Catania – Falso, furto e rapina, 3 in carcere. Uomini
della Polizia di Stato – Sezione Catturandi della Squadra Mobile,
nell’ambito di servizi di esecuzione di misure restrittive, ha tratto
arrestato i catanesi Walter SPINA 53enne, destinatario di ordine
di esecuzione per la carcerazione emesso il 26 giugno 2015 dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario – Ufficio
Esecuzioni Penali di Catania, dovendo espiare la pena di 2 anni, 11mesi
e 25 gg. di reclusione per truffa e falsità materiale commessa da
pubblico ufficiale, Sebastiano VISCUSO 36enne, destinatario di
ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 25 giugno 2015 dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario – Ufficio
Esecuzioni Penali di Catania, dovendo espiare la pena di 6 mesi di
reclusione per furto aggravato e Giuseppe GIANCOLA 35enne,
destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 26
giugno 2015 dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania,
dovendo espiare la pena residua di 3 annidi reclusione per il reato di
rapina. I soggetti, sono stati associati presso la Casa Circondariale
“Piazza Lanza” di Catania.
Catania- San Cristoforo, CC sequestrano 2 fucili nascosti su tetto
palazzina. I Carabinieri del Nucleo Investigativo
del Comando Provinciale di Catania, ieri pomeriggio a
conclusione di breve ma proficua attività
info-investigativa, hanno fatto irruzione in una palazzina
di via Zitelli, nel rinomato quartiere di San Cristoforo,
dove, in una intercapedine ricavata sul tetto
dell’edificio, sono state rinvenute e sequestrate le
seguenti armi:
1 fucile BROWNING,
calibro 12 e 1fucile LR WEATHERBY BERETTA,
calibro 22. Le armi, in perfetto stato d’uso, di concerto
con l’Autorità Giudiziaria saranno inviate al Reparto
Investigazioni Scientifiche di Messina per gli
opportuni accertamenti tecnico-balistici che ne
verificheranno l’eventuale utilizzo in pregressi eventi
delittuosi. Sono in corso degli approfondimenti
investigativi per stabilire le armi a quale gruppo criminale
appartenessero.
Catania – Tenta rapina a sacerdote in strada, preso da agenti
in moto. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Matteo SCIOLINO 54enne già noto Sorvegliato Speciale di P.S., perché
ritenuto responsabile di tentata rapina aggravata e violazione degli
obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza
Speciale di P.S. I poliziotti nell’ambito dei servizi di controllo del
territorio disposti dal Questore di Catania, hanno dislocato alcune
pattuglie della Squadra Mobile nella zona del centro storico anche in
relazione alla presenza di numerosi turisti. Agenti della Sezione
“Contrasto al Crimine Diffuso”, mentre pattugliavano a bordo di moto la
zona del centro, sono stati attirati dalle grida di aiuto provenienti da
via della Lettera, dove un individuo stava aggredendo un sacerdote
dell’ordine dei Salesiani indossante un “clergyman”. Il sacerdote ha
opposto resistenza all’energumeno che lo stava strattonando con
violenza. Il soggetto, successivamente è stato identificato per Matteo
SCIOLINO. Il maldestro accortosi della presenza dei poliziotti che gli
intimavano di interrompere l’azione, è fuggito a bordo di uno scooter
elettrico che aveva lasciato nelle immediate vicinanze, ma è stato
bloccato ed arrestato. Il soggetto è stato condotto presso gli uffici
della Squadra Mobile ed è stato dichiarato in arresto per il reato di
tentata rapina aggravata ed inosservanza degli obblighi derivanti dalla
misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. e condotto
presso la Casa Circondariale di Catania a “piazza Lanza”.
Paternò - CC 1Stalker in carcere. I Carabinieri
della Stazione di Paternò hanno arresto un 51enne, del
luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Catania. L’individuo dovrà
scontare una pena di 8 mesi di reclusione poiché
riconosciuto colpevole del reato di atti persecutori
aggravati, commessi nel gennaio 2010 a Paternò. L’arrestato
è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
–
Lutto cittadino per anziani morti travolti
da auto in corso Italia.
Il
sindaco Enzo Bianco ha proclamato il lutto cittadino per Francesco
Reitano 82enne ed Antonio Millan 87enne. I 2 anziani stavano
attraversando la via “salotto” della città di Catania quando sono stati
travolti da un’auto in transito. Il risultato dell’alcool test, alla
donna 41enne originaria di Acireale che stava guidando la Kia azzurra
investitrice, con esito negativo lascia presupporre altre cause per il
violento impatto mortale avvenuto in corso Italia.
Acireale
- Evade dai domiciliari, arrestato. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di
Acireale hanno arrestato Concetto MARINO 42enne del luogo, per
evasione. Una gazzella dell’Arma, di notte, durante un servizio di
controllo del territorio, ha sorpreso il soggetto, sottoposto agli
arresti domiciliari, sulla pubblica via, senza giustificato motivo,
mentre tentava di rientrare nella sua abitazione, violando così i
vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato è stato associato nel
carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Acireale. CC, stalker ai domiciliari, viola divieto
d’avvicinarsi all’ex continua a perseguitare la donna. I Carabinieri
della Stazione di Acireale hanno arrestato un 45enne, del luogo, su
ordinanza di misura cautelare emessa da G.I.P. del Tribunale di Catania
Lo stalker, già sottoposto alla misura di divieto di avvicinamento ai
luoghi frequentati dalla ex convivente, ha in più circostanze disatteso
il vincolo molestando ripetutamente la donna, una 31enne di Acireale,
per cui l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari.
Mascali–
Spaccio: 1 in manette. I Carabinieri della Stazione di Mascali
hanno arrestato, dando esecuzione ad un ordine di espiazione pena
detentiva emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte
d’Appello di Messina,
Antonino CANTALES, 34enne, originario di Capo d’Orlando (ME), già
sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa a Mascali. Il
personaggio deve scontare la pena residua di 4 mesi di reclusione per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso
il 31 dicembre 2003 a Capo d’Orlando.
L’arrestato è stato associato nel Carcere di Piazza Lanza, a Catania
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania– Preso falso poliziotto con finti tesserino e pistola. La
Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà:L. G.A.
54enne, domiciliato a Catania.Una pattuglia della Sezione
“Contrasto al Crimine Diffuso” ha notato un individuo
scendere da un’auto Alfa Romeo 156. L’attenzione degli
operatori è stata attirata da un movimento dell’individuo
che sembrava portasse al seguito un’arma da fuoco.Il
soggetto in effetti, sottoposto a controllo, è stato trovato
in possesso di 1 pistola riproduzione di quella in dotazione
alla Forze dell’Ordine, di 1 tesserino della Polizia di
Stato (realizzato artigianalmente) riportante il nominativo
del soggetto fermato e la qualifica di “Sostituto
Commissario” e di 1 paletta del tipo in uso alle FF.OO.
(anch’essa realizzata artigianalmente). Il personaggio
pertanto è stato denunciato per il reato di cui all’art.497 ter C.P. (possesso di segni distintivi, contrassegni e
documenti di identificazione in uso a Corpi di Polizia).
Catania – Stupefacenti, 19enne in manette. Agenti del
Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato il già noto
Pietro D’AMICO 19enne nato a Catania, in ottemperanza al
Provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura
Generale della Repubblica di Catania. Il giovane deve espiare la pena
di 4 anni e 4 mesi di reclusione, con multa di 15.000€ ed interdizione
dai Pubblici Uffici per la durata di 5 anni, per i reati di detenzione a
fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico
Ufficiale ed evasione , commessi nel 2013 e 2014.
Giarre - Stupefacenti, CC ammanettano Cavallaro.
Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Giarre hanno
arrestato Francesco CAVALLARO,
30enne, del luogo, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso
dalla Corte di Assise di Appello Catania, per detenzione illecita ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il
30enne, il 17 luglio 2013, era stato arrestato dai Carabinieri, con
altre cinque persone, per l’omicidio del pastore 47enne Salvatore BUDA
avvenuto il 23 gennaio 2013 e per questo era già sottoposto agli arresti
domiciliari. Il 18 maggio scorso i militari hanno effettuato una
perquisizione domiciliare nell’abitazione del personaggio e lo hanno
trovato in possesso di 8 dosi cocaina, oltre a vario materiale
utilizzato per confezionare la droga, denunciandolo così all’Autorità
Giudiziaria, che per tale motivo ha emesso nei suoi confronti il
presente provvedimento restrittivo. L’arrestato associato nel carcere di
Piazza Lanza.
Adrano - Controlli straordinari del territorio disposti dal
Questore di Catania. Posti di controllo fissi e mobili, ad opera del
Commissariato di P.S. di Adrano la sera del 11 giugno, nel comprensorio
dei comuni di Adrano e Paternò sono stati messi in atto. Le pattuglie
del Reparto Prevenzione Crimine di Catania e della Guardia di Finanza
hanno operato in collaborazione. Il servizio, finalizzato al contrasto
dei reati contro il patrimonio, degli illeciti amministrativi e dei
delitti in materia di armi e stupefacenti, ha portato alla
identificazione di 92 persone, al controllo di 49 veicoli e
all’esecuzione di 4 perquisizioni. Gli agenti hanno accertato e
contestato numerose infrazioni al C.d.S. : in tale ambito 1 persona è
stata deferita all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di guida
senza patente perché mai conseguita. I tutori dell’ordine hanno dato
particolare attenzione alle piazze centrali dei paesi, con mirati posti
di controllo e pattugliamenti.
Catania–CC,
preso molestatore violento, ai domiciliari.
L’individuo, 62enne di Mascali (CT), dopo aver preso di mira dal
febbraio scorso una 30enne, titolare di un centro estetico della zona,
l’ha perseguitata attraverso sms ed appostamenti, fino a ieri sera, con
estrema spavalderia. Il tipo si è presentato nell’esercizio
commerciale della donna per poterla incontrare non esitando ad aggredire
con calci e pugni una dipendente che ha avuto il solo torto di riferire
che la titolare non era in sede. L’immediato intervento dei Carabinieri
della Stazione di Giarre (CT) sul posto , sollecitati da una chiamata
al 112, ha permesso di bloccare ed arrestare l’energumeno. La ragazza,
trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale (CT), è stata
medicata per dei politraumi e dimessa con una prognosi di 7 giorni.
L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato ristretto ai
domiciliari con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali.
Aci Sant’Antonio CT
-
Furti acqua rete idrica pubblica: 2 arresti
ai domiciliari.
I
Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT), impegnati sul
campo per arginare il fenomeno sempre più diffuso dei furti di acqua
pubblica, hanno arrestato, in flagranza
Carmelo LA TORRE
37enne, di Viagrande (CT) ed Angelo TROVATO 56enne, di Aci
Sant’Antonio, entrambi responsabili di furto aggravato. I due, nelle
loro rispettive abitazioni, avevano creato ad arte degli allacci alla
rete idrica pubblica da cui traevano illecitamente l’acqua potabile
eludendo ogni forma di pagamento. Gli arrestati, in attesa del giudizio
per direttissima, sono stati posti ai domiciliari.
Catania– Viola sorveglianza, finisce in carcere.
Agenti del Commissariato San Cristoforo hanno arrestato il già noto
catanese Luigi ABBASCIÀ, 35enne per inosservanza degli obblighi
inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel
comune di residenza.I
poliziotti del Commissariato di P.S. San Cristoforo lo scorso 28 maggio,
durante un controllo al domicilio di ABBASCIÀ, non lo hanno trovato.
La stessa
operazione veniva effettuata dopo alcune ore, senza effetti. Gli
Agenti ieri sera, avendo ragionevoli indizi in ordine alla probabile
presenza del personaggio nella sua abitazione, si sono recati al
domicilio dell’ ABBASCIÀ dove, nonostante la simulazione della moglie
che cercava in ogni modo di sviare i poliziotti, è stato rintracciato,
nascosto all’interno di una stanza dell’appartamento. ABBASCIÀ, dopo le
formalità di rito su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato
tradotto presso la Casa Circondariale di Catania a piazza Lanza.
Catania –Arrestato tunisino per favoreggiamento immigrazione clandestina.
La Polizia di Stato ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto
il cittadino tunisino:Mahmuud MISHRI
25enne, in
quanto gravemente indiziato del reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina.Il soggetto, nel corso delle indagini condotte dalla Squadra
Mobile – Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione”, è stato
individuato quale conducente di un’imbarcazione, lunga circa 12 metri di
colore bianco ed azzurro, sulla quale stavano viaggiando 285 migranti,
soccorsi lo scorso 29 maggio in acque internazionali dalla
nave mercantile denominata “Gaz Venture”, battente bandiera panamense.
L’unità mercantile, con a bordo i migranti, era giunta al Porto di
Catania il 31 maggio scorso.
L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania
“Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania - Ammanettato “mani di fata” in azione: colpito
anche vigilantes. Agenti del Commissariato Centrale hanno arrestato
il già noto catanese
Giambattista TOSCANO 61enne, soprannominato “mani di fata” in
atto affidato al servizio sociale, perché resosi responsabile dei reati
di tentato furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Il personaggio veniva notato dalla Guardia particolare giurata in
servizio di vigilanza presso il terminal bus di via Archimede, nell’atto
di borseggiare una donna appena scesa dal pullman proveniente da
Cosenza. Il vigilantes intervenuto per interrompere la condotta
criminosa era fatto oggetto nella circostanza di una reazione violenta
che ha causato lesioni guaribili in gg. 7 e di minacce gravi. I fatti,
venivano notati dalla Volante del Commissariato, in servizio di
controllo del territorio al fine di prevenire e reprimere i reati di
tipo predatorio. Gli Agenti sono intervenuti ed hanno immediatamente
dato ausilio alla Guardia giurata provvedendo a bloccare ed accompagnare
il malvivente presso gli uffici del Commissariato Centrale per
l’espletamento delle formalità di rito, in attesa dell’udienza per
direttissima.
Chiunque fosse in grado di fornire notizie utili all'identificazione
della vittima, potrà contattare il Commissariato Centrale all'utenza
telefonica 095/7365000.
Gravina di Catania – Aggredisce gestore bar e vigili urbani,
alticcio ammanettato. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di
Catania hanno arrestato, in flagranza, Giuseppe LO SCHIAVO
46enne, di Mascalucia (CT), per oltraggio, minaccia e resistenza a
pubblico ufficiale. L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo
Radiomobile, intorno alle 8:00, tramite una richiesta pervenuta al 112,
è intervenuto all’interno del Bar Principe di Via Etnea, per bloccare
l’energumeno che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva prima
discusso animatamente con il gestore del bar e poi aggredito
violentemente un vigile urbano, in servizio a Gravina di Catania, che
cercava di calmarlo. I militari, dopo una breve colluttazione, sono
riusciti ad ammanettarlo. L’arrestato è stato trattenuto in camera di
sicurezza in attesa della direttissima.
Catania
- Latitante preso in retrobottega barbiere zona Civita. La
Polizia ha arrestato:
Innocenzo LAVAGNA 53enne, inteso “Enzo Pinocchio” già noto
latitante. Il personaggio era destinatario di ordine di carcerazione,
emesso il 15 aprile 2014 dalla Procura Generale di Catania, a seguito
della pronuncia della Corte Suprema di Cassazione che rendeva definitiva
la sentenza di condanna emessa il 31 ottobre 2012 dalla la Corte
d’Appello etnea - dovendo espiare la pena di 7 anni di reclusione per il
reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. Gli
investigatori su delega della Procura Generale di Catania, avevano
avviato, già dall’aprile dello scorso anno, le indagini finalizzate alla
cattura del latitante condotte, sotto il coordinamento del Servizio
Centrale Operativo, da personale della Squadra Mobile - Sezione
Criminalità Organizzata “Squadra Catturandi”. Gli uomini della “Catturandi”,
ieri sera, con il prezioso contributo di specialisti del Servizio
Polizia Scientifica appositamente inviati da Roma per la cattura di
LAVAGNA, sono riusciti a scovare il latitante che aveva trovato rifugio
nel rione cittadino “Civita”, nel retro di una bottega adibita a sala da
parrucchiere. LAVAGNA è per gli inquirenti un noto esponente storico del
clan Sciuto - “Tigna” ed annovera numerosi pregiudizi penali, in specie
per reati contro il patrimonio, prevalentemente estorsioni e rapine.Il
personaggio, già nel 1995 veniva sottoposto a fermo di p.g. per
associazione per delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio
aggravato essendo emerso che, in concorso con altri malavitosi, stava
pianificando l’omicidio di familiari di un collaboratore di giustizia.
Lavagna il 2 novembre 2001 era stato tratto in arresto dalla Squadra
Mobile, nell’ambito dell’operazione “Game Over”, in esecuzione ad
ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Catania nei confronti di numerosi esponenti della cosca
ritenuti responsabili per associazione per delinquere di stampo mafioso,
estorsioni e rapine. Per tali fatti LAVAGNA, il 20 novembre 2003, era
stato condannato dalla Corte di Appello di Catania alla pena di 5 anni
e 4 mesi di reclusione. La Squadra Mobile, il 26 giugno 2004,
nell’ambito della c.d. operazione “Gold King”, aveva dato esecuzione ad
ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 24 giugno 2004 dal
G.I.P. del Tribunale di Catania a carico di 43 esponenti della cosca
Sciuto - “Tigna”, tra cui appunto LAVAGNA - all’epoca detenuto -
ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso,
estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, usura, riciclaggio ed
altri reati. La misura cautelare rappresenta una pietra miliare
dell’attività di contrasto condotta dalla Polizia di Stato alla
consorteria mafiosa Sciuto - “Tigna”, storica ed agguerrita compagine
del variegato panorama criminale catanese capeggiata dal noto boss
detenuto Biagio SCIUTO. Espletate le formalità di rito, LAVAGNA è stato
associato presso la casa circondariale di Catania – “Bicocca”.
Catania – 17enne ammanettato, Carabinieri a Librino
sequestrano 100 dosi tra marijuana, hashish e cocaina. L’arrestato è
stato associato al Centro di Prima Accoglienza per Minorenni di via R.
Franchetti a Catania. Pattuglie in moto del Nucleo Operativo della
Compagnia Carabinieri di Fontanarossa ieri sera, al civico 10 di Viale
Grimaldi, a Librino, hanno sorpreso un 17enne, del luogo, mentre
spacciava droga ad alcuni clienti. I militari, a pochi metri dal luogo
della “consegna”, hanno rinvenuto e sequestrato più di 100 dosi tra
marijuana, hashish e cocaina e 135 euro in banconote di piccolo
taglio, sistemati in una borsa a scomparti.Opera di bonifica dell’Arma di Catania in contesti sociali
oppressi dalla criminalità organizzata. I malfattori approfittando del
degrado delle periferie del capoluogo etneo, reclutano tra le proprie
fila in special modo i minori utilizzati, principalmente, per lo
smercio al minuto di droga.
Catania -
Promozioni in Questura. Il Consiglio di Amministrazione del
Dipartimento della P.S., in riunione ha proceduto alla promozione al
ruolo ed alla qualifica superiore di vari Funzionari della Polizia di
Stato in servizio presso la Questura di Catania, quale riconoscimento
dell’impegno profuso nell’attività di servizio. Il dr. Giovanni SIGNER è
stato promosso alla qualifica di Dirigente Superiore, già Vicario del
Questore dall’ottobre del 2012. La dr.ssa Maria Lorena PAPARO dirigente
dell’Ufficio Personale dal giugno 2004 è stata, altresì, promossa alla
qualifica di Primo Dirigente. Alle felicitazioni dei vertici del
Dipartimento della P.S., si aggiungono i complimenti del Questore di
Catania, dr. Marcello CARDONA, per il traguardo raggiunto, nell’auspicio
che possano essere conseguiti dalla Questura di Catania sempre maggiori
e più gratificanti successi.
Acireale CT - Madre
e figlia imprigionate in casa da fiamme, salvate dai Carabinieri.
Il fuoco si è sviluppato stanotte intorno alla 03:00 ad Acireale in
un’abitazione di via Salvatore Vigo 81, per cause accidentali.
L’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile della locale
Compagnia Carabinieri, transitando per quella strada, si è accorto del
fumo che stava uscendo dalla casa e, dopo aver allertato la centrale
operativa, non ha esitato ad entrare nell’immobile, avvolto dalle fiamme
e da una densa coltre di fumo. I carabinieri hanno rinvenuto in stato di
semi incoscienza le due donne, madre 43enne e figlia 16enne. Le
malcapitate sono state trasportate all’Ospedale di Acireale e sono
state visitate, considerate fuori pericolo sono tuttora ricoverate
sotto osservazione. 2 squadre dei Vigili del Fuoco, provenienti da
Catania ed Acireale, sono intervenute sul posto e nel giro di qualche
ora sono riuscite a spegnere le fiamme ponendo in sicurezza
l’abitazione.
Catania
- Tossicodipendente estorce denaro ai genitori per
stupefacente: ammanettato. Poliziotti dell’U.P.G.S.P.
nel primo pomeriggio hanno tratto in arresto il già noto
catanese T.G. 34enne per estorsione e minaccia.
Gli agenti alle ore 13.50 circa, a seguito di
segnalazione su linea 113, si erano recati in
un’abitazione nel rione di San Giovanni Galermo, dove
era stata segnalata una lite in famiglia. I poliziotti
sul posto hanno notato un soggetto allontanarsi
dall’abitazione. La persona era già conosciuta dagli
stessi poliziotti per analoghi interventi. Gli operatori
hanno provveduto a bloccare il soggetto e, da una
ricostruzione effettuata, hanno accertato che lo stesso
durante la mattinata aveva reiteratamente minacciato e
quindi estorto somme di denaro ai genitori per
acquistate dosi di sostanza stupefacente. Il
tossicodipendente nonostante la presenza degli agenti,
ha continuato a proferire minacce di morte al padre. I
poliziotti hanno accertato, peraltro, che lo stesso era
destinatario della misura cautelare del divieto di
avvicinamento all’abitazione dei genitori ed ai luoghi
abitualmente frequentati dagli stessi. T.G. è
stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di
turno tradotto presso la locale Casa Circondariale
“Piazza Lanza” di Catania.
Catania–Preso 1 sorvegliato, per violazione. Agenti dell’U.P.G.S.P.,
hanno ammanettato per violazione degli obblighi inerenti alla
sorveglianza speciale, il già noto Angelo Licciardello 34enne.
Licciardello nelle prime ore del mattino, è stato infatti sorpreso
dall’equipaggio della volante di zona in via Villa Scabrosa, fuori dalla
propria abitazione. Il personaggio, dichiarato in stato di arresto, è
associato su disposizione del p.m. di turno presso le camere di
sicurezza della Questura, in attesa del giudizio per direttissima.
Giarre CT -Vessa per anni anziana madre, custodia cautelare in comunità. Il
soggetto per anni avrebbe commesso soprusi e vessazioni di ogni genere,
fisiche e psicologiche, che avevano già costretto l’Autorità
Giudiziaria, sulla base delle informative prodotte della Stazione
Carabinieri di Giarre (CT), ad ordinarne il 6 maggio scorso
l’allontanamento urgente dalla casa della povera madre, una pensionata
di quasi 70 anni. Ma il provvedimento non si è rivelato sufficiente
poiché la figlia 49enne, violando di fatto il provvedimento emesso dal
giudice, si è recata nuovamente in casa della genitrice picchiandola e
causandole delle lesioni. L’intervento immediato dei CC e la
contestuale richiesta di una misura cautelare pienamente accolta dal GIP
del Tribunale di Catania che ne ha ordinato l’arresto e la reclusione in
una comunità di recupero ha posto fine alle sofferenze della madre
70enne.
Catania – Librino, investe carabiniere all’alt, preso: 1 ai
domiciliari. I Carabinieri della Stazione Librino, supportati dai
militari del battaglione “Campania”, ieri sera, nel corso di un
servizio coordinato, hanno arrestato, in flagranza,
Giovanni PARATORE 47enne di Catania, per lesioni personali,
resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’individuo, a bordo di un
Malaguti Password, sprovvisto di copertura assicurativa, ha forzato un
posto di controllo dei CC accelerando improvvisamente e colpendo di
striscio uno dei militari, per fortuna niente di grave. Il soggetto è
stato inseguito, raggiunto ed ammanettato in via Fontanarossa.
L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato ai
domiciliari.
Biancavilla
CT– Amputato dito dopo rissa per donne, manette a 3 rumeni. I
Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT), ieri sera, coadiuvati
dai militari del battaglione “Sicilia”, hanno arrestato, in flagranza,
Jebastian Vasile LOGIN 36enne, VasileCOCIORVA
37enne e Petru Daniel MARIUT 34enne, tutti di nazionalità romena,
per rissa aggravata. Una telefonata al 112 aveva segnalato in via
PRIVITERA, a Biancavilla (CT), una rissa fra 3 rumeni che ubriachi,
secondo l’interlocutore, se li davano di santa ragione. 2 pattuglie
dell’Arma sono giunte immediatamente sul posto gli equipaggi, dopo una
breve colluttazione, sono riusciti a separare ed ammanettare i
contendenti. 1 di questi, il 37enne, è stato trasportato all’ospedale
Maria SS Addolorata dove i medici, dopo avergli diagnosticato una
lesione alla mano destra, hanno dovuto amputargli l’estremità distale
del 2° dito (prognosi di 30 giorni). I carabinieri, dalle testimonianze
acquisite sul posto, sembra che abbiano scoperto come alla base della
contesa ci siano motivazioni legate al gentil sesso. Gli arrestati sono
stati relegati ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
Catania
-
Sorvegliato viola prescrizioni, ai domiciliari. Agenti delle volanti
dell’U.P.G.S.P. hanno posto ai domiciliari Giovanni MIRABELLA 29enne già
noto, in quanto resosi responsabile del reato di inosservanza delle
prescrizioni inerenti la misura di prevenzione della Sorveglianza
Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Gli
agenti di una volante, alle ore 15.00 circa, transitando da via
Plebiscito nel rione “San Cristoforo”, hanno notato nei pressi di un
centro scommesse alcuni individui sospetti interloquire tra loro.
Immediatamente è scattato il controllo, a seguito del quale è emerso che
il soggetto era in atto sottoposto alla misura di prevenzione della
sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno. Accertata la
violazione delle prescrizioni che gli proibivano di frequentare altri
personaggi già noti e riscontrato altresì che, in precedenti controlli
su strada, era già stata riscontrata la medesima violazione, il
Sorvegliato è stato arrestato e, su disposizione del PM di turno,
sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa di giudizio
con rito direttissimo.
Catania
– Preso Amoroso, furto d’auto in azione. Poliziotti delle Volanti
dell’UPGSP hanno bloccato il già noto Giuseppe Amoroso 20enne,
colto in flagranza di furto di autovettura. L’azione è stata condotta
dagli agenti durante le prime ore del pomeriggio. L’equipaggio di
Volante ha incrociato, in Corso dei Mille, una FIAT 500 condotta da un
giovane. Il conducente della vettura, alla vista della Polizia, si è
improvvisamente fermato ed è sceso dall’auto, poi è salito a bordo di
uno scooter condotto da un altro ragazzo che lo seguiva a breve
distanza. Il sospetto ha abbandonato l’auto, ed è iniziata una breve
fuga, interrotta dopo qualche centinaio di metri, dagli agenti che sono
riusciti a bloccare il fuggitivo. Il conducente dello scooter è riuscito
a far perdere le sue tracce. Il giovane, messo alle strette, ha
confessato ai poliziotti che qualche istante prima aveva rubato la Fiat
500. Amoroso è stato condotto in Questura, l’Autorità Giudiziaria ha
disposto gli arresti domiciliari in attesa della direttissima. La Fiat
500 è stata restituita al legittimo proprietario.
Misterbianco CT – 1 stalker ai
domiciliari: viola divieto d’avvicinarsi all’ex.
Le informative inoltrate all’Autorità Giudiziaria
dai CC di Misterbianco (CT), che hanno tempestivamente
documentato il reiterarsi della violazione del divieto di
avvicinamento all’abitazione della ex convivente, una donna
di 48anni, hanno convinto il Giudice ad emettere nei
confronti del 51enne un provvedimento restrittivo
puntualmente eseguito ieri sera dai militari della locale
Tenenza. Il personaggio è stato relegato ai domiciliari.
Giarre
CT
– Internet, “dama” adesca giovane, complici lo rapinano. I
Carabinieri della Stazione di Giarre hanno arrestato ai domiciliari una
22enne, di Mascalucia, dando esecuzione ad un’ordinanza di
applicazione misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Catania.
Il GIP ha concordato in pieno con le risultanze investigative prodotte
dai Carabinieri ed ha ritenuto responsabile la giovane di una rapina
aggravata in concorso emettendo il provvedimento restrittivo nei suoi
confronti. I militari, a seguito della denuncia presentata dalla
vittima, hanno raccolto inequivocabili elementi e prove di reità a
carico della “dama”. Gli investigatori hanno appurato che il 3 marzo
scorso la 22enne ha adescato un giovane con un annuncio come “dama di
compagnia” sul sito internet “subito.it”. La ragazza all’appuntamento,
avvenuto a Giarre, si è presentata con due individui, che hanno
aggredito a calci e pugni il “cliente” e l’hanno rapinato sottraendogli
2 telefoni cellulari ed 20 euro dal portafoglio. Le indagini sono
ancora in corso al fine di identificare i due complici. L’arrestata,
rintracciata a Mascalucia, è stata posta ai domiciliari, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Associazione
mafiosa: 12 anni per LAUDANI. Poliziotti hanno
tratto in arresto: Sebastiano LAUDANI
31enne
già noto, Sorvegliato Speciale di P.S., colpito da
ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso ieri
dalla Procura Generale della Repubblica di Catania,
dovendo espiare la pena di 12 anni e 4mesi di
reclusione per il reato di associazione mafiosa (clan
Laudani – “mussi di ficurinia”). Sebastiano LAUDANI, è
ritenuto dagli investigatori elemento di rango apicale
dell’omonima cosca mafiosa, è nipote del capo Sebastiano
LAUDANI (nato nel 1926), e figlio di Santo, assassinato
il 22 agosto 1990 all’interno della sua macelleria nel
quartiere Canalicchio nel corso della guerra di mafia
che in quegli anni imperversava a Catania. Sebastiano
LAUDANI, annovera parecchi precedenti, anche da
minorenne, per associazione mafiosa, reati in materia
di sostanze stupefacenti e di armi, furto, ricettazione
e lesioni. Il ruolo dell’arrestato ai vertici del clan
“Laudani” per gli inquirenti emerge, tra l’altro dalla
sua presenza il giorno 8 ottobre 2009 al summit a cui
parteciparono i noti Vincenzo Maria Aiello, Venerando
Cristaldi, Rosario Tripoto, Ignazio Barbagallo ed i
latitanti Carmelo Puglisi e Santo La Causa. Sebastiano
Laudani partecipava alla “riunione” quale rappresentante
dei “mussi di ficurinia” ai quali l’organizzazione
Santapaola- Ercolano si sarebbe rivolta per ottenere
l’appoggio in caso di guerra o per un aiuto nella
ricomposizione del conflitto con il clan Cappello-
Bonaccorsi. Espletate le formalità di rito, l’arrestato
è stato associato presso la casa circondariale di
Catania “Bicocca”.
Catania
–15enne rapina ragazza, affidato alla madre.
Agenti del nucleo Volanti dell’U.P.G.S.P., hanno
denunciato in stato di libertà per il reato di rapina in
concorso,il minore incensurato B.L. 15enne. Il
giovane insieme ad altro complice riuscito a darsi alla
fuga, intorno alle ore 16.30, dopo aver aggredito al
viale Ruggero d Lauria, all’altezza della nota panineria
“Burger King”, una ragazza con calci e schiaffi, le ha
sottratto la borsa. Il tempestivo intervento della
Volante ha tuttavia permesso di assicurare alla
giustizia il minorenne, che dopo essere stato
denunciato veniva affidato alla madre.
Misterbianco CT -
Aggredisce familiari e si scaglia contro i CC accorsi per sedare lite.
Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) di notte, hanno
ammanettato, in flagranza,
Agatino PIANA 36enne già noto del luogo, per resistenza a
pubblico ufficiale. Una richiesta di intervento era pervenuta intorno
all’una al 112 per una lite in corso tra familiari in via Poggio del
Lupo. Una pattuglia della locale Tenenza giunta sul posto, nel
tentativo di riportare la calma tra i contendenti ha dovuto subire
l’aggressione fisica dell’arrestato. Il soggetto è stato trattenuto in
camera di sicurezza in attesa del rito per direttissima.
Paternò CT
- Carcere per Domenico ASSINNATA. I Carabinieri della Compagnia
di Paternò (CT) ieri sera, hanno arrestato Domenico ASSINNATA
63enne ritenuto il reggente
dell’omonimo clan, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania. L’arrestato, deve espiare la pena residua di 5
anni e 8 mesi di reclusione, poiché condannato in via definitiva dalla
Corte d’Appello di Catania per concorso in rapine ed estorsioni,
aggravate dal metodo mafioso, commesse sino al febbraio del 1998 a
Paternò (CT), è stato rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca.
Catania
– Evaso dai domiciliari, preso. Agenti del Commissariato
Centrale, nel tardo pomeriggio di ieri, nell’ambito di servizi di
controllo a persone sottoposte agli arresti domiciliari, ha individuato
ed ammanettato Antonino PROETTO 45enne nato a Catania, perché
resosi responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il
soggetto è stato rintracciato sulla pubblica via in compagnia di altri
tre individui. Il personaggio notata la pattuglia ha cercato di
allontanarsi ma è stato riconosciuto, prontamente bloccato ed
accompagnato in ufficio per l’espletamento delle formalità di rito.
Catania
-
Polstrada: “Speed Marathon” contro eccesso velocità.
L’iniziativa europea di sensibilizzazione “Speed Marathon”, contro
l’eccesso di velocità è giovedì 16 aprile 2015, ha aderito la Polizia
Stradale Italiana, ed promossa dal network europeo di Polizia TISPOL.
Una giornata di controlli a tappeto che vedrà impegnate le pattuglie
della Polizia Stradale su tutte le strade e autostrade del Paese. La
Polstrada informa:”L’obiettivo della maratona contro gli eccessi di
velocità è quello di incrementare i livelli di sicurezza sulle strade e
ridurre il numero di vittime da incidente stradale. Nel 2014, le vittime
di incidenti stradali sono state quasi 25.700 nella Ue28 ( 26020 nel
2013), con una riduzione tra il 2014 e il 2010 del 18%, variazione
analoga a quella registrata in Italia nello stesso periodo. Si tratta di
oltre 51 persone decedute in incidente stradale ogni milione di
abitanti. L’Italia ha registrato un valore pari a 52 persone per ogni
milione di abitanti, collocandosi al 14° posto nella graduatoria
europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia (Fonte: Rapporto
Aci- Istat 2014). In Italia, come nel resto d’Europa, la velocità è una
delle principali cause di incidente stradale, insieme al mancato
rispetto delle regole di precedenza e alla guida distratta e in Italia,
nel corso del 2014, sono state rilevate ben 837.505 infrazioni per
eccesso di velocità (dato rilevato da Polizia di Stato e Arma dei
Carabinieri). Sul sito www.poliziadistato.it è pubblicata la lista delle
tratte ove sono attivi i servizi di controllo della velocità tramite
misuratori elettronici. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle azioni
di sensibilizzazione promosse dall’Unione Europea per la decade
2011-2020 con l’obiettivo di dimezzare il numero di decessi da incidenti
stradali e diminuire il numero dei feriti gravi in Europa e nel mondo.
In tale contesto, la Sezione della Polizia Stradale di Catania, il
giorno 16 aprile metterà in campo 8 pattuglie dedicate e munite di
apparecchiature per la rilevazione della velocità che opereranno sulle
strade della Provincia e per tutto l’arco delle 24 ore”.
Aci
Castello CT
- CC 1 persecutore, ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Aci Castello hanno arrestato un 53enne,
del luogo, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa
dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania, per atti
persecutori e lesioni personali. Le indagini condotte dai militari
dell’Arma, a seguito delle diverse denunce presentate da una 40enne del
luogo, hanno permesso di accertare che l’individuo da oltre un anno
perseguitava la donna, dalla quale amicizia iniziale pretendeva una vera
e propria relazione sentimentale. Lo stalker sentendosi rifiutato dopo
le avance ha iniziato prima ad aggredire verbalmente la vittima,
perseguitandola, arrivando poi, in due circostanze nel dicembre 2014 e
marzo scorso, a picchiarla costringendola in un’occasione a ricorrere
alla cure nell’Ospedale Cannizzaro di Catania, per le diverse ecchimosi
ed escoriazioni riportate alle braccia e spalle per le quali veniva
dimessa con una prognosi di 10 giorni. Il GIP tenuto conto delle
risultanze investigative prodotte dai Carabinieri ha emesso il presente
provvedimento restrittivo nei confronti del 53enne. L’arrestato è stato
posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania - Fenomeno estorsivo Report a Ciminiere.
Il Dipartimento di Scienze politiche e sociali di Catania,
su incarico del commissario straordinario della Provincia,
Giuseppe Romano ha elaborato lo studio su “Il Fenomeno
estorsivo nella Provincia di Catania”. il giornalista
Guglielmo Troina modera i lavori, sabato 28 marzo, alle ore
10.00, nella sala conferenze delle Ciminiere di viale Africa
. Il Report “Il fenomeno estorsivo in Provincia di
Catania” è preceduto dai saluti del sindaco del Comune di
Catania, Enzo Bianco, e del rettore dell’Università di
Catania, Giacomo Pignataro. l’elaborato è presentato dagli
autori della ricerca: Rita Palidda, Maurizio Avola e Davide
Arcidiacono. Previsti gli interventi dell’on. Nello Musumeci,
presidente della Commissione regionale Antimafia,
Michelangelo Patanè Procuratore aggiunto del Tribunale di
Catania, Antonio Salvago dirigente della Squadra mobile
della Questura di Catania e di rappresentanti delle
associazioni antiracket.
Catania
– Vigilantes geloso uxoricida, 5 colpi di pistola: sconta 14 anni in
carcere. I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno
arrestato
Nicola INCORVAIA 29enne, originario di Gela, in esecuzione di un
ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania. Il
giovane, già ai domiciliari nella comunità Major di Mascalucia, dovrà
scontare la pena residua di anni 14 anni di reclusione, comminatagli
per lavere ucciso la moglie Emanuela Vallecchidalla quale stava per separarsi. Il delitto era avvenuto a Gela (CL)
nel maggio del 2010, nella tarda serata nell’abitazione di via Canalotto,
una traversa di via Butera, nei pressi di un supermercato alla periferia
della città, nel quartiere Olivastro. La guardia giurata avrebbe
estratto la sua pistola d’ordinanza calibro ed esploso cinque colpi
all’impazzata finendo la moglie Emanuela in diverse parti del corpo.
L’omicida, resosi conto di quanto fatto, aveva telefonato al fratello
dicendo: "Ho ucciso mia moglie", ed era fuggito con la figlia di 2 anni.
Le ricerche immediate delle forze dell’ordine portarono in contrada
Spinasanta all’arresto per omicidio volontario.
Adrano -
Cerca d’ingoiare involucro con eroina. Antonio AMATO, 37enne
già noto è stato arrestato ai domiciliari dagli uomini del Commissariato
di Adrano, mentre cercava di ingoiare un involucro contenente eroina. Il
fatto è accaduto lo scorso 23 marzo, durante un servizio mirato di
controllo del territorio, finalizzato al contrasto del traffico di
stupefacenti. Gli agenti del Commissariato adranita hanno fermato il
soggetto, conosciuto per i suoi precedenti, che stava viaggiando a bordo
della sua autovettura. Il personaggio è sceso dall’auto, nel tentativo
di occultare la “roba” che stava trasportando. AMATO è ricorso ad un
gesto estremo, tentando di ingoiare l’ovulo di eroina che aveva addosso.
La manovra, però, non è sfuggita agli agenti che sono riusciti a
bloccarlo in tempo, recuperando così oltre 5 grammi di stupefacente.
AMATO è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di
spaccio e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti
domiciliari.
Catania - San Giorgio,
CC preso 1 con droga in auto.
Si tratta di Giovanni PORTO, di 41enne. I militari dell’Arma del
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania ieri sera, lungo la
Strada per San Giorgio, hanno bloccato una Nissan MICRA con a bordo il
personaggio catanese Giovanni PORTO. I militari,
perquisendo il mezzo, hanno rinvenuto e sequestrato 1 pacco contente circa
550 grammi di marijuana (al dettaglio circa 6.000 euro di valore), destinata
al fiorente mercato attivo proprio su San Giorgio e nel confinante
quartiere di Librino. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza
Lanza.
Catania –
18enne dai servizi sociali a manette per droga. Agenti della
Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Centrale hanno
individuato ed arrestato il già noto catanese
Cristian COSTANZO, 18enne, in esecuzione del provvedimento di
sospensione della misura dell'affidamento in prova al servizio sociale
emesso dall’ Ufficio Di Sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni
di Catania. L’Affidamento in Prova ai Servizi Sociali è una Misura
Alternativa che sostituisce, quando ne ricorrano i presupposti di
legge, la detenzione in carcere relativa alle pene già irrogate e
passate in giudicato: si tratta, in altri termini, di un beneficio che
ha come scopo il recupero sociale dei detenuti. La mancata osservanza
delle prescrizioni dell’Affidamento genera un provvedimento di
sospensione del beneficio che il Tribunale di Sorveglianza può
tramutare, nel termine di trenta giorni, nella revoca della Misura
Alternativa col conseguente ripristino della detenzione in carcere.
COSTANZO deve espiare la pena di 4 anni di reclusione per spaccio di
sostanze stupefacenti.
Riposto CT -
Tenta scippo a vecchietta fuori posta, arrestato
nigeriano poi rimesso in libertà.
I CC di Riposto (CT) ieri, intorno alle 13:30, durante
il quotidiano servizio anti-rapina svolto in prossimità
degli uffici postali di competenza, hanno notato fuori
le poste di Via Cavour uno di colore che aveva rivolto
la sua particolare attenzione su di una pensionata che
poco prima aveva ritirato dei contanti allo sportello.
I militari, intuendo le intenzioni del malvivente, sono
scesi immediatamente dall’auto bloccandolo nel preciso
istante in cui stava tentando si scippare la borsa alla
poveretta. Il magistrato, dopo averne convalidato
l’arresto, ha disposto che il 32enne, di origini
nigeriane, residente a Catania, fosse rimesso in
libertà.
Paternò CT
- CC: pista
passionale per cadavere carbonizzato su auto in contrada Monaco. I
Carabinieri nella tarda mattinata di ieri a Paternò, contrada Monaco,
hanno rinvenuto un uomo carbonizzato. Gli investigatori ritengono si
tratta di Massimo PAPPALARDO 32enne, nato a Catania. Il
cadavere giaceva all’interno di un’autovettura, una Toyota Aygo, finita
in fondo ad una scarpata. Massimo PAPPALARDO 32enne, nato a Catania e
residente a Valverde, è incensurato. Si indaga per omicidio. Gli
investigatori escludono al momento collegamenti con la criminalità
organizzata e prediligono la pista passionale.
Catania
- Vice Capo della Polizia, Prefetto Matteo Piantedosi, di mattina,
in visita nei locali della Questura ,nella città etnea, ha
incontrato, con il Questore di Catania, i funzionari della Questura.Il Questore Cardona ha illustrato i progetti di potenziamento dei
servizi operativi che presto rappresenteranno un potente freno al
crimine diffuso. Il Prefetto Piantedosi ha manifestato i sensi del
proprio apprezzamento per il notevole incremento dell’attività di
contrasto dei reati che nella città etnea ha registrato un incremento
degli arresti operati dalla Polizia di Stato di oltre il 15%.
Mineo
CT
- Sorvegliato speciale ai domiciliari: declina false generalità.
I Carabinieri di Mineo (CT) hanno arrestato ai domiciliari
Fabio PASTORE 37enne,di Palagonia (CT), per inosservanza della
sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno. Il soggetto è
stato fermato a Mineo mentre alla guida della sua auto attraversava il
paese. Lo stesso, per sfuggire all’arresto, ha tentato di fornire
delle false generalità ai militari operanti. L’arrestato è stato posto
ai domiciliari.
Catania – 72enne guida alticcio: investe auto, bloccato da
agenti. Ai domiciliari è finito il catanese R.A., incensurato
72enne. Poliziotti di una Volante, lo scorso pomeriggio, sono
intervenuti in viale Mario Rapisardi dove era stato segnalato un
soggetto, alla guida della sua auto, che aveva causato alcuni
tamponamenti, fuggendo subito dopo. Il personaggio è stato
immediatamente raggiunto e bloccato ed al momento del controllo, i
poliziotti si sono immediatamente accorti del suo forte stato di
ebbrezza alcolica. Il guidatore in realtà, durante le fasi del
“contatto” con gli agenti ha avuto grande concitazione. I tentativi di
aggressione subiti dai poliziotti sono stati continui fino a quando il
personaggio non è stato bloccato e condotto in ospedale. L’arrestato, il
catanese R.A., incensurato 72enne, è stato posto agli arresti
domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
Catania – 1 a Piazza Lanza per detenzione cocaina.
Polizia di Stato ieri sera ha arrestato il catanese
Walter BUSCEMA
22enne
per detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente
del tipo cocaina, marijuana ed hashish. Agenti della
Squadra Mobile, in via Plebiscito, nell’ambito di mirati
servizi, finalizzati al contrasto del fenomeno relativo
al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno
proceduto al controllo del citato BUSCEMA. Il giovane è
stato sottoposto a perquisizione personale e nel
giubbino indossato è stato rinvenuto 1involucro
contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un
peso complessivo di 20,8 gr.. La perquisizione è stata
successivamente estesa nell’abitazione del giovane nella
quale veniva rinvenuto: 1 bilancia di precisione, 18
involucri in cellophane contenenti complessivamente
gr.13,22 di cocaina, 1 involucro contenente sostanza
stupefacente del tipo hashish del peso lordo di grammi
0,35 e 2 involucri contenenti sostanza stupefacente del
tipo marijuana per un peso complessivo di gr.1,33.
BUSCEMA espletate le formalità di rito, è stato
associato presso la locale Casa Circondariale di “Piazza
Lanza”.
Catania-1
in manette per droga.
Uomini della Polizia di Stato hanno arrestato il già noto catanese
Emanuele LICCIARDELLO
31enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del
tipo marijuana. I servizi finalizzati al contrasto del traffico e
spaccio di sostanze stupefacenti, hanno portato gli agenti della Squadra
Mobile, in via Mulino a Vento, per controllo del LICCIARDELLO. La
perquisizione è stata successivamente estesa all’abitazione del soggetto
dove venivano rinvenuti e sequestrati 13 involucri di carta stagnola
contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso
complessivo di grammi 160. L’arrestato espletate le formalità di rito, è
stato associato presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza”.
Catania
- CC trovata cocaina per 60mila € in casa di
detenuto ai domiciliari. Le porte di Piazza Lanza si sono aperte per
Mario Carmelo CAMBRIA, 28enne. Carabinieri della Compagnia di Piazza
Dante, nell’opera di contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze
stupefacenti, gestito dai clan catanesi orbitanti nei quartieri a rischio
della città, hanno assestato un altro colpo al crimine organizzato
sequestrando, ieri pomeriggio, in Via Molo di Levante a San Cristoforo, 2
pietre di cocaina pura, del peso di circa 150 grammi, e la somma in contanti
di 15mila euro. I militari hanno fatto irruzione in casa di Mario Carmelo
CAMBRIA, 28enne già ai domiciliari, perquisendogli l’abitazione e lo
scooter Honda SH 300 dov’erano occultati i soldi e la droga. La sostanza
sequestrata, opportunamente tagliata, avrebbe raggiunto sul mercato al
dettaglio un valore oscillante tra i 60 e i 70mila euro. L’arrestato è stato
rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– 1 in carcere per rapina.
Agenti del Commissariato Centrale hanno rintracciato ed arrestato il già
noto catanese Orazio CATANIA
45enne per reati concernenti le sostanze stupefacenti e contro il
patrimonio, in esecuzione dell’Ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, dovendo
scontare la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, perché riconosciuto
colpevole del reato di una rapina aggravata in concorso, perpetrata s
Catania il 9 settembre 2013. L’arrestato ultimate le formalità di rito,
è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, a
disposizione della competente dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Bicicletta rubata è trovata in vendita su internet. La
bicicletta, del valore di circa 800 euro, gli era stata rubata in via
CARDÌ la settimana scorsa. Il giovane catanese, presentata la denuncia,
dopo qualche giorno, navigando su internet, ha scovato un annuncio
pubblicato sul portale di compravendita “Subito.IT” con la sua bici
posta in vendita a 500 euro. Il derubato ha contattato il venditore che
gli ha dato appuntamento in Viale BUMMACARO a Librino. La vittima ha
chiesto aiuto ai Carabinieri ed uno di loro, fingendosi un parente,
l’ha accompagnato all’incontro ed al segnale convenuto (il giovane ha
indicato chiaramente di riconoscere la bici) identificati i due
soggetti e recuperata la refurtiva. Sono stati denunciati: un 22enne
e un 18enne, del posto, già gravati da numerosi precedenti per reati
contro il patrimonio, poiché ritenuti responsabili di ricettazione
aggravata.
Catania
– Bicocca, treno investe e uccide cavallo, Polfer denuncia
proprietario: disastro colposo ferroviario e maltrattamento animali.
La denuncia è scattata per il catanese già noto A.S.G., 30enne.
Gli uomini della Polizia Ferroviaria di Catania, lo scorso 18 febbraio,
sono intervenuti lungo la tratta tra Bicocca e Catania dove il
macchinista del treno 8674 non ha potuto evitare di investire e uccidere
un cavallo che si trovava, immobile, sui binari. lo scontro avrebbe
potuto causare il deragliamento del treno e messo a repentaglio
l’incolumità dei passeggeri. Le pessime condizioni atmosferiche che in
quel momento incombevano sulla città hanno reso difficili le condizioni
d’intervento degli agenti della Sezione Polfer Centrale. I tutori
dell’ordine erano accorsi immediatamente per accertare le cause
dell’incidente e verificare che non vi fossero ulteriori pericoli. La
Polfer, poco distante dal luogo dell’impatto, ha trovato altri cavalli
che stavano vagando sotto la pioggia battente, in apparente stato di
abbandono, col serio pericolo che potessero invadere le rotaie e causare
ulteriori rischi per la sicurezza dei trasporti ferroviari. I
poliziotti, con l’ausilio del Reparto di Polizia a Cavallo e di un
veterinario che ne controllasse le condizioni di salute, si sono
adoperati per ricoverare gli equini in un luogo sicuro per poi
rintracciarne il proprietario. Una breve indagine, infatti, ha permesso
di scoprire che gli animali, compreso quello investito nell’incidente
ferroviario, appartenevano al già noto A.S.G., 30enne il quale è stato
denunciato per disastro colposo ferroviario e maltrattamento di animali.
Catania
– San Cristoforo, guida senza patente, all’alt carabinieri fugge:
inseguito e bloccato investe auto CC. Carabinieri del Nucleo
Radiomobile del Comando Provinciale di Catania stanotte, hanno
arrestato, in flagranza,
Giuseppe BONGIORNO 20enne, del posto, per resistenza a pubblico
ufficiale, danneggiamento e guida senza patente. L’equipaggio della
gazzella, durante un posto di controllo in via De Lorenzo, ha imposto
l’alt ad una Fiat 600 condotta dal soggetto che, essendo sprovvisto di
patente di guida e di copertura assicurativa, è fuggito. Il guidatore è
stato inseguito nel quartiere di San Cristoforo finendo la corsa contro
il muro perimetrale di una abitazione privata. Il reo, nell’estremo
tentativo di evitare l’arresto, ha innestato la retromarcia tamponando
l’autoradio dei CC che nel frattempo gli aveva precluso ogni possibilità
di fuga. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza
Lanza.
Santa
Venerina CT
- Viola obblighi assistenza familiare: 52enne ai domiciliari.
I carabinieri hanno dato esecuzione all’Ordinanza per espiazione pena
detentiva in regime di detenzione “domiciliare”. I militari della
Stazione di Santa Venerina hanno arrestato un 52enne, di Riposto, su
ordine di esecuzione per espiazione pena detentiva emesso dalla Procura
della Repubblica del Tribunale di Catania. il soggetto dovrà espiare la
pena residua di 2 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di
aver violato gli obblighi di assistenza familiare, reato commesso dal
2007 al 2010 a Santa Venerina. L’arrestato è stato posto ai domiciliari,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco CT
- Ruba abbigliamento in commerciale, bloccata ed
arrestata. I Carabinieri della tenenza di Misterbianco
hanno arrestato una 31enne, di Belpasso, per furto
aggravato. Una gazzella dell’Arma ieri sera, su
segnalazione del personale della vigilanza, è intervenuta al
centro commerciale “Centro Sicilia” bloccando la donna
mentre cercava di allontanarsi con dei capi di
abbigliamento, per un valore di 170 €, rubati poco prima in
un negozio, avendone manomesso i sistemi di antitaccheggio.
La refurtiva è stata restituita al responsabile aziendale.
Mascalucia CT
- Alticcio
sfascia auto in sosta.
Alcuni cittadini impauriti, al 112, hanno chiesto l’intervento di una
gazzella del radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania in Via
Etnea a Mascalucia (CT), dove un 44enne, del posto, dopo avere bevuto
alcolici in eccesso, ha cominciato a danneggiare le auto in sosta. I
Carabinieri, giunti sul posto, per bloccare ed arrestare hanno dovuto
ingaggiare un violento corpo a corpo. L’energumeno, visitato
dal personale medico dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, è stato
riscontrato affetto da: “Stato di agitazione in paziente in stato di
ebbrezza alcolica” e sottoposto a visita psichiatrica. L’arrestato,
dopo la refertazione sanitaria, è stato rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza con l’accusa di lesioni personali, resistenza a
pubblico ufficiale e danneggiamento.
Catania– 2 ai domiciliari a Librino per doga. Agenti della
Polizia di Stato hanno arrestato ai domiciliari i già noti catanesi
Giuseppe CHIESA 35enne ed Antonio CRISAFULLI 24enne entrambi
per detenzione ai fini di spaccio di marijuana. una pattuglia su moto
delle volanti dell’U.P.G.S.P. transitando sotto gli edifici popolari del
viale Grimaldi n.10 di Librino, dove è presente una piazza di spaccio
chiamata “Fossa dei Leoni”, ha notato un giovane che indossava un
giubbotto particolarmente rigonfio nella parte anteriore. Il giovane
non appena ha scorto la pattuglia, ha accelerato il passo in direzione
del condominio sovrastante, come se volesse sottrarsi ad un eventuale
controllo. I tutori dell’ordine, insospettiti hanno deciso di bloccare
il sospetto. Il ragazzo, intuite le intenzioni degli agenti è scappato
dentro il condominio, facendo perdere le tracce in una delle
innumerevoli abitazioni che lo compongono. Il maldestro, durante la fuga
si era liberato di 2 buste di plastica che gli agenti hanno recuperato,
accertandone il contenuto consistente in ben 200 “stecchette” di
marijuana, poi quantificate in grammi 300 complessivi. Gli agenti si
sono accorti che poco distante vi era un altro individuo il quale,
notata la scena, con passo spedito cercava di allontanarsi. I
poliziotti, questa volta, più rapidi sono riusciti a bloccare, il
personaggio prima che anch’egli fuggisse, identificandolo per CHIESA. I
tutori dell’ordine perquisito, il giubbotto hanno rinvenuto 1 busta di
plastica contenente n.87 stecchette di marijuana, confezionate alla
stessa maniera delle altre, poi quantificate in 130 grammi complessivi
nonché in una tasca dei pantaloni, 750€ in biglietti di piccolo taglio,
provento dell’attività di spaccio. CHIESA, con a carico precedenti
specifici in materia di stupefacenti, è stato pertanto tratto in
arresto. Lo spacciatore riuscito a dileguarsi poco prima, durante la
fuga aveva perso le chiavi di casa, rinvenute dagli agenti a terra,
nell’androne condominiale. Con l’ausilio di altro personale delle
volanti giunto a supporto, gli operatori con grande meticolosa
accortezza hanno verificato piano per piano, porta per porta, a quale
abitazione corrispondessero le chiavi, avendovi con tutta probabilità
trovato rifugio lo spacciatore. I poliziotti, dopo vari tentativi, al 5^
piano del palazzo hanno accertato che le chiavi aprivano la porta di
un’abitazione, al cui interno vi era CRISAFULLI, anch’egli con a carico
precedenti specifici, subito riconosciuto dagli agenti come lo
spacciatore dileguatosi e che veniva pertanto anch’egli tratto in
arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di turno, entrambi
venivano posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per
direttissima.
Camporotondo etneo CT – Picchia moglie che vuole separarsi,
1 ai domiciliari. La vittima ha chiamato il 112 dicendo: “Aiutatemi mio
marito mi ha picchiata, sono riuscita a chiudermi nella camera da
letto”. L’ennesimo episodio di violenza contro una donna “colpevole”
di aver espresso liberamente la volontà di separarsi dal marito. Il
soggetto, in virtù della decisione della donna, stanotte, al culmine di
una lite, ha iniziato a picchiare la vittima costringendola a trovare
rifugio nella camera da letto da dove, tramite un telefonino, ha chiesto
aiuto al 112. Luogo dell’aggressione un appartamento di Camporotondo
Etneo, dove i Carabinieri del radiomobile di Gravina di Catania e della
locale Stazione sono immediatamente intervenuti ammanettando il 47enne
e liberando la vittima, 43enne, che trasportata all’Ospedale Garibaldi
Centro è stata riscontrata affetta da: “Contusione del braccio
superiore, trauma braccio - mano e avambraccio destro” guaribili in una
decina di giorni.’arrestato è stato relegato ai domiciliari, in un’altra
abitazione, in attesa del giudizio per direttissima.
Viagrande CT-
Sorvegliato viola l’obbligo di soggiorno: ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Viagrande (CT), ieri
pomeriggio, in Via Cava, durante un posto di controllo,
hanno fermato Salvatore FINOCCHIARO
31enne, già noto, di Catania, già sottoposto alla
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di
Catania, a bordo di un’ auto condotta da un secondo
personaggio già noto catanese. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
Giarre
CT- Carcere per furto aggravato e guida
senza patente.
L’arrestato
Marco MIRAGLIA 20enne, di Giarre (CT) è stato rinchiuso nel carcere
di Catania Bicocca. Il soggetto, nel 2012, ancora minorenne, si era
reso responsabile dei reati di furto aggravato e guida senza patente,
commessi tra Giarre (CT) e Riposto(CT). I giudici del Tribunale dei
Minorenni di Catania, dopo averlo condannato a 5 mesi e 10 giorni di
reclusione, ne hanno ordinato l’arresto puntualmente eseguito ieri
pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Macchia di Giarre.
Catania
– Rapina connazionale dell’est, 1 in manette. Agenti della
Polizia di Stato nel pomeriggio hanno arrestato Ion BADESCU
36enne perché responsabile del reato di concorso in rapina. Un
funzionario della Polizia di Stato in servizio presso la Polizia di
Frontiera, alle ore 14.00, libero dal servizio, ha notato in piazza
Della Repubblica uno di etnia esteuropea col giubbotto strappato ed in
evidente stato di agitazione. Il poliziotto, dopo avere raggiunto il
personaggio ed essersi qualificato, alla richiesta di cosa fosse
accaduto, si è sentito rispondere che poco prima, non appena uscito
dalla mensa della Caritas, era stato avvicinato da due stranieri, suoi
connazionali, che l’avevano bloccato e malmenato e rapinato il telefono
cellulare. Uno degli autori della rapina, in quel frangente, passava
per la piazza e veniva riconosciuto dalla vittima che lo indicava al
poliziotto. Il soggetto è stato raggiunto e bloccato prontamente. Il
romeno interrogato in ordine ai fatti contestati, dapprima ha negato
ogni addebito, poi, messo alle strette, ha ammesso le sue
responsabilità, aggiungendo di aver lasciato il cellulare trafugato
sotto carica presso la biglietteria di una ditta di autobus di linea
ubicata poco distante. Il telefonino, è stato recuperato con l’ausilio
delle volanti intervenute, e restituito alla vittima, mentre per il
rapinatore, identificato per BADESCU, è scattato l’arresto per il
reato di rapina in concorso con persona da identificare e, su
disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso il
carcere di Piazza Lanza.
Catania
– Spaccio a Picanello, 3 presi. Agenti della Polizia di Stato
hanno arrestato il catanese Matteo MANNINO 20enne con i già
noti catanesi Giuseppe MANNINO 26enne, in atto avvisato orale ed
Angelo RINALDI 24enne, perché responsabili in concorso di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Agenti delle
volanti, alle ore 17.20 circa, venivano inviati in via Giuseppe Martucci
in ausilio a colleghi dello stesso ufficio. I poliziotti, liberi dal
servizio, transitando in auto per l’incrocio di via Faraci con via
Martucci, nel rione Picanello, avevano notato un giovane, la classica
vedetta, in gergo “ù talìa strade”, urlare a squarciagola per mettere
sul chi va là due complici che, poco distante, spacciavano stecchette di
marijuana ad occasionali acquirenti, prelevate da una busta tenuta in
mano da uno dei due. I poliziotti ad un secondo passaggio per il
crocevia, hanno bloccato i tre “pusher”, rimasti sorpresi dalla celerità
dell’intervento, e recuperato la busta che risultava contenere 89
stecchette di marijuana, poi quantificata in complessivi 140 g. circa
nonché 90€ in biglietti di piccolo taglio, che uno degli spacciatori
teneva avvolti nella carta stagnola in tasca. Gli arrestati su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati posti in camera di
sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.
Catania – Evasione dai
domiciliari. Agenti del Commissariato San Cristoforo, nel tardo
pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto il già noto Sebastiano LO
GIUDICE 22enne per il reato di evasione dagli arresti domiciliari,
avendolo trovato assente più volte dalla sua abitazione dove si trovava
ristretto. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l'arresto d'iniziativa
degli agenti, disponendo per la mattinata il giudizio con rito
direttissimo.
Caltagirone
– Furto, 2 presi in azione.
Agenti
della Polizia di Stato hanno arrestato, in flagranza di reato, il già noto niscemese Vincenzo BLANCO 37enne e
il già noto
gelese Antonio FRAZZETTO ESPOSITO FERRARA 21enne, ritenuti
responsabili, in concorso, di furto aggravato in abitazione. BLANCO ha
avuto contestato anche il reato di ricettazione e violazione della
misura di prevenzione perché sottoposto alla sorveglianza speciale di
P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Agenti
del Commissariato di P.S. di Caltagirone, alle ore 18,30, erano venuti a
conoscenza di un probabile furto in appartamento in atto presso una via
di quel centro. I Poliziotti appresa la notizia si erano recati sul
posto; e giunti hanno constatato la presenza di due individui che
facevano ingresso su un’autovettura. BLANCO e FRAZZETTO immediatamente
bloccati ed identificati, venivano sottoposti a perquisizione
personale. BLANCO aveva la somma di euro 400, 1 portafoglio contenente
150 euro, documenti di identità e titoli bancari di altro soggetto,
FRAZZETTO aveva 1 paio di guanti in lattice di colore azzurro e 1
banconota da euro 50. Ambedue a seguito delle richieste degli agenti
circa la provenienza delle cose rinvenute, hanno riferito di essere gli
autori di un furto consumato in un’abitazione. I Poliziotti nel corso
delle perquisizioni personali estese al veicolo usato per commettere i
reati hanno sequestrato attrezzi atti allo scasso, e presso
l’abitazione di residenza del BLANCO, hanno rinvenuto diversi oggetti in
oro e vario denaro contante, di probabile provenienza furtiva, oggetti
in gran parte occultati in alcuni barattoli posti nello sportello del
vano cucina. I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati
tradotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria
Catania - Scontro a fuoco tra agenti e 4 rapinatori: 1 morto,
grave 17enne. Un commando di rapinatori, composto
probabilmente da quattro uomini, intorno alle 23.00 di
ieri, lungo la Tangenziale Ovest, aveva tentato una
cruenta rapina alla tabaccheria di un distributore di
carburanti. I malviventi, però, si sono scontrati con
una pattuglia della Polizia di Stato intervenuta sul
posto. un violento scontro a fuoco, è scaturito tra
agenti e rapinatori, a seguito del quale due rapinatori
sono rimasti feriti in modo grave: il primo,
Francesco D’ARRIGO è deceduto poco dopo il ricovero
presso l’Ospedale Vittorio Emanuele, il secondo, un
minore, si trova attualmente ricoverato presso il
Policlinico Universitario per una ferita alla testa. Un
terzo rapinatore è stato bloccato ed arrestato, si
tratta del già noto Samuele CONSOLI 20emme, il
quale avrebbe dovuto trovarsi nella propria abitazione
perché sottoposto alla misura cautelare degli arresti
domiciliari per reati contro il patrimonio. Gli
investigatori ritengono che il gruppo di rapinatori, non
fosse certamente nuovo a simili imprese, anzi, il
sospetto è che si fossero resi responsabili di un’altra
rapina perpetrata poco prima dell’incursione nel
distributore. Le indagini, coordinate dalla Procura
della Repubblica di Catania, continuano per identificare
eventuali ulteriori responsabili dell’assalto.
Catania
– Sparò a “Francu u sceriffu” : arrestato Pantellaro.
Polizia, nella tarda serata di ieri, su delega della Procura
della Repubblica di Catania, ha tratto in arresto:
Giovanni PANTELLARO 50enne già noto, in esecuzione di
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 19
gennaio 2015 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, in
quanto ritenuto responsabile dei reati di lesioni
gravissime, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Il
fermo è scaturito dagli esiti di indagini tecniche condotte
dalla Squadra Mobile a seguito del ferimento di Francesco
Ragusa 45enne, già noto catanese inteso “Francu ‘u
sceriffu” (condannato per associazione per delinquere di
stampo mafioso in quanto ritenuto affiliato alla cosca dei
Cursoti Milanesi) - il quale nella tarda mattinata del 9
marzo 2013 era stato attinto da colpi d’arma da fuoco. La
vittima era stata trasportata presso il locale Ospedale
Vittorio Emanuele dove i sanitari di turno diagnosticavano
una frattura scomposta del femore giudicata guaribile con
prognosi iniziale di 40giorni. Le investigazioni, e gli
esiti d’accertamenti tecnico-scientifici, hanno consentito
di acquisire univoci e concordanti elementi di
responsabilità a carico di PANTELLARO. Le dichiarazioni
iniziali della vittima, erano che fosse stato ferito da
ignoti killer, giunti a bordo di moto i quali l’avevano
affiancato in via Plebiscito attingendolo alla gamba.
L’opera investigativa degli uomini della Sezione “Reati
contro la Persona”, ed attività tecniche, hanno permesso
di acclarare che la sparatoria era in realtà avvenuta nel
corso di un incontro chiarificatore accaduto presso
un’agenzia di disbrigo pratiche ubicata nella stessa via
Plebiscito, dove PANTELLARO, si era recato all’incontro
armato, ed aveva sparato a Francesco Ragusa, “reo” di avere
divulgato notizie strettamente personali di un proprio
congiunto, che ne che avrebbero offeso la reputazione. I
tutori dell’ordine hanno repertato e sequestrato materiale
con presenza di tracce ematiche. PANTELLARO espletate le
formalità di rito, è stato associato presso la locale casa
circondariale di “piazza Lanza”.
Mineo
CT –
Aggrediti 2 carabinieri al CARA Mineo in distribuzione schede
telefoniche. La baruffa sarebbe scoppiata per futili motivi durante
la distribuzione delle schede telefoniche elargite agli ospiti per
contattare le famiglie, ed ha avuto incresciosi risvolti per 2
carabinieri. Un Ufficiale ed un Carabiniere scelto, intervenuti per
sedare gli animi, sono stati improvvisamente aggrediti dal nigeriano,
riportando lesioni che li hanno costretti a riparare presso il Pronto
Soccorso calatino. L’esagitato è stato subito bloccato ed arrestato da
altro personale dell’Arma, frattanto intervenuto. Il soggetto dovrà
rispondere della sua violenza alla legge e presso l’Ufficio Immigrazione
della Questura di Catania, sono già in corso gli adempimenti per la sua
immediata espulsione dal territorio dello Stato.
Gravina di Catania CT – Studentesse taccheggiatrici
approfittano dei “saldi” per rifarsi guardaroba gratis. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania
hanno arrestato, in flagranza, 2 giovani studentesse di Nicolosi, appena
20enni, per furto aggravato in concorso.Lo
spirito di collaborazione tra il personale di sicurezza, stanziale nei
centri commerciali della provincia etnea, ed i Carabinieri, ieri sera
ha dato frutto nel centro commerciale “KATANE’”, di Via Quasimodo, dove
sono state beccate le giovani taccheggiatrici mentre si allontanavano
dal negozio “H&M”, con le borse zeppe di capi d’abbigliamento ed
accessori. La merce, del valore di circa 200€, era stata predata dagli
stand del negozio dopo averne rimosso il dispositivo antitaccheggio. La
refurtiva è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale.
Il magistrato dopo averne convalidato l’arresto ha disposto la
liberazione delle due ragazze.
Catania
– CC contrastano microcriminalità, presi
pusher e ladro. I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante,
nell’ambito dei servizi programmati dal Comando Provinciale per evitare
il diffondersi degli episodi di microcriminalità, nel corso della
nottata, hanno arrestato, in via Santa Maria dell’Aiuto, il catanese Letterio
Santo PITARA'
26enne, poiché in casa occultava una ventina di grammi di cocaina e
marijuana, già suddivisa in dosi, pronte per la vendita al minuto,
nonché 600 euro circa in contanti, somma ritenuta provento
dell’attività di spaccio. I Carabinieri hanno denunciato, un 19enne,
di Catania, con precedenti specifici, beccato in Via Antonino di San
Giuliano a bordo di uno scooter, Honda SH 125, rubato il 21 gennaio
scorso nel capoluogo etneo. Il mezzo è stato restituito al proprietario,
la droga e il denaro sequestrati mentre l’arrestato è stato relegato ai
domiciliari in attesa della direttissima.
Catania
- San
Cristoforo: casa e spaccio. Erba venduta in via Toledo rifornendosi
nella sua abitazione.I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno
arrestato, in flagranza, Albino SANGIORGI 60enne, del luogo, per
spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il personaggio,
domiciliato in zona, faceva la spola tra la sua abitazione e via Toledo,
dove vendeva le dosi di marijuana. L’espediente è stato notato dai militari
in borghese che, consecutivamente, l’hanno fermato e sottoposto a
perquisizione personale e domiciliare, rinvenendo e sequestrando: 70 dosi
di marijuana, per un peso complessivo di 100 grammi, nonché una trentina di
euro in banconote di piccolo taglio. I cancelli del carcere di Catania
Piazza Lanza si sono aperti per l’esperto pusher.
Belpasso CT
– 2 rapinatori in manette. I fratelli avevano assaltato il Credito
Siciliano a Santa Maria La Stella. I Carabinieri della Stazione di
Aci Sant’Antonio (CT), hanno assicurato alla giustizia
i
congiunti Agatino Davide SCIUTO, 35ennee Francesco Mirko
SCIUTO, 23enne, già detenuto per altra causa, entrambi di Belpasso
(CT), in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP
del Tribunale di Catania. I due, nel primo pomeriggio del 22 dicembre
scorso, a volto scoperto avevano fatto irruzione nel Credito Siciliano, ag.
di Santa Maria La Stella, frazione di Aci S. Antonio (CT), minacciando il
direttore di aprire la cassaforte a tempo. L’attivazione dell’allarme,
collegato, con la centrale operativa dei CC, aveva spinto i due a desistere
dal crimine ed a fuggire a bordo di una Fiat Uno, ritrovata successivamente
in zona. Gli investigatori, attraverso le testimonianze acquisite e
l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso, sono
riusciti ad identificare gli autori della tentata rapina, fornendo al
magistrato inquirente un quadro probatorio particolareggiato (vedi anche le
scarpe sequestrate in casa di uno dei rapinatori, riconoscibili nel video),
da indurlo a richiederne il provvedimento cautelare peraltro condiviso dal
GIP che ne ha disposto l’arresto. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere
di Catania Piazza Lanza.
Fiumefreddo di Sicilia CT
- CC presi 2 pusher eroina. I Carabinieri della Stazione di
Fiumefreddo di Sicilia hanno ammanettato
Valerio
Giuseppe RAGONESI, 50enne, e Sebastiano Antonino LEOTTA, 49enne,
entrambi del luogo, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari di sera hanno proceduto ad una perquisizione personale e
domiciliare nell’abitazione dei 2 rinvenendo 3 dosi di eroina, 2 bilancini
di precisione, la somma contante di 50 euro, ritenuta parziale provento
dell’attività di spaccio, e vario materiale utilizzato per il
confezionamento dello stupefacente. La droga, il denaro, i 2 bilancini ed il
materiale per il confezionamento sono stati sequestrati. Gli arrestati, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati trattenuti camera nelle
camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito
direttissimo.
Giarre CT
- CC 9 denunciati. I Carabinieri della Compagnia
di Giarre nel corso di un servizio coordinato
finalizzato al contrasto dei reati contro persona ed il
patrimonio hanno denunciato 9 persone. 1 denunciato per
furto di energia elettrica. I militari coadiuvati da
personale tecnico dell’Enel hanno accertato che un
56enne di Mascali aveva effettuato nella propria
abitazione un allaccio abusivo del proprio contatore
alla rete elettrica pubblica; 3 denunciati per
sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a
sequestro, poiché violavano gli obblighi connessi alla
custodia dei propri mezzi già sottoposti a sequestro
amministrativo; 5 denunciate per guida senza patente,
poiché sorpresi alla guida dei rispettivi mezzi privi
patente di guida perché mai conseguita o revocata. I
Carabinieri nell’ambito del servizio hanno controllato
61 persone, 28 veicoli ed elevate 14 sanzioni al C.d.S.
per valore complessivo di 4.300 euro.
Mascalucia CT
- Furto, CC 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Tenenza di
Mascalucia hanno arrestato ai domiciliari Maurizio PUGLISI
48enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà scontare la pena
residua di 11 mesi e 12 giorni di reclusione perché riconosciuto quale
autore di un furto aggravato, commesso a Mascalucia nel marzo 2013.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai
domiciliari.
Paternò CT - Sorvegliato guida auto senza patente,
CC preso. I Carabinieri della Nucleo Radiomobile della Compagnia di
Paternò hanno arrestato, in flagranza,
Orazio FARINA, 41enne del posto, per la violazione degli obblighi
imposti dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e la guida
senza patente. L’equipaggio di una gazzella, intorno all’una di
stanotte, in via Scala Vecchia, nel corso di un posto di controllo, ha
imposto l’alt all’autovettura condotta dal soggetto che, essendo
sottoposto alla misura preventiva, era sprovvisto di patente poiché
contestualmente revocatagli al momento dell’irrogazione del
provvedimento. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza
Lanza.
Misterbianco CT
- 3 tentano furto abbigliamento in capannone, CC presi: 1 è una donna.
I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato un 45enne ed
un 25enne, entrambi catanesi, ed una 22enne, originaria della Romania,
per tentato furto aggravato in concorso. Una Gazzella dell’Arma, di
notte, durante un servizio di controllo del territorio atto a prevenire
e reprimere reati predatori in genere, ha sorpreso i soggetti in via
Aldo Moro mentre con delle chiavi adulterine stavano forzando la porta
d’ingresso di un capannone. L’esercizio commerciale vende capi di
abbigliamento, i soggetti avrebbero avuto lo scopo di rubare più merce
possibile. Gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza
dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco CT - Viola detenzione domiciliare,
ammanettato. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno
arrestato, in flagranza di reato, il catanese
Domenico SANFILIPPO 23enne, per
evasione. Il soggetto, ieri pomeriggio, in barba agli obblighi imposti
dalla reclusione domiciliare è stato beccato da una pattuglia dell’Arma a
bighellonare in via Pilata. L’arrestato è stato trattenuto in camera di
sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.
Acireale –
1 pusher preso in azione. Poliziotti del Commissariato di P.S.
del Commissariato di Acireale hanno arrestato Emanuele CUBEDA
34enne, già noto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di
marijuana. CUBEDA, negli ultimi tempi era stato notato ripetutamente nel
territorio della frazione di Aci Platani in atteggiamento sospetto; fra
l’altro, nei giorni precedenti era stato controllato da una Volante del
Commissariato, essendo stato trovato in possesso di 1 dose di marijuana
confezionata e sigillata: per questo era stato indagato in stato di
libertà per detenzione di stupefacente a fini di spaccio. Gli agenti
del Commissariato, dopo una serie di generici servizi di osservazione,
hanno organizzato un vero e proprio appostamento, durante il quale hanno
avuto modo di notare che Cubeda, dopo essersi guardato attorno con fare
circospetto, aveva lasciato 2 grossi involucri sotto le macchine in
sosta per poi posizionarsi in attesa ad una distanza di circa venti
metri. Il modus operandi del Cubeda appariva quindi chiaro il soggetto,
al fine di eludere eventuali controlli di polizia, escogitava questo
sistema di spaccio, consegnando ad ogni assuntore una singola dose, dopo
averla prelevata da una busta, precedentemente occultata. Gli agentia quel punto sono intervenuti ed hanno bloccato Cubeda. I tutori
dell’ordine nei due involucri lasciati sotto le auto hanno rinvenuto 20
“stecche” di “marijuana, per un totale complessivo di circa 70 grammi.La perquisizione, effettuata successivamente nell’abitazione del
soggetto, ha permesso ad agenti di rinvenire e sequestrare oggetti
utilizzati per il confezionamento dello stupefacente e, in particolare,
un bilancino di precisione e diversi ritagli di carta argentata, oltre
ad altre dosi della medesima sostanza.CUBEDA espletate le
formalità di rito, è stato tradotto in carcere.
Catania
– CC a San Cristoforo scoprono Self service cocaina in via del
Principe. Pusher in manette. I Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza,
Benito TOSCANO, 31enne di Catania, per spaccio di sostanze
stupefacenti. Il solerte commerciante dispensava ai richiedenti, con
una mano le dosi di cocaina ritirando, con l’altra, il denaro per il
bene offerto, paragonato ad un distributore automatico di merendine e
bevande, in versione umana. Tra gli spettatori, non paganti, gli uomini
dell’Arma che, durante uno dei tanti servizi antidroga organizzati nel
cuore del popolare quartiere catanese, una delle piazze nevralgiche per
lo smercio al minuto di droga, sono riusciti a beccarlo in flagranza
con in tasca 40 dosi di cocaina (venti grammi circa) ed in cassa una
cinquantina di euro, in banconote di piccolo taglio.La droga e il denaro
sono stati sequestrati mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere
di Piazza Lanza.
Catania- Piazza Teatro Massimo: scippatore ai
domiciliari. Si tratta di
Giovanni GRIMALDI, 24enne. Il soggetto insieme ad un complice aveva
depredato una coppietta. Carabinieri del Nucleo Radiomobile stanotte,
nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Catania
nella zona del centro storico, meta notturna di tanti giovani catanesi,
hanno arrestato ai domiciliari in flagranza, Giovanni GRIMALDI, per
furto aggravato in concorso. Il giovinastro, insieme ad un complice, a
bordo di un Piaggio Beverly ha avvistato una coppietta che passeggiava
nei pressi di Piazza Teatro Massimo. Gli avvoltoi, in un attimo di
distrazione della ragazza, sono riusciti ad avventarsi sulla preda
scippandogli dalle mani la borsetta. L’equipaggio di una gazzella
dell’Arma, preposto al controllo della zona, richiamato dalle grida
d’aiuto della vittima, si è posto all’inseguimento della moto riuscendo,
poco dopo, a bloccarla ed arrestare uno dei malviventi mentre l’altro è
riuscito a dileguarsi. La borsa, recuperata, è stata restituita alla
vittima mentre l’arrestato è stato posto ai domiciliari.
Adrano CT
- Evaso da comunità, acciuffato da CC. Carabinieri della locale
Stazione di mattina, hanno arrestato, in flagranza, il 30enne,
catanese, Luigi COSTA,
per evasione. Il soggetto, eludendo la sorveglianza, era scappato dalla
comunità J. F. Kennedy di Contrada VITURO, dov’era
relegato ai domiciliari. L’Arma di Adrano, dopo aver ricevuto la
segnalazione dell’avvenuta evasione, ha organizzato le ricerche che,
dopo qualche ora, hanno permesso la cattura dell’evaso. L’individuo è
stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito per
direttissima.
Paternò CT - Evade dai domiciliari, CC preso. I
Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno
arrestato Francesco MUSARRA
41enne, per evasione. Il soggetto, benché sottoposto agli arresti
domiciliari, ieri mattina è stato individuato e bloccato da una gazzella
dell’Arma, durante un specifico servizio, mentre si trovava sulla
pubblica via in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era
soggetto.L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo.
Catania – Furto su auto, 1 in manette.
Uomini dell’U.P.G.S.P. hanno bloccato il già noto catanese
Maurizio ALI’ 31enne per il tentato furto aggravato. ALÌ dopo aver
infranto il deflettore posteriore di un’auto parcheggiata in via
Anzalone, si era introdotto nel veicolo tentando di asportare con un
cacciavite l’impianto autoradio. Il tempestivo intervento della Volante
riuscita a scongiurare il furto ha permesso di assicurare il malvivente
alla giustizia. ALÌ bloccato e tratto in arresto è stato condotto presso
la casa circondariale “Piazza Lanza” di Catania in attesa della
direttissima.
Catania– 2
presi a rubare in reparto Talassemia al Garibaldi.
Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P., ieri sera hanno ammanettato, per
il reato di concorso in tentato furto aggravato, Carmelo BONACCORSO
18enne, e Salvatore ACCARDI 35enne
entrambi
già noti. I poliziotti,
di una volante alle ore 19.30 circa sono stati inviati preso il reparto di
Talassemia dell’ospedale “Garibaldi Centro”, in quanto su linea 113 il
personale di un istituto di vigilanza privata, denominato “A.N.C.R.”, aveva
segnalato di aver bloccato 2 individui intenti a rubare nell’Ospedale. I
maldestri, avevano già forzato sia la porta d’accesso del reparto che
quella di uno degli uffici al cui interno si trovavano diversi computer. Gli
agenti della volante, giunti immediatamente sul posto, hanno preso in
consegna i due fermati che erano ancora in possesso degli arnesi atti allo
scasso. I tutori dell’ordine hanno sequestrato l’auto utilizzata dai fermati
per giungere sul posto, peraltro, priva di copertura assicurativa. I
poliziotti hanno acquisito la denuncia del personale dell’istituto di
vigilanza, impiegato sul posto: da diversi giorni, proprio quel reparto
ospedaliero era stato oggetto quotidiano di furti. BONACCORSO ed ACCARDI
sono stati arrestati e, così come disposto dal P.M. di turno: BONACCORSO è
stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, ed
ACCARDI è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, in
attesa del Giudizio per direttissima.
Ragalna CT- Truffa, associazione e traffico
stupefacenti:CC 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione
di Ragalna hanno arrestato
Giuseppe DI BELLA, 44enne, su ordine di espiazione per cumulo
pene detentive emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di
Catania. Il soggetto dovrà espiare la pena di 8 anni, 10 mesi e 20
giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di falsità in
scrittura privata, truffa ed associazione finalizzata al traffico
illecito di sostanze stupefacenti, reati commessi nel 2007 nella
provincia etnea. L’arrestato è stato associato nel carcere di Catania
Bicocca, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Biancavilla CT-
Arrestato per cumulo pene. I Carabinieri della Stazione di
Biancavilla hanno arrestato
Nicola Giuseppe COCIMANO, 44enne, di Paternò, su ordine di
carcerazione per cumulo pene emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Enna. Il soggetto dovrà espiare la pena di 1 anno, 3 mesi
e 3 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di reati contro
il patrimonio commessi nella provincia di Enna. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania – Sorvegliato ai domiciliari tenta suicidio. CC
dopo averlo soccorso gli notificano un’ordinanza per rapina. I
Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Gravina di Catania hanno
notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della
Repubblica di Catania nei confronti di
Benito Giuseppe Mario TOMASELLI, 35enne, Sorvegliato Speciale di
Pubblica Sicurezza con obbligo si soggiorno nel comune di residenza, per
rapina, tentata rapina e violazione della Sorveglianza Speciale. Il
soggetto, arrestato nella tarda serata giovedì scorso per aver violato i
vincoli della Sorveglianza Speciale e per questo posto ai domiciliari,
ieri mattina al culmine di una lite con i propri familiari ha tentato il
suicidio ingerendo diversi farmaci. I militari, su richiesta degli
stessi genitori, sono intervenuti con personale medico del 118
soccorrendo il malcapitato che è stato trasportato e ricoverato presso
l’Ospedale Cannizzaro dove lo stesso si è ripreso e successivamente gli
è stato notificato il provvedimento cautelare. La misura è scaturita da
un’articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri che hanno
individuato il 35enne quale autore di una rapina commessa il 25 novembre
2014 e di una tentata rapina perpetrata il 27 novembre 2014 ai danni di
due filiali bancarie dell’Istituto Monte dei Paschi di Siena a Catania.
L’arrestato, che non versa in pericolo di vita, è rimasto al momento
piantonato all’Ospedale.
Catania
–Medico esce da Garibaldi è
aggredito da ladro sua auto: preso da CC. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno posto ai
domiciliari un 50enne, catanese, per tentata rapina
impropria e resistenza a Pubblico Ufficiale. Un medico
dell’Ospedale Garibaldi, ieri pomeriggio in via Palermo,
ultimato l’orario lavorativo, si stava dirigendo verso
la sua auto Opel Meriva parcheggiata nel nosocomio
quando ha notato uno intento a forzare la portiera della
sua auto. La vittima ha telefonato subito al 112
riferendo ai Carabinieri del furto in atto, ma il ladro
nel frangente si è accorto di esser stato scoperto ed ha
aggredito il proprietario del mezzo. Una gazzella
dell’Arma, che gravitava in zona, è intervenuta
immediatamente sul posto ed ha bloccato il ladro, che
opponeva un’energica resistenza ai militari al fine di
sottrarsi all’arresto. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari
in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Aci
Catena CT-
Rapina, CC 1 arresto.I Carabinieri della Stazione di Aci
Catena hanno arrestato
Francesco DI MARTINO, 42enne, su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.L’individuo dovrà
espiare la pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione poiché riconosciuto
colpevole di una rapina aggravata, commessa ad Aci Catena il 20 novembre
2001. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Santa
Venerina CT
- CC eseguito ordine espiazione pena. I Carabinieri della
Stazione di Santa Venerina hanno arrestato ai domiciliari
AntonioFARACI, 40enne, del luogo, su ordine di esecuzione
per espiazione pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Catania. Il
soggetto dovrà espiare la pena residua, 3 mesi di reclusione per
evasione e resistenza a Pubblico Ufficiale, reati commessi il 22
dicembre 2012 a Zafferana Etnea. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Adrano CT
- Rottweiler azzanna bimba 4 anni, denunciato
proprietario. Una bambina, di appena 4 anni, ieri,
intorno alle 13:00, in Contrada Dagala di Adrano (CT),
stava giocando con altri bimbi nel cortile adiacente
l’abitazione di parenti, quando, all’improvviso, dal
cancello lasciato aperto è entrato un rottweiler.
L’animale si è diretto verso la piccola azzannandola. Il
nonno ed altri adulti fortunatamente, richiamati dalle
grida dei piccoli, sono usciti dalla casa con dei
bastoni ed hanno messo in fuga l’animale. La bambina, è
stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Cannizzaro di
Catania, dove i sanitari hanno riscontrato “ferite all’emivolto
sx ed al torace superiore da morso di cane” con una
prognosi di 15 giorni. I Carabinieri della locale
Stazione, intervenuti sul posto, hanno immediatamente
identificato il proprietario del cane, un 26enne, del
luogo, abitante a qualche centinaio di metri dal luogo
dell’aggressione, che è stato denunciato per lesioni
colpose e omessa custodia di animali.
Acireale–
Carcere per presunto “custode” pistole e refurtiva. Agenti del
Commissariato P.S. di Acireale la serata scorsa hanno arrestato
Giovanni RUSSO di anni 45, incensurato, perché responsabile del
reato di detenzione abusiva di armi, detenzione di armi clandestine e di
ricettazione di un’autovettura. Il soggetto, infatti, custodiva, in un
garage affittato senza regolare contratto, 3 pistole, delle quali 1 con
matricola abrasa, ed una vettura di provenienza furtiva. L’attività
investigativa svolta dagli agenti del Commissariato di Acireale, ha
evidenziato che alcuni soggetti gravati da precedenti penali passassero
sovente nelle vicinanze del garage. I poliziotti ieri pomeriggio hanno
proceduto ad una perquisizione nel garage, rinvenendo le armi. Gli
investigatori ritengono che RUSSO sia stato scelto per il suo stato di
incensurato, quale custode di beni illeciti o di illecita provenienza.
RUSSO, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Piedimonte Etneo CT
- Rapina in Banca Agricola Popolare di Ragusa 1 arresto. Si
tratta di
Salvatore CAVALLARO,
22 anni, di Camporotondo Etneo. Il giovane, il 23 agosto dello scorso
anno, insieme ad un complice, ed armato di taglierino, aveva rapinato
l’agenzia della BAPR sottraendo circa 7.000 euro al cassiere. Le
indagini svolte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di
Randazzo (CT), brillantemente supportate dal Reparto Investigazioni
Scientifiche di Messina, che ha eseguito la comparazione
antroposomatica tra soggetti, collocando l’individuo per le sue
caratteristiche antropometriche e somatiche sul luogo del delitto,
hanno permesso, anche attraverso le testimonianze rese dalle vittime, di
fornire al magistrato inquirente un quadro probatorio completo che,
sottoposto al vaglio del GIP del Tribunale di Catania, è stato
ampiamente recepito e riformulato sotto forma di ordinanza di custodia
cautelare in carcere per rapina aggravata in concorso. L’arrestato,
Salvatore CAVALLARO è stato raggiunto dal provvedimento cautelare nel
carcere di Ragusa dove si trova recluso per altra causa.
Aci
Sant’Antonio CT
- Simula rapina ed intasca incasso, denunciato autista. Un
autotrasportatore 47enne, di Catania, alle 16:00 alla vigilia di natale,
si era presentato dai carabinieri denunciando di aver subito una rapina,
alle ore 13:45, in via Nocilla ad Aci Sant’Antonio. 2 a bordo di una
moto, travisati ed armati di pistola, avrebbero costretto il conducente
a consegnare 759,40 euro in contanti, corrispondenti all’incasso
giornaliero. La presunta vittima, dopo aver spiegato di lavorare per
conto terzi, aggiungeva ai militari che i rapinatori, per costringerlo a
consegnare i soldi, l’avevano colpito al volto con il calcio della
pistola. Il denunciante, stranamente, non presentava traccia del colpo
ricevuto sul volto e, dopo aver patito la rapina, non aveva avvertito
alcuna forza di polizia, non si era fatto curare in presidi medici e
solo dopo appena 2 ore e 15 aveva finalmente deciso di rivolgersi ai
carabinieri. Le circostanze hanno indotto gli inquirenti, ieri
pomeriggio, a risentire a sommarie informazioni il presunto rapinato
confermando che ei punti oscuri erano combacianti con le perplessità
percepite in sede di denuncia. I carabinieri della locale Stazione, a
quel punto, non hanno potuto far altro che interrompere l’atto invitando
il camionista a nominare un legale di fiducia ed eleggere domicilio
poiché stavano procedendo a denunciarlo per simulazione di reato.
Paternò
CT-
Rumeno in carcere per dei furti in Emilia.
Si tratta di Cosmin BUTNARU
23enne, domiciliato a Paternò. I Carabinieri della locale
Stazione, collaborati dai colleghi della Compagnia d’Intervento
Operativo del battaglione “Puglia”, nel corso del servizio
straordinario di controllo del territorio, denominato “Modello
Trinacria”, hanno catturato il rumeno, Cosmin BUTNARU, in esecuzione di
una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del
Tribunale di Bologna. Il giovane è accusato di essere l’autore di alcuni
furti aggravati commessi a Bologna tra il 14 e il 15 agosto scorso.
L’arrestato è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
–
Furto 1 preso in azione, ai domiciliari.
Agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. la notte del 24 dicembre hanno
tratto in arresto ai domiciliari
Raffaele TESTA
27enne già noto per reati contro il patrimonio, per furto aggravato.
Due equipaggi di volante, alle ore 05.40 circa, a seguito di
segnalazione su linea 113, sono intervenuti in via Guglielmo Oberdan
presso uno studio legale. Gli agenti non appena giunti sul posto hanno
constatato che era stato forzato il portone d’ingresso dello stabile e
dello studio, e messe a soqquadro diverse stanze. I tutori dell’ordine,
si avvedevano altresì che da una finestra dello studio, sul cortile
condominiale, era appena fuggito un giovane, il quale veniva prontamente
bloccato dai poliziotti rimasti in strada per cingere lo stabile. Lo
stesso è stato tratto in arresto e contestualmente identificato per
Raffaele TESTA, con precedenti per reati contro il patrimonio. Il
soggetto, durante l’accenno di fuga, aveva fatto in tempo a disfarsi di
una valigetta contenente la refurtiva, che veniva recuperata e
riconsegnata al titolare dello studio legale, nonché di alcuni attrezzi
atti allo scasso. Testa è stato giudicato per direttissima e sottoposto
agli arresti domiciliari.
Catania
– Previte viola domiciliari, arrestato.
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza,
Carmelo PREVITE 55enne, di
Catania, per evasione. Il personaggio,
già condannato per associazione a delinquere di tipo
mafioso (clan Pillera-Puntina), ieri pomeriggio è stato
fermato in Via delle Calcare, a San Cristoforo, in
palese violazione degli arresti domiciliari cui era
sottoposto. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
San Giovanni La Punta CT - Arrestato per un furto aggravato.
I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta
hanno arrestato David GIARRUSSO,
37enne,
del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.
Il personaggio dovrà scontare la pena residua di 3 mesi
e 19 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole
di un furto aggravato in concorso, commesso a Catania il
25 maggio 2012. L’arrestato è stato associato nel
carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– Preso in azione durante furto: ai domiciliari. Poliziotti delle
volanti dell’U.P.G.S.P. hanno ammanettato il già noto catanese
Fabio BONSIGNORE 38enne, per furto aggravato. Gli agenti di una
volante, intorno alle ore 11.05 nel corso dell’attività di controllo del
territorio mirata a scongiurare i reati di natura predatoria,
transitando per via Renato Imbriani, hanno notato fuoriuscire dal passo
carraio di uno stabile un giovane a bordo di scooter HONDA SH 125 che,
accortosi della Polizia, ha abbandonato lo scooter e tentato
d’allontanarsi. Il maldestro è stato immediatamente bloccato. BONSIGNORE,
a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di
arnesi atti allo scasso con i quali aveva presumibilmente forzato il
blocco d’accensione del veicolo, che è stato accertato era stato
parcheggiato nello stesso stabile da parte del proprietario. La moto è
stata subito riconsegnata al legittimo proprietario, il quale ignaro
dell’insano gesto si trovava lì per lavoro. BONSIGNORE alla luce di
quanto accaduto è stato quindi dichiarato in arresto e, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima.
San Gregorio di Catania CT
- Viola Sorveglianza Speciale. Arrestato
ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di San
Gregorio di Catania hanno arrestato ai domiciliari
Giovanni RAGUSA,
43enne, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza
con obbligo di soggiorno nel comune di Valverde. Una pattuglia dell’Arma, ieri sera, durante un servizio
di controllo del territorio, ha riconosciuto è bloccato
il soggetto mentre passeggiava in Piazza Ettore Majorana
a San Gregorio di Catania, in palese violazione dei
vincoli della Sorveglianza Speciale cui era sottoposto.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato posto ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo.
Catania
– ROS e CC sequestrano beni mafia, 22 milioni€ : 26 immobili, 9
imprese, 6 disponibilità finanziarie. I beni sono riconducibili a
Giuseppe
Sandro Maria MONACO.
Gang seriale usa esplosivo per aprire casseforti
Polstrada esegue
13 misure cautelari
ultimo aggiornamento
Catania – Gang seriale usa esplosivo per aprire casseforti
Polstrada esegue
13 misure cautelari.Agenti
della Polizia di Stato della Squadra di P.G. del
Compartimento Polizia Stradale Sicilia Orientale di
Catania, coadiuvati da uomini delle Squadre di P.G.
Sezionali nella mattinata hanno proceduto a dare
esecuzione a 13 misure cautelari, 6 in
carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 relative
all’obbligo di dimora nel comune di residenza, emesse la
G.I.P. di Catania su richiesta della Procura etnea, nei
confronti di:
Custodia Cautelare in carcere:
AlfioMAUGERI 37ennenato a Catania;
MarcoMUSMECI22enne nato ad
Acireale; Orazio AlfioPAPPALARDO 27enne
nato a Catania; Giuseppe CASTORINA
35enne nato a Giarre; AndreaSAPIENZA 40enne nato a Giarre;Liborio PREVITI 33enne
nato a Catania.Custodia Cautelare degli arresti
domiciliari: SalvatorePAPPALARDO32enne nato a Catania;Salvatore
PATANE’54enne nato a Catania; GiuseppeFINOCCHIARO36ennenato a
Catania; Gaetano ZAMMATARO 27enne nato a
Catania. Misura dell’obbligo di dimora nel comune
di residenza e del divieto di allontanarsi dalla propria
abitazione dalle ore 21,00 alle ore 07,00: Gaetano
FLORIO 25enne nato ad Acireale ; Ignazio RAO
24enne nato ad Acireale; Alessandro PREVITI
23enne nato a Catania. Le misure cautelari sono
scaturite a seguito di una articolata e pressante
attività investigativa, coordinata dalla Procura di
Catania, effettuata dalla Squadra di P.G. del
Compartimento Polizia Stradale di Catania, che ha
portato a delineare una associazione per delinquere
finalizzata alle rapine ai danni di esercizi
commerciali ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività di indagine ha avuto inizio a seguito di 2
rapine consumate il 28 s settembre 2012 ed il 27
dicembre 2012 ai danni degli esercizi commerciali
all’interno delle due Aree di Servizio AGIP della
A/18 ME-CT, in territorio di Aci Sant’Antonio (CT). I
malfattori, dopo avere proceduto al sequestro degli
addetti, facevano saltare le relative “Casse
Continue”, facendole esplodere ed inserendovi
all’interno del gas acetilene attraverso una cannula
collegata ad una bombola di gas, e poi sigillando lo
sportello con poliuretano espanso e con del das. I
rapinatori nelle due occasioni si impossessarono della
somma di 62.000 € circa contenuta nelle due casse. Le
investigazioni successive consentirono di delineare un
agguerrito e pericoloso sodalizio criminale, vicino
alla famiglia mafiosa “Santapaola” operante
soprattutto nel territorio ionico - acese, dedito
costantemente alle rapine, quasi sempre con la
medesima tecnica esplosiva. L’attività criminosa in
ogni circostanza, poneva in serio pericolo l’incolumità
degli astanti, poiché l’esplosione non risultava spesso
controllata; infatti in una occasione, l’intera somma
contenuta nella cassa, circa € 43.000, 00 andava
totalmente distrutta dalle fiamme. I soggetti, anche
durante l’esecuzione delle attività criminose sono
risultati particolarmente agguerriti tanto ché, in una
occasione, uno dei componenti ha esploso un colpo di
fucile caricato a pallettoni senza, comunque, attingere
fortunatamente alcuna persona. Le indagini esperite al
fine di individuare i responsabili, consentivano di
accertare anche l’esistenza di una attività di spaccio
di sostanze stupefacenti nella quale alcuni degli
associati risultavano particolarmente attivi. Gli
inquirenti, durante l’attività hanno proceduto
all’arresto in flagranza di 6 soggetti, 3 dei quali
oggi raggiunti dalla misura cautelare, i quali si
stavano portando presso un supermercato, dotato di cassa
continua, per effettuare l’ennesima rapina. I
malfattori, nella circostanza, venivano intercettati in
una auto FIAT Fiorino, 2 nei posti anteriori e 3 dentro
il cassone, i quali, al momento, erano armati, con
pistole e fucile a canne mozze, ed incappucciati con a
seguito tutto l’occorrente per fare saltare la cassa
dell’esercizio commerciale e precisamente un
supermercato sito nel comune di Santa Venerina (CT).
L’attività ha consentito di accertare che il sodalizio
si era reso responsabile, nell’arco temporale di sei
mesi, di altre 6 rapine. La misura cautelare ad Alfio
Orazio PAPPALARDO è stata notificata presso la casa
circondariale di Enna, dove si trovava detenuto, mentre
ad Alfio MAUGERI veniva notificata presso una comunità
di recupero di Messina. Altri due soggetti, destinatari
della misura risultano attualmente irreperibili e sono
attivamente ricercati.
Caltagirone- 2 romeni rapinano anziano
in centro, in manette.
Si tratta di Ionut Sebastian LUPU 18enne e
Ionut SPIESCU 23enne di origini romene. Operazione
lampo dei Carabinieri della Compagnia di Caltagirone.
Che di mattina gli investigatori erano riusciti, nella
flagranza, ad assicurare alla giustizia i 2
personaggi. Ionut Sebastian LUPU 18enne, di origini
romene, che I maldestri intorno alle 12:00, avevano
rapinato della collana d'oro un pensionato, di 62 anni,
mentre stava passeggiando in Via Alessandro Manzoni. Il
giovane, Ionut Sebastian LUPU è stato intercettato ed
arrestato a poche centinaia di metri dal luogo del
reato, precisamente in Viale Maria Milazzo, ed era
stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone. L’acume
investigativo degli inquirenti ha permesso, anche
attraverso le immagini registrate dai sistemi di video
sorveglianza presenti nella zona, di dare un volto
all’altro criminale rintracciato di sera, intorno alla
mezzanotte, nella sua abitazione di Grammichele (CT)
dove, i militari, durante la perquisizione, hanno
rinvenuto e sequestrato, celati dentro una stufa, gli
indumenti utilizzati dal malvivente nel corso della
rapina. Ionut SPIESCU è accusato di rapina in
concorso e lesioni personali. Il giovane, sottoposto a
fermo di indiziato di delitto, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, ha raggiunto il complice nel
carcere di Contrada Noce di Caltagirone CT.
Misterbianco
–
Cocaina in caramelle, colombiano già residente in
manette.
Polizia di Stato di Catania ieri, ha effettuato 2
distinte operazioni di contrasto al fenomeno del
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti traendo in
arresto 5 persone. La Sezione “Contrasto al Crimine
Diffuso” ha tratto in arresto:
John Einer DIAZ MOSQUERA
35enne
responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti
della stessa sezione avevano appreso che un colombiano
domiciliato a Misterbianco, identificato per John Einer
DIAZ MOSQUERA, con precedenti specifici in materia di
droga, era in possesso di cocaina. Gli investigatori,
dopo opportuni accertamenti, hanno predisposto una
mirata attività culminata con una perquisizione
domiciliare. Gli agenti, ad esito dell’indagine, presso
il domicilio del soggetto, hanno rinvenuto un involucro
contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un
peso complessivo di gr.36,00 circa nonché sostanza da
taglio e due bilancini di precisione. La pervicacia
degli investigatori, non disgiunta da un formidabile
“fiuto” investigativo ha portato l’attenzione di 1 dei
poliziotti su una busta di caramelle marca “Colombina”
contenente 1 caramella che risultava successivamente
composta in parte da sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di gr 3,8. Espletate le
formalità di rito, il soggetto è stato dichiarato in
arresto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Antidroga infiltrata blocca 2 corrieri con 5,5 kg.
cocaina e 2 fornitori. La Sezione “Antidroga “ha
tratto in arresto:
Paola Vittoria CREA, 38enne, Giovanni GIORGI,
42enne già noto, Walter BUSCEMA, 22enne già
noto Andrea Giovanni BUSCEMA, 25enne,
responsabili, in concorso tra loro, del reato di
trasporto, detenzione, cessione e acquisto di sostanza
stupefacente del tipo cocaina.A seguito di
attività info-investigativa Uomini della Squadra Mobile
Sezione “Antidroga” avevano appreso che i germani
Andrea Giovanni BUSCEMA e Walter, quest’ultimo soggetto
già noto agli investigatori per reati in materia di
stupefacenti e sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari, doveva ricevere un carico di cocaina
da un soggetto calabrese della Locride, segnatamente di
Bovalino, indicato come Giovanni GIORGI, anch’egli già
noto per reati in materia di stupefacenti. Le notizie
erano che nella mattina del 26 giugno sarebbe giunto a
Catania Giovanni GIORGI che avrebbe scortato una donna,
in viaggio da sola a bordo di una Fiat croma di colore
grigio metallizzato, all’interno della quale era stato
occultato lo stupefacente. Poliziotti della Squadra
Mobile, dalle prime ore del mattino di ieri, dopo avere
effettuato preliminari accertamenti che consentivano di
appurare che GIORGI aveva nella disponibilità una
Renault Captur (intestata alla moglie), hanno
predisposto un mirato servizio di osservazione presso i
caselli dell’autostrada A/18 a San Gregorio. Gli
investigatori, dopo lunghe ore di attesa, hanno notato
un’auto Fiat Croma con a bordo una donna,
successivamente identificata per Crea Paola Vittoria.
Gli agenti hanno proceduto a bloccare la donna, seguita
a distanza da Giovanni GIORGI a bordo proprio della
Renault Captur segnalata, entrambi provenienti dalla
Calabria. La donna ha manifestato subito segni di
insofferenza: la sua eccessiva irrequietezza lasciava
ritenere che la soffiata potesse essere giusta, pertanto
i due sono stati condotti pressi gli Uffici della
Mobile. I tutori dell’ordine, a seguito di minuziosa
perquisizione, all’interno dell’autovettura condotta
dalla CREA, abilmente occultati sotto il sedile
anteriore, hanno rinvenuto i 5 panetti contenenti
sostanza stupefacente del tipo cocaina per un
peso complessivo di kg. 5,5. Il controllo
immediato dei telefoni ha dato modo di accertare come
Vittoria CREA comunicasse, durante il tragitto
Locride-Catania, tramite “WhatsApp”, con Giovanni
GIORGI che utilizzava come nome profilo “Scarface”,
il quale si sincerava della regolarità del viaggio.
GIORGI durante il controllo è stato trovato in possesso
di un ulteriore apparecchio cellulare dove erano
presenti sms intercorsi con Walter BUSCEMA,
destinatario indicato dello stupefacente che dal tenore
dei messaggi era chiaro fosse in attesa del carico. Gli
investigatori sfruttando tale elemento, hanno inviato,
dal telefono del IORGI, un messaggio verso l’utenza di
Buscema, recitante “Buon giorno 20 minuti sono da te”
che rispondeva “Ok”. Gli Agenti dell’Antidroga,
utilizzando la vettura del GIORGI, si sono recati presso
l’abitazione di Walter BUSCEMA, e giunti nei pressi
hanno inviato un ulteriore messaggio verso la sua
utenza: “Mi apri” . Walter BUSCEMA, affacciatosi
dal balcone della sua abitazione, notata l’auto del
GIORGI che evidentemente conosceva utilizzando un
telecomando, ha aperto il cancello automatico che dava
accesso ai garage. I fratelli BUSCEMA, sull’uscio di
casa sono rimasti esterrefatti poiché si sono trovati
di fronte gli Agenti dell’Antidroga che nel corso della
perquisizione domiciliare hanno rinvenuto e sequestrato
la somma di 43.000€ in contanti, che costituiva un
acconto per l’acquisto dello stupefacente. Espletate le
formalità di rito, i soggetti sono stati associati
presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania-
Revoca
domiciliari a presidente Pulvirenti e Cosentino.
Il massimo dirigente del
Calcio Catania Nino Pulvirenti e l'amministratore delegato Pablo Cosentino
su decisione del Gip Fabio Di Giacomo che ha ritenuto attenuate le esigenze
cautelari dopo le dimissioni dei due dai loro incarichi ha ottenuto la
revoca dei domiciliari. I due dirigenti hanno l'obbligo di firma 4 giorni a
settimana in un ufficio della polizia di Stato ed il divieto di espatrio, e
per questo gli sono stati ritirati i passaporti. Pulvirenti e Cosentino,
erano ai domiciliari dal 23 giugno scorso per truffa e frode sportiva.
Catania – Operazione “i treni del gol” per vertici Calcio
Catania: Pulvirenti, Cosentino e Delli ai domiciliari.
video PulvirentiLa DIGOS della Questura di Catania ha eseguito 7 Ordini
di Custodia Cautelare nei confronti dei vertici del
Calcio Catania, tra cui lo stesso presidente Antonino
Pulvirenti. Uomini della DIGOS di Catania su ordine
della locale Procura Distrettuale della Repubblica, con
l’ausilio di agenti della DIGOS delle Questure di Roma,
Chieti, e Campobasso e del Compartimento della Polizia
Postale di Catania hanno dato esecuzione alle 7
ordinanze di custodia cautelare con cui è stata disposta
la misura degli arresti domiciliari con contestuale
perquisizione anche informatica a carico delle 7 persone
ritenute responsabili di frode in competizioni
sportive e di truffe, diretti ad influire sul risultato
e ad alterare, nel campionato di calcio di serie “B” ,
il naturale esito delle partite in cui era impegnato il
Calcio Catania con la conseguente vittoria della
società. Le misure sono state adottate per Antonino
PULVIRENTI 52anni detto Nino, nato a Catania,
Presidente del ‘Calcio Catania’; Pablo Gustavo
COSENTINO, 47enne nato a Buenos Aires (Argentina),
Amministratore Delegato del ‘Calcio Catania’; Daniele
DELLI CARRI, 43enne nato a Foggia, ex Direttore
Sportivo del ‘Calcio Catania’; Giovanni Luca
IMPELLIZZERI, 43enne nato a Catania, Agente di
scommesse sportive on-line; Piero DI LUZIO, 51enne nato
a Roma, tesserato del ‘Genoa Cricket and Football Club’;
Fabrizio MILOZZI, 45enne nato a Roma già noto; Fernando
Antonio ARBOTTI 55enne alias Michele, 55enne nato a
Montecilfone (CB), Procuratore Sportivo e Agente
F.I.F.A. L’attività investigativa, coordinata dalla
Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e
condotta dalla D.I.G.O.S. di Catania, si è avvalsa anche
del supporto di servizi d’intercettazione telefonica.
Gli investigatori hanno messo in luce, per tutta la
durata delle operazioni tecniche, numerose conversazioni
particolarmente esplicative del modus operandi adottato
per alterare fraudolentemente l’esito degli incontri di
calcio del Catania validi per il campionato di ‘Serie
B’. I poliziotti hanno raccolto importanti elementi a
sostegno dell’esistenza di un’associazione per
delinquere composta dai soggetti indagati con una
struttura organizzativa stabile articolata in diversi
ruoli e compiti e finalizzata a realizzare una serie
indeterminata di delitti di frode in competizioni
sportive e di truffe diretti ad influire sul risultato e
ad alterare, nel campionato di calcio di serie B, il
naturale esito delle partite in cui era impegnato il
Calcio Catania con la conseguente vittoria di
quest’ultima società. L’origine dell’associazione per
delinquere può verosimilmente farsi risalire al mese di
marzo 2015 allorquando, in considerazione della
difficile situazione in classifica del campionato di
‘Serie B’ a seguito della sconfitta esterna con la Virtus
Entella del 21 marzo 2015, in piena zona retrocessione,
i vertici della società rappresentati dal Presidente
Antonino PULVIRENTI, dal direttore sportivo Daniele
DELLI CARRI e dall’amministratore delegato Pablo Gustavo
COSENTINO, avrebbero deciso di attivarsi e prendere
contatto con gli altri indagati per realizzare una serie
indeterminata di delitti di frode sportiva favorendo le
vittorie della squadra etnea negli incontri di calcio
che si sarebbero disputati da quel momento in poi.L’associazione,
che utilizzava un modus operandi sempre identico,
avrebbe goduto di consistenti risorse economiche e
finanziarie messe a disposizione da Gianluca
IMPELLIZZERI utilizzate per pagare i favori dei
partecipanti alle manifestazioni sportive, nonché di
risorse umane, contatti e rapporti di conoscenza vantati
dall’ARBOTTI per individuare ed avvicinare i calciatori
ritenuti disposti a offrire le loro prestazioni in
cambio di un’offerta o promessa di denaro. La DIGOS nel
corso delle conversazioni, avrebbe rilevato che gli
indagati, al fine di celare il contenuto del programma
delinquenziale, avrebbero adoperato un linguaggio
ritenuto volutamente criptico ed allusivo, svelato dagli
investigatori di Polizia Giudiziaria, utilizzando un
codice linguistico cifrato che sarebbe corrispondente
allo schema seguente: “il magistrato” = il presidente
PULVIRENTI; “l’udienza o la causa” = l’incontro di
calcio; “tariffa o parcella dell’avvocato” = prezzo per
la corruzione del calciatore; “il treno” = il
calciatore; “l’orario del treno o il binario” = il
numero di maglia del calciatore. Allo stato le partite
di ‘Serie B’ di cui gli inquirenti ritengono accertata
la combine sarebbero 5: Varese-Catania disputatasi il
2 aprile 2015 e terminata con il risultato di 0-3;
Catania–Trapani disputatasi in data 11 aprile 2015 e
terminata con il risultato di 4-1; Latina-Catania
disputatasi in data 19 aprile 2015 e terminata con il
risultato di 1-2; Catania–Ternana disputatasi in data 24
aprile 2015 e terminata con il risultato di 2-0;
Catania–Livorno disputatasi in data 2 maggio 2015 e
terminata con il risultato di 1-1. Sotto indagine è
anche la partita Catania–Avellino disputatasi in data 29
marzo 2015 e terminata con il risultato di 1-0.
Catania
- La Squadra Mobile ha arrestato ai domiciliari
Francesco Alfio TERRANOVA 52enne già noto sfuggito
alla cattura lo scorso 16 giugno nell’esecuzione
dell’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa
l’8 giugno 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei
confronti di 30 persone ritenute responsabili, a vario
titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso
(cosca Mazzei- “Carcagnusi”), associazione per
delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime,
estorsione, rapina, furto e reati in materia di armi,
aggravati dall’art.7 L.203/91. Il soggetto, ieri sera,
si è presentato spontaneamente presso gli uffici della
Mobile, dove i tutori dell’ordine hanno formalizzato
l’arresto e, quindi, l’hanno sottoposto agli arresti
domiciliari.
Catania
- La Squadra Mobile ha dato esecuzione di un ordine, di
carcerazione, eseguito nei confronti del già noto
Dario RUSSO, 42enne, destinatario di ordine di
esecuzione per la carcerazione emesso il 17.6.2015 dalla
Procura Generale della Repubblica di Catania. Il
soggetto deve espiare la pena di 2 anni, 5 mesi e 15
giorni di reclusione per il reato di furto aggravato.
Catania- 2
evasi dai “domiciliari” arrestati a Librino e San
Cristoforo.
I militari del Nucleo Radiomobile e della Compagnia di
Piazza Dante, in due distinti contesti operativi,
nell’ambito del controllo del territorio, svolto
particolarmente nei quartieri a rischio del capoluogo
etneo, ieri sera, hanno arrestato 2 personaggi, entrambi
evasi dai domiciliari. I 2 sono stati bloccati:
Vincenzo
VERGA
29enne, al viale MONCADA a Librino ed Antonio
SCALIA 32enne, in via Plebiscito a San Cristoforo,
in attesa del rito per direttissima, i personaggi sono
stati ricollocati agli arresti domiciliari.
Catania
– 30 misure cautelari per clan Mazzei, anche
commercianti invischiati nel pizzo. Su delega della
Procura Distrettuale Antimafia di Catania, la Polizia di
Stato ha in corso di esecuzione un’ordinanza applicativa
di misure cautelari nei confronti di 30 persone ritenute
responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione
per delinquere di stampo mafioso - cosca Mazzei “Carcagnusi”-,
associazione per delinquere finalizzata alla detenzione
e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, rapina e
reati in materia di armi, con l’aggravante di avere
agito avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e
di omertà tipiche della citata organizzazione mafiosa ed
al fine di agevolarla. La misura cautelare condotta
dalla Squadra Mobile di Catania riguarda la famiglia
Mazzei inserita in Cosa nostra e legata a quella
palermitana, in quanto Santo MAZZEI, suo capo bastone -
in atto detenuto in regime di cui all’art.41 bis O.P. -
divenne “uomo d’onore” su decisione del boss corleonese
Leoluca BAGARELLA. Tra i destinatari della misura
cautelare figura l’attuale reggente, Sebastiano MAZZEI,
inteso “Nucciu ‘u carcagnusu”, figlio di Santo MAZZEI,
latitante sino allo scorso 10 aprile allorquando venne
arrestato dalla Polizia di Stato in una villetta in
territorio di Ragalna (CT). Gli investigatori, nel
corso delle indagini, hanno arrestato in flagranza di
reato alcuni affiliati mentre ritiravano il “pizzo”
presso attività commerciali, sono stati sequestrati:
sostanza stupefacente ed armi da fuoco. Tra i
destinatari, figurano diversi imprenditori e
commercianti ai quali è stato contestato il reato di
concorso in estorsione attuata con modalità mafiose per
essersi rivolti ad esponenti dell’organizzazione Mazzei
per recuperare i propri crediti.
Catania - Carabinieri e ROS ammanettano latitante Rosta.
I militari del Comando Provinciale di Catania hanno
arrestato a Licata il latitante
Francesco ROSTA di Randazzo, ritenuto elemento di
spicco del clan Ragaglia di Randazzo e ricercato dal
settembre 2014.
I Carabinieri il 22 settembre 2014 eseguirono 8
ordinanze di custodia cautelare emesse dall’Ufficio del
GIP presso il Tribunale di Catania su richiesta della
Procura della Repubblica di Catania – Direzione
Distrettuale Antimafia, a carico di altrettanti soggetti
legati al clan mafiosodei “Ragaglia”,
operante a Randazzo e zone limitrofe, ai quali sono
contestati a vario titolo i reati di associazione a
delinquere di stampo mafioso, furto, estorsione, usura e
sequestro di persona; I militari appurarono si trattasse
di un’associazione armata legata alla famiglia catanese
dei “Laudani” meglio nota come dei “Mussi ‘i
ficurinia”, dedita a delitti contro la persona e il
patrimonio, tutte attività finalizzate all’arricchimento
del sodalizio, al controllo del territorio e
all’acquisizione, controllo e gestione del tessuto
economico locale. Le
indagini iniziate nell’anno 2011 e si protrassero sino
al 2013, mesi in cui i Carabinieri della Compagnia di
Randazzo hanno monitorato, con attività tecniche e di
tipo tradizionale, le mosse del sodalizio criminale e
dei suoi associati. Le risultanze investigative
confermarono in pieno la vitalità e l’operatività del
clan, articolato nella classica struttura organizzata e
verticistica il cui ruolo apicale sarebbe esercitato da
Claudio RAGAGLIA, 45enne, chiamato dagli altri sodali
“Il Direttore”, affiancato nell’attività di
direzione da Francesco ROSTA, 72enne.
Le indagini sviluppate dai carabinieri hanno permesso di
evidenziare il tentativo del gruppo criminale di
assumere il controllo del territorio, oltre che col
controllo di ogni attività illecita anche mediante
l’accurata gestione dei rapporti con altri gruppi
criminali limitrofi. La forza intimidatrice del clan,
specie in occasione del recupero delle somme concesse ad
usura, si era manifestata con particolare violenza,
tanto che, in uno degli episodi contestati, la vittima
veniva sequestrata, obbligata a salire in auto ed una
volta condotta in un casolare, legata, picchiata e
minacciata di morte con una pistola. I riscontri
investigativi, caratterizzati anche da attività tecniche
di intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno
permesso ai militari dell’arma di ricostruire
minuziosamente i ruoli ed il vissuto criminale del clan,
evidenziando anche la particolare accortezza degli
associati nell’evitare i controlli delle forze
dell’ordine.
La cattura di Francesco ROSTA, ritenuto dagli inquirenti
elemento di vertice del clan Ragaglia, articolazione
dell’organizzazione mafiosa dei Laudani operante nel
territorio di Randazzo, è stata effettuata, con
l’ausilio dei carabinieri del Raggruppamento Operativo
Speciale e del Comando Provinciale di Agrigento,
all’esito di un’attività d’indagine sviluppata dal
Nucleo Investigativo di Catania fin dal settembre del
2014 che ha consentito di localizzarlo a Licata.
Gravina CT
– 1 in carcere per droga.
I Carabinieri della Stazione di Gravina di Catania hanno
arrestato Dario MAZZARA
28enne,
del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.
Il giovane dovrà scontare la pena residua di 1 anno di
reclusione poiché riconosciuto colpevole di detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a
Catania il 26 ottobre 2012.L’arrestato è stato associato nel carcere di
Piazza Lanza, come di sposto dall’Autorità Giudiziaria.
Trecastagni
–
Droga, 1 ai domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Trecastagni collaborati dai
militari del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno
arrestato
Roberto CERAMI,
41enne, domiciliato a Pedara, per detenzione e spaccio
di sostanze stupefacenti. I militari, di mattina a
conclusione di un’articolata attività info
investigativa, hanno proceduto ad una perquisizione
nell’abitazione del soggetto rinvenendo e sequestrando,
abilmente occultati nell’armadio della camera da letto,
1 busta di cellophane contenente 3 panetti di cocaina,
per un peso complessivo di 42 grammi, 1 bilancino di
precisione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari in attesa di
essere giudicato per direttissima.
Catania - Pesca frodo fermata da uomini Capitaneria Porto.
Reparti operativi della Guardia Costiera della
Direzione Marittima di Catania, al termine di complesse
attività d’indagine e controllo del territorio, hanno
eseguito una brillante operazione finalizzata al
contrasto della pesca illegale del Tonno Rosso. I
militari della Guardia Costiera hanno sequestrato circa
5 tonnellate di tonno rosso pescato, illegalmente, da 2
motopescherecci nel tratto di mare compreso tra il porto
di Pozzillo ed il Porto di Riposto. Uomini delle
motovedette delle Capitanerie di Porto di Catania,
Riposto e Acireale hanno preso parte all’operazione, a
testimonianza del costante e continuo monitoraggio del
mare e del territorio di giurisdizione. I militari, al
termine dell’operazione, hanno provveduto a redigere
apposita notizia di reato e l’invio degli atti alla
competente Autorità Giudiziaria, elevando
contestualmente verbali amministrativi per un importo
superiore a 15.000€ e la decurtazione di 11 punti dai
titoli professionali dei Comandanti dei pescherecci. Gli
esemplari di tonno rosso sottomisura, a seguito di
controllo sanitario da parte dei veterinari dell’Asp di
competenza, che l’hanno giudicato commestibile, è stato
interamente devoluto alle associazioni caritatevoli e di
beneficienza, il restante pescato verrà battuto all’asta
per il successiva vendita.
Catania - Romeno viola arresti domiciliari, preso. Agenti
del Commissariato P.S. Centrale e del Reparto
Prevenzione Crimine “Sicilia orientale”, nell’ambito dei
servizi voluti dal Questore Dott. Marcello Cardona hanno
individuato e arrestato il romeno Niculae GAENTA
alias Nicolai GEANTA 37enne per evasione dagli
arresti domiciliari.
Il soggetto ristretto agli arresti domiciliari per furto
aggravato, durante più controlli operati nell’arco della
giornata, non veniva rintracciato presso la sua
abitazione. Il personaggio, nel primo pomeriggio a
seguito di ulteriore controllo, veniva notato nei pressi
della sua dimora e quindi accompagnato negli uffici del
Commissariato Centrale per l’espletamento delle
formalità di rito, al termine delle quali veniva
ristretto presso le camere di sicurezza in attesa della
celebrazione del processo per direttissima. I tutori
dell’ordine, sempre nell’ambito del servizio di
controllo del territorio svolto in centro, hanno
denunciato il marocchino F.A. 30enne sorpreso
alla guida senza patente. 69 persone controllate; 50
veicoli controllati; 12 controlli di persone sottoposte
agli arresti domiciliari; 18 i verbali elevati per
inosservanza del Codice della Strada; 6 i fermi e
sequestri amministrativi e 4 i documenti ritirati.
Catania – Stupefacenti, 19enne in manette. Agenti del
Commissariato Centrale ieri, hanno individuato ed arrestato
il già noto Pietro D’AMICO 19enne nato a Catania, in
ottemperanza al Provvedimento di esecuzione di pene
concorrenti, emesso dalla Procura Generale della Repubblica
di Catania. Il giovane deve espiare la pena di 4 anni e 4
mesi di reclusione, con multa di 15.000€ ed interdizione dai
Pubblici Uffici per la durata di 5 anni, per i reati di
detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
resistenza a Pubblico Ufficiale ed evasione , commessi nel
2013 e 2014.
Catania - Svaligiano auto a turisti australiani, Condor
prendono 3 con refurtiva. La Polizia di Stato ieri
mattina ha tratto in arresto
:
Fabio RACITI 40enne già noto, Federico RACITI 33enne già noto, Natale
AntonioValentino LEOTTA 30enne ritenuti
responsabili, in concorso, di furto aggravato. La
cosiddetta criminalità diffusa negli ultimi tempi ha
fatto registrare una serie di furti su auto lasciate in
sosta nella zona del centro storico. I tutori
dell’ordine hanno rilevato che in più circostanze,
specie nella zona della pescheria, della piazza F. di
Svevia, etc, ignari turisti nel riprendere l’auto hanno
avuto la sgradita sorpresa di non trovare più i propri
bagagli lasciati nel cofano. Uomini della Sezione
“Contrasto al crimine diffuso”, sulla scorta di
indicazioni operative del Signor Questore di Catania,
dopo una attenta pianificazione degli elementi
analizzati, hanno intensificato i controlli nelle zone a
rischio avendo cura di controllare anche i sistemi di
video - sorveglianza di attività commerciali al fine di
recuperare dati investigativi interessanti. L’attività
investigativa ieri mattina, ha dato i suoi frutti
quando, agenti della Sezione Contrasto al Crimine
Diffuso della Squadra Mobile, transitando per la via
Porta di Ferro, all’angolo con la via Barcaioli, hanno
notatoi due Raciti, soggetti ben conosciuti dai
“Condor”, ed un terzo amico, Natale Antonio Valentino
Leotta, nell’atto di introdursi in uno stabile proprio
in via Barcaioli, recando al seguito vistosi trolley. I
tutori dell’ordine considerando il fatto che i due
Raciti sono già noti per la commissione di furti su auto
in danno di turisti in transito hanno dato una rapida
occhiata nelle immediate vicinanze e subito individuato
un’autovettura Citroen C4 modello Picasso, con il vetro
anteriore destro rotto, parcheggiata nella Piazza
Cutelli. Gli agenti, a quel punto, non avendo più dubbi
sul fatto che i trolley fossero provento di furto, hanno
fatto irruzione nello stabile e tra il terzo ed il
quarto piano, hanno rinvenuto, sparsi sulle scale, 4
trolley aperti ed alcune buste in plastica, nonché
alcune borse contenenti effetti personali ed altro
materiale tutto riversato per terra. I poliziotti, nello
stesso tempo hanno udito trambusto provenire dalla
terrazza. Gli agenti hanno rilevato che all’interno di
un appartamento in stato di abbandono, in prossimità
della terrazza e raggiungibile solo da essa, vi erano ed
hanno sorpreso Federico e Fabio Raciti, mentre tentavano
la fuga. i maldestri sono stati prontamente bloccati
sul posto. Il terzo amico, riconosciuto come proprio
Natale Leotta, visto poco prima entrare nello stabile
insieme ai due Raciti, notati i poliziotti era fuggito
lanciandosi da uno dei balconi dell’appartamento, su di
un altro del palazzo attiguo, sfruttando la vicinanza
tra i due edifici riuscendo, dandosi momentaneamente
alla fuga. Il fuggitivo è stato ricercato con esito
negativo, sia nella sua abitazione che nelle zone dallo
stesso frequentate. I due malviventi fermati, sono stati
dichiarati in arresto perché responsabili di furto e
ricettazione, e condotti in ufficio. Il materiale
rinvenuto è stato portato negli uffici in attesa di
essere restituito ai legittimi proprietari. Altri
poliziotti hanno rintracciato 4 australiani in vacanza
in Sicilia ed in transito a Catania, i quali avevano
noleggiato la Citroen C4 per visitare la città e
l’avevano momentaneamente posteggiata proprio in Piazza
Cutelli aggirandosi a piedi nella zona del Teatro
Massimo. I derubati in ufficio, hanno visionato e
riconosciuto tutti i bagagli recuperati come
appartenenti a loro e quindi, dopo aver appurato che
nulla mancava, in sede di denuncia, il tutto veniva loro
restituito e nell’occasione mostravano gratitudine alla
Polizia di Stato. Leotta, che si era reso
momentaneamente irreperibile, lo stesso pomeriggio, si è
presentato alla polizia e dopo le contestazioni a suo
carico, è stato posto in arresto ed associato, insieme
agli altri due, presso la casa Circondariale di Piazza
Lanza e posti a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania- 201° Annuale Fondazione Arma Carabinieri.
La cerimonia per il 201° anniversario della
fondazione dell’Arma dei Carabinieri è stata celebrata il 5
giugno, alle ore 18,30, nella caserma “Vincenzo
Giustino” di Piazza Giovanni Verga, storica sede del
Comando Provinciale Carabinieri di Catania.
Il
Comandante Provinciale, Colonnello Alessandro Casarsa,
durante l’evento,
con lo
schieramento di un Reparto di formazione e con
rappresentanze delle singole specialità dell’Arma, degli
organismi di rappresentanza e dell’Associazione
Nazionale Carabinieri, alla presenza delle Autorità
cittadine, ha riassunto i numerosi risultati conseguiti dall’Arma
etnea ed ha proceduto alla consegna delle
ricompense ai militari maggiormente distintisi in
attività di servizio. La cerimonia ha avuto un momento solenne
durante la
lettura
dei messaggi del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella e dell’Ordine del Giorno del Comandante
Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del
Sette.
Catania
- Pannello decorativo inaugurato in occasione del
201° anniversario dell’Arma dei Carabinieri. La
cerimonia commemorativa del 201° anniversario della
fondazione dell’Arma si è svolta nella splendida cornice
della Caserma “Vincenzo Giustino”, sede del Comando
Provinciale dei Carabinieri di Catania. Il Colonnello
Alessandro Casarsa, Comandante Provinciale dei
Carabinieri ha ricevuto le innumerevoli Autorità
militari, civili e politiche, che hanno preso parte
alla celebrazione del 201° anniversario dell’Arma dei
Carabinieri, che prevedeva fra le altre cose
l’assegnazione di alcune ricompense, benemerenze ed
encomi ai militari dell’Arma che si sono
particolarmente distinti nell’esercizio delle proprie
funzioni. Un pannello decorativo in ceramica con
cornice in noce antico è stato posto nei locali, in
piazza Giovanni Verga e più precisamente nella sala
operativa adibita a sala stampa. L’opera è stata
realizzata dal prof. Sebastiano Aiello al cui montaggio
ha collaborato fattivamente il sig. Gaetano Rizzo,
facente parte del personale ATA del Liceo Artistico
Regionale “Raffaele Libertini” di Grammichele.
Completavano la delegazione del liceo il dirigente
scolastico, prof. Massimo S. Inzirillo e la sig. ra
Caterina Luisa Digeronimo – direttore S.G.A. Presenti
anche alla cerimonia l’onorevole Concetta Raia e il
senatore Pippo Compagnone.Il pannello (mt lineari 2,20 x
1.60) realizzato da mattonelle di cm 20x20 rivestito da
smalto ceramico cavillato è suddiviso in tre sezioni:La
prima parte è rappresentata da due fasce monocromatiche
dove vengono raffigurate nell’una la storia, vista
attraverso le civiltà che si sono succedute nel corso
dei secoli che partendo dal periodo ellenico passa per
quello romano, medievale, rinascimentale e barocco fino
all’Unità d’Italia; la seconda, considerata la vocazione
agricola del territorio siciliano, rappresenta invece
scene del mondo contadino e rurale, con tutte le sue
sfaccettature: carretto siciliano, frutti della terra,
spighe di grano, pane e cesti di frutta. ai frutti della
terra fanno da contraltare i frutti della pesca che
provengono dal mare mediterraneo. Le due fasce sono
contornate da un intreccio di foglie di acanto al cui
interno sono stati posti i simboli araldici delle otto
sezioni relative alle compagnie delle città’ che le
ospitano: Catania, Acireale, Giarre, Gravina di Catania,
Caltagirone, Paternò, Palagonia e Randazzo. Nella parte
centrale campeggia invece, l’immagine del territorio
della provincia di Catania con i suoi terreni
pianeggianti, le colline ed il mare sovrastati da quel
miracolo naturale che è il vulcano Etna. Nella parte
destra l’araldica ufficiale dell’Arma dei Carabinieri
con il solenne motto che li contraddistingue “ Nei
Secoli Fedeli”, il tutto racchiuso e contornato da una
cornice che formalmente somiglia ad un occhio
stilizzato, metafora dello sguardo scrupoloso ed
incisivo del carabiniere attento osservatore di tutto
quel territorio che comprende cielo, terra e mare.
Catania -
Villa Bellini, 1 cadavere carbonizzato.
Il corpo di un uomo è stato ritrovato, la scorsa notte,
intorno alle 2, dai vigili del fuoco. La polizia che
sta indagando non esclude che possa trattarsi di un
senza tetto. I Pompieri erano intervenuti dopo la
segnalazione di un incendio nella Villa Bellini di
Catania. Il corpo senza vita, non è stato identificato,
era all'interno di un locale tecnico accanto alla Vasca
dei cigni del Parco Bellini. La polizia, secondo la
prima ricostruzione ipotizza si tratti di un senza tetto
che aveva trovato riparo nel deposito andato in fiamme.
Catania – Guardia Costiera sequestra area demaniale marittima
occupata abusivamente. Il Nucleo Operativo Difesa
Mare della Guardia Costiera in viale Kennedy – Plaja
durante i controlli del litorale catanese effettuati
ieri, è intervenuto dove era stata occupata
abusivamente un’area di circa 120 mq., mediante il
posizionamento di recinzioni in legno, piante, vasi,
panchine e tavoli ad uso esclusivo dell’attigua attività
di ristorazione. L’area è stata immediatamente
sottoposta a sequestro dai militari della Guardia
Costiera, mentre i responsabili dell’illecito sono stati
deferiti all’autorità Giudiziaria.
Catania - Guardia Costiera sequestra ad Acitrezza solarium
abusivo. Il Nucleo Operativo Difesa Mare del Comando
di Catania nell’ambito dei normali controlli sul demanio
marittimo, che si sono intensificati con l’inizio della
stagione balneare, ieri è intervenuto nel tratto di
costa prospiciente via Livorno,146 in località
Acitrezza, dove era stato realizzato abusivamente un
solarium in legno di circa 400mq. sulla scogliera.Il solarium è stato
immediatamente sottoposto a sequestro dai militari della
Guardia Costiera, mentre i responsabili dell’illecito
sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. La Guardia
Costiera ha, inoltre, rilevato ed accertato che non
sussistevano i requisiti di sicurezza a tutela dei
bagnanti in quanto la struttura in questione era priva
delle previste certificazioni strutturali e del servizio
di assistenza ai bagnati.
Mascalucia CT–Rapina e molestie sessuali, carcere e condanna
definitiva.
I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia (CT) hanno
arrestato un 38enne, originario di Catania, in
esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania.
L’individuo, il 6 gennaio del 2013, tentò di rapinare,
molestandola anche sessualmente, una 29enne di San
Giovani La Punta (CT) che, fortunatamente, anche con
l’aiuto del fratello, riuscì a chiamare il 112. Sul
posto arrivò immediatamente l’equipaggio di una
gazzella del radiomobile della Compagnia di Gravina di
Catania che riusci a bloccare ed arrestare il
criminale. I giudici etnei, a distanza di alcuni anni
riconoscendo il soggetto colpevole di tentata rapina e
violenza sessuale, lo hanno condannato alla pena di 4
anni e 6 mesi di reclusione che sconterà nel carcere di
Catania Piazza Lanza dove i Carabinieri l’hanno
rinchiuso.
Catania
–
Stalker in azione ammanettato da agenti.
Poliziotti del Commissariato Nesima ieri mattina, hanno
arrestato il già noto Alfio Santo GIOIA 55enne
perché sorpreso nella flagranza del reato di stalking,
commesso in danno di una donna quarantenne.
Quello di ieri è l’epilogo di una storia di persecuzione
che durava da mesi. La donna, infatti, era diventata
oggetto degli atti persecutori, delle minacce e delle
ingiurie del soggetto il quale non si era fatto scrupoli
di estendere le sue “attenzioni” anche ai genitori della
vittima, colpevoli di aver cercato di difendere la
figlia dalle sue asfissianti ossessioni.
L’arrestato vanta un curriculum di tutto rispetto: già
arrestato, nel 2010, per violenza sessuale ed atti
osceni, nel 2014 era stato condannato per maltrattamenti
in famiglia. I poliziotti del Commissariato Nesima hanno
preso ogni precauzione affinchè lo stalking non si
trasformasse in qualcosa di più drammatico. GIOIA, dopo
aver messo gli occhi sulla donna, aveva iniziato con la
sua condotta fatta di appostamenti sotto casa e sul
luogo di lavoro, a cui aggiunse l’invio di numerosi sms
nei quali, a dichiarazioni di amore eterno, si
alternavano minacce ed ingiurie. La vittima era stata
costretta a farsi scortare, in ogni suo spostamento, dal
padre il soggetto le aveva reso la vita impossibile. Il
padre stesso, considerato di ostacolo alle avances , è
diventato bersaglio di minacce ed ingiurie da parte
dello GIOIA. L’intera attività persecutoria posta in
essere dallo GIOIA è stata denunciata dalla vittima al
Commissariato Nesima. Tempestiva è stata l’emanazione da
parte del Questore di Catania del Provvedimento
dell’Ammonimento, notificato all’individuo gli ultimi
giorni di maggio. GIOIA nonostante ciò, ha continuato
col suo comportamento, tanto da costringere sia la donna
che il genitore a sporgere ancora denuncia per atti
persecutori. La prontezza dei poliziotti ha consentito
all’Autorità Giudiziaria la giusta cognizione della
situazione. GIOIA, durante l’ultimo appostamento ha
indotto la vittima ad una drammatica richiesta di aiuto,
con la Volante del Commissariato pronta all’intervento.
L’individuo, è stato sorpreso dagli agenti vicino al
posto di lavoro della donna, ed accortosi dell’arrivo
dei poliziotti ha cercato di allontanarsi, ma è stato
subito bloccato e tratto in arresto. Il P.M. di turno,
informato dell’avvenuto arresto, ha poi disposto la
traduzione di GIOIA presso la Casa Circondariale di
Catania a piazza Lanza.
Catania
–Carcere per picchiatore convivente, finita in ospedale.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando
Provinciale hanno arrestato un 35enne, di Catania, già
gravato da precedenti penali, in esecuzione di una
ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal
GIP del Tribunale di Catania, per maltrattamenti in
famiglia e lesioni personali aggravate. Il Giudice, su
proposta del Pubblico Ministero, si è avvalso delle
prove raccolte dagli investigatori dell’Arma. I
Carabinieri hanno ricostruito e comprovato le
aggressioni subite dalla donna, coetanea
dell’individuo. L’ultima “azione violenta” era stata
compiuta qualche giorno addietro. La malcapitata è stata
costretta, con il volto tumefatto, a recarsi
nell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania per le
lesioni patite. I medici hanno refertato una prognosi
di 25 giorni. Il Giudice ha ritenuto opportuno emettere
un provvedimento restrittivo nei confronti del
picchiatore. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere
di Catania a piazza Lanza.
Catania– Scafista in carcere.
La Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” della
Squadra Mobile di Catania ha posto in stato di fermo di
indiziato di delitto il cittadino gambiano Lamin
KANETH 24enne, perché nel corso delle indagini, è
stato individuato quale conducente di un gommone di 20
metri circa, privo di bandiera e sigla di
identificazione, su cui viaggiavano un centinaio di
migranti che sono stati soccorsi, in acque
internazionali, da unità della Marina militare tedesca “Berlin”.
Le persone soccorse erano state successivamente
trasbordate sul pattugliatore della Guardia Costiera
italiana “Dattilo C.P. 940” giunto, alle ore 16.00 circa
di ieri, presso il Porto di Catania con 347 migranti.Espletate le formalità di rito, il fermato è
stato associato presso il carcere di Catania “Piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania - Librino, “Condor” preso 23enne, bancomat droga in
sottoscala: 138 stecche hashish. La Polizia di Stato
ha tratto in arresto: Orazio Junior PINO
23enne
già noto, perché responsabile di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana ed
hashish. Agenti della Squadra Mobile - Sezione
“Contrasto al Crimine Diffuso” erano venuti a conoscenza
che nel popoloso rione di Librino, precisamente in un
palazzo di edilizia popolare di viale Biagio Pecorino,
vi era una fiorente attività di spaccio di marijuana ed
hashish, gestita da un individuo che aveva realizzato un
ingegnoso “sistema” noto anche in ambienti criminali e
degli assuntori come “bancomat”. I poliziotti, dopo
aver effettuato un servizio mirato di osservazione,
hanno accertato che nel vano sottoscala del palazzo era
stata ricavata 1 fessura che dava all’esterno,
attraverso la quale lo spacciatore, acquisita
l’ordinazione e, previo pagamento della somma richiesta,
cedeva la sostanza stupefacente. Gli uomini dei
“Condor”, utilizzando un escamotage, erano riusciti a
guadagnare l’ingresso del palazzo e, giunti nel
sottoscala, hanno fatto irruzione in un vano, chiuso da
una porticina in ferro, all’interno del quale hanno
sorpreso Orazio Junior PINO il quale, seduto su un
banchetto retrostante il muro - caratterizzato dalla
fessura, veniva trovato in possesso di 2 buste
contenenti 79 stecche di marijuana per un peso di gr.55
circa e 138 stecche di hashish per un peso complessivo
di 124 gr. circa. Orazio PINO è stato pertanto, tratto
in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di
“piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania -
I Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno
arrestato, in flagranza, Antonino RAINERI
21enne
di Catania, per detenzione illecita e spaccio di
sostanze stupefacenti. Stanotte, intorno alle 02:00, i
militari del Nucleo Operativo l’hanno beccato a vendere
droga in Via Stella Polare, nel quartiere di “San
Cristoforo”. Bloccato e perquisito è stato trovato in
possesso di una ventina di dosi tra cocaina e marijuana
(circa 35 grammi) e della somma di 120 euro in
banconote di piccolo taglio. La droga e il denaro sono
stati sequestrati mentre l’arrestato è stato rinchiuso
nel carcere di Piazza Lanza.
Grammichele
–Vuole imporre ticket a fila poste, picchia
pensionato, 1 ai domiciliari. Un 58enne, del luogo
è accusato di estorsione, lesione e porto abusivo armi,
ed oggetti atti ad offendere.
I Carabinieri della Stazione di Grammichele hanno
arrestato
ai domiciliari
il personaggio per estorsione, lesione personale e porto
abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Il
personaggio, ieri intorno alle ore 05:00 circa si era
piazzato davanti all’ufficio postale ed aveva
organizzato una fila distribuendo ticket numerati,
dietro la corresponsione di 0,50 €. Uno degli utenti,
un pensionato, nella circostanza, si è rifiutato di
pagare l’esattore che l’ha aggredito e percosso
minacciandolo con un coltello. I militari immediatamente
intervenuti, su richiesta pervenuta al 112 da parte di
alcuni dei presenti, hanno subito bloccato e disarmato
l’estortore. Il coltello e la somma contante di 18 euro,
denaro estorto, sono stati sequestrati. La vittima è
stata trasportata nel locale pronto soccorso ed è stata
medicata per le varie ecchimosi riscontrate al volto,
venendo subito dimessa. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità giudiziaria, è stato posto ai domiciliari
in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Adrano – Donna in carcere per rapina, truffa e falso. I
Carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato
Fortunata SESTA
29enne, già sottoposta ai domiciliari, su ordine di
esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura
della Repubblica del Tribunale di Trapani. La donna, che
è stata riconosciuta colpevole di furto aggravato,
rapina, truffa, spendita di monete falsificate e false
dichiarazioni sulla identità propria, reati commessi a
Uta (CA), Trapani e Valderice (TP) tra il 2009 ed il
2014, dovrà espiare la pena residua di 6 anni di
reclusione. L’arrestata, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stata associata nel carcere di Piazza
Lanza.
Catania –Commerciante via Plebiscito aggredisce agenti e
giornalista durante sequestro attrezzatura. Maria Concetta SANTORO
30enne, titolare del “Re Carlo V” è stata condotta
in casa ai domiciliari. Agenti delle Volanti dell’
U.P.G. e S.P., con la collaborazione di personale della
Guardia di Finanza e con l’ausilio di uomini del
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno
proceduto, ieri sera nell’ambito del progetto di
controllo del territorio interforze denominato
“Trinacria” al controllo di alcuni esercizi commerciali
nella zona di Via Plebiscito. I tutori dell’ordine, nel
corso degli accertamenti hanno rilevato alcuni casi di
invasione di terreni ed edifici ed i cui responsabili
sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria avendo
occupato il suolo pubblico con l’installazione abusiva
di : banchi frigo, bracieri, tavoli e sedie in modo da
trasformare la pubblica via in una vera e propria
estensione del locale stesso. La rilevanza dell’illecito
riscontrato era tale che i poliziotti hanno sequestrato,
oltre ai bracieri e banchi frigo, anche 150 sedie e 50
tavoli che occupavano un ampia porzione della strada e
del marciapiede, impedendo la circolazione di veicoli e
pedoni. L’ordinato procedere delle operazioni è stato
violentemente turbato dalle gravi intemperanze della
proprietaria di uno dei ristoranti interessati
dall’accertamento: Maria Concetta SANTORO 30enne,
titolare del “Re Carlo V”. la commerciante ha ritenuto
infatti di dover opporre una strenua resistenza agli
agenti che stavano sequestrando il suo banco frigo
illegalmente installato sulla pubblica via, aggredendo
verbalmente e fisicamente i poliziotti. La titolare non
contenta di ciò, si è scagliata contro una giornalista,
presente sul posto per riprendere i fatti, aggredendola
con una vera e propria presa al collo grazie alla quale
è riuscita ad impossessarsi dello smartphone usato dalla
professionista per filmare l’operazione. I poliziotti
presenti, per fortuna della giornalista, sono riusciti a
bloccare la donna la quale, a questo punto, era accusata
come responsabile anche del reato di rapina. In Questura
, il P.M. di turno per la donna ha disposto la misura
cautelare degli arresti domiciliari ed a seguito, dopo
le formalità di rito, è stata tradotta preso la sua
abitazione. I risultati complessivi dell’operazione
riportano cifre rilevanti: oltre ai già sequestri,
infatti, su 5 esercizi controllati, sono state
denunciate in libertà 5 persone.
Catania- Stalker mauriziano in manette.
Agenti del Commissariato Centrale hanno individuato ed
arrestato il mauriziano Mohammad Bashiruddin SEENATH
40enne, senza fissa dimora, in esecuzione all’ordinanza
di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso
il locale Tribunale dott. D’Arrigo, su conforme parere
del Pubblico Ministero d.ssa Garufi, che ha accolto
pienamente le risultanze investigative prodotte dal
citato Commissariato. Il soggetto si sarebbe reso
responsabile dei reati di stalking, aggravati, commessi
in pregiudizio dell’ex cognata con la quale aveva
allacciato un rapporto sentimentale poi bruscamente
interrotto. Le indagini eseguite hanno accertato che
l’indagato ha posto in essere atti persecutori e minacce
per costringere la vittima a “ritornare” con lui,
tempestandola di telefonate e sms minacciosi, seguendola
in tutti i suoi spostamenti, condotta che ha indotto la
vittima a cambiare le proprie abitudini di vita ed a
vivere in un perdurante stato di paura. L’arrestato
ultimate le formalità di rito è stato associato presso
la locale Casa Circondariale a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria competente.
Catania – Carabinieri arrestano 2 rapinatori armi in pugno.
Si tratta di Alessandro LA ROSA22enne di Pedara (CT), e di un 16enne, di Gravina di
Catania. I carabinieri del Comando Provinciale di
Catania, video
rapina ed arresto nella serata del 26 scorso hanno arrestato in flagranza
due giovani per rapina a mano armata presso un
supermercato sito nella periferia di Catania. 2 giovani,
a bordo di un Aprilia Scarabeo 50, si erano fermati
dinanzi il parcheggio dell’ARD DISCOUNT in via Roma 66
a Tremestieri Etneo. I criminali, 1 con il volto
coperto da passamontagna e l’altro a viso scoperto ed
armato di pistola, hanno fatto irruzione nel
supermercato e sotto la minaccia dell’arma hanno
costretto uno degli impiegati a consegnare loro 540€
contenuti nelle due casse attive. 2 carabinieri di
pattuglia, all’esterno, si sono fermati per controllare
il ciclomotore lasciato incustodito e con il motore
acceso davanti l’esercizio. Clienti, che nel frattempo
impauriti erano riusciti a fuggire dal supermercato
lasciando le buste a terra, hanno trovato i militari
fuori e chiesto aiuto riferendo della rapina in atto. I
Carabinieri, con le armi in pugno, sono entrati
immediatamente nel supermercato ed affrontato i
malviventi.
Le urla : “Fermi Carabinieri”, pochi
attimi concitati, ed i 2 malfattori si sono subito
arresi, gettando a terra l’arma e la busta con il
denaro.
La pistola, modello 92 (identica a quella in uso alle
forze di polizia), è risultata poi giocattolo e priva di
tappo rosso, ed è stata sequestrata insieme al
passamontagna mentre il denaro, interamente recuperato,
è stato restituito al responsabile dell’esercizio
commerciale. Gli arrestati, Alessandro LA ROSA, di
Pedara 22enne (CT), (soggetto con il passamontagna) ed
un 16enne, di Gravina di Catania, (soggetto con la
pistola in pugno), entrambi accusati di rapina aggravata
in concorso, sono stati rispettivamente associati nel
carcere di Piazza Lanza ed nel Centro di Prima
Accoglienza per Minorenni di via R. Franchetti a
Catania, a disposizione delle rispettive Autorità
Giudiziarie in attesa di essere interrogati.
Catania
-
“Operazione Jonica way” droga tra Albania, Calabria e
Sicilia: 19 misure cautelari. Poliziotti della
Squadra Mobile nella mattinata su delega della Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno dato
esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari,
emessa il 20 maggio 2015 dal G.I.P. presso il
Tribunale di Catania, nei confronti di 19 persone. I
soggetti sono ritenuti responsabili di associazione per
delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti, con l’aggravante di essere l’associazione
armata. Le indagini sono state condotte dalla Squadra
Mobile di Catania ed hanno evidenziato l’esistenza di
un’articolata organizzazione criminale che si avvaleva
di distinti canali di approvvigionamento di stupefacenti
sull’asse Calabria - Sicilia e Albania - Sicilia e
gestiva due c.d. “piazze di spaccio” in un rione storico
del capoluogo catanese. Sono stati tratti in arresto i
già noti: Bruno CIDONI 40enne, già noto, già agli
arresti domiciliari per altra causa, Calogero ALAGONA
42enne, inteso “Carlo”, già noto, già agli
arresti domiciliari per altra causa, Vito MUSUMECI
30enne già noto, già detenuto per altra causa, Michele
MUSUMECI, 48enne già noto, già agli arresti domiciliari
per altra causa, Angelo TOSCANO 39enne già noto,
già agli arresti domiciliari per altra causa, di fatto
irreperibile, Giovanni VIGLIANESI 43enne già
noto, già agli arresti domiciliari per altra causa,
Natale VINCIGUERRA 46enne già noto, Vincenzo
LENTI 71enne già noto, Mondi SHYTI
40enne già noto inteso “Raimondo”, Antonino
PUGLISI 51enne già noto, Alfio PALMISCIANO
53enne già noto, Angelo BILLA 62enne già noto,
già detenuto per altra causa; sono stati disposti
gli arresti domiciliari per Alessio MUSUMECI
25enne già noto, già agli arresti domiciliari per altra
causa, Ivan MANCINI 24enne già noto, già agli
arresti domiciliari per altra causa, Antonio GUELI
50enne già noto, Guido ACCIARITO 34enne già
noto, Francesco ALBERTI 44enne già noto, già
agli arresti domiciliari per altra causa,
Alessandro RICCIARDI 38enne, Simone
ARCIDIACONO 25enne. I personaggi sono ritenuti
responsabili, a vario titolo, di associazione per
delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti nonché detenzione e spaccio delle medesime,
con l’aggravante di essere l’associazione armata. La
misura cautelare ha accolto gli esiti di un’attività
d’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale della
Repubblica, svolta da attività di polizia giudiziaria di
tipo tradizionale e delegata alla Sezione “Antidroga”
nell’arco temporale novembre 2012 - aprile 2013.
L’inchiesta ha fatto emergere l’esistenza di
un’associazione criminale dedita al traffico di cocaina,
marijuana e hashish sull’asse Calabria - Catania e
Albania - Catania ed allo spaccio della medesima
sostanza nel capoluogo etneo. Gli investigatori hanno
appurato che i promotori dell’organizzazione sarebbero
stati i germani Vito e Michele MUSUMECI, gestori di
due “piazze di spaccio” ubicate in via Mulini a Vento e
via Alogna, nel rione cittadino di San Cristoforo,
nonché Bruno CIDONI, soggetto calabrese domiciliato in
provincia di Catania, e Calogero ALAGONA, questi ultimi
con compiti di approvvigionamento dello stupefacente di
tipo cocaina, marijuana. Punto di snodo nel traffico di
stupefacenti proveniente dalla Calabria era la città di
Messina dove avveniva lo scambio. L’antidroga ha
acclarato contatti con Mondi SHITY, fornitore albanese
per l’acquisto di marijuana e hashish domiciliato a
Vittoria (RG), anch’egli destinatario della presente
misura cautelare. Per l’approvvigionamento di
stupefacenti e per la gestione delle “piazze di spaccio”
di via Mulini a Vento e via Alogna, l’associazione si
sarebbe avvalsa del contributo di diversi sodali che
coadiuvavano gli organizzatori nelle operazioni di
trasporto e nella gestione dello spaccio, secondo il
collaudato sistema di vedette, pusher, etc. Gli esiti
dell’attività tecnica hanno dimostrato che il domicilio
dei fratelli MUSUMECI - ubicato nel rione Nesima - ed un
bar ubicato in Stradale Cravona, avrebbero costituito
rispettivamente la base logistica del gruppo ed il luogo
di incontro dei personaggi, mentre l’abitazione di
Vincenzo LENTI ed un garage di VIGLIANESI erano il luogo
di custodia dello stupefacente. La Squadra Mobile a
riscontro delle indagini tecniche, il 24 gennaio 2013,
aveva tratto in arresto Michele MUSUMECI perché trovato
in possesso di 200 gr. di cocaina, materiale per il
confezionamento dello stupefacente e circa 4.000,00 euro
in contanti. La Polizia Giudiziaria il 14 marzo 2013,
delegata aveva tratto in arresto Vincenzo LENTI, perché
trovato in possesso di 2 kg. circa di hashish e 360
grammi di cocaina, nonché un’arma clandestina con
relativo munizionamento. La Squadra Mobile il 4 aprile
2013, aveva tratto in arresto Giovanni VIGLIANESI,
perché trovato in possesso di 20 kg. di marijuana e
varia sostanza da taglio ed ancora, il 12 aprile 2013,
venivano tratti in arresto Calogero ALAGONA, Angelo
TOSCANO, Alfio BRACCIOLANO e Rosetta BUDA, per trasporto
e la detenzione di gr. 670 di cocaina. Angelo TOSCANO,
già irreperibile, è stato tratto in arresto, inoltre, in
esecuzione ad ordine di carcerazione, emesso il 17
aprile 2015 dalla Procura della Repubblica di Catania,
dovendo espiare la pena di 4 anni e 8 mesi di
reclusione per reati in materia di stupefacenti. Il
G.I.P. per 7 ha disposto la misura cautelare degli
arresti domiciliari. Equipaggi del Reparto Prevenzione
Crimine Sicilia Orientale, unità cinofile e personale
delle Squadre Mobili di Messina, Ragusa, Enna e Rimini
hanno partecipato alla fase esecutiva dell’operazione
denominata “Jonica way”.
Catania - San Cristoforo, agenti trovano armi: pistola
mitragliatrice e munizioni in casa. La Polizia di Stato ha tratto in arresto: RosarioSEMINARA 40enne già noto, perché responsabile
di detenzione illegale di armi clandestine da guerra con
relativo munizionamento. I poliziotti, ad esito di
perquisizione domiciliare eseguita da personale della
Sezione “Criminalità Organizzata” presso l’abitazione di
SEMINARA, ubicata nel quartiere “San Cristoforo”,
riposte in una parete attrezzata collocata nel salone
dell’appartamento, sono stati rinvenuti e sequestrati: 1
pistola tipo Zastava M57 cal.7,62 mm, con matricola
abrasa e priva di punzonatura del banco nazionale di
prova, munita di caricatore monofilare contenente nr.9
cartucce calibro 7,62x25; 26 cartucce sfuse cal.7,62x25;
1 pistola mitragliatrice tipo CZSA23 recante impressa la
scritta VOZ 88, con matricola abrasa e priva di
punzonatura del banco nazionale di prova, munita di
caricatore contenente nr.4 cartucce cal.7,62x25; 1
caricatore di forma curva privo di cartucce.Espletate le
formalità di rito, il soggetto è stato associato presso
il carcere di Catania “piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria. La polizia sta svolgendo
indagini per verificare l’eventuale utilizzo delle armi
e la riconducibilità a cosche mafiose.
Catania
-
“Mercurio”: nuova tecnologica installata su auto
Polizia.
La strumentazione mercoledì 20 maggio alle ore 10,00, in
piazza Università, sarà presentata da funzionari della
Questura di Catania. Il progetto “Mercurio”, è una
nuova piattaforma tecnologica installata sulle auto
della Polizia di Stato che permetterà la connessione
diretta tra “operatori su strada” e Sala Operativa.
La nuovissima Lamborghini Huracan del Servizio di
Polizia Stradale sarà presente nell’occasione.
Catania –
Villaggio S.Agata, CC trovano armi e droga.
Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, ieri sera,
nell’ambito del piano di controllo dei quartieri a
rischio del capoluogo etneo, predisposto dal Comando
Provinciale, hanno battuto palmo a palmo il quartiere
ottenendo i seguenti risultati: un incensurato 22enne,
arrestato, nella zona C, mentre spacciava droga ad
alcuni clienti. Sottoposto a perquisizione personale e
domiciliare è stato trovato in possesso di 153 dosi
contenenti circa 200 grammi di hashish, la somma in
contanti di 70€, 1 bilancino di precisione e vario
materiale utilizzato per confezionare lo stupefacente.
La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre
l’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato relegato ai domiciliari. Rinvenuto e sequestrato,
all’interno di un rudere in stato di abbandono, un
revolver cal.38, marca Smith & Wesson, delle munizioni
dello stesso calibro ed alcune cartucce cal.12. Indagini
sono in corso per verificare l'eventuale utilizzo delle
armi e la riconducibilità a cosche mafiose.
Catania –Antidroga
blocca 2 corrieri con finto distintivo forze polizia,
1,150 kg. cocaina e tanto denaro.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Salvatore LONGO
48enne, Carmelo PARISI 34enne, ritenuti
responsabili, in concorso tra loro, del reato di
detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina.Uomini della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, ieri mattina,
mentre transitavano la zona Gelso Bianco, hanno notato
un’auto BMW X5 con uno a bordo che attirava la loro
attenzione in quanto intuivano dall’incertezza dei
movimenti trattarsi di persona estranea ai luoghi. I
poliziotti tenutisi a debita distanza, hanno notato
l’autovettura fermarsi e, poco dopo, scendere dal mezzo
il conducente, successivamente identificato per
Salvatore LONGO, il quale teneva in mano 1 busta che ha
consegnato ad un altro soggetto che già si trovava in
attesa. I tutori dell’ordine, incuriositi dalla condotta
anomala, hanno proceduto a bloccare i due sospetti,
riscontrando che all’interno della busta, già ceduta al
tipo in attesa, identificato per Carmelo PARISI, vi era
1 panetto contenente sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di 1,150 kg. circa.I
poliziotti hanno proceduto alla perquisizione della BMW
all’interno della quale veniva rinvenuta e sequestrata
un’ingente somma di denaro in contanti, superiore ai
30.000,00 €. Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato,
inoltre, 1 patente di guida che presentava la foto di
Salvatore LONGO ma riportante generalità di altro
soggetto, una placca recante la scritta “International
Police Association” con relativo foglio recante la
medesima scritta e con apposta l’effige del LONGO. I 2,
espletate le formalità di rito, sono stati associati
presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
nella foto da sin.Scalia,
Castiglione, Casarsa
Bronte
CT
- Caserma
Carabinieri a Bronte : consegnate chiavi. La
cerimonia si è svolta di mattina, a Bronte, alla
presenza delle Autorità civili e militari, tra le quali
il Sottosegretario di Stato per le Politiche agricole,
forestali ed alimentari, onorevole Giuseppe Castiglione,
il Prefetto della Provincia di Catania, dott.ssa Maria
Guia Federico, il Comandante Provinciale dei Carabinieri
di Catania, Colonnello Alessandro Casarsa, l’Avvocato
Generale di Corte di Appello
dott. Salvatore Scalia, la cittadinanza e le
scolaresche. La nuova caserma, la cui posa della prima
pietra è avvenuta nel dicembre 2009, è ospitata in un
edificio moderno, confortevole e funzionale. È stata
realizzata dall’amministrazione comunale di Bronte la
quale, superando numerose difficoltà, ha fortemente
voluto, per l’Arma dei Carabinieri, un presidio in grado
di rispondere, in maniera concreta, soddisfacente ed
efficace, alle esigenze di sicurezza della comunità
brontese. Momento centrale dell’evento è stato il
passaggio, simbolico, della chiave tra il Sindaco di
Bronte, Giuseppe Firrarello, ed il Comandante della
Stazione, Maresciallo Capo Gianluca Ignazio Buda. La
nuova caserma, che è entrata formalmente a far parte
delle infrastrutture dell’Arma l’l aprile 2014, sarà a
breve funzionale.
San Cono CT-
Incaricato per luminarie festa del Santo Patrono le
allaccia abusivamente alla rete elettrica pubblica.
Un 55enne, originario della provincia di Messina
vincitore dell’appalto, nei due giorni di festa in onore
del santo patrono di San Cono (CT), con l’incarico di
allestire le luminarie per i festeggiamenti, ha pensato
di collegare gli impianti direttamente all’illuminazione
pubblica, evitando, di fatto, il pagamento all’Enel. I
Carabinieri della locale Stazione hanno scoperto
l’arcano e coadiuvati dai tecnici dell’ente erogante,
hanno appurato la manomissione di oltre 40 di punti
d’allaccio con il relativo danneggiamento dei cavi
elettrici. Il furbo è stato arrestato per furto e
danneggiamento aggravato e, su diposizione del
magistrato di turno, rimesso in libertà in attesa di
giudizio.
Aci Castello CT –CC scoprono prostituzione in residence. Il viavai
di clienti da quel bivani di via LITTERI, sulla collina
di VAMPOLIERI, nel comune di Aci Castello (CT), non è
passato inosservato ai condomini del residence che hanno
avvertito i Carabinieri. I militari del Nucleo Operativo della
Compagnia di Acireale (CT) nel giro di qualche giorno si
sono organizzati ed appostandosi nei pressi
dell’abitazione hanno scrupolosamente annotato ogni
movimento fino a quando, ieri sera, hanno deciso di
farvi irruzione. All’interno, oltre al cliente, è stata
trovata una 26enne, di origini brasiliane, incaricata di
intrattenere i clienti. L’approfondimento investigativo
ha stabilito che era stata la stessa meretrice ad
affittare l’appartamento per villeggiatura a 350 euro
settimanali per poi esercitarvi il mestiere più antico
del mondo con l’aiuto di un “protettore”, un 40enne di
Sant’Agata Li Battiati (CT), già gravato da precedenti
specifici, che fingendosi compagno della donna ne curava
la sicurezza e la pubblicità sugli annunci on line
(Offresi Massaggi Tantra in atmosfere particolari). La
prestazione costava tra i 100 e i 150 euro.
L’abitazione è stata posta sotto sequestro mentre per
lui è scattata la denuncia per favoreggiamento della
prostituzione.
Catania–Albanese in manette, preso con
documento romeno falso. Poliziotti dell’U.P.G.S.P.
arrestano albanese Emir Baja 45enne per il reato di
possesso ed uso di documenti falsi. Quest’ultimo,
infatti, durante un controllo di Polizia ha esibito agli
agenti un documento d’identità falso intestato ad altra
persona di nazionalità romena. Il soggetto tratto in
arresto è stato associato su disposizione del P.M. di
turno presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di
Catania.
Biancavilla
CT
- Carcere per Francesco, nipote boss “ALLERUZZO”.
I Carabinieri di Biancavilla ieri sera, hanno eseguito
il provvedimento arrestando
Francesco ALLERUZZO 33enne, nipote del noto capo
clan paternese, rinchiudendolo nel carcere di Piazza
Lanza.Il personaggio era già affidato ai servizi sociali
e relegato nella comunità “Sentiero Speranza” di
Biancavilla (CT), a seguito di una condanna a 5 anni, 6
mesi e 28 giorni di reclusione, comminatagli lo scorso
dicembre per reati contro il patrimonio, aveva più volte
disatteso i doveri inerenti il regime restrittivo come
peraltro evidenziato nelle informative che i
Carabinieri della locale Stazione hanno inoltrato
all’Autorità Giudiziaria. Il Tribunale di Catania sulla
base dei riscontri dei militari ha deciso la sospensione
della misura alternativa ordinando la carcerazione.
Adrano
- Polizia trova750g. cocaina in deposito:
20enne in manette. Il Commissariato di Polizia di
Adrano, in collaborazione con la Squadra Mobile di
Catania, intorno alle 18,30 di ieri, nel quadro di
mirati e articolati servizi volti a contrastare i reati
in materia di stupefacenti, a seguito di un’accurata
perquisizione personale e locale effettuata in un
garage/deposito, ha proceduto all’arresto di Rosario
GALATI MASSARO
20enne il quale deteneva, nel deposito, 750 grammi di
cocaina suddivisa in 56 dosi, 20 grammi di marjuana e
200 grammi di hashish (2 panetti). Lo stupefacente, già
pronto per lo spaccio, era abilmente occultato dietro un
cumulo masserizie. I poliziotti, nel corso della
perquisizione, oltre a 2 bilancini di precisione, hanno
sequestrato 5 paia di guanti e 9 passamontagna,
verosimilmente utilizzati per le rapine in ambito
locale. Il soggetto dopo le formalità di rito è stato
associato presso la casa Circondariale di Piazza Lanza
di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria
procedente.
Catania
-
Zia
Lisa: 40 kg droga in auto, 1 in manette. La Polizia
arresta: Francesco REITANO 38enne già noto, per
il reato di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo hashish. Agenti della
Sezione “Antidroga” avevano appreso che Francesco
REITANO, soggetto noto alle Forze dell’Ordine era in
possesso di un notevole quantitativo di sostanza
stupefacente. Gli investigatori hanno disposto un
servizio mirato di osservazione nel corso del hanno
individuato, nel popolare quartiere “Zia Lisa” di
Catania, REITANO a bordo di una Mercedes classe B. Il
soggetto veniva immediatamente fermato e sottoposto a
controllo ad esito del quale, all’interno della vettura,
venivano rinvenuti 300 panetti di hashish per un peso
complessivo di 40 kg.. La perquisizione veniva estesa ad
un garage di pertinenza del predetto, ubicato nel citato
rione cittadino, dove veniva rinvenuta e sequestrata
altra sostanza stupefacente del tipo marijuana per un
peso complessivo di 11 kg. circa. Espletate le formalità
di rito, REITANO veniva associato presso il carcere
“piazza Lanza” di Catania a disposizione della
competente Autorità Giudiziaria. Gli stessi agenti hanno
tratto in arresto ai domiciliari: Francesco DIOLOSA’
SOFIA 51enne, per il reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Uomini della Sezione “Antidroga” nell’ambito dei servizi
predisposti dal Questore di Catania Marcello Cardona,
finalizzati al contrasto del traffico e spaccio di
sostanze stupefacenti, hanno proceduto, in città, al
controllo su strada di Francesco DIOLOSA’ SOFIA il quale
stava viaggiando a bordo di uno scooter. Questi veniva
sottoposto a perquisizione personale ad esito della
quale, nella tasca dei pantaloni veniva rinvenuto 1
involucro contenente sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di gr.5. La
perquisizione veniva estesa nell’abitazione di DIOLOSÀ
dove, all’interno di 1 cassetto, venivano rinvenuti 29
involucri in carta stagnola contenenti all’interno
sostanza del tipo cocaina, per un peso complessivo lordo
di gr.8. Espletate le formalità di rito, il soggetto
veniva posto agli arresti domiciliari a disposizione
della competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– Mafia e trasporti: CC sequestro beni, 23 milioni €
a gruppo Ercolano. Carabinieri del ROS e del Comando
Provinciale di Catania hanno dato esecuzione al
provvedimento di sequestro (non confisca) dei beni
emesso, su richiesta della locale Procura Distrettuale
della Repubblica, dal Tribunale di Catania - Sezione
Misure di Prevenzione (ai sensi del D.LGS. 159/11) nei
confronti di Vincenzo ERCOLANO (fu Giuseppe e
fratello dell’ergastolano Aldo), tratto in arresto dal
ROS nell’ambito dell’indagine CARONTE il 20 novembre
2014 poiché ritenuto responsabile di essere partecipe
nella famiglia di Cosa Nostra catanese
SANTAPAOLA – ERCOLANO e di essersi servito di tale
particolare posizione per condizionare il regolare
andamento del libero mercato, prevalentemente dei
trasporti su gomma. Il provvedimento, si fonda
sulle investigazioni provenienti da attività concluse
nell’indagine CARONTE, è sorretto anche dagli esiti
dell’indagine IBLIS, svolta dalla Sezione Anticrimine di
Catania in direzione delle famiglie di Catania,
Ramacca e Caltagirone, ha permesso di raccogliere
decisivi elementi probatori sull’evoluzione di Cosa
Nostra. L’inchiesta CARONTE degli investigatori,
avrebbe confermato la particolare vocazione
imprenditoriale della famiglia di Cosa Nostra
catanese e consentito di individuare con precisione
alcuni dei settori all’interno dei quali essa si è
infiltrata, ha contribuito ad evidenziare come Vincenzo
ERCOLANO, abbia avviato attività delittuose poste in
essere nella partecipazione all’associazione mafiosa e
con l’infiltrazione nel settore del trasporto,
realizzata anche avvalendosi di altri indagati già
tratti in arresto, che hanno svolto un ruolo centrale
nelle dinamiche criminali. Il complesso degli elementi
acquisiti dai carabinieri ha consentito di individuare
il settore del trasporto quale settore di speciale
interesse per Cosa Nostra che, in tale ambito e
nel perseguirne fini. La criminalità si è anche resa
protagonista di una serie di alleanze a livello
regionale che hanno visto protagonisti esponenti della
famiglia mafiosa di Catania e soggetti legati a
CosaNostra palermitana ed agrigentina. Gli
investigatori, nel contesto hanno colto e meglio
delineato il complesso degli interessi e le conseguenti
cointeressenze tra imprenditoria e mafia nel settore dei
trasporti ed, ancor di più, della logistica, dove
Cosa Nostra avrebbe esplicato l’attività
manifestandosi nella tendenziale monopolizzazione del
mercato mediante il procacciamento dei clienti grazie
alla spendita, implicita o esplicita, del nome
dell’organizzazione mafiosa e nella costituzione di ampi
consorzi funzionali al controllo del mercato ed
all’accentramento delle attività dirette alla percezione
dei c.d. ecobonus, risultata essere fonte di
guadagno dell’associazione mafiosa investigata. I tutori
dell’ordine in questo contesto avrebbero inquadrato
anche l’operazione compiuta da Cosa Nostra
catanese, attraverso la Servizi Autostrade del Mare,
società in cui avrebbero occulti interessi Vincenzo
ERCOLANO e Vincenzo AIELLO, che aveva stipulato con la
società Amadeus S.p.A. riconducibile ad Amedeo MATACENA
un contratto di affitto di tre navi, per un costo
complessivo pari a 120.000 euro al mese, da utilizzare
come vettori per i collegamenti tra la Sicilia e la
Calabria. Gli investigatori hanno appurato che
l’attività di traghettamento si sarebbe protratta per
circa 90 giorni con ottimi risultati nei mesi a cavallo
tra gli anni 2005 e 2006, fino a quando, per ragioni
legate a scelte effettuate da altra società estranea
alle indagini, si interruppe improvvisamente la
navigazione con consistenti danni per la Servizi
Autostrade del Mare. I militari ritengono che in tale
ambito abbia quindi operato Vincenzo ERCOLANO,
titolare, al pari del padre Giuseppe, di imprese di
trasporti di considerevoli dimensioni, che per
implementare i propri affari avrebbe utilizzato non solo
la forza di intimidazione derivante dalla sua
appartenenza anagrafica ad una delle famiglie che da
decenni costituiscono la famiglia catanese di
Cosa Nostra ma anche i poteri e le facoltà
connaturate alla sua effettiva appartenenza. ERCOLANO,
inoltre, per aggirare gli effetti di un precedente
provvedimento di sequestro emesso nei confronti del
padre, ha costituito una nuova società (R.C.L.) che,
attiva sempre nel settore dei trasporti, veniva
intestata fittiziamente a terzi e stava di fatto
subentrando nei rapporti commerciali che erano invece
prima gestiti dalla GEOTRANS. Il valore dei beni oggetto
di sequestro, che comprendono 6 imprese e relativi beni
strumentali, è stato quantificato in circa 23 milioni di
euro.
Catania
– Preso pescatore ricercato: condanna per
favoreggiamento ingresso clandestino di extracomunitari.
Si tratta di Massimo GRECO
29enne di Riposto. Poliziotti del Commissariato
“Centrale”, a conclusione di una complessa ed articolata
attività investigativa condotta con pedinamenti,
appostamenti ed intercettazioni telefoniche, hanno
individuato e tratto in arresto Massimo GRECO 29enne
nato a Giarre (CT), residente a Riposto, già noto ed
irreperibile dallo scorso mese di gennaio. Il giovane
era colpito da ordine di carcerazione emesso dalla
Procura Generale della Repubblica presso la Corte di
Appello di Catania, dovendo espiare la pena di 2 anni e
3 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole dei
reati di associazione per delinquere finalizzata al
favoreggiamento di ingresso clandestino o irregolare di
soggetti extracomunitari sul territorio nazionale.
L’attività investigativa condotta a seguito del fermo di
un TIR sull’autostrada ME-CT avvenuto nel luglio 2010
che trasportava 81 egiziani, consentì agli inquirenti di
arrestare 14 persone di nazionalità egiziana ed
italiana, tra cui il Greco e suo padre ritenuti
responsabili, a vario titolo, dei reati di cui sopra
nonché di estorsione e tratta di esseri umani, facenti
parte di una più vasta organizzazione con base ad
Alessandria d’Egitto dedita al turpe traffico. GRECO,
di professione pescatore, nell’ottobre 2010 utilizzando
il suo peschereccio, trasportò extracomunitari,
prelevati al largo della costa ionica da un’imbarcazione
“madre” sbarcandoli a Riposto. Greco, ultimate le
formalità di rito, è stato associato nella Casa
Circondariale di piazza Lanza a Catania a disposizione
della competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– Carabinieri arrestano a Librino latitante
Massimiliano Arena. I militari hanno trovato il
ricercato nascosto in un bunker a Librino. Gli uomini
del Comando Provinciale di Catania
hanno arrestato Massimiliano ARENA che risultava essere
latitante dal 31 marzo 2015, era colpito da un
provvedimento di carcerazione dovendo espiare una pena
di 5 anni per una rapina a mano armata. Il soggetto è
stato trovato in un nascondiglio ricavato in una
intercapedine di un appartamento in ristrutturazione nel
quartiere di Librino. Massimiliano ARENA è figlio di
Giovanni, ritenuto dagli investigatori elemento di
spicco della famiglia “Santapaola-Ercolano” ed era stato
inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi
fino alla data del suo arresto avvenuto nell’ottobre del
2011 quando è stato trovato in un bunker costruito
all’interno della sua abitazione.
Vizzini
– Punta forbici a gola segretaria sindaco per
sussidio, CC l’ammanettano, 1 ai
domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Vizzini
hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza,
Giuseppe PROSSIMO
28enne, del luogo per tentata estorsione, minaccia ed
ingiuria. Il personaggio, ieri mattina è entrato nei
locali del comune di Vizzini e si è diretto nella
segreteria del sindaco. Il soggetto ha iniziato ad
inveire contro l’impiegata pretendendo dei soldi come
sussidio. Prossimo ha minacciato ed ingiuriato la donna
perché voleva subito del denaro contante, ad un certo
punto ha afferrato una forbice che era sulla scrivania e
l’ha puntata alla gola dell’impiegata. I colleghi di
lavoro della malcapitata che hanno udito e visto la
scena hanno subito chiamato il 112 ed i vigili urbani.
Una gazzella dell’Arma è intervenuta immediatamente sul
posto disarmando il 28enne che dovrà rispondere di
tentata estorsione minaccia ed ingiuria. Il reo,
gravato, già nel 2010 era stato bloccato per un episodio
analogo poiché si era presentato negli uffici del Comune
ed aggredito gli impiegati pretendendo un sussidio.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – Preso africano rapinatore seriale. Agenti della
Polizia di Stato, nel pomeriggio del 30 Aprile 2015,
hanno tratto in arresto, in flagranza di reato: il già
noto
Secka
MAME DEMBA 28enne gambiano,domiciliato
presso il C.A.R.A di Mineo (CT), in quanto resosi
responsabile di rapina aggravata su strada. La locale
Sala Operativa alle ore 18.20 circa di giovedì 30 Aprile
2015 ha diramato la nota radio di una rapina appena
consumata ai danni di un giovane all’interno del
quartiere San Berillo ad opera di un individuo di
colore. Agenti della Squadra Mobile – IV Sezione
“Contrasto al crimine diffuso”, prontamente giunti sul
posto, hanno preso contatti con la vittima, un ventenne
della provincia di Messina. Il malcapitato ha riferito
che mentre era intento a passeggiare, a piedi, in una
strada del quartiere, veniva bloccato e con forza
introdotto in uno stabile in stato di abbandono, da un
giovane extracomunitario, con 1 berretto ed indosso 1
giubbotto nero. Il malfattore ha asportato, con
violenza, la somma di 10€ e 1 telefono cellulare I-Phone.Gli
agenti prontamente si sono recati nello stabile dove
è accaduto il colpo e tra altri soggetti di colore
seduti in una stanza, veniva scovato l’autore della
rapina, che aveva tentato vanamente di nascondersi
dietro una porta. La vittima ha riconosciuto
inconfutabilmente il maldestro che ancora indossava un
berretto esattamente corrispondente a quello in
precedenza descritto dal giovane rapinato. Gli agenti
nello stabile hanno altresì rinvenuto il giubbotto di
colore nero indossato dal malfattore all’atto del
crimine, di cui lo stesso si era momentaneamente
liberato. I poliziotti, successiva hanno acclarato che
il medesimo malvivente, pochi giorni addietro, si era
reso responsabile di analoga rapina ai danni di un
giovane proveniente dalla provincia di Trapani, al
quale, armato di coltello, aveva sottratto la somma di
40€. La seconda vittima, prontamente contattata dagli
investigatori della Squadra Mobile etnea, ha
riconosciuto inconfutabilmente Secka MAME DEMBA
quale l’autore del reato a lui perpetrato.Il
cittadino africano è stato associato presso la casa
circondariale di Catania a Piazza Lanza.
Catania
– Cocaina, Polizia e cinofili trovano 1 kg in azienda
ad Augusta nascosta in stufa, 1 in manette.
Uomini della Polizia di Stato ieri hanno tratto in
arresto: Avni KASMI 47enne già noto, per il reato
di detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina. Gli investigatori,
a seguito di attività info-investigativa avevano appreso
che nei pressi di un’azienda agricola, ad Augusta, si
trovava della sostanza stupefacente. Poliziotti della
Squadra Mobile - Sezione “Antidroga” hanno predisposto
un servizio mirato di osservazione volto
all’individuazione dell’azienda agricola che veniva
localizzata nella zona periferica di Augusta. Gli
agenti, coadiuvati da unità Cinofila della Questura di
Catania e da unità operativa dei VV.FF. sezione di
Augusta, hanno proceduto ad un’accurata perquisizione
dell’abitazione e delle relative pertinenze dell’azienda
agricola con un’estensione di 50 ettari. La pervicacia
degli investigatori, non disgiunta dal formidabile “fiuto”
del cane “VITE” dell’Unità Cinofila è risultata
vincente. Il cane “poliziotto” ha indicato al suo
conduttore, all’interno del focolare della stufa a legna
posta nel vano soggiorno, la presenza di stupefacente.
Gli agenti hanno deciso di controllare accuratamente la
stufa dove, abilmente occultato in una intercapedine,
veniva rinvenuto 1 panetto contenente sostanza
stupefacente del tipo cocaina per un peso
complessivo di kg. 1,100 circa. Espletate le
formalità di rito, il predetto veniva associato presso
il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione
della competente Autorità Giudiziaria.
Catania -Santapaola-Ercolano, CC blitz antimafia durante
summit: 15 in manette. I carabinieri di Catania
stanno eseguendo un provvedimento restrittivo emesso
dal GIP del Tribunale etneo su richiesta della locale
Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 15
persone, ritenute appartenenti ad un clan mafioso
operante sulla fascia ionica, quale diretta
articolazione della “famiglia” catanese
Santapaola-Ercolano, dedito alle estorsioni ed al
traffico di stupefacenti. Le investigazioni intraprese a
seguito di numerosi episodi di danneggiamenti ed
intimidazioni ai danni di diversi imprenditori e
commercianti della zona hanno consentito di delineare le
dinamiche criminali che regolavano le condotte illecite
del sodalizio. Gli investigatori hanno ricostruito la
struttura e le modalità di gestione della “cassa
comune”, interrotto un importante “summit” mafioso e di
scongiurare una escalation criminale per l’affermazione
dell’egemonia sul territorio ed impedire “interferenze”
esterne.I particolari dell’operazione illustrati dal
Procuratore della Repubblica di Catania, dott. Giovanni
Salvi, nel corso di una conferenza stampa presso la sala
stampa della Procura della Repubblica di Catania.
Catania – Santapaola-Ercolano: 4 condanne per “terra
bruciata”. La Polizia di Stato ieri sera, ha tratto
in arresto
Alfio SANTANGELO 61enne, inteso “Taccuni”,
già noto, Sorvegliato Speciale di P.S., Nino CRIMI,
34enne già noto, Sorvegliato Speciale di P.S.,
Antonino QUACECI, 44enne, inteso “topo grigio”, già
noto, Sorvegliato Speciale di P.S. e Giuseppe LA MELA,
41enne già noto, Sorvegliato Speciale di P.S. Tutti
erano destinatari di distinti ordini di esecuzione per
la carcerazione, ieri dalla Procura Generale della
Repubblica di Catania, dovendo espiare rispettivamente:
Alfio SANTANGELO 13 anni e 4 mesi di reclusione, Nino
CRIMI 13 anni e mesi 10 di reclusione, Antonino QUACECI
10 anni e 8 mesi di reclusione, Giuseppe LA MELA 6
anni e 4 mesi reclusione, tutti condannati per
associazione per delinquere di stampo mafioso e, vario
titolo, di reati in materia di sostanze stupefacenti ed
armi. Gli uomini della Squadra Mobile e del
Commissariato di P.S. di Adrano hanno dato esecuzione ai
provvedimenti. I soggetti sono ritenuti appartenenti
all’organizzazione mafiosa Santangelo – “Taccuni” di
Adrano, alleata della cosca Santapaola-Ercolano di
Catania ed erano stati tratti in arresto, il 29 aprile
2009, nel corso dell’operazione “Terra Bruciata”
condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di
P.S. di Adrano (CT). I tutori dell’ordine, in quella
data diedero esecuzione a due distinti provvedimenti di
fermo di indiziato di delitto, emessi il giorno
precedente dalla Procura Distrettuale Antimafia di
Catania, nei confronti rispettivamente di 12 persone
della cosca Santangelo e di 15 soggetti della cosca
Scalisi, alleata del clan Laudani, gravemente indiziate,
a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere
di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata
al traffico di sostanze stupefacenti, omicidio,
estorsione ed in materia di armi. Le indagini, condotte
dai poliziotti, con il coordinamento della D.D.A. di
Catania, avevano evidenziato un acceso antagonismo fra
le due cosche che, storicamente in aperta
conflittualità, si contendevano il controllo delle
attività illecite del comprensorio adranita. La cosca
dei Santangelo prende il nome proprio dall’odierno
arrestato Alfio SANTANGELO, ritenuto capo indiscusso
dell’organizzazione, soprannominato “Taccuni”, di cui
Nino CRIMI ed Antonino QUACECI sono generi. Espletate le
formalità di rito, gli arrestati sono stati associati
presso la casa circondariale di Catania - Bicocca.
San Giovanni la Punta CT
- Omicidio colposo e rapina, 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta (CT)
ieri pomeriggio hanno arrestato Luca MESSINA
36enne,
del luogo, in esecuzione di un ordine di espiazione
pena emesso dal Tribunale di Alessandria. Il soggetto,
già ritenuto colpevole dai giudici dei reati di omicidio
colposo e rapina, commessi ad Alessandria nel 2008,
dovrà scontare ai domiciliari la pena residua di 1
anno, 9 mesi e 15 giorni di reclusione.
Paternò CT
– CC è stalking: luce su omicidio Pappalardo
carbonizzato a Paternò. I militari hanno fermato
due presunti Killer. I carabinieri di mattina hanno
notificato il provvedimento di fermo emesso nei
confronti di Massimo DISTEFANO 42enne Giuseppe
SCIURELLO 54enne mentre Ignazio SCIURELLO, già
sottoposto agli arresti domiciliari per un altro reato e
resosi irreperibile durante le indagini, è tutt’ora
ricercato. I Carabinieri del Comando Provinciale di
Catania hanno notificato un provvedimento di fermo di
indiziato di delitto, emesso dalla Procura della
Repubblica di Catania, per l’omicidio di Massimo
PAPPALARDO, ritrovato carbonizzato dentro la sua auto
nelle campagne paternesi. Il cadavere carbonizzato di
un uomo, lo scorso 8 marzo, era stato rinvenuto in un
dirupo in Contrada Poggio Monaco, all'interno di
un'autovettura Toyota Aygo totalmente bruciata.Il
sopralluogo effettuato dai militari della Sezione
Indagini Scientifiche di Catania ed i primi accertamenti
avevano permesso di identificare l’ucciso in Massimo
PAPPALARDO, 32enne, di Valverde. L’attività
investigativa condotta dai Carabinieri di Paternò sotto
la direzione della Procura etnea hanno consentito di
accertare che PAPPALARDO, l’8 marzo era uscito con la
sua compagna e, dopo una serata trascorsa insieme,
l’aveva accompagnata a casa. La donna, alle ore 2.30
circa riceveva un'anomala telefonata dal PAPPALARDO il
quale, senza alcuna plausibile spiegazione, le diceva
che dovevano lasciarsi in quanto voleva ritornare con la
sua ex fidanzata. La donna capiva immediatamente che
PAPPALARDO era stato costretto a fare quella telefonata
sotto minaccia di Ignazio SCIURELLO, suo precedente
amante, che non aveva mai accettato la fine della storia
e che la perseguitava quotidianamente tanto da
costringerla a sporgere delle denunce per stalking. Le
dichiarazioni rese dalla donna trovavano puntuale
riscontro nei contenuti dei tabulati telefonici
acquisiti, che confermavano le morbose attenzioni nei
suoi confronti da parte dello SCIURELLO e la circostanza
che si avvaleva anche di altre persone per monitorare i
movimenti e le sue frequentazioni. I carabinieri, nel
corso dell'attività di indagine hanno acquisito i dati
del sistema satellitare installato sulla Toyota Aygo in
uso alla vittima e le immagini di videosorveglianza
attraverso cui sono riusciti a ricostruire esattamente
il tragitto fatto la notte dell'8 marzo 2015: il
momento in cui PAPPALARDO aveva accompagnato la sua
fidanzata a casa sino al luogo del ritrovamento del
cadavere carbonizzato. Le indagini hanno permesso ai
militari di accertare che, sin dal momento dell'ingresso
a Paternò, la Toyota Aygo era stata seguita e poi
agganciata da un'autovettura Fiat Punto di colore
bianco, la quale presentava delle caratteristiche
pressoché identiche a quella in uso a Massimo DISTEFANO,
soggetto vicino alla SCIURELLO. L’attività investigativa
consentiva anche di accertare che DISTEFANO, la sera
dell’8 marzo, mentre era a bordo della sua autovettura,
aveva fermato PAPPALARDO sulla sua Toyota Aygo
dicendogli che doveva lasciare perdere la donna di
SCIURELLO. DISTEFANO a questo punto, avrebbe
accompagnato PAPPALARDO e portato a casa dello
SCIURELLO dove sarebbe avvenuta una discussione. I tre
soggetti usciti dall’abitazione e saliti sulla Toyota
Aygo si sarebbero diretti nelle campagne di Paternò
dove, giunti in una piazzola di sosta, sarebbero scesi
dalla macchina. I personaggi avrebbero avuto una
discussione animata e dopo, SCIURELLO avrebbe sparato
quattro colpi di pistola all’indirizzo del PAPPLARDO. I
due soggetti, dopo avere caricato il cadavere sulla
Toyota Aygo, sarebbero poi andati in Contrada Poggio
Monaco e spinto la macchina in un dirupo. Secondo la
ricostruzione dei militari, Giuseppe SCIURELLO dopo
alcuni minuti sarebbe giunto sul posto e prelevato i
soggetti li presenti. Giuseppe SCIURELLO e DISTEFANO, a
questo punto, dopo avere preso una tanica di benzina,
sarebbero tornati sul luogo dell’omicidio ed avrebbero
bruciato l’autovettura con il cadavere all’interno.
Catania
- Antidroga blocca giovane con 28,400 kg
hashish in auto.
La Polizia ha tratto in arresto: Luigi SCUDERI
26enne già noto, per il reato di trasporto e detenzione
ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo
hashish.
Agenti della Sezione “Antidroga”, hanno individuato, in
centro, l’auto condotta da Scuderi. La macchina è stata
immediatamente bloccata e sottoposta a perquisizione ad
esito della quale, all’interno sono stati rinvenuti 28
panetti da 1 kg. circa cadauno di hashish per un peso
complessivo di 28,400 kg. circa. Luigi SCUDERI,
espletate le formalità di rito, è stato associato
presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– Polizia arresta a Ragalna latitante
Sebastiano MAZZEI
42enne, inteso “Nucciu ‘u carcagnusu”. Il personaggio
già noto, era irreperibile dall’aprile del 2014, colpito
da due distinte ordinanze di custodia cautelare
per associazione per delinquere di
stampo mafioso, intestazione fittizia di beni e
traffico illecito di sostanze stupefacenti. Le indagini
condotte da personale della Squadra Mobile e del
Servizio Centrale Operativo, coordinate dalla D.D.A. di
Catania, hanno consentito di rintracciare MAZZEI in
località Ragalna (CT). Sebastiano MAZZEI, è ritenuto
reggente dell’omonima organizzazione mafiosa, è figlio
del noto boss Santo MAZZEI, uomo d’onore a capo della
predetta cosca inserita in Cosa nostra., in atto
detenuto in regime di cui all’art.41 bis O.P. Sebastiano
MAZZEI, vanta una lunga militanza tra le fila
dell’organizzazione mafiosa Mazzei, storicamente
riconducibile alla Cosa nostra palermitana, in quanto il
Santo MAZZEI divenne “uomo d’onore” su decisione del
boss corleonese Leoluca BAGARELLA.
Catania
–
Santapaola e Laudani, Blitz CC: 16 arresti. I
Carabinieri di Catania stanno eseguendo un provvedimento
restrittivo emesso dal GIP del Tribunale etneo su
richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia
nei confronti di 16 persone, ritenute appartenenti a due
gruppi mafiosi operanti nel territorio di Paternò quali
dirette articolazioni delle “famiglie” catanesi dei
Santapaola e Laudani. Le investigazioni intraprese a
seguito di due efferati fatti di sangue consumatisi
nella provincia nell’estate del 2014, hanno consentito
di delineare le dinamiche criminali che regolavano le
condotte illecite dei sodalizi. Gli investigatori hanno
ricostruito le strutture e le modalità di gestione delle
“casse comuni”, e scongiurato una escalation criminale
per l’affermazione dell’egemonia sul territorio e
sequestrato numerose armi e munizioni. Contestati i
reati di associazione mafiosa, omicidio, tentato
omicidio ed armi.
Catania
– Librino: 19enne avrebbe ucciso rigattiere in futile
lite tra minori, 1 colpo di pistola. La vittima è
Giovanni Di Bella 46enne,
rigattiere, era stato attinto al torace mentre si
trovava in strada nei pressi dell'ingresso della sua
abitazione. I carabinieri del Comando Provinciale, che indagano sul
delitto e ne hanno ricostruito le fasi, hanno arrestato
Alessio MARINO
19enne, fratello del 13enne coinvolto. Secondo la
ricostruzione dei militari del Comando Provinciale di
Catania un 14enne ed un 13enne avrebbero avuto diverbi
per questioni riguardanti una ragazza. A dirimere la
vicenda tra i due contendenti sarebbero giunti il padre
Giovanni Di Bella
ed il fratello Alessio MARINO. I militari hanno
ricostruito che dalle parole ai fatti gravi il
passaggio sia stato rapido.
Il quadro indiziario è stato disegnato dai
carabinieri, grazie ad un meticoloso
lavoro di interpolazione delle sommarie informazioni
raccolte dalle parti in causa, e la visione di
telecamere presenti in zona e le intercettazioni
attivate sin nell’immediatezza dei fatti, ha permesso ai
militari la ricostruzione dei fatti: nel pomeriggio, si era verificata una prima
lite tra i due minori, che successivamente vedeva
coinvolti, per un chiarimento, da un lato la vittima, in
quanto padre del 14enne e dall’altro Alessio MARINO, fratello del 13enne. Il chiarimento, purtroppo non
è andato a buon fine, ed è finito con pesanti insulti ed
accuse sferrate nei pressi del condominio abitato dal DI
BELLA. I carabinieri hanno ricostruito che dopo circa
dieci minuti, alle 20.30 circa, si sarebbe verificato
un terzo incontro tra le parti, purtroppo fatale, in
quanto, mentre la vittima si accingeva ad uscire dal suo
palazzo probabilmente per recarsi a comprare il pane per
la cena, MARINO avrebbe esploso, senza neppure dargli
il tempo di difendersi, un colpo di pistola che l’ha
colpito al torace. Il poveretto, si è accasciato
esanime nei pressi dell’androne dell’immobile, dove è
stato trovato e soccorso da alcuni vicini che l’hanno
aiutato a raggiungere l’ambulanza del 118. I Carabinieri
di Catania, che già nella notte hanno sottoposto
all’esame dello STUB il giovane accusato di omicidio,
nel primo pomeriggio gli hanno notificato il
provvedimento di fermo emesso dalla Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania, coordinata dal
Procuratore Capo Giovanni SALVI. L’arrestato è stato
rinchiuso nel carcere di Catania a Piazza Lanza.
Catania
– Polstrada: non percorrere illecitamente corsie
emergenza. Ben 13 sono stati, infatti, gli automobilisti
“contravvenzionati” per tale condotta, con sanzioni che
vanno da 422 a 1.695 euro e la decurtazione di 10 punti
dalla patente di guida. La Polizia Stradale, nel weekend
appena trascorso, ha effettuato capillari controlli lungo
le principali strade e autostrade, ed ha rilevato un elevato
numero di infrazioni al Codice della Strada tra le quali
spiccano quelle relative all’illecita percorrenza delle
corsie d’emergenza. Il Comandante della Sezione di Polizia
Stradale di Catania dott. DI MAIO ricorda : ”Impegnare le
corsie d’emergenza senza alcuna reale necessità rappresenta
un serio e pericoloso ostacolo all’attività di soccorso dei
mezzi d’emergenza che trovano nelle corsie a loro riservate
una preziosa risorsa per salvare vite umane. In tal senso,
l’ultimo esempio risale a pochi mesi addietro quando,
sull’Autostrada Catania-Messina, proprio grazie alle corsie
d’emergenza una pattuglia della Polstrada è riuscita a
raggiungere e trarre in salvo una donna, che versava in
pericolo di vita, rimasta intrappolata nella propria auto”.
L’invito della Polizia Stradale a un gesto di civiltà e di
rispetto verso gli altri utenti della strada è, pertanto,
anche al rispetto della vita e del lavoro di tutti coloro
che s’impegnano ogni giorno a garantire il soccorso degli
automobilisti vittime di incidenti.
Catania
– Prova ad investire agente all’alt, arresto con
accusa: tentato omicidio. Si tratta di
Mirko VENTALORO
25enne. Il giovane ha utilizzato l’auto su cui stava
viaggiando come un’arma, nel tentativo di sfuggire al
controllo di polizia di una Volante, ma gli è andata
male. Il maldestro è stato, infatti, arrestato per
tentato omicidio e resistenza a Pubblico Ufficiale,
oltre ad essere denunciato per guida senza patente.
Mirko VENTALORO già noto catanese, la scorsa notte ha
seriamente messo a rischio l’incolumità di un agente che
gli aveva intimato di fermarsi. I poliziotti lo hanno
notato correre a fortissima velocità, a bordo di una
Toyota Yaris, per una via del quartiere Trappeto Nord,
dopo che un capannello di giovani si era allontanato a
piedi, appena vista la Volante. Un agente a quel punto,
è sceso dalla vettura di servizio ed ha intimato al
guidatore di fermarsi, ottenendo, invece, una reazione
opposta e quanto mai imprevista. Il conducente ha
aumentato l’andatura ed ha puntato il poliziotto,
costretto a “tuffarsi” di lato per evitare di essere
travolto. Il tutore dell’ordine è riuscito nondimeno, a
sbarrare la strada al fuggitivo, bloccandolo ed
arrestandolo. Gli agenti hanno poi scoperto che
Ventaloro stava guidando senza aver mai conseguito la
patente e che era sprovvisto di assicurazione R.C. Il
giovane,
espletate le formalità di rito, su disposizione del P.M.
è stato tradotto in carcere a Piazza Lanza, in attesa
del giudizio di convalida.
Catania
- 2 rapinatori bloccati in azione da poliziotto in
borghese. Agenti della Polizia di Stato di sera,
hanno posto in stato di fermo di P.G. i catanesi
Gioacchino SPARTI 19enne e Francesco AREZZI
36enne, indiziati del delitto di rapina aggravata in
concorso. La segnalazione di una rapina su linea 113,
presso un supermercato nei pressi del quartiere “Borgo”,
ha comportato l’invio di un equipaggio di Volante. Gli
agenti giunti sul posto, hanno preso contatti con un
collega libero dal servizio, il quale aveva messo in
fuga i due rapinatori. I malfattori avevano fatto
irruzione nel supermercato, con indosso caschi
integrali, minacciando la cassiera e facendo intendere
di essere armati. I due rapinatori hanno portato via la
somma di 180 euro. I due malviventi sono stati
interrotti dal proseguire l’azione violenta,
dall’intervento del poliziotto libero dal servizio che
stava facendo la spesa. I due si sono dati alla fuga
lasciando lo scooter: Honda SH con targa coperta,
innanzi all’esercizio commerciale. Le ricerche lungo le
vie limitrofe, da parte di altri equipaggi di volante
intervenuti in ausilio hanno dato esito positivo. I
due rapinatori sono stati intercettati e bloccati, è
stata recuperata la refurtiva e dopo le formalità di
rito, restituita all’avente diritto. I due malfattori
riconosciuti dalla vittima e dal poliziotto fuori
servizio sono stati accompagnati presso gli uffici della
Questura e, su disposizione del P.M. di turno associati
presso la locale Casa Circondariale di Piazza Lanza, in
attesa della convalida dinnanzi al G.I.P.
Catania - Carabinieri catturano ricercato. I militari
della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno
arrestato, in flagranza il catanese Gaetano MARINO
24enne in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catania. Il
giovane, già gravato da numerosi precedenti penali, dal
12 febbraio scorso era evaso dai domiciliari rendendosi
irreperibile. Gli uomini del Nucleo Operativo, a
seguito di attività investigativa, ieri sera, avendo
individuato il nascondiglio, hanno fatto irruzione in un
appartamento al piano terra di Via Costarelli catturando
il ricercato. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere
di Catania Piazza Lanza.
S. Agata Li Battiati CT
–
Carabinieri, bloccati 2 catanesi che tentano colpo in
bar. Ai domiciliari sono finiti : Biagio STRANO
51enne Giuseppe PULVIRENTI, 46enne Stanotte, I
militari dell’Arma impegnati a fronteggiare la
recrudescenza dei fenomeni delle “spaccate” e dei reati
predatori in danno di esercizi commerciali hanno
bloccato due ladri che, attrezzati di tutto punto,
stavano tentando di scardinare la porta d’ingresso del
Bar “Fazio”, ubicato in Via Pirandello a S. Agata Li
Battiati (CT). La pattuglia della locale Stazione,
intorno alle 02:00, ha affrontato i due maldestri,
intenti a scassinare gli infissi in ferro del bar. I
tutori dell’ordine hanno precluso ogni via di fuga
ammanettando e sequestrando tutta l’attrezzatura da
scasso. Gli arrestati, ai domiciliari il Biagio STRANO
51enne e il Giuseppe PULVIRENTI, 46enne già risultano
gravati da numerosi precedenti specifici. I personaggi
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati
relegati ai domiciliari in attesa del giudizio per
direttissima per rispondere di tentato furto aggravato
in concorso.
Catania – Attira donna est Europa con finto lavoro, manette a
rumeno: estorsione e sfruttamento prostituzione. Gli
uomini delle Volanti dell’UPGSP la scorsa notte, hanno
messo fine alla “carriera” di sfruttatore del già noto
rumeno Asan MUSTAFA
43enne,
arrestato, per estorsione e sfruttamento della
prostituzione. Una storia di disperazione quella che i
poliziotti hanno ripercorso trascrivendo la denuncia
della vittima. Una donna era giunta dall’est Europa col
miraggio di un’occupazione, ma presto si è trovata sul
marciapiede, preda di soggetti del tutto privi di
scrupoli. “Se vuoi lavorare devi pagare”, il dictat che
MUSTAFA aveva imposto alla sua vittima sin dal primo
incontro, una regola che il rumeno non ha esitato a
rimarcare con violenza psicologica e percosse. La
donna, la notte scorsa alle 02.30, si è presentata
all’Ufficio Denunce della Questura, col volto pieno
degli evidenti segni delle percosse. Gli agenti dai
primi accertamenti e dalle dichiarazioni che sono state
riportate nella denuncia, hanno appreso sia delle
minacce, che delle violenze subite dalla donna,
costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, per
un’estorsione che ha fruttato 1.500 euro. La ricerca del
responsabile è scattata: 2 Volanti hanno raggiunto MUSTAFA
nella sua abitazione nel quartiere di San Berillo e
l’hanno arrestato. Condotto in Questura, dopo le
formalità di rito è stato rinchiuso nella Casa
Circondariale di Piazza Lanza, a disposizione
dell’Autorità giudiziaria.
Catania
– “Cavallo di ritorno”, CC scoprono racket vetture
rubate: 19 indagati. Il Blitz dei carabinieri alle
prime ore del mattino, a Catania con l’esecuzione di un
provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale
etneo su richiesta della locale Procura della Repubblica
nei confronti di 19 persone facenti parte di
un’associazione a delinquere specializzata nei furti e
ricettazione di veicoli oltre che nelle estorsioni
nella cosiddetta forma del “cavallo di ritorno”.
Si tratta di: Salvatore D’ANGELO, 41enne nato a
Catania, (inteso “Schumacher”), rinchiuso nel carcere
di Catania Piazza Lanza. Rosario FALLO, 24enne
nato a Catania, (inteso “Paperino”), rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza. Vittorio Benito
FIORENZA, 34enne nato in Germania, (inteso “U
pisci”), già detenuto nel carcere Pagliarelli di
Palermo. David GIARRUSSO, 37enne nato a Catania,
(inteso “Alla Alla”), già detenuto nel carcere di
Piazza Armerina (EN). Salvatore GURRIERI, 41enne
nato a Catania, (inteso “U Puffu”), già detenuto nel
carcere di San Gimignano (SI). Raffele Gianluca
MAGLIUOLO, 30enne nato a Catania, (inteso “Machinedda”),
rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Michael Giuseppe MAGLIUOLO, 23enne nato a Catania,
già detenuto nel carcere di Piazza Lanza a Catania.
Antonio MARINO, 24enne nato a Catania, (inteso “U
Babbaleccu”), ristretto ai domiciliari. Dario MASOTTA,
32enne nato a Catania, (inteso “Faccia di Plastica”),
rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Giuseppe MONACO, 48enne nato a Catania, ristretto ai
domiciliari. Danilo MUSUMECI, 23enne nato a
Catania (inteso “Mozzarella”), rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza. Sebastiano NACETO, 48enne
nato a Catania, (inteso “Nello”) già detenuto nel
carcere di Gela (CL).Massimiliano NICOTRA, 37enne
nato a Catania, già detenuto nel carcere di San Cataldo
(CL). Filippo Ivan RAINERI, 21enne nato a
Catania, ristretto ai domiciliari.Angelo Jonathan
RECCA, 27enne nato a Catania, (inteso “Cicciobello”),
già detenuto nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Antonino SANTONOCITO, 48enne nato a Catania, (inteso
“Nino Trippa”), già detenuto nel carcere di Catania
Piazza Lanza. Salvatore SIRINGO, 35enne nato a
Catania, ristretto ai domiciliari. Alfio SPINA,
48enne nato a Catania, ristretto ai domiciliari.
Orazio TENENTE, 20enne nato a Catania, ristretto
ai domiciliari.
Le
indagini hanno preso spunto da veri e propri
“rinvenimenti miracolosi” di auto rubate da parte delle
vittime, ben 1200 nell’anno 2013 nel solo territorio di
Gravina di Catania. i militari hanno dimostrato come la
banda richiedesse per la restituzione delle auto rubate,
in base al modello, dalle 150 alle 1200€, raggiungendo
un business stimato in 500mila euro l’anno. 6 persone
risultano indagate in stato di libertà; tra queste
figurano alcuni soggetti legati ad organizzazioni
mafiose catanesi ed anche 9 vittime che hanno negato di
aver subito l’estorsione e che pertanto dovranno
rispondere all’Autorità Giudiziaria del reato di
favoreggiamento personale.
Catania - Tentato omicidio, per ritardo e pagamento lavori: 1
in manette. Agenti della Squadra Mobile hanno
arrestato nel Orazio DI PIETRO
60enne, già noto, per il reato di tentato omicidio
aggravato.
Uomini della Squadra Mobile e dell’U.P.G.SP. alle ore
8.30 a seguito di segnalazione su linea 113, sono
intervenuti in via delle Mandre, nel popolare rione di
San Cristoforo, per segnalazione di colpi d’arma da
fuoco.
Gli
Agenti sul posto hanno accertato che uno aveva attinto
al braccio sinistro, con un colpo di fucile, S.M.,
di 35 anni la quale era stata accompagnata presso il
Pronto Soccorso del locale Ospedale “Vittorio Emanuele”,
dove i sanitari di turno le riscontravano delle
abrasioni con ematomaall’avambraccio sinistro,
giudicate guaribili in gg.6.
Le indagini condotte dagli uomini della Sezione
Contrasto al Crimine Diffuso si sono concentrate sul
luogo del delitto e nel breve volgere di pochi istanti
veniva individuato il responsabile nella persona di DI
PIETRO domiciliato a poca distanza. L’immediato
controllo presso l’abitazione di quest’ultimo,
effettuato dai “Condor” con l’ausilio di
equipaggi dell’U.P.G.S.P., ha consentito il rinvenimento
e sequestro dell’arma, un fucile Beretta sovrapposto
cal.12, di una cartuccia esplosa - quella utilizzata pe
attingere la donna, ndr - e di alcune munizioni
del medesimo calibro.
Gli
Agenti nel corso di sopralluogo effettuato unitamente a
personale della Sezione “Reati contro la Persona” e del
locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno
ricostruito la dinamica dei fatti e le motivazioni che
avevano indotto DI PIETRO a sparare. Sembra
che, in diverse circostanze, aveva effettuato dei lavori
edili ed idraulici su richiesta della S.M. In
ultimo alcuni giorni addietro aveva effettuato alcuni
lavori che non gli erano ancora stati retribuiti ed a
causa dei quali era nata un’accesa controversia.La
donna per detta ragione, nella mattinata, era stata
accompagnata da alcuni parenti, tra cui il fratello
S.A. 32enne, e si era presentata nei pressi
dell’abitazione del DI PIETRO per discutere del fatto.
La discussione era divenuta animata e DI PIETRO aveva
imbracciato il fucile, irregolarmente detenuto, ed
esploso un colpo all’indirizzo della donna, attingendola
al braccio. E’ stato appurato che il fratello della
donna, S.A, già noto, era sottoposto alla misura
della detenzione domiciliare pertanto è stato deferito
in stato di libertà per il reato di evasione. DI PIETRO
è stato dichiarato in arresto per il reato di tentato
omicidio aggravato ed associato presso la locale casa
circondariale di Piazza Lanza a disposizione della
Procura della Repubblica di Catania.
Catania- Famiglia depreda AUCHAN di Gelso Bianco: ai
domiciliari. I 4: Antonio PELLERITI 50enne,
Placido PELLERITI 21enne, Laura FIORENZA
28enne ed una 23enne erano provenienti da Biancavilla.
Padre, convivente e 2 figli, maschio e femmina, ieri
pomeriggio si erano dedicati allo shopping recandosi
all’ipermercato “AUCHAN” di Stradale Gelso Bianco a
Catania. i maldestri, dopo avere ripulito per bene gli
stand dell’esercizio, prelevando merce per circa 500
euro, con invidiabile nonchalance si stavano
allontanando senza passare dalle casse. L’esemplare
collaborazione tra il personale addetto alla sicurezza
ed i Carabinieri della Stazione di Librino ha permesso
l’immediato intervento di quest’ultimi che, giunti sul
posto, hanno bloccato i ladri, recuperando e
restituendo la refurtiva al direttore dell’ipermercato.
Come I Carabinieri hanno approfondito che i 4 fossero
degli habitué. Antonio PELLERITI , Placido PELLERITI,
Laura FIORENZA, e la 23enne, hanno altresì ricevuto
contestazioni per altri due furti commessi con le stesse
modalità il 15 e il 18 marzo scorsi. In attesa del
giudizio per direttissima sono stati tutti relegati nel
loro domicilio.
Catania
–
3,5 kg cocaina su auto rubata: 1 ammanettato. Agenti
della Polizia di Stato nella tarda mattinata di ieri,
hanno tratto in arresto: Concetto VITALE 42enne
già noto, in quanto ritenuto responsabile del reato di
trasporto e detenzione ai fini spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina. Uomini della Sezione
“Antidroga” mentre era in corso un servizio volto a
frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti, hanno notato un’autovettura Renault
“Modus” con a bordo Concetto VITALE, noto agli
operatori. Il soggetto, notato i Poliziotti, ha cercato
di sfuggire al controllo, procedendo ad alta velocità.
Il fuggitivo ha, lanciato dal finestrino 1 borsa,
prontamente recuperata dagli investigatori, al cui
interno vi erano 3 panetti contenenti cocaina per un
peso complessivo di 3,5 kg. circa. Il soggetto è
riuscito a far perdere le sue tracce e si appurava che,
contestualmente, era stato segnalato il furto della
autovettura. I poliziotti hanno ritenuto chiaro
l’escamotage di sottrarsi alle responsabilità
determinate dalla detenzione dello stupefacente ed hanno
iniziato la ricerca del personaggio, conclusasi poco
dopo con il suo arresto. VITALE espletate le formalità
di rito, è stato associato presso la locale Casa
Circondariale di “piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania - Colpo in profumeria: rumeno inseguito
in centro, preso da agente fuori servizio. La
Polizia di Stato ha tratto in arresto: Ionut
CIURLICA
39enne,
per il reato di rapina impropria e resistenza a P.U.Un
Assistente dei “Condor” della Squadra Mobile, alle ore
14.45 circa nel pomeriggio di ieri mentre si trovava in
via Monte S’Agata, libero dal servizio, ha udito delle
grida provenire dalla adiacente via Etnea e nel contempo
ha notato un soggetto spingere violentemente una donna
scaraventandola contro una vettura posteggiata. Il
maldestro poi si dava subito dopo alla fuga per la via
Monte S’Agata, proprio nella direzione in cui si trovava
il poliziotto. Il tutore dell’ordine, avendo intuito che
l’individuo si era reso responsabile di qualche reato,
si è qualificato quale appartenente alle FF.OO.,
intimando di fermarsi. Il maldestro non ha ottemperato
all’ordine proseguendo la corsa. Il fuggitivo Nel
tentativo di dileguarsi, identificato per il cittadino
rumeno Ionut CIURLICA, già noto per reati contro il
patrimonio, ha ingaggiato una violenta colluttazione con
l’Assistente colpendolo più volte con gomitate e calci
ed utilizzando, come vere armi improprie, le sedie ed i
tavoli appartenenti ad un ristorante ubicato nella via,
distruggendo parte dell’arredo stesso. Il malfattore,
durante la colluttazione ha cercato più volte di
divincolarsi con estrema violenza. Entrambi
nell’occorso sono finiti dapprima sui tavolini di un
ristorante per poi cadere sul selciato ed in questo
frangente l’Assistente ha avvertito un forte dolore alla
mano sinistra. Il poliziotto, nonostante le difficoltà
create dalla violenta resistenza posta in essere dal
rumeno, è riuscito ad immobilizzare il malvivente, con
l’ausilio di due militari dei Carabinieri in servizio
alla Stazione di Piazza Dante, in attesa dell’arrivo,
poco dopo, di una Volante della Questura. I tutori
dell’ordine hanno verificato, sul posto, che l’individuo
aveva poco prima rubato dei profumi molto costosi
all’interno di una profumeria di via Etnea, ed era stato
inseguito dalla direttrice accortasi del furto, ed
alla quale, in sede di formalizzazione della denuncia,
i profumi venivano restituiti. Il rumeno, veniva
quindi tratto in arresto perché responsabile dei reati
di rapina impropria e resistenza a P.U. ed il P.M. di
turno presso la Procura Distrettuale della Repubblica ne
ha disposto la traduzione presso la Casa Circondariale
di Piazza Lanza. A seguito della violenta reazione del
rumeno, l’Assistente ha dovuto recarsi al Pronto
soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, dove gli
veniva riscontrata la frattura di un dito della mano.
Anche la signora della profumeria necessitava delle cure
del pronto soccorso, dove le venivano riscontrate
contusioni ed escoriazioni varie.
Catania
– Estorsioni mussi ficurinia, rapina e droga, 4
arresti. Si tratta di : Antonino PUGLISI
50enne, Carmelo NICOLOSI 57enne,
Vasile ISTUDOR
27enne ed Agata TRINGALE 50enne. La Polizia di
Stato ha tratto in arresto: Antonino PUGLISI
50enne già noto,
destinatario di ordine di esecuzione per la
carcerazione, emesso dalla Procura Generale della
Repubblica presso la Corte d’Appello il 12 marzo 2015,
dovendo espiare la pena di 10 anni e 4 mesi per il reato
di estorsione aggravata dall’art.7 legge 203/91.
Carmelo
NICOLOSI
57enne già noto,
destinatario di ordine di esecuzione per la
carcerazione, emesso dalla Procura Generale della
Repubblica presso la Corte d’Appello in data 13 marzo
2015, dovendo espiare la pena di 9 anni e 4 mesi per il
reato di rapina aggravata dall’art.7 legge 203/91. I
soggetti, risultano per gli investigatori entrambi
affiliatiall’organizzazione
mafiosa Laudani, intesi “Mussi di Ficurinia”, sono stati
tratti in arresto da agenti della Squadra Mobile –
Sezione “Criminalità Organizzata” – Squadra “Catturandi”.Gli stessi uomini
hanno tratto in arresto: Vasile ISTUDOR 27enne
(destinatario di mandato d’arresto europeo, emesso il
5 marzo 2014 dal Tribunale di Galati (Romania),
dovendo espiare la pena di 2 anni per il reato di
rapina. Il soggetto è stato
rintracciato sulla pubblica via nel comune di Scordia
(CT). Espletate le formalità di rito, Vasile
ISTUDOR è stato associato presso la casa circondariale
di Catania “Piazza Lanza”. La Polizia di Stato, la sera
di sabato, ha tratto in arresto: Agata TRINGALE
50enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti del tipo marijuana. Gli agenti
della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine
Diffuso” a seguito di perquisizione domiciliare, hanno
rinvenuto, occultata in un borsone riposto nel balcone
dell’appartamento della Tringale: sostanza stupefacente
del tipo marijuana per un peso complessivo di 760gr.,
materiale per il confezionamento e 800 €, ritenuti
provento dell’illecita attività. Espletate le formalità
di rito, TRINGALE Agata è stata associata presso la Casa
Circondariale di Catania “Piazza Lanza”.
Catania
– Rapina in farmacia, condor: 2 ammanettati. 2 La
Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Sebastiano Canuto 23enne e Francesco Sicali
23enne, per il reato di rapina aggravata, in concorso
tra loro, in danno di una farmacia cittadina. La
Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra
Mobile nell’ambito dei servizi di prevenzione dei reati
predatori, con particolare attenzione alle rapine in
pregiudizio di esercizi commerciali ha effettuato mirati
servizi di prevenzione. La Sala Operativa della
Questura ieri sera ha diramato la nota di rapina in
corso all’interno di una farmacia della zona di San
Giorgio, ad opera di due malviventi, descrivendo uno dei
due malviventi travisato da cappellino da baseball,
felpa di colore rosso ed armato di coltello. 2 pattuglie
“condor” immediatamente si sono portate sul posto e
giunti, sono entrati nella farmacia mentre uno dei
rapinatori, quello proprio con il cappellino da baseball
e la felpa rossa addosso, era ancora all’interno
nell’atto di commettere la rapina. Il malvivente aveva
una mano nella tasca destra della felpa e, facendo
credere di essere armato minacciava gli impiegati
facendosi consegnare i soldi contenuti all’interno della
cassa. Il malvivente, successivamente identificato per
Sebastiano Canuto, veniva subito bloccato, nonostante un
tentativo estremo di fuggire e messo in totale
sicurezza. Il denaro che aveva appena rapinato, veniva
successivamente riconsegnato all’atto della
formalizzazione della denuncia. L’altra pattuglia condor
nel frangente, ha notato il secondo rapinatore che
attendeva il complice fuori dalla farmacia. Il
maldestro alla vista degli Agenti è fuggito a bordo di
1 scooter di colore scuro a forte velocità. I condor, a
bordo di autovettura, si sono posti all’inseguimento del
malvivente, il quale, avvantaggiato dall’essere sulla
moto, riusciva in un primo tempo a guadagnare la fuga.
Gli Agenti dei Condor, avendo però riconosciuto il
giovane rapinatore come Sebastiano Sicali, si sono
portati proprio sotto la sua casa e pochi minuti dopo
l’hanno intercettato mentre stava rientrando nella sua
abitazione e nonostante tentasse ancora una volta di
fuggire, è stato definitivamente bloccato e posto in
arresto. Il P.M. di turno presso la Procura
Distrettuale della Repubblica, notiziato dell’arresto
ha disposto la traduzione dei due arrestati presso la
casa Circondariale di Piazza Lanza. Sono in corso
indagini finalizzate ad accertare eventuali
responsabilità dei due malviventi in ordine a precedenti
rapine commesse in danno di esercizi commerciali e
farmacie, nelle quali è stato utilizzato il medesimo
modus operandi”.
Gravina di Catania
–Cavallo di ritorno fallito:“Dammi 200€, ti
restituisco l’auto”, CC arrestano estortore. I
Carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato, la
scorsa notte, il già noto, catanese, Concetto
VENTIMIGLIA
27enne,
con l’accusa di estorsione. Un 51enne gravinese nel
pomeriggio di ieri, si era presentato in caserma
chiedendo aiuto poiché doveva consegnare la somma di
110 euro a dei malviventi che il 27 febbraio scorso gli
avevano rubato l’auto posteggiata nei pressi
dell’Ospedale Garibaldi di NESIMA. Il derubato, quello
stesso giorno, grazie alla collaborazione di un suo
amico, si era messo alla ricerca dell’auto, percorrendo
le strade limitrofe al luogo del furto. Il malcapitato,
dopo qualche ora, è riescito a parlare con dei giovani
in Piazza Mercato, nel quartiere di Monte Po’, e dopo
avergli fornito la descrizione del mezzo ha capito che
se avesse voluto l’auto avrebbe dovuto pagare subito 200
euro. Il malcapitato, un artigiano, messo alle strette,
perché quella è l’auto che utilizza per recarsi a
lavoro, avrebbe deciso di pagare, ha consegnato i pochi
soldi che aveva in tasca, ovvero 90 euro con la promessa
di saldare il debito dopo qualche giorno. I malfattori,
benevolmente, hanno restituito il veicolo, facendolo
trovare in una traversa del quartiere. La vittima,
sollevata per aver riavuto il mezzo, anche se
danneggiato, è rimasta di fatto ancora nella mani degli
aguzzini, che dalla mattina seguente hanno iniziato a
minacciarla ed a fare numerose telefonate intimidatorie
perché pretendono il resto del denaro. L’uomo, dopo
alcuni giorni, con l’aiuto di amici e parenti, è
riescito a reperire la somma ed ha dato appuntamento
agli estortori nel bar dell’area di servizio della Q8 di
via etnea a Gravina di Catania, ma nel frattempo preso
dallo sconforto ha deciso di avvisare i Carabinieri ed
ha chiesto aiuto, denunciando l’accaduto. I militari,
dopo aver riscontrato la veridicità di quanto narrato
dalla vittima hanno deciso di intervenire, organizzando
un servizio di osservazione nei pressi del luogo della
consegna. I tutori dell’ordine intorno alle 20.30,
mentre la vittima era in attesa nell’area di servizio,
hanno visto sopraggiunge un giovane a bordo di uno
scooter. Questi si è avvicinato alla vittima, e dopo un
breve colloquio, ha intascato il denaro. I carabinieri,
appostati, l’hanno bloccato e lo ammanettato,
sequestrandogli il denaro in tasca. L’arrestato è
stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Catania
–
Cocaina e bilance in garage: antidroga l’ammanetta.
Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile
hanno arrestato il già noto catanese Alessandro
PALAZZO 36enne, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo cocaina. Il soggetto è
stato bloccato dalla di Polizia in Corso Indipendenza,
intento ad aprire un garage di sua proprietà,
all’interno del quale sono stati rinvenuti: diversi
involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di
700 grammi, bilance di precisione e diversi attrezzi
idonei al taglio e al confezionamento delle dosi.
L’attività di P.G. è stata estesa nell’abitazione del
PALAZZO dove sono stati rinvenuti e sequestrati 4.200
euro, ritenuti provento dell’illecita attività.
Espletate le formalità di rito, il personaggio è stato
associato presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a
disposizione della competente A.G.. Proseguono i
controlli in particolare nel corso dei fine settimana
nelle piazze più frequentate dai giovani.
Catania –V.Capo Polizia ad
inaugurazione sede Polizia Postale. Il
Vice Capo della Polizia di Stato Prefetto Matteo
Piantedosi, oltre a numerose Autorità nazionali e
locali, è intervenuto di pomeriggio alla cerimonia di
inaugurazione della nuova sede del Compartimento Polizia
Postale e delle Comunicazioni “Sicilia
Orientale”.L’evento si è svolto nei nuovi locali ubicati
all’interno del Palazzo della Regione Siciliana in via
Beato Bernardo 5. Nel corso della cerimonia, dopo la
benedizione impartita da Don Fortunato di Noto e dal
Cappellano della Polizia di Stato, è stata scoperta una
targa in memoria del Sostituto Commissario Filippo
Raciti e dei Caduti della Polizia, un pensiero rivolto
da tutti i colleghi del Compartimento.La targa è un
omaggio al collega scomparso in attività di servizio a
dimostrazione della particolare dedizione e spirito di
corpo che si respira nell’Ufficio siciliano. Alcuni dati
significativi:Il Compartimento di Catania con competenza
su tutta la Sicilia Orientale è particolarmente attivo e
con spiccata competenza professionale di settore.Alcuni
dati significativi: 778 denunce e 12
arresti nell’ambito del contrasto a reati in tema di
pedopornografia on-line, hacking, cyber
stalking, frodi informatiche, furti d’identità,
diffamazioni, apologia di delitti o diffusione tramite
il web di odio razziale e religioso. Particolare
attenzione è stata rivolta alla lotta alla pedofilia
on-line anche grazie alla collaborazione con
numerose associazioni ed enti tra cui la Meter di Don
Fortunato Di Noto.Migliaia i siti web monitorati e
950 oscurati.Si segnalano due operazioni di livello
internazionale (“Nightbook” e
“eDonkey 2000”) sempre nel campo del
contrasto alla pedopornografia ondine.Forte anche
l’impegno contro i crimini che mettono a rischio le
transazioni finanziarie su sistemi informatici ad opera
di bande di criminali stranieri individuati.Si evidenzia
la preziosa sinergia con le Procure, in particolare
quella Distrettuale di Catania che delega al
Compartimento numerose attività investigative
richiedenti competenze informatiche di alta
specializzazione.Da segnalare inoltre i monitoraggi
preventivi sui siti di natura eversiva e su quelli delle
tifoserie calcistiche. Altrettanto assidua l’attività di
prevenzione realizzata soprattutto attraverso gli
incontri nelle scuole con ragazzi, genitori e insegnanti
per un utilizzo consapevole di internet e delle nuove
tecnologie: 98 istituti (scuole medie e
superiori) della provincia catanese ed oltre 18.000
studenti.
Catania
– Mafia,
“Gatto selvaggio” a Bronte: CC 2 arresti.
Carabinieri della Compagnia di Randazzo (CT), coadiuvati
da quelli della Stazione di Bronte (CT), all’alba hanno
arrestato Giuseppe LONGHITANO, 43enne, e
Benedetto FAZIO, 51enne,
che dovranno scontare rispettivamente pene detentive di
6 anni e 10 mesi e 5 anni e 11 mesi nel carcere di
Catania Bicocca. Gli investigatori hanno appurato che si
tratta di due degli affiliati a quella che fu definita
la “Mafia di Bronte”, già arrestati nel febbraio del
2011 dai militari della Compagnia di Randazzo a seguito
di una vasta operazione antimafia che vide coinvolte ben
18 persone. L’indagine, denominata “Gatto Selvaggio” (i
Carabinieri, durante gli appostamenti, si imbatterono
più volte nel noto felino abitante dell’Etna), fu
condotta con attività tecniche e tradizionali e,
protrattasi per mesi, permise di delineare uno scenario
criminale gravitante nella terra culla del Pistacchio,
con ramificazioni anche nelle Marche, in Lombardia ed in
Toscana, svelandosi un’associazione per delinquere di
stampo mafioso finalizzata allo spaccio di sostanze
stupefacenti ed alle estorsioni. I carabinieri hanno
accertato che su Bronte, gravitavano gli interessi di
due gruppi criminali, quello di Francesco MONTAGNO
BOZZONE, vicino ai “Carcagnusi” di Santo MAZZEI, e
quello di Salvatore CATANIA, detto “Turi”, fedelissimo
al clan Santapaola-Ercolano. Le indagini hanno acclarato
che i gruppi, in alcuni casi, arrivarono allo scontro
per imporre il controllo del territorio. La rivalità
culminò il 22 febbraio del 2007, con il tentativo di
omicidio, il terzo in pochi anni, di MONTAGNO BOZZONE.
L'agguato avvenne pochi giorni dopo la sua scarcerazione
e fu proprio il clan rivale a organizzarlo per vendicare
l'uccisione di un affiliato, legato a vincoli di
parentela con esponenti emergenti della cosca.
L’inchiesta svelò un importante traffico di droga, che
aveva basi in Lombardia e Toscana, regioni dalle quali
alcuni degli affiliati facevano partire, destinazione
finale Bronte, svariati quantitativi di cocaina. Diversi
i sequestri effettuati dai Carabinieri: il più
consistente fu operato nell’agosto del 2007, quando
l’Arma mise le mani su un carico di cocaina, che i
corrieri stavano trasportando su una “Bmw” presa a
noleggio e “lavorata” dall’esperto carrozziere
affiliato al clan, che aveva creato un apposito
nascondiglio nel serbatoio. I carabinieri, nel corso
delle indagini sequestrarono armi ma anche 1 moto di
provenienza furtiva e caschi integrali che sarebbero
dovuti servire per un’azione di fuoco. Gli investigatori
hanno dunque fatto luce anche su una estorsione ai danni
di una sala giochi di Bronte: il titolare rifiutò di
pagare e per questo subì il danneggiamento di alcune
macchine da gioco.
Catania –
“Sei uno sbirro”: coltellate ad avversario in strada a Librino, 46enne
in manette. Il
già noto Gioacchino Roberto CARDI’
è in attesa dell’interrogatorio di garanzia rinchiuso
nel carcere di Catania Piazza Lanza. Un 20enne è stato ferito con fendenti
stanotte in Viale NITTA, nel popoloso quartiere
di Catania. I
Carabinieri di Catania hanno bloccato il 46enne, di
Catania, ritenuto l’autore del tentato omicidio del
20enne. Il giovane ed il 46enne avevano acceso una
violenta lite degenerata nell’accoltellamento. I 2
contendenti tra loro erano divisi da vecchi rancori di
natura personale. Tra i personaggi sarebbero volate
“parole grosse” e minacce, intorno all’una di
stanotte, dinanzi al civico 12 di Viale NITTA, loro
dimora, e si è scatenato il putiferio. I due sono venuti
alle mani ed il più anziano sembrava avere la peggio.
Sotto i colpi dell’avversario ha estratto dalla tasca 1
coltello da cucina e l’ha conficcato nell’addome del
20enne che si è accasciato al suolo. Qualcuno presente
alla lite ha soccorso il ferito accompagnandolo al
pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di
Catania dove è stato immediatamente trasferito in sala
operatoria per essere sottoposto ad intervento
chirurgico. Congiuntamente, tramite il 112, si sono
mosse due gazzelle del Nucleo Radiomobile del Comando
Provinciale. Una vettura è stata diretta all’Ospedale
Vittorio Emanuele, dove i medici hanno comunicato ai
militari la diagnosi della vittima: “ Ferita da punta e
taglio emiaddome sinistro con emoperitoneo” con prognosi
riservata e, l’altra, inviata nei pressi della Stazione
Carabinieri di Librino, dove si trovava, dolorante in
terra, il presunto accoltellatore. Il secondo ferito è
stato trasportato all’Ospedale Garibaldi di Catania ed
i sanitari l’hanno riscontrato affetto da “traumatismo
superficiale dell’occhio e dei suoi annessi palpebra
regione perioculare –trauma os e spalla sx, “ guaribile
in 5 giorni. Accompagnato
in caserma ed incalzato dalle domande degli
investigatori ha ammesso le proprie responsabilità
dichiarando che il suo è stato un gesto di autodifesa
dettato dal fare minaccioso del vicino di casa che prima
della colluttazione gli avrebbe gridato in faccia: “Sei
uno sbirro - ora ti scanno - cambia quartiere perché io
ce l’ho con te e ti debbo picchiare e scannare”.
Catania
–
Martellate a rivale amore: casco lo salva, 2 ammanettati.
Agenti delle Volanti ieri sera, hanno arrestato il
cittadino mauriziano
Leckram BHOYRO, 46enne ed il bengalese Dipu
MONDAL 56enne perché responsabili del reato di
tentato omicidio nei confronti di un cittadino
mauriziano. I poliziotti alle ore 20:00 circa, sono
intervenuti in via Salvatore Tomaselli dove era stata
segnalata un’aggressione in atto che coinvolgeva degli
stranieri. I tutori dell’ordine, giunti immediatamente
in loco, hanno sorpreso uno, poi identificato per Dipu
Mondal, mentre sferrava violente martellate sulla parte
anteriore di uno scooter di cui aveva già distrutto il
paravento; nel frattempo, un altro soggetto, BHOYRO,
bloccava un cittadino straniero il quale, sebbene
indossasse un casco, appariva con la faccia escoriata e
sanguinante. I 2, alla vista degli agenti, hanno
tentato di fuggire, ma sono stati subito raggiunti e
bloccati. L’uomo ferito, originario delle Mauritius, che
presentava numerose ferite e, persino, segni di
martellate inferte sul casco che aveva ancora in testa,
è stato condotto presso il più vicino Pronto Soccorso
dove i sanitari gli refertavano 10 gg. di prognosi s.c.
per contusioni varie e ferite sparse al volto. I
poliziotti in Questura, hanno potuto ricostruire la
vicenda: i due arrestati avevano teso un agguato alla
vittima poiché ritenevano che avesse “insediato” la
compagna del Bhoyro il quale aveva “provveduto”, in quel
modo, a vendicarsi. La vittima solo grazie al casco,
aveva evitato di subire esiti mortali per le martellate
subìte e solo grazie al tempestivo intervento degli
agenti della Polizia di Stato in servizio alle Volanti è
stato possibile scongiurare l’omicidio che i due avevano
progettato di portare a termine. I due aggressori, su
disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di turno, sono
stati associati presso le camere di sicurezza in attesa
di giudizio direttissimo.
Catania
– Condor bloccano 2 rapinatori in azione. La
Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Dario Platania 32enne e Francesco Finocchiaro
18enne per il reato di rapina aggravata a mano armata,
in concorso tra loro, in danno di un supermercato
cittadino, nonchè per resistenza a P.U. La Sezione
Contrasto al Crimine diffuso della Squadra Mobile,
nell’ambito dei servizi di prevenzione dei reati
predatori, con particolare attenzione alle rapine in
pregiudizio di esercizi commerciali, stava effettuando
servizi di appostamento, tra gli altri, presso un
supermercato ubicato in zona Ognina - Picanello,
recentemente oggetto di numerose rapine. 2 individui
completamente travisati, nella giornata del 20 c.m.,
alle ore 19,20 circa, hanno fatto irruzione in uno dei
supermercati dove era in atto il servizio di
appostamento, per poi raggiungere la cassa. Uno dei due
malviventi ha puntato 1 grossa pistola automatica
identica a quelle in dotazione alle Forze dell’Ordine
alla cassiera, ed ha prelevato, sotto la minaccia
dell’arma, il denaro contenuto nella cassa. Gli Agenti
dei Condor hanno affrontato i rapinatori, qualificandosi
subito come Polizia. I malviventi, nonostante l’alt
polizia hanno provato a guadagnare l’uscita del
supermercato ma uno degli agenti ha bloccato la fuga del
rapinatore armato, poi identificato per Francesco
Finocchiaro, provvedendo immediatamente a disarmarlo
dopo una violenta colluttazione. L’altro rapinatore,
identificato per Dario Platania, è stato bloccato ed
ammanettato nel piazzale antistante il supermercato,
anche questi dopo una violenta colluttazione. La pistola
usata per la rapina, rimasta a terra davanti
all’ingresso del supermercato è stata recuperata insieme
al sacchetto di plastica bianco con all’interno la somma
di denaro prelevata dalla cassa rapinata. L’arma usata
dai rapinatori è risultata essere una pistola a salve,
cal. 92, esatta replica dell’arma in dotazione alle
Forze dell’Ordine. Il denaro rapinato, 370,00€, è stato
interamente recuperato e riconsegnato alla parte offesa
all’atto della formalizzazione della denuncia. La
polizia oltre alla pistola a salve ha sequestrato ai due
rapinatori anche 1 scalda collo in tessuto nero ed 1
passamontagna nero in lana con visiera rigida, usati
per il travisamento. Gli investigatori dell’arresto
hanno dato notizia al P.M. di turno presso la Procura
Distrettuale della Repubblica, che ha disposto la
traduzione dei 2 arrestati presso la casa Circondariale
di Piazza Lanza. I tutori dell’ordine stanno svolgendo
indagini finalizzate ad accertare eventuali
responsabilità dei due malviventi in ordine a precedenti
rapine commesse ai danni dello stesso supermercato e di
altri esercizi commerciali, essendo stato utilizzato il
medesimo modus operandi.
Misterbianco
CT–
Domiciliari, usa canna da pesca per consegna droga da
balcone. I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco (CT), stanotte, a seguito di attività
info-investigativa, hanno arrestato, in flagranza,
Salvatore BAGLI, 52enne, già sorvegliato speciale,
Simone BAGLI 43enne, già agli arresti
domiciliari, e Francesco BAGLI, 25enne, tutti
del luogo, i primi due fratelli ed il primo ed il terzo
rispettivamente padre e figlio. I militari dell’Arma
hanno sorpreso la famiglia mentre dalla finestra della
propria abitazione vendevano droga ad una folta schiera
di clienti. I Carabinieri hanno fatto irruzione in
casa rinvenuto e sequestrato:1 pistola
semiautomatica, marca “beretta”, calibro 7,65, completa
di caricatore con 3 proiettili, risultata rubata ad Aci
Catena (CT) il 9.4.2012;alcune dosi di
hashish, 1 bilancino di precisione e vario materiale
utilizzato per il taglio ed il confezionamento della
droga;130 euro, in banconote di
piccolo taglio, ritenuti l’incasso dello spaccio fino
a quel momento; circa 50 piante di canapa indiana ed una canna da pesca, modificata con
cestello all’estremità, utilizzata per la vendita dalla
finestra della droga.Gli arrestati,
accusati in concorso di detenzione illegale di arma
comune da sparo e munizionamento, ricettazione, nonché
di produzione, detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti, sono stati trattenuti in camera di
sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.
Catania
– Librino, CC preso 1 evaso dai domiciliari.
Carabinieri della squadra “Lupi” del Nucleo
Investigativo di Catania,
ieri sera, durante un servizio svolto nel quartiere di
Librino, hanno arrestato, ai domiciliari in flagranza,
Maurizio LICANDRO, 40enne del luogo, poiché
sorpreso in Viale MONCADA in palese violazione della
misura restrittiva cui era sottoposto. L’arrestato è
stato ricollocato ai domiciliari in attesa della
direttissima.
Bronte
- Panettiera manomette contatore: denunciata.
I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT), coadiuvati
dai tecnici dell’ENEL, nell’ambito dei servizi volti a
porre un freno al dilagare del furti di energia
elettrica, ieri sera, hanno eseguito diversi controlli
agli esercizi pubblici della zona accertando, in un
panificio, la manomissione del contatore elettrico per
far si che si registrasse un consumo di energia
elettrica notevolmente inferiore a quella consumata.
Catania
– Evade dai domiciliari. Uomini della Polizia di
Stato hanno arrestato ai domiciliari il catanese
Giuseppe CORSO 28enne, per evasione dagli arresti
domiciliari. I poliziotti del Commissariato P.S. “San
Cristoforo”, nei giorni scorsi il 19 febbraio alle ore
12.50, nell’ambito di un servizio finalizzato al
controllo delle persone sottoposte a misure restrittive
e detentive, hanno proceduto al controllo di CORSO
presso la sua abitazione. Il controllo ha dato esito
negativo in quanto non veniva trovato in casa. Gli
agenti del Commissariato, alle ore 15.45 di ieri,hanno
proceduto ad un nuovo controllo e stavolta hanno trovato
in casa il personaggio. Lo stesso ha dichiarato che per
il 19 febbraio non aveva permesso che ne giustificasse
l’assenza. CORSO è stato tratto in arresto su
disposizione del P.M. di turno, dott.ssa Alessia MINICO’,
è stato nuovamente sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
Catania
–
CC “Lupi” a Librino, scoprono “Bancomat droga “: 3
arresti. I Carabinieri della squadra “Lupi” del
Reparto Operativo del Nucleo Investigativo hanno
arrestato Giovanni RAPISARDA, 19enne, Manuel
GIANNOTTI, 19enne, ed un altro 19enne, tutti
catanesi, per detenzione e spaccio di sostanza
stupefacenti. I militari, nella tarda serata di ieri,
hanno bloccato i tre all’interno di vano sgabuzzino in
un androne di un palazzo di viale San Teodoro trovandoli
in possesso di 16 involucri, contenenti 4 grammi di
cocaina, 25 involucri, contenenti 22 grammi di
marijuana, e la somma contante di 1.240 euro, ritenuta
provento dell’attività di spaccio. I militari hanno
accertato che i tre operavano con compiti ben
specifici, uno prelevava i clienti dalla strada e li
accompagnava nel punto di smercio, un altro dalla
postazione spaccio, ricavata in un locale di sgombero
del palazzo che tramite un buco nel muro comunicava col
l’esterno, forniva la droga ed il terzo incassava il
denaro. La droga ed il denaro sono stati sequestrati.
Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza
Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco CT – Furto: 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno
arrestato ai domiciliari Carmelo CITRARO
31enne, del posto, in esecuzione di un ordine di
espiazione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il
soggetto deve scontare la pena di 2 mesi e 20 giorni di
reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di
furto aggravato in concorso, commesso a Misterbianco
(CT) nel febbraio del 2003. L’arrestato è stato
relegato ai domiciliari.
Catania
- Agenti e carabinieri ammanettano 2 ladri in azione:
incensurati, poi liberati. 2 giovani, insieme ad
altri 2 soggetti riusciti a fuggire, sono stati
arrestati, all’alba di ieri da uomini delle Volanti
dell’U.P.G.S.P., col personale della Radiomobile dei
Carabinieri. I maldestri per un magro bottino avrebbero
certo causato un grosso danno. I due, G.I. 24enne
e S.M. 22enne, sono entrambi incensurati e sono
stati arrestati per tentato furto aggravato. Una
richiesta di ausilio proveniente da un carabiniere della
radiomobile, libero dal servizio è giunta circa alle 5
del mattino sul 113. Le volanti dell’U.P.G.S.P.,
competenti per settore territoriale, sono intervenute
immediatamente in una strada del Centro Storico dove 4
individui avevano cercato di forzare con un palanchino
la gettoniera di una cabina di “foto-tessera”. I
giovani, all’intervento del militare, hanno desistito
dal loro intento, fuggendo a bordo di un’auto, peraltro
non fermatasi all’alt intimato dal carabiniere. La
Volante in brevi attimi, ha intercetto l’auto segnalata
e l’ha inseguita fino a quando i fuggitivi, vistisi
ormai braccati, non hanno deciso di fermarsi e
abbandonare il mezzo per fuggire in direzioni diverse.
L’espediente, almeno per due di loro, non è riuscito: i
poliziotti, infatti, li hanno rincorsi e bloccati. Gli
agenti hanno raggiunto, quindi, il luogo del reato,
constatato che i quattro erano ben equipaggiati ed
organizzati alla bisogna: il palanchino, infatti, era
rimasto incastrato nella gettoniera ed altri attrezzi
utilizzati per lo scasso giacevano a terra. I due
fermati, pertanto, sono stati arrestati e
successivamente liberati dall’Autorità Giudiziaria per
il loro stato di incensurati.
Catania
-
CC sequestrano mini arsenale in auto donna 70enne a
San Cristoforo, ai domiciliari. Si tratta di
Grazia AMORUSO
70enne, già gravata da precedenti di polizia. I
Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, con
l’ausilio del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), alle
prime luci del giorno all’alba hanno effettuato un blitz
nel quartiere di San Cristoforo, roccaforte di alcuni
clan mafiosi operanti nel capoluogo etneo. I militari,
in via Molo di Levante, durante le perquisizioni hanno
scovato, in una vettura Opel Agila 1 borsone dov’erano
conservati armi e munizioni; in particolare:1 fucile a pompa cal. 12, marca "optima", rubato a Biancavilla
(CT) nel maggio del 2014; 1 fucile a canne mozze cal.
12, marca "Bernardelli Gardone", con matricola abrasa; 1
mitraglietta cal. 7,65, marca sconosciuta, senza
matricola, completa di silenziatore; 1 pistola cal. 38,
marca "Smith & Wesson", completa di munizionamento e
tre bossoli percossi, rubata nel luglio del 2007 a
Trezzano sul Naviglio (MI); 300 munizioni di vario
calibro.
La proprietaria dell’auto, Grazia AMORUSO 70enne, già
gravata da precedenti di polizia, è stata arrestata per
detenzione di arma clandestina, detenzione di armi
comuni da sparo e munizionamento nonché ricettazione. Su
disposizione del magistrato di turno l’anziana è stata
posta ai domiciliari. Le armi sequestrate saranno
inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di
Messina per gli opportuni accertamenti tecnico-balistici
per stabilirne l’eventuale utilizzo in pregresse azioni
criminali.
Catania
– Droga, 1
in carcere.
Uomini del Commissariato Centrale, ieri pomeriggio,
hanno individuato ed arrestato il già noto catanese
Rosario DI MINEO46enne.
L’individuo, con precedenti per reati concernenti gli
stupefacenti e reati contro il patrimonio, in esecuzione
del Provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura
Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di
Catania. il personaggio deve scontare la pena di 1 anno,
1 mese e 27 giorni di reclusione, perché riconosciuto
colpevole del reato di detenzione e spaccio di
stupefacenti, commesso nel 2011. L ’arrestato ultimate
le formalità di rito, è stato rinchiuso presso la Casa
Circondariale di Piazza Lanza a disposizione della
competente Autorità Giudiziaria.
Catania – Condor bloccano 2 rapinatori in azione, 1 è
minorenne. la Polizia di Stato nella serata ha
tratto in arresto: Jonathan Salvatore MAMMINO
20enne già noto; e S.N. minore, per il reato di
rapina aggravata, in concorso tra loro, in danno di un
supermercato cittadino, nonché per resistenza a P.U.
Agenti della Squadra Mobile – Contrasto al Crimine
Diffuso c.d. “Condor” nell’ambito dei servizi di
prevenzione dei reati cosiddetti predatori, con
particolare attenzione alle rapine in pregiudizio di
esercizi commerciali, stavano effettuando un servizio di
appostamento, tra gli altri, presso un supermercato
ubicato in zona Picanello. 2 persone travisate in viso
da scaldacollo e casco da motociclista tipo jet
(Mannino) e con il cappuccio della felpa (il minore)
alle ore 19.40 circa, hanno fatto irruzione
nell’esercizio. I malviventi appena dentro, si sono
diretti verso le due casse aperte da cui hanno
arraffato, previa minaccia verbale, oltre il contante,
anche il cassettino portamonete. I maldestri si sono
diretti verso l’uscita, tentando di darsi alla fuga. 2
uomini dei “Condor” appostati sono intervenuti impedendo
che si dileguassero. Diversi clienti erano alle casse in
procinto di pagare, e gli agenti hanno optato
d’intervenire all’esterno del supermercato per
scongiurare un eventuale coinvolgimento di civili. I due
rapinatori non hanno esitato ad ingaggiare una violenta
colluttazione con gli agenti, disdegnando l’uso del
cassettino portamonete quale oggetto contundente per
sferrare un colpo all’indirizzo di uno dei due
poliziotti, con l’evidente scopo di mantenere il
possesso di quanto appena illecitamente sottratto e
garantirsi la fuga. La colluttazione è proseguita sulla
strada, dove gli agenti sono riusciti a bloccare
definitivamente i due malviventi ammanettandoli. I
rapinatori sono stati identificati per Jonathan MANNINO
e S.N. I “Condor”, nell’immediatezza dell’arresto hanno
recuperato la somma di denaro precedentemente sottratta
e persa durante la colluttazione, che veniva
riconsegnata alla proprietario in sede di
formalizzazione della denuncia. I P.M. di turno presso
le Procure competenti informati dell’arresto hanno
disposto per il maggiorenne la traduzione presso la casa
Circondariale di Piazza Lanza e per il minorenne la
traduzione presso il Centro di Prima Accoglienza di via
R. Franchetti. Gli investigatori stanno svolgendo
indagini per accertare eventuali responsabilità dei due
malviventi in merito a precedenti rapine commesse ai
danni dello stesso supermercato e di altri esercizi
commerciali, a seguito delle quali è stato utilizzato il
medesimo modus operandi.
Pedara
-
CC trovano
discarica abusiva.
I Carabinieri della Stazione di Pedara hanno denunciato
alla Procura della Repubblica di Catania una 74enne ed
una 63enne per attività di smaltimento di rifiuti in
mancanza della prescritta autorizzazione. I militari
ieri mattina, a conclusione di uno specifico servizio,
hanno individuato in via Teocrito un terreno, che si
estende per circa 2400 m², adibito a discarica
abusiva, con rifiuti speciali solidi quali eternit,
pneumatici e diversi materiali di risulta. Il terreno è
stato sottoposto a sequestro giudiziario.
Catania
-
Detenuto ai domiciliari coltiva canapa indiana è
trasferito in carcere.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno
sorpreso ieri sera in strada il detenuto ai domiciliari,
Maurizio CAUDULLO, 51 anni, di Catania. I
militari, approfondendo il controllo, hanno perquisito
l’abitazione dell’evaso scovando, in una piccola serra,
una coltivazione di canapa indiana con tanto di impianto
di ventilazione, riscaldamento, illuminazione ed
irrigazione. I Carabinieri hanno sequestrato una decina
di piante, in fase di essiccazione, ed un bilancino del
tipo tradizionale. L’arrestato, oltre al reato di
evasione, dovrà rispondere anche di produzione di
sostanze stupefacenti. CAUDULLO è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza.
San Giovanni La Punta CT - Spaccia ai domiciliari,
trasferito in carcere. Gaetano RIZZO
33enne,
già recluso ai domiciliari per spaccio di droga, lo
scorso gennaio è stato controllato dai militari della
Stazione di San Giovanni La Punta (CT) che, in
quell’occasione, previa perquisizione, rinvennero e
sequestrarono delle dosi di cocaina ed un centinaio di
euro. Il magistrato, condividendo appieno l’informativa
dei Carabinieri, con la quale si evidenziava il
reiterarsi della condotta criminale, ne ha aggravato la
misura cautelare ordinando l’arresto ed il trasferimento
nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Rumeno sfila soldi in cassa fingendosi cliente.
Si tratta di
Petre IANCU 30enne, di origine rumene Il ladro,
ieri pomeriggio, è entrato in una merceria di Via
Garibaldi, a Catania, fingendo di interessarsi
all’acquisto di alcuni articoli ed approfittando della
presenza di numerosi clienti, in un attimo di
distrazione della proprietaria del negozio si è diretto
verso la cassa sfilando dalla stessa 50€. La scena non
è sfuggita ad una cliente che col telefonino ha chiamato
il 112 avvertendo contestualmente la proprietaria del
furto subito. Le donne contestavano al soggetto di aver
rubato il danaro e nel contempo è giunto sul posto
l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile dei
Carabinieri di Catania che, dipanando ogni dubbio, lo
ha perquisito trovandogli in tasca il maltolto.
L’arrestato, Petre IANCU 30enne, di origine rumene, è
stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa della
direttissima.
Catania
– Polizia trova su treno Roma-Catania
2 kg eroina, 4 involucri da 500 g. I tutori dell’ordine nel corso dell’attività di repressione,
sul treno proveniente da Roma e diretto a Catania, hanno
effettuati 2 arresti per detenzione di 2 kg di eroina,
confezionata in 4 involucri da 500 grammi. I tutori
dell’ordine, nello stesso ambito, hanno denunciato
persone 20 in stato di libertà, di cui: 1 per
riciclaggio di denaro; 7 per furto di rame e materiale
ferroso di proprietà delle ferrovie; 1 per porto abusivo
di armi in ambito ferroviario; 1 per la violazione della
normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro in un
cantiere attivato all’interno di un impianto
ferroviario, per la demolizione di materiale rotabile
obsoleto; 1 per ricettazione; 1 per danneggiamento; 1
per percosse; 2 per falso ideologico; 4 per oltraggio e
resistenza al Pubblico Ufficiale; 1 per violazione della
normativa sul soggiorno degli stranieri in Italia.
L’impegno profuso nel 2014 dal personale della Polizia
Ferroviaria è rinnovato anche nel 2015, durante il quale
sarà attuato il progetto “Train to be cool”, curato
personalmente dal responsabile la Sezione Polizia
Ferroviaria di Catania su preciso input del Servizio
Polizia Ferroviaria e del Dirigente in Compartimento
Polizia Ferroviaria per la Sicilia. Il progetto tende,
attraverso l’incontro con gli studenti delle scuole
medie e superiori ad avviare un percorso di educazione
alla legalità e di promozione della cultura della
sicurezza e dell’autotutela in ambito ferroviario presso
i giovani, con la collaborazione degli Uffici Scolastici
e dei docenti, atteso il ruolo di primazia della scuola
nell’educazione dei ragazzi.
Catania
– Tunisino col bastone danneggia locali ferrovia:
bloccato e denunciato. Agenti della Sezione Polizia
Ferroviaria di Catania hanno denunciato in stato di
libertà il tunisino K.M. 23enne, sprovvisto di
documento di identificazione, perché resosi responsabile
di danneggiamento. Una telefonata era giunta verso le
ore 20.00, presso la Sala Operativa della Sezione
Polizia Ferroviaria di Catania, da parte di un
ferroviere, il quale ha segnalato, che nell’Officina
manutenzione Trenitalia di Piazza Europa, un giovane
extracomunitario a colpi di bastone stava danneggiando
le porte degli uffici. I poliziotti, immediatamente si
sono recati sul posto e, dopo un accurata ricerca hanno
rintracciato e bloccato l’autore dell’azione, il quale,
nel vano tentativo di sfuggire agli agenti, si era
nascosto dietro una locomotiva in sosta. I tutori
dell’ordine, nel corso del sopralluogo hanno verificato
che il malfattore aveva effettivamente sfondato il vetro
della porta di un locale che da accesso agli spogliatoi
dei dipendenti delle ferrovie. Gli agenti dopo aver
proceduto al fotosegnalamento, hanno accertato che il
soggetto, fosse privo di documento di identità, ma era
titolare di carta di soggiorno a tempo indeterminato. Il
tunisino, esperiti gli accertamenti del caso, è stato
denunciato e segnalato al competente Ufficio
Immigrazione. Il tempestivo intervento degli uomini
della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania, ha
consentito di individuare l’autore di un reato in ambito
ferroviario. L’attività degli uomini e delle donne della
Polizia Ferroviaria, incessante e nell’arco delle 24
ore, consente di garantire ai cittadini ed ai fruitori
del servizio ferroviario elevati standard di sicurezza.
Anche durante il trascorso anno 2014 il bilancio
operativo della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania è
stato soddisfacente. La specialità della Polizia di
Stato ha svolto una costante partecipazione all’attività
di prevenzione, finalizzata ad evitare il compimento di
azioni delittuose a danno del patrimonio ferroviario e
dei cittadini, suoi quotidiani fruitori; permettendo di
vigilare e garantire la sicurezza dei viaggiatori,
effettuando anche numerosi servizi di seguito riassunti:
1.672 servizi di vigilanza agli impianti; 396 servizi
antiborseggio; 308 servizi di pattugliamento automontato
lungo le linee ferroviarie; 898 servizi di scorta ai
treni sulle linee regionali centro – orientali. Durante
l’esecuzione di tali servizi, il personale della Polizia
Ferroviaria della Sezione di Catania ha conseguito i
seguenti risultati: 2347 persone sospette identificate,
di cui 144 di nazionalità straniera; 3 minori
rintracciati; 56 contravvenzioni elevate la regolamento
di polizia ferroviaria ed al codice della strada.
Catania
– Donna uccisa alla Playa: 1 marocchino in manette.
la Polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di
fermo di indiziato di delitto, emesso sabato 14 febbraio
2015, dalla Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania, nei confronti di
Zakaria
ISMAINI, 31enne nato a Casablanca (Marocco) già
noto, in quanto gravemente indiziato dei delitti di
omicidio pluriaggravato e tentato occultamento di
cadavere aggravato in danno di
Letizia CONSOLI, con l’aggravante di avere adoperato
sevizie e di avere agito con crudeltà. Gli investigatori
della Squadra Mobile ed equipaggi dell’U.P.G.S.P alle
ore 9.00 circa dello scorso 7 febbraio, su segnalazione
dei Vigili del Fuoco, erano intervenuti presso il
Villaggio Turistico “Europeo”, sito sul lungomare
Kennedy, dove era stato segnalato l’incendio di un
bungalow in muratura posizionato lungo la battigia, al
cui interno erano state rinvenute copiose tracce di
sostanza ematica. Una motovedetta della Capitaneria
di Porto, nel tratto di mare antistante il Villaggio
Turistico, ad una distanza di 150 metri circa dalla
riva, alle successive 9.40 circa, su segnalazione di
alcuni pescatori, aveva rinvenuto il cadavere di una
donna, subito trasferito presso il Porto di Catania.Il
medico legale sulla vittima aveva rilevato profonde
ferite da taglio in varie parti del corpo, nonché altre
ferite da taglio superficiali e vaste ecchimosi al viso
e sul corpo.Il sopralluogo eseguito da agenti del locale
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica nel bungalow
aveva portato al sequestro, tra altri reperti, di un
pezzo di trave in legno con l’estremità acuminata,
recante copiose tracce di sostanza ematica – poi
risultata l’arma letale - ed un accendino di colore
giallo; inoltre, si rilevavano chiare tracce di
trascinamento sull’arenile dal bungalow in direzione
della battigia. La Procura della Repubblica a seguito
delle prime indagini, la stessa sera ha autorizzato
l’intercettazione telefonica dell’utenza dell’indagato,
ZAKARIA ISMAINI. Gli investigatori hanno appreso così
che l’indagato era sottoposto ad intercettazione da
parte della Procura di Brindisi per un altro omicidio. I
poliziotti, dall’analisi del tabulato di ISMAINI hanno
rilevato contatti con un’utenza intestata a Letizia
Agata Giulia CONSOLI, donna catanese di 50 anni. Gli
ulteriori accertamenti ed il riconoscimento dei parenti
hanno consentito di acquisire la certezza che la CONSOLI
fosse la donna assassinata alla Playa. Ulteriori
accertamenti tra cui l’esame del registro chiamate sul
cellulare di ISMAINI e la visione dei filmati degli
impianti di video-sorveglianza del vicino villaggio “Le
Capannine”, luogo dove ISMAINI aveva spontaneamente
dichiarato di dimorare e dove aveva trascorso la notte
tra il 6 ed il 7 febbraio, hanno consentito di acquisire
più che gravi indizi di colpevolezza a carico di ISMAINI
Zakaria in ordine al delitto di omicidio ai danni di
Letizia CONSOLI.Le conversazioni effettuate da ISMAINI
con altri interlocutori in lingua araba evidenziavano il
proposito di lasciare l’Italia. ISMAINI nel pomeriggio
del 14 febbraio scorso, è stato rintracciato all’interno
di un peschereccio ormeggiato presso il Porto di Catania
e condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile ove,
in tarda serata, ha reso dichiarazioni confessorie nel
corso di interrogatorio reso al P.M. della Procura
Distrettuale della Repubblica titolare delle indagini.Un
serrato e proficuo coordinamento tra la Procura di
Catania e la Procura di Brindisi, vi è stato nel corso
delle indagini che ha a sua volta emesso decreto di
fermo di indiziato di delitto nei confronti del ISMAINI,
in relazione all’omicidio di Mastrogiovanni Cosimo, il
cui cadavere quasi interamente carbonizzato era stato
rinvenuto all’interno di una villetta in località
Latiano (BR) il pomeriggio del 13 novembre 2014. Il
decreto di fermo è stato eseguito, contestualmente a
quello emesso dalla Procura di Catania, da militari
dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di San Vito
dei Normanni (BR). La stretta collaborazione tra i due
Uffici ha consentito dunque di ottenere brillanti
risultati investigativi per due gravissimi ed efferati
delitti di omicidio. Le informazioni circa questo
secondo delitto saranno fornite dalla Procura della
Repubblica di Brindisi.
San Gregorio di Catania - Manomettono contatori ENEL.
CC denunciano 1 commerciante e 2 pensionati. i
Carabinieri della Stazione di San Gregorio di Catania,
di sera, unitamente a personale tecnico della società
erogante, impegnati a cercare di porre un freno al
dilagare dei furti di energia elettrica, hanno
effettuato numerosi controlli ad esercizi commerciali e
private abitazioni. A cadere nella rete delle verifiche
due pensionati, un uomo ed una donna, ed un commerciante
che avevano manomesso i propri contatori per far si che
registrassero un consumo notevolmente inferiore a quello
realmente utilizzato.
Catania
- Etna: GdF Catania soccorre turista.
La signora S.G. 56enne, alle ore 12.30 circa è stata
soccorsa per
una caduta col bob su pendio innevato in località Etna
sud – Piano Vetore a quota m.1500. la malcapitata si era
procurata la rottura della tibia e del perone. I
militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza,
con l’ausilio del medico del CNSAS e personale del 118,
hanno provveduto a soccorrere la signora. La ferita, per
la gravità dell’incidente è stata caricata sul posto
dall’eliambulanza del Presidio Ospedaliero Cannizzaro di
Catania.
Catania
–Prostituzione cinese in centro massaggi Corso
Province. La Polizia ha controllato “locali
equivoci”, in cui – dietro l’insegna di ammiccanti sale
massaggi – si nascondevano loschi traffici. la merce
realmente venduta consisteva nelle “prestazioni
particolari” di giovani donne che, in realtà, avrebbero
dovuto essere soltanto delle massaggiatrici. Gli uomini
delle Volanti, hanno arrestato la cittadina cinese
LIAMNEI WU 43enne, per reati connessi con lo
sfruttamento della prostituzione. La donna gestiva in
pieno centro città, in Corso delle Province, un centro
massaggi dove, dietro il pagamento di una somma extra,
venivano elargite da giovani massaggiatrici, tutte
cinesi e abbigliate in modo provocante, prestazioni
sessuali di varia natura. L’attività del beauty center
era pubblicizzata sulla stampa locale e su diversi siti
internet per adulti dov’erano postate numerose foto di
giovani ed attraenti ragazze in pose sexy e provocanti.
I clienti, tutti di sesso maschile per usufruire delle
prestazioni sessuali, dovevano versare alla titolare un
sovrapprezzo che oscillava tra le 10 e le 30 euro. I
poliziotti per quanto accertato, hanno arrestato WU
LIAMNEI ed hanno sottoposto il locale che ospitava il
centro massaggi a sequestro penale.
Catania - Delitto donna caucasica alla Playa, trovata arma.
Gli accertamenti, tecnico scientifici, proseguiti senza
sosta, hanno consentito di appurare che nonostante le
intenzioni dell’omicida di cancellare ogni traccia del
delitto appiccando un incendio nel bungalow, non tutto è
andato distrutto.Gli
Agenti repertato infatti, un oggetto acuminato che si ritiene poter
essere l’arma del delitto e su cui sono in corso di
rilevamento tracce biologiche utili alle indagini. Gli
investigatori, domani, all’esito degli accertamenti
autoptici, diffonderanno le immagini della donna e dei
particolari somatici idonei a consentirne la possibile
identificazione.
Catania
- Indagini su cadavere donna
caucasica 30/35enne trovata alla Playa.
Gli investigatori, nella mattinata, intorno alle ore
9.40, hanno rinvenuto in mare, a poca distanza dalla
spiaggia del litorale Plaja, il cadavere della donna,
dell’apparente età di circa 30/35 anni, di razza
caucasica. Il corpo della vittima riportava numerose
lesioni riconducibili ad azione omicidiaria. Il
cadavere recuperato dalla Capitaneria di Porto, è
stato oggetto di rilievi per ciò che riguarda l’epoca e
cause della morte. Gli inquirenti hanno avviato accurati
accertamenti per giungere all’identificazione. I Vigili
del Fuoco contemporaneamente sono intervenuti per un
incendio sviluppatosi in un bungalow all’interno del
Villaggio Europeo, stabilimento balneare situato sul
litorale Plaja, a poca distanza dal luogo dove era stato
ritrovato il cadavere. Gli investigatori in tale luogo
hanno rinvenuto tracce tali da ricondurre ad un
possibile delitto. La Squadra Mobile, Sezione Omicidi
nonché personale della Polizia Scientifica, sono
intervenuti sul posto con il giudice Autorità
Giudiziaria che dirige l’indagine. Gl investigatori
hanno effettuato specifici rilievi e numerosi
repertamenti di tracce utili alle indagini. Le indagini
attualmente sono in corso con l’audizione di testi,
analisi e verifiche tecniche, utili a stabilire la
esatta dinamica dei fatti.
Catania
- Polizia in centro
benessere: 90€ a prestazione, sfruttamento e
favoreggiamento prostituzione. Poliziotti dell’U.P.G.S.P.,
ha fatto irruzione in un centro benessere in P.zza
Nettuno ed hanno denunciato i due titolari, un soggetto
M.G. 37enne e S.M donna polacca 30enne,
per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della
prostituzione. I tutori dell’ordine hanno appurato che
nel centro, oltre ai massaggi tradizionali, dietro
pagamento di un sovrapprezzo, venivano infatti fornite
prestazioni sessuali ad opera di giovanissime ragazze di
nazionalità italiana, abbigliate in slip e reggiseno. La
tariffa per il massaggio all inclusive ammontava
a 90 euro. I poliziotti al momento dell’irruzione
nel centro benessere hanno trovato anche alcuni
clienti. Qualcuno, in evidente imbarazzo, ha subito
cercato di negare ogni addebito, prima di ammettere
tutto. Il centro era frequentato anche da professionisti
molto in vista nella zona e da operai che, nonostante la
crisi, spendevano quasi cento euro per ottenere un
“massaggio particolare” che includeva la prestazione
sessuale.
Catania –
GdF salva padre e figlia bloccati da bufera neve in auto
a Biancavilla. I finanzieri del Comando Provinciale
della Guardia di Finanza di Catania hanno tratto in
salvo ieri sera una coppia, padre e figlia, bloccata
dalla neve sull’Etna. Infreddoliti ed impauriti, erano
rimasti intrappolati nella propria autovettura in
contrada Miria, nel comune di Biancavilla, sul versante
Sud-Ovest dell'Etna a circa 1100 mt di quota, a causa di
una forte bufera di neve che aveva reso difficoltoso il
transito degli automezzi. Così padre e figlia
quindicenne, residenti a Mascalucia, sono stati
raggiunti e soccorsi dalla pattuglia del Soccorso Alpino
della Guardia di Finanza di Nicolosi, già in attività di
servizio di controllo del territorio. I militari hanno
provveduto recuperare ed a mettere in sicurezza i
malcapitati, caricandoli a bordo del proprio automezzo e
conducendoli presso la caserma di Nicolosi, dove, ad
attenderli, vi erano alcuni familiari. La disavventura
si è dunque conclusa solo con un brutto spavento alle
pendici dell'Etna. Il vulcano soprattutto in questi
giorni di avverse condizioni meteorologiche subisce
facili e rapidi mutamenti di tempo in cui è facile
imbattersi e che possono dar vita a forti bufere di
neve, anche improvvise. Il soccorso alpino Guardia di
Finanza per questo motivo raccomanda che è sempre
necessario porre la massima attenzione prima di
avventurarsi anche su strade ritenute transitabili.
Catania
–
CC, 3 presi a Librino: armi e droga. I Carabinieri
della Compagnia Fontanarossa durante un servizio
coordinato effettuato nel quartiere Librino hanno
arrestato: Salvatore POIDOMANI, 43enne, catanese,
per evasione. Il soggetto, benché sottoposto agli
arresti domiciliari, è stato sorpreso dai militari
mentre si trovava sulla pubblica, senza giustificato
motivo, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui
era soggetto. Marouane
EN NAKKAZ, 33enne, originario del Marocco,
residente a Catania, già agli arresti domiciliari, per
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari durante un controllo nell’abitazione del 33enne
hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare
rinvenendo e sequestrando, abilmente occultati in mobile
del salone, 79 dosi di hashish, per un peso complessivo
di 60 grammi, 1 busta contenente 31 grammi di marijuana
e 16 dosi di cocaina, contenenti complessivamente 6
grammi di stupefacente. Luigi CATALANO, 44enne,
catanese, per detenzione e spaccio di stupefacenti e
detenzione illecita di arma. I Carabinieri nel corso di
perquisizione domiciliare nell’abitazione del soggetto
hanno rinvenuto e sequestrato, abilmente occultati nel
garage di sua pertinenza, 1 pistola semiautomatica marca
Victoria, cal. 7,65, completa di serbatoio con 5 colpi,
15 munizioni cal. 9x21 e 3 involucri contenenti
complessivamente 17 grammi di cocaina.Gli arrestati sono stati i primi due posti nuovamente ai
domiciliari in attesa di essere giudicati con rito
direttissimo mentre il 44enne associato nel carcere di
Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Furto in scuola, 1 in manette. Poliziotti del
Commissariato Centrale nella mattinata hanno individuato
e arrestato il catanese Angelo GUARNIERI 24enne,
già noto per reati in materia di stupefacenti e reati
contro il patrimonio nonché sottoposto ad avviso orale,
in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in
carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Catania su
richiesta del Pubblico Ministero che ha accolto
pienamente le risultanze investigative prodotte dal
Commissariato. Le indagini condotte dai poliziotti si
sono avvalse dell’ausilio della Polizia Scientifica che
ha effettuato l’esame dei filmati ed i rilievi sul luogo
del reato. I video analizzati hanno evidenziato che
l’indagato, il 15 settembre dello scorso anno, forzò la
porta d’ingresso dell’aula magna dell’istituto
scolastico “Vaccarini” da cui trafugò 1 computer e 1
monitor di 42 pollici al plasma, di proprietà
dell’amministrazione scolastica, danneggiandone un
secondo nel tentativo di staccarlo dalla parete cui era
fissato. L’arrestato ultimate le formalità di rito, è
stato associato alla Casa Circondariale di Piazza Lanza
a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Linguaglossa CT-
CC sciatori arrestano latitante, era su pista da sci.
Costel Daniel DASCALUL, 25enne cittadino romeno,
residente a Paternò, non poteva immaginarlo, che la sua
giornata sulle piste da sci si sarebbe trasformata in un
giorno da dimenticare. I Carabinieri sciatori della
Stazione di Linguaglossa, collaborati dal personale
sciatori della Polizia di Stato, l’hanno arrestato
all’esito di un normale controllo sulle piste della
stazione sciistica di Piano Provenzana – Etna Nord. Il
ragazzo si è reso responsabile di comportamento
pericoloso in pista, adoperando la sua tavola da
snowboard come fosse uno slittino, procurando pericolo
per l’incolumità propria e degli altri sciatori. Il
comportamento era stato prontamente segnalato ai
Carabinieri da una sciatrice. Lo stesso giovane già in
precedenza, era stato ammonito dal personale della P.S.
per analoghi comportamenti e, ciò nonostante, aveva
deciso di reiterarli. I Carabinieri ed il personale
della Polizia di Stato, pur disponendo di pochi elementi
quali la colorazione della tuta e dell’attrezzatura, si
messi subito alla ricerca del giovane, l’hanno
individuato poco dopo, accompagnandolo fuori pista per
la contestazione del comportamento indisciplinato ed il
ritiro dello Skypass, previsto per ogni violazione del
regolamento d’uso degli impianti. I Carabinieri hanno
approfondito il controllo ed accertato che sul giovane
romeno pendeva un ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania – Ufficio esecuzioni penali su
richiesta della Procura Generale della Repubblica
nell’anno 2013, dovendo scontare una pena di 6 anni di
reclusione per essersi reso responsabile dei reati di
detenzione di sostanze stupefacenti, furto aggravato ed
evasione. Il ragazzo è stato condotto in caserma, ed ha
terminato la “discesa” sino al carcere di Piazza Lanza.
I Carabinieri per l’occasione rammentano a tutti gli
appassionati di sport invernali che le forze dell’ordine
sono presenti sulle piste da sci con personale
specializzato. I militari oltre a svolgere attività di
vigilanza e soccorso, effettuano il controllo del
territorio in senso stretto, monitorando l’afflusso e le
condotte di quanti decidono di trascorrere la giornata
sulle piste.
San Giovanni La Punta CT
- Aggredisce moglie : domiciliari per maltrattamenti
in famiglia. I Carabinieri della Stazione di San
Giovanni la Punta hanno arrestato, ai domiciliari in
un’altra abitazione, un 50enne, del luogo, per
maltrattamenti in famiglia. Il soggetto, ieri mattina,
per futili motivi ha aggredito la moglie costringendola
a chiudersi nella stanza da letto. La donna ha
telefonato al 112 chiedendo aiuto. Una pattuglia
dell’Arma, che gravitava in zona, è intervenuta
immediatamente sul posto ed ha bloccato l’individuo
ancora in preda all’ira mentre inveiva e cercava di
aprire la porta della stanza, dove la vittima si era
barricata. I militari nella circostanza hanno
accertato che da circa due anni il 50enne teneva una
serie abituale di condotte lesive, prevaricazioni e
maltrattamenti nei confronti della consorte.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato posto ai domiciliari in un’altra abitazione.
Catania -
S.Agata
in via Plebiscito:
Polizia sequestra fuochi abusivi pronti. La Polizia di Stato di
Catania ha sequestrato un ingente quantitativo di
esplosivo abusivamente preparato presumibilmente per
accendere fuochi non autorizzati in occasione dei
festeggiamenti della festa di Sant’Agata. I servizi
preventivi erano stati predisposti dal Questore di
Catania in occasione dei festeggiamenti agatini volti
al contrasto dell’accensione abusiva di fuochi
d’artificio. Agenti della locale squadra amministrativa,
ieri sera, a seguito di attività info investigativa in
via Torre del Vescovo e precisamente nell’area
denominata “Bastione degli infetti”, dopo essersi
arrampicati sul muro che delimita l’area, hanno
scoperto che ignoti abusivamente avevano posizionato ed
innescato 31 batterie di fuochi d’artificio da 100 e
200 mortai in plastica, di calibro compreso tra 2,5 e 3
cm, nonché 1 batteria con mortai in plastica cal. 5 cm
all’interno dei quali erano stati collocati pericolosi
ordigni di fabbricazione artigianale che presumibilmente
avrebbero dovuto esplodere al passaggio del Fercolo di
S. Agata da via Plebiscito angolo via antico Corso. Il
materiale aveva una forte carica esplosiva e la sua
accensione senza autorizzazione e senza il rispetto
delle prescrizioni impartite della autorità di pubblica
sicurezza, che tra le altre cose prescrivono precise
distanze di sicurezza dalle abitazioni, avrebbe potuto
costituire un grosso pericolo per le migliaia di
persone, e tra queste molti turisti, che partecipano
alla festa. L’esplosivo rinvenuto è stato immediatamente
rimosso e posto sotto sequestro e quindi affidato a
ditta autorizzata. Il magistrato di turno è stato
informato e, data la pericolosità del materiale
esplodente, ne ha disposto la distruzione.
Catania
– Stop chiusura presidi polizia, segretario
regionale Rosario Indelicato Sap : “Successo della
nostra battaglia, ma restiamo vigili. Finalmente è
arrivato lo stop alla chiusura dei presidi di polizia e
alla soppressione nella nostra regione degli uffici di
Squadra nautica di Catania e Messina, la Stradale di
Vittoria e Nicosia nonché tutte le Sezioni della Polizia
Postale. Un risultato che possiamo ascrivere senza
ombra di dubbio all’azione del Sindacato Autonomo di
Polizia che da un anno conduce una battaglia politica su
tutti i fronti, con tantissime interpellanze
parlamentari che abbiamo sollecitato, e che ci ha visti
in prima linea sui media nazionali e locali, con
centinaia e centinaia di interventi. Senza contare le
migliaia e migliaia di cartoline natalizie contro la
chiusura dei presidi di polizia che abbiamo fatto
arrivare al premier Renzi”. Saro Indelicato Segretario
Regionale del sindacato di polizia Sap Sicilia, uno dei
maggiori sindacati della Regione aggiunge: “La notizia
dello stop al piano di chiusura , è stata data a
livello nazionale direttamente dal vice capo della
polizia, Alessandro Marangoni, che abbiamo incontrato
proprio per discutere della problematica del taglio dei
presidi. In un momento in cui la criminalità è in
aumento e il terrorismo internazionale torna a far
paura, era impensabile chiudere gli uffici della Polizia
postale che sono in prima nel contrasto ai reati
informatici oppure sopprimere posti Polfer Stradale,
fondamentali per la sicurezza dei viaggiatori. Vogliamo
poi parlare delle Squadre nautiche o della Polizia di
frontiera? Naturalmente restiamo vigili e attenti su
questo stop alla chiusura dei presidi, nei prossimi
giorni il nostro segretario generale Gianni Tonelli
incontrerà il ministro Alfano per avere conferme e
rassicurazioni. La battaglia continua anche dal nostro
territorio”.
Catania
– Villa Bellini, 1 tenta violenza sessuale su minore.
Agenti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale
e delle Volanti dell’U.P.G.S.P. nel pomeriggio di ieri,
hanno tratto in arresto lo straniero del Ciad Adam
SALAH 30enne, per il reato di violenza sessuale su
minore e atti osceni in luogo pubblico. L’operazione si
è svolta nell’ambito dell’attività di controllo del
territorio nel centro cittadino, condotta con
particolare riguardo ai luoghi di aggregazione giovanile
come la Villa Bellini. I poliziotti, proprio nel
transitare nei pressi del Giardino Bellini, messi in
allarme da personale dei Vigili Urbani, sono stati messi
in movimenti da un giovane che stava trattenendo uno
straniero di colore il quale si dimenava per
divincolarsi dalla presa; il tutto alla presenza di due
giovanissimi, un ragazzo e una ragazza che si trovavano
poco distanti. Gli agenti sono intervenuti
Immediatamente, e con l’ausilio di un Ispettore della
Polizia Locale in servizio di vigilanza presso la Villa
Bellini, hanno bloccato i contendenti, apprendendo che
poco prima lo straniero aveva avvicinato la ragazzina,
che si trovava nel parco insieme a un amico, e dopo
essersi abbassato i pantaloni e messo in mostra i
genitali, aveva con violenza preso la mano della giovane
costringendola a toccarlo. L’uomo a quel punto,
richiamato dalle urla dei due minorenni, era intervenuto
bloccando lo straniero il quale, peraltro, è risultato
in possesso di permesso di soggiorno scaduto
nell’ottobre del 2014. Una brutta vicenda, quindi,
conclusasi senza gravi conseguenze fisiche grazie anche
all’intervento di un cittadino, accorso in aiuto di
quella che avrebbe potuto essere la vittima di una
violenza sessuale. Lo straniero è stato arrestato e, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria di turno,
condotto presso il carcere di piazza Lanza.
Catania – Terrorismo,albanese preso in aeroporto:
interrogato, convalidato arresto. Ziadin GJORGJI,
era statotratto in arresto il 21 gennaio per il
delitto di possesso e falsificazione di documenti
d'identità. Il personaggio è stato interrogato ieri dal
giudice per le indagini preliminari che, all'esito
dell'udienza di convalida ha applicato nei suoi
confronti la misura cautelare della custodia in carcere
richiesta dalla Procura della repubblica anche per il
delitto di utilizzo indebito di carta di credito.
L’Autorità Giudiziaria allo stato al cittadino albanese
sono stati contestati i delitti di fabbricazione e
possesso di documenti falsi e di utilizzo indebito di
carta di credito. Gli investigatori stanno svolgendo
indagini delegate dalla Procura della Repubblica
congiuntamente alla Polizia Aereoportuale, alla Squadra
Mobile, alla Digos ed alla Polizia Postale al fine di
valutare la sussistenza di più gravi ipotesi di reato. I
tutori dell’ordine, attraverso gli accertamenti
irripetibili in corso sul computer tenuto dal cittadino
albanese. Gli inquirenti lavorano per accertare la rete
di contatti che ha permesso allo stesso di procurarsi
innumerevoli documenti d'identità falsi. Catania
- Antiterrorismo a Fontanarossa: polizia blocca
albanese con documenti falsi, e foto armi tipo
Kalashnikov. La Polizia di Stato dell’Ufficio di
frontiera di Catania, nell’ambito del rafforzamento dei
dispositivi di controllo di frontiera degli ultimi
giorni, ha tratto in arresto per il reato di possesso e
fabbricazione di documenti per l’espatrio falsi un
cittadino albanese di 30 anni. Il soggetto stava per
prendere un volo diretto a Londra, ieri presso
l’Aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. I poliziotti
impegnati nei servizi di controllo di frontiera per il
volo diretto a Bucarest, hanno proceduto al controllo di
un albanese diretto in Romania. Gli agenti hanno
riscontrato che il soggetto era già stato denunciato lo
scorso 13 gennaio all’aeroporto di Malpensa. L’individuo
prima di salire a bordo di un volo per Londra, era stato
trovato in possesso di documenti di identificazione
falsi. Tali elementi, insieme all’atteggiamento
insofferente che il passeggero manifestava, hanno
fornito ai poliziotti lo spunto per avviare un’attività
di pedinamento, al fine di verificare la sua condotta
fino all’imbarco. Gli agenti hanno notato che
l’albanese anziché recarsi al gate del volo per Bucarest
ha tentato di oltrepassare quello per un volo diretto a
Londra. Il sospetto è stato fermato. I poliziotti
hanno proceduto ad un ulteriore e più approfondito
controllo. Gli accertamenti hanno permesso di
riscontrare che il passeggero disponeva di un’altra
carta d’imbarco stampata on-line per Londra e di una
carta d’identità intestata ad un cittadino italiano,
contraffatta nei dati relativi all’altezza e con apposta
una fotografia raffigurante l’albanese, coperta da una
seconda pellicola trasparente di sicurezza. L’albanese
durante la perquisizione personale è stato trovato in
possesso di una pen-drive contenente alcune fotografie
raffiguranti lo stesso cittadino albanese ed un altra
persona i quali imbracciavano due armi lunghe tipo
Kalashnikov nonché molti altri file contenenti altri
documenti d’identità di varie nazionalità, alcuni dei
quali riportanti l’effige dello stesso albanese. I
documenti sono oggetto di ulteriori sviluppi
investigativi da parte degli esperti dell’antiterrorismo
della Polizia di Stato.
Catania –
San
Cristoforo: CC si “spaccia” per cliente, accede in casa
dei pusher, 3 arresti.
I militari della Squadra “Lupi” del Reparto Operativo
stanotte,hanno arrestato, in flagranza, i pregiudicati
catanesi,
Salvatore BARONE,
43enne, Luca
SORRENTI,
33enne e
Salvatore FRASCHILLA,
25enne, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso
e detenzione illegale di munizionamento. I Lupi, da
qualche giorno avevano raccolto informazioni su un
piccola centrale dello spaccio ubicata a Catania in via
del Velo 6. I servizi di appostamento nei pressi
dell’abitazione sono serviti agli investigatori per
comprendere il meccanismo di contatto tra i venditori e
gli acquirenti. Il cliente suonava al citofono, nel
frattempo era video sorvegliato da un sistema a circuito
chiuso, ed autorizzato viene fatto entrare in un
cortile, dove lo spacciatore brevi mano effettuava lo
scambio droga-denaro. i carabinieri per accedere nel
“fortino” si sono inventati uno stratagemma : hanno
mandato al campanello un giovane “lupo” poco conosciuto.
Le prede hanno abboccato, l’hanno fatto entrare ed alla
richiesta: “cosa hai di buono?” il pusher ha risposto:
“cocaina”. Il carabiniere a quel punto si è fatto
riconoscere ed ha allertato il dispositivo esterno che
ha fatto irruzione in casa trovando dentro altri 2
soggetti intenti a confezionare la droga. I militari,
durante la perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato
complessivamente 20 grammi di cocaina, già in parte
suddivisa in dosi, 1 bilancino di precisione, del
materiale adatto al confezionamento della droga, 165
euro in contanti, nonché 4 proiettili calibro 38
special della Guido Fiocchi di Lecco. Gli arrestati sono
stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
– Polizia
trova in garage Librino: 15 fucili, munizioni, droga e
fuochi d’artificio. Agenti della Polizia di Stato
Squadra Mobile - Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”
nella nottata nell’ambito di controlli mirati eseguiti
nel popolare rione di “Librino”, in un garage ubicato in
viale San Teodoro, hanno rinvenuto e sequestrato armi da
fuoco, munizioni, sostanza stupefacente ed artifizi
pirotecnici: 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile
cal.12, 1 fucile con canna cal.12, 1 fucile a pompa
cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile
cal.12, 1 fucile cal.410,76, 1 fucile cal.12, 1 fucile
cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile cal.12, 1 fucile
doppietta cal.12, 1 fucile cal.4,05, migliaia di
munizioni di vario calibro, 300 involucri contenenti
sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso
complessivo di gr. 405; nr.27 artifizi pirotecnici del
tipo “Fontane a Torta”.
Catania –
Viola obblighi affidamento in prova: CC eseguono ordine carcerazione.
I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato il, catanese Luca D’AMBRA, 23enne in
esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania. Il
giovane, nel dicembre scorso, aveva violato gli obblighi
derivanti dall’affidamento in prova ai servizi sociali
cui era sottoposto. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Bicocca.
Scordia
CT
- Furto in scuola “Michele Amari”, ladro ai domiciliari.
I Carabinieri della locale Stazione ieri pomeriggio,
hanno sorpreso Giuseppe RANDONE
38enne
nei locali dell’ex istituto scolastico “Michele Amari”,
di via Etna 12, immobile di proprietà comunale. Il
personaggio aveva già rubato degli elettrodomestici e
vari oggetti d’arredo. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari.
Catania
– CC 1 preso su auto appena rubata,
ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale
hanno arrestato, in flagranza, Antonino
RAINERI 20enne, di Catania, per furto aggravato,
possesso ingiustificato di arnesi utili allo scasso e
resistenza a Pubblico Ufficiale. Una gazzella
dell’Arma, ieri sera, durante un servizio finalizzato
alla prevenzione e repressione dei reati predatori in
genere, mentre stava transitando per Via Galermo ha
incrociato il giovane alla guida di una Alfa 147. I
militari, insospettiti dalla velocità sostenuta del
mezzo, si sono posti all’inseguimento percependo,
immediatamente, che il conducente stava proprio cercando
di evitare ad ogni costo il controllo. Il breve e
concitato inseguimento è terminato in tangenziale, nei
pressi dello svincolo di San Giovanni Galermo, con
l’arresto del fuggitivo.I Carabinieri nell’auto,
risultata rubata poco prima in Viale Moncada, hanno
rinvenuto e sequestrato degli attrezzi utili allo
scasso. L’auto è stata restituita al legittimo
proprietario mentre l’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
Catania
– Disabile ai domiciliari assume morfina, cammina e
spara a rivale in amore, 1 video. La Polizia di
Stato nella tarda serata di ieri, ha dato esecuzione a
decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla
Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di :
Filadelfo PAPPALARDO,
42enne già noto e già sottoposto al regime della
detenzione domiciliare per reati in materia di armi,
gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio
aggravato, detenzione, porto illegale di arma
clandestina e ricettazione. Il fermo ha accolto gli
esiti di indagini condotte dalla Squadra Mobile a
seguito del tentato omicidio ai danni di Francesco,
detto Franco PISTONE 52enne, già condannato per il reato
di associazione mafiosa in quanto ritenuto appartenente
al clan Laudani, e perpetrato la sera del 15 gennaio
scorso, che hanno consentito di acquisire univoci e
concordanti elementi di reità nei confronti del
PAPPALARDO. I Poliziotti della Squadra Mobile di
Catania, sabato 17 gennaio, hanno proceduto ad eseguire
una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di
Filadelfo PAPPALARDO, già noto di San Giovanni La Punta,
affetto da una grave patologia che lo costringe alla
sedia a rotelle, avendo fondato motivo di ritenere che
vi fossero detenute armi. L’atto di polizia giudiziaria
ha dato esito negativo per ciò che concerne la ricerca
di armi o munizioni. L’attenzione degli uomini della
Squadra Mobile si è incentrata su 2 sacchi per la
raccolta di rifiuti riposti all’interno dell’abitazione,
dove sono stati rilevati indumenti ed un forte odore di
alcool. I tutori dell’ordine della Mobile, insospettiti
da quanto rilevato nell’abitazione, con l’ausilio di
personale del Gabinetto Regionale di Polizia
Scientifica, hanno proceduto a svuotare i sacchi dove
venivano rinvenuti: 1 scaldacollo di colore nero
tagliato in varie parti, 1 paio di jeans tagliati, 1
cappellino di colore nero recante una scritta bianca
anch’esso tagliato. Gli agenti, memorizzata nello
smartphone del PAPPALARDO, hanno rilevato un’immagine
fotografica, inviata ad un profilo “Whats App” il
pomeriggio del 15 gennaio, che lo vedeva indossare un
giubbotto sportivo di color azzurro chiaro, con la parte
superiore più scura, compatibile, secondo le prime
ricostruzioni dei fatti, con quelli dell’ignoto autore
del tentato omicidio di Pistone. Il giubbotto non veniva
rinvenuto nell’abitazione, e del resto il PAPPALARDO non
forniva spiegazioni plausibili circa il posto dove
poteva trovarsi. Gli indumenti apparivano compatibili
con quelli utilizzati dall’ignoto killer che intorno
alle ore 19.30 del 15 gennaio aveva esploso colpi d’arma
da fuoco all’indirizzo di Franco PISTONE. Gli inquirenti
della Squadra Mobile, considerato che la casa del
PAPPALARDO risultava essere a breve distanza dal luogo
teatro del fatto di sangue, hanno visionato un impianto
di video-sorveglianza collocato nella strada dove c’è
l’abitazione del PAPPALARDO. I poliziotti dalle immagini
rilevate hanno notato un individuo dalla corporatura
snella, percorrere correndo la via in direzione di viale
della Regione per poi ritornare, pochi minuti più tardi,
con fare meno spedito, in direzione dell’abitazione del
PAPPALARDO. L’individuo indossava 1 giubbotto, 1 paio di
jeans, 1 cappellino e scarpe ginniche, queste ultime
compatibili con quelle indossate dal PAPPALARDO all’atto
della perquisizione. Le attività investigative,
coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica
di Catania, hanno permesso di acquisire un grave quadro
indiziario nei confronti del PAPPALARDO. Il personaggio
è stato condotto negli uffici della Squadra Mobile, nel
pomeriggio di ieri, dopo aver reso spontanee
dichiarazioni confessorie, in serata le ha confermate
nel corso di interrogatorio reso al P.M. della Procura
Distrettuale della Repubblica, specificando che
all’origine del gesto vi erano ragioni di carattere
personale legate alla sua relazione con una donna.
PAPPALARDO,
deciso a commettere il delitto,
per superare il suo handicap fisico aveva assunto un consistente quantitativo di
morfina che gli ha consentito di deambulare per recarsi,
con un’arma che deteneva illegalmente a casa,
sul luogo dove sapeva trovarsi il PISTONE ed esplodere
al suo indirizzo diversi colpi d’arma da fuoco. L’arma
da fuoco, una cal.7,65, è stata recuperata e sottoposta
a sequestro. PAPPALARDO espletate le formalità di rito,
è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza
Lanza.
Misterbianco
CT
- Ai domiciliari per droga. I Carabinieri della
locale Tenenza hanno arrestato ai domiciliari,
Giovanni CITRARO
23enne del posto, in esecuzione di un ordine di
espiazione pena emesso dal Tribunale di Catania. Il
giovane dovrà espiare, ai domiciliari, la pena residua:
2 mesi di reclusione (pena complessiva stabilita in 1
anno e 8 mesi), poiché riconosciuto colpevole del reato
di detenzione illecita di sostanze stupefacenti,
commesso a Catania nel novembre 2011.
Catania
- Studenti visitano Comando provinciale Arma. 50
alunni appartenenti alle terze classi dell’ Istituto
Comprensivo “Aristide Gabelli” di Misterbianco,
accompagnati dalle professoresse SANTONOCITO e SPATUZZI,
hanno preso parte nella mattinata odierna alla visita
guidata presso la sede del Comando Provinciale
Carabinieri di Catania, in Piazza Giovanni Verga. I
giovani studenti hanno assistito all’illustrazione e
dimostrazione pratica del materiale, incluso il robot
impiegato per la bonifica, in dotazione agli artificieri
del Comando, per poi apprezzare da vicino i mezzi del
pronto intervento che ogni giorno vedono per strada,
ovvero l’ALFA 159, la cosiddetta “gazzella”, e la moto
BMW del Nucleo Radiomobile. La tappa conclusiva del
percorso è stata all’interno della caserma, la centrale
operativa, fulcro della struttura, dove sono state
illustrate le modalità con cui si gestiscono le varie
chiamate di emergenza, numerosissime anche durante la
visita. Le domande dei vivacissimi ragazzi, accolti ed
accompagnati dal Comandante della Stazione capoluogo,
hanno reso ancor più interagente e interessante una
visita finalizzata all’instaurazione di un rapporto di
serena fiducia e vicinanza tra l’ Arma e la
cittadinanza, che vede nei giovani visitatori di oggi i
prossimi attori della vita sociale ad ogni livello.
Catania
– 2 romeni tentano furto in ospedale Cannizaro: presi.
Agenti delle Volanti ieri notte, hanno arrestato i
romeni
Ciprian BINGHIAC 30enne e Madalin Constantin
STAN 29enne, quest’ultimo già noto, perchè
responsabili di concorso in tentato furto aggravato e
ricettazione. Una Volante, alle ore 02.45 circa, a
seguito di una segnalazione giunta sul 113, è
intervenuta presso un padiglione dell’ospedale
Cannizzaro, dove era stata segnalata la presenza di due
individui intenti a forzare un distributore automatico
di bevande. La pattuglia è intervenuta immediatamente ed
ha sorpreso i due ancora con gli attrezzi da scasso in
mano, intenti a forzare il distributore di bevande. I
romeni bloccati prima che potessero accennare ad una
fuga, sono stati entrambi arrestati. Gli agenti poco
distante, hanno anche rinvenuto l’auto, risultata rubata
e con la quale i malfattori erano giunti in ospedale. I
due romeni sono stati rinchiusi presso le locali camere
di sicurezza, in attesa del giudizio per direttissima.
Catania
– Lucciola viale Africa rifiuta 2 clienti: offesi la
rapinano. 1 rumeno preso: Costantin TANASE
36enne. Una vettura Fiat Punto, con a bordo due rumeni,
sabato notte, si era avvicinata in viale Africa ad una
giovane connazionale, di appena 23 anni, che si stava
prostituendo. I 2 con modi poco garbati l’hanno invitata
a salire in auto per una prestazione. La ragazza
esprimendo liberamente un netto rifiuto, non ha voluto
concedersi a conterranei. l’ira di uno degli energumeni
si è scatenata e, dopo avere apostrofato la 23enne con
epiteti irripetibili, l’ha presa a calci sottraendole
dalla borsa 70 euro e fuggendo via. La ragazza, in
lacrime, ha chiesto aiuto ad una collega che, con il
cellulare, è riuscita a chiamare il 112 descrivendo
l’auto dei rapinatori. Un gazzella del pronto intervento
si è posta immediatamente alla ricerca dell’auto, che è
stata intercettata in Piazza Dei Martiri con a bordo 1
solo dei malfattori. Il personaggio è stato bloccato e
perquisito e trovato in possesso delle 70 euro rapinate
alla giovane “lucciola”. La vittima, in sede di
denuncia, ha riconosciuto in foto il connazionale quale
autore della vile aggressione. L’arrestato, Costantin TANASE è stato
rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza, sono in
corso le indagini per l’identificazione del complice.
Acireale
– Ai domiciliari pratica usura, và in carcere.
Agenti del Commissariato di Acireale hanno arrestato il
già noto Francesco PIAZZA
43enne per il reato di usura aggravata dallo
stato di bisogno della vittima. il soggetto, che si
trovava sottoposto agli arresti domiciliari, aveva
suscitato l’interesse dei poliziotti a causa dei
movimenti sospetti che si registravano nei pressi della
sua abitazione. Gli investigatori hanno, quindi, avviato
mirati servizi di osservazione, a seguito dei quali si è
constatato un via vai di persone che facevano ingresso
nella palazzina in cui si trova l’abitazione del Piazza.
I poliziotti considerati i precedenti per reati in
materia di stupefacenti avevano ipotizzato che lo stesso
potesse continuare l’attività di spaccio di droga
nonostante la misura restrittiva alla quale era
sottoposto. Gli agenti di una Volante del Commissariato,
dopo aver osservato l’ennesimo soggetto che si recava a
“far visita” a Piazza, hanno deciso d’intervenire, anche
perché l’arrestato domiciliare aveva il divieto di
incontrare persone diverse dai familiari conviventi. I
poliziotti nell’appartamento hanno constatato la
presenza della persona estranea, ma, anziché droga, si
sono accorti della presenza di alcune banconote. Gli
investigatori insospettiti, hanno ritenuto che la
presenza del soggetto incensurato fosse legata ad una
transazione di natura illecita e, pertanto, hanno
proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare
che ha permesso di rinvenire documenti, carteggi ed
agende su cui erano riportati conteggi di denaro. Gli
agenti hanno esaminato e stabilito che il Piazza
prestasse denaro ad interessi usurari, e che, quindi, il
soggetto incensurato fosse un debitore che stava per
pagare una delle rate di un prestito già acceso. I
poliziotti sono riusciti a cogliere Piazza “in flagranza
di reato” nell’atto di esigere il pagamento di un
prestito concesso a tassi che, dall’esame dei documenti
in mano alla Sezione investigativa del Commissariato, si
ritiene raggiungessero il 100% annuo. Gli agenti in
attesa di identificare le altre vittime del “cravattaro”,
la cui contabilità è stata estesa in linguaggio
criptico, il Piazza, è stato arrestato e condotto presso
la Casa Circondariale “Piazza Lanza” a Catania.
Catania
-
San Cristoforo: 2 organizzano self service cocaina e
marijuana.
I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante
hanno arrestato, in flagranza, Bernardo RUSSO
21enne, di Catania e Salvatore CONSOLI 44enne, di
Villasmundo (SR), per spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, stanotte, intorno alle 03:00, in via
VILLASCABROSA, nell’ambito dei servizi antidroga
organizzati nei quartieri a rischio del capoluogo
etneo, hanno sorpreso gli spacciatori mentre, in
perfetta sinergia, cedevano alcune dosi di droga a
clienti occasionali. I Carabinieri nel fermare e
perquisire, gli individui, hanno rinvenuto e sequestrato
50 dosi di cocaina, peso complessivo 25 grammi, 90
dosi di marijuana, peso complessivo 400 grammi, e la
somma in contanti di circa 2500 euro, incassati durante
l’attività di spaccio. I cancelli del carcere di Piazza
Lanza si sono aperti per gli arrestati.
Acireale – Spaccia dai domiciliari, finisce in carcere.
Poliziotti del Commissariato Distaccato di Acireale
hanno proceduto all’arresto di Michele CONSOLI
47enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Consoli era già stato arrestato
nell’ottobre scorso per il medesimo reato e stava
scontando la misura degli arresti domiciliari presso
l’abitazione al primo piano di una palazzina nel centro
storico di Acireale. I componenti di una Volante, nel
transitare nei pressi dell’abitazione dell’arrestato,
hanno notato alcuni giovani in atteggiamento sospetto i
quali, alla vista della Polizia, si sono frettolosamente
dileguati. Gli agenti hanno compreso che Consoli stava
continuando la sua attività di spaccio dall’abitazione,
nonostante gli arresti domiciliari.
I poliziotti hanno effettuato una perquisizione
domiciliare che ha dato esito positivo: sul terrazzino,
infatti, è stato trovato 1 barattolo contenente oltre
gr 40 di marijuana.
Consoli è stato arrestato e condotto presso la Casa
Circondariale “Piazza Lanza”.
Acireale CT
- Evade dai domiciliari e visita marito in Ospedale.
I Carabinieri della Nucleo Radiomobile della Compagnia
di Acireale (CT) hanno arrestato, in flagranza di
reato, Maria Concetta TORRISI
43enne, di Catania, per evasione. La donna, ristretta
ai domiciliari ad Aci Sant’Antonio, ieri sera, è stata
fermata da una “gazzella” mentre in auto percorreva la
via Cristoforo Colombo. La signora si è giustificata
dicendo di aver fatto visita al marito ricoverato
all’Ospedale di Acireale ed i militari le hanno
ricordato che avrebbe potuto semplicemente chiedere un
autorizzazione al magistrato di sorveglianza.
L’arrestata, in attesa del giudizio per direttissima, è
stata ricollocata ai domiciliari.
Biancavilla CT
- Scacciacani modificata in casa, 1 ai domiciliari.
I Carabinieri delle locale Stazione, coadiuvati dai
colleghi della Compagnia d’Intervento Speciale del
battaglione “Sicilia”, hanno arrestato, ai domiciliari
in flagranza, un 20enne, del posto, per detenzione
illecita di sostanza stupefacente, ricettazione e
detenzione illegale di arma da sparo. Gli operanti, nel
corso del controllo del territorio, hanno perquisito il
sospetto trovandogli in tasca una ventina di semi di
canapa indiana. I militari, nell’estendere la
perquisizione nell’abitazione del fermato, hanno
rinvenuto e sequestrato una pistola scacciacani
modificata completa di caricatore con all’interno cinque
cartucce calibro 12. L’arrestato è stato relegato ai
domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
San Giovanni La Punta CT - Stalker pedina ed aggredisce ex convivente, CC arrestato.
I Carabinieri della Stazione di San Giovanni la Punta
hanno arrestato
Antonio Santo FIORITO, 51enne, di Misterbianco, per
atti persecutori. L’individuo, ieri pomeriggio, non
accettando la fine della relazione sentimentale con una
coetanea catanese, l’ha seguita pedinandola mentre
percorreva a piedi via Montegrappa a San Giovanni la
Punta. Il 51enne, ad un certo punto, ha fermato ed
aggredito l’ex convivente, minacciandola al fine di
ritornare con lui. La Centrale Operativa, avvisata
dalla stessa vittima che si era accorta di essere
seguita, ha inviato immediatamente sul posto una
pattuglia che ha bloccato lo stalker scongiurando
ulteriori e più gravi conseguenze. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Rivelazioni collaboratore giustizia
Fabrizio
Nizza : 6 arresti per associazione, armi, estorsione ed
usura. Le manette sono scattate per Giovanni
CAVALLARO 42enne, Francesco MAGRI’ 43enne,
Giuseppe MONTEGRANDE 47enne, Giovanni
PRIVITERA 39enne, Danilo SCORDINO 28enne e
Filippo SCORDINO 25enne, ritenuti responsabili, a
vario titolo, di associazione di tipo mafioso,
estorsione ed usura aggravata in concorso e detenzione
illegale di armi. I Carabinieri del Comando Provinciale
di Catania hanno arrestato 6 persone in esecuzione di un
fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della
Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - per i
reati di associazione mafiosa, armi, estorsione ed
usura. L’operazione è scaturita dall’attività
investigativa sviluppata immediatamente dopo il
sequestro di un arsenale (oltre 40 armi tra pistole,
fucili e mitragliatrici) avvenuto, il 20 settembre 2014,
dai Carabinieri nel popolare quartiere di Librino. Il
rinvenimento di armi, effettuato dai militari del
Comando Provinciale, si è inquadrato in una più ampia
strategia di contrasto coordinata dalla Procura della
Repubblica di Catania ed ha offerto lo spunto per un
approfondimento investigativo che ha permesso di fare
luce sui nuovi scenari della mappatura mafiosa nel
capoluogo etneo. Le nuove dichiarazioni rese dal
collaboratore di giustizia Fabrizio Nizza, “uomo
d’onore” e vertice del gruppo di Librino, unitamente
valutate a quelle del suo luogotenente Davide Seminara,
hanno consentito di acquisire importanti elementi
probatori in ordine alla disponibilità delle armi da
parte di alcuni indagati nonché ricostruire l’attività
estorsiva ed usuraia posta in essere nei confronti di un
imprenditore catanese il quale, dopo essere malmenato
brutalmente, è stato costretto per saldare parte dei
suoi debiti a cedere delle proprietà immobiliari. Il
concreto pericolo che i soggetti potessero darsi alla
fuga, la potenza di fuoco del gruppo, come dimostrato
dalle armi da guerra sequestrate dai Carabinieri ed il
rischio che le minacce di morte potessero essere portate
a compimento nei confronti dell’imprenditore, hanno
indotto i magistrati della Direzione Distrettuale
Antimafia di Catania ad emettere un provvedimento di
fermo nei confronti di: Giovanni CAVALLARO, Francesco
MAGRI’ Giuseppe MONTEGRANDE, Giovanni PRIVITERA,
Danilo SCORDINO e Filippo SCORDINO, ritenuti
responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo
mafioso, estorsione ed usura aggravata in concorso e
detenzione illegale di armi. Gli arrestati sono stati
rinchiusi nel carcere di Catania Bicocca in attesa
dell’udienza di convalida che ci sarà nei prossimi
giorni.
Piedimonte Etneo CT-
CC scoprono in garage macellazione clandestina.
denunciato 41enne, macellava clandestinamente. I
Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo e
personale dell’A.S.P. dell’Unità Operativa Territoriale
di Giarre hanno denunciato alla Procura della Repubblica
di Catania un 41enne, del luogo, per detenzione di
animali privi di identificazione e con stato sanitario
sconosciuto e macellazione clandestina. I militari, a
conclusione di un articolato servizio di controllo
finalizzato alla sicurezza alimentare e della salute
pubblica, hanno proceduto ad alcune ispezioni in
diverse attività dedite allo smercio di prodotti
alimentari. I tutori dell’ordine nel contesto
dell’attività hanno effettuato anche una perquisizione
domiciliare nell’abitazione dell’uomo scoprendo che
nel garage aveva allestito un vero e proprio mattatoio
con bancone attrezzato di vari arnesi atti alla
macellazione e ganci d’acciaio appesi al tetto, per
appendere la le carni e salumi in lavorazione, il tutto
ovviamente in condizioni sanitarie molto precarie e
scarsamente igieniche. I militari in alcuni recinti in
un’area attigua alla casa e di pertinenza dell’uomo
hanno trovato 23 animali tra ovini, suini, bovini,
caprini quasi tutti privi dei prescritti requisiti di
tracciabilità, identificazione e controllo sanitario,
come il marchio auricolare per i bovini e ovo-caprini ed
il tatuaggio per i suini, tutti destinati ad una
macellazione in quei luoghi sprovvisti di ogni requisito
igienico-sanitario. I carabinieri in questa circostanza
hanno trovato nel recinto una delle pecore morta ed il
41enne è stato diffidato a smaltire la carcassa del
povero animale secondo le procedure sanitarie. Gli
animali sono stati affidati allo stesso denunciato in
attesa dei risultati degli accertamenti sanitari che già
sono scattati.
Catania
–
Librino, CC sequestrano: 1,5 chili marijuana e 1
pistola, 1 arresto. Si tratta di Guglielmo
MALERBA, 31enne abitante in viale Grimaldi 10. I
Carabinieri di Catania, ieri con i “Lupi” del Nucleo
Investigativo e successivamente con i militari del
Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante, senza
soluzione di continuità ed in perfetta osmosi tra le
unità investigative, hanno assestato un altro duro colpo
ai clan della zona, sequestrando 1,5 chili di marijuana(già pronta per essere immessa sul mercato - valore
stimato di circa 15.000 euro) e una pistola
cal.22, marca Bernardelli, con la matricola abrasa e
una trentina di munizioni del medesimo calibro. La droga
e l’arma sono stati scovati nell’abitazione del noto
personaggio Guglielmo MALERBA. La pistola, come
consuetudine, sarà esaminata dagli specialisti del Reparto
Investigazioni Scientifiche di Messina che
ne stabiliranno l’eventuale utilizzo in passati episodi
di sangue. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
Catania
–
CC lotta cosche: sequestro armi e droga a Librino.
In manette è finito il
catanese Mario Cristian COSTA 28enne.
Carabinieri della squadra “Lupi” del Comando
Provinciale di Catania, all’alba, in Viale Grimaldi 6,
hanno rinvenuto, occultati in un garage-deposito,
protetto da porta blindata:1 fucile cal.12, marca Bernardelli, a canne
mozzate. 1 fucile cal.12, marca Pietro Beretta, a canne
mozzate 1 fucile cal.20, marca Pietro Beretta, a canne
mozzate, 1
giubbetto anti proiettili, 200 munizioni di vario
calibro,
4 chili di marijuana, di cui una parte già suddivisa in
dosi da spacciare, 150 grammi di cocaina, di cui una
parte già pronta per lo smercio, 1 bilancino di
precisione;Il proprietario del locale è stato arrestato, si tratta
del catanese Mario Cristian COSTA, 28enne. I
Carabinieri stanno svolgendo approfondimenti investigativi, orientati ad
individuare a quale gruppo criminale appartenessero la
droga e le armi. I
Carabinieri ritengono che proprio il quartiere sia strategico per lo spaccio
di stupefacenti, come testimoniato dalle ultime
operazioni di polizia, coordinate dalla locale
Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno permesso
d’individuare in quella zona una piazza consacrata allo
smercio di eroina, cocaina e marijuana. Si ritiene che
la droga, considerato il prezzo al dettaglio ed il
conseguente taglio, qualora immessa sul mercato avrebbe
potuto far entrare nelle casse dei criminali almeno
70.000 euro. Le armi sequestrate saranno inviate al
Reparto Investigazioni Scientifiche
di Messina per gli accertamenti tecnico-balistici per
accertarne l’eventuale utilizzo in pregressi eventi
delittuosi. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
Catania
–
Colpo di pistola a porto: 1 ferito,
GdF, trova armi e munizioni.
I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, in
collaborazione con i militari della locale Sezione
Operativa navale, hanno arrestato Biagio RIOLO,
pescatore catanese, che, nella tarda mattinata di oggi,
nel porto di Catania, ha ferito con un colpo di pistola
un altro pescatore, al culmine di un acceso diverbio per
futili questioni lavorative. I militari della Guardia
di Finanza di mare sono stati i primi ad intervenire
avendo, udito l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco.
I finanzieri hanno visto, a poca distanza dalla caserma,
un concitato assembramento di persone. I militari con i
colleghi del Gruppo di Catania, nel frattempo accorsi,
hanno proceduto all’individuazione, attraverso le
informazioni raccolte dai testimoni presenti,
dell’aggressore. Il malcapitato, ferito ad un polpaccio,
non in pericolo di vita, ed è stato trasportato al
pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele di
Catania. RIOLO, nelle concitate fasi successive al
ferimento e avvedutosi dell’arrivo dei finanzieri, ha
anche tentato di disfarsi della pistola utilizzata. Le
indicazioni fornite dai presenti, hanno permesso il
ritrovamento, poco distante dal luogo della vicenda,
gettata tra i semirimorchi in sosta nel porto. Il
revolver recava la matricola abrasa. Il possessore non è
escluso tentasse di nascondere la provenienza
irregolare. I militari, alla luce di questa circostanza
hanno eseguito la perquisizione nell’abitazione dello
stesso. I finanzieri hanno rinvenuto altre armi, 3
fucili da caccia e 3 pistole, ed un copioso
munizionamento, non tutto regolarmente dichiarato. Le
armi a fini cautelativi sono state ritirate per i
conseguenti adempimenti di pubblica sicurezza connessi
alla pericolosità del soggetto. RIOLO è stato condotto
presso il carcere di piazza Lanza a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria catanese che procede per i
reati di lesioni, ricettazione e porto abusivo d’arma da
fuoco.
Riposto CT-
Donne da San Cristoforo per depredare Eurospin via
Mattarella. Una in manette, la minore denunciata. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in
flagranza, una 19enne e denunciato una 17enne, entrambi
catanesi, per furto aggravato in concorso. le due
ragazze provenienti dal quartiere del capoluogo etneo,
ben avvezze ai reati predatori, sicuramente non
costrette per fame, lo dimostrano gli indumenti
indossati e la capacità di saper prediligere i prodotti
di qualità da rubare (salmone, liquori famosi e
parmigiano reggiano D.O.P.), sono state sorprese dai
militari di pattuglia con due belle borse colme di
generi alimentari sapientemente razziati dagli scaffali
del supermercato “Eurospin’” di via Pier Santi
Mattarella. La refurtiva, del valore di circa 200 euro,
è stata restituita al direttore dell’esercizio
commerciale.
Catania - Video Facebook su pesca illecita pesce spada:
denunciato 21enne. Secondo il Codice Penale,
cagionare la morte di un animale per crudeltà o, come in
questo caso, senza necessità, è un reato punito con la
reclusione da 3 mesi a 18 mesi, l’istigazione implica
la reclusione fino a 5 anni. L’Ufficio Circondariale
Marittimo di Riposto, in coordinamento con la Direzione
Marittima di Catania, ha denunciato per istigazione a
delinquere ed apologia del reato di uccisione di animali
un ventunenne ripostese. Il ragazzo si è reso
responsabile della pubblicazione sul proprio profilo
Facebook di un video celebrativo di un’attività di pesca
illecita di pesce spada. Le indagini sono iniziate nel
mese di novembre a seguito della pubblicazione del
filmato che, girato di notte, verosimilmente in estate,
documenta il salpamento di un palangaro (strumento di
pesca costituito da una lunga lenza con molti ami) ed il
cospicuo risultato della battuta di pesca: circa una
decina di pesci spada, molti dei quali presumibilmente
al di sotto della taglia minima di 1 metro e 40
centimetri. La pesca sportiva e ricreativa degli spada
non è vietata in assoluto ma non può essere esercitata
con i palangari e, soprattutto, deve rispettare la
disciplina delle taglie minime, che permette ai pesci di
raggiungere l’età riproduttiva prima della cattura.
Inoltre la quantità massima pescabile dai pescatori non
professionisti è di un solo esemplare al giorno. Il
mancato rispetto di queste regole, trasforma l’attività
di pesca, da legittimo esercizio di un hobby, ad
attività illecita e, quindi, l’uccisione delle specie
pescate può definirsi “non necessaria”. Molto più grave
è l’apologia e l’istigazione a commettere il reato di
cagionare la morte di un animale per crudeltà che è
punita, infatti, con la reclusione fino a 5 anni. Questa
è l’ipotesi al vaglio degli inquirenti di cui potrebbe
dover rispondere il ragazzo per la «bravata». Il video,
su internet, ha avuto una eco importante e, prima che
fosse rimosso, ha superato il migliaio di
visualizzazioni. L’indagato, convocato presso l’Ufficio
Circondariale Marittimo di Riposto nel corso delle
recenti festività per essere ascoltato sui fatti, si è
avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato
deferito alla Procura della Repubblica di Catania dove
il P.M., dr.ssa Vinciguerra, sta coordinando la
prosecuzione delle indagini. Il reato ipotizzato dagli
Ufficiali di P.G. rientra nei «delitti contro il
sentimento per gli animali» istituiti nel 2004 in
risposta ad una accresciuta sensibilità del legislatore
verso l’argomento. La stessa applicazione alla materia
della pesca costituisce una interpretazione inedita e,
pertanto, una nuova forma di tutela verso le specie
ittiche ed un nuovo strumento nella lotta alla pesca di
frodo. All’attività di contrasto alla pesca illegale e
del controllo della commercializzazione dei prodotti
ittici, impegno storico del Corpo delle Capitanerie di
Porto - Guardia Costiera, è ormai affiancato un costante
monitoraggio della rete e dei social network finalizzato
all’individuazione delle esternazioni pubbliche poste in
essere, evidentemente con eccessiva leggerezza, da parte
degli internauti.
Catania
– Prostituzione: manette a 2 maman nigeriane.
Gli uomini della Squadra Mobile di Catania, su delega
della Procura Distrettuale della Repubblica, hanno posto
in stato di fermo le cittadine nigeriane
Sophia AIGBEDO 27enne e Shirley INETIANBOR
27enne, in quanto gravemente indiziate dei delitti di
riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento
della prostituzione in pregiudizio di due connazionali.
Il fermo ha accolto gli esiti di un’intensa attività di
indagine, condotta dalla Sezione Seconda “Criminalità
Straniera e Prostituzione” e coordinata dalla Procura
Distrettuale di Catania, volta ad frenare il fenomeno
della prostituzione su strada, con particolare
riferimento a quella delle cittadine nigeriane, sia
nelle zone del centro di Catania, sia lungo le arterie
periferiche della città. La polizia a seguito delle
informazioni acquisite con i ripetuti servizi
straordinari di controllo del territorio, aveva avviato
un’attività di intercettazione che ha portato alla luce
il caso di due giovani nigeriane, obbligate a
prostituirsi al fine di sanare l’esoso debito che
avevano contratto nei confronti delle loro “maman”. Le
due, dopo avere reclutato le vittime nel loro Paese di
origine, le avevano fatte giungere clandestinamente in
Italia. Le due giovani avevano l’obbligo di pagare
30.000,00 euro in cambio della loro libertà. Le
malcapitate portate a Catania, sotto la minaccia del
rito c.d. “voodoo” erano sfruttate ed una è stata
persino costretta a mangiare il cuore crudo di una
gallina appena uccisa – le due vittime erano state
costrette a prostituirsi. Le ragazze al termine di ogni
notte, dovevano consegnare alle loro aguzzine l’intero
incasso delle prestazioni sessuali (30,00/50,00 euro a
prestazione), mentre durante il giorno erano obbligate a
far fronte a tutte le richieste, anche di lavoro
domestico, delle “maman”. Le sfruttatrici approfittando
della situazione di assoggettamento e vulnerabilità
delle ragazze, ormai soggiogate alla loro volontà, le
controllavano costantemente, tanto che non erano libere
di uscire di casa se non accompagnate e dovevano rendere
conto di ogni loro telefonata. Il calvario si è concluso
nella giornata di lunedì scorso quando la Procura
Distrettuale di Catania ha posto in stato di fermo le
due donne che erano pronte ad allontanarsi da Catania.
Le vittime hanno confermato quello che le indagini
avevano appurato e sono state avviate ad un apposito
programma di reinserimento. Il G.I.P. di Catania ieri
ha convalidato i fermi confermando le misure cautelari.
Catania
- 2 in manette: avevano 225 g. cocaina. Agenti
della Squadra Mobile hanno arrestato i già noti
Giuseppe CARUSO 35enne e Salvatore BRUNNO
25enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo cocaina. I poliziotti ad
esito di un servizio mirato di osservazione hanno
notato 2 individui viaggiare a bordo di un’Audi nella
Zona Industriale di Catania, e quindi hanno deciso di
procedere a controllo ad esito del quale hanno rinvenuto
e sequestrato 1 sacchetto in cellophane contenente gr.
225 di cocaina. I soggetti espletate le formalità di
rito, sono stati associati presso il carcere “Piazza
Lanza” di Catania a disposizione della competente
Autorità Giudiziaria.
Catania
- Furto a lido esercito. Agenti del nucleo
Volanti dell’UPGSP ieri mattina hanno arrestato i già
noti Francesco Roberto PALERMO 44enne e
Tullio RANNO 46enne per il reato di concorso in
furto aggravato. Agenti delle Volanti alle ore 08.40
circa, a seguito di segnalazione su linea 113, sono
intervenuti in viale Kennedy presso il lido
dell’Esercito Italiano, dove era in corso un furto. I
poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno
sorpreso 2 individui intenti a caricare su un’auto del
materiale di pertinenza del lido (infissi in alluminio,
sedie sdraio, un lettino, materiale ferroso,
un’inferriata e due bidoni di viti e chiodi del peso di
circa 20 Kg.).I malfattori sono stati subito bloccati e
arrestati; poco dopo, la refurtiva è stata consegnata al
personale dell’Esercito Italiano.
San Giovanni La Punta CT – CC arrestato 1 rapinatore. Il
soggetto tentò razzia, prima di Natale, in appartamento
di via Duca degli Abruzzi. I Carabinieri della locale
Stazione hanno arrestato Giuseppe NICOLOSI
27enne, di Catania, in esecuzione di
una ordinanza dicustodia cautelare emessa dal
GIP del Tribunale di Catania. E’ ritenuto far parte del
gruppo dei tre malviventi che, nel pomeriggio del 21
dicembre scorso, furono sorpresi in casa dal
proprietario mentre tentavano di ripulirgli
l’appartamento. Lui, insieme ad un complice, riuscì a
fuggire mentre il terzo criminale fu arrestato dai
Carabinieri avvisati dai vicini di casa che, erano
stati richiamati dalle grida della vittima. le urla
udite durante la colluttazione col rapinatore,
permisero di far avvertire il 112. La ricostruzione
compiuta dagli investigatori ha illustrato al magistrato
inquirente un quadro probatorio esauriente che ha
inchiodato l’indagato alle sue responsabilità come
peraltro dimostrato dal provvedimento cautelare emesso
dal giudice per le indagini preliminari. L’arrestato è
stato associato al carcere Catania Piazza Lanza.
Catania-
San Cristoforo: nasconde coca in casa, scovato da CC.
I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Piazza Dante hanno arrestato, in flagranza,
Salvatore BOTTA, 47enne, catanese, per detenzione
illecita di sostanze stupefacenti. I militari, ieri
sera, a conclusione di articolata attività info
investigativa, hanno perquisito l’abitazione del
soggetto nel popolare quartiere San Cristoforo
rinvenendo e sequestrando 141 dosi di cocaina e 2e
involucri contenenti la stessa sostanza, ancora da
"tagliare, per un peso complessivo di 200
grammi, sapientemente occultati nell’anta dell’armadio
nella stanza da letto. La droga, immessa nel mercato al
dettaglio, avrebbe fruttato almeno 20.000€.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania
Piazza Lanza.
Aci Catena CT-
CC ritrovano bara rubata col cadavere per estorsione.
Il feratro era stato asportato alla fine di ottobre dal
cimitero di Aci Catena. Carabinieri della Compagnia di
Acireale, collaborati dai militari della C.I.O.
(Compagnia Intervento Operativo) dei Battaglioni Puglia
e Sicilia, nella mattinata hanno effettuato una
perquisizione nel cimitero comunale di Aci Catena,
rinvenendo la bara contenente la salma sottratta da
ignoti alla fine del mese di ottobre 2014, con il chiaro
intento estorsivo ai danni dei familiari. La pista
seguita dai militari del Nucleo Operativo di Acireale ha
dato i suoi frutti. Le indagini, rivolte verso taluni
soggetti non lontani dal contesto familiare, hanno
consentito di restituire la salma ai propri cari, i
quali hanno mostrato la loro gratitudine e sollievo a
seguito dell’ignobile gesto messo in atto dai
malviventi. Le indagini continueranno
serrate volte alla individuazione e cattura dei
responsabili della triste vicenda.
Riposto CT -
Marijuana in piazza Padre Pio, CC presi 3 pusher. Carabinieri
della locale Stazione ieri sera, hanno arrestato, ai
domiciliari in flagranza, i ripostesi
Giuseppe CASTORINA 34enne, Antonino FALZONE
31enne,Gaetano BAIAMONTE 28enne
per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I tre,
suddividendosi i compiti operativi, uno faceva da
sentinella per l’eventuale arrivo dei tutori
dell’ordine, l’altro operando da spola dal posto dov’era
nascosta la droga al luogo di smercio e l’ultimo
preposto alla cessione e l’incasso, si erano organizzati
per spacciare erba in Piazza Padre Pio. L’abilità dei
Carabinieri, in abiti civili, ha permesso di
smascherare i tre pusher che sono stati beccati
con una decina di dosi di droga, ben nascoste in un
anfratto della piazza, e con 210 euro, in banconote di
piccolo taglio, già incassati dai clienti. La droga e
il denaro sono stati sequestrati mentre gli arrestati
sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere
giudicati per direttissima.
Misterbianco CT
- Arrestato mentre fugge su moto rubata.
Carabinieri della locale Tenenza ieri sera, in Via delle
Zagare, hanno arrestato, in flagranza, un 22enne, del
posto, per furto aggravato in concorso e resistenza a
pubblico ufficiale. Il giovane è stato beccato
mentre, con l’aiuto di un complice, riuscito a fuggire,
si stava allontanando a bordo di una moto Honda
Chiocciola rubata poco prima in zona. I militari dopo
un breve inseguimento, coronato da una
colluttazione, sono riusciti a bloccare il soggetto e
ad ammanettarlo. Il mezzo è stato restituito al
legittimo proprietario mentre l’arrestato è stato
relegato ai domiciliari in attesa del rito per
direttissima.
Catania – Cocaina, 1 preso con 100g. in busta. La
Polizia di Stato ieri, ha tratto in arresto: Roberto
COSENTINO
42enne, già noto, per il reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Gli
Agenti della Squadra Mobile - Sezione “Antidroga”, hanno
individuato, a Giarre, l’auto condotta dal Cosentino. La
vettura è stata bloccata e sottoposta a perquisizione a
seguito della quale è stato rinvenuto e sequestrato 1
sacchetto in cellophane contenente 100 gr. di cocaina.
Espletate le formalità di rito, il soggetto è stato
associato presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– 1 senegalese in manette per ricettazione.
Poliziotti dell’UPGSP hanno fermato il cittadino
senegalese Abdou DIOP
29enne,
per i reati di introduzione e vendita nella Stato
Italiano di prodotti con segni mendaci e ricettazione.
La segnalazione su linea 113 era arrivata intorno alle
ore 21, relativamente ad un probabile furto in atto
presso un’abitazione in via Celeste. Gli agenti della
Volante giunti sul posto hanno notato il vetro di un
appartamento al piano terra infranto ed 1 che si stava
allontanando alla svelta. Il personaggio è stato subito
bloccato dagli agenti, ed ha dichiarato di aver scordato
le chiavi di casa nell’appartamento e che per accedervi
era stato costretto ad infrangere il vetro della
finestra della abitazione. Gli agenti, al fine di
appurare la veridicità di quanto dichiarato dallo
straniero, hanno deciso di controllare l’appartamento e,
al suo interno, con loro grande sorpresa hanno rinvenuto
più di 500 capi di abbigliamento con griffe
contraffatta. DIOP, non riuscendo a fornire spiegazioni
plausibili circa la presenza della merce nello stabile,
veniva dichiarato in stato di fermo di P.G. ed associato
presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
Catania -
2 fucili, 1 a canne mozze in casa, CC ammanettano
22enne.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Piazza Dante hanno arrestato Placido PRIVITERA,
22enne, catanese, per illecita detenzione di arma alterata ed arma da fuoco.
I militari, di sera a conclusione di un ampio servizio
di controllo predisposto per arginare e contrastare il
fenomeno dell’uso improprio di armi e botti nel periodo
delle festività, hanno effettuato diverse perquisizioni
domiciliari una delle quali in casa del giovane nel
quartiere San Cristoforo rinvenendo, abilmente occultate
in un borsone all’interno del ripostiglio: un fucile da
caccia calibro 12 Siace Bonotti-Gardone ed un
fucile
alterato, con le canne mozzate, calibro 12 Bresca Italy
– Gardone, che sono stati sequestrati. Le armi
efficienti ed in perfetto stato d’uso sono inviate al
Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli
accertamenti tecnico balistici al fine di accertare se
le stesse siano state utilizzate in eventuali eventi
criminosi. L’arrestato è stato associato nel carcere di
Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Randazzo CT-
Etna: parte stagione sciistica, CC impegno per sicurezza
e soccorso. I Carabinieri, con l’apertura della
stagione sciistica 2014/2015, sono tornati sulle piste
da sci per prestare opera di soccorso e vigilanza. I
Carabinieri sciatori della Stazione di Linguaglossa sono
impegnati sul versante settentrionale dell’Etna. Saranno
impegnati a garantire giornalmente la sicurezza a tutti
gli appassionati di sport invernali, vigilando sul
rispetto delle regole di sicurezza, intervenendo su
eventuali incidenti ed infortuni per ricostruirne la
dinamica ed accertare responsabilità civili e penali,
nonché prestando opera di soccorso e salvataggio. I
Carabinieri qualificati per aree turistiche
invernali, hanno cui competenze e capacità che si
differenziano da quelle dei militari impiegati nei
generici servizi di vigilanza in altre località. Presso
il “Centro Carabinieri addestramento alpino” di Selva di
Val Gardena (BZ), i Carabinieri sciatori effettuano una
progressione di corsi, tra i quali un “corso
integrativo e di abilitazione al servizio di soccorso
sulle piste” e un “corso
sciistico di qualificazione”. I corsi
comprendono istruzioni di tecnica sciistica, istruzioni
pratiche sul primo intervento in favore di infortunati e
sull'uso dei mezzi per trasportare a valle gli stessi,
nonché istruzioni teoriche di pronto soccorso svolte da
un traumatologo. Le specializzazioni conseguite
consentono ai carabinieri sciatori di agire con piena
competenza in caso di infortuni, di intervenire per
evitare ulteriori danni al ferito, di prestargli le
prime cure ed accompagnarlo o trasportarlo al posto di
pronto soccorso. Nell’occasione, i Carabinieri ricordano
le 10 regole F.I.S. che costituiscono il decalogo dello
sciatore, considerate quale sintesi del
modello ideale di comportamento dello sciatore e dello
snowboardercoscienziosi, prudenti e diligenti. Essi
sono tenuti a conoscerle e rispettarle. Se
l’inosservanza di queste regole causa un incidente, lo
sciatore o lo snowboarder coinvolti possono essere
considerati in condizione di "colpa", ed essere chiamati
a rispondere per tutte le responsabilità conseguenti:1)
Rispetto per gli altri: Ogni sciatore deve comportarsi
in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o
provocare danno; 2) Padronanza della velocità e del
comportamento: Ogni sciatore deve tenere una velocità e
un comportamento adeguato alle proprie capacità nonché
alle condizioni generali del tempo;3) Scelta della
direzione: Lo sciatore a monte il quale, per la
posizione dominante, ha la possibilità di scelta del
percorso, deve tenere una direzione che eviti il
pericolo di collisione con lo sciatore a valle; 4)
Sorpasso: Il sorpasso può essere effettuato tanto a
monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma
sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni
dello sciatore sorpassato;5) Attraversamento incrocio:
Lo sciatore, che si immette su una pista o attraversa un
terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante
controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare
senza pericolo per se e per gli altri; 6) Sosta: Lo
sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di
assoluta necessità sulle piste e specialmente nei
passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta
lo sciatore deve liberare la pista al più presto
possibile;7) Salita: Lo sciatore che risale la pista
deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a
discostarsene in caso di cattiva visibilità. Lo stesso
comportamento deve tenere lo sciatore che discende a
piedi la pista; 8) Rispetto della segnaletica: Tutti gli
sciatori debbono rispettare la segnaletica delle piste;
9) In caso di incidente: Chiunque deve prestarsi per il
soccorso in caso di incidente; 10) Identificazione:
Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia
testimone è tenuto a dare le proprie generalità. Per i più piccoli, si ricorda che l’uso del
casco è obbligatorio. La legge prevede l'obbligo di
indossare il casco per tutti i ragazzi fino a 14 anni.
Il mancato utilizzo del caschetto farà scattare una
multa da 30 a 150 euro (in base alle norme sulla
depenalizzazione - legge 689/1981- si prevede una
sanzione di 50 euro). Molte altre, ancora, sono le
infrazioni rilevabili dai Carabinieri sciatori che,
quando non comportano responsabilità amministrative,
civili o penali, possono comportare il ritiro dello
Skypass, per violazione del regolamento d’uso di piste
ed impianti.Per gli appassionati di fuori pista, si
invita a ricordare di: Portare sempre con sé l’Arva,
apparecchio elettronico che consente di essere
rintracciati in caso di valanga; Mai andare da soli; E’
consigliabile andare in un gruppo di 4/5 persone;
Comunicare sempre la meta e i tempi dell’escursione;
Farsi accompagnare da una guida; Informarsi sulle
previsioni meteo ed osservare costantemente lo sviluppo
del tempo; Lo sciatore educato non abbandona mai rifiuti
e non danneggia l’ambiente. Rispetta la cultura e le
traduzioni locali ricordandosi che è sempre un’ospite
delle genti di montagna.
Catania
– 2 rapinano coppietta, inseguiti ed ammanettati.
Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico, nelle prime ore della giornata, hanno
arrestato per rapina aggravata in concorso i già noti
Mario Cavallaro 32enne e Giuseppe Principato
22enne. La Sala operativa intorno alle 2, ha ricevuto
una notizia relativa a rapina appena consumata ai danni
di 2 giovani che si erano appartati con la loro auto nel
parcheggio del viale Kennedy, nelle adiacenze del
Palaghiaccio. I malviventi, giunti sul posto a bordo di
una Fiat Bravo presa a noleggio, dopo aver posizionato
l’auto dietro a quella dei ragazzi in modo da bloccarli
e di impedir loro qualunque possibilità di manovra, sono
scesi dal mezzo. Uno dei malfattori puntando una
pistola ha minacciava le giovani vittime intimando di
aprire lo sportello, e l’altro è riuscito ad infilare la
mano nel finestrino posteriore che non era completamente
chiuso e ha tolto la sicura, aprendo la portiera. I due
rapinatori a quel punto, nonostante la pervicace
resistenza opposta dalle vittime, sono riusciti ad
impossessarsi della borsa strappata alla ragazza e, dopo
essere risaliti a bordo della loro auto, sono fuggiti
precipitosamente. Le Volanti, ricevuta la nota della
rapina, si sono messe subito sulle tracce dei fuggitivi,
riuscendo dopo qualche minuto ad intercettarli in piazza
Mancini Battaglia. I rapinatori, alla vista della
Polizia, anziché desistere dalla condotta, hanno
accelerato a tutto gas e, nel tentativo di sfuggire alla
cattura, hanno invertito repentinamente il senso di
marcia. La pericolosa ed azzardata manovra si è
rivelata comunque vana. Gli agenti, dopo pochi metri,
sono riusciti a bloccare l’auto arrestando i suoi
occupanti. I poliziotti nell’auto dei malviventi, hanno
rivenuto la refurtiva (subito restituita alla vittima)
e, occultata sotto il sedile passeggero, l’arma
utilizzata per commettere la rapina che è risultata
essere una pistola a salve priva del prescritto tappo
rosso. Il PM di turno, ha disposto la traduzione dei due
arrestati presso la casa circondariale Piazza Lanza, in
attesa della direttissima.
Giarre CT-
CC, controlli straordinari: 10 denunce.
I Carabinieri della Compagnia di Giarre (CT), coadiuvati
dalle Compagnie di Intervento Operativo,
dei battaglioni “Puglia” e “Sicilia” nel
corso di un servizio straordinario di controllo del
territorio denominato “Modello Trinacria”, hanno
conseguito i seguenti risultati operativi: 3
denunciati per furto aggravato di energia elettrica,
avendo manomesso i contatori delle proprie abitazioni
mediante allaccio diretto rete elettrica pubblica; 1
denunciaper riciclaggio, poiché durante un
controllo della circolazione stradale è stato sorpreso
alla guida di un ciclomotore provento di furto sul quale
aveva apposto targa di un proprio mezzo; 1
denuncia persottoposto ad arresti domiciliari,
poiché sorpreso sulla pubblica via senza giustificato
motivo;5
denunciatiperguida senza patente, poiché
sorpresi durante il controllo alla circolazione stradale
mentre conducevano i rispettivi mezzi prividi patente perché mai conseguita o revocata;I
militari hanno segnalato alla Prefettura di Catania 2
giovani per uso personale di stupefacenti, poiché
trovati in possesso di modico quantitativo di marijuana.
I Carabinieri
hanno controllato: 54 persone, 25 veicoli ed elevate 11
sanzioni al codice della strada per un valore
complessivo pari 3.500 euro.
Catania – Viola sorveglianza, CC 1 ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Librino collaborati dai
militari della Compagnia d’Intervento Operativo del XII
BTG Puglia hanno arrestato Benito Giuseppe MarioTOMASELLI,
35enne,
per Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con
obbligo si soggiorno nel comune di residenza. I
militari, ieri sera, durante un servizio di controllo
del territorio, hanno bloccato il soggetto in viale
Moncada mentre era alla guida di una Fiat Punto
sprovvisto di patente poiché revocata ed in compagnia di
un altro gravato da pregiudizi penali, in palese
violazione dei vincoli della Sorveglianza Speciale cui
era sottoposto. L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari
in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Catania
– Rivolta a Mineo, arrestato nigeriano. La
Polizia di Stato ieri sera ha arrestato il cittadino
nigeriano Evans OWAH
31enne, in quanto resosi responsabile, in concorso con
altri due connazionali denunciati in stato di
irreperibilità ed altri in fase di identificazione, dei
reati di devastazione e saccheggio, danneggiamento
seguito da incendio, resistenza a P.U. ed altri reati.
L’arresto è scaturito dalle indagini condotte dalla
Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della
Squadra Mobile a seguito degli incidenti verificatisi
nella mattinata di ieri presso il C.A.R.A. di Mineo (CT)
nel corso dei quali un gruppo di una decina circa di
cittadini nigeriani, a seguito della notifica del
diniego dello status di rifugiato politico da parte
della Commissione territoriale, ha incendiato e
danneggiato 4 vetture nel centro, una delle quali della
C.R.I., e saccheggiato un magazzino di distribuzione di
vestiario, sigarette ed altri beni. Evans OWAH, nel
corso dei disordini, evidenziatosi come fautore
incitando i connazionali a commettere gli atti
criminosi, si è procurato una ferita da taglio
all’avambraccio sinistro a seguito della quale è stato
trasportato presso l’Ospedale “Gravina” di Caltagirone
dove i sanitari di turno l’hanno giudicato guaribile in
gg.15, dimettendolo su espressa richiesta. Le indagini
si sono sviluppate con la collaborazione della folta
comunità nigeriana presente al centro, che ha preso le
distanze dai fatti stigmatizzando la condotta dello
sparuto numero di connazionali, e sono state corroborate
dalla visione delle telecamere di video-sorveglianza del
centro. Evans OWAH, espletate le formalità di rito, è
stato associato presso la casa circondariale di
Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tremestieri Etneo CT- Evaso da comunità ai domiciliari è
bloccato a Catania.I Carabinieri della Stazione di Tremestieri
Etneo hanno arrestato Felice Massimiliano SPORALLI,
48enne, del luogo, per evasione. Il soggetto di mattina, benché
sottoposto agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica a
Tremestieri Etneo, è stato riconosciuto e bloccato dai militari mentre
passeggiava per via Sant’Euplio a Catania, in palese violazione della
misura restrittiva cui era soggetto. L’arrestato è stato posto
nuovamente ai domiciliari nuovamente nella stessa struttura in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
- Ucciso a coltellate Massimo Sessa 42enne.
Accusati: Luigi ARTINO 54enne ed
Agata Paola AIDALA 46enne.
Il delitto si è verificato in serata a Catania durante
una lite scoppiata per motivi in corso di accertamento
in via Alfonzetti, alle spalle di piazza Iolanda, nel
centro storico della città. Gli Agenti delle volanti
dell’U.P.G.S.P. ieri sera hanno sottoposto a fermo di
P.G. Luigi ARTINO 54enne ed Agata Paola AIDALA 46enne,
gravemente indiziati del delitto di omicidio aggravato
dai futili motivi e rissa aggravata. La segnalazione
era giunta su linea 113 di una persona riversa per terra
sanguinante effettuata alle ore 20.30 circa, da
personale del 118. Gli equipaggi di volante sono
intervenuti in via Alfonzetti, angolo con via Vecchia
Ognina, dove in strada effettivamente hanno trovato
riverso a terra una soggetto, successivamente
identificato per Massimo SESSA, privo di sensi che
veniva dichiarato deceduto dal personale medico del 118,
sopraggiunto. I poliziotti, dalle tracce presenti sul
luogo e dalle dichiarazioni dei testimoni, confermate
poi dalle immagini dei sistemi di video sorveglianza
degli esercizi commerciali ubicati in zona, sono
riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti accaduti.
La vittima, poco prima, aveva avuto una violenta
colluttazione con altri due individui, un uomo e una
donna: ARTINO e AIDALA, di cui si avevano sommarie
descrizioni. I poliziotti, secondo la ricostruzione pare
abbiano appurato che nel corso della rissa l’uomo era
stato colpito e ferito alla testa dal SESSA, con una
bottiglia che andava in frantumi, quindi quest’ultimo
veniva colpito mortalmente con un fendente dall’ARTINO
che con la compagna colpivano SESSA con calci mentre si
trovava per terra. I due quindi fuggivano in direzione
della vicina piazza Iolanda. L’intervento immediato
degli equipaggi delle volanti sopraggiunte, che
cinturavano la zona, ha permesso d’individuare e
bloccare entrambi gli autori del fatto. La donna avrebbe
tentato di allontanarsi dalla piazza, ed il soggetto è
stato trovato mentre tentava di nascondersi dentro una
cabina automatica per fotografie ubicata nella piazza.
ARTINO ed AIDALA alla luce di quanto accaduto sono
stati posti a fermo di P.G. e su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria tradotti presso la locale Casa
Circondariale di Piazza Lanza.
Catania –
Carcere per moglie e fratello diGiovanni ARENA.
Poliziotti della Squadra Mobile hanno tratto in
arresto:
Loredana Agata AVITABILE 58enne, destinataria di
ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 19
dicembre 2014 dalla Procura Generale della Repubblica
presso la Corte di Appello di Catania, dovendo espiare
la pena di 1 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Maurizio ARENA
52enne, destinatario di ordine di esecuzione per la
carcerazione emesso il 19 dicembre 2014 dalla Procura
Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di
Catania, dovendo espiare la pena di anni 7 e mesi 4 di
reclusione per il reato di detenzione e spaccio di
sostanze stupefacenti. I soggetti sono rispettivamente
moglie ed fratello del noto Giovanni ARENA, tratto in
arresto dalla Squadra Mobile etnea il 25 ottobre 2011,
dopo un lunghissimo periodo di latitanza.
Catania
- CC sequestrano 50 kg fuochi artificio vietati, 2 denunciati. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile nell’ambito di servizi finalizzati ad
arginare il fenomeno degli artifici pirotecnici del genere proibito, hanno
denunciato un 31enne ed un 26enne per detenzione abusiva e vendita illegale
di materiale esplodente del tipo vietato. I due sono stati sorpresi dalle
pattuglie dell’Arma mentre su banchetti approntati sulla pubblica via
vendevano indisturbati fuochi artificiali di ogni specie, anche vietati,
senza autorizzazione amministrativa prevista dalle legge. I militari hanno
sequestrato il materiale esplodente appartenente alla 4^ e 5^ categoria del
tipo mortai a media e lunga gittata denominati: “Super Boom ALLEVI”, “Saturn
Missile 25”, “Super Mignon”, “Galaxy”, “Roman Candle”, “Flashing Thunder”,
“10S Color Changes”, “Mega Fiesta”, “Vulcano Diamante”, “Fontana
Margherita”, “ Bengala”, “Fontana Re della Foresta”, “Fontana Primavera”,
Fontana Ape Regina”, Green Dragon Mountain” ed altro materiale di fattura
artigianale, per complessivi 50 kilogrammi, che nelle opportune sedi verrà
distrutto.
Calatabiano CT
- Vicino di casa “irrispettoso” punito: padre, figli
e compare in manette.
I
soggetti hanno deciso di dare una “lezione” al vicino di
casa reo solo di essere poco rispettoso. I Carabinieri
della locale Stazione, collaborati dai militari del
Radiomobile di Giarre (CT) e della Stazione di Riposto
(CT), hanno arrestato, in flagranza, Giuseppe LA ROSA,
24enne, Mario LA ROSA, 49enne, un 19enne,
Maurizio ALLEGRA 31enne, tutti per violenza privata
aggravata in concorso, contestando altresì a Giuseppe LA
ROSA il porto abusivo di arma comune da sparo e lesioni
personali ed a Maurizio ALLEGRA la detenzione illegale
di munizioni. I quattro, ieri, intorno alle 20:00, in
via Lapide Vecchia, nella Frazione Pasteria di
Calatabiano (CT), armati di buoni propositi,
hanno deciso di far visita al vicino di casa, un
28enne, che secondo la legge del più forte non si
sarebbe comportato in modo riverente. I soggetti con uno
stratagemma si sono introdotti nell’abitazione e sotto
minaccia verbale hanno invitato il giovane ad andarsene
da quella casa e tornarsene al paese d’origine. Giuseppe
LA ROSA, al diniego espresso dalla vittima, e forse per
i fumi dell’alcool, ed incitato dal gruppetto, ha
aggredito l’irriverente colpendolo con calci e pugni.
Il padre della vittima, guardia giurata di 56 anni, è
arrivato in difesa del malcapitato, ma il genitore con
la sua presenza ha irritato ancor più l’aggressore che
ha estratto una pistola cal. 6,35 e sparato un colpo,
fortunatamente andato a vuoto. L’uomo, per evitare il
peggio, si vede costretto ad estrarre la propria pistola
d’ordinanza sparando un colpo in aria e far si che gli
aggressori si allontanassero. La convivente della
vittima, ha dato l’allarme al 112 e nel parapiglia ha
trovato la forza di chiedere aiuto. Tre pattuglie
dell’Arma sono giunte sul posto ed immediatamente sono
riuscite a rintracciare ed arrestare i quattro
malviventi, e rinvenire in casa il bossolo sparato con
la pistola cal.6,35 (ancora non ritrovata) e
sequestrare, in casa dell’ ALLEGRA, 70 munizioni
da caccia, di vario calibro, detenute illegalmente. La
vittima è stata medicata nell’Ospedale di Taormina (politraumi
guaribili in 7 giorni) e gli arrestati sono
stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania –Favoreggiamento immigrazione clandestina, 2
fermi. Uomini della Polizia di Stato, e
militari della Capitaneria di Porto, nella serata del 20
dicembre, hanno posto in stato di fermo di indiziato di
delitto i cittadini siriani:
Ammar AL AL 32enne e
Mohammed EL SARW 27enne, in quanto gravemente indiziati del reato di
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I
soggetti, nel corso delle indagini condotte dalla
Squadra Mobile – Sezione “Criminalità Straniera, sono
stati individuati quali scafisti di una motonave da
carico, lunga circa 35 metri, proveniente dalle coste
turche, su cui viaggiavano 194 migranti, prevalentemente
di nazionalità siriana, soccorsi la giornata
precedente, in acque internazionali, dalla nave
mercantile “Wes Monica” battente bandiera greca e
successivamente trasbordati a bordo della nave della
Capitaneria di Porto CP941 “Diciotti”, che è giunta alle
ore 13.30 circa del 20 dicembre presso il Porto di
Catania. I fermati sono stati associati presso la casa
circondariale di Catania “Piazza Lanza”, dove sono
tuttora ristretti a seguito della convalida dei fermi.
Riposto CT
- Impiegatacomunale litiga coi dirigenti,
minaccia di lanciarsi nel vuoto, salvata da CC. Il
Maresciallo dei carabinieri ha salvato la donna 61enne
che minacciava di suicidarsi. Il militare dell’Arma, in
servizio nella locale Stazione, ha concluso nel
migliore dei modi la situazione in cui si è temuta la
tragedia. La dipendente comunale, di 61 anni,
stamattina, nel municipio di Riposto (CT), paesino della
costa jonica, per problemi riconducibili all’attività
lavorativa e ad alcune divergenze con i propri
dirigenti, improvvisamente si è recata sul balcone del
suo ufficio, posto al secondo piano dell’edificio, e
sedendosi sulla balaustra con le gambe a penzoloni nel
vuoto ha iniziato a minacciare di farla finita. i
carabinieri ed i vigili del fuoco immediatamente sono
arrivati sul posto. Il sottufficiale, attraverso una
paziente opera di mediazione, è riuscito a conquistarsi
la fiducia della donna che pian piano si è convinta a
desistere dal gesto estremo facendosi prendere in
braccio ed essere accompagnata nell’ambulanza del 118,
dove il personale medico le ha prestato l’opportuna
assistenza.
Acireale CT
- CC
sequestrano 1 kg marijuana e ½ kg hashish. Lo
stupefacente era destinato al mercato della Riviera dei
Ciclopi. Duro il colpo inferto alla criminalità locale
dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Acireale che, con il prezioso fiuto del cane antidroga
INDIC, del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno
rinvenuto e sequestrato: 7 buste di cellophane,
contenenti complessivamente 1 chilo di marijuana, e
mezzo chilo di hashish, già suddiviso in dosi,
nascosti all’interno di un pozzetto della
pubblica illuminazione di Via Degli Ulivi. La droga,
immessa sul mercato al dettaglio, avrebbe fruttato alla
rete di spacciatori oltre 15 mila euro. Le indagini
sono in corso per risalire a quale gruppo criminale
appartenesse la droga.
Catania
– Librino, CC catturano rapinatore “apripista” banche.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania Fontanarossa hanno arrestato il catanese,
Carmelo IL GRANDE
28enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catania. Il
giovane è fortemente indiziato di essere uno dei
quattro malviventi che, il 13 giugno scorso, armati di
fucile mitragliatore AK47 fecero irruzione nella filiale
del Banco di Sicilia della zona industriale perpetrando
una rapina. 2 dei malviventi nella circostanza,
immobilizzarono la guardia giurata, sottraendogli la
pistola, ed altri, dirigendosi verso le casse,
asportarono 1.380 euro. I rapinatori ultimata l’azione
si dileguarono a bordo di una vettura Alfa Romeo 147,
successivamente rinvenuta e sequestrata in Viale
Kennedy, risultata rubata la cui denuncia risale al
29 maggio scorso presso la Stazione CC di Catania Piazza
Verga. Gli investigatori, ricostruendo minuziosamente la
dinamica della rapina, hanno collocato l’arrestato sulla
scena del crimine con il ruolo di apripista (precedeva
il gruppo a volto scoperto per favorirne l’accesso dalla
porta antipanico) per l’entrata in scena dei complici.
Fondamentale, per l’identificazione del reo, è stato
l’incrocio dei dati ottenuti da un cellulare rinvenuto
nei pressi della vettura rubata, risultato intestato a
dei prossimi congiunti, nonché i fotogrammi estrapolati
dai video della banca, dai quali si riconosce
chiaramente il soggetto. L’arrestato è stato rinchiuso
nel carcere di Catania Piazza Lanza. Sono in corso
degli approfondimenti investigativi, coordinati dalla
Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, per
l’individuazione degli altri componenti del gruppo
criminale.
Paternò
CT
-
Pusher pronto spaccio: CC ai domiciliari. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Paternò (CT) hanno arrestato, in flagranza, Antonino
Alessandro DISTEFANO 19enne, del posto, per
detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Ieri sera,
in Via Presidente Segni, gli uomini dell’Arma gli sono
piombati addosso senza che lo spacciatore si potesse
accorgere della loro presenza. Perquisito è stato
trovato in possesso di circa 250 grammi di marijuana
(valore al dettaglio di circa 2.500 euro) , in parte già
suddivisa in dosi, e l’altra pronta per essere
confezionata. In tasca nascondeva anche un centinaio di
euro, in banconote di piccolo taglio, verosimilmente
provento dell’illecita attività. La droga e i soldi sono
stati sequestrati mentre l’arrestato è stato ristretto
ai domiciliari in attesa del giudizio per
direttissima.
Catania
–
Librino, CC c’è 1
Kalašnikov
tra armi sequestrate a cosche.
La squadra “LUPI” del Nucleo Investigativo di Catania,
ieri sera a conclusione di mirata attività
info-investigativa, ha rinvenuto e sequestrato,
all’interno di un casolare abbandonato di Viale San
Teodoro, 1 fucile AK47, calibro 7.62, di fabbricazione
sovietica, con relativo caricatore; 1 fucile da caccia,
cal.12, sovrapposto, marca Badol; 1 fucile da caccia,
cal.12, automatico, marca Breda.Le armi saranno inviate
al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per
gli esami tecnico balistici per verificarne l’eventuale
utilizzo in pregressi eventi delittuosi da parte della
criminalità organizzata etnea.
Catania –
Irreperibile a processo,
ai domiciliari. Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza
Dante ieri sera, hanno arrestatoDomenico Walter SORRENTINO,
20enne, catanese, in esecuzione di una ordinanza emessa
dal Tribunale di Catania.
Il provvedimento scaturisce dal reato di evasione
commesso dal giovane, che arrestato alcuni giorni fa dai
Carabinieri mentre spacciava droga in via Vivaio era
stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio per
direttissima. Il giovane, il giorno dell’udienza, si era
reso irreperibile sottraendosi, di fatto, al processo.
L’arrestato è stato ristretto ai
domiciliari.
Catania
– Prostituzione, CC
presa sfruttatrice in fuga, era ai pullman per
l’estero.Bloccata ricercata Narcis CADAR
27enne.
I Carabinieri, in collaborazione con la Polizia di
Stato, avevano assicurato alla giustizia 3 cittadini di
origine rumena che nella notte del 10 dicembre scorso
avevano picchiato, per fini estorsivi, 4 connazionali
avviate alla prostituzione. All’appello mancava il
quarto aguzzino, una donna rumena, bloccata dai militari
del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante in
piazza Giovanni XXIII (nei pressi della Stazione
Centrale) mentre cercava di fuggire dall’Italia salendo
a bordo dell’Autobus che fa la spola tra la Sicilia e la
Romania. L’arrestata, la rumena, Narcis CADAR
27enne, è stata rinchiusa nel carcere di Catania Piazza
Lanza.
Catania
- Prostituzione viale Africa: rumeni sfruttano
connazionali, 3 arrestati. Agenti delle Volanti
dell’U.P.G.S.P. e Carabinieri della Compagnia “Piazza
Dante” hanno posto in stato di fermo d’indiziato di
delitto i cittadini romeni:
Marius CIURARIO 36enne, Gabriel ANDRONACHE
35enne e Birsen CADRA 29enne, per tentata
estorsione continuata in danno di connazionali. Agenti
di una volante, trascorsa la mezzanotte di ieri, nel
transitare per viale Africa, nel tratto compreso tra
piazza Europa e piazza Galatea, hanno notato 4
prostitute discutere animatamente. Gli investigatori
hanno bloccato la marcia per procedere al loro controllo
ma, nel preciso istante, 2 di esse si davano alla fuga a
differenza delle altre che rimanevano sul posto. Le
donne sono state identificate dagli agenti e risultate
di nazionalità romena hanno riferito di esercitare la
prostituzione da alcuni giorni in quella strada. Le
poverette aggiungevano però, che le due donne
allontanatesi, loro connazionali, di cui riferivano le
generalità, le sottoponevano a continue minacce di morte
ed aggressioni fisiche, poiché in quel luogo avrebbero
potuto prostituirsi solo se avessero versato una
percentuale. Le donna hanno riferito ancora, come le due
connazionali che le vessavano non esercitavano la
prostituzione, ma fungevano da controllori, chiamate in
gergo “Matrone”, nei confronti di altre ragazze vere
prostitute che versavano loro giornalmente un “pizzo”.
Gli agenti hanno compreso che a capo dell’organizzazione
vi erano due romeni, collettori finali degli incassi, i
quali erano soliti fare la “ronda” per viale Africa
controllando ed intimidendo le ragazze. I soggetti anche
ad esse la sera prima ed altre volte le avevano
minacciate di morte se non gli avessero versato la
percentuale. Le due ragazze mentre erano in corso tali
discussioni, hanno indicato agli agenti un‘auto in
transito, con 2 individui a bordo, indicandoli come i
due connazionali di cui stavano parlando. I poliziotti
hanno prontamente raggiunto gli stranieri, bloccandoli
dopo un breve inseguimento in viale Libertà. I due sono
stati accompagnati in Questura ed identificati Marius
CIURARIO ed Gabriel ANDRONACHE, entrambi senza fissa
dimora. Le due prostitute vessate, nel contempo,
venivano fatte condurre in ufficio da altra volante per
acquisire ulteriori informazioni e per i riconoscimenti.
Le medesime donne, il pomeriggio antecedente, si erano
recate, insieme ad altre prostitute, presso i
Carabinieri di Piazza Dante dove, avevano denunciato i
medesimi fatti, sulla cui scorta i carabinieri avevano
già avviato le indagini. I militari sono intervenuti
immediatamente nell’attività investigativa in corso per
unificare gli elementi di prova e proseguirla in maniera
più proficua congiuntamente. Birsen CADRA, che era una
delle due donne fuggite precedentemente al controllo
della volante in viale Africa, mentre l’attività era in
corso, si presentava presso gli uffici della Questura
chiedendo notizie dei due romeni fermati e quindi faceva
intender di essere parte a pieno titolo della banda
degli sfruttatori. La donna è stata immediatamente
bloccata e, ad esito dell’attività investigativa, posta
in stato di fermo insieme ai due connazionali per il
reato di tentata estorsione continuata. Su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria i fermati sono stati associati
presso il carcere di Piazza Lanza in attesa della
convalida dinanzi al G.I.P.
Vizzini CT
- Cecoslovacco ricercato nel suo paese arrestato a
Vizzini. I Carabinieri della locale Stazione, ieri
pomeriggio, hanno sottoposto a controllo
Martin PESEK
40enne,
della Repubblica Ceca, che, da accertamenti eseguiti
alla banca delle forze di polizia, è risultato essere
il destinatario di un mandato di arresto europeo poiché
condannato a 18mesi di reclusione per reati contro il
patrimonio e la persona commessi nel paese d’origine.
L’arrestato è stato associato al carcere di Caltagirone
(CT).
Belpasso
CT
- Rubano materiale “Generalplast” a Piano
Tavola, 4 ai
domiciliari.
I Carabinieri della
locale Stazione e del Nucleo Radiomobile della Compagnia
di Paternò hanno arrestato, in flagranza,
Salvatore TUCCI 43enne, Cesare ALFONZETTI
47enne ed altri due incensurati, tutti di Catania, per
furto aggravato in concorso. Un anonimo cittadino,
tramite una telefonata al 112 ha segnalato un furto in
atto nel capannone in disuso della “Generalplast Srl”,
nella frazione di Piano Tavola. 2 pattuglie dell’Arma si
sono recate sul posto sorprendendo i ladri mentre
rubavano del materiale ferroso abilmente smontato dai
macchinari industriali esistenti. La refurtiva è stata
restituita all’avente diritto mentre gli arrestati sono
stati tutti ristretti ai domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima.
Catania
– Ruba alcolici a centro commerciale: preso
siracusano. I Carabinieri della Stazione di Catania
Librino hanno arrestato, in flagranza,
Aldo GALEOTA 54enne, di Siracusa, per furto
aggravato. La collaborazione tra i comandi territoriali
dell’Arma e gli addetti alla sicurezza in servizio nei
vari centri commerciali dell’Hinterland etneo prosegue
in perfetta simbiosi. Il maldestro, ieri, alle 20:30, è
stato beccato all’uscita del centro commerciale “Porte
di Catania” con una considerevole scorta di alcolici
rubati poco prima dagli scaffali dell’ "Auchan". La
refurtiva, del valore di 300 euro, è stata restituita al
direttore del supermercato mentre il ladro è stato
trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito
per direttissima.
Giarre
CT-
Viola detenzione domiciliare, arrestato. I Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Giarre hanno arrestato, in flagranza,
Andrea FAZIO 24enne, del posto, per evasione. Il giovane
stanotte, è stato sorpreso da una pattuglia dell’Arma mentre era fuori
dalla sua abitazione in palese violazione della misura restrittiva cui
era sottoposto.
Acireale– Ammanettato 1 evaso.
Si tratta di Marcello LO PIANO
18enne con precedenti per rapina.
Lo scorso 21 dicembre, su segnalazione della Polizia
Penitenziaria si ricercava un detenuto appena evaso dal
Carcere Minorile di Acireale.
I tutori dell’ordine dall’analisi del soggetto sono riusciti
a delineare una mappa delle sue conoscenze in Acireale e dei
possibili luoghi dove si sarebbe potuto recare per
nascondersi. Le pattuglie immediatamente dislocate sul
territorio, dopo breve tempo hanno rintracciato il soggetto
nella frazione di Aci Platani mentre stava colloquiando con
un suo conoscente. I poliziotti hanno immediatamente
inseguito il ricercato che subito dopo è stato catturato ed
arrestato.
Catania-
Unificazione forze
polizia: #piazzapermanente
Gianni Tonelli a Catania.
Giuseppe
COCO Segretario Provinciale SAP informa che il camper
del SAP raccoglie le firme dei cittadini per chiedere
l’unificazione delle forze di polizia “7 FORZE DI
POLIZIA: NO GRAZIE!”. Il Camper del SAP proviene dalla
vicina Calabria, ed ha già fatto tappa in molte
provincie italiane, domenica 30 novembre, dalle ore
9,00 alle ore 13,00, in Piazza Stesicoro a Catania,
inizierà il tour siciliano per la battaglia del
Sindacato Autonomo di Polizia (SAP). Il titolo è “#piazzapermanente”,
a sostegno della proposta di unificazione delle Forze di
Polizia.
Gianni TONELLI
Segretario Generale del SAP, è con il vice Presidente
Rosario Indelicato e l’intera Segreteria Provinciale di
Catania, impegnati in raccolta firme dei cittadini etnei
nell’ambito della petizione a favore della
razionalizzazione dell’apparato sicurezza e la
conseguente unificazione dei corpi. Giuseppe COCO
Segretario Provinciale del SAP di Catania sostiene: “E’
un modo per dire no agli sprechi, diminuendo la spesa e
migliorando l’utilizzo delle risorse umane. “+ sicurezza
– tasse” è lo slogan che in pochi mesi ha già raccolto
il consenso di migliaia di italiani grazie al tour che
il camper del SAP sta effettuando in lungo e in largo
per la penisola con il suo Segretario Generale. E’ una
riforma che viene chiesta, in primis, dagli operatori
della sicurezza ma anche dall’Unione Europea. L’Italia è
l’unico paese al mondo ad avere ben 7 forze di Polizia,
5 a carattere nazionale e 2 locale senza contare Vigili
del Fuoco e Guardia Costiera. Un apparato di sicurezza
ridondante e poco efficiente sul piano economico. Il
vero risparmio starebbe nell’accorpare le 7 forze di
Polizia che riordinate (e non tagliate) porterebbe un
risparmio stimato di 2/3 miliardi di euro. Non è
chiudendo oltre 200 presidi di Polizia, come ha
intenzione di fare il Governo in carica, che si da più
sicurezza ai cittadini italiani. La petizione, oltre che
domenica in piazza Stesicoro, può essere sottoscritta
via web all’indirizzo www.poliziaunita.it”.
Catania
-
Parco a memoria poliziotto Raciti. Il Questore
dott. Salvatore Longo ha consegnato alla sig.ra Marisa
GRASSO, vedova del Commissario del Ruolo Direttivo
Speciale della Polizia di Stato Filippo RACITI, una
targa intitolata alla memoria, inviata dal Responsabile
del 1° settore del Comune di Monte San Vito (AN) Carla
Sebastianelli. Il comune ha intitolato nel mese di
maggio un parco giochi, in memoria del Commissario
Filippo RACITI, deceduto il 2 febbraio
2007 a seguito dei noti incidenti verificatisi durante
l’incontro di calcio Catania – Palermo.
Il ricordo di una scomparsa assurda non svanisca nel
tempo. La sig.ra GRASSO, ringraziando per la targa
ricevuta e per l’intitolazione, al marito vittima del
dovere, della struttura nel Comune di Monte San Vito,
ha espresso grande soddisfazione per quanti lo
ricordano per la sua elevata consapevolezza
civica, lo spirito di servizio e le doti umane e
professionali che l’hanno portato a sacrificare la vita
per garantire l’altrui sicurezza.
Catania –
SCO arresta a Malta superlatitante Sebastiano BRUNNO.
Uomini delle Squadre Mobili di Catania e Siracusa e del
Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione del
Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia,
nella tarda mattinata ad esito di complesse indagini
coordinate dalla D.D.A. di Catania, hanno tratto in
arresto nell’isola di Malta: Sebastiano BRUNNO, 56enne, inteso “Neddu ‘a crapa”, latitante. Il soggetto, latitante dal mese di marzo 2009, inserito
nell’"Elenco dei latitanti pericolosi", era stato
colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione
emesso il 6 marzo 2009 dalla Procura Generale della
Repubblica di Catania - Ufficio esecuzioni penali -
dovendo espiare la pena dell’ergastolo, per associazione
per delinquere di stampo mafioso ed omicidio di Nicolò
AGNELLO, avvenuto nel 1992 a Lentini (SR) nell’ambito
della faida tra le cosche mafiose antagoniste NARDO e DI
SALVO. I poliziotti italiani, in collaborazione con la
Polizia maltese, dopo avere localizzato l’abitazione
utilizzata da Sebastiano BRUNNO, ubicata in località San
Pawl Il Bahar, l’hanno fermato su strada. Il
latitante ha esibito una carta d’identità intestata ad
un uomo palermitano di 49 anni. Sebastiano BRUNNO è
ritenuto reggente dell’organizzazione mafiosa Nardo,
operante nel comprensorio settentrionale della provincia
di Siracusa, con interessi anche nel comune catanese di
Scordia, storicamente legata alla famiglia di Cosa
nostra catanese - cosca Santapaola - Ercolano. I
particolari dell’operazione, tuttora in atto, sono stati illustrati
nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di
Catania alle ore 11.00 del 3 ottobre.
BRUNNO è stato rintracciato a 17 km dalla capitale
maltese La Valletta. Il ricercato si era stabilito al
secondo piano di una palazzina di tre piani;
l’appartamento, è dotato di tutti i confort, si
presentava in discrete condizioni di pulizia. La
perquisizione eseguita dalla polizia operante ha
permesso di rinvenire: la somma in contanti di 1.500
euro, 1 computer portatile ed 1 telefonino cellulare con
sim maltese, materiale che, con la carta d’identità,
sarà sottoposto ai dovuti accertamenti, anche al fine
d’individuare la filiera dei fiancheggiatori del
latitante. BRUNNO, dopo un lungo appostamento
all’esterno dell’abitazione, dopo essere stato pedinato,
è stato bloccato dai poliziotti, con un amico; il
ricercato si stava recando in una zona certo per
pranzare, dove ci son numerosi ristoranti e pizzerie un
Casinò. Sono
in corso di esecuzione gli adempimenti nel territorio
straniero per la successiva estradizione del catturato.
Linguaglossa CT – CC, carcere per guida in stato ebbrezza.
I Carabinieri della Stazione di Linguaglossa (CT) hanno arrestato
Vincenzo DEL POPOLO MARCHITTO,
45enne, di Castiglione di Sicilia, in esecuzione di un ordine di
carcerazione emesso dal Tribunale di Savona. Il personaggio è stato
ritenuto colpevole del reato di guida sotto l’influenza di sostanze
alcoliche, commesso nel febbraio del 2008 a Cairo Montenotte (SV), e per
questo condannato alla pena di 8 mesi di reclusione. L’arrestato è
stato associato nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania
- Viale Moncada, evaso dai domiciliari: arrestato. I Carabinieri
della Stazione di Librino hanno arrestato, in flagranza,
Filippo MARLETTA 24enne,del posto, per evasione. I
militari, stanotte, coadiuvati dagli uomini della Compagnia
d’Intervento Operativo del battaglione “Sicilia”, hanno sorpreso il
giovane fuori dalla sua abitazione in palese violazione della misura
restrittiva cui era sottoposto.
Catania
– Operazione "Markeb El Kebir" DDA Catania 10 egiziani in manette, 47
indiziati: associazione ingresso e permanenza
stranieri.
Catania - Affitto camere singole e 1 doppia. Camere
grandi recentemente ristrutturate, tutte balconate ed
arredate in piazza Castello Ursino, 72 accanto
ristorante Camelot. Per informazioni chiamare cell.
3490079458.
Catania
–Collaboratori, luce su guerra edomicidio Di
Pasquale detto “Giorgio Armani”, manette a Caruana. La
Polizia ha tratto in arresto: Dario CARUANA 36enne
già noto, destinatario di ordinanza di custodia cautelare
in carcere, emessa il 20 giugno 2015 dal G.I.P. del
Tribunale di Catania, in quanto ritenuto responsabile, in
concorso con Salvatore GUGLIELMINO 42enne ed altri
soggetti non individuati, di omicidio, detenzione e porto
illegale di armi da fuoco, con le aggravanti di aver
commesso il fatto con premeditazione ed al fine di agevolare
il gruppo mafioso appartenente a Cosa Nostra già facente
capo a Alfio MIRABILE 50enne. Il delitto fu
perpetrato la notte del 29 aprile 2004, in via Galermo, nei
pressi di una rivendita ambulante di panini, allorquando
Salvatore DI PASQUALE 35enne (nato nel 1969), già noto,
inteso “Giorgio Armani”, veniva colpito a morte con numerosi
colpi d’arma da fuoco al torace, alla schiena ed agli arti.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile avevano evidenziato
il coinvolgimento nel fatto di sangue di Dario CARUANA e
Salvatore GUGLIELMINO sospettati di essere tra gli esecutori
materiali dell’omicidio. Le investigazioni condotte nei
confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano
avevano, tra l’altro, evidenziato che in seno
all’organizzazione era in corso una lotta intestina tra il
gruppo facente capo ad Antonino SANTAPAOLA (cl.1954), inteso
“Nino ‘u Pazzu”, e ad Alfio MIRABILE cui si contrapponeva la
famiglia Ercolano-Mangion. I contrasti già risalenti
all’anno 2003 sarebbero stati determinati da contese in
ordine all’accaparramento di estorsioni a cui erano
sottoposte aziende della zona industriale di Catania e
dall’intenzione della famiglia Ercolano di contrastare il
ruolo da protagonista che Antonino SANTAPAOLA stava
assumendo nell’ambito dell’organizzazione. Quest’ultimo,
peraltro, aveva elevato Alfio MIRABILE, suo cognato, al
rango di reggente della famiglia Santapaola. Alfio MIRABILE,
il 24 aprile 2004, deceduto poi nel 2010, veniva attinto da
diversi colpi d’arma da fuoco rimanendo gravemente ferito,
con una paralisi agli arti inferiori. L’omicidio di DI
PASQUALE, avvenuto a distanza di pochi giorni, costituiva
una risposta all’attentato in pregiudizio di MIRABILE.
Infatti, il DI PASQUALE, appartenente alla frangia opposta,
dopo il tentato omicidio di MIRABILE, aveva apertamente
gioito per quanto accaduto. Le risultanze investigative
raccolte all’epoca - nel corso di attività che sfociò
nell’esecuzione, in data 20 luglio 2004, di provvedimenti di
fermo (operazione “Risiko”) emessi proprio per infrenare la
temuta escalation di omicidi dalla Procura Distrettuale
della Repubblica di Catania per il reato di associazione
mafiosa nei confronti di appartenenti alla cosca
Santapaola-Ercolano, tra i quali i GUGLIELMINO, CARUANA,
Francesco MIRABILE (cl.1956), Paolo MIRABILE (cl.1977) - si
sono arricchite con le dichiarazioni di alcuni collaboratori
di giustizia, consentendo di raccogliere gravi indizi di
colpevolezza nei confronti del CARUANA in ordine
all’omicidio di DI PASQUALE. Il soggetto è stato associato
presso la casa circondariale di Catania “Bicocca”.
Catania– CC catturano al mare nel siracusano latitante ritenuto dei
“Santapaola”. E’ finita la latitanza per
Stefano PREZZAVENTO 30enne, ritenuto “vicino” alla
famiglia mafiosa “Santapaola-Ercolano” e già coinvolto in
una delle tranche dell’operazione “Fiori Bianchi”, eseguita
nel 2013 dai Carabinieri di Catania. Era ricercato dal 2
ottobre dell’anno scorso quando, per evitare un controllo
dei Carabinieri, evase dai domiciliari, dov’era ristretto
per aver violato la sorveglianza speciale, rendendosi
irreperibile. i Carabinieri del Nucleo Investigativo del
Comando Provinciale di Catania, ieri sera, con un blitz
fulmineo, lo hanno localizzato e catturato in una abitazione
di Contrada Granelli a Pachino (SR) dove, con moglie e
figli, si “godeva” la clandestinità a pochi metri dal mare.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Siracusa.
Catania
- DIA sequestra beni ergastolano Brunno.
Collaboratore Giustizia conferma disponibilità
appartamento intestato a costruttore.
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, in queste ore, sta sequestrando beni mobili
e immobili riconducibili e nella disponibilità del boss
di cosa nostra Sebastiano BRUNNO,
alias "Neddu a crapa" e del suo nucleo familiare.
Le attività di sequestro scaturiscono dal provvedimento
emesso dal Tribunale di Siracusa – Sezione Penale a
seguito di una proposta di applicazione di misura di
prevenzione patrimoniale avanzata dalla Procura della
Repubblica di Catania, diretta dal dott. Giovanni Salvi,
all’esito degli accertamenti delegati al Centro
Operativo DIA di Catania, diretto dal Primo Dirigente
della P.S. dr. Renato Panvino. Sebastiano BRUNNO, il cui
nome era inserito nell’elenco dei ricercati più
pericolosi e già condannato, nel 2005, dalla Corte di
Assise di Appello di Catania, alla pena dell’ergastolo
per il reato di concorso in omicidio aggravato di Nicolò
AGNELLO, è considerato un capo del clan lentinese
“Nardo”, legato al gruppo Santapaola di Catania. La
condanna inflitta al BRUNNO nel 2009 diventò definitiva
e lo stesso, al fine di sottrarsi alla gravosa
espiazione della pena, si rese irreperibile, rimanendo
“latitante” fino al 2 ottobre scorso, quando fu
arrestato a nord dell’isola di Malta. Il provvedimento
di sequestro aggredisce l’intero patrimonio
riconducibile all’ex superlatitante, tra cui un
appartamento a Carlentini, che benché risulti ancora
intestato all’impresa costruttrice che lo realizzò,
secondo numerose evidenze investigative è assolutamente
da ritenere nella disponibilità del Sebastiano BRUNNO.
Oltre alla marcata sperequazione tra redditi e
patrimonio del boss lentinese, hanno consentito di
ricostruire una chiara riconducibilità dell’appartamento
in sequestro al BRUNNO anche le dichiarazione rese da un
collaboratore di giustizia che ha riferito:
“l’appartamento dove abita ancora oggi la famiglia
Brunno (a Carlentini, in zona Balate di Zacco) è tuttora
intestato al costruttore …omissis…, ma si tratta di un
trucco finalizzato ad evitarne il sequestro da parte
della magistratura; ciò mi è stato raccontato dallo
stesso Brunno nel 2007-2008”. L’attività del Centro
Operativo di Catania è incentrata sul principio “di
doppia azione”, cioè oltre al contrasto al crimine,
assicurando alla giustizia i partecipanti ai sodalizi
criminali, si affianca quello patrimoniale, al fine di
spogliare di qualunque risorsa i sodalizi criminali
depotenziando l’intera organizzazione ed è proprio in
tale ambito si innesta il sequestro del patrimonio di
Sebastiano BRUNNO, del valore stimato in circa
200.000,00 euro, che testimonia una costante attenzione
all’evoluzione del fenomeno mafioso da parte della
Magistratura in stretta collaborazione con la Direzione
Investigativa Antimafia.
Catania -
Viola Sorveglianza Speciale, ai domiciliari. Agenti dell’U.P.G.S.P., hanno arrestato ai domiciliari
il già noto Giuseppe NICOLOSI
40enne per l’inosservanza delle prescrizioni inerenti la
Sorveglianza Speciale di P.S. Il soggetto è stato sorpreso
alla guida di una moto, è stato controllato intorno alle ore
16.50 dai componenti di una Volante che stavano pattugliando
la via Carlo Pisacane. I poliziotti dagli accertamenti
esperiti, hanno appurato che lo stesso era sottoposto alla
misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S.
con obbligo di soggiorno nel comune di Catania, a seguito
della quale gli era stata revocata la patente di guida.
NICOLOSI è stato condotto in Questura da dove, su
disposizione del P.M. di turno, è stato tradotto agli
arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del
giudizio per direttissima.
Acireale
- Afgano spaccia hashish in corso Italia ad Acireale, CC lo
bloccano ai domiciliari.
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di
Acireale hanno arrestato ai domiciliari un 19enne, di
origine afghana, residente ad Acireale, per detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, ieri sera
durante un servizio antidroga, hanno notato il giovane in
Corso Italia mentre stava cedendo 1 dose di hashish ad un
occasionale “cliente” e poi ha incassato il corrispettivo in
denaro di 10 euro. L’afgano 19enne è stato bloccato e
perquisito e trovato in possesso di ulteriori 3 dosi dello
stesso stupefacente, per un peso complessivo 10 grammi e la
somma contante di 40 euro in banconote di piccolo taglio,
ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio. La
droga ed il denaro sono stati sequestrati. L’acquirente
giovane acese è stato segnalato alla Prefettura di Catania.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Fiumefreddo di Sicilia
CT
– Evade dai domiciliari, CC preso. I Carabinieri
della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno arrestato ai
domiciliari
Carmelo COCO, 30enne, del luogo, già sottoposto ai
domiciliari, per evasione.
Una pattuglia dell’Arma, ieri mattina durante un servizio
finalizzato a controllare individui sottoposti a misure
restrittive, hanno sorpreso il personaggio sulla pubblica
via mentre si allontanava dalla sua abitazione, senza
plausibili motivi, violando così i vincoli della misura cui
era soggetto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato posto nuovamente agli arresti
domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima.
Belpasso
- Rapinatori minacciano anziana
madre tabaccaia con lama alla gola, filmati ed identificati,
CC 2 ai domiciliari. Sabato sera, intorno alle 17:00, i
due criminali, con i volti coperti da passamontagna ed
armati di taglierino, hanno fatto irruzione nella
tabaccheria di Via Roma 127 e sotto la minaccia dell’arma,
rivolta contro l’anziana madre della proprietaria, in quel
momento seduta vicino l’ingresso della rivendita, hanno
rapinato, alla presenza di alcuni clienti e della stessa
titolare, tabacchi e valori per un ammontare di circa 500
euro. Finita l’azione delittuosa sono fuggiti a piedi. La
richiesta d’aiuto al 112 del Comando Provinciale ha
allertato i militari della locale Stazione e le “gazzelle”
del radiomobile della Compagnia di Paternò, in pochi minuti
hanno raggiunto il luogo della rapina. Gli investigatori
analizzando i filmati registrati dalle telecamere a
circuito chiuso posizionate nella rivendita, grazie anche
all’ottima conoscenza del territorio ed alle testimonianze
dei presenti, sono riusciti ad identificare i rapinatori e
catturarli poco dopo nelle loro abitazioni. I soggetti sono
stati accompagnati in caserma e messi alle strette hanno
confessato le proprie responsabilità. I Personaggi sono
stati condotti dai militari in aperta campagna dove avevano
nascosto i passamontagna ed il taglierino utilizzati per la
rapina. Gli arrestati, un 18enne e un 17enne, entrambi del
posto, come disposto dall’Autorità Giudiziaria sono stati
posti ai domiciliari. I carabinieri stanno svolgendo
approfondimenti investigativi per risalire all’identità
della terza persona che dopo la rapina ha preso in
“custodia” la refurtiva ancora non recuperata.
Catania – Antidroga blocca 2 corrieri su panda con 700 gr
marijuana. La Squadra Mobile ha arrestato due di origine
magrebina:
Hicham MAJI 20enne e Abdelali ZGAIDA
23enne perché responsabili, in concorso tra loro, di
trasporto di marijuana.I poliziotti a seguito
di un intensa attività info-investigativa, avevano appreso
che nella mattinata di giovedì 4 giugno sarebbe giunto a
Catania un carico di droga, trasportata da cittadini
extracomunitari a bordo di un’auto Fiat Panda. Gli uomini
della Sezione “Antidroga”, hanno quindi predisposto un
servizio mirato di osservazione presso i caselli
dell’autostrada A/19, in località San Gregorio. I
poliziotti, dopo lunghe ore di attesa, hanno notato 2
soggetti dai tipici tratti somatici del Maghreb, viaggianti
proprio a bordo di una vettura Fiat Panda. I due soggetti a
seguito di espressa richiesta degli uomini dell’Antidroga,
non hanno fornito spiegazioni plausibili circa il loro
viaggio in Sicilia, mostrando, nella circostanza, segni di
insofferenza al controllo che, in prima battuta, dava esito
negativo. I poliziotti al fine di verificare meglio la
posizione dei due stranieri e per procedere ad un accurato
controllo del mezzo, hanno accompagnato entrambi presso gli
uffici della Mobile dove, a seguito di un’approfondita
perquisizione, nella vettura sono stati rinvenuti 2
confezioni contenenti marijuana, per un peso complessivo di
700 gr. circa.
Catania – Guardia Costiera blocca escavatore, mentre scava
varco abusivo in scogliera. Militari del Nucleo Operativo Difesa Mare
della Guardia Costiera di Catania e Acireale, coadiuvati dalla Polizia
Municipale di Acireale, nel corso della quotidiana attività di controllo del
territorio, hanno sorpreso un individuo, che in località Pozzillo del Comune
di Acireale, con l'ausilio di un escavatore, stava provvedendo a creare un
varco abusivo nella scogliera.Al momento dell'intervento dei militari,
erano stati spostati massi per circa 17 metri lineari con conseguente
danneggiamento della scogliera lavica.Al fine di impedire il pericolo di un
ulteriore deturpamento dell'ambiente costiero, la Guardia Costiera ha
provveduto all'immediato sequestro del mezzo meccanico identificandone il
conduttore. I militari, dopo brevi indagini hanno provveduto, altresì, ad
individuare il committente dei lavori. Entrambi
i soggetti, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di
occupazione abusiva di pubblico demanio marittimo e deturpamento di
bellezze naturali.
Catania –Viola domiciliari, ammanettato. I Carabinieri
della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato,
dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere emessa dal Tribunale di Catania,
Giuseppe PRIVITERA, 26enne, catanese.
Il provvedimento scaturisce dalle innumerevoli violazioni
commesse dal 26enne mentre si trovava agli arresti
domiciliari. L’arrestato è stato associato nel carcere di
Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – Picchia
madre 80enne per estorcerle 10mila€.
Arrestato e rinchiuso in carcere. Tentata estorsione e
maltrattamenti in famiglia le accuse a carico di un 44enne
di Giarre (CT), già noto, che, ieri mattina, esigendo una
presunta eredità (10.000€ la parte reclamata) non ha
esitato a picchiare la madre 80enne. I Carabinieri del
Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre sono
intervenuti nell’abitazione allertati da una richiesta
d’aiuto, espressa telefonicamente al 112 da alcuni vicini di
casa. I militari hanno fatto irruzione in casa riuscendo,
dopo una breve colluttazione, ad arrestare l’energumeno
mentre si accaniva ancora contro la madre. La
donna, trasportata in ambulanza all’Ospedale di Acireale
(CT), è stata medicata e giudicata guaribile in una ventina
di giorni per un trauma alla mandibola destra. Lo stesso
ospedale, come accertato dai CC, che il 13 maggio scorso
l’aveva curata per altre lesioni procuratele dallo stesso
figlio e non denunciate per paura. L’arrestato è stato
rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania.
Mascali – 75enne picchia nuora per impossessarsi del
bancomat: arrestato.
I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno
salvato la donna dalla violenza cieca scatenatasi prima
nella mente di un 75enne, di Mascali (CT), che poi è passato
all’azione. L’anziano, ieri sera, in preda ad un vero e
proprio raptus, al fine di sottrarre la tessera bancomat, ha
aggredito con calci e pugni la nuora di 34 anni. I
militari, avvisati telefonicamente dai vicini, sono
intervenuti immediatamente nell’appartamento arrestando il
pensionato e soccorrendo la poveretta. La vittima,
accompagnata all’Ospedale di Acireale (CT), è stata medicata
e giudicata guaribile in una ventina di giorni per “politraumi”.
L’anziano è stato associato al carcere di Piazza Lanza a
Catania con l’accusa di tentata rapina e lesioni personali.
Catania – In carcere presunto affiliato a SANTAPAOLA -
MALPASSOTU. I Carabinieri della Stazione di Pedara (CT)
hanno arrestato
Carmelo PROIETTO 58enne, già noto, originario di
Belpasso (CT), in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dal Tribunale di Catania. il soggetto, ritenuto
affiliato al clan Santapaola – Malpassotu, dovrà scontare
nel carcere di Piazza Lanza la pena di 1 anno, 4 mesi e 28
giorni di reclusione inflittagli dai giudici etnei per il
reato di ricettazione in concorso, commesso a Belpasso nel
1998.
Catania – Furto vestiario, 1 preso. Agenti delle Volanti
sono intervenuti presso il negozio “OVIESSE” di Viale XX
Settembre dove era stato segnalato un giovane che si era
impossessato di alcuni capi di abbigliamento e di alcune
scarpe occultandole in uno zaino, dopo aver asportate le
etichettature antitaccheggio. Il personale della vigilanza
del negozio, accortosi dell’illecito, ha bloccato il
malfattore chiamando, nel contempo, il 113. I poliziotti
intervenuti tempestivamente hanno provveduto ad accompagnare
il giovane in Questura dove è stato denunciato per furto
aggravato. Tutta la merce è stata consegnata al legittimo
proprietario.
Catania
– Ros sequestro beni mafia 26 mln€. Il valore delle
6 aziende oggetto del sequestro, attive nel settore della
edilizia e nel campo della produzione di energia da fonti
rinnovabili, è pari a circa 26 milioni di euro. I
Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Catania
hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro dei
beni emesso (ai sensi dell’art. 321 commi 1 e 2 c.p.p.) dal
Tribunale di Catania - Quarta Sezione Penale (e reso
esecutivo con sentenza della Corte di Cassazione del 9
marzo 2015) nei confronti di Santo MASSIMINO, tratto in
arresto dal ROS nell’ambito dell’indagine IBLIS il 3
novembre 2010 e condannato in primo grado il 9 maggio 2014
alla pena di 12 anni poiché ritenuto responsabile di avere
concorso nella famiglia di Cosa Nostra catanese SANTAPAOLA -
ERCOLANO. Il provvedimento, che si fonda sulle emergenze
investigative provenienti dalle attività condotte dal ROS, è
sorretto dagli esiti dell’indagine IBLIS, svolta dalla
Sezione Anticrimine di Catania in direzione delle famiglie
di Catania, Ramacca e Caltagirone, ha permesso di
raccogliere decisivi elementi probatori sull’evoluzione di
Cosa Nostra. I militari da queste indagini, hanno fatto
emergere che MASSIMINO avrebbe concorso nella famiglia di
Cosa Nostra catanese quale imprenditore che avrebbe messo a
disposizione di detto sodalizio la sua attività
imprenditoriale, in stretta connessione con l’allora
rappresentante provinciale Vincenzo AIELLO ed altri
affiliati mafiosi di rango, partecipando alla distribuzione
di lavori controllati direttamente od indirettamente
dall’organizzazione criminale a cui versava anche delle
somme di denaro e permettendo ad imprese mafiose od a
disposizione della medesima associazione di partecipare alle
attività economiche intraprese. Gli investigatori hanno
rilevato così, che il personaggio da un lato avrebbe posto e
mantenuto le sue imprese nel mercato in violazione delle
regole della libera concorrenza e dall'altro apportato un
concreto contributo causale ai fini della conservazione, del
rafforzamento e, comunque, della realizzazione anche
parziale del programma criminoso di Cosa Nostra etnea. Le
attività d’indagine svolte in particolare hanno fatto
emergere il sinallagmatico rapporto esistente tra MASSIMINO
e Vincenzo AIELLO. MASSIMINO, infatti, pur pagando la messa
a posto ad AIELLO per i lavori effettuati tramite le sue
imprese, avrebbe sfruttato il legame che aveva con questo
ultimo per accaparrarsi dei lavori, adoperandosi altresì
fattivamente per mettere in contatto altri imprenditori con
AIELLO che, in questa maniera, con il prezioso supporto del
primo, riusciva ad inserirsi in rilevanti vicende
imprenditoriali che, inevitabilmente, venivano inquinate.
Gli investigatori hanno ottenuto prove dei vantaggi del
MASSIMINO grazie alla sua vicinanza a Cosa Nostra a
seguito del monitoraggio di un summit avvenuto presso la
proprietà rurale del geologo - Giovanni BARBAGALLO,
allorquando Vincenzo AIELLO, parlando di attività
imprenditoriali poste sotto il controllo della famiglia
catanese, faceva riferimento ad alcune difficoltà a cui
stava andando incontro Santo MASSIMINO il quale, secondo
AIELLO, aveva ottenuto grazie alla sua intercessione un
lavoro relativo alla realizzazione di un parco commerciale
sito allo svincolo di Gravina di Catania. AIELLO, infatti,
affermando che in quella stessa serata doveva incontrare
MASSIMINO con il quale aveva fissato un appuntamento su
richiesta di questo ultimo, avrebbe precisato che,
nell’ultimo periodo, aveva notato presso il cantiere del
parco le gru, Salvatore CONTI e, pertanto, voleva
verificare lo stato delle cose, ipotizzando che detta
situazione era imputabile alla condotta posta in essere da
Vincenzo BASILOTTA, soggetto questo ultimo con cui AIELLO
era precedentemente entrato in contrasto per dinamiche
attinenti il controllo mafioso di attività imprenditoriali.
L’interessamento di AIELLO a favore di MASSIMINO dava
evidentemente gli esiti sperati per l’imprenditore i cui
mezzi venivano nuovamente notati all’opera in quel
cantiere, nel corso di un sopralluogo effettuato
successivamente dal ROS. Gli investigatori rilevano che
proprio il controllo di MASSIMINO da parte di Cosa Nostra,
che evidentemente traeva dei rilevanti vantaggi economici da
tale attività, è stato uno degli aspetti che hanno
contribuito al deteriorarsi dei rapporti tra Vincenzo AIELLO
ed Angelo SANTAPAOLA. Il personaggio, infatti, all’epoca
considerato reggente operativo della famiglia mafiosa di
Catania, non aveva gradito che il controllo
dell’imprenditore fosse passato ad AIELLO e proprio tale
argomento veniva affrontato tra i due uomini d’onore nel
corso di uno scontro avvenuto la sera del 22 settembre 2007,
alla presenza di Natale FILLORAMO. Angelo SANTAPAOLA ed il
suo braccio destro Nicola SEDICI furono uccisi il 26
settembre 2007 da altri esponenti della medesima
associazione mafiosa e, in relazione a quanto emerso in
esito alla indagine IBLIS su tale evento, il 25 marzo 2014 i
Giudici della Corte di Assise hanno condannato Vincenzo
AIELLO alla pena dell’ergastolo ed alla interdizione
perpetua dai pubblici uffici, perché ritenuto responsabile
del duplice omicidio, Salvatore DI BENNARDO alla pena di 3
anni e 4 mesi di reclusione per favoreggiamento aggravato
nel delitto.
Catania
– Giudizio abbreviato per scafisti:
condanne ad ergastolo e 10 anni. Si è concluso nel pomeriggio di oggi il
giudizio abbreviato nei confronti di Haj Hammouda RADOUAN e Hamid BOUCHAB,
imputati del delitto di naufragio doloso e di omicidio volontario in danno
di 17 migranti, avvenuto il 12 maggio 2014. Il Giudice per l’udienza preliminare di
Catania ha accolto le richieste della Procura della Repubblica e ha
condannato Radouan all’ergastolo e Bouchab alla pena 10 anni di reclusione. Le
indagini furono condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dalla Marina
Militare. Si tratta di una sentenza di grande importanza, che premia la
determinazione dell’ufficio del p.m. nel punire coloro che mettono
deliberatamente in pericolo la vita dei migranti. La sentenza giunge ad
appena un anno dai fatti, dopo indagini complesse sul piano tecnico e della
qualificazione giuridica dei fatti. Il
fermo degli imputati affermò per la prima volta la sussistenza della
giurisdizione italiana anche per i fatti di naufragio e di omicidio commessi
interamente in alto mare, in acque internazionali.
Catania – Preso borseggiatore seriale linea bus 2, Questura:
foto per identificazione derubati. Agenti del
Commissariato P.S. Centrale, nell’ambito dei servizi voluti
dal Questore Dott. Marcello Cardona per contrastare e
prevenire i reati predatori nel Centro Storico cittadino,
hanno ammanettato il già noto catanese
Giuseppe CUTOLI 56enne per tentato furto aggravato. I
poliziotti, a seguito delle numerose denunce di borseggio
ricevute negli ultimi giorni, hanno effettuato mirati
servizi sulle linee AMT di Catania, che non hanno tardato a
dare i frutti sperati. CUTOLI, nella mattinata di ieri già,
noto borseggiatore il cui primo arresto risale al lontano
1976, era salito a bordo della linea n. 2/5, approfittando
della ressa venutasi a creare, si era avvicinato ad una
passeggera del bus. Il maldestro, dopo avere aperto la
cerniera della borsa alla vittima di turno ed avere frugato
al suo interno, ha tentato di asportarle il portafogli
contenente il denaro ivi custodito. Il soggetto non è
riuscito a portare a termine l’azione criminosa perché
“disturbato” dalla presenza di altre persone. Il
comportamento di CUTOLI non è sfuggito al personale del
Commissariato che, immediatamente, l’ha bloccato
provvedendo ad accompagnarlo negli uffici per l’espletamento
delle formalità di rito. Il malvivente su disposizione della
competente Autorità Giudiziaria è stato accompagnato presso
le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo
per direttissima. Il Commissariato P.S. Centrale,
trattandosi di borseggiatore “seriale”, ricorda che chiunque
sia in grado di fornire particolari utili, potrà mettersi in
contatto con il Commissariato “Centrale”, in Via Teatro
Massimo n. 44, al n. 095/7365000.
Catania– Antidroga trova 15 panetti: 1,5 kg
hashish e 8 di cocaina, 2 a Piazza Lanza. La Squadra
Mobile ha tratto in arresto i già noti Salvatore
SANTITTO 52enne e Salvatore GRASSO 21enne per
il reato di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina.
Poliziotti della Sezione “Antidroga” nell’ambito dei
servizi predisposti dal Questore di Catania Marcello
Cardona, finalizzati al contrasto dello spaccio e
traffico di sostanze stupefacenti, hanno individuato, a
San Giorgio di Catania, GRASSO e SANTITTO, già noti, a
bordo di una Citroen C2. I soggetti sono stati
immediatamente fermati e sottoposti a controllo ad esito
del quale, all’interno della vettura, sono stati
rinvenuti 15 panetti di hashish per un peso complessivo
di 1,5 kg. circa. La perquisizione è stata estesa
all’abitazione di GRASSO, dove sono stati rinvenuti 8
involucri contenente sostanza stupefacente del tipo
cocaina per un peso complessivo di gr.40 circa nonché un
bilancino di precisione e sostanza da taglio. GRASSO e
SANTITTO espletate le formalità di rito, sono stati
associati presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Catania– Ricercato a Milano per tentato
omicidio, preso a Catania.Agenti della polizia
di Stato, hanno sottoposto alla misura precautelare del
fermo di P.G. il già noto catanese Roberto MICALE
40enne, perché gravemente indiziato dei reati di tentato
omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco. L’equipaggio della
volante di zona, durante il servizio di controllo del
territorio, nelle prime ore del mattino, transitando in via
IV Novembre, ha notato 2 individui sospetti a bordo di una
Seat Ibiza che risultava da ricercare. Il conducente, alla
vista della Polizia, ha accelerato a tutto gas per eludere
il controllo, ma dopo qualche centinaia di metri gli agenti
sono riusciti a bloccare l’auto in fuga. I poliziotti dagli
accertamenti effettuati hanno compreso che a carico di uno
dei due individui, nello specifico MICALE, pendesse una nota
di rintraccio emessa dal Commissariato di P.S. di “Scalo
Romana” (Mi) per il reato di tentato omicidio e porto
illegale d’arma da fuoco. Il soggetto,
infatti, il 10 aprile scorso a Milano, in via Gratosoglio,
dopo essersi reso responsabile di un duplice tentativo di
omicidio finito con il ferimento di una persona ad una
gamba, si era dato alla macchia facendo perdere le proprie
tracce. Il
P.M. di turno, notiziato di quanto sopra, ha disposto che il
fermato in attesa della convalida fosse associato presso la
Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
Catania
- Ruba a Librino condutture impianto antincendio in
condominio, 1 ai domiciliari. Polizia di Stato ha
arrestato ai domiciliari il già noto catanese Giuseppe
DISTEFANO 34enne per furto aggravato. Poliziotti delle
volanti dell’UPGSP, alle ore 11.30, a seguito di
segnalazione su linea 113, si erano recati in viale
Bummacaro, nel rione “Librino”, dove era stato segnalato un
individuo intento a rubare tubazioni in ferro nei garage di
un condominio. Gli agenti giunti sul posto, hanno bloccato
l’individuo, identificandolo per Giuseppe DISTEFANO, mentre
era intento a caricare su di una moto-ape circa 80 metri di
tubazioni in ferro costituenti le condutture di adduzione
dell’impianto antincendio dei locali garage. Il personaggio,
alla luce di quanto accaduto su disposizione del P.M. di
turno è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa
dell’udienza per direttissima fissata per le la mattina
odierna.
Maniace CT – Finto agente “SISAL” si fa accreditare 2.000€ su
POSTEPAY. 1 denunciato per truffa. L’abilità investigativa dei Carabinieri
della Stazione di Maniace (CT) ha permesso di scoprire una
truffa perpetrata in danno di 2 maniacesi, un uomo e una
donna, finiti nella rete di un 61enne, originario di
Pistoia ed abitante nella provincia di Firenze. L’individuo,
fingendosi un agente della “Sisal” (acronimo
di Sport Italia Società A
Responsabilità Limitata), una delle principali
agenzie di gestione di concorsi a pronostici,
approfittando della buona fede delle vittime e promettendo
ricavi sicuri sulle scommesse da lui stesso effettuate,
riusciva a farsi accreditare sulla sua carta postale quasi
2.000 euro.
Catania
- Baby gang: 2 identificati su Facebook, in villa
Bellini aggredirono e rapinarono studentesse. Poliziotti
della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” hanno tratto in
arresto i minori: M.S. 15enne e S.M.J.I.
16enne, in esecuzione all’ordinanza di applicazione della
misura cautelare della permanenza in casa, emessa il 7
maggio 2015 dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di
Catania per i reati di rapina aggravata, violenza e lesioni,
in danno di due giovani studenti. Lo scorso inverno, due
giovani studenti avevano denunciato che mentre si trovavano
nel tardo pomeriggio all’interno della villa Bellini, di
essere stati malmenati (con calci e pugni) e rapinati di 1
telefono cellulare che una della malcapitate vittime teneva
nella tasca dei pantaloni, ad opera di una “baby gang”
composta da alcuni giovinastri. Le vittime riuscite a
divincolarsi ed uscire dal giardino pubblico erano inseguite
dal alcuni dei rapinatori; questi ultimi, raggiunte le
malcapitate, le avevano aggredite nuovamente con schiaffi e
pugni facendole rovinare a terra; nella circostanza ad uno
dei due minori veniva sottratto uno smartphone di ultima
generazione. Gli investigatori si erano messi subito
all’opera, prendendo spunto dalle indicazioni e descrizioni
di alcuni degli autori dei reati fornite dalle giovani
vittime. Analizzando Facebook, veniva individuato S.M.J.I.
come colui che aveva aggredito e rapinato il minore mentre
M.S. come colui che aveva dato inizio
all’aggressione dopo avere chiesto una sigaretta. Gli
agenti hanno identificato, un terzo componente della gang
che aveva preso parte alle violenze fisiche nei confronti
delle giovani vittime, che è stato deferito alla Procura
della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di
Catania. Proseguono le indagini finalizzate ad identificare
altri componenti della gang, verificando eventuali loro
responsabilità per altri reati.
Catania
– “Pillera”: Polizia sequestra beni, 2 milioni € a
Francesco Costanzo.
L’operazione è scattata nei giorni scorsi, ed ha portato gli uomini della
Questura di Catania al sequestro di beni per un valore di oltre due milioni
di euro, nei confronti di Francesco COSTANZO 32enne personaggio già
noto ritenuto vicino al clan mafioso “Pillera”.
L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’applicazione delle misure di
prevenzione personale e patrimoniale proposte dal Questore di Catania
Marcello Cardona, in applicazione della normativa antimafia, recentemente
rinovellata dal decreto legislativo nr. 159/2011, e adottate dal Tribunale
di Catania – Sezione M.P. Le indagini, sono state condotte in tempi record
dall’Ufficio Antimafia della Divisione Polizia Anticrimine della Questura
catanese, e sono partite dalla figura del Costanzo, un personaggio di
notevole caratura criminale che vanta nel suo curriculum un arresto,
effettuato nel dicembre dello scorso anno dalle Volanti dell’UPGSP di
Catania, per sfruttamento della prostituzione minorile. I poliziotti, nel
suo centro massaggi, denominato “La Fonte del Benessere”, infatti,
sorpresero una minorenne che intratteneva i clienti con massaggi erotici.
Costanzo per tale reato, venne sottoposto agli arresti domiciliari che
ebbero termine lo scorso mese di aprile. Il soggetto era già assurto agli
onori della cronaca nel 2009, quando venne arrestato nel corso
dell’Operazione Castoro, perché ritenuto responsabile di detenzione di
stupefacenti riconducibili alla cosca Pillera. Costanzo per tale reato,
ottenne una pena di un anno e otto mesi di reclusione. Dell’ingente
patrimonio finito nelle mani della giustizia, fanno parte: un terreno di
oltre 500 m.q. e due ville con piscina ubicate nel comune di Mascalucia; un
appartamento di cinque vani e due garage nel quartiere catanese di san
Giovanni Galermo; il centro massaggi - ubicato in centro città - “La Fonte
del Benessere”; la s.r.l. “ABC Style” la cui sede, costituita da tre
edifici, si trova in Catania; tre autovetture di grossa e media cilindrata e
1 moto; conti correnti bancari e postali per un importo complessivo di
26.781,75 euro.
Catania
– Preso rapinatore seriale "solitario". Agenti della
Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri hanno posto in
stato di fermo di P.G.: Filippo INDORATO
50enne già noto, ritenuto responsabile del reato di rapina
aggravata e continuata. Poliziotti della Sezione IV –
“Contrasto al Crimine Diffuso”, nel corso di mirati servizi
volti alla repressione delle rapine ai danni di farmacie ed
altre attività, transitando per via Plebiscito, hanno notato
un individuo che si trovava nei pressi di una farmacia con
atteggiamento circospetto. Questi, alla vista della
pattuglia, ha cercato di allontanarsi frettolosamente dal
luogo, ma è stato bloccato e trovato in possesso di un
taglierino. Condotto presso gli uffici della Squadra Mobile,
dove sono state esaminate le immagini relative ad alcune
rapine commesse a Catania lo scorso mese di aprile, è stato
riconosciuto quale responsabile di 6 rapine, tra le quali 5
perpetrate in danno di farmacie ed 1 consumata presso un
ufficio postale, tutti ubicati nella zona di via Plebiscito
– via Garibaldi – via Vittorio Emanuele e Corso Sicilia.
INDORATO avrebbe agito sempre da solo ed armato di
taglierino. Il fermato è stato associato presso la casa
circondariale di “piazza Lanza”.
Catania
– Blitz polizia a S.Cristoforo, 1 in manette per armi.
Uomini del Commissariato San Cristoforo, coadiuvati dal
Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, dalla Guardia
di Finanza, dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia
Locale, hanno arrestato Francesco BUSSOLARI per
detenzione abusiva di armi da fuoco, ricettazione ed omessa
denuncia di munizioni e per furto aggravato di energia
elettrica. L’operazione si è svolta nel contesto del piano
d’azione denominato “Modello Trinacria” con Forze di
polizia impegnate, col coordinamento della Questura, in
approfonditi controlli del territorio. I poliziotti hanno
controllato la stalla di proprietà del BUSSOLARI. I tutori
dell’ordine hanno trovato custoditi ben 3 cavalli privi
del prescritto microchip: una violazione che è costata al
proprietario una sanzione di oltre 11.000 euro. Il contatore
dell’energia elettrica installato era stato alterato con
l’applicazione di un by pass che permetteva di prelevare la
corrente elettrica senza essere registrata. I poliziotti
hanno recuperato un revolver, nella disponibilità del
BUSSOLARI ed illecitamente detenuto, risultato rubato nel
1986 in una località del Centro Italia. L’arma era stata ben
nascosta, all’interno di una trave del soffitto
dell’edificio. La perquisizione si è spostata all’interno
dell’abitazione del BUSSOLARI, dove, oltre al fucile ed alle
2 pistole regolarmente detenute, sono state trovate decine
di cartucce (di cui 15 “a punta cava”) di cui il
proprietario non aveva fatto denuncia. Il sequestro di tutte
le armi è scattato immediatamente, mentre sono già in corso
le ulteriori incombenze per l’irrogazione del divieto di
detenzione armi. L’arrestato è stato rinchiuso presso la
Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania
- Polposta, 20 indagati in operazione contro pornografia
minorile, 17 province.
La Procura Distrettuale della Repubblica e la Procura per i
Minorenni di Catania hanno disposto numerose perquisizioni
domiciliari in varie città d’Italia, eseguite dalla Polizia
di Stato, nei confronti di 20 soggetti italiani indagati per
detenzione di immagini di pornografia minorile, di questi 10
sono i soggetti minorenni aventi oltre 14 anni. 2 degli
indagati maggiorenni avevano precedenti in materia di
pornografia minorile. Le città interessate dalle
perquisizioni sono state: Catania, Siracusa, Ragusa,
Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino,
Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo, Treviso e
Venezia. L’operazione di contrasto della pornografia
minorile è stata svolta dalla Polizia di Stato, coordinata
dalla Procura Distrettuale della Repubblica e la Procura per
i Minorenni di Catania.Numerose le perquisizioni domiciliari
in varie città d’Italia, eseguite dalla Polizia Postale nei
confronti di indagati maggiorenni e minorenni. L’indagine
era scaturita dalla denuncia alla Polizia Postale di Catania
dei genitori di una ragazza di anni 16, che inizialmente si
erano rivolti all’Associazione a tutela dell’infanzia Meter.
I genitori hanno raccontato che la propria figlia era stata
costretta a realizzare delle immagini intime cedute a vari
soggetti, soprattutto mediante sistemi di messaggistica
internet quali WhatsUp. Le indagini informatiche hanno
consentito di ricostruire le chat e gli invii compiute dalla
minore, identificando tutti i soggetti che le avevano
richieste. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati
smartphone, tablet e computer. Le prime attività svolte nel
corso delle perquisizioni da parte del personale
specializzato della Polizia hanno confermato la detenzione
delle immagini riferibili alla minore, alcuni degli indagati
avevano anche altre foto di minori verosimilmente adescate
on-line.
Catania
- Condor bloccano 2 in fuga con preziosa refurtiva.
Uomini della Polizia di Stato hanno ammanettato i già noti
catanesi Pietro GANGI 38enne e Vincenzo PORZIO
47enne responsabili, in concorso, del reato di furto
aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I
soggetti, mentre stavano percorrendo a bordo di una moto il
Largo Rosolino Pilo, sono stati notati da una pattuglia
della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine
Diffuso” che ha intimato loro di fermarsi per un controllo.
PORZIO, che si trovava alla guida del mezzo, ha accelerato
l’andatura imboccando, in senso contrario di marcia la via
Firenze. I due, durante l’inseguimento, rovinavano
autonomamente a terra. PORZIO è rimasto a terra, GANGI ha
cercato di fuggire ma è stato bloccato, dopo una
colluttazione, uno dei “Condor”. I maldestri, durante la
fuga, si erano disfatti di oggetti preziosi che venivano
recuperati. I Condor nel prosieguo delle indagini hanno
accertato che i monili erano provento di un furto
perpetrato, pochi minuti prima, in un’abitazione del
quartiere “Picanello” e venivano riconsegnati agli aventi
diritto. PORZIO è stato condotto in ospedale dove veniva
ricoverato per una frattura alla gamba, (determinata dopo
la caduta rovinosa dal ciclomotore). Per tali fatti entrambi
venivano arrestati e posti a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria. GANGI è stato condotto presso la Casa
Circondariale “Piazza Lanza” di Catania, e PORZIO è stato
posto agli arresti ospedalieri.
Catania - Polizia, 84 migranti, 1 fermo : immigrazione
clandestina. Indiziato di delitto è Gibi MBALO, 35enne nato in
Senegal, in quanto gravemente indiziato del reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Il soggetto a conclusione delle indagini
condotte dalla Squadra Mobile di Catania - Sezione Criminalità Straniera e
Prostituzione, è stato individuato quale conducente di un gommone di 10
metri circa, privo di bandiera e sigla di identificazione, su cui
viaggiavano 84 migranti soccorsi, in acque internazionali, dal pattugliatore
della Guardia Costiera “CP 904 Fiorillo” giunto, alle ore 11.00 circa di
ieri, presso il Porto di Catania. Il fermato espletate le formalità di
rito, è stato associato presso il carcere di Catania “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Presidente Tribunale Catania Di Marco ringrazia CSM
v.pres. Legnini. Il
Presidente del Tribunale di Catania, dott. Bruno Di Marco, ha scritto in una
nota :" ringrazia sentitamente il vicepresidente del Consiglio
Superiore della Magistratura, dott. Onorevole Giovanni Legnini, per la
considerazione pubblicamente manifestata nei confronti degli Uffici
Giudiziari di Catania nella drammatica emergenza degli sbarchi, e in
particolare per la Procura della Repubblica e per l’Ufficio GIP.
firmatoDott. Bruno
di Marco"
Catania
– Naufragio, 1 ricovero al Cannizzaro: probabili imbarcati 950, circa 200
donne e 40 o 50 bambini. Secondo le prime informazioni raccolte, i
migranti naufragati provengono da diverse Nazioni, tra cui Algeria, Egitto,
Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia , Bangladesh, Ghana. Il migrante
ricoverato al Cannizzaro è del Bangladesh ed è in cura per patologie di
natura indipendente dal naufragio. Lo sventurato è stato sentito dalla
Squadra Mobile ed ha reso dichiarazioni anche circa il numero dei migranti a
bordo del peschereccio, che ha indicato in 950, tra cui circa 200 donne e
tra i 40 e i 50 bambini. Questa indicazione dovrà essere sottoposta a
verifica. Molti migranti, secondo le dichiarazioni del testimone, sarebbero
stati stipati nei livelli inferiori della barca ed i trafficanti avrebbero
chiuso i portelloni, impedendone l'uscita. Il peschereccio sarebbe partito
da un porto libico a 50 chilometri da Tripoli. La Procura della Repubblica
ha dato direttive perché le operazioni di ricerca e salvataggio abbiano
ovviamente precedenza sulle investigazioni. E' comunque iniziata la raccolta
delle dichiarazioni dei superstiti a bordo delle navi della Guardia
Costiera.Gli inquirenti procedono per i delitti di naufragio colposo,
omicidio colposo plurimo e reati in materia di traffico di migranti. Gli
investigatori all'esito delle prime indagini valuteranno le responsabilità
penali e meglio qualificate giuridicamente le condotte. Le indagini sono
condotte dalla Guardia Costiera e dalla Polizia di Stato, Squadra Mobile di
Catania e Servizio Centrale Operativo.
Catania - 398 migranti: polizia individua 2
senegalesi conducenti gommone. Si tratta di Malle
CISSOKHO 36enne ed Abdourahmane NIANG 23enne
.
I 398 sventurati erano giunti, nella mattinata di ieri,
presso l’ambito portuale sull’unità della Guardia Costiera,
“Dattilo C.P. 940”, con a bordo i 398 migranti. Tutti
sarebbero provenienti dall’Africa subsahariana ed hanno
viaggiato a bordo di quattro gommoni, soccorsi il 19 marzo
scorso nell’ambito di tre distinti eventi S.A.R. (2 dei
gommoni sono stati soccorsi nel medesimo evento). Le
attività investigative condotte dalla Sezione “Criminalità
Straniera e Prostituzione”, svolte in collaborazione con la
Guardia Costiera, hanno portato al fermo del senegalese
Malle CISSOKHO 36enne individuato quale conducente di un
gommone di 10 metri circa, privo di bandiera e sigla di
identificazione, su cui viaggiavano 96 migranti. Le indagini
sono proseguite per giungere alla identificazione degli
scafisti degli altri natanti. Gli uomini della Sezione
hanno raggiunto la città di Ragusa dove erano stati
trasferiti parte dei migranti. Nel centro ibleo, I
poliziotti , in collaborazione con personale della Squadra
Mobile di Ragusa, sono giunti all’identificazione di altro
cittadino senegalese Abdourahmane NIANG 23enne
individuato quale conducente di un gommone di 12 metri
circa, anch’esso privo di bandiera e sigla di
identificazione, su cui viaggiavano 101 migranti. I fermati
sono stati associati rispettivamente presso la casa
circondariale di Catania “Piazza Lanza” e quella di Ragusa,
a disposizione delle rispettive Autorità Giudiziarie.
Caltagirone CT
- Picchia ex fidanzata: si scaglia
contro CC accorsi in aiuto.
38enne, di Catania
rinchiuso nel carcere di Caltagirone dai
Carabinieri, a seguito di denuncia presentata l’11 aprile
scorso dalla vittima. Una donna calatina di 41 anni,
aveva già denunciato all’Autorità Giudiziaria lo stalker
per atti persecutori e lesioni personali. Le persecuzioni
erano poste in essere attraverso: aggressione fisica patita
dalla donna il 4 aprile scorso (refertata dal locale pronto
soccorso “trauma cranico minore contusione polso dx - sx -
contusione ginocchio dx – sx trauma rachide lombare”) e
svariate chiamate ed sms mantenenti sempre un tono
esplicitamente minaccioso.
Il soggetto, ieri sera, era furibondo per la fine della
storia e non ha esitato ad aggredire per l’ennesima volta
la donna, rifugiatasi nel frattempo in casa di uno zio a
Caltagirone. Il parente, impaurito dalla violenza espressa
dallo stalker, ha chiesto aiuto al 112 che,
immediatamente, ha inviato sul posto i militari del
radiomobile della Compagnia di Caltagirone. I Carabinieri,
accedendo in casa, dopo una violenta colluttazione, sono
riusciti ad ammanettare l’aggressore che imperterrito
continuava ad inveire contro la poveretta. La vittima,
accompagnata e medicata all’Ospedale di Caltagirone, è stata
riscontrata affetta da “Sospetta contusione rachide lombare,
anca sx, ginocchio sx”. L’arrestato, un 38enne, di Catania,
è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.
Paternò CT – Carabiniere in borghese blocca
rapinatore in azione. Presso l’Istituto di piazza Lanza
è finito
Angelo DI FAZIO
(video
rapina) 24enne, del luogo, già sorvegliato speciale.
Un soggetto, ieri sera, intorno alle 19:00, con il volto
coperto da passamontagna ed armato di pistola, aveva fatto
irruzione nel supermercato Euro Spin di via Nazario Sauro a
Paternò. Il soggetto sotto la minaccia dell’arma aveva
intimato alla cassiera di consegnargli il denaro incassato.
Un carabiniere, libero dal servizio, era fuori l’esercizio
commerciale, stava entrando per fare la spesa. Il militare
da dietro la vetrata si è accorto di tutto e, senza armi, ha
deciso coraggiosamente di affrontare il criminale riuscendo
a bloccarlo e disarmarlo. un altro carabiniere, anch’egli
presente nel discount per degli acquisti nel frattempo,
sentendo le grida dei presenti si è precipitato all’ingresso
dando manforte al collega. Gli ulteriori riscontri
investigativi svolti dai militari della Compagnia di Paternò
hanno permesso di stabilire che il rapinatore nella stessa
giornata, sempre a Paternò, aveva tentato una rapina al
supermercato CRAI di via Emanuele BELLIA, fallita a causa
del cattivo funzionamento della porta automatica posta
all’ingresso, e rapinato il supermercato A&O di Corso
Italia dov’era riuscito ad impossessarsi dell’incasso
(ancora in corso di determinazione). La pistola, una
scacciacani priva di tappo rosso, ed il passamontagna sono
stati sequestrati. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Piazza Lanza.
Bronte CT -
Romeno truffa suora, accreditati soldi su POSTEPAY,
denunciato.
I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT) hanno
smascheratoil truffatore che aveva raggirato l’ignara
vittima. Un sedicente dirigente delle poste ha agganciato
la religiosa, 64enne, dell’Istituto delle Ancelle
missionarie di Cristo di Bronte, facendosi accreditare sulla
propria POSTEPAY un centinaio di euro in cambio dello
sblocco di una pratica legato ad un pagamento in favore
della poveretta da parte di Poste Italiane. La vittima, dopo
qualche tempo, non ricevendo il beneficio promesso, si
rivolge ai CC che, risalendo all’intestatario attraverso la
carta postale, l’hanno identificato facendolo riconoscere
in foto alla vittima. Il romeno 30enne, residente a Ferrara
è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Blitz per racket manodopera straniera: CC 7 arresti.
Carabinieri di Catania dalle prime ore
del mattino, stanno eseguendo un provvedimento restrittivo
emesso dal GIP del Tribunale etneo su richiesta della
locale Procura della Repubblica nei confronti di 9 persone,
facenti parte di un’associazione a delinquere dedita allo
sfruttamento di braccianti stranieri di nazionalità romena
secondo le forme del cosiddetto “capolarato”,
costringendoli, con la minaccia di facili “allontanamenti”,
al lavoro nei campi a ritmi massacranti per accrescere i
profitti dell’organizzazione. L’attività investigativa ha
consentito di documentare, grazie anche alle preziose
testimonianze fornite dalle numerose vittime romene, tra le
quali donne e minori, come la banda criminale, operativa nel
catanese, raggiungesse il suo lucroso business attraverso
l’impiego nei campi di manodopera, già “ingaggiata” nel
paese di origine, alloggiandola all’interno di cassoni in
pessime condizioni igienico-sanitarie, per l’espletamento di
mansioni sotto-pagate ed in assenza delle garanzie minime di
tutela. Le vittime erano costrette ad uno stato di
sudditanza psicologica e poste dinanzi all’alternativa di
accettare le dette, gravose condizioni ovvero di non
prestare più la loro attività lavorativa perdendo in tal
modo anche i contenutissimi guadagni ricavati, e dunque
costrette per evitare tale pregiudizio a subire il regime
lavorativo vessatorio imposto. I particolari dell’operazione
sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica di Catania,
dott. Giovanni Salvi, nel corso di una conferenza stampa
alle ore 11.00 al Comando Provinciale dei Carabinieri di
Catania.
Catania
-
Cocaina, presi 3 in casa.
Agenti
della Polizia di Stato hanno arrestato Lucio Carmelo GANGI 30enne,
Lorenzo MASCALI 22enne e Luigi COPPOLA 29enne per detenzione ai
fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, in concorso tra
loro. Agenti liberi dal servizio, in transito da via del Velo hanno notato
un andirivieni di persone da un’abitazione. I poliziotti, insospettiti da
tale afflusso hanno deciso di appostarsi. I tutori dell’ordine hanno nel
frattempo chiesto tramite telefonata al 113 l’ausilio di una Volante. Gli
operatori hanno notato uscire un individuo ben noto per i suoi precedenti.
Agenti hanno deciso di intervenire accedendo nell’abitazione e bloccando i
tre individui all’interno intenti nell’attività di “smercio”. I poliziotti,
a seguito di perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato: 10 grammi di
cocaina, 1 bilancia di precisione e la somma di euro 350 provento
dell’attività di spaccio. I 3 spacciatori sono stati posti a fermo e, su
disposizione del P.M. di turno associati presso la locale Casa Circondariale
di Piazza Lanza.
Catania -
Assalto in tabaccheria: 2 presi.
Si tratta di : Sebastiano BARBAGALLO
21enne e del diciassettenne G.S.P. Il cerchio si
stringe attorno al commando di rapinatori che lo scorso 20
gennaio hanno assaltato una rivendita di tabacchi della
periferia catanese: in esecuzione di un’Ordinanza di
Custodia Cautelare in Carcere, scaturita dalle indagini
condotte dalla Sezione Reati Contro il Patrimonio della
Squadra Mobile catanese, è stato arrestato Sebastiano
BARBAGALLO, 21enne già noto catanese, già detenuto per altra
causa. il diciassettenne G.S.P si è costituito, essendo
stato colpito da analogo provvedimento, emesso dal GIP del
Tribunale per i Minorenni di Catania, dopo essere sfuggito
alla cattura. I fatti risalgono, a circa due mesi orsono.
Un gruppo di tre rapinatori fece irruzione, armi alla mano,
in una tabaccheria. I malfattori scavalcando il bancone,
dopo aver immobilizzato i proprietari ed i clienti,
arraffarono: denaro, tabacchi e “Gratta e Vinci”, dandosi
poi alla fuga. Le indagini avviate immediatamente
dall’Antirapine della squadra Mobile, si avvalsero del
contributo dei rilievi del Gabinetto Regionale di Polizia
Scientifica. Gli investigatori, sul posto, rilevarono
frammenti d’impronte digitali che corroborarono le
risultanze investigative dedotte dall’analisi dei fotogrammi
del video dell’impianto di videosorveglianza. Gli inquirenti
riuscirono a ricostruire un inoppugnabile quadro probatorio
nei confronti di entrambi gli arrestati, tale da indurre
l’Autorità Giudiziaria ad emettere i provvedimenti cautelari
ai quali ieri è stata data esecuzione. Il terzo ed ultimo
complice è tutt’ora oggetto di indagini volte alla sua
identificazione.
Tremestieri Etneo CT - Marito violento denunciato ed
allontanato da casa. I Carabinieri della Stazione di Tremestieri
Etneo, a seguito di segnalazione pervenuta al 112 , fatta dai vicini di
casa, sono intervenuti in una abitazione di via ESCRIVA II^ Retta Nord,
dove un 39enne stava picchiando la moglie di 31 anni. I militari,
appena giunti, sono entrati in casa bloccando l’aggressore ed evitando
alla donna ben più gravi conseguenze. Il giudice, per salvaguardia
della vittima e del loro figlio, di appena 1 anno, ha imposto
all’individuo l’allontanamento dalla casa coniugale con il divieto
assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla
vittima.
Catania
– Denunciato titolare esercizio: abuso attività giuoco
azzardo. Agenti della Squadra Amministrativa del
Commissariato Centrale, nel corso di un servizio di
controllo degli esercizi pubblici, finalizzato al contrasto
delle scommesse clandestine, ha denunciato in stato di
libertà B.V. gestore di una sala scommesse con
insegna “BET RAID” in via Martino Cilestri, in quanto
ritenuto responsabile del reato di esercizio abusivo di
attività di giuoco d’azzardo, poiché effettuava la raccolta
e la trasmissione telematica di scommesse sportive senza
essere in possesso della concessione ne dell’autorizzazione
di cui all’articolo 88 del TULPS.
Catania
- Armi da fuoco in Palazzo di Cemento. Senza sosta i
controlli effettuati dalle Volanti nei quartieri cittadini:
nell’ambito dell’intensificazione del controllo del
territorio disposto dal Questore di Catania, nel pomeriggio
di ieri, Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico hanno rinvenuto due armi da fuoco. Gli agenti ,
intorno alle ore 17.00 di ieri, in un garage di uno stabile
abbandonato, sede di un ex teatro, ubicato alle spalle del
cd. “palazzo di cemento”,hanno ritrovato 2 fucili, occultati
all’interno dell’intercapedine di una parete muraria. Le
armi, la prima a canna lunga marca Beretta – Mod. “Vittoria”
di calibro 16, e la seconda un sovrapposto di marca Luigi
Franchi modello “Falconet” di calibro 12 a canne mozzate,
sono state sequestrate a carico di ignoti e messe a
disposizione della Polizia Scientifica per i rilievi di
competenza. Entrambe le armi da fuoco sono risultate oggetto
di precedenti furti in abitazione. Sono in corso ulteriori
accertamenti volti a verificare l’eventuale utilizzo delle
stesse in fatti criminosi e l’individuazione dei possibili
responsabili.
Catania
- Spaccio cocaina: 1 giovane romeno in manette.
Ingegno imprenditoriale del
George LaurentiuTRUSKA,
20enne,nel progettare due scatole, grandi quanto dei
pacchetti di sigarette, munite di magnete. Lo stratagemma
utilizzato dal pusher per spacciare la cocaina: Conservava
le dosi dentro le scatoline magiche che potendo essere
fissate ad ogni oggetto metallico (auto, pali, portoni) lo
sollevava, al momento dello spaccio, dal rischio di
trasportare la droga sulla persona. Ma la pazienza
dimostrata dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante,
nell’osservarlo e pedinarlo, in Via della Concordia a San
Cristoforo, ha permesso, ieri sera, di smascherare
l’espediente con il conseguente arresto ed il sequestro
delle scatoline contenenti una trentina di dosi di cocaina.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Catania – Sorvegliato speciale viola obbligo soggiorno.
Si tratta di
Giovanni VITALE,
36enne, di Mascali.
I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT)
ieri
sera, hanno riconosciuto, fermato ed ammanettato, in via
Umberto a Fiumefreddo di Sicilia (CT), il sorvegliato
speciale Giovanni VITALE, in palese violazione delle misura
preventiva che lo obbligava a soggiornare nel comune di
residenza. Il personaggio, in attesa della direttissima, è
stato trattenuto in camera di sicurezza.
Catania
– Gay picchiato,
arrotato con
moto,
depredato in strada: 4, di cui 2 minori ammanettati per
concorso in rapina aggravata. Si tratta di Alfio FURNERI
21enne, Gabriele RUSSO 18enne, ed i minori T.F.
16enne e G.N. 15enne, tutti residenti a
Misterbianco. Agenti di una volante, intorno alle ore 23,
stavano transitando per via VI Aprile, direzione piazza dei
martiri, quando sono stati fermati da un transessuale il
quale ha riferito loro che proprio in quell’istante 4
giovani a bordo di 2 scooter avevano picchiato e rapinato un
suo amico che si prostituiva poco più avanti. 4 giovani i
quali sono stati subito indicati dal transessuale come gli
autori della rapina stavano procedendo nello stesso istante,
in direzione della Stazione, nell’opposto senso di marcia.
La volante è partita immediatamente all’inseguimento dei
malfattori, dando comunicazione via radio alle altre
pattuglie in zona per chiudere la strada ai fuggitivi. I
maldestri a un certo punto, si sono divisi. Un’altra
Volante era già arrivata e, quindi, ognuna si è posta
all’inseguimento di 1 dei due scooter per le vie del centro
storico, fino a quando 1 dei due motocicli è stato bloccato
in piazza Dei Martiri, mentre l’altro è stato raggiunto in
via Vittorio Emanuele. Gli agenti hanno riscontrato che a
bordo dei veicoli in fuga si trovavano 4 giovani fra i quali
2 minorenni. Il rapinato è stato, quindi, rintracciato e
condotto in ufficio, dove ha riferito che i 4, dopo averlo
picchiato e rapinato della borsa, l’avevano buttato a terra
ed a mo’ di sfregio lo avevano arrotato con i rispettivi
scooter. La vittima è stata condotta al Pronto Soccorso,
dove i sanitari le refertavano lieve trauma cranico, con
ecchimosi ed escoriazioni sparse al volto ed al corpo e
prognosi di gg.7 s.c. La borsa, a seguito di sopralluogo
lungo la via di fuga, è stata recuperata dagli agenti con
l’intero suo contenuto in piazza Cutelli. I quattro sono
stati arrestati e tradotti presso il carcere di piazza
Lanza, ad eccezione dei minorenni che sono stati condotti
presso il Centro di Prima Accoglienza di via R.Franchetti.
Catania – Accoltella condomino, lite su garage: 72enne ai
domiciliari per tentato omicidio. Agenti della
Polizia di Stato ieri, hanno arrestatoai
domiciliari il già noto catanese Giovanni DI MARIA
72enne per il reato di tentato omicidio. I poliziotti
delle Volanti dell’U.P.G.S.P. , alle ore 08.20 circa, su
disposizione della Sala Operativa, sono stati inviati in
via Capo Passero in quanto era stata segnalata una lite
tra condomini residenti in uno stabile dove uno era
stato accoltellato. Giunti sul posto si accertava che a
seguito del degenerare di una lite, scoppiata per futili
motivi legati all’utilizzo di una servitù di passaggio
per l’ingresso ai garage, uno dei condomini era stato
ferito con uno stiletto da altro condomino. L’aggressore
veniva rintracciato sul posto, identificato per Giovanni
DI MARIA, ed a seguito di perquisizione personale veniva
trovato in possesso dell’arma usata. I tutori
dell’ordine, date le gravi condizioni in cui versava il
ferito, hanno chiesto l’intervento sul posto di
personale del 118, che l’ha trasportato al pronto
soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, dove veniva
ricoverato in prognosi riservata per diverse ferite da
taglio al torace e all’addome. Il feritore, alla luce di
quanto commesso è stato tratto in arresto per il reato
di tentato omicidio e su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria di turno, considerata l’età dell’indagato, a
sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di
convalida.
Catania
– Picchia donna ed aggredisce agenti: 1 ammanettato.
Agenti della Polizia di Stato, ieri
sera, hanno ammanettato M.A. 44enne, per
maltrattamenti in famiglia, resistenza, lesioni e minacce a
P.U.. il soggetto annovera precedenti di Polizia per i reati
di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori. Agenti
delle Volanti dell’U.P.G.S.P. alle ore 22.30 circa, su
disposizione della Sala Operativa, sono stati inviati in via
Caduti del Lavoro in quanto era stata segnalata la presenza
su strada di una donna che chiedeva aiuto poiché era stata
appena picchiata. l’equipaggio giunto immediatamente sul
luogo segnalato, ha trovato la donna in strada, era scalza,
in pigiama, in visibile stato di shock e fortemente
impaurita, ha riferito agli operatori di esser stata
minacciata di morte ed aggredita con violenza dal
convivente. Gli agenti, dopo essersi accertati sulle
condizioni di salute della donna, si sono adoperati per
identificare il convivente, resosi poco prima responsabile
della violenta aggressione fisica. I poliziotti appena
giunti all’ingresso dell’abitazione sono stati aggrediti
fisicamente dal tipo che si è scagliato contro di loro
sferrando violenti calci e pugni e proferendo numerose
offese verbali. Il violento, alla luce di quanto commesso è
stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in
famiglia, resistenza, lesioni e minacce a Pubblico
Ufficiale, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria
di turno, è stato associato presso le Camere di Sicurezza
della locale Questura.
Grammichele CT
- Genitore denuncia
figlio: violenze per denaro.
I malcapitati ieri
sera, hanno subito per l’ennesima volta la violenza fisica e
verbale del figlio 33enne convivente, che pur di ottenere
del denaro per acquistarsi la droga non ha esitato a
picchiarli. I poveretti, lui 57 e lei 54 anni, è da anni che
patiscono ogni sorta di umiliazione psicofisica. Il padre,
questa volta stremato ha trovato la forza di scappare da
casa e rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di
Grammichele (CT) per denunciare il figlio. I militari
immediatamente hanno raggiunto l’abitazione bloccando ed
arrestando l’esagitato. La madre in lacrime e col viso
tumefatto è stata accompagnata presso la guardia medica dove
le è stato riscontrato “un trauma contusivo alla guancia dx
con estensione all’orecchio dx’”, giudicato guaribile in una
decina di giorni mentre il padre, anch’egli visitato, era
ferito con “un’ecchimosi regione frontale ed escoriazioni
nel dorso del naso”, giudicate guaribili in un paio di
giorni. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di
Caltagirone.
Linguaglossa
– Picchia convivente davanti ai figli minori, 1 in
manette. Carabinieri della Stazione di Linguaglossa e
del Nucleo Operativo e Radiomobile di Randazzo stanotte,
hanno arrestato un 26enne, di origini rumene, al culmine
dell’ennesima aggressione della sua compagna, una
connazionale di 34 anni, e dei tre figli minori (di 15, 12
e 2 anni). La vittima avrebbe patito un vita inferno con
l’aguzzino che avrebbe fatto soffrire i suoi familiari negli
ultimi 3 anni. I carabinieri hanno ricostruito un escalation
di violenze, aggressioni fisiche e verbali, denigrazioni,
avvenute nella casa familiare e sul luogo di lavoro della
donna. Il soggetto, come accade di consueto in questo genere
di situazioni, desiderava avere il pieno controllo sulla
donna, intimorendola e fiaccandone lo spirito e le
resistenze. Il personaggio più volte aveva minacciato la
vittima anche utilizzando dei coltelli, persino alla
presenza dei figli minori, naturalmente spaventati ed
impotenti dinanzi a tanta violenza. La donna più volte
aveva deciso di dire basta, di interrompere quel circuito
vizioso fatto di riappacificazioni e nuova violenza. il
culmine della violenza è stato la notte appena trascorsa.
L’individuo, in preda ai fumi dell’alcool, ha controllato
il telefono della donna, sbattendolo al muro. Il soggetto
ha malmenato e minacciato la poveretta con un cacciavite
puntato alla gola. Ha anche tentato di sottrarre i cellulari
ai figli minori, volendo impedire che chiamassero i
Carabinieri. La figlia minore, spaventata, riparatasi da una
vicina di casa è invece riuscita a chiamare i Carabinieri
che, immediatamente accorsi, hanno dapprima bloccato il
soggetto, al culmine di un inseguimento a piedi per le vie
del paese, ed in seguito hanno accompagnato la donna al
Pronto Soccorso. La vittima ha una prognosi di circa 10
giorni. L’individuo è stato rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
Bronte CT
- Calci, pugni, schiaffi e morsi a donna: CC 1 in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Bronte (CT), collaborati dai
militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo
(CT), nel tardo pomeriggio di ieri hanno arrestato Aron
Artur VLAIC,
39enne in esecuzione di un’ Ordinanza di Custodia Cautelare
in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania.
L’arresto è per i numerosi interventi dell’Arma
nell’abitazione del soggetto dove conviveva con una
connazionale di 50 anni e la figlia minore di quest’ultima.
La donna non ha mai denunciato le violenze subite, ma i
Carabinieri sono riusciti a raccogliere inconfutabili indizi
di colpevolezza a carico dell’aguzzino che dal 2013 al mese
di gennaio 2015, aveva ridotto la vittima quasi in stato di
schiavitù, costringendola a patire, alla presenza della
figlia minore, ogni tipo di violenza fisica (calci, pugni,
schiaffi ed addirittura morsi su tutte le parti del corpo) e
verbale. Il magistrato inquirente, condividendo appieno il
quadro probatorio raffigurato dagli investigatori, ha
richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Catania una
misura cautelare nei confronti del soggetto. L’arrestato,
già ai domiciliari per altro reato, è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza.
Giarre CT
- Calci e pugni a
convivente: CC l'arrestano. I Carabinieri dell’Aliquota
Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno arrestato un
36enne, del luogo, per maltrattamenti e lesioni personali.
Una gazzella dell’Arma, stanotte, su richiesta di un
anonimo cittadino che segnalava una lite in famiglia, è
intervenuta nell’abitazione del soggetto. I militari hanno
trovato il 36enne, in un evidente stato di agitazione, e la
convivente, una 42enne, accertando che lui poco prima aveva
aggredito la dona a calci e pugni, per futili motivi. La
donna trasportata all’Ospedale di Giarre è stata medicata
per un trauma facciale, escoriazioni ed ecchimosi alle
palpebre superiori riscontrate guaribili in 10 giorni.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Scambisti in club e prostituzione:”Operazione Privè
2”, 5 accusati. La Polizia di Stato su delega della
Procura della repubblica di Catania, ha dato esecuzione
ad ordinanza applicativa di misura cautelare
dell’obbligo di presentazione alla P.G., emessa il
giorno 11 febbraio 2015 dal G.I.P. del Tribunale di
Catania, nei confronti di 5 persone: C.A.;
A.U.
già noto;
G.A.C.
già noto;
L.R.;
L.V.,
in quanto ritenuti responsabili di associazione per
delinquere finalizzata allo sfruttamento e
favoreggiamento della prostituzione. La misura cautelare
accoglie gli esiti di indagini eseguite dalla Squadra
Mobile - Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione”
nell’arco temporale aprile - dicembre 2012 che hanno
evidenziato come all’interno di due club privè
segnatamente “Il Giardino di Giulia”, ubicato a
Viagrande ed il “Pantheon”, ubicato a Pedara,
apparentemente riservati a coppie scambiste, si sarebbe
celato l’esercizio della prostituzione. Gli ideatori ed
organizzatori dell’attività di prostituzione sarebbero
rispettivamente C.A. ed A.U. per il club
denominato “Il Giardino di Giulia” mentre G.A.C.
e L.R. lo sarebbero per il “Pantheon” dove erano
coadiuvati da L.V.. I personaggi, dietro la
parvenza di promotori di serate ricreative per coppie
libere non avrebbero esitato a sfruttare non solo le
singole prostitute ma le loro stesse compagne decidendo
il tipo di serata da organizzare, le finte coppie da
reclutare, a chi proporre di prostituirsi e il
trattamento anche economico da riservare ai singoli
clienti. Entrambi i club avevano la formagiuridica diassociazione senzascopodilucro
che perseguiva
lafinalitàdi
favorireillibero
amoreelo
scambiodicoppie
(tantocheera
consentito l'accessoai
solisoci),maleindaginihanno
evidenziatounevidentescopodi
lucro. I nuovi iscrittipagavanouncosto
per
l'iscrizioneannua:nelcasoincui
entravanoincoppia
pagavano un'ulterioresomma
adingresso e
nelcaso
incuiaccedevanouomini
singoliilcorrispettivoda pagareammontavaadunacifra
cheoscillavatrai130edi150euroadingresso. Loscopodelprofittoera
ancorato
all'attivitàdisfruttamentodella
prostituzione
svolta nei locali, dove
accedevano
uomini
singoli
previo
pagamento
di
un
biglietto
d'ingresso,
digranlunga
superiore
rispettoaquella
diordinarilocali ludici.I poliziotti, nei
club hanno rilevato la presenza sia
di meretriciche di c.d. “coppie
immagine”, ovvero coppie di coniugi di apparenti
scambisti che camuffavano la prostituzione delle moglie.
Il G.I.P. del Tribunale di Catania ha disposto il
sequestro preventivo de locali dei due club privè “Il
Giardino di Giulia” – oggi “La villa di Giulia” e
“Pantheon”.
Santa Maria
di Licodia CT
- Finti clienti rapinano filiale Unicredit,
CC 2 bloccati ed arrestati. I Carabinieri della
Stazione di Santa Maria di Licodia coadiuvati dai militari
dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato in flagranza
Tommaso Carmelo VIRGILIO, 32enne, di Gravina di Catania,
e Salvatore SAVOCA, 27enne, di Mascalucia, per rapina
aggravata. I due, ieri pomeriggio erano entrati nella
filiale Unicredit in via Vittorio Emanuele come normali
clienti e una volta dentro hanno estratto un taglierino
rapinando al cassiere la somma contante di 3.500 euro. Nella
circostanza però un impiegato riusciva ad attivare
l’allarme. I Carabinieri immediatamente intervenuti sul
posto hanno bloccato ed arrestavano i 2 rinvenendo nelle
vicinanze anche l’auto utilizzata dai rapinatori, una Fiat
Panda rubata il 18 scorso a Misterbianco che è stata
restituita al legittimo proprietario. La somma rapinata è
stata riconsegnata al responsabile dell’istituto bancario.
Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza
Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Picanello: spacciatrice
ai domiciliari mentre vende marijuana vicino a Campo Scuola.
Si tratta di
Luana
D’URSO
21enne,
di Catania. La squadra “Lupi” dei Carabinieri del Nucleo
Investigativo di Catania, ieri sera, intorno alle 23:00, in
Piazza Delle
Universiadi, nel popolare quartiere di PICANELLO, ha
pizzicato una giovane pusher mentre vendeva droga nei pressi
del Campo Scuola. I militari, perquisendole la tracolla,
hanno rinvenuto e sequestrato
una quarantina di dosi di marijuana e un centinaio di euro
in contanti. L’arrestata,
Luana
D’URSO
21enne,
di Catania, è stata ristretta ai domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima. Contestualmente è stato segnalato
alla Prefettura un cliente della ragazza quale assuntore di
sostanze stupefacenti.
Belpasso CT – 3rubano in deposito ENI,
arrestato 24enne di Augusta. I Carabinieri della
Stazione di Belpasso (CT), di sera, durante un servizio di
controllo del territorio in Contrada RINAUDO, hanno sorpreso
ed arrestato un 24enne, di Augusta (SR), che, con tre
complici fuggiti via, stava rubando delle attrezzature
all’interno del deposito dell’ENI.
Catania – Disabile stressato minaccia madre 81enne
d’incendiare e far esplodere bombola gas, fermato da CC.
Il soggetto aveva minacciato di far saltare in aria
l’abitazione con l’anziana madre dentro. I congiunti sono
stati salvati dai CC. L’emarginazione: è forse la sensazione
che ha provato il 53enne, catanese, rivedendo la sua
esistenza di diversamente abile (soffre da tempo di problemi
psichici), rinchiuso in quella casa in via Amore insieme
all’anziana madre, 81enne, ormai avvilita ed impotente di
fronte alla malattia del figlio. Il personaggio avrà pensato
di farla finita ed in preda al delirio ha afferrato la
bombola di gas ed aprendo il rubinetto ha minacciato di
farla esplodere agitando un accendino. La madre,
terrorizzata, ha trovato la forza di chiedere aiuto al 112.
L’operatore, resosi conto della gravità del caso, ha inviato
sul posto 2 gazzelle del pronto intervento riuscendo, nel
frattempo, a farsi passare al telefono l’esagitato,
dimostrandosi comprensivo e distraendolo, di fatto,
dall’intento suicida. La scelta è stata azzeccata ed ha
permesso ai Carabinieri di giungere sul posto, sfondare la
porta, bloccare l’esaurito ancora con l’accendino in mano,
ed aerare l’appartamento già in parte saturo di gas. L’uomo
è stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio
mentre l’anziana madre se l’è cavata solo con un grande
spavento.
Acireale
– 2 sorpresi in evasione dai domiciliari. Agenti del
Commissariato P.S. di Acireale, nei giorni scorsi, ha
proceduto all’ordine di esecuzione per espiazione di pena
detentiva in regime di detenzione domiciliare a carico
dell’acese Giovanni MANCA 67enne. Lo stesso dovrà
espiare la pena residua di 6 mesi di reclusione, per la
violazione delle prescrizioni alla misura di prevenzione
della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, alla
quale era sottoposto. Inoltre, nell’ambito dei numerosi controlli predisposti in occasione del
carnevale di Acireale,
medesimi Agenti del Commissariato di Acireale hanno
effettuato dei servizi di controllo a carico di soggetti
sottoposti a misure restrittive. I poliziotti hanno
effettuato un controllo a carico del già noto Gianluca
TROVATO 25enne, ristretto nella sua abitazione in
regime di arresti domiciliari per una fattispecie di
estorsione. La pattuglia, nonostante avesse suonato
ripetutamente al campanello, non ha ottenuto risposta. Gli
agenti, dopo circa 10 minuti, appostatisi nelle prossimità,
hanno notato l’arrivo del TROVATO trafelato il quale stava
cercando di raggiungere la sua abitazione. La pattuglia ha
proceduto all’arresto del TROVATO per evasione. Il soggetto
è stato giudicato in sede di giudizio direttissimo e
condannato alla reclusione di 6 mesi.
Riposto
- Ubriaco danneggia auto in sosta, si scaglia contro
CC. La pattuglia della Stazione Carabinieri di Riposto intorno alle
06:00, è intervenuta in Via Roma Nord, dove un 22enne,
del luogo, colto dai fumi dell’alcool aveva iniziato a
danneggiare le auto in sosta.
I militari, nel cercare di fermarlo, hanno subito la
violenta reazione del giovanotto e solo dopo una breve
colluttazione sono riusciti ad ammanettarlo. L’arrestato
è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa
della direttissima.
Catania–
2 rapinatori filmati: identificati ammettono.
Il già noto catanese
Carmelo Musumeci,
20enne,
era sfuggito alla cattura, e forse pensava d’averla fatta franca per la rapina al
supermercato di via Delle Medaglie d’Oro che lo scorso 10
febbraio aveva fruttato a lui ed al suo complice il bottino
di 140 euro. Gli agenti della polizia, che nell’immediatezza
dei fatti ne avevano individuato e posto in stato di fermo
il complice S.Y. 17enne, sono arrivati anche a
Musumeci. Il provvedimento di fermo è scattato anche per il
20enne
che si è visto aprire le porte del carcere di Piazza Lanza.
Le indagini hanno preso spunto dalla rapina che i due
avevano portato a segno ai danni di un supermercato in via
Delle Medaglie d’Oro. Le vittime hanno vissuto momenti di
panico alle 18.40 lo scorso martedì, quando due giovani col
volto travisato da cappellini e sciarpe, avevano fatto
irruzione nel negozio armati di 1 grosso revolver. I
rapinatori non avevano esitato a puntare l’arma alla testa
della terrorizzata cassiera, arraffando i soldi. I
malfattori, successivamente, erano fuggiti a bordo di uno
scooter.
Gli uomini delle volanti che erano immediatamente
intervenuti sul posto, per visionare le immagini del sistema
di video registrazione di cui è munito l’esercizio.
Gli investigatori hanno riconosciuto lo scooter utilizzato
dai rapinatori come quello a bordo del quale il più giovane
dei due: il minore S.Y., era stato fermato qualche giorno
prima, per un controllo. Gli agenti si sono recati subito
presso l’abitazione del sospettato, dove sono stati trovati
i capi di vestiario indossati durante la rapina. Il ragazzo,
messo alle strette, già noto per reati specifici ed altro,
ha ammesso di aver commesso la rapina utilizzando un’arma
giocattolo, di cui si era sbarazzato buttandola
nell’immondizia e non ha fatto parola sul complice.
I poliziotti non si sono arresi ed a seguito di indagini,sono
arrivati ad individuarne il complice Carmelo Musumeci, già
noto per rapina. L’indagato, raggiunto presso la sua
abitazione, è stato trovato ancora in possesso del vestiario
che aveva indossato al momento della rapina, tra cui 1
cappuccio di lana con la vistosa scritta "Amsterdam". Musumeci,
di fronte all’evidenza dei fatti, ha reso ampia confessione,
aggiungendo di aver compiuto nell’ultimo mese, col minore
suo complice, altre tre rapine ad esercizi commerciali, tra
cui 1 in trasferta nel siracusano.
Caltagirone
- CC arrestato pedofilo 53enne: sequestrato ingente
materiale video a contenuto pedopornografico. I
Carabinieri di Caltagirone, di mattina, alle prime luci del
giorno all’alba, nel corso di una mirata attività
investigativa condotta con la regia della Procura della
Repubblica di Caltagirone sotto il coordinamento del
Procuratore Capo, hanno accuratamente perquisito
l’abitazione di un 53enne rinvenendo, in una valigetta
nascosta in un armadio della camera da letto, un ingente
quantitativo di materiale pedopornografico, registrato su
circa cinquanta videocassette da 8 mm, unitamente alla
relativa telecamera con cui l’indagato poteva visionare
queste ultime. Tutti i supporti audio-visivi raccolti sono
stati ovviamente posti sotto sequestro. Gli inquirenti si
sono trovati, loro malgrado, di fronte ad una miriade di
spezzoni di filmati amatoriali, di bambine in età
preadolescenziale riprese di nascosto, sia in ambiente
casalingo che in luoghi pubblici, sempre con inquadrature
dal basso verso l’alto in modo da indugiare sui
fondoschiena, sulle gambe e sui piedi delle ignare, giovani
vittime. I militari, tra i diversi videotape, hanno
sequestrato anche riprese di veri e propri rapporti sessuali
completi, consumati tra le mura domestiche da un adulto,
allo stato non identificato, con minori infraquattordicenni.
Il pedofilo alla luce della gravità e della mole degli
elementi raccolti dai carabinieri, all’esito delle attività,
è stato dichiarato in arresto e condotto nella Casa
Circondariale di Caltagirone dove attualmente è detenuto.
Catania
– Evaso dai domiciliari, rientra. Agenti della
Polizia di Stato ieri, hanno arrestato ai domiciliari il già
noto catanese
Carmelo BALSAMO 38enne per evasione dagli arresti
domiciliari. Uomini del Commissariato P.S. “San Cristoforo”,
alle ore 18,15 nell’ambito dei controlli disposti dal
Questore dott. Marcello Cardona, mirati al controllo delle
persone sottoposte a misure restrittive e detentive, hanno
proceduto al controllo di BALSAMO. Il personaggio presso la
sua abitazione è ristretto agli arresti domiciliari. Gli
agenti sul posto hanno trovato la madre del soggetto, la
quale, per eludere il controllo, asseriva che il figlio si
trovava a letto poiché colpito da influenza. I poliziotti,
pertanto, hanno chiesto di entrare per verificare la
presenza del BALSAMO ma contemporaneamente questi
sopraggiungeva, trafelato e con passo veloce, da una strada
confluente, senza addurre giustificazioni al suo
allontanamento dal luogo di detenzione. BALSAMO su
disposizione del P.M. di turno, dott.ssa Marisa Scavo, è
stato nuovamente sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
Catania
- “Spartivento”, GIP: 18 misure, 5 irreperibili. Il
Giudice per le Indagini Preliminari, lo scorso 3 febbraio,
su richiesta della D.D.A di Catania, aveva emesso ordinanza
applicativa di misure cautelari nei confronti dei soggetti
fermati il 2 febbraio, nonché di Lorenzo SAITTA
39enne, inteso “’u scheletru” e Danilo SCORDINO
26enne, entrambi già noti e detenuti per altra causa,
ritenuti responsabili di associazione per delinquere
finalizzata al traffico internazionale di sostanze
stupefacenti, con l’aggravante di essere promotori il primo
dell’organizzazione gravitante a San Cristoforo mentre il
secondo di quella facente capo ai NIZZA operante nel rione e
a Librino. Il G.I.P. ha disposto per Francesco Giovanni
LA SPADA, 39enne e Giuseppe GRASSO 36enne gli
arresti domiciliari. Le persone complessivamente raggiunte
dall’ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito
dell’operazione “Spartivento”, sono 18, di cui 5 allo stato
irreperibili.
Catania
– CC, 3 ai domiciliari,
furto ferro.
I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato ai domiciliari
Francesco VASSALLO, 49enne, Santo ROGGIO, 38enne, e Francesco
BATTIATO, 32enne, tuti catanesi, per furto aggravato in concorso. Una
gazzella dell’Arma, nella tarda mattinata durante un servizio di controllo
del territorio finalizzato a prevenire e reprimere reati predatori in
genere, ha sorpreso i tre in contrada Passo Martino mentre erano in
un’azienda agricola, in disuso sottoposta a sequestro giudiziario, intenti
ad asportare materiale metallico. I malviventi nella circostanza avevano già
accantonato diversi tubi del tipo innocenti che costituivano la struttura di
un capannone. La refurtiva è stata restituita al curatore dell’azienda. Gli
arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere giudicati con
rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Santa Venerina
CT
- Tentato furto, 1 ai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Santa Venerina hanno
arrestato ai domiciliari Giuseppe FRESTA
47enne, del luogo su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il
soggetto dovrà espiare la pena residua di 4 mesi di
reclusione poiché ritenuto responsabile di un tentato furto,
commesso il 2 febbraio 2009 ad Acireale. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai
domiciliari.
Catania
– Possesso armi: serve certificazione medica. La
Questura con comunicato avvisa tutti i possessori di armi:”
Si porta a conoscenza degli interessati che, secondo quanto
disposto dall’art. 6, comma 2, del D. Lgs. 29.09.2013 n. 121
tutti i detentori di armi, dovranno presentare entro il 4
maggio 2015 la certificazione, medica “una tantum”
attestante il possesso dei requisiti psicofisici previsti
dalla norma, salvo che non lo abbiano già prodotto nei 6
anni antecedenti la data di entrata in vigore della citata
disposizione. Tale certificazione medica deve essere
rilasciata nel rispetto della normativa vigente. La mancata
presentazione di detta certificazione, dopo le formalità di
legge, comporterà il ritiro in via cautelare delle armi e
contestualmente, sarà avviato l’iter per l’adozione del
divieto detenzione armi. La certificazione di cui sopra
potrà essere presentata, esente da bollo, all’Ufficio
competente, presso il quale sono state denunciate le armi
detenute, alla Questura, ai Commissariati P.S. ed ai
Comandi dell’Arma Carabinieri”.
Catania - Mafia, misure cautelari per
numerosi presunti Cursoti. La Polizia di Stato su
delega della Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania, ha in corso di esecuzione un’ordinanza applicativa
di misure cautelari nei confronti di numerose persone
ritenute responsabili del reato di associazione per
delinquere di stampo mafioso (clan Cursoti Milanesi),
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione,
tentato omicidio e reati in materia di armi, con
l’aggravante di cui all’art.7 L.203/91, per avere commesso
il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e
di omertà tipiche della citata organizzazione mafiosa ed al
fine di agevolarla. I particolari dell’operazione illustrati
nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici della
Procura della Repubblica di Catania.
Aci Sant’Antonio CT
- CC scoperto deposito e distributore
abusivo gasolio, 3 arresti.
I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio e del
Nucleo Operativo di Acireale, ieri mattina in Via Lanza,
hanno arrestato, in flagranza, Caterina MOSCHETTO,
52enne Giovanni ALEO, 50enne e MarioRusso
48enne, tutti noti della zona, a seguito della scoperta di 1
deposito con annesso rifornimento abusivo di carburante per
autoveicoli. I militari, nell’area, posta sotto sequestro,
hanno trovato 2 serbatoi da 7000 litri ognuno, contenenti
Gasolio per autotrazione, cisterne su cui erano installate 2
pompe con annessi contatori/erogatori, 1 ulteriore cisterna
vuota della medesima capacità, 4 serbatoi da 1000 litri
cadauno all’interno di un furgone utilizzato per rifornire
il distributore oltre a delle agende dimostranti l’arco
vitale dell’attività illegale. I Militari da tempo avevano
notato un anomalo via vai di veicoli diretti verso il luogo
dove è stato scoperto il deposito. I militari, dopo alcuni
servizi di appostamento, hanno deciso di fare irruzione
nella proprietà subito dopo che, aperti i cancelli da parte
di una donna, iniziava l’afflusso dei clienti colti nella
flagranza del travaso del carburante dalle cisterne
all’autoveicolo. La donna ha dichiarato ai Carabinieri di
essere solo un’incaricata da parte dei proprietari. I due
imprenditori, identificati immediatamente,
posti di fronte all’evidenza dei fatti accertati, non hanno
potuto far altro che ammettere le loro responsabilità. La
donna ed i 2 uomini, sono stati arrestati per sottrazione
aggravata al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.
L’operazione ha evidenziato come sia i clienti che gli
autori del reato, ormai da tempo facciano ricorso a questa
pratica illegale, dettata, probabilmente, dal momento di
difficoltà economica che si attraversa, caratterizzato,
specie nei mesi scorsi, dall’elevato costo del carburante.
Rimane alta l’attenzione dei CC su un fenomeno criminoso che
potrebbe essere in continua espansione.
Catania- Violenze ad ex, madre del
suo bambino, voleva lasciarlo: arrestato dai CC. Non
ne voleva sapere di mettere la parola fine alla relazione
con la giovane madre (21 anni) di suo figlio e così un
22enne, catanese, del quartiere di Librino, è stato
arrestato stamattina dai Carabinieri di Randazzo (CT), in
esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal GIP del Tribunale di Catania. I Carabinieri nel
corso di una serrata attività d’indagine, condotta durante
le festività natalizie appena trascorse, hanno analizzato le
immagini di video-sorveglianza, ricostruito le fasi della
violenza, ascoltato diversi testimoni e presentato un
preciso quadro indiziario all’Autorità Giudiziaria. Il
giovane, nell’estremo tentativo di riallacciare un rapporto
ormai concluso, negli ultimi due mesi aveva tempestato la
vittima di chiamate e messaggi, cercando disperatamente di
non perderla. La ragazza esausta ed impaurita, aveva però
accettato di vederlo ancora una volta, l’11 dicembre scorso,
per chiarirgli una volta per tutte la fine della loro storia
d’amore. L’incontro, però, come capita il più delle volte, è
degenerato. L’astuzia della giovane donna è stato l’elemento
determinante che le ha permesso di salvarsi. La vittima,
temendo il peggio, aveva sì accettato l’incontro ma aveva
deciso di parcheggiare la sua auto nelle immediate
vicinanze di un hotel catanese. Il 22enne al culmine di
un’accesa lite, dopo avere schiaffeggiato ed insultato la
ragazza ha usato violenza contro di lei, sfilandole i
pantaloni, col chiaro intento di abusarne. Le grida della
donna hanno però fatto sopraggiungere il personale in
servizio presso l’Hotel che, giunto nei pressi del luogo
della violenza, ha chiesto spiegazioni al giovane sul suo
comportamento. La vittima, approfittando del momento, con
l’aguzzino sceso dalla macchina per “rassicurare” il
personale dell’albergo, nonostante fosse scossa e svestita,
è riuscita ad ingranare la marcia ed a darsi alla fuga,
raggiungendo dapprima il Pronto Soccorso per farsi medicare
ed immediatamente dopo la Caserma dei Carabinieri, dove ha
denunciato la violenza subita. L’arrestato è stato rinchiuso
nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Acicastello CT – Donna incinta
gelosa, in bar pugnala cuore fidanzato.
I Carabinieri di Acicastello (CT) hanno arrestato, in flagranza, la 34enne
S.C., di Catania, per tentato omicidio. La donna alle 19:00 ieri
sera, ha dato appuntamento al fidanzato, un catanese di 42 anni, in un Bar
di Via Antonello da Messina, noto lungomare che collega Catania ad
Acicastello (CT). I due si sono visti per chiarire alcuni dissapori che
negli ultimi tempi avrebbero minato la loro relazione sentimentale. La
discussione, ad un certo punto si è animata poiché sembrava che l’uomo
avesse intenzione di lasciarla. La donna, in preda ad un raptus, dettato
dalla gelosia, avrebbe estratto dalla borsa un pugnale e l’ha colpito prima
al torace e poi, con l’uomo girato di spalle per sfuggire alla follia
omicida, di striscio alla schiena. Alcuni clienti del Bar,
miracolosamente, già nel sentirli litigare animatamente hanno avvisato il
112 che immediatamente ha inviato sul posto la pattuglia di Acicastello che
è riuscita a bloccare l’esagitata mentre ancora rincorreva con il pugnale in
mano la vittima. La donna seppur ammanettata ha gridato a squarciagola
contro l’uomo recitando testualmente: “Ringrazia i Carabinieri perché allora
ti avrei ammazzato”. L’uomo, trasportato nel vicino Ospedale Cannizzaro,
è stato riscontrato affetto da “ferita d’arma bianca all’emitorace
sinistro” e giudicato guaribile in una decina di giorni. L’arma è stata
sequestrata mentre l’arrestata, dichiaratasi in stato interessante, è stata
reclusa momentaneamente in una struttura protetta della provincia etnea.
Catania
-Aggredisce convivente: arrestato da CC per
maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza
privata e minacce. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile
hanno arrestato un 40enne, catanese, per maltrattamenti in
famiglia, lesioni personali, violenza privata e minacce. Il
soggetto di pomeriggio, a seguito di un diverbio, scaturito
per futili motivi, ha aggredito la sua convivente, una
38enne catanese, minacciandola. La donna è riuscita a
sfuggire all’aggressore rifugiandosi e chiudendosi nella
stanza da letto, da dove è riuscita a telefonare al 112
chiedendo aiuto. Una Gazzella dell’Arma è intervenuta
immediatamente nell’abitazione bloccando il soggetto ancora
in preda all’ira, dietro la porta della stanza da letto
intento a minacciare la 38enne. L’intervento tempestivo dei
militari ha salvato la donna che se l’è cavata con una lieve
tumefazione al collo. L’arrestato è stato associato nel
carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Misterbianco CT
– Pena
domiciliare: minacce e violazione obblighi sorveglianza
speciale.
I Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato ai
domiciliari Santo Salvatore MARCHESE
45enne del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà
scontare, ai domiciliari, la pena di mesi 6 di reclusione
inflittagli poiché ritenuto colpevole dei reati di minaccia
e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza, commessi a Misterbianco nel
gennaio 2008 e nell’agosto 2010. L’arrestato è stato
tradotto nella sua abitazione.
Catania
– 2 tentano furto in villa: ammanettati. Agenti delle
Volanti hanno arrestato per tentato furto aggravato in
concorso,
i
già noti Ivan STELLA 23enne e Michael FURNO’ 18enne. Una
Volante dell’UPGSP, ed a una pattuglia del Commissariato Nesima, alle ore
11.20 circa, sono intervenuti in via Samuele, dove una telefonata giunta al
113 aveva segnalato un tentativo di furto in abitazione ad opera di due
individui. L’abitazione interessata dalla segnalazione era cinta da un alto
muro, pertanto gli agenti, per accedere all’edificio senza mettere
sull’avviso i malfattori, si sono dovuti improvvisare scalatori. Gli agenti,
dopo aver scavalcato la recinzione, hanno sorpreso i due malviventi
nell’atto di forzare con un “piede di porco” la finestra dell’appartamento.
Il tentativo di fuga, è fallito entrambi i maldestri sono stati prontamente
bloccati e arrestati. I due su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono
stati ristretti presso le locali camere di sicurezza in attesa del giudizio
per direttissima.
Adrano CT
– Carcere per spesa soldi falsi. Si tratta di
Angela D’AMICO
24enne. La donna è stata
arrestata per truffa, spesa ed introduzione nello Stato di
monete false.
I Carabinieri della Stazione di Adrano hanno arrestato
Angela D’AMICO, su ordine di carcerazione emesso dalla
Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari. La
donna dovrà espiare la pena di 1 anno, 6 mesi e 2 giorni di
reclusione poiché ritenuta responsabile di truffa, spendita
ed introduzione nello Stato di monete false, reati commessi
a Cagliari il 2 e 4 aprile del 2014. L’arrestata è stata
associata nel carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
-
Arresto domiciliare per furto.
I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno
arrestato ai domiciliari Angelo STRANO, 50enne,
catanese, già sottoposto agli arresti domiciliari, su
ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa
dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro.
L’individuo a conclusione di un’articolata indagine condotta
dai Carabinieri è stato riconosciuto quale autore di un
furto aggravato, commesso il 26 settembre 2013 a Sellia
Marina (CZ). Il GIP concordando in pieno con le risultanze
investigative prodotte dai CC ha emesso il provvedimento
restrittivo nei confronti del soggetto. L’arrestato è stato
posto nuovamente ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
– Cocaina in camera da letto, 1 in carcere.
Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato il già noto
catanese Salvatore BELLANTI 31enne, per il reato
di detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente del tipo cocaina nonché per detenzione
illegale di una pistola semiautomatica a salve calibro 8
modificata. I poliziotti, nel corso di una
perquisizione, eseguita, presso l’abitazione del
BELLANTI, nella camera da letto, sono stati rinvenuti e
sequestrati 5 involucri in plastica contenenti gr.1 di
cocaina oltre a una bilancia di precisione e materiale
per il confezionamento, nonché una pistola
semiautomatica a salve calibro 8 modificata con
l’inserimento di una canna in acciaio al fine di
consentire l’uso di cartucce letali, calibro 7,65. il
soggetto, espletate le formalità di rito, è stato
associato presso il carcere “Piazza Lanza” di Catania a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Catania
– 1 in manette: resistenza a P.U. e lesione. Agenti
del Commissariato Centrale ieri sera hanno individuato ed
arrestato Maurizio FAMA’
35enne già noto, in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Catania. il soggetto deve scontare la pena di mesi 4 e
giorni 9 di reclusione, per i reati di resistenza a P.U. e
di lesione personale, aggravati, commessi nel corso del
2012. Ultimate le formalità di rito lo stesso è stato
associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a
disposizione dell’A.G. competente.
Pedara CT
- Topo d’appartamento nel sacco dei CC.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di
Acireale (CT) stamattina, hanno arrestato, in flagranza,
Salomon ALI’,
19enne originario del Sudafrica, per tentato furto
aggravato.
I militari, su segnalazione pervenuta al 112, si sono
immediatamente recati in un appartamento di via Delle
Ginestre ed ivi giunti hanno beccato il ladro mentre era
ancora intento a rubare dell’oro nell’armadio della camera
da letto.
Il proprietario di casa è ritornato in possesso dei suoi
oggetti preziosi mentre l’arrestato è stato trattenuto in
camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.
Motta Sant’Anastasia CT – Colombiana evade dai domiciliari, CC presa. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in
flagranza, la colombiana
Catherine Nastasia QUIJANO ALVAREZ 29enne,, per
evasione. La donna, ristretta ai domiciliari a Belpasso
(CT), ieri sera è stata notata dai militari di pattuglia
gironzolare nel centro di Motta in palese violazione della
misura restrittiva cui era sottoposta. L’arrestata, in
attesa del giudizio per direttissima, è stata ricollocata
ai domiciliari.
Catania- San Cristoforo, spaccio cocaina in via Plaja, CC 2
ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato
ai domiciliari
Matteo COSTANTINO, 52enne, ritenuto vicino
all’organizzazione mafiosa clan "Cappello", e Antonio
Valentino CARRUBBA, 30nne, entrambi catanesi, per
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, stamani nelle prime ore del mattino, durante un
servizio antidroga nel popolare quartiere San Cristoforo,
hanno notato i due in via Plaja cedere delle bustine ad
occasionali acquirenti. I fermati, bloccati e perquisiti,
sono stati trovati in possesso di 21 dosi di cocaina, peso
complessivo di 6 grammi, e la somma contante di 120 euro,
ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio, che
sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati posti ai
domiciliari in attesa di essere giudicati con rito
direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Linguaglossa CT
- Rumeni danneggiano e saccheggiano casa in affitto e
minacciano proprietaria di morte. I Carabinieri della
locale Stazione hanno denunciato una coppia di rumeni, lei
34enne e lui 26enne, per tentata estorsione, furto aggravato
e danneggiamento in concorso. La coppietta da circa due
anni aveva preso in affitto, con regolare contratto di
locazione, un appartamento ammobiliato di proprietà di una
donna del posto. I due, alla scadenza naturale del
contratto, hanno lasciato l’abitazione riconsegnando le
chiavi alla proprietaria. La donna, recandosi
nell’appartamento per verificarne lo stato d’uso, ha trovato
una sgradevole sorpresa: I fidanzati, nel liberare
l’appartamento, hanno pensato bene di razziarlo portando via
parte dei mobili e del vasellame esistente danneggiando
altresì alcune zone nevralgiche della casa. La poveretta, ha
saputo che i due si erano trasferiti in un’altra abitazione
in paese. La proprietaria è andata a trovare gli ex
inquilini chiedendo la restituzione del maltolto ed un
risarcimento per i danni procurati ma, perentoriamente, ha
ricevuto minacce di morte espresse chiaramente per farla
desistere da ogni forma di rivalsa economica. La vittima,
cacciata in malo modo da casa, ha chiesto aiuto ai
Carabinieri che giunti immediatamente sul posto hanno
ritrovato nell’immobile, previa perquisizione, i mobili e
il vasellame rubato.
Adrano CT
- Offriva “protezione” a proprietari terrieri, manette
ad estortore. Carabinieri della Stazione di Adrano (CT)
stamani hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare,
emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di
Nicolò MUNI,
35enne, di Biancavilla (CT), per estorsione aggravata dal
metodo mafioso. I tutori dell’ordine al soggetto oggi hanno
contestato le estorsioni poste in essere nei confronti di
alcuni proprietari terrieri delle contrade “Dagala” e “Monte
Torchio”, nell’antico gergo ciò era chiamata “guardiania”.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della
Repubblica di Catania, sono state avviate a seguito dei
numerosi furti e danneggiamenti avvenuti nell’agro di Adrano
e alla successiva comparsa di simboli (marchiavano le
proprietà con dei numeri segnati con della vernice rossa)
sugli ingressi delle proprietà delle vittime. La perfetta
conoscenza del territorio da parte dei Carabinieri ha
consentito di dimostrare che non si trattava della
tradizionale attività di sorveglianza delle aree rurali
bensì di un vero e proprio racket controllato
dall’organizzazione criminale. La significativa
intensificazione di furti e danneggiamenti nelle proprietà
delle due contrade prima dell’avvento del “guardiano”, ha
dimostrato la sussistenza del delitto di estorsione. Il
criminale, in piena sintonia con gli altri sodali del clan
SCALISI, già arrestati in precedenti operazioni, ed in
continuità con il lavoro del padre, deceduto, anch’egli
affiliato e guardiano di zona, sfruttando la “forza
contrattuale” dell’organizzazione criminale avrebbe
asservito le vittime al volere mafioso obbligandole ad
usufruire, in esclusiva, del suo servizio di vigilanza che
li proteggeva da qualsiasi aggressione esterna. L’arrestato
è stato rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca.
Catania
- Incidenti CARA: 1 arresto. Nella tarda mattinata di
ieri, personale della Squadra Mobile ha posto in stato di
fermo il nigeriano
Eric
RICHARDSON 22enne, ritenuto responsabile, in concorso
col connazionale Evans OWAH, già arrestato lo scorso
30 dicembredi devastazione e saccheggio, di danneggiamento
seguito da incendio, di resistenza a P.U. e di altri reati.
Il fermo è giunto a conclusione delle indagini della Sezione
Criminalità Straniera e Prostituzione, scattate a seguito
degli incidenti verificatisi nella mattinata dello scorso 29
dicembre presso il C.A.R.A. di Mineo (CT) nel corso dei
quali un gruppo di cittadini nigeriani, a seguito della
notifica del diniego dello status di rifugiato politico da
parte della Commissione territoriale, avevano incendiato e
danneggiato quattro vetture all’interno del centro, una
delle quali appartenente alla Croce Rossa Italiana, e
saccheggiato un magazzino di distribuzione di vestiario,
sigarette ed altri beni. Eric RICHARDSON espletate le
formalità di rito, è stato associato presso il carcere di
Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania - Librino: evade dai domiciliari, CC preso.
I Carabinieri
della Stazione di Librino hanno arrestato, in flagranza,
Salvatore POIDOMANI,
43enne, catanese, per evasione. Il soggetto di sera, benché
sottoposto agli arresti domiciliari, è stato individuato e
bloccato da una pattuglia dell’Arma mentre in strada violava
manifestamente i vincoli restrittivi cui era obbligato.
L’arrestato è stato di nuovo posto ai domiciliari in attesa
del rito per direttissima.
Catania –Droga, ammanettato 20enne. Agenti dell’U.P.G.S.P.
hanno arrestato il già noto catanese Yefir DI BLASI
20enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti del tipo marijuana. Il giovane,
intorno alle ore 17, è stato infatti sorpreso dagli agenti
di una Volante in via Lombardia mentre stava cedendo 1
involucro contenente marijuana ad un individuo sopraggiunto
a bordo di una Smart. DI BLASI è stato sottoposto a
perquisizione personale. I poliziotti hanno rinvenuto,
occultati dentro gli slip 3 involucri di carta stagnola
contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana. il
personaggio è stato associato presso le camere di sicurezza
della Questura in attesa della direttissima.
Gravina di Catania CT – Droga: aggredisce madre, sorella e
vigilantes per soldi. I Carabinieri del Nucleo
Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno
arrestato, in flagranza, un 47enne, del posto, per
maltrattamenti in famiglia, lesioni personali,
danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il
soggetto, ieri pomeriggio, a causa del netto rifiuto
espresso dalla madre, 68enne, per l’ennesima richiesta di
denaro necessario all’acquisto di droga, non ha esitato ad
aggredirla e minacciarla di morte, danneggiando perfino
alcuni mobili d’arredo dell’abitazione della poveretta.
L’individuo ha poi trasferito le particolari attenzioni
sulla sorella, 45enne, accorsa in difesa dell’anziana
madre. Il personaggio, preso dalla forma di delirio, causata
dall’astinenza da stupefacenti, ha abbandonato l’abitazione
materna per recarsi nel vicino supermercato “Simply” dove,
dopo aver sottratto degli alimenti e danneggiato degli
espositori, ha aggredito una guardia giurata. Il vigilantes
presente casualmente nell’esercizio, aveva tentato di
fermare il soggetto. L’intervento dell’equipaggio di una
gazzella dell’Arma ha posto fine alla spirale di violenza
innescatasi con l’immobilizzazione del soggetto ed il
conseguente arresto. L’individuo è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza.
Sant’Agata li Battiati CT –Sbaglia rapina in banca e depreda 79enne
bloccato. I Carabinieri della Stazione di Sant’Agata li
Battiati hanno arrestato
Salvatore DI GRAZIA 48enne, catanese, per rapina
aggravata. Un soggetto col volto scoperto ed armato di un
coltello a serramanico di mattina, ha fatto irruzione
all’interno dell’istituto di credito “Unicredit” in via
Umberto. Il malvivente ha prima tentato, sotto la minaccia
dell’arma, di rapinare il contenuto casse, non riuscendo,
perché bloccate dalla chiusura temporizzata, ha rapinato la
somma di 55 euro ad un pensionato di 79 anni che era in
attesa dell’apertura dello sportello bancario. Il rapinatore
dopo essersi impossessato del denaro si è allontanato a
piedi. Un impiegato ha subito telefonato al 112 denunciando
l’accaduto e dando una minuziosa descrizione del criminale.
Una pattuglia dell’Arma, che gravitava in zona, su richiesta
della Centrale Operativa è intervenuta immediatamente sul
posto individuando e bloccando il 48enne in Piazza Vittorio
Veneto con il denaro rapinato ed il coltello ancora in
tasca. Il denaro è stato restituito al legittimo
proprietario mentre il coltello a serramanico sequestrato.
L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – Pusher, 4 manette in via Stella Polare.
Carabinieri squadra “Lupi” Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di
Catania hanno arrestato Kevin BONFIGLIO 21enne, Agatino MONTEDORO
31enne, Giuseppe PLATANIA 18enne e Claudio BONNICI 18enne,
per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, stanotte
durante un servizio antidroga nel popolare quartiere San Cristoforo, hanno
notato i quattro in via Stella Polare, ognuno con compiti diversi da chi
prendeva i soldi a chi consegnava delle bustine, spacciare della droga ad
occasionali avventori. I soggetti bloccati e perquisiti sono stati trovati
in possesso di 9 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 5 grammi, 28
dosi di cocaina, per un peso complessivo di 26 grammi, e la somma contante
di 390 euro, ritenuta parziale provento dell’attività di spaccio. La droga
ed il denaro sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati tradotti nel
carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Agenti bloccano 2 pusher in centro storico. Uomini
della sezione Volanti dell’UPGSP ieri, hanno arrestato per
il reato di detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti
gli stranieri Ousman Jim CHAM 25enne del Senegal,
già noto per reati contro il patrimonio ed in materia di
stupefacenti ed Yaya TOURAY 30enne del Gambia,
incensurato. Un equipaggio delle Volanti, alle ore 01.45,
durante il servizio di controllo del territorio, ha notato
in Piazza Vincenzo Bellini all’angolo con la via Perrotta, 3
extracomunitari intenti a cedere 1 involucro contenente
sostanza stupefacente a 2 giovani sopraggiunti a bordo di
una Smart. Gli stranieri, alla vista della polizia, sono
fuggiti ma gli agenti, si sono posti all’inseguimento dei
malviventi. I poliziotti sono riusciti a bloccare subito un
fuggitivo: Touray il quale sottoposto a perquisizione
personale è stato trovato in possesso di 5 involucri di
cellophane con all’interno della marijuana. Un’altra
Volante, qualche minuto dopo, intervenuta in ausilio dei
colleghi, è riuscita ad intercettare in via San Giuliano
anche il secondo spacciatore: Cham. Questi, nel tentativo di
sfuggire alla cattura, ha cercato più volte di divincolarsi,
sbracciando e spintonando gli agenti che sono riusciti
comunque a bloccarlo. Il soggetto è stato sottoposto a
perquisizione personale, ed è stato trovato anch’egli in
possesso di ben 9 involucri del medesimo stupefacente. I 2
sono stati arrestati e condotti in Questura dove, su
disposizione del PM di turno, si trovano in camera di
sicurezza in attesa della direttissima.
Catania
–Antidroga, 1 in manette. Poliziotti della
Squadra Mobile di Catania ieri, hanno arrestato il già noto
Stefano LANZAFAME 26enne, il quale si è reso
responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo cocaina. L’arresto è
scaturito dalle indagini condotte dalla Sezione “Antidroga”
che aveva accertato come LANZAFAME, domiciliato nel popoloso
rione di San Giovanni Galermo, era dedito allo spaccio di
cocaina in via Ustica. I Poliziotti, dopo aver effettuato un
mirato servizio di osservazione ed avuta la certezza che il
soggetto era in possesso dello stupefacente, hanno deciso
di effettuare una perquisizione domiciliare nell’abitazione
del sospetto, ad esito della quale è stato rinvenuto e
sequestrato un sacchetto di cellophane contenente gr.16 di
cocaina.
Nicolosi CT
– Donna perseguita sindaco in comizio, CC ai domiciliari.
Una donna 40enne, già ammonita per atti persecutori ha
inveito nuovamente contro il sindaco durante un comizio ed
ha aggredito i CC intervenuti. I Carabinieri della Stazione
di Nicolosi hanno arrestato ai domiciliari una 40enne, di
Nicolosi per atti persecutori e resistenza, minaccia ed
oltraggio a Pubblico Ufficiale. La donna, già era stata
sottoposta ad ammonimento da parte del Questore per atti
persecutori nei confronti del sindaco di Nicolosi avendolo
in passato aggredito più volte verbalmente, durante i suoi
comizi. Il primo cittadino, giovedì sera in piazza Vittorio
Emanuele mentre stava rivolgendo alla cittadinanza i suoi
auguri di buon inizio anno ha udito la donna che iniziato ad
inveire contro di lui con frasi offensive e minacciose. I
militari sono intervenuti immediatamente, su segnalazione di
un cittadino presente. I carabinieri hanno bloccato la donna
dopo un’energica resistenza. L’arrestata, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stata posta ai domiciliari in
attesa di essere giudicata con rito direttissimo.
Giarre CT-
Stalker 57enne incontra ex con 2 coltelli, in manette.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Giarre hanno
arrestato un 57enne per atti persecutori e possesso di
coltelli a serramanico.
L’individuo, che non accettava la fine della relazione con
l’ex convivente 42enne di Giarre, ieri sera dopo averla
minacciata, al fine di convincerla a riprendere il rapporto
sentimentale, si era appostato nei pressi dell’abitazione
della donna attendendone l’uscita. La vittima terrorizzata
ha telefonato al 112 riferendo quanto stava accadendo. I
Carabinieri intervenuti immediatamente hanno individuato e
bloccato l’individuo trovato in possesso di 2 coltelli
serramanico, che sono stati sequestrati. I militari
successivamente hanno accertato che la 42ennne subiva
maltrattamenti e minacce dal 2011. L’arrestato è stato
trattenuto in una camera di sicurezza dell’Arma in attesa di
essere giudicato con rito direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Santa Maria di Licodia CT- Estorsione e spaccio 2 in manette. L’ordinanza di custodia
cautelare ai domiciliari è stata eseguita dai Carabinieri
della Stazione di Santa Maria di Licodia coadiuvati da
militari della Compagnia di Paternò e del Nucleo Cinofili di
Nicolosi per
Massimo DI MARIA, 35enne, ed un 22enne, entrambi
del luogo. Il provvedimento era stato emesso dalla Procura
della Repubblica del Tribunale di Catania, per estorsione e
spaccio di sostanze stupefacenti. Il GIP ha concordato in
pieno con le risultanze investigative fornite dai
Carabinieri. I Carabinieri hanno accertato che i soggetti,
in concorso tra loro, il 28 luglio scorso a Santa Maria di
Licodia hanno venduto della marijuana ad un 16enne
costringendolo con minacce a consegnargli 270 euro. I
militari durante le perquisizioni domiciliari hanno
rinvenuto e sequestrato nell’abitazione del 35enne 31
cartucce e 6 bossoli di vario calibro, per cui dovrà
rispondere anche del reato di detenzione illegale di
munizionamento. Il 22enne è stato segnalato alla Prefettura
di Catania per uso personale di sostanze stupefacenti poiché
in casa sua i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato
circa 100 semi di canapa indiana ed un grammo di marijuana.
Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania– Invaghitosi di ballerina
brasiliana, la perseguita. Stalking, divieto
avvicinamento: Polizia esegue ordinanza misura cautelare.
Agentidella Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania
ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare di divieto di
avvicinamento, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su
richiesta della Procura Distrettuale, nei confronti di un
acese 35enne, ritenuto responsabile di atti persecutori
(stalking) in pregiudizio di una donna di 50 anni di origini
brasiliane. La vicenda ha origine lo scorso febbraio quando
l’indagato, disoccupato, conobbe la donna in un locale di
Catania dove questa lavorava come ballerina di samba e se ne
invaghì da subito. Il soggetto nonostante il rifiuto della
donna alle sue avances, non aveva ceduto iniziando una serie
continua di appostamenti, telefonate, invii di messaggi
mediante chat ed sms in cui manifestava la sua passione ed
il sentimento provato, sempre respinto dall’interessata.
L’atteggiamento dello stalker, purtroppo, è diventato nel
tempo sempre più aggressivo, anche con frasi del tipo “se tu
non sarai mia non sarai di nessuno”, portando la vittima in
uno stato di grave ansia e costringendola a modificare le
sue normali abitudini di vita. L’indagato, a termine delle
risultanze investigative, è stato interessato da un ordine
di custodia cautelare del divieto di avvicinamento alla
vittima con ulteriore prescrizione di non comunicare con
questa con qualsiasi mezzo.
Catania
- Viale Grimaldi: “Lupi” arrestano
ai domiciliari pusher sul punto di spacciare.
2 complici denunciati . Si tratta di Gaetano TROINA
,
44enne, del posto. La squadra “Lupi” del Nucleo
Investigativo del Comando Provinciale, di sera, intorno alle
23:30, durante un servizio antidroga svolto nel quartiere di
Librino, ha fermato 3 sospetti. I militari, dall’immediata
perquisizione, hanno rilevato che uno, nascondeva nelle
tasche una sessantina di grammi di marijuana e la somma in
contanti di 200 euro, tutti in banconote di piccolo taglio.
La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre
l’arrestato Gaetano TROINA, è stato relegato ai domiciliari
in attesa del rito per direttissima. Scattata la denuncia
per i due complici rispettivamente di 30 e 22 anni.
San Gregorio di Catania
- Evaso dai domiciliari scovato da CC in centro estetico.
I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in
flagranza, Carmelo NICOLOSI,
40enne di Valverde (CT), per evasione. I militari, durante i
controlli di soggetti sottoposti alle misure restrittive
alternative, non trovando in casa il soggetto, dopo una
breve ma proficua attività informativa, l’hanno rintracciato
in un centro estetico della zona dove si era recato per
rigenerarsi dalle fatiche della detenzione domiciliare.
Domani mattina sarà tradotto dinanzi al giudice per la
direttissima.
Catania
– 1 in carcere:
rapina, evasione e porto abusivo armi.
Si tratta di
Carmelo MUSUMECI
44enne, di Catania.
il personaggio è passato dall’affidamento in prova in
comunità al carcere.
I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno
arrestato Carmelo MUSUMECI, in esecuzione di un ordine di
carcerazione emesso dal Tribunale di sorveglianza etneo.
Il soggetto, già affidato in prova ad una comunità, è stato
raggiunto da un provvedimento definitivo scaturito da un
cumulo pene perché ritenuto colpevole di rapina, evasione e
porto abusivo di armi. L’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza dove sconterà 3 anni e 6
mesi di reclusione.
Acireale - Padre accusato: abusi sessuali su figlia 14enne.
Agenti del Commissariato di Acireale hanno tratto in
arresto, in ottemperanza ad ordine di custodia
cautelare, un soggetto di 40anni dell’acese, per il
reato di violenza sessuale nei confronti della figlia
minore di 14anni. Le indagini hanno preso avvio a
seguito della denuncia di una donna agli agenti del
Commissariato acese. La madre ha segnalato che la
figlia aveva subito dei reati di abusi sessuali dal
padre. Gli accertamenti tecnici hanno raccolto prove che
hanno comprovato gli abusi subiti dalla ragazza, una
adolescente. Secondo quando ricostruito finora il padre
allorquando rimaneva da solo con la figlia la invitava a
vedere film pornografici sul proprio computer e poi
abusava di lei. Già immediatamente dopo la denuncia
della donna, il marito era stato allontanato dal nucleo
familiare.
Riposto CT-
Pusher in trasferta da Zafferana Etnea per spacciare.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre
(CT) hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza, un
22enne, di Zafferana Etnea (CT), per detenzione illecita di
sostanze stupefacenti. I militari, durante un servizio
antidroga, hanno beccato il pusher, in Piazza Padre Pio,
con indosso 60 grammi di “marijuana”, suddivisa in una
cinquantina di dosi, nonché 300 euro circa, somma
verosimilmente guadagnata con lo spaccio dell’erba. La droga
e il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato è
stato relegato agli arresti domiciliari in attesa del rito
per direttissima.
Catania
- San Giorgio: evaso dai domiciliari, preso.
I Carabinieri della Stazione di Librino hanno arrestato, ai domiciliari in flagranza,
Calogero ALAGONA, 45enne del posto, per evasione. I
militari, stanotte,coadiuvati dai uomini della Compagnia
d’Intervento Operativo del battaglione “Puglia”, hanno
sorpreso il soggetto in via della Lucciola, nel quartiere
periferico di San Giorgio, lontano dalla sua abitazione
dov’era ristretto ai domiciliari. L’arrestato è stato
relegato ancora nella sua abitazione agli arresti
domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
San Giovanni La PuntaCT- Evade dai domiciliari, preso. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato ai
domiciliari, in flagranza, Fabio LICCIARDELLO,
46enne del posto, per evasione. I militari di pattuglia,
stanotte, hanno sorpreso il soggetto a passeggiare in strada
in palese violazione della misura restrittiva cui era
sottoposto. In attesa del giudizio per direttissima
l’arrestato è stato relegato ancora nella propria abitazione
agli arresti domiciliari.
Biancavilla CT-
Arrestato rapinatore, ad ottobre terrorizzò 2 anziani
coniugi rapinandoli in casa. Si tratta di :
Prospero LEANZA
47enne. La Stazione Carabinieri si è confermata quale
presidio di riferimento per le comunità. Il contatto
quotidiano spinge al dialogo ed alla fattiva collaborazione
del cittadino con conseguenti successi operativi.
Biancavilla: terra afflitta da faide di criminalità mafiosa
è con i carabinieri in prima linea a confrontarsi con lo
stesso impegno anche nei reati che potrebbero apparire, solo
in una scala delle priorità, meno rilevanti. Brillante il
risultato conseguito dai CC della Stazione di Biancavilla
(CT) che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare
in carcere nei confronti di Prospero LEANZA, del posto,
ritenuto responsabile di aver rapinato 2 anziani coniugi
vicini di quartiere. Il rapinatore, che conosceva bene le
vittime e le loro abitudini, non ha esitato lo scorso 14
ottobre ad irrompere nella loro abitazione, in piena notte,
servendosi di una scala a forbice per entrare da una
finestra lasciata aperta. Il malfattore, col volto travisato
da passamontagna ed armato di coltello, ha costretto le
vittime a consegnare alcuni monili e parte della pensione,
ed alla reazione del capofamiglia l’ha aggredito e con una
spinta l’ha fatto cadere per le scale e causandogli anche la
frattura di un arto con una prognosi di 30 gg. Le indagini
condotte con minuzia dalla locale Stazione, hanno
consentito di individuare LEANZA, quale autore materiale,
grazie alla preziosa collaborazione fornita dalle vittime e
dalla successiva perquisizione domiciliare che ha consentito
di rinvenire e sequestrare: coltello, passamontagna e abiti
utilizzati durante la rapina.
Adrano
– Colpi di pistola in bar : 1 ammanettato: tentato
omicidio. Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano
alle ore 11.00 circa, hanno arrestato l’incensurato
Agatino CARUSO
20enne, ritenuto responsabile, dei reati di tentato omicidio
aggravato da futili motivi, dall’uso di arma da fuoco, di
violenza privata nonché di porto abusivo di arma da fuoco e
detenzione abusiva di munizioni. L’arresto, è scaturito dai
fatti verificati durante la nottata. CARUSO mentre si
trovava all’interno di un locale nella piazza principale del
paese, intento a consumare bevande alcoliche, assumeva un
atteggiamento scontroso con i banconisti poiché pretendeva
la somministrazione di bevande senza essere di fatto munito
del relativo scontrino fiscale. Da ciò iniziava un alterco
con uno dei gestori del locale che cercava di allontanarlo
dall’esercizio perché in evidente stato di agitazione.
CARUSO dopo aver minacciato il gestore del locale di morte
si allontanava dal posto, e tornato subito dopo armato di
pistola, esplodeva dei colpi all’indirizzo del gestore senza
colpirlo, dandosi subito dopo alla fuga. La polizia è
intervenuta immediatamente ed uomini di volante hanno
iniziato le ricerche del CARUSO che veniva rintracciato ed
arrestato presso la sua dimora di campagna dove veniva
rinvenuta la pistola utilizzata nell’insano gesto. I
poliziotti, di quanto accaduto hanno prontamente notiziato
il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del
Tribunale di Catania, che, dopo gli adempimenti di rito, ha
disposto la traduzione dell’arrestato, presso la Casa
Circondariale “Piazza Lanza” di Catania dove permanere a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania- Incontro Procura ed Arma su stalking, violenza minori, pedo-pornografia online.
Importante incontro tra Procura ed Arma catanese sul tema
saliente del contrasto alla violenza di genere. Stamani
nell’aula magna del Palazzo della Cultura, Cortile Platamone,
si è tenuto un importante incontro tra magistrati della
Procura della Repubblica del Tribunale di Catania e gli
Ufficiali nonché comandanti di Stazione dei carabinieri di
tutta la provincia etnea, sul delicato tema della violenza
di genere che ricomprendono il femminicidio lo stalking ed i
maltrattamenti in famiglia. La cronaca recente ed attuale è
purtroppo ricchissima di elementi riconducibili a questa
materia, ed un confronto tra Autorità Giudiziaria e Forze
dell’Ordine giova sotto ogni profilo, andando a rendere
certamente più efficiente la macchina della giustizia. Il
Sostituto Procuratore Dottoressa Marisa Scavo, capo gruppo
di lavoro della Procura per i reati suddetti, ha svolto il
ruolo di relatore, alla presenza di un audience composto dal
Comandante Provinciale, Colonnello Alessandro Casarsa, dal
Comandante del Reparto Operativo ed i suoi Ufficiali
dipendenti, dai Comandanti di Compagnia e di Stazione
Carabinieri di tutta la Provincia. L’incontro, è stato
aperto dal Procuratore Generale facente funzione, dott.
Salvatore Scalia, sviluppatosi con l’approfondimento (nei
loro tratti salienti, nelle norme procedurali attualmente
in vigore, che la Polizia Giudiziaria è tenuta a porre in
essere dai primissimi momenti dall’apprendimento della
notizia criminis) di temi tanto delicati quanto attuali,
quali i maltrattamenti e le violenze in famiglia, il reato
di stalking, la violenza sui minori, la pedo-pornografia
online. La trattazione qualificata della dottoressa Scavo è
poi proseguita con un significativo momento di confronto con
i Carabinieri partecipanti alla conferenza, che hanno avuto
la possibilità di condividere con i colleghi e con
l’Autorità Giudiziaria le esperienze professionali maturate
nel delicato settore, ottenendo preziose chiavi di lettura e
utili consigli sulle procedure e le linee guida, in continuo
e costante aggiornamento. Grande l’apprezzamento dell’Arma
che ha condiviso l’importante e proficuo incontro.
Catania
– Passanti allontanano scippatore, agenti
l’ammanettano. Polizia della Sezione Volanti dell’U.P.G.S.P.
la scorsa notte, ha arrestato il cittadino somalo HASSAN
MOHAMED Amhed (classe 1989) per tentata rapina. Una
volante, intorno alla mezzanotte, nel transitare per la
centralissima via Etnea giunta nei pressi di piazza
Stesicoro, ha notato un giovane straniero che fuggiva a
piedi ed una donna che lo inseguiva gridando aiuto. Gli
agenti operanti sono riusciti immediatamente a bloccare
il giovane fuggiasco. La donna ha riferiva ai poliziotti
che mentre stava transitando per la vicina piazza
Spirito Santo, il soggetto aveva tentato di strapparle
la borsa, trascinandola a terra e facendole sbattere
violentemente la mano ed il ginocchio non riuscendo,
tuttavia, nel suo intento grazie all’intervento di
alcuni passanti che, accorsi in suo aiuto, avevano messo
in fuga il malvivente. Il malfattore, è stato arrestato
e, su disposizione della competente Autorità
Giudiziaria, ristretto in camera di sicurezza in attesa
del giudizio per direttissima.
Catania
– Polizia cattura rapinatore farmacie in azione. Poliziotti del
Commissariato Librino hanno catturato ieri pomeriggio, Stefano Carmelo
CORI
21enne, colto nella piena flagranza di una rapina a mano armata commessa ai
danni di una farmacia di Librino. Il malfattore, intorno alle 18, travisato
da un cappellino e da uno “scalda collo”, ha fatto irruzione nella farmacia
di viale Bummacaro e, pistola alla mano ha raggiunto con decisione la cassa
reclamando il denaro in essa contenuto. 450 euro circa il bottino ha
evidentemente soddisfatto il rapinatore che si è dato alla fuga. Gli agenti
del Commissariato Librino, che da tempo stavano indagando su una lunga serie
di rapine a farmacie e supermercati della zona, sono riusciti a sorprenderlo
proprio mentre usciva dalla farmacia. CORI durante una breve ma intensa
colluttazione è stato definitivamente bloccato ed arrestato. I poliziotti
successivamente, hanno accertato che la pistola era un giocattolo privo del
prescritto tappo rosso. Il malvivente in Commissariato è stato oggetto di
ulteriori accertamenti volti ad appurare il suo coinvolgimento in altre
rapine commesse i mesi scorsi ai danni di altre farmacie della zona: a
seguito di ciò è stato identificato, quale autore di altre 2 razzie compiute
presso una farmacia di San Giorgio lo scorso mese di novembre e un’altra di
Librino, avvenuta lo scorso mese di ottobre. CORI espletate le formalità di
rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Misterbianco CT
- Ruba pannelli capannone, ai domiciliari. I Carabinieri della
locale Tenenza, nel corso di un servizio di controllo
del territorio, hanno sorpreso
Angelo GEMMELLARO 36enne, di Adrano (CT), mentre,
insieme a 2 complici fuggiti via, stava rubando i
pannelli coibentati dal tetto del capannone in disuso di
“Moda Italia Group Srl”, ubicato in via Aldo Moro. La
refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre
l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari per furto
aggravato in concorso.
Adrano CT - Truffa e furto arrestato 27enne. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato
Giuseppe RESTIVO 27enne, del posto, in esecuzione di un
ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Gorizia. Il
giovane, girovago per vocazione, si è reso responsabile di
numerosi reati contro il patrimonio commessi negli anni
scorsi tra Padova, Gorizia, Napoli e Messina. Giuseppe
RESTIVO era già ristretto ai domiciliari è stato trasferito
nel carcere di Catania Piazza Lanza dove sconterà la
pena definitiva di 6 anni, 4 mesi e 8 giorni di reclusione.