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Catania –   Furti e rapine ad anziani,  donna dei “caminanti” ai domiciliari. Agenti del Commissariato  di P.S. “Nesima“, ieri, hanno dato esecuzione all’Ordinanza del Tribunale di Catania Sezione GIP dispositiva della reiterazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Fortunata SESTA 29enne. La donna, lo scorso 9 novembre, era stata arrestata dagli uomini del Commissariato insieme alla madre Giovanna RESIZZI SCALORA 50enne (quest’ultima, invece, era stata tradotta in carcere). Le  due congiunte, appartenenti all‘etnia dei c.d. “camminanti“, si erano rese responsabili in concorso di numerosi  furti aggravati e di una rapina.  I delitti erano stati programmati e consumati con spregiudicatezza, in modo seriale e in un brevissimo lasso di tempo, ai danni di  soggetti anziani od affetti da patologie e quindi in condizioni di minorata difesa. Le due simulando con scaltrezza la qualità di assistenti sociali, conoscenti o impiegate del Comune riuscivano, con vari raggiri, a carpire la fiducia delle vittime e farsi accogliere nelle loro abitazioni dove, con diversi stratagemmi, si appropriavano di denaro in contanti e di oggetti in oro, non esimendosi dall’agire con particolare efferatezza, per assicurarsi l’impunità, qualora venivano scoperte dai malcapitati  mentre frugavano nei cassetti. SESTA, lo scorso 2 dicembre, era stata rimessa in libertà dal Tribunale del Riesame a causa della nullità di un atto. Il GIP, stante la sussistenza del quadro accusatorio, formalizzato a seguito dell’attività investigativa condotta dal Commissariato, ha riconosciuto la pericolosità della donna accogliendo l’istanza del Pm che aveva chiesto  di adottare nuovamente un’ordinanza restrittiva a carico della SESTA. La donna è stata arrestata dai poliziotti del Commissariato Nesima e posta ai domiciliari, disposti a ragione della recente maternità.


Motta S. Anastasia CT 2 anni e 6 mesi per rapina: CC 1 in manette.  I Carabinieri della Stazione di Motta Sant’Anastasia (CT) hanno arrestato Salvatore ORRIGO 56enne, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il personaggio, che è stato condannato poiché ritenuto responsabile di una rapina in concorso commessa il 20 maggio 2004 a Catania, dovrà espiare la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza a Catania, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Maltratta donna convivente, lesioni. Poliziotti  del Commissariato Centrale hanno notificato a   F. C. 32enne catanese il decreto di conclusione delle indagini preliminari emesso dall’Autorità Giudiziaria, a seguito della corposa attività d’indagine esperita dagli agenti del Commissariato. I reati contestati riguardano i maltrattamenti in famiglia e le lesioni aggravate, commessi tra il dicembre 2014 e il gennaio 2015 in pregiudizio della giovane convivente. Il personaggio, peraltro, era stato già sottoposto all’ammonimento del Questore poiché aveva posto in essere atti persecutori nei confronti della precedente convivente. Gli investigatori hanno accertato che la vittima, sottoposta a violenze fisiche e psicologiche, fu costretta a rimanere in casa in più circostanze a causa di veri propri raptus di gelosia dell’indagato il quale le impediva anche di recarsi in ospedale per sottoporsi alle cure per le lesioni riportate.


Riposto  CT  – Incidente mortale: donna condannata a 3 anni e 4 mesi. Il sinistro stradale si verificò  alla vigilia di capodanno nel 2012 e causò  decesso e feriti. Vanessa PATTI 24enne è stata condannata a 3 anni e 4 mesi di carcere. I Carabinieri della Stazione di Riposto (CT) hanno arrestato  Vanessa PATTI di Piedimonte Etneo, in esecuzione di un Ordine per la Carcerazione emesso dal Tribunale di Catania.  La donna già condannata per omicidio colposo, reato commesso ad Acireale il 31 dicembre del 2012, dovrà scontare una pena equivalente a  3 anni e 4 mesi di reclusione. L’arrestata, assolte le formalità di rito, è stata associata al carcere di Catania Piazza Lanza. 


Catania  –  Sequestro persona, rapina e ricettazione, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania di sera, hanno arrestato Simone ILARDO 34enne, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 6 anni e 29 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di sequestro di persona, rapina e ricettazione, reati commessi a Catania il  7 gennaio 2010. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria,  è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Adrano  CT  – CC, 75enne in carcere per residuo pena omicidio. I carabinieri della Stazione di Adrano   hanno arrestato

 Pietro SANTANGELO 75enne, su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania.  Il personaggio dovrà espiare la pena residua di 2 anni e 8 mesi di reclusione poiché condannato per omicidio (di Sebastiano CONTI TAGUALI  ) e ricettazione, reati commessi a Bronte (CT) il 22 settembre 2007.L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Biancavilla CT – Evade dai domiciliari, CC preso: trasferito in carcere. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno bloccato

 Antonino RAO 51enne, del posto, in esecuzione di una  ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catania. Il  giudice, a seguito degli arresti in flagranza per evasione dai domiciliari  ed alle puntuali informative dell’Arma di Biancavilla, l’ultima in ordine di tempo lo scorso 17 novembre, ha  provveduto ad inasprire il regime detentivo con conseguente emissione del provvedimento restrittivo  ed il trasferimento nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Catania Furto e rapina: Catturandi eseguono 2 provvedimenti restrittivi. Si tratta di

Guglielmo BERTOLINI  53enne ed Antonino BARBAGALLO  31enne, i poliziotti   della Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, nell’ambito delle attività volte al rintraccio di soggetti colpiti da provvedimenti restrittivi, hanno tratto in arresto: Guglielmo BERTOLINI, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 11 novembre 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di mesi 7 di reclusione per il reato di furto aggravato in concorso. Antonino BARBAGALLO già detenuto agli arresti domiciliari,  è stato ammanettato su ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva a seguito revoca della detenzione domiciliare emesso il  17 novembre 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali. Il personaggio  deve espiare la pena di anni 4, mesi 3 e gg.29 di reclusione per i reati di rapina aggravata, evasione ed altro.


CataniaRevolver e droga in casa: donna 59enne ai domiciliari.  La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Maria AMODEO  59enne, perchè ritenuta responsabile del reato di detenzione illegale di arma comune da sparo, munizionamento nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, marijuana e hashish. Poliziotti della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” avevano appreso confidenzialmente che una donna, abitante nella zona di piazza Dante,   teneva in casa stupefacente di vario tipo. Gli agenti della Sezione Antidroga hanno esperito gli opportuni accertamenti, individuato la donna incensurata, ed  effettuato una perquisizione domiciliare.  I tutori dell’ordine nel blitz hanno  rinvenuto e sequestrato: 1 revolver cal. 357 magnum; diverse munizioni dello stesso calibro; involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di kg. 1,200 circa; involucro contenente sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di gr.10 circa; involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina  per un peso complessivo di gr. 80 circa; bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente. La donna è stata dichiarata in    arresto e  su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata posta agli arresti domiciliari. Agenti  della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” hanno tratto in arresto: Giuseppe AURORA 28enne già noto, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  10 novembre 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di anni 4 di reclusione per il reato di rapina. Yefryr Alberto DI BLASI 21enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso in data 11.11.2016 dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Catania - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di mesi 8 di reclusione per il reato di furto.


Catania Video atti sessuali su studente disabile, docente ai domiciliari. Agenti del Compartimento Polizia Postale di Catania e dell’Arma dei Carabinieri su disposizione della Procura Distrettuale di Catania hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di un insegnante di 66 anni, residente a Biancavilla, ritenuto responsabile di avere compiuto atti sessuali su un ragazzo affetto da inferiorità psichica, minore all’epoca dei fatti. L’indagine è stata avviata dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia, notiziati circa la presenza sui cellulari di alcuni studenti di immagini che ritraevano la giovane vittima in atteggiamenti intimi con un docente. Il Pubblico Ministero ha immediatamente ascoltato alcuni dei minori ed altre persone in grado di riferire sui fatti, delegando la Polizia Postale ad ulteriori accertamenti tecnici nonché ad una perquisizione locale ed informatica nei confronti dell’odierno arrestato. Numerosi e gravi gli elementi probatori emersi che hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere l’odierna ordinanza.


Catania -  Circondano poliziotti che inseguono 3 rapinatori: 2 fuggiti, 1 preso. Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della locale Questura ieri pomeriggio hanno tratto in arresto Luca AURORA

 

 23enne già noto - per il reato di rapina aggravata in concorso, resistenza e lesioni a P.U. I poliziotti  delle volanti, alle 17.10, a seguito di due diverse segnalazioni di rapine a mano armata consumate in via Galermo ad opera di tre individui, rispettivamente ai danni del supermercato CRAI e della farmacia “Galermo”, hanno intercettato lo scooter su cui viaggiavano i malfattori. Gli agenti hanno  iniziato un lungo inseguimento lungo le vie del quartiere di San Giovanni Galermo.  Una  prima volante all’incrocio con la via Ustica, luogo ad altissima densità criminale, è riuscita a sbarrare la strada allo scooter i cui occupanti, a causa della notevole velocità di marcia, hanno perso il controllo del mezzo, sono cadendo  e  poi si sono rialzati immediatamente per fuggire a piedi. Gli  operatori della volante, durante le concitate fasi dell’inseguimento, sono stati circondati da una folla di residenti del quartiere nel tentativo di far guadagnare la fuga a 2 dei 3 malfattori che si dileguavano. Il terzo rapinatore nonostante la strenua resistenza fisica dell’arrestato e dei residenti dell’intero quartiere , dopo un intenso inseguimento lungo le palazzine di via Ustica, veniva intercettato ed arrestato. Il soggetto è stato identificato in Luca AURORA già noto, con precedenti specifici e con un provvedimento pendente di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. AURORA è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno veniva associato presso il carcere di Piazza Lanza in attesa di convalida innanzi al G.I.P.


CataniaSpaccio, CC bloccano 2 in azione: ai domiciliari. Si tratta di  Roberto BELARDI 20enne  e Gianluca CHIESA 29enne.

I Carabinieri di Catania Piazza Dante della Compagnia di sera, tramite l’impiego di numerose pattuglie del Nucleo Operativo anche in moto, hanno setacciato palmo a palmo i quartieri di Picanello e San Cristoforo con il principale obiettivo di contrastare lo spaccio al minuto di sostanze stupefacenti. I tutori dell’ordine hanno preso, nella flagranza il catanese Roberto BELARDI, pizzicato   tra  via Timoleone e via Vezzosi intento a smerciare droga ad alcuni assuntori. Il giovane spacciatore, appena visti i carabinieri intervenuti,  è fuggito per Via Vezzosi, gesto comunque reso vano dai militari che, dopo una decina di metri, l’hanno bloccato ed ammanettato. Il soggetto è stato perquisito e trovato in possesso di 11 dosi di “marijuana” e di  55 euro in contanti, incassati dalla precedente vendita dello stupefacente. il  catanese Gianluca CHIESA è stato bloccato nella flagranza d’azione. Il soggetto è stato inizialmente osservato  dai militari all’angolo tra Via Cordai e Via Della Concordia mentre prendeva contatti con i clienti per spostarsi dopo, prelevare le dosi da spacciare e recarsi su Via Barcellona e per venderle poi all’acquirente di turno. L’intervento dei carabinieri  e la contestuale perquisizione ha consentito ai tutori dell’ordine di rinvenire  5 dosi di “cocaina” e 160  euro in contanti,  incassati dalla precedente vendita dello stupefacente.  La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre gli arrestati, in attesa della direttissima, dove risponderanno al giudice di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, sono stati relegati agli arresti domiciliari. 


Acireale CT -   Cocaina in borsello: agenti ammanettano 1 in piazza.

Si tratta di Angelo RESTIVO

40enne nato a Catania e residente ad Aci Catena, già noto. Un  equipaggio “VOLANTE” del Commissariato P.S. di Acireale, intorno alle ore 20,00, nel quadro di servizi di controllo del territorio sempre più intensi e rivolti in modo particolare al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, transitando per Piazza Dante al fine di effettuare controlli di persone sospette, ha notato una vettura Smart con a bordo 2 persone. Un  personaggio già noto   era a fianco del guidatore, all’esterno dell’auto. Il soggetto, vedendo arrivare l’autovettura della polizia con un gesto inequivocabile ha invitato l’autista della Smart ad allontanarsi. L’equipaggio della Volante prontamente intervenuto, è sceso di corsa dall’auto di servizio intimando l’Alt Polizia e ponendosi davanti alla Smart. I 3 individui e la vettura venivano immediatamente sottoposti ad accurata perquisizione ed in un borsello di proprietà dell’autista Angelo RESTIVO venivano rinvenute, parzialmente occultate,  13 dosi di cocaina (cosiddette “pippotti”) pronte per lo spaccio ed il consumo, nonché alcune dosi di marijuana. Tutti i tre soggetti, 2 uomini ed 1 donna proprietaria dell’auto venivano accompagnati in Commissariato.  RESTIVO dopo gli ulteriori accertamenti è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il  P.M. di turno presso la Procura della Repubblica, veniva informato dell’avvenuto arresto e disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania. L’udienza di convalida dell’arresto si è svolta sabato mattina 21 ottobre.


Catania –  Polstrada CT : comandate è Giuseppa Pirrello. Avvicendamento della Dirigenza alla Sezione Polizia Stradale di Catania il dott. DI MAIO ha lasciato il posto alla d.ssa PIRRELLO, Primo Dirigente della Polizia di Stato. Il comandante Giuseppa Pirrello è laureata in Giurisprudenza ed in Scienze della PA. La  d.ssa PIRRELLO è considerata una “stradalina” DOC, avendo da sempre militato nelle fila di Specialità della Polizia Stradale. Il comandante è in Polizia sin dal 1987, e dopo aver fatto esperienza ad Alessandria, Bologna e Catania stessa, ha diretto le Sezioni di Polizia Stradale di Crotone, Ragusa, Siracusa ed in ultimo, Reggio Calabria, sede in cui ha ulteriormente accresciuto il suo già notevole bagaglio professionale. Il funzionario in Calabria si è confrontata con le dedicate questioni afferenti alle problematiche create dagli imbarcaderi di Villa S. Giovanni ed i lavori di ammodernamento della SA-RC, avendola il Prefetto incaricata della gestione dei relativi piani di emergenza che implica il coordinamento delle altre Forze di Polizia.  Il comandante, nell’assumere il nuovo prestigioso incarico con rinnovato entusiasmo, mette la sua esperienza professionale a disposizione delle competenti Autorità, al servizio della cittadinanza. Uno dei  principali obiettivi, che ha sempre sostenuto con forza e determinazione la d.ssa PIRRELLO è l’impegno costantemente profuso al fine di avvicinare i giovani alla cultura della Sicurezza stradale e della legalità, affrontando le relative tematiche della prevenzione e contrasto delle violazioni alle norme del Codice della Strada con l’obiettivo di contribuire a ridurre l’incidentalità sulle strade.

Catania Tribunale Udine condanna catanese per rapina a Tolmezzo, CC 1 in manette. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato    Carmelo SESSA 38enne catanese, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Udine. Il soggetto, già detenuto ai domiciliari, è stato condannato dai giudici ad una pena equivalente ad anni 4 e mesi 9 di reclusione quale autore di una rapina aggravata in concorso commessa nel febbraio del 2004 a Tolmezzo, in provincia di Udine. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania –  Armi e munizioni, polizia ammanetta Signorelli. Agenti della Polizia di stato ieri, hanno tratto in arresto Angelo SIGNORELLI 41enne   per il reato  di detenzione illegale di armi da fuoco clandestine, munizionamento e ricettazione. Poliziotti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico di stupefacenti, hanno proceduto al controllo su strada di Angelo SIGNORELLI. I tutori dell’ordine ad esito del  controllo hanno trovato il SIGNORELLI  in possesso di 1 bilancino elettronico. I poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione presso l’abitazione dello soggetto,  nel popolare rione di San Leone, dove sono state rinvenute e sequestrate: 2 pistole semiautomatiche cal.9x21 con matricola abrasa; 1 pistola cal.7.65 con matricola abrasa; 6 caricatori riforniti; centinaia di munizioni cal. 9x21 e 7,65; 2 giubbotti antiproiettile. Gli agenti nell’androne del condominio di residenza del SIGNORELLI,  hanno  altresì, rinvenuto e sequestrato, a carico di ignoti, 1  busta contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 700 gr..Il  personaggio, espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania Minaccia medici per ottenere dimissioni madre da ospedale: denunciato. Agenti del Commissariato “Centrale” ieri  a conclusione di attività investigativa, hanno individuato e denunciato in stato di libertà G.S. 37enne nato a Catania già noto, perché resosi responsabile dei reati di minacce ad un incaricato di un pubblico servizio, interruzione di un pubblico servizio. Il soggetto, nel decorso mese di maggio aveva minacciato personale medico e paramedico in servizio presso il Pronto Soccorso dell’ospedale V. Emanuele”, interrompendo più volte il loro servizio. I tutori dell’ordine hanno accertato che le minacce erano state rivolte al fine di dimettere la madre; all’episodio aveva  assistito anche un altro paziente che invitava il personaggio a non interrompere il lavoro dei sanitari, motivo per il quale veniva anch’egli minacciato.


Catania CC 1 preso con cocaina nel salone. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza Giuseppe CANNONE  48enne catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, di notte durante un servizio antidroga finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere San Cristoforo, hanno notato uno strano movimento di persone nell’abitazione del soggetto. I Carabinieri insospettiti sono intervenuti subito procedendo con 1 perquisizione domiciliare durante la quale hanno rinvenuto, occultate in un’anta di un armadio nel salone, 1 busta di cellophane contenente 13 grammi di cocaina, già confezionata in dosi pronte per lo smercio al dettaglio, ed 1 bilancino elettronico di precisione, che sono stati sequestrati. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaPreso mentre tenta scasso auto turisti, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari Federico Rosario CRISTALDI  23enne catanese, per tentato furto. Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania, da   giorni a seguito di diverse denunce di scippi e furti ai danni di turisti, ha intensificato una serie servizi nel centro storico cittadino al fine di contrastare tale fenomeno. una pattuglia del Nucleo Operativo di Piazza Dante, con auto di copertura, nel contesto di tale attività, ieri pomeriggio, transitando per via Landolina ha notato il giovane, già conosciuto agli operanti, mentre stava  tentando di forzare, con uno strumento artigianale utilizzato come "passepartout", lo sportello di una Fiat Panda. L’auto presa a noleggio, da una coppia di turisti in visita nella città, era stata parcheggiata in quella via con all’interno del bagaglio valige ed oggetti personali. I Carabinieri sono immediatamente intervenuti bloccando il giovane mentre stava per aprire la portiera dell’auto tentando di rubare tutto ciò che vi era all’interno. La chiave artigianale utilizzata per aprire il mezzo è stata sequestrata. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania 2 gambiani rapinano connazionale : in manette. Agenti del Commissariato Centrale, hanno individuato ed arrestato in flagranza di rapina aggravata in concorso i 2  gambiani richiedenti asilo politico Trawally EBRIMA 20enne ed Alagie NJIE 27enne: entrambi gli stranieri sono, domiciliati presso il C.A.R.A. di Mineo ma, di fatto senza, fissa dimora. Il malcapitato della stessa nazionalità dei due rapinatori, si era presentato presso il Commissariato in evidente stato di agitazione, riferendo di essere stato poco prima aggredito e minacciato da due connazionali conosciuti solo di vista, nella zona di S. Berillo. I due, dopo avere colpito la vittima con pugni e calci, gli avevano sottratto il marsupio contenente il telefono cellulare, la somma di 200 euro contenuta nel portafogli e persino il cappellino che portava sul capo. L’immediata attività investigativa posta in essere dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Centrale, ha consentito di rintracciare i malviventi assicurandoli alla giustizia. Il marsupio ed il cappellino sono stati recuperati e restituiti al malcapitato. La vittima, che a seguito della rapina aveva riportato lesioni al volto, è stata medicata presso il pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi. Gli arrestati, ultimate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nella casa circondariale Piazza Lanza, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Biancavilla CTEstorsione: CC simulano incidente e bloccano 2 dopo riscossione pizzo, ammanettati.

I  militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paternò alle ore 13:00 circa di ieri a Biancavilla hanno arrestato nella flagranza del reato di estorsione Giuseppe: AMOROSO, 43enne, inteso “Pippo l’avvocato”, in atto sorvegliato speciale e  Gregorio GANGI, 27enne. Il primo arrestato è ritenuto dagli investigatori esponente di spicco del clan “Toscano – Tomasello - Mazzaglia”, attivo nel comune di Biancavilla (CT) e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”. AMOROSO, in quanto sorvegliato speciale risponderà anche dell’aggravante prevista dal codice antimafia (art.71 D.Lgs. 159/2011). I  militari operanti, a seguito di mirata attività info-investigativa, si erano appostati nelle immediate vicinanze del Bar “LE CARILLON” di Biancavilla, ed osservavano gli spostamenti dei due soggetti che incontravano la vittima dell’estorsione per discutere i termini dell’attività illecita. I militari hanno accertato dunque che alla vittima veniva intimato di consegnare a titolo di “protezione” una somma di denaro con frequenza mensile od in alternativa  di trasferire gli interessi commerciali in altra sede. I Carabinieri del Nucleo Operativo, a questo punto, hanno dato l’inizio all’operazione: simulando un incidente tra l’auto civetta e lo scooter con a bordo i due soggetti, li hanno bloccati in via Vittorio Emanuele a Biancavilla. I carabinieri hanno quindi annullato ogni possibilità di fuga, garantendo al contempo una cornice di sicurezza. Le  pattuglie del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Paternò, dopo qualche minuto sono intervenute ed hanno tradotto gli arrestati in caserma. I militari, a seguito di perquisizione personale, sequestravano la somma di 1100 euro probabile provento di attività delittuosa.


Giarre CT - Compagnia Carabinieri, insediato nuovo Comandante. Il  Capitano Luca

 

 Leccese 27anni, nato a Chieti  è il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giarre. Il giovane ufficiale  ha frequentato il 189° Corso presso l’Accademia Militare di Modena e successivamente la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma conseguendo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Roma Tor Vergata. Il  Capitano Luca Leccese dal 2012 al 2013  ha ricoperto l’incarico di Comandante di Nucleo Operativo presso la Compagnia “Milano-Porta Monforte”; dal 2013 al 2015 è stato Comandante Plotone Allievi Ufficiali presso l’Accademia Militare di Modena e dal 2015 al 2016 ha operato quale Comandante a Comando “Roma-Piazza Venezia”.


Catania - GdF e polizia fermati 2 scafisti sbarco 353 migranti. Si tratta di 2 africani: Pape Mory GUEYE  19enne del Senegal ed Ibrahima FALL WATHIE 41enne del Camerun. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto 2 soggetti gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco di 353 migranti, partiti dalle coste libiche e giunti presso il Porto di Catania nella mattinata di martedì 13 settembre a bordo della nave “Golfo Azzurro”, battente bandiera panamense. Gli investigatori della Squadra Mobile e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza seguendo un consolidato protocollo investigativo, realizzato d’intesa con la Procura Distrettuale, hanno avviato, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, le attività di polizia giudiziaria necessarie per l’individuazione di eventuali scafisti. Le indagini hanno consentito di acquisire significativi elementi indiziari necessari all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti dei 2 africani, Pape Mory GUEYE  19enne del Senegal e Ibrahima FALL WATHIE 41enne del Camerun. Il  senegalese Pape Mory GUEYE è stato individuato quale conducente di 1 gommone di 9 metri con a bordo 122 migranti mentre il camerunense Ibrahima FALL WATHIE è stato individuato quale ausiliario della navigazione, essendo stato riconosciuto dai migranti come il soggetto che teneva la bussola e 1 telefono satellitare. L’imbarcazione, dopo 8 ore di navigazione, è stata soccorsa in acque internazionali dalla nave della Marina Militare Inglese “Enterprise” che ha provveduto successivamente a trasferire i migranti a bordo della nave “Golfo Azzurro”. I  2 fermati espletate le formalità di rito, sono stati associati presso la locale Casa Circondariale “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

CataniaQuestura, bilancio positivo su ordine pubblico nel dopo festa dell’Unità. A conclusione della manifestazione del PD e del corteo  che si è snodato lungo via Umberto, a seguito della azione di contenimento che le forze dell’ordine hanno dovuto attuare per impedire il superamento del luogo previsto e preavvisato per l’arrivo dello stesso, 2 persone  di Catania sono state fermate dalla Digos  e la loro posizione è tutt’ora al vaglio degli organi investigativi. Il  Capo della Polizia si è complimentato attraverso il  Questore di Catania per la attività svolta da tutte le forze dell’ordine impegnate a Catania  in questa giornata e nei 15 giorni durante i quali si e svolta la festa Nazionale dell’unità. Il Questore di Catania ha ringraziato tutto il personale delle diverse forze di Polizia impegnato in occasione di questi servizi durante i quali sono stati altresì garantite tutte le attività connesse al controllo del territorio nonchè alla gestione di tutti gli altri servizi di ordine e sicurezza pubblica che si sono svolti in tutta la provincia di Catania in questi 15 giorni.  96 sono stati i servizi i servizi di ordine pubblico, a parte la manifestazione del PD, che dal 28 agosto  a giorno 11 settembre  si sono regolarmente svolti in tutta la provincia di Catania.   L’attività di contrasto che ha portato all‘arresto di 32 persone  ed a  95 denuncie proseguirà. Più di 20000 le persone identificate  e 3743 i veicoli controllati nella consueta attività di controllo del territorio con l’impiego di circa 50 pattuglie al giorno per far fronte anche al grande numero di turisti presenti in questa seconda metà di agosto. 34 gli esercizi pubblici controllate e 507 le contravvenzioni al codice della strada. La Questura di Catania in un comunicato ha stigmatizzato l’attività svolta  per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza, tutto seguito in ogni istante dal Questore Marcello Cardona. Si legge testualmente nel documento : “Con l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha avuto termine l’edizione catanese della festa de l’Unità un’importante manifestazione che, al di là di ogni considerazione, ha costituito per gli uomini delle Forze dell’Ordine un grosso impegno sia in termini di impiego di personale, sia per la gravosa responsabilità di dover garantire la sicurezza di quanti hanno preso parte, anche da meri spettatori o da semplici frequentatori della Villa Bellini, alla manifestazione. Il giardino catanese delle passeggiate domenicali è diventato luogo di straordinario concentramento di persone e, com’è ovvio in questi tempi, per chi ha il dovere di vigilare sull’incolumità delle persone si è – di fatto – trasformato in obiettivo sensibile: un termine tecnico che, per gli addetti ai lavori, significa che si tratta di un’area da difendere da eventuali, possibili azioni violente, in primis quelle di natura terroristica. Dopo le stragi di Parigi e di Nizza, infatti, nessuna ipotesi può essere considerata irrealistica e nessun luogo può essere considerato “a rischio zero”: nessun divieto d’accesso, quindi, ma uno scrupoloso controllo di zaini e borse per garantire la serenità di quanti hanno fatto ingresso alla Villa Bellini tanto per degustare i prodotti degli stand gastronomici, quanto per partecipare alla manifestazione politica o, più semplicemente, per sfuggire alla calura estiva. Sono, così, scesi in campo gli uomini dei “Reparti Inquadrati” di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza che sono stati collaborati da pattuglie della Polizia Municipale e dell’Esercito: un apparato articolato e snello al tempo stesso, teso ad assicurare, oltre che la sicurezza, anche la libertà di manifestazione da parte di chi ha inteso manifestare in modo civile e non violento il proprio dissenso. Infatti, che si sia trattato di cortei o di estemporanee manifestazioni di protesta, la direzione dei servizi di ordine pubblico, garantita dai funzionari della Questura, è stata chiamata a garantire i delicati equilibri tra i diritti delle parti, nella continua ricerca della migliore tutela della libertà di pensiero e di espressione. E l’apparato di sicurezza ha consentito di mettere immediatamente fine all’azione violenta di un piccolo gruppo di violenti che, mescolandosi alle persone che formavano il civilissimo e ordinatissimo corteo che ha sfilato per la via Umberto il pomeriggio di domenica 11 settembre, è sceso in campo munito di mazze, bottiglie di vetro e bastoni, indossando pure una tenuta “in nero”

in stile black block, col chiaro intento di mettere in atto azioni di guerriglia: sono stati isolati e due di essi, appartenenti ai centri sociali catanesi, sono stati bloccati e denunciati dalla Digos. La Questura di Catania, oltre al coordinamento della complessa macchina della sicurezza, ha messo in campo le Squadre degli Artificieri, dei Cinofili, della Polizia Scientifica e del Reparto a Cavallo; in forma discreta e occasionale è stata la presenza dei Tiratori Scelti della Polizia di Frontiera di Catania. La situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza è stata seguita in ogni istante dal Questore Marcello Cardona che, attraverso apposite ordinanze, ha fornito precise indicazioni per lo svolgimento del servizio. In tutto ciò, ovviamente, non è stata tralasciata la sicurezza della città: in alcun modo, infatti, la manifestazione della Villa Bellini avrebbe dovuto inficiare lo standard di sicurezza dell’intera area urbana. E così è stato, anzi, le attività “su strada” sono state intensificate e, nel periodo dal 28 agosto all’11 settembre, sono stati controllati ben 34 esercizi commerciali, sono state arrestate 61 persone e 96 sono quelle denunciate a “piede libero”, sono stati sequestrati 4 ordigni esplosivi e miccia a lenta combustione, 1 fucile, 5 pistole, due “penne-pistola” e sono state effettuate diverse operazioni antidroga che hanno portato al sequestro di 48,628 kg. di marijuana, 38 gr. di cocaina e 31 di hashish; nel medesimo periodo, inoltre, sono state controllate 29.100 persone, elevate 507 contravvenzioni al C.d.S. a fronte di 3.743 veicoli controllati; 830 le pattuglie scese in campo per la prevenzione e la repressione dei reati, con una media giornaliera di 56 equipaggi. Infine, i servizi di l’ordine pubblico, non attinenti alla manifestazione tenutasi alla Villa Bellini, che sono stati ugualmente “attenzionati”  e che, nel periodo in esame, sono stati ben 96.Numeri, quelli testé esposti, che testimoniano la grande attenzione della Questura per la quotidiana sicurezza dei cittadini e, ancora una volta, il massimo impegno che tutti gli uomini della Polizia di Stato hanno messo nel compimento del loro lavoro al servizio dei catanesi”.


Catania Rapina Posta corso Sicilia: Condor, ammanettato a ”Fera Luni”. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Giovanni RAGUSA 44enne già noto, perché responsabile del reato di rapina ai danni di un Ufficio Postale. La Sala Operativa della Questura alle ore 16:15 circa di ieri, comunicava via radio una rapina appena consumata ai danni dell’ufficio postale sito in corso Sicilia. Uomini  della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” si sono recati sul posto acquisendo le descrizioni del rapinatore: un uomo di circa 40 anni, vestito con un giubbotto scuro e un cappellino rosso. Altre  pattuglie “Condor” nel contempo, hanno cinturato la porzione di territorio vicina all’ufficio postale, effettuando un minuzioso controllo di tutti gli stretti vicoli che insistono alla c.d. “fera o luni”.I tutori dell’ordine in un vicolo pedonale della zona hanno individuato un soggetto  che alla vista dei poliziotti ha allungato il passo addentrandosi nel dedalo di vicoli e nel tentativo di eludere il controllo di Polizia. Nonostante l’espediente il maldestro è stato  bloccato. Il sospetto è stato perquisito immediatamente, in quanto corrispondeva esattamente alle descrizioni del rapinatore, ed è stato trovato in possesso di un mazzo di banconote sgualcite che lo stesso nascondeva negli slip. Il fuggitivo,   vistosi scoperto ha ammesso le sue responsabilità, ed è stato comunque incastrato dal servizio di videosorveglianza installato presso l’ufficio postale, che l’ha immortalato nel compimento dell’atto criminoso. La somma rinvenuta, 280,00€, è stata restituita al direttore dell’ufficio postale. RAGUSA, espletate le formalità di rito il è stato associato alla casa Circondariale di Piazza Lanza.


 Catania  - Questura dona 190Kg  pesce a Caritas. La Questura di Catania, rappresentata dal questore dott. Marcello Cardona, in seguito a un sequestro di 190 Kg di pesce da realtà imprenditoriali non in regola con gli aspetti amministrativi e le dovute licenze, ha donato il quantitativo di pescato alla Caritas Diocesana di Catania.  L' Azienda Sanitaria Provinciale di Catania- Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Servizio Igiene degli alimenti,  ha dato parere favorevole per il consumo umano del prodotto ittico ritenendolo "in possesso dei requisiti organolettici di freschezza previsti dalla normativa vigente comunitaria". L'alimento in questione è stato poi suddiviso tra la mensa dell'Help Center, la mensa delle suore di Madre Teresa di Calcutta   e quella della parrocchia Crocifisso dei Miracoli.


Catania CC trovano arsenale in casa, 56enne in manette. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato, nella flagranza, Carmelo COSTANZO PICCINNANO 56enne adranita, per  detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. I militari, nel corso di mirate attività di contrasto alla criminalità in provincia, ieri notte hanno deciso di fare una perquisizione all’interno di una proprietà ubicata in Contrada Dagala, laddove, sono state rinvenute e sequestrate: 1 fucile semiautomatico marca Beretta, modello A400xplor, cal. 12, con matricola abrasa; 1  pistola semiautomatica marca Beretta, modello 98/FS, cal. 9x21, con matricola abrasa, completa di caricatore contenente 15 cartucce;  2 caricatori per pistola beretta modello 98/FS, contenenti ciascuno 15 cartucce; 161 cartucce di vario calibro nonché 2 ricetrasmittenti. Le armi e le munizioni, occultate dentro un locale adibito alla lavorazione e produzione di prodotti caseari, sono apparse efficienti ed in buono stato d’uso. Nei prossimi giorni si provvederà ad inviarle al R.I.S. di Messina per gli esami tecnico-balistici che ne potrebbero stabilire l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.  L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.


Caltagirone CTPugni e coltellate ad ex della compagna, CC 1 in carcere.  I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Angelo RITROVATO 49enne calatino, ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate e violenza privata in concorso, ed inoltre  denunciato la compagna di 33 anni, ritenuta responsabile della sola violenza privata. La  coppia ieri sera, intorno alle 23:00, si trovava seduta ai tavolini di un Bar di Via Principessa Maria Josè, quando nel locale si è presentato l’ex della donna che, appena entrato nel locale, è stato affrontato dal rivale che, prima lo ha colpito con un pugno, e dopo gli ha sferrato alcuni fendenti con un coltello che nascondeva in tasca. La  vittima  32enne del luogo, dopo una furibonda colluttazione, è scappata in auto per recarsi in ospedale e farsi medicare le ferite procurategli dall’aggressore. Il feritore, per nulla soddisfatto delle azioni compiute, spalleggiato dalla compagna, a bordo della sua auto, si è posto all’inseguimento dello sventurato tentando più volte di bloccarne la fuga. L’intervento dei Carabinieri, allertati tramite 112, ha evitato il peggio ed ha permesso di bloccare ed ammanettare il reo. La vittima,  medicata al pronto soccorso dell’Ospedale di Caltagirone, ha riportato delle “ferite da taglio al braccio sx, al fianco e contusioni alle dita” con prognosi di 20 giorni. L’assalitore, anch’egli medicato nel nosocomio calatino, ha riportato una “ferita da taglio alla mano ed alla cute subxifoidea, più ferite ed ecchimosi facciali”, con prognosi di 10 giorni.  L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.


Catania - Evaso dai domiciliari, preso dopo inseguimento. Si tratta di Salvatore CHISARI  34enne catanese.  Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P., nella nottata, durante il normale servizio di controllo del territorio, transitando per via Zia Lisa, hanno notato un soggetto all’angolo con via Madonna del Divino Amore e, che prima ancora di procedere al controllo, si dava alla fuga.  Il  soggetto dopo un inseguimento, è stato bloccato in una campagna lì vicina ed ha fornito false generalità al fine di non far emergere la reale condizione di persona sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Il soggetto è stato poi accompagnato presso la Polizia Scientifica dove è  emersa la reale identità, corrispondente a Salvatore CHISARI, catanese, di 34 anni. Il personaggio è stato tratto in arresto per il reato di evasione dalla detenzione domiciliare e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari.


Catania – Viola domiciliari a S.Cristoforo: CC 1 preso. I  Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante ieri sera, hanno arrestato, nella flagranza  il catanese Antonino STRANO 51enne, per evasione.  Una  pattuglia del Nucleo Operativo, nell’espletare uno dei tanti servizi anticrimine nel popoloso quartiere del capoluogo etneo, ha riconosciuto e bloccato il soggetto per strada, precisamente in Via Del Principe,  in evidente violazione della misura detentiva cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


Catania Polizia arresta rumeno per furto:mandato EU. Agenti hanno tratto in arresto Chiucichi Emrah MUSTAFA 

 

 29enne, di nazionalità rumena, destinatario di mandato di arresto europeo, emesso il  3 dicembre 2015 dall’Autorità Giudiziaria di Costanza (Romania), dovendo espiare la pena di 2 anni   e  4 mesi di reclusione per il reato di furto aggravato. Uomini della Squadra Mobile - Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” nell’ambito delle attività volte alla cattura di persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, anche di carattere internazionale, avevano appreso che il  rumeno Chiucichi Emrah MUSTAFA, fosse destinatario di una misura restrittiva emessa dalle Autorità rumene,  ed era dimorante in città. I tutori dell’ordine hanno avviato un’attività investigativa che ha permesso, nella tarda mattinata di ieri, di rintracciare il cittadino rumeno all’interno di un’abitazione in via San Gaetano, nel rione della “Civita”. MUSTAFA,  espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania a “Piazza Lanza”.


Trecastagni CT- Stalker commissiona 3 incendi auto dell’ex compagna, filmato e preso esecutore. CC, carcere per incendiario e denuncia per mandante. Uno persecutore non avrebbe accettato la fine della convivenza decisa dalla donna 37enne. Lui disoccupato di Pedara (CT) 31enne avvalendosi dei servigi, sembra dietro pagamento di qualche centinaio di euro, ha deciso di far bruciare in successione di tempo 3 auto della ex compagna. La passione della donna ha avuto inizio il 23 luglio scorso quando alla poverina fu incendiata la prima auto, una Volkswagen Passat parcheggiata proprio sotto casa. L’episodio, seppur di natura dolosa, sembrava essere avulso dalle circostanze che hanno portato alla separazione della coppia.   Il  secondo episodio incendiario, avvenuto il 22 agosto scorso,  ha indirizzato le indagini dei Carabinieri della locale Stazione nella direzione  intimidatoria dell’ex. La donna,  nel frattempo aveva acquistato una Opel Corsa,  e l’ha ritrova distrutta dalle fiamme per l’ennesima volta. La  vittima, a quel punto di concerto con gli investigatori dell’Arma, ha installato delle telecamere. La  scelta si è rivelata azzeccata poiché, la scorsa notte, il piromane si è ripresentato sotto casa della sfortunata, che intanto era stata costretta a comprare una nuova auto. Il maldestro cospargendo con liquido infiammabile la vettura anche questa volta  ha dato fuoco all’Opel Astra. I militari, intervenuti sul posto, congiuntamente ai Vigili del Fuoco di Acireale (CT), analizzando immediatamente le immagini registrate dalle telecamere, hanno identificano l’incendiario. Il piromane è stato prelevato dalla sua abitazione ed accompagnato in caserma. L’individuo di fronte a dati di fatto inconfutabili ha confessato di essere l’autore dei tre incendi. Il personaggio è stato posto a fermo quale indiziato di delitto e dopo le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di incendio doloso in concorso. L’ex convivente, un trecastagnese di 29 anni, ritenuto responsabile, oltre che del reato contestato al fermato,  di atti persecutori è stato denunciato in stato di libertà.


CataniaCC, 53enne ai domiciliari per coltivazione cannabis indica. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Fontanarossa hanno arrestato un 53enne, catanese, domiciliato a Nicolosi (CT), per coltivazione di sostanze stupefacenti. Una  pattuglia, di mattina, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, ha notato il soggetto a bordo di un’auto gironzolare per il quartiere in modo sospetto. Il 53enne è stato pedinato fino a quando è giunto al proprio domicilio a Nicolosi (CT) dove i militari lo hanno bloccato. Nella circostanza i Carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare del fermato rinvenendo e sequestrando in un balcone della sua abitazione 7 piante di cannabis indica, dell’altezza media 130 cm circa. L’arrestato è stato posto ai domiciliare, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Misterbianco CTCC, preso 1 topo d’auto in azione. I  Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) stanotte, hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza,   Giuseppe MASCALI  28enne del posto, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. La  pattuglia dell’Arma, preposta al controllo del territorio, ha sorpreso il giovane ladro in una via del centro cittadino dopo che aveva già forzato la portiera di una Renault Clio “smontando” l’autoradio e l’antifurto in dotazione all’auto. Il maldestro è stato fermato ed ammanettato, ed attenderà il rito per direttissima relegato agli arresti domiciliari. La refurtiva è stata restituita al proprietario dell’autovettura.


CataniaViola obbligo assistenza famigliare, CC 1 per 3 mesi ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari il catanese   Angelo RACITI 40enne in esecuzione di un provvedimento per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Il personaggio è stato condannato dai giudici per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato commesso a Catania dal 2002 sino ai giorni nostri, dovrà scontare una pena equivalente a 3 mesi tre di reclusione in regime di detenzione domiciliare.


Catania Viola domiciliari, preso a passeggio. Uomini della Squadra Volanti dell’UPGSP di notte, hanno bloccato Salvatore Ivan Alfio MIRABELLA

 23enne,

 perché responsabile di evasione dagli arresti domiciliari. I  poliziotti, alle ore 02.40 si sono recati in via Della Primula, nel rione di Ognina, per procedere al controllo del MIRABELLA, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari ma, sul posto, gli agenti hanno appurato che lo stesso non era presente nell’abitazione. MIRABELLA diramata la nota di ricerca agli equipaggi in zona, è stato rintracciato alle successive ore 03.30 in via Del Roveto mentre, a  piedi, stava per rientrare in casa. MIRABELLA è stato bloccato ed arrestato e, su disposizione del P.M. di turno,  sottoposto di nuovo agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.


S.G.la Punta  CT Finto cliente ruba  preziosi in gioielleria centro commerciale.  I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta (CT) hanno arrestato un 39enne, di Catania, per furto con  strappo. Il maldestro, nella tarda mattinata di ieri, era entrato come cliente in una gioielleria nel centro commerciale “I Portali” a San Giovanni la Punta (CT). Il personaggio  mentre stava visionando con un’impiegata alcune collane d’oro ha improvvisamente strappato dalle mani alla donna un panno con all’interno 15 collane per un valore di 10.000 euro, ed è riuscito subito a fuggire a piedi e fare perdere momentaneamente le sue tracce. Una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione, che gravitava in zona, su segnalazione della stessa vittima, è immediatamente intervenuta sul posto. I tutori dell’ordine hanno acquisito ogni informazione ed elemento utile al fine di identificare e rintracciato il furbo. Il ladro a seguito delle ricerche ed ininterrotta attività investigativa è stato hanno rintracciato dai militari nel suo domicilio a Mascalucia (CT)ed è stato tratto in arresto.


Catania Coppia giovane, trasfertista, sorpresa a rubare capi in centro commerciale. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato, nella flagranza,  due 18enni, provenienti da Ramacca (CT), poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. La piena collaborazione tra il personale addetto alla sicurezza e l’Arma locale ieri pomeriggio, ha permesso di sventare un furto nell’area commerciale denominata “Porte di Catania”, precisamente all’interno del punto vendita della catena “Decathlon”.  I  due fidanzatini avevano già sottratto dagli stand articoli per un valore di circa 400 euro. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al responsabile del punto vendita. Il  magistrato di turno, in attesa di giudizio, dopo avere convalidato l’arresto  per i 2 ha disposto la liberazione. 


Catania Viola domiciliari, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato Alessandro MUSUMECI  41enne catanese, già ai domiciliari dal 18 marzo scorso per droga, su ordine di aggravamento della misura cautelare emesso dalla Corte d’Appello di Catania. L’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo a seguito  dell’evasione dai domiciliari commessa dal soggetto l’1 agosto scorso. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Aci Castello  CTEvade dai domiciliari, CC preso in centro commerciale. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello, di sera, hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza Andrea TROPEA  28enne, del luogo, poiché ritenuto responsabile del reato di evasione. Il personaggio non si era fatto trovare in casa ad un controllo di routine dei militari dell’Arma che, dopo una brevissima attività info-investigativa, si sono posti immediatamente alla ricerca dell’evaso. Il soggetto è stato rintracciato e bloccato, nel parcheggio antistante il parco commerciale “Le Zagare” di San Giovanni La Punta (CT), in compagnia di alcuni soggetti noti. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.


Catania Viola domiciliari, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato il catanese

Daniele GIORDANO 44enne in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania. I puntuali controlli dei militari dell’Arma e   le informative inoltrate alla competente   Autorità Giudiziaria, con le quali si evidenziavano le molteplici evasioni dagli arresti domiciliari poste in essere dal detenuto lo scorso mese di luglio, hanno indotto il giudice   ad inasprirne la misura detentiva ed ordinare l’arresto e la conseguente reclusione nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Catania S.Cristoforo, CC preso 1 per spaccio. I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Cristian Tiziano AZZIA 22enne, per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  militari del Nucleo Operativo, dopo un breve servizio di osservazione, impegnati in uno dei tanti servizi antidroga svolti nel popoloso quartiere del capoluogo etneo, sono riusciti a “beccare” il pusher nel momento in cui in Via Stella Polare vendeva una dose di stupefacente ad un giovane assuntore. Il personaggio è stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e di 80 euro in contanti, ritenuti l’illecito guadagno dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari. L’assuntore, anch’egli fermato, è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti. 


S.Michele Ganzaria CT- Minori ospiti Centro Accoglienza sequestrano 5 operatori. CC intervenuti  arrestano 4 ospiti della struttura.  Il Centro è ubicato in Contrada Consorto, ed è gestito dalla Cooperativa San Francesco, ospita 25 minori non accompagnati, provenienti dal Centro e dal Nord Africa. 4 ragazzi,   lunedì mattina intorno alle ore 10:30,  2 del Mali, 1 del Senegal e 1 della Guinea, tra i 14 ed i 17 anni, hanno inscenato una protesta nella struttura allo scopo di ottenere la c.d. “Pocket Money”, la cui consegna era prevista il giorno successivo. I 4 munendosi di  bastoni hanno minacciato 3 operatori della cooperativa costringendoli a non uscire dal centro. I personaggi, subito dopo, non avendo ottenuto quanto richiesto hanno sequestrato altre 2 operatrici chiudendole a chiave in una stanza. Uno  degli operatori fortunatamente è riuscito a fuggire ed a chiedere aiuto telefonando al 112. Alcuni  minori di nazionalità egiziana, anch’essi ospiti della struttura, non condividendo le motivazioni della protesta, in quel frangente, sono accorsi in aiuto degli operatori chiedendone l’immediata liberazione. I ragazzi hanno fatto scoppiare una violenta colluttazione a seguito della quale un 16enne, egiziano, accusando dei forti dolori al capo è stato trasportato da una ambulanza del “118” al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Caltagirone, da dove, dopo gli accertamenti diagnostici è stato dimesso senza prognosi e con terapia antidolorifica per “cefalea post trauma”. La  colluttazione tra i ragazzi  era ancora in corso quando sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di San Michele di Ganzaria (CT) e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Caltagirone (CT) che hanno liberato le due operatrici e bloccato i quattro minori autori del sequestro. I minori arrestati per sequestro di persona a scopo estorsivo in concorso sono stati associati nel Centro di Prima Accoglienza per Minori di Catania in via Franchetti. L’Autorità Giudiziaria Minorile, dopo aver sentito i fermati, oltre a convalidare l’arresto dei quattro li ha ritenuti responsabili anche del reato di rapina.


Catania Svaligiano auto turisti usando Jammer: blocco antifurto elettronico. Uomini delle volanti dell’U.P.G.S.P. hanno sorpreso i catanesi 23enni

Federico Rosario CRISTALDI ed Angelo PAVIA già noti per reati contro il patrimonio e  furto aggravato. Gli  operatori di una volante, mentre stavano transitando per Piazza Duca di Genova, hanno ricevuto la segnalazione da parte di un cittadino. il signore ha informato che  due giovani, a bordo di un’auto, avevano appena consumato un furto ai danni di una coppia di turisti. I malcapitati erano stati derubati dei bagagli custoditi in un veicolo noleggiato. Gli agenti immediatamente hanno intercettato la vettura segnalata, che veniva bloccata con due individui a bordo, corrispondenti perfettamente alle descrizioni. I poliziotti nell’auto hanno rinvenuto i bagagli con effetti personali che facevano chiaramente intendere di appartenere a turisti. Gli stessi giovani, infatti, avevano da poco consumato il furto dei  bagagli, forzando la portiera posteriore di una Fiat Panda noleggiata dalla coppia di turisti tedeschi e parcheggiata in piazza. I tutori dell’ordine hanno restituito il maltolto alla coppia derubata, immediatamente rintracciata. I due giovani sono stati accompagnati in Questura e dichiarati in arresto e, su disposizione del pm di turno venivano posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.  Jammer così  chiamato, è esattamente un dispositivo in grado di disturbare il segnale di chiusura centralizzata delle porte dell’autovettura. La polizia di Stato raccomanda di fare attenzione! Molti ladri hanno a disposizione questo dispositivo. Furti del genere si verificano spesso nei parcheggi dei centri commerciali o nelle aree di sosta in autostrada.  Ai malintenzionati basta appostarsi a pochi metri di distanza, di solito all’interno di un’altra auto posteggiata nelle vicinanze e attivare il Jammer che impedisce la chiusura del veicolo. Quindi, meglio sempre verificare l’effettiva chiusura dell’auto prima di allontanarsi.


Catania  2  del Gambia presi mentre spacciano. Agenti delle volanti,  e personale dell’unità cinofila, nell’ambito di servizi mirati e disposti dal Questore Marcello Cardona, volti a frenare il diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ad opera prevalentemente di gruppi di stranieri, di pomeriggio nel noto quartiere di San Berillo, in via delle Finanze, hanno ammanettato 2 del Gambia senza fissa dimora. Muthar GASSAMA  18enne e Hamaoi DANSO 23enne mentre erano intenti a spacciare dosi di hascisc. Gli stessi erano già noti alle forze dell’ordine per  i medesimi reati  e venivano sorpresi mentre cedevano la sostanza stupefacente ad un giovane il quale a bordo di ciclomotore, alla vista della volante, si dava alla fuga. Gli agenti, dopo aver bloccato 1 degli spacciatori sul posto, riuscivano ad inseguire e bloccare l’altro che nel frattempo aveva tentato di darsi alla fuga disfacendosi di 8 stecche di hascisc prontamente recuperate. Il  fiuto dei cani “App” e “Aly”, ha permesso di rinvenire altresì nei pressi del muretto dove stazionavano i cittadini stranieri, altre dosi di hascisc del peso complessivo di 95 grammi circa. I malviventi, sono stati tratti in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e su disposizione del P.M. di turno, associati alle camere di sicurezza in attesa del rito del processo per direttissima.


Catania  3 arresti per stupefacenti. La  Polizia di Stato ha arrestato: Claudio RAPISARDA 32enne, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva emesso il giorno 11 agosto 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di 6 anni, 5 mesi  e 3gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti; Gioacchino STRANO 22enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il giorno 11 agosto 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 3 anni e 8 mesi reclusione per reati in materia di stupefacenti; Massimo RAPISARDA 26enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il giorno 11 agosto 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena residua di 1 anno, 7 mesi e 14 gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.


PalermoEmergenza incendi Vigili del Fuoco stremati.

 

La denuncia pubblica è  del segretario regionale Conapo Giuseppe Musarra che scrive: “i vigili del fuoco siciliani in prima linea, ma senza la convenzione già sottoscritta nel 2012 ma mai applicata, che in assenza di tale accordo non possiamo dare il soccorso adeguato alle richieste di intervento in tutta la Sicilia! Sicilia: Il grosso incendio boschivo che si è sviluppato nella zona di Chiaromonte Gulfi in provincia di Ragusa sta mettendo duramente alla prova i Vigili del Fuoco di Ragusa che son impegnati con   7 uomini e   6 automezzi 4 terrestri e 2 canadair del Comando Ragusa e della flotta del Corpo Nazionale. Tali risorse terrestri sono sottratte al soccorso pubblico e messe a disposizione per lo spegnimento degli incendi di bosco che viceversa tale compito rientra in  quelli della Regione, come noto la Legge 353 del 2000 pone in carico alle Regioni con le relative risorse comunque con abnegazione i colleghi garantiscono ugualmente il servizio in favore del cittadino con grande abnegazione. La convenzione, che hanno quasi tutte le Regioni Italiane ad esclusione della Sicilia, è uno strumento per immettere sul territorio risorse umane e mezzi in straordinario per garantire lo spegnimento di questi incendi boschivi o affini con celerità riducendo al minimo i danni alle cose, alla natura e all’inquinamento, il Conapo ha chiesto da tempo un incontro con il Presidente Crocetta ma è stato ricevuto da un delegato della Regione, che non ha fornito nessuna informazione sulla linea che il Presidente Crocetta intende adottare su tale tema. Il Conapo sottolinea che già una convenzione era stata sottoscritta tra Regione Sicilia e Direzione Regionale Vigili del Fuoco mai onorata una vera beffa per i cittadini Siciliani e per gli uomini dei Vigili del Fuoco che comunque sul campo a disposizione delle richieste d’intervento. Pertanto Presidente Crocetta a fronte di questi danni da incendio ci dica con chiarezza se è favorevole alla convenzione oppure non è favorevole”.


Catania - Polizia controlla discoteche e bar sanzionate irregolarità.  Poliziotti della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.I. della Questura di Catania, nell’ambito dei controlli disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, hanno proceduto a   controlli di esercizi commerciali per verificarne i requisiti e la genuinità dei prodotti serviti. I tutori dell’ordine hanno effettuato ispezioni  a Pedara dove  il responsabile di un bar è stato deferito all’A.G. per il reato di cui all’Art. 80 TULPS in rel. Art. 681 C.P. in quanto in un luogo pubblico e cioè nell’area antistante l’esercizio aveva allestito una serata danzante senza il prescritto parere di agibilità della commissione di vigilanza. Inoltre, è stato contravvenzionato ai sensi dell’Art. 68 TULPS in rel. L. 507-99 poiché era sprovvisto del titolo di polizia per l’esercizio di discoteca, è stato, altresì, contravvenzionato ai sensi dell’Art. 3 comma 7 e 8 legge nr. 94 del 15-07-2009 - art. 3 comma 13 della stessa legge, un 44enne, quale addetto ai servizi di controllo (c.d. Buttafuori) poiché non era iscritto nell’elenco del personale addetto ai servizi di controllo della attività di intrattenimento e di spettacolo come prescritto dalla legge nr. 94 del 15-07-2009. Gli agenti hanno controllato esercizio di discoteca denominato ad Acicastello  ed hanno contravvenzionato ai sensi dell’Art. 3 comma 7 e 8 legge nr. 94 del 15-07-2009 - art. 3 comma 13 della stessa legge un 35enne, quale addetto ai servizi di controllo delle attività da intrattenimento e di spettacolo, poiché privo del prescritto tesserino di riconoscimento. Gli agenti in 1 esercizio pubblico di discoteca denominato  a Catania hanno deferito il titolare di licenza, all’A.G. ai sensi dell’Art. 68 TULPS in rel. Art. 17 TULPS e Art. 80 del TULPS in relazione all’art. 681 C.P. in quanto nel corso del controllo è stato accertato che  avrebbe omesso di interdire al pubblico presente (circa 200 persone) mediante il posizionamento di idonea recinzione con corde e fiorire, la piscina laterale la pista da ballo.


CataniaEvaso dai domiciliari, preso a passeggio. Agenti delle Volanti, ieri, hanno bloccato il catanese già noto Giuseppe MELLIFORO 19enne per il reato di evasione. Il giovane, sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, è stato sorpreso nella mattinata di ieri a passeggio fuori dalla sua abitazione.  il maldestro alla vista degli agenti ha tentato la fuga ma è stato subito riconosciuto e bloccato. Su disposizione del p.m. di turno il soggetto è stato condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.


Catania Fugge in mutande per evitare agenti, evaso dai domiciliari: inseguito in strada è bloccato. Si  tratta di Salvatore ACCARDI   37enne.  Agenti del Commissariato San Cristoforo in servizio di  controllo del territorio, per la prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno ammanettato il già noto catanese Salvatore ACCARDI  per evasione dagli arresti domiciliari. I  poliziotti, giungendo presso l’abitazione dell’ACCARDI, che risultava avere a suo carico numerosi precedenti penali e di polizia, lo vedevano arrivare a forte velocità a bordo di un ciclomotore. Il personaggio ha poi   abbandonato il veicolo in una via limitrofa e, passando per un ingresso secondario è entrato in casa e dopo essersi denudato ha aperto la porta agli Agenti che, regolarmente, avevano bussato al portone dell’ingresso principale. Il maldestro vistosi scoperto, nonostante in mutande e scalzo, si è dato alla fuga, costringendo gli operatori ad un rocambolesco inseguimento per le vie di San Cristoforo. L’inseguito dopo alcune centinaia di metri, si è nascosto sotto ad alcune vetture in sosta in via Bellia ma è stato scoperto, ed ha ricominciato la sua corsa. Il fuggitivo, successivamente, in via Vittorio Emanuele II vedendosi braccato dai poliziotti, ha costretto l’autista di un ciclomotore in transito, a fermarsi e dopo essere salito a bordo, ha provato ad allontanarsi. La tempestività degli operatori ha avuto la meglio. Il fuggitivo è stato bloccato e condotto presso il Commissariato di P.S. San Cristoforo per le formalità di rito.


Catania –  Evade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato, nella flagranza, il 27enne, catanese

 Filippo Marco STORNIOLO, reo di evasione. La pattuglia dell’Arma, durante il quotidiano controllo del territorio, l’ha riconosciuto e fermato mentre passeggiava, in palese violazione della misura detentiva a cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato ricollocato agli arresti domiciliari.  


Catania Polizia blocca gambiano richiedente asilo mentre spaccia hascisc a San Berillo. Agenti  delle volanti, di pomeriggio nel rione San Berillo, hanno bloccato un cittadino del Gambia, Muthar GASSAMA 18enne mentre stava spacciando dosi di hascisc. Il giovane è stato scoperto mentre cedeva 1 “stecchetta” un ragazzo del luogo, che alla vista della Volante, è subito scappato. I poliziotti hanno raggiunto e bloccato lo spacciatore, frattanto allontanatosi, al quale sono stati rinvenuti 11 bastoncini di hascisc, per un peso poi quantificato in grammi 10. Lo spacciatore, un richiedente asilo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria  in stato di libertà.


Catania Polizia blocca coppia colombiana già impegnata in furti a profumeria. Agenti  delle volanti hanno denunciato in libertà per furto aggravato 2 cittadini colombiani, S. R. R.A. 35enne e L. G. P. A. 30enne. I due, un uomo e una donna, erano stati scoperti dal titolare di una profumeria di via Etnea mentre  stavano tentando di appropriarsi di alcune confezioni di profumi di pregio. Il negoziante, inoltre, aveva avvisato il 113 su quanto stava avvenendo ed aveva fornito all’operatore una descrizione dei due malfattori. I poliziotti con le descrizioni fornite  hanno intercettato e bloccato lui in via Costarelli e la donna in via Puccini. I due  avevano in mano 1 busta  della quale nell’intenzione avrebbero tentato di disfarsi, essendo “schermata” allo scopo di eludere i sistemi antitaccheggio. Il tentativo dei colombiani è stato del tutto inutile, poiché l’esercente che aveva avvisato il 113 ha poi riconosciuto la coppia quale autrice anche di un precedente taccheggio perpetrato sempre nella sua profumeria.


Catania – 1 pusher preso in azione da agenti in borghese. Uomini delle Volanti, ieri pomeriggio, liberi dal servizio, hanno ammanettato il catanese

 

 Giordano MONACO 19enne, responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane era stato notato dai poliziotti, in via Crociferi, all’altezza della scalinata Alessi in pieno centro storico, proprio nel momento in cui stava consegnando ciò che è subito sembrato essere sostanza stupefacente ad un altro ragazzo. Il gesto che ha catturato l’attenzione dei poliziotti è stato quello che il pusher ha fatto quando ha tirato fuori dall’interno dei pantaloni (proprio come se ciò che aveva preso fosse nascosto negli slip) qualcosa che ha consegnato all’altro giovane da cui ha ricevuto una banconota da 10 euro. Uno scambio in piena regola, quindi, per il quale gli agenti sono entrati immediatamente in azione, bloccando i due.Lo  spacciatore, alla perquisizione personale, è stato trovato i possesso di 5 dosi di marijuana, nascosta proprio tra gli indumenti intimi, e di 30 euro, verosimilmente provento dello spaccio. L’acquirente è stato controllato e, dopo aver ammesso di avere appena acquistato lo stupefacente dal pusher, è stato sanzionato amministrativamente ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/1990. MONACO è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito della direttissima.


Catania Droga e rapina, 2 in manette. Si  tratta di : Filippo MARLETTA 25enne  e Giuseppe SANTONOCITO 65enne. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Filippo MARLETTA poiche è destinatario di un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso il 14 luglio 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra ”Catturandi”, dovendo espiare la pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione per reati in materia di stupefacenti; Giuseppe SANTONOCITO 65enne è  destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  15 lugliov 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Siracusa – Ufficio Esecuzioni Penali, eseguito da personale della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra ”Catturandi”, dovendo espiare la pena di 6 mesi per rapina ed altro.


Motta Sant’Anastasia  CT - Aggredisce e pesta moglie, CC 1 in camera  sicurezza. I Carabinieri della Stazione di Motta Sant’Anastasia (CT) hanno condotto in camera di sicurezza in attesa del giudizio un 30enne, domiciliato in quel centro, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri di notte, sono intervenuti in un’abitazione del centro cittadino a Motta Sant’Anastasia a seguito della denuncia di una donna la quale ha segnalato continui maltrattamenti fisici e verbali da parte del marito. I militari hanno bloccato il soggetto. I tutori dell’ordine, nella circostanza   hanno accertato che la vittima da diversi mesi subiva vessazioni e minacce dal congiunto e che quella sera era stata anche  aggredita e picchiata. La donna è stata trasportata all’Ospedale SS. Salvatore di Paternò (CT) dove è stata medicata per delle lesioni ed escoriazioni alle braccia, ed è stata giudicata dai  sanitari guaribile in giorni 6.  L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall'Autorità Giudiziaria.


Mascali  CTDonna evade dai domiciliari, CC presa. I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato Catia Maria CARUSO 33enne, del luogo, per evasione.  La donna, benché sottoposta agli arresti domiciliari dal 7 luglio scorso per il reato di bancarotta, ieri mattina è stata sorpresa dai militari sulla pubblica via mentre si allontanava dalla sua abitazione, senza giustificato motivo, violando cosi i vincoli restrittivi cui era sottoposta. L’arrestata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  è stata posta nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo.


Mascalucia CTTrancia dito mano con morso a suocero che difende figlia, CC 1 in manette.  Un   36enne ha letteralmente  amputato il primo dito apicale della mano sx, con un morso al suocero il quale era intervenuto in aiuto della figlia.  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato nella flagranza un 36enne, di Mascalucia (CT), per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Una  Gazzella, di sera a seguito di una telefonata al 112 di un anonimo cittadino che segnalava una lite in famiglia, è intervenuta in un’abitazione del centro di Mascalucia (CT). I militari giunti sul posto hanno bloccato il 36enne ancora dentro casa in un evidente stato di agitazione, accertando che lui poco prima, al culmine di una condotta persecutoria iniziata da oltre un anno nei confronti della consorte, aveva aggredito la moglie ed il suocero, accorso in difesa della figlia, staccandogli di netto con un morso un dito della mano. La vittima è stata trasportata nell’Ospedale Cannizzaro dove i sanitari gli hanno riscontrato l’amputazione apicale del primo dito della mano sx, giudicandolo guaribile con una prognosi di 30 giorni, venendo ricoverato subito d’urgenza nel Reparto di Chirurgia Plastica, per essere sottoposto ad un intervento di ricostruzione. L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Gravina CT  25enne geloso picchia fidanzata CC ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania (CT) hanno arrestato nella flagranza un 25enne, del luogo, per lesioni personali e violenza privata. Un anonimo cittadino stanotte, ha telefonato al 112 segnalando ai Carabinieri  che in via Vitaliano Brancati a Gravina di Catania (CT) un giovane stava picchiando una ragazza. Una gazzella è immediatamente intervenuta sul posto trovando la vittima, anche lei  di 25 anni, in un evidente stato di agitazione. I militari hanno accertato che poco prima, a seguito di una lite col fidanzato scaturita per motivi di gelosia, era stata aggredita a calci e pugni. L’aggressore è stato subito dopo rintracciato e bloccato dai carabinieri mentre tentava di rientrare nella sua abitazione.  La 25enne è stata trasportata e medicata all’Ospedale Garibaldi dove i sanitari le hanno riscontrato un ecchimosi all’occhio destro ed  abrasioni a  mani e polsi, giudicate guaribili in  7 giorni. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Catania Bancarotta fraudolenta, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri delle Stazione di Catania Nesima hanno arrestato ai domiciliari Salvatore Giovanni VIRGATA 55enne, di Catania, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona. Il personaggio dovrà espiare la pena residua di 3 mesi di reclusione poiché riconosciuto  colpevole di bancarotta fraudolenta, reato commesso ad Ancona il 28 aprile 2004. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Viola sorveglianza, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza DI MAURO Orazio Francesco 39enne, di Catania, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. I  militari di sera, hanno riconosciuto e bloccato il 39enne in via Plebiscito mentre era alla guida di una moto  Honda SH 125,  sprovvisto di patente poiché revocata per mancanza di requisiti, violando così i vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Bronte CT  – Svaligiano casa di pensionata, CC 2 in manette. I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT) hanno arrestato, nella flagranza  Vincenzo VERGA 30enne ed un 16enne, entrambi catanesi, rei del concorso in furto aggravato e, soltanto per il maggiorenne, della violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nonché della guida senza patente. La  segnalazione telefonica fatta da un solerte cittadino stanotte, al 112, ha permesso ad una pattuglia dell’Arma d’intervenire in Contrada Quintalani, agro di Bronte, dove i due malviventi, tramite effrazione, avevano da poco svaligiato l’abitazione di un’anziana donna, in quel momento assente da casa. I ladri scoperti, hanno tentato di fuggire  a bordo di una Fiat 600, con la quale da Catania avevano raggiunto il comune etneo. Il tentativo è stato reso vano dai CC che, dopo un breve inseguimento per le vie cittadine, sono riusciti a bloccare ed ammanettare i 2 in Via Monfalcone. La refurtiva, soprattutto denaro ed oggetti preziosi, è stata interamente recuperata e restituita alla vittima. L’auto dei maldestri è stata sequestrata  e gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati rispettivamente associati nel carcere di Catania Piazza Lanza ed al Centro di Prima Accoglienza per minori di Catania.


AcirealePreso pusher, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri delle Stazioni di Acireale e Guardia Mangano hanno arrestato, nella flagranza, l’acese Alfio QUATTROCCHI 24enne  per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I  militari ieri pomeriggio a conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa, hanno fatto irruzione nell’abitazione del pusher dove, previa perquisizione, sono state rinvenuti 50 grammi circa di marijuana, già suddivisa  in dosi, un bilancino di precisione e 20 euro in contanti. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima,  è stato relegato agli arresti domiciliari.


Misterbianco CTPicchia moglie e la chiude in bagno: CC 1 violento in manette. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un 38enne, di origini tunisine, reo di maltrattamenti in famiglia e violenza privata. L’ira del soggetto nei confronti della povera consorte, una catanese di 41 anni, sarebbe stata scatenata per motivi legati alla gelosia ed all’affidamento dei figli minori (sei anni il primo, di pochi mesi il secondo) dopo la separazione legale. Il violento, dopo avere minacciato e strattonato la vittima, dinanzi al primogenito, l’ha rinchiusa in bagno da dove la poveretta, tramite un cellulare,  ha chiesto aiuto al 112. L’intervento immediato della pattuglia in casa della donna ha determinato l’arresto del violento e la liberazione della poveretta. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Catania – Picchia compagna, 1 violento ai domiciliari. Agenti del Commissariato Centrale, in servizio di pattuglia, hanno arrestato ai domiciliari in flagranza di reato il già noto catanese Michele Musumeci

 26enne, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali. Una telefonata al 113, poco prima, infatti, aveva segnalato che una donna era stata aggredita dal convivente. I poliziotti, giunti in pochi attimi sul posto da cui era partita la richiesta d’aiuto, hanno immediatamente individuato  Musumeci, a carico del quale sono risultati precedenti per lesioni personali, percosse, danneggiamento ed ingiurie e l’hanno immediatamente condotto in ufficio. I poliziotti hanno scoperto la storia della donna che, avendo intrattenuto una relazione, da diverso tempo, con quel soggetto, era stata oggetto di violenze psicologiche e fisiche ed  atti persecutori, tutto ciò sin dall’inizio del rapporto. I tutori dell’ordine hanno accertato che l’arrestato, nel corso della relazione amorosa, si era sempre dimostrato molto aggressivo, minacciando la compagna in più circostanze, costringendola a vivere in uno stato di soggezione psicologica e di paura, motivi che l’avevano indotta a non denunciare le violenze subite. Musumeci, in diverse occasioni, non avrebbe esitato a picchiare la donna. L’apice della violenza è stato raggiunto ieri mattina, allorquando Musumeci al culmine dell’ennesima discussione originata da motivi di gelosia. Il personaggio dopo aver danneggiato la porta d’ingresso, ha colpito la vittima al viso ed a un braccio, non prima di aver devastato l’appartamento all’interno del quale gli agenti l’hanno rintracciata in lacrime ed in preda ad un forte stato d’ansia. La giovane per le lesioni riportate è stata medicata e refertata al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi e giudicata guaribile in gg. 5. Musumeci, al termine delle formalità di rito come disposto dal Pubblico Ministero, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


 Guardia Mangano  CTBrucia arredi e garage ex moglie: CC dai domiciliari a carcere.  I Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano (CT) hanno arrestato un 55enne, di Santa Maria Ammalati frazione di Acireale(CT), già ai domiciliari, dando esecuzione ad un ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Catania per aver commesso il 30 maggio scorso il reato di incendio. Il soggetto, già separato dalla moglie, la sera del 7 maggio scorso in preda ad un raptus, legato probabilmente al fatto che l’ex aveva intrapreso una relazione sentimentale con un altra persona, si era recato nel condominio di Via Carico a Guardia Mangano, frazione di Acireale (CT). Il personaggio ha scavalcato la recinzione, dopo aver suonato insistentemente al citofono dell’abitazione si è recato nel garage della donna e forzata la saracinesca, con un accendino, appiccò il fuoco a  suppellettili custoditi. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


CataniaPreso pusher a Librino, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato nella flagranza un 25enne, di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  pattuglia, di sera, durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Librino, ha notato il giovane in viale Pecorino cedere delle bustine ad occasionali acquirenti.  Il  pusher è stato bloccato e perquisito e trovato in possesso di  20 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi,  e la somma contante di 200 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima.


Misterbianco  CTViola domiciliari, CC preso  alla guida senza avere conseguito patente, ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Antonino PUGLISI 49enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una  pattuglia, di sera, durante un servizio di controllo del territorio, ha riconosciuto e bloccato l’individuo in via Nobel mentre era alla guida di una vettura, tra l’altro sprovvisto di patente poiché mai conseguita, violando così i vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Procura : magistrato Carmelo Zuccaro  al vertice. Il deputato nazionale del Partito Democratico Giuseppe Berretta  ha affermato :"Congratulazioni ed auguri di buon lavoro al nuovo Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. A lui spettano compiti e responsabilità importanti, guidare un ufficio giudiziario di grande rilevanza qual é quello etneo e proseguire nel percorso verso l'affermazione della legalità". Giovanni Musumeci quale segretario generale territoriale della Ugl di Catania, alla notizia della scelta del magistrato Carmelo Zuccaro al vertice della  Procura di  Catania ha commentato: “La nomina del magistrato Carmelo Zuccaro a capo della Procura della Repubblica di Catania rappresenta prima di tutto una scelta di alto profilo, considerata la sua grande esperienza maturata nel corso della sua carriera e la sua ottima conoscenza del territorio etneo. Al nuovo procuratore auguriamo un buon lavoro, in questa città che invoca sempre più legalità. In noi troverà sempre un alleato concreto e fattivo nelle azioni quotidiane ed a sostegno di tutte le iniziative utili a favorire nel nostro territorio la diffusione e l'affermazione della legalità." Auguri di buon lavoro.


Acireale  CTCC preso 1 con 57 dosi cocaina.  I Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) e Guardia Mangano (CT) hanno arrestato Rosario GRECO  25enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, nella tarda mattinata durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio in località  Archi a Riposto (CT), hanno notato il giovane lungo la Strada 16 Casanera prelevare ai margini, dalla  cavità in un muro, 1 busta di plastica. I  Carabinieri intervenuti hanno bloccato il giovane con la busta contenente 57 dosi di cocaina ed 1 bilancino di precisione che sono stati sequestrati unitamente alla somma contante di 70 euro in banconote di piccolo taglio, che aveva addosso, ritenuti parziale provento dell’attività illecita di spaccio. L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania -   Librino, 2 agevolano fuga minore ricercato: denunciati.  Agenti della Questura di Catania hanno indagato in stato di libertà I.A. cittadino romeno già noto e B.S. cittadino italiano (incensurato), per il reato di favoreggiamento personale. Un  poliziotto libero dal servizio, nel tardo pomeriggio, ha  notato in via Grassi, nel rione S. Cristoforo, alcuni giovani sospetti; quindi, ha chiesto  l’ausilio della Volante di zona. Uno  dei giovani, con l’aiuto di 2 soggetti, all’arrivo degli operatori di polizia, si è dato alla  fuga e dopo essere entrato attraverso un portone in un’abitazione è scappato attraverso i tetti dileguandosi. I  poliziotti presenti sul posto, subito hanno accertato che il soggetto datosi alla fuga era un soggetto ancora minorenne che doveva scontare una misura cautelare presso un Istituto per Minori. I due soggetti che avevano agevolato la fuga del  minore sono stati indagati in libertà per il reato di favoreggiamento personale.


CataniaViola affidamento in prova a servizi sociali: CC, 27enne in carcere. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno ammanettato Giuseppe CIRINCIONE, 27enne, catanese, su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. Il giovane dovrà scontare la pena di 4 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di inosservanza dell’affidamento in prova ai servizi sociali, reato commesso a  Catania nel 2009. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Fiumefreddo di Sicilia  CT7 anni per traffico droga: CC, 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia (CT) hanno arrestato  Alessandro MAMGANO 29enne,  di Calatabiano (CT), in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania. Il giovane, coinvolto nell’operazione Jonia, eseguita della DIA di Catania nel 2010, è stato condannato dai giudici ad 7 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e relativi detenzione e spaccio, reati commessi  a Fiumefreddo di Sicilia (CT) e Calatabiano (CT) proprio nel 2010. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Catania Cavalli maltrattati a S.Cristoforo: polizia  sequestra quadrupedi e locali. La  Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi predisposti al fine di reprimere il fenomeno del maltrattamento di animali, ha denunciato, in libertà: C.G. 32enne  e   G.V. 33enne  in quanto responsabili di maltrattamento di animali e furto di energia elettrica, ed ha  sequestrato due cavalli,  tenuti in due stalle nel quartiere di “San Cristoforo”. Agenti della Squadra Mobile,  del Commissariato “San Cristoforo”, dell’UPGSP- Squadra a cavallo e cinofili, del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica e dell’ASP 3 di Catania, nel primo pomeriggio si sono portati presso un locale adibito a stalla, sito in via Diego Arancio, nel rione “San Cristoforo”, dove si presumeva potessero essere  tenuti cavalli, in condizioni di disagio sanitario ed ambientale. Il personale ha effettuato un controllo presso l’immobile, che era nella disponibilità di C.G.,  già noto per stupefacenti e guida senza patente. Il locale era composto da un unico vano ed all’interno era  presente  un   cavallo “ purosangue inglese castrone”.Il locale era del tutto privo di illuminazione naturale, con una pessima areazione ed una temperatura elevata. Il  cavallo, configurandosi il reato di maltrattamento di animali, è stato sottoposto a sequestro ed affidato ad un custode giudiziario,   sequestrato altresì, l’immobile. Un  nuovo controllo è stato effettuato presso l’altro locale, anch’esso adibito a stalla, ubicato nell’attigua via Tripoli, nella disponibilità di G.V., all’interno del quale veniva rinvenuto un pony castrone dal mantello grigio. Le  medesime condizioni di pessima areazione e temperatura torrida, hanno evidenziato il reato di maltrattamento di animali ed il sequestro del pony e dei locali. Gli agenti hanno altresì, constatato che le stalle erano fornite abusivamente di energia elettrica, e personale dell’ENEL ha provveduto a disattivare l’erogazione e  proceduto per il reato di furto di energia elettrica. I due soggetti sono stati denunciati  ed  anche multati dall’ASP 3 di Catania con sanzioni amministrative pari a 10.350 euro.


Catania Poliziotti a Librino chiudono bombola gas in fiamme a 6° piano: salvate 2 donne. È stato un pomeriggio di fuoco, quello dello scorso 30 maggio, per gli equipaggi delle due Volanti dell’UPGSP intervenute al sesto piano di uno degli alti palazzi di Librino. Ed in questo caso, il riferimento alle fiamme non è per nulla un modo di dire: i quattro poliziotti, infatti, sono  intervenuti a seguito delle numerosissime telefonate al 113 che avvisavano di un pericoloso incendio sviluppatosi in uno dei piani alti di un immobile di viale Bummacaro. Gli agenti, impegnati nel controllo del territorio, hanno preceduto i Vigili del Fuoco, immediatamente allertati dalla Sala operativa della Questura, e lo spettacolo al quale si sono trovati difronte è stato già sufficiente a fornire loro il livello della gravità della situazione. Alcune persone stavano già uscendo fuori dal portone, mentre altre scendevano dalle scale, già avviluppate da un intenso fumo. Gli  operatori di polizia non si sono scoraggiati ed hanno intrapreso l’ascesa al piano da cui,  con ogni probabilità,  si era sviluppato l’incendio, evacuando, nel contempo, quei pochi abitanti che non si erano ancora accorti di quanto stesse accadendo. I poliziotti hanno raggiunto il sesto piano, e la sorpresa è stata quella di ritrovarvi ancora le 2 donne che occupavano l’appartamento: 1 delle 2 presentava delle estese ed apparentemente gravi ustioni al torace, mentre l’altra era in evidente stato di shock. Entrambe sono state prontamente allontanate e tratte in salvo. I poliziotti hanno raggiunto, alla fine, l’origine delle fiamme: 1 “cucinino” a gas con tanto di bombola GPL e relativo tubo in gomma. I poliziotti, senza perdere tempo, utilizzando 1 strofinaccio, visto che la bombola di gas era già incandescente,  hanno allontanato il pericolosissimo contenitore dall’incendio, riuscendo pure a chiuderne la valvola: cosa non facile visto che anche il tubo in gomma e, quindi il gas che ne fuoriusciva, aveva preso fuoco. Terminata l’operazione, anche l’incendio è stato spento dai poliziotti che sono subito scesi per verificare le condizioni di salute delle due donne che, frattanto, erano state soccorse dall’ambulanza del 118 inviata dalla Sala operativa della Questura.


Vizzini  CTAllevatore ucciso a fucilate in campagna. Si tratta di Sebastiano CANTALI 49enne. Il corpo è stato ritrovato di mattina al confine tra i territori di Vizzini e Licodia Eubea (CT).  L’allevatore di Vizzini (CT), attinto da tre colpi di fucile cal. 12 esplosi da uno o due sicari che gli hanno teso un agguato nelle vicinanze di un terreno dove accudiva i propri capi di bestiame. L’omicidio è avvenuto verosimilmente di sera. Diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone e condotte sul campo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania e della Compagnia Carabinieri di Caltagirone.


Aci Castello CTFurto, CC 1 ai domiciliari per condanna. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello (CT) hanno arrestato ai domiciliari Andrea TROPEA 27enne del posto, in esecuzione di un provvedimento per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Il personaggio è stato condannato dai giudici per furto e danneggiamento aggravati, reati commessi a Catania nel marzo del 2015, dovrà scontare la pena comminatagli, equivalente ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, ristretto agli  arresti domiciliari.


Acireale  CT -  Picchia i genitori per denaro, CC preso. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un 33enne, del luogo, reo di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Un  disoccupato, sembra con problemi di dipendenza da cocaina, stanotte nell’abitazione di via Salvatore Vigo ad Acireale, all’ennesima crisi di astinenza ha  chiesto  soldi ai genitori. Il  padre 65enne e la madre 57enne  hanno rifiutato di cedere il denaro ed al diniego espresso il soggetto è stato colto da raptus. Il 33enne   ha iniziato a picchiare padre e madre con pugni e schiaffi lanciandogli addosso addirittura dei suppellettili. La madre, riuscendo a rinchiudersi in una stanza, ha chiesto aiuto al 112 permettendo, nel giro di pochi minuti, l’arrivo di una pattuglia del pronto intervento. I militari sono entrati nell’appartamento e dopo una breve colluttazione, hanno bloccato ed ammanettato l’aggressore. Il padre, visitato al pronto soccorso dell’Ospedale di Acireale, è stato riscontrato affetto da “trauma cranico minore (contusione parietale sinistra)” con una prognosi di 5 giorni s.c. L’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Catania -  Sbarco 394 migranti: fermati 2 scafisti. Si tratta del  gambiano Salifu DRAMMEH 18enne   e del  senegalese Oumar TRAORE 32enne. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica 2 sedicenti cittadini stranieri di nazionalità gambiana e senegalese, posti in stato di fermo di indiziato di delitto, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’operazione di soccorso è stata il 24 maggio in relazione allo sbarco di 394 migranti giunti presso nel Porto di Catania, a bordo della nave della Marina Militare Irlandese “L.E. Roisin” e soccorsi il  23 maggio in acque internazionali. Gli  investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica del viaggio, acquisendo le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo nei confronti del  gambiano Salifu DRAMMEH 18enne   e del  senegalese Oumar TRAORE 32enne. I 2 sono stati individuati quali componenti l’equipaggio di un gommone, salpato dalle coste libiche, con il quale è avvenuta la traversata del Canale di Sicilia. I  fermati, a conclusione delle attività, sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Pesta donna: ex convivente ai domiciliari. Agenti del Commissariato “Centrale”,  ieri pomeriggio, al termine di una articolata e complessa attività investigativa, hanno individuato e tratto in arresto ai domiciliari Salvatore ZAPPALA’  49enne nato a Catania già noto, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Catania che ha accolto pienamente le risultanze investigative prodotte dai poliziotti, in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi nei confronti della ex convivente, ponendolo agli arresti domiciliari. Le  indagini condotte hanno consentito di acclarare che la donna con la quale l’arrestato intratteneva una relazione sentimentale durata 4 anni e poi interrotta, in diverse occasioni, era stata oggetto di pesanti insulti e lesioni personali aggravate, commesse anche davanti alla figlia minore della donna. La  vittima per tali lesioni, aveva dovuto fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso del locale ospedale Garibaldi, che le hanno riscontrato ematomi e tumefazioni al viso ed in altre parti del corpo giudicate guaribili in giorni 10.


Biancavilla  CT - Picchia  moglie e  figlia di 10 anni: CC 1 arrestato.  I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un 35enne, del posto, reo di maltrattamenti in famiglia e percosse. La  stessa donna di 31 anni, ha chiesto, ieri sera, aiuto al 112, riferendo all’operatore della centrale operativa che il marito aveva picchiato prima lei e poi la figlioletta di 10 anni con calci e pugni. L’intervento immediato di due pattuglie dell’Arma in casa delle vittime ha permesso di bloccare ed ammanettare l’energumeno nonché il continuare a soccorrere della donna e della ragazzina. Le 2 vittime sono state   trasportate nell’Ospedale di Biancavilla, se la sono cavata, rispettivamente con un “lieve trauma cranico” e  “ferite escoriate al braccio e all’emitorace destro” guaribili in 5 gg. La donna, rassicurata dalla presenza dei carabinieri, ha trovato il coraggio di denunciare il marito raccontando analoghi episodi avvenuti nel passato e mai denunciati per paura della reazione del consorte, considerato uno violento. L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


CataniaSorvegliato fugge in moto, bloccato aggredisce CC: 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato ai domiciliari Giuseppe CASTAGNA

 

41enne, di Catania, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per inosservanza degli obblighi della Sorveglianza e resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Una  gazzella ieri sera, ha sorpreso l’individuo in via Empedocle alla guida di scooter elettrico. Il 41ennne, per tentare di sfuggire al controllo, ha abbandonato il mezzo  sul quale stava viaggiando ed è fuggito a piedi. Il fuggitivo è stato bloccato dai militari dopo un breve inseguimento. Il personaggio, nella circostanza, per cercare nuovamente di garantirsi l’impunità, ha aggredito i Carabinieri. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaStrade sicure: blitz polizia in centro. Le forze dell’ordine, ieri pomeriggio, su disposizione del Questore di Catania, ha espletato un servizio di Controllo Integrato del Territorio, volto alla prevenzione. Il servizio straordinario ha avuto la finalità di contestare le violazioni del Codice della Strada e contrastare  i reati predatori. Il dispositivo, composto da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale e dalle volanti dei Commissariati Centrale, Nesima e Librino, coordinato da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, è stato impiegato soprattutto nelle zone del centro storico interessate da una significativa presenza nel capoluogo di turisti e croceristi. I poliziotti hanno effettuato dei posti di controllo in siti strategici quali via Cristoforo Colombo, viale Kennedy, piazza Papa Giovanni XXIII e piazza Santo Spirito. Gli agenti, nel corso del  servizio hanno controllato 53 persone e 26 veicoli, effettuato 20 contestazioni al Codice della Strada e 2 fermi amministrativi per mancanza di casco protettivo, ritirate  3 carte di circolazione,  sequestrati  2 veicoli per mancanza di copertura assicurativa e controllato  31 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari. La polizia nel corso della giornata di ieri, ha denunciato a piede libero 5 soggetti. 2 cittadini extracomunitari sono stati denunciati in   libertà per il reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un loro connazionale a cui avevano sottratto, il 16 maggio, con violenza il telefono cellulare.  Gli  accertamenti effettuati dalle Volanti hanno permesso di individuare i due rapinatori che hanno riconosciuto le loro responsabilità e sono stati denunciati a piede libero. 1 telefono cellulare che era stato sottratto è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario. La polizia nel pomeriggio di ieri, ha effettuato controlli mirati in via Asmara nei pressi dell’Ospedale Garibaldi, ed ha accertato, con l’ausilio di personale ENEL intervenuto, 1 allaccio abusivo alla rete elettrica. 1 soggetto, alla luce di quanto verificato, con la disponibilità dell’immobile allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica, è stato denunciato in libertà per il reato di furto aggravato di energia elettrica. 1 persona in piazza Duomo, è stata  sottoposta ad un controllo di polizia, si è rifiutata di fornire ai tutori dell’ordine le generalità e per tale ragione è stata denunciata a piede libero.












Ultimora   nov. dic.2014



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CC ROS documentati 10 summit di mafia tra Catania e Lentini fermato Magrì


 

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Catania Polizia sequestra 1000 kg marijuana in zona balneare Vaccarizzo.  La  Polizia di Stato, intorno alla mezzanotte di ieri, ha rinvenuto in contrada Vaccarizzo 1000 kg circa di marijuana, stipata all’interno di un casolare pertinente ad uno stabilimento balneare non più in funzione. Gli uomini della Squadra Nautica dell’U.P.G.S.P. già alle ore 11:30 di ieri, erano intervenuti presso la spiaggia ubicata quasi dirimpetto al luogo in contrada Vaccarizzo, su segnalazione di un anonimo che aveva visto un gommone d’ingenti dimensioni, senza persone a bordo, rimasto incagliato nella battigia ed in balia delle onde. Gli operatori hanno rinvenuto il gommone in questione, lungo mt.12, totalmente pieno d’acqua, provvisto di tre motori fuori bordo da 350 cv. cadauno, con diversi fusti di benzina. I tutori dell’ordine, tramite il personale dei Vigili del Fuoco hanno cercato ma invano di rimuovere il natante, infatti le sue ingenti dimensioni ed il mare molto agitato non l’hanno consentito.   Il  gommone appariva chiaro fosse stato appena utilizzato o per il trasporto di stupefacente o di immigrati, ma qualcosa era andato improvvisamente storto e gli scafisti l’avevano abbandonato. La conseguente attività della  Polizia ha consentito di rinvenire ben occultata in una cabina di cemento in uno stabilimento balneare abbandonato 30 colli colmi di marijuana, poi quantificata in Kg. 1000 complessivi. Gli investigatori stanno svolgendo indagini tese a chiarire i contorni della vicenda, la provenienza ed i destinatari dello stupefacente. La polizia ha sequestrato l’ingente  quantitativo di stupefacente è un sequestro operato a poca distanza di tempo da quello effettuato dalla Squadra Mobile lo scorso 25 novembre. Le forze dell’ordine ritengono importante in questo momento di feste di fine anno, agire e prevenire con azione attenta.   La  Questura di Catania infligge un duro colpo e mette un grosso freno alla criminalità dedita allo spaccio di stupefacenti, consentendo di bloccare l’immissione sul mercato della droga   e l’attività di spaccio prevista per i festeggiamenti di fine anno.  La marijuana sequestrata ieri, avrebbe fruttato, sul mercato etneo circa 3 milioni di euro.


Catania Antimafia: DIA sequestra beni a Bronte 500mila€. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania dalle prime ore della mattinata stanno eseguendo il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - su proposta avanzata dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, in sinergia con la Procura Distrettuale Antimafia di Catania diretta dal Procuratore Carmelo ZUCCARO, nei confronti di Antonio SALVA’ GAGLIOLO 36enne, ritenuto elemento di spicco della criminalità Brontese. Il Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione ha disposto il sequestro dei beni, complessivamente stimati in oltre 500.000,00 euro, consistenti in una società operante nel settore dei lavori di movimento terra, sbancamenti e demolizioni, terreni, quindici tra autoveicoli e mezzi pesanti, quattro tra conti correnti e depositi bancari.  Il personaggio vanta svariati pregiudizi penali e di polizia, essendo stato tratto in arresto più volte in flagranza di reato (tra il 1998 e il 2015) per furto aggravato, danneggiamento, ricettazione, riciclaggio di automezzi con numero di telaio alterato, associazione per delinquere, truffa, ecc., tutti reati che hanno avuto per oggetto automezzi pesanti e macchine industriali (escavatori, camion, betoniere, rulli compressori, frantoi, ecc.).  gli accertamenti minuziosi effettuati dagli investigatori sul suo conto hanno messo in evidenza come Antonio SALVA’ GAGLIOLO abbia mantenuto nel tempo una costante ed assidua frequentazione con pluripregiudicati di notevole spessore criminale ed anche, in vari casi, con soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, come documentato dai numerosi controlli di Polizia ai quali lo stesso è stato sottoposto.  Il soggetto il  18 dicembre 2015, da ultimo, unitamente ad altri, veniva tratto in arresto dai Carabinieri presso una cava di Priolo (SR) nella flagranza del reato di furto di materiale ferroso ed in particolare dei frantoi utilizzati per la macina delle rocce, del peso di 50 tonnellate, per il quale veniva sottoposto alla pena detentiva degli arresti domiciliari. Antonio SALVA’ GAGLIOLO, è germano del noto Daniele, il quale, nell’anno 2001, fu denunciato per concorso nel tentato omicidio del noto boss Francesco MONTAGNO BOZZONE, cl.61, ritenuto a capo dell’omonimo clan mafioso operante nell’area di Bronte e collegato al più noto e pericoloso clan dei “Carcagusi” di Catania. Il Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione, in considerazione dei reati recentemente commessi (in particolare truffa e riciclaggio), “ritenuta l’attuale pericolosità sociale del medesimo, soggetto che senza dubbio vive anche di proventi illeciti”, il  10 maggio 2016, ha applicato nei confronti di Antonio SALVA’ GAGLIOLO la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di 1 anno e 6 mesi, e di versare a titolo di cauzione 1000€. La ricostruzione del profilo  di Antonio SALVA’ GAGLIOLO operata dalla D.I.A. di Catania, che ha altresì dimostrato, con minuziosi e complessi accertamenti patrimoniali, estesi anche al suo nucleo familiare, la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati, l’attività svolta e gli arricchimenti patrimoniali dello stesso, è stata positivamente valutata dal Tribunale di Catania che ha disposto, con il provvedimento ablativo in corso di esecuzione, il sequestro dei beni complessivamente stimati in 500.000,00 euro. Il patrimonio oggetto del  sequestro è composto da una società operante nel settore dei lavori di movimento terra, sbancamenti e demolizioni, terreni, nr.15 (quindici) tra autoveicoli e mezzi pesanti, nr.4 (quattro) tra conti correnti e depositi bancari.


CATANIA - Ragazze rumene sfruttate e costrette a prostituzione in strada: emessi 5 provvedimenti Il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Catania ha disposto la misura della custodia cautelare per 3 rumeni già detenuti: Gheorghe Eduard Ciobanu 23enne, Marius Negoita 34enne, Marcel Dumitru 24enne. Arresti domiciliari sono stati disposti per Salvatore D’Anna 45enne,  Angelo La Spina 65enne. I 5 personaggi sono accusati di vari reati inerenti lo sfruttamento della prostituzione, 1 è minorenne. L’inchiesta sarebbe stata avviata dopo le dichiarazioni di una vittima. Una ragazza rumena avrebbe raccontato la sua storia agli uomini della squadra mobile etnea. La vittima sarebbe partita dalla Romania con una connazionale, la quale appena giunte in Italia, avrebbe sottratto la carta di identità, alla sventurata costringendola a prostituirsi. L’aguzzina avrebbe anche minacciato per soggiogare la vittima di poterle rapire il figlio minorenne rimasto in Romania. Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania ed è stato eseguito dalla Squadra Mobile, che ha consentito di individuare l’organizzazione criminale, dedita allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne rumene. Le indagini, di tipo tradizionale, sono state condotte sia attraverso mirati servizi di osservazione e pedinamento per lo più nelle zone del capoluogo etneo maggiormente interessate dal fenomeno della prostituzione, che di tipo tecnico, con  intercettazioni. Gli uomini della “Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione”, a seguito delle dichiarazioni rese da una cittadina rumena, vittima di sfruttamento, dopo il suo ingresso sul territorio nazionale. La vittima poco dopo aveva deciso di fuggire, contattando un cliente che l’aveva aiutata accompagnandola dalla Polizia per presentare denuncia. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno consentito di ottenere immediati riscontri alle dichiarazioni della persona offesa, ma anche di acquisire ulteriori importanti fonti di prova relative all’articolata organizzazione criminosa, il coinvolgimento di molte altre persone, coinvolte nello sfruttamento della prostituzione di giovani donne rumene, ai danni delle quali  sono state commesse azioni molto violente e picchiate per vincere le loro resistenze. Le intercettazioni degli investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione“ della Mobile hanno consentito di individuare il soggetto ritenuto capo dell’organizzazione, Gheorghe Eduard Ciobanu, spesso indicato dal gruppo come “Capo Grande”. Gli investigatori accusano il soggetto il quale oltre a sfruttare le donne, avrebbe preteso da altri connazionali sfruttatori, Marius Negoita e  Marcel Dumitru, il versamento di somme di denaro, per il “posto di strada” di ogni donna rumena indotta a prostituzione. Gli investigatori hanno appurato che che l’organizzazione si sarebbe avvalsa di due soggetti italiani: D’Anna e La Spina. I 2 personaggi, pur estranei all’associazione criminosa, secondo l’accusa avrebbero favorito sia la prostituzione delle giovani donne, che gli  sfruttatori. La Procura Distrettuale della Repubblica, sulla scorta del fondato pericolo che i tre cittadini rumeni cercassero di scappare, ha emesso, lo scorso 29 maggio, un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Gheorghe Eduard Ciobanu, Marius Negoita e Marcel Dumitru, che è stato eseguito il 30 maggio dalla Squadra Mobile Successivamente. L’autorità Giudiziaria ha emesso ordinanze, in carcere a carico degli sfruttatori ed in stato di detenzione domiciliare nei riguardi dei favoreggiatori. Un sesto soggetto, anch’egli destinatario della misura cautelare della custodia in carcere, si è reso, allo stato, irreperibile ed è attivamente ricercato. La Polizia nell’ambito della stessa indagine, ha anche ammanettato, con attività congiunta di Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione e Squadra Catturandi, in esecuzione di un pregresso mandato d’arresto europeo, emesso dall’autorità giudiziaria: Severin Caras, ed il rumeno Gabriel Condras estraneo all’indagine. Condras era ricercato essendo destinatario di una pena a 3 anni e 2 mesi per partecipazione ad organizzazione criminale dedita al traffico illecito di tabacchi.


Catania –  Mafia-estorsioni, imprenditore denuncia: CC operazione Onda d’urto a Biancavilla,  12 misure. I fermati sono: Vincenzo Salvatore PANEBIANCO 26enne già noto; Vincenzo MONFORTE 30enne incensurato; Tino CARUSO 38enne  incensurato; Placido MERLO 34enne già noto; Antonino ARICO' 34enne già noto; Angelo SANTI 39enne già noto; Alfio Ambrogio MONFORTE 47enne già noto, fermato dai Carabinieri del Comando Provinciale di  Reggio Emilia, luogo di residenza.  L’ordinanza di custodia cautelare per lo stesso reato è stata invece notificata in carcere nei confronti di altri quattro soggetti già noti: Giuseppe AMOROSO 44enne; Gregorio GANGI 27enne; Massimo MERLO 44enne; Roberto MAGLIA 29enne.I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paternò, la mattina  del  5 dicembre 2016 a Biancavilla (CT), nell’ambito di una attività investigativa diretta da questa Procura distrettuale, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di estorsione Fabio AMOROSO, 23enne, incensurato. L’arresto è stato effettuato all’esito di una articolata attività di indagine, nell’ambito della quale un imprenditore di Biancavilla, costretto da diversi anni a pagare ingenti somme di denaro a titolo di “protezione”, collaborava con le forze dell’ordine confermando il già grave quadro indiziario. La Procura Distrettuale successivamente ha emesso il provvedimento di fermo del Pubblico Ministero di indiziato di delitto, nei confronti di altri 7 soggetti di Biancavilla, tutti ritenuti appartenenti alla criminalità organizzata, e gravemente indiziati in ordine al reato di estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso. L’attività estorsiva posta in essere dagli indagati nei confronti del denunciante partiva dall’anno 2012, ma si era progressivamente aggravata con ulteriori e sempre più intollerabili vessazioni e continue richieste di somme di denaro.  I provvedimenti cautelari tengono conto,   di una lunga e complessa attività  d’indagine nei confronti di soggetti ritenuti appartenenti al clan "Mazzaglia - Toscano - Tomasello", attivo nel comune di Biancavilla e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”. I riscontri investigativi svolti, caratterizzati anche da attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche , oltre a riprese video, hanno permesso di ricostruire minuziosamente l’azione estorsiva,  e di evidenziare i ruoli e le dinamiche del citato clan biancavillese. Gli  arrestati, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania Bicocca, ad esclusione di Alfio Ambrogio MONFORTE, associato presso l’istituto penitenziario di Reggio Emilia.


Catania 100 Carabinieri in operazione Kallipolis: DDA ordinanza per 12. L'indagine denominata Kallipolis ha fatto luce su presunte dinamiche interne al gruppo che tra il giugno del 2013 ed il novembre del 2014, sarebbe stato a guida di Pietro Carmelo Oliveri, dopo la morte del capo storico, Paolo Brunetto, e  la contemporanea detenzione domiciliare del fratello  Salvatore. Si  tratta di Alfio Di Grazia  43enne, Vito Fazio  69enne, Leonardo Fresta  34enne, Alessandro Siligato 37enne,  Francesco Pace  44enne,  Paolo Patanè 30enne; ai domiciliari è Marco Miraglia 21enne di Giarre;  l'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere: Terni a Salvatore Brunetto  48enne,  ad Agrigento a Giuseppe Calandrino  42enne, a Lanciano (Chieti) a Pietro Carmelo Olivieri  49enne,  a Frosinone ad Alfio Patanè  38enne,  ed a Catania a Luca Daniele Zappalà 41enne. Oltre  100 sono stati i carabinieri del comando provinciale di Catania ed unità specializzate, che, dalle prime ore del mattino, hanno eseguito nella provincia ed in altre località del territorio nazionale un provvedimento restrittivo.I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito l'ordinanza del Gip nei confronti dei 12 ritenuti, dirigenti ed affiliati dei Brunetto, che opera nella fascia jonica e pedemontana dell'Etna, legato alla famiglia   catanese Santapaola - Ercolano. I reati ipotizzati a vario titolo sono associazione mafiosa, porto illegale di armi, spaccio di stupefacenti e rapina. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, hanno consentito di ricostruire l'organigramma del clan, di individuarne i capi ed i gregari. Gli inquirenti hanno   ricostruito un ingente volume di affari illegali del gruppo, riscontrando un diffuso condizionamento illecito dell'economia locale, anche con l'imposizione affiliati come 'buttafuori' a discoteche e ristoranti.   Luce  fatta sul sistema di spaccio di cocaina e marijuana e scoperti elementi su rapine ad autotrasportatori al fine di agevolare l'organizzazione di appartenenza.  le  indagini avrebbero evidenziato  anche l'attenzione usata dagli associati nell'evitare controlli delle forze dell'ordine e la ricerca di armi da fuoco per affrontare eventuali aggressioni di gruppi criminali antagonisti.


Catania Omicidio Maccarrone ad Adrano:  video e dichiarazioni, Polizia  2 presi.   La  Polizia di Stato ha tratto in arresto: Antonio MAGRO 41enne, inteso “’u rannazzisi”, già noto, già detenuto per altra causa;  Massimo MERLO 44enne già noto,in esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il  1 dicembre 2016 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di omicidio aggravato nonchè di detenzione e porto illegali di arma da fuoco.Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Adrano hanno consentito di individuare gli autori e svelare il movente dell’omicidio di Maurizio Maccarrone, ucciso a colpi d’arma da fuoco ad Adrano la mattina del 14 novembre 2014. I particolari dell’operazione  illustrati nel corso di una conferenza stampa   presso gli uffici della Procura della Repubblica di Catania. La misura cautelare accoglie gli esiti di indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Adrano, che hanno fatto luce sull’omicidio di Maurizio MACCARRONE (cl.1971) - avvenuto ad Adrano la mattina del 14 novembre 2014, consentendo di acquisire gravi e univoci elementi di reità nei confronti di  Antonio MAGRO e Massimo MERLO, ritenuti responsabili, il primo quale mandante e l’altro come esecutore materiale dell’omicidio.  Il delitto sarebbe stato perpetrato, alle ore 7.00 circa del 14 novembre 2014, ed a seguito di segnalazione su linea 113, personale del Commissariato P.S. di Adrano e della Squadra Mobile era intervenuto in via Cassarà dove c’era il cadavere di Maurizio MACCARRONE, di professione impiegato.I poliziotti del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica in sede di sopralluogo, avevano rinveuto e sequestrato  5 bossoli cal.7,65. Gli investigatori, da una prima ricostruzione del fatto, effettuata grazie alle immagini estrapolate da un impianto di video-sorveglianza installato nei presi del luogo teatro del fatto di sangue, avevano appurato che MACCARRONE, dopo essere uscito dall’abitazione, si dirigeva verso la sua autovettura, parcheggiata poco distante, e veniva affiancato da due individui, entrambi travisati da caschi, che viaggiavano a bordo di uno scooter. Con il mezzo in movimento il passeggero esplodeva alcuni colpi all’indirizzo della vittima che si accasciava al suolo, a questo punto il killer, sceso dal mezzo, si avvicinava velocemente alla vittima ed esplodeva, a distanza ravvicinata, ulteriori due colpi alla testa. Le investigazioni, orientate sin dalle prime battute sulla sfera personale del MACCARRONE, facevano emergere il movente passionale del delitto.  Il modus operandi dei killer ed il particolare dell’esplosione dei due colpi alla testa - c.d. “colpo di grazia” - lasciavano, tuttavia, ritenere che i killer potessero operare nei contesti della locale criminalità organizzata.  Le indagini traevano un decisivo impulso dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano DI Marco, esponente storico del sodalizio degli Scalisi, costituente locale articolazione della famiglia mafiosa Laudani, il quale riscontrava che l’episodio, sebbene riconducibile a movente passionale, era maturato nell’ambito dei gruppi mafiosi operanti nell’area di Paternò, Adrano e Biancavilla, riconducibili ai Laudani cd. “Mussi ‘i ficurinia”.  Il c.d.g. individuava il ruolo di mandante di MAGRO e quello di esecutore materiale di Massimo MERLO, entrambi operanti nell’area criminale dei Laudani, MAGRO nell’ambito del gruppo mafioso Morabito - Rapisarda di Paternò e MERLO nrl gruppo degli Scalisi di Adrano. Il movente era da individuarsi nella gelosia che MAGRO provava nei confronti di  MACCARRONE, per una presunta relazione con una donna - già individuata dagli investigatori subito dopo l’evento delittuoso – con la quale in passato il MAGRO aveva avuto, a sua volta, una relazione, motivo per il quale dava l’ordine di eliminare il MACCARRONE. Il complesso delle intercettazioni disposte dalla Procura Distrettuale di Catania ed eseguite dagli investigatori della Mobile - Sezione Criminalità Organizzata - e del Commissariato di Adrano, non disgiunte dall’analisi dei tabulati telefonici delle utenze in uso agli odierni arrestati, dagli interrogatori resi al P.M., dall’escussione delle persone informate, e non ultimo, la comparazione antropometrica effettuata nei confronti di MERLO, tra il filmato dell’omicidio ed altro appositamente acquisito, consentivano di acquisire formidabili elementi di riscontro alle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia. I tutori dell’ordine da indagini hanno estrapolato   una conversazione ambientale di Massimo MERLO, il quale discorrendo con il suo interlocutore in merito all’omicidio in esame,  esclamava a voce bassa (intercettazione )Ci i’ d’arreri …n’aricchi accussì… PUM - imitando un colpo d’arma da fuoco - ….e gridava…gridava … ittava vuci”, confermando ampiamente il suo ruolo di killer. La  Procura Distrettuale della Repubblica di Catania il 26 novembre, sulla scorta degli esiti delle investigazioni, ha emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di  MERLO (essendo MAGRO era già detenuto per altra causa), che veniva eseguito dagli investigatori della Polizia la mattina del successivo 28 novembre Il G.I.P., il 1 dicembre 2016, a seguito di udienza di convalida del fermo, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del   MERLO ed ha altresì accolto la richiesta avanzata nei confronti di Antonio MAGRO.


Catania Violati sigilli con metodo mafioso, 1 denunciato: Tribunale dona a Caritas frutta sequestrata. Il Tribunale di Prevenzione, il 13 giugno 2016, su proposta della Procura della Repubblica di Catania, aveva confiscato, con decreto di primo grado, numerosi beni riconducibili a Ferdinando Vinciguerra, persona già condannata per ricettazione e rapina e considerata pericolosa perché vicina al sodalizio mafioso Santapaola -Ercolano, oltre ad essere imputata per un' estorsione aggravata ai danni dell'imprenditore Tomasich. Tra i beni in confisca del Vinciguerra, oggi gestiti dal Tribunale tramite un amministratore giudiziario, vi sono, oltre ad alcuni immobili e veicoli, anche alcune società che operano nel settore della commercializzazione delle frutta e verdura e, tra queste, anche una società, la Quattro Stagioni S.r.l., che è titolare di un box al mercato ortofrutticolo presso il M.A.A.S. Il  Tribunale di Prevenzione, dopo alcuni mesi di gestione societaria, il  17 maggio 2016, aveva disposto di sospendere l'attività di questa ultima società presso il box al M.A.A.S., in quanto tale attività era "ingestibile e incontrollabile". I tutori dell’ordine hanno appurato che i Vinciguerra, in numerose occasioni avrebbero violato i sigilli e  si sarebbero riappropriati con violenza del box confiscato, continuando illegalmente l'attività economica ormai gestita dal Tribunale di Prevenzione. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Paternò e della Sezione Cinofili di Nicolosi, il 29 novembre 2016, in esecuzione di una attività di P.G. delegata dal Gruppo Misure di Prevenzione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, si sono recati presso il Mercato Agro Alimentare Sicilia di Catania, sito in località Bicocca. I tutori dell’ordine hanno verificato se, ancora una volta, il box "Le Quattro Stagioni S.r.l. " proseguisse la sua attività commerciale, nonostante il provvedimento di sequestro della azienda e nonostante i provvedimento di sospensione emesso in precedenza dal Tribunale di Prevenzione di Catania e le continue intimazioni dell'amministratore giudiziario. L'uso del box e l'attività di commercializzazione era, ancora una volta, illegalmente in esercizio ed i Carabinieri, in esecuzione di una perquisizione, hanno posto sotto sequestro nuovamente il box, che veniva chiuso con nuovi sigilli, con la merce in vendita.  Ferdinando VINCIGUERRA 42 anni titolare del box veniva nuovamente denunciato, in stato di libertà, per i reati di violazioni dei sigilli e di violazione di un provvedimento emesso dall'Autorità Giudiziaria, reati commessi avvalendosi del metodo mafioso. Questo l’elenco della merce sequestrata:  284 scatole cartone di insalata tipo Iceberg;  416 scatole cartone di frutta tipo Cachi Mela; 154 scatole cartone di frutta tipo melograni;  42 scatole cartone di frutta hpo meloni gialli;  155 cassette in legno di frutta tipo mele;  80 scatole cartone di mele;  95 cassette in legno di pere; 182 scatole cartone di mango verde; 18 scatole cartone di avocado; 3 scatole cartone di kiwi gold;  83 cassette in legno di mandarini; 14 scatole cartone di mais; 54 scatole cartone di mango.


Catania Mafia, estorsioni: imprenditori denunciano, CC 6  arresti. Si tratta di:  Salvatore Alessandro FERRARO 45enne; Luigi SCUDERI 56enne; Mario COMPAGNINO 46enne;  Rocco FARRUGGIO, 45enne;  Pierpaolo DI GAETANO 36enne;   Salvatore MUSUMECI 61enne. i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, Compagnia di Palagonia, nelle prime ore di mattina , su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, supportati dai reparti specializzati (Nuclei Cinofili ed Elicotteri), hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania,  nei confronti delle 6 persone per i reati di associazione mafiosa ed estorsione, con l’aggravante di aver commesso il reato avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche di un’associazione mafiosa e con finalità di agevolarla. Il gruppo, sarebbe capeggiato da Salvatore FERRARO di Palagonia, il secondio gli investigatori sarebbe collegato alla famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano. Il personaggio avrebbe ricevuto l’incarico, per un certo periodo di tempo, di gestire il racket delle estorsioni sul versante calatino della provincia ed in particolare nell’area di interesse tra Palagonia e Militello in Val di Catania. L’attività investigativa ha preso le mosse dalle denunce di alcuni commercianti locali, che rifiutando di sottomettersi alle richieste estorsive si erano rivolti ai Carabinieri. Le indagini hanno consentito ai militari di documentare come gli indagati avvicinassero le loro vittime e con minacce  richiedessero, in alcuni casi il versamento di un una somma iniziale, quantificata in 5.000 euro, ed una mensile di altri 1.000, ed in altri il versamento di denaro ed una percentuale del 2% su ogni macchina di cemento scaricata. Le vittime,  in almeno due circostanze venivano fatte segno di vere e proprie aggressioni fisiche per costringerle ad aderire alla richieste estorsive, e ad una di queste veniva sottratta anche l’autovettura, poi data alle fiamme. Gli arrestati sono stati associati nelle Case Circondariali di Siracusa e Caltagirone, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.


Catania Polizia sequestra droga per 3 milioni€, “Picanello connection”:6 presi.  I poliziotti, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, hanno tratto in arresto i già noti Angelo MORABITO 41enne; Giuseppe PORTALE 42enne; Santo RUSSO 40enne inteso “Sucamovvu”; Antonino NAPOLI 50enne; Natale PULVIRENTI 54enne; Girolamo ZAPPALA’, 56enne inteso “Gino Tigna”, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di traffico di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Uomini della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”,  anche al fine di riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Cristaudo Salvatore, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, nell’ambito delle attività finalizzate a contrastare il fenomeno del narcotraffico su larga scala, avevano avviato un’intensa attività di monitoraggio di alcuni soggetti del rione cittadino di Picanello. La polizia aveva puntato interesse investigativo su Angelo MORABITO e Giuseppe PORTALE, entrambi noti in materia di stupefacenti, essendo emerso che costoro si erano attivati per acquistare un ingente quantitativo di marijuana da immettere nel mercato locale. Gli investigatori, sulla scorta delle preliminari acquisizioni investigative svolte dalla Sezione Antidroga, avevano ottenuto autorizzazione ad una serie di attività di intercettazioni e di p.g. di tipo tradizionale (servizi di osservazione, pedinamento, etc), che hanno consentito di giungere al sequestro dello stupefacente.Le indagini, coordinate dalla D.D.A. di Catania, facevano emergere l’imminente arrivo di un ingente quantitativo di stupefacente, testimoniato da una certa fibrillazione riscontrata negli indagati impegnati in una febbrile attività legata all’arrivo del “carico”.L’arrivo del carico, previsto nella giornata dello scorso 25 novembre, era stato preceduto da uno spostamento di Giuseppe PORTALE il quale, la mattina del 24 novembre,  in compagnia di Girolamo ZAPPALA’, a bordo di autovettura, dopo avere raggiunto la Calabria, si immetteva sull’autostrada A3 SA-RC. Il lavoro degli uomini della Sezione “Antidroga” consentiva di individuare la mattina del giorno seguente, 25 novembre, lungo la medesima autostrada, ma in fase di rientro, la vettura sui cui viaggiava PORTALE che procedeva anticipando un camion NISSAN Atleon cassonato, dove verosimilmente era stato stipato lo stupefacente. Gli  investigatori della Mobile,  alle prime ore dello scorso 25 novembre, d’intesa con la D.D.A, hanno predisposto una fitta rete di vedette per intercettare il camion al fine di bloccarlo. L’attività di p.g. ha dato i suoi frutti, allorquando il camion veniva visto entrare in un residence, ubicato a Mascali (CT), luogo in cui il PORTALE aveva la disponibilità di un appartamento. Gli   investigatori dell’”Antidroga” sul posto, hanno proceduto a bloccare in un primo momento Giuseppe PORTALE, Natale PULVIRENTI e Girolamo ZAPPALA’, giunti a bordo del camion Nissan Atleon e, trascorsi  pochi istanti,  Angelo MORABITO, Santo RUSSO ed Antonino NAPOLI, sopraggiunti con un furgone Fiat Scudo, che sarebbe servito a spostare più facilmente lo stupefacente. Gli agenti, nel camion, a seguito di perquisizione, venivano rinvenuti e sequestrati, occultati all’interno di alcuni mobili, n.33 (trentatré) involucri in cellophane trasparente, del peso lordo cadauno di oltre kg. 33, contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo di kg.1000 (mille) circa. I sei soggetti sono stati dichiarati in arresto per traffico, in concorso tra loro, di ingente quantitativo di sostanza stupefacente e, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, associati presso il carcere di Catania a piazza Lanza. Il valore all’ingrosso dello stupefacente sequestrato  è stimato in oltre 3 milioni di euro.


S.Pietro Clarenza CT - Palazzina trasformata in centro produzione canapa indiana: CC, preso proprietario. I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato, nella flagranza,  Giacomo STECCATO 37enne, di San Pietro Clarenza (CT), già affidato in prova ai servizi sociali,  poiché  ritenuto responsabile di coltivazione di sostanze stupefacenti e furto aggravato.  Gli  uomini del Nucleo Operativo, di sera, hanno fatto irruzione nell’edificio di Via Trapani a San Pietro Clarenza dove era stato creato ad arte un sistema di coltivazione e lavorazione di canapa indiana. La coltivazione, servita da moderni impianti di irraggiamento ed irrigazione, contava al momento  della perquisizione 200 piante di stupefacente. I militari in un altro locale del caseggiato hanno rinvenuto un ingente quantitativo di materiale per il confezionamento del prodotto finito. L’intero fabbricato, come accertato in corso d’opera, era  allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica. La droga ed il materiale sono stati sequestrati mentre l’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.


Mirabella Imbaccari  CTConduttura  guasta, mazzate in segreteria  sindaco: CC, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT) hanno arrestato ai domiciliari un 43enne del luogo per danneggiamento, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e porto di oggetti atti ad offendere. Il personaggio ieri mattina è entrato nel palazzo comunale dirigendosi nella segreteria del sindaco dove con una mazza da baseball ha danneggiato gli arredi, computer e suppellettili presenti negli uffici per poi darsi alla fuga. Il personaggio è stato subito rintracciato e bloccato da una pattuglia in una via del centro cittadino. Lo scatto d’ira che ha fatto scaturire l’insano gesto è riconducibile alla mancata riparazione da parte Comune di una perdita nella conduttura che fornisce l’acqua comunale che ha causato importanti infiltrazioni nella abitazione del reo. L’arrestato è stato ristretto nel proprio domicilio, come disposto dall’Autorità Giudiziaria calatina.


 

Adrano CT Omicidio carrozziere Ranno: 6 anni a Quaceci. Agenti del Commissariato di Adrano in collaborazione con la Squadra Mobile di Catania, località di Acireale, ieri, in esecuzione dell’ ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica presso la Corte D’Appello di Catania, hanno proceduto, all’arresto di Francesco QUACECI  22enne, per i reati di rissa aggravata ed omicidio. Francesco QUACECI, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa svolta dagli uomini del Commissariato in collaborazione con la Squadra Mobile di Catania  hanno   acquisito rilevanti elementi probatori,  e riconosciuto il colpevole dell’omicidio del giovane carrozziere Rosario Ranno  a seguito della rissa avvenuta nell’anno 2012 all’interno della villa comunale di Adrano, in occasione delle Festività del Santo Patrono. Il soggetto dovrà espiare una pena detentiva di 6 anni, 2 mesi e 7 giorni. Francesco QUACECI dopo le formalità di rito, è stato associato presso l’istituto Circondariale di Acireale.


Catania CC trovano droga nascosta in buco, 1 ai domiciliari.  I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, nella flagranza Santo LA FERLITA 27enne catanese, poiché ritenuto responsabile di  spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Gli uomini del Nucleo Operativo in servizio antidroga nel popoloso quartiere del capoluogo etneo, stanotte, hanno osservato i movimenti del pusher che, da un foro in un muro di Via Delfo, prelevava più volte le dosi di droga per poi rifornire il cliente di turno. I militari sono intervenuti bloccando il  soggetto e nell’anfratto hanno rinvenuto e sequestrato: 47 dosi di cocaina già confezionata per lo smercio al dettaglio, 2 dosi di  marijuana, 2 bilancini di precisione, del materiale utilizzato per il confezionamento della droga e 25 euro in contanti, incassati dalla vendita dello stupefacente. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Catania Capo polizia Gabrielli a Librino per nuova sede commissariato.  Il territorio del quartiere Librino si arricchisce di un nuovo presidio della Polizia di Stato: infatti, il Commissariato di P.S., seppur già operativo da qualche mese, si presenta ufficialmente nella nuova sede di Villa Nitta, fortemente voluta dal Questore Marcello Cardona e recentemente ristrutturata e messa a disposizione dal Comune di Catania.  Il  Commissariato di P.S. operativo nel quartiere di Librino dal 1988, è stato dislocato in sedi diverse fino ad arrivare ad Agosto 2016 data in cui dopo un attenta ristrutturazione del Comune dei locali della masseria di Villa Nitta,  ha trovato una sede in grado di meglio soddisfare le esigenze del quartiere nel rispetto massimo delle norme di decoro e sicurezza, in posizione logistica strategica. La vera ed ufficiale inaugurazione è   lunedì mattina 14 novembre col “taglio del nastro”, alla presenza del Capo della Polizia Direttore Generale della P.S. Franco Gabrielli e del Sindaco Enzo Bianco. La breve cerimonia, alla quale partecipano le massime autorità civili e militari, è caratterizzata dall’esibizione del coro dei giovani studenti delle scuole del quartiere che hanno preso parte al progetto del PON Sistema “Musica e legalità”.


Catania -  Carabinieri assassinati, commemorato  37° anniversario  eccidio  di San Gregorio CT. 3 militari dell’Arma,  il 10 novembre del 1979,  al casello autostradale di San Gregorio di Catania,   furono barbaramente uccisi dalla mafia tre servitori dello stato: il  Vice Brigadiere Giovanni BELLISSIMA  di 24 anni, e gli Appuntati Salvatore BOLOGNA 41 anni  e Domenico MARRARA  50 anni, in servizio al Comando Provinciale di Catania. Il commando entrò in azione per liberare e uccidere, dopo qualche giorno, il boss  Angelo PAVONE, alias “faccia d’angelo”, che doveva essere trasferito dal carcere di Catania a quello di Bologna.  Il  Sindaco Carmelo Antonio CORSARO ed il  Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania,  Colonnello Francesco GARGARO, di mattina, alla presenza di autorità civili e militari, al casello autostradale di San Gregorio, hanno deposto una corona d’alloro  nei pressi del monumento voluto dal comune in ricordo dei tre eroici militari, decorati di M.O.V.C..  La cerimonia si è conclusa nella locale chiesa madre con la celebrazione di una Santa Messa officiata dal parroco don Ezio COCO, al termine della quale, il Colonnello GARGARO si è rivolto ai giovani presenti in chiesa invitandoli a “rifuggire da qualsiasi forma di illegalità nella consapevolezza di rappresentare il futuro della società onesta ed operosa che fonda le proprie radici anche nella memoria di chi è caduto nel servire la patria”. Il Sindaco CORSARO nel suo intervento ha “ringraziato l’Arma dei Carabinieri per la quotidiana attività svolta al servizio del cittadino e dei più bisognosi”. I  rappresentanti delle Associazioni di Carabinieri in congedo, liberi cittadini, rappresentanti del consiglio comunale e diversi studenti dell’ Istituto Comprensivo  “Purrello”  erano fra i presenti.


Catania Droga ed armi a Librino, CC presi pusher e vedetta. I carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa di sera, con in campo le  componenti del Nucleo Operativo e della Stazione di Librino, hanno attuato un articolato servizio di controllo del territorio mirato a colpire le principali piazze di spaccio del popolare quartiere di Librino ed a censirne le persone sottoposte a misure detentive alternative. I militari hanno predisposto, in tale contesto operativo, un dispositivo di osservazione e pedinamento in viale Grimaldi 10 - la cd “fossa dei leoni”. I carabinieri dopo aver analizzato frequenti movimenti riconducibili a frenetica attività di cessione di stupefacente ed aver fermato alcuni acquirenti della sostanza, sono intervenuti bloccando 2 spacciatori catanesi: Daniele ROSSELLO 23enne ed un 21enne,  rispettivamente pusher e vedetta. I  carabinieri a seguito di perquisizione personale condotta su entrambi hanno rinvenuto ponendo complessivamente sotto sequestro 50 grammi di marijuana suddivisa in dosi, 1 grammo di cocaina e 120 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute il provento dello spaccio. I tutori dell’ordine contestualmente hanno esteso la perquisizione alle cantine dell’immobile di viale Grimaldi luogo in cui i due pusher sono stati osservati  entrare ed uscire. Gli investigatori  in quei locali, in un’intercapedine muraria ricavata all’interno di un garage,   hanno rinvenuto e sequestrato: 1 fucile doppietta cal.  12 “SABATTI” con la matricola abrasa; 1 fucile sovrapposto cal.  12 “ZOLI” con la matricola abrasa; 1 canna di fucile semiautomatico cal. 12  “BENELLI” con la matricola abrasa; 1 fucile doppietta cal. 16 di costruzione artigianale; 1 pistola semiautomatica modificata cal 8 “bruni”; 6 kg di “marijuana” – valore al dettaglio di circa 80.000 euro -  conservata in involucri termosaldati e pronta ad essere dosata e posta in commercio.  I due arrestati, in attesa del rito per direttissima, sono stati relegati agli arresti domiciliari. Le armi nei prossimi giorni saranno inviate al RIS di Messina  per gli opportuni esami tecnico-balistici che ne potrebbero stabilire l’eventuale utilizzo in pregresse azioni criminose. I  militari della stazione carabinieri di Librino parallelamente hanno effettuato una capillare serie di perquisizioni domiciliari riscontrando  durante una di queste, in via Barcellona, il furto di energia elettrica – allaccio alla rete elettrica pubblica -  perpetrato da una coppia di personaggi noti, la donna era già sottoposta agli arresti domiciliari e sono stati  dichiarati in arresto. I due   : Melina COCUZZA  41enne ed Agostino MALOGIOGLIO  46enne, attenderanno il giudizio  lei ai domiciliari lui a piede libero. I carabinieri, nella stessa zona hanno altresì denunciato 4 persone sempre per furto di energia elettrica  ed altre tre per violazione degli obblighi inerenti la detenzione domiciliare.


Catania - Blitz  CC a S. Cristoforo in fortino droga: 29 arresti, circa 100 perquisizioni. 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania dalle prime ore del mattino, stanno passando al setaccio un intero agglomerato del centro storico della città, nel popolare quartiere San Cristoforo, considerato il più redditizio supermarket cittadino della droga, all’esito di una imponente complessa attività investigativa che ha portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di 29 indagati, emesso dall’Ufficio Gip del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana per conto di Cosa Nostra catanese. I particolari dell’operazione  illustrati nel corso di una conferenza stampa   presso la sala stampa della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania.


Catania  –  CC ROS documentati 10 summit di mafia tra Catania e Lentini fermato Magrì. I Carabinieri del ROS - Sezione Anticrimine di Catania e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania il 3 novembre u.s., su disposizione della Procura che ha emesso il Decreto di Fermo di Indiziato di Delitto, hanno fatto scattare le manette per Angelo Marcello MAGRÌ 46enne nato a Catania. L’arrestato è fratello di Orazio MAGRÌ, ritenuto dagli investigatori esponente di spicco dell’ala militare della famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO:  nel corso dell’indagine KRONOS era emerso in qualificati e sinergici rapporti con Francesco SANTAPAOLA, reggente della famiglia catanese di cosa nostra. L’arrestato già era in attesa, per il successivo 15 novembre, del pronunciamento della Suprema Corte in ordine ad una condanna a sei anni di reclusione, comminatagli dalla Corte d’Appello di Catania su più fattispecie estorsive, talché sussisteva il ragionevole pericolo che si sottraesse alla cattura. Il GIP presso il Tribunale di Catania, all’esito dell’udienza di convalida tenutasi il 5 novembre successivo, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere. I carabinieri, in seno all’indagine KRONOS, che il 20 aprile del corrente anno ha consentito l’adozione di provvedimenti restrittivi nei confronti di affiliati di vertice della famiglia catanese e di quella calatina di cosa nostra, nonché  del clan Nardo, affiliato alla prima, hanno documentato che MAGRÌ: il 20 agosto 2015, a Catania, avrebbe incontrato Salvatore DI BENEDETTO e Giovanni PAPPALARDO, questi ultimi in veste di emissari di Salvatore SEMINARA, ed avrebbe comunicato loro che un affiliato alla famiglia di Mistretta aveva riferito di aver consegnato proventi estorsivi spettanti a cosa nostra catanese e cosa nostra palermitana a Maria RAMPULLA, sorella dei più noti Pietro (artificiere della strage di Capaci) e Sebastiano (già capo della famiglia di Mistretta), che li aveva trattenuti per sé; il 6 ed 23 novembre 2015, a Catania, assieme ad altri affiliati, avrebbe ricevuto Giovanni DI BENEDETTO, PAPPALARDO e Cosimo Davide FERLITO che sarebbero intervenuti a favore di soggetti operanti in area ragusana i quali vantavano crediti nei confronti di soggetto che, per sottrarsi alle relative obbligazioni, aveva manifestato la propria appartenenza alla famiglia SANTAPAOLA - ERCOLANO;  il 17 dicembre 2015, a Catania, assieme a Francesco SANTAPAOLA (presenti anche DI BENEDETTO e PAPPALARDO) avrebbe preso parte ad un incontro con Antonio Giovanni  MARANTO che aveva per oggetto le pretese vantate da cosa nostra etnea nei confronti di assetto imprenditoriale proveniente dall’area occidentale dell’isola; il 18 dicembre 2015, a Lentini (SR), assieme a Francesco SANTAPAOLA ed altri, avrebbe partecipato ad una riunione con esponenti della famiglia calatina, tra cui i noti DI BENEDETTO e PAPPALARDO, nel corso del quale avrebbe chiesto che fossero riviste le percentuali di ripartizione degli utili derivanti dalla messa a posto del parco eolico esistente in area calatina;  il  22 dicembre 2015, a Catania, assieme a Francesco SANTAPAOLA ed Aldo ERCOLANO, avrebbe incontrato DI BENEDETTO e PAPPALARDO al fine di ribadire le pretese di cui all’incontro precedente; il 27 gennaio 2016, a Catania, si sarebbe riunito riservatamente con Francesco SANTAPAOLA e Vito ROMEO (esponente del gruppo di Mascalucia) e con altri esponenti della squadra di Picanello, oltre che con Francesco AMANTEA e Giuseppe MIRENNA, esponenti del gruppo di Paternò; il 3 marzo 2016, a Catania, assieme a Francesco SANTAPAOLA, avrebbe ricevuto Salvatore DI BENEDETTO e Giovanni PAPPALARDO, affiliati a cosa nostra calatina, rassicurandoli sul fatto che la loro estromissione a favore di Cosimo Davide FERLITO era volontà di SEMINARA e non loro né dei vertici del clan NARDO.  Proprio la vicenda relativa agli addebiti mossi a Maria RAMPULLA consente di cogliere ulteriori elementi di riscontro rispetto a quanto documentato nel corso del summit del 15 aprile 2016, allorquando, all’interno di un caseggiato rurale nella disponibilità di Antonino GALIOTO, quest’ultimo si riunì con Salvatore SEMINARA, Francesco AMANTEA e Pippo FLORIDIA.  Gli inquirenti hanno appurato che in quel contesto emerse come SEMINARA e la RAMPULLA, nel corso del summit del 29 febbraio precedente, erano stati accusati di aver trattenuto per sé proventi estorsivi ricavati da una messa a posto di un’azienda di Palermo che, operante nel settore della raccolta dei rifiuti, stava dando esecuzione ad una gara d’appalto in area messinese. Tali accuse erano state respinte da SEMINARA che, il 29 febbraio, parlando a nome proprio e nell’interesse anche della RAMPULLA, aveva chiesto l’incontro con colui il quale lo accusava di avere trattenuto indebitamente il denaro. L’incontro però non aveva avuto luogo e, nel corso di quello del 15 aprile, SEMINARA aveva stigmatizzato duramente il comportamento assunto dalle controparti, ed in particolar modo da Francesco SANTAPAOLA, al punto da trovarsi costretto a ribadire le regole mafiose in forza delle quali mai avrebbe potuto pretendere ed ottenere denaro posto che, in quello specifico caso, la messa a posto era di competenza di esponenti di cosa nostra palermitana. Gli elementi  rappresentati evidenziano il ruolo di rilievo del Magrì rivestito all’epoca delle indagini che sicuramente era divenuto più importante dopo il fermo delle altre figure apicali di cosa nostra catanese dell’aprile del 2016. Gli investigatori hanno evidenziato che tra i soggetti partecipanti ad uno dei summit  Antonio Giovanni MARANTO  fosse personaggio noto per fatti di cui all’art. 416 bis c.p.. Aveva riservati rapporti con Giuseppe GUTTADAURO già reggente del mandamento di Brancaccio e fratello di Filippo, quest’ultimo cognato di Matteo MESSINA DENARO. Il soggetto già il 31 maggio u.s., nell’ambito dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri di Palermo e denominata BLACK CAT,  era stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Palermo. In quel contesto investigativo è stato individuato quale capo della famiglia di Polizzi Generosa, che, a far data dal 21 ottobre 2012,  avrebbe cooperato con Francesco BONOMO, ritenuto reggente del mandamento di San Mauro Castelverde e dell’omonima famiglia, nella gestione dell’intero mandamento. Il personaggio in tale veste, avrebbe anche svolto un’importante funzione di raccordo con altre articolazioni di cosa nostra operative in tutto il territorio siciliano, mantenendo qualificati e costanti contatti con esponenti apicali di diversi mandamenti, tra i quali quelli Trabia (PA), Bagheria (PA), Brancaccio e Porta Nuova di Palermo, svolgendo funzioni direttive per l’organizzazione.


Catania - Mafia:  estorsioni, CC presi 4. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, all'esito di una articolata attività di indagine da tempo effettuata sotto il coordinamento della DDA della Procura Distrettuale di Catania, hanno arrestato nella flagranza il catanese Giuseppe FARO 43enne e proceduto ad eseguire i decreti di fermo emessi dalla Procura di Catania nei confronti di Santo LAUDANI 48enne di Camporotondo Etneo, del  catanese Giuseppe FELICE 49enne, già agli arresti domiciliari, e di Carmelo ARDIZZONE 49enne di Belpasso, tutti ritenuti responsabili del delitto di estorsione aggravata e continuata in concorso, con l'aggravante di avere agito con metodo "mafioso" ed al fine di agevolare l'associazione di tipo mafioso "Santapaola-Ercolano". Gli  investigatori dell’Arma, grazie ad un continuo monitoraggio delle organizzazioni criminali di tipo mafioso operanti nella provincia etnea sono riusciti a liberare l’ennesimo imprenditore dalla morsa del c.d. “pizzo”. La vittima, titolare di una azienda di autotrasporti di Belpasso, dal 2012 era obbligato a pagare, pena gravi ritorsioni, una somma a cadenza quadrimestrale equivalente a 1000 euro. I  carabinieri,  ieri  dopo una serie di pedinamenti e servizi di osservazione hanno messo la parola fine all’atto criminale arrestando il FARO che, bloccato e perquisito, è stato trovato con 1.200 euro in tasca ricevuti poco prima direttamente dalle mani dell’estorto. I carabinieri in casa del soggetto in casa, previa perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato 5 proiettili calibro 38 special, probabilmente utilizzati per le missive minatorie da inviare alla vittima di turno. la Procura Distrettuale di Catania alla luce delle pregresse risultanze investigative ha disposto il fermo degli altri tre indagati, che venivano prontamente tratti in arresto. Tutti gli arrestati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria sono stato rinchiusi nel carcere di Catania Bicocca.


Catania –  Mazzei e “cosa nostra”: polizia esegue 17misure cautelari, anche per figlio Sebastiano. La  Polizia di Stato, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa delle misure cautelari nei confronti di 17 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, furto, ricettazione ed altri reati, con l’aggravante di avere commesso i fatti avvalendosi delle condizioni previste dall’art.416 bis c.p. ed al fine di agevolare l’attività dell’organizzazione mafiosa. La misura cautelare, eseguita dalla Squadra Mobile di Catania nei confronti della famiglia Mazzei - “Carcagnusi”  ritenuta inserita in Cosa nostra e legata ai corleonesi, ha consentito di decapitare i vertici della cosca, tra cui il reggente Sebastiano MAZZEI, inteso “Nucciu ‘u carcagnusu”, figlio del boss detenuto MAZZEI Santo. I particolari dell’operazione illustrati nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici della Procura della Repubblica di Catania.


Catania - 1 arresto per prostituzione e sfruttamento con voodoo. Poliziotti della Squadra Mobile - Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione”, in collaborazione con uomini della Squadra Mobile Torino, hanno arrestato la cittadina nigeriana Faith OMORUYI 26enne  intesa “Joy”, sottrattasi alla cattura lo scorso 24 ottobre a seguito di ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa il  26 settembre 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, a carico di lei stessa e di altre 14 persone ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovanissime donne di nazionalità nigeriana, del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento della prostituzione – (operazione “Skin Trade”).  Faith OMORUYI espletate le formalità di rito è stata associata presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino.

Catania – Polizia scopre tratta umani per prostituzione e sfruttamento con voodoo: 15 arresti. La  Polizia di Stato, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha in corso di esecuzione un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 15 persone di nazionalità nigeriana ritenute responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovanissime donne di nazionalità nigeriana, del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento della prostituzione. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno evidenziato l’esistenza di più organizzazioni criminali, con basi operative in Nigeria, in Libia, nella città di Catania, in Campania ed in altre città del Nord Italia. I malfattori  reclutavano in Nigeria giovani donne le quali, dopo essere state sottoposte a rito “voodoo” ed avere contratto un debito, venivano trasferite dapprima in Libia, quindi condotte a bordo di imbarcazioni in Italia. I particolari dell’operazione illustrati nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici della Procura della Repubblica di Catania.


Caltagirone Sindaco, 2 assessori ed altri funzionari tra 11 indagati per cooperative sociali a Mineo.  Il Procuratore della Repubblica di Caltagirone, dott. Giuseppe Verzera ed il Sostituto Procuratore, dott.ssa Anna Andreatta, a conclusione di un’articolata attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Sezione di P.G della Procura, hanno notificato l’avviso conclusione indagini a carico di 11 soggetti, indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata ad acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo delle cooperative sociali presenti nel territorio di Mineo e di lavori e servizi pubblici affidati dal Comune di Mineo alle cooperative sociali riconducibili a Paolo Ragusa, nel periodo compreso tra l’ottobre 2013 e agosto 2015. Tra gli indagati figurano appunto Ragusa Paolo, il Sindaco di Mineo, avv. Anna Aloisi, due ex assessori, un ex consigliere comunale, dirigenti e impiegati del Comune di Mineo ed alcuni dipendenti di cooperative che svolgevano prestazioni per conto di Paolo Ragusa.  Oltre all’associazione a delinquere sono stati contestati diversi reati di concussione, corruzione, abuso d’ufficio e falso.


Catania – 66enne spara con fucile clandestino contro intrusi in fondo agricolo a Sigonella, 1 ferito: 1 in manette.  La  Polizia di Stato ieri, ha tratto in arresto Pietro MUZZICATO  66enne, in quanto ritenuto responsabile di detenzione e porto illegale di armi da fuoco (di cui una clandestina), munizionamento, e lesioni gravi. Agenti della Squadra Mobile - Sezione “Reati contro la Persona”, la tarda serata dello scorso 13 ottobre, si erano recati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Vittorio Emanuele” laddove, poco prima, era giunto R.S. 55ennegià noto, al quale i sanitari di turno avevano diagnosticato una ferita d’arma da fuoco alla gamba sinistra, giudicata guaribile con prognosi di gg. 30. Gli  investigatori all’esterno del nosocomio avevano notato parcheggiata un’auto Fiat Panda, intestata alla moglie di  R.S. La macchina presentava 2 fori d’arma da fuoco sulla fiancata posteriore lato sinistro e tracce di sangue  sul sedile posteriore. Gli investigatori, completati i rilievi condotti da personale del gabinetto Regionale di Polizia Scientifica hanno  sequestrato l’auto. I poliziotti della Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Catania,  hanno  subito avviato l’attività investigativa al fine di chiarire i contorni della vicenda ed individuare l’autore del delitto. Gli  investigatori, sulla scorta delle prime, frammentarie, indicazioni fornite della vittima, che aveva riferito genericamente di essere stato ferito da un colpo di fucile mentre si trovava in una zona di campagna nei pressi della base NATO di Sigonella, in compagnia di altro soggetto (del quale non forniva le generalità), hanno avviato le ricerche di tracce riconducibili all’evento criminoso che si protraevano per l’intera notte. Il posto teatro del fatto di sangue veniva individuato in un fondo agricolo ricadente in agro di Belpasso (CT), nei pressi della citata base americana,  dove ad esito di mirato sopralluogo, eseguito con l’ausilio di personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, venivano rinvenuti e sequestrati 1 bossolo di fucile cal.12,  1 paio di occhiali da vista (caduti alla vittima) e tracce di sangue. Le attività investigative portavano ad escludere un coinvolgimento del proprietario del fondo dove era avvenuto il fatto criminoso. I poliziotti pertanto hanno esteso le ricerche   ai terreni attigui. I tutori dell’ordine, in un fondo agricolo confinante, hanno rinvenuto e sequestrato un’altra cartuccia di fucile calibro 12, del tutto simile a quella già trovata sul posto dove era avvenuto il ferimento. Il proprietario del terreno veniva identificato per Pietro MUZZICATO e pertanto gli investigatori si sono recati presso l’abitazione del soggetto, ubicata nella zona centrale della città di Catania. MUZZICATO è stato rintracciato nel pomeriggio di ieri nei pressi dell’abitazione, ed alla vista degli investigatori, ha tentato invano di eludere il controllo ma è stato bloccato. Il 66enne agli agenti della Sezione “Reati contro la Persona” spontaneamente ha dichiarato le sue responsabilità facendo rinvenire 1 fucile calibro 12, illegalmente detenuto presso la sua abitazione, ed 1 ulteriore fucile calibro 12, con matricola abrasa, che lo stesso  teneva in un garage di sua pertinenza ( in altro stabile, anch’esso del centro cittadino). Le due armi da fuoco sono state sequestrate con un cospicuo munizionamento, per fucile ma anche per pistola. MUZZICATO è stato dichiarato in   arresto in flagranza di reato per   detenzione e porto illegale di armi da fuoco ed anche clandestine, e condotto presso gli Uffici della Mobile. Il 66enne, nel corso di interrogatorio innanzi al P.M. della locale Procura della Repubblica, alla presenza di un legale, ha reso  ampie dichiarazioni confessorie, asserendo di aver sparato, utilizzando il fucile con matricola abrasa caricato a pallini (rinvenuto presso il garage), all’indirizzo di R.S. poiché questi, unitamente ad altri soggetti, si era arbitrariamente introdotto nel fondo di sua proprietà verosimilmente per asportare un mezzo meccanico ivi presente. MUZZICATO espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania7 misure, 1 ricercato, Polizia da collaboratori giustizia localizza gang pusher a Librino “Operazione Grimaldi Square”. I tutori dell’ordine di mattina su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti di  7 persone, traendo in arresto: Carlo BURRELLO 22enne; Salvatore CONTICELLO  23enne; Carmelo DI STEFANO 24enne; Piero Natale RUSSO 20enne; Vittorio Cristian RUSSO 24enne  già detenuto; Gioacchino STRANO 20enne, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio delle medesime. La misura cautelare ha accolto gli esiti di indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Criminalità Organizzata -nell’arco temporale giugno-settembre 2014, che hanno consentito di individuare un fiorente traffico di sostanza stupefacente nel popolare rione di Librino, con epicentro fra i palazzi ubicati in viale Grimaldi 6 e 7, ove era stata allestita una “piazza di spaccio” gestita da Carlo BURRELLO, al quale è stato contestato il ruolo di promotore e organizzatore.  Le indagini hanno evidenziato che l’attività illecita, di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina, era organizzata in veri e propri turni, con pusher, vedette e persone deputate al rifornimento della “piazza di spaccio”, che si alternavano per tutta la giornata. Lo smercio della sostanza stupefacente, ceduta a singole dosi o in “pezzature” più grandi, poteva fruttare,giornalmente, anche sino a 10.000 euro. Le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Davide SEMINARA e Salvatore CRISTAUDO hanno consentito di individuare i responsabili di questa piazza di spaccio in Dario CARUANA, Giovanni CARUANA e Giuseppe NICOLOSI, già tratti in arresto, per tali fatti, lo scorso mese di giugno con l’operazione di p.g. denominata Chartago. Le  indagini svolte nell’ambito del procedimento si sono incentrate invece sull’attività tecnica di intercettazione che ha consentito di individuare il gestore/coordinatore (operativo) della piazza di spaccio (Carlo BURRELLO) nonché i pusher e le vedette. La piazza di spaccio veniva rifornita in via esclusiva dal noto Andrea Luca NIZZA 29enne, latitante, insediato nel quartiere e facente parte della compagine mafiosa Santapaola-Ercolano. La polizia nel corso delle indagini, nella “piazza di spaccio” ha effettuato alcuni arresti in flagranza di reato e sequestrata  sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana.Gli agenti nel corso delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno dell’abitazione di Gioacchino STRANO Junior hanno rinvenuto e sequestrato n.46 involucri cd. “stecche” contenenti marijuana. Uno dei destinatari della misura restrittiva risulta irreperibile ed è attivamente ricercato. Espletati gli adempimenti di rito, gli arrestati sono stati associati presso le locali Case Circondariali di “Bicocca” e “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Aci Catena CT- DIA Catania ammanetta Sindaco, pres commissione bilancio ed imprenditore: “corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio”. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia, nella mattinata, in esecuzione di provvedimenti emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, a conclusione di complessa ed articolata attività d’indagine,  hanno proceduto al fermo di 3 soggetti ritenuti responsabili del delitto continuato di  “corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio”. I tre fermati sono: Ascenzio Maria Catena MAESANO 56enne nato e residente ad Aci Catena in via F. Strano nr. 52. attualmente Sindaco del Comune di Aci Catena, incarico ricoperto 2012 ed in precedenza per due mandati nel periodo compreso tra il 1999 e il 2008;  Orazio BARBAGALLO,  77enne nato e residente ad Aci Catena in via Galileo Galilei nr. 21,   attualmente consigliere Comunale di Aci Catena, Presidente della 1^ Commissione Consiliare Bilancio e Finanze, già funzionario del comune di Aci Catena – Dirigente Area Economica Finanziaria fino all’anno 2010; Giovanni CERAMI 69enne nato a Catania, residente ad Aci Catena in via Dei Ciclopi nr. 54, di fatto domiciliato a Mascalucia via Etnea nr. 409, imprenditore, dal 2004 Direttore Generale della HALLEY CONSULTING S.p.A., in precedenza, dal  3 settembre 2001 al 25 febbraio 2003 amministratore unico della S.r.l. HALLEY (oggi ETNO DATA INFORMATICA E SERVIZI S.r.l.). Gli episodi di corruttela hanno riguardato il rinnovo del contratto di  fornitura, in favore del Comune di Aci Catena (CT), del servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software ed hardware e l’aggiudicazione del progetto esecutivo denominato “Home Care” finanziato dall’Unione Europea per l’importo di 252.000 euro alla società  HALLEY CONSULTING SpA. Gli investigatori avrebbero appurato che a seguito dell’emissione di tali atti illegittimi,  sarebbe stata consegnata da Giovanni CERAMI ad Orazio BARBAGALLO una somma di 15.000 euro a titolo di tangente, che quest’ultimo avrebbe provveduto a ripartire in parti uguali, poco dopo averla ricevuta, con il Sindaco Ascenzio MAESANO.  Tale somma avrebbe costituito l’ennesimo pagamento effettuato dal CERAMI in favore dei due pubblici funzionari, che erano soliti ripartire a metà gli illeciti profitti. Gli  uomini della D.I.A. da tempo avevano rivolto l’attenzione investigativa nei confronti del primo cittadino e dei suoi collaboratori più stretti che lo coadiuvavano nella gestione amministrativa dell’ente che questi rappresentava, analizzando una serie di contratti stipulati dallo stesso.  La mattina del  4 giugno MAESANO e BARBAGALLO si sentivano telefonicamente concordando di vedersi di lì a poco, utilizzando un linguaggio criptico. Il tenore della conversazione ha permesso  agli investigatori della D.I.A. di comprendere la natura illecita dell’incontro. Gli inquirenti hanno appurato difatti che trascorso un breve lasso di tempo dalla telefonata, i due si sarebbero incontrati e, dopo aver adottato ogni precauzione al fine di non essere intercettati o filmati, si sarebbero recati in area di campagna lontano da “occhi indiscreti” e lì avrebbero proceduto alla ripartizione della tangente dell’ammontare di 15.000 euro. Gli uomini della DIA, nonostante le cautele adottate dai due pubblici amministratori, hanno intercettato i 2 in modo inequivocabile  e cristallino, tanto da consentire agli investigatori di risalire alla dinamica dei fatti delittuosi commessi. L’indagine ha offerto ulteriori elementi di interesse investigativo tutt’ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Con riferimento alla figura del primo cittadino, va rappresentato come questi abbia ricoperto per lungo tempo incarichi nell’ambito della Pubblica Amministrazione; difatti Ascenzio MAESANO è stato: eletto Sindaco del Comune di Aci Catena (CT) il    6 maggio 2012 e nominato tale il 23 maggio 2012, con il Popolo delle Libertà; dal  1 giugno 2008 al 22 maggio 2012, Assessore Politica Finanziaria della Provincia di Catania, con il Popolo delle Libertà; dal 13 giugno 2004 al 01.04.2008, Sindaco del Comune di Aci Catena (CT), con Liste Civiche ascritte al Centro Destra; dal 1999 al 2004, Sindaco del Comune di Aci Catena (CT); dal 1994 al 1999, Presidente del Consiglio Comunale di Aci Catena (CT); dal 1990 al 1993, Consigliere del Consiglio Comunale di Aci Catena (CT). I tre fermati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza  a di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria catanese.


Adrano  CT - Lite tra ambulanti abusivi filmata mentre 77enne accoltella 15enne in prognosi riservata. L’episodio si è  verificato ieri sera in piazza Diaz ad Adrano.  I contendenti erano : un  anziano col figlio su Moto Ape piena di frutta e verdura da lato e dall’altro una famiglia di romeni padre, figlio e zio intenti a vendere castagne. I  militari adraniti secondo la ricostruzione fatta sembra che il 77enne abbia iniziato a discutere animatamente con i romeni responsabili, a sua insindacabile opinione, di avere invaso lo spazio di vendita “riservato” alla sua moto ape. Il pensionato al culmine del diverbio non avrebbe esitato a tirare fuori 1 coltello e conficcarlo nell’addome del minorenne anch’egli partecipante alla discussione. I soccorritori hanno chiesto   aiuto al 112. Il minore è stato soccorso in elicottero e trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania dove i medici del nosocomio, dopo le cure d’urgenza,  hanno diagnosticato una “ferita penetrante in addome” e ricoverato il giovane in prognosi riservata. Due  pattuglie dell’Arma, una della locale Stazione e l’altra dalla Compagnia di Paternò sono giunte sul posto per l’indagine. Il  veloce sopralluogo e l’acquisizione di testimonianze con l’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza puntate sulla zona hanno completato il quadro.  Uno  dei filmati ha evidenziato l’accaduto ed il responsabile che  sferra  il fendente, pulisce il coltello con una busta di plastica e  l’affida  ad una terza persona, in corso di identificazione, allontanandosi a piedi. Il coltello è stato ritrovato e sequestrato in una strada adiacente la piazza mentre il reo rintracciato nei pressi di Via Catena  dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di tentato omicidio. 


Catania S.Cristoforo, CC bloccato pusher: droga lanciata da balcone. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari il catanese Giovanni GERMANA' 22enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri, di sera durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere San Cristoforo, hanno notato il giovane, già conosciuto, sostare sul balcone della sua abitazione. Il personaggio avrebbe lanciato, in più occasioni, involucri di carta stagnola ad 1 individuo in via Trovatelli e quest’ultimo a sua volta, è stato visto, cedere le bustine ad occasionali acquirenti in transito per quella via. I militari sono immediatamente intervenuti sorprendendo il 22enne, ancora a casa, nel bagno tentava di disfarsi di 14 involucri contenenti complessivamente 70 grammi di marijuana, rinvenuti nel tubo di scarico del water. Il fermato, inoltre, è stato trovato in possesso di 1 involucro di marijuana del peso di 4 grammi, che teneva nascosto negli slip, e la somma contante di 75 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Le indagini sono ancora in corso al fine di identificare il complice sfuggito alla cattura. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Palloncini di vernice contro Agenti in corteo studenti da elementi Centri Sociali, nessuno scontro. I poliziotti hanno controllato la manifestazione che si è conclusa senza incidenti.  Il  corteo di studenti  si era snodato dal viale XX Settembre fino a giungere al viale Vittorio Veneto dove, lo sbarramento predisposto per garantire che i manifestanti si fermassero al punto previsto come fine del corteo ha impedito ai manifestanti, tra i quali alcuni appartenenti ai Centri sociali catanesi, di oltrepassare l’incrocio con la via Vicenza. Palloncini  pieni di vernice, diretti verso i mezzi del X Reparto Mobile, sono volati dalle file del corteo ma, nonostante ciò, i poliziotti hanno mantenuto nervi saldi e la manifestazione si è conclusa nel migliore dei modi, senza  contatto tra i dimostranti e le Forze dell’Ordine. Uomini della Digos hanno avviato indagini, per identificare gli autori dei “lanci”, immortalati nelle videoriprese che sono state effettuate dal personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica presente sul posto.


CataniaIdentificati da video e tatuaggi due per 6 rapine a fine luglio in Farmacie. I  Carabinieri e la Polizia di Stato di mattina  su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania hanno tratto in arresto i già noti: Nunzio DI STEFANO 50enne  ; Giovanni RAGUSA 44enne, già detenuto per altra causa, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere emessa il  22 settembre 2016 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina plurima aggravata e detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Le indagini, dirette dalla Procura Distrettuale della Repubblica e svolte da personale della Squadra Mobile della Questura di Catania e del Reparto Operativo dei Carabinieri, hanno permesso di acquisire univoci e concordanti indizi di reità a carico di   Nunzio DI STEFANO e Giovanni RAGUSA in ordine ai seguenti episodi delittuosi:  rapina aggravata consumata a  Catania il 15 luglio 2016 in danno di una parafarmacia; rapina aggravata consumata in Catania il 18 luglio 2016 in danno di una farmacia; rapina aggravata consumata in Viagrande il 22 luglio 2016 in danno di un cliente all’interno di una farmacia;  rapina aggravata consumata in San Giovanni La Punta il 22 luglio 2016 in danno di una farmacia; rapina aggravata consumata in Catania il 22 luglio 2016 in danno di una farmacia; rapina aggravata consumata in Catania il 22 luglio 2016 in danno di una farmacia. Gli investigatori hanno acclarato che  lo scorso mese di luglio in Catania e provincia sono state perpetrate una serie di rapine commesse ai danni di farmacie e parafarmacie, quattro delle quali commesse nello stesso giorno in orario pomeridiano - serale. Gli inquirenti hanno appurato che a commettere i reati erano sempre in 2 per tutti gli episodi registrati ed adottavano il medesimo modus operandi. I malfattori infatti, giungevano nei pressi degli esercizi presi di mira a bordo sempre dei medesimi mezzi e, indossando il casco protettivo, sotto la minaccia di 1 pistola si impossessavano dell’incasso, allontanandosi velocemente. il bottino realizzato dai malviventi complessivamente ammontava  a circa 2.000€.  Le investigazioni, dirette dalla Procura della Repubblica e condotte in stretta sinergia da Polizia e Carabinieri, hanno permesso di raccogliere elementi di prova a carico di Nunzio DI STEFANO e Giovanni RAGUSA che sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria. Lo  studio dei numerosi filmati acquisiti dagli impianti di video-sorveglianza delle farmacie è risultato determinante per l’individuazione dei due rapinatori.  L’abbigliamento, i caschi ed i capi indossati dai rapinatori in occasione delle rapine, nonchè alcuni tatuaggi sull’avambraccio di 1 dei rapinatori, hanno permesso la loro certa identificazione.  Il  provvedimento Giovanni RAGUSA è stato notificato in carcere dove era detenuto per altra causa.


S.G. La Punta CT- Sorvegliato Speciale ai domiciliari per evasione domiciliare commessa nel 2015. I Carabinieri della Stazione di San Giovanni La Punta (CT) hanno arrestato Marcello SANTITTO 41enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il personaggio è ritenuto responsabile di evasione dai domiciliari, reato commesso a San Giovanni La Punta il 28 maggio 2015, periodo in cui era sottoposto alla misura restrittiva, dovrà scontare la pena residua di 1 mese e 20 giorni di reclusione. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCC identificati 3 rapinatori. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal   Tribunale di Catania nei confronti Massimo CATANIA 46enne e Carmelo,DI MAURO 51enne entrambi catanesi.  I due con l’aiuto dell’amico   Benedetto COSTANZO 25enne arrestato per lo stesso motivo il 14 gennaio scorso, tra ottobre e novembre dell’anno scorso, hanno messo a segno 3 rapine a mano armata in danno degli uffici postali di Piazza Santa Maria del Carmelo a Catania e  Piazza Tivoli a Tremestieri Etneo nonché in un deposito di prodotti dolciari di Via SS. Trinità sempre a Catania.  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante a conclusione di un’incessante indagine, attraverso una scrupolosa ricostruzione delle scene del crimine (analisi filmati-testimonianze e comparazioni somatiche),  sono riusciti a rappresentare un quadro probatorio a carico dei soggetti. Il lavoro dei militari è stato recepito in toto dall’Autorità Giudiziaria, ed ha consentito all’ufficio del  G.I.P. del Tribunale etneo di emettere una prima ordinanza di custodia cautelare in carcere a gennaio scorso nei confronti del 25enne ed ora nei confronti degli altri due complici.  Il 46enne, già domiciliari per altra causa, è stato rintracciato nella sua abitazione ed associato nel carcere di Piazza Lanza, mentre al 51enne il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri della Compagnia di Gallarate (VA) nel carcere Busto Arsizio (VA), dove lo stesso è ristretto per altra causa.


S.Maria Licodia CT - Dai servizi sociali in carcere per evasione nel 2011. I Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia (CT) hanno arrestato Lorenzo SPINA 29enne del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il giovane, già affidato ai servizi sociali, dovrà espiare la pena di 11 mesi e 24 giorni di reclusione poiché ritento responsabile di evasione, reato commesso il 18 novembre 2011 periodo in cui era sottoposto ai domiciliari. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - 16enne spara in faccia a vicino di casa, bloccato da CC con pistola ancora calda.  Un  minore autore di tentato omicidio è stato fermato, ieri 18:20,  in Piazza Federico di Svevia,  da una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Piazza Dante, impegnata in un servizio di controllo del territorio, transitando per via Plebiscito. I militari hanno notato in direzione Piazza Federico di Svevia un giovane che a passo sostenuto, quasi di corsa, mal celava un atteggiamento sospetto, il passo era gravato da un peso sul fianco,  e lo proteggeva con le mani. I militari hanno deciso di fermare il giovane  il quale una volta approcciato, si è mostrato nervoso al punto da tremare: ad un primo controllo sulla sua persona. Il  fermato presentava, appesa alla cinta dei pantaloni, una pistola Beretta cal. 9x21, con la canna ancora calda, odorante di polvere da sparo combusta, ed il colpo in canna. Il giovane è stato condotto in caserma a Piazza Dante per le verifiche del caso. I carabinieri, nel corso dei primissimi accertamenti, condotti con il supporto investigativo, tecnico e specializzato del personale del Nucleo Investigativo di Catania, hanno acclarato che pochi minuti prima il minore aveva esploso cinque colpi di pistola, a distanza ravvicinata, contro un 29enne, catanese, per poi cercare di rintanarsi a casa, distante poche centinaia di metri. La fuga verso la sua “area protetta” è stata però interrotta dall’iniziativa e dall’intuito dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Piazza Dante. Il  16enne, nei minuti in cui in caserma, calata  un po’ la tensione e l’adrenalina,  si è aperto con gli inquirenti, confessando il gesto da lui motivato in prima battuta come frutto di dissidi tra i nuclei familiari di appartenenza suo e della vittima, pressoché vicini di casa (pochi numeri civici infatti separano le residenze delle due famiglie, nel cuore del quartiere di San Cristoforo).  Gli investigatori della Polizia di Stato, intervenuti sulla scena del crimine in Piazza Castello hanno rinvenuto sequestrandoli 5 bossoli del tutto compatibili con l‘arma trovata addosso al minorenne, il cui furto era stato denunciato nel 2014 da un vigile urbano della provincia di Messina. l’arresto è scattato per il minore accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco, ed è ora associato nel centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i minorenni di via R.Franchetti. La vittima, nonostante sia stata attinta da numerosi colpi, uno dei quali addirittura in viso (ha trapassato le guance), non è in pericolo di vita, ed è ricoverata nell’Ospedale Vittorio Emanuele.


Trecastagni CT Diverbio e coltellate ad imprenditore, 1 condannato ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni (CT) hanno arrestato ai domiciliari Salvatore CANNAVO’ 60enne, del luogo, su ordine esecuzione per pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica di Catania. Il soggetto dovrà scontare la pena di 10 mesi di reclusione per lesioni personali e porto illegale di arma. Il 60enne,   il 10 febbraio 2013 a Pedara, aggredì il suo datore di lavoro, un imprenditore edile di 52 anni, dopo un’accesa discussione scaturita per motivi economici colpendolo con un coltello con diversi fendenti. L’aggressore fu bloccato e disarmato dai Carabinieri della locale Stazione intervenuti immediatamente sul posto. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.


Belpasso CT- Truffa: “elettricista” a commessa finge credito ed incassa, CC  denunciato truffatore seriale. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT) hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania un 48enne, di Biancavilla, già gravato da pregiudizi penali, per truffa aggravata. Il soggetto di mattina, si era presentato in un negozio del centro cittadino di Belpasso (CT) e, fingendosi elettricista, si è rivolto alla commessa chiedendo la somma di 100 euro per una prestazione lavorativa effettuata, ma in realtà mai fatta, per conto del suo titolare. Il truffaldino al fine di raggirare e convincere la ragazza a consegnargli il denaro ha addirittura inscenato una telefonata col proprietario del negozio. L’impiegata, per quanto titubante, vista l’insistenza del soggetto gli ha consegnato la somma richiesta, ma quando il malfattore è uscito dal negozio ha subito  telefonato al datore di lavoro comunicando quando accaduto. La  vittima, resasi conto della truffa subita, ha immediatamente telefonato al 112 denunciando il fatto e fornendo un’accurata descrizione del reo. Una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, che gravitava in zona, è intervenuta subito rintracciando e bloccando il 48enne in via Roma nei pressi del negozio.  La somma di denaro truffata è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. I  militari hanno accertato che il maldestro solo nel 2016 è stato denunciato per truffa ben 8 volte, adoperando sempre lo stesso modus operandi.   L’impostore, in particolare, si apposta fuori dai negozi e sceglie le sue vittime, in prevalenza giovani commesse.  Il personaggio, dopo aver accertato che non c’è il titolare, entra nel negozio e spacciandosi per un elettricista pretende dall’impiegata delle somme di denaro, spesso dai 80 a 100 euro, per delle presunte prestazioni eseguite per conto del proprietario del negozio, col il quale finge di parlare al telefono per convincere la vittima a pagare.


Paternò  CT Assinnata, CC 1 in manette per droga. I Carabinieri della Stazione di Paternò (CT) hanno arrestato nella flagranza Domenico ASSINNATA 26enne del luogo, esponente dell’omonima consorteria mafiosa ritenuta vicina al clan ”Santapaola”, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione aggravata. I militari, di sera  durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio, hanno notato il personaggio, già conosciuto, in Piazza Parco del Sole defilarsi nei pressi di una scuola e nascondere un sacchetto di plastica in un’aiuola. I Carabinieri sono intervenuti bloccando il 26enne, che ha tentato di allontanarsi velocemente, recuperando la busta contenente 208 grammi di marijuana, suddivisa in 111 dosi, già confezionate e pronte per smerciate nel “mercato” paternese nel fine settimana. I tutori dell’ordine successivamente hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del fermato rinvenendo 2 bilancini elettronici, 2 trita erba utilizzati per preparare le dosi di stupefacente ed 1 PC, completo di monitor e stampante, risultato rubato all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania. La droga, i trita erba ed i bilancini di precisione sono stati sequestrati. Il PC recuperato sarà restituito ad un responsabile dell’Azienda Sanitaria. L’arrestato è stato associato nel  carcere di Piazza Lanza a Catania, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. L’arresto del giovane arriva a circa un anno di distanza dal famoso “Inchino e Dondolamento” ricevuto in occasione dei festeggiamenti di Santa Barbara a Paternò (CT). In quella circostanza la processione in onore di Santa Barbara, Patrona della città, si era fermata e inchinata davanti casa del noto personaggio, mentre alcuni altoparlanti mobili riproducevano la colonna sonora del Padrino. Il tutto ripreso in un video, successivamente diffuso sui social network. I militari dell’Arma a seguito dell’episodio, avevano notificato ai comitati organizzativi dei “Cerei” delle categorie dei “dipendenti comunali” e degli “ortolani” il divieto di partecipare, emesso dal Questore di Catania su proposta del Comando Provinciale  Carabinieri di Catania, alle manifestazioni religiose in onore di Santa Barbara, dal 03.12.2015 al 05.12.2015. La vicenda è stata discussa dalla Commissione Regionale Antimafia nell’Aprile scorso in una trasferta a Catania.


CataniaPanificio  evita contatore, collegato direttamente a rete elettrica. Poliziotti in servizio di “volante” del Commissariato San Cristoforo, a ieri mattina, seguito di controllo amministrativo in un esercizio di panificazione nella titolarità di tale P.M.34enne, hanno notato che da 1 foro praticato sulla parete dell’area di lavorazione del pane, passava 1 cavo elettrico proveniente dall’esterno. Gli agenti insospettiti, hanno chiesto l’intervento di 1 squadra di operatori Enel. Gli esperti hanno effettuato un attento controllo della rete elettrica, ed accertato che nella limitrofa via Orfanotrofio, e precisamente al civico nr. 3, era stato effettuato 1 allaccio rudimentale dal quale aveva origine il cavo elettrico. Il filo, passando per il foro, alimentava l’esercizio pubblico.   Il  titolare dell’attività ha ammesso di essersi collegato abusivamente alla rete elettrica centrale evitando il contatore. Il panettiere P.M. è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto di energia elettrica.


Catania    DIA sequestra beni 700.000€ mafia a Randazzo. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal Primo Dirigente dr. Renato PANVINO, dalle prime ore della mattinata stanno eseguendo il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - su proposta avanzata dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, in sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania diretta dal Procuratore Carmelo ZUCCARO, nei confronti di Francesco ROSTA  74enne, ritenuto elemento di vertice della famiglia mafiosa “Ragaglia” egemone nel comune di Randazzo (CT) e collegata alla famiglia “Laudani” di Catania. ROSTA nel novembre del 2014,   era stato colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 3617/11 RGNR e nr. 2318/ RG GIP, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catania, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “Trinacium” nei confronti di  8 (otto) soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di appartenere ad una associazione per delinquere di stampo mafioso, riconducibile alla famiglia denominata “Ragaglia”, capeggiata da Claudio RAGAGLIA inteso “Il Direttore”, operante nel comune di Randazzo (CT) e collegata alla famiglia mafiosa “Laudani”, meglio noti come “Mussi i ficurinia” di Catania. Gli investigatori a ROSTA in particolare, oltre all’associazione mafiosa, avevano contestato i reati di sequestro di persona, minaccia aggravata, usura, furto aggravato, estorsione aggravata e continuata. Gli inquirenti dall’attività di indagine avevano appurato il ruolo di stretto e fidato collaboratore del RAGAGLIA, per conto del quale partecipava alle attività di usura e conseguente recupero forzoso crediti, furti ed estorsioni con il metodo del cd cavallo di ritorno, avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo mafioso e non esitando ad utilizzare le armi, come nel caso del tentativo di recupero delle somme di denaro prestate a tassi usurari ad un imprenditore, il quale veniva sequestrato e condotto in un casolare di campagna, dove veniva malmenato e minacciato con le armi, per poi essere rilasciato. Le indagini erano state avviate dalla denuncia di quest’ultimo che avevano portato all’emissione dei provvedimenti restrittivi. Francesco ROSTA, nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria, si era reso irreperibile, venendo tratto in arresto solo nel giugno 2015, ad esito di una complessa attività di indagine, nel comune di Licata (AG).La Quinta Sezione Penale del Tribunale della Libertà di Catania il  3 luglio 2015 ha concesso a Francesco ROSTA il beneficio degli arresti domiciliari. La DIA  a seguito della ricostruzione del profilo criminale del ROSTA, ed attraverso gli approfonditi accertamenti patrimoniali svolti dal personale, ha verificato la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati dallo stesso e dai componenti il proprio nucleo familiare. Tale complessa attività investigativa è stata condivisa dal Tribunale di Catania che ha disposto il provvedimento ablativo in corso di esecuzione, riguardante il sequestro di beni stimati in circa 700.000,00 euro, consistenti in: l’intero compendio aziendale della società “Azienda Agricola Bovini dell’Etna S.a.s. di Rosta Giuseppe”  con sede legale in Randazzo (CT), Via IV Novembre n. 66;  3  appezzamenti di terreni di cui uno con annesso fabbricato;una autovettura BMW X6; 4 conti correnti, 1 libretto deposito a risparmio, tenuti presso le Poste Italiane ed Istituti di Credito.


Catania  Donna con 4 kg droga in casa, CC  ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato nella flagranza una 45enne, catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, a conclusione di un’articolata attività info investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione della donna nel popolare quartiere San Giovanni Galermo rivenendo e sequestrando, abilmente occultati in un’anta della cucina, una busta contenente 4 kg di marijuana, di cui una parte già suddivisa in dosi pronte per smercio, 1 radio ricetrasmittente, 1 bilancino elettronico di precisione e vario materiale utilizzato per  confezionare la droga. L’arrestata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo.


CataniaMafia: Catturandi 3 arresti. Le manette sono scattate per Rosario Luca PRIVITERA 39enne, Antonio TAVOLACCI 43enne  e Mario LIONTI 41enne . La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Rosario Luca PRIVITERA  in esecuzione a ordine di carcerazione emesso il 19 settembre 2016 dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, dovendo espiare la pena di 3 anni, 10 mesi  e 20 giorni  di reclusione per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Piacenti) ed usura aggravata. Antonio TAVOLACCI è stato bloccato in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso in data 16 settembre  2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, dovendo espiare la pena di 3 anni, 11mesi  undici e 3 giorni di reclusione per  il reato di associazione mafiosa(clan Piacenti) ed usura aggravata. Mario LIONTI è stato ammanettato in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso il 16 settembre 2016 dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, dovendo espiare la pena di 4 anni di reclusione per  reati in materia di stupefacenti. I soggetti erano stati tratti in arresto dalla Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata “Squadra Catturandi” a seguito della sentenza, emessa il 13 gennaio 2011 dal GUP del Tribunale di Catania, divenuta definitiva a seguito della pronuncia dello scorso 15 settembre 2016 della Corte Suprema di Cassazione. I personaggi erano stati tratti in arresto dalla Squadra Mobile di Catania il  26 novembre 2009, nell’ambito dell’operazione “Morus”, in esecuzione di ordinanza cautelare in carcere, emessa il  20 novembre 2009 dal G.I.P.del Tribunale di Catania nei confronti di  25 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Piacenti intesi “ceusi”), associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, usura ed altri reati, aggravati dall’art.7 Legge 203/91.


Catania Droga in vano ascensore condominiale a in viale Moncada. Gli Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. ieri, in viale Moncada stavano procedendo al controllo di un soggetto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, quando hanno trovato lo stupefacente. I poliziotti entrati nello stabile, hanno notato che l’ascensore non era funzionante, ed  insospettiti, hanno deciso di approfondire il controllo recandosi al piano interrato (-1), scoprendo così che l’ascensore, privo di porta, era stato adibito a deposito di “pattume” in mezzo al quale, a seguito di accurata ispezione,  hanno rinvenuto, ben occultati, 2 cartucce “S&B” calibro 7.65 e 1 barattolo in vetro contenente 172 grammi di marijuana. Gli  agenti hanno proseguito l’ispezione, di tutte le parti condominiali accessibili, e giunti sul terrazzo dello stabile, hanno notato che dall’interno di uno degli sfiati d’aria del condominio, fuoriusciva una corda in nylon. I poliziotti hanno  sollevato la botola che copriva lo sfiato, e verificato che al cordino era allacciata una busta in plastica con all’interno 270 bustine plastificate e 32 involucri in carta stagnola, tutti contenenti marijuana del peso totale di 590 grammi nonché materiale utilizzabile per confezionamento delle dosi (98 buste in cellophane, 2 rotoli in carta d’alluminio e una bilancia di precisione. Il tutto è stato  sequestrato a carico d’ignoti.


Catania Su auto rubata con pistola giocattolo passamontagna e guanti in lattice: fuggono all’alt CC, presi.  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato nella flagranza tre giovani catanesi, Cristian ZAPPALA’  20enne, un 18enne ed un 21enne, per ricettazione, porto illegale di arma alterata e resistenza a Pubblico Ufficiale. Una  pattuglia, di notte  durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, in viale Kennedy ha imposto l’Alt ad una Ford Fiesta con a bordo tre giovani. Il conducente giunto in prossimità dei militari, anziché fermarsi, ha accelerato la corsa del mezzo. I carabinieri hanno avviato un breve e concitato inseguimento concluso in una rotatoria nelle vicinanze dove l’auto si è schiantata ed i tre sono stati bloccati.  La  Ford è risultata rubata alcuni giorni fa in una via del centro cittadino, i militari all’interno hanno rinvenuto 1 pistola giocattolo Olimpyc, cal. 38, priva di tappo rosso, 2 passamontagna e dei guanti in lattice, che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania -  Arsenale e droga sequestrati a Librino. La Polizia di Stato ha tratto in arresto Lorenzo GIUSTINO 39enne  già noto, perché ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale di armi da guerra clandestine, munizionamento e ricettazione delle medesime nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana. La  Polizia di Stato, nella notte nell’ambito di servizi eseguiti dalla Squadra Mobile nel popolare rione di Librino, ha sequestrato un arsenale di armi, tra cui micidiali fucili mitragliatori Kalashnikov, e 6 kg. circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina. I particolari dell’operazione resi noti nel corso di un incontro con i giornalisti presso la Sala Conferenze della Questura di Catania  - piazza Santa Nicolella. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga”, nel corso di mirati servizi svolti nel popolare rione di Librino, hanno eseguito la perquisizione nell’abitazione di Lorenzo GIUSTINO, ubicata in Viale Biagio Pecorino, rinvenendo e sequestrando 2  involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di gr.25. La perquisizione è stata estesa in un locale condominiale in uso esclusivo a Lorenzo GIUSTINO dove i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato: 1 pistola cal.9 con caricatore rifornito; 1 revolver cal.38 special rifornito; 15 munizioni cal. 9; 66 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr.750 circa; 1 bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente. Gli investigatori hanno quindi deciso di proseguire i controlli nei garage del medesimo stabile alla ricerca di altre armi e droga. I poliziotti in una cantina hanno, altresì, rinvenuto e sequestrato, a carico di ignoti: 4 fucili mitragliatori cal.7,62 completi di caricatori con complessive 106 cartucce, 2 pistole mitragliatrici, 3 fucili automatici cal.12, 2 revolver, 2 pistole cal.9x21 con caricatori riforniti con complessive 55 cartucce, 1 pistola cal.22 con caricatore rifornito con nr.10 cartucce, 1 pistola cal.9 con caricatore rifornito con 8 cartucce, 1000 munizioni di vario calibro, 3 giubbotti antiproiettile, 5 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di kg.5 lordi. Lorenzo GIUSTINO espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Catania - piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania CASERTA già preso in operazione “Titanic”  viola sorveglianza: Agenti  ai domiciliari.  Uomini  delle volanti ieri, nel quadro dell’intensificazione dei servizi di prevenzione disposti dal Questore di Catania, hanno arrestato ai domiciliari il catanese Pietro Franco CASERTA 47enne per violazione delle prescrizioni inerenti il regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il soggetto è stato sorpreso da agenti di una volante in compagnia di 3 personaggi noti nel territorio del comune di Misterbianco, inevitabile pertanto l’arresto.  Caserta su disposizioni del magistrato di turno è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di convalida e contestuale giudizio direttissimo. CASERTA era stato arrestato nell’ambito della nota operazione “Titanic” condotta dalla locale Squadra Mobile a fine anni “90, che portò in carcere oltre 100 affiliati della cosca Pillera-Cappello, a seguito della quale era stato condannato per traffico di stupefacenti ed associazione mafiosa.


Catania Studente trova portafogli pieno di banconote, lo consegna in Questura e poi al proprietario. Il gesto merita senz’altro la menzione. Lo studente  Fedele Conti,  giovane piazzese, nelle prime ore del  pomeriggio si è presentato ai poliziotti di presidio alla Questura con in mano un portafogli pieno di banconote appena ritrovato in via Sangiuliano. Il  portafogli, oltre al denaro contante, conteneva anche una carta di credito ed una patente intestata a un cittadino irlandese: grande la sorpresa di quest’ultimo quando – presentatosi in Questura per sporgere denuncia – si è visto riconsegnare il portafogli completo di documenti e denaro che, verosimilmente, aveva ormai dato per definitivamente perduto. Il giovane Conti ha potuto riconsegnarlo personalmente al turista, che per inciso è un funzionario della Polizia irlandese in pensione, evidentemente e positivamente sbalordito. Il giusto biglietto da visita per Catania, un plauso a un esemplare rappresentante di quella categoria di giovani – sempre più folta, in verità – che scelgono l’onestà quale scelta di vita. Il  Questore Marcello Cardona ribadisce :”La Questura acquisisce sempre più autorevolezza nel sociale, per essere punto di riferimento per tutti”.


Usurai telefonate intercettate

Catania - Prestiti ad usura gestiti da madre presunto boss Operazione Black tie”, 4 misure cautelari. Si tratta di: Concetta SALICI 61enne, Gaetano BELLIA 33enne già noto, in atto detenuto presso la casa circondariale di Catania - “Bicocca”, Giovanni SALICI 51enne già noto, Emanuela Valentina AQUILINO 28enne  per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari.  Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha in corso di esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di usura e tentata estorsione, con le aggravanti dell’art.7 L.203/91, per avere commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi e di avere commesso il reato in danno di soggetti che versavano in stato di bisogno. Le indagini hanno fatto emergere un vorticoso giro di  prestiti ad usura, gestito dalla madre di un boss dell’organizzazione Cappello - Bonaccorsi alla quale le vittime si rivolgevano per ottenere somme di denaro. Le medesime vittime venivano pesantemente minacciate in caso di ritardo nella restituzione degli interessi o della sorte capitale  La  Polizia di Stato,  all’alba di oggi, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa il  3 settembre 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di: Concetta SALICI, Gaetano BELLIA in atto detenuto presso la casa circondariale di Catania - “Bicocca”, Giovanni SALICI ed Emanuela Valentina AQUILINO  per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di usura e tentata estorsione, con le aggravanti dell’art.7 L.203/91, per avere commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi  e di avere commesso il reato in danno di soggetti che versavano in stato di bisogno. La misura cautelare ha accolto gli esiti di indagini tecniche, avviate nell’ottobre del 2015, su delega della D.D.A di Catania, nei confronti dei fratelli Gaetano ed Attilio BELLIA 37enni, ritenuti dagli investigatori noti esponenti del clan  Cappello - Bonaccorsi, entrambi tratti in arresto il 24 novembre 2015 nell’ambito della nota operazione “Revenge 5”. Gli inquirenti, già in quella sede, sebbene non fossero stati contestati specifici reati di usura, avevano evidenziato un giro vorticoso di denaro tra i fratelli e la madre Concetta SALICI, circostanza  che lasciava ritenere il loro coinvolgimento in quella fattispecie delittuosa, ulteriormente avvalorato dal rinvenimento, durante una perquisizione domiciliare eseguita nel luglio del 2013, di numerosi assegni post-datati privi dei beneficiari e di alcuni titoli cambiari. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile - Sezione Reati contro la Persona -hanno fatto emergere un vasto giro di prestiti ad usura, gestito da Concetta SALICI. La madre, avvalendosi del metus esercitato sulle vittime dai figli, dal loro carisma delinquenziale e dall’appartenenza alla suddetta famiglia, avrebbe coordinato l’attività illecita, con la collaborazione del figlio, Gaetano BELLIA, della convivente di quest’ultimo, Emanuela Valentina AQUILINO, nonché del fratello Giovanni SALICI.  Gli investigatori hanno appurato come il gruppo criminale in questione fosse dedito all’attività usuraia nei confronti di numerose vittime che, in conseguenza dello stato di bisogno in cui versavano (determinato da disagiate condizioni economiche) erano costrette a rivolgersi alla SALICI per ottenere somme di denaro, quantificabili in alcune migliaia di euro pro-capite, da restituire con interessi sino al 30% mensile. Gli usurai, in caso di eventuali ritardi nei pagamenti facevano seguire le minacce che sarebbero state poste in essere da Gaetano BELLIA e, talvolta, anche da Giovanni SALICI.   Le  intercettazioni avrebbero fatto emergere numerosi episodi di usura, ma nella misura cautelare ne sono contestati solamente tre, atteso che alcune vittime hanno volontariamente negato la loro sottoposizione alla pressione usuraia, consapevoli della potenziale denuncia per favoreggiamento alla quale sarebbero andati incontro, pur di non rendere dichiarazioni contro la famiglia SALICI-BELLIA. Gli investigatori, nel corso delle indagini, infatti, hanno indagato 7 persone per favoreggiamento personale per aver aiutato Concetta SALICI e Gaetano BELLIA ad eludere le investigazioni dell’Autorità, fornendo dichiarazioni non veritiere in occasione della loro escussione negli uffici della Squadra Mobile.Gli inquirenti   a SALICI, quale istigatrice, ed al figlio BELLIA Gaetano, quale esecutore materiale, hanno altresì contestato una tentata estorsione, poiché, in concorso tra loro, al fine di incassare le somme pretese a titolo di interessi e di restituzione della sorte capitale, avrebbero compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere una vittima di usura a versare il danaro richiesto, evento non verificatosi per l’intervento di personale della Squadra Mobile e per la decisione della medesima vittima di denunciare i fatti.  Il  G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di  1 destinatario della misura.  I poliziotti, nel corso delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno dell’abitazione di Concetta SALICI hanno rinvenuto e sequestrato un foglio manoscritto in cui erano annotate cifre e nominativi. La  donna aveva addosso 2 assegni indicanti l’importo, la firma del traente ma non l’indicazione del beneficiario, anch’essi sequestrati. I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato presso l’abitazione di Emanuela Valentina AQUILINO 1 altro assegno. Gli  arrestati espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le Case Circondariali di Catania - “Bicocca” e piazza Lanza. I particolari dell’operazione sono stati illustrati alle ore 10.15 nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso gli uffici della Procura della Repubblica di Catania siti in viale XX Settembre. L’operazione è stata denominata “Black tie”.


Catania CC preso 1 coltivatore 15 piante canapa indiana 19enne. I   Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania  Fontanarossa stanotte hanno arrestato nella flagranza un 19enne di Misterbianco (CT) per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di un servizio antidroga, hanno rinvenuto tra la vegetazione 15 piante di canapa indiana - altezza media 150 cm - nel fondo agricolo in uso al giovane disoccupato, ubicato in Via Santa Maria Goretti a Misterbianco. La droga del peso complessivo di circa 8 Kg  è stata sequestrata mentre l’arrestato posto ai domiciliari.


Adrano CT  - Polizia scopre piantagione marijuana: 83 arbusti. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano nel primo pomeriggio di ieri 12 settembre, nel quadro di specifici servizi antidroga, hanno individuato e sequestrato un’estesa piantagione di marijuana costituita da n.83 arbusti ad alto fusto già germogliati. L’illecita coltivazione, oggetto di una mirata e articolata attività investigativa, è stata scoperta in Contrada Poggio Chiuse e ha portato al sequestro – per adesso a carico di ignoti - di circa Kg. 40 di sostanza stupefacente, destinata al mercato locale e regionale. Proseguono le indagini per l’identificazione dei responsabili.


Catania Viola sorveglianza, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante di sera hanno arrestato, nella flagranza Sebastiano Danilo DI GIORGI 42enne, di San Gregorio di Catania,  poiché ritenuto responsabile della violazione delle prescrizioni relative alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a cui era sottoposto. Il soggetto che è stato individuato e fermato da una pattuglia del Nucleo Operativo in Piazza Cutelli a Catania, in attesa del giudizio per direttissima, è stato ristretto agli arresti domiciliari.


CataniaGuida senza patente già revocata, CC preso. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania di pomeriggio, hanno bloccato, nella flagranza, Salvatore CASTIGLIA   27enne catanese,  poiché ritenuto responsabile della violazione dei doveri concernenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. Il soggetto è stato fermato durante un posto di controllo alla guida di una Opel Astra senza la patente di guida poiché revocata al momento della sottoposizione alla misura preventiva. Il personaggio, in attesa del giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza. 


Catania –  Armi e munizioni, polizia ammanetta Signorelli. Agenti della Polizia di stato ieri, hanno tratto in arresto Angelo SIGNORELLI 41enne   per il reato  di detenzione illegale di armi da fuoco clandestine, munizionamento e ricettazione. Poliziotti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico di stupefacenti, hanno proceduto al controllo su strada di Angelo SIGNORELLI. I tutori dell’ordine ad esito del  controllo hanno trovato il SIGNORELLI  in possesso di 1 bilancino elettronico. I poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione presso l’abitazione dello soggetto,  nel popolare rione di San Leone, dove sono state rinvenute e sequestrate: 2 pistole semiautomatiche cal.9x21 con matricola abrasa; 1 pistola cal.7.65 con matricola abrasa; 6 caricatori riforniti; centinaia di munizioni cal. 9x21 e 7,65; 2 giubbotti antiproiettile.Gli agenti nell’androne del condominio di residenza del SIGNORELLI,  hanno  altresì, rinvenuto e sequestrato, a carico di ignoti, 1  busta contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 700 gr..Il  personaggio, espletate le formalità di rito,   è stato associato presso il carcere “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania  - CC presi 3 pusher in viale Grimaldi. I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno bloccato, nella flagranza: Gaetano BAGNATO 32enne, Orazio Massimo LITRICO 35enne e  Salvatore Alessandro CHIARENZA 31enne, tutti catanesi, ritenuti  responsabili in concorso di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  tre con ruoli perfettamente intercambiabili: vedette e pusher, spacciavano nei pressi del civico 10 di Viale Grimaldi, senza accorgersi di essere osservati dai carabinieri del Nucleo Operativo che poco dopo sono intervenuti bloccandoli ed ammanettandoli. Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire e sequestrare 10 dosi di “cocaina”,  100 grammi di “marijuana”,  già suddivisa in dosi e 200 euro in contanti incassati dalla precedente vendita della droga. I personaggi, in attesa del giudizio per direttissima, sono stati  trattenuti in camera di sicurezza.


Aci Catena  CT - Giardiniere “di mestiere” coltiva canapa indiana: CC  ai domiciliari.  Il  fiuto del pastore tedesco “Indic” del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), ed i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale, di pomeriggio nel corso di un servizio antidroga ad   Aci Catena (CT),  hanno rinvenuto nell’abitazione di un 34enne del luogo  e successivamente nelle due autovetture a lui in uso: 3  piante di canapa indiana - altezza media 1,20 m. – un  bilancino di precisione e 330 grammi di “marijuana” già essiccata e pronta per essere confezionata e smerciata. La droga ed il materiale sono stati sequestrati. L’uomo, posto in stato di arresto per coltivazione illecita e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, attenderà il giudizio per direttissima agli arresti domiciliari.


Mascalucia CT – CC, presi 2 coltivatori canapa indiana, 1 ai domiciliari. Si tratta di Carmelo RUSSO 37enne. I militari dell’arma della Tenenza di Mascalucia hanno messo in atto una serie di controlli che hanno consentito di portare a termine 2 distinte operazioni nel territorio di competenza, finalizzate al contrasto dello spaccio di stupefacenti. Carmelo RUSSO è finito in manette ai domiciliari, al quale i militari, perquisendo l’abitazione, hanno rinvenuto e sequestrato: 2 piante di canapa indiana  alte quasi 2 metri e del peso complessivo di kg.1, 2 barattoli in vetro contenenti circa 15 grammi di “marijuana” nonché  due dosi della medesima sostanza pronte ad essere smerciate. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato posto agli arresti domiciliari. I carabinieri hanno anche denunciato anche un personaggio già noto 19enne del posto, trovato in casa con 2 piante di marijuana - dell’altezza di cm.50 circa  ed alcuni grammi di marijuana ancora in fase di confezionamento. Per entrambi l’accusa è di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 


Catania -  Antidroga 2 arresti: 1 preso con oltre 15 kg droga ed 1 pusher. Si tratta di  Marco PUGLISI  41enne e Domenico VINCIGUERRA 24enne. Puglisi ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed hashish. Agenti della Squadra Mobile, nell’ambito di attività info-investigativa, svolta unitamente a personale del Commissariato di P.S. “Borgo-Ognina”, avevano appreso che un giovane incensurato, utilizzando un furgone Fiat Doblò, era solito spostare sostanza stupefacente occultandola all’interno del mezzo, dopo averla prelevata da un garage, ubicato nel quartiere di “Ognina”.I tutori dell’ordine hanno predisposto mirati servizi di osservazione e pedinamento svolti da personale degli uffici incaricati, finalizzati ad individuare il garage in questione dove si riteneva fosse detenuto un ingente quantitativo di stupefacente. Il  furgone ieri pomeriggio, è stato individuato innanzi ad un garage di uno stabile di Viale Alcide De Gasperi. I poliziotti hanno  atteso e dopo un prolungato servizio di osservazione, è stato visto giungere Marco PUGLISI che veniva sottoposto a controllo. Gli agenti ad esito di perquisizione, nell’intercapedine della fiancata anteriore destra del mezzo, hanno rinvenuto 3 bustine in cellophane termosaldate contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di grammi 45. La perquisizione veniva estesa al garage, all’interno del quale sono stati rinvenuti e sequestrati kg.15,860 di marijuana, contenuti in alcuni sacchi in plastica, e n.21 panetti contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo kg.2, nonché una bilancia elettronica e materiale per il confezionamento. Espletate le formalità di rito, il predetto è stato associato presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Uomini della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” nel corso della serata, hanno tratto in arresto: Domenico VINCIGUERRA 24enne, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Gli agenti, nel corso di predisposti servizi volti alla repressione dello spaccio di sostanza stupefacente, in via Capopassero, nel rione “San Giovanni Galermo”, hanno notato VINCIGUERRA nell’atto di cedere un involucro di colore bianco ad un giovane a bordo di autovettura.


Palagonia  CT Coltellate a  padre e fratello venuto in difesa: CC 1 in manette, tentato omicidio.  Sebastiano MAGGIORE 41enne, del posto, ieri sera in Piazza Del Popolo a Palagonia (CT)si  era avvicinato al padre ed al fratello in quel momento seduti al bar della piazza. Il personaggio dopo un breve conciliabolo si sarebbe  surriscaldato nell’animo. L’aggressore avrebbe iniziato a minacciare il padre alzando la voce. Il soggetto  sarebbe poi andato via quasi tranquillo, il momento di rabbia sembrava allontanarsi, e lui si era spostato dal luogo ma, dopo aver percorso una cinquantina di metri, è ritornato sui suoi passi e, colto da raptus,  avrebbe estratto 1 coltello dalla tasca iniziando a colpire all’addome il genitore. Il fratello, per difendere il padre, avrebbe afferrato una sedia del bar e percosso l’aggressore che, per niente fiaccato dai colpi, ha sferrato alcuni fendenti all’indirizzo del congiunto colpendolo sempre all’addome. Alcuni presenti hanno chiamato il 112. 2 pattuglie della locale Stazione Sul posto, oltre all’ambulanza del 118, allertata dall’addetto della centrale operativa, sono giunte per inseguire ed ammanettare l’esagitato che, nel frattempo, tentava di fuggire dal luogo dell’aggressione. I  militari in tasca hanno trovato il coltello  che è stato sequestrato, ancora intriso di sangue, utilizzato per colpire i familiari.  Il padre, 62enne, trasportato all’Ospedale di Militello in Val di Catania, è stato operato d’urgenza ed è  stato ricoverato in prognosi riservata. Il fratello, 25enne, trasportato in elicottero all’Ospedale Cannizzaro di Catania, è stato anch’egli sottoposto ad intervento chirurgico  all’addome ed è  ricoverato in prognosi riservata. L’arrestato, dopo aver ricevuto brevi cure per delle ferite al volto,  è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone (CT) con l’accusa di tentato omicidio.


CataniaCC 1 pusher ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari Prospero Salvatore RACCUIA 20enne, catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari, di pomeriggio durante un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio nel popolare quartiere San Cristoforo, hanno notato il giovane, già conosciuto, cedere delle bustine ad occasionali “clienti”, ricevendo del corrispettivo in denaro. I Carabinieri immediatamente intervenuti hanno bloccato il 20enne trovandolo in possesso di 15 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 37 grammi, 13 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 3 grammi, abilmente occultate all’interno di un accendino, e la somma contante di 75 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Paternò CT Spara ad automobilista in lite parcheggio, CC trovano arsenale in casa: 1 in manette. I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato, nella flagranza il paternese Gaetano CRISAFULLI  50enne per tentato omicidio e detenzione illegale di armi e munizioni. Il soggetto, ieri sera,  mentre si trovava all’angolo tra Via Venezia e Via Goffredo Mameli a Paternò, proprio sotto la sua abitazione,  si è accorto che un giovane, un 25enne del luogo, aveva appena parcheggiato l’auto nel posto macchina a lui riservato. Il personaggio dopo avere intimato in malo modo al giovane di togliere immediatamente l’auto dallo spazio riservato si è ulteriormente alterato faccendone scaturire una lite accesa. Il  50enne al termine ha estratto 1 pistola dalla cintola dei pantaloni esplodendo 1 colpo all’indirizzo della vittima  fortunatamente senza attingerla. Le  pattuglie del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Operativo, nel frattempo allertate da un passante al 112, sono giunte sul posto  riuscendo a bloccare ed ammanettare l’esagitato mentre stava tentando una inutile fuga. I  militari, dopo avere posto in sicurezza il soggetto, hanno avviato l’immediata perquisizione nella sua abitazione dove hanno rinvenuto e sequestrato : 1 pistola Star cal.22,  con matricola abrasa, 1 pistola David Automatic Pistol  cal. 22, con matricola abrasa, 1 pistola cal.22, con matricola abrasa, 1 pistola a tamburo cal.7,65, con matricola abrasa, circa 500 proiettili di vario calibro e tre caricatori con i proiettili inseriti. Le armi sequestrate saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici e per stabile se le stesse siano state utilizzate in pregresse azioni criminose. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.


Catania Polizia esegue mandato cattura EU per droga. Si tratta di Carmelo LUCA  38enne  destinatario di mandato di arresto europeo, emesso il 25 giugno 2016 dall’Autorità Giudiziaria di La Valletta (Malta) per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Il soggetto è stato arrestato da personale della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” in  piazza Mancini Battaglia, nel quartiere di Ognina. LUCA espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”. Il personaggio il ì 28 gennaio 2014, in località St.Julian’s, era stato tratto in arresto dalla polizia maltese per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, essendo stati rinvenuti, all’interno dell’autovettura Kia Picanto condotta dallo stesso, kg.20 circa di stupefacente (marijuana cocaina).


Catania Arma clandestina in casa a Villaggio Dusmet : 1 in carcere. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Antonio D’ARRIGO 39enne già noto, perché responsabile di ricettazione  e detenzione illegale di arma clandestina. Uomini  della Squadra Mobile - Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” nell’ambito di attività info-investigativa, avevano appreso che Antonio D’ARRIGO, nel proprio domicilio, al Villaggio Dusmet, detenesse un’arma da fuoco. Gli agenti ieri hanno effettuato i preliminari accertamenti,  ed hanno eseguito una perquisizione domiciliare ad esito della quale, abilmente occultata all’interno della veranda, veniva rinvenuta e sequestrata una pistola cal.38 con relativo munizionamento. Gli agenti nell’abitazione hanno  altresì  rinvenuto una barba posticcia. D’ARRIGO espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Catania – a “Piazza Lanza”. I poliziotti stanno svolgendo approfondimenti investigativi volti a verificare se, negli ultimi tempi, siano state perpetrate rapine ad opera di un soggetto con la barba e che abbia utilizzato un’arma del tipo simile a quella sequestrata.


Catania - Evaso dai domiciliari, preso dopo inseguimento. Si tratta di Salvatore CHISARI  34enne catanese.  Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P., nella nottata, durante il normale servizio di controllo del territorio, transitando per via Zia Lisa, hanno notato un soggetto all’angolo con via Madonna del Divino Amore e, che prima ancora di procedere al controllo, si dava alla fuga.  Il  soggetto dopo un inseguimento, è stato bloccato in una campagna lì vicina ed ha fornito false generalità al fine di non far emergere la reale condizione di persona sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Il soggetto è stato poi accompagnato presso la Polizia Scientifica dove è  emersa la reale identità, corrispondente a Salvatore CHISARI, catanese, di 34 anni. Il personaggio è stato tratto in arresto per il reato di evasione dalla detenzione domiciliare e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari.


 Catania  Polizia blocca donna con arsenale, esplosivi in auto: marito ai domiciliari. Il  grosso “colpo” è stato messo a segno ieri sera dai poliziotti della Squadra Volanti dell’UPGSP. L’intervento è nato come un “normale” controllo di un’auto, ma è invece divenuto un delicato e pericoloso rinvenimento di materiale esplodente che ha portato all’arresto ai domiciliari del già noto  Nunziato ARDITA 29 anni. Il tutto è successo nel quartiere Picanello dove una Fiat Punto condotta ad alta velocità ha attirato l’attenzione dei poliziotti che presidiavano il territorio. Gli agenti hanno deciso di seguire discretamente la vettura, per verificare che quell’anomala andatura non fosse preludio del compimento di un qualche reato. Gli agenti hanno visto che appena fermo, dal veicolo sospetto è scesa una donna la quale, a quel punto, è stata immediatamente bloccata e posta a controllo, mentre il mezzo è stato accuratamente ispezionato. I poliziotti, appena aperto il cofano posteriore della Punto, sono stati insospettiti dal contenuto delle buste di cellophane che vi hanno trovato: al loro interno, infatti, erano stipati 4 ordigni esplosivi, ben riconoscibili per il fatto di essere completi di miccia d’accensione, 1 fucile calibro 20, 1 pistola calibro 9x21 munita di caricatore con all’interno proiettili dello stesso calibro, altre 37 munizioni di altro calibro, 2 “penne pistola” e 6 involucri in cellophane termosaldati, contenenti verosimilmente cocaina per un peso complessivo di 6 grammi. I poliziotti hanno rilevato la particolare pericolosità delle 4 bombe, costruite con un’elevata quantità di polvere pirica e, quindi, in grado di produrre effetti micidiali e non meno insidiose le “penne pistola”: vere e proprie armi, dissimulate in forme che riproducono una penna ma in grado di sparare le normali cartucce. I tutori dell’ordine insieme all’arsenale, nell’auto hanno rinvenuto 1 miccia a lenta combustione lunga circa 2 metri e 1 più corta. La  donna ha raccontato ai poliziotti, di non essere a conoscenza di quanto contenuto nell’auto che, peraltro, era di proprietà del marito. Il congiunto, poi identificato per  ARDITA, è giunto poco dopo e, confermando quanto affermato dalla moglie, si è attribuito la paternità di quanto rinvenuto. I  poliziotti hanno perquisito l’abitazione dell’ARDITA, rinvenendo altre due dosi di cocaina e nel mentre gli artificieri hanno provveduto al prelievo ed alla messa in sicurezza del materiale esplodente. Il personaggio, già noto per rapina, è stato arrestato per porto in luogo pubblico di materiale esplodente, porto e detenzione di armi comuni da sparo e munizioni, e detenzione di sostanza stupefacente. ARDITA su disposizione del PM di turno,  è stato posto agli arresti domiciliari. Il materiale esplodente, a cura degli artificieri, verrà distrutto previa analisi chimica. Gli investigatori stanno svolgendo indagini per far luce sulla provenienza, lo scopo e la destinazione degli ordigni rinvenuti.


Catania -  Blitz in casa, Polizia trova cocaina e  2 bilancini, in manette. Si tratta di Davide VITALE   38enne già noto. Il personaggio è ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, nel corso di perquisizione domiciliare eseguita nell’abitazione del soggetto, in territorio di San Gregorio di Catania, ha rinvenuto e sequestrato  21 dosi della  sostanza per un peso complessivo di 25 gr. circa e 2 bilancini di precisione. Davide VITALE espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Catania – “Piazza Lanza”.


Santa Maria di Licodia  CT 2 fucili a canne mozze e 100 proiettili in casa, CC  1 ai domiciliari.  I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Salvatore GRECO 55enne, di Santa Maria di Licodia (CT), per  detenzione illegale di armi e munizioni nonché ricettazione. I   militari del Nucleo Operativo, a conclusione di una proficua attività info-investigativa, di mattina, intorno alle 07:00, hanno fatto irruzione nell’abitazione del personaggio dove, a seguito della perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati: 2  fucili cal. 12 a canne mozzate, in ottimo stato d’uso,  di cui 1 risultato rubato a Paternò il 3 luglio del 2013 nell’abitazione di un privato; 100 cartucce cal. 12. Le armi  sequestrate saranno successivamente sottoposte ad accertamenti di natura tecnico-balistica,  da parte degli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, per stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’arrestato, come disposto dal magistrato di turno, è stato ristretto agli arresti domiciliari.


Paternò  CT Blitz in casa: trovata droga, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza il paternese, Rosario PECI 33enne poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari del Nucleo Radiomobile, alle prime ore del mattino, grazie ad una breve ma efficace attività info-investigativa, hanno fatto irruzione nell’abitazione del soggetto sottoponendola a perquisizione al termine della quale sono stati rinvenuti e sequestrati: 55 grammi di “marijuana”,  di cui una parte  27  già suddivisa in dosi, per l’esattezza 27,  e l’altra ancora da preparare nonché del materiale utilizzato proprio per confezionare lo stupefacente.  L’arrestato, in attesa di essere ammesso al giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Acireale  CT  – CC preso pusher in azione, compagna ai domiciliari. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Acireale (CT)  hanno arrestato nella flagranza Giuseppe SCUDERI 43enne, e la convivente 40enne, entrambi di Aci Catena (CT), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I militari,  di sera durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio, in via Santa Maria del Sangue ad Aci Catena hanno notato lui cedere 1 dose di marijuana ad un occasionale acquirente, previo il corrispettivo pagamento. I fermati sono stati bloccati, perquisiti  e trovati in possesso, rispettivamente, il “cliente” della dose di marijuana ed il 43enne della somma contante di 70 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti provento dell’attività di spaccio. I Carabinieri poi hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del pusher recuperando 20 grammi di cocaina, 35 grammi di marijuana e 10 dosi di marijuana contenute in 3 buste di plastica, occultate all’interno dell’oblò della lavatrice, che nella circostanza la donna stava tentando di distruggere attivando l’elettrodomestico. I tutori dell’ordine nascosto nella lavanderia hanno rinvenuto 1 bilancino elettronico di precisione. La droga, il denaro ed il bilancino stati sequestrati. L’acquirente un 43enne, acese, è stato segnalato alla Prefettura.  Il pusher è stato associato nel carcere di Piazza Lanza mentre la donna è stata posta ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Adrano CT CC sorpresi 2 “produttori” canapa indiana.   I Carabinieri della Stazione di Adrano (CT), collaborati dai militari del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato, nella flagranza, il 30enne Nicola ROSANO e denunciato 1 coetaneo, entrambi del posto, per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. I militari, a conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa, ieri sera, dopo un paziente servizio di appostamento, hanno osservato i due “produttori” entrare in quel fondo agricolo di Contrada Baronessa, agro di Adrano, e prendersi cura di 5 piante di canapa indiana – di quasi 2 metri di altezza – successivamente poste sotto sequestro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Militello Val di Catania CC, 1 coltivatore marijuana in manette.  I Carabinieri della Stazione di Militello in Val di Catania (CT) hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Paolo LO TAURO 50enne, del luogo, per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I Carabinieri da alcuni giorni avevano notato nell’abitazione del personaggio uno strano movimento di persone negli orari più inconsueti della giornata. I militari di sera,  hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del 50enne ed i dubbi sono divenuti certezze quando hanno rinvenuto, abilmente occultati in un scatolo nella cucina,  1 busta contenente 182 grammi di marijuana e 11 grammi di semi dello stesso stupefacente. I militari operanti in un balcone interno dell’appartamento hanno rinvenuto anche 4 piante della stessa droga. La marijuana  e  le piante con i semi dello stupefacente sono stati sequestrati.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Caltagirone  CT -  Blitz CC in coltivazione  ½ tonnellata marijuana,  presi 4 di cui 3 catanesi.  Il  blitz ha comportato l’arresto dei quattro “coltivatori”: Mario RENDA 37enne  del posto, Mario NICOLOSI 49enne,   Vincenzo NICOLOSI  52enne e  la sua convivente di 35 anni,  tutti provenienti da Aci Catena (CT). I carabinieri hanno   sequestrato  2.500 piante di canapa indiana – peso complessivo mezza tonnellata – del valore, dopo la dovuta trasformazione ed immissione sul mercato al dettaglio superiore al milione di euro. I   Carabinieri della Compagnia di Caltagirone, col supporto del Nucleo Elicotteri CC di Catania hanno eseguito uno dei più importanti sequestri di piantagioni di canapa indiana degli ultimi anni in provincia Catania. I militari, grazie ai numerosi servizi di osservazione ed alle riprese aeree, sono riusciti ad individuare una vasta zona coltivata a canapa indiana – nascosta tra i filari di alberi di carrubo - ubicata in Contrada SEPERLIZZA, agro del comune di Licodia Eubea (CT). I militari, di mattina, dopo aver cinturato l’intera zona d’interesse, si sono appostati in attesa che i curatori della piantagione si mostrassero nella proprietà. L’attesa non è risultata vana ed a metà mattinata 4 soggetti, tra i quali 1 donna, hanno azionato l’impianto di irrigazione ed iniziato le operazioni di raccolta delle piante già mature.   Le piante, terminate le operazioni di campionatura da parte dei carabinieri del Laboratorio di Analisi di Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale, saranno  estirpate e distrutte. I tre uomini, dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Caltagirone, mentre la donna è stata relegata agli arresti domiciliari. Per tutti l’accusa è di coltivazione e produzione illegale di sostanze stupefacenti in concorso.  


 

Catania Blitz Carabinieri e ROS: trovato arsenale in agro a Palagonia. La  Direzione Distrettuale Antimafia il 24 agosto scorso,, nell’ambito della più complessa indagine denominata Kronos, condotta dai Carabinieri del ROS - Sezione Anticrimine di Catania, ha disposto l’esecuzione di una perquisizione di luoghi che sono stati nella disponibilità di Salvatore DI BENEDETTO  50enne da Palagonia, affiliato alla famiglia calatina di cosa nostra e detenuto sin dal 20 aprile scorso, perché destinatario del provvedimento di fermo di indiziato di delitto per associazione mafiosa, omicidio e altro, emesso da questa Procura. Il ROS ed il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ieri hanno dato corso alle attività. Le ricerche, di notevole complessità, eseguite nella proprietà rurale riconducibile all’indagato, in contrada Targia del comune di Palagonia, erano finalizzate alla individuazione ed al sequestro di armi e materiale esplodente. I Carabinieri nel corso del controllo hanno constatato la presenza di 2 botole, realizzate in prossimità del caseggiato, di cui 1 destinata alla custodia di oltre un migliaio di munizioni di vario calibro. I militari nel caseggiato, hanno rinvenuto 1 pistola cal. 9 completa di munizionamento. I Carabinieri nelle aree adibite a fienile, dopo la rimozione del foraggio presente, hanno rinvenuto 1  fucile d’assalto modello Kalashnikov, completo di munizionamento, ed 1 carabina ad aria compressa.Gli investigatori al di sotto degli anfratti rocciosi del terreno, hanno trovato 1 pistola ed 1 fucile cal. 12 con canna e calcio mozzati, oltre a munizionamento di vario calibro.I militari hanno recuperato nel contesto delle operazioni bilancini di precisione e sostanza stupefacente del tipo marijuana, cocaina ed eroina.  Il munizionamento sequestrato ammonta complessivamente a 2.094 cartucce, di cui 296 per il solo Kalashnikov. Accertamenti  tecnici verranno disposti, in particolare, a stabilire se le armi siano state eventualmente utilizzate in fatti criminosi perpetrati nella provincia etnea.   

Catania Arsenale in abitazione Picanello: CC, 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato Aurelio BARBAGALLO  54enne, di Catania, per detenzione di arma clandestina, detenzione di armi comuni da sparo e munizionamento e ricettazione. I militari, di sera a conclusione di un’articolata attività info investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione a casa del soggetto nel popolare quartiere Picanello. I carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, abilmente occultate in un’intercapedine ricavata nella muratura dell’abitazione, 2 pistole Beretta cal. 7,65 con matricole abrase, complete di relativi serbatoi, 1 pistola mitragliatrice Skorpion Browning modello "VZ.61" cal. 7,65, corredata di 3 serbatoi, 260 cartucce cal. 9x21, 40 cartucce cal. 38 special, 47 cartucce cal. 7,65, 7 cartucce cal. 22, 2 serbatoi per pistola cal. 9x21, 1 ricetrasmittente scanner, e vario materiale ed utensileria utilizzata per la pulizia e manutenzione delle armi. L’armamentario, sequestrate perfettamente funzionati e tenute in ottimo stato d’uso, saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del caso e per stabilire se le stesse siano state utilizzate in eventuali azioni criminose. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Vende a Picanello pesce decongelato senza indicarlo, prodotto donato a Caritas. Agenti del Commissariato Borgo hanno ieri controllato, in ottemperanza alle disposizioni impartite dal Questore Marcello Cardona, esercizi nel quartiere “Borgo/Picanello” mirati alla prevenzione e repressione dei reati in generale.  L’attività ha riguardato una pescheria, regolarmente autorizzata, in via Messina, dove è stato evidenziato il reato di frode in commercio poiché reperiti sia in cella frigo, che sul banco di vendita, prodotti della pesca decongelati ma venduti per freschi.  tutto il quantitativo pari a circa 70 Kg: consistente in prodotto ittico (calamari, polpi e tranci di pesce spada) veniva venduto al pubblico senza l’apposita etichetta di pesce decongelato. Il responsabile è stato deferito all’Autorità  Giudiziaria. Il pesce, sequestrato penalmente, previa visita ispettiva da parte del servizio Veterinario Asp di Catania, è stato giudicato idoneo al consumo umano. Gli agenti hanno rinvenuto, all’interno di una cella frigo a +4 gradi centigradi, un ingente quantitativo di pesce spada fresco (3 esemplari per un peso totale di 190 Kg) per il quale il responsabile non è stato in grado di esibire documenti di rintracciabilità. Anche in questo caso, però, il prodotto, rispettando i requisiti di freschezza così come accertato dai  veterinari dell’Asp, è risultato idoneo al consumo umano. Entrambi  i lotti di pesce sono stati donati alla Caritas di Catania. Accanto alla “casa del pesce”, c’è un esercizio di gastronomia intestato alla medesima società: il controllo sugli alimenti è stato esteso anche a questo, con esito regolare. Un ulteriore controllo è stato effettuato presso la macelleria denominata “Bottega della carne di Foti Lucia” che, così come accertato da personale dell’ASP - Servizio Veterinari di Catania -, è risultata essere in regola e le carni, regolarmente tracciate, venivano mantenute nel rispetto delle idonee modalità di conservazione. I poliziotti hanno anche   proceduto, al controllo di 1 “Compro oro” ubicato in via Principe Nicola denominato  ed il titolare è stato sanzionato in quanto non ha regolarmente tenuto il registro delle operazioni giornaliere vidimato e bollato dall’Autorità di P.S.. Ulteriore sanzione è stata irrogata al titolare del “Compro oro” poiché al momento del controllo è stato trovato un rappresentante non autorizzato (sanzioni pari a 2.064 euro in misura ridotta).Gli agenti nella medesima giornata hanno controllato 26 persone, 16 veicoli e 3 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari.


Misterbianco  CTCC preso in serra 1 coltivatore marijuana, ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, un 40enne, di Misterbianco (CT), ritenuto responsabile di produzione illecita di sostanze stupefacenti. La pazienza dei militari del Nucleo Operativo, nell’attendere il momento propizio per intervenire in quel fondo agricolo di Contrada Agnelleria, è stata ripagata ieri pomeriggio, quando il soggetto, ignaro della presenza dei CC,  ben nascosti tra la vegetazione, è entrato nella proprietà dirigendosi verso una mini serra. Gli operanti, intervenuti immediatamente, all’interno della stessa hanno rinvenuto e sequestrato 7 piante – altezza media 150 cm circa – di canapa indiana. I militari hanno esteso la perquisizione nel domicilio del  soggetto ed hanno rinvenuto e sequestrato di 1 barattolo contenente 10 grammi di “marijuana”. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Caltagirone CTViola domiciliari, CC 1 in manette. I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno arrestato, nella flagranza, il calatino Francesco RICORDO 26enne, ritenuto responsabile di evasione. Il personaggio è   stato riconosciuto e fermato da una pattuglia del Nucleo Radiomobile mentre stava percorrendo a piedi la Via Principessa Maria Josè,  in evidente violazione degli obblighi impostigli dalla misura detentiva cui era sottoposto. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Caltagirone così come disposto dal magistrato di turno.


 

Catania GuardiaCoste : soccorso migrante  con elicottero. Un equipaggio di volo del 2º Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania, ha portato ha termine questo pomeriggio, con un elicottero AW139 in dotazione al Reparto etneo, una evacuazione medica d'urgenza a favore di un migrante precedentemente tratto in salvo e che si trovava a bordo della nave  "Siem Pilot" (unità di bandiera norvegese impiegata nell'emergenza migranti), in navigazione a circa 150 miglia nautiche di distanza dalle coste siciliane. Il migrante, un giovane di 19 anni di nazionalità egiziana, con forti dolori addominali, è stato prelevato dall'elicottero e trasportato direttamente all'Ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato affidato ai sanitari per le cure mediche del caso. Il giovane migrante durante il trasferimento  a bordo dell'elicottero, è stato assistito da un medico del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta. L'operazione, che segue soltanto di due giorni quella analoga effettuata da bordo di Nave "Corsi" della Guardia Costiera, necessita di un addestramento costante, particolarmente impegnativo per gli equipaggi di volo.


Catania Evade dai domiciliari e finisce in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato il catanese Orazio CUNSOLO 53enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte di Appello di Catania. I puntuali controlli dei militari dell’Arma e   le informative inoltrate alla competente A.G., con le quali si evidenziavano le evasioni dagli arresti domiciliari poste in essere dal detenuto, hanno indotto i giudici  ad inasprirne la misura detentiva ordinando l’arresto e la conseguente reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Aci Castello CTFamiglia falsari di Palagonia spende ad Acicastello, CC presi. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello (CT) hanno arrestato, nella flagranza,  un 65enne, la moglie 55enne ed il figlio 35enne, tutti di Palagonia (CT), poiché ritenuti responsabili di furto aggravato con spesa ed introduzione nello Stato di monete false. La famigliola è stata fermata dalla pattuglia dell’Arma all’interno del “Nuovo Bar Viscuso”, ubicato in Via Re Martino ad Aci Castello, subito dopo aver rubato ad 1 cliente dell’esercizio uno Smartphone Asus riposto su di un tavolino.  I militari, eseguendo le perquisizioni personali e veicolare dell’auto utilizzata dal terzetto, hanno rinvenuto e sequestrato, oltre al cellulare,  ben 7 banconote (6 da 100€ e 1 da 50€) risultate falsificate. Il telefono è stato restituito all’avente diritto.


CataniaScippa anziana e fugge, bloccato poco dopo da agenti: 1 ai domiciliari. Il personaggio è stato identificato per il già noto catanese, Danilo Alessandro PASSALACQUA 22enne residente nel rione “San Cristoforo”.  Agenti delle volanti, ieri sera transitando per via Milo angolo via Maria Josè Escrivà, hanno appreso da un'anziana signora che poco prima, lei stessa era rimasta vittima di uno scippo ad opera di un giovane viaggiante a bordo di un ciclomotore di colore scuro, e del quale ha fornito dettagliate descrizioni. Il giovane presunto autore dello scippo, nelle more dell’accertamento, stava transitando nuovamente dal luogo dell'evento e, con prontezza, la vittima l’ha  additato all'equipaggio operante come il responsabile dello stesso.  I poliziotti hanno iniziato un rocambolesco inseguimento del malfattore per le vie del rione “Cibali”, mettendo a repentaglio l’incolumità fisica sia dei poliziotti che d’ignari passanti. Il maldestro  per dileguarsi aveva preventivamente spento le luci di marcia, ed aveva percorso contromano la via Cifali, abbandonando nel frattempo il maltolto: la borsa poco prima arraffata e successivamente recuperate da altra volante in transito nella vicina via Mimosa.Il soggetto, dopo avere abbandonato il ciclomotore in via Deodato,  è stato raggiunto a  piedi in via Raimondo Franchetti, bloccato e tratto in arresto. I poliziotti dell'avvenuto arresto hanno dato notizia al P.M. di turno il quale ha disposto di porre  PASSALACQUA agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa per la mattinata della celebrazione della direttissima. Le  disposizioni impartite dal Questore di Catania Marcello Cardona con apposite ordinanze hanno reso capillare la presenza sul territorio di numerose pattuglie, ed  ancora una volta, l’immediato intervento ha garantito alla giustizia un maldestro.


Catania Polizia a S.Cristoforo trova 850gr. cocaina in vano ascensore. Agenti della squadra Volante nel corso di un servizio nel rione San Cristoforo, hanno scoperto, occultati nella tromba dell’ascensore di uno stabile, ben 850 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un valore stimato superiore alle 100 mila euro. La droga recuperata è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti.  I poliziotti hanno anche   indagato in   libertà per i reati di tentato furto in abitazione, possesso di chiavi false e grimaldelli e resistenza a pubblico ufficiale, il 21enne P.G. già noto. I tutori dell’ordine  ieri, su disposizione del Questore Marcello Cardona, hanno anche espletato un servizio di Controllo Integrato del Territorio composto da personale delle Volanti dell’U.P.G.S.P.,  da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Commerciale volto alla prevenzione a al contrasto di reati predatori come scippi e rapine per la contestazione d’infrazioni al Codice della Strada. Gli uomini in divisa ed in abiti civili nel corso del servizio hanno controllato 171 persone e   190 veicoli,  sono state effettuate  16 contestazioni al Codice della Strada, sequestrati   2 mezzi,   3 i fermi amministrativi  per guida senza casco e ritirata  1 carta di circolazione.  7 Esercizi pubblici  sono stati controllati ed è stata  elevata una contestazione per occupazione abusiva di  suolo pubblico.


Acireale CTCC sorprendono vedova coltivatrice stupefacenti. I Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, una donna  37enne, del posto, poiché ritenuta responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I  militari del Nucleo Operativo, di sera  a conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa,  hanno fatto irruzione  nell’abitazione della sospettata e perquisendola sono riusciti a rinvenire e sequestrare: 30 dosi di “marijuana” – circa 25 grammi , 1 busta di cellophane contenente ulteriori 55 grammi della medesima droga, ancora da dosare, 2 bilancini elettronici di precisione nonchè la somma in contanti equivalente a 55 euro, incassati probabilmente dalla vendita dello stupefacente. L’arrestata, in attesa del giudizio per direttissima, è stata posta agli arresti domiciliari.


Caltagirone  CT Coppia con 3 bambini in casa, coltiva canapa indiana: CC presi. Lui 44enne e lei 30enne, hanno evitato l’arresto solo per la presenza in casa di  3 minori (4, 5 e 14 anni), nati da precedenti relazioni avute dalla donna. I  Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno fatto irruzione nel domicilio della coppia. I militari a seguito della perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato: 2 scatole  contenenti dei semi di canapa indiana, 1  pianta della medesima sostanza stupefacente (mt.1,30 di altezza), 2 bilancini elettronici di precisione nonché vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.  Gli operanti, contestualmente, hanno accertato l’allaccio abusivo dell’immobile alla rete elettrica pubblica. I  tecnici dell’Enel sono intervenuti sul posto ed hanno ripristinato i collegamenti originari del misuratore elettronico. I  Carabinieri provvederanno immediatamente ad informare  la Procura dei Minori etnea in considerazione di due aspetti: Le condizioni fatiscenti dell’abitazione – locali insalubri soprattutto per i minorenni – e la mancanza di un impiego per entrambi i conviventi.  


Mascalucia CT Picchia e rapina 80enne, CC 1 in manette.  Carabinieri della Tenenza di Mascalucia nei giorni scorsi hanno arrestato Antonino Mario GRASSO 42enne catanese, per rapina aggravata, furto in abitazione ed estorsione ai danni di un ottantenne di Mascalucia (CT), notificandogli una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta di questa Procura distrettuale, all’esito di una serrata ed efficace attività investigativa condotta dagli ufficiali ed agenti di P.G. e diretta dalla magistratura inquirente. L’attività di indagine  è scaturita dalle preziose informazioni fornite ai militari  da un cittadino circa una brutale aggressione avvenuta ai danni dell’anziano presso la sua abitazione ad opera di un tale Nino. La gravità dei fatti portava all’immediata identificazione della vittima, un anziano umile e riservato, il quale inizialmente, conoscendo la personalità dell’aggressore, per paura di ritorsioni riconduceva le evidenti escoriazioni al volto a semplici traumi domestici. La vittima, successivamente però ha confidato ad un suo conoscente e poi dichiarato formalmente ai Carabinieri di conoscere da molto tempo l'aggressore  fornendo utili informazioni. Le indagini dei militari hanno portato ad accertare che l’indagato,  dopo un iniziale rapporto fatto di visite di cortesia, aveva iniziato a costringere l’anziano a consegnargli somme di denaro dietro larvate  minacce di ritorsioni, ed in più occasioni si era introdotto presso la sua abitazione ed aveva perpetrato furti. L’episodio che ha indotto l’anziano a non tacere più dinanzi alla violenza è stata l’aggressione avvenuta durante i primi giorni di agosto.   Grasso ed un complice si erano introdotto nell’abitazione dell’anziano approfittando della porta socchiusa e l‘avevano bloccato afferrandogli violentemente il collo e coprendogli il volto con una coperta,  mentre il complice asportava 1 telefono cellulare e varie banconote di piccolo taglio. Al culmine dell’attività investigativa, nel corso di perquisizione domiciliare presso l’abitazione del Grasso venivano rinvenuti 1 televisore ed il telefono cellulare oggetto dei vari furti e riconsegnati all’anziano. L’arrestato è stato associato nella Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Etnea.


Catania CC presi 4 pusher a Nesima. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa  hanno arrestato Alessio CORSARO  23enne, ai domiciliari Pietro CRISAFULLI 30enne, un 30enne ed un 19enne, tutti di catanesi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.   i Carabinieri, durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno  dello spaccio nel popolare quartiere Nesima di sera, hanno osservato e pedinato i 4 in via Pantelleria notandoli, alternandosi tra loro con funzione di pusher e vedette, cedere delle bustine ad occasionali “clienti”, previo un corrispettivo in denaro.  i maldestri sono stati prontamente bloccati e perquisiti  e  sono stati trovati in possesso di 110  grammi di marijuana, già suddivisa in dosi, e la somma contante di 620 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati.  Gli arrestati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono stati posti ai domiciliari, eccetto il 23enne che è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Catania Minori arrivate per lavoro parrucchiera avviate a prostituzione: Operazione Sister. Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania, Agenti della Squadra Mobile di Catania, con la collaborazione della Squadra Mobile di Ascoli Piceno, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso il   6 agosto 2016 nei confronti di  2 persone traendo in arresto: Sonia ADA 29enne ammanettata a Monsampolo del Tronto (AP); Charity Adesuwa EDOKPAYI 20enne bloccata a Comunanza (AP); gravemente indiziate del reato associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di tratta di persone in danno di connazionali di minore età, e del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato ed ospitato nel territorio dello Stato connazionali minorenni al fine di costringerle o indurle ad esercitare la prostituzione. Il provvedimento restrittivo ha accolto gli esiti di un’articolata attività investigativa di tipo tecnico coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ed avviata dalla  Squadra Mobile etnea nel decorso mese di febbraio a seguito di segnalazione effettuata da personale O.I.M. presente allo sbarco avvenuto ad Augusta (SR) relativa alla cittadina nigeriana “Celestina” (nome non vero), minorenne, quale possibile vittima di tratta di persone. La poveretta, su giuste indicazioni della competente Procura della Repubblica per i Minorenni, veniva collocata in una comunità,  dove successivamente rendeva dichiarazioni. La ragazza nel corso delle confessioni ha riferito di essere partita dalla Nigeria alla volta dell’Europa - dove riteneva avrebbe svolto l’attività di parrucchiera - dopo avere contratto un debito di circa 30.000,00 (trentamila)€ con una madame già dimorante in Italia che l’aveva fatta sottoporre dalle sodali in Nigeria al rito magico denominato “JuJu”. La vittima in forza del rito in caso di inadempimento del debito contratto, temeva che la sua famiglia sarebbe stata colpita da disgrazie di ogni genere.  Celestina era giunta dalla Nigeria in Libia ed infine era approdata sulle coste siciliane a seguito di viaggio via mare a bordo di un gommone, soccorso in alto mare.  Un'altra cittadina nigeriana di minore età, Felicia (nome di fantasia), anch’essa vittima della medesima organizzazione era giunta ad Augusta (SR), insieme a Celestina, salvata sul medesimo gommone. L’organizzazione diretta da Sonia ADA, chiamata “MadameSonia”, sarebbe riuscita a prelevare Felicia dalla comunità dove era stata collocata, ubicata nel comune di Noto (SR), affidandola alla sorella Charity Adesuwa EDOKPAYI in provincia di Ascoli Piceno  dove la giovane vittima veniva costretta ad esercitare la prostituzione su strada per saldare il c.d. “ingaggio per debito”. Le indagini tecniche della polizia hanno consentito di riscontrare come l’organizzazione diretta e promossa da Sonia ADA, con base operativa in provincia di Ascoli Piceno, coadiuvata da Charity Adesuwa EDOKPAYI, avrebbe curato i rapporti con i sodali in Nigeria ed in Libia.  I malfattori  seguivano il tragitto delle vittime attraverso l’Africa sino alle coste libiche e provvedevano alle erogazioni di danaro necessarie ad accelerarne l’imbarco verso l’Italia. Le  malcapitate all’arrivo in Italia venivano agevolmente localizzate dall’organizzazione per essere “prelevate”, come ha dimostrato il caso di Felicia, dai luoghi dove risultavano collocate dalle Autorità italiane e condotte presso le loro sfruttatrici che le costringevano all’attività della prostituzione. Le succubi avrebbero dovuto svolgere il “lavoro” ed i  proventi avrebbero dovuto integralmente consegnarli ai propri aguzzini per adempiere gli obblighi assunti con il rito “JuJu”. Gli investigatori hanno acquisito contezza relativamente alla succube condotta dei familiari delle giovani vittime di tratta. Le sorelle delle vittime infatti venivano contattate sia tramite sodali in Nigeria con costanti informazioni  che con familiari delle ragazze. I maldestri avevano cura di avvisare e minacciare i parenti ogni qual volta le giovani opponessero resistenze o non si impegnassero nella prostituzione od ancora si dessero alla fuga. I malfattori in tal guisa si assicuravano una pressione costante sulle vittime che venivano esortate dagli stessi parenti ad obbedire ai propri sfruttatori ed ad uniformarsi ai loro ordini. Le poverette temevano anche la maledizione del “JuJu” cui la vittima era stata a suo tempo sottoposta ovvero che esse stesse potessero essere plagiate a “JuJu” in sostituzione della parente inadempiente. Le risultanze investigative complessivamente hanno confermato ancora una volta la centralità e l’importanza del nostro territorio per i recenti fenomeni migratori e per i traffici illeciti ad essi connessi.  Il  delitto di tratta di persone rappresenta la più grave delle fattispecie di reato previste dal legislatore anche per le sue implicazioni associative e per la sua vocazione transnazionale (tant’è che risulta attribuito alla competenza della DDA in fase di indagini e della Corte di Assise in fase dibattimentale) e pare esser divenuto di triste attualità. Questo tipo di reati sono in crescita in ragione del  crescente sfruttamento determinato dalle condizioni di povertà assoluta della popolazione subsahariana e del sempre più progressivo aumento degli arrivi via mare di cittadini nigeriani di sesso femminile. La Polizia  vuole evidenziare come il fenomeno abbia palesato una sempre maggiore recrudescenza in relazione alla tratta avente  quali vittime le giovani donne minorenni. Le poverette con vari sotterfugi sono introdotte nel territorio italiano e successivamente soggiogate dalle sfruttatrici per essere avviate alla prostituzione su strada. Le risultanze degli investigatori  evidenziano, altresì, come nel corso del 2016 la Squadra Mobile etnea abbia già tratto in arresto 9 cittadini nigeriani per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Il G.I.P. del Tribunale di Ascoli Piceno, a cui sono stati trasmessi gli atti per la convalida del fermo con richiesta di custodia cautelare per le due donne, ha disposto la misura cautelare del carcere, accogliendo le risultanze evidenziatesi nell’attività di indagine.


Biancavilla  CT CC bloccano 1 per detenzione droga. I Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno fermato Francesco DI MAGGIO 43enne, di Biancavilla (CT), per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale.  I Carabinieri, ieri mattina durante un servizio antidroga, hanno notato il soggetto in via Martiri D’Ungheria, nei pressi di una piazzetta a Biancavilla, cedere delle bustine ad occasionali “clienti”. I militari sono immediatamente intervenuti ma il pusher, accortosi del loro arrivo, ha tentato di sfuggire alla cattura scappando per le vie limitrofe. I tutori dell’ordine, dopo    un breve e concitato inseguimento alla fine, nel parcheggio del supermercato Decò, in via in Arti e Mestieri hanno rintracciato il fuggitivo e, nonostante abbia opposto un’energica resistenza,  l’hanno bloccato. La  successiva perquisizione domiciliare dei militari nell’abitazione del fermato ha permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare, abilmente occultati in  un’anta dell’armadio della stanza da letto, 80 grammi di marijuana, due stecche dello stesso stupefacente, della carta stagnola già suddivisa a pezzi per confezionare la droga in dosi, 3 bilancini elettronici di precisione, 1 radio scanner per sintonizzarsi sulle frequenze delle Forze di Polizia, e la somma contante di 335 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Gravina di Catania  CT- CC, 2 topi d’appartamento in manette. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania (CT) hanno arrestato Girolamo Christian CARUANA 32enne, di Belpasso, e Piero BURGIO 45enne, di Catania, su esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa del Tribunale di Catania. Il GIP  concordando in pieno le risultanze investigative fornite dai Carabinieri  ha ritenuto i due responsabili di un furto in abitazione in concorso, emettendo nei loro confronti il provvedimento restrittivo. I militari l’8 giugno scorso hanno sorpreso i soggetti in una via del centro di San Gregorio di Catania a bordo di un’auto, dopo aver rubato del  denaro e monili in oro in un’abitazione in via Cristoforo Colombo. I due ladri all’alt imposto dai Carabinieri hanno accelerato la corsa del mezzo ed scaturito un concitato inseguimento con manovre per le vie cittadine. I  fuggitivi alla fine, riconosciuti dai carabinieri, dopo aver impattato l’auto contro con un palo della pubblica illuminazione, avevano abbandonato il mezzo  fuggendo a piedi e facendo perdere momentaneamente le loro tracce. I due sono stati rintracciati rispettivamente il primo a Belpasso (CT) ed il secondo, che si era reso irreperibile, qualche giorno dopo Catania in un’abitazione di un familiare. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Lanza, a Catania come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Spaccio a Librino, CC 2 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato nella flagranza Mario APERI 26enne, ed un 20enne, entrambi catanesi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Una  pattuglia, di sera  durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere Librino, hanno  notato i due giovani in Viale Grimaldi, rispettivamente con funzione di “pusher” e “vedetta”, cedere della droga ad occasionali acquirenti, previo il corrispettivo in denaro. I fermati prontamente bloccati e perquisiti sono stati trovati in possesso di 3 grammi di cocaina e 70 di marijuana, già suddivisi in dosi pronte per essere smerciate, e la somma contante di 100 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Neutralizzato 1 terrorista armato ed imbottito d’esplosivo in stazione Acquicella: tutto ipotizzato in esercitazione di Carabinieri e Polizia. L’importante attività di prova antiterrorismo si è tenuta stamane  ed ha messo all’opera la sinergia di competenze e  capacità d’intervento degli uomini della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Le forze dell’ordine hanno tenuto di un vero e proprio banco di prova, di una necessità dettata dalla sempre più pressante esigenza di non sottovalutare il rischio terroristico e dal bisogno di sperimentare dal vivo le strategie d’intervento. L’esercitazione ha avuto inizio alle 10.30, all’interno dell’area della Stazione ferroviaria di Acquicella-Catania: un luogo che, pur essendo poco interessato dall’intenso traffico ferroviario che invece caratterizza la Stazione Centrale, è stato prescelto perché rappresenta un importante obiettivo sensibile, tanto per la sicurezza dei trasporti, quanto per l’essenza stessa della struttura che – essendo destinata ad accogliere i viaggiatori – rappresenta un obiettivo fortemente emblematico per un eventuale terrorista. La crisi è stata ipotizzata simulando la presenza di un terrorista armato e cinturato con un giubbetto esplosivo all’interno della Stazione che è stata letteralmente isolata dalle Forze dell’Ordine.   Gli uomini delle Volanti, degli Artificieri, della Squadra Cinofili della Questura di Catania ed i Carabinieri  sono intervenuti sul campo con equipaggi della Radiomobile di Catania, delle Compagnia Piazza Dante e Fontanarossa, nonché di una Unità Antiterrorismo dei Carabinieri ed  un aeromobile del Nucleo Elicotteri di Catania  ha sorvolato la zona per tutta la durata dell’esercitazione. Il Questore Marcello Cardona ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Francesco Gargaro hanno seguito tutte le fasi dell’esercitazione ed alla fine delle complesse operazioni conclusesi con la neutralizzazione della minaccia terroristica e con la messa in sicurezza dell’intera struttura virtualmente interessata dall’attentato dinamitardo, hanno effettuato sul posto un debriefing congiunto per la valutazione del grado di efficienza raggiunto dalle forze d’intervento.


Catania Pistola, droga e munizioni a Castello Ursino, CC 1 in manette.  Si  tratta di Massimo PALAZZO 43enne. I  Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno compreso subito le dinamiche di quello strano viavai nei pressi del civico 30 di Via San Damiano, nella zona tra il Castello Ursino e San Cristoforo  con l’attore principale il già noto catanese Massimo PALAZZO intento a prendere contatti con talune persone ed  effettuare dei brevi accessi nell' androne dell’edificio ubicato proprio a quel civico. I militari, intervenuti immediatamente, previa perquisizione personale e di un borsone nascosto nell’androne in esame, hanno rinvenuto e sequestrato: 1 pistola revolver “winchester” cal.22 con la matricola abrasa, 64 cartucce cal.22, 60 grammi circa tra “cocaina” e “marijuana”, 1 bilancino elettronico, 155 euro in contanti e vario materiale utilizzato per il confezionamento della droga.  L’arma sarà inviata al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli opportuni esami tecnico-balistici che ne potrebbero evidenziare l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina e relativo munizionamento.


Catania CC preso 1 pusher in azione. I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno ammanettato, nella flagranza, il catanese Carmelo Andrea MUSUMECI 33enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I militari del Nucleo Operativo l’hanno riconosciuto e pedinato con la massima discrezione finché non è entrato nell’appartamento di Cortile del Canario. I militari a quel punto hanno fatto scattare l’irruzione e la conseguente perquisizione dell’immobile che ha consentito loro di scovare e sequestrare, occultato all’interno nel  bagno, 1 involucro di plastica contenente 850 grammi di marijuana  ed 1  bilancino elettronico di precisione. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Catania  - Preso pusher in azione, 1 ai domiciliari. Si tratta di   Gaetano ARENA 23enne. Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P., durante il servizio di controllo del territorio, nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Questore di Catania dott. Marcello Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti hanno bloccato il catanese già noto Gaetano ARENA  per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina. Il  giovane è stato sorpreso nel tardo pomeriggio in via Merlino, mentre cedeva 1 involucro a 1 altro ragazzo che si è allontanato subito. ARENA è stato bloccato e sottoposto a perquisizione personale che ha dato esito positivo. I tutori dell’ordine in una tasca dei pantaloni, hanno rivenuto 1 involucro contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina e la somma di denaro presumibile provento dell’attività di spaccio.  La perquisizione è stata quindi estesa nell’abitazione del giovane dove è stata rinvenuta 1  busta di plastica con all’interno ben 31 stecche di sostanza stupefacente del tipo marijuana. ARENA, su disposizione del PM di turno, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.


Catania – Barca affonda a Capo Mulini: Guardia Costiera salva 4 naufraghi. I malcapitati ieri sera sono stati recuperati a bordo della motovedetta CP853 e poi sbarcati in sicurezza nel porto di Catania. L'equipaggio di un'imbarcazione da diporto a motore di dieci metri, composto da 2 uomini e 2 donne di cui 1 di nazionalità romena, era in navigazione da Taormina a Catania.  Il gruppo mentre ieri sera si trovava al largo di Capo Mulini a circa 1 miglio dalla costa, ha  chiesto l'intervento, via numero blu 1530, alla Capitaneria di porto di Catania, segnalando l'emergenza a bordo. L'equipaggio dell'imbarcazione ha rilevato il blocco del motore e l'impossibilità di procedere nella navigazione. Le  condizioni del mare erano in forte peggioramento, la situazione  è precipitata. Gli  occupanti dell'unità da diporto si sono accorti che la barca, dopo circa 10 minuti dallo stop al motore, ha cominciato ad imbarcare acqua. La sala macchina, già completamente allagata, non lasciava spazio a dubbi: da lì a poco l'imbarcazione sarebbe andata a fondo. Le  chiamate alla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Catania a quel punto si sono fatte concitate con grida di panico e di disperazione.  Il trascorrere del tempo in attesa del soccorso, sembrava giustamente infinito per i malcapitati che si vedevano in pericolo di vita. La motovedetta,   partita dal porto di Catania subito dopo la prima chiamata, era già diretta verso i naufraghi alla massima velocità ed alle ore 19.40  ha prontamente raggiunto i naviganti in difficoltà. La  copiosa infiltrazione di acqua nello scafo, dovuta a cause ancora da accertare, ha fatto affondare in pochi minuti la barca, dando agli occupanti solo il tempo di mettere in acqua 1 piccolo gommone da 2 posti, sul quale solo le due donne sono salite in attesa dei soccorsi. I  militari della Guardia Costiera, sotto il coordinamento dell'ufficiale responsabile del Reparto Operativo, il Capitano di Fregata Salvatore Cilona, e grazie alla loro grande professionalità e conoscenza del litorale, sono riusciti ad individuare il punto dell'affondamento. I soccorritori sono giunti sul posto nel punto dell'affondamento senza ritardo e nonostante la mancanza di coordinate geografiche e le poche indicazioni fornite dal conduttore dell'imbarcazione hanno raccolto i naufraghi. La Sala Operativa della Guardia Costiera, per garantire il migliore esito possibile delle operazioni di ricerca e soccorso,  aveva ordinato il fermo di una nave mercantile, la Minerva Uno, che era in transito nella zona di mare interessata, e ne ha mantenuto la disponibilità fino al ritrovamento delle persone disperse in acqua. I 4 naufraghi sono stati immediatamente trasbordati sulla motovedetta. I malcapitati sia per l'imbarcazione irrimediabilmente perduta che per i momenti di paura appena trascorsi, erano tutti molto provati ma in buone condizioni generali di salute. La motovedetta CP853 ha condotto subito i diportisti recuperati presso la banchina del Comando Guardia Costiera di Catania, dove sono stati raggiunti da amici e parenti che li hanno ricondotti sani e salvi a casa.


Biancavilla CTTentato omicidio passionale: CC fermato a Naxos.  I Carabinieri della Compagnia di Paternò e militari della Stazione di Biancavilla hanno eseguito 1 decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Marcello LA DELFA 35enne già noto, per il tentato omicidio di Antonio ERBA, 27enne, commesso per motivi passionali. Il fatto, avvenuto a Biancavilla alle ore 13 circa del  5 agosto 2016 nei pressi di via Etnea, è l’apice di un’intricata vicenda sentimentale costituita da gelosie e minacce ripetute nel tempo che ha condotto  LA DELFA a sparare contro l’ERBA, che sembra avesse una relazione sentimentale con la moglie dell’arrestato. I tre colpi esplosi da una pistola presumibilmente a “tamburo” hanno raggiunto il ventisettenne, causandogli gravi danni e mettendolo in pericolo di vita. I militari erano stati allertati da una chiamata alla centrale operativa che segnalava l’esplosione di colpi di arma da fuoco. I  carabinieri prontamente si sono recati sul luogo dell’accaduto riuscendo a captare dalla vittima le prime informazioni utili al fine di identificare l’autore del delitto. I militari si sono messi sulle tracce del LA DELFA, il quale si era reso irreperibile. Le ricerche, effettuate con ogni mezzo e senza sosta, hanno consentito il rintraccio dell’arrestato in località Giardini Naxos (ME), dove è stato bloccato con la pronta collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Taormina (ME).  LA DELFA, successivamente, è stato condotto al Comando Provinciale Carabinieri di Catania dove a seguito di ulteriori accertamenti, espletate le formalità di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto nel carcere di Catania Piazza Lanza in attesa della convalida del fermo da parte del Gip.


Catania – Nigeriana già condannata per estorsione e lesioni  tenta regolarizzazione dopo sbarco, arrestata. Agenti  dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, unitamente a personale dell’Ufficio Immigrazione, ieri mattina, hanno arrestato la  nigeriana Ikhuedo AGANMWONYI 45enne, la quale era colpita da un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e da un contestuale ordine di esecuzione emesso il   14 luglio 2007 dall’Ufficio Esecuzione Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. La donna deve scontare una condanna a 9  anni e 6 mesi di carcere per i reati di lesioni personali ed estorsione, commessi nel periodo dal 1992 al 2001 allorquando risiedeva a Catania. La nigeriana   ieri si è presentata presso l’Ufficio Immigrazione della Questura, per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale dopo essere sbarcata a giugno nel capoluogo etneo. Gli  agenti hanno subito esperito gli accertamenti di routine che hanno evidenziato il mandato di cattura pendente nei confronti della cittadina straniera. La  donna, dopo gli adempimenti di rito, è stata rinchiusa nella Casa Circondariale di piazza Lanza.


Aci Sant’Antonio  CT -  2 ladri sorpresi da proprietario lo picchiano e fuggono, CC presi. Ai domiciliari in attesa del giudizio sono finiti: Marcello SANTITTO 40enne, di San Giovanni La Punta (CT) e Giuseppe PRIVITERA 44enne, di San Pietro Clarenza (CT). I 2 personaggi ieri pomeriggio  si erano introdotti in un deposito di bibite di Aci Sant’Antonio (CT), precisamente in via Marchese di Casalotto, per rubare alcune pedane in legno. I soggetti sono stati sorpresi dal figlio 28enne del proprietario, ed invece di scappare i 2  hanno colpito ripetutamente il giovane proprietario all’avambraccio sinistro col portellone del bagagliaio di una  Ford Focus, risultata rubata nella mattinata a San Gregorio di Catania con la quale sono fuggiti. L’immediato intervento delle pattuglie del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale e della locale Stazione, allertati tramite telefonata al 112, ha portato  all’arresto  dei due soggetti. La vittima, medicata all’Ospedale di Acireale, ha riportato delle lesioni guaribili in 3 giorni. La refurtiva e l’auto rubata sono stati restituiti ai legittimi proprietari  e gli arrestati Marcello SANTITTO   e Giuseppe PRIVITERA , attenderanno il giudizio per direttissima agli arresti domiciliari.


CataniaPolizia scopre in centro accoglienza 1 pakistano venditore illegale cellulari e schede. Gli agenti hanno tratto in arresto: Muhammad Umer  SALEEM 29enne  ,in quanto ritenuto responsabile del reato di ricettazione aggravata. Agenti  della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” a  seguito di mirata attività info - investigativa,  avevano appreso che all’interno del  C.A.R.A. di Mineo (CT) uno straniero di origine pakistana stava esercitando l’attività di rivendita non autorizzata di telefoni cellulari e di SIM card di gestori di telefonia italiani e stranieri. I poliziotti della Squadra Mobile etnea e del Commissariato di P.S. di Caltagirone (CT), dopo aver individuato il cittadino pakistano e l’alloggio del Centro di Accoglienza per richiedenti asilo occupato abusivamente dallo stesso straniero, nella tarda mattinata di ieri 28 luglio hanno effettuato la perquisizione domiciliare nel  corso della quale, in alcuni borsoni, sono stati rinvenuti e sequestrati   287 telefoni cellulari di varie marche e modello, centinaia di schede prepagate SIM dei gestori telefonici italiani ed esteri, centinaia di ricariche telefoniche di diverso importo e la somma di 1200€. Muhammad Umer SALEEM espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Caltagirone (CT) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania - Commemorazione  MONTANA e LIZZIO. I  poliziotti della Questura di Catania, le Autorità civili e militari e tutti i cittadini, alle ore 10,00 del  27 luglio, sono riuniti, presso la Chiesta di San Michele ai Minoriti in via Etnea per la Santa Messa in commemorazione del Commissario della Polizia di Stato Giuseppe Montana e dell’Ispettore Capo della Polizia di Stato Giovanni Lizzio. Il Commissario “Beppe” Montana, agrigentino di nascita ma catanese d’adozione, era una figura emblematica nella lotta alla mafia; fu ucciso il 28 luglio 1985 a Porticello, una frazione del comune di Santa Flavia, a causa del suo impegno nella lotta al crimine organizzato del palermitano. Collaborò con il giudice Rocco Chinnici per alcune indagini antimafia e durante la sua attività investigativa arrestò numerosi latitanti e scoprì raffinerie di droga e depositi di armi, intralciando così molti traffici della mafia. L’ispettore Giovanni Lizzio, ucciso in un agguato mafioso la sera del 27 Luglio 1992, nel quartiere Canalicchio a Catania, era una sorta di simbolo della Questura catanese: per anni aveva lavorato alla Squadra Mobile e poco prima di morire aveva assunto la direzione dello speciale nucleo che si occupa di lotta alle estorsioni. Giovanni Lizzio era, senza dubbio, il poliziotto più conosciuto della città, una sorta di memoria storica della Questura, un uomo che indagava sui mafiosi legati alle vecchie cosche, ma anche sugli emergenti. Entrambi i valorosi poliziotti sono ricordati dalle parole del Cappellano della Polizia di Stato Salvatore Interlando designato ad officiare il rito.


Roma -  Generale  Divisione Maruccia è Capo di Stato Maggiore Arma Carabinieri. Il Generale di Divisione Gaetano MARUCCIA che dal 15 settembre 2003 al 30 settembre 2005 ha ricoperto l’incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri al posto del Generale Il.o CICERI. L’alto ufficiale ha frequentato i corsi dell’Accademia Militare di Modena dal 1977 al 1979, completando gli studi militari presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel 1981. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche nell’Università degli studi di Siena nel 1993 e nel 203 quella in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna nell’Ateneo di Roma nonché, nel 2004 e nel 2005, le  lauree in Scienze Internazionali e Diplomatiche ed in Scienze della Pubblica Amministrazione. Nel 1994, concluso con successo il corso superiore di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia, ha ottenuto il “titolo di Scuola di Guerra”, a cui nel 2003 si è aggiunto un Master in Scienze Strategiche, conseguito nell’Università degli Studi di Torino. Ha frequentato, sempre nel 2003, a Roma nel SIOI (Scuola Superiore di Formazione Internazionale) il XXXIII Corso di Orientamento e Formazione Internazionale per Pubblici Funzionari.  Nel 2005 gli è stata conferita l’onorificenza di Commendatore “Al Merito della Repubblica Italiana” e nel 2010 la cittadinanza onoraria nei Comuni di Torre Annunziata (NA) e Nola e Somma  Vesuviana. Ha ricoperto numerosi incarichi di Comando, tra i quali i Comandi Provinciali di Pisa, Catania e Napoli, nonché di Stato Maggiore nell’ambito del Comando Generale dell’Arma, tra l’altro come Capo Ufficio Piani e Polizia Militare, Capo Operazioni e Capo II Reparto. Ha Comandato la Legione Carabinieri “Lazio” dal 2012 al 2014. Dal 28ottobre 2014 al 2 luglio 2015 ha ricoperto l’incarico di Capo del I Reparto del Comando Generale dei Carabinieri  a Roma e dal 3 luglio Sottocapo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Al Generale  Divisione Maruccia  Capo di Stato Maggiore  Arma Carabinieri gli auguri di buon lavoro per una carriera già esaltante.


San Cono  CT Aggredisce  moglie e CC accorsi in aiuto, romeno in manette. I Carabinieri della Stazione di San Cono (CT) hanno arrestato un 34enne, originario della Romania, per maltrattamenti in famiglia, minaccia,  lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale. I militari, di notte, su segnalazione della convivente, connazionale, sono intervenuti nell’abitazione del soggetto nel centro cittadino di San Cono (CT) trovandolo  in un evidente stato di agitazione, dovuto  agli effetti dell’alcool. Il 34enne, nel tentativo di sfuggire alla cattura ha iniziato  a minacciare i Carabinieri brandendo un coltello da cucina, ma è stato  immobilizzato e disarmato dopo una breve colluttazione. Gli operanti successivamente hanno accertato che la consorte da tempo subiva minacce e violenze dal tipo   e lei temeva per la sua incolumità. L’arma recuperata  è stata sequestrata. L’arrestato, su disposizione dell’autorità Giudiziaria, è stato associato nel carcere di Caltagirone (CT).


Mascalucia CT Coltiva marijuana in casa, CC 1 ai domiciliari. I carabinieri hanno scoperto 1 mini serra con 8 piante e rinvenuto 4 kg di marijuana. 1 57enne è ai domiciliari.  I militari della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno arrestato ai domiciliari un 57enne, del luogo, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I tutori dell’ordine, di notte, a conclusione di un’articolata attività info investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del coltivatore  a Mascalucia (CT) scoprendo che in una stanza aveva allestito una mini serra artigianale con 8 piante di marijuana, rivenendo altresì kg 4 dello stesso stupefacente in fase di essiccazione.  La droga, le lampade ed il materiale utilizzato per coltivare ed essiccare lo stupefacente è stato sequestrato. I militari, durante la perquisizione hanno rinvenuto 1 fucile Bernardelli cal. 12 con delle cartucce  tenuti illegalmente, appartenuti ad un familiare deceduto, per cui dovrà rispondere anche del reato di detenzione illegale di armi e munizioni. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania – CC, presi 2 pusher 1 Librino 1 a Capo Passero.  Si tratta di :

  Sebastiano PLATANIA 30enni finito nel Carcere di Piazza Lanza e Massimiliano PREVITE 21enne posto ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato il catanese PLATANIA, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è scaturito da un’articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere Librino, durante la quale è stato accertato che nei giorni scorsi il personaggio in più circostanze in viale Grimaldi si era reso responsabile del reato di spaccio. L’Autorità Giudiziaria tenuto conto delle risultanze investigative prodotte dai militari ha emesso sul conto del pusher il provvedimento restrittivo. L’arrestato è stato associato nel Carcere di Piazza Lanza Spacciatore arrestato in via Capo Passero. I Carabinieri della Stazione Catania Nesima coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno arrestato ai domiciliari il catanese PREVITE, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I militari di sera, durante un servizio  antidroga, hanno sorpreso il giovane in via Capo Passero mentre stava  cedendo bustine ad occasionali acquirenti. Il soggetto è stato prontamente bloccato e perquisito. Il  fermato è stato trovato in possesso di 6 grammi di  marijuana, già suddivisa in dosi,  e la somma contante di 60€ in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Palagonia  CT Attacco diretto a rete elettrica pubblica, CC 1 ai domiciliari.  I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) hanno arrestato ai domiciliari Giuseppe CONA 36enne, già ai domiciliari, per detenzione abusiva di armi, furto aggravato di energia elettrica e resistenza a Pubblico Ufficiale. I militari, di sera durante un servizio di controllo di persone sottoposte a misure  restrittive, si sono recati nell’abitazione del soggetto il quale alla loro vista ha tentato d’impedire l’accesso opponendosi energicamente.  I CC sono entrati in casa ed hanno proceduto ad una perquisizione rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in un anta di un armadio,  1 caricatore per pistola di piccolo calibro, 41 cartucce cal. 16,  42 cartucce vuote ed un contenitore con 70 grammi di polvere da sparo. I carabinieri inoltre   con l’ausilio di personale tecnico dell’Enel, hanno accertato che il contatore dell’abitazione era manomesso con un collegamento diretto alla linea elettrica pubblica.  L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari  sua abitazione in attesa di giudizio per direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Piedimonte Etneo  CT – Viola domiciliari, CC preso. I Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo (CT), collaborati dai colleghi di Linguaglossa (CT), hanno arrestato   Carmelo BRUNO 48enne, del luogo, per evasione dai domiciliari. I  militari, di pomeriggio al momento del controllo, non hanno trovato il  soggetto nella sua abitazione ritracciandolo subito dopo sulla pubblica via mentre tentava di fare rientro a casa. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaDonna  tenta incasso libretto Posta di 80 milioni €, bloccata. Il direttore dell’Ufficio postale di San Giovanni Galermo  nei giorni scorsi, si è trovato davanti una giovane donna che, mostrando con nonchalance un libretto postale, ha  chiesto il rilascio di una carta libretto postale: lo strumento che le avrebbe permesso di ritirare il denaro contante, registrato proprio sul libretto. La cifra riportata dal prezioso documento aveva ben sette zeri: 80 milioni €. Il funzionario delle Poste ha chiamato istantaneamente il 113, ed altrettanto immediatamente sono intervenuti i poliziotti della Volante del Commissariato Nesima. I  poliziotti sono allenati nel trovarsi innanzi alle più svariate specie di truffatori, ed hanno subito sospettato che il titolo creditizio fosse falso.Il credito invece, era perfettamente vero, ma non è risultato genuino,  l’ingente versamento, asseritamente effettuato un mese prima presso un Ufficio Postale del centro città. Il riscontro per gli agenti e per il funzionario delle Poste è stato veloce tanto quanto una telefonata alla filiale “incriminata”.La donna è stata accompagnata in Commissariato dove è venuta fuori una storia ancora più surreale: gli ottanta milioni di euro sarebbero stati, infatti, un gentile cadeau di un altrettanto gentile, sedicente professionista il quale le avrebbe fatto omaggio di quella che per lui sarebbe stata una cifra normale, attese le sue difficili condizioni economiche e familiari. La  bella favola, non è del tutto finita  ed il”donatore” è stato accertato che sia vecchia conoscenza per truffa, insolvenza fraudolenta, falsità in scrittura privata e altro. Entrambi i soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di falsità materiale, l’intera vicenda è stata messa nelle mani del Magistrato. Il libretto postale di 80 milioni €  è stato sequestrato.


Catania Direttore Posta sequestrato da casa per svuotare cassaforte ufficio, polizia arresta sequestratore. Si  tratta di Rosario NICOSIA 50enne, si cercano i complici. Agenti delle Volanti dell’UPGSP, nella prima mattinata di oggi, sono riusciti a sventare un pericoloso piano criminale con sequestro di persona a scopo di rapina, arrestando in flagranza di reato Rosario NICOSIA 50enne, perché responsabile di rapina aggravata e sequestro di persona. Il  direttore della filiale delle Poste in via Garibaldi, alle ore 8,00 circa, ha segnalato su linea 113 che in quel momento era vittima di un sequestro di persona e di rapina. I poliziotti, da una precisa ricostruzione ex-post dei fatti, hanno  appreso che 3 malviventi, appostati nelle immediate vicinanze dell’abitazione del funzionario delle Poste, paventando il possesso di un’arma, gli avevano intimato di consegnare le chiavi dell’auto di sua proprietà.  I  malviventi,  dopo   avevano fatto salire la vittima a bordo della sua auto, condotta da uno dei sequestratori. L’uomo è stato condotto in una zona del quartiere San Giovanni Galermo, dove era atteso da uno o due altri malviventi. Il sequestrato è stato fatto scendere dalla macchina, rimasta nelle mani dei rapinatori, ed è stato fatto salire a bordo di uno scooter condotto dal NICOSIA, ovviamente dopo essere stato privato degli effetti personali e del telefono cellulare. Il sequestrato è stato minacciato di gravi ritorsioni se non avesse eseguito alla lettera gli ordini dei malviventi secondo i quali avrebbe dovuto raccogliere e consegnare al Nicosia i soldi custoditi nella cassaforte dell’Ufficio postale da  lui stesso diretto.   Il  direttore insieme al rapitore, è giunto presso la filiale dell’Ufficio postale di via Garibaldi dove ha fatto ingresso, grazie alle chiavi di cui disponeva, mentre il Nicosia attendeva all’esterno. Il funzionario approfittando del momento propizio, utilizzando un telefono dell’ufficio è riuscito a segnalare al 113 quanto stava accadendo. 2 equipaggi tempestivamente, si sono portati sul posto  e sono riusciti a bloccare ed arrestare li NICOSIA. Sono in corso accertamenti per addivenire all’identificazione degli altri complici. 


CataniaPolizia trova a S.Giorgio arsenale e soldi, 2 in carcere. Gli agenti hanno tratto in arresto: Agatino D’AGATA  40enne  ed Alessandro Damiano PRIVITERA 23enne, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione illegale di armi comuni da fuoco e di armi clandestine, ricettazione delle stesse e detenzione illegale di munizionamento.La polizia, nel corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione dei soggetti   nel quartiere “San Giorgio”, all’interno di una cavità ricavata nel fondo di un pianoforte a coda, posizionato in una stanza adibita a soggiorno, venivano rinvenute 4 pistole (3 semiautomatiche ed 1 rivoltella, tutte con matricola abrasa) e numeroso munizionamento per le stesse. L’atto di P.G. permetteva di rinvenire nella camera da letto di D’AGATA Agatino, una cassaforte murata, all’interno della quale veniva rinvenuta una somma di denaro.  I poliziotti, durante l’ispezione della cassaforte si sono avveduti che il lato corto della stessa, nella parte murata, era stato accuratamente tagliato in modo da permettere l’accesso alla camera d’aria, tra la parete in forati interna e quella esterna. Gli agenti all’interno di detta intercapedine hanno rinvenuto altro denaro, per un totale complessivo di 27.000,00 euro (ventisettemila €) circa, nonché cartucce parabellum ed 1 caricatore per pistola. La perquisizione veniva estesa anche al garage di Agatino D’AGATA, all’interno del quale, tra gli altri veicoli, era parcheggiato, in evidente disuso, un Renault Kangoo: all’interno della parte cassonata della carrozzeria è stato rinvenuto 1 fucile calibro 12 con matricola abrasa, riposto all’interno della propria custodia, unitamente ad uno zaino al cui interno sono state rinvenute una cartuccera e numerose cartucce calibro 12. D’AGATA e PRIVITERA, pertanto, sono stati dichiarati in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Tremestieri Etneo CT  – Dirigente X Reparto Mobile incontra sindaco. Il  Sindaco Santi Rando di mattina  nell’aula consiliare del palazzo di Città del Comune di Tremestieri Etneo, ha incontrato il nuovo Dirigente del X Reparto Mobile, Primo Dirigente dott. Giangiacomo Triglione. Il  presidente del consiglio comunale Ferdinando Smecca con una rappresentanza di consiglieri, assessori e funzionari erano presenti insieme al primo cittadino. Il  dott. Triglione, insieme al Sindaco che ha avuto parole di apprezzamento per l’operato della Polizia di Stato, ha concordato una serie di incontri con gli studenti della scuola primaria del centro etneo che saranno accolti in visita nella Caserma Rinaldi, sede del Reparto Mobile.


Randazzo CTLupara e droga in auto, 65enne Sciacca in manette. I Carabinieri della Compagnia di Randazzo hanno arrestato Antonino SCIACCA 65enne di Bronte (CT), padre di Vincenzo SCIACCA 40enne, già detenuto, e ritnuto elemento di spicco del clan mafioso catanese “Mazzei”. I  militari di pomeriggio, a conclusione di attività info-investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione in un terreno di proprietà del 65enne estendendola anche alla sua auto, una Mercedes Classe E, dove hanno rinvenuto, occultati sotto il sedile posteriore, 1 fucile doppietta a canne mozze calibro 12, con matricola abrasa ed armato con 2 cartucce, ulteriori 5 cartucce dello stesso calibro e 13 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 10 grammi, il tutto sottoposto a sequestro. Il fucile, in buono stato d’uso, sarà inviato al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico-balistici del caso e per stabilire se lo stesso sia stato utilizzato in eventi criminosi.L’arrestato, che dovrà rispondere dei reati di detenzione illecita di arma clandestina e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaCC preso topo appartamento con oro rubato: in manette. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato Santo CULTRERA 42enne, di Catania, per furto aggravato. Una  telefonata pervenuta al 112 da parte di un anonimo interlocutore di sera  ha segnalato un furto in atto in un’abitazione. Una  pattuglia è intervenuta in via Quintino Sella bloccando uno che a piedi percorreva quella via. Il fermato, subito perquisito, è stato trovato in possesso di vari monili in oro per un valore complessivo di 4.500 euro circa, rubati poco prima in un appartamento ubicato nelle vicinanze. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Biancavilla  CT -  Brillo aggredisce  madre e le danneggia auto.  Il soggetto è stato bloccato, arrestato dai CC ed associato in comunità recupero. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT)  coadiuvati dai militari del XII BTG “Sicilia” hanno arrestato un 32enne, del luogo, per maltrattamenti in famiglia,  danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale. I  militari, di sera, su richiesta della locale Centrale Operativa, sono intervenuti  in una via del centro cittadino di Biancavilla (CT) dove era stata segnalata una lite in famiglia. I Carabinieri giunti sul posto hanno bloccato un 32enne sulla strada, in un evidente stato di agitazione dovuto agli effetti dell’alcool, accertando che lo stesso poco prima aveva aggredito verbalmente la madre, con la quale convive e danneggiato l’autovettura della donna. Il soggetto, che ha cercato di aggredire anche i militari intervenuti per calmarlo, è stato  subito immobilizzato. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato in una comunità di recupero della zona in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Catania CC, rinvenuto arsenale in casa abbandonata a centro storico. I  Carabinieri di Piazza Dante ieri  sera  hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel centro storico cittadino, scandagliando in particolare diversi spazi condominiali, cortili ed aree dove vi sono delle abitazioni o edifici abbandonati. I  militari, durante il servizio in una casa in stato di abbandono in via Vadalà hanno rinvenuto e sequestrato un piccolo arsenale composto da 1 fucile cal.12 marca Beretta, 1 carabina marca Marlin Safety , 1  carabina cal. 22 e 4  pistole, modello ad avancarica, monocolpo.  Le indagini sono in corso e diverse sono le piste investigative aperte al fine di verificare se tali armi siano ricollegabili a qualche sodalizio mafioso cittadino.  I fucili e le pistole, che si presentavano in ottimo stato, saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del caso e per stabilire se le stesse siano state utilizzate in eventuali azioni criminose.


CataniaLotta mafia: Procuratore Repubblica ZUCCARO a Centro Operativo DIA Catania ricevuto da Capo  PANVINO. Il  dr. Carmelo ZUCCARO, Procuratore della Repubblica di Catania, di mattina  si è recato in visita al Centro Operativo di Catania, dove ha incontrato il Capo Centro 1° Dir. Della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO, i Funzionari, gli Ufficiali ed il personale in servizio presso la struttura, nonché una rappresentanza della dipendente Sezione Operativa di Messina. Il massimo rappresentante della Procura nel corso della visita ha fatto un’analisi delle numerose attività di lotta al fenomeno mafioso, che hanno visto impegnata la D.I.A., in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ed ha affrontato tematiche sia sul piano delle operazioni di polizia giudiziaria che su quello dell’aggressione ai patrimoni illeciti delle organizzazioni criminali mafiose, presenti ed operanti nella fascia della Sicilia orientale, estese sulle province di Catania, Ragusa e Siracusa e, con il supporto della dipendente Sezione DIA, anche della provincia di Messina. I funzionari hanno evidenziato l’importanza per l’intensa attività di monitoraggio svolta in tutte le province della Sicilia orientale per prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, con numerosi accessi ai cantieri in opera ed approfonditi accertamenti e riscontri, che hanno consentito alle Prefetture competenti di adottare i provvedimenti di interdittiva antimafia, nei confronti delle società che hanno evidenziato criticità in tal senso. La  D.I.A. di Catania, a conclusione dell’incontro, ha assicurato al dr. ZUCCARO, nel segno della continuità con il predecessore dr. Giovanni SALVI, il massimo impegno la collaborazione nel contrasto alle organizzazioni criminali ed a quell’area grigia che funge da cerniera tra mafia e colletti bianchi, nell’aggressione ai patrimoni illeciti mafiosi.


Catania - Mafia: DIA sequestra villa ed auto a presunto contiguo dei Santapaola. Gli  uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, hanno dato  esecuzione ad  un decreto di confisca beni emesso ai sensi delle vigenti disposizioni antimafia dal locale Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione, ad esito degli accertamenti delegati dal Procuratore della Repubblica di Catania dr. Carmelo ZUCCARO, nei confronti di Roberto MORABITO, 49enne, ritenuto contiguo ai Santapaola del gruppo di Picanello, condannato – in via definitiva – per tentato omicidio e per una serie di rapine commesse tra Catania ed alcune città della Toscana. Il Tribunale,  con il decreto ha disposto la confisca di una elegante villetta nel centro cittadino e di una autovettura, per un valore di circa 500.000 euro. Il soggetto, già condannato in via definitiva per tentato omicidio e per una serie di rapine commesse tra Catania ed alcune città della Toscana, con sentenza del 10 giugno 2013 dalla 2^ Sezione del Tribunale di Catania –, è stato condannato alla pena complessiva di 9 anni e 8 mesi di reclusione per estorsione, usura ed installazione di apparecchiature atte ad intercettare ed impedire conversazioni telegrafiche e telefoniche. Il  decreto  ha disposto tra l’altro la sottoposizione alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per la durata di anni 2 (due) e mesi 6 (sei) con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sono state confiscate una elegante villa nel centro cittadino e un’autovettura, per un valore stimato in circa 500.000,00 euro. Le indagini di natura economico-finanziaria e patrimoniale delegate dal Procuratore dr. Carmelo ZUCCARO ed espletate dal Centro Operativo D.I.A. di Catania diretto dal Primo Dirigente della P. di S. dott. Renato PANVINO - hanno evidenziato profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dal MORABITO e dai suoi familiari, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di una illecita acquisizione patrimoniale. La confisca del patrimonio di Roberto MORABITO trae la sua genesi dall’applicazione delle norme giuridiche vigenti di contrasto alla criminalità organizzata, testimonia certamente una costante attenzione all’evoluzione del fenomeno mafioso da parte della Magistratura in stretta collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia. L’attività del Centro Operativo di Catania è  incentrata sul c.d. principio di “doppia azione”, mira non soltanto a contrastare il fenomeno mafioso assicurando alla giustizia gli organici ai sodalizi criminali, ma anche ad aggredire le organizzazioni criminali sul piano patrimoniale, sottraendo loro e acquisendo alla disponibilità dello Stato i patrimoni illeciti, con gli strumenti forniti dall’attuale legislazione antimafia.Mafia: DIA sequestra villa ed auto a presunto contiguo dei Santapaola. Gli  uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, stanno dando  esecuzione ad  un decreto di confisca beni emesso ai sensi delle vigenti disposizioni antimafia dal locale Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione, ad esito degli accertamenti delegati dal Procuratore della Repubblica di Catania dr. Carmelo ZUCCARO, nei confronti di Roberto MORABITO, 49enne, ritenuto contiguo ai Santapaola del gruppo di Picanello, condannato – in via definitiva – per tentato omicidio e per una serie di rapine commesse tra Catania ed alcune città della Toscana. Il Tribunale,  con il decreto ha disposto la confisca di una elegante villetta nel centro cittadino e di una autovettura, per un valore di circa 500.000 euro.


Linguaglossa  CTCon ascia contro avversario, CC rumeno in carcere. I Carabinieri della Stazione di Linguaglossa (CT), collaborati dai colleghi del radiomobile della Compagnia di Randazzo (CT), hanno arrestato   Vasile Danut MARIAN 30enne  di origini romene, per tentato omicidio e porto abusivo di arma bianca.  Il soggetto, ieri sera, in  Piazza Vespri Siciliani a Linguaglossa, per futili motivi ed armato di ascia, ha tentato di colpire ripetutamente un connazionale, di 21 anni, non riuscendovi solo per le urla della gente presente che l’hanno costretto a desistere e fuggire.  I  carabinieri allertati  hanno immediatamente braccato, rintracciato e disarmato il personaggio. L’ascia è stata sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Maletto CTCC, piromane 66enne ammanettato. I Carabinieri della Stazione di Maletto (CT), collaborati dai colleghi del radiomobile della Compagnia di Randazzo (CT), hanno arrestato nella flagranza,  Luigi MINEO 66enne, del posto, reo di incendio aggravato. L’incendiario, stanotte, senza giustificazione plausibile, mettendo a rischio delle vite umane nonché la tratta ferroviaria della Circumetnea, ha appiccato il fuoco ad un’area a verde incolta aderente a numerose abitazioni civili, dandosi poi alla fuga. I militari, avvisati da alcuni cittadini terrorizzati al 112, sono immediatamente intervenuti sul posto e, dopo un breve inseguimento lungo vie cittadine, sono riusciti a bloccare ed ammanettare il piromane. L’incendio, per fortuna, è stato domato dai Vigili del Fuoco del locale distaccamento. L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Riposto CTMeccanico in prognosi  riservata, picchiato dopo mancata riparazione auto moglie: CC cliente in manette. Mauro LOMAZZO 49enne  è finito nel carcere di Catania a Piazza Lanza poiché ritenuto responsabile di lesioni personali gravi. L’aggressione  si è verificata ieri pomeriggio in una officina meccanica in viale Immacolata a Riposto, in provincia di Catania. Una  donna era presentata in officina  e pretendeva che l’autovettura consegnata  lunedì scorso le fosse immediatamente restituita con i lavori di riparazione pattuiti. Il meccanico, 62enne ha, riferito alla cliente di non avere potuto terminare i lavori di riparazione e che sperava di concluderli in serata. Il lavoratore alle insistenti rimostranze della donna,  l’ha pregata cortesemente di uscire dall’officina poiché era ora della pausa pranzo, pregandola di ritornare in serata, poi poggiandole una mano sulla spalla l’ha accompagna all’uscita. La scena è stata notata dal marito il quale imbestialito, è entrato nell’officina ed ha iniziato a colpire con calci e pugni il malcapitato. Qualcuno  ha chiamato per fortuna il 112, permettendo l’intervento alla pattuglia della locale Stazione che, giunta immediatamente sul posto, ha bloccato ed ammanetta l’aggressore. I carabinieri hanno soccorrendo la vittima che è stata trasportata d’urgenza, tramite ambulanza del 118, nell’Ospedale Cannizzaro di Catania dov’è tuttora ricoverata in prognosi riservata in conseguenza di un “trauma cranico con frattura della rocca petrosa destra otoragia dx”. L’arrestato  Mauro LOMAZZO, espletate le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza poiché ritenuto responsabile di lesioni personali gravi.


Catania - video operazione Mafia: duro colpo ai Santapaola: 35 arresti, oltre 100 perquisizioni. Oltre  300 Carabinieri impegnati dalle prime ore del mattino è in corso a Catania una imponente operazione del Comando Provinciale. I militari stanno passando al setaccio un intero agglomerato della periferia sud della città, il quartiere Librino, considerato il più redditizio “supermarket” della droga, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 35 persone per i reati di associazione mafiosa, armi e traffico di stupefacenti, ritenute appartenenti al gruppo dei Nizza della famiglia Santapaola, tra i più agguerriti ed organizzati del panorama criminale catanese, capeggiato da Andrea NIZZA, irreperibile dal dicembre 2014 ed inserito nell’elenco dei “latitanti più pericolosi” del Ministero dell’Interno. I carabinieri, nel corso delle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dal 2014 al 2016, hanno sequestrato un arsenale costituito da oltre 50 armi, tra pistole, fucili e mitragliatrici, e sono state accertate le dinamiche del gruppo mafioso, soprattutto in relazione alla gestione di numerose “piazze di spaccio” cittadine. I particolari dell’operazione  illustrati nel corso di una conferenza stampa che  alle ore 11 presso la sala stampa della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania.


Catania Polizia  scopre traffico 8kg cocaina, presi 6 corrieri, speronata auto agenti. La droga, immessa sul mercato, avrebbe fruttato non meno di 2.000.000€.   Uomini della Polizia di Stato hanno tratto in arresto: Antonio NOCITA  33enne già noto; Fabio Antonio RAPISARDA  28enne già noto; Giacomo SAGONE  35enne; Giuseppe CARERI  44enne già noto; Placido VENTRE  50enne  già noto; Carmine MUSUMECI 28enne. I personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di detenzione e trasporto di sostanza stupefacente del tipo cocaina, resistenza a P.U., danneggiamento aggravato e lesioni. Agenti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, lungo la Strada Provinciale nr. 12,  nel corso di un servizio volto a frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato 1 auto  Suzuki Swift ed 1 FIAT 500X che facevano da staffetta ad 1 autoarticolato. la  vettura  Suzuki Swift ed il camion successivamente si sono immessi in una strada sterrata dove gli occupanti dell’autoarticolato hanno consegnato al conducente della Suzuki 1 busta che lui ha riposto nell’abitacolo. La Suzuki Swift a questo punto,  ha lasciato la strada interpoderale per imboccare la S.P. 12 in direzione Catania, preceduta dalla Fiat 500X che era rimasta in attesa lungo la strada provinciale, mentre il camion si dirigeva verso il casello autostradale  di San Gregorio di Catania. L’Antidroga, dopo un breve pedinamento è riuscita a bloccare l’auto   FIAT 500X con a bordo Antonio NOCITA, Fabio Antonio RAPISARDA e Giuseppe CARERI, mentre  il conducente della  vettura Suzuki Swift, alla vista dei  poliziotti, si è dato alla  fuga, lanciando 1 busta, prontamente recuperata dal personale operante. L’involucro  conteneva  7 panetti di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 8 kg. circa.Altri uomini, a bordo di auto “civetta”, hanno intimato al conducente della Suzuki Swift, successivamente identificato nel citato Giacomo SAGONE, di fermarsi, ma questi, ancora una volta nel tentativo di guadagnare la fuga, ha accelerato repentinamente la marcia speronando l’auto della Polizia, senza tuttavia riuscire nell’intento di fuggire. 3 poliziotti hanno riportato lievi ferite allo stesso modo di SAGONE. I conducenti del camion identificati in Placido VENTRE e Carmine MUSUMECI venivano invece bloccati nei pressi del casello autostradale di San Gregorio. I poliziotti, nel corso del servizio hanno dato prova di estremo coraggio, agendo di notte in una zona isolata ed esponendosi a rischio pur di bloccare i malviventi i quali erano pronti a tutto per salvaguardare se stessi e la “preziosa” merce. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Aci Sant’Antonio CT-  Rapina a MD  Mascalucia: CC, 1 in identificato. I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT) hanno arrestato   Danilo Angelo CALÌ 25enne di San Giovanni La Punta (CT), in esecuzione di una ordinanza di custodia  cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania.   Gli investigatori  hanno comparato le dinamiche criminali di 2 rapine avvenute lo  scorso 18 aprile: 1 ad Aci Sant’Antonio ed 1 a Mascalucia (CT).   il medesimo gruppo criminale assaltò a mano armata i rispettivi supermercati della catena MD. Gli investigatori sono riusciti, tramite gli indumenti indossati e lo scooter utilizzato, a collocare il reo in entrambe le rapine. I carabinieri hanno definito  i “ruoli” che lo videro, nella prima “interpretare”:  prima il “palo” e nella seconda, proprio  a Mascalucia, attore  attivo, con l’aiuto di 1 complice ancora da identificare. Il  reato commesso  con il volto  parzialmente travisato ed armato di pistola, permise di realizzare 700 euro in contanti. Il giovane malvivente è stato raggiunto dal provvedimento cautelare nel  carcere di Catania Piazza Lanza dov’era già recluso per la precedente rapina. 


    

Catania 9 kg cocaina tra camera letto e cucina, Antidroga 1 in manette. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Vittorio PARISI 53enne già noto, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di ingente quantità di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Uomini della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” a seguito di attività info-investigativa, avevano appreso che nella giornata di sabato 18 giugno sarebbe giunto in centro città un carico di droga destinata a Vittorio PARISI domiciliato a Misterbianco (CT). Gli investigatori hanno predisposto, sin dalla mattina, un servizio mirato di osservazione nei pressi del domicilio del PARISI con l’impiego di diverse pattuglie dell’Antidroga. Gli  uomini della Mobile dopo una prolungata attesa, hanno notato il soggetto uscire a piedi dall’abitazione ed allontanarsi, ed hanno deciso di procedere al controllo. PARISI ha manifestato evidenti segni di insofferenza, ingiustificati visto le circostanze di tempo e di luogo. Gli  investigatori, insospettiti dall’anomalo comportamento del soggetto hanno deciso di eseguire immediatamente una perquisizione domiciliare a seguito della quale  sono stati rinvenuti e sequestrati  9 panetti di cocaina (alcuni riportanti la scritta “Teka” “500” “Generali” e “James”) per un peso complessivo di 9 kg. circa, in parte occultati nella camera da letto ed in parte in cucina. I poliziotti nell’abitazione hanno  rinvenuto anche uno “scanner” rivelatore di microspie.  La droga del valore di circa 450.000€, avrebbe fruttato su “piazza” oltre 2.000.000€circa. Vittorio PARISI espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania2 violazioni con evasione domiciliare: 1 in carcere, 1 in casa. Poliziotti delle Volanti dell’UPGSP ieri, hanno arrestato i già noti catanesi Giovanni Agatino DISTEFANO 34enne per evasione dagli arresti domiciliari e Francesco COPPOLA  41enne perché destinatario di un’ordinanza che revoca la misura cautelare degli arresti domiciliari sostituiendols con la custodia in carcere.  DISTEFANO è stato catturato nel corso dell’attività di controllo del territorio quando, transitando per via Plebiscito, i poliziotti l’hanno notato all’interno di un gruppo di persone che dialogavano tra loro i quali, alla vista degli agenti, hanno interrotto la discussione e si sono allontanati. Tutti i soggetti sono stati bloccati immediatamente e identificati. I tutori dell’ordine hanno poi verificato la posizione del DISTEFANO il quale è risultato essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con la concessione del permesso lavorativo presso un’attività commerciale ubicata all’interno del porto di Catania dove, in effetti, non si trovava. Anzi, gli altri tre individui con cui si accompagnava sono risultati già noti anche per associazione mafiosa. Il personaggio alla luce di quanto scoperto è stato arrestato e, su disposizione del P.M. di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. Gli uomini delle volanti alle ore 20.00, si sono recati in via Musumeci, presso l’abitazione del noto  Francesco COPPOLA, allo scopo di eseguire nei suoi confronti l’ordinanza emessa dal Tribunale di Catania. Il  Giudice a seguito delle numerose violazioni delle prescrizioni, ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere. I tutori dell’ordine in esecuzione dell’ordinanza   hanno tradotto COPPOLA presso la locale Casa Circondariale a piazza Lanza.


Misterbianco CT  – Droga, 2 anni ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato ai domiciliari Domenico SORRENTINO 22enne, del posto, in esecuzione di un  ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. Riconosciuto dai giudici  colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Catania nel dicembre del 2014, dovrà scontare la pena inflittagli, equivalente ad 2 anni di reclusione oltre al pagamento di 3.000 euro di multa,  ed è stato ristretto nel suo domicilio.


Maniace  CT Antimafia: DIA ispeziona cantiere, sequestro per violazioni. La Stazione Carabinieri di Maniace, in sinergia con gli altri organi intervenuti, ha proceduto  al sequestro dell’impianto di calcestruzzo ed a segnalare all’Autorità Giudiziaria il responsabile dell’attività produttiva, G.S.A. 65enne, amministratore unico della società “C.G.M. dei F.lli GALATI”. I controlli preventivi antimafia, sono stati disposti dal Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO, ed eseguiti dal “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania - composto da rappresentanti della D.I.A., della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del Lavoro, nell’occasione integrato anche con personale del Servizio Ambiente e Polizia Provinciale della città metropolitana di Catania. I tutori dell’ordine hanno sottoposto ad ulteriori controlli amministrativi la società di calcestruzzi “C.G.M. dei F.lli GALATI”, a  Maniace, e proceduto al sequestro preventivo di un impianto di calcestruzzi poiché sprovvisto della necessaria autorizzazione alle emissioni in atmosfera, e della relativa A.U.A., in violazione di quanto previsto dalla normativa ambientale all’art.269 comma 1 del D.Lgs 152/2006.


Catania Polizia filma pusher, vende droga col cestino da balcone di casa. Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto: Santo Oreste D’ARRIGO  31enne, ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana. Uomini della Sezione “Antidroga” nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti su piazza, avevano appreso che in corso Indipendenza, uno aveva avviato, nelle ore serali, una fiorente attività di spaccio di stupefacenti presso la propria abitazione, utilizzando il sistema del c.d “panaro” - cesto in vimini -  per vendere la droga e ricevere, in cambio, il denaro. Il sistema si era rivelato non solo ingegnoso ma consentiva allo spacciatore di far passare inosservata la sua condotta illecita.  La notizia veniva appositamente verificata dagli uomini della Sezione Antidroga con mirati servizi di p.g., corredati da video-riprese, che consentivano l’identificazione del furbo, l’individuazione dell’abitazione  svelando le modalità dello spaccio. Le immagini, abbinate alla tradizionale attività di p.g. -  riscontro delle cessioni tramite il controllo degli acquirenti – hanno permesso ai poliziotti di accertare come dalla veranda della propria cucina, D’ARRIGO servendosi di un secchio, assicurato ad una corda, effettuava la  cessione dello stupefacente, previo pagamento dello stesso. Gli  uomini dell’Antidroga, dopo avere acquisito indubbi riscontri circa l’attività di spaccio in flagranza, hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell’abitazione del D’ARRIGO ad esito della quale, hanno rinvenuto e sequestrato: 2 involucri in plastica contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di grammi 18, 1 involucro in cellophane trasparente con apice termosaldato contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 4, sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di gr. 68.,1 bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. 1.500 euro in contanti. Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato associato presso la casa circondariale di piazza Lanza a disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Catania.


Misterbianco CT –  CC, chiusa casa per anziani fuori norma. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT), coadiuvati da personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania, hanno effettuato diversi controlli in strutture adibite all’assistenza degli anziani  esistenti nella zona  denunciando un 19enne, di Catania.  I militari durante un’ispezione nella casa famiglia “Madonna del Carmine”, con sede in via Etna 198, di cui il giovane era il titolare, hanno accertato che l’attività era priva di ogni forma di autorizzazione, e che per i 10 ospiti presenti non erano state comunicate le generalità agli organi competenti. I  militari, durante l’ispezione, hanno inoltre riscontrato la presenza di alcuni lavoratori impiegati in nero. La struttura, su proposta dell’Arma, è stata definitivamente chiusa dal Sindaco dopo che gli anziani sono stati trasferiti in idonee strutture della medesima tipologia. 


CataniaDIA sequestra ad Adrano impianto calcestruzzo non a norma. Poliziotti del Commissariato di PS di Adrano, in sinergia con gli altri organi intervenuti, hanno proceduto al sequestro dell’impianto di calcestruzzo ed a segnalare  all’Autorità Giudiziaria il responsabile dell’attività produttiva, V.P. 70enne e  B.S. 79enne, amministratore unico della società “Calcestruzzi dell’Etna. Il  “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania - composto da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del Lavoro, nell’occasione integrato anche con personale del Servizio Ambiente e Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Catania e del Distretto Minerario di Catania, nel prosieguo dei controlli preventivi antimafia, disposti dal Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO, ha proceduto al sequestro preventivo di un impianto di calcestruzzi poiché sprovvisto della necessaria autorizzazione alle emissioni in atmosfera, e della relativa A.U.A., in violazione di quanto previsto dalla normativa ambientale all’art.269 comma 1 del D.Lgs 152/2006. Il personale del distretto minerario di Catania, nel quadro dei controlli presso l’impresa di estrazione denominata “Cra Group”, ha  disposto l’immediata sospensione delle attività lavorative, rilevando nella gestione dei due impianti di frantumazione esistenti all’interno dell’area di cava delle macroscopiche violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.


Aci Sant’Antonio CTDetenzione armi, CC denunciano padre figlio. I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT) hanno arrestato, nella flagranza, i due congiunti, rispettivamente padre di 67anni  e figlio  34 anni, per detenzione illegale di armi comuni da sparo. I  militari nel corso di un servizio mirato al controllo delle armi,  hanno perquisito l’abitazione rinvenendo e sequestrando 1  fucile, tipo doppietta, calibro 12,  marca Damas Anglais, mai denunciato ed appartenuto, sembra, ad un loro parente, deceduto nel 2011. Preventivamente, per poi procedere alla richiesta di revoca dell’autorizzazione a detenere armi, i CC hanno altresì  sequestrato le seguenti armi legalmente detenute: 1 fucile marca Italarm cal.16; 1 fucile marca Franchi calibro 12 ; 1 fucile  marca Breda calibro 12; 1 fucile da caccia semiautomatico marca Franchi modello 712 light calibro 12; 1034 cartucce da caccia cal. 12;  51 cartucce da caccia cal.16; 6 cartucce da caccia cal.28.


Catania –  Viola restrizioni, CC 1 preso. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno bloccato Vincenzo Angelo MARCHESE 30enne, catanese, per evasione. Il personaggio, benché sottoposto agli arresti domiciliari, stamani è stato sorpreso da una gazzella dell’Arma mentre era fuori dalla sua abitazione, senza giustificato motivo, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato trattenuto temporaneamente in una camere di sicurezza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Catania Infiltrazioni mafia : DIA ispeziona cantieri in zona Adrano. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese operanti nei settori considerati a rischio di infiltrazione antimafia, in ottemperanza ai Decreti emanati dal Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO, ha diretto e coordinato 2 accessi ispettivi presso 1 impresa di estrazione ed 1 impresa di calcestruzzi situate entrambe nel territorio di Adrano. Il controllo della DIA, riguardante tutte le imprese coinvolte nel ciclo di lavorazione degli inerti, effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania e composto da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. Gli accessi alle aree di cantiere, effettuati nell’occasione, in collaborazione anche con personale dell’ASP, del Distretto Minerario e del dipartimento ambiente del libero consorzio comunale di Catania, sono stati effettuati in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili alle imprese destinatarie dei controlli. Gli assetti societari, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.


Catania Rapine : operazione “Smoke free”, 5  misure in carcere, 1  dipendente infedele. La Polizia di Stato, nelle prime ore della mattinata, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha dato esecuzione ad 1 ordinanza di custodia cautelare, emessa il 7 giugno 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di: Concetto  AIELLO 40enne, già agli arresti domiciliari per altra causa; Massimiliano ARENA 32enne, inteso “Massimo”, già detenuto per altra causa; Giovanni GAGLIANO 25enne già noto; Salvatore LO RE 37enne già noto;  Vincenzo VERGA  41enne, già agli arresti domiciliari per altra causa. I 5 personaggi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in appartamento, nonché ricettazione e detenzione e porto illegale di armi da fuoco. Il provvedimento giudiziale ha accolto gli esiti di un’attività investigativa - anche di tipo tecnico -  coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica e condotta dalla Squadra Mobile - Sezione Reati contro il Patrimonio “Squadra Antirapine” a seguito della constatazione di un elevato numero di segnalazioni di rapine perpetrate nell’arco temporale giugno 2014 - marzo 2015, ai danni della società che effettua la distribuzione di tabacchi in ambito locale. L’analisi della polizia condotta sul fenomeno aveva fatto rilevare che nel solo territorio di Catania e provincia, a decorrere dalla seconda metà del 2013, lungo tutto l’anno solare 2014 e sino ai primi mesi del 2015, una ditta risultava avere subito, complessivamente, 14 rapine con la sottrazione di quantitativi vari di tabacchi lavorati nazionali ed esteri, con conseguente ingente danno patrimoniale (ogni singolo scatolo, contiene sigarette per un controvalore di rivendita al pubblico di circa euro 2.200). Le indagini tecniche non disgiunte da attività condotta sul territorio ( appostamenti, pedinamenti, visione delle immagini dei fatti-reato) condotte dalla “Squadra Antirapine” nell’arco temporale gennaio - luglio 2015 hanno consentito di accertare l’esistenza di un’associazione criminale capeggiata da Giovanni GAGLIANO il quale, essendo stato dipendente della società di distribuzione tabacchi, utilizzava le conoscenze acquisite - relative ai percorsi dei furgoni, alle sedi dei destinatari delle forniture, ai sistemi di antifurto posti sui mezzi - per organizzare, dettagliatamente le rapine. Gli investigatori all’associazione hanno contestato 3 rapine aggravate commesse rispettivamente il 3 giugno 2014, il 10 febbraio ed il 13 marzo 2015 e 3 furti aggravati in abitazione commessi a Catania ed in alcuni comuni della provincia rispettivamente il 23 febbraio 12 e 18 marzo 2015. Gli inquirenti a GAGLIANO hanno altresì, contestato la detenzione illegale di 2 pistole semiautomatiche. Massimiliano ARENA tra i destinatari del provvedimento è il figlio del noto Giovanni ARENA 59enne in atto detenuto, il quale era latitante dal 1993, ed inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “Programma Speciale di ricerca” catturato dalla   Squadra Mobile di Catania  il 26 ottobre 2011. Gli inquirenti a  Massimiliano ARENA hanno contestato il reato di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e quello di minaccia aggravata proprio ai danni dello stesso Giovanni GAGLIANO. Il valore dei tabacchi asportati nelle 3 rapine ammonta a 180.000,00 euro. Un destinatario della misura restrittiva si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato.


Catania Ceusi, CC eseguono mandato per import armi da Slovacchia. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania il  7 giugno 2016, hanno arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, Carmelo PIACENTE 50enne ritenuto esponente di spicco del clan mafioso “Ceusi”, collegato all’organizzazione Cosa Nostra catanese “Santapaola-Ercolano”, e la sua convivente Simona PUCCIA  30enne, per traffico internazionale di armi da guerra. L’attività investigativa, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, scaturisce da un sequestro di armi effettuato nel giugno 2015 da personale del Nucleo Investigativo presso gli uffici di smistamento della ditta spedizioni “T.N.T.” del capoluogo etneo, dove veniva rintracciato 1 pacco contenente 2 mitragliette ed 1 pistola con relativo munizionamento. I  miliari, dalle prime investigazioni avevano accertato che la spedizione era stata effettuata da Carmelo PIACENTE che si era reso immediatamente irreperibile. I carabinieri, sin dalle prime fasi delle indagini avevano desunto che il soggetto aveva organizzato un vero e proprio traffico di armi acquistate nella Repubblica Slovacca che successivamente venivano spedite a Malta per poi essere verosimilmente mandate in Nord Africa. La  polizia francese, con la cooperazione di Europol, il  23 giugno 2015 durante un controllo presso l’aeroporto di Marignane (Francia), aveva rinvenuto  3 pistole ed 1 mitragliatrice, nascoste in  un pacco spedito proprio da Carmelo PIACENTE dal capoluogo etneo con destinazione Malta. Il personaggio,  il 12 settembre 2015, al termine di un breve periodo di irreperibilità, veniva tratto in arresto, ad Aci Trezza (CT), in esecuzione del provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - presso il Tribunale di Catania. I carabinieri dai successivi accertamenti delegati dall’Autorità Giudiziaria di Catania hanno documentato che Carmelo PIACENTE, e la convivente Simona PUCCIA, aveva acquistato dalla ditta AFG-SECURITY CORPORATION s.r.o, con sede in Slovacchia, oltre 160 tra armi da guerra e comuni da sparo disattivate, ma comunque non commerciabili in Italia, per un importo di circa 45.000,00 euro.  PIACENTE, approfittando di una legislatura meno restrittiva in materia di disposizioni sulle armi in vigore in quel paese, aveva acquistato dal sito internet della società slovacca armi che erano state rese “inerti”  soltanto attraverso la semplice interposizione nella canna di un fermo in metallo che, successivamente, aveva rimosso rendendole efficienti. Le indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dai Carabinieri di Catania hanno consentito di dimostrare, altresì, che PIACENTE aveva contatti con soggetti egiziani, che risultano inseriti in sodalizi dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per cui non si esclude che le armi potessero essere destinate a organizzazioni paramilitari o terroristiche in Nord Africa. La misura è stata notificata in carcere a Carmelo PIACENTE mentre Simona PUCCIA è stata arrestata all’alba da militari del  Nucleo Investigativo di Catania e tradotta presso la Casa Circondariale di Catania  a Piazza Lanza.


Catania Polposta avverte: virus informatico cattura dati con mittente "Procura della Repubblica presso Tribunale". La Polizia Postale e delle Comunicazioni segnala che è in atto nuovo fenomeno di “phishing”, ovvero tentativi per rubare dati personali od informazioni riservate come dati account, numeri di carte di credito, password o altro, in cui vi è l’invio di e-mail aventi come falso mittente "Procura della Repubblica presso Tribunale", col quale  viene notificato l’avviso di un procedimento penale a carico del destinatario per una serie di illeciti commessi.  Il  messaggio in questione invita  il destinatario a seguire un link per scaricare un documento informativo che in verità contiene un virus. il dirigente del Compartimento Polizia Postale “Sicilia Orientale” di Catania Marcello La Bella dichiara: “Il consiglio è quello di tenere sempre aggiornato l'antivirus, non cliccare assolutamente sui link indicati o aprire i file “sospetti” e cestinare direttamente la mail senza aprirla.”


Catania Droga: “catturandi” ammanetta 19enne condannato a 3 anni. La Polizia di Stato ha tratto in arresto Claudio BONNICI 19enne, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 8 giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania – Ufficio esecuzioni Penali, eseguito dalla Squadra Mobile - Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”, dovendo espiare la pena di 3 anni, 5 mesi e 20gg. di reclusione per reati in materia di stupefacenti.


Catania - 202° Annuale Fondazione Arma Carabinieri. La  cerimonia  per il 202° anniversario  della fondazione dell’Arma dei Carabinieri si svolge, il 6 giugno, alle ore 18:30,  nella  caserma “Vincenzo Giustino” di Piazza Giovanni Verga, storica sede del Comando Provinciale Carabinieri di Catania. Il  Comandante Provinciale, Colonnello Francesco Gargaro, durante l’evento, che vedrà schierato un Reparto di formazione con rappresentanze delle singole specialità dell’Arma, degli organismi di rappresentanza e dell’Associazione Nazionale  Carabinieri, alla presenza delle Autorità cittadine, riassume i risultati conseguiti dall’Arma etnea e procede  alla consegna delle ricompense ai militari maggiormente distintisi in attività di servizio. I  momenti solenni della cerimonia sono : la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del Sette e la consegna del premio “FRISCIA”, che quest’anno è alla memoria dell’Appuntato dei Carabinieri Gianluca SCIANNACA già in servizio alla Stazione Carabinieri di Ramacca(CT), caduto nell’adempimento del dovere il 10 Gennaio del 2016.


Catania -  Scoppia incendio in giardino asilo nido, polizia mette in salvo bimbi ed insegnanti. Agenti del Commissariato Sezionale di Nesima, hanno messo in salvo 4 bimbi di età compresa tra 1 e 3 anni e 2 maestre dell’asilo nido comunale Arcobaleno  in via Cannizzaro. I poliziotti hanno ricevuto una richiesta d’ausilio da parte dei Vigili del Fuoco per un incendio che stava raggiungendo dei mezzi pesanti. Gli operatori di polizia accortisi che l’incendio aveva oltrepassato il perimetro di un asilo, si sono diretti nella struttura già invasa da un intenso fumo. La pronta azione della pattuglia del Commissariato, capeggiata da un Assistente Capo mamma di due bimbe, ha ristabilito la calma e consentito di organizzare l’evacuazione dai locali, solo dopo aver adottato le cautele necessarie per limitare l’inalazione dei fumi. I piccoli e le  educatrici sono stati trasferiti presso il Commissariato di Nesima dove gli stessi poliziotti hanno prestato ulteriore assistenza e, successivamente sono stati affidati ai genitori, fortemente grati per il coraggio e la rapidità del personale della polizia in grado di evitare conseguenze ben più gravi. Fortunatamente il “ponte” del 2 giugno per la festa della Repubblica ha limitato le presenze all’interno dell’asilo scongiurando una tragedia.


Catania (intercettazione usurai) Carabinieri intercettano telefonate usurai, 5 arresti: 12 le vittime. Si tratta di FABIO VINCENZO  LOMBARDO 37enne, ALFIO LOMBARDO 57enne,   CARMELO PUGLISI  67enne,  SALVATORE  LO CASTRO 77enne, ORAZIO NAPOLI 35enne.   I  militari della Compagnia di Piazza Dante, alle prime luci del 4 giugno 2016, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere  - emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania su richiesta della Procura ordinaria - nei confronti di 5 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’ usura.  L’ indagine, svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia e coordinata dalla Procura della Repubblica gruppo reati contro l’economia, ha avuto inizio nel novembre 2013, con la denuncia sporta da una delle numerose vittime (12 in totale sono quelle accertate ed escusse dai Carabinieri) del sodalizio criminale, un imprenditore finito nel vortice dei prestiti usurari. Le attività di intercettazioni telefoniche, i servizi di osservazione e pedinamento, le  dichiarazioni rese dalle vittime, hanno consentito ai Carabinieri di delineare un quadro nitido che vedrebbe Alfio LOMBARDO, noto come “Massimino”, a capo del gruppo all’interno del quale i ruoli sono ben precisi: un “vice”( Carmelo Puglisi), che gli farebbe da spalla, da accompagnatore ed autista mettendo persino a disposizione la sua automobile; un riscossore di denaro che recupera le somme meno ingenti e rammenta ai debitori-vittime le scadenze dei termini pattuiti per i pagamenti; due più giovani aiutanti, tra cui il nipote del “capo”, che si occupano delle riscossioni di minore rilievo e svolgono altri compiti assegnatigli dai membri più anziani. Il modus operandi individuato dai Carabinieri nei 6 mesi di intensa indagine segue un copione, nella sostanza, invariato: la sede degli affari è la zona della “pescheria” (piazza Alonzo di Benedetto), con appoggio per “rappresentanza” in un vicino bar che si affaccia su Villa Pacini; le cifre prestate all’inizio del rapporto non sono mai particolarmente elevate  (mediamente, il prestito è di circa 350 euro, necessari a soddisfare esigenze minime quotidiane o a sanare qualche debito di gioco), ma lievitano con facilità per i crescenti interessi praticati che arrivano facilmente da 25% anche a 100%; i contatti con le vittime sono frequenti, gestiti quasi prevalentemente in prima persona dal “Massimino”, che si premura di instaurare un rapporto di falsa empatia e comprensione, tale da indurle a essere quasi riconoscenti per sua la sua tolleranza nei numerosi, inevitabili casi di posticipo del pagamento; la fascia di “utenza” è debole: persone con il vizio del gioco, dipendenti e inservienti, piccoli imprenditori; non si fa ricorso alla violenza, né ad atti intimidatori che destino allarme: Lombardo e i suoi correi, nei casi di maggior veemenza, si spingono a minacciare i debitori in ritardo; il denaro incassato viene prevalentemente destinato a costituire bacino di liquidità per altri prestiti.  Il giro di “affari” illeciti quantificato dagli investigatori ammonta a circa 46.000 euro, oltre 33.000 dei quali sono risultati provento di usura: il Giudice per le Indagini Preliminari ha pertanto disposto, per i due soggetti a capo del sodalizio (Lombardo e Puglisi), il sequestro preventivo di beni sino alla concorrenza di tale cifra.


Zafferana Etnea CT - Ruba Fiat Tipo: CC inseguono, bloccano ed arrestano 1 topo d’auto. I Carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea (CT) hanno arrestato un 27enne, del luogo, per furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale. Una  pattuglia dell’Arma, stanotte a seguito di  una telefonata al 112 pervenuta da parte di un anonimo cittadino che segnalava un furto in atto di una Fiat Tipo, è intervenuta in via Fortino Pisano. I militari, giunti sul posto, hanno individuato l’auto , che il proprietario aveva regolarmente lasciato parcheggiata in quella via, con un individuo alla guida. Il soggetto  alla vista dei militari ha accelerato la corsa del mezzo cercando di sfuggire alla cattura. I carabinieri hanno avviato un breve e concitato inseguimento per le vie cittadine  alla fine del quale l’auto  con il ladro, ancora alla guida,  è stata bloccata. Il fermato ha opposto un’energica resistenza ai Carabinieri che lo hanno fermato, nel vano tentativo di fuggire. La Fiat Tipo è stata restituita al legittimo proprietario. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.


Catania Droga ed armi in casa di padre e figlio, i 2 in carcere.  Si tratta di  Lorenzo MARCHESE 35enne  già noto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, e di Francesco MARCHESE 65enne per detenzione illegale di armi da guerra, munizionamento e ricettazione delle medesime. Prosegue, su disposizione del Questore, la pressante attività da parte delle Forze dell’Ordine contro il fenomeno del traffico di stupefacenti ed i reati in materia armi.I poliziotti della Sezione Antidroga  Squadra Mobile, a seguito di un mirato servizio di osservazione, hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione di Lorenzo MARCHESE nel popolare rione di Librino. Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato diversi involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo “marijuana” per un peso complessivo di kg 1,6, 1 bilancia di precisione e materiale atto al confezionamento. I tutori dell’ordine hanno anche sequestrato la somma di  2.490€ ritenuta provento dell’illecita attività. Francesco MARCHESE, padre di Lorenzo, giungeva intanto sul posto   e, resosi conto solo in quel momento della polizia, ha mostrato un certo nervosismo. L’intuito e la pervicacia degli investigatori, li ha portati ad eseguire una successiva perquisizione presso l’abitazione di Francesco MARCHESE ad esito della quale sono stati rinvenuti e sequestrati: - 1 fucile mitragliatore modello “Kalashnikov” con matricola abrasa, cal. 7,62 e 13 cartucce dello stesso calibro; - 1 pistola mitragliatrice modello “Skorpion” con matricola abrasa, cal 7,65 e 7 cartucce dello stesso calibro. Espletate le formalità di rito, i 2 sono stati associati presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Catania Antirapine: bloccato corriere con 3,625 kg cocaina. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Giuseppe CIAPPAZZA 42enne già noto, in quanto ritenuto responsabile del reato di trasporto e detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Antirapine”, la mattina del 2 giugno, nel corso di un mirato servizio predisposto a seguito di attività info-investigativa, hanno  intercettato un’auto  Nissan Qasquai, con a bordo  CIAPPAZZA, proveniente da Messina. Il primo controllo sul mezzo ha dato esito negativo, anche se la reazione del soggetto faceva ritenere necessario un’ispezione più approfondita. I poliziotti, giunti presso gli uffici della Squadra Mobile, sono riusciti a rinvenire, abilmente occultati e posizionati sotto la scocca dell’autovettura,  3 panetti di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, assicurati con del filo zincato. Gli accertamenti condotti presso il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica consentivano di quantificare la sostanza stupefacente in kg.3,625 circa lordi e di stabilire il grado di purezza della stessa, pari all’80% di principio attivo. Lo stupefacente sequestrato avrebbe prodotto alle “piazze di spaccio” un guadagno pari a 1.200.000€ circa. Il  soggetto, espletate le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità  Giudiziaria.


Fiumefreddo di Sicilia CT  – Stupefacenti,  CC eseguono 2  carcerazioni. I Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia (CT) hanno arrestato Santo CRISTALDI 49enne, del luogo e Sebastiano VITALE 28enne, di Giarre (CT), su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica della Corte di Appello di Catania. I soggetti dovranno scontare, rispettivamente: CRISTALDI 10 anni e 4 mesi di reclusione  e   VITALE 7 anni di reclusione poiché ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso ed associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reati commessi nel 2010 a Fiumefreddo di Sicilia (CT) e Calatabiano (CT). Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania PolPost CT denuncia siracusano divulgatore video pedopornografico. Si tratta di un 34enne, residente in provincia di Siracusa. Il  soggetto è ritenuto responsabile di divulgazione di materiale pedopornografico. Le indagini condotte dal Compartimento PolPost di Catania, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale, erano partite a seguito di alcune segnalazioni trasmesse dalle Autorità statunitensi ed inoltrate al Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, su un utente che utilizzando un account twitter divulgava immagini pedopornografiche. Le attività tecniche svolte dal personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno permesso di risalire al 34enne siciliano, nei confronti del quale la Procura Distrettuale ha emesso un decreto di perquisizione domiciliare ed informatica che hanno confermato l’interesse dell’indagato nella ricerca di materiale pedopornografico su internet.


Catania CC preso 1 a Picanello con 38 dosi marijuana: ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza dante hanno arrestato nella flagranza Alfio DI DIO Antonio 35enne, catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  una pattuglia, di sera durante un servizio antidroga nel popolare quartiere Picanello,  ha  notato l’individuo in via Macaluso intento a cedere bustine ad occasionali avventori. Il soggetto è stato immediatamente bloccato e perquisito. Il  fermato è stato trovato in possesso di 38 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 70 grammi, che sono stati sequestrati. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Giarre CT - 1 evade dai domiciliari, CC preso: torna ai domiciliari.  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre(CT) hanno arrestato Orazio FICHERA  41enne, di Mascali (CT), per evasione. Il soggetto, benché sottoposto agli arresti domiciliari, ieri sera è stato riconosciuto  e bloccato da una pattuglia, durante un servizio di controllo del territorio, mentre si trovava a piedi in via Ruggiero I, nella frazione Santa Maria La Strada di Giarre (CT), in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


CataniaMafia: DIA  sequestra beni ai Rapisarda per 1.500.000 €. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato Panvino, hanno dato  esecuzione ad un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, in accoglimento di una proposta di applicazione di misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, riguardante aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie a vario titolo riconducibili a Vincenzo Salvatore RAPISARDA 28enne. Il provvedimento di sequestro, eseguito oggi dalla D.I.A. di Catania, ha colpito beni intestati alla convivente  Vincenzo Salvatore RAPISARDA ed a lui riconducibili, costituiti da una società operante nell’ambito dell’autotrasporto per conto terzi, una quota di partecipazione nel capitale sociale di altra società intestata ad un prossimo congiunto, operante anch’essa nella medesima attività nonché rapporti bancari e finanziari. Il valore dei beni sequestrati a Vincenzo Salvatore RAPISARDA è stato complessivamente stimato in 1.500.000 € .  Il personaggio è figlio di Salvatore, ritenuto dagli investigatori capo indiscusso dell’omonimo clan mafioso, operante nel comune di Paternò - costituente l’articolazione, per quel territorio, del clan “Laudani” intesi “Mussi i Ficurina” che era stato tratto in arresto il 3 aprile 2015, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Si tratta dell’Operazione “En Plein”, ed il personaggio era gravemente indiziato, con   altri  16 soggetti, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio, aggravato ai sensi dell’art. 7 L.203/91, ai danni di Antonino GIAMBLANCO, ritenuto uomo di fiducia di Salvatore LEANZA, a capo del clan Alleruzzo - operante sempre a Paternò con gli Assinnata, referenti della più potente consorteria mafiosa dei Santapaola-Ercolano e contrapposto ai Laudani - ucciso in un agguato pochi mesi dopo aver scontato la condanna per associazione mafiosa e omicidio, nel giugno del 2014. La  Prefettura di Catania il  12 ottobre 2015, aveva  emesso il  decreto interdittivo ai sensi degli artt. 84, comma 4 e 91 del decreto legislativo nr. 159/2011 nei confronti della società R.S.A. TRASPORTI Srl, a seguito delle risultanze investigative, relative a frequentazioni con soggetti malavitosi nonchè alla vicinanza ad ambienti della criminalità organizzata di tipo mafioso, emerse sul conto di RAPISARDA Vincenzo Salvatore, socio ed amministratore unico della stessa fino al 29.6.2015. Vincenzo Salvatore RAPISARDA, il 16 gennaio  2016, con altri 108 soggetti, tra cui il padre Salvatore RAPISARDA, veniva raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione “Vicerè”, accusato d’associazione per delinquere di stampo mafioso, finalizzata alla commissione di delitti contro la persona ed il patrimonio, in particolare per essere affiliato al pericoloso consesso mafioso, facente parte dell’omonimo clan capeggiato dal padre Salvatore RAPISARDA ed inserito nell’organigramma della consorteria mafiosa denominata “LAUDANI”. Gli approfonditi e complessi accertamenti patrimoniali svolti dagli investigatori e compendiati nella proposta di applicazione della misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, hanno consentito di accertare una notevole sproporzione tra le fonti dichiarate ed i beni direttamente od indirettamente posseduti. Le indagini patrimoniali e societarie hanno consentito di far emergere come Vincenzo Salvatore RAPISARDA abbia, successivamente all’arresto, ceduto le quote di due società operanti nell’attività di autotrasporto di merci per conto terzi a prossimi congiunti, al solo fine di eludere eventuali misure patrimoniali nei suoi confronti. Tali atti di cessione, ai sensi della normativa antimafia, venivano considerati privi di efficacia ed il Tribunale di Catania ha quindi esteso il provvedimento ablativo anche alle quote sociali fittiziamente cedute. 


Acireale  CTColtiva piante canapa indiana in giardino di casa, CC 1 ai domiciliari I Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, Salvatore MESSINA 44enne acese, reo di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.   Gli  uomini del Nucleo Operativo ieri sera hanno fatto irruzione nell’abitazione del coltivatore dove, previa perquisizione, sono state rinvenute e sequestrate 10 piante di canapa indiana, di 1 metro circa d’altezza, coltivate nel giardino prospiciente l’immobile. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Lentini DIA CT ispeziona impianti calcestruzzo ed estrazione scoperta cava abusiva. Personale  della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto di Siracusa, dott. Armando GRADONE, ha diretto e coordinato l’accesso ispettivo presso un impianto di calcestruzzo ed impianto di estrazione, ubicati in località a Lentini, nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche. Una cava abusiva con impiego di personale non regolarizzato è stata individuata,  durante l’accesso, in un area limitrofa a quella oggetto di verifica.  Il controllo della DIA, riguardante tutte le imprese coinvolte nei lavori ed effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Siracusa e composto da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. L’accesso al cantiere, effettuato in collaborazione anche con il Distretto Minerario di Catania, è stato effettuato in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili all’impresa appaltante. L’assetto societario, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.


Zafferana Etnea CT Diverbio affido bimbo finito con fucilate ed omicidio. Sebastiano LEONARDI 44enne operaio incensurato, ieri sera, nella piccola frazione di Fleri a Zafferana Etnea, ha ucciso a colpi di fucile Alfio CRISTALDI 43enne, già noto, originario di Acireale CT ed  ex amante della moglie. La tragedia, secondo la ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto,  sarebbe avvenuta al culmine dell’ennesima polemica tra la vittima e l’omicida, che dalle prime indagini sembrerebbe essere scaturita dal mancato affidamento del bambino nato dalla relazione tra la vittima e la moglie dell’omicida. Alfio CRISTALDI si sarebbe presentato con fare minaccioso a casa del LEONARDI per reclamare l’affido temporaneo del bimbo, nonostante il Tribunale avesse imposto delle prescrizioni e dei giorni ben precisi per vedere il minore.  I due, come già era successo altre volte, avrebbero acceso un diverbio, al culmine del quale l’omicida, avrebbe imbracciato un fucile da caccia, calibro 12, regolarmente detenuto, ed  esploso contro la vittima 4 colpi, di cui 2 l’hanno attinto mortalmente alla schiena ed al braccio destro. La moglie, non appena sentiti i colpi di arma da fuoco, ha chiamato i Carabinieri. I militari della Stazione di Zafferana Etnea e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giarre, giunti subito dopo, hanno trovato il corpo ormai esanime di Cristaldi sulle scale esterne all’abitazione della vittima, mentre il Leonardi era dentro casa ed aveva da poco riposto il fucile in un armadio. L’arma è stata sottoposta a sequestro, unitamente ad altri due fucili regolarmente detenuti. Sui luoghi intervenivano congiuntamente il P.M., la dottoressa Alessandra TASCIOTTI, e il medico legale, dottor Giuseppe RAGAZZI. L’omicida è stato sottoposto ad interrogatorio ma si sarebbe però avvalso della facoltà di non rispondere. L’operaio 44enne, ultimate le attività di rito, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza. L’arrestato dovrà rispondere di omicidio volontario e porto abusivo di arma comune da sparo.


Catania –  Preso con pistola in strada, CC ipotizzano rapina sventata. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato, in flagranza di reato,  Davide MARCHESE 39enne e denunciato un 40enne ed un 29enne, tutti di Catania, rei di detenzione e porto illegale di arma clandestina nonché di ricettazione.  2 militari, a bordo di una auto di servizio con targa di copertura, stamattina intorno alle 10.30, in via Pedara a Catania hanno incrociato due persone che stavano andando  a piedi  con il viso parzialmente  travisato da cappellini, occhiali da sole e guanti in lattice calzati. I Carabinieri osservando attentamente i movimenti dei soggetti hanno compreso come i sospetti, attraverso gesti convenzionali, stavano comunicando con altri due personaggi posti ad una decina di metri di distanza. I tutori dall’ordine, intuendo che i quattro  potessero prepararsi a compiere un’azione criminale, hanno deciso di fermarli e controllarli. I  Carabinieri scendendo repentinamente dall’auto,  si sono avvicinati ai 2  con il volto travisato i quali percependo di essere stati scoperti, hanno tentato di fuggire  a bordo di 1 scooter di colore nero, un Honda SH, parcheggiato nelle immediate vicinanze. I militari, dopo una breve colluttazione, hanno bloccato 3 dei 4 soggetti mentre 1 si è dileguato per le vie cittadine. Uno è stato identificato nel MARCEHSE, ed è stato trovato in possesso di 1 revolver cal.38, con 5 colpi nel tamburo e la matricola abrasa. I carabinieri, dopo l’intervento di 3 “gazzelle” del radiomobile, inviate dalla Centrale Operativa del Comando di Piazza Verga, hanno provveduto a sequestrare lo scooter, risultato rubato in mattinata dinanzi l’Etna Bar a San Giovanni Galermo, 1 vettura Fiat Tipo di proprietà di uno dei denunciati, priva di copertura assicurativa, parcheggiata a pochi metri dal luogo del controllo, 1 capello di paglia, tipo cowboy, degli occhiali da sole, dei guanti in lattice, 1 giubbotto in finta pelle, fornito di  cappuccio, nonché 1 taglierino occultato nello scooter. L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato rinchiuso nel carcere di  Catania a Piazza Lanza. I tutori dell’ordine stanno svolgendo approfondimenti investigativi per verificare se il gruppo stesse per compiere una rapina.


Catania – Polizia trova cavalli maltrattati in stalla a S.Cristoforo.    Servizi  erano stati predisposti al fine di reprimere il fenomeno del maltrattamento di animali, e la Polizia di Stato ha denunciato, in   G.A. 43enne in quanto responsabile di maltrattamento di animali, ed ha altresì sequestrato tre cavalli, detenuti un una stalla nel quartiere di “san Cristoforo”.   Poliziotti  della Squadra Mobile,  del Commissariato “San Cristoforo”, dell’UPGSP- Squadra a cavallo e cinofili, del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica e dell’ASP 3 di Catania, ieri pomeriggio, si sono recati presso un locale adibito a stalla,  in  via Giannetto, nel rione “san Cristoforo”, dove si presumeva potessero essere  tenuti cavalli in condizioni di disagio sanitario ed ambientale. I poliziotti hanno effettuato un controllo nell’immobile, nella disponibilità di G.A., personaggio noto per stupefacenti, furto e gioco d’azzardo, rilevando che il locale si presentava in condizioni fatiscenti e di degrado sanitario. L’edificio era composto da 5 box, 2 dei quali occupati da balle di paglia, mentre all’interno dei 3 restanti, chiusi da cancelli in ferro, vi erano cavalli: 1 sauro francese, maschio intero; 1 sauro maschio castrone; 1 baio maschio castrone. Tutti e tre gli animali presentavano ferite e lesioni. Il locale era privo di areazione e luce naturale, all’interno dello stesso sono stati rinvenuti farmaci di cui era vietata la detenzione. Gli  equini, per tali ragioni, configurandosi il reato di maltrattamento di animali, sono stati sottoposti a sequestro ed affidati ad un custode giudiziario. Tutti  e tre gli animali erano dotati di microchip, ma soltanto 2 di essi erano detentori di passaporto, ossia il sauro maschio castrone ed il baio maschio castrone, dal quale tuttavia non si evinceva passaggio di proprietà nei confronti di G.A.; il sauro francese maschio intero, invece, non era dotato di  documento. I tutori dell’ordine hanno anche sequestrato l’immobile  Un ulteriore controllo è stato effettuato presso un altro locale adibito a stalla, sito nella medesima via Giannetto, nella disponibilità di un altro personaggio noto, P.A.I poliziotti in tale immobile hanno rinvenuto 2 cavalli di razza “pony” e riscontrato esclusivamente infrazioni di carattere amministrativo. L’ASP 3 di Catania per tali infrazioni ha elevato contravvenzioni, la cui sanzione amministrativa per mancanza del previsto “codice aziendale” è risultata pari a  10.350€.


Santa Venerina  CT –  Blitz CC in fondo agricolo base veicoli rubati, 2 auto da poco asportate consegnate ai proprietari, 1 denunciato.  L’irruzione dei Carabinieri della Stazione di Santa Venerina,  ieri pomeriggio,   è stata in  via Torrente Bissolati. I militari hanno scovato a conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa, in un fondo agricolo di circa 500 mq dov’era stato creato, con tanto di strutture prefabbricate ed attrezzature idonee, un vero e proprio centro di stoccaggio e smontaggio di auto rubate. L’operazione ha consentito il ritrovamento, oltre al sequestro di numerose parti di autovetture, di una Citroen C3, rubata ad una donna a Viagrande (CT) il 21 maggio scorso; di una Ford Focus, di proprietà della società di autonoleggio “Avis”, rubata a Viagrande (CT) il 22 maggio scorso; di una Peugeot 3008, già in parte smontata, rubata ad un uomo di San Giovanni La Punta (CT) il 20 maggio scorso. L’intera area è stata bonificata mentre il proprietario del fondo, un acese di 51 anni già noto, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per riciclaggio e ricettazione. Le prime due autovetture rinvenute sono state restituite ai legittimi proprietari.


Catania -  DIA controlla cantiere lavori appaltati Rete Ferroviaria: prevenire  infiltrazioni mafiose. Uomini  della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Guia FEDERICO, nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche, ha diretto e coordinato l’accesso ispettivo presso il cantiere dove sono in corso i lavori, appaltati da Rete Ferroviaria Italiana s.p.a., per la realizzazione di un cavalcavia ed eliminazione di un passaggio a livello, nella Zona Industriale di Catania, per un importo di poco meno di 4 milioni di euro. Il controllo della DIA, riguardante tutte le imprese coinvolte nei lavori ed effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania e composto da rappresentanti della DIA, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, della Direzione Territoriale del Lavoro – è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. L’accesso al cantiere, effettuato in collaborazione anche con l’ASP, è stato effettuato in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili all’impresa appaltante. L’assetto societario dell’impresa impegnata nel cantiere, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, saranno oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.


Catania  Blitz CC e NAS  al mercato ittico, elevate sanzioni.   Finalità di controllo sulla qualità del prodotto ittico ed amministrativo-commerciale per l’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e del NAS, unitamente ai militari del Nucleo  Ispettorato del Lavoro, agli ispettori sanitari del dipartimento di prevenzione veterinaria dell’ A.S.P. ed agli agenti del corpo di Polizia Municipale  che, questa mattina, ha visto l’ impiego, nel celebre, storico mercato noto come “a pischiria”,  di una task force composta da oltre trenta operatori. La piazza, frequentata giornalmente da migliaia di avventori tra clienti abituali e turisti, è stata dalla prima mattinata teatro di un intenso controllo incrociato, che ha consentito di accertare significativi illeciti attinenti la sanità (mancanza di tracciabilità del pesce in vendita, carenze igieniche nelle modalità di conservazione) e l’area strettamente amministrativo-commerciale (lavoratori dipendenti irregolari, mancanza di licenza per la vendita ambulante, occupazione abusiva di suolo pubblico). Per i responsabili sono scattate severe sanzioni, anche di carattere patrimoniale. Numerosi    deferimenti all’ Autorità Giudiziaria per le irregolarità più gravi, tra cui  il cattivo stato di conservazione e la sottrazione di merce sottoposta a sequestro, per gli altri illeciti, sarà la competente autorità amministrativa ad essere interessata. A fronte di 11 soggetti segnalati alle competenti autorità,  il totale delle sanzioni comminate supera i 14.000 euro, ed il pesce sequestrato, destinato inevitabilmente alla  distruzione,  ammonta a circa 800 kg (che avrebbe consentito guadagni per circa 18.000 euro).


Paternò  CTAngurie troppo care, 1 spara 4 colpi di pistola ai rivenditori. I carabinieri hanno fatto piena luce sul duplice tentato omicidio di due ambulanti a Paternò. I  militari della Compagnia di Paternò (CT) ieri mattina, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del  G.I.P. del Tribunale di Catania, su richiesta del Pubblico Ministero, dott. Fabrizio ALIOTTA, della Procura Distrettuale della Repubblica del capoluogo etneo, nei confronti di  Giulio ARENA 57enne, di Belpasso (CT), indagato per tentato omicidio aggravato. I carabinieri hanno ricostruito che tutto sarebbe iniziato la sera del 1° agosto del 2014 quando il reo, a bordo di una Seat Cordoba, in Corso del Popolo a Paternò, si era fermato proprio dinanzi alle auto delle due vittime. Le vetture erano state trasformate nell’occasione in bancarelle. L’accusato    informandosi sui prezzi dei meloni, posti in vendita, rimase alquanto contrariato dal costo degli stessi, tanto da rivolgere ai venditori delle minacce (rimarcò il fatto che commerciavano abusivamente e che avrebbe avvisato i Vigili Urbani per far  sequestrare loro la merce e rovinarli).Il personaggio, alle minacce di quel venerdì sera, fece seguire l’agguato. L’indagato, la mattina del 4 agosto 2014, sempre a bordo della stessa autovettura, avrebbe raggiunto i due venditori ambulanti, fermi nel medesimo luogo. Il soggetto sarebbe sceso dall’auto ed avrebbe esploso ben 4 colpi di arma da fuoco all’indirizzo dei malcapitati che per pura casualità riuscirono a rimanere illesi grazie anche alla repentina fuga dall’attentatore che per un tratto li inseguì con in mano, oltre alla pistola, 1 coltello. L’intervento sul posto degli investigatori dell’Arma fissò alcuni punti cardini per risalire all’autore dell’agguato: 1) Grazie alla testimonianza delle  vittime i carabinieri scoprirono la targa dell’autovettura utilizzata dall’esagitato (la stessa era stata immortalata il venerdì sera attraverso uno Smartphone in uso ad uno degli ambulanti), risultata poi di sua proprietà. 2)  i militari sul posto  repertarono i 4 bossoli ed 1 ogiva che, dal successivo esame balistico degli specialisti del R.I.S. di Messina, sono risultati esplosi dalla pistola semi-automatica Ruger, modello LCP, calibro 380, detenuta legalmente dall’ARENA sin dal dicembre del 2012.  Le   inconfutabili prove, sostenute anche dal fatto che il personaggio è ritenuto l’autore materiale dell’omicidio di Natale PEDALINO, avvenuto il 19 dicembre 2015 a Paternò, commesso sembra per motivi legati addirittura ad una partita di olive, hanno convinto il giudice ad emettere il provvedimento restrittivo che è stato notificato all’indagato nel carcere di Catania Piazza Lanza  dove è già recluso per il grave fatto di sangue.


CataniaSbarco  200 migranti: Polizia e GdF fermato scafista tunisino, costo  traversata a persona 2.400 dollari. Il soggetto Slah EL MSOURI  31enne è accusato di favoreggiamento immigrazione clandestina. Gli sventurati erano giunti nel porto di Catania il 18 maggio, a bordo della nave della Guardia Costiera Italiana “Peluso CP905”. La   nave Peluso ,  la mattina del giorno precedente, aveva effettuato il soccorso in acque internazionali dei migranti, partiti dalle coste libiche su un natante e poi trasferiti, in alto mare, a bordo di un peschereccio.Gli  investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica del viaggio, acquisendo le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di Slah EL MSOURI  31enne. Il personaggio era stato riconosciuto come scafista del peschereccio con il quale  era avvenuta la traversata del Canale di Sicilia. Il  fermato a conclusione delle attività, è stato associato presso la locale Casa Circondariale di Catania a “piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I  migranti dalle audizioni  avrebbero confermato che il costo della traversata dalla Libia all’Italia è stato mediamente pari a 2.400 dollari americani a persona.


Catania Spaccio a campo scuola Picanello, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Domenico D’ANNA 40enne, per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’equipaggio di una “gazzella” del pronto intervento, ieri pomeriggio in Piazza delle Universiadi, proprio davanti il campo scuola di Picanello, ha sorpreso il pusher mentre stava vendendo droga ad un assuntore. Il fermato è stato  perquisito e  trovato in possesso di 21 dosi di marijuana e di  20 €, incassati precedentemente dalla vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati  mentre l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Adrano  CTPolizia identica “solitario” rapinatore banca. Il soggetto era entrato nell’istituto Credem di Adrano ed armato di forbici, aveva seminato il terrore tra il personale, allo scopo di farsi consegnare il denaro. Il “colpo”,  risale allo scorso 15 marzo ed  aveva fruttato il misero bottino di 100€. Il rapinatore era rimasto, almeno fino a ieri, sconosciuto ed impunito. Gli agenti del Commissariato di Adrano hanno svolto puntigliose e difficili indagini, e risolto il caso identificando il colpevole C.C.A 30enne, il quale mai aveva avuto “contatti” con la giustizia. Lo stato di “incensuratezza” ha reso molto difficile l’individuazione del soggetto che, ovviamente, non risultava   “schedato”. I  poliziotti adraniti hanno foto segnalato il rapinatore e l’hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di rapina aggravata.


Catania Catturandi ammanetta latitante, era nascosto in mansarda a Canalicchio.  La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Mario Agatino MIRABELLA 69enne già noto. Il  soggetto si era reso irreperibile dal 15 aprile 2016, in quanto destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il  15 aprile 2016 dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania,  deve  espiare la pena di 14 anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Gli Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi” avevano avviato le procedure per dare esecuzione al provvedimento. Le attività volte al rintraccio del MIRABELLA erano risultate vane, essendosi questi reso irreperibile. Gli investigatori della “Catturandi” hanno  avviato una mirata attività di indagine, coordinata dalla Procura Generale di Catania, che la sera del 14 maggio ha consentito di individuare un’abitazione  nel quartiere di “Canalicchio” laddove il latitante aveva trovato rifugio. Gli investigatori hanno avuto contezza della presenza del ricercato all’interno di una mansarda in uno stabile di via Pietro Novelli, ed è stato predisposto un servizio mirato che ha consentito l’arresto del ricercato. Mario Agatino MIRABELLA, è ritenuto già affiliato al disciolto clan Pulvirenti “Malpassotu”-  alleato dell’organizzazione mafiosa Santapaola - Ercolano - era stato tratto dalla Squadra Mobile di Catania il   3 aprile 2009, nell’ambito dell’operazione denominata “Squama”, con altre 26 persone, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente. MIRABELLA, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania a “Bicocca”.


Catania -   Romeno ucciso sotto Faro Biscari: 2arrestati, 1 fuggito in Friuli, 1 ad Agrigento.  Uomini  della Polizia di Stato hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso il   6 maggio 2016 dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti di:  Daniel Gheorghe REZMUVES, 27enne nato in Romania, inteso “Custura” e Florin LINGURAR, 27enne nato in Romania, inteso “David”, per omicidio aggravato, di Vasile POP 51enne, cittadino rumeno, rinvenuto cadavere a Catania lo scorso 2 maggio. Agenti della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P. alle ore 22.30 circa dello scorso 2 maggio, a seguito di segnalazione pervenuta su linea 118,  erano intervenuti presso uno stabile in stato di abbandono  in   via San Giuseppe la Rena nr.1, all’intersezione con l’asse dei Servizi. I poliziotti all’ interno dell’edificio trovarono un cadavere di sesso maschile, di razza bianca, di età apparente 50/55 anni, di corporatura regolare ed altezza 170 cm circa. Gli investigatori, durante il sopralluogo eseguito da personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica avevano rilevato tracce di sangue sia all’interno dello stabile dove giaceva il cadavere che nello slargo antistante. L’esame esterno del cadavere, effettuato dal medico legale nominato dal P.M. intervenuto sul posto, aveva rilevato sulla vittima ecchimosi, frattura delle ossa nasali e 1 trauma toracico. Il corpo era stato poi trasferito, su disposizione del P.M., presso l’obitorio dell’Ospedale Garibaldi (dove veniva sottoposto ad esame autoptico)  e  successivamente identificato per Vasile POP, 51enne nato in Romania, grazie al riconoscimento di una donna rumena.Le indagini condotte dalla Squadra Mobile - Sezione Reati contro la Persona – hanno consentito di individuare una serie di soggetti che risultavano dimorare all’interno del fatiscente edificio di via San Giuseppe La Rena, e la stessa notte del rinvenimento del cadavere, venivano avviate, previa autorizzazione della Procura, le intercettazioni telefoniche di una serie di utenze telefoniche riferibili a detti soggetti. L’attività tecnica ha consentito di apprendere che un cittadino italiano, il quale saltuariamente frequentava lo stabile per incontrare una donna rumena, aveva notato due individui, di origine rom, indicati con i nomi di “Custura” e “David”, malmenare, con un bastone, Vasile POP. Una  intercettazione successiva ha rivelato che il cittadino italiano aveva altresì, notato i due  rom adagiare VASILE su un materasso apprendendo da quest’ultimo che era stato picchiato. L’uomo italiano veniva chiamato presso gli Uffici della Mobile ed agli investigatori della “Omicidi” confermava quanto già emerso dalle intercettazioni. Gli investigatori, contestualmente hanno sentito una lunga serie di cittadini rumeni.  Le  dichiarazioni rese da taluni hanno fatto emergere che   “Custura” e “David” erano soliti  chiedere denaro alla vittima, ed anche cibo sottoponendolo a continue vessazioni. Il malcapitato POP quando in più circostanze, si  sarebbe rifiutato di assecondare le  richieste, era violentemente malmenato dai due connazionali. Gli inquirenti, nel corso delle indagini hanno compreso che “Custura”, era riconoscibile per un evidente difetto all’occhio sinistro, al cittadino rumeno Daniel Gheorghe REZMUVES e veniva identificato,  mentre “David” veniva successivamente riconosciuto per Florin LINGURAR. La  Procura della Repubblica di Catania sulla scorta degli univoci e concordanti indizi di reità raccolti a  carico dei soggetti, ha emesso nei confronti di Daniel Gheorghe REZMUVES e Florin LINGURAR il decreto di fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio aggravato. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno setacciato minuziosamente il territorio catanese ma le ricerche dei due, che dalla consultazione della Banche Dati delle Forze di Polizia erano stati controllati insieme in diverse circostanze,  risultavano vane, emergendo dalle indagini che avevano certamente lasciato il capoluogo etneo. Le ricerche dei due ricercati sono state, pertanto, estese in campo nazionale. La  Polizia di Frontiera di Gorizia, il pomeriggio del  13 maggio, in servizio presso il valico terrestre di Sant’Andrea ha proceduto al controllo di un furgone in uscita dal territorio nazionale in direzione della Slovenia all’interno del quale stavano viaggiando alcuni cittadini rumeni tra cui   Daniel Gheorghe REZMUVES il quale veniva posto in stato di fermo ed associato presso la Casa Circondariale di Gorizia.Altre investigazioni hanno evidenziato che Florin LINGURAR avrebbe potuto trovato rifugio nel comune di Licata (AG) ospite di connazionali. Investigatori  della Squadra Mobile pertanto nella giornata di sabato, si sono recati nel comune agrigentino. Le attività svolte con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Licata hanno consentito il pomeriggio di sabato di rintracciare, lungo la SS.115 Sud Occidentale Sicula, il ricercato LINGURAR mentre viaggiava a bordo di Opel Astra in compagnia di altri tre connazionali. Espletate le formalità di rito, il fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Agrigento.


Catania Presi 2 universitari con droga e denaro, ai domiciliari.  Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ieri pomeriggio hanno arrestato ai domiciliari gli incensurati Maria Andrea BONAVOGLIA 21enne e Gabriele CALABRESE 21enne, per detenzione ai fini di spaccio. Gli uomini di una volante, alle ore 15.40, in via Vittorio Emanuele hanno controllato una vettura con dei giovani a bordo.  uno degli occupanti, successivamente, identificato per CALABRESE, durante tale attività, è sceso dall’auto tentando di disfarsi di qualcosa, occultandola sotto la vettura. Gli agenti hanno scoperto dopo che  si trattava di 4 bustine termosaldate e di 1 involucro che si è accertato conteneva sostanza stupefacente “MDMA-ECTASY” e “KETAMINA”, per un peso complessivo di gr. 1,5 circa. Il giovane a seguito della perquisizione personale è stato trovato, inoltre, in possesso di altri 15 involucri contenenti “MDDMA-ECTASY”, del peso complessivo di 3,84 gr., di 22 involucri contenenti “KETAMINA”, del peso complessivo di 11,41 gr. nonché di 4,77 gr. di marijuana. La perquisizione a quel punto, è stata estesa anche agli altri occupanti dell’autovettura, tra cui   BONAVOGLIA, che è stata trovata in possesso di 82 buste contenenti marijuana del peso complessivo di 74,45 gr. e di 1 dose di “KETAMINA”. Gli Agenti nel domicilio del CALABRESE e della BONAVOGLIA hanno rinvenuto ancora 151 gr. di fiori essiccati di marijuana, 77 dosi di marijuana del peso di oltre 68 gr., e “pietre” di “KETAMINA” del peso di gr. 6,80, numerose bustine e attrezzatura per il confezionamento delle dosi (una macchina per il sottovuoto, un bilancino di precisione, 4 trita-erba, un aspira fumo tipo calumet), nonché 1250€ sequestrati in quanto provento dell’attività illecita. I due arrestati, entrambi studenti universitari, la donna originaria di Augusta (SR) e l’altro di Vittoria (RG), sono stati posti, su disposizione del P.M. di turno, sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza del giudizio per direttissima.


Catania4 egiziani accusati quali traghettatori 285 migranti, costo  2.500 dollari a persona. Le manette sono scattate per gli egiziani: Muhamed Ibrahim MOSTAFA 38enne, Shaban Hassan EL SHOUKI 29enne, Mohamed Kamal ABD ALRAZEK 26enne e Tarek IBRAHIM MOHAMED 28enne. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica 4 sedicenti cittadini stranieri di nazionalità egiziana, tutti posti in stato di fermo di indiziato di delitto, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 285 migranti giunti presso il porto di Catania il 13 maggio, a bordo della nave militare finlandese “Merikarhu”. La   nave, la mattina del giorno precedente, aveva effettuato il soccorso in acque internazionali dei migranti, partiti dalle coste egiziane su un natante e poi trasferiti, in alto mare, a bordo di un peschereccio. Gli  investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle fiamme gialle, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica del viaggio, acquisendo le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di Muhamed Ibrahim MOSTAFA 38enne, Shaban Hassan EL SHOUKI 29enne, Mohamed Kamal ABD ALRAZEK 26enne e Tarek IBRAHIM MOHAMED 28enne. Gli individui sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio del peschereccio con il quale è avvenuta la traversata del Canale di Sicilia. I fermati, a conclusione delle attività, sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli investigatori, dalle audizioni dei migranti hanno appreso che il costo della traversata dall’Egitto all’Italia è stato mediamente pari a 2.500 dollari americani a persona.








Catania 3 proseliti terrorismo Califfato Islamico scoperti e denunciati da PolPosta su facebook. Si tratta di un impiegato 37enne, uno studente marocchino di 20 anni ed un 33enne. L’attività investigativa è partita dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma, in seguito al monitoraggio della Rete finalizzata al contrasto del terrorismo internazionale. Le  attività quotidiane di controllo effettuate on line dal personale della Specialità, hanno evidenziato la presenza su Facebook di alcuni profili, verosimilmente in uso a soggetti di nazionalità italiana od ivi residenti, che condividevano l’ideologia dello Stato Islamico del Califfato. La Polizia Postale attraverso la verifica delle comunità virtuali, è così risalita ai tre giovani collegati tra loro sui social, ove condividevano l’ideologia Daesh.  I risultati investigativi hanno portato la locale Procura Distrettuale ad emettere dei decreti di perquisizione a carico degli indagati, un impiegato 37enne, con precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, atti persecutori e ricettazione, residente a Siena, uno studente marocchino di 20 anni residente a Torino, un 33enne, con precedenti di polizia per associazione finalizzata ad atti di terrorismo, reati di resistenza, violenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, residente a Reggio Emilia, amministratore del gruppo Facebook “Musulmani d’Italia”. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto della intensificata attività antiterrorismo condotta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a partire dall’autoproclamazione dello Stato Islamico del giugno 2014. Gli attacchi terroristici avvenuti anche in Paesi dell’Unione Europea ed il sempre più diffuso ricorso alla rete Internet da parte delle organizzazioni terroristiche facenti capo al Daesh, come strumento di diffusione delle ideologie più radicali e di rivendicazione e come mezzo complementare di attuazione della strategia jihadista, hanno, infatti, imposto l’intensificazione dell’attività di prevenzione e contrasto attraverso percorsi investigativi che prevedono relazioni sinergiche tra tecniche di indagine tradizionali e informatiche tra la Specialità, la Polizia di Prevenzione ed il comparto intelligence. La  Polizia Postale e delle Comunicazioni , al fine di prevenire turbative e pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, provvede anche al costante monitoraggio della Rete per individuare illecite azioni attività di proselitismo concernenti iniziative di carattere razzista, xenofoba, sessuofobica o comunque ispirate a reati di odio.










 








 




Notizie

LAV : NON

 

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Mascalucia  CTDonna costretta a subire attenzioni sessuali: CC 1 compaesano bloccato. Il soggetto costringeva da mesi  la vittima. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno arrestato un 57enne, del luogo per violenza sessuale. I militari, di sera, a seguito di una telefonata della vittima al 112 la quale era riuscita chiedere aiuto nascondendosi nel bagno, sono intervenuti in un’abitazione del centro cittadino. I Carabinieri giunti immediatamente sul posto hanno bloccato il soggetto dopo averlo sorpreso mentre con violenza stava costringendo la donna a subire atti sessuali, dopo essersi introdotto nel domicilio di quest’ultima con il pretesto di doverle parlare. I militari, nella circostanza, hanno accertato che la vittima, una 42enne del luogo, subiva reiteratamente delle attenzioni di natura sessuale da parte del  57enne dal settembre scorso. L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


Palagonia  CTCC preso 1 con 110g. marijuana, ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palagonia (CT) hanno arrestato nella flagranza un 34enne, di Ramacca (CT), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  gazzella, di sera durante un servizio di controllo del territorio nel centro cittadino di Ramacca, in viale Regina Margherita ha imposto l’Alt al soggetto alla guida di una Opel Astra.  I  militari hanno proceduto ad una perquisizione personale e veicolare rinvenendo, abilmente occultata sotto il sedile anteriore, 1 busta di plastica contenente 110 grammi di, 2 bilancini elettronici di precisione e la somma contante di 20 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, che sono stati sequestrati. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è strato posto ai domiciliari.


Ramacca CT -Carabinieri denunciano  titolare centro scommesse.  I Carabinieri della Stazione di Ramacca (CT) coadiuvati da personale dell’AAMS hanno effettuato dei controlli in diverse sale giochi della giurisdizione denunciando alla Procura della Repubblica di Catania un 32enne, del luogo, per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa.I militari, durante un’ispezione in un centro scommesse cittadino che  gestisce il personaggio in questione, hanno rinvenuto e sequestrato 2 computer collegati ad un server esterno, non riconosciuti dai monopoli di stato, in violazione delle norme in materia di giochi e scommesse.


Catania –  CC intercettano corriere con 30 Kg marijuana: 1 in manette.  I Carabinieri della Compagnia di  Giarre (CT) hanno arrestato nella flagranza  Marino DEL VECCHIO 40enne del luogo,  per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.  L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, di mattina, verso le ore 12, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale in via San Matteo nella frazione di Macchia, ha imposto l’Alt  al soggetto a bordo di una Fiat 500. il guidatore   non si è  fermato ed è fuggito. I militari hanno inseguito il fuggitivo per le vie cittadine. Il conducente durante la corsa ha effettuato diverse manovre pericolose perdendo infine il controllo del mezzo andando a collidere con un’auto  regolarmente parcheggiata in Via Marsala. L’individuo, ha abbandonato l’auto, ed è fuggito a piedi ma, è stato inseguito dai due carabinieri. I militari dopo una cinquantina di metri hanno  bloccato ed ammanettato Del Vecchio. I tutori dell’ordine nell’abitacolo dell’auto hanno rinvenuto e sequestrato 25 panetti contenenti 30 Kg di marijuana. La droga, del valore al dettaglio di circa 300.000 euro, è stata sequestrata mentre l’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Catania  Adrano intitola strada a Carabiniere “Angelo ROGNONI”.  La cerimonia in onore dell’eroe dell’Arma Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria, si è svolta di mattina ad Adrano.  Il  Real Carabiniere Angelo ROGNONI originario di Dorno, in provincia di Pavia,   nel lontano 1905 sacrificò la sua vita per il bene della collettività adranita poiché “insieme a due soldati, coraggiosamente inseguiva alcuni malfattori e, colpito da una fucilata, mentre cadeva vittima del dovere, rincuorava i suoi dipendenti con animose parole”. L’eroico gesto ha spinto l’amministrazione comunale adranita ad intitolare la via che costeggia la locale Stazione Carabinieri nonché ad inaugurare la nuova sede della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri dedicandola sempre al giovane militare che riposa nel cimitero cittadino. Il  programma si è svolto alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Riccardo GALLETTA, accompagnato  dal Comandante Provinciale di Catania, Colonnello Francesco GARGARO, con la deposizione di una corona d’alloro sul sacello dell’eroe nel cimitero cittadino. La manifestazione è proseguita  con l’intitolazione della via al Carabiniere “Angelo ROGNONI” ed infine con l’inaugurazione della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Piazza Umberto. Il Generale GALLETTA prendendo la parola durante la cerimonia, oltre a ringraziare il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale, si è rivolto ai numerosi giovani presenti all’evento. L’alto ufficiale ha sottolineato che “la figura del Carabiniere Rognoni può essere per loro un grande esempio di coraggio e profondo senso del dovere”. Nell’ambito della celebrazione dell’eroe, nel pomeriggio alle 17.30, nel teatro Bellini di Adrano avrà luogo un concerto della Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri Sicilia.


 Catania Pugni in testa e calci a ventre su donna a Librino, bloccato  marito. Gli  uomini delle Volanti questa volta hanno arrestato C.S. 38enne, finito in camere di sicurezza ieri sera, per il reato di maltrattamenti in famiglia. La richiesta di aiuto sul 113 è giunta  intorno alle ore 20:30. Una  voce di donna invocava aiuto perchè il marito la stava malmenando, nonostante la presenza dei figli. La  Volante in pochi istanti, ha raggiunto il posto, un edificio popolare nel rione Librino, dove la donna impaurita aspettava gli agenti fuori di casa. Nel racconto della vittima un marito colto da un attacco di gelosia che, come già successo altre volte in passato, l’aveva picchiata senza fermarsi nemmeno davanti ai figli, di cui due minori.  La  donna nell’occasione  era stata oggetto di una serie di pugni in testa e calci al ventre.  Gli  agenti, fatto subito acceso in casa, hanno trovato il marito ancora in stato di escandescenza: ed è stato prelevato e condotto in Questura per gli approfondimenti del caso. La donna, accompagnata in ospedale, ha riportato una prognosi di 7 giorni per le contusioni presenti su tutto il corpo.  I poliziotti hanno appurato che   non sarebbe la prima volta, per C.S.: tramite la certificazione sanitaria, infatti, i poliziotti hanno accertato che negli ultimi tempi la donna era stata più volte refertata per lesioni a causa delle violenze del marito, a carico del quale, lo scorso 16 ottobre, aveva formalizzato una denuncia per maltrattamenti.   Gli  interventi delle Volanti sono stati numerosi per sedare le litri tra i due.  Il personaggio, sulla base di tali risultanze, è stato arrestato e, su disposizioni del P.M. di turno, rinchiuso presso le camere di sicurezza, in attesa del giudizio per direttissima.


Biancavilla  CT – CC, preso bracciante con 100 dosi di marijuana: ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla  hanno arrestato nella flagranza Antonio GALVAGNO  23enne, bracciante agricolo del luogo,  poiché ritenuto responsabile di  detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I  militari stanotte, a conclusione di una proficua attività info-investigativa, sono intervenuti fermando il giovane proprio sull’uscio di casa ed a seguito di perquisizione personale hanno rinvenuto 100 dosi di marijuana, 45 euro in contanti ed un coltello a serramanico. Esteso l’atto anche all’abitazione, gli operanti hanno rinvenuto una ingente quantità di materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Catania CC, aggravamento pena, 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato  Stefano BONNICI  49enne catanese, già ai domiciliari, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Catania. Il provvedimento scaturisce dall’aggravamento della misura restrittiva a cui era stato sottoposto il soggetto a seguito dell’arresto avvenuto a Catania il 25 marzo scorso per resistenza a Pubblico Ufficiale, violazione di sigilli e invasione di edifici. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Tabaccaio investito e rapinato, 1 preso. La Polizia di Stato ha posto di fermo di indiziato di delitto: Mario Alessio COCO 27enne  gravemente indiziato di rapina aggravata in concorso. Il titolare di una tabaccheria, del rione “Nesima”, la mattina del 14 novembre scorso, nel recarsi presso un istituto bancario per depositare l’incasso della settimana, mentre stava viaggiando a bordo del suo scooter, giunto nella zona di viale M.Rapisardi, è stato speronato da un'altra moto  su cui viaggiavano 2 soggetti. La  vittima è finita per terra ed aggredita dal passeggero dell’altro mezzo il quale  ha colpito ripetutamente con un casco da motociclista, ed ha intimato al malcapitato di consegnargli l’incasso. L’uomo durante la violenta colluttazione,  ha persola busta contenente la somma di circa 15.000,00 € che veniva raccolta dai rapinatori i quali si allontanavano dal posto. Le indagini immediate condotte da personale della Squadra Mobile – Sezione “Reati contro il Patrimonio” – Squadra “Antirapine” hanno permesso, grazie ad un parziale della targa fornito da alcuni testimoni ed alla visione delle immagini del sistema di video-sorveglianza, di individuare in Mario Alessio COCO l’intestatario del mezzo, che veniva rintracciato presso la sua abitazione. Il soggetto, all’atto del controllo ha esibito una denuncia di furto del motociclo, in base alla quale il mezzo sarebbe stato rubato nella stessa mattinata.   COCO, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere Piazza Lanza di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


CataniaDroga e  pistola: Condor 1 in manette. Poliziotti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” ha tratto in arresto: Massimiliano ANASTASI 36enne già noto, in atto sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, perché responsabile del reato di detenzione illegale di arma clandestina e di ricettazione della stessa, nonché del reato di tentata cessione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I “Condor” nell’ambito di attività finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti su piazza nel rione di “San Leone”, hanno notato 1 individuo che si avvicinava ad un’abitazione di piano terra, scorgendo dietro le inferriate a protezione della casa uno che lo attendeva. Il primo ha estratto dalla tasca una somma di denaro, consegnandola all’altro che si trovava nell’abitazione. L’individuo che si trovava all’interno della casa, accortosi della presenza degli agenti in borghese, ha richiuso repentinamente la porta. Il soggetto all’esterno è stato identificato ed ha dichiarato ai poliziotti che stava acquistando 1 dose di cocaina. I “Condor”, dopo qualche minuto, sono riusciti a fare ingresso nella casa ed identificato   Massimiliano ANASTASI, che ha dichiarato come stava cedendo una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed accortosi dei poliziotti,  aveva gettato la droga nel water. La perquisizione successiva ha consentito ai Condor di rinvenire 1 pistola calibro 44 magnum con matricola abrasa,  vario materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e la somma di 470,00 €. Il personaggio, espletate le formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”.

Biancavilla  CT – Spezza costola alla ex, CC 1 in manette. I Carabinieri  del Nucleo Operativo della Compagnia  di Paternò e della Stazione di Biancavilla, la sera  del 12 novembre scorso, hanno arrestato nella flagranza

  

Agrippino MANGIARATTI  27enne di Palagonia, già destinatario del provvedimento di divieto di avvicinamento alla famiglia dell’ex convivente emesso dal Tribunale di Catania nel 2015. Il giovane, incurante del divieto, ha raggiunto l’ex a Biancavilla, ed introdottosi con una scusa nell’abitazione di una pensionata, dove l’ex  ragazza  29enne, lavora come badante, l’ha aspettata per poi picchiarla violentemente  e costringerla a seguirlo.  I militari, avvisati dai familiari preoccupati per non avere ricevuto più notizie dalla congiunta, dopo una breve attività investigativa,  sono riusciti a rintracciare la coppia nella Stazione Ferroviaria di Catania. La ragazza ferita ed in evidente stato di agitazione psicomotoria è stata immediatamente soccorsa e trasportata all’Ospedale di Biancavilla dove i medici le hanno riscontrato: “trauma cranico minore e frattura composta dell‘arco medio anteriore della 7° costa e infrazione della 5° e 6° costa dell’emitorace di destra”  guaribili in 30 giorni. Il reo, arrestato, nella giornata di ieri 14 novembre è stato giudicato per direttissima e dopo la convalida associato al carcere di Catania Piazza Lanza. Su di lui gravano le accuse di sequestro di persona, lesioni personali gravi ed inosservanza provvedimenti Autorità Giudiziaria.   


Catania Polizia trova refurtiva e pistola in casa, 1 in manette. Si  tratta del già noto Francesco MUSCIA 31enne  in quanto responsabile dei reati di detenzione illegale di arma comune e del relativo munizionamento, ricettazione della stessa, nonché ricettazione di numerosi capi d’abbigliamento provento di furto.   Agenti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Organizzata”, unitamente a personale U.P.G.S.P. – Sezione “Volanti”, ieri nel corso di perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del MUSCIA, in località San Gregorio di Catania, hanno rinvenuto e sequestrato 1 pistola cal. 7,65, con relativo munizionamento, risultata provento di furto commesso nel mese di luglio 2014 in località Nicolosi, oltre a numerose munizioni di vario calibro. I poliziotti, nell’abitazione, inoltre, hanno ritrovato un centinaio di capi d’abbigliamento che è stato accertato essere provento di un furto perpetrato lo scorso mese di agosto, in danno di un’attività commerciale di Acireale. Espletate le formalità di rito il soggetto è stato condotto presso la Casa Circondariale di Catania - Piazza Lanza.


Catania Evade dai domiciliari, CC 1 in carcere.  I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato il 26enne catanese Mario APERI 26enne in esecuzione di una ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale di Catania. Il provvedimento scaturisce grazie ad una informativa dell’Arma prodotta a seguito dell’evasione dai domiciliari  del detenuto  avvenuta il 21 ottobre scorso.  L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza.


CataniaMafia, usura, estorsione e rapina: DIA arresta a Malta donna latitante. La  Direzione Investigativa Antimafia di Padova, in collaborazione con personale del Centro Operativo D.I.A. di Catania, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia della D.C.P.C. e della Polizia Maltese, nelle scorse ore, ha tratto in arresto, a Mosta (Malta), la latitante Donatella CONCAS

 

 40enne nata a Tortolì (NU).  Un  ordine di carcerazione emesso il 25 maggio 2015 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Venezia, pendeva sul conto della donna, dovendo la stessa scontare la pena di 3 anni, 8 mesi e 13 giorni  di reclusione, a seguito di condanna definitiva per i fatti accertati nell’ambito dell’Operazione SERPE, condotta dal Centro Operativo D.I.A. di Padova. La  CONCAS nella circostanza, è stata giudicata colpevole dei reati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, usura, estorsione e rapina, in quanto ritenuta intranea ad un sodalizio insediatosi nel Veneto, tra il 2009 ed il 2011. I  soggetti a capo di tale organizzazione, perlopiù di origini casertane, qualificandosi come appartenenti al cosiddetto “clan dei casalesi”, approfittando dello stato di bisogno di diversi imprenditori, si facevano consegnare dagli stessi, quali corrispettivi di prestazioni di denaro effettuate, interessi e vantaggi usurari. Appreso della definitività della condanna (avendo esperito invano anche il ricorso in Cassazione), Donatella CONCAS ha fatto perdere le sue tracce, rendendo vane le ricerche condotte sul territorio nazionale da più di un anno. Uomini della Direzione Investigativa Antimafia a seguito di approfondite indagini tecniche, coordinate, in particolare, dal Sostituto Procuratore, dr. Paolo Giovanni LUCA, della Procura Generale presso la Corte di Appello di Venezia e svolte della predetta Articolazione D.I.A. padovana, con il contributo di quelle di Catania, Agrigento e Brescia, hanno raccolto gli elementi di prova che hanno consentito l’individuazione della CONCAS in territorio maltese.


Catania – Assistente sanitario a V.Emanuele filmato in furto ad anziano degente: denunciato. Poliziotti  del Commissariato “Centrale” , a conclusione di attività investigativa condotta anche con l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza, hanno individuato e denunciato in stato di libertà V.G., assistente sociosanitario in servizio presso l’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, perché ritenuto responsabile del reato di furto aggravato commesso all’interno dello stesso nosocomio ai danni di un anziano ricoverato. La refurtiva sottratta al paziente consisteva in una collana d’oro.


Biancavilla  CT - Stalker e complice tentano  rapina a compagno dell’ex : CC 2 in manette. I Carabinieri della locale Stazione con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Operativo di Paternò (CT) di mattina a Biancavilla hanno eseguito 2 ordinanze di misura cautelare, emesse dalla Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di un 28enne, già gravato da pregiudizi penali, ed  un 25enne, entrambi di Biancavilla. Il primo è stato ritenuto responsabile di maltrattamenti, violenza sessuale, lesioni gravi, violazione di domicilio, danneggiamento e tentata rapina in concorso, mentre il secondo è indagato per tentata rapina e lesioni gravi. I provvedimenti restrittivi sono scaturiti dall’attività investigativa avviata dai Carabinieri a seguito della denuncia sporta dall’ex moglie del 28enne. I militari hanno ricostruito l’intera vicenda che ha avuto inizio nel febbraio 2016: lui  non accettando la separazione di fatto dalla moglie, ha posto in essere costanti maltrattamenti consistiti in danneggiamenti, violazioni del domicilio, aggressioni fisiche e minacce di morte nei confronti della donna. Lo  stalker con la complicità del 25enne inoltre, ha anche tentato una rapina ai danni del nuovo compagno dell’ex, colpendolo con un tondino in ferro al capo ed al gomito per sottrargli il telefono cellulare. L’azione criminosa fu non portata a termine perché l’uomo riuscì a fuggire. La  vittima successivamente è stata più volte minacciata di morte dall’ex marito. I  militari hanno accertato che in un’altra occasione il 28enne raggiunse la donna nella sede lavorativa e l’aggredì a colpi di catena, sferrandole pure un pugno in faccia. Gli arrestati sono stati, rispettivamente, il 28enne associato nel carcere di Piazza Lanza mentre il 25enne posto ai domiciliari.


Catania Preso in aeroporto ad imbarco per Londra destinatario misura cautelare, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Riposto (CT), collaborati dai militari di Catania Fontanarossa,  hanno 

arrestato ai domiciliari  Alfio DI BELLA 21enne ripostese, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Il giovane già noto, grazie alle indagini dei carabinieri, è ritenuto  responsabile di furto aggravato, reato commesso il 19 giugno scorso nell’abitazione di un cittadino di Riposto. Il quadro probatorio raffigurato dagli investigatori è stato condiviso dal giudice che, su proposta del magistrato inquirente, ne ha ordinato l’arresto permettendo ieri pomeriggio ai militari di arrestare il personaggio nel momento in cui, all’Aeroporto Internazionale “Vincenzo Bellini” di Catania, stava per imbarcarsi su di un volo diretto nella capitale britannica. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Adrano  CTAgenti bloccano 2 pusher, ai domiciliari. Si tratta di Antonio LONGO 27enne e Gaetano VEZZI 18enne. I tutori dell’ordine, ieri alle ore 20,30 circa, nella Piazza Sant’Agostino di Adrano, nel quadro di mirati servizi antidroga, espletati in particolar modo nelle ore serali e notturne, predisposti dal Commissariato di P.S. di Adrano, hanno individuato 2 giovani che stavano spacciando 2 dosi di marijuana. I soggetti, alla vista degli agenti, si sono dati alla fuga per le vie del centro tentando di investirli, ma sono stati inseguiti e fermati.  I giovani adraniti sono stati identificati per Antonio LONGO  e Gaetano VEZZI . Gli agenti a seguito di perquisizione hanno rinvenuto altre 9 dosi di marijuana addosso al LONGO. I due giovani, sono stati dichiarati in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché per resistenza a Pubblico Ufficiale e dopo le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno sono stati posti ai domiciliari.


Catania - Nonno e nipote minacciosi e violenti contro sanitari a Vittorio Emanuele. Polizia del Commissariato Centrale ieri mattina  a conclusione di attività investigativa, ha denunciato in stato di libertà N.O. 26enne nato a Catania e suo nonno N.O. 78enne nato a Catania. I due congiunti sono ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio, commessi nel pomeriggio precedente presso il pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, in pregiudizio di un paramedico e di un medico, nell’esercizio delle loro funzioni.


Catania Blitz CC preso pusher ai domiciliari . I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato Antonino TROVATO 28enne catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  pattuglia con auto di copertura, di sera durante un servizio antidroga, ha   sorpreso il personaggio in via Capo Passero cedere delle bustine ad occasionali acquirenti, previo un corrispettivo in denaro. Il  pusher è stato prontamente bloccato, perquisito e trovato in possesso di 150 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 300 grammi, 45 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 18 grammi, occultate in un astuccio per mentine, 1 radio ricetrasmittente, e la somma contante di 950 euro, ritenute provento dell’attività di spaccio. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - Polizia Uil : solidarietà a dott.ssa Giaquinta. La Segreteria Provinciale UIL POLIZIA ha espresso solidarietà alla dottoressa Marilina Giaquinta  con il documento

lettera/UIL POLIZIA

testualmente sottoscritto : “La legge di riforma della Polizia di Stato del 1981 costituì un traguardo per la nostra democrazia. Molti poliziotti oggi in pensione, alcuni dei quali purtroppo neanche più esistono, si batterono dall’interno del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza per un’Amministrazione più trasparente, vicina alla gente, nella quale anche i suoi appartenenti potessero vedere maggiormente garantiti i loro diritti di cittadini oltre che di servitori dello Stato. Addolora, quindi, assistere alla trasformazione di uno strumento di rivendicazione di sacrosanti diritti, come ogni sindacato di Polizia e non dovrebbe essere, dal quale anziché difendere e tutelare i poliziotti finisce per lanciare becere ed infamanti offese agli stessi. Sigle sindacali con bassa rappresentatività che usano, anzi abusano, di nobili parole come “riformismo” e “democrazia” ma che trascinano nel ridicolo con un volgare attacco sessista non solo se stessi ma anche l’Istituzione a cui appartengono senza neanche porsi il dubbio di ferire la dignità di una donna ancor prima di quella di una brillante e preparata Dirigente della Polizia di Stato a cui la Segreteria Provinciale della Uil Polizia di Catania esprime piena solidarietà. La Uil Polizia auspica che quanto scritto dal Dott. Rodano, stimato Funzionario della Polizia di Stato nella qualità di Segretario Generale Provinciale dell'MP, non rappresenti il pensiero dell'organizzazione sindacale che rappresenta”. La  polemica tra i sindacati di polizia  è scoppiata  per un post su Facebook con il quale l'autrice posta 1 foto che ritrae due gambe scoperte fino a poco sopra il ginocchio, contornate da un orlo di pizzo nero. La responsabile del servizio immigrazione della Questura di Catania era finita su mirino del sindacato "Movimento poliziotti democratici e riformisti" per  la foto.  Marcello Rodano, da qualche mese non più in servizio a Catania, quale segretario provinciale, aveva segnalato il post a suo dire "disdicevole" della collega con una lettera contenente foto e frammenti di chat tra amici, inviata al questore Marcello Cardona. Marilina Giaquinta ha ritenuto la presa di posizione : "un attacco medievale che mi offende come donna e come dirigente di polizia. Penso che la Polizia di Stato sia molto avanti. Tanto che i miei superiori non hanno dato alcun peso alla lettera".


Catania – Polizia sequestra beni in via S. Giuliano, segue operazione antimafia “bulldog”. La  Polizia di Stato nella mattinata, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, emesso il   20 settembre 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, della società “San Giuliano s.r.l.” compresi tutti i beni aziendali mobili, immobili e mobili registrati, dalla stessa società posseduti, con particolare riferimento all’attività di ristorazione “Pitti” ubicata a Catania in via Antonino di Sangiuliano 188/194.  Il provvedimento ha accolto gli esiti di attività d’indagine, coordinata dalla locale D.D.A. eseguita dalla Squadra Mobile in prosecuzione delle investigazioni che il 21 gennaio 2016  avevano condotto, nell’ambito dell’operazione “Bulldog”, all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare  nei confronti di  15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (famiglia Santapaola-Ercolano), intestazione fittizia di beni e furti, con l’aggravante di cui all’art. 7 Legge 203/91, per avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall’art.416 bis c.p. ed al fine di agevolare l’attività dell’organizzazione mafiosa anzidetta. Tra gli arrestati, con l’accusa di avere fatto parte dell’ associazione mafiosa, oltre al noto Roberto VACANTE  52enne, figurava Salvatore CARUSO 61enne. Le indagini hanno evidenziato che la società “San Giuliano s.r.l.”, proprietaria del “Pitti”, ristorante ubicato nel centro cittadino riconducibile a  Salvatore CARUSO, erano state fittiziamente attribuite al socio unico Gianluca Silvestro GIORDANO 36enne compagno di Melinda CARUSO 31enne, figlia di Salvatore.     Le stesse indagini hanno, altresì, evidenziato la distrazione di denaro (per un ammontare di circa 100.000,00 euro) dalle casse di altra attività di ristorazione già di proprietà di Salvatore CARUSO - sottoposta a sequestro nell’ambito dell’operazione “Bulldog” - confluito nel finanziamento dell’operazione “Pitti”. Gli inquirenti a Salvatore CARUSO, Gianluca Silvestro GIORDANO e Melinda CARUSO hanno contestato il reato di intestazione fittizia di beni. Gli investigatori a Giuseppe CARUSO, figlio di Salvatore, hanno contestato l’appropriazione indebita di circa 85.000 euro distratti da altra attività di ristorazione attualmente sotto sequestro giudiziario. L’Autorità Giudiziaria inquirente a Gianluca Silvestro GIORDANO ha contestato la truffa ai danni dello Stato per essersi appropriato, con artifizi, di generi alimentari destinati ad altra attività di ristorazione sottoposta a sequestro giudiziario. Le forze dell’ordine a Francesco SALAMONE, Gianluca Silvestro GIORDANO e Melinda CARUSO, hanno contestato l’appropriazione indebita, con il sistema della mancata fatturazione, di parte degli incassi derivanti da altra attività di ristorazione sottoposta a sequestro giudiziario. Gli investigatori a Gianluca Silvestro GIORDANO e Melinda CARUSO hanno contestato l’appropriazione indebita, con l’utilizzo di un “POS” mobile collegato ad un conto corrente intestato alla società gestore del “Pitti”, di parte degli incassi derivanti da altra attività di ristorazione sottoposta a sequestro giudiziario.


Catania Spaccio a S.Cristoforo: Condor 1 preso. La Polizia di Stato ha tratto in arresto Giovanni SCARLATA   43enne, perché colto nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. Agenti  della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” hanno svolto dei servizi nel rione “San Cristoforo”. I  “Condor” ieri pomeriggio, hanno effettuato un servizio mirato nella zona di Piazza Federico di Svevia e nel corso dell’attività hanno notato un giovane che cedeva 1 bustina in cellophane ad altro soggetto. La Polizia ha deciso, pertanto, di intervenire, bloccando il “pusher” che veniva identificato per Giovanni SCARLATA, e l’acquirente che, al momento del controllo, deteneva ancora la bustina che conteneva sostanza stupefacente del tipo marijuana. La perquisizione eseguita a carico di SCARLATA ha consentito di rinvenire e sequestrare altri 6 involucri in cellophane contenenti gr.7 della sostanza, nonché una somma di denaro che veniva anch’essa sequestrata perché ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio. SCARLATA veniva pertanto tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Gravina CTScippatore specialista in donne anziane, CC 1 in  manette. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania e della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno arrestato  Francesco MESSINA 19enne catanese, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania poiché ritenuto responsabile di Furto aggravato e furto con strappo in concorso.  Il giovane avrebbe agito a bordo di uno scooter Honda SH 300 di colore nero con la targa di volta in volta parzialmente ritoccata nelle sigle identificative. Un  complice in corso di identificazione era il pilota. Le vittime designate sarebbero state le donne anziane dell’Hinterland catanese a cui strappava le borse con violenza e dopo essersi allontanato dal luogo dello scippo ne razziava il contenuto che, oltre al denaro contante, comprendeva in molti casi le carte di prelievo, con i relativi codici incautamente segnati vicino le card, che, prima delle denuncia delle poverette,  gli permettevano di recarsi immediatamente ad un qualsiasi sportello bancomat e ritirare tutto il denaro contante prelevabile.  La  perseverante ricostruzione investigativa svolta dai militari del Nucleo Operativo e dai militari di Mascalucia, supportata da immagini video, testimonianze e riconoscimenti formali, ha permesso di fare luce su almeno 6 di questi furti con strappo. Molti  altri colpi sono ancora al vaglio degli inquirenti. Le azioni sarebbero state commesse dall’indagato a Mascalucia, Tremestieri Etneo e San Giovanni La Punta (CT), nel periodo tra il 5 luglio ed il 26 agosto di quest’anno, proprio ai danni di 6 donne anziane. Il quadro probatorio rappresentato dagli investigatori dell’Arma al giudice l’ha convinto  ad emettere la misura restrittiva con conseguente reclusione del reo nel carcere di Catania Piazza Lanza. 


Fiumefreddo di Sicilia CTCalci e pugni alla madre, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia (CT) hanno arrestato Gabriel POCOROBBA 25enne del luogo, per maltrattamenti in famiglia e lesione personale. Una  pattuglia, Stanotte su richiesta di un vicino che ha segnalato al 112 una lite in famiglia, è intervenuta in un’abitazione del centro di Fiumefreddo di Sicilia. I militari hanno bloccato il giovane  in un’evidente stato di agitazione, presumibilmente dovuta all’effetto dell’alcol. Il 25enne poco prima, a seguito di una discussione scaturita per futili motivi, aveva aggredito a calci e pugni la madre. La vittima  soccorsa da personale del “118” è stata trasportata e medicata all’Ospedale di Taormina (ME) dove i sanitari gli hanno riscontrato un trauma cranico e diverse  ecchimosi in vari parti del corpo, giudicate guaribile 25 giorni. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania – Spaccio a domicilio su appuntamento: 1 in carcere. Su delega della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia Catania la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa il  9 settembre 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di Roberto ZAPPALA’  37enne ritenuto responsabile dei reati di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e violazione degli obblighi inerenti la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S.  Le indagini, anche di tipo tecnico, condotte nell’arco temporale dicembre 2015-gennaio 2016 dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica, hanno evidenziato come Roberto ZAPPALA’ avesse avviato una incessante e fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina svolta presso la sua abitazione nel quartiere di Nesima. Il soggetto, previo appuntamento, aveva reso l’abitazione meta di assuntori della sostanza.  Roberto ZAPPALA’, nel periodo in cui ricadono le imputazioni, era sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S. violata ripetutamente sia con riferimento all’obbligo di vivere onestamente e rispettare le leggi, che a quello di non uscire da casa dalle ore 21.00 alle ore 06.00.  Roberto ZAPPALA’, già noto, era stato tratto in arresto, tra l’altro, dalla Squadra Mobile nel corso dell’operazione “Squama” eseguita nell’aprile 2009 nei confronti di 27 persone responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché detenzione e spaccio delle medesime. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”.


Adrano  CT – Bulli :  calci e pugni a genitore di ragazze che li avevano respinti. 5 maldestri giovani adraniti dovranno rispondere al giudice, innanzi al Tribunale poiché denunciati dai poliziotti del Commissariato di Adrano per aggressione. Il branco, una volta tanto, l’obiettivo della macchina fotografica non l’ha visto per le pose di un selfie, ma per la foto segnaletica che sarà inserita negli archivi delle Forze dell’ordine.  I 5 di cui 3  maggiorenni  e  2 minori hanno vessato 2 giovanette e picchiato il genitore che tentava la difesa compiendo un vero e proprio crimine. I fatti risalgono allo scorso 9 agosto quando 2 ragazze furono  “agganciate”, nel Giardino comunale, dal gruppetto di giovani che iniziò con i “classici” inviti ad uscire ad approcciarsi alle fanciulle. Il netto rifiuto delle giovani, entrambe minorenni, ha indispettito i ragazzi i quali hanno  abbandonato ogni educazione ed hanno preso a strattonare e ad insultare le ragazze. Uno  dei genitori è intervenuto difesa delle due vittime ma è stato affrontato, da quello che si era ormai trasformato in un branco, che ha agito con  calci e pugni. L’intervento della Volante del Commissariato ha messo fine al pestaggio. Gli investigatori del Commissariato, a fronte della denuncia sporta dalle vittime, con accurate indagini sono stati in grado di identificare gli autori dell’aggressione ed a denunciarli all’Autorità Giudiziaria.


Catania -  Affitta villetta con allaccio abusivo impianto elettrico. I poliziotti del Commissariato di P.S. “Librino” ieri, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio e di persone sottoposte agli arresti domiciliari hanno scoperto un furto d’energia elettrica ai danni dell’ENEL ad opera di un soggetto, P.G., ristretto agli arresti domiciliari. Il personaggio, in affitto dal mese di aprile 2016 in una villetta nel villaggio azzurro di Catania, aveva stipulato col proprietario dell’immobile un contratto di locazione amichevole - senza formalità di sorta - nel cui canone era compresa anche la fornitura di energia elettrica. Tale fornitura, del tutto abusiva, avveniva nella completa assenza di ogni allaccio legittimo, tanto che non esisteva neppure il contatore dell’ENEL. Il  proprietario/locatore è stato indagato per il reato di furto di energia elettrica ed il conduttore P.G. per il reato di ricettazione, in quanto si avvantaggiava dell’energia elettrica illecitamente sottratta. Il  proprietario già nel maggio 2014 era stato indagato per analogo fatto, dichiarando, in quell’occasione, di aver personalmente effettuato la ristrutturazione dell’immobile in economia e di aver provveduto egli stesso agli allacci abusivi e diretti alla linea elettrica. Del fatto verrà interessata anche l’Agenzia delle Entrate  e il Comune di Catania per i profili di competenza relativi al contratto di affitto “in nero” e alle verifiche in ordine ad eventuali opere edilizie abusive.


Paternò CT CC, in manette a rapinatore trasfertista. Si tratta di   Giuseppe PUGLISI  32enne, di Paternò,  arrestato in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Rimini. Il soggetto condannato per rapina aggravata e continuata, reato commesso in terra romagnola, dovrà scontare una pena di mesi 6 di reclusione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza. I  Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT), coadiuvati  dai uomini del Battaglione “Sicilia” e dal Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), nell'ambito dei servizi anticrimine disposti dal Comando Provinciale  di Catania svolti la mattina del 10 settembre scorso,  hanno sottoposto a controllo il territorio di competenza, ottenendo i seguenti risultati: Denunciato un 28enne, di Adrano (CT), per guida senza patente. Fermato ad un posto di controllo conduceva il proprio veicolo senza  titolo di guida perché mai conseguito o revocato. Segnalati alla Prefettura di Catania, per uso personale di sostanze stupefacenti, sette giovani assuntori che, perquisiti,  sono stati trovati in possesso di alcune dosi di marijuana. Inoltre, durante il servizio, sono state controllate 78 persone, 24 veicoli, ed elevate 12 sanzioni amministrative al codice della strada.  


Palagonia  CT –  Blitz CC in casa, 1 pusher in manette. I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT) di sera, hanno arrestato, nella flagranza, il   Francesco VACCARO 42enne del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I  militari del Nucleo Operativo, a conclusione di una breve  ma efficace attività info-investigativa, hanno deciso di perquisire l’abitazione del pusher dove sono stati rinvenuti  11 ovuli di cocaina, pronti ad essere “piazzati” e circa 150 euro in contanti – in banconote di vario taglio – considerati il possibile  provento dell’attività di spaccio. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.


Catania –  SAPIENZA già preso in operazione “Atlantide 2  viola sorveglianza: Condor preso. I poliziotti hanno bloccato: Paolo SAPIENZA 52enne già noto, per il reato di cui all’art.75 del D.Leg.vo nr.159/2011 (inosservanza agli obblighi impostigli dalla Sorveglianza Speciale di P.S.). SAPIENZA, ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Pillera – “Puntina”, nel maggio del 2008, era stato tratto in arresto da personale della Squadra Mobile nell’ambito della nota operazione “Atlantide 2”, in esecuzione di o.c.c. emessa nei confronti di numerosi esponenti del citato gruppo mafioso.


Catania CASERTA già preso in operazione “Titanic”  viola sorveglianza: Agenti  ai domiciliari.  Uomini  delle volanti ieri, nel quadro dell’intensificazione dei servizi di prevenzione disposti dal Questore di Catania, hanno arrestato ai domiciliari il catanese Pietro Franco CASERTA 47enne per violazione delle prescrizioni inerenti il regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il soggetto è stato sorpreso da agenti di una volante in compagnia di 3 personaggi noti nel territorio del comune di Misterbianco, inevitabile pertanto l’arresto.  Caserta su disposizioni del magistrato di turno è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di convalida e contestuale giudizio direttissimo. CASERTA era stato arrestato nell’ambito della nota operazione “Titanic” condotta dalla locale Squadra Mobile a fine anni “90, che portò in carcere oltre 100 affiliati della cosca Pillera-Cappello, a seguito della quale fu condannato per traffico di stupefacenti ed associazione mafiosa.


Caltagirone CTDroga, 1 preso in azione, CC in manette. I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone hanno arrestato, nella flagranza  Fabio  FORTUNATO 31enne calatino, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è il frutto di una attività info-investigativa condotta dagli uomini del Nucleo Operativo che stanotte alle 02:00 in via Giusto Antonio Rosso hanno intercettato e bloccato la Fiat Barchetta con a bordo il 31enne. I militari nel mezzo, previa perquisizione, successivamente estesa anche all’abitazione,  hanno rinvenuto e sequestrato oltre ad 1  bilancino di precisione 8 buste in cellophane contenenti complessivamente 400 grammi di marijuana e 4 panetti  di hashish per un peso totale di circa 300 grammi del valore al dettaglio di circa 10.000 euro. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato al carcere di Caltagirone.


Giarre CT - Furto, invasione beni, deturpamento, imbrattamento cose altrui e getto pericoloso: donna ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Giarre, di pomeriggio hanno arrestato ai domiciliari 

Concetta Giovanna LA MATTINA 55enne, del posto,  in esecuzione di un  ordine per l’espiazione di  pena detentiva emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. La donna è stata condannata per furto, invasione di terreni o edifici, deturpamento e imbrattamento di cose altrui e getto pericoloso di cose, reati commessi a Catania e Reggio Calabria nel corso degli anni 2004 e 2011, dovrà espiare una pena di un anno di reclusione. L’arrestata, espletate le formalità di rito, è stata ristretta ai domiciliari.


Catania – Furto: CC eseguono 1 mandato arresto EU polacco. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato il, polacco  Sebastian CZECHURA 23enne, di fatto domiciliato nel capoluogo etneo,  in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria del paese d’origine. Il giovane, ricercato dal giugno di quest’anno come specificato nel provvedimento restrittivo, è ritenuto responsabile di furto aggravato, violenza e minaccia a pubblico ufficiale commessi in Polonia. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania –  Romeno preso per furto: era evaso dai domiciliari.  Agente del Commissariato “Centrale” libero dal servizio, ieri mattina, ha arrestato il già noto Sandel Marcel NICOTRA 24enne nato in Romania, nella flagranza di furto aggravato ed evasione. Il soggetto, alle ore 7,00 circa, è stato fermato dopo aver asportato in un pubblico locale  in piazza Sapienza, 1 bicicletta, 1 contenitore con del denaro e una serie di bottiglie di liquore. I tutori dell’ordine nel corso del sopralluogo effettuato hanno accertato che NICOTRA, aveva forzato la saracinesca del locale utilizzando un tubo “Innocenti” che è stato sequestrato. I poliziotti, durante l’espletamento delle formalità di rito, hanno acclarato che l’arrestato sin dal 23 agosto precedente, si era reso irreperibile, evadendo dagli arresti domiciliari cui si trovava sottoposto presso la sua abitazione di Adrano per il reato di violenza o minaccia a P.U..  NICOTRA è stato pertanto trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione, nella mattinata, del processo per direttissima.


Catania Spaccio: 1 condannato a 4 anni, CC ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato Ignazio Vincenzo ALBERTI 46enne  catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari, su esecuzione ad un ordine di espiazione di pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica di Catania. Il 46enne, ritenuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Catania nel 2015, dovrà espiare la pena di 4 anni di reclusione. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari, come disposto dall’Autorità  Giudiziaria.


Catania Droga in cucina : polizia dai domiciliari al carcere. Si tratta di Manuel RUVOLO 26enne. Il personaggio,  nonostante si trovasse agli arresti domiciliari avrebbe continuato a spacciare.  Due  agenti dell’U.P.G.S.P.,ieri pomeriggio, liberi dal servizio, sono intervenuti in via Malta, arrestando il soggetto  26enne per detenzione di stupefacenti e spaccio ed hanno messo fine termine alla situazione. L’attenzione dei poliziotti era stata attirata dal via vai di persone notato nei pressi dell’abitazione del soggetto, già noto per essere sottoposto alla misura restrittiva. I tutori dell’ordine, conoscendo i precedenti del RUVOLO, hanno subito immaginato di cosa potesse trattarsi. Gli agenti  hanno   controllato e perquisito il domicilio che, com’era facile immaginare, ha permesso di trovare occultati in cucina: 11 grammi di marijuana, 1 bilancia da cucina utilizzata per pesare la droga ed una somma di denaro, probabile provento dell’attività di spaccio.  RUVOLO, immediatamente  arrestato, su disposizione del P.M. di turno è stato condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.


S.Maria di Licodia  CT – Blitz CC trovate armi illegali in casa, 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia (CT) hanno arrestato, nella flagranza Emanuele MAZZAGLIA 30enne, del luogo, per detenzione illegale di armi clandestine, ricettazione e furto aggravato. I  militari, a conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa ieri sera, hanno fatto irruzione nella proprietà del 30enne ubicata in Contrada Panuzza, agro di Santa Maria di Licodia, e perquisendola hanno trovato, nascoste dentro dei vecchi canali di scolo dell’acqua piovana:  1 fucile  doppietta a canne mozze cal.12, con marca e matricola abrasa; 1  fucile moschetto cal.20, con marca e matricola abrasa; 1 carabina ad aria compressa, cal. 4,5, marca WEIHRHUCH,  potenziata oltre i 7,5 joule; le targhe di una Fiat Punto, risultata rubata il 29 dicembre 2015 a Belpasso (CT). I  carabinieri durante le operazioni hanno inoltre accertato che il soggetto aveva allacciato abusivamente il contatore al servizio della proprietà alla rete elettrica pubblica. Le armi sono state sequestrate ed opportunamente repertate, in attesa di essere esaminate dagli esperti del R.I.S. di Messina che ne potrebbero stabilire l’eventuale utilizzo in pregresse azioni criminose. L’arrestato, dopo le formalità di rito,  è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Aci Catena  CT  – Rapina posta, poi evade dai domiciliari, CC in carcere. I Carabinieri della Stazione di Aci Catena hanno arrestato  Salvatore Giuseppe PATANÈ 25enne del posto,  in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Tribunale di Ragusa. Il personaggio era stato ristretto agli arresti domiciliari, per una rapina commessa nel maggio scorso a Santa Croce di Camerina (RG) in danno del locale ufficio postale, poi lo scorso 26 luglio si era reso irreperibile ad un controllo dei militari del comando catenoto. I giudici iblei, recependo appieno l’informativa dell’Arma, con la quale si richiedeva l’inasprimento del regime detentivi,  hanno emesso il provvedimento ed ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Catania Manette a rapinatore trasfertista. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato il Matteo PALICI  38enne catanese in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Ancona. Il soggetto è ritenuto coautore di una rapina, commessa nel luglio del 2013 a Monsano, in provincia di Ancona,  ed è stato riconosciuto colpevole dai giudici anconetani e condannato ad una pena di 2 anni, 8 mesi  e 4 giorni di reclusione. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Caltagirone CT7 ospiti C.P.A. aggrediscono e feriscono 2 operatrici,  danneggiati locali. 2  maggiorenni arrestati e 5 minori denunciati. I Carabinieri della Stazione di Caltagirone (CT)  hanno arrestato, nella flagranza

 ISISSIAKA MAIGA 19enne del Mali,  ABDULRAHIM FOFANA 18enne della Guinea e denunciato 5 minorenni, originari della Guinea, del Mali e del Gambia, dell’età  compresa tra  16 e  17 anni, tutti ritenuti responsabili  di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose ed alle persone, lesioni personali e danneggiamento.  I fatti sono accaduti nella tarda mattinata di ieri quando il gruppetto, capeggiato dagli arrestati, al fine di ottenere  immediatamente il “Pocket Money”, non hanno esitato a sradicare dai muri alcuni estintori iniziando a distruggere i suppellettili nel Centro di Prima Accoglienza calatino. Le operatrici presenti nella struttura, nel tentativo di calmare gli animi, sono state aggredite, minacciate con dei cocci di bottiglia ed obbligate a non lasciare i locali del centro. Solo l’intervento in  forze dei Carabinieri, avvisati da un’altra operatrice tramite 112, ha consentito la liberazione degli ostaggi e l’arresto, dopo una violenta colluttazione,  dei due vandali con il contestuale ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno della struttura.  Le due operatrici aggredite sono state medicate all’Ospedale di Caltagirone dove i sanitari hanno riscontrato loro  “distorsione cervicale, trauma cranico minore e stato d’ansia reattivo” con prognosi di una decina di giorni. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti nel carcere di Caltagirone. 


Catania –  Poliziotto aggredito e ferito in treno da nigeriano già espulso. Il cittadino straniero è stato identificato per I.R. 30enne, nigeriano di Benin City, il quale nel giugno 2013 era giunto in Italia con i barconi. Gli agenti avevano bloccato su un treno diretto a Messina il cittadino nigeriano, il quale a seguito dell'atteggiamento aggressivo, non intendeva esibire il titolo di viaggio. L’individuo aveva iniziato a lanciare oggetti verso il controllore F.S. ed altri passeggeri. I  poliziotti della Polfer di Catania sono intervenuti al cui controllo e lui ha tentato di sottrarsi producendosi in azioni di autolesionismo. I tutori dell’ordine nel tentativo di calmare l’esagitato ed impedirgli di fare del male a se stesso ed  agli altri passeggeri, sono intervenuti ed un  agente è rimasto ferito. Il nigeriano non aveva ottenuto la protezione internazionale, ma il diniego  che era stato confermato anche in sede di ricorso al TAR ed era stato oggetto di decreto di espulsione da parte del Questore di Catania. Il  nigeriano espulso  non aveva ottemperato. I tutori dell’ordine non avendo reperito posto presso  CIE a livello nazionale, dopo la notifica di altro decreto di espulsione e di ingiunzione a lasciare il territorio nazionale, hanno   deferito  il nigeriano in stato di libertà per la violazione dell' art. 14 comma 5 Dlgs 286/98 nonché per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. I servizi di controllo a bordo treno si sono svolti in coordinazione con il vicino posto di Polizia Ferroviaria di Taormina. La PolFer continua ad ispezionare  treni e Stazione Ferroviaria anche alla luce degli attentati recenti e dell'innalzamento dell'allerta sicurezza ha sorpreso il nigeriano espulso, ma ancora sul territorio italiano. I controlli svolti all'interno della Stazione Ferroviaria, nelle immediate pertinenze e a bordo dei treni hanno permesso l'identificazione di oltre 500 persone e si sono svolti trenta specifici servizi anti borseggio. 4 sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria  per varie violazioni delle misure restrittive alle quali erano sottoposte.


CataniaArmi e droga, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Catania Librino, stanotte, hanno arrestato il catanese Francesco Massimo FASCIA  49enne in esecuzione di un ordine per la carcerazione messo dal Tribunale di Catania. Il personaggio già era stato condannato dai giudici per detenzione illegale di armi, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione in concorso, reati commessi a Catania nel 2015, dovrà espiare una pena equivalente ad anni uno di reclusione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza. 


 Palagonia CT -  1 viola obblighi e prescrizioni, CC in manette. L’equipaggio di una “gazzella” del  Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri ieri sera nel centro di Palagonia (CT) ha fermato per controllo una Lancia Musa con a bordo 3 soggetti noti, tra i quali il sorvegliato speciale Roberto LA ROSA 38enne, di Niscemi (CL). I militari hanno accertato lo  stato di sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, ed individuando la duplice violazione degli obblighi imposti dalla misura preventiva. I carabinieri  in auto hanno identificato  altri 2 soggetti già noti e fuori dal comune dov’è l’obbligo. I militari   hanno arrestato LA ROSA e  dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno, l’hanno tradotto nel carcere di Caltagirone (CT).


Caltagirone CT  – Violenza privata su ragazza 14enne, CC arrestato ospite C.A.R.A. Mineo.  I Carabinieri  della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno arrestato Chukwuka OFFOR

 

 26enne, originaria della Nigeria, ospite del C.A.R.A di Mineo (CT).  Il  giovane extracomunitario sabato scorso intorno alle 12:45, si è avvicinato ad una 14enne, calatina, mentre percorreva da sola a piedi via Pentolai ed afferrandola più volte per i polsi l’ha tirata a sé. La scena è stata notata da un passante che è immediatamente intervenuto costringendo il 26enne a desistere nel suo intento lasciando la minore. L’extracomunitario a questo punto ha tentato di fuggire a bordo di una bici ma è stato subito bloccato dai parenti della ragazza che lo hanno consegnato ad una pattuglia dei Carabinieri, immediatamente intervenuta. L’arrestato, che per il momento dovrà rispondere del reato di violenza privata, è stato associato nel carcere di Caltagirone (CT), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Caltagirone  CT CC trovata droga in cassaforte  camera da letto. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caltagirone (CT) hanno arrestato un 27enne, calatino, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, di sera, hanno  fermato e controllato il giovane mentre era alla guida di un’Audi A4 in via Sfere. I Carabinieri insospettiti, da alcune bustine vuote trovate nell’auto e dall’atteggiamento irrequieto tenuto  dal giovane, hanno proceduto anche ad una perquisizione domiciliare nell’abitazione del 27enne rinvenendo e sequestrando, all’interno di una cassaforte collocata nella camera da letto, 1 panetto di hashish, del peso  di 44 grammi, ed un bilancino elettronico di precisione. L’arrestato è posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


 Zafferana CTCC operazione Nerone, tentata estorsione a Zafferana: lui in carcere, lei ai domiciliari. Gli uomini dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Giarre, nel pomeriggio del 23 agosto 2016, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa il  22 agosto 2016 dal Tribunale Ordinario – Sezione G.I.P. – di Catania, arrestando PATANÈ Lucio, 42enne, ed una 30enne, entrambi di Zafferana Etnea CT. I carabinieri, verso la fine dell’anno 2014, con indagini condotte nell’operazione convenzionalmente denominata “Nerone”, avevano avviato un’attività di riscontro tesa a ricostruire e cristallizzare un’insolita recrudescenza di fenomeni delinquenziali quali furti, danneggiamenti di auto, di immobili ad uso privato e commerciale  col fuoco,  che affliggevano il Comune di Zafferana Etnea (CT). Le attività tradizionali di indagine con il conforto di una serrata attività informativa sul territorio hanno permesso ai militari di individuare quali figure di spicco proprio una 30enne  titolare di uno stand per il commercio abusivo del miele situato nel  Comune di Zafferana, e Lucio PATANÈ, compagno della donna. Il personaggio secondo i militari sarebbe particolarmente temuto dalla popolazione locale a causa della sua indole spregiudicata e violenta, tanto da indurre in una condizione di totale assoggettamento i propri concittadini. Il soggetto non a caso era stato soprannominato “Nerone”, come l’imperatore romano tristemente passato alla storia per il grande incendio nell’antica città di Roma. Il quadro probatorio formatosi attorno a queste due figure ha permesso ai militari di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei personaggi in ordine ai reati di concorso in tentata estorsione aggravata e di danneggiamento aggravato. La  donna sarebbe stata molto  determinata e  lui in qualità di esecutore materiale, poiché mediante la devastazione di una azienda agricola ubicata nel Comune di Zafferana, avrebbe danneggiato in più circostanze materiali e macchinari e tentato di procurare alla donna un ingiusto profitto economico in danno dell’imprenditore concorrente, consistito nell’impedire alla vittima di avviare la propria attività. I carabinieri, nel contesto delle medesime attività hanno evidenziato responsabilità a carico del solo Lucio Patanè per il danneggiamento col fuoco dell’autovettura di un cittadino zafferanese, che sarebbe scaturito per presunti motivi di rivalsa personale ed avrebbero denotano, richiamando le parole utilizzate dal G.I.P. “…un non comune istinto alla devastazione eretta a sistema di vita…”  Gli arrestati come disposto dall’Autorità Giudiziaria sono stati rispettivamente lui associato nel carcere di Piazza Lanza  e la donna è stata ristretta ai domiciliari.


CataniaCC preso 1 pusher S.Cristoforo, droga nascosta in cassonetto rifiuti. I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante di sera hanno ammanettato, nella flagranza il catanese  Francesco ARENA  22enne per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari del Nucleo Operativo, nell’espletare un servizio antidroga nel quartiere di San Cristoforo, hanno “beccato” lo spacciatore, posizionato tra la Via Plaja e la Via Ortolani, nel momento in cui stava vendendo droga ad alcuni assuntori prelevando, di volta in volta, le dosi di stupefacente all’interno di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti. Bloccato e perquisito è stato trovato in possesso di 95 euro in contanti, presumibilmente incassati dalla vendita della droga e di 12 dosi di marijuana pronte ad essere piazzate. La droga ed il denaro sono stati sequestrati.


Paternò  CTFurto, CC eseguono mandato europeo, 1 romeno in carcere. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato Vasile RAPA 35enne, originario della Romania, su mandato di arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria rumena di Judecatoria Bacau. Il soggetto è stato rintracciato dai militari ieri pomeriggio a Paternò (CT). Rapa è stato  condannato con sentenza del 16 luglio scorso poiché ritenuto responsabile di alcuni furti aggravati, reati commessi tra il 2014 ed il 2015 in Romania, e dovrà scontare la pena di 4 anni di reclusione.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Pedara CTCC 1 in carcere per riciclaggio.  I Carabinieri della Stazione di Pedara (CT) hanno arrestato Ivano D’ARRIGO, 36enne, di Misterbianco (CT),  su  ordine di  carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania.  Il soggetto, che è stato rintracciato dai Carabinieri a Misterbianco, dovrà scontare una pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto responsabile di riciclaggio, reato commesso a Pedara (CT) nel 2007.L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania Preso sul SUV da poco rubato, CC 1 ai domiciliari. I  Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania di notte, hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, il catanese Giulio Alfio VIRGILLITO 24enne, reo di furto aggravato. Da Catania si era spostato a Misterbianco e proprio là, in Via Campanarazzo, aveva rubato un SUV Nissan Qashqai. La provvidenziale telefonata del derubato  al 112, ha permesso agli addetti  alla centrale operativa di fornire alle pattuglie in servizio la targa ed il modello dell’auto. L’equipaggio di una “gazzella” , dopo qualche minuto, ha intercettato e bloccato l’auto, ammanettando il malfattore,  mentre stava percorrendo la Via Bronte a Catania. Il SUV è stato restituito al legittimo proprietario mentre l’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato relegato  agli arresti  domiciliari.


Mascali  CTRomeno,  sprangate ai vigili e ne danneggia auto: CC 1 in manette. Alexandru Andrei PIRLEA 26enne romeno senza fissa dimora,  armato di spranga  di notte sul lungomare di Fondachello, frazione di Mascali (CT), ha iniziato a colpire l’auto  di servizio della locale Polizia Urbana, parcheggiata in  Via Spiaggia, scagliandosi successivamente contro i due ispettori di pattuglia che tentavano di fermarlo. La  pattuglia della Stazione Carabinieri di Mascali  CT, allertata tramite 112, per fortuna è intervenuta immediatamente sul posto  e  dopo una violenta colluttazione, è riuscita a bloccare ed ammanettare l’aggressore. I due  operatori della polizia locale, medicati al pronto soccorso dell’Ospedale di Taormina (ME), hanno subito “politraumi” guaribili in una decina di giorni. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.


Acireale  CT“Topo” d’albergo preso in azione, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari, nella flagranza, un 26enne di Catania, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. Il giovane,  il 14 agosto scorso, era penetrato in pieno giorno nell’Hotel “Baia Verde” di Aci Castello ed approfittando di un momento di distrazione di un ospite dell’albergo aveva rubato un drone (un Quadricottero tipo Phantom 4 del valore di circa 2.500 euro). Il soggetto di sera, intorno alle 21:00, ritornato sul luogo del “delitto” ed ha forzato la porta del deposito della struttura rubando alcune maschere da sub di tipo professionale lì custodite. L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, intervenuto a seguito di una telefonata pervenuta al 112 era fuori dall’albergo ad attendere il ladro. I militari, oltre a recuperare le maschere, perquisendo l’abitazione del soggetto sono riusciti a ritrovare il drone rubato alla vigilia di ferragosto. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari mentre  l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari. 


Trecastagni CT Rapina, lesioni, tentata violenza privata, CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni (CT) hanno arrestato  

Andrea DI SALVATORE  26enne  del posto, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania.  Il giovane, ai “domiciliari”, era stato già condannato dai giudici per rapina in concorso, lesioni personali aggravate, tentata violenza privata e detenzione di oggetti atti all’offesa, reati commessi nel febbraio del 2013 a San Pietro Clarenza (CT). Il soggetto deve scontare la pena residua equivalente ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Catania Librino, CC 1 pusher ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato, nella flagranza, il catanese 

Mario TRICOMI 38enne poiché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari del Nucleo Operativo, nell’espletare un servizio antidroga nel popoloso quartiere di Librino, hanno sorpreso il soggetto mentre stava vendendo droga ad un acquirente. Il sospetto è stato bloccato e perquisito e  trovato in possesso di 60 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi, e di 35 euro in contanti, incassati dalla precedente vendita della sostanza stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari. L’acquirente è stato segnalato alla Prefettura etnea per uso personale di sostanze stupefacenti.


Catania CC intercettazioni e pedinamenti per STALKER: incastrato, ai domiciliari. I  militari hanno messo fine all’ ennesimo caso di un  soggetto che ha perseguitato l’ex  non accettando la   fine della relazione. L’individuo ha quindi incominciato a tormentarla la donna catanese di 45 anni, terrorizzata per le continue minacce patite, anche di morte. la vittima il 5 agosto scorso si era presenta dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga per denunciare l’ex convivente,  47enne di origini romane ma di fatto domiciliato ad Aci Catena (CT). I militari dell’Arma, acquisita la denuncia della donna,  hanno informato immediatamente l’Autorità Giudiziaria, molto sensibile al fenomeno, e di concerto con questa hanno iniziato una serie di attività investigative, anche di natura tecnica. I tutori dell’ordine hanno tratteggiato giorno dopo giorno un quadro probatorio a carico del persecutore il quale è stato pedinato e fotografato mentre poneva in atto le vessazioni, nonché intercettato nel momento in cui attraverso delle telefonate e degli  sms  avrebbe minacciato la donna pur di costringerla a riprendere la relazione amorosa. Gli atti  persecutori hanno convinto il G.I.P. del Tribunale di Catania, su proposta del magistrato inquirente, ad emettere un provvedimento cautelare nei confronti dello stalker. I Carabinieri di Piazza Verga di pomeriggio hanno reso esecutivo l’ordine del Giudice arrestando il reo – già gravato da precedenti penali - che, dopo le formalità di rito, è stato relegato ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori.   


Adrano CT - Rumeno alticcio aggredisce sanitari ed agenti a pronto soccorso. Poliziotti  del Commissariato di Adrano ieri sera, hanno immobilizzato il già noto rumeno Cezar CIUCUR 46enne, residente a Montalbano Elicona(ME) per lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.I poliziotti, alle ore 21.30, in servizio di Volante, a seguito di segnalazione di persona in escandescenza, erano intervenuti presso il Pronto Soccorso del nosocomio dell’ospedale di Biancavilla.  Gli  agenti giunti sul posto, hanno notato il soggetto che in evidente stato di ebbrezza ed alterazione psicofisica inveiva nei confronti del personale medico in servizio.  CIUCUR alla vista degli operatori, ha intrapreso uno scontro con gli stessi tentando di colpirli ripetutamente con calci e pugni. Il soggetto, è stato prontamente immobilizzato, arrestato e trattenuto in ufficio a disposizione dell’A.G. competente che ne disponeva il rito direttissimo.


Paternò  CT- Rapina gioielleria nel 2006: CC, 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Paternò (CT) hanno arrestato Salvatore CAVALLARO 38enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. il personaggio dovrà espiare la pena residua di 1 anno, 10 mesi e 5 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di una rapina,  commessa ai danni di 1 gioielleria del centro di Paternò (CT) il 6 dicembre 2006. L’arrestato è stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Mascalucia CTBimbo di 18 mesi azzannato a morte da 2 cani in villetta. La  Tragedia  si è consumata in via Del Bosco a Mascalucia, quando il piccolo G. di un anno e mezzo per le ferite riportate dopo essere stato aggredito dai due cani tenuti in casa è morto. La  madre M. C. 31enne aveva anche tentato di difendere il figlio ma è rimasta ferita ed è stata trasportata in ospedale. Il padre del piccolo non era in casa al momento della disgrazia. I due cani sono entrambi di razza dogo argentino, sono stati sequestrati ed affidati ai veterinari dell’Asp. Secondo una ricostruzione degli investigatori : i 2 cani dogo argentino, intorno a mezzogiorno, mentre il piccolo con la mamma erano in prossimità di una piscina gonfiabile sul prato della villetta avrebbero azzannato alla testa e al collo il bimbo che al momento dell'aggressione non sarebbe stata vicina al bambino che giocava con gli animali. La Procura di Catania che ha aperto l'inchiesta affidata al sostituto procuratore Fabrizio Aliotta ha iscritto secondo procedura la donna nel registro degli indagati.


Catania - Condor: preso scippatore dopo azione su donna. I poliziotti hanno bloccato il già noto catanese Carmelo SALANITRO 28enne per rapina. Un  giovane a bordo di 1 moto  ieri pomeriggio via Plebiscito nei pressi di via Santa Maddalena ha scippato  la borsa ad una giovane catanese che, nel tentativo di resistere all’aggressore è caduta in terra procurandosi delle escoriazioni ad un braccio. Il malvivente nonostante il tentativo di evitare  lo scippo, ha strappato definitivamente la borsa dal  braccio della ragazza dileguandosi per via Plebiscito. L’intervento immediato di personale dei “Condor”, con l’acquisizione di indicazioni e descrizioni da parte della vittima e di alcuni passanti, ha consentito di individuare l’autore del reato identificato nel già noto   Carmelo SALANITRO, e trarlo in arresto immediatamente dopo essersi rifugiato presso la sua abitazione.  I Condor hanno altresì, recuperato la borsa e la refurtiva consistente in pochi euro, dei telefoni cellulari ed effetti personali, tutto restituito alla vittima che malgrado le ferite fortunatamente lievi subite, ha ringraziato la Polizia per l’intervento ed il risultato tempestivo.


Acireale  CTRuba carburante, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato ai domiciliari Francesco BRANCATO 37enne, di Catania, per tentato furto aggravato e danneggiamento. Una  gazzella, dei CC, stamani durante un servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire e reprimere reati predatori in genere,  ha sorpreso in un cantiere edile il soggetto in via Ugo Foscolo a Trecastagni (CT) intento ad asportare 180 litri circa di gasolio dagli automezzi che vi erano parcheggiati,  danneggiandoli. Il gasolio già accantonato in alcuni bidoni è stato restituito al legittimo proprietario. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.


Catania Persecuzione moglie e figlia, maltratta famiglia: 1 in carcere. Si tratta di Alfio LEONARDI . Agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Centrale, lo scorso 6 agosto, hanno eseguito l’Ordinanza di aggravamento di misura coercitiva, emessa dal Tribunale di Catania, Sezione del G.I.P., a carico di Alfio LEONARDI, applicando la custodia cautelare in carcere per il reato di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori compiuti ai danni della moglie e della figlia abitanti in altro domicilio. LEONARDI si trovava già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per i reati commessi. L’ordinanza di aggravamento è scaturita dalla segnalazione fatta dal personale del Commissariato, poiché lo scorso 1 agosto, aveva sorpreso il LEONARDI presso l’abitazione della figlia, dove lo stesso, incurante della misura cautelare a cui era sottoposto, si era arbitrariamente recato per minacciarla. Gli  agenti in quella circostanza avevano arrestato il personaggio in flagranza anche per il reato di evasione. Il provvedimento del GIP è stato notificato al LEONARDI presso il carcere Piazza Lanza di Catania, dove si trovava già ristretto.


Catania –  CC preso ricercato in centro commerciale, fa compere coi documenti falsi, moglie e figli.

Il personaggio usava un carta di identità contraffatta per eludere i controlli di polizia e la conseguente cattura. Il catanese, Francesco LORIA 35enne è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania. il soggetto,  l’11 marzo scorso, era stato colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania, in ordine alla condanna ad 8 anni inflittagli dai giudici etnei per i reati di rapina aggravata in concorso, lesioni personali ed armi, commessi nel febbraio del 2007.  Gli investigatori dell’Arma, ieri sera, lo hanno individuato ed arrestato all’interno del centro commerciale “Porte di Catania”,  mentre faceva acquisti con la moglie e i due figli. Il fermato è stato altresì denunciato per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi per aver esibito ai militari una carta d’identità risultata falsificata. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


Misterbianco  CTCC presi 2 topi d’appartamento in via dei Lillà.

 I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno ammanettato, nella flagranza, i già noti catanesi Giuseppe Concetto CELESTE  56enne e Gioacchino SPAMPINATO  49enne, poiché ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in concorso. La  collaborazione tra i cittadini e l’Arma, ieri pomeriggio, è stata proficua.  La segnalazione telefonica giunta al 112, ha permesso ad una pattuglia della locale Tenenza d’ intervenire in Via dei Lillà dove i due ladri, tramite effrazione, stavano tentando di penetrare nell’abitazione di un cittadino misterbianchese. I  2 sono stati ammanettati  e  trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa di essere giudicati per direttissima.


Palagonia CTUn debito per omicidio Barbanti: CC fermato GUELI. I militari ritengono che alla base del delitto vi siano questioni economiche irrisolte tra la vittima ed l’arrestato.  I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania,  e  della Compagnia di Palagonia, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio, emesso dalla Procura della Repubblica di Caltagirone (CT), Febronio GUELI  47enne, del luogo. I  militari, ieri nella tarda mattinata, erano intervenuti sulla SP74 tra Palagonia (CT) e Militello in Val di Catania poiché era stato segnalato riverso a terra e vicino un’auto il corpo senza vita di un uomo identificato poi nel commerciante 45enne Francesco Barbanti. Il  Pubblico Ministero di turno ed i militari giunti sul posto avevano accertato che la vittima era stata attinta da 7 colpi di arma da fuoco. La Procura di Caltagirone ed il Comando Provinciale di Catania, a conclusione di una intensa attività investigativa, hanno avuto modo di raccogliere una serie di inequivocabili e gravi indizi di colpevolezza nei confronti di GUELI con il quale la vittima aveva contratto un debito ed al quale si dovrebbe ricondurre il movente dell’atto criminoso. Il fermato è stato associato nel carcere di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Direzione Investigativa Antimafia: relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti  nel secondo semestre 2015. Il documento è stato Presentato dal Ministro dell'Interno ALFANO  e comunicato alla Presidenza il 12 luglio 2016.


Piedimonte Etneo  CT) Sfratto e Lite: 1 coltellata a proprietario casa. I Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo (CT) hanno posto ai domiciliari Giuseppe CURRENTI  24enne, del luogo, per lesioni personali aggravate, altresì denunciandolo per violazione di domicilio e porto illegale di arma bianca con un 23enne.  I  due ieri sera, si erano introdotti arbitrariamente nella proprietà privata di un 59enne in via Ferraro ed a seguito di pregressi dissapori legati ad una procedura di sfratto in corso, hanno discusso in modo acceso con quest’ultimo. La lite è degenerata in una violenta colluttazione durante la quale il 24enne ha colpito il 59enne al volto con un’arma da taglio. I militari immediatamente intervenuti sul posto hanno bloccato i due giovani. La vittima è stata trasportata e medicata al Presidio Medico di Linguaglossa dove i sanitari gli hanno riscontrato una lesione alla guancia destra giudicata guaribile in giorni dieci. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


CataniaPolstrada  salva anziani, bambini ed animali in incendio  “oasi del Simeto”. Agenti della Polizia Stradale in transito al km 109,300 della SS 114 località “ponte Simeto”  di pomeriggio, hanno constatato che un incendio di vaste proporzioni   a causa del forte vento si dirigeva velocemente ad est verso la zona denominata “oasi del Simeto”, nota quale meta di numerosi villeggianti nel periodo estivo. I tutori dell’ordine arrivati nei pressi delle abitazioni, dove giungevano in ausilio uomini delle Volanti dell’U.P.G.S.P. e del Corpo Forestale, si sono visti avvicinare da diversi abitanti, chiedevano aiuto per poter domare le fiamme ormai a ridosso delle case. I poliziotti, considerata la gravità della situazione e la velocità di che espansione dell’incendio rendeva ormai l’aria irrespirabile e forti bruciori agli occhi, una volta intervenuti i Canadair e allertato il 118, hanno consigliato a tutti gli abitanti della via Favignana di abbandonare le case, prodigandosi a togliere dalle fiamme in alcuni immobili 4 bombole di gpl. I tutori dell’ordine, durante le concitate fasi di allontanamento dei villeggianti, tra cui diversi anziani e bambini, hanno soccorso e portato al sicuro all’interno del veicolo di servizio il piccolo A. F. colto dal panico e da una crisi respiratoria. Gli  stessi operatori  ed il proprietario verso le 15,40, si sono portati in un cortile dove hanno messo in salvo 2 cani rimasti legati alla catena ed ormai quasi avvolti dalle fiamme. Gli stessi agenti   poi venivano sottoposti alle cure del caso presso l’ospedale Cannizzaro di Catania.


Catania GuardiaCoste salva 2 diportisti stranieri col cane. Il soccorso  all’imbarcazione di bandiera Maltese che si era inabissata ieri ad oltre 12 miglia dalle coste catanesi si è concluso con il recupero di tutti gli occupanti. Una  richiesta di soccorso dalla barca a vela “Saba”, con a bordo 2 persone ed 1 cane, era giunto ieri, poco prima delle 13:00, via radio, alla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Catania, comunicando che stava imbarcando acqua da una falla creatasi allo scafo. Il  personale della Motovedetta della Guardia Costiera CP 853 di Catania era stato immediatamente allertato e diretto a tutta velocità sulle coordinate indicate, e nonostante le condizioni meteo marine avverse, moto ondoso con creste d’onda alte 2 metri, alle 13:25 è stata raggiunta l’imbarcazione semisommersa. I soccorritori accertata l’impossibilità di recuperare l’imbarcazione hanno proceduto a trarre in salvo i 2 diportisti ed il loro cane, che nel frattempo erano riusciti a salire sulla zattera di salvataggio, giusto in tempo, prima del totale affondamento. I  naufraghi, all’arrivo presso la banchina dei Mezzi Navali della Capitaneria di porto di Catania, sono stati affidati alle cure del personale del 118, il quale ne ha accertato il buono stato di salute.


CataniaSpaccio a S. Cristoforo, CC presi 16enne e 41enne. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza Francesco PALAZZOLO, 41enne, già ai domiciliari per droga, ed un 16enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una  pattuglia, di pomeriggio durante un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio nel popolare quartiere San Cristoforo, ha notato in via Testulla il 41enne lanciare,  ad un segnale convenuto, dal balcone di casa delle bustine di droga al minore che a sua volta è stato visto cederle ad occasionali acquirenti, previo il corrispettivo in denaro. I militari immediatamente intervenuti hanno prima bloccato il 16enne trovandolo in possesso di 43 euro, ritenuti parziale provento dell’attività illecita, e subito dopo fermato e perquisito il 41enne nella propria abitazione trovandolo in possesso di grammi 21 di marijuana, già confezionata in 15 dosi pronte lo spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati. Il soggetto è stato associato nel carcere di Piazza Lanza mentre il minorenne è stato affidato al Centro di Prima Accoglienza per i Minori di via R. Franchetti di Catania, come disposto dalle rispettive Autorità Giudiziarie.


Aci Castello CTArrota avversario su strisce pedonali, trascinato per 500m è grave, CC 1 in manette. L’accusato di tentato omicidio è Francesco GUARDO 24enne di Mascalucia. Carmelo Platania è ricoverato in Ospedale al Cannizzaro. I militari della Compagnia  di Acireale hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dal Pubblico Ministero di turno, nel pomeriggio di sabato 9 luglio 2016, in Mascalucia (CT). I  Carabinieri, a seguito di serrate e complesse indagini dirette dal magistrato, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di Francesco GUARDO  originario di Mascalucia, titolare di una società di autonoleggio. L’attività investigativa, infatti, ha consentito di accertare che il fermato, intorno alle ore 03:00 del mattino del 7 luglio scorso, al termine di una serata trascorsa nel locale “Mama Sea” di Aci Castello (CT), probabilmente a causa di una precedente lite, avrebbe travolto con la propria vettura  Peugeot 1007 nera, 2 ragazzi che al termine della serata stavano attraversando le strisce pedonali. Gli  inquirenti, dagli accertamenti urgenti esperiti in loco nell’immediatezza del fatto, dalle numerose testimonianze raccolte con il suffragio di inequivocabili filmati acquisiti lungo il percorso dalla vettura, sono riusciti a delineare, nel giro di 48 ore, i contorni di una vicenda che ha avuto conseguenze molto gravi per i due malcapitati. Uno  dei feriti è attualmente è in prognosi riservata all’Ospedale Cannizzaro di Catania, poichè è stato violentemente trascinato per circa 500m sotto la macchina fino a quando, si è disincagliato dal paraurti anteriore, rimanendo privo di sensi sul selciato. Il fermato è stato condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione della competente Autorità Giudiziaria etnea e dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio, simulazione di reato ed incendio doloso.


Palagonia CTConiugi 80enni minacciano con pistola 1 per recupero credito, CC ai domiciliari.  “Dacci i soldi che ci devi o ti spariamo” hanno detto e sono  finiti in manette marito e moglie.  I Carabinieri della Stazione di Palagonia (CT) hanno arrestato, nella flagranza, due coniugi 80enni, di Francofonte (SR), rei di tentata estorsione, porto abusivo di armi e violenza e resistenza a pubblico ufficiale.  I  coniugi, ieri sera, per il recupero di un credito, ammontante a circa 1.800 euro,  relativo alla vendita di un partita di arance, si sono presentati armati di pistola in casa di un palagonese di 58 anni, minacciandolo di morte. Il   malcapitato, impaurito, ha immediatamente avvertito i militari della locale Stazione che, giunti sul posto, nel cercare di disarmare i due ottuagenari hanno patito una resistenza alquanto attiva. La pistola, una Beretta 7,65, detenuta legalmente dal marito – comunque non autorizzato al porto - è stata sequestrata. Entrambi i coniugi, come disposto dall’A.G., sono stati relegati agli arresti domiciliari.


Catania  Scippa anziana indigente a fermata ferroviaria, 1 ammanettato da Polferro in abiti civili. Il maldestro 22enne è stato inseguito e bloccato dai poliziotti dopo una fuga a piedi. La  Polizia Ferroviaria di Catania, nell’ambito del rafforzamento dei servizi per la sicurezza dei viaggiatori, ha incrementato le pattuglie per il controllo della Stazione Centrale.  La  recente variazione del traffico ferroviario tra Catania e Siracusa  ha trasformato la città etnea quale centro di snodo tra il trasporto su rotaia e quello sui pullman. I poliziotti, ieri mattina hanno  stato arrestato un catanese 22enne per furto con strappo. Il  malvivente,  ieri mattina, ha approfittato delle condizioni di un’anziana signora indigente, le ha strappato dalla mani una borsa, mentre si trovava nei capolinea dei bus urbani. La  vittima  aveva nascosto fra gli indumenti il denaro raccolto. Le urla della malcapitata hanno attratto l’attenzione della pattuglia in abiti civili della PolFer, in quel momento in servizio fra i viaggiatori per cui n’è  scaturito un inseguimento a piedi che si concluso con l’arresto del malfattore nei pressi della fontana Proserpina di Piazza Giovanni XXIII°. I poliziotti hanno  subito consegnato il maltolto all’anziana signora, mentre l’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza per essere condotto in udienza presso il Tribunale per la convalida dell’arresto ed il giudizio direttissimo.


Biancavilla CT - Entra furtivamente in casa ex compagna  e ne abusa : ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno arrestato  ai domiciliari, nella flagranza, un 42enne, di Priolo Gargallo (SR), reo di violazione di domicilio e violenza sessuale. La  stessa vittima, una donna di 35 anni, la scorsa notte ha chiesto aiuto al 112. La  pattuglia della locale Stazione  ha  fermato il soggetto, ancora in casa: un appartamento al pian terreno di Contrada Pozzillo a Biancavilla. L’individuo, poco prima, forzando una serranda,  si era introdotto nella stanza da letto della ex convivente costringendola  con la forza ad un rapporto intimo. La  donna era  in casa con i due figli minori di 5 e 7 anni, di cui il primo è figlio di lui. I  bambini   al momento dell’aggressione dormivano in un’altra stanza. La donna, trasportata all’Ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, è stata visitata dai medici del pronto soccorso che, tramite specifico esame, hanno confermato un precorso rapporto intimo per la presenza di liquido. L’arrestato, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto nella sua abitazione di Priolo Gargallo dove permarrà, in attesa di giudizio, agli arresti domiciliari.


Paternò CT –  Droga, CC preso 1 domiciliari.  I Carabinieri della Stazione di Paternò (CT), coadiuvati dai militari del Battaglione “Sicilia”, hanno arrestato ai domiciliari nella flagranza Cristian TERRANOVA 23enne, del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  I tutori dell’ordine a conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa, ieri sera hanno deciso di perquisire l’abitazione del personaggio dove sono stati rinvenuti e sequestrati: 15 grammi di hashish, 1 bilancino di precisione, 1 coltello, ancora intriso della medesima sostanza stupefacente e delle cartine di carta stagnola pronte ad accogliere le porzioni di hashish. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.


Acireale  CT1 domiciliari incontra pregiudicato, CC trasferito in carcere. I Carabinieri della Stazione di Acireale (CT) hanno arrestato   Giuseppe PUGLISI  36enne del posto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania.  Il Giudice, accogliendo la richiesta avanzata dai militari dell’Arma che, il 13 giugno scorso, durante un controllo, avevano trovato il detenuto nel suo domicilio in compagnia di un pregiudicato, ha inteso inasprire la misura detentiva ed ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania a Piazza Lanza.


CataniaPrima donna Serafina Fascina è Vicario Questore a Catania. Il funzionario di polizia s’insedia mercoledì  presso la questura etnea. la dottoressa Serafina Fascina la quale, nella qualità di Vicario del Questore di Catania, rappresenta la prima donna a rivestire quest’importante ruolo  provene dalla Questura di Palermo dove ha ricoperto l’incarico di Capo di Gabinetto. L’alto funzionario annovera nella sua carriera rilevanti posizioni di responsabilità quali quello di Dirigente della Divisione di  Polizia Anticrimine della Questura peloritana da dove ha gestito l’irrogazione delle misure di prevenzione e di quelle patrimoniali dirette al contrasto della criminalità organizzata.  La  dottoressa Fascina ha ricoperto la funzione di capo nel Commissariato di San Lorenzo che nella zona di competenza annovera anche il difficile quartiere dello ZEN. Una new entry di qualità, quindi, che rappresenta certamente un arricchimento per la Questura etnea, a cui va il caloroso  augurio di buon lavoro del Questore Marcello Cardona e di tutto il personale e dell’INFORMATORE di Sicilia.


CataniaDigos: Carlo Ambra  al vertice ufficio Catania  dal prossimo 27 giugno. Il  cambio alla Digos etnea è  dopo sette anni. Il  Primo Dirigente dottoressa Antonella Paglialunga lascia infatti la guida dell’ufficio etneo per assumere il prestigioso incarico di Vicario del Questore di Enna ed  al suo posto s’insedia il dottor Carlo Ambra, Primo Dirigente della Polizia di Stato. Il nuovo funzionario proviene dalla Questura di Asti, dove ha diretto la Divisione di Polizia Anticrimine, ha svolto per quindici anni la propria opera all’interno della Direzione Centrale di Polizia di Prevenzione di Roma, dove, dopo esser stato Coordinatore Nazionale delle Squadre Tifoserie nell’ambito del Servizio Investigazioni Generali, ha diretto una Divisione in qualità di Reggente.Il  dottor Carlo Ambra ha anche lavorato per tre anni presso il Commissariato Centro e la Digos della città di Torino nonché per oltre un anno presso la Questura di Roma.  Dal Questore Marcello Cardona, quindi, un caloroso benvenuto a Catania a Carlo Ambra che, certamente, troverà l’efficiente collaborazione dello staff di funzionari costituito dal Vice Questore Aggiunto Giancarlo Rapisarda e del Commissario Capo Claudio Pucci e di tutto il personale della Digos.  L’augurio  di buon lavoro è anche dall’INFORMATORE di Sicilia.


 CataniaViolenza carnale su minore: condannato, 6 anni e 8 mesi. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Giovanni CUTULI  58enne  colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16 giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania. L’individuo deve espiare la pena di 6 anni e  8 mesi di reclusione per il reato di violenza carnale in danno di minore.


Misterbianco CT – CC, 1 in carcere per furto e lesioni commessi nel 2013. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato Angelo CARDIA 41enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione poiché ritenuto responsabile di furto aggravato, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale, reati  commessi a Catania ed Aci Castello (CT) nel 2013. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania –  Rapina e furto: 3 condannati. Si tratta di : Carlo GUALTIERI 50enne, Gaetano Gianluca AMADIO 31enne e Mario BOSCO 39enne. Carlo GUALTIERI è finito in manette su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16 giugno 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Ancona  dovendo espiare la pena di 12 anni di reclusione per il reato di rapina aggravata. Gaetano Gianluca AMADIO   è stato ammanettato su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il  16 giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania dovendo espiare la pena di 1 anno e  8 mesi di reclusione per il reato di furto e ricettazione. Mario BOSCO  è stato dichiarato in arresto  su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 16 giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania dovendo espiare la pena di anno 1 e  mesi 4 di reclusione per il reato di furto.


Catania 82enne col coltello si avventa su 2 controllori bus che esigevano  biglietto. Il pensionato  era senza biglietto ma armato di coltello quando si è scagliato contro controllori autobus cittadino: Denunciato. I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno denunciato un pregiudicato di 82 anni, di Gravina di Catania, per lesioni personali e minacce.  Il pensionato, ieri mattina era salito a bordo di un  autobus di linea della AMT, l’azienda di trasporti municipale, in transito  in quel momento in Viale  XX settembre, angolo via Etnea.  L’anziano pregiudicato era sprovvisto di titolo di viaggio, ed  utilizzando un coltello da cucina, dopo avere minacciato i   due incaricati  al controllo dell’azienda si è scagliato contro, di loro che, trovandolo sprovvisto di biglietto, l’avevano  invitato a scendere dal mezzo per redigere l’apposita contravvenzione.   2 carabinieri in servizio  al Nucleo Tribunale,  in quel frangente, di passaggio in zona, si sono accorti dell’accaduto ed intervenuti immediatamente sono riusciti a bloccare e disarmare l’aggressore. I controllori, medicati all’ Ospedale "Garibaldi Centro", sono stati giudicati guaribili in 5 giorni per delle "contusioni multiple”. L’anziano, come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato accompagnato nello stesso nosocomio per una valutazione psichiatrica complessiva.


Catania “Cosa nostra” Cosca Madonia : 2 in carcere.

 Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato Biagio Angelo Antonino FINOCCHIARO  (cl.1963) colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emessa il 15 giugno 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania dovendo espiare la pena di 6 anni, 5 mesi e 6 giorni di reclusione per il reato di associazione mafiosa e Giuseppe ARDIZZONE, 51enne colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emessa il 15 giugno 2016 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’ Appello di Catania dovendo espiare la pena di 6 anni, 10 mesi e 26 giorni  di reclusione per il reato di associazione mafiosa. I soggetti sono ritenuti esponenti della cosca mafiosa Madonia inserita in Cosa nostra.


Paternò  CT –  Travolge carabiniere all’alt, 1 ai domiciliari. I militari della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato, nella flagranza, il paternese Cristian TERRANOVA 23enne reo di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Il personaggio, ieri sera, intorno alle 23:30, a bordo di uno scooter Honda SH 125, condotto senza casco protettivo, non si è fermato all’alt impostogli da una pattuglia dell’Arma travolgendo addirittura uno dei militari. Immediatamente ricercato è stato ritracciato ed ammanettato, dopo qualche ora, dai militari del Nucleo Operativo che, dopo le formalità di rito, l’hanno ristretto agli arresti domiciliari  in attesa del giudizio per direttissima. La  moto  è stata sottoposta sotto sequestro.  


Catania Librino, CC preso pusher, ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella flagranza il  catanese Antonino RUBINO 41enne, per spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.   Gli  uomini del Nucleo Operativo, durante un servizio antidroga svolto nel quartiere di Librino, hanno sorpreso il pusher mentre stava vendendo droga ad alcuni assuntori. Il personaggio è stato bloccato e perquisito è stato trovato in possesso di ulteriori 130 grammi di marijuana nonché di 100 euro in contanti, precedentemente incassati dalla vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima,  è stato relegato agli arresti domiciliari.


CataniaPolizia arresta romeno ricercato. Vasilica Caldararu 28enne era ricercato per un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Ragusa per una serie di reati contro il patrimonio. Il personaggio si era reso irreperibile ma  non l’ha “passata liscia” poichè gli uomini delle Volanti dell’UPGSP di Catania, nella giornata di martedì scorso, l’hanno individuato ed arrestato. Il soggetto è ritenuto appartenente a un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Vasilica è stato sorpreso in via Di Gregorio, mentre si trovava a bordo di un’auto  insieme ad un connazionale. L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nella Casa Circondariale Piazza Lanza.


Catania Viola domiciliari, CC preso in villaggio Primo Sole Beach, torna ai domiciliari.  2I Carabinieri della  Stazione di Catania Playa coadiuvati dai militari della Compagnia d’Intervento Operativo del BTG Sicilia, durante un servizio coordinato di controllo territorio eseguito nell’ambito del “Piano d’Azione Trinacria”, hanno arrestato nella flagranza Giuseppe TIMPANARO 35enne, di Catania, per evasione dai domiciliari. Il soggetto, benché sottoposto agli arresti domiciliari, stanotte è stato riconosciuto e bloccato dai militari mentre si trovava nel villaggio “Primo Sole Beach 2”, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di giudizio direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Pedara CT  – 1 viola domiciliari, CC preso, torna ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Pedara (CT) hanno arrestato Filippo Maurizio NICOSIA  41enne, del luogo, per evasione. Una  pattuglia, di pomeriggio, durante un servizio di controllo di persone sottoposte a misure restrittive, ha sorpreso l’individuo mentre si trovava in via Alcide De Gasperi nei pressi della sua abitazione, senza giustificato motivo, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è stato nuovamente posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania CC, Operazione IBLIS: eseguite 10 condanne. I soggetti, già arrestati nel novembre 2010 durante l’operazione “IBLIS”,  appartenenti all’organizzazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” destinatari del provvedimento hanno riportato le  seguenti: Alfio Maria AIELLO 56enne, già ai domiciliari, 8 anni  e 8 mesi di reclusione; Giovanni BARBAGALLO 66enne, già ai domiciliari, 6 mesi di reclusione; Bernardo CAMMARATA 43enne, già ai domiciliari, 8 anni e 8 mesi di reclusione; Francesco ILARDI 48enne, già ai domiciliari, 11 mesi di reclusione; Graziano Massimiliano LO VOTRICO 41enne, 3 anni e 9 mesi di reclusione; Antonino SORBERA  51enne, 5 anni e 2 mesi di reclusione; Antonino SANGIORGI  52enne, 4 anni e 2 mesi di reclusione; Liborio OIENI 65enne, 3 anni e 11 mesi di reclusione; Girolamo Gabriele MARSIGLIONE 29enne, 3 anni e 9 mesi di reclusione; Mariano Cono INCARBONE 55enne, 4 anni e 11 mesi di reclusione. I  Carabinieri del Nucleo Investigativo e Raggruppamento Operativo Speciale di Catania tra Catania, Gravina di Catania (CT), Ramacca (CT), Tremestieri Etneo (CT), Palagonia (CT), Acireale (CT), Aci Bonaccorsi (CT) e Misterbianco (CT), ieri notte, hanno eseguito degli ordini di carcerazione emessi dalla  Procura Generale Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania per associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, trasferimento fraudolento di valori, provvedimenti urgenti in tema di lotta alla criminalità organizzata-aggravante relativa all’agevolazione dell’associazione di tipo mafioso. Tutti gli arrestati sono stati associati nel carcere di Bicocca a Catania eccetto l’INCARBONE che è stato associato nel carcere di Augusta (SR).


CataniaSpaccio: aggravamento pena, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Giovanni PLATANIA 22enne, catanese, su ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dalla Corte d’Appello di Catania. Il giovane, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per aver commesso il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, in più circostanze ha reiteratamente violato tale imposizione. I Carabinieri hanno segnalato tutte le inadempienze commesse dal 22enne  all’Autorità Giudiziaria, che col provvedimento ha imposto al giovane la misura restrittiva degli arresti domiciliari.


Mascali  CTViola prescrizioni domiciliari, CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato Giovanni VITALE  38enne, del luogo, già ai domiciliari, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania. Il provvedimento di aggravamento della misura restrittiva  è scaturito, a seguito delle segnalazioni effettuate dai Carabinieri all’Autorità Giudiziaria, poiché il 38nne più volte, durante i controlli, è stato trovato all’interno della propria abitazione con altri soggetti gravati da pregiudizi penali, violando così i vincoli le prescrizioni imposte dagli arresti domiciliari cui era sottoposto.  L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza.


Catania  Agenti del Commissariato “Centrale” in servizio di Volante, ieri sera, nell’ambito dei controlli a persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno individuato ed arrestato Emanuele DAINOTTI  26enne nato e residente a Catania, già noto per reati concernenti le sostanze stupefacenti, perché resosi responsabile del reato di evasione. Il personaggio è risultato assente, senza giustificazione, durante un controllo effettuato presso il  suo domicilio. L’attività di ricerca condotta nei luoghi abitualmente frequentati dal soggetto ha dato esito positivo. Dainotti è stato rintracciato nel quartiere di S. Cristoforo e tratto in arresto. L’arrestato, nella mattinata dopo le formalità di rito è giudicato, dalla competente Autorità Giudiziaria, con rito direttissimo.


CataniaViola domiciliari, CC 1 in carcere per aggravamento misura cautelare. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato, Gaetano SPAMPINATO 25enne, catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catania. Il giovane il mese scorso era stato arrestato dai Carabinieri per evasione, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria ristretto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. Il GIP del Tribunale di Catania tenuto conto della violazione commessa dal 25enne ha emesso il  provvedimento di aggravamento della misura cautelare. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 


  

CataniaAgenti sedano rissa in condominio a San G.Galermo e sequestrano 730 g. marijuana.  la pressante opera di bonifica da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nel quartiere San Giovanni Galermo, crocevia e roccaforte per lo smercio di droga prosegue, su disposizione del Questore. Uomini  delle volanti in via Capo Passero hanno rinvenuto e sequestrato sostanza stupefacente per complessivi 730 grammi  più equipaggi erano intervenuti in uno dei grossi edifici popolari della  via, per la segnalazione di una lite. Gli  agenti, sedata la rissa, nel percorrere le scale del condominio, venivano attirati dal forte odore di sostanza del tipo marijuana proveniente dal vano scala. I poliziotti hanno deciso di approfondire l’accertamento e, nel vano scala, hanno riscontrato che il sospetto era fondato. I tutori dell’ordine hanno rinvenuto abilmente celato un quantitativo abbastanza ingente di sostanza stupefacente. Gli  agenti hanno trovato 7 involucri di cui 6 nastrati, e 1  in cellophane trasparente con all’interno 5 dosi, tutti di sostanza stupefacente del tipo verosimilmente marijuana per un peso complessivo di grammi 730. Gli  investigatori hanno  altresì rinvenuto materiale per il confezionamento dello stupefacente, nonché una ricetrasmittente utilizzata per le comunicazioni tra i pusher. Gli  agenti hanno proceduto pertanto a sequestrare tutto a carico di ignoti. Il particolare della ricetrasmittente apparecchio rudimentale ma efficace,  rende ancor più evidente una situazione ben nota, in cui interi edifici di alcune zone della città vedono cristallizzarsi tutti i crismi di un’attività di spaccio di sostanza stupefacente stabilmente condotta da più soggetti ognuno con un preciso ruolo.


Catania 1 in carcere per reiterate evasioni dai domiciliari. Poliziotti del Commissariato “Centrale”, hanno rintracciato ed arrestato Orazio CASTIGLIA    20enne di Catania, già noto, per reati di furto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, evasione ed altro, poiché destinatario di un provvedimento di aggravamento di misura cautelare, emesso dalla Corte di Appello di Catania, scaturito in seguito alle numerose segnalazioni di inosservanza delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria, inoltrate dallo stesso Commissariato. CASTIGLIA ultimate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.


Catania Droga: preso corriere con panetto cocaina da 1,130 kg e bloccato 1 pusher. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Alfredo FISCHETTI

 

45enne responsabile del reato di detenzione e trasporto di sostanza stupefacente del tipo cocaina.Uomini  della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, della Polizia Stradale di Catenanuova (EN), nei pressi dell’area di servizio “Gelso Bianco”, lungo l’autostrada A19 direzione Catania, ieri sera, hanno proceduto al controllo dell’auto  condotta da Alfredo FISCHETTI, all’interno della quale, a seguito di accurata perquisizione, abilmente occultato, veniva rinvenuto e sequestrato 1 panetto di cocaina per un peso lordo complessivo di kg.1,130.  Espletate le formalità di rito, il soggdetto è stato associato presso il carcere di Catania “piazza Lanza” a Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli uomini della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” hanno ammanettato Rosario D’AGATA

21enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.  Il soggetto, nel corso di un controllo su strada in una via del quartiere “San Cristoforo”, veniva trovato in possesso di  19 involucri di carta stagnola, contenenti gr.23 circa della citata sostanza.


Catania - Rapine e furti tra Catania  e Messina, 1 condannato al carcere. Uomini del Commissariato Centrale hanno individuato e tratto in arresto Giovanni PRIVITERA 31enne nato e residente a Catania, già noto, in ottemperanza all’Ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. L’individuo deve scontare la pena definitiva di 7 anni 9 mesi e 26 giorni di reclusione nonché la multa di 2.750 €,  per diversi reati di rapina, furto aggravato in concorso commessi a Messina, Catania, Acicastello e Misterbianco negli anni 2008, 2009, 2011 e 2012. Giovanni PRIVITERA espletate le formalità di rito,  è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Gravina di CataniaRapinano in casa donna 82enne: CC ammanettano 1 serbo e 1 etneo. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il serbo Sasa JOVANOVIC 30enne,  ed il catanese Giovanni COCO 22enne,  già agli arresti domiciliari, in esecuzione di una ordinanza  di custodia cautelare in carcere  emessa dal G.I.P. del  Tribunale di Catania.  Il giudice, concordando appieno con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri, a conclusione di un’articolata attività investigativa, ha ritenuto i soggetti responsabili del concorso in rapina aggravata, reato commesso intorno alle 21:30 del 19 marzo scorso a Gravina di Catania.4  soggetti, in quella circostanza, dopo aver forzato la porta d’ingresso,  entrarono in un’abitazione di Via Milano e sotto la minaccia di un cacciavite rapinarono una anziana donna di 82 anni, sottraendole 1 borsello contenente 50€ e vari preziosi. I malviventi, durante la fuga,  furono affrontati nelle scale dello stabile da un poliziotto fuori servizio che, richiamato dalle urla della vittima, tentò di fermarli ingaggiando con il quartetto una breve colluttazione che, in ogni modo, non ne impedì la fuga a bordo di un SUV Nissan Qashqai. I  malviventi incastrati sono stati l’acume degli investigatori dell’Arma che quella sera stessa riuscirono ad elaborare, anche se parzialmente,  il numero di targa del SUV utilizzato per la rapina ritrovandolo parcheggiato in Via delle Calcare a San Cristoforo. Gli investigatori accertarono l’identità del proprietario della macchina, la compagna del 30enne, e tracciando il percorso del GPS montato sull’auto (tramite la collaborazione della compagnia assicuratrice), che poneva il mezzo all’ora del crimine proprio in Via Milano a Gravina di Catania, hanno identificato il primo criminale. I carabinieri, attraverso l’analisi dei tabulati del numero mobile a lui in uso, sono risaliti all’identità del complice, il 22enne, che, successivamente, sarebbe stato riconosciuto in foto, insieme al serbo,  da alcuni testimoni che li avevano visti fuggire dalla casa della pensionata.  Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza. 


Catania2 romeni condannati per furto.

I Carabinieri della Stazioni di Piazza Verga ed Ognina hanno arrestato 2  di origini romene, in esecuzione di due distinti ordini per l’espiazione di pena detentiva emessi dal Tribunale di Enna e dalla Corte d’Appello di Catania. Il primo,  Florin Iulian ZAMFIR 23enne,  già condannato per una serie di furti aggravati, reati commessi a Valguarnera Caropepe (EN) tra l’agosto del 2013 al marzo del 2014, dovrà estinguere ai domiciliari la pena residua fino al 12 settembre 2017. Il secondo Mihai ISARI  40enne già condannato per furto aggravato, reato  commesso a Calatabiano (CT) nell’ottobre del 2011, dovrà espiare la pena residua equivalente a 1 mese  e 16 giorni di reclusione nel carcere di Piazza Lanza.


Catania –  Coniugi rapinano sacerdote in chiesa storica, ammanettati da agente  fuori servizio. Si tratta di Grazia Nicolosi 43enne  e del consorte Antonino MIRAGLIA 42enne. La coppia ha agito ieri, ai danni del sacerdote della  chiesa sita in via Crociferi, in pieno centro storico. Il “salotto catanese”, sempre, attira numerosi i turisti e molti di essi si soffermano a  mirare le bellezze del patrimonio architettonico etneo, per non si era stupito,  il prelato quando, al termine della funzione, ha visto due persone trattenersi nella chiesa  e quando queste  l’hanno avvicinato, aveva  pensato ad una  richiesta di natura religiosa da parte dei due… La prima pretesa da parte del duetto è stata invece quella di un’offerta, a fronte della quale l’ecclesiastico ha proposto del pane che si è subito apprestato a prendere in sagrestia. La  coppia aveva invece ben altre mire che il semplice sfamarsi e l’ha ben chiarito al religioso il quale si è nettamente rifiutato di fare carità in denaro.L’azione è scattata nei confronti del sacerdote che si è visto depredare di 65€ che teneva in una tasca dell’abito talare. I  due maldestri, soddisfatti del pur magro bottino, si sono allontanati dalla chiesa, inseguiti dal reverendo che urlava. Le grida hanno attirato l’attenzione di un poliziotto dell’UPGSP che si trovava, libero dal servizio, a transitare da quelle parti il quale resosi immediatamente conto di quanto stava accadendo,  è riuscito immediatamente a bloccare  MIRAGLIA. Il  dispositivo “antirapina” della Questura è frattanto scattato ed in un battibaleno, ha portato ad intervenire sul posto i motociclisti della Squadra Mobile e delle stesse Volanti. È stato forse il repentino materializzarsi di poliziotti che ha indotto la NICOLOSI a tornare dal marito che, nel frattempo, aveva già i polsi serrati. Entrambi  in Questura, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa del giudizio per direttissima.


Catania –   2 studenti universitari ai domiciliari, CC scoprono droga coltivata in vasi. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, nella flagranza, due studenti universitari, lei di 22 anni e lui di 21 anni, entrambi di Caltagirone (CT), per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il forte olezzo proveniente da quell’appartamento, ubicato al pianterreno di Via Santa Barbara, tra le vie Vittorio Emanuele e Garibaldi, occupato dai due giovani calatini, ha insospettito la pattuglia del Nucleo Operativo che ha deciso di accedervi per perquisirla. I carabinieri, all’interno hanno rinvenuto e sequestrato: delle piante di canapa indiana (riscaldate da una lampada alogena), della marijuana, di cui una parte già confezionata e l’altra in fase di essiccazione,  per un peso complessivo di circa 700 grammi,  del materiale utilizzato per il confezionamento della droga nonché 55 euro in contanti, ritenuti il provento dell’illecita vendita dello stupefacente. Gli arrestati, in attesa del giudizio per direttissima, sono stati relegati agli arresti domiciliari.


Catania –  1 evade dai domiciliari, CC preso.  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato, nella flagranza, il catanese Salvatore GANGI  26enne reo di evasione. L’equipaggio di una “gazzella”  è stato del pronto intervento a sorprenderlo ieri pomeriggio mentre percorreva a piedi la Via Asmara, in evidente violazione della misura detentiva cui era obbligato. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.


Catania Droga: 1 evade dai domiciliari, CC trasferito in carcere. I Carabinieri della Stazione di Ognina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania nei confronti del catanese  Salvatore CANNAVO' 27enne. Il giovane, già recluso ai domiciliari, lo scorso  3 maggio era stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nonché evasione. Il soggetto è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza per quei reati ed è stato ora raggiunto dal provvedimento cautelare, adottato dai giudici in base all’informativa dei CC, che ha revocato gli arresti domiciliari e ne prevede la custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio.


CataniaViola domiciliari e sorveglianza, CC 1 in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato il, catanese   Paolo GANGI 37enne in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di sorveglianza di Messina. Il soggetto, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, contravvenendo più volte agli obblighi impostigli dalla misura preventiva era stato affidato in prova ai servizi sociali. Il personaggio violando altresì anche la misura detentiva alternativa, ha costretto i giudici, sulla base di precise informative dei CC,  ad ordinarne la cattura e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Acireale  CT  – Furto 600 kg limoni, 3 ai domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Acireale (CT) hanno arrestato, nella flagranza  padre e figlio Filippo  58enne e Mario RUSSO 37enne, rispettivamente, ed   Agatino PALERMO 47enne,  per il concorso in furto aggravato. Sono stati i militari del Nucleo Radiomobile hanno sorpreso ieri pomeriggio i 3 in via Mortara dopo che   avevano razziato un agrumeto, di proprietà di un cittadino acese, arraffando e caricando sulla loro Fiat Panda circa 600 chili di limoni “verdello”.La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario mentre  i 3 arrestati ai domiciliari, sono in attesa del rito per direttissima, e relegati agli arresti domiciliari.


Paternò CT –  63enne viaggia armato di pistola giocattolo modificata in vera, CC 1 in manette. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò (CT) hanno arrestato nella flagranza Giuseppe GIANNINO 63enne, paternese, per detenzione illecita di arma clandestina e munizioni. I  militari, ieri sera durante un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso il soggetto in contrada Agnelleria nei pressi della SP 15 , con fare sospetto, a bordo di una Y 10.  I Carabinieri hanno subito bloccato il personaggio e proceduto ad una perquisizione personale e del veicolo rinvenendo nel bagagliaio del mezzo 1 pistola a salve marca bruni mod. 92, modificata per esplodere cartucce calibro 380 auto (9x17), efficiente e considerata arma clandestina, con caricatore contenente 4 cartucce del predetto calibro. I  militari hanno successivamente proceduto, anche, ad una perquisizione nell’abitazione del 63enne rinvenendo altre 64 cartucce calibro 22 e 4 cartucce calibro 32 auto. L’arma, che è stata sequestrata con le cartucce, e sarà inviata al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici del caso e per stabilire se la stessa sia stata utilizzata in eventuali eventi criminosi. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania - 1 preso con ½ kg cocaina a s. Cristoforo.  La Sezione “Antidroga” ha tratto in arresto: Agatino GIANNINO  60enne, responsabile di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Agenti della  Sezione “Antidroga”  , nel pomeriggio di sabato 14 maggio scorso, hanno eseguito nel rione di “San Cristoforo” un servizio volto a frenare il fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente. Gli  agenti durante il servizio, in  via Barcellona, hanno proceduto al controllo di una vettura Lancia Y condotta da Agatino GIANNINO che, dinanzi agli operatori, ha manifestato segni di insofferenza. L’auto è stata sottoposta a perquisizione ed all’interno è stato rinvenuto  1 “involucro” contenente gr.500 di cocaina. Agatino GIANNINO, espletate le formalità di rito, è stato dichiarato in   arresto.


Mascali  CTEvade dai domiciliari sequestra e violenta donna, la rapina: CC 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato   Dario MEFFI 39enne, del luogo, già sottoposto agli arresti domiciliari, per evasione, sequestro di persona, violenza sessuale e rapina. Il soggetto, ieri sera  intorno alle 23.00, è uscito dalla sua abitazione armato di 1 sega, con un lama di 40 cm, ed in una via del centroa Mascali ha sorpreso e bloccato una 24enne, di origine bulgara, mentre tentava di rientrare a casa. Il 39enne sotto la minaccia dell’arma ha costretto la giovane ad entrare nella sua abitazione ed a subire degli atti sessuali, obbligandola anche a consegnargli la collana, gli orecchini in oro e la somma contante di 55€, che la ragazza aveva con se.  La vittima, però, che non parla italiano, approfittando di un attimo in cui il malvivente si è allontanato dalla stanza lasciandola sola, ha telefonato al padre chiedendo aiuto e quest’ultimo ha chiamato subito i Carabinieri al 112 riferendo il tutto. Una pattuglia della locale Stazione è intervenuta tempestivamente nell’appartamento liberando la 24enne e bloccando l’individuo. Gli oggetti d’oro ed il denaro rapinato sono stati recuperati e restituiti alla ragazza. La sega, utilizzata quale arma, è stata sequestrata. La giovane è stata, poi, trasportata e medicata al pronto soccorso dell’Ospedale di Taormina (ME) dove i sanitari le hanno riscontrato dei politraumi ed uno  stato di shock, giudicandola guaribile in 10 giorni. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Grammichele CT – Viola domiciliari, CC preso, ai domiciliari.  I Carabinieri della Stazione di Grammichele hanno arrestato Silvio Gaetano LA ROCCA 38enne, del luogo, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Una  pattuglia, ieri durante un servizio di controllo del territorio, ha bloccato l’individuo in via Fratelli Rizzo mentre era alla guida di una Ford Fiesta, in evidente violazione degli obblighi a lui  imposti dalla misura di prevenzione cui era sottoposto. L’arrestato è stato ristretto nel suo domicilio, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


Catania 1 ai domiciliari per detenzione armi, riceve pregiudicati, CC trasferito in carcere. I Carabinieri della Stazione di Catania Aeroporto Fontanarossa hanno arrestato il  catanese Massimo CIRAVOLO 39enne in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale etneo. Il personaggio, già sottoposto agli arresti domiciliari, per detenzione illegale di armi, il 1° maggio scorso, ad un controllo dei CC, era stato trovato in casa in compagnia di numerosi pregiudicati. I giudici, recependo appieno l’informativa dell’Arma, hanno ritenuto opportuno inasprirne il regime detentivo ed hanno ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.


CataniaCC, 1 in carcere per furto. I Carabinieri della  Stazione di Catania Librino di sera, hanno arrestato il catanese, Massimiliano Fabrizio LEOTTA 43enne in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto è stato condannato dai giudici per furto aggravato, reato commesso a Carlentini (SR) nel marzo del 2005, dovrà espiare la pena equivalente ad 1 anno di reclusione.    L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.


Aci Castello  CT  - Evade dai domiciliari, trasferito in carcere. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello (CT) hanno arrestato, nella flagranza, Glauco COSENTINO 23enne, del posto,  in esecuzione di una misura cautelare emessa dalla Corte di Appello di Catania. Le informative redatte dai CC, che puntualmente sanzionavano le evasioni commesse in sequenza dal reo, hanno convinto i giudici ad inasprirne la misura restrittiva ED ordinare la cattura e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza



Catania Presidente Renzi  firma “Patto per Catania”: forze dell’ordine, garantita sicurezza.  La  visita a Catania del Presidente del Consiglio RENZI per la firma del c.d. “Patto per Catania”  si è conclusa nel pomeriggio. Il  Questore di Catania Marcello Cardona per l’occasione ha predisposto puntuali e specifici servizi volti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Circa  200 manifestanti nella circostanza, sono stati regolarmente contenuti, senza turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il Questore, al termine dei servizi, ha ringraziato le Forze dell’Ordine, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale che con il loro impegno e professionalità hanno consentito il regolare svolgimento dei servizi predisposti al riguardo. Il Presidente del Consiglio RENZI si è congratulato con il Questore per avere consentito l’ottima riuscita dell’evento. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi a Catania ha assunto una serie di impegni alle ore 12 presso il Teatro Massimo, nell'ambito delle iniziative del Governo per il rilancio del Mezzogiorno ed ha firmato il Patto per città metropolitana. L'on. Giovanni Burtone ha enunciato sulla sua pagina FB : ” É un segnale importante che va sostenuto perché è dal Sud che riparte il nostro Paese. Il primo maggio festa del lavoro il Consiglio dei ministri si riunisce per stanziare risorse per la cultura e la ricerca. Segnali importanti per i nostri territori ma sappiamo tutti che la questione meridionale non sta solo nella quantità delle risorse stanziate ma nella qualità e nelle sue classi dirigenti. Il premier ne ha consapevolezza. Oggi il mio pensiero va ai lavoratori in mobilità in deroga, ai troppi che non possono festeggiare, alle vertenze ancora in piedi come Almaviva, alle attese dei lavoratori Eni di Gela e non solo, a chi fa fatica nei campi. Il mio impegno cerca di essere indirizzato sempre a dar voce a chi è in difficoltà. Dobbiamo fare di più e l'auspicio che viene dalla giornata di ieri aiuta ad avere fiducia”.







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