punto, risultata rubata il 29 dicembre 2015 a Belpasso
(CT). I carabinieri durante le operazioni hanno inoltre accertato che il
soggetto aveva allacciato abusivamente il contatore al servizio della
proprietà alla rete elettrica pubblica. Le armi sono state sequestrate ed
opportunamente repertate, in attesa di essere esaminate dagli esperti del
R.I.S. di Messina che ne potrebbero stabilire l’eventuale utilizzo in
pregresse azioni criminose. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato
associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Aci
Catena CT
– Rapina posta, poi evade dai domiciliari, CC in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Aci Catena hanno arrestato Salvatore Giuseppe PATANÈ 25enne del posto, in esecuzione di
una misura cautelare emessa dal Tribunale di Ragusa. Il personaggio era
stato ristretto agli arresti domiciliari, per una rapina commessa nel maggio
scorso a Santa Croce di Camerina (RG) in danno del locale ufficio postale,
poi lo scorso 26 luglio si era reso irreperibile ad un controllo dei
militari del comando catenoto. I giudici iblei, recependo appieno
l’informativa dell’Arma, con la quale si richiedeva l’inasprimento del
regime detentivi, hanno emesso il provvedimento ed ordinato l’arresto e la
reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Manette a
rapinatore trasfertista. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del
Comando Provinciale hanno arrestato il
Matteo PALICI 38enne catanese in esecuzione di un ordine per la
carcerazione emesso dal Tribunale di Ancona. Il soggetto è ritenuto coautore di una rapina, commessa
nel luglio del 2013 a Monsano, in provincia di Ancona, ed è stato
riconosciuto colpevole dai giudici anconetani e condannato ad una pena di
2 anni,8 mesi e 4giorni di reclusione.L’arrestato, assolte le
formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Caltagirone
CT– 7 ospiti
C.P.A. aggrediscono e feriscono 2 operatrici, danneggiati locali. 2
maggiorenni arrestati e 5 minori denunciati. I Carabinieri della Stazione di
Caltagirone (CT) hanno arrestato, nella flagranza
ISISSIAKA
MAIGA 19enne del Mali,
ABDULRAHIM
FOFANA 18enne della Guinea e
denunciato 5 minorenni, originari della Guinea, del Mali e del
Gambia, dell’età compresa tra 16 e 17 anni, tutti ritenuti responsabili
di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con
violenza sulle cose ed alle persone, lesioni personali e danneggiamento.
I
fatti sono accaduti nella tarda mattinata di ieri quando il gruppetto,
capeggiato dagli arrestati, al fine di ottenere immediatamente il “Pocket
Money”, non hanno esitato a sradicare dai muri alcuni estintori
iniziando a distruggere i suppellettili nel Centro di Prima Accoglienza
calatino. Le operatrici presenti nella struttura, nel tentativo di calmare
gli animi, sono state aggredite, minacciate con dei cocci di bottiglia ed
obbligate a non lasciare i locali del centro. Solo l’intervento in forze
dei Carabinieri, avvisati da un’altra operatrice tramite 112, ha consentito
la liberazione degli ostaggi e l’arresto, dopo una violenta colluttazione,
dei due vandali con il contestuale ripristino delle condizioni di sicurezza
all’interno della struttura. Le due operatrici aggredite sono state
medicate all’Ospedale di Caltagirone dove i sanitari hanno riscontrato loro
“distorsione cervicale, trauma cranico minore e stato d’ansia reattivo” con
prognosi di una decina di giorni. Gli arrestati, espletate le formalità di
rito, sono stati ristretti nel carcere di Caltagirone.
Catania– Poliziotto
aggredito e ferito in treno da nigeriano già espulso. Il cittadino straniero è stato
identificato per I.R. 30enne, nigeriano di Benin City, il quale nel
giugno 2013 era giunto in Italia con i barconi. Gli agenti avevano bloccato
su un treno diretto a Messina il cittadino nigeriano, il quale a seguito
dell'atteggiamento aggressivo, non intendeva esibire il titolo di viaggio.
L’individuo aveva iniziato a lanciare oggetti verso il controllore F.S. ed
altri passeggeri. I poliziotti della Polfer di Catania sono intervenuti al
cui controllo e lui ha tentato di sottrarsi producendosi in azioni di
autolesionismo. I tutori dell’ordine nel tentativo di calmare l’esagitato ed
impedirgli di fare del male a se stesso ed agli altri passeggeri, sono
intervenuti ed un agente è rimasto ferito. Il nigeriano non aveva ottenuto
la protezione internazionale, ma il diniego che era stato confermato anche
in sede di ricorso al TAR ed era stato oggetto di decreto di espulsione da
parte del Questore di Catania. Il nigeriano espulso non aveva ottemperato.
I tutori dell’ordine non avendo reperito posto presso CIE a livello
nazionale, dopo la notifica di altro decreto di espulsione e di ingiunzione
a lasciare il territorio nazionale, hanno deferito il nigeriano in stato
di libertà per la violazione dell' art. 14 comma 5 Dlgs 286/98 nonché per
resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. I servizi di controllo a bordo
treno si sono svolti in coordinazione con il vicino posto di Polizia
Ferroviaria di Taormina. La
PolFer continua ad ispezionare trenieStazione Ferroviaria
anche allaluce degliattentati recenti e
dell'innalzamento dell'allerta sicurezza ha sorpreso il nigeriano espulso,
ma ancora sul territorio italiano. Icontrolli svolti all'interno della Stazione Ferroviaria, nelleimmediate pertinenze ea
bordo dei treni hannopermesso
l'identificazione dioltre 500
persone e si sono svolti trenta specifici servizi antiborseggio. 4 sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per varie
violazioni delle misure restrittive alle quali erano sottoposte.
Catania
– Armi e droga, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di
Catania Librino, stanotte, hanno arrestato il catanese
FrancescoMassimoFASCIA 49enne in esecuzione di un
ordine per la carcerazione messo dal Tribunale di Catania. Il personaggio
già era stato condannato dai giudici per detenzione illegale di armi,
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione in
concorso, reati commessi a Catania nel 2015, dovrà espiare una pena
equivalente ad anni uno di reclusione. L’arrestato, dopo le formalità di
rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Palagonia
CT - 1 viola
obblighi e prescrizioni, CC in manette. L’equipaggio di una “gazzella”
del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri ieri sera nel
centro di Palagonia (CT) ha fermato per controllo una Lancia Musa con a
bordo 3 soggetti noti, tra i quali il sorvegliato speciale
Roberto LA ROSA 38enne, di Niscemi (CL). I militari hanno accertato lo
stato di sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con
obbligo di soggiorno nel comune di residenza, ed individuando la duplice
violazione degli obblighi imposti dalla misura preventiva. I carabinieri in
auto hanno identificato altri 2 soggetti già noti e fuori dal comune dov’è
l’obbligo. I militari hanno arrestato LA ROSA e dopo le formalità di
rito, su disposizione del magistrato di turno, l’hanno tradotto nel carcere
di Caltagirone (CT).
Caltagirone
CT –
Violenza privata su ragazza 14enne, CC arrestato ospite C.A.R.A. Mineo.
I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno arrestato
Chukwuka OFFOR
26enne,
originaria della Nigeria, ospite del C.A.R.A di Mineo (CT). Il giovane
extracomunitario sabato scorso intorno alle 12:45, si è avvicinato ad una
14enne, calatina, mentre percorreva da sola a piedi via Pentolai ed
afferrandola più volte per i polsi l’ha tirata a sé. La scena è stata notata
da un passante che è immediatamente intervenuto costringendo il 26enne a
desistere nel suo intento lasciando la minore. L’extracomunitario a questo
punto ha tentato di fuggire a bordo di una bici ma è stato subito bloccato
dai parenti della ragazza che lo hanno consegnato ad una pattuglia dei
Carabinieri, immediatamente intervenuta. L’arrestato, che per il momento
dovrà rispondere del reato di violenza privata, è stato associato nel
carcere di Caltagirone (CT), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Caltagirone
CT –
CC trovata droga in cassaforte camera da letto. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Caltagirone (CT) hanno arrestato un 27enne, calatino,
per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I militari, di sera, hanno fermato e
controllato il giovane mentre era alla guida di un’Audi
A4 in via Sfere. I Carabinieri insospettiti, da alcune
bustine vuote trovate nell’auto e dall’atteggiamento
irrequieto tenuto dal giovane, hanno proceduto anche ad
una perquisizione domiciliare nell’abitazione del 27enne
rinvenendo e sequestrando, all’interno di una cassaforte
collocata nella camera da letto, 1 panetto di hashish,
del peso di 44 grammi, ed un bilancino elettronico di
precisione. L’arrestato è posto ai domiciliari, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Zafferana
CT
- CC operazione Nerone, tentata estorsione a
Zafferana: lui in carcere, lei ai domiciliari. Gli
uomini dell’Aliquota Operativa della Compagnia
Carabinieri di Giarre, nel pomeriggio del 23 agosto
2016, a conclusione di un’articolata attività
investigativa, hanno dato esecuzione all’ordinanza di
applicazione di misura cautelare emessa il 22 agosto
2016 dal Tribunale Ordinario – Sezione G.I.P. – di
Catania, arrestando
PATANÈ Lucio, 42enne, ed una 30enne, entrambi di
Zafferana Etnea CT. I carabinieri, verso la fine
dell’anno 2014, con indagini condotte nell’operazione
convenzionalmente denominata “Nerone”, avevano avviato
un’attività di riscontro tesa a ricostruire e
cristallizzare un’insolita recrudescenza di fenomeni
delinquenziali quali furti, danneggiamenti di auto, di
immobili ad uso privato e commerciale col fuoco, che
affliggevano il Comune di Zafferana Etnea (CT). Le
attività tradizionali di indagine con il conforto di una
serrata attività informativa sul territorio hanno
permesso ai militari di individuare quali figure di
spicco proprio una 30enne titolare di uno stand per il
commercio abusivo del miele situato nel Comune di
Zafferana, e Lucio PATANÈ, compagno della donna. Il
personaggio secondo i militari sarebbe particolarmente
temuto dalla popolazione locale a causa della sua indole
spregiudicata e violenta, tanto da indurre in una
condizione di totale assoggettamento i propri
concittadini. Il soggetto non a caso era stato
soprannominato “Nerone”, come l’imperatore romano
tristemente passato alla storia per il grande incendio
nell’antica città di Roma. Il quadro probatorio
formatosi attorno a queste due figure ha permesso ai
militari di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a
carico dei personaggi in ordine ai reati di concorso in
tentata estorsione aggravata e di danneggiamento
aggravato. La donna sarebbe stata molto determinata e
lui in qualità di esecutore materiale, poiché mediante
la devastazione di una azienda agricola ubicata nel
Comune di Zafferana, avrebbe danneggiato in più
circostanze materiali e macchinari e tentato di
procurare alla donna un ingiusto profitto economico in
danno dell’imprenditore concorrente, consistito
nell’impedire alla vittima di avviare la propria
attività. I carabinieri, nel contesto delle medesime
attività hanno evidenziato responsabilità a carico del
solo Lucio Patanè per il danneggiamento col fuoco
dell’autovettura di un cittadino zafferanese, che
sarebbe scaturito per presunti motivi di rivalsa
personale ed avrebbero denotano, richiamando le parole
utilizzate dal G.I.P. “…un non comune istinto alla
devastazione eretta a sistema di vita…” Gli
arrestati come disposto dall’Autorità Giudiziaria sono
stati rispettivamente lui associato nel carcere di
Piazza Lanza e la donna è stata ristretta ai
domiciliari.
Catania
– CC preso 1 pusher S.Cristoforo, droga nascosta in cassonetto rifiuti.
I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante di sera hanno
ammanettato, nella flagranza il catanese Francesco ARENA 22enne per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I
militari del Nucleo Operativo, nell’espletare un servizio antidroga nel
quartiere di San Cristoforo, hanno “beccato” lo spacciatore, posizionato tra
la Via Plaja e la Via Ortolani, nel momento in cui stava vendendo droga ad
alcuni assuntori prelevando, di volta in volta, le dosi di stupefacente
all’interno di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti. Bloccato e
perquisito è stato trovato in possesso di 95 euro in contanti,
presumibilmente incassati dalla vendita della droga e di 12 dosi di
marijuana pronte ad essere piazzate. La droga ed il denaro sono stati
sequestrati.
Paternò CT
– Furto, CC eseguono mandato europeo, 1 romeno in carcere. I
Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Paternò (CT) hanno
arrestato Vasile RAPA
35enne, originario della Romania, su mandato di arresto Europeo emesso
dall’Autorità Giudiziaria rumena di Judecatoria Bacau.
Il soggetto è stato
rintracciato dai militari ieri pomeriggio a Paternò (CT). Rapa è stato
condannato con sentenza del 16 luglio scorso poiché ritenuto responsabile di
alcuni furti aggravati, reati commessi tra il 2014 ed il 2015 in Romania, e
dovrà scontare la pena di 4 anni di reclusione. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Pedara
CT – CC 1 in carcere
per riciclaggio. I Carabinieri della Stazione di Pedara (CT) hanno
arrestato Ivano D’ARRIGO, 36enne,
di Misterbianco (CT), su ordine di carcerazione emesso dalla Procura
Generale della Repubblica di Catania. Il
soggetto, che è stato rintracciato dai Carabinieri a Misterbianco, dovrà
scontare una pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto responsabile di
riciclaggio, reato commesso a Pedara (CT) nel 2007.L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania –
Preso sul SUV da poco rubato, CC 1 ai domiciliari.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando
Provinciale di Catania di notte, hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, il catanese Giulio
Alfio VIRGILLITO 24enne, reo di furto aggravato. Da Catania si
era spostato a Misterbianco e proprio là, in Via
Campanarazzo, aveva rubato un SUV Nissan Qashqai. La
provvidenziale telefonata del derubato al 112, ha
permesso agli addetti alla centrale operativa di
fornire alle pattuglie in servizio la targa ed il
modello dell’auto. L’equipaggio di una “gazzella” , dopo
qualche minuto, ha intercettato e bloccato l’auto,
ammanettando il malfattore, mentre stava percorrendo la
Via Bronte a Catania. Il SUV è stato restituito al
legittimo proprietario mentre l’arrestato, in attesa del
rito per direttissima, è stato relegato agli arresti
domiciliari.
Mascali
CT
– Romeno, sprangate ai vigili e ne danneggia auto: CC 1 in manette.
Alexandru Andrei PIRLEA
26enne romeno senza fissa dimora, armato di spranga di notte sul
lungomare di Fondachello, frazione di Mascali (CT), ha iniziato a colpire
l’auto di servizio della locale Polizia Urbana, parcheggiata in Via
Spiaggia, scagliandosi successivamente contro i due ispettori di pattuglia
che tentavano di fermarlo. La pattuglia della Stazione Carabinieri di
Mascali CT, allertata tramite 112, per fortuna è intervenuta immediatamente
sul posto e dopo una violenta colluttazione, è riuscita a bloccare ed
ammanettare l’aggressore. I due operatori della polizia locale, medicati al
pronto soccorso dell’Ospedale di Taormina (ME), hanno subito “politraumi”
guaribili in una decina di giorni. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è
stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con le accuse di
resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.
Acireale
CT – “Topo” d’albergo preso in azione, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari,
nella flagranza, un
26enne di Catania, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. Il
giovane, il 14 agosto scorso, era penetrato in pieno giorno nell’Hotel
“Baia Verde” di Aci Castello ed approfittando di un momento di distrazione
di un ospite dell’albergo aveva rubato un drone (un Quadricottero tipo
Phantom 4 del valore di circa 2.500 euro). Il soggetto di sera, intorno alle
21:00, ritornato sul luogo del “delitto” ed ha forzato la porta del deposito
della struttura rubando alcune maschere da sub di tipo professionale lì
custodite. L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile,
intervenuto a seguito di una telefonata pervenuta al 112 era fuori
dall’albergo ad attendere il ladro. I militari, oltre a recuperare le
maschere, perquisendo l’abitazione del soggetto sono riusciti a ritrovare il
drone rubato alla vigilia di ferragosto. La refurtiva è stata restituita ai
legittimi proprietari mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato relegato agli arresti domiciliari.
Trecastagni
CT – Rapina, lesioni, tentata
violenza privata, CC 1 in carcere.
I Carabinieri della Stazione
di Trecastagni (CT) hanno arrestato
Andrea DI
SALVATORE 26enne del posto,in esecuzione di unordine
per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di
Catania. Il giovane, ai “domiciliari”, era stato già condannato dai giudici
per rapina in concorso,
lesioni personali aggravate, tentata violenza privata e detenzione di
oggetti atti all’offesa, reati commessi nel febbraio del 2013 a San Pietro
Clarenza (CT). Il soggetto deve scontare la pena residua equivalente ad 1
anno e 6 mesi di reclusione, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso
nel carcere di Catania a
Piazza Lanza.
Catania
–Librino, CC 1 pusher ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato, nella flagranza, il catanese
MarioTRICOMI 38enne poiché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione
illecita di sostanze stupefacenti.I militari del Nucleo Operativo,
nell’espletare un servizio antidroga nel popoloso quartiere di Librino,
hanno sorpreso il soggetto mentre stava vendendo droga ad un acquirente. Il
sospetto è stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di 60 grammi
di marijuana, già suddivisa in dosi, e di 35 euro in contanti, incassati
dalla precedente vendita della sostanza stupefacente. La droga ed il denaro
sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è
stato relegato agli arresti domiciliari. L’acquirente è stato segnalato alla
Prefettura etnea per uso personale di sostanze stupefacenti.
Catania
–CC intercettazioni e pedinamenti per STALKER: incastrato, ai
domiciliari. I militari
hanno messo fine all’ ennesimo caso di un soggetto che ha perseguitato
l’ex non accettando la fine della relazione. L’individuo ha quindi
incominciato a tormentarla la donna catanese di 45 anni, terrorizzata per le
continue minacce patite, anche di morte. la vittima il 5 agosto scorso si
era presenta dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga per
denunciare l’ex convivente, 47enne di origini romane ma di fatto
domiciliato ad Aci Catena (CT). I militari dell’Arma, acquisita la denuncia
della donna, hanno informato immediatamente l’Autorità Giudiziaria, molto
sensibile al fenomeno, e di concerto con questa hanno iniziato una serie di
attività investigative, anche di natura tecnica. I tutori dell’ordine hanno
tratteggiato giorno dopo giorno un quadro probatorio a carico del
persecutore il quale è stato pedinato e fotografato mentre poneva in atto le
vessazioni, nonché intercettato nel momento in cui attraverso delle
telefonate e degli sms avrebbe minacciato la donna pur di costringerla a
riprendere la relazione amorosa. Gli atti persecutori hanno convinto il
G.I.P. del Tribunale di Catania, su proposta del magistrato inquirente, ad
emettere un provvedimento cautelare nei confronti dello stalker. I
Carabinieri di Piazza Verga di pomeriggio hanno reso esecutivo l’ordine del
Giudice arrestando il reo – già gravato da precedenti penali - che, dopo le
formalità di rito, è stato relegato ai domiciliari con l’accusa di atti
persecutori.
Adrano CT
- Rumeno alticcio aggredisce sanitari ed agenti a
pronto soccorso. Poliziotti del Commissariato di
Adrano ieri sera, hanno immobilizzato il già noto rumeno
Cezar CIUCUR
46enne, residente a Montalbano Elicona(ME) per lesioni,
violenza e resistenza a pubblico ufficiale.I poliziotti,
alle ore 21.30, in servizio di Volante, a seguito di
segnalazione di persona in escandescenza, erano
intervenuti presso il Pronto Soccorso del nosocomio
dell’ospedale di Biancavilla. Gli agenti giunti sul
posto, hanno notato il soggetto che in evidente stato di
ebbrezza ed alterazione psicofisica inveiva nei
confronti del personale medico in servizio. CIUCUR alla
vista degli operatori, ha intrapreso uno scontro con gli
stessi tentando di colpirli ripetutamente con calci e
pugni. Il soggetto, è stato prontamente immobilizzato,
arrestato e trattenuto in ufficio a disposizione
dell’A.G. competente che ne disponeva il rito
direttissimo.
Paternò CT- Rapina
gioielleria nel 2006: CC, 1 in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Paternò (CT) hanno
arrestato
Salvatore CAVALLARO 38enne, del luogo, su ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Catania. il personaggio dovrà espiare la
pena residua di 1 anno, 10 mesi e 5 giorni di reclusione
poiché ritenuto responsabile di una rapina, commessa ai
danni di 1 gioielleria del centro di Paternò (CT) il 6
dicembre 2006. L’arrestato è stato associato nel carcere
di Catania Piazza Lanza come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Mascalucia
CT-
Bimbo di 18 mesi azzannato a morte da 2 cani in villetta. La
Tragedia si è consumata in via Del Bosco a Mascalucia, quando il piccolo
G. di un anno e mezzo per le ferite riportate dopo essere stato
aggredito dai due cani tenuti in casa è morto. La madre M. C. 31enne aveva anche tentato di difendere il figlio ma è rimasta ferita ed è
stata trasportata in ospedale. Il padre del piccolo non era in casa al
momento della disgrazia. I due cani sono entrambi di razza dogo argentino,
sono stati sequestrati ed affidati ai veterinari dell’Asp. Secondo una
ricostruzione degli investigatori : i 2 cani dogo argentino, intorno a
mezzogiorno, mentre il piccolo con la mamma erano in prossimità di una
piscina gonfiabile sul prato della villetta avrebbero azzannato alla testa e
al collo il bimbo che al momento dell'aggressione non sarebbe stata vicina
al bambino che giocava con gli animali. La Procura di Catania che ha aperto
l'inchiesta affidata al sostituto procuratore Fabrizio Aliotta ha iscritto
secondo procedura la donna nel registro degli indagati.
Catania
- Condor: preso scippatore dopo azione su donna. I poliziotti hanno
bloccato il già noto catanese Carmelo SALANITRO
28enne per rapina. Un giovane a bordo di 1 moto ieri pomeriggio via
Plebiscito nei pressi di via Santa Maddalena ha scippato la borsa ad una
giovane catanese che, nel tentativo di resistere all’aggressore è caduta in
terra procurandosi delle escoriazioni ad un braccio. Il malvivente
nonostante il tentativo di evitare lo scippo, ha strappato definitivamente
la borsa dal braccio della ragazza dileguandosi per via Plebiscito.
L’intervento immediato di personale dei “Condor”, con l’acquisizione di
indicazioni e descrizioni da parte della vittima e di alcuni passanti, ha
consentito di individuare l’autore del reato identificato nel già noto
Carmelo SALANITRO, e trarlo in arresto immediatamente dopo essersi rifugiato
presso la sua abitazione. I Condor hanno altresì, recuperato la borsa e la
refurtiva consistente in pochi euro, dei telefoni cellulari ed effetti
personali, tutto restituito alla vittima che malgrado le ferite
fortunatamente lievi subite, ha ringraziato la Polizia per l’intervento ed
il risultato tempestivo.
Acireale
CT – Ruba
carburante, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di
Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari
Francesco BRANCATO 37enne, di Catania, per tentato furto aggravato e
danneggiamento.Una gazzella, dei CC, stamani
durante un servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire e
reprimere reati predatori in genere, ha sorpreso in un cantiere edile il
soggetto in via Ugo Foscolo a Trecastagni (CT) intento ad asportare 180
litri circa di gasolio dagli automezzi che vi erano parcheggiati,
danneggiandoli.Il gasolio già accantonato in alcuni bidoni è stato restituito
al legittimo proprietario. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.
Catania
– Persecuzione moglie e figlia, maltratta famiglia: 1
in carcere. Si tratta di Alfio LEONARDI
.
Agenti della squadra di polizia giudiziaria del
Commissariato Centrale, lo scorso 6 agosto, hanno
eseguito l’Ordinanza di aggravamento di misura
coercitiva, emessa dal Tribunale di Catania, Sezione del
G.I.P., a carico di Alfio LEONARDI, applicando la
custodia cautelare in carcere per il reato di
maltrattamenti in famiglia e atti persecutori compiuti
ai danni della moglie e della figlia abitanti in altro
domicilio. LEONARDI si trovava già sottoposto alla
misura degli arresti domiciliari per i reati commessi.
L’ordinanza di aggravamento è scaturita dalla
segnalazione fatta dal personale del Commissariato,
poiché lo scorso 1 agosto, aveva sorpreso il LEONARDI
presso l’abitazione della figlia, dove lo stesso,
incurante della misura cautelare a cui era sottoposto,
si era arbitrariamente recato per minacciarla. Gli
agenti in quella circostanza avevano arrestato il
personaggio in flagranza anche per il reato di evasione.
Il provvedimento del GIP è stato notificato al LEONARDI
presso il carcere Piazza Lanza di Catania, dove si
trovava già ristretto.
Catania– CC preso
ricercato in centro commerciale, fa compere coi documenti falsi, moglie e
figli.
Il
personaggio usava un carta di identità contraffatta per eludere i controlli
di polizia e la conseguente cattura. Il catanese, Francesco LORIA
35enne è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del
Comando Provinciale di Catania. il soggetto, l’11 marzo scorso, era stato
colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania,
in ordine alla condanna ad 8 anni inflittagli dai giudici etnei per i reati
di rapina aggravata in concorso, lesioni personali ed armi, commessi nel
febbraio del 2007. Gli
investigatori dell’Arma, ieri sera, lo hanno individuato ed arrestato
all’interno del centro commerciale “Porte di Catania”, mentre faceva
acquisti con la moglie e i due figli. Il fermato è stato altresì denunciato
per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi per aver
esibito ai militari una carta d’identità risultata falsificata. L’arrestato,
dopo le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza
Lanza.
Misterbianco CT – CC presi 2 topi d’appartamento in via dei
Lillà.
I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco (CT) hanno ammanettato, nella flagranza, i già noti catanesi
Giuseppe Concetto CELESTE 56enne e Gioacchino SPAMPINATO
49enne, poiché ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in
concorso. La collaborazione tra i cittadini e l’Arma, ieri pomeriggio, è
stata proficua. La segnalazione telefonica giunta al 112, ha permesso ad
una pattuglia della locale Tenenza d’ intervenire in Via dei Lillà dove i
due ladri, tramite effrazione, stavano tentando di penetrare nell’abitazione
di un cittadino misterbianchese. I 2 sono stati ammanettati e trattenuti
nelle camere di sicurezza in attesa di essere giudicati per direttissima.
Palagonia
CT
– Un debito per omicidio Barbanti: CC fermato GUELI.
I militari ritengono che alla base del delitto vi siano
questioni economiche irrisolte tra la vittima ed
l’arrestato. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di
Catania, e della Compagnia di Palagonia, hanno
sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio,
emesso dalla Procura della Repubblica di Caltagirone
(CT), Febronio GUELI 47enne, del luogo. I militari,
ieri nella tarda mattinata, erano intervenuti sulla SP74
tra Palagonia (CT) e Militello in Val di Catania poiché
era stato segnalato riverso a terra e vicino un’auto il
corpo senza vita di un uomo identificato poi nel
commerciante 45enne Francesco Barbanti. Il Pubblico
Ministero di turno ed i militari giunti sul posto
avevano accertato che la vittima era stata attinta da 7
colpi di arma da fuoco. La Procura di Caltagirone ed il
Comando Provinciale di Catania, a conclusione di una
intensa attività investigativa, hanno avuto modo di
raccogliere una serie di inequivocabili e gravi indizi
di colpevolezza nei confronti di GUELI con il quale la
vittima aveva contratto un debito ed al quale si
dovrebbe ricondurre il movente dell’atto criminoso. Il
fermato è stato associato nel carcere di Caltagirone a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Direzione
Investigativa Antimafia: relazione sull’attività
svolta e sui risultati conseguiti nel secondo semestre
2015. Il documento
è stato Presentato dal Ministro dell'Interno
ALFANO e
comunicato alla Presidenza il 12 luglio 2016.
Piedimonte Etneo CT) – Sfratto
e Lite: 1 coltellata a proprietario casa. I
Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo (CT)
hanno posto ai domiciliari
Giuseppe CURRENTI 24enne, del luogo, per lesioni
personali aggravate, altresì denunciandolo per
violazione di domicilio e porto illegale di arma bianca
con un 23enne. I due ieri sera, si erano introdotti
arbitrariamente nella proprietà privata di un 59enne in
via Ferraro ed a seguito di pregressi dissapori legati
ad una procedura di sfratto in corso, hanno discusso in
modo acceso con quest’ultimo. La lite è degenerata in
una violenta colluttazione durante la quale il 24enne ha
colpito il 59enne al volto con un’arma da taglio. I
militari immediatamente intervenuti sul posto hanno
bloccato i due giovani. La vittima è stata trasportata e
medicata al Presidio Medico di Linguaglossa dove i
sanitari gli hanno riscontrato una lesione alla guancia
destra giudicata guaribile in giorni dieci. L’arrestato,
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto
ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo.
Catania
– Polstrada salva anziani, bambini ed animali in incendio “oasi del
Simeto”. Agenti della Polizia Stradale in transito al km 109,300 della
SS 114 località “ponte Simeto” di pomeriggio, hanno constatato che un
incendio di vaste proporzioni a causa del forte vento si dirigeva
velocemente ad est verso la zona denominata “oasi del Simeto”, nota quale
meta di numerosi villeggianti nel periodo estivo. I tutori dell’ordine
arrivati nei pressi delle abitazioni, dove giungevano in ausilio uomini
delle Volanti dell’U.P.G.S.P. e del Corpo Forestale, si sono visti
avvicinare da diversi abitanti, chiedevano aiuto per poter domare le fiamme
ormai a ridosso delle case. I poliziotti, considerata la gravità della
situazione e la velocità di che espansione dell’incendio rendeva ormai
l’aria irrespirabile e forti bruciori agli occhi, una volta intervenuti i
Canadair e allertato il 118, hanno consigliato a tutti gli abitanti della
via Favignana di abbandonare le case, prodigandosi a togliere dalle fiamme
in alcuni immobili 4 bombole di gpl. I tutori dell’ordine, durante le
concitate fasi di allontanamento dei villeggianti, tra cui diversi anziani e
bambini, hanno soccorso e portato al sicuro all’interno del veicolo di
servizio il piccolo A. F. colto dal panico e da una crisi respiratoria. Gli
stessi operatori ed il proprietario verso le 15,40, si sono portati in un
cortile dove hanno messo in salvo 2 cani rimasti legati alla catena ed ormai
quasi avvolti dalle fiamme. Gli stessi agenti poi venivano sottoposti alle
cure del caso presso l’ospedale Cannizzaro di Catania.
Catania – GuardiaCoste salva 2 diportisti stranieri col cane.
Il soccorso all’imbarcazione di bandiera Maltese che si era inabissata ieri
ad oltre 12 miglia dalle coste catanesi si è concluso con il recupero di
tutti gli occupanti. Una richiesta di soccorso dalla barca a vela “Saba”,
con a bordo 2 persone ed 1 cane, era giunto ieri, poco prima delle 13:00,
via radio, alla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Catania,
comunicando che stava imbarcando acqua da una falla creatasi allo scafo. Il
personale della Motovedetta della Guardia Costiera CP 853 di Catania era
stato immediatamente allertato e diretto a tutta velocità sulle coordinate
indicate, e nonostante le condizioni meteo marine avverse, moto ondoso con
creste d’onda alte 2 metri, alle 13:25 è stata raggiunta l’imbarcazione
semisommersa. I soccorritori accertata l’impossibilità di recuperare
l’imbarcazione hanno proceduto a trarre in salvo i 2 diportisti ed il loro
cane, che nel frattempo erano riusciti a salire sulla zattera di
salvataggio, giusto in tempo, prima del totale affondamento. I naufraghi,
all’arrivo presso la banchina dei Mezzi Navali della Capitaneria di porto di
Catania, sono stati affidati alle cure del personale del 118, il quale ne ha
accertato il buono stato di salute.
Catania – Spaccio a S. Cristoforo, CC presi 16enne e 41enne.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante
hanno arrestato nella flagranza Francesco PALAZZOLO, 41enne, già ai
domiciliari per droga, ed un 16enne, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Una pattuglia, di pomeriggio durante un servizio
finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere
San Cristoforo, ha notato in via Testulla il 41enne lanciare, ad un segnale
convenuto, dal balcone di casa delle bustine di droga al minore che a sua
volta è stato visto cederle ad occasionali acquirenti, previo il
corrispettivo in denaro. I militari immediatamente intervenuti hanno prima
bloccato il 16enne trovandolo in possesso di 43 euro, ritenuti parziale
provento dell’attività illecita, e subito dopo fermato e perquisito il
41enne nella propria abitazione trovandolo in possesso di grammi 21 di
marijuana, già confezionata in 15 dosi pronte lo spaccio. La droga ed il
denaro sono stati sequestrati. Il soggetto è stato associato nel carcere di
Piazza Lanza mentre il minorenne è stato affidato al Centro di Prima
Accoglienza per i Minori di via R. Franchetti di Catania, come disposto
dalle rispettive Autorità Giudiziarie.
Aci Castello
CT –
Arrota avversario su strisce pedonali, trascinato per 500m è grave, CC 1
in manette. L’accusato di tentato omicidio è Francesco GUARDO
24enne di Mascalucia. Carmelo Platania è ricoverato in Ospedale al
Cannizzaro. I militari della Compagnia di Acireale hanno dato esecuzione ad
un provvedimento di fermo emesso dal Pubblico Ministero di turno, nel
pomeriggio di sabato 9 luglio 2016, in Mascalucia (CT). I Carabinieri, a
seguito di serrate e complesse indagini dirette dal magistrato, hanno
eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di Francesco
GUARDO originario di Mascalucia, titolare di una società di
autonoleggio. L’attività investigativa, infatti, ha consentito di accertare
che il fermato, intorno alle ore 03:00 del mattino del 7 luglio scorso, al
termine di una serata trascorsa nel locale “Mama Sea” di Aci Castello (CT),
probabilmente a causa di una precedente lite, avrebbe travolto con la
propria vettura Peugeot 1007 nera, 2 ragazzi che al termine della serata
stavano attraversando le strisce pedonali. Gli inquirenti, dagli
accertamenti urgenti esperiti in loco nell’immediatezza del fatto, dalle
numerose testimonianze raccolte con il suffragio di inequivocabili filmati
acquisiti lungo il percorso dalla vettura, sono riusciti a delineare, nel
giro di 48 ore, i contorni di una vicenda che ha avuto conseguenze molto
gravi per i due malcapitati. Uno dei feriti è attualmente è in prognosi
riservata all’Ospedale Cannizzaro di Catania, poichè è stato violentemente
trascinato per circa 500m sotto la macchina fino a quando, si è
disincagliato dal paraurti anteriore, rimanendo privo di sensi sul selciato.
Il fermato è stato condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria etnea e dovrà rispondere
dei reati di tentato omicidio, simulazione di reato ed incendio doloso.
Palagonia
CT –
Coniugi 80enni minacciano con pistola 1 per recupero credito, CC ai
domiciliari. “Dacci i soldi che ci devi o ti spariamo” hanno detto e
sono finiti in manette marito e moglie. I Carabinieri della Stazione di
Palagonia (CT) hanno arrestato, nella flagranza, due coniugi 80enni, di
Francofonte (SR), rei di tentata estorsione, porto abusivo di armi e
violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I coniugi, ieri sera, per il
recupero di un credito, ammontante a circa 1.800 euro, relativo alla
vendita di un partita di arance, si sono presentati armati di pistola in
casa di un palagonese di 58 anni, minacciandolo di morte. Il malcapitato,
impaurito, ha immediatamente avvertito i militari della locale Stazione che,
giunti sul posto, nel cercare di disarmare i due ottuagenari hanno patito
una resistenza alquanto attiva. La pistola, una Beretta 7,65, detenuta
legalmente dal marito – comunque non autorizzato al porto - è stata
sequestrata. Entrambi i coniugi, come disposto dall’A.G., sono stati
relegati agli arresti domiciliari.
Catania –Scippa anziana indigente a fermata ferroviaria, 1
ammanettato da Polferro in abiti civili. Il
maldestro 22enne è stato inseguito e bloccato dai
poliziotti dopo una fuga a piedi. La Polizia
Ferroviaria di Catania, nell’ambito del rafforzamento
dei servizi per la sicurezza dei viaggiatori, ha
incrementato le pattuglie per il controllo della
Stazione Centrale. La recente variazione del traffico
ferroviario tra Catania e Siracusa ha trasformato la
città etnea quale centro di snodo tra il trasporto su
rotaia e quello sui pullman. I poliziotti, ieri mattina
hanno stato arrestato un catanese 22enne per furto con
strappo. Il malvivente, ieri mattina, ha approfittato
delle condizioni di un’anziana signora indigente, le ha
strappato dalla mani una borsa, mentre si trovava nei
capolinea dei bus urbani. La vittima aveva nascosto
fra gli indumenti il denaro raccolto. Le urla della
malcapitata hanno attratto l’attenzione della pattuglia
in abiti civili della PolFer, in quel momento in
servizio fra i viaggiatori per cui n’è scaturito un
inseguimento a piedi che si concluso con l’arresto del
malfattore nei pressi della fontana Proserpina di Piazza
Giovanni XXIII°. I poliziotti hanno subito consegnato
il maltolto all’anziana signora, mentre l’arrestato è
stato trattenuto nelle camere di sicurezza per essere
condotto in udienza presso il Tribunale per la convalida
dell’arresto ed il giudizio direttissimo.
Biancavilla CT
- Entra furtivamente in casa ex compagna e ne abusa : ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno arrestato ai
domiciliari, nella flagranza, un 42enne, di Priolo Gargallo (SR), reo
di violazione di domicilio e violenza sessuale. La stessa vittima, una
donna di 35 anni, la scorsa notte ha chiesto aiuto al 112. La pattuglia
della locale Stazione ha fermato il soggetto, ancora in casa: un
appartamento al pian terreno di Contrada Pozzillo a Biancavilla.
L’individuo, poco prima, forzando una serranda, si era introdotto nella
stanza da letto della ex convivente costringendola con la forza ad un
rapporto intimo.La
donna era in casa con i due figli minori di 5 e 7 anni, di cui il primo è
figlio di lui. I bambini al momento dell’aggressione dormivano in
un’altra stanza. La donna, trasportata all’Ospedale “Maria Santissima
Addolorata” di Biancavilla, è stata visitata dai medici del pronto soccorso
che, tramite specifico esame, hanno confermato un precorso rapporto intimo
per la presenza di liquido. L’arrestato, di concerto con l’Autorità
Giudiziaria, è stato tradotto nella sua abitazione di Priolo Gargallo dove
permarrà, in attesa di giudizio, agli arresti domiciliari.
Paternò CT – Droga, CC preso 1 domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Paternò (CT), coadiuvati dai militari del
Battaglione “Sicilia”, hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza
Cristian TERRANOVA
23enne, del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I tutori dell’ordine a conclusione di una breve ma proficua
attività info-investigativa, ieri sera hanno deciso di perquisire
l’abitazione del personaggio dove sono stati rinvenuti e sequestrati: 15
grammi di hashish, 1 bilancino di precisione, 1 coltello, ancora intriso
della medesima sostanza stupefacente e delle cartine di carta stagnola
pronte ad accogliere le porzioni di hashish. L’arrestato, in attesa del
giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.
Acireale
CT
– 1 domiciliari
incontra pregiudicato, CC trasferito in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato Giuseppe
PUGLISI36enne del posto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare
emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Il Giudice, accogliendo la
richiesta avanzata dai militari dell’Arma che, il 13 giugno scorso, durante
un controllo, avevano trovato il detenuto nel suo domicilio in compagnia di
un pregiudicato, ha inteso inasprire la misura detentiva ed ordinato
l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Catania
– Prima donna Serafina
Fascina è Vicario Questore a Catania.
Il funzionario di polizia s’insedia mercoledì presso la questura etnea. la
dottoressa Serafina Fascina la quale, nella qualità di Vicario del Questore
di Catania, rappresenta la prima donna a rivestire quest’importante ruolo provene
dalla Questura di Palermo dove ha ricoperto l’incarico di Capo di Gabinetto.
L’alto funzionario annovera nella sua carriera rilevanti posizioni di
responsabilità quali quello di Dirigente della Divisione di Polizia
Anticrimine della Questura peloritana da dove ha gestito l’irrogazione delle
misure di prevenzione e di quelle patrimoniali dirette al contrasto della
criminalità organizzata. La dottoressa Fascina ha ricoperto la funzione di
capo nel Commissariato di San Lorenzo che nella zona di competenza annovera
anche il difficile quartiere dello ZEN. Una new entry di qualità,
quindi, che rappresenta certamente un arricchimento per la Questura etnea, a
cui va il caloroso augurio di buon lavoro del Questore Marcello Cardona e
di tutto il personale e dell’INFORMATORE di Sicilia.
Catania
– Digos: Carlo Ambra al vertice ufficio Catania dal prossimo 27 giugno.
Il cambio alla Digos etnea è dopo sette anni. Il Primo Dirigente
dottoressa Antonella Paglialunga lascia infatti la guida dell’ufficio etneo
per assumere il prestigioso incarico di Vicario del Questore di Enna ed al
suo posto s’insedia il dottor Carlo Ambra, Primo Dirigente della Polizia di
Stato. Il nuovo funzionario proviene dalla Questura di Asti, dove ha diretto
la Divisione di Polizia Anticrimine, ha svolto per quindici anni la propria
opera all’interno della Direzione Centrale di Polizia di Prevenzione di
Roma, dove, dopo esser stato Coordinatore Nazionale delle Squadre Tifoserie
nell’ambito del Servizio Investigazioni Generali, ha diretto una Divisione
in qualità di Reggente.Il dottor Carlo Ambra ha anche lavorato per tre anni
presso il Commissariato Centro e la Digos della città di Torino nonché per
oltre un anno presso la Questura di Roma. Dal Questore Marcello Cardona,
quindi, un caloroso benvenuto a Catania a Carlo Ambra che, certamente,
troverà l’efficiente collaborazione dello staff di funzionari costituito dal
Vice Questore Aggiunto Giancarlo Rapisarda e del Commissario Capo Claudio
Pucci e di tutto il personale della Digos. L’augurio di buon lavoro è
anche dall’INFORMATORE di Sicilia.
Catania
– Violenza carnale su minore: condannato, 6 anni e 8 mesi. La Polizia
di Stato ha tratto in arresto: Giovanni CUTULI
58enne colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16
giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di
Catania. L’individuo deve espiare la pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione
per il reato di violenza carnale in danno di minore.
Misterbianco CT
– CC, 1 in carcere per furto e lesioni commessi nel 2013. I Carabinieri
della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato Angelo CARDIA
41enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Catania.Il
soggetto dovrà espiare la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione poiché
ritenuto responsabile di furto aggravato, lesioni personali e resistenza a
Pubblico Ufficiale, reati commessi a Catania ed Aci Castello (CT) nel 2013.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Rapina e furto: 3 condannati. Si tratta di : Carlo GUALTIERI
50enne, Gaetano Gianluca AMADIO 31enne e Mario BOSCO 39enne.
Carlo GUALTIERI
è finito in manette su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16
giugno 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte
d’Appello di Ancona dovendo espiare la pena di 12 anni di reclusione per il
reato di rapina aggravata. Gaetano Gianluca AMADIO
è stato ammanettato su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il
16 giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario
di Catania dovendo espiare la pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione per il
reato di furto e ricettazione. Mario BOSCO
è stato dichiarato in arresto su ordine di esecuzione per la carcerazione
emesso il 16 giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
Ordinario di Catania dovendo espiare la pena di anno 1 e mesi 4 di
reclusione per il reato di furto.
Catania– 82enne col coltello si avventa su 2 controllori bus che
esigevano biglietto. Il pensionato era senza
biglietto ma armato di coltello quando si è scagliato
contro controllori autobus cittadino: Denunciato. I
Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno
denunciato un pregiudicato di 82 anni, di Gravina di
Catania, per lesioni personali e minacce. Il
pensionato, ieri mattina era salito a bordo di un
autobus di linea della AMT, l’azienda di trasporti
municipale, in transito in quel momento in Viale XX
settembre, angolo via Etnea. L’anziano pregiudicato era
sprovvisto di titolo di viaggio, ed utilizzando un
coltello da cucina, dopo avere minacciato i due
incaricati al controllo dell’azienda si è scagliato
contro, di loro che, trovandolo sprovvisto di biglietto,
l’avevano invitato a scendere dal mezzo per redigere
l’apposita contravvenzione. 2 carabinieri in servizio
al Nucleo Tribunale, in quel frangente, di passaggio in
zona, si sono accorti dell’accaduto ed intervenuti
immediatamente sono riusciti a bloccare e disarmare
l’aggressore. I controllori, medicati all’ Ospedale
"Garibaldi Centro", sono stati giudicati guaribili in 5
giorni per delle "contusioni multiple”.
L’anziano, come disposto dall’Autorità Giudiziaria è
stato accompagnato nello stesso nosocomio per una
valutazione psichiatrica complessiva.
Catania– “Cosa nostra” Cosca Madonia : 2 in carcere.
Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato Biagio Angelo
Antonino FINOCCHIARO (cl.1963) colpito da ordine di esecuzione per la
carcerazione emessa il 15 giugno 2016 dalla Procura Generale della
Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania dovendo espiare la pena di 6
anni, 5 mesi e 6 giorni di reclusione per il reato di associazione mafiosa e
Giuseppe ARDIZZONE, 51enne colpito da ordine di esecuzione per la
carcerazione emessa il 15 giugno 2016 dalla Procura Generale della
Repubblica presso la Corte d’ Appello di Catania dovendo espiare la pena di
6 anni, 10 mesi e 26 giorni di reclusione per il reato di associazione
mafiosa. I soggetti sono ritenuti esponenti della cosca mafiosa Madonia
inserita in Cosa nostra.
Paternò
CT – Travolge carabiniere all’alt, 1 ai
domiciliari. I militari della Compagnia di Paternò
(CT) hanno arrestato, nella flagranza, il paternese
Cristian TERRANOVA
23enne reo di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni
personali. Il personaggio, ieri sera, intorno alle
23:30, a bordo di uno scooter Honda SH 125, condotto
senza casco protettivo, non si è fermato all’alt
impostogli da una pattuglia dell’Arma travolgendo
addirittura uno dei militari. Immediatamente ricercato è
stato ritracciato ed ammanettato, dopo qualche ora, dai
militari del Nucleo Operativo che, dopo le formalità di
rito, l’hanno ristretto agli arresti domiciliari in
attesa del giudizio per direttissima. La moto è stata
sottoposta sotto sequestro.
Catania– Librino, CC preso pusher, ai domiciliari.
I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella
flagranza il catanese
Antonino RUBINO 41enne, per spaccio e detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. Gli uomini del Nucleo Operativo, durante un servizio
antidroga svolto nel quartiere di Librino, hanno sorpreso il pusher mentre
stava vendendo droga ad alcuni assuntori. Il personaggio è stato bloccato e
perquisito è stato trovato in possesso di ulteriori 130 grammi di marijuana
nonché di 100 euro in contanti, precedentemente incassati dalla vendita
dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti
domiciliari.
Catania – Polizia arresta romeno ricercato. Vasilica
Caldararu 28enne era ricercato per un’Ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dal Tribunale di Ragusa per una serie di reati contro il
patrimonio. Il personaggio si era reso irreperibile ma non l’ha “passata
liscia” poichè gli uomini delle Volanti dell’UPGSP di Catania, nella
giornata di martedì scorso, l’hanno individuato ed arrestato. Il soggetto è
ritenuto appartenente a un’associazione a delinquere finalizzata alla
commissione di reati contro il patrimonio. Vasilica è stato sorpreso in via
Di Gregorio, mentre si trovava a bordo di un’auto insieme ad un
connazionale. L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nella
Casa Circondariale Piazza Lanza.
Catania–
Viola domiciliari, CC preso in villaggio Primo Sole Beach, torna ai
domiciliari. 2I Carabinieri della Stazione di Catania Playa coadiuvati
dai militari della Compagnia d’Intervento Operativo del BTG Sicilia, durante
un servizio coordinato di controllo territorio eseguito nell’ambito del
“Piano d’Azione Trinacria”, hanno arrestato nella flagranza Giuseppe
TIMPANARO
35enne, di Catania, per evasione dai domiciliari. Il soggetto, benché
sottoposto agli arresti domiciliari, stanotte è stato riconosciuto e
bloccato dai militari mentre si trovava nel villaggio “Primo Sole Beach 2”,
in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è
stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di giudizio direttissimo,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Pedara CT – 1 viola domiciliari, CC preso, torna ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Pedara (CT) hanno arrestato Filippo
Maurizio NICOSIA 41enne, del luogo, per evasione. Una pattuglia, di
pomeriggio, durante un servizio di controllo di persone sottoposte a misure
restrittive, ha sorpreso l’individuo mentre si trovava in via Alcide De
Gasperi nei pressi della sua abitazione, senza giustificato motivo, in
palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è
stato nuovamente posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– CC,
Operazione IBLIS: eseguite 10 condanne. I soggetti, già
arrestati nel novembre 2010 durante l’operazione “IBLIS”, appartenenti
all’organizzazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” destinatari del
provvedimento hanno riportato le seguenti: Alfio Maria AIELLO
56enne, già ai domiciliari, 8 anni e 8 mesi di reclusione; Giovanni
BARBAGALLO 66enne, già ai domiciliari, 6 mesi di reclusione; Bernardo
CAMMARATA 43enne, già ai domiciliari, 8 anni e 8 mesi di reclusione;
Francesco ILARDI 48enne, già ai domiciliari, 11 mesi di reclusione;
Graziano Massimiliano LO VOTRICO 41enne, 3 anni e 9 mesi di reclusione;
Antonino SORBERA 51enne, 5 anni e 2 mesi di reclusione; Antonino
SANGIORGI 52enne, 4 anni e 2 mesi di reclusione; Liborio OIENI
65enne, 3 anni e 11 mesi di reclusione; Girolamo Gabriele MARSIGLIONE
29enne, 3 anni e 9 mesi di reclusione; Mariano Cono INCARBONE 55enne,
4 anni e 11 mesi di reclusione. I Carabinieri del Nucleo Investigativo e
Raggruppamento Operativo Speciale di Catania tra Catania, Gravina di Catania
(CT), Ramacca (CT), Tremestieri Etneo (CT), Palagonia (CT), Acireale (CT),
Aci Bonaccorsi (CT) e Misterbianco (CT), ieri notte, hanno eseguito degli
ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale Repubblica presso la
Corte d’Appello di Catania per associazione a delinquere di tipo mafioso,
omicidio, estorsione, distruzione, soppressione o sottrazione di
cadavere, trasferimento fraudolento di valori, provvedimenti urgenti in tema
di lotta alla criminalità organizzata-aggravante relativa all’agevolazione
dell’associazione di tipo mafioso.Tutti
gli arrestati sono stati associati nel carcere di Bicocca a Catania eccetto
l’INCARBONE che è stato associato nel carcere di Augusta (SR).
Catania
– Spaccio: aggravamento pena, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri
della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Giovanni PLATANIA
22enne, catanese, su ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa
dalla Corte d’Appello di Catania. Il giovane, già sottoposto all’obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria per aver commesso il reato di spaccio
di sostanze stupefacenti, in più circostanze ha reiteratamente violato tale
imposizione. I Carabinieri hanno segnalato tutte le inadempienze commesse
dal 22enne all’Autorità Giudiziaria, che col provvedimento ha imposto al
giovane la misura restrittiva degli arresti domiciliari.
Mascali CT
– Viola prescrizioni domiciliari, CC 1 in manette. I Carabinieri
della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato Giovanni VITALE 38enne,
del luogo, già ai domiciliari, su ordine di custodia cautelare in carcere
emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di
Catania. Il provvedimento di aggravamento della misura restrittiva è
scaturito, a seguito delle segnalazioni effettuate dai Carabinieri
all’Autorità Giudiziaria, poiché il 38nne più volte, durante i controlli, è
stato trovato all’interno della propria abitazione con altri soggetti
gravati da pregiudizi penali, violando così i vincoli le prescrizioni
imposte dagli arresti domiciliari cui era sottoposto. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza.
Catania – Agenti
del Commissariato “Centrale” in servizio di Volante, ieri sera, nell’ambito
dei controlli a persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno
individuato ed arrestato Emanuele DAINOTTI 26enne nato e residente a
Catania, già noto per reati concernenti le sostanze stupefacenti, perché
resosi responsabile del reato di evasione. Il personaggio è risultato
assente, senza giustificazione, durante un controllo effettuato presso il
suo domicilio. L’attività di ricerca condotta nei luoghi abitualmente
frequentati dal soggetto ha dato esito positivo. Dainotti è stato
rintracciato nel quartiere di S. Cristoforo e tratto in arresto.
L’arrestato, nella mattinata dopo le formalità di rito è giudicato, dalla
competente Autorità Giudiziaria, con rito direttissimo.
Catania
– Viola domiciliari, CC 1 in carcere per aggravamento misura cautelare.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa
hanno arrestato, Gaetano SPAMPINATO 25enne, catanese, già sottoposto
agli arresti domiciliari, su ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal Tribunale di Catania. Il giovane il mese scorso era stato
arrestato dai Carabinieri per evasione, e su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria ristretto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo. Il GIP del Tribunale di Catania tenuto
conto della violazione commessa dal 25enne ha emesso il provvedimento di
aggravamento della misura cautelare. L’arrestato è stato associato nel
carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – Agenti sedano rissa in condominio a San G.Galermo e
sequestrano 730 g. marijuana. la pressante opera di bonifica da parte
dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nel quartiere San
Giovanni Galermo, crocevia e roccaforte per lo smercio di droga prosegue, su
disposizione del Questore. Uomini delle volanti in via Capo Passero hanno
rinvenuto e sequestrato sostanza stupefacente per complessivi 730 grammi
più equipaggi erano intervenuti in uno dei grossi edifici popolari della
via, per la segnalazione di una lite. Gli agenti, sedata la rissa, nel
percorrere le scale del condominio, venivano attirati dal forte odore di
sostanza del tipo marijuana proveniente dal vano scala. I poliziotti hanno
deciso di approfondire l’accertamento e, nel vano scala, hanno riscontrato
che il sospetto era fondato. I tutori dell’ordine hanno rinvenuto abilmente
celato un quantitativo abbastanza ingente di sostanza stupefacente. Gli
agenti hanno trovato 7 involucri di cui 6 nastrati, e 1 in cellophane
trasparente con all’interno 5 dosi, tutti di sostanza stupefacente del tipo
verosimilmente marijuana per un peso complessivo di grammi 730. Gli
investigatori hanno altresì rinvenuto materiale per il confezionamento
dello stupefacente, nonché una ricetrasmittente utilizzata per le
comunicazioni tra i pusher. Gli agenti hanno proceduto pertanto a
sequestrare tutto a carico di ignoti. Il particolare della ricetrasmittente
apparecchio rudimentale ma efficace, rende ancor più evidente una
situazione ben nota, in cui interi edifici di alcune zone della città vedono
cristallizzarsi tutti i crismi di un’attività di spaccio di sostanza
stupefacente stabilmente condotta da più soggetti ognuno con un preciso
ruolo.
Catania– 1 in carcere per reiterate evasioni dai domiciliari.
Poliziotti del Commissariato “Centrale”, hanno rintracciato ed arrestato
Orazio CASTIGLIA
20enne di Catania, già noto, per reati di furto, detenzione e spaccio di
sostanze stupefacenti, evasione ed altro, poiché destinatario di un
provvedimento di aggravamento di misura cautelare, emesso dalla Corte di
Appello di Catania, scaturito in seguito alle numerose segnalazioni di
inosservanza delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria, inoltrate
dallo stesso Commissariato. CASTIGLIA ultimate le formalità di rito, è stato
associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania– Droga: preso
corriere con panetto
cocaina da 1,130 kg e bloccato 1 pusher. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:Alfredo FISCHETTI
45enne responsabile del reato di detenzione e trasporto di sostanza
stupefacente del tipo cocaina.Uomini della Squadra Mobile - Sezione
“Antidroga”, della Polizia Stradale di Catenanuova (EN), nei pressi
dell’area di servizio “Gelso Bianco”, lungo l’autostrada A19 direzione
Catania, ieri sera, hanno proceduto al controllo dell’auto condotta da
Alfredo FISCHETTI, all’interno della quale, a seguito di accurata
perquisizione, abilmente occultato, veniva rinvenuto e sequestrato 1 panetto
di cocaina per un peso lordo complessivo di kg.1,130. Espletate
le formalità di rito, il soggdetto è stato associato presso il carcere di
Catania “piazza Lanza” a Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gli uomini della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”
hanno ammanettato Rosario D’AGATA
21enne, per il reato di detenzione
ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Il
soggetto, nel corso di un controllo su strada in una via del quartiere “San
Cristoforo”, veniva trovato in possesso di 19 involucri di carta stagnola,
contenenti gr.23 circa della citata sostanza.
Catania - Rapine e furti tra Catania e Messina, 1 condannato al
carcere. Uomini del Commissariato Centrale hanno individuato e tratto in
arresto
Giovanni PRIVITERA 31enne nato e residente a Catania, già noto, in
ottemperanza all’Ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Catania. L’individuo deve scontare la pena
definitiva di 7 anni 9 mesi e 26 giorni di reclusione nonché la multa di
2.750 €, per diversi reati di rapina, furto aggravato in concorso commessi
a Messina, Catania, Acicastello e Misterbianco negli anni 2008, 2009, 2011 e
2012. Giovanni PRIVITERA espletate le formalità di rito, è stato associato
presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Gravina di Catania
– Rapinano in casa donna 82enne: CC ammanettano 1
serbo e 1 etneo.
I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il serbo
Sasa JOVANOVIC 30enne, ed il catanese Giovanni COCO 22enne,
già agli arresti domiciliari, in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Il
giudice, concordando appieno con le risultanze investigative fornite dai
Carabinieri, a conclusione di un’articolata attività investigativa, ha
ritenuto i soggetti responsabili del concorso in rapina aggravata, reato
commesso intorno alle 21:30 del 19 marzo scorso a Gravina di Catania.4
soggetti, in quella circostanza, dopo aver forzato la porta d’ingresso,
entrarono in un’abitazione di Via Milano e sotto la minaccia di un
cacciavite rapinarono una anziana donna di 82 anni, sottraendole 1 borsello
contenente 50€ e vari preziosi. I malviventi, durante la fuga, furono
affrontati nelle scale dello stabile da un poliziotto fuori servizio che,
richiamato dalle urla della vittima, tentò di fermarli ingaggiando con il
quartetto una breve colluttazione che, in ogni modo, non ne impedì la fuga a
bordo di un SUV Nissan Qashqai. I malviventi incastrati sono stati l’acume
degli investigatori dell’Arma che quella sera stessa riuscirono ad
elaborare, anche se parzialmente, il numero di targa del SUV utilizzato per
la rapina ritrovandolo parcheggiato in Via delle Calcare a San Cristoforo.
Gli investigatori accertarono l’identità del proprietario della macchina, la
compagna del 30enne, e tracciando il percorso del GPS montato sull’auto
(tramite la collaborazione della compagnia assicuratrice), che poneva il
mezzo all’ora del crimine proprio in Via Milano a Gravina di Catania, hanno
identificato il primo criminale. I carabinieri, attraverso l’analisi dei
tabulati del numero mobile a lui in uso, sono risaliti all’identità del
complice, il 22enne, che, successivamente, sarebbe stato riconosciuto in
foto, insieme al serbo, da alcuni testimoni che li avevano visti fuggire
dalla casa della pensionata. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere
di Catania Piazza Lanza.
Catania – 2 romeni condannati per furto.
I Carabinieri della Stazioni di Piazza Verga ed
Ognina hanno arrestato 2 di origini romene, in esecuzione di due distinti
ordini per l’espiazione di pena detentiva emessi dal Tribunale di Enna e
dalla Corte d’Appello di Catania. Il primo, Florin Iulian ZAMFIR
23enne, già condannato per una serie di furti aggravati, reati commessi a
Valguarnera Caropepe (EN) tra l’agosto del 2013 al marzo del 2014, dovrà
estinguere ai domiciliari la pena residua fino al 12 settembre 2017. Il
secondo Mihai ISARI 40enne già condannato per furto aggravato,
reato commesso a Calatabiano (CT) nell’ottobre del 2011, dovrà espiare la
pena residua equivalente a 1 mese e 16 giorni di reclusione nel carcere di
Piazza Lanza.
Catania
–
Coniugi rapinano sacerdote in chiesa storica, ammanettati da agente fuori
servizio. Si tratta di Grazia Nicolosi
43enne e del consorte Antonino MIRAGLIA 42enne. La coppia ha agito
ieri,ai danni del sacerdote della chiesa sita in via Crociferi, in
pieno centro storico.Il “salotto catanese”, sempre, attira numerosi
i turisti e molti di essi si soffermano a mirare le bellezze del patrimonio
architettonico etneo, per non si era stupito, il prelato quando, al termine
della funzione, ha visto due persone trattenersi nella chiesa e quando
queste l’hanno avvicinato, aveva pensato ad una richiesta di natura
religiosa da parte dei due… La prima pretesa da parte del duetto è stata
invece quella di un’offerta, a fronte della quale l’ecclesiastico ha
proposto del pane che si è subito apprestato a prendere in sagrestia.
La coppia aveva invece ben altre mire che il semplice sfamarsi e l’ha ben
chiarito al religioso il quale si è nettamente rifiutato di fare carità in
denaro.L’azione è scattata nei confronti del sacerdote che si è visto
depredare di 65€ che teneva in una tasca dell’abito talare.I due
maldestri, soddisfatti del pur magro bottino, si sono allontanati dalla
chiesa, inseguiti dal reverendo che urlava. Le grida hanno attirato
l’attenzione di un poliziotto dell’UPGSP che si trovava, libero dal
servizio, a transitare da quelle parti il quale resosi immediatamente conto
di quanto stava accadendo, è riuscito immediatamente a bloccare MIRAGLIA.
Il dispositivo “antirapina” della Questura è frattanto scattato ed in un
battibaleno, ha portato ad intervenire sul posto i motociclisti della
Squadra Mobile e delle stesse Volanti. È stato forse il repentino
materializzarsi di poliziotti che ha indotto la NICOLOSI a tornare dal
marito che, nel frattempo, aveva già i polsi serrati. Entrambi in Questura,
sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa del giudizio per
direttissima.
Catania
–
2 studenti universitari ai domiciliari, CC scoprono droga
coltivata in vasi. I
Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, nella
flagranza, due studenti universitari, lei di 22 anni e lui di 21 anni,
entrambi di Caltagirone (CT), per coltivazione e detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti. Il forte olezzo proveniente da
quell’appartamento, ubicato al pianterreno di Via Santa Barbara, tra le vie
Vittorio Emanuele e Garibaldi, occupato dai due giovani calatini, ha
insospettito la pattuglia del Nucleo Operativo che ha deciso di accedervi
per perquisirla. I carabinieri, all’interno hanno rinvenuto e sequestrato:
delle piante di canapa indiana (riscaldate da una lampada alogena), della
marijuana, di cui una parte già confezionata e l’altra in fase di
essiccazione, per un peso complessivo di circa 700 grammi, del materiale
utilizzato per il confezionamento della droga nonché 55 euro in contanti,
ritenuti il provento dell’illecita vendita dello stupefacente. Gli
arrestati, in attesa del giudizio per direttissima, sono stati relegati agli
arresti domiciliari.
Catania
– 1
evade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri del Nucleo
Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato, nella flagranza, il
catanese Salvatore GANGI 26enne reo di evasione. L’equipaggio di una
“gazzella” è stato del pronto intervento a sorprenderlo ieri pomeriggio
mentre percorreva a piedi la Via Asmara, in evidente violazione della misura
detentiva cui era obbligato. L’arrestato, in attesa del giudizio per
direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.
Catania–
Droga: 1 evade dai domiciliari, CC trasferito in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Ognina hanno dato esecuzione ad una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania nei confronti del
catanese Salvatore CANNAVO'
27enne. Il giovane, già recluso ai
domiciliari, lo scorso 3 maggio era stato arrestato in flagranza per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nonché evasione. Il
soggetto è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza per quei reati ed è
stato ora raggiunto dal provvedimento cautelare, adottato dai giudici in
base all’informativa dei CC, che ha revocato gli arresti domiciliari e ne
prevede la custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio.
Catania
– Viola domiciliari e sorveglianza, CC 1 in carcere. I Carabinieri
del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato il,
catanese Paolo GANGI 37enne in esecuzione di un provvedimento
restrittivo emesso dal Tribunale di sorveglianza di Messina. Il soggetto,
già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo
di soggiorno, contravvenendo più volte agli obblighi impostigli dalla misura
preventiva era stato affidato in prova ai servizi sociali. Il personaggio
violando altresì anche la misura detentiva alternativa, ha costretto i
giudici, sulla base di precise informative dei CC, ad ordinarne la cattura
e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Acireale CT – Furto 600 kg limoni, 3 ai domiciliari. I
Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato, nella
flagranza padre e figlio Filippo 58enne e Mario RUSSO
37enne, rispettivamente, ed Agatino PALERMO 47enne, per il
concorso in furto aggravato. Sono stati i militari del Nucleo Radiomobile
hanno sorpreso ieri pomeriggio i 3 in via Mortara dopo che avevano
razziato un agrumeto, di proprietà di un cittadino acese, arraffando e
caricando sulla loro Fiat Panda circa 600 chili di limoni “verdello”.La
refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario mentre i 3 arrestati
ai domiciliari, sono in attesa del rito per direttissima, e relegati agli
arresti domiciliari.
Paternò CT
– 63enne
viaggia armato di pistola giocattolo modificata in vera, CC 1 in manette.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT) hanno
arrestato nella flagranza Giuseppe GIANNINO 63enne, paternese, per
detenzione illecita di arma clandestina e munizioni. I militari, ieri sera durante un servizio di controllo del
territorio, hanno sorpreso il soggetto in contrada Agnelleria nei pressi
della SP 15 , con fare sospetto, a bordo di una Y 10. I Carabinieri hanno
subito bloccato il personaggio e proceduto ad una perquisizione personale e
del veicolo rinvenendo nel bagagliaio del mezzo 1 pistolaa salve marca bruni mod. 92, modificata per esplodere
cartucce calibro 380 auto (9x17), efficiente e considerata arma clandestina,
con caricatore contenente 4
cartucce del predetto calibro. I militari hanno successivamente proceduto,
anche, ad una perquisizione nell’abitazione del 63enne rinvenendo altre 64
cartucce calibro 22 e 4 cartucce calibro 32 auto. L’arma, che è stata
sequestrata con le cartucce, e sarà inviata al Reparto Investigazioni
Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del caso e
per stabilire se la stessa sia stata utilizzata in eventuali eventi
criminosi. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- 1
preso con ½ kg cocaina a s. Cristoforo. La Sezione “Antidroga” ha
tratto in arresto:
Agatino GIANNINO 60enne, responsabile di trasporto e detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Agenti della Sezione
“Antidroga” , nel pomeriggio di sabato 14 maggio scorso, hanno eseguito nel
rione di “San Cristoforo” un servizio volto a frenare il fenomeno dello
spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti durante il servizio, in via
Barcellona, hanno proceduto al controllo di una vettura Lancia Y condotta da
Agatino GIANNINO che, dinanzi agli operatori, ha manifestato segni di
insofferenza. L’auto è stata sottoposta a perquisizione ed all’interno è
stato rinvenuto 1 “involucro” contenente gr.500 di cocaina. Agatino
GIANNINO, espletate le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto.
Mascali
CT
– Evade dai domiciliari sequestra e violenta donna, la rapina: CC 1 in
manette. I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato
Dario MEFFI 39enne, del luogo, già sottoposto agli arresti
domiciliari, per evasione, sequestro di persona, violenza sessuale e rapina.
Il soggetto, ieri sera intorno alle 23.00, è uscito dalla sua abitazione
armato di 1 sega, con un lama di 40 cm, ed in una via del centroa Mascali ha
sorpreso e bloccato una 24enne, di origine bulgara, mentre tentava di
rientrare a casa. Il 39enne sotto la minaccia dell’arma ha costretto la
giovane ad entrare nella sua abitazione ed a subire degli atti sessuali,
obbligandola anche a consegnargli la collana, gli orecchini in oro e la
somma contante di 55€, che la ragazza aveva con se. La vittima, però, che
non parla italiano, approfittando di un attimo in cui il malvivente si è
allontanato dalla stanza lasciandola sola, ha telefonato al padre chiedendo
aiuto e quest’ultimo ha chiamato subito i Carabinieri al 112 riferendo il
tutto. Una pattuglia della locale Stazione è intervenuta tempestivamente
nell’appartamento liberando la 24enne e bloccando l’individuo. Gli oggetti
d’oro ed il denaro rapinato sono stati recuperati e restituiti alla ragazza.
La sega, utilizzata quale arma, è stata sequestrata. La giovane è stata,
poi, trasportata e medicata al pronto soccorso dell’Ospedale di Taormina
(ME) dove i sanitari le hanno riscontrato dei politraumi ed uno stato di
shock, giudicandola guaribile in 10 giorni. L’arrestato è stato associato
nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Grammichele
CT
–Viola domiciliari, CC preso, ai domiciliari. I Carabinieri della
Stazione di Grammichele hanno arrestato Silvio GaetanoLA ROCCA
38enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con
obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una pattuglia, ieri durante
un servizio di controllo del territorio, ha bloccato l’individuo in via
Fratelli Rizzo mentre era alla guida di una Ford Fiesta, in evidente
violazione degli obblighi a lui imposti dalla misura di prevenzione cui era
sottoposto. L’arrestato è stato ristretto nel suo domicilio, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – 1 ai domiciliari per detenzione armi, riceve
pregiudicati, CC trasferito in carcere. I
Carabinieri della Stazione di Catania Aeroporto Fontanarossa hanno arrestato
il catanese
Massimo CIRAVOLO 39enne in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Tribunale etneo. Il personaggio, già sottoposto agli
arresti domiciliari, per detenzione illegale di armi, il 1° maggio scorso,
ad un controllo dei CC, era stato trovato in casa in compagnia di numerosi
pregiudicati. I giudici, recependo appieno l’informativa dell’Arma, hanno
ritenuto opportuno inasprirne il regime detentivo ed hanno ordinato
l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania – CC, 1 in carcere per furto. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino di sera, hanno arrestato il
catanese, Massimiliano Fabrizio LEOTTA
43enne in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania. il soggetto è stato condannato dai giudici per furto
aggravato, reato commesso a Carlentini (SR) nel marzo del 2005, dovrà
espiare la pena equivalente ad 1 anno di reclusione. L’arrestato è stato
rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Aci
Castello
CT- Evade dai domiciliari, trasferito in carcere. I Carabinieri della
Stazione di Aci Castello (CT) hanno arrestato, nella flagranza,
Glauco COSENTINO 23enne, del posto, in esecuzione di una misura
cautelare emessa dalla Corte di Appello di Catania. Le informative redatte
dai CC, che puntualmente sanzionavano le evasioni commesse in sequenza dal
reo, hanno convinto i giudici ad inasprirne la misura restrittiva ED
ordinare la cattura e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza
Catania
– Presidente Renzi firma “Patto per Catania”: forze dell’ordine,
garantita sicurezza. La visita a Catania del Presidente del Consiglio
RENZI per la firma del c.d. “Patto per Catania” si è conclusa nel
pomeriggio. Il Questore di Catania Marcello Cardona per l’occasione ha
predisposto puntuali e specifici servizi volti a garantire l’ordine e la
sicurezza pubblica. Circa 200 manifestanti nella circostanza, sono stati
regolarmente contenuti, senza turbative per l’ordine e la sicurezza
pubblica. Il Questore, al termine dei servizi, ha ringraziato le Forze
dell’Ordine, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia
Municipale che con il loro impegno e professionalità hanno consentito il
regolare svolgimento dei servizi predisposti al riguardo. Il Presidente del
Consiglio RENZI si è congratulato con il Questore per avere consentito
l’ottima riuscita dell’evento. Il Presidente del Consiglio dei Ministri,
Matteo Renzi a Catania ha assunto una serie di impegni alle ore 12 presso il
Teatro Massimo, nell'ambito delle iniziative del Governo per il rilancio del
Mezzogiorno ed ha firmato il Patto per città metropolitana. L'on. Giovanni Burtone
ha enunciato sulla sua pagina FB : ” É un segnale importante che va
sostenuto perché è dal Sud che riparte il nostro Paese. Il primo maggio
festa del lavoro il Consiglio dei ministri si riunisce per stanziare risorse
per la cultura e la ricerca. Segnali importanti per i nostri territori ma
sappiamo tutti che la questione meridionale non sta solo nella quantità
delle risorse stanziate ma nella qualità e nelle sue classi dirigenti. Ilpremier ne ha
consapevolezza. Oggi il mio pensiero va ai lavoratori in mobilità in deroga,
ai troppi che non possono festeggiare, alle vertenze ancora in piedi come
Almaviva, alle attese dei lavoratori Eni di Gela e non solo, a chi fa fatica
nei campi. Il mio impegno cerca di essere indirizzato sempre a dar voce a
chi è in difficoltà. Dobbiamo fare di più e l'auspicio che viene dalla
giornata di ieri aiuta ad avere fiducia”.