SAN GREGORIOCT -
Riforma Cartabia,
violenza di genere, leggi, esperienze e linguaggio
giornalistico.
Gli argomenti di scottante realtà sono stati trattati
nell’Auditorium “Carlo Alberto dalla Chiesa” a San Gregorio
di Catania durante il seminario organizzato dall’Ordine
Regionale dei Giornalisti di Sicilia.
Daniele Lo Porto, giornalista, cronista del Giornale
di Sicilia e Tgs, consigliere regionale di Assostampa
Sicilia, quale moderatore ha aperto l’incontro.
Maria Elena Parisi, avvocata, consigliere provinciale
dell’Ordine degli Avvocati, consigliere direttivo nazionale
CAMMINO ha tracciato le linee della “riforma Cartabia”
ponendo l’accento anche sulla Parità di genere ed il ruolo
delle istituzioni.Giusi
Lo Bianco assessora alla Cultura ed alle Pari
Opportunità presso Comune
di San Gregorio di Catania ha portato il saluto
istituzionale ed il contributo personale al seminario.
Katia Scapellato, giornalista e consigliere regionale
Ordine dei giornalisti di Sicilia ha evidenziato : “Il
corretto uso del linguaggio giornalistico in casi di
violenza di genere ed il Codice deontologico”. I relatori
hanno stigmatizzato quale sia il corretto uso del linguaggio
giornalistico in casi di violenza di genere ed il Codice
deontologico. Il diritto di cronaca non può trasformarsi in
abusi. Sarah Donzuso, giornalista, cronista di Video
Medierraneo evidenziando che “Il diritto di cronaca non può
trasformarsi in abusi”, ha esposto esperienze personali che
l’hanno indotta a scrivere un libro autobiografico.
CATANIA–
Impedito a giornalista d’esercitare proprio dovere:
Assostampa Catania unita arammaricoUnci
su vicenda collega Dario De Luca. La vicesegretaria
Provinciale Assostampa Catania Monica Adorno con
una nota ha stigmatizzato il deprecabile ed
inconcepibile atto compiuto nei confronti del
giornalista Dario De Luca. Monica scrive:
“L’aggressione subita dal collega Dario De Luca in
occasione dei festeggiamenti per la rielezione del
sindaco di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà, lascia
sgomenti e increduli. La violenza non dovrebbe mai
diventare protagonista nei rapporti tra persone civili,
men che mai da parte di un rappresentante delle
istituzioni verso chi svolge il proprio lavoro”. La
segreteria di Assostampa Catania si unisce con forza al
rammarico espresso dalla sezione Unci di Catania sulla
deprecabilità di questo gesto che “impedisce, a un
giornalista, di esercitare il proprio dovere”.
Massima solidarietà del nostro giornale al collega
Dario De Luca per l’angheria subita.
SIRACUSA
– Bruciata auto a giornalista, solidarietà a collega per
atto vile contro Stampa.
Prospero Dente Segretario
Provinciale Assostampa Siracusa con un documento
pubblicato anche sui social ha condannato l’atto
intimidatorio compiuto ai danni del giornalista e collega
Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, ed ha
scritto testualmente: “Nessuna
intimidazione potrà mai fermare il lavoro giornalistico.
Piena e totale solidarietà al collega Gaetano Scariolo,
cronista del Giornale di Sicilia, al quale, la scorsa notte,
è stata incendiata l’autovettura. Questo episodio, che siamo
certi sarà in breve tempo ricostruito per giungere ai
responsabili, dimostra che il giornalismo fatto di ricerca,
approfondimento, rispetto delle fonti e, quindi, di
professionalità, continua ad essere un fastidioso avversario
per la criminalità e il malaffare in genere. Gli attestati
di stima e la solidarietà già espressa in questi momenti
dimostrano che i giornalisti sono ancora visti come baluardo
di legalità e democrazia. Se ne facciano tutti una ragione.
L’Assostampa di Siracusa, con tutta la segreteria al
completo, e i giornalisti siracusani tutti, stanno con
Gaetano Scariolo.” Prospero Dente Segr. Prov.le Assostampa
Siracusa.
ROMA
– Ucsi, Giunta esecutiva nazionale: Di Salvo designato
componente. La Presidente nazionale Ucsi Vania De Luca
ha proposto l’ingresso del giornalista Salvatore Di
Salvo
già Presidente provinciale Ucsi di Siracusa e Consigliere
nazionale. La nomina, sentito il Consulente Ecclesiastico
Nazionale Padre Francesco Occhettan, è stata approvata
all’unanimità nel corso della riunione del Consiglio
Nazionale Ucsi convocato, sabato, a Roma nella sede di via
in Lucina. Salvatore Di Salvo è stato inserito nella
squadra composta, dalla presidente De Luca, dal Consulente
padre Occhetta, dai due vicepresidenti Antonello Riccelli e
Donatella Trotta, dal segretario Maurizio Di Schino, dal
tesoriere Alberto Lazzarini e dai due componenti della
Giunta Giuseppe Caffulli e Alessandro Zorco. Di Salvo è il
primo giornalista siracusano a fare parte della Giunta
esecutiva nazionale dell’Ucsi e il secondo siciliano dopo
Gaetano Rizzo, che ha ricoperto l’incarico per due mandati.
Salvatore Di Salvo dopo la nomina ha sottolineato : "Sono
molto orgoglioso di questo importante riconoscimento.
Fornirò il mio massimo contributo affinché le tematiche
attinenti alla nostra professione e alla storia dell'Ucsi,
che si intrecciano con la dottrina sociale della Chiesa
possano essere, in questo sessantesimo della fondazione
approfondite. In questo nuovo servizio all’Ucsi darò il mio
umile e modesto contributo. Un grazie, infine ai dirigenti
regionali dell’Ucsi Sicilia, al consulente ecclesiastico e
alla sezione provinciale di Siracusa per il loro continuo
sostegno”. Domenico Interdonato Presidente Ucsi Sicilia ha
dichiarato: “Il Consiglio regionale dell’Ucsi Sicilia
esprime soddisfazione per la nomina di Salvo Di Salvo a
componente della Giunta Nazionale dell’Ucsi. Un
riconoscimento importante per chi nel corso degli anni ha
lavorato sui diversi temi e in diversi campi dopo l'entrata
in vigore della legge 148/2011 che obbliga gli iscritti agli
Ordini professionali a fare formazione. Salvo ha contribuito
in questi anni a far crescere la grande famiglia dell’Ucsi
in Sicilia. A Salvo formuliamo un augurio appassionato di
buon lavoro, certo che saprà affrontare le future sfide con
capacità e competenza; ma consapevole di avere un punto di
riferimento”.
A
Salvo Di Salvo vanno le nostre felicitazioni l’augurio di
buon lavoro in questa nuova strada.
SIRACUSA -Commemorato 40° anniversario assassinio di mafia del
giornalista Mario Francesce. Una nipote di Maria
Francese, sorella del giornalista Mario, ha deposto fiori
davanti alla targa che lo ricorda.
L’omaggio è stato di Assostampa, Ordine dei Giornalisti di
Sicilia, Unci e Comune. Tutti hanno rinnovato il ricordo
dell’omicidio perpetrato il 26 gennaio del 1979 del cronista
siracusano del Giornale di Sicilia. Autorità civili e
militari della provincia: il Prefetto vicario, Valerio DE
JOANNON, il comandante dalla Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello,
rappresentanti di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza
hanno presenziato alla cerimonia.Prospero
Dente segretario Assostampa provincia SR ha detto :” Mario
Francese aveva scelto da che parte stare. Il metodo
Francese guardava all’essenza dei fatti, alla ricerca della
verità, alla denuncia delle illegalità. Rinnovare il suo
ricordo è, per tutti noi, un’esigenza vitale per continuare
ad avere il coraggio di scegliere da che parte stare e cioè
dalla parte dei lettori, della libertà di espressione e di
informazione. Ora più che mai.”La Messa
è stata celebrata di pomeriggio nella chiesa di Sant’Angela
Merici dove vive la signora Maria Francese, sorella di
Mario.
Termini Imerese
PA - Commemorazione giornalista
Cristina ucciso nel 1960 da mafia.
La cerimonia è venerdì 5
maggio 2017 alle ore 11 nel luogo in cui fu rinvenuto il
corpo senza vita del coraggioso cronista, nella zona
dell’ex stabilimento Olis, Cosimo
Cristina
ucciso dalla mafia 57 anni fa, ed è organizzata dal
giornale Espero, in collaborazione con l’Istituto
Superiore Stenio ed il patrocinio del Comune di Termini
Imerese. La manifestazione prevede l’intervento di
Alfredo Morvillo, Procuratore della Repubblica di
Termini Imerese, di Girolamo Di Fazio, Commissario
Straordinario del Comune di Termini Imerese, Giusy
Conti, docente dell’Istituto “Stenio” e di Alfonso Lo
Cascio Direttore della Rivista Espero. Una corona di
alloro è deposta davanti la lapide che ricorda il
coraggioso giornalista termitano. Il Coro di voci
bianche della scuola media Tisia d’Imera, diretto da
Loredana Russo, eseguiranno dei brani musicali. Saranno
presenti rappresentanze di tutte le scuole della città.Alfonso Lo Cascio,
Direttore della Rivista Espero afferma :“Come ogni anno
torniamo a ricordare la figura del coraggioso
giornalista termitano Cosimo Cristina, ucciso, un giorno
di maggio di 57 anni fa, dal potere politico affaristico
mafioso che governava la città. Non è uno stanco rituale
ma la testimonianza del valore dell'impegno del giovane
cronista che va indicato come esempio non solamente per
chi fa questo mestiere ma per tutta la comunità e
soprattutto per le giovani generazioni. Se questo
territorio è cambiato lo si deve anche al sacrificio di
Co.Cri, come si firmava nei suoi articoli, che ha
testimoniato con la vita cosa significa fare il
giornalista e con coraggio ha denunciato il malaffare di
un territorio. Con il solo torto di credere che la
verità e la legalità fossero più forti di qualsiasi
potere criminale”.
Catania
– “Verità su omicidio
Rostagno”. Daniele Lo Porto Segretario Sezione
Provinciale di Catania Associazione
Siciliana della Stampa in merito alla
tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro
Rostagno scrive:” L’Associazione siciliana
della Stampa e l’Ordine dei giornalisti di
Sicilia esprimono il proprio sentito
ringraziamento nei confronti dei pm Gaetano
Paci e Francesco Del Bene e degli avvocati
di parte civile Francesco e Giuseppe
Crescimanno e Francesco Greco, che li hanno
rappresentati nel processo come parti
civili, per il contributo
dato all'accertamento della verità sulla
tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro
Rostagno. Seppure a distanza di quasi 26
anni, la verità sulle cause e sulle
responsabilità dell’omicidio del collega e
sociologo, piemontese di origine, siciliano
di adozione, è stata ristabilita, col
riconoscimento che furono l’impegno
giornalistico e il costante lavoro di
denuncia di Mauro a provocarne la morte.
Rostagno rimane un esempio di dedizione e di
impegno nel lavoro del cronista, seguito dai
giornalisti siciliani e di tutta Italia.
Anche a Mauro va, ancora una volta, il
nostro saluto e il nostro grazie”
.Catania
- Ordine
Giornalisti ed Assostampa critico atteggiamento Crocetta.
Il
segretario provinciale Assostampa Catania Daniele Lo Porto
comunica:"Il
Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia,
d’intesa con l’Associazione siciliana della Stampa, ha
deciso di non procedere ad alcuna designazione per la
carica di componente del CdA dell’Istituto superiore di
giornalismo, così come era stato chiesto prima
dall'assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra
e poi dal suo successore, Mariella Lo Bello.
L'iniziativa è stata comunicata alla Lo Bello con una
lettera in cui si sottolinea "l’atteggiamento ostile del
governo e del presidente pro tempore della Regione" nei
confronti della categoria dei giornalisti. Ordine e
Assostampa ricordano "l’inopinata, drastica e immediata
cancellazione su due piedi dell’Ufficio stampa della
Presidenza; la mancata ricostituzione – a due anni dalla
rivoluzionaria decisione – di una struttura analoga" e
lo "svolgimento di lavoro giornalistico, sottratto a chi
di giornalismo vive, da parte dello stesso governatore e
degli assessori delle varie giunte che si sono alternate
in carica dal novembre 2012 aoggi".
Questo sistema degli uffici stampa "fai-da-te" si sta
rapidamente estendendo - in nome di una spending review
che appare pelosa, dato che i costi di un ufficio stampa
composto da giornalisti sono contenuti - a numerose
amministrazioni pubbliche, con il "progressivo,
ulteriore impoverimento di una professione e di una
categoria già fortemente penalizzate dalla crisi”.Ordine
e sindacato regionale dei giornalisti sottolineano
"l’evidente mancanza di trasparenza da parte della
giunta regionale nei confronti dei cittadini" e
criticano la nomina come presidente dell'istituto di
Sebastiano Roccaro, giornalista pubblicista che è anche
editore televisivo, "dunque in potenziale conflitto di
interessi col ruolo che è chiamato a svolgere”. L'Ordine
e l'Assostampa ritengono l'Istituto superiore di
giornalismo, che la Regione stava di fatto per
cancellare, togliendogli qualsiasi supporto finanziario,
uno strumento che potrebbe essere utilissimo per la
preparazione degli aspiranti giornalisti e per
l’aggiornamento e la formazione (previsti per legge) di
coloro che sono già iscritti, e si dicono disponibili ad
un serio, ampio e generale confronto sulle modalità da
seguire per consentire all’Istituto di essere partner
ideale dell'Ordine. Per riaprire il dialogo, però,
occorre che venga radicalmente mutato l’atteggiamento
complessivo della giunta regionale e del suo presidente
nei confronti dei quasi seimila giornalisti siciliani.
Altrimenti il CdA dell'istituto potrà fare a meno di un
rappresentante dell'Ordine".
Palermo – Assostampa: Macaluso presidente. Giancarlo
Macaluso, 50 anni, giornalista del Giornale di Sicilia è stato
eletto all'unanimità presidente Consiglio regionale di
Assostampa Sicilia. Massimiliano Passalacqua e Paolo
Licciardello sono stati designati vicepresidenti. Alberto
Cicero, riconfermato segretario guida alla giunta esecutiva
composta da Nino Amante, Massimo Bellomo Ugdulena (che mantiene
la carica di tesoriere), Francesco Celi, Francesco Di Parenti,
Virgilio Fagone e Salvatore Messina per i professionisti e da
Antonio Fiasconaro, Giuseppe Petralia e Cristina Puglisi per i
collaboratori. Per i professionisti sono stati eletti: Massimo
Bellomo Ugdulena, Roberto Ginex, Fabio Nuccio, Dario Fidora,
Vincenzo Lombardo (Giornalisti Uniti Palermo), Giancarlo
Macaluso, Leopoldo Gargano, Virgilio Fagone (Rifondazione
Sindacale), Francesco Di Parenti, Andrea Di Falco (Giornalisti
Province Unite), Salvatore Messina, Alfredo Conti (Stampa
Palermitana), Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo Porto, Nino Amante,
Gaetano Rizzo, Nuccio Carrara, Annamaria Scicolone, Tiziana
Tavella (Giornalisti Uniti Professionali Catania), Giuseppe
Gulletta, Francesco Celi, Massimiliano Passalacqua, Antonio
Siracusano, Valentina Salvago (Giornalisti Liberi Messina). Per
i collaboratori sono stati eletti: Antonio Fiasconaro, Marina
Mancini, Rosalba Virone (Giornalisti Uniti Palermo-Trapani),
Daniela Citino, Silvio Breci ( Giornalisti Province Unite),
Danila La Torre (Giornalisti Liberi Messina), Giuseppe Petralia,
Paolo Licciardello, Monica Adorno, Cristina Puglisi, Annalisa
Giunta, Francesco Antonio Morello (Giornalisti Uniti). Eletti
anche i componenti del Collegio dei probiviri e del Collegio dei
sindaci. Probiviri sono stati eletti Attilio Borda Bossana,
Francesco Mazzola, Antonio Ortoleva, Aldo Mantineo per i
professionisti (supplente Placido Ventura) Salvatore Sessa,
Lillo Granata, Nino Randazzo per i collaboratori (supplenti
Gianfranco Criscenti, Carmelo Santonocito). Il Collegio dei
sindaci è composto da Nicola Savoca, Alberto Samonà per i
professionisti (Supplenti Alessandro Bongiorno, Margherita
Leggio, Antonio Prestifilippo) e da Cettina Saraceno per i
collaboratori (supplenti Federico Fugali, Francesco Antonio
Morello).
Roma
–
FNSI e
UNCI su
diffamazione è
pagina
nera.
Con un
duro
comunicato
la
Federazione
Nazionale
della
Stampa e
l’Unione
Nazionale
Cronisti
Italiani
stigmatizzano
il voto
al
Senato
sulla
modifica
alla
normativa
su
diffamazione
a mezzo
stampa.
Si
legge testualmente: ”Diffamazione: ingiustizia è
fatta,
in
carcere
i
cronisti.
Una
reazione
immediata
e
rigorosa
di tutto
il
giornalismo
italiano
per
condannare
la
pagina
nera
scritta
oggi dal
Senato
che, con
un voto
dell’Aula
ha
approvato
una
modifica
alla
normativa
sulla
diffamazione
a mezzo
stampa
che
condanna
al
carcere
i
cronisti
e
sanziona
i
direttori
con una
semplice
multa.
Il
risultato
del
lunghissimo
tira e
molla
sulla
volontà
di
evitare
il
carcere
al
direttore
del
Giornale
Sallusti
si è
così
risolto
con la
previsione
di
condannare
chi
scrive
gli
articoli
fino a
12 mesi
di
galera e
comminare
a
direttori
e vice
direttori
una
multa
massima
di 50
mila
euro o
anche di
20. La
soluzione
votata
dal
Senato
non
risolve
in alcun
modo il
problema
del
danno
che si
arreca
con una
notizia
errata:
vedere
il
cronista
che l’ha
scritta
dietro
le
sbarre
può dare
soltanto
soddisfazione
al
sentimento
di
vendetta.
Lo
stesso
sentimento,
covato
fin
dagli
anni
dell’inchiesta
Mani
pulite,
che ha
prevalso
in
Senato.
Ristorare
la
dignità
di una
persona
che si
senta
offesa
da un
giornalista
richiede
che si
possa
immediatamente
diffondere,
con una
rettifica,
la
versione
corretta
che
ripristini
la
verità
dei
fatti. I
giornalisti
italiani
devono
reagire
immediatamente,
così
come ha
indicato
la Fnsi
con un
primo
sciopero
lunedì
26, per
mostrare
che il
nostro
paese
non può
seguire
le
derive
autoritarie
dell’Ungheria
e della
Romania.
Che i
cittadini
italiani
mantengono
tutta la
loro
volontà
di
essere
informati
su ciò
che
avviene
e che i
giornalisti
hanno il
dovere
di farlo
in modo
corretto,
compiuto
e
tempestivo”.
Catania
– Eletti delegati a 32º congresso regionale.
Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di
Catania. I giornalisti iscritti alla sezione provinciale
dell'Associazione siciliana della stampa si sono riuniti
domenica per eleggere i delegati che parteciperanno al
prossimo congresso regionale che si svolgerà a Enna il 18 e
19 marzo. Alla scadenza dei termini previsti dallo statuto
sono state presentate solo 2 liste (1 per i professionali e
1 per i collaboratori). Per i giornalisti professionali sono
stati eletti: Alberto Cicero, Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo
Porto, Rosa Maria Di Natale, Concetto Mannisi, Eleonora
Cosentino, Placido Ventura, Giuseppe Lazzaro Danzuso,
Giovanna Genovese, Gianfranco Troina, Giovanni Finocchiaro,
Anna Elisa Di Paola, Nicolò Savoca, Domenico Trovato,
Giuseppe Vecchio, Maria Torrisi, Gaetano Rizzo, Alfio Di
Marco, Antonino Amante, Mariano Messineo e Ludovico
Licciardello. Supplenti: Nunzio Currenti, Letizia Carrara,
Grazia Sicali, Antonietta Licciardello, Antonio Foti,
Gaetano Guidotto, Chiara Murabito, Alfio Cutuli e Agostino
Laudani. Per i collaboratori: Monica Adorno, Paolino
Licciardello, Edoardo Murabito, Giuseppe Petralia, Salvatore
Sessa. Supplenti: Laura Fazzina, Salvatore Reitano, Simone
Russo. Al termine il segretario regionale Alberto Cicero ha
accennato brevemente alla responsabilità che avrà il
prossimo congresso di attuare una nuova strategia per il
sindacato dei giornalisti alla luce delle sfide e delle
trasformazioni che la professione sta affrontando.
Caltanissetta
– Segreto su fonte: giornalista assolta, fatto non sussiste.Assoluzione della
collega Giulia Martorana, decisa dalla Corte
d’Appello di Caltanissetta, che ha riformato la
sentenza di condanna a 20 giorni di arresto,
pronunciata dal Tribunale di Enna per il reato
di favoreggiamento. La giornalista pubblicista è
stata difesa dall’avvocato Gianfranco
D’Alessandro, ed aveva taciuto il nome della
fonte che le aveva rivelato una notizia. Il
segreto professionale non era stato
riconosciuto, alla collega Giulia Martorana, il
codice l’ammette solo per i giornalisti
professionisti. L’assoluzione in appello è con
la formula “perché il fatto non sussiste”.
L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha espresso
soddisfazione per la sentenza ed ha auspicato
come decisiva una modifica del codice di
procedura penale, che espressamente preveda che
a potersi avvalere del segreto non siano solo i
giornalisti professionisti ma, più in generale,
i giornalisti iscritti all’albo.
Palermo
Consiglio regionaleOrdine
Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arenapresidente,
Concetto Mannisi segretario.
Riccardo Arena, 49
anni, palermitano, cronista giudiziario del Giornale di Sicilia e
collaboratore della Stampa, del Foglio e di Panorama, è il nuovo
presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Lo ha eletto oggi il
Consiglio, riunito nella sede di Palermo.
Il nuovo segretario è
Concetto Mannisi,
di
Catania, 44 anni, cronista di nera della Sicilia e corrispondente del
Corriere dello Sport. Arena e Mannisi subentrano rispettivamente
a Vittorio Corradino ed a Filippo Mulè, che si sono dimessi dagli
incarichi. In una nota congiunta il nuovo vertice dell'Ordine sottolinea
la necessità di un impegno attento e costante verso i problemi della
categoria, a cominciare dalle questioni dell'accesso alla professione e
della lotta all'abusivismo. Sappiamo bene quali saranno le difficoltà
legate ai nuovi incarichi, dicono Arena e Mannisi , tuttavia cercheremo di
lavorare con intensità e impegno, garantendo ai colleghi professionisti
e pubblicisti equilibrio, massima trasparenza e rispetto delle regole.Auguri
al nuovo presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo
Arena ed al segretario Concetto Mannisi, personali e dell’INFORMATORE
di Sicilia. i.l.p.
Catania
- Club Stampa CT incendiato. Le fiamme si sarebbero
sviluppate intorno alle ore 12,40, nei locali adiacenti la
scogliera, forse partite dal vano cucina. I presenti hanno
vissuto momenti di panico per l’incendio scoppiato. Sul posto
sono intervenuti i Vigili del Fuoco che devono accertare le
cause dell’incendio. I locali che ospitano il Club della Stampa,
in riva al mare, lungo la scogliera, sono stati completamente
distrutti. alle porte della città. Alcuni bagnanti per sfuggire
alle fiamme si sono buttati in mare e sono stati recuperati dai
vigili del fuoco, intervenuti anche con una squadra di
sommozzatori. Fortunatamente tra le persone presenti non ci
sono stati feriti. Tanti i ricordi, gli incontri con i colleghi
più anziani e giovani che legano molti giornalisti al Club della
Stampa di Catania, dalle elezioni, al semplice caffè, tutto è
andato in fumo.
Siracusa
- Intimidazione a giornalista, solidarietà dei cronisti.
L’Unione nazionale cronisti italiani e l’Unci Sicilia
esprimono solidarietà al cronista de La Sicilia di
Siracusa, Salvatore Maiorca, al quale è stata recapitata una
lettera contenente minacce. Maiorca, assieme al presidente
provinciale del Wwf, Giuseppe Patti, ha firmato articoli
riguardanti i progetti di porti turistici e insediamenti
turistici nella Sicilia orientale. Il presidente dell’Unione
cronisti, Guido Columba, e il presidente regionale dell'Unci,
Leone Zingales, chiedono agli inquirenti “di fare luce al
più presto sull'inquietante episodio”. L'Unci ancora
una volta respinge al mittente ogni attacco al diritto di
cronaca. “Nessuno - hanno dichiarato Columba e Zingales -
impedirà ai cronisti di svolgere il proprio lavoro,
raccontando la verità nel pieno rispetto delle regole”.
Solidarietà all’amico Salvatore Maiorca da L’INFORMATORE
di Sicilia e personali per quanto subito: l’informazione
non si ferma con le minacce. i.l.p.
Siracusa
- Il disegno di legge sulle intercettazioni approvato al
Senato contiene norme fortemente limitative del libero
esercizio della professione giornalistica. La Federazione
della Stampa che, in tutte le sue articolazioni, in questi
mesi si è attivata per contrastare l’approvazione di questo
provvedimento, ha messo in cantiere una serie di iniziative per
sensibilizzare l’opinione pubblica e a contrastare l’iter
procedurale nella fase di passaggio in terza lettura alla Camera
dei Deputati. In questo quadro la Giunta Esecutiva ha deliberato
di proclamare uno sciopero di tutta la categoria da attuarsi l’8
luglio nella carta stampata e il 9 nelle radio e televisioni in
modo da realizzare una giornata di “rumoroso silenzio” per
protestare contro questo provvedimento in occasione della
presumibile approvazione in Commissione Giustizia alla Camera e
del passaggio alla discussione in aula. Ovviamente, qualora il
calendario dei lavori parlamentari dovesse mutare, La FNSI
provvederà ad adeguare, di conseguenza, le date dello sciopero.
L’Associazione della stampa di Siracusa per dare visibilità alla
protesta ha chiesto a tutti i propri associati di testimoniare
la contrarietà al ddl intercettazioni, che mina alla base il
diritto-dovere dei giornalisti di informare ed il diritto dei
cittadini tutti ad essere informati, indossando un bottone nero
in segno di lutto. Ai direttori delle testate siracusane, in
ogni modo edite e diffuse, l’Assostampa Siracusa chiede inoltre
di dedicare spazi di dibattito, analisi ed approfondimento sulla
vicenda e di rendere visibile la protesta dei giornalisti
siracusani.
Stampa:
Accesso a fonti informazione riservato agiornalisti in rapporto istituzioni
aggiornamento
PALERMO
-
Ordine dei Giornalisti di Sicilia cerimonia medaglie
carriera a 84 iscritti.
La solennità di consegna delle medaglie di
carriera ai giornalisti iscritti
all'Ordine da 50 e 35 anni si è tenuta il 14 marzo di
mattina presso la sede dell'Ordine dei giornalisti
Sicilia, in via Bernini a Palermo.
La cerimonia si è svolta a margine dell'assemblea
annuale dell'Ordine, durante la quale sono stati
approvati il bilancio consuntivo e preventivo. Il
presidente dell’Ordine Roberto Gueli
(ascolta l'intervista)
ha indicato tra le attività l’importanza delle fonti e
l’azione
sentinella. Argomenti d’interesse sono stati
trattati nel corso dell'assemblea: contrasto alle fake
news, regolamentazione nell'accesso alla professione,
riforma della legge istitutiva dell'Ordine, equo
compenso, sfide della multimedialità..
La decana dei giornalistiEgle Palazzolo
(ascolta l'intervista),nel
corso dell’incontro,
preambolo della premiazione,
ha dispensato dall’alto della sua esperienza pillole di
saggezza.
Per i giornalisti professionisti che hanno compiuto 50
anni di
iscrizione medaglie a Giuseppe Bagnati,
Italia Moroni Cicciò, Giovanni Pepi, Giuseppe Sottile,
Gaetano Tarantino, Nicola Francica. Per i pubblicisti
iscritti da 50 anni medaglie ad Anna Maria Agosta,
Giovanni Belluardo, Angelo Fortuna, Aldo Gerbino,
Gaetano Gimmillaro, Flavio Neglia, Michele La Tona,
Francesco Miano, Vincenzo Minio, Giuseppe Restifo,
Renato Tomasino. Per i professionisti iscritti da 35
anni medaglie a Enrico Bellavia, Rosaria Brancato,
Natale Orazio Bruno, Iria Cogliani, Salvatore De Maria,
Francesco Di Parenti, Elisa Di Prima, Laura Donato,
Fabio Geraci, Umberto Ginestra, Giuseppe Lo Castro,
Domenica Lo Martire, Carmelo Lucio Luca, Anna Maria
Mallamo, Concetto Mannisi, Carmela Marino, Gaetano
Guzzardo, Francesco Mazzola, Pietro Mazzù, Patrizia
Mercadante, Pietro Nicastro, Alessandro Notarstefano,
Rosario Pasciuto, Raffaella Pessina, Ida Pirrello,
Giuseppe Rizzuto, Alfio Sciacca, Umberto Teghini, Connie
Transirico, Manlio Viola, Patrizia Vita. Per i
pubblicisti iscritti da 35 anni medaglie a Pasquale
Almirante, Salvatore Andò, Pasquale Arcidiacono,
Antonino Arena, Giusto Baiamonte, Francesco Bianco,
Francesco Bonsignore, Filippo Briguglio, Mirella Cannada,
Riccardo Compagnino, Vittorio Conti, Fabrizio D’Emilio,
Giuseppe Antonio Giovanni Di Bella, Paolo Fiasconaro,
Fortunato Gennaro, Antonino Genovese, Michele
Giacomantonio, Rosario Greco, Giuseppe La Lota,
Alessandro La Monica, Ignazio La Pera, Gaetano Licata,
Vincenzo Lo Presti, Rosa Maria Mundo, Riccardo Antonino
Nisi, Mariano Pace, Antonino Pitarresi, Angelo Pizzuto,
Rosario Raffaele, Lorenzo Rosso, Pasquale Russo, Eugenio
Sanfilippo, Giovanni Stornello, Riccardo Vadalà,
Stellario Vadalà, Francesco Verruso.
ROMA
- Ucsi XX congresso vara direttivo nazionale: siciliano Di Salvo
segretario.
Il neopresidente Vincenzo Varagona, giornalista delle Marche,
eletto al termine del XX Congresso nazionale dell’Unione Cattolica
Stampa Italiana. ha designato segretario il siciliano Salvo Di
Salvo. Questa la composizione del nuovo direttivo nazionale UCSI :presidente Vincenzo Varagona vicepresidenti Luciano
Regolo e Maria Luisa Sgobba, segretario Salvo Di Salvo,
tesoriere Alberto Lazzarini, componenti Gaetano Rizzo,
Domenico Pantaleo, Pino Blasi, Luisa Pozzar,
Antonello Riccelli, Paola Springhetti e Marta Valagussa,
Antonio Foti è stato eletto presidente del Collegio dei Garanti,
Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori, Paola
Altomonte revisore supplente. Il giornalista siciliano Salvatore
Di Salvo, 56 anni, originario di Carlentini, già ricopre la
carica di presidente della sezione Ucsi di Siracusa. E’ la prima volta
che un siciliano ricopra l’importante carica UCSI di segretario
nazionale dell’ Unione. La delegazione siciliana guidata dal presidente
regionale, Domenico Interdonato, oltre ad essere la più numerosa,
si è distinta per l’incisiva azione condotta e premiata con l’elezione
di Salvatore Di Salvo, il quale aveva già operato nella
presidenza De Luca come consigliere nazionale e componente di giunta. La
rappresentanza isolana in Consiglio nazionale è nutrita, con la
conferma di Gaetano Rizzo, ancora una volta il più votato in
assoluto, con l’ingresso di Domenico Pantaleo, di Antonio
Foti eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore
Catanese, presidente del Collegio dei Revisori e Paola Altomonte
revisore supplente. Encomio unanime sia dal congresso che dal
consulente ecclesiastico nazionale, Padre Francesco Occhetta è
stato rivolto alla delegazione siciliana composta, oltre dagli eletti
nei vari organismi, anche dal presidente Interdonato, dal vice, Rossella
Jannello, e dai presidenti provinciali di Catania: Giuseppe Adernò,
Caltanissetta: Fiorella Falci, Messina: Laura Simoncini e
Palermo: Michelangelo Nasca, nonché dal consulente ecclesiastico
Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri. Domenico Interdonato
presidente Ucsi Sicilia soddisfatto ha detto: “Al Congresso
nazionale, l’Ucsi Sicilia ha messo a disposizione l’esperienza maturata,
puntando sulle grandi prospettive di crescita e rinnovamento. Al
congresso il nostro gruppo è riuscito a puntare su una scelta unitaria,
che ha portato Salvo Di Salvo ad essere nominato segretario nazionale,
una scelta vincente che premia il grande lavoro svolto in questi anni”.
Don Paolo Buttiglieri, consulente regionale Ucsi Sicilia, ha
affermato : "Un nuovo inizio per l'Ucsi è quanto si prospetta per
l’associazione dei giornalisti cattolici. Il Congresso ha spianato la
strada ad una 'fase costituente" imminente. Identità da ridisegnare nel
solco della tradizione, sollecitati dalle crisi incipienti della
pandemia, del giornalismo e dell'associazionismo, per varcare la soglia
de futuro. L’Ucsi Sicilia raccoglie questa sfida, assumendo ruoli di
grande responsabilità, conferiti dal Congresso, che premiano l'impegno
profuso negli anni e aprono a nuovi spazi di protagonismo, a scenari
creativi atti a suscitare nuove visioni e stili di comunicazione
necessari ai giornalisti e comunicatori cattolici del nostro tempo".
Salvatore Di Salvo primo siciliano eletto segretario nazionale
UCSI dice : “ Ringrazio il presidente Varagona per la fiducia
riposta alla mia persona. La richiesta di un impegno non indifferente e
che mi trova pronto a mettere tutta la mia esperienza e passione a
svolgere il ruolo di segretario nazionale. Tutto questo è frutto del
lavoro svolto dall’Ucsi Sicilia e dall’impegno continuo di tutti i soci
della nostra regione. Ringrazio infine padre Francesco Occhetta e Vania
De Luca per l’esperienza condivisa nella qualità di componente della
giunta. Ringrazio di cuore anche il segretario uscente Maurizio Di
Schino per il lavoro svolto in questi anni”.
TORINO-A giornalista Salvatore Di Salvo premio "Gianni
Ferraro". La prima edizione del premio
giornalistico nazionale si è svolta a Torino. Il
giornalista Gianni Ferraro, a cui è dedicata la prima
edizione del premio giornalistico alla sua memoria
ripeteva spesso:”Essere comunicatori di verità e di
bellezza”. Il vincitore per la carta stampata è
Salvatore Di Salvo, giornalista siciliano,
collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del
settimanale diocesano “Cammino”, componente della Giunta
nazionale Ucsi, Unione della Stampa Cattolica e
presidente provinciale Ucsi Siracusa, che da sempre si
impegna per un racconto contraddistinto da verità e
rispetto oggettivo delle notizie. Il premio nazionale
“Gianni Ferraro” è stato assegnato dalla giuria
presieduta da Danilo Tacchino e composta da Antonino
Calandra, Alessandra Ferraro e Davide Ghezzo. Il premio,
nato dalla volontà di Alessandra Ferraro, figlia di
Gianni, per custodire il valore della memoria, è stato
organizzato dall’Associazione Culturale “Arte Città
Amica” e realizzato con il patrocino della Regione
Piemonte, Città Metropolitana di Torino e il Comune di
Torino. Il giornalista Salvatore Di Salvo ha ricevuto,
anche, una “Menzione d’onore”, sezione giornalismo, per
i servizi giornalistici realizzati durante il Covid19.
La motivazione del riconoscimento sottolinea la
“capacità di raccontare rispettando l’altro, la persona,
ma anche di trovare storie e testimonianze con uno
sguardo sempre rivolto al bene”. Alessandra Ferraro,
caporedattore Rai ed amatissima figlia di Gianni ha
spiegato : “Sono molto felice che la giuria del Premio,
patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città di
Torino con il supporto dell’Associazione Arte Citta
Amica, abbia voluto assegnare il premio al collega ed
amico Salvo. Mio padre sarebbe fiero. Lo immagino
sorridente mentre abbraccia dal cielo Salvo per
consegnargli questo meritato riconoscimento, a Salvo che
ogni giorno non si risparmia nella professione
giornalistica, che si dedica alla formazione dei
colleghi con numerosi incontri formativi, che fa sentire
la voce di tante persone attraverso la carta stampata e
la Radio con servizi giornalisti e programmi su Radio
Voce Vicina Inblu.
Per me essenziale è per rendere sempre vivo il ricordo
di una persona. Ricordare significa vivificare la
presenza. Mio papa’ si è sempre dedicato ai giovani, ha
cercato di valorizzarne i talenti soprattutto
nell’ambito della comunicazione. Poter ricordarlo con un
premio giornalistico è per me davvero molto importante
per non dimenticare quello che ha fatto per gli altri,
poter rendere vivo il suo impegno professionale: amava
il giornalismo, la comunicazione, le relazioni
interpersonali. Considerava ogni persona capace di
esprimere un talento e per questo si prodigava nella sua
professione per valorizzare le capacità personali. Era
instancabile nella sua professione: lo ricordo sempre a
leggere e correggere gli articoli dei suoi studenti del
Corso di giornalismo. Era un perfezionista anche
nell’utilizzo del linguaggio e insisteva molto
sull’importanza della preparazione personale e della
formazione”. La
sessione per la Tv è stata invece vinta dalla
giornalista Valentina Antonelli per un reportage
televisivo, che racconta il recupero di una scuola di un
villaggio rurale, diventando un museo a cielo aperto. Un
simbolo di memoria e di cultura per le nuove
generazioni. Il Premio è nato dalla volontà di
Alessandra Ferraro nonostante la pandemia e le
difficoltà di un periodo così complesso, per custodire
il valore della memoria. La seconda edizione del Premio
è già iniziata. Due le sessioni: articolo/inchiesta
pubblicato su quotidiani/periodici incluse testate
giornalistiche online regolarmente registrate;
servizio televisivo (durata
da 2 a 5 minuti massimo)
si chiede invio in formato
digitale mp4. I
servizi video devono avere la durata minima di 2 minuti
e massima di 5 minuti. Le opere partecipanti dovranno
essere inviate alla segreteria
del premio, presso il Centro Culturale Arte Città Amica
entro e non oltre il 15 giugno 2021 con
le seguenti modalità di consegna: spedizione postale, in
unica busta regolarmente affrancata e indirizzata a: Centro
Culturale Arte Città Amica di Via Rubiana, 15 - Torino.
Ogni opera deve essere inviata con i dati dell’autore
(nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo
email e sezione di partecipazione); oppure inviarla
all’indirizzo email: lett2021@artecittaamica.it.
Per partecipare consultare anche il regolamento completo
sul sito:www.artecittaamica.it
oppure scrivere a:info@artecittaamica.it
CATANIA
-
Trafficanti: Bija minacce
a
giornalisti, solidarietà per Nello Scavo e Nancy Porsia.
Il reporter Nello Scavo è adesso sotto scorta. Il libico Abd Raman al Milan, detto ”Bija“, era
stato già denunciato dall’Onu per violazione di diritti
umani, ed era stato oggetto di indagini giornalistiche.
Nello Scavo e Nancy Porsia con le loro inchieste hanno
documentato l’attività di Bija e rivelato come lui avesse
partecipato a due incontri in Italia nel 2017, sia al
Cara di Mineo, che con la Guardia Costiera italiana.
Nello Scavo, ha esordito a Catania per “La Sicilia”, ha
collaborato con alcune testate nazionali, ed è dal 2001
giornalista di "Avvenire", Reporter internazionale,
cronista giudiziario, corrispondente di guerra,
collabora con diverse testate estere. La solidarietà per
le minacce del libico Bija a Nello Scavo è
sottolineata anche dai giornalisti cattolici dell'Ucsi i
quali in un comunicato scrivono : "Questi momenti ci
fanno riflettere sul ruolo del Tribunale Internazionale
dell'Aja". L’Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa
Italiana in tutte le sue componenti, manifesta
"sostegno e incondizionata solidarietà umana", dopo
avere appreso delle recenti minacce contro il collega
giornalista siciliano Nello Scavo. Scavo è stato
minacciato dai trafficanti di esseri umani per i suoi
articoli, contro la tratta ed in particolare, per aver
segnalato la presenza in Sicilia di Abd al Rahman
al-Milad, conosciuto come "Bija" lo spietato
accusato dall'Onu e presente in tante inchieste
giornalistiche di media internazionali. I giornalisti
cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con
Nello Scavo, esprimono la loro preoccupazione e chiedono
alle istituzioni nazionali e internazionali il massimo
impegno, per proteggere il collega e prendere
provvedimenti contro chi ha creato la preoccupante
falla”. Domenico Interdonato presidente dell’Ucsi
Sicilia ha detto : "Questi momenti ci fanno
riflettere sul ruolo del Tribunale penale internazionale
dell'Aja, ente che in questi anni inspiegabilmente non è
stato mai chiamato ad assolvere i propri compiti. La
tratta di esseri umani e la tortura, sono palesemente
crimini contro l'umanità. Serve un coinvolgimento ampio,
perché quanto accaduto non si verifichi più. La minaccia
ci fa capire che l'indagine giornalistica svolta da
Nello Scavo è stata efficace e deve continuare". Per il
momento soltanto il giornalista Scavo è stato messo
sotto scorta.
CATANIA
- ASSOSTAMPA CATANIA: "NO AI GIORNALISTI BUROCRATI, NO
AL "MATRIMONIO" CON I COMUNICATORI".
La Segreteria di Assostampa Catania a firma del segretarioDaniele
Lo Porto e vice segretaria
Monica Adorno ha
stigmatizzato con un “duro” documento il ruolo degli
uffici stampa e dei giornalisti la cui questione è stata
sollevata in relazione al corso di formazione, con 4
crediti. Si legge testualmente nel documento di Daniele Lo
Porto e Monica Adorno :
"Davvero l'Ordine nazionale dei giornalisti vuole
trasformarsi in un polo della comunicazione?" É la
domanda che i giornalisti della sezione di Catania
dell'Associazione siciliana della stampa hanno rivolto
al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine Carlo
Verna. La questione è stata sollevata in relazione al
corso di formazione, con 4 crediti, organizzato
dall'Ordine della Sicilia sul tema "Nuova comunicazione
pubblica e nuova previdenza" in programma nella sede del
Dipartimento di Scienze Politiche a Catania il prossimo
8 giugno. Secondo il programma diffuso si affronterà il
tema di una non meglio individuata "stagione
dell’integrazione delle attività di informazione e
comunicazione nella Pubblica amministrazione, primo
passo verso un comune polo professionale tra giornalisti
e comunicatori". Nella comunicazione inviata
dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia si parla inoltre
come di una panacea della "prospettiva di riunificazione
tra le due figure professionali, già in parte recepita
dai contratti del pubblico impiego". A questo punto due
osservazioni. La prima: viene data per scontata la
sconfitta della Fnsi sull'applicazione del contratto di
lavoro giornalistico nella Pubblica amministrazione. La
seconda: gli organizzatori ignorano o peggio fingono di
dimenticare che la Sicilia è l'unica regione d'Italia in
cui il sindacato regionale dei giornalisti, oltre dieci
anni addietro, ha firmato un contratto di lavoro che
definisce le figure professionali e l'applicazione del
contratto di lavoro giornalistico per i colleghi che
lavorano negli enti locali. Chi ha organizzato questo
"incontro formativo", insomma, forse ignora, o peggio,
vorrebbe far dimenticare che quel contratto, pubblicato
sulla Gazzetta ufficiale regionale, è una legge ancora
vigente. In questo "incontro formativo" sarà illustrata
una presunta realtà, ben diversa da quella oggettiva,
presentandola come ipotesi positiva nonostante sia
palese che finirà per danneggiare centinaia di colleghi:
i giornalisti ai quali verrà negata l'applicazione del
contratto di lavoro giornalistico. Di questa scelta
politica - nella lettera inviata a Verna - i giornalisti
catanesi informano lo stesso presidente che chiederanno
conto al presidente dell'Ordine dei giornalisti di
Sicilia Giulio Francese che, con questo "incontro
formativo", dimostra di sposare in toto certe tesi
facendo credere ai colleghi ciò che non è, ossia che i
giornalisti che lavorano negli enti locali in Sicilia
devono trasformarsi in semplici burocrati e che
l'Istituto di previdenza può esser salvato soltanto dal
"matrimonio" con i comunicatori. Fare politica
spacciandola ai colleghi come corso formativo non
collima con i doveri di chi la deontologia dovrebbe
invece tutelare”.
Tremestieri
CT
: "La violenza maschile sulle donne e la sua rappresentazione" è
il tema dell’evento formativo organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di
Sicilia in collaborazione con Usigrai e Cpo-Fnsi svoltosi lunedì 19
febbraio nella sede della Città metropolitana in via Nuovaluce, 67 a Tremestieri
Etneo.
la
giornalista Alessandra Mancuso, ha moderato la giornalista
Michela Petrina. Il Corso è stato seguito, quali uditori attenti,
sia dai giornalisti che da un nutrito gruppo di studenti liceali di
Catania. Il” Manifesto di Venezia” è frutto dell’elaborazione
dell’Associazione GiULiA giornaliste, insieme con Fnsi e Usigrai, e
vuole promuovere un linguaggio appropriato nei media per casi di
violenza contro le donne, perché le parole non feriscano una seconda
volta. Centinaia e centinaia di giornaliste e giornalisti italiani
firmando il Manifesto, presentato a Venezia lo scorso 25 novembre hanno
sottoscritto l’impegno per un’informazione attenta, corretta e
consapevole del fenomeno della violenza di genere e delle sue
implicazioni culturali, sociali e giuridiche. Il” Manifesto di
Venezia” propugna il rispetto della deontologia professionale, il
no a cronache sensazionalistiche che possono indugiare su dettagli
morbosi della violenza, il no all’uso di termini fuorvianti, nella
convinzione che l’informazione corretta e completa sia tra le azioni
necessarie per porre un freno a questi delitti che rappresentano una
sconfitta per la società e la democrazia.Il Manifesto, articolato
in dieci punti, è contro ogni forma di discriminazione attraverso parole
e immagini, perché lo stesso uso di un linguaggio che evita stereotipi
di genere e assicura massima attenzione alla terminologia, ai contenuti
e alle immagini divulgate può dare un contributo a una partita di
civiltà, che oggi più che mai passa anche dal rispetto delle donne e
della loro dignità. L’evento è stato trasmesso, da noi in diretta sul
social Facebook con innumerevoli commenti e suggerimenti. Molti i
riferimenti dei relatori sono stati diretti anche all’impiego del
telefono rosa 1522
a cui sia le donne vittime che parenti ed amici o conoscenti possono
rivolgersi per chiedere aiuto e sostegno, oltre che alle forze
dell’ordine impegnate quotidianamente.
Catania– Daniele
Lo Porto confermato a vertice Assostampa Catania 2018/22. La
segreteria provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei
giornalisti, è stata eletta all’unanimità, al termine dell’assemblea
annuale. Daniele Lo Porto è stato riconfermato nella carica di
segretario, vice segretario è Monica Adorno, tesoriere è stata designata
Rossella Jannello. L’elezione, all’unanimità, è stata preceduta da
interventi interessanti sia del sindaco metropolitano Enzo Bianco, che
dei segretari provinciali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente
Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza meli e Giovanni Musumeci,
moderati dal consigliere nazionale della federazione della stampa, Luigi
Ronsisvalle. L’assemblea ha focalizzato e ribadito la grave situazione
di crisi del settore dell’editoria, dalle grandi realtà della carta
stampata e della televisione, agli uffici stampa degli enti pubblici.
Daniele Lo Porto ha sottolineato: “La rivoluzione tecnologica ha
irrimediabilmente alterato tempi, ritmi, modalità produttori ed utenti
dell’informazione, per come è stato per decenni. Negli ultimi anni si è
andati ad una progressiva desertificazione dell’offerta televisiva e
delle redazioni”. Il segretario ha ricordato alcune iniziative della
sezione provinciale: dall’intensa attività dell’Ussi (i giornalisti
sportivi), alla costituzione dell’Unci (cronisti), all’avvio della
costituzione del gruppo Ungp (pensionati), alla crisi del quotidiano la
Sicilia, con l’applicazione della cassa integrazione prima e dei
prepensionamenti poi, fino alla vicenda che vede i corrispondenti che
percepiscono la retribuzione con ritardo ed in modo sempre più confuso.
Un passaggio particolare è stato dedicato alla questione degli uffici
stampa negli enti locali ed in modo particolare a quello del Comune di
Catania. Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha subito accettato la
proposta sull’avvio di un tavolo tecnico per la definizione
dell’organico e la stabilizzazione dell’ufficio stampa del Comune,
ricordando la giurisprudenza esistente, e rimarcando la necessità di
applicare le sentenze che stabilizzano i giornalisti. Gigi Ronsisvalle
ed il segretario regionale Alberto Cicero hanno sintetizzato le
difficoltà del settore e della categoria giornalistica in ambito
nazionale e regionale, conseguenza di una normativa sul lavoro che ha
drasticamente ridotto, se non azzerato, le garanzie contrattuali e
imposto la precarizzazione del lavoratore. l’assemblea degli iscritti,
presieduta dl vice presidente dell’Associazione siciliana della stampa
Paolo Licciardello, dopo gli adempimenti statutari, ha eletto la nuova
segreteria che resterà in carica fino al 2022.
Catania – Premi Letterario Tito Mascali e Giornalistico
Raccontare Catania a Trischitta, Alberghina e Maenza. La 3a
edizione, svoltasi sabato scorso 17 dicembre, alle Ciminiere di Catania,
del Premio con Assostampa a Domenico Trischitta per avere dato
un’anima letteraria ai tanti volti della città di Catania; a Mario
Alberghina per avere unito la divulgazione scientifica alla cultura
storico-letteraria della Sicilia; a Piero Maenza che con la sua
lunga esperienza professionale rappresenta un punto di riferimento per
il giornalismo siciliano. Con queste motivazioni alle Ciminiere di
Catania è stato consegnato il “Premio Letterario Tito Mascali” ed il
“Premio Giornalistico Raccontare Catania”, 3^ edizione, organizzato
dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio
dell’Associazione Siciliana della Stampa, sezione provinciale di
Catania. “La città di Catania tra letteratura e giornalismo”: questo è
stato il tema della conferenza, che ha visto dinanzi ad un attento
pubblico gli interventi del presidente dell’Associazione “Gabriele
d’Annunzio”, Antonio Iacona, del consigliere nazionale Fnsi, Paolo
Licciardello, che ha portato i saluti del segretario provinciale
Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e della componente di giuria del
premio, la scrittrice Lella Seminerio. Antonio Iacona ha detto : “Anche
quest’anno, il Premio Tito Mascali si è impreziosito di nomi
prestigiosi, sia della letteratura siciliana, come Trischitta e
Alberghina, sia del giornalismo, come Maenza. Ringrazio l’Assostampa,
che sin dalla fondazione del Premio ha creduto in questa difficile ma
non impossibile sfida di rilanciare la città di Catania sul piano
culturale e della comunicazione, incentivando le personalità più
spiccate e meritevoli del nostro territorio”. Molto apprezzati gli
interventi dei singoli premiati, mentre a conclusione dell’evento la
poetessa Maria Pristeri Bucchieri ha recitato alcune sue opere,
ricevendo il plauso del pubblico presente. Il Premio è nato per
ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali,
apprezzata e prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60
Corriere di Sicilia e quest’anno è stato sostenuto dai Vini Nibali
dell’Etna e dallo Studio “Di Mauro & Partners”.
CATANIA –
Tribunale emesso decreto sequestro e confisca beni
150mln€ gruppo Ciancio: sequestrati giornali e tv.
Ciancio
Sanfilippo ed il figlio Domenico, dopo la notifica del
decreto, si sono dimessi dall'incarico rispettivamente
di direttore responsabile e condirettore. Il
caporedattore de “La Sicilia” Piraneo designato
direttore.Il Tribunale ha nominato commissari
giudiziari per garantire la continuazione dell'attività
del gruppo.L'intero
gruppo editoriale che fa capo all'editore tra cui il
quotidiano “La Sicilia”, la maggioranza delle quote
della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari e le 2
emittenti televisive regionali, “Antenna Sicilia” e
“Telecolor” fanno parte dei beni dell'imprenditore Mario
Ciancio, di cui il Tribunale di Catania ha decretato di
sequestro e confisca, su richiesta della Dda. Il decreto
riguarda conti correnti, polizze assicurative, 31
società, quote di partecipazione in altre sette società
e beni immobili. Mario Ciancio Sanfilippo è attualmente
sotto processo per concorso esterno all'associazione
mafiosa.La
notizia è stata data nel corso di un'assemblea di
redazione. L'assemblea dei soci della Domenico
Sanfilippo editori ha nominato nuovo direttore Antonello
Piraneo, attuale caporedattore del quotidiano.
Catania
- Assostampa Catania: preoccupa crisi editoria.
Il segretario provinciale Daniele Lo Portoha sottoscritto un documento “duro” sulla situazione
catanese, dice testualmente : “Miope e mediocre politica
editoriale ha portato all’azzeramento di Antenna
Sicilia. Il documento approvato dall’Assemblea di
Assostampa Catania. L'assemblea dei giornalisti della
sezione di Catania dell'Associazione siciliana della
stampa, approvando la relazione del segretario
provinciale Daniele Lo Porto, rinnova la profonda
preoccupazione per la crisi dell'editoria, soprattutto
del settore televisivo, che ha portato alla chiusura di
testate storiche dell'emittenza privata e alla perdita
di decine di posti di lavoro. Ai colleghi oggi fuori dal
circuito produttivo va l'incondizionata solidarietà del
sindacato che continuerà a battersi in ogni sede per
garantire i loro diritti. La decisione del più
importante gruppo editoriale siciliano di cancellare la
produzione dei telegiornali, azzerando la redazione di
Antenna Sicilia e condannando alla disoccupazione
giornalisti e tecnici con motivazioni di natura
economica, ha creato un vuoto pericoloso nel panorama
dell'informazione locale e regionale. Questo testimonia
il chiaro fallimento di una miope e mediocre politica
imprenditoriale che, dopo avere imposto il monopolio
televisivo con l’acquisizione della quasi totalità delle
emittenti cittadine, e pur servendosi per anni di
importanti e cospicui finanziamenti pubblici, è stata
incapace di mantenere un livello di occupazione e di
produzione adeguate e adesso, dopo avere dissipato
ingenti capitali ed essere stata costretta a svendere
Telejonica e Telesiciliacolor, sta disperdendo con
arroganza professionalità e posti di lavoro. Ciò che più
preoccupa è il tentativo ormai evidente di abbassare il
costo del lavoro anche nelle altre redazioni del gruppo
(come sta accadendo a Telecolor), svilendo la qualità
del prodotto giornalistico, affidandosi
all'improvvisazione, con lo scopo di sostituirlo con
collaborazioni di basso profilo economico e
sottoponendolo ad una gestione non professionalmente
giornalistica. Il disimpegno solo apparente dalla
gestione della più importante emittente televisiva del
Sud Italia da parte del gruppo editoriale Ciancio si è
rivelato una scusa per giustificare licenziamenti che le
organizzazioni sindacali hanno impugnato ritenendoli
illegittimi perché basati su motivazioni pretestuose,
denunciando infine l'azienda per comportamento
antisindacale. Resta sullo sfondo l’opaca commistione
tra società e aziende diverse, con identiche
responsabilità di gestione e amministrative, sulle quali
è sempre più forte l'esigenza di fare chiarezza sotto
ogni punto di vista. L'impiego di giornalisti della
stessa azienda ma su reti diverse pone il problema del
rispetto dei contratti e della struttura di controllo
dell'informazione che non può essere gestita fuori
dall'ordinamento della professione giornalistica e dagli
obblighi della legge istitutiva dell'Ordine. Proprio su
quest'ultimo punto si impegna l'Ordine dei giornalisti
(al cui operato il sindacato ha sempre dato il massimo
sostegno) a svolgere fino in fondo il proprio ruolo di
garanzia a tutela dei giornalisti e dei cittadini ai
quali va fornita un'informazione seria e di qualità,
affidati a professionisti che operino nel pieno rispetto
dei contratti di lavoro, delle garanzie contributive e
della deontologia professionale. Sugli altri aspetti di
una vicenda non ancora conclusa, con i lavoratori che
attendono dopo mesi il pagamento completo delle
spettanze maturate, si attendono gli esiti degli
accertamenti ispettivi dell'ispettorato del lavoro e
dell'istituto previdenziale dei giornalisti. Gravi
preoccupazioni vengono espresse anche sull’indotto
legato alle aziende del gruppo Ciancio che – dopo lo
stato di crisi del quotidiano con la dichiarazione di 14
esuberi strutturali - ha già portato alla crisi di una
delle aziende collegate. Così come il sindacato affida
al Cdr de La Sicilia il mandato di tutelare, assistere e
sostenere le centinaia di collaboratori ai quali
l’azienda ha ridotto unilateralmente i compensi di oltre
il 20 per cento e che comunque non ricevono pagamenti da
quasi un anno. Resta aperto in termini di possibile
occupazione il fronte degli uffici stampa. Su questo
l’assemblea impegna la segreteria provinciale a
monitorare costantemente la situazione, intervenendo –
così come ha già fatto - su bandi pubblicati da enti
locali e società partecipate secondo criteri che non
corrispondono alle leggi in materia”.
Catania
– Antenna Sicilia: licenziamento
giornalisti.Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione
Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania in
una nota stigmatizza con un documento la situazione di
Antenna Sicilia e scrive : “Si è conclusa ieri
con un verbale negativo che sancisce la rottura tra le
parti, la prima parte del confronto aziendale tra la
Sige, editrice di Antenna Sicilia, e le organizzazioni
sindacali. L'azienda è rimasta ferma sulle sue
decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra
giornalisti e tecnici e rifiutando tutte le proposte
alternative al licenziamento presentate dai sindacati
per salvare i posti di lavoro. Adesso il confronto si
sposterà all'Ufficio provinciale del lavoro ma è
probabile che, accettando la richiesta fatta alla
Regione da SLC-Cgil, FISTEL-Cisl e Associazione
siciliana della stampa, le parti saranno convocate la
prossima settimana all'assessorato regionale al Lavoro.
Dal punto di vista dell'azienda, dunque, il primo
obiettivo è stato centrato: chiudere il confronto
interno confermando i licenziamenti per motivi
economici. Ma l'obiettivo finale resta quello di
svuotare totalmente la più prestigiosa delle emittenti
locali siciliane, tagliando telegiornali e programmi di
intrattenimento finora realizzati all'interno, per
acquistare tg e spettacoli prodotti all'esterno a basso
costo. Questa scelta di cancellare i telegiornali
storici e "Insieme", il più popolare e seguito dei talk
show isolani, da un lato conferma il fallimento
imprenditoriale di un gruppo di società che avevano di
fatto creato il più importante polo dell'emittenza
privata in Sicilia, e dall'altro offende la
professionalità e l'impegno di chi, in questi 35 anni di
vita di Antenna Sicilia, col proprio lavoro ha permesso
a tutti i siciliani di godere di una tv popolare e di
qualità che, nonostante tutto, ancoraoggiè
la più seguita nel panorama siciliano. Sorprende e
amareggia il silenzio della politica e delle istituzioni
che, nonostante l'appello lanciato dai sindacati, sinora
hanno assistito immobili al taglio brutale di decine di
posti di lavoro e alla cancellazione di una voce
autorevole nel panorama dell'informazione televisiva
siciliana”.
Catania - Assostampa,
Antenna Sicilia chiude:"forze sociali e politiche
reagiscano".
Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana
della Stampa Sezione Provinciale di Catania stigmatizza
con un documento la situazione e scrive:“Antenna
Sicilia, la storica tv privata legata al quotidiano “La
Sicilia” che ha esordito nel 1979 con Pippo Baudo, entro
i prossimi 75 giorni rinuncerà completamente
all’informazione e all’intrattenimento con il taglio di
16 posti di lavoro tra tecnici e giornalisti, per altro
senza stipendio già da alcuni mesi. La decisione è stata
comunicata ai dipendenti dall’azienda che ha provveduto
all’avvio della procedura di mobilità. Ovvero al
licenziamento.
Ancora una volta la proprietà, riconducibile alla
famiglia Ciancio, così come aveva fatto già due anni
addietro, ha deciso tagli drastici senza essere in grado
di proporre almeno una traccia di piano industriale, una
sola idea di rilancio o di tentativo di frenare la corsa
verso il baratro, una ipotesi anche misera di tutelare i
lavoratori e la stessa “mission” dell’azienda, ovvero
l’informazione professionale e l’intrattenimento di
qualità. Di fatto vengono così cancellati quasi 40 anni
di storia della tv locale, di alte professionalità e di
conoscenze, e vengono mortificati decine di lavoratori e
di giornalisti che sinora hanno saputo garantire una
informazione di qualità di assoluto livello nazionale.
Ancor più inaccettabile l’assenza di un qualsiasi
confronto con i sindacati che verranno convocati senza
offrire loro alcuna possibilità di negoziato per cercare
di salvare i posti di lavoro, ma solo per prendere atto
di una decisione già presa da una dirigenza dimostratasi
mediocre e protagonista di scelte industriali e
organizzative incomprensibili.
Di fronte a questo ennesimo e inaccettabile intervento
sui posti di lavoro messo in atto dall’azienda che ha
già chiuso Telejonica-Telesiciliacolor e ha portato
sull’orlo del fallimento anche Telecolor (17 i
licenziamenti annunciati poche settimane fa),
l’Associazione siciliana della Stampa propone alle forze
sociali e politiche della città e della Regione una
mobilitazione forte e convinta contro un progetto di
dismissione industriale che di fatto cancellerà
l’informazione televisiva in buona parte della Sicilia e
su Catania in particolare, sancendo di fatto il totale
fallimento di una politica industriale basata sulla
incapacità di gestione del monopolio televisivo locale.
Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale
di Catania”.
Acireale
– Cagnes presidente USSI sezione Catania. Il
nuovo presidente della sezione catanese dell'USSI
(Unione Stampa Sportiva Italiana) Giacomo Cagnes
è stato eletto, per acclamazione, dall'assemblea degli
iscritti riunitasi
presso la sala stampa del PalaVolcan di Acireale.
L'assessore comunale allo Sport di Acireale Francesco
Carrara ha salutato i presenti ed i segretari di
Assostampa regionale: Alberto Cicero, Assostampa
provinciale: Daniele Lo Porto ed il consigliere
nazionale FNSI: Luigi Ronsisvalle.
La
sezione USSI di Catania, lo scorso ottobre dopo le
dimissioni di Gianfranco Troina, era stata commissariata
ed era retta da Gaetano Rizzo. Il nuovo direttivo è
composto dal presidente Giacomo Cagnes, Francesco La
Rosa (Vice Presidente), Lorenzo Gugliara (Segretario),
Ludovico Licciardello (Tesoriere) ed i consiglieri
Daniele Lo Porto, Marco Carli e Mario Grasso.
Catania – Fava, intellettuale scomodo e giornalista controcorrente.
Il commento del
segretario provinciale dell’Assostampa di Catania
Daniele Lo Porto:
“Fu intellettuale scomodo e giornalista controcorrente,
coraggioso nella denuncia civile conto la mafia senza
volere assumere il ruolo di “professionista. Pippo Fava, a distanza di 31 anni dall’omicidio, ha lasciato una
testimonianza che è ancora attuale e viva, spunto di
analisi e di confronto della Sicilia di oggi non così
diversa, malgrado l’impegno e il sacrificio di molti,
da quella di allora”.
Catania
– Pippo Fava
le manifestazioni.
Scuola d’Arte Drammatica “Umberto Spadaro” Palazzo
Platamone, ex Convento San Placido via Vittorio
Emanuele. Il Teatro Stabile di Catania ricorda Giuseppe
Fava con un approfondimento su “IL
PROBOVIRO” . Intervento: il Presidente dello Stabile
Nino Milazzo, Elena Fava e Sergio Sciacca. Un
presidio sotto la lapide di via Giuseppe Fava è
programmato per il 5 gennaio alle 17:30. Incontro
dibattito alle 18:00 al Centro culturale Zö su: La
Mafia comanda (ancora) a Catania? partecipano: Lirio
Abbate, Sebastiano Ardita, Rosy Bindi, Claudio
Fava. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava
Nient’altro che la Verità a Lirio Abbate. A
Palazzolo Acreide SR
– Aula Consiliare del Comune Proiezione del film
"I
Ragazzi di Pippo Fava"; segue incontro dibattito su: Il giornalismo di ieri e di oggi, quello de “I
Siciliani” di Fava e quello odierno. Moderatore: Damiano Chiaramonte. Intervengono: Elena Brancati, Riccardo
Orioles, Lorenzo Tondo ed Ismaele La Vardera. Consegna
del Premio Fava Giovani a Lorenzo Tondo, della redazione
palermitana di Repubblica. Menzione speciale della
Fondazione Fava a Ismaele La Verdera, per l’inchiesta
sugli scrutatori di Villabate.
Catania
- Assostampa: emittenti
etnee in crisi. Scrive testualmente il segretario
provinciale Daniele Lo Porto
: “Rete 8 e Telejonica, storiche emittenti catanesi,
sono state messe in liquidazione. I vertici aziendali
hanno comunicato che i 14 lavoratori, giornalisti (6),
tecnici (7) e amministrativi (1), saranno tutti
licenziati. E questo dopo aver “subito” tre anni di
contratto di solidarietà con una riduzione di ore
lavorate che è arrivata quasi al 50 per cento". Lo
comunica la Cisl- Fistel etnea e l'Assostampa di Catania
stigmatizzando questa scelta estrema. Per oltre un
ventennio la redazione di Rete 8 – Telejonica ha
raccontato la città, dato voce a quanti avevano qualcosa
da dire, offerto spunti di riflessione, pungolato le
istituzioni e difeso i cittadini. La proprietà,
direttamente riconducibile al Gruppo Ciancio, ha deciso
che tutto questo deve finire, caricando solo sul
personale i costi della crisi. I lavoratori chiamano in
causa i sindacati, a cominciare dall'Assostampa
regionale e Cisl-Fistel , e i rappresentanti
istituzionali, affinché vigilino sulle procedure messe
in atto dall'azienda per la liquidazione e individuino
percorsi di tutela del lavoro e soluzioni non
traumatiche. Lanciano, poi, un appello agli imprenditori
della città per valutarne l'acquisizione e non far
morire una realtà da anni radicata nel territorio e con
margini di rilancio molto elevati, tenuto conto delle
poliedriche professionalità presenti e dell'esiguo costo
del personale. “Usciremo di scena – spiegano i
lavoratori in una nota - lottando silenziosamente.
Nessun sit-in, nessuna protesta, nessun blocco stradale.
Tutto questo servirebbe a poco. Ci piacerebbe, però, che
quanti negli anni hanno avuto una ribalta nei tg e nelle
trasmissioni di approfondimento, a partire dai tanti
rappresentanti istituzionali, ci facessero sapere cosa
ne pensano”.
Catania - Ciancio: Procura ipotizza reato
concorso esterno all'associazione mafiosa. La
Procura di Catania in comunicato precisa che il primo
di aprile ha depositato la richiesta di rinvio a
giudizio nei confronti dell'editore Mario Ciancio
Sanfilippo, direttore del quotidiano La Sicilia,
ipotizzando il reato di concorso esterno
all'associazione mafiosa e che la designazione del
Giudice, non ancora effettuata, avverrà secondo le
previsioni tabellari.
(nella foto da FB da sin. Angela Abbate, Riccardo
Arena ed Egle Palazzolo)
Bagheria PA
– Addetto stampa dell’anno. Angela Abbate,
38 anni, giornalista dell’agenzia di comunicazione
palermitana Feedback, è la vincitrice del premio assoluto
“Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno 2014”. Il
riconoscimento le è stato consegnato a Bagheria (Palermo),
a Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso. Il premio è stato
organizzato dal Gruppo uffici stampa Sicilia, articolazione
dell’Associazione siciliana della stampa, con il patrocinio
del comune di Bagheria, dell’Ordine dei giornalisti di
Sicilia e della stessa Asssostampa, e con la
sponsorizzazione di Unicredit. Abbate si è aggiudicata il
premio “Imprese e organizzazioni private”, una delle tre
sezioni messe a concorso. Gli altri 2 vincitori sono Valeria
Arena, addetto stampa del policlinico “Gaetano Martino” di
Messina, per la sezione Pubblica amministrazione, Sanità e
Società partecipate; Marco Olivieri, addetto stampa del
Centro servizi per il volontariato di Messina, per la
sezione No profit.Come da regolamento, il premio assoluto è
stato assegnato al vincitore di una delle tre sezioni
competitive; la scelta è caduta su Angela Abbate, oltre che
per l’importanza delle iniziative seguite, “per l’intensità
e la qualità della produzione informativa attraverso una
concezione moderna del ruolo dell’addetto stampa sempre
aperto ai new media”. Per Valeria Arena hanno pesato le
campagne realizzate per sensibilizzare la gente sul tema
della donazione degli organi e dell’igiene personale; nel
caso di Marco Olivieri determinante è stata la capacità di
sfruttare varie piattaforme tecnologiche. La giuria,
inoltre, ha deciso di segnalare Jerry Italia, addetto stampa
del comune di Gela, per il lavoro svolto in occasione del 70
anniversario dello sbarco alleato; Francesco Triolo (Cisl di
Messina) per la rubrica “Dalla parte del cittadino”;
Giuseppe Grasso (Arcidiocesi di Palermo) per la
beatificazione di padre Pino Puglisi. Altri riconoscimenti
sono andati a: Egle Palazzolo, alle carriera; Gaetano
Perricone, premio speciale Iscritto Gus; Camillo Pantaleone,
alla memoria. Segnalazioni per l’Ufficio stampa della Marina
militare, per l’operazione Mare Nostrum, e per l’ex Ufficio
stampa della Presidenza della Regione siciliana, azzerato
dal presidente Crocetta. La consegna dei riconoscimenti,
condotta dalle giornaliste Marina Mancini ed Agata Di
Giorgio, è stato il momento conclusivo di una giornata
dedicata al tema degli uffici stampa, alla loro funzione nel
rapporto tra istituzioni e cittadini e agli aspetti
contrattuali e deontologici legati alla figura dell'addetto
stampa. Ai lavori, coordinati dal presidente del Gus
Sicilia, Francesco Di Parenti, hanno partecipato: il sindaco
di Bagheria, Patrizio Cinque; il segretario dell'Assostampa,
Alberto Cicero; il vice segretario dell Fnsi, Luigi
Ronsisvalle; il responsabile Settore pubblico di
Unicredit,Vincenzo Tumminello; il presidente nazionale Gus,
Gino Falleri; Adriana Laudani, docente di Teoria e tecnica
della comunicazione pubblica; Sergio Talamo, direttore
Comunicazione e servizi di Formez; la giornalista Lucia
Russo; il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia,
Riccardo Arena; e il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi.
Catania
– Premio giornalismo giudiziario-inchiesta Mimmo Calabrò.
Il Comitato Organizzatore del Premio nazionale di
giornalismo Giudiziario, Investigativo e d’Inchiesta “Domenico
Calabrò”,
edizione 2014, indetto dal presidente della manifestazione
dott. Massimo Scuderi, terrà una conferenza stampa nella
sede dell’Hotel “Il Principe”, via Scalinata Alessi a
Catania, giovedì 19 Giugno alle ore 10,30, per presentare
l’evento dedicato al compianto cronista della Gazzetta del
Sud Domenico Calabrò, che si svolgerà nella prestigiosa sede
municipale del Castello Ursino di Catania alle ore 20,00
del 20 Giugno 2014. Domenico Calabrò è scomparso il 12
maggio 2013, a 55 anni, durante l’espletamento di un
servizio di cronaca nera. Mimmo Calabrò è stato caposervizio
della Gazzetta del Sud nella redazione di Catania nonché
direttore della rivista Microcredito e Microfinanza.
Calabrese d'origine, a 18 anni era diventato il più giovane
pubblicista italiano con “Il Secolo d'Italia”. In seguito
aveva collaborato con quotidiani nazionali come “Il
Messaggero” e “La Stampa” diventando anche punto di
riferimento della carta stampata straniera, quella tedesca
in particolare, per le vicende legate alla‘ndrangheta e ai
più efferati delitti in campo locale e nazionale. Calabrò è
stato anche capo ufficio stampa della commissione bicamerale
d'inchiesta Telekom Serbia. Scrittore e autore di diversi
saggi, Mimmo Calabrò ha sempre lavorato con entusiasmo e
determinazione e con grandi capacità di intuizione e
sviluppo della notizia di cronaca nera. Sei sono quest’anno
le sezioni specialistiche a cui fanno capo altrettanti
giornalisti e personaggi del mondo della cultura, giustizia,
sociale e del terzo settore. Testimonial d’eccezione
Raffaele Cantone, Commissario straordinario dell'Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici, i sostituti
procuratori della DDA di Napoli, Catello Maresca, Giovanni
Conzo, Cesare Sirignano; il Procuratore Capo di Brescia
Pierluigi Dell’Osso, il Procuratore Capo di Catania
Giovanni Salvi, il Procuratore Capo di Siracusa Francesco
Paolo Giordano e Salvatore Calleri, Presidente della
Fondazione antimafia Antonino Caponnetto che ha accordato il
proprio patrocinio al premio Calabrò 2014. La manifestazione
verrà presentata dalla giornalista Raffella Daino di SKY
TG24 mentre il trio d’archi e pianoforte “Le Dame in Canto”
si esibiranno in diversi brani di musica classica e da
camera. Tra i riconoscimenti del premio spiccano, tra gli
altri, quelli assegnati all’autore del libro “Mafie”,
Giuseppe Crimaldi, giornalista de Il Mattino di Napoli e al
sostituto procuratore Giovanni Conzo per la sua intensa
attività antimafia. Ho avuto il piacere, e l’onore di
lavorare e conoscere Mimmo ed essere ritenuto da lui un
amico. i.l.p.
Catania
– Crocetta perde “battaglia” giornalisti in
Corte Costituzionale. Il Segretario
Associazione Siciliana della Stampa Sezione
Provinciale di Catania Daniele Lo Porto
sulla vicenda giornalisti-Regione Siciliana
scrive con nota di Gregorio Arena :”
Ufficio stampa: Crocetta perde la battaglia in
Corte Costituzionale La Corte Costituzionale,
con la propria ordinanza n. 146, ha dichiarato
manifestamente inammissibile il dubbio di
legittimità costituzionale del comma 3
dell’articolo 11 della legge regionale n. 79 del
1976: la norma che – per 38 anni - ha
determinato le procedure di reclutamento dei
giornalisti all’ufficio stampa della presidenza
della regione siciliana. La procedura di
valutazione della legittimità costituzionale era
stata attivata un anno fa dal Tribunale del
Lavoro di Palermo . Il “dubbio” in realtà era
stato sollevato dall’Avvocatura dello Stato,
chiamata a difendere - con palese imbarazzo - la
Presidenza della Regione dinanzi al tribunale
del lavoro di Palermo. In quel caso il processo
avrebbe dovuto valutare - ai sensi e nei tempi
della legge Fornero - la legittimità del
“licenziamento” retroattivo dei due giornalisti
più anziani dell’ufficio: il mio – che sono
stato assunto nel 1991- e quello di Giancarlo
Felice, in servizio dal 1992.Il nostro avvocato
difensore, il professor Gaetano Armao, aveva
ampiamente dimostrato - attraverso la produzione
di una completa documentazione - che la Regione
aveva seguito, per l’assunzione, le norme
previste dalla legge. E che il rapporto di
lavoro instaurato - lungo oltre 20 anni - aveva
tutte le caratteristiche del lavoro subordinato
a tempo indeterminato. Caratteristiche che -
come ha osservato lo stesso giudice del lavoro -
non avrebbero potuto permettere un licenziamento
come quello che il presidente Crocetta ha
intimato, senza l'indicazione di alcun motivo,
senza procedimento disciplinare e per un fatto
del tutto insussistente. Ma dinanzi all’ipotesi
dell’annullamento del licenziamento e al
reintegro, la Regione ha chiesto all’Avvocatura
di giocare la carta del ricorso alla Corte
Costituzionale. Espediente che ha allontanato
nel tempo il “redde rationem” su una vicenda che
getta una luce inquietante non solo sull’operato
del Presidente, ma anche su quello degli uffici
che lo assistono. Il Presidente della Regione
aveva sostenuto - già nelle lettere di
licenziamento - che il rapporto instaurato con i
giornalisti fosse “lavoro autonomo”, addirittura
fiduciario. E poi il giudice del lavoro ha
eccepito che sebbene la legge regionale del 1979
prevedesse una speciale procedura di valutazione
dei titoli, che l’iter seguito non fosse
assimilabile ad un vero e proprio concorso
pubblico. E che fosse, quindi, in contraddizione
con l’articolo 97 della Costituzione, che
prevede l’accesso nella pubblica amministrazione
solo per concorso.Su questo specifico argomento
- ha affermato l’avvocato Armao - dinanzi alla
Consulta, lo stesso articolo 97 prevede che la
legge possa disciplinare dei casi eccezionali.
Che la giurisprudenza costituzionale, nel tempo,
ha poi ben evidenziato e circoscritto: le
procedure speciali devono essere limitate a casi
particolari, per specifiche esigenze funzionali
dell’amministrazione, regolati da procedure di
accertamento delle professionalità
necessarie.Tre circostanze che ricorrono
pienamente nel caso dell’Ufficio stampa della
Presidenza della Regione nel quale proprio la
legge impugnata ha identificato le esigenze e ha
determinato il numero degli addetti e il metodo
di accertamento delle caratteristiche
professionali richieste.La Corte Costituzionale
- riprendendo le argomentazioni che il professor
Armao aveva opposto al giudice siciliano al
momento in cui è stata presentata l’ipotesi di
un ricorso alla Consulta - ha deciso di
censurare la manifesta inammissibilità del
ricorso. Intanto perché il processo dinanzi al
tribunale del lavoro riguarda le procedure di
licenziamento e non quelle di assunzione. La
Corte ha sottolineato, infatti, che
l’impugnativa delle norme sul reclutamento non è
stata sufficientemente motivata.Il giudice
palermitano - afferma la Corte Costituzionale -
non ha fornito alcuna indicazione sulla modalità
con cui negli anni si è sviluppato il rapporto
di lavoro. Non ha specificato se nel contratto
che ha originato il rapporto fosse previsto un
termine di durata. Né ha specificato cosa sia
accaduto in occasione delle elezioni regionali o
al susseguirsi dei presidenti, fin dal 1991.
Omissioni che si risolvono con un difetto di
motivazione sulla rilevanza. C’è poi una
questione di inammissibilità del ricorso. Il
giudice del lavoro, infatti, chiede che sia
dichiarata l’illegittimità costituzionale della
norma regionale in quanto configurerebbe un
rapporto di lavoro subordinato senza prevedere
l’accesso tramite concorso. E d’altro canto
afferma che la dichiarazione di illegittimità
comporterebbe la qualificazione dello stesso in
termini di lavoro autonomo. Una conclusione che,
secondo la Consulta, è palesemente illogica
rispetto alle premesse. Il giudizio è
inequivocabile e lapidario: “la questione
sollevata è manifestamente inammissibile”. Ma ha
permesso a questo Governatore di affrontare ben
tre campagne elettorali - nazionali,
amministrative ed europee - qualificandosi come
l’uomo della Provvidenza, in grado di risanare
le finanze regionali
tagliando ogni spreco. Già, perché le leggi che
garantiscono la trasparenza e la comunicazione,
che il legislatore del 1976 aveva qualificato
come “Provvedimenti intesi a favorire la più
ampia informazione democratica sull’attività
della Regione” , questo sono diventati, nel
novembre 2012, un lusso, uno spreco. Da
sbandierare, come suo primo fiore all’occhiello,
nel corso della trasmissione “L’Arena” su Rai1
dove Crocetta ci ha licenziati in diretta
spalleggiato dal duo Giletti-Davi.Ma adesso la
strada è sbarrata. Ogni sforzo del Presidente e
del suo entourage è risultato inutile. Sembra
strano da affermare, ma anche i Presidenti di
Regione hanno l’obbligo di osservare le leggi.
Soprattutto quelle regionali. Né possono
disdegnare l’applicazione dello Statuto dei
lavoratori, dei contratti di lavoro, delle norme
di tutela sindacale. Né delle leggi che tutelano
la onorabilità e la dignità delle persone. Non
senza scadere nel penale, come è già accaduto.
Ora ci vorranno i tempi tecnici: un paio di
settimane. Poi io tornerò al mio ufficio di
Bruxelles e Giancarlo a quello di Palermo. A
svolgere la nostra funzione, a garanzia della
trasparenza e della democrazia. Il giudice del
lavoro lo aveva già previsto nel ricorso inviato
alla Consulta. E giustizia sarà fatta.Una bella
soddisfazione certo. Ma che non basta a
cancellare quasi due anni di black-out
sull’attività istituzionale della Presidenza,
sostituita da una roboante propaganda politica.
Che è cosa ben diversa.Né basta, questa
sentenza, a cancellare gli abusi della
burocrazia, le soverchierie
dell’amministrazione, il clamore del popolo
inneggiante, l’indecenza dei commenti on-line,
il silenzio imbarazzato delle autorità, gli
strepiti dei moralizzatori televisivi
spalleggiati da consulenti prezzolati dai
politici. Nessuno, mai, potrà annullare la
violenza di questi gesti, l’inammissibilità di
questi silenzi, l’assordante vuoto che è stato
fatto attorno alla nostra vicenda umana e
professionale, così come l’insopportabile,
inutile, scorrere del tempo intorno a
noi. Questi “dettagli”, questi comportamenti,
saranno certamente oggetto di un altro,
inevitabile, giudizio: quello Universale. E in
quel caso, non saremo noi ad aver bisogno di un
difensore”. Gregorio Arena
Siracusa
-
“Migranti e non più clandestini: l’informazione dopo la
Carta di Roma” . Il tema del
seminario formativo per i giornalisti tenuto dal relatore
dott. Antonio Nicastro
sost. Procuratore Repubblica del Tribunale di Siracusa. 80
i giornalisti al primo seminario di formazione promosso
dall’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con la sezione
provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della
Stampa. Il magistrato Antonio Nicastro presso la sala del
centro ricreativo dell’Isab, messa
a disposizione dall’azienda del gruppo Lukoil, ha tenuto la
relazione per gli 80 giornalisti che hanno partecipato al
primo evento formativo riconosciuto dall’Ordine ed
organizzato in Sicilia. Il direttore operazioni di Isab
Bruno Martino, prima dei lavori, ha salutato ed illustrato
ai giornalisti la storia dell’Isab, evidenziando le
attività aziendali e l’indice elevato di sicurezza. Il
Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di
Siracusa Antonio Nicastro, coordinatore del pool
investigativo di contrasto all’immigrazione illegale nel
corso del suo intervento ha evidenziato come l’area
siracusana sia divenuta “terra di sbarco” superando anche
Lampedusa. Il magistrato ha spiegato come l’introduzione del
reato di clandestinità abbia peso sulle modalità operative
ed i moduli investigativi. La normativa di riferimento e
la difficoltà d’applicazione con la competenza ai giudici di
pace col rischio d’ingolfare la macchina giudiziaria. Il
sistema dell’informazione ha grande importanza anche per
evitare che “ la marina diventi taxi dei migranti”. Il
relatore a fine conferenza ha avuto modo di rispondere ai
vari quesiti posti dai giornalisti.
Palermo
– Giornalisti: accesso in area riservata
Procura. "Basterà
presentare il tesserino dell'Ordine dei
Giornalisti ai carabinieri di guardia, per
potere entrare in quella parte degli uffici
della Procura di Palermo dichiarati off-limits,
per motivi di sicurezza, agli "estranei
all'ufficio". I militari faranno da filtro ma
non potranno annotare il nome o i nomi dei pm
dai quali i cronisti sono diretti. Sono i
principali punti dell'intesa di massima
raggiunta oggi nel corso di una riunione, al
termine della quale il procuratore della
Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, ha
assunto l'impegno di integrare la circolare con
cui è stato limitato, anche per i giornalisti,
l'accesso ad una parte degli uffici della Dda.
Messineo stamattina ha incontrato il presidente
dell'Ordine regionale dei Giornalisti, Riccardo
Arena, il segretario regionale dell'Assostampa
siciliana, Alberto Cicero,&nb sp;il presidente
del Gruppo siciliano dell'Unione
nazionale cronisti italiani, Leone Zingales, ed
il consigliere nazionale dell'Unci, Giuseppe Lo
Bianco.
Assieme al procuratore erano presenti i
procuratori aggiunti Vittorio Teresi e Bernardo
Petralia. Dopo avere ascoltato le ragioni dei
cronisti, che hanno sostenuto, argomentandolo,
il grave rischio che la circolare potrebbe
provocare al corretto esercizio del
diritto-dovere di cronaca, il procuratore,
d'intesa con i suoi aggiunti, si è impegnato a
disciplinare in modo meno restrittivo l'accesso
dei giornalisti. "Si tratta di un'intesa ancora
parziale e suscettibile di miglioramenti - hanno
sottolineato Arena, Cicero, Zingales e Lo Bianco
- Abbiamo compreso e condiviso le esigenze di
sicurezza che sono alla base del provvedimento
di Messineo, ma nessuna ragione può
giustificare il divieto di accesso ai
giornalisti nei luoghi dove si esercita l'azione
penale e dove il controllo democratico
dell'opinione pubblica, attraverso il lavoro dei
cronisti, deve restare sempre vigile".
Palermo
Consiglio regionaleOrdine Giornalisti di Sicilia, confermato Riccardo Arena presidente, Teresa Di Fresco vicepresidente e
Concetto
Mannisi
(ascolta l'intervista)segretario. Il nuovo tesoriere è Filippo Mulè. La riunione si è tenuta nella sede dell'Ordine. Auguri
al presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo
Arena, al segretario Concetto Mannisi, a Di fresco e Mulè sia personali che dell’INFORMATORE
di Sicilia. i.l.p.
Catania
-
“Web:
maneggiare
con
cura”.
La
conferenza
sul
tema:
“Il Web:
maneggiare
con
cura.
Diritti
e doveri
dell’informazione
su
internet”
si è
tenuta
lunedì
18
marzo,
alle ore
16,30,
nella
sala
Minerva
dell’Hotel
Nettuno
di
Catania.
Relatori:
il vice
questore
Marcello
La Bella,
(ascolta l'intervista)dirigente
della
Polizia
postale
di
Catania,
e l’avv.
Attilio
Floresta.
Presenti:
il
segretario
regionale
dell’Assostampa,
Alberto
Cicero,
il
segretario
provinciale
dell’Assostampa
di
Catania,
Daniele
Lo Porto
(ascolta l'intervista),
il
consigliere
nazionale
dell’Ordine
dei
giornalisti
Giuseppe
Vecchio,
il
segretario
regionale
dell’Ordine
dei
giornalisti
Concetto
Mannisi
(ascolta l'intervista)ed il
consigliere
regionale
Giuseppe
Lazzaro
Danzuso.
I Temi
dell’informazione
che
cambia e
si
confronta
sul web,
i
pericoli
per i
neofiti,
la legge
sulla
diffamazione
sono
stati
trattati
durante
l’affollata
conferenza
che ha
riscosso
un
notevole
riscontro
per la
presenza
di
qualificati
addetti
all’informazione.
Intelligenti
quesiti
sono
stati
posti ai
relatori
che
hanno
mostrato
capacità
di
sintesi
ed anche
estrema
chiarezza
sull’informazione
e sui
pericoli
che il
web può
rappresentare
per chi
non lo
conosce
e ne
“abusa”
nell’utilizzo.
Il
segretario
provinciale
dell’Assostampa
di
Catania
Daniele
Lo
Porto,
in base
al
riscontro
ottenuto
ed al
plauso
certamente
ha in
cantiere
di
proseguire
l’iniziativa
che
potrà
dare
frutti
non solo
agli
operatori
dell’informazione,
ma anche
a i
neofiti
che si
avvicinano
alla
professione
giornalistica.
Catania
– Assostampa:
Lo Porto
segretario
provinciale CT.
L'assemblea dei
giornalisti
iscritti alla
sezione di
Catania
dell'Associazione
siciliana della
stampa ha
rinnovato il
gruppo
dirigente.
Nuovo
segretario
provinciale è
stato eletto
all'unanimità
Daniele Lo
Porto,
52 anni,
giornalista
professionista,
per anni
responsabile
dell'ufficio
stampa della
Provincia
regionale dopo
una lunga
esperienza nella
redazione di
Telecolor, e
attualmente
corrispondente
da Catania del
Giornale di
Sicilia.
Vicesegretario,
per la
componente dei
collaboratori, è
stato eletto
Giovanni Lo
Faro, mentre nel
ruolo di
tesoriere è
stata confermata
Rosamaria Di
Natale. Ha detto
il neo
segretario Lo
Porto: “Dobbiamo
prendere atto
che la nostra
professione sta
inesorabilmente
cambiando. Per
questo motivo
questa nuova
segreteria
punterà la sua
attenzione
soprattutto sui
new media, senza
dimenticare le
redazioni dei
media
tradizionali.
Cercheremo una
stretta
collaborazione
con tutte le
istituzioni
della
professione,
puntando a
garantire
sostegno,
attenzione e
tutela a tutti i
colleghi che
oggi lavorano
spesso anche al
di fuori dal
sistema delle
garanzie e del
contratto di
lavoro”.
Palermo
- 50 anni
d’iscrizione
all’Albo dei
Giornalisti:le
Medaglie d’oro.
A Gianni Cannone
giornalista
e scrittore il
riconoscimento è
stato assegnato
nel corso di una
solenne
cerimonia a
Palermo, sabato
31 marzo 2012,
presso la muova
sede dell’Ordine
dei Giornalisti
di Sicilia, in
via Gian Lorenzo
Bernini 52-54.
Gianni Cannone
da sempre
appassionato di
giornalismo è
stato un
precursore dei
mezzi busti
televisivi,
quando negli
anni 1980 lui
appariva in
televisione su
“televeronica”
per leggere le
notizie locali.
Tutti, a quei
tempi, erano
sintonizzati sul
canale 11 di
“televeronica”
quando l’etere
ancora libero
permetteva di
irradiare per
centinaia di
chilometri il
segnale video di
frequenza anche
con basse
potenze. Gianni
Cannone, è
attualmente
direttore
responsabile del
periodico
storico-culturale
“Leontìnoi oggi”
è tra i decani
del giornalismo
leontino. E’
stato autore di
testi
storico-letterari
: “Sicilianità”,
“Il Notaro
Jacopo da
Lentini”, “Carlo
Lo presti,
commediografo e
critico
teatrale”. Il
riconoscimento a
Gianni Cannone
è stato
consegnato da
Salvatore Li
Castro tesoriere
dell’Ordine
Giornalisti di
Sicilia. Gianni
Cannone ha avuto
collaborazioni
con testate
giornalistiche
nazionali di
grande valenza.
Personalmente
ritengo Gianni
Cannone un amico
e sono stato uno
dei suoi
successori in
quella prima tv
“televeronica”.
L’immagine del
primo Tg di
Gianni mezzo
busto è
indelebile e
significativa.
Per i più
giovani
giornalisti
Pino Guastella
e Mario Bucello
il
riconoscimento
è per i 35 anni
di attività. Con
Pino ci lega
un’amicizia e
stima che dura
da oltre 20anni
ci accomuna la
narrazione della
“cronaca nera”.
Con Mario
Bucello c’è
l’esperienza
comune in Tv che
lui tutt’oggi
prosegue con
“Antenna Uno”.
Sono state anche
consegnate
targhe al
giornalista
messinese
Carmelo Garofalo,
che ha tagliato
il traguardo dei
“primi settant’anni”
di attività
giornalistica,
ad Aurelio Bruno
e Giuseppe
Quatriglio, che
quest’anno
compiranno 90
anni, a Piero
Corigliano,
Giuseppe
Mondello e
Attilio Megna. I
giornalisti a
cui sono state
assegnate le
medaglie d’oro,
per 50 anni di
attività, sono i
professionisti
Bianca Cordaro,
Carlo Alberto
D’Elia, Giuseppe
Di Silvestro,
Giuseppe Messina
e i pubblicisti
Antonino Buda,
Giovanni
Cannone, Corrado
Catania,
Salvatore
Cimino,
Salvatore
Costanza,
Ferdinando
Fiorentino,
Luigi Scivoli,
Adriano Orazio
Sudano e Angelo
Torrisi. Tredici
i professionisti
premiati con la
medaglia
d’argento, per
35 anni di
attività:
Daniele
Billitteri,
Mario Cavaleri,
Giovanni
Giordano,
Giuseppe
Guastella, Tano
Gullo, Alberto
Manzo, Francesco
Marotta, Attilio
Megna, Enzo
Mignosi, Claudia
Mirto, Giovanni
Pepi, Ambra
Pirri Ardizzone
e Gaetano
Tarantino. I
pubblicisti sono
invece Franco
Antonuccio,
Irene Antonuccio,
Maria Marcella
Barillà,
Vittorio
Bracchitta,
Mario Bucello,
Rocco Cerro,
Francesco Cilona,
Gaetano Favazza,
Michele Galvagno,
Ignazio Gennaro,
Antonino
Gerbino,
Francesco
Infurna,
Salvatore
Ingianni,
Vincenzo Lo
Iacono,
Francesco
Miranda, Andrea
Mollica, Antonio
Morello, Saretta
Muscarà Zappulla,
Sebastiano
Musumeci, Anna
Valeria Nardone,
Giuseppe
Occhipinti,
Giovanni Piro,
Lorenzo Salamone,
Silvio
Santangelo,
Giuseppe
Scaccianoce,
Antonio Seu.
i.l.p.
Siracusa - Ucsi : Arcivescovo Pappalardo incontra giornalisti sezione
provinciale. Il messaggio :
“Un’alleanza educativa tra
Chiesa e mondo della
comunicazione per promuovere una
giusta informazione. Un’alleanza
basa sulla corresponsabilità. E’
necessaria un’alleanza
educativa tra chiesa e mondo
della comunicazione per
promuovere una giusta
informazione. Voi avete un ruolo
primario nella società. E’ utile
e necessaria un’alleanza
all’interno della chiesa tra
laici e clero basata sulla
corresponsabilità”.
(nella
foto da sin. Failla, Pappalardo
e Di Salvo)
Lo ha detto l’arcivescovo Monsignor Salvatore Pappalardo
che, oggi, sabato 2 luglio, alle
10, nel salone
dell’Arcivescovado in piazza
Duomo, ha incontrato il
consiglio direttivo dell’Ucsi
della sezione di Siracusa,
l’Unione Cattolica della Stampa
italiana. L’incontro è stato
voluto dal nuovo presidente
della sezione Salvatore Di
Salvo, dopo il rinnovo del
consiglio direttivo. Presenti
all’incontro, oltre al
presidente Salvatore Di Salvo,
il presidente emerito Gianni
Failla, il consigliere
dell’Ordine nazionale dei
Giornalisti Santo Gallo, il vice
presidente provinciale dell’Ucsi
Pia Parlato, il segretario
Alberto Lo Passo, il consigliere
Antonella Siliato, don Giuseppe
Lombardo e Giuseppe Aloisio.
“L’incontro con monsignor
Salvatore Pappalardo - ha detto
il presidente Salvatore Di Salvo
– è il primo del nuovo consiglio
direttivo. Per noi giornalisti
cattolici e per la sezione che
mi onoro di rappresentare è
fondamentale iniziare questo
triennio incontrando il nostro
arcivescovo al quale abbiamo
esternato le nostre
preoccupazioni, ma anche la
nostra disponibilità. Anche noi
siamo “Chiesa” e avvertiamo
l’esigenza di essere preparati
ad affrontare l'attuale
fase storica. Per questo
puntiamo molto sul tema della
formazione”. L’arcivescovo
Salvatore Pappalardo ha toccato
durante il suo intervento
diversi argomenti importanti,
tra i quali il lavoro che
attende la diocesi di Siracusa
nei prossimi anni. “Occorre una
alleanza educativa - ha detto
l’arcivescovo monsignor
Salvatore Pappalardo -tra chiesa
e media. Oggi, non occorre
censurare nulla, ma è importante
dare la giusta comunicazione per
educare i cittadini. La chiesa,
pur mantenendo le linee del
Concilio e del codice di diritto
canonico deve continuare la sua
missione evangelica nella nostra
società con nuovo slancio
evangelico”. Il presidente
Salvatore Di Salvo ha
ringraziato l’arcivescovo
Pappalardo, per la sua
disponibilità e per le parole di
incoraggiamento al lavoro, non
indifferente, che aspetta il
nuovo consiglio direttivo. L'UCSI,
che attualmente associa oltre
3000 giornalisti, è nata nel
1959 per iniziativa di alcuni
prestigiosi giornalisti
dell'epoca che, negli anni del
dopoguerra, si erano ritrovati
nell'Istituto cattolico per le
attività sociali e che sentirono
l'esigenza di creare
un'associazione professionale
riservata esclusivamente agli
operatori dell'informazione.
Siracusa
–UcsiDi Salvo presidente provinciale.
Salvatore Di Salvo è il nuovo
presidente provinciale Unione
Cattolica della Stampa Italiana,
di Siracusa. Il giornalista
Salvatore Di Salvo,
46 anni, è collaboratore del
Giornale di Sicilia e redattore
del settimanale cattolico
“Cammino”,
è anche l'autore del libro “Devoti! …W Santa Lucia” ..
Salvatore Di Salvo, subentra,
dopo sedici anni, a Gianni
Failla, nominato Presidente
emerito della sezione
provinciale. Il neo presidente è
stato eletto sabato 18 giugno
2011 al termine della riunione
del nuovo consiglio direttivo
eletto dall'assemblea degli
iscritti riuniti nel salone
“Ettore Baranzini” di Santa Rita
a Siracusa. Il nuovo presidente
ha sostituito
(nella foto da sin. Di Salvo
e Failla) Gianni Failla, la
cui sezione è stata costituita,
su proposta di monsignor Alfio
Inserra, direttore del
settimanale diocesano “Cammino”,
nella primavera del 1995.
Enna
– UCSI, “Angeli e Stalker” : libro autobiografico di vittima uscita
indenne. La sezione provinciale dell’Unione Cattolica della Stampa
Italiana di Enna il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e
l’Ordine Regionale dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa sezione
provinciale di Enna hanno promosso e organizzato per venerdì 18 novembre
2016, dalle 17,30 alle 19,30, nella sala conferenze del Palagiovani di
Barrafranca, in provincia di Enna, un corso riguardante la formazione
dei giornalisti. Il seminario, sostenuto dall’Ucsi Sicilia, è sul tema"
Violenza di genere ed il ruolo dei Mass Media: Angeli e Stalker”.
Relatori il Segretario provinciale Assostampa di Enna Josè Trovato, la
psicologa Maria Concetta Aleo, il consigliere nazionale dell’Ucsi
Salvatore Di Salvo, presidente della sezione provinciale di Siracusa,
Il presidente provinciale Ucsi Enna e
responsabile della comunicazione Ucsi Sicilia Renato Pinnisi è designato
quale moderatore. Il presidente provinciale dell’Ucsi Renato Pinnisi ha
detto : “Un seminario per riflettere su un tema importante sulla
violenza di genere. Noi giornalisti ogni giorno siamo testimoni per
raccontare le vicende quotidiane e cercando di riportare sempre la
verità”. L’appuntamento prevede a seguire la presentazione del libro
autobiografico “Angeli e Stalker” di Giusy De Paola, la prima donna in
Italia che ha vinto una causa contro uno stalker, rimanendo lei ancora
in vita. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale di
Barrafranca, a cui ha aderito la Diocesi di Piazza Armerina e sostenuta
dalle associazioni: Pro Loco, DonneInsieme “Sandra Crescimanno”,
Cooperativa Sociale Agàpe, Settimanale cattolico diocesano “Settegiorni”,
l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. Michele Fiore, l’Uciim-sez.
Barrafranca, l’Avis-sez. Barrafranca, l’Aisa Sicilia, l’Aisla. La
presentazione è aperta con gli interventi del sindaco di Barrafranca
Prof. Fabio Accardi e di Pietraperzia Avv. Antonio Bevilacqua. L’autrice
è intervistata dal giornalista Renato Pinnisi. Il presidente dell’Ucsi
di Enna Renato Pinnisi ha detto: “Questo evento apre la settimana
dedicata a tutta una serie di eventi e momenti di riflessione in
occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne”. La presentazione del libro autobiografico
di Giusy De Paola “Angeli e Stalker” è a Sortino, sabato 19, alle 19,
presso la sala “Morfeo” del Convento dei Cappiccini, in occasione della
Giornata internazionale contro la “Violenza sulle donne” organizzata
dall’Amministrazione comunale di Sortino, guidata da Vincenzo Parlato.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con L’Ancipas e dall’antica
Compagnia opera dei Pupi “Famiglia don Ignazio Puglisi”. La
giornalista Pia Parlato intervista l’autrice.
Catania
Assostampa stigmatizza situazione preoccupante
“Ultima Tv”. Daniele Lo Porto Segretario Associazione Siciliana della Stampa
Sezione Provinciale di Catania ha scritto un duro
documento” La segreteria di Assostampa Catania, il
sindacato unitario dei giornalisti siciliani,
esprime preoccupazione per le dinamiche
occupazionali che si registrano a Ultima Tv,
l’emittente televisiva il cui editore ha deciso di
non rinnovare, per l’ennesima volta, contratti in
scadenza di giornalisti che hanno dato prova di
professionalità e di impegno nell’interesse
dell’azienda. La precarizzazione del rapporto di
lavoro è mortificante nei confronti di
professionalità consolidate e in evidente contrasto
con la crescita di una emittente che ha investito
molto in tecnologia e strutture, ma che sembra non
saper tenere in adeguata considerazione il valore
delle risorse umane. Assostampa Catania sarà al
fianco dei colleghi e delle colleghe in tutte le
iniziative necessarie a salvaguardare non solo i
posti di lavoro, ma la dignità professionale e
personale, che non può essere umiliata da
atteggiamenti inammissibili sul piano formale e
sostanziale”.
MESSINA –
Minacce
di morte al collega giornalista Paolo Borrometi:
Solidarietà anche Ucsi Sicilia. L'Ucsi
Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana apprese le
gravi minacce, fatte da un gruppo malavitoso di Pachino
al collega giornalista Paolo Borrometi, direttore del
giornale online "La Spia" e collaboratore dell'Agenzia
Agi, si associa al coro unanime della solidarietà umana
e professionale. Il presidente dell'Ucsi Sicilia
Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti
cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con il
collega Borrometi, inoltre esprimono un sentito
ringraziamento alle forze di Polizia, che con la loro
costante presenza sul territorio siciliano riescono a
prevenire e reprimere. Infine formulano un accorato
appello alle istituzioni e ai cittadini, perché si operi
insieme per un giornalismo libero, in uno Stato libero.
Negli ultimi cinquant'anni i giornalisti in Italia e in
Sicilia in particolare, hanno pagato un conto
salatissimo, che non siamo più disposti a pagare". La
solidarietà a Paolo Borrometi che è espressa da noi l
L’INFORMATORE di Sicilia è stata manifestata anche
dai due consiglieri nazionale Ucsi
Gaetano Rizzo
e Salvatore
Di Salvo presidente della sezione Ucsi Siracusa.
Catania
− Assostampa: Antenna Sicilia no Tg ed
intrattenimento. L’Associazione siciliana della
stampa, la Slc-Cgil e la Fistel-Cisl in una nota
congiunta affermano : “Tra qualche settimana, dopo avere
licenziato i giornalisti e i tecnici, Antenna Sicilia
non trasmetterà più né telegiornali né programmi di
intrattenimento, scrivendo così in modo fallimentare la
parola fine su una storia prestigiosa lunga ormai quasi
40 anni. L’apertura di un tavolo di trattative per
affrontare con la massima urgenza la vertenza dei
lavoratori della Sige che ha annunciato il licenziamento
di 16 lavoratori, su un totale di 23, della storica
emittente regionale. L’azienda, di cui la famiglia
Ciancio tramite le proprie società è proprietaria, ha
avviato nel luglio scorso le procedure previste dalla
legge per licenziare i due terzi dei dipendenti,
azzerando di fatto la redazione giornalistica e
annunciando al contempo di dismettere la produzione di
programmi di informazione e di intrattenimento. Questa
scelta che sancisce il risultato di una politica
industriale miope e di corto respiro, aggiungono i
sindacati, infliggerà un nuovo duro colpo
all’informazione in Sicilia con la cancellazione di una
‘voce’ storica e autorevole in un panorama informativo
che sta subendo già durissimi colpi e in un contesto
diventato sempre più critico dopo l’ingresso del
digitale terrestre che, a differenza di tutte le regioni
d’Italia, concludono Assostampa, Slc-Cgil e la
Fistel-Cisl, non è stato seguito e accompagnato da una
apposita legge di sostegno alle aziende e di
finanziamento degli indispensabili strumenti di welfare
per i lavoratori”. I sindacati hanno chiesto un incontro
all’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso.
Catania – Gaetano
Rizzo eletto consigliere nazionale USSI.
Il segretario di Assostampa Catania Daniele Lo Porto
ha dichiarato:”Esprimo grande compiacimento al collega
Gaetano Rizzo, iscritto nella sezione provinciale di
Catania, per il prestigioso consenso ottenuto in campo
nazionale”.Di seguito la
comunicazione sull'elezione.“L’acese Gaetano
Rizzo
è stato eletto consigliere nazionale dell’Unione stampa
sportiva italiana al termine del congresso che si è
celebrato a Chiavari, in provincia di Genova, ed ha
rieletto come presidente Luigi Ferrajolo. La delegazione
siciliana guidata dal presidente Roberto Gueli era
rappresentata anche dai colleghi Filippo Mulè
(presidente della commissione verifica poteri), Luigi
Ronsisvalle, Antonio Foti, Nino Randazzo e Franco
Cammarasana (vicepresidente del congresso) nonché dallo
stesso Rizzo; tra i partecipanti di diritto
all’importante appuntamento sindacale il catanese
Giuseppe Di Bella, rieletto revisore dei conti. Gaetano
Rizzo è risultato il terzo per numero di preferenze
ricevute (38), a breve distanza da Gianfranco Coppola
(41) della Rai e Alberto Bortolotti (39). Nel corso del
congresso la delegazione siciliana si è fatta apprezzare
per gli interventi del presidente Gueli, dei
vicepresidenti Rizzo e Cammarasana e del segretario
generale Randazzo che hanno riscosso ampi consensi”.
All’amico e collega Gaetano Rizzo le congratulazioni ed
il compiacimento personale. i.l.p.
Catania
– Accesso a fonti informazione riservato a
giornalisti in rapporto istituzioni : “regole ed
informazione corretta”. Daniele Lo Porto
quale Segretario Sezione Provinciale di Catania
Associazione Siciliana della Stampa, in uno scritto
stigmatizza criteri e rapporti tra giornalisti ed
istituzioni per l’informazione corretta. Il segretario
Lo Porto scrive: “ Regolare in modo chiaro e definitivo
i rapporti tra le istituzioni ed i giornalisti è l’unico
modo per garantire una informazione corretta e
trasparente a garanzia dei cittadini. La nota è sia
dell’Associazione siciliana della stampa che del Gus
(gruppo uffici stampa) La deregulation selvaggia che
sta investendo il mondo dell’informazione, ed in
particolare il settore delle testate giornalistiche on
line e quello degli uffici stampa della pubblica
amministrazione e privati, rischia di alterare il
corretto concetto di accesso alle fonti di informazione.
Basterebbe applicare la legge che nel 1963 ha istituto
l’Ordine dei Giornalisti e che prevede che la
professione possa essere svolta solo da chi è
regolarmente iscritto all’ordine per evitare malintesi,
inutili polemiche e scontri e per mettere
definitivamente in chiaro che una conferenza stampa è
definita tale solo se permette agli interessati
(istituzioni o privati) di invitare i giornalisti (e
solo loro), che siano realmente tali ed iscritti
all’Ordine, per illustrare punti di vista e iniziative.
Ai giornalisti spetta poi il compito di trasferire a
lettori e telespettatori i contenuti della conferenza
stampa. Cosa diversa sono le assemblee cittadine o le
riunioni politiche alle quali chiunque può assistere ed
intervenire compresi i giornalisti che potranno poi
riferire quanto avvenuto ed i diversi punti di vista
espressi. Sbaglia chi afferma che l’art. 21 della
Costituzione, che tutela la liberta di espressione,
equivalga ad un lasciapassare perché chiunque possa
esercitare la professione giornalistica senza averne
titolo. Pertanto invitiamo tutte le istituzioni (dai
Comuni alle società sportive) a normare in modo chiaro e
definitivo, fissando anche con un regolamento e con
procedure di accreditamento da applicare sempre o non
solo in modo saltuario, i criteri di accesso dei
giornalisti alle fonti di informazione”.
Catania - Uffici stampa: Comune Bagheria condannato ad
applicare contratto lavoro giornalistico.
Il segretario provinciale di Catania Daniele Lo Porto,
in merito scrive :"Il giudice del Lavoro del Tribunale di Palermo, dott.ssa
Paola Marino, con sentenza n. 1776, accogliendo il ricorso della
giornalista difesa dall’avvocato Filippo Morici, ha inoltre
condannato il Comune di Bagheria al pagamento delle differenze
retributive tra il CCNL degli Enti locali e il CNLG riconoscendo
alla giornalista la qualifica di redattore ordinario, oltre alle
spese di lite. L’ente paga già all’INPGI, Istituto nazionale di
previdenza dei giornalisti, i contributi previdenziali previsti.
Il Comune di Bagheria, ente cui va riconosciuto di avere sempre
considerato l’importanza dell’informazione pubblica, non si è
appellato alla sentenza, riconoscendo il ruolo e le attività
svolte dalla giornalista nell’ente. Questa sentenza va ad
aggiungersi alle altre (ex Province di Agrigento e Messina,
Comune di Adrano, Asp di Ragusa), che in questi ultimi anni
hanno determinato una ormai chiara giurisprudenza in favore
dell’applicazione del contratto di lavoro giornalistico negli
enti locali sottoposti al controllo della Regione, riconoscendo
la piena validità dell’accordo firmato nel 2007 dal sindacato
con il quale sono stati definiti i profili professionali dei
giornalisti che lavorano negli uffici stampa degli enti locali
in Sicilia". Il segretario regionale di Assostampa, Alberto
Cicero esprime soddisfazione: “Ancora un altro esempio
dimostra che applicare il contratto nazionale di lavoro
giornalistico Fnsi-Fieg ai giornalisti delle PA, così come
affermato nell’ambito della contrattazione stipulata nel 2007
fra Regione Sicilia, Comuni, Province, Associazione Siciliana
della Stampa e Federazione Nazionale Stampa Italiana, è
legittimo. E’, questa di Bagheria, un’altra sentenza che va in
questa direzione e che dimostra che i burocrati, per sentirsi
più sicuri, hanno bisogno delle sentenze dei giudici, anche lì
ove vi sono norme che parlano chiaro”.
Catania
–
Rinnovo organi Inpgi 4 siciliani eletti: Farinella,
Ronsisvalle, Raffa e Gulletti.
I giornalisti siciliani eletti nella tornata
elettorale, che si è conclusa ieri, per il rinnovo degli
organismi dell’Istituto nazionale di previdenza dei
giornalisti italiani sono Maria Pia Farinella, Luigi
Ronsisvalle Giuseppe Gulletta ed Orazio Raffa. I due
seggi spettanti alla Sicilia nel Consiglio generale
dell’Inpgi sono stati assegnati a Maria Pia Farinella
(confermata), con 271 voti e Luigi Ronsisvalle con 213.
Giuseppe Lo Re con 178 voti e Giovanni Villino con 136
preferenze non sono stati eletti. Giuseppe Gulletta è
stato eletto con 400 voti nel Consiglio generale, in
rappresentanza dei pensionati.Orazio
Raffa nel comitato amministratore della gestione
separata ha con successo conseguito 1117 voti ed è
risultato il secondo più votato in campo nazionale. Ai
colleghi eletti le felicitazioni personali e de
L'INFORMATORE di Sicilia auguri di buon lavoro.
Catania
-Torrisi e Nicolosi in Commissione Pari Opportunità.
Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana
della Stampa sezione provinciale di Catania in una nota
plaude per l’elezione delle giornaliste in Commissione
Pari Opportunità. Scrive Daniele Lo Porto : ” Le
colleghe Maria Torrisi, professionale, e Graziella
Nicolosi, collaboratrice con la votazione di sabato
scorso sono state elette componenti della Commissione
regionale pari opportunità”.
Catania– 10^ edizione premio internazionale giornalismo
Maria Grazia Cutuli
: assegnati riconoscimenti a Lynsey
Addario, Amalia De Simone ed Andrea Tuttoilmondo. I tre
giornalisti sono stati designati vincitori della decima
edizione del premio organizzato dalla Fondazione Cutuli
onlus. La cerimonia di consegna, si è svolta al teatro
Sangiorgi di Catania. La giornalista Maria Grazia Cutuli,
era inviata del Corriere della Sera, rimase uccisa mentre
era con 3 colleghi in un agguato in Afghanistan il 19
novembre del 2001. Il direttore del Corriere della Sera
Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione, ha
assegnato un premio speciale a Laura Anello.
Catania - Premio Enrico Escher #FUTUROPRESENTE.
I vincitori conseguiranno l’accesso ad uno stage in una
redazione giornalistica, le domande sono da presentare
entro la scadenza del 31 marzo. Il premio è istituito
per onorare la memoria del giornalista catanese Enrico
Escher, tenendo vivo il ricordo della sua pionieristica
capacità d'innovazione, manifestata anche attraverso
l'attività di docenza all'Università di Catania e la
promozione dei media universitari. Lo scopo del premio
di giornalismo #FUTUROPRESENTE, ha più aspetti. Il
riconoscimento è promosso dall’Ateneo catanese, in
collaborazione con il Comune di Catania e col patrocinio
della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi)
e dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia (Odg Sicilia).
Il premio si suddivide in due sezioni, “reportage” e
“videogiornalismo” – e vi possono partecipare giovani
d’età inferiore a 35 anni che dovranno presentare un
lavoro sul tema “Racconta l’innovazione della tua
città”. I partecipanti alla sezione “reportage” dovranno
lavorare su un elaborato (anche in forma di ipertesto
specificamente redatto per il web e integrato a
infografiche, immagini e testi collaterali) della
lunghezza di 5000 battute per il testo principale,
mentre i candidati alla sezione “videogiornalismo”,
dovranno presentare un video (anche in forma di web-doc
interattivo) della durata massima di 5 minuti. I
vincitori svolgeranno uno stage extracurriculare di
durata trimestrale in una redazione giornalistica con un
rimborso spese mensile di 500 euro, finanziati dalla
Ditta Cogip Holding srl e dalla Fnsi. Gli elaborati
presentati possono essere stati anche pubblicati su blog
o testate giornalistiche online e su canale You Tube o
Vimeo, purché la pubblicazione non sia avvenuta in data
antecedente alla pubblicazione del bando, e purché
all'atto della pubblicazione online risulti chiaramente
indicata la destinazione #FUTUROPRESENTE - Premio di
giornalismo Enrico Escher. Per partecipare è necessario
iscriversi al sito web dedicato www.premioescher.it e
seguire tutta la procedura indicata nel bando,
pubblicato sul medesimo sito e sul portale d’Ateneo
www.unict.it. Le domande di partecipazione
vanno presentate entro le 12 di martedì 31 marzo.
Palermo - Giuseppe Lazzaro Danzuso
presidenza Collegio
disciplina Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il presidente
del tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, ha nominato i nove
componenti effettivi e i nove supplenti del Collegio
territoriale di disciplina dell'Ordine dei giornalisti di
Sicilia, previsto dalla nuova legge di riforma degli Ordini
(inserita nel cosiddetto "decreto salva-Italia"
Giuseppe
Lazzaro Danzuso, free lance catanese, 55 anni, ex
consigliere dell'Ordine, sarà il presidente, in quanto più
anziano per iscrizione all'albo. Lara Sirignano, 44 anni,
cronista di giudiziaria dell'agenzia ANSA, la più giovane per
iscrizione, sarà il segretario. Gli altri componenti sono i
professionisti Guido Monastra, Gery Palazzotto, Giuseppe
Rizzuto e Elvira Terranova ed i pubblicisti Roberto La Rosa,
Antonio La Spina e Teresa Campagna. La cerimonia
di insediamento si è tenuta sabato scorso nella sede
dell'Ordine, in via Bernini 52-54, a Palermo. Il collegio di
disciplina (CDT) sostituirà il Consiglio regionale
nell'esercizio dei poteri disciplinari dell'Ordine: tutti gli
esposti in materia deontologica dovranno dunque
essere indirizzati al Collegio, che potrà agire anche
d'ufficio. Il CDT opererà con collegi di tre componenti
ciascuno, due dei quali dovranno essere professionisti e uno
pubblicista: almeno uno dei tre dovrà essere una donna. La
nomina da parte del presidente del tribunale è stata
fatta sulla base di una rosa di 18 nomi proposti dal Consiglio
dell'Ordine. I supplenti sono i professionisti Dora Di Cara,
Vincenzo Marannano, Maria Tuzzo, Mario Pintagro, Alessandra
Turrisi, Elena Di Dio ed i pubblicisti Nino Randazzo, Giovanni
Perrone e Antonella Folgheretti.
Catania - 1° Premio Letterario “Tito Mascali” 1°
Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Il
giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia. “Il
giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia”: è
stato questo il tema della conferenza che si è svolta
giovedì 18 dicembre alle ore 17 nei locali della libreria
Catania Libri, in viale Regina Margherita (angolo via Etnea)
e che precede la cerimonia di consegna del 1° Premio
Letterario “Tito Mascali” e del 1° Premio Giornalistico
“Raccontare Catania”. Entrambi i premi sono stati istituiti
dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio
dell’Assostampa di Catania per ricordare la figura del poeta
e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e
prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60
Corriere di Sicilia. Alla conferenza, sono intervenuti nomi
storici del giornalismo catanese: l’on. Enzo Trantino, Aldo
Motta e Antonio Di Paola, coordinati dal segretario
provinciale Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e dal
presidente dell’Associazione “Gabriele d’Annunzio”, Antonio
Iacona. Presente all’incontro anche l’Azienda vitivinicola “Al-Cantàra”,
che ha sponsorizzato l’evento e che da anni porta avanti un
interessante progetto che sposa la produzione di prestigioso
vino dell’Etna con la cultura e la letteratura siciliane.
Catania
– "Un giornalista, un libro, un the", rassegna
organizzata dall'Assostampa Catania sindacato unitario dei
giornalisti, è il 3° appuntamento fissato per lunedì 24 marzo,
alle ore 17,30, al ristorante Noah, largo dei Vespri-via
Redentore. L'introduzione del segretario provinciale,
Daniele Lo Porto, precede Giovanni Iozzia che parla di
"L'estate di Catania. Cronaca semiseria e incompleta degli otto
anni di sindacatura di Umberto Scapagnini". Il libro è
commentato da Tino Vittorio, dell'Università di Catania, e dalla
giornalista Monica Adorno, direttore de Il Mercatino
Catania- Trischitta: "Un giornalista, un libro, un the".
Appuntamento con il ciclo di incontri, lunedì 3 marzo, alle ore
17,30, al ristorante Noah di Largo dei Vespri- via Redentore,
organizzato dalla segreteria provinciale di Assostampa, il
sindacato unitario dei giornalisti. Domenico Trischitta è con il
suo "1999", protagonista dell'evento, sarà recensito da Nino
Milazzo e Giuseppe Condorelli, dopo la presentazione di Daniele
Lo Porto e Antonio Iacona. Daniele Lo Porto dice:”A cosa non ci
ha abituato lo scrittore catanese Domenico Trischitta?! La sua
Catania la conosciamo ormai dai suoi romanzi apprezzati a
livello nazionale, quelli del passato e quelli del presente.
Esattamente come la nostra città, passata e presente. Anche se
Trischitta appartiene, secondo il filosofo Manlio Sgalambro,
alla "letteratura senza tempo", a quella letteratura che ti
ritrovi "dentro" e che, sia che produca piacere sia che
provochi dolore, è letteratura di spessore. Così è Domenico,
Mimmo per gli amici. E a questa città attraverso lui diamo del
"tu" e la ritroviamo ora gioiosa, sorridente, assolata... ora
lacerata, stuprata, derisa, abbandonata... infine riabbracciata,
perché non si può fare a meno di lei... se si è catanesi veri,
di nascita, di sangue... Questa presentazione di "1999" di
Trischitta che propone Assostampa non è nuova, ma rappresenta
certamente una nuova occasione di riflessione profonda sulla
nostra città, sui sentimenti di amore e di rabbia che suscita,
sui sogni e sulle speranze di tante generazioni nate e
cresciute all'ombra dell'Etna e che il fuoco dell'Etna sentono
dentro. Esattamente come questa letteratura vulcanica”.
L'ingresso è libero.
San Francesco di Sales: Patrono dei giornalisti.
Per la festa del nostro Santo Patrono, Francesco di Sales,
anche il card. Bagnasco quest'anno ha preparato un dono
speciale. Il libro è presentato a Roma nel pomeriggio del
24 gennaio, infatti, "La porta stretta", raccoglie le fila
di un quinquennio di riflessioni ed indicazioni offerte alla
Chiesa italiana. Una lente attraverso cui guardare alla
crisi che sta attanagliando il nostro Paese in questi ultimi
anni, al senso profondo della presenza ecclesiale in tale
contesto e al ruolo insostituibile dei cristiani per tornare
a vedere la luce in fondo al tunnel. Come tutti, dunque,
attenderemo il messaggio del Santo Padre per la prossima
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che viene
reso noto proprio giovedì; da italiani, poi, avremo a
disposizione un ulteriore strumento di discernimento
ecclesiale e sociale.
San Francesco di Sales vescovo cattolico francese nacque il
21 agosto 1567 , morì a Lione il 28 dicembre 1622. Figlio
primogenito di nobile ed antica famiglia savoiarda
ricevette una raffinata educazione. Il padre, voleva per
Francesco una carriera giuridica e lo mandò all'Università
di Padova, si laureò e decise di divenire sacerdote.
Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del
Chiablese, dominata dal Calvinismo, e si dedicò soprattutto
alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo.
Francesco inventò i “manifesti”, che permettevano di
raggiungere tutti i fedeli. San Francesco di Sales, vescovo
di Ginevra e dottore della Chiesa, è il più importante e
celebre santo della Savoia. È stato proclamato santo nel
1665 da papa Alessandro VII ed è uno dei dottori della
Chiesa.
Palermo
-
Giornalisti:
Ordine
di
Sicilia,
firme
sui
comunicati
per
combattere
abusivismo.
A firma
del
segretario
Concetto
Mannisi
per il
Consiglio
Regionale
è stato
diramato
il
seguente
cominicato:”
Il
Consiglio
Regionale
dell’Ordine
dei
Giornalisti
di
Sicilia,
“considerato
il
costante
aumento
di note
e
informative
per la
stampa
inviate
da fonti
non
meglio
precisate
e
identificate”,
ha
deciso
di
chiedere
da
questo
momento
in poi a
tutti i
propri
iscritti
di
firmare
sempre i
comunicati
stampa e
i press
release
con il
nome per
esteso e
la
qualifica.
“Il
Consiglio
regionale
– si
sottolinea
in una
nota -
attribuisce
grande
importanza
a tale
adempimento,
finalizzato
ad
impedire
l’esercizio
abusivo
della
professione,
a dare
tutela
agli
interessi
dei
giornalisti,
nonché a
garantire
maggiore
trasparenza
ai
cittadini
sui
rapporti
fra i
giornalisti
e le
fonti”.
Per
queste
ragioni,
il
Consiglio
regionale
ha
deciso
che
avvierà
procedimenti
disciplinari
per
quanti
non
ottempereranno
alla
disposizione.
Il
Consiglio
ha
deliberato
inoltre
“di
procedere
per vie
legali
nei
confronti
di tutti
coloro i
quali
inviano
comunicati
senza
averne
titolo,
denunciandoli
all’Autorità
Giudiziaria
per
esercizio
abusivo
della
professione
giornalistica”.
L’Ordine
regionale
chiede
inoltre
a tutti
i propri
iscritti
di
segnalare
i casi
di
abusivismo
“in
maniera
che i
responsabili
possano
essere
perseguiti
a
termini
di
legge”.
Per il
Consiglio
Regionale
il
Segretario
Concetto
Mannisi.
Palermo – Giornalisti, dibattito sul Ddl-Diffamazione.
Nell'ambito
delle
iniziative
di
protesta proclamate
dalla
Fnsi sul
tema
del Ddl-Diffamazione,
l'Assostampa
siciliana
ed
il
Gruppo
siciliano
dell'Unci-Unione
nazionale
cronisti
italiani,
hanno
organizzato
per
martedì
27
novembre
2012
alle
ore
10,00,
un
incontro-dibattito,
nella
sede
dell'Associazione
siciliana
della
Stampa a
Palermo,
via
Francesco
Crispi
286 .
L'iniziativa
nasce
per
approfondire
attraverso
un
dibattito
articolato
le
ragioni
poste
dal
sindacato
a
tutela
della
libertà
di
stampa e
della
parità
di
trattamento
tra
direttori
e
cronisti
in
tema
di
diffamazione.