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CATANIA Impedito a giornalista d’esercitare proprio dovere: Assostampa Catania unita a rammarico Unci su vicenda collega Dario De Luca. La vicesegretaria Provinciale Assostampa Catania Monica Adorno con una nota ha stigmatizzato il deprecabile ed inconcepibile atto compiuto nei confronti del giornalista Dario De Luca.  Monica scrive: “L’aggressione subita dal collega Dario De Luca in occasione dei festeggiamenti per la rielezione del sindaco di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà, lascia sgomenti e increduli. La violenza non dovrebbe mai diventare protagonista nei rapporti tra persone civili, men che mai da parte di un rappresentante delle istituzioni verso chi svolge il proprio lavoro”. La segreteria di Assostampa Catania si unisce con forza al rammarico espresso dalla sezione Unci di Catania sulla deprecabilità di questo gesto che “impedisce, a un giornalista, di esercitare il proprio dovere”. Massima solidarietà del nostro giornale al collega  Dario De Luca per l’angheria subita.


SIRACUSA – Bruciata auto a giornalista, solidarietà a collega per atto vile contro Stampa. Prospero Dente Segretario Provinciale Assostampa Siracusa con un documento pubblicato anche sui social ha condannato l’atto intimidatorio compiuto ai danni del giornalista e collega Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, ed ha scritto testualmente: “Nessuna intimidazione potrà mai fermare il lavoro giornalistico. Piena e totale solidarietà al collega Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, al quale, la scorsa notte, è stata incendiata l’autovettura. Questo episodio, che siamo certi sarà in breve tempo ricostruito per giungere ai responsabili, dimostra che il giornalismo fatto di ricerca, approfondimento, rispetto delle fonti e, quindi, di professionalità, continua ad essere un fastidioso avversario per la criminalità e il malaffare in genere. Gli attestati di stima e la solidarietà già espressa in questi momenti dimostrano che i giornalisti sono ancora visti come baluardo di legalità e democrazia. Se ne facciano tutti una ragione. L’Assostampa di Siracusa, con tutta la segreteria al completo, e i giornalisti siracusani tutti, stanno con Gaetano Scariolo.” Prospero Dente Segr. Prov.le  Assostampa Siracusa.


CATANIA Tribunale emesso decreto sequestro e confisca beni 150mln€ gruppo Ciancio: sequestrati giornali e tv. Ciancio Sanfilippo ed il figlio Domenico, dopo la notifica del decreto, si sono dimessi dall'incarico rispettivamente di direttore responsabile e condirettore. Il caporedattore de “La Sicilia” Piraneo designato direttore. Il Tribunale ha nominato commissari giudiziari per garantire la continuazione dell'attività del gruppo. L'intero gruppo editoriale che fa capo all'editore tra cui il quotidiano “La Sicilia”, la maggioranza delle quote della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari e  le 2 emittenti televisive regionali, “Antenna Sicilia” e “Telecolor” fanno parte dei beni dell'imprenditore Mario Ciancio, di cui il Tribunale di Catania ha decretato di sequestro e confisca, su richiesta della Dda. Il decreto riguarda conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione in altre sette società e beni immobili. Mario Ciancio Sanfilippo è attualmente sotto processo per concorso esterno all'associazione mafiosa. La notizia è stata data nel corso di un'assemblea di redazione. L'assemblea dei soci della Domenico Sanfilippo editori ha nominato nuovo direttore Antonello Piraneo, attuale caporedattore del quotidiano.


ROMA –  Ucsi, Giunta esecutiva nazionale: Di Salvo designato componente. La Presidente nazionale Ucsi Vania De Luca ha proposto l’ingresso del giornalista  Salvatore Di Salvo già Presidente provinciale Ucsi di Siracusa e Consigliere nazionale. La nomina, sentito il Consulente Ecclesiastico Nazionale Padre Francesco Occhettan, è stata approvata all’unanimità  nel corso della riunione del Consiglio Nazionale Ucsi convocato, sabato, a Roma nella sede di via in Lucina.  Salvatore Di Salvo è stato inserito nella squadra composta, dalla presidente De Luca, dal Consulente padre Occhetta, dai due vicepresidenti Antonello Riccelli e Donatella Trotta, dal segretario Maurizio Di Schino, dal tesoriere Alberto Lazzarini e dai due componenti della Giunta  Giuseppe Caffulli e Alessandro Zorco. Di Salvo è il primo giornalista siracusano a fare parte della Giunta esecutiva nazionale dell’Ucsi e il secondo siciliano dopo Gaetano Rizzo, che ha ricoperto l’incarico per due mandati.  Salvatore Di Salvo dopo la nomina ha sottolineato : "Sono molto orgoglioso di questo importante riconoscimento. Fornirò il mio massimo contributo affinché le tematiche attinenti alla nostra professione e alla storia dell'Ucsi, che si intrecciano con la dottrina sociale della Chiesa  possano essere, in questo sessantesimo della fondazione approfondite. In questo nuovo servizio all’Ucsi darò il mio umile e modesto contributo. Un grazie, infine ai dirigenti regionali dell’Ucsi Sicilia, al consulente ecclesiastico e alla sezione provinciale di Siracusa  per il loro continuo sostegno”. Domenico Interdonato Presidente Ucsi Sicilia ha dichiarato: “Il Consiglio regionale dell’Ucsi Sicilia esprime soddisfazione per la nomina di  Salvo Di Salvo a componente della Giunta Nazionale dell’Ucsi.  Un riconoscimento importante per chi nel corso degli anni  ha lavorato sui diversi temi e in diversi campi  dopo l'entrata in vigore della legge 148/2011 che obbliga gli iscritti agli Ordini professionali a fare formazione. Salvo ha contribuito in questi anni a far crescere la grande famiglia dell’Ucsi  in Sicilia. A Salvo formuliamo un augurio appassionato di buon lavoro, certo che saprà affrontare le future sfide con capacità e competenza; ma consapevole di avere un punto di riferimento”.  A Salvo Di Salvo vanno le nostre felicitazioni l’augurio di buon lavoro in questa nuova strada.


SIRACUSA - Commemorato 40° anniversario assassinio di mafia del giornalista Mario Francesce. Una nipote di Maria Francese, sorella del giornalista Mario, ha deposto  fiori davanti alla targa che lo ricorda.  L’omaggio è stato di Assostampa, Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Unci e Comune.  Tutti hanno rinnovato il ricordo dell’omicidio perpetrato il 26 gennaio del 1979 del cronista siracusano del Giornale di Sicilia.  Autorità  civili e militari della provincia: il Prefetto vicario, Valerio DE JOANNON, il comandante dalla Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello, rappresentanti di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno presenziato alla cerimonia. Prospero Dente segretario Assostampa provincia SR ha detto :” Mario Francese aveva scelto da che parte stare. Il  metodo Francese guardava all’essenza dei fatti, alla ricerca della verità, alla denuncia delle illegalità. Rinnovare il suo ricordo è, per tutti noi, un’esigenza vitale per continuare ad avere il coraggio di scegliere da che parte stare e cioè dalla parte dei lettori, della libertà di espressione e di informazione. Ora più che mai.” La  Messa è stata celebrata di pomeriggio nella chiesa di Sant’Angela Merici dove vive la signora Maria Francese, sorella di Mario.


Catania  Assostampa  stigmatizza situazione preoccupante  “Ultima Tv”. Daniele Lo Porto Segretario Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania  ha scritto un duro  documento”  La segreteria di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti siciliani, esprime preoccupazione per le dinamiche occupazionali che si registrano a Ultima Tv, l’emittente televisiva il cui editore ha deciso di non rinnovare, per l’ennesima volta, contratti in scadenza di giornalisti che hanno dato prova di professionalità e di impegno nell’interesse dell’azienda. La precarizzazione del rapporto di lavoro è mortificante nei confronti di professionalità consolidate e in evidente contrasto con la crescita di una emittente che ha investito molto in tecnologia e strutture, ma che sembra non saper tenere in adeguata considerazione il valore delle risorse umane. Assostampa Catania sarà al fianco dei colleghi e delle colleghe in tutte le iniziative necessarie a salvaguardare non solo i posti di lavoro, ma la dignità professionale e personale, che non può essere umiliata da atteggiamenti inammissibili sul piano formale e sostanziale”. SIRACUSA - ASSOSTAMPA :” Il parco di piazza Adda intitolato a Dino Cartia”. La notizia è stata comunicata dal segretario provinciale Prospero Dente il quale ha dichiarato : “L’ufficialità arriva nel giorno del compleanno di Dino. Ho sentito personalmente il sindaco Francesco Italia per ringraziarlo e, attraverso lui, estendere il compiacimento e la gratitudine alla Giunta e all’intera Commissione toponomastica. Quel luogo rappresenterà un’area di aggregazione dove la memoria della città si farà strumento di crescita per i giovani e per quanti amano Siracusa. Lo ha deliberato la giunta comunale accogliendo la proposta avanzata dalla Commissione toponomastica che ha valutato la richiesta avanzata lo scorso anno dall’Assostampa di Siracusa”.


SIRACUSA – 10 giugno 2018- Gregorio Valvo, giornalista è tornato alla Casa del Padre dopo una lotta contro il male incurabile.

  

Con Gregorio abbiamo condiviso tempi buoni a Tele Stampa Sud che abbiamo fatto crescere negli anni 80-90.. agli albori del giornalismo televisivo .. Un ricordo: nel dicembre del 1990, subito dopo il terremoto di Santa Lucia con continue scosse di assestamento, era domenica ora del TG delle 14.30. Gregorio mi disse vai in onda Tu. Io risposi …no fai Tu l'edizione di oggi perché io ho già realizzato le interviste sul sisma, rimasi seduto accanto al tavolo della conduzione, per presentare solo i servizi. Gregorio si era appena seduto con la sigla del TG già partita: una forte scossa di terremoto bloccò il TG.. ci siamo guardarti in faccia ed in 30 secondi siamo usciti in strada.. Poi dopo la scossa sismica tutto tornò nella norma e Gregorio iniziò quel TG memorabile...



Termini Imerese PA -  Commemorazione giornalista Cristina ucciso nel 1960 da mafia. La cerimonia è venerdì 5 maggio 2017 alle ore 11 nel luogo in cui fu rinvenuto il corpo senza vita del coraggioso cronista, nella zona dell’ex stabilimento Olis, Cosimo

 Cristina  

ucciso dalla mafia 57 anni fa, ed  è organizzata dal giornale Espero, in collaborazione con l’Istituto Superiore Stenio ed il patrocinio del Comune di Termini Imerese.  La manifestazione prevede l’intervento di Alfredo Morvillo, Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, di Girolamo Di Fazio, Commissario Straordinario  del Comune di Termini Imerese, Giusy Conti, docente dell’Istituto “Stenio” e di Alfonso Lo Cascio Direttore della Rivista Espero.  Una corona di alloro è deposta davanti la lapide che ricorda il coraggioso giornalista termitano. Il Coro di voci bianche della scuola media Tisia d’Imera, diretto da Loredana Russo, eseguiranno dei brani musicali. Saranno presenti rappresentanze di tutte le scuole della città. Alfonso Lo Cascio, Direttore della Rivista Espero afferma :“Come ogni anno  torniamo a ricordare la figura del coraggioso giornalista termitano Cosimo Cristina, ucciso, un giorno di maggio di 57 anni fa, dal potere politico affaristico mafioso che governava la città. Non è uno stanco rituale ma la testimonianza del valore dell'impegno del giovane cronista che va indicato come esempio non solamente per chi fa questo mestiere ma per tutta la comunità e soprattutto per le giovani generazioni. Se questo territorio è cambiato lo si deve anche al sacrificio di Co.Cri, come si firmava nei suoi articoli, che ha testimoniato con la vita cosa significa fare il giornalista e con coraggio ha denunciato il malaffare di un territorio. Con il solo torto di credere che la verità e la legalità fossero più forti di qualsiasi potere criminale”.


Catania –  Gaetano Rizzo  eletto consigliere nazionale  USSI. Il  segretario di Assostampa Catania Daniele Lo Porto  ha dichiarato:”Esprimo grande compiacimento al collega Gaetano Rizzo, iscritto nella sezione provinciale di Catania, per il prestigioso consenso ottenuto in campo nazionale”. Di seguito la comunicazione sull'elezione. “L’acese  Gaetano Rizzo

è stato eletto consigliere nazionale dell’Unione stampa sportiva italiana al termine del congresso che si è celebrato  a Chiavari, in provincia di Genova, ed ha rieletto come presidente Luigi Ferrajolo. La delegazione siciliana guidata dal presidente Roberto Gueli era rappresentata anche dai colleghi Filippo Mulè (presidente della commissione verifica poteri), Luigi Ronsisvalle, Antonio Foti, Nino Randazzo e Franco Cammarasana (vicepresidente del congresso) nonché dallo stesso Rizzo; tra i partecipanti di diritto all’importante appuntamento sindacale il catanese Giuseppe Di Bella, rieletto revisore dei conti. Gaetano Rizzo è risultato il terzo per numero di preferenze ricevute (38), a breve distanza da Gianfranco Coppola (41) della Rai e Alberto Bortolotti (39). Nel corso del congresso la delegazione siciliana si è fatta apprezzare per gli interventi del presidente Gueli, dei vicepresidenti Rizzo e Cammarasana e del segretario generale Randazzo che hanno riscosso ampi consensi”. All’amico e collega Gaetano Rizzo le congratulazioni ed il compiacimento personale. i.l.p.


Catania  -  Sporcato murales Candido Cannavò, Cagnes presidente Ussi Catania  chiede ripristino e condanna autori .

 

Scrive Giacomo Cagnes : “L’idiozia e la stupidità a Catania non conoscono confini, che piacere possono provare coloro che per l’ennesima volta hanno sporcato il murales di Candido Cannavò? Sulla grandezza del Giornalista Sportivo non vogliamo aggiungere altro, perché è ben nota. Quel piccolo cervello che ha deciso di imbrattare una figura storica della nostra città dovrebbe essere punito severamente. Ci sono vari modi per dissentire, ma non si può tollerare, questo sfregio. Da Presidente dei giornalisti sportivi di Catania ed in nome e per conto di tutti i componenti del direttivo condanniamo il gesto inqualificabile e ci auguriamo che l’amministrazione comunale provveda al più presto a ripristinare il murales di Candido”.


Catania  - Assostampa Catania, auguri di buon Natale. Rosaria Rotolo, segretario provinciale della Cisl, ed Alessandro Cappellani, presidente dell'Ersu, uno dei pochissimi  enti regionali virtuosi, insieme al padrone di casa, Giuseppe Calaciura, del Teatro del Canovaccio, Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione della stampa, e Daniele Lo Porto, segretario provinciale, hanno presenziato agli auguri tra i giornalisti dell'Assostampa. Hanno partecipato anche il segretario della CGIL, Giacomo Rota, e il deputato regionale Concetta Raia. Un messaggio augurale è stato inviato da Carmelo Mazzeo, segretario Ugl, e Filippo Parisi, segretario Uil, fuori Catania per altri impegni. Assente giustificato anche il segretario regionale Alberto Cicero, che non ha fatto mancare, anche se a distanza, il suo saluto. Numerosi colleghi hanno partecipato all'ormai tradizionale appuntamento di fine anno. La Segreteria provinciale al completo, con Giovanni Lo Faro e Rosa Maria Di Natale,  i "regionali" Giuseppe Petralia e Paolo Licciardello,  il segretario dell'Ordine, Concetto Mannisi, il commissario dell'Ussi di Catania, Gaetano Rizzo e tanti altri giornalisti, provenienti anche da fuori città o da altra provincia. Dolci fatti in casa, panettoni e spumante hanno accompagnato i sobri auguri di rito, nella consapevolezza di una situazione di grande difficoltà per l'intero sistema, che richiede, ora più che mai, unità, collaborazione, spirito di sacrificio.


Catania – “Verità su omicidio Rostagno”. Daniele Lo Porto Segretario Sezione Provinciale di Catania Associazione Siciliana della Stampa in merito alla tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro Rostagno  scrive:” L’Associazione siciliana della Stampa e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia esprimono il proprio sentito ringraziamento nei confronti dei pm Gaetano Paci e Francesco Del Bene e degli avvocati di parte civile Francesco e Giuseppe Crescimanno e Francesco Greco, che li hanno rappresentati nel processo come parti civili, per il contributo dato all'accertamento della verità sulla tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro Rostagno. Seppure a distanza di quasi 26 anni, la verità sulle cause e sulle responsabilità dell’omicidio del collega e sociologo, piemontese di origine, siciliano di adozione, è stata ristabilita, col riconoscimento che furono l’impegno giornalistico e il costante lavoro di denuncia di Mauro a provocarne la morte. Rostagno rimane un esempio di dedizione e di impegno nel lavoro del cronista, seguito dai giornalisti siciliani e di tutta Italia. Anche a Mauro va, ancora una volta, il nostro saluto e il nostro grazie”.


PalermoAssostampa: Macaluso presidente. Giancarlo Macaluso, 50 anni, giornalista del Giornale di Sicilia è stato eletto all'unanimità presidente Consiglio regionale di Assostampa Sicilia. Massimiliano Passalacqua e Paolo Licciardello sono stati designati vicepresidenti. Alberto Cicero, riconfermato segretario guida alla giunta esecutiva composta da Nino Amante, Massimo Bellomo Ugdulena (che mantiene la carica di tesoriere), Francesco Celi, Francesco Di Parenti, Virgilio Fagone e Salvatore Messina per i professionisti e da Antonio Fiasconaro, Giuseppe Petralia e Cristina Puglisi per i collaboratori.  Per i professionisti sono stati eletti: Massimo Bellomo Ugdulena, Roberto Ginex, Fabio Nuccio, Dario Fidora, Vincenzo Lombardo (Giornalisti Uniti Palermo), Giancarlo Macaluso, Leopoldo Gargano, Virgilio Fagone (Rifondazione Sindacale), Francesco Di Parenti, Andrea Di Falco (Giornalisti Province Unite), Salvatore Messina, Alfredo Conti (Stampa Palermitana), Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo Porto, Nino Amante, Gaetano Rizzo, Nuccio Carrara, Annamaria Scicolone, Tiziana Tavella (Giornalisti Uniti Professionali Catania), Giuseppe Gulletta, Francesco Celi, Massimiliano Passalacqua, Antonio Siracusano, Valentina Salvago (Giornalisti Liberi Messina). Per i collaboratori sono stati eletti: Antonio Fiasconaro, Marina Mancini, Rosalba Virone (Giornalisti Uniti Palermo-Trapani), Daniela Citino, Silvio Breci ( Giornalisti Province Unite), Danila La Torre (Giornalisti Liberi Messina), Giuseppe Petralia, Paolo Licciardello, Monica Adorno, Cristina Puglisi, Annalisa Giunta, Francesco Antonio Morello (Giornalisti Uniti). Eletti anche i componenti del Collegio dei probiviri e del Collegio dei sindaci. Probiviri sono stati eletti Attilio Borda Bossana, Francesco Mazzola, Antonio Ortoleva, Aldo Mantineo per i professionisti (supplente Placido Ventura) Salvatore Sessa, Lillo Granata, Nino Randazzo per i collaboratori (supplenti Gianfranco Criscenti, Carmelo Santonocito). Il Collegio dei sindaci è composto da Nicola Savoca, Alberto Samonà per i professionisti (Supplenti Alessandro Bongiorno, Margherita Leggio, Antonio Prestifilippo) e da Cettina Saraceno per i collaboratori (supplenti Federico Fugali, Francesco Antonio Morello).


Roma FNSI e UNCI su diffamazione è pagina nera. Con un duro comunicato la Federazione Nazionale della Stampa e l’Unione Nazionale Cronisti Italiani stigmatizzano il voto  al Senato sulla modifica alla normativa su diffamazione a mezzo stampa. Si legge testualmente: ”Diffamazione: ingiustizia è fatta, in carcere i cronisti. Una reazione immediata e rigorosa di tutto il giornalismo italiano per condannare la pagina nera scritta oggi dal Senato che, con un voto dell’Aula ha approvato una modifica alla normativa sulla diffamazione a mezzo stampa che condanna al carcere i cronisti e sanziona i direttori con una semplice multa. Il risultato del lunghissimo tira e molla sulla volontà di evitare il carcere al  direttore del Giornale Sallusti si è così risolto con la previsione di condannare chi scrive gli articoli fino a 12 mesi di galera e comminare a direttori e vice direttori una multa massima di 50 mila euro o anche di 20. La soluzione votata dal Senato non risolve in alcun modo il problema del danno che si arreca con una notizia errata: vedere il cronista che l’ha scritta dietro le sbarre può dare soltanto soddisfazione al sentimento di vendetta. Lo stesso sentimento, covato fin dagli anni dell’inchiesta Mani pulite, che ha prevalso in Senato. Ristorare la dignità di una persona che si senta offesa da un giornalista richiede che si possa immediatamente diffondere, con una rettifica, la versione corretta che ripristini la verità dei fatti. I giornalisti italiani devono reagire immediatamente, così come ha indicato la Fnsi con un primo sciopero lunedì 26, per mostrare che il nostro paese non può seguire le derive autoritarie dell’Ungheria e della Romania.  Che i cittadini italiani mantengono tutta la loro volontà di essere informati su ciò che avviene e che i giornalisti hanno il dovere di farlo in modo corretto, compiuto e  tempestivo”.


CataniaEletti  delegati a  32º congresso regionale. Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania. I giornalisti iscritti alla sezione provinciale dell'Associazione siciliana della stampa si sono riuniti domenica per eleggere i delegati che parteciperanno al prossimo congresso regionale che si svolgerà a Enna il 18 e 19 marzo. Alla scadenza dei termini previsti dallo statuto sono state presentate solo  2 liste (1 per i professionali e 1 per i collaboratori). Per i giornalisti professionali sono stati eletti: Alberto Cicero, Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo Porto, Rosa Maria Di Natale, Concetto Mannisi, Eleonora Cosentino, Placido Ventura, Giuseppe Lazzaro Danzuso, Giovanna Genovese, Gianfranco Troina, Giovanni Finocchiaro, Anna Elisa Di Paola, Nicolò Savoca, Domenico Trovato, Giuseppe Vecchio, Maria Torrisi, Gaetano Rizzo, Alfio Di Marco, Antonino Amante, Mariano Messineo e Ludovico Licciardello. Supplenti: Nunzio Currenti, Letizia Carrara, Grazia Sicali, Antonietta Licciardello, Antonio Foti, Gaetano Guidotto, Chiara Murabito, Alfio Cutuli e Agostino Laudani. Per i collaboratori: Monica Adorno, Paolino Licciardello, Edoardo Murabito, Giuseppe Petralia, Salvatore Sessa. Supplenti: Laura Fazzina, Salvatore Reitano, Simone Russo. Al termine il segretario regionale Alberto Cicero ha accennato brevemente alla responsabilità che avrà il prossimo congresso di attuare una nuova strategia per il sindacato dei giornalisti alla luce delle sfide e delle trasformazioni che la professione sta affrontando.


Caltanissetta – Segreto su fonte: giornalista assolta, fatto non sussiste. Assoluzione della collega Giulia Martorana, decisa dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, che ha riformato la sentenza di condanna a 20 giorni di arresto, pronunciata dal Tribunale di Enna per il reato di favoreggiamento. La giornalista pubblicista è stata difesa dall’avvocato Gianfranco D’Alessandro, ed aveva taciuto il nome della fonte che le aveva rivelato una notizia.  Il  segreto professionale non  era stato riconosciuto, alla collega Giulia Martorana, il codice l’ammette solo per i giornalisti professionisti. L’assoluzione in appello  è con la formula “perché il fatto non sussiste”. L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha espresso soddisfazione per la sentenza ed ha auspicato come decisiva una modifica del codice di procedura penale, che espressamente preveda che a potersi avvalere del segreto non siano solo i giornalisti professionisti ma, più in generale, i giornalisti iscritti all’albo.


Palermo Consiglio regionale  Ordine Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena presidente, Concetto Mannisi segretario. Riccardo Arena,  49 anni, palermitano, cronista giudiziario del Giornale di Sicilia e collaboratore della Stampa, del Foglio e di Panorama, è il nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Lo ha eletto oggi il Consiglio, riunito nella sede di Palermo. Il nuovo segretario è Concetto Mannisi, di Catania, 44 anni, cronista di nera della Sicilia e corrispondente del Corriere dello Sport. Arena e Mannisi subentrano rispettivamente a Vittorio Corradino ed a Filippo Mulè, che si sono dimessi dagli incarichi. In una nota congiunta il nuovo vertice dell'Ordine sottolinea la necessità di un impegno attento e costante verso i problemi della categoria, a cominciare dalle questioni dell'accesso alla professione e della lotta all'abusivismo. Sappiamo bene quali saranno le difficoltà legate ai nuovi incarichi, dicono Arena e Mannisi , tuttavia cercheremo di lavorare con intensità e impegno, garantendo ai colleghi professionisti e pubblicisti equilibrio, massima trasparenza e rispetto delle regole. Auguri al nuovo presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena ed al segretario Concetto Mannisi,  personali e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.


Catania - Club Stampa CT incendiato. Le fiamme si sarebbero sviluppate intorno alle ore 12,40, nei locali adiacenti la scogliera, forse partite dal vano cucina. I presenti hanno vissuto momenti di panico per l’incendio scoppiato. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che devono accertare le cause dell’incendio. I locali che ospitano il Club della Stampa, in riva al mare, lungo la scogliera, sono stati completamente distrutti. alle porte della città. Alcuni bagnanti per sfuggire alle fiamme si sono buttati in mare e sono stati recuperati dai vigili del fuoco, intervenuti anche con una squadra di sommozzatori.  Fortunatamente tra le persone presenti non ci sono stati feriti. Tanti i ricordi, gli  incontri con i colleghi più anziani e giovani che legano molti giornalisti al Club della Stampa di Catania, dalle elezioni, al semplice caffè, tutto è andato in fumo. 


Catania - Scomparso Luigi Prestinenza storico giornalista sportivo. Caposervizio sport de La Sicilia è morto il 4 settembre a Catania, all'età di 83 anni. Ha avuto un ruolo di vertice, per molti anni, nell'Ordine dei giornalisti e nell'Ussi in Sicilia. Il giornalista Luigi Prestinenza, decano dei cronisti sportivi è stato vice presidente nazionale dell'Unione stampa sportiva italiana e presidente onorario del gruppo Sicilia dell'Ussi. I funerali celebrati giovedì mattina, alle 10.30, nella Chiesa Madre di Pedara. Il Presidente della Regione Raffaele Lombardo appena appresa la notizia della morte di Luigi Prestinenza così ha detto: "La storia e la vita di Luigi Prestinenza si intrecciano in modo inscindibile con la storia dello sport siciliano. Nella sua lunga attività lo ha saputo raccontare con passione e trasporto, soprattutto quando gli strumenti di comunicazione erano meno sofisticati di quelli odierni. Ed era spesso la sua forte personalità a fare la differenza rispetto alle cronache di tanti colleghi. Ha saputo in tanti anni di qualificata attività svolta in modo particolare a 'La Sicilia' coniugare competenza e passione, amore per lo sport e per la Sicilia, divenendo maestro di giornalismo per tanti giovani che da lui hanno imparato molto. Mi lega a lui un rapporto personale di simpatia e stima che certamente mi mancherà. Così come penso la sua figura mancherà a tanti siciliani che hanno conosciuto dalla sua penna le vicende più importanti dello sport del dopoguerra". Alla famiglia, le sincere condoglianze.


Siracusa - Omaggio a Vittorini: adesione Assostampa. La sezione provinciale dell’Associazione siciliana della stampa ha aderito all’omaggio a Elio Vittorini di sabato alle 9,30 davanti alla casa natale del grande scrittore, in via Vittorio Veneto 138, in occasione dei 103 anni della nascita. L’iniziativa è del giornalista Corrado Cartia, cultore della memoria di Vittorini, ed ha avuto il sostegno del Comune e della Provincia, che saranno rappresentati rispettivamente dall’assessore al Centro storico, Ferdinando Messina, e dall’assessore alla Cultura, Aurelio Basilico. Per l’Associazione siciliana della stampa sono presenti il segretario provinciale, Aldo Mantineo, ed il consigliere regionale e componente della giunta esecutiva, Francesco Di Parenti.


Siracusa - Intimidazione a giornalista, solidarietà dei cronisti. L’Unione nazionale cronisti italiani e l’Unci Sicilia esprimono solidarietà al cronista de La Sicilia di Siracusa, Salvatore Maiorca, al quale è stata recapitata una lettera contenente minacce. Maiorca,  assieme al presidente provinciale del Wwf, Giuseppe Patti, ha firmato articoli riguardanti i progetti di porti turistici e insediamenti turistici nella Sicilia orientale. Il presidente dell’Unione cronisti, Guido Columba, e il presidente regionale dell'Unci, Leone Zingales,  chiedono agli inquirenti “di fare luce al più presto sull'inquietante episodio”. L'Unci ancora una volta respinge al mittente ogni attacco al diritto di cronaca. “Nessuno - hanno dichiarato Columba e Zingales - impedirà ai cronisti di svolgere il proprio lavoro, raccontando la verità nel pieno rispetto delle regole”. Solidarietà all’amico Salvatore Maiorca da L’INFORMATORE di Sicilia e personali per quanto subito: l’informazione non si ferma con le minacce. i.l.p.


Catania - Mimmo Calabrò, colpito da infarto di notte, a Catania. Mimmo Calabrò, mentre era alla guida della sua auto, è stato colto dal malore  nei pressi di Piazza Verga a Catania. Sono stati inutili i soccorsi immediatamente prestatigli dai carabinieri della vicina caserma ed il trasporto all’ospedale Garibaldi. Mimmo Calabrò era capo servizio dell'edizione di Catania della "Gazzetta del Sud" e direttore della rivista "Microcredito e Microfinanza". Ha scritto diversi libri:"Il Governo della Destra", "Io, la donna del Padrino", "Giorgio, la mia Fiamma" e "Reggio: dalla rivolta alla riconciliazione".  Ha detto l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, ricordando Mimmo Calabrò: “Sono sgomento e allibito per la scomparsa dell'amico Mimmo Calabro . Non ho parole per esprimere il dolore per la notizia della sua morte. Era un amico e un collega, un valido giornalista, un punto di riferimento personale, per il quale provavo un forte sentimento di stima e al quale mi legavano comuni e antiche frontiere ideali. Alla sua famiglia e alla Gazzetta del Sud vanno il mio personale cordoglio e la mia vicinanza. Lascia un vuoto difficilmente colmabile". Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nell'apprendere della scomparsa del giornalista Mimmo Calabrò ha detto:”Sono profondamente colpito e senza parole. Un grande amico, un bravo giornalista e un uomo generoso che non potrà essere dimenticato. In questo momento di grande dolore mi vengono in mente i mille incontri, di giorno e di notte, per scambiare un'idea, una valutazione o commentare un notizia. Era un uomo che non si risparmiava per nessuno e che sprizzava energia e salute. La notizia della sua scomparsa lascia sbigottiti. Spero che questi miei sentimenti di stima e di affetto possano arrivare anche ai suoi figli. Se non lo avessero compreso, come spesso capita a noi figli, avevano un grande padre. Un uomo la cui assenza si sentirà. Andandosene Mimmo ci lascia tutti umanamente un pò più poveri”. Mimmo era un amico personale, il suo tono sempre pacato è indicativo sulle sue doti,  alla moglie, ai figli ed ai familiari le condoglianze personali e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.


Catania - Ordine ed Assostampa “querelle” Crocetta. "Ancora una bugia di Crocetta, l'ennesima. Nonostante l' annuncio del governatore: 'La prossima settimana chiamerò Ordine e Assostampa per affrontare la questione, fatto ormai esattamente un mese addietro poche ore dopo la presentazione del dossier sulle sue bugie sulla questione dell'Ufficio stampa della Regione, l'anno 2013 si è chiuso e mai alcuna proposta di incontro è venuta da Crocetta". Lo affermano in una nota congiunta Assostampa Sicilia e Ordine dei giornalisti di Sicilia, che aggiungono che "non può essere ormai una sorpresa che il governatore annunci una cosa che poi, regolarmente, non mantiene", considerando l'accaduto nello "stile proprio di un politico che al di là degli annunci roboanti e ad effetto poco riesce a fare sul piano della concretezza e nella direzione della soluzione dei problemi".  "E intanto - aggiungono Assostampa e Ordine - la Regione resta senza ufficio stampa - unico caso in Italia – e soprattutto i siciliani restano senza la possibilità di conoscere realmente l'attività amministrativa della Regione. Alla faccia della trasparenza tanto sbandierata". L'Associazione Siciliana della Stampa è inoltre intervenuta nel procedimento sollevato dinanzi la Corte Costituzionale dal giudice del lavoro di Palermo sui ricorsi di alcuni dei 21 colleghi licenziati da Crocetta "e che, comunque vadano le cose, costringerà la Regione a un notevole esborso economico". Sindacato e Ordine auspicano che "almeno in quella sede si faccia definitivamente chiarezza su una vicenda che anche i media nazionali hanno trattato come l'ennesima anomalia siciliana e del presidente Crocetta".         


Siracusa Assostampa: Plesso Francese. Dando seguito a quanto deciso dall’assemblea degli iscritti e dopo aver depositato, nei giorni scorsi, presso gli uffici comunali il testo dell’ordine del giorno con il quale l’Assostampa Siracusa richiede l’intitolazione di un plesso scolastico a Mario Francese, il giornalista siracusano ucciso in un agguato di mafia a Palermo 32 anni fa, è stata formalizzata la richiesta in tal senso alla direzione dell’Istituto comprensivo “Chindemi”. Nel corso di un breve colloquio con il dirigente scolastico, la professoressa Pinella Guffrida, il segretario provinciale dell’Assostampa Aldo Mantineo ha illustrato le motivazioni che hanno portato i giornalisti siracusani a chiedere di intitolare a Mario Francese il plesso, appena ristrutturato, di via Basilicata. Il dirigente scolastico ha assicurato in tal senso l’immediata attivazione dei competenti organi collegiali. L’Assostampa Siracusa ha anche chiesto di poter accompagnare questo percorso con una serie di iniziative rivolte agli studenti per meglio conoscere la figura e l’attività di Mario Francese. Tra le iniziative proposte anche quelle di ospitare la mostra fotografica  commemorativa già allestita in altre città.


Palermo – Gli auguri di Raffaele Lombardo a Vittorio Corradino il nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Il neo eletto succede a Franco Nicastro. Segretario è stato confermato Nuccio Anselmo. L’esecutivo eletto resterà in carica fino al 2013. Vicepresidente è Teresa Di Fresco e tesoriere il riconfermato Salvatore Li Castri. Il presidente uscente dei revisori dei conti Franz La Paglia è stato riconfermato. "A Vittorio Corradino, giornalista di lunga esperienza e di grande sensibilità umana e sociale, i miei migliori auguri di buon lavoro". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo congratulandosi per l'elezione di Vittorio Corradino a nuovo presidente dell'ordine dei giornalisti della Sicilia. "Certo - ha proseguito Lombardo - lo attende un compito non semplice. Corradino saprà assicurare, anche in condizioni difficili, la necessaria autonomia della categoria e il suo insostituibile compito per la formazione della coscienza civile”. Corradino è stato eletto con i voti di 5 consiglieri, 4 le preferenze ottenute da Riccardo Arena. ... Auguri a Al nuovo presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Vittorio Corradino gli auguri personali e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.

Siracusa - Il disegno di legge sulle intercettazioni approvato al Senato  contiene norme fortemente limitative del libero esercizio della professione giornalistica. La Federazione della Stampa che, in tutte le sue articolazioni,   in questi mesi si è attivata per contrastare l’approvazione di questo provvedimento, ha messo in cantiere una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e a contrastare l’iter procedurale nella fase di passaggio in terza lettura alla Camera dei Deputati. In questo quadro la Giunta Esecutiva ha deliberato di proclamare uno sciopero di tutta la categoria da attuarsi l’8 luglio nella carta stampata e il 9 nelle radio e televisioni in modo da realizzare una giornata di “rumoroso silenzio” per protestare contro questo provvedimento in occasione della presumibile approvazione in Commissione Giustizia alla Camera e del passaggio alla discussione in aula. Ovviamente, qualora il calendario dei lavori parlamentari dovesse mutare, La FNSI provvederà ad adeguare, di conseguenza, le date dello sciopero. L’Associazione della stampa di Siracusa per dare visibilità alla protesta ha chiesto a tutti i propri associati di testimoniare la contrarietà al ddl intercettazioni, che mina alla base il diritto-dovere dei giornalisti di informare ed il diritto dei cittadini tutti ad essere informati, indossando un bottone nero in segno di lutto.  Ai direttori delle testate siracusane, in ogni modo edite e diffuse, l’Assostampa Siracusa chiede inoltre di dedicare spazi di dibattito, analisi ed approfondimento sulla vicenda e di rendere visibile la protesta dei giornalisti siracusani.

Siracusa – I giornalisti della provincia di Siracusa partecipano alla mobilitazione in difesa della libertà d’informazione sulla base della piattaforma nazionale promossa a Roma dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. A lanciare l’iniziativa sono un gruppo di associazioni operanti in ambiti diversi e la sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa (federata nella Fnsi), che terranno un incontro pubblico nello stesso giorno della mobilitazione nazionale, sabato 3 ottobre, ma a partire dalle 17,30. L’appuntamento è in largo XXV luglio. La manifestazione si propone, in primo luogo, di rafforzare e di tutelare i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione e il diritto inalienabile di ogni cittadino alla conoscenza, alla informazione completa e plurale e alla comunicazione, che per essere tale non può subire forma alcuna di bavaglio.  Tematiche che le recenti vicende politiche, le scelte imposte dal governo alla Rai e le richieste di risarcimento ai giornali critici con l’esecutivo, hanno portato in primo piano, in un quadro reso già fosco dalla crisi di molte testate, specie di carta stampata, e dalla proposta di legge Alfano che limita il diritto di cronaca. La manifestazione si svilupperà attraverso la lettura dei documenti della protesta di Roma e l’intervento dei rappresentanti della associazioni che hanno aderito. Tra le associazioni firmatarie: Associazione siciliana della stampa (sezione di Siracusa) ,  Unione cattolica stampa italiana, Unione nazionale cronisti italiani, e Unione stampa sportiva italiana (sezioni di Siracusa).


Il Premio Cutuli contro... la "tratta"  di Sofia Milazzo  Maria Grazia Cutuli

SIRACUSA - Assegnato a Laura Maragnani. giornalista di Panorama il Premio   Mariagrazia Cutuli 2007 conferitole, a Siracusa nei locali della Provincia Regionale nella Sala Costanza Bruno di via Malta 106, dall’Ordine dei Giornalisti, l’Assostampa, il Comitato di P.O. e la Commissione di Parità, per il libro-denuncia“Le ragazze di Benin city” . “Due milioni e mezzo - dice infatti la Maragnani - sono le donne trafficate come bestiame, 35.000 soltanto in Italia. Ed a tenere in piedi questo mercato sono quelli della tratta ma anche i cosiddetti clienti che spesso non comprano un rapporto sessuale, bensì un rapporto sessuale violento”. “Eppure – ha detto Agata Ruscica, portavoce del Presidente Marziano – eliminare la tratta sarebbe facilissimo. Basterebbe che la polizia facesse ogni notte il giro delle zone dove queste schiave vengono gettate sul marciapiede, raccoglierle con i pulmini e portarle direttamente nelle case di accoglienza”.  Invece i governi di tutto il mondo sostengono che il fenomeno della prostituzione è ineliminabile. Perché? Ma è chiaro: perché non vogliono eliminarlo! Le leggi infatti non tutelano le donne prostituite, sia quelle che vengono gettate sui marciapiedi con ricatti, minacce e torture, sia quelle che vi sono state culturalmente indotte e che con un comodo e ipocrita eufemismo vengono definite "prostitute per scelta", tant'è che se vengono intercettate finiscono in carcere come adescatrici (!). Le leggi invece tutelano il diritto tipicamente maschile che, attraverso il cosiddetto cliente (di carne umana femminile), tutti gli uomini si arrogano di praticare lo stupro a pagamento, di fare cioè delle donne oggetto di indescrivibili, bestiali crudeltà. Quest’anno, dunque, il Premio Cutuli si è schierato contro la tratta raccontata da Isoke Aikpitanyi, una nigeriana che l’ha vissuta sulla propria pelle, alla giornalista Laura Maragnani che la riporta nel  libro-denuncia “Le ragazze di Benin city”. “Il fenomeno del traffico di esseri umani – dice la motivazione del premio letta da Raffaella Mauceri, giornalista e componente della Commissione provinciale di parità – è aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Le donne sono maggiormente soggette a divenire vittime della tratta e questo è dovuto a diversi fattori quali la caratterizzazione sempre più femminile della povertà e della discriminazione di genere. Nonché la carenza di opportunità professionali nei rispettivi paesi d’origine. Oggi, con questo premio, vogliamo incoraggiare il lavoro di una giornalista coraggiosa e di una donna finalmente libera”. “Quest’anno ho un motivo in più per essere qui – ha detto poi la Mauceri – giacchè mi identifico in qualche modo con la  collega Maragnani. Come tutti sanno, infatti, sono fondatrice e presidente di cinque centri antiviolenza in questa provincia e pratico un giornalismo militante nella misura in cui da 30 anni, metto la mia professione a servizio.


Unione Stampa Sportiva Italiana

Gruppo Siciliano “F. Carli”

SEZIONE DI SIRACUSA

 Siracusa  - La Segreteria Provinciale della sezione siracusana dell’Associazione Siciliana della Stampa esprime sincero dolore per la perdita di Ugo Colajanni, figura di rilievo negli ultimi quarant’anni di storia della nostra provincia e non solo. Per tutti apprezzato manager industriale e uomo chiave nella gestione di importanti enti di sviluppo come la Camera di Commercio, il Banco di Sicilia e la Sac, Ugo Colajanni rimarrà nella memoria di noi giornalisti come il primo vero comunicatore della zona industriale e lo storico direttore di “Prospettive Siracusa”. Egli ha sempre dimostrato una grande attenzione per il mondo dell’informazione. Ugo è stato vicino alla categoria rinnovando puntualmente, anno dopo anno, la sua antica iscrizione all’Associazione Siciliana della Stampa. A nome di tutti i colleghi ci uniamo al cordoglio della famiglia e di quanti gli sono stati sempre vicino. Il segretario provinciale Damiano Chiaramonte


Siracusa - Aldo Mantineo  segretario dell’Assostampa siracusana. L’assemblea degli iscritti alla sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa ha eletto in mattinata per acclamazione il nuovo direttivo provinciale, composto da Aldo Mantineo (segretario), Isabella Di Bartolo (vice segretario) e Massimo Ciccarello (tesoriere). L’elezione rientra tra gli adempimenti statutari previsti in coincidenza con il congresso regionale, che si è tenuto dal 22 al 24 febbraio nel messinese a Terme Vigliatore. Il nuovo direttivo è stato eletto anche con il sostegno degli uscenti : il segretario Damiano Chiaramonte, il vice Lino Di Tommaso e il tesoriere Francesco Di Parenti  che avevano annunciato la decisione di non candidarsi. Prima dell’elezione, l’assemblea ha votato all’unanimità i bilanci consuntivo 2009 e di previsione 2010 illustrati dal tesoriere Di Parenti. All’amico e collega con il quale, già abbiamo condiviso tante “battaglie”,  gli auguri di buon lavoro dalL’INFORMATORE di Sicilia e personali.  i.l.p.


Roma - I migliori auguri al neo coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della Fnsi Maurizio Bekar,  di Trieste, che è  stato eletto all'unanimità, nel corso dell’assemblea tenutasi a Roma, nella sede della Fnsi. La Commissione è l'organismo costituito nei mesi scorsi per favorire la tutela professionale, sindacale e previdenziale dei freelance, e si affianca alle neocostituite Commissioni regionali ed all'Assemblea nazionale di lavoratori autonomi. Maurizio Bekar ricopre anche l’incarico di vicesegretario dell’Assostampa del Friuli Venezia Giulia ed esponente del Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance. i.l.p. 


Toi Bianca: presentato a palazzo Vermexio  romanzo “Dove finiva via Pitia”  a Siracusa  –   Toi Bianca, giornalista ed amico personale, che per oltre venti anni ha svolto la sua attività di cronista a Siracusa, ed ora portavoce del ministro dell’Ambiente, ha presentato sabato prossimo 7 marzo  alle 18, nel salone “Paolo Borsellino” di palazzo Vermexio, il suo primo romanzo intitolato “Dove Finiva via Pitia”. L’appuntamento era stato promosso dalla sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa ed ha avuto il patrocinio del Comune, assessorato alle Politiche culturali. La presentazione è stata introdotta da un saluto del sindaco, Roberto Visentin, e   coordinata dal segretario provinciale dell’Associazione della stampa, Damiano Chiaramonte. Sono intervenuti Enzo Papa, Pucci Piccione e Bruno Formosa, che hanno delineato  gli aspetti letterari, politico-ecologici e musicali del romanzo.  “Dove finiva via Pitia”, edito da “Lombardi Editori”, è un giallo - sentimentale che prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto per raccontare una storia di fantasia ambientata nel mondo giornalistico in una delle torride estati siciliane. Siracusa con le sue meraviglie e le sue vergogne, la vita di redazione, le canzoni di fine millennio formano il contesto in cui si muovono i protagonisti accaldati, ironici, disincantati ma capaci di emozioni e passioni umane e professionali. i.l.p.


Palermo - Il giornalista Vittorio Lo Bianco, 81 anni è morto di mattina, in una clinica di Palermo dove era ricoverato. Lo Bianco iniziò la carriera nella redazione del quotidiano L'Ora, negli anni '60, seguendo inchieste di mafia e facendo luce sugli intrecci mafia-politica. E' stato per diversi anni anche corrispondente dalla Sicilia de L'Avanti. Negli anni '70 era passato alla Rai, divenendo capostruttura di Rai Sicilia nel decennio successivo. Secondo Antonio Matasso, segretario provinciale del Psi di Palermo, alla cui federazione Lo Bianco era tuttora iscritto, “con Vittorio noi socialisti palermitani perdiamo un punto di riferimento, da cui non sono mai mancati saggi consigli e stimoli positivi, frutto di una lunga e genuina militanza, iniziata nelle battaglie contro quella mafia che uccise il compagno Salvatore Carnevale. Lo Bianco è stato un vero socialista ed un maestro del giornalismo di inchiesta”. Matasso ha inviato ai familiari un messaggio per esprimere il cordoglio di tutta la federazione palermitana del Partito Socialista Italiano.


  Siracusa La sezione siracusana dell’Unci, Unione Nazionale Cronisti Italiani, esprime cordoglio per la scomparsa di Pino Filippelli dopo una lunga malattia. Francesco Nania, fiduciario provinciale ed i soci della sezione siracusana, partecipano al dolore dei familiari (ed in particolare del figlio e collega Carlo) e ricordano Filippelli come giornalista attento e puntiglioso.


Siracusa Cordoglio giornalisti sportivi per Maria Zocco. La sezione provinciale dell’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) di Siracusa esprime, a norme di tutti i giornalisti sportivi, il cordoglio per la scomparsa di Maria Zocco storico presidente dell’EOS Siracusa Campione d’Italia di pallamano femminile nel 2000. Maria Zocco è stata dirigente umile, sanguigna, seria, competente. Ricordiamo il grande rispetto per i cronisti e per gli organi di informazione che hanno seguito le gesta della sua squadra. Un autentico esempio per tanti dirigenti sportivi. “Ricordo la sua voce che, al telefono, mi comunicava la vittoria dello scudetto – ha commentato Prospero Dente, presidente dell’USSI provinciale – Era la voce di una donna felice, quasi incredula, soddisfatta per avere riportato il tricolore in città. Maria mi disse semplicemente: ‘Siamo campioni d’Italia’; il tono era simile a quello di un dirigente che aveva vinto un torneo amichevole giovanile.Questa è stata Maria Zocco: semplice, schietta, sorridente. Vera”. 



Siracusa – “Il poliziotto con la Ferrari: Storia e mito di Armando Spatafora”, la presentazione si è svolta sabato 26 alla Provincia. Accendere i riflettori su un “figlio” di Siracusa che sin qui non ha avuto la giusta e dovuta attenzione. Si tratta di Armando Spatafora, un poliziotto ormai scomparso ma che fu protagonista a Roma tra gli anni sessanta e settanta dello scorso secolo di alcune delle più importanti pagine che le forze dell’ordine hanno scritto nella quotidiana azione di contrasto a ogni tipo di criminalità ed illegalità. Con una peculiarità: Armando Spatafora coniugava l’intuito investigativo con una non comune dose di autentico coraggio e una straordinaria passione per le auto che lo portò ad essere ribattezzato in quegli anni il “poliziotto con la Ferrari”.  A lui adesso la figlia Carmen ha dedicato un libro per rileggere, e riscoprire – e per alcuni magari solo scoprire… - la vita di quel poliziotto che con la “sua” Ferrari sfidava l’agguerrita criminalità della Capitale, si lanciava in inseguimenti in auto mozzafiato da film anche lungo le scalinate…, onorava con tutto il suo impegno e la sua professionalità la divisa indossata e la “missione” scelta. L’occasione per questa “rilettura” della vita del poliziotto siracusano – e sull’esempio in termini di dedizione per l’affermazione del primato della legalità, che ne fanno ancora oggi un sicuro esempio al quale guardare  con attenzione – è stata data dalla presentazione del libro “Il poliziotto con la Ferrari – Storia e mito di Armando Spatafora” di Carmen Spatafora (Rubbettino Editore)  che si è svolta sabato 26 giugno alle ore 18 nella sala “Costanza Bruno” della Provincia Regionale di Siracusa che sostiene l’iniziativa di Assostampa Siracusa. Con l’autrice ha presentato il volume il giornalista Salvatore Maiorca. A porgere i saluti sono stati il presidente della Provincia Regionale di Siracusa on. Nicola Bono ed il segretario provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa Aldo Mantineo. L’attrice Mary Accolla ha letto alcuni brani.


Siracusa Assegnato il Premio nazionale di Giornalismo “Saretto Leotta”.  I riconoscimenti consegnati a Domenico Tempio vicedirettore de “La Sicilia”, a Salvatore Maiorca e Pino Filippelli della redazione siracusana. Il Premio nazionale di Giornalismo “Saretto Leotta”

 

(nella foto Saretto Leotta)è stato istituito da Aldo Formosa all’interno del “Premio Internazionale Sicilia-Il Paladino”   col patrocinio dell’on. Nicola Bono presidente della Provincia Regionale di Siracusa e di Franco Nicastro presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai 3 giornalisti è stata concretizzata alle ore 17.30, presso la sala “Costanza Bruno” del palazzo della Provincia regionale di Siracusa in via Malta.  Aldo Formosa ha voluto questa iniziativa per onorare il nome ed il ricordo dell’amico e collega Saretto Leotta al quale lo legavano sentimenti di affetto e amicizia. “Saretto è stato, e rimane, un esempio di correttezza professionale e di signorilità, da additare alle giovani generazioni”. Personalmente ho sempre nella mia memoria il ricordo di un rapporto schietto e sincero con Saretto,  specialmente in occasione dei grandi eventi di cronaca nera che negli anni passati hanno caratterizzato la provincia di Siracusa. Degno erede è il figlio Massimo di cui, all’inizio della sua carriera, proprio con l’amico Saretto ho avuto modo di scambiare i positivi  apprezzamenti. i.l.p.

 

 


Siracusa - La scomparsa di Pino Filippelli rappresenta una gravissima perdita non soltanto per la famiglia dei giornalisti siracusani ma per lo stesso dibattito culturale della città del quale è stato a lungo uno dei più acuti protagonisti oltre che attento osservatore. Pino Filippelli ha rappresentato un costante punto di riferimento al quale intere generazioni di giornalisti, formatisi sul campo, hanno potuto guardare nella certezza di avere di fronte un concreto esempio di uomo, prima ancora che giornalista, di straordinario spessore umano e di elevate capacità professionali. L’Assostampa Siracusa si stringe attorno ai familiari di Pino Filippelli ed in modo particolare al figlio, il collega Carlo che a lungo lo ha accompagnato nel suo cammino professionale e da ultimo lo ha seguito e sostenuto, con straordinario affetto, nel momento conclusivo della sua esperienza terrena.  I funerali sono programmati a Siracusa sabato 17 alle ore 10 nella chiesa dei Cappuccini.  Aldo Mantineo segretario Assostampa Siracusa


 


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PALERMO - Ordine dei Giornalisti di Sicilia cerimonia medaglie carriera a 84 iscritti. La solennità di consegna delle medaglie di carriera ai giornalisti iscritti all'Ordine da 50 e 35 anni si è tenuta il 14 marzo di mattina presso la sede dell'Ordine dei giornalisti Sicilia, in via Bernini a Palermo. La cerimonia si è svolta a margine dell'assemblea annuale dell'Ordine, durante la quale sono stati approvati il bilancio consuntivo e preventivo. Il presidente dell’Ordine Roberto Gueli (ascolta l'intervista) ha indicato tra  le attività l’importanza delle fonti e  l’azione sentinella. Argomenti d’interesse sono stati trattati nel corso dell'assemblea: contrasto alle fake news, regolamentazione nell'accesso alla professione, riforma della legge istitutiva dell'Ordine, equo compenso, sfide della multimedialità.. La decana dei giornalisti Egle Palazzolo (ascolta l'intervista) , nel corso dell’incontro, preambolo della premiazione, ha dispensato dall’alto della sua esperienza pillole di saggezza. Per i giornalisti professionisti che hanno compiuto 50 anni di iscrizione medaglie a Giuseppe Bagnati, Italia Moroni Cicciò, Giovanni Pepi, Giuseppe Sottile, Gaetano Tarantino, Nicola Francica. Per i pubblicisti iscritti da 50 anni medaglie ad Anna Maria Agosta, Giovanni Belluardo, Angelo Fortuna, Aldo Gerbino, Gaetano Gimmillaro, Flavio Neglia, Michele La Tona, Francesco Miano, Vincenzo Minio, Giuseppe Restifo, Renato Tomasino. Per i professionisti iscritti da 35 anni medaglie a Enrico Bellavia, Rosaria Brancato, Natale Orazio Bruno, Iria Cogliani, Salvatore De Maria, Francesco Di Parenti, Elisa Di Prima, Laura Donato, Fabio Geraci, Umberto Ginestra, Giuseppe Lo Castro, Domenica Lo Martire, Carmelo Lucio Luca, Anna Maria Mallamo, Concetto Mannisi, Carmela Marino, Gaetano Guzzardo, Francesco Mazzola, Pietro Mazzù, Patrizia Mercadante, Pietro Nicastro, Alessandro Notarstefano, Rosario Pasciuto, Raffaella Pessina, Ida Pirrello, Giuseppe Rizzuto, Alfio Sciacca, Umberto Teghini, Connie Transirico, Manlio Viola, Patrizia Vita. Per i pubblicisti iscritti da 35 anni medaglie a Pasquale Almirante, Salvatore Andò, Pasquale Arcidiacono, Antonino Arena, Giusto Baiamonte, Francesco Bianco, Francesco Bonsignore, Filippo Briguglio, Mirella Cannada, Riccardo Compagnino, Vittorio Conti, Fabrizio D’Emilio, Giuseppe Antonio Giovanni Di Bella, Paolo Fiasconaro, Fortunato Gennaro, Antonino Genovese, Michele Giacomantonio, Rosario Greco, Giuseppe La Lota, Alessandro La Monica, Ignazio La Pera, Gaetano Licata, Vincenzo Lo Presti, Rosa Maria Mundo, Riccardo Antonino Nisi, Mariano Pace, Antonino Pitarresi, Angelo Pizzuto, Rosario Raffaele, Lorenzo Rosso, Pasquale Russo, Eugenio Sanfilippo, Giovanni Stornello, Riccardo Vadalà, Stellario Vadalà, Francesco Verruso.


CATANIA – COMUNICARE IL FATTO STORICO CORSO ODG E UCSI SICILIA APERTO A STUDENTI. “La comunicazione efficace è relazione tra due soggetti, una relazione educativa simmetrica, non mera coinformazione. Comunicare il fatto storico per una cosignificazione tra presente e passato, al fine di promuovere i valori universali che regolano la convivenza civile, mediante i canoni comunicativi tradizionali e new media - la mission deontologica del giornalista-comunicatore". Lo ha detto il giornalista don Paolo Buttiglieri, responsabile del Progetto, Consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia,  docente Universitario di Comunicazione Sociale a conclusione del corso per la formazione dei giornalisti sul tema: “Comunicare il fatto storico: "La nave di Gela". III edizione "La nave di Gela", tra sfide e prospettive nel presente”. Il corso, promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è stato organizzato dall’Ucsi Sicilia e dall’Ucsi Catania con la collaborazione del Cnog è inserito nel percorso formativo dei giornalisti. Gli studenti del DISUM (Dipartimento  di Scienze Umanistiche) dei corsi di Sociologia  dei processi culturali e comunicativi, Sociologia  dei media digitali, Sociologia digitale, hanno partecipato al corso. I ragazzi sono stati coinvolti dal Presidente del corso di Laurea in Lingue per le Scienze della Comunicazione Prof. Davide Bennato, della Specialistica in Archeologia dell'Università di Catania e del Liceo Classico N. Spedalieri della città. I partecipanti sono stati accolti nella sala congressi della fondazione YMCA Italia dal direttore nazionale della formazione Avv. Daniela  Mainenti e dal dott. Pierluigi  Di Rosa, direttore editoriale di Sudpress e il consigliere nazionale dell’Ucsi Gaetano Rizzo. Il  corso  è stato aperto dai saluti e dall’introduzione di don Paolo Buttiglieri che ha illustrato il progetto e il percorso del “Comunicare il fatto storico”. Il direttore nazonale Daniela Mainenti salutando i partecipanti  ha introdotto la relazione della  dott.ssa Rosalba Panvini, archeologa, docente universitaria, già Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta. La relatrice in una “immersione sensoriale” ha ripercorso le traiettorie navali del Mediterraneo dalla Preistoria, alla Protostoria sino al periodo Arcaico, in riferimento all'insigne reperto della "nave di Gela”. Il Prof. Giuseppe Adernò, esperto di Politiche scolastiche e presidente provinciale dell’Ucsi di Catania, con estrema competenza e chiarezza ha sottolineato: “Occorre una riflessione seria sui progetti scolastici di tutela e custodia del patrimonio artistico e ambientale, nella reale attuazione dell’Educazione Civica e dei progetti di cittadinanza attiva”. La  dirigente scolastica del Liceo Spedalieri prof.ssa Vincenza Ciraldo   a conclusione del corso si è congratulata per la pregevole organizzazione ed ha ringraziato l'Ucsi per il gradito coinvolgimento alla manifestazione. La soddisfazione degli studenti è stata espressa dal prof. Liberato Augusta, docente di Storia e Filosofia, nel medesimo istituto. Il Tesoriere del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e segretario nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai “giornalisti archeologici” e la critica che affrontano giornalmente nel racconto ed ha detto:Raccontare esperienze, scavi e missioni archeologiche è un’arte che richiede metodo.  Seguire regole e conoscere le tecniche aiuta ad ottenere consenso, visibilità, followers, in qualche caso ribalte mediatiche importanti, ma bisogna seguire la deontologia dettata dalle nostre carte deontologiche. Chi si occupa di giornalismo archeologico si scontra con problemi non indifferenti con le autorità competenti di autorizzazioni, blocchi e verifiche. In questi ultimi anni l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia organizza, su proposta dell'Ucsi e dell'ideatore don Paolo Buttiglieri, corsi per la formazione dei giornalisti sul comunicare il fatto storico, un percorso che porta alla conoscenza e all'approfondimento di temi storici". 


ROMA - Ucsi XX congresso vara direttivo nazionale: siciliano Di Salvo segretario. Il  neopresidente Vincenzo Varagona, giornalista delle Marche, eletto al termine del XX Congresso nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.  ha designato segretario il siciliano Salvo Di Salvo. Questa la composizione del nuovo direttivo nazionale UCSI : presidente Vincenzo Varagona  vicepresidenti Luciano Regolo e Maria Luisa Sgobba, segretario Salvo Di Salvo, tesoriere Alberto Lazzarini,  componenti Gaetano Rizzo,  Domenico Pantaleo, Pino Blasi, Luisa Pozzar, Antonello Riccelli, Paola Springhetti e Marta Valagussa, Antonio Foti è stato eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori, Paola Altomonte revisore supplente. Il giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, 56 anni, originario di Carlentini, già ricopre la carica di presidente della sezione Ucsi di Siracusa. E’ la prima volta che un siciliano ricopra l’importante  carica UCSI di segretario nazionale dell’ Unione. La delegazione siciliana guidata dal presidente regionale, Domenico Interdonato, oltre ad essere la più numerosa, si è distinta per l’incisiva azione condotta e premiata con l’elezione di Salvatore Di Salvo, il quale aveva già operato nella presidenza De Luca come consigliere nazionale e componente di giunta. La  rappresentanza isolana in Consiglio nazionale è nutrita, con la conferma di Gaetano Rizzo, ancora una volta il più votato in assoluto, con l’ingresso di Domenico Pantaleo, di  Antonio Foti eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori e Paola Altomonte revisore supplente. Encomio  unanime sia dal congresso che dal consulente ecclesiastico nazionale, Padre Francesco Occhetta è stato rivolto alla delegazione siciliana composta, oltre dagli eletti nei vari organismi, anche dal presidente Interdonato, dal vice, Rossella Jannello, e dai presidenti provinciali di Catania: Giuseppe Adernò, Caltanissetta: Fiorella Falci, Messina: Laura Simoncini e Palermo: Michelangelo Nasca, nonché dal consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri. Domenico Interdonato presidente Ucsi Sicilia soddisfatto ha detto: “Al Congresso nazionale, l’Ucsi Sicilia ha messo a disposizione l’esperienza maturata, puntando sulle grandi prospettive di crescita e rinnovamento. Al congresso il nostro gruppo è riuscito a puntare su una scelta unitaria, che ha portato Salvo Di Salvo ad essere nominato segretario nazionale, una scelta vincente che premia il grande lavoro svolto in questi anni”. Don Paolo Buttiglieri, consulente regionale Ucsi Sicilia, ha affermato : "Un nuovo inizio per l'Ucsi è quanto si prospetta per l’associazione dei giornalisti cattolici. Il Congresso ha spianato la strada ad una 'fase costituente" imminente. Identità da ridisegnare nel solco della tradizione, sollecitati dalle crisi incipienti della pandemia, del giornalismo e dell'associazionismo, per varcare la soglia de futuro. L’Ucsi Sicilia raccoglie questa sfida, assumendo ruoli di grande responsabilità, conferiti dal Congresso, che premiano l'impegno profuso negli anni e aprono a nuovi spazi di protagonismo, a scenari creativi atti a suscitare nuove visioni e stili di comunicazione necessari ai giornalisti e comunicatori cattolici del nostro tempo". Salvatore Di Salvo primo siciliano eletto segretario nazionale UCSI dice : “ Ringrazio il presidente Varagona per la fiducia riposta alla mia persona. La richiesta di un impegno non indifferente e che mi trova pronto a mettere tutta la mia esperienza e passione a svolgere il ruolo di segretario nazionale. Tutto questo è frutto del lavoro svolto dall’Ucsi Sicilia e dall’impegno continuo di tutti i soci della nostra regione. Ringrazio infine padre Francesco Occhetta e Vania De Luca per l’esperienza condivisa nella qualità di componente della giunta. Ringrazio di cuore anche il segretario uscente Maurizio Di Schino per il lavoro svolto in questi anni”.

 

TORINO -  A giornalista Salvatore  Di Salvo  premio "Gianni Ferraro". La  prima edizione del premio giornalistico nazionale si è svolta a Torino. Il giornalista Gianni Ferraro, a cui è dedicata la prima edizione del premio giornalistico alla sua memoria ripeteva spesso:”Essere comunicatori di verità e di bellezza”. Il  vincitore per la carta stampata è  Salvatore  Di Salvo, giornalista siciliano, collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del settimanale diocesano “Cammino”, componente della Giunta nazionale Ucsi, Unione della Stampa Cattolica e presidente provinciale Ucsi Siracusa, che da sempre si impegna per un racconto contraddistinto da verità e rispetto oggettivo delle notizie. Il premio nazionale “Gianni Ferraro” è stato assegnato dalla giuria presieduta  da Danilo Tacchino  e composta da Antonino Calandra, Alessandra Ferraro e Davide Ghezzo. Il premio, nato dalla volontà di Alessandra Ferraro, figlia di Gianni, per custodire il valore della memoria,  è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Arte Città Amica” e realizzato con il patrocino della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e il Comune di Torino. Il giornalista Salvatore Di Salvo  ha ricevuto, anche, una “Menzione d’onore”, sezione giornalismo,  per i servizi giornalistici realizzati durante il Covid19. La motivazione del riconoscimento sottolinea la “capacità di raccontare rispettando l’altro, la persona, ma anche di trovare storie e testimonianze con uno sguardo sempre rivolto al bene”.  Alessandra Ferraro, caporedattore Rai ed amatissima figlia di Gianni ha spiegato : “Sono molto felice che la giuria del Premio, patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino con il supporto dell’Associazione Arte Citta Amica, abbia voluto assegnare il premio al collega ed amico Salvo. Mio padre sarebbe fiero. Lo immagino sorridente mentre abbraccia dal cielo Salvo per consegnargli questo meritato riconoscimento, a Salvo che ogni giorno non si risparmia nella professione giornalistica, che si dedica alla formazione dei colleghi con numerosi incontri formativi, che fa sentire la voce di tante persone attraverso la carta stampata e la Radio con servizi giornalisti e programmi  su Radio Voce Vicina Inblu. Per  me essenziale è per rendere sempre vivo il ricordo di una persona. Ricordare significa vivificare la presenza. Mio papa’ si è sempre dedicato ai giovani, ha cercato di valorizzarne i talenti soprattutto nell’ambito della comunicazione. Poter ricordarlo con un premio giornalistico è per me davvero molto importante per non dimenticare quello che ha fatto per gli altri, poter rendere vivo il suo impegno professionale: amava il giornalismo, la comunicazione, le relazioni interpersonali. Considerava ogni persona capace di esprimere un talento e per questo si prodigava nella sua professione per valorizzare le capacità personali. Era instancabile nella sua professione: lo ricordo sempre a leggere e correggere gli articoli dei suoi studenti del Corso di giornalismo. Era un perfezionista anche nell’utilizzo del linguaggio e insisteva molto sull’importanza della preparazione personale e della formazione”. La sessione per la Tv è stata invece vinta dalla giornalista Valentina Antonelli per un reportage televisivo, che racconta il recupero di una scuola di un villaggio rurale, diventando un museo a cielo aperto. Un simbolo di memoria e di cultura per le nuove generazioni.  Il  Premio è nato dalla volontà di Alessandra Ferraro nonostante la pandemia e le difficoltà di un periodo così complesso, per custodire il valore della memoria. La seconda edizione del Premio è già iniziata. Due le sessioni: articolo/inchiesta pubblicato su quotidiani/periodici incluse testate giornalistiche online regolarmente registrate; servizio televisivo (durata da 2 a 5 minuti massimo) si chiede invio in formato digitale mp4. I servizi video devono avere la durata minima di 2 minuti e massima di 5 minuti. Le opere partecipanti dovranno essere inviate alla segreteria del premio, presso il Centro Culturale Arte Città Amica entro e non oltre il 15 giugno 2021 con le seguenti modalità di consegna: spedizione postale, in unica busta regolarmente affrancata e indirizzata a: Centro Culturale Arte Città Amica di Via Rubiana, 15 - Torino. Ogni opera deve essere inviata con i dati dell’autore (nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo email e sezione di partecipazione);  oppure inviarla  all’indirizzo email: lett2021@artecittaamica.it. Per partecipare consultare anche il regolamento completo sul sito: www.artecittaamica.it  oppure scrivere a: info@artecittaamica.it


CATANIA  - Trafficanti: Bija minacce a giornalisti, solidarietà per Nello Scavo e Nancy Porsia. Il reporter Nello Scavo è adesso sotto scorta. Il libico Abd Raman al Milan, detto ”Bija“, era stato già denunciato dall’Onu per violazione di diritti umani, ed era stato oggetto di indagini giornalistiche. Nello Scavo e Nancy Porsia con le loro inchieste hanno documentato l’attività di Bija e rivelato come lui avesse partecipato a due incontri in Italia nel 2017, sia al Cara di Mineo, che con la Guardia Costiera italiana. Nello Scavo, ha esordito a Catania per “La Sicilia”, ha collaborato con alcune testate nazionali, ed è dal 2001 giornalista di "Avvenire", Reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. La solidarietà per le minacce del  libico Bija a Nello Scavo è sottolineata anche dai giornalisti cattolici dell'Ucsi i quali in un comunicato scrivono : "Questi momenti ci fanno riflettere sul ruolo del Tribunale Internazionale dell'Aja". L’Ucsi Sicilia  Unione Cattolica Stampa Italiana  in tutte le sue componenti, manifesta "sostegno e incondizionata solidarietà umana", dopo avere appreso delle recenti minacce contro il collega giornalista siciliano Nello Scavo. Scavo è stato minacciato dai trafficanti di esseri umani per i suoi articoli, contro la tratta ed in particolare, per aver segnalato la presenza in Sicilia di Abd al Rahman al-Milad, conosciuto come "Bija"  lo spietato   accusato dall'Onu e presente in tante inchieste giornalistiche di media internazionali.  I giornalisti cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con Nello Scavo, esprimono la loro preoccupazione e chiedono alle istituzioni nazionali e internazionali il massimo impegno, per proteggere il collega e prendere provvedimenti contro chi ha  creato la preoccupante falla”. Domenico Interdonato presidente dell’Ucsi Sicilia ha detto : "Questi momenti ci fanno riflettere sul ruolo del Tribunale penale internazionale dell'Aja, ente che in questi anni inspiegabilmente non è stato mai chiamato ad assolvere i propri compiti. La tratta di esseri umani e la tortura, sono palesemente crimini contro l'umanità. Serve un coinvolgimento ampio, perché quanto accaduto non si verifichi più. La minaccia ci fa capire che l'indagine giornalistica  svolta da Nello Scavo è stata efficace e deve continuare". Per il momento soltanto il giornalista Scavo è stato messo sotto scorta.


CATANIA - ASSOSTAMPA CATANIA: "NO AI GIORNALISTI BUROCRATI, NO AL "MATRIMONIO" CON I COMUNICATORI". La Segreteria di Assostampa Catania a firma del  segretario Daniele Lo Porto e vice segretaria Monica Adorno ha stigmatizzato con un “duro” documento il ruolo degli uffici stampa e dei giornalisti la cui questione è stata sollevata in relazione al corso di formazione, con 4 crediti. Si legge testualmente nel documento di Daniele Lo Porto e Monica Adorno : "Davvero l'Ordine nazionale dei giornalisti vuole trasformarsi in un polo della comunicazione?" É la domanda che i giornalisti della  sezione di Catania dell'Associazione siciliana della stampa hanno rivolto al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine Carlo Verna. La questione è stata sollevata in relazione al corso di formazione, con 4 crediti,  organizzato dall'Ordine della Sicilia sul tema "Nuova comunicazione pubblica e nuova previdenza" in programma nella sede del Dipartimento di Scienze Politiche a Catania il prossimo 8 giugno. Secondo il programma diffuso si affronterà il tema di una non meglio individuata "stagione dell’integrazione delle attività di informazione e comunicazione nella Pubblica amministrazione, primo passo verso un comune polo professionale tra giornalisti e comunicatori".  Nella comunicazione inviata dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia si parla inoltre come di una panacea della "prospettiva di riunificazione tra le due figure professionali, già in parte recepita dai contratti del pubblico impiego". A questo punto due osservazioni. La prima: viene data per scontata la sconfitta della Fnsi sull'applicazione del contratto di lavoro giornalistico nella Pubblica amministrazione. La seconda: gli organizzatori ignorano o peggio fingono di dimenticare che la Sicilia è l'unica regione d'Italia in cui il sindacato regionale dei giornalisti, oltre dieci anni addietro, ha firmato un contratto di lavoro che definisce le figure professionali e l'applicazione del contratto di lavoro giornalistico per i colleghi che lavorano negli enti locali. Chi ha organizzato questo "incontro formativo", insomma, forse ignora, o peggio, vorrebbe far dimenticare che quel contratto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale regionale, è una legge ancora vigente.  In questo "incontro formativo" sarà illustrata una presunta realtà, ben diversa da quella oggettiva, presentandola come ipotesi positiva nonostante sia palese che finirà per danneggiare centinaia di colleghi: i giornalisti ai quali verrà negata l'applicazione del contratto di lavoro giornalistico. Di questa scelta politica - nella lettera inviata a Verna - i giornalisti catanesi informano lo stesso presidente che chiederanno conto al presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese che, con questo "incontro formativo", dimostra di sposare in toto certe tesi facendo credere ai colleghi ciò che non è, ossia che i giornalisti che lavorano negli enti locali in Sicilia devono trasformarsi in semplici burocrati e che l'Istituto di previdenza può esser salvato soltanto dal "matrimonio" con i comunicatori. Fare politica spacciandola ai colleghi come corso formativo non collima con i doveri di chi la deontologia dovrebbe invece tutelare”.


CATANIA  Crocetta a processo per diffamazione giornalista Arena. La  prima udienza del procedimento a carico dell'ex Presidente della Regione Rosario Crocetta , imputato accusato d’avere diffamato il giornalista Gregorio Arena nel corso della popolarissima trasmissione "L'arena" di Massimo Giletti, andata in onda su Rai Uno il 18 novembre 2012,  si è tenuta, giovedì 18 ottobre 2018, dinnanzi al Tribunale Penale di Catania, Terza Sezione Penale, Giudice dott.ssa Giuseppina Elena Corrao. Il giornalista Gregorio Arena, è difeso dall'avv. Giuseppe Lipera . Il cronista all'epoca dei fatti era responsabile dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Regione a Bruxelles. L'avv. Floriana Cucuzza, difensore dell'ex Governatore della Sicilia, in aula, ha reiterato l'eccezione di incompetenza del Tribunale di Catania, ritenendo che la competenza al giudizio sia quella del Tribunale di Roma. Il P.M.  e la difesa della parte civile, avv. Giovanni Signorello dello studio Legale Lipera, si sono opposti. Il  giornalista Gregorio Arena, nel momento in cui  fu presentata la querela, era residente a Sant'Agata Li Battiati (CT) ed il legale di parte civile e PM hanno ribadito che” in ossequio all'art. 30 della legge 223/1990, in caso di diffamazione avvenuta nel corso di una trasmissione televisiva la competenza si radica nel luogo ove la persone offesa era residente al momento della querela”. Tale questione era già stata affrontata anche nella fase delle indagini preliminari allorquando il fascicolo a carico di Rosario Crocetta aveva fatto la spola tra la Procura della Repubblica di Roma e quella di Catania per più di una volta.  La questione era stata risolta con la definizione della competenza in favore del Tribunale di Catania. La difesa dell'ex Presidente della Regione aveva proposto la questione anche all'udienza preliminare del 25 gennaio 2018 ed in quell'occasione il  G.U.P. di Catania, dott. Antonino Currò, l'aveva rigettata. La parte civile ha citato come testi tra gli altri il conduttore della trasmissione, Massimo Giletti. Gregorio Arena , presente all'udienza, ha dichiarato: "Sono certo che la questione sulla competenza si definirà definitivamente con il prosieguo del giudizio qui a Catania. Come ha chiarito il mio difensore, avv. Giuseppe Lipera, nel caso in specie vige un criterio di competenza speciale che fissa la competenza presso il luogo della residenza della persona offesa per cui non vi devono essere dubbi sul fatto che il dibattimento si svolgerà qui a Catania. Spero quindi che nel più breve tempo possibile si possa giungere alla definizione di questa oramai annosa vicenda".


MESSINA - Presidente Musumeci riceve minaccia morte da hacker Solidarietà  Ucsi Sicilia. L'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana apprese le gravi minacce di morte, fatte da un hacker, al Presidente e collega giornalista Nello Musumeci, sulla pagina social del capo gruppo alla Regione Sicilia del Movimento 5S on. Valentina Zafarana si associa al coro unanime della solidarietà umana e professionale. Il presidente dell'Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti cattolici di Sicilia sono solidali con il Presidente e collega giornalista Nello Musumeci. Invito tutti alla moderazione e ad un uso oculato e razionale dei social, perché  non vinca l'odio e la rabbia". La solidarietà al Presidente Musumeci è stata manifestata anche dai due consiglieri nazionali Ucsi Gaetano Rizzo e Salvatore Di Salvo, che è anche presidente della sezione Ucsi Siracusa. 


MESSINA Minacce di morte al collega giornalista Paolo Borrometi: Solidarietà anche  Ucsi Sicilia. L'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana apprese le gravi minacce, fatte da un gruppo malavitoso di Pachino al collega giornalista Paolo Borrometi, direttore del giornale online "La Spia" e collaboratore dell'Agenzia Agi, si associa al coro unanime della solidarietà umana e professionale.  Il presidente dell'Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con il collega Borrometi, inoltre esprimono un sentito ringraziamento alle forze di Polizia, che con la loro costante presenza sul territorio siciliano riescono a prevenire  e reprimere. Infine formulano un accorato appello alle istituzioni e ai cittadini, perché si operi insieme per un giornalismo libero, in uno Stato libero. Negli ultimi cinquant'anni i giornalisti  in Italia e in Sicilia in particolare, hanno pagato  un   conto salatissimo, che non siamo più disposti a pagare".  La solidarietà a Paolo Borrometi che è espressa da noi l L’INFORMATORE di Sicilia è stata manifestata anche dai due consiglieri nazionale Ucsi  Gaetano Rizzo e Salvatore Di Salvo presidente della sezione Ucsi Siracusa. 


Tremestieri CT : "La violenza maschile sulle donne e la sua rappresentazione"  è il tema dell’evento formativo organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia in collaborazione con Usigrai e Cpo-Fnsi   svoltosi lunedì 19 febbraio nella sede della Città metropolitana in via Nuovaluce, 67 a Tremestieri Etneo.

Gli  interventi  sono stati dei relatori: la sociologa e saggista e docente universitaria

  (ascolta l'intervista)Graziella Priulla,

 

la dott.ssa Marisa Scavo (ascolta l'intervista) Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Catania e

la giornalista   Alessandra Mancuso, ha moderato la giornalista Michela Petrina. Il Corso è stato seguito, quali uditori attenti, sia dai giornalisti che da un nutrito gruppo di studenti liceali di Catania.  Il” Manifesto di Venezia” è frutto dell’elaborazione dell’Associazione GiULiA giornaliste, insieme con Fnsi e Usigrai, e vuole promuovere un linguaggio appropriato nei media per casi di violenza contro le donne, perché le parole non feriscano una seconda volta. Centinaia  e centinaia di giornaliste e giornalisti italiani firmando il Manifesto, presentato a Venezia lo scorso 25 novembre hanno sottoscritto l’impegno per un’informazione attenta, corretta e consapevole del fenomeno della violenza di genere e delle sue implicazioni culturali, sociali e giuridiche. Il” Manifesto di Venezia”  propugna il rispetto della deontologia professionale, il no a cronache sensazionalistiche che possono indugiare su dettagli morbosi della violenza, il no all’uso di termini fuorvianti, nella convinzione che l’informazione corretta e completa sia tra le azioni necessarie per porre un freno a questi delitti che rappresentano una sconfitta per la società e la democrazia. Il Manifesto, articolato in dieci punti, è contro ogni forma di discriminazione attraverso parole e immagini, perché lo stesso uso di un linguaggio che evita stereotipi di genere e assicura massima attenzione alla terminologia, ai contenuti e alle immagini divulgate può dare un contributo a una partita di civiltà, che oggi più che mai passa anche dal rispetto delle donne e della loro dignità. L’evento è stato trasmesso, da noi in diretta  sul social Facebook con innumerevoli commenti e suggerimenti. Molti i riferimenti dei relatori sono stati diretti anche all’impiego del telefono rosa 1522 a cui sia le donne vittime che parenti ed amici o conoscenti possono rivolgersi per chiedere aiuto e sostegno, oltre che alle forze dell’ordine impegnate quotidianamente.


Catania Daniele Lo Porto confermato a vertice Assostampa Catania 2018/22. La  segreteria provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti, è stata eletta all’unanimità, al termine dell’assemblea annuale. Daniele Lo Porto è stato riconfermato nella carica di segretario, vice segretario è Monica Adorno, tesoriere è stata designata Rossella Jannello. L’elezione, all’unanimità, è stata preceduta da  interventi interessanti sia del sindaco metropolitano Enzo Bianco, che dei segretari provinciali  Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza meli e Giovanni Musumeci, moderati dal consigliere nazionale della federazione della stampa, Luigi Ronsisvalle. L’assemblea ha focalizzato e ribadito la grave situazione di crisi del settore dell’editoria, dalle grandi realtà della carta stampata e della televisione, agli uffici stampa degli enti pubblici. Daniele Lo Porto ha sottolineato: “La rivoluzione tecnologica ha irrimediabilmente alterato tempi, ritmi, modalità produttori ed utenti dell’informazione, per come è stato per decenni. Negli ultimi anni  si è andati ad una progressiva desertificazione dell’offerta televisiva e delle redazioni”.  Il segretario ha ricordato alcune iniziative della sezione provinciale: dall’intensa attività dell’Ussi (i giornalisti sportivi), alla costituzione dell’Unci (cronisti), all’avvio della costituzione del gruppo Ungp (pensionati), alla crisi del quotidiano la Sicilia, con l’applicazione della cassa integrazione prima e dei prepensionamenti poi, fino alla vicenda che vede i corrispondenti che percepiscono la retribuzione con ritardo ed in modo sempre più confuso. Un passaggio particolare è stato dedicato alla questione degli uffici stampa negli enti locali ed in modo particolare a quello del Comune di Catania.  Il  sindaco di Catania  Enzo Bianco ha subito accettato la proposta sull’avvio di un tavolo tecnico per la definizione dell’organico e la stabilizzazione dell’ufficio stampa del Comune, ricordando la giurisprudenza esistente, e rimarcando la necessità di applicare le sentenze che stabilizzano i giornalisti. Gigi Ronsisvalle ed il segretario regionale Alberto Cicero hanno sintetizzato le difficoltà del settore e della categoria giornalistica in ambito nazionale e regionale, conseguenza di una normativa sul lavoro che ha drasticamente ridotto, se non azzerato, le garanzie contrattuali e imposto la precarizzazione del lavoratore. l’assemblea degli iscritti, presieduta dl vice presidente dell’Associazione siciliana della stampa Paolo Licciardello, dopo gli adempimenti statutari, ha  eletto la nuova segreteria che resterà in carica fino al 2022.


Nella foto da sin.Maria Pia Farinella, Paolo Buttiglieri, Corrado Lorefice Massimo Bellomo e Pino Grasso

Palermo - Giornalisti a festa patrono S.Francesco Sales: in guardia da "Fake News".  L’incontro moderato dal direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali Pino Grasso, si è aperto con una commemorazione di Mario Francese, il giornalista ucciso dalla mafia 40 anni fa, il 26 gennaio 1978. Il  presidente regionale dell’Ucsi Domenico Interdonato, il presidente della sezione Ucsi di Palermo Michelangelo Nasca ed i consiglieri nazionali Ucsi, Gaetano Rizzo e   Salvo Di Salvo sono intervenuti al  corso. Notizie false e giornalismo di pace, le Fake news,  sono temi affrontati dal Santo Padre Francesco in occasione della presentazione della 52a  Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali in programma il 13 maggio, solennità dell’Ascensione.  L’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ad oltre un centinaio di giornalisti che hanno preso parte al corso di formazione promosso e organizzato dall'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana e dall'Ufficio Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Palermo, in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, l'AssoStampa Siciliana ha affermato: "La verità vi farà liberi. Siate ricercatori della verità. Uno dei presupposti deontologici è che prendiate la vostra professione come una missione, così come lo è per me il sacerdozio, sapendo che molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti e questi ultimi debbono garantire la verità che deve avere a fondamento la persona. Noi abbiamo bisogno di un giornalismo fatto dalle persone per le persone  che deve aiutare ad individuare la verità. Voi dovete essere consapevoli che servite una comunità che dovete aiutare nella ricercare la verità. Per fare questo dovete essere coerenti ed avere l'orgoglio di non piegarvi a nessuno se non alla verità”. Maria Pia Farinella tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha detto: “Grazie al giornalismo partecipativo come Internet, oggi possiamo conoscere realtà in tempi immediati fino a qualche tempo impensabili, in questo contesto hanno facile terreno le “Fake news”, un fenomeno che mira ad ingannare e manipolare il cittadino oltre che tendere a fomentare i conflitti. Per i giornalisti pertanto esistono obblighi ben precisi come il verificare le fonti e discernere il grano della buona informazione dalla zizzania di quella cattiva”. Il  consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia don Paolo Buttiglieri ha sottolineato l'attualità del Messaggio del Papa: “Il Messaggio di innesta nella filigrana del nostro tempo che interessa l'intera società contemporanea. È importante pertanto recuperare la verità come elemento fondamentale che non deve essere tradita”. Il vicesegretario Assostampa Sicilia Massimo Bellomo ha sollevato lo stato di precarietà in cui sono costretti ad operare tanti giornalisti che vengono sottopagati e anche mortificati nella professione ed ha concluso affermando che “Oggi è difficile essere obiettivi, ma la verità deve occupare il primo posto nel lavoro di un buon giornalista”.


PALERMOGiulio Francese presidente  Consiglio regionale Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il nuovo direttivo si è insediato nel corso della seduta di martedì  con  le elezioni delle cariche del direttivo. È stato eletto presidente Giulio Francese, vicepresidente Salvatore Li Castri, segretario Santo Gallo, tesoriere Maria Pia Farinella. Il Consiglio regionale è composto anche dai consiglieri professionisti Riccardo Arena, Salvatore Ferro, Concetto Mannisi, Filippo Mulè e dal consigliere pubblicista Attilio Raimondi. Presidente del Collegio dei revisori dei conti è stato eletto all’unanimità il professionista Daniele Ditta, che sarà affiancato dal professionista Placido Ventura e dal pubblicista Andrea Naselli. A conclusione del Consiglio, il neo eletto presidente Giulio Francese ha dichiarato: “Fino a poco tempo fa non immaginavo neppure di candidarmi. Alla fine mi sono messo in gioco perché tanti sono stati i colleghi a chiedermi un impegno diretto, considerandomi una risorsa per tutta la categoria. Affronterò con spirito di servizio questo mandato da presidente, sapendo di avere al mio fianco un Consiglio composto da colleghi di grande esperienza e professionalità”. Al neo presidente, al direttivo, ai consiglieri tutti gli auguri di buon lavoro. i.l.p.


nella foto, da sinistra: Tuttoilmondo, Lo Porto, Romeo, Sottile, Marrone, Cicero.

Catania -   Romeo fiduciario neo Sezione Unci a Catania. L’assemblea istitutiva con la partecipazione del presidente regionale dell’Unione cronisti Andrea Tuttoilmondo si è svolta presso la sede di Assostampa Catania. Il  cronista Filippo Romeo al termine del dibattito è stato eletto fiduciario. Il  segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, il segretario provinciale etneo Daniele Lo Porto, i consiglieri nazionali dell’Unci, Elena Giordano e Giuseppe Lo Bianco, il consigliere nazionale Fnsi Luigi Ronsisvalle ed il tesoriere del Consiglio direttivo regionale Daniele Ditta sono stati presenti all’assemblea. Filippo Romeo, 40 anni, giornalista professionista catanese, lavora per l’emittente Rei tv. Andrea Tuttoilmondo ha sottolineato : "Sarà una nuova opportunità di confronto che contribuirà a ritrovare lo spirito identitario ed unitario di una categoria che oggi più che mai appare sfumato ed esposto ad attacchi disgreganti. Ai tanti colleghi catanesi che hanno scelto di credere nell’Unci e prendere parte a questa avventura va il mio sincero ringraziamento". Il neo-fiduciario per il prossimo quadriennio sarà affiancato da un “mini-direttivo” dai colleghi Mary Sottile e Gerardo Marrone. Filippo Romeo ha detto  "Ringrazio i colleghi per avermi dato fiducia. Con loro affronterò le tante questioni legate alla nostra professione in provincia di Catania. Cercherò di rappresentare al meglio la categoria e, di concerto con il Direttivo, sono pronto ad ascoltare le richieste di ciascuno e a cercare di trovare soluzioni alle diverse problematiche. È fondamentale rimanere uniti e far fronte comune per garantire ad ogni cronista di svolgere al meglio la propria attività". Daniele Lo Porto segretario provinciale  ha dichiarato : "Sono soddisfatto  del nuovo gruppo di specializzazione dell' Assostampa Catania, l' Unione cronisti, dei suoi componenti e del direttivo. Colleghi giovani ed esperti, Filippo Romeo e Gerardo Marrone, con una qualificata presenza femminile,Mary Sottile, faranno sicuramente bene. Grazie anche al contributo e alla disponibilità  di chi non è  entrato a far parte del direttivo, ma sarà  - ne sono sicuro - elemento di sostegno e suggerimento". All’amico e collega gli auguri di buon lavoro dalL’INFORMATORE di Sicilia e personali.  i.l.p.


CataniaPremi Letterario Tito Mascali e Giornalistico Raccontare Catania a Trischitta, Alberghina e Maenza. La  3a edizione, svoltasi sabato scorso 17 dicembre, alle Ciminiere di Catania, del Premio con Assostampa a Domenico Trischitta per avere dato un’anima letteraria ai tanti volti della città di Catania; a Mario Alberghina per avere unito la divulgazione scientifica alla cultura storico-letteraria della Sicilia; a Piero Maenza che con la sua lunga esperienza professionale rappresenta un punto di riferimento per il giornalismo siciliano.  Con queste motivazioni alle Ciminiere di Catania è stato consegnato il “Premio Letterario Tito Mascali” ed il “Premio Giornalistico Raccontare Catania”, 3^ edizione, organizzato dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio dell’Associazione Siciliana della Stampa, sezione provinciale di Catania. “La città di Catania tra letteratura e giornalismo”: questo è stato il tema della conferenza, che ha visto dinanzi ad un attento pubblico gli interventi del presidente dell’Associazione “Gabriele d’Annunzio”, Antonio Iacona, del consigliere nazionale Fnsi, Paolo Licciardello, che ha portato i saluti del segretario provinciale Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e della componente di giuria del premio, la scrittrice Lella Seminerio.  Antonio Iacona ha detto : “Anche quest’anno, il Premio Tito Mascali si è impreziosito di nomi prestigiosi, sia della letteratura siciliana, come Trischitta e Alberghina, sia del giornalismo, come Maenza. Ringrazio l’Assostampa, che sin dalla fondazione del Premio ha creduto in questa difficile ma non impossibile sfida di rilanciare la città di Catania sul piano culturale e della comunicazione, incentivando le personalità più spiccate e meritevoli del nostro territorio”.  Molto apprezzati gli interventi dei singoli premiati, mentre a conclusione dell’evento la poetessa Maria Pristeri Bucchieri ha recitato alcune sue opere, ricevendo il plauso del pubblico presente.  Il Premio è nato per ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60 Corriere di Sicilia e quest’anno è stato sostenuto dai Vini Nibali dell’Etna e dallo Studio “Di Mauro & Partners”.


Catania - Assostampa Catania: preoccupa crisi editoria. Il  segretario provinciale Daniele Lo Porto  ha sottoscritto un documento “duro” sulla situazione catanese, dice testualmente : “Miope e mediocre politica editoriale ha portato all’azzeramento di Antenna Sicilia. Il documento approvato dall’Assemblea di Assostampa Catania. L'assemblea dei giornalisti della sezione di Catania dell'Associazione siciliana della stampa, approvando la relazione del segretario provinciale Daniele Lo Porto, rinnova la profonda preoccupazione per la crisi dell'editoria, soprattutto del settore televisivo, che ha portato alla chiusura di testate storiche dell'emittenza privata e alla perdita di decine di posti di lavoro. Ai colleghi oggi fuori dal circuito produttivo va l'incondizionata solidarietà del sindacato che continuerà a battersi in ogni sede per garantire i loro diritti. La decisione del più importante gruppo editoriale siciliano di cancellare la produzione dei telegiornali, azzerando la redazione di Antenna Sicilia e condannando alla disoccupazione giornalisti e tecnici con motivazioni di natura economica, ha creato un vuoto pericoloso nel panorama dell'informazione locale e regionale. Questo testimonia il chiaro fallimento di una miope e mediocre politica imprenditoriale che, dopo avere imposto il monopolio televisivo con l’acquisizione della quasi totalità delle emittenti cittadine, e pur servendosi per anni di importanti e cospicui finanziamenti pubblici, è stata incapace di mantenere un livello di occupazione e di produzione adeguate e adesso, dopo avere dissipato ingenti capitali ed essere stata costretta a svendere Telejonica e Telesiciliacolor, sta disperdendo con arroganza professionalità e posti di lavoro. Ciò che più preoccupa è il tentativo ormai evidente di abbassare il costo del lavoro anche nelle altre redazioni del gruppo (come sta accadendo a Telecolor), svilendo la qualità del prodotto giornalistico, affidandosi all'improvvisazione, con lo scopo di sostituirlo con collaborazioni di basso profilo economico e sottoponendolo ad una gestione non professionalmente giornalistica. Il disimpegno solo apparente dalla gestione della più importante emittente televisiva del Sud Italia da parte del gruppo editoriale Ciancio si è rivelato una scusa per giustificare licenziamenti che le organizzazioni sindacali hanno impugnato ritenendoli illegittimi perché basati su motivazioni pretestuose, denunciando infine l'azienda per comportamento antisindacale. Resta sullo sfondo l’opaca commistione tra società e aziende diverse, con identiche responsabilità di gestione e amministrative, sulle quali è sempre più forte l'esigenza di fare chiarezza sotto ogni punto di vista. L'impiego di giornalisti della stessa azienda ma su reti diverse pone il problema del rispetto dei contratti e della struttura di controllo dell'informazione che non può essere gestita fuori dall'ordinamento della professione giornalistica e dagli obblighi della legge istitutiva dell'Ordine. Proprio su quest'ultimo punto si impegna l'Ordine dei giornalisti (al cui operato il sindacato ha sempre dato il massimo sostegno) a svolgere fino in fondo il proprio ruolo di garanzia a tutela dei giornalisti e dei cittadini ai quali va fornita un'informazione seria e di qualità, affidati a professionisti che operino nel pieno rispetto dei contratti di lavoro, delle garanzie contributive e della deontologia professionale. Sugli altri aspetti di una vicenda non ancora conclusa, con i lavoratori che attendono dopo mesi il pagamento completo delle spettanze maturate, si attendono gli esiti degli accertamenti ispettivi dell'ispettorato del lavoro e dell'istituto previdenziale dei giornalisti. Gravi preoccupazioni vengono espresse anche sull’indotto legato alle aziende del gruppo Ciancio che – dopo lo stato di crisi del quotidiano con la dichiarazione di 14 esuberi strutturali - ha già portato alla crisi di una delle aziende collegate. Così come il sindacato affida al Cdr de La Sicilia il mandato di tutelare, assistere e sostenere le centinaia di collaboratori ai quali l’azienda ha ridotto unilateralmente i compensi di oltre il 20 per cento e che comunque non ricevono pagamenti da quasi un anno. Resta aperto in termini di possibile occupazione il fronte degli uffici stampa. Su questo l’assemblea impegna la segreteria provinciale a monitorare costantemente la situazione, intervenendo – così come ha già fatto -  su bandi pubblicati da enti locali e società partecipate secondo criteri che non corrispondono alle leggi in materia”.

CataniaGiornalisti “La Sicilia” : solidali coi colleghi TG.  Il documento inviato da Assostampa Catania espone:” I giornalisti de “La Sicilia” prendono atto con sconcerto della decisione di Sige di azzerarre la redazione giornalistica di Antenna Sicilia e di procedere al licenziamento di 16 tra giornalisti, tecnici e amministrativi. Il rifiuto della mediazione dell’assessore regionale al Lavoro, e il rigetto della proposta di “working buyout” presentata dai tecnici dei sindacati e dei lavoratori, ritenuta dall’azienda inaccettabile apre scenari di gravissima preoccupazione. Il marchio “Antenna Sicilia” e il suo tg, la cui testata giornalistica è registrata dal 1979 al tribunale di Catania come “Telegiornale La Sicilia”, rappresentano un valore storico-professionale che non può essere alienabile. E la decisione di dismetterlo per acquistare telegiornali prodotti all’esterno è ritenuta offensiva nei confronti della storia del quotidiano, della sua televisione e dei giornalisti che vi lavorano da anni con indiscutibile professionalità. I giornalisti de “La Sicilia” sono solidali con i colleghi e con i tecnici di Antenna Sicilia e ne appoggiano la lotta per salvare i posti di lavoro. Al contempo, la redazione de “La Sicilia” si impegna a sostenere in modo concreto l’iniziativa di solidarietà dei colleghi e dei tecnici che, pur prossimi al licenziamento, hanno deciso di rinunciare allo sciopero e di devolvere questi ultimi giorni di lavoro in favore di organizzazioni sociali che sostengono le famiglie in difficoltà economiche di chi il lavoro lo ha già perduto”.

Catania - Sige scarica giornalisti. Licenziamenti AS: incontro Sige, Regione e sindacati in ex Palazzo Esa. La Sige, società che fa capo alla famiglia Ciancio e proprietaria di Antenna Sicilia, venerdì 16 ottobre, alle ore 10,00, nella sede di Catania della Regione siciliana (ex Palazzo  Esa), ha fatto  sapere ai sindacati ed all’assessore regionale al lavoro che non accetta la proposta fatta dai lavoratori di rilevare l’azienda per evitare i sedici licenziamenti decisi per motivi economici. Daniele Lo Porto Segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania, Associazione siciliana della stampa, le Segreterie regionale e provinciale di Catania stigmatizzano la situazione : “L’azienda Sige, sino a questo momento, non ha ancora dato una risposta alla proposta inoltrata ufficialmente all’assessore regionale Bruno Caruso che su questo argomento ha offerto la sua mediazione. L’azienda non ha ancora indicato il tecnico che dovrebbe avviare la trattativa sulla valutazione dell’emittente. Un atteggiamento di chiusura ingiustificato che suona come offesa non solo ai lavoratori e ai loro rappresentanti, ma anche alle istituzioni (dal sindaco Bianco al Consiglio comunale di Catania) ed allo stesso assessore che questo progetto di working buyout hanno inteso appoggiare o comunque valutare nella sua intera complessità. Nella sede della Regione, a latere del tavolo di consultazione sindacale al quale siedono i sindacati Slg-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione siciliana della Stampa, è stato convocato anche, con procedura inusuale e in una sede inedita, il funzionario dell’Ufficio del Lavoro che dovrebbe sancire la conclusione della trattativa sindacale prevista dalla legge sui licenziamenti collettivi. Tutti i lavoratori di Antenna Sicilia (dai tecnici ai giornalisti) – pur consapevoli della drammaticità della situazione e pur non percependo gli stipendi da agosto – continuano a lavorare col massimo impegno e con la massima professionalità. I rappresentanti sindacali , di giornalisti, tecnici e amministrativi, sono a disposizione dei colleghi della stampa, dalle 10,00, all’ex Palazzo Esa”.

Catania Antenna Sicilia: licenziamento giornalisti. Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania in una nota stigmatizza con un documento la situazione di Antenna Sicilia e scrive : “Si è conclusa ieri con un verbale negativo che sancisce la rottura tra le parti, la prima parte del confronto aziendale tra la Sige, editrice di Antenna Sicilia, e le organizzazioni sindacali. L'azienda è rimasta ferma sulle sue decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra giornalisti e tecnici e rifiutando tutte le proposte alternative al licenziamento presentate dai sindacati per salvare  i posti di lavoro. Adesso il confronto si sposterà all'Ufficio provinciale del lavoro ma è probabile che, accettando la richiesta fatta alla Regione da SLC-Cgil, FISTEL-Cisl e Associazione siciliana della stampa, le parti saranno convocate la prossima settimana all'assessorato regionale al Lavoro. Dal punto di vista dell'azienda, dunque, il primo obiettivo è stato centrato: chiudere il confronto interno confermando i licenziamenti per motivi economici. Ma l'obiettivo finale resta quello di svuotare totalmente la più prestigiosa delle emittenti locali siciliane, tagliando telegiornali e programmi di intrattenimento finora realizzati all'interno, per acquistare tg e spettacoli prodotti all'esterno a basso costo. Questa scelta di cancellare i telegiornali storici e "Insieme", il più popolare e seguito dei talk show isolani, da un lato conferma il fallimento imprenditoriale di un gruppo di società che avevano di fatto creato il più importante polo dell'emittenza privata in Sicilia, e dall'altro offende la professionalità e l'impegno di chi, in questi 35 anni di vita di Antenna Sicilia, col proprio lavoro ha permesso a tutti i siciliani di godere di una tv popolare e di qualità che, nonostante tutto, ancora oggi è la più seguita nel panorama siciliano. Sorprende e amareggia il silenzio della politica e delle istituzioni che, nonostante l'appello lanciato dai sindacati, sinora hanno assistito immobili al taglio brutale di decine di posti di lavoro e alla cancellazione di una voce autorevole nel panorama dell'informazione televisiva siciliana”.


CataniaAssostampa: Antenna Sicilia no Tg ed intrattenimento. L’Associazione siciliana della stampa, la Slc-Cgil e la Fistel-Cisl in una nota congiunta affermano : “Tra qualche settimana, dopo avere licenziato i giornalisti e i tecnici, Antenna Sicilia non trasmetterà più né telegiornali né programmi di intrattenimento, scrivendo così in modo fallimentare la parola fine su una storia prestigiosa lunga ormai quasi 40 anni. L’apertura di un tavolo di trattative per affrontare con la massima urgenza la vertenza dei lavoratori della Sige che ha annunciato il licenziamento di 16 lavoratori, su un totale di 23, della storica emittente regionale. L’azienda, di cui la famiglia Ciancio tramite le proprie società è proprietaria, ha avviato nel luglio scorso le procedure previste dalla legge per licenziare i due terzi dei dipendenti, azzerando di fatto la redazione giornalistica e annunciando al contempo di dismettere la produzione di programmi di informazione e di intrattenimento. Questa scelta che sancisce il risultato di una politica industriale miope e di corto respiro, aggiungono i sindacati, infliggerà un nuovo duro colpo all’informazione in Sicilia con la cancellazione di una ‘voce’ storica e autorevole in un panorama informativo che sta subendo già durissimi colpi e in un contesto diventato sempre più critico dopo l’ingresso del digitale terrestre che, a differenza di tutte le regioni d’Italia, concludono Assostampa, Slc-Cgil e la Fistel-Cisl, non è stato seguito e accompagnato da una apposita legge di sostegno alle aziende e di finanziamento degli indispensabili strumenti di welfare per i lavoratori”. I sindacati hanno chiesto un incontro all’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso.


Catania -  Assostampa,  Antenna Sicilia chiude:"forze sociali e politiche reagiscano". Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania stigmatizza con un documento la situazione e scrive:“Antenna Sicilia, la storica tv privata legata al quotidiano “La Sicilia” che ha esordito nel 1979 con Pippo Baudo, entro i prossimi 75 giorni rinuncerà completamente all’informazione e all’intrattenimento con il taglio di 16 posti di lavoro tra tecnici e giornalisti, per altro senza stipendio già da alcuni mesi. La decisione è stata comunicata ai dipendenti dall’azienda che ha provveduto all’avvio della procedura di mobilità. Ovvero al licenziamento. Ancora una volta la proprietà, riconducibile alla famiglia Ciancio, così come aveva fatto già due anni addietro, ha deciso tagli drastici senza essere in grado di proporre almeno una traccia di piano industriale, una sola idea di rilancio o di tentativo di frenare la corsa verso il baratro, una ipotesi anche misera di tutelare i lavoratori e la stessa “mission” dell’azienda, ovvero l’informazione professionale e l’intrattenimento di qualità. Di fatto vengono così cancellati quasi 40  anni di storia della tv locale, di alte professionalità e di conoscenze, e vengono mortificati decine di lavoratori e di giornalisti che sinora hanno saputo garantire una informazione di qualità di assoluto livello nazionale. Ancor più inaccettabile l’assenza di un qualsiasi confronto con i sindacati che verranno convocati senza offrire loro alcuna possibilità di negoziato per cercare di salvare i posti di lavoro, ma solo per prendere atto di una decisione già presa da una dirigenza dimostratasi mediocre e protagonista di scelte industriali e organizzative incomprensibili. Di fronte a questo ennesimo e inaccettabile intervento sui posti di lavoro messo in atto dall’azienda che ha già chiuso Telejonica-Telesiciliacolor e ha portato sull’orlo del fallimento anche Telecolor (17 i licenziamenti annunciati poche settimane fa), l’Associazione siciliana della Stampa propone alle forze sociali e politiche della città e della Regione una mobilitazione forte e convinta contro un progetto di dismissione industriale che di fatto cancellerà l’informazione televisiva in buona parte della Sicilia e su Catania in particolare, sancendo di fatto il totale fallimento di una politica industriale basata sulla incapacità di gestione del monopolio televisivo locale. Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania”.


Acireale Cagnes presidente USSI sezione Catania.  Il  nuovo presidente della sezione catanese dell'USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana)  Giacomo Cagnes è stato eletto, per acclamazione, dall'assemblea degli iscritti  riunitasi presso la sala stampa del PalaVolcan di Acireale. L'assessore comunale allo Sport di Acireale Francesco Carrara  ha salutato  i presenti ed  i segretari di Assostampa regionale: Alberto Cicero,  Assostampa provinciale: Daniele Lo Porto ed il consigliere nazionale FNSI: Luigi Ronsisvalle.

 

La sezione USSI  di Catania, lo scorso ottobre dopo le dimissioni di Gianfranco Troina, era stata commissariata ed era retta da Gaetano Rizzo. Il nuovo direttivo è composto dal presidente Giacomo Cagnes, Francesco La Rosa (Vice Presidente), Lorenzo Gugliara (Segretario), Ludovico Licciardello (Tesoriere) ed i consiglieri Daniele Lo Porto, Marco Carli e Mario Grasso.


CataniaAssostampa :"La resistenza italiana negata. Il 25 luglio e la vendetta tedesca in Sicilia”. Il iniziativa dell’Assostampa Catania, sindacato unitario dei giornalisti italiani, il 3 giugno, alle ore 19,00, nella Sala Ersu di via Etnea, 440, sarà presentato il libro : "La resistenza italiana negata. Il 25 luglio e la vendetta tedesca in Sicilia”, di Nicola Musumarra, edito da Rossomalpelo, 2015.  I  saluti del presidente dell'Ersu, prof. Alessandro Cappellani, precedono la presentazione di  Daniele Lo Porto, segretario provinciale dell'Assostampa Catania e dell'autore.


CataniaFava, intellettuale scomodo e giornalista controcorrente. Il commento del segretario provinciale dell’Assostampa di Catania Daniele Lo Porto: “Fu intellettuale scomodo e giornalista controcorrente, coraggioso nella denuncia civile conto la mafia senza volere assumere il ruolo di “professionista. Pippo Fava, a distanza di 31 anni dall’omicidio, ha lasciato una testimonianza che è ancora attuale e viva, spunto di analisi e di confronto della Sicilia di oggi non così diversa, malgrado l’impegno e  il sacrificio di molti,  da quella di allora”.  

Catania Pippo Fava  le manifestazioni.  Scuola d’Arte Drammatica “Umberto Spadaro”  Palazzo Platamone, ex Convento San Placido via Vittorio Emanuele. Il Teatro Stabile di Catania ricorda Giuseppe Fava con un approfondimento su “IL PROBOVIRO” . Intervento: il Presidente dello Stabile Nino Milazzo, Elena Fava e  Sergio Sciacca. Un  presidio sotto la lapide di via Giuseppe Fava è  programmato per il 5 gennaio alle  17:30.   Incontro dibattito alle 18:00   al Centro culturale Zö su: La Mafia comanda (ancora) a Catania? partecipano: Lirio Abbate, Sebastiano Ardita, Rosy Bindi, Claudio Fava. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità a Lirio Abbate. A Palazzolo Acreide SR – Aula Consiliare del Comune   Proiezione del film "I Ragazzi di Pippo Fava";  segue incontro dibattito su: Il giornalismo di ieri e di oggi, quello de “I Siciliani” di Fava e quello odierno. Moderatore: Damiano Chiaramonte. Intervengono: Elena Brancati, Riccardo Orioles, Lorenzo Tondo ed Ismaele La Vardera. Consegna del Premio Fava Giovani a Lorenzo Tondo, della redazione palermitana di Repubblica. Menzione speciale della Fondazione Fava a Ismaele La Verdera, per l’inchiesta sugli scrutatori di Villabate.


PalermoAssostampa e Ordine Giornalisti: “Regione da 2 anni senza trasparenza”. Daniele Lo Porto   Segretario Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania ci ha inviato il comunicato congiunto : “Da due anni, da quando cioè il governatore ha licenziato in tronco 21 giornalisti, la Regione Siciliana è l'unica regione in Italia priva di un ufficio stampa. Da due anni, quindi, il governatore Crocetta viola impunemente e con arroganza la legge 150 che impone alle pubbliche amministrazioni di comunicare la propria attività ai cittadini mediante giornalisti iscritti all’Ordine. Dal 6 dicembre 2012, giorno del drastico smantellamento dell’Ufficio stampa, costituito sin dagli anni Novanta in base a una precisa normativa regionale, ai siciliani vengono giornalmente propinate informazioni e comunicati provenienti direttamente dal governatore e dai suoi assessori. Questi sostituendosi ai giornalisti svolgono una attività che in qualunque altro contesto sarebbe loro vietata e sanzionata. Il danno per la categoria dei giornalisti alla quale vengono sottratte importanti risorse occupazionali è enorme. Ma ad essere offersi sono i siciliani che giornalmente devono subire proclami e propaganda e non possono ricevere, come invece prevede la Costituzione, una corretta informazione. Sta proprio in questo comportamento il discrimine - soprattutto morale - tra una amministrazione trasparente e una che, invece, in disprezzo di norme e leggi, comunica soltanto ciò che le è utile, a tutto discapito dei cittadini. Dal punto di vista giudiziario le vicende dei 21 giornalisti licenziati hanno visto il sovrapporsi di sentenze che, pur trattando la stessa materia e casi del tutto simili, hanno avuto sinora significati completamente diversi. A dimostrazione che il “caso” dell’Ufficio stampa della Regione non era – neanche sotto il profilo legale - riconducibile ai grossolani e sbrigativi ragionamenti di Crocetta. Il vero obiettivo dello smantellamento dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione, quindi, a due anni di distanza, è adesso più che mai chiaro ed evidente. Con la finta giustificazione del risparmio si è voluto creare un meccanismo perverso per evitare ogni professionalità nella comunicazione tra amministratori e amministrati lasciando campo totalmente aperto alle solite esternazioni e alle vane parole dei politici. L’Associazione siciliana della Stampa e l’Ordine dei giornalisti, a due anni dalla demolizione di uno strumento importante per la democrazia si rivolgono quindi ai cittadini, alla gente, ai siciliani per ricordare che nessuna amministrazione che abbia vero rispetto per gli amministrati può continuare a pensare di violare così palesemente una legge dello Stato recepita anche nella legislazione siciliana. La ricostituzione dell’Ufficio stampa - che ancora oggi incredibilmente ancorché senza giornalisti ha un costo per la Regione di circa seicentomila euro all’anno tra stipendi di impiegati e abbonamenti alle agenzie – diventa un passaggio fondamentale per garantire i diritti dei siciliani”. Enna - Alberto Cicero è stato riconfermato segretario regionale dell'Assostampa Sicilia. Il segretario uscente è stato rieletto per acclamazione al termine del 32° congresso regionale dell'associazione svolto a Enna. Auguri  al segretario regionale dell'Assostampa Sicilia personali e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.


Catania - Ordine Giornalisti ed Assostampa critico atteggiamento Crocetta. Il segretario provinciale Assostampa Catania  Daniele Lo Porto  comunica:"Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, d’intesa con l’Associazione siciliana della Stampa, ha deciso di non procedere ad alcuna designazione per la carica di componente del CdA dell’Istituto superiore di giornalismo, così come era stato chiesto prima dall'assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra e poi dal suo successore, Mariella Lo Bello. L'iniziativa è stata comunicata alla Lo Bello con una lettera in cui si sottolinea "l’atteggiamento ostile del governo e del presidente pro tempore della Regione" nei confronti della categoria dei giornalisti. Ordine e Assostampa ricordano "l’inopinata, drastica e immediata cancellazione su due piedi dell’Ufficio stampa della Presidenza; la mancata ricostituzione – a due anni dalla rivoluzionaria decisione – di una struttura analoga" e lo "svolgimento di lavoro giornalistico, sottratto a chi di giornalismo vive, da parte dello stesso governatore e degli assessori delle varie giunte che si sono alternate in carica dal novembre 2012 a oggi". Questo sistema degli uffici stampa "fai-da-te" si sta rapidamente estendendo ­- in nome di una spending review che appare pelosa, dato che i costi di un ufficio stampa composto da giornalisti sono contenuti ­- a numerose amministrazioni pubbliche, con il "progressivo, ulteriore impoverimento di una professione e di una categoria già fortemente penalizzate dalla crisi”.Ordine e sindacato regionale dei giornalisti sottolineano "l’evidente mancanza di trasparenza da parte della giunta regionale nei confronti dei cittadini" e criticano la nomina come presidente dell'istituto di Sebastiano Roccaro, giornalista pubblicista che è anche editore televisivo, "dunque in potenziale conflitto di interessi col ruolo che è chiamato a svolgere”. L'Ordine e l'Assostampa ritengono l'Istituto superiore di giornalismo, che la Regione stava di fatto per cancellare, togliendogli qualsiasi supporto finanziario, uno strumento che potrebbe essere utilissimo per la preparazione degli aspiranti giornalisti e per l’aggiornamento e la formazione (previsti per legge) di coloro che sono già iscritti, e si dicono disponibili ad un serio, ampio e generale confronto sulle modalità da seguire per consentire all’Istituto di essere partner ideale dell'Ordine. Per riaprire il dialogo, però, occorre che venga radicalmente mutato l’atteggiamento complessivo della giunta regionale e del suo presidente nei confronti dei quasi seimila giornalisti siciliani. Altrimenti il CdA dell'istituto potrà fare a meno di un rappresentante dell'Ordine".


Catania - Assostampa: emittenti etnee in crisi. Scrive testualmente il segretario provinciale Daniele Lo Porto : “Rete 8 e Telejonica, storiche emittenti catanesi, sono state messe in liquidazione. I vertici aziendali hanno comunicato che i 14 lavoratori, giornalisti (6), tecnici (7) e amministrativi (1), saranno tutti licenziati. E questo dopo aver “subito” tre anni di contratto di solidarietà con una riduzione di ore lavorate che è arrivata quasi al 50 per cento". Lo comunica la Cisl- Fistel etnea e l'Assostampa di Catania stigmatizzando questa scelta estrema. Per oltre un ventennio la redazione di Rete 8 – Telejonica ha raccontato la città, dato voce a quanti avevano qualcosa da dire, offerto spunti di riflessione, pungolato le istituzioni e difeso i cittadini. La proprietà, direttamente riconducibile al Gruppo Ciancio, ha deciso che tutto questo deve finire, caricando solo sul personale i costi della crisi. I lavoratori chiamano in causa i sindacati, a cominciare dall'Assostampa regionale e Cisl-Fistel , e i rappresentanti istituzionali, affinché vigilino sulle procedure messe in atto dall'azienda per la liquidazione e individuino percorsi di tutela del lavoro e soluzioni non traumatiche. Lanciano, poi, un appello agli imprenditori della città per valutarne l'acquisizione e non far morire una realtà da anni radicata nel territorio e con margini di rilancio molto elevati, tenuto conto delle poliedriche professionalità presenti e dell'esiguo costo del personale. “Usciremo di scena – spiegano i lavoratori in una nota - lottando silenziosamente. Nessun sit-in, nessuna protesta, nessun blocco stradale. Tutto questo servirebbe a poco. Ci piacerebbe, però, che quanti negli anni hanno avuto una ribalta nei tg e nelle trasmissioni di approfondimento, a partire dai tanti rappresentanti istituzionali, ci facessero sapere cosa ne pensano”.


(nella foto da FB da sin. Angela Abbate, Riccardo Arena ed Egle Palazzolo)

Bagheria   PA Addetto stampa dell’anno. Angela Abbate, 38 anni, giornalista dell’agenzia di comunicazione palermitana Feedback, è la vincitrice del premio assoluto “Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno 2014”. Il riconoscimento le è stato consegnato   a Bagheria (Palermo), a Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso. Il premio è stato organizzato dal Gruppo uffici stampa Sicilia, articolazione dell’Associazione siciliana della stampa, con il patrocinio del comune di Bagheria, dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia e della stessa Asssostampa, e con la sponsorizzazione di Unicredit. Abbate si è aggiudicata il premio “Imprese e organizzazioni private”, una delle tre sezioni messe a concorso. Gli altri 2 vincitori sono Valeria Arena, addetto stampa del policlinico “Gaetano Martino” di Messina, per la sezione Pubblica amministrazione, Sanità e Società partecipate; Marco Olivieri, addetto stampa del Centro servizi per il volontariato di Messina, per la sezione No profit.Come da regolamento, il premio assoluto è stato assegnato al vincitore di una delle tre sezioni competitive; la scelta è caduta su Angela Abbate, oltre che per l’importanza delle iniziative seguite, “per l’intensità e la qualità della produzione informativa attraverso una concezione moderna del ruolo dell’addetto stampa sempre aperto ai new media”. Per Valeria Arena hanno pesato le campagne realizzate per sensibilizzare la gente sul tema della donazione degli organi e dell’igiene personale; nel caso di Marco Olivieri determinante è stata la capacità di sfruttare varie piattaforme tecnologiche. La giuria, inoltre, ha deciso di segnalare Jerry Italia, addetto stampa del comune di Gela, per il lavoro svolto in occasione del 70 anniversario dello sbarco alleato; Francesco Triolo (Cisl di Messina) per la rubrica “Dalla parte del cittadino”; Giuseppe Grasso (Arcidiocesi di Palermo) per la beatificazione di padre Pino Puglisi. Altri riconoscimenti sono andati a: Egle Palazzolo, alle carriera; Gaetano Perricone, premio speciale Iscritto Gus; Camillo Pantaleone, alla memoria. Segnalazioni per l’Ufficio stampa della Marina militare, per l’operazione Mare Nostrum, e per l’ex Ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana, azzerato dal presidente Crocetta. La consegna dei riconoscimenti, condotta dalle giornaliste Marina Mancini ed Agata Di Giorgio, è stato il momento conclusivo di una giornata dedicata al tema degli uffici stampa, alla loro funzione nel rapporto tra istituzioni e cittadini e agli aspetti contrattuali e deontologici legati alla figura dell'addetto stampa. Ai lavori, coordinati dal presidente del Gus Sicilia, Francesco Di Parenti, hanno partecipato: il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque; il segretario dell'Assostampa, Alberto Cicero; il vice segretario dell Fnsi, Luigi Ronsisvalle; il responsabile Settore pubblico di Unicredit,Vincenzo Tumminello; il presidente nazionale Gus, Gino Falleri; Adriana Laudani, docente di Teoria e tecnica della comunicazione pubblica; Sergio Talamo, direttore Comunicazione e servizi di Formez; la giornalista Lucia Russo; il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena; e il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi.


CataniaPremio giornalismo giudiziario-inchiesta Mimmo Calabrò. Il Comitato Organizzatore  del Premio nazionale di giornalismo Giudiziario, Investigativo e d’Inchiesta “Domenico Calabrò , edizione 2014, indetto dal presidente della manifestazione dott. Massimo Scuderi, terrà una conferenza stampa nella sede dell’Hotel “Il Principe”, via Scalinata Alessi a Catania,  giovedì 19 Giugno alle ore 10,30, per presentare l’evento dedicato al compianto cronista della Gazzetta del Sud Domenico Calabrò, che si svolgerà nella prestigiosa sede municipale del Castello Ursino  di Catania alle ore 20,00 del 20 Giugno 2014. Domenico Calabrò è scomparso il 12 maggio 2013, a  55 anni, durante l’espletamento di un servizio di cronaca nera. Mimmo Calabrò è stato caposervizio della Gazzetta del Sud nella redazione di Catania nonché direttore della rivista Microcredito e Microfinanza. Calabrese d'origine, a 18 anni era diventato il più giovane pubblicista italiano con “Il Secolo d'Italia”. In seguito aveva collaborato con quotidiani nazionali come “Il Messaggero” e “La Stampa” diventando anche punto di riferimento della carta stampata straniera, quella tedesca in particolare, per le vicende legate alla‘ndrangheta e ai più efferati delitti in campo locale e nazionale. Calabrò è stato anche capo ufficio stampa della commissione bicamerale d'inchiesta Telekom Serbia. Scrittore e autore di diversi saggi, Mimmo Calabrò ha sempre lavorato con entusiasmo e determinazione e con grandi capacità di intuizione e sviluppo della notizia di cronaca nera. Sei sono quest’anno le sezioni specialistiche a cui fanno capo altrettanti giornalisti e personaggi del mondo della cultura, giustizia, sociale e del terzo settore. Testimonial d’eccezione Raffaele Cantone, Commissario straordinario dell'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, i sostituti procuratori della DDA di Napoli, Catello Maresca, Giovanni Conzo, Cesare Sirignano; il Procuratore Capo di Brescia Pierluigi Dell’Osso, il Procuratore  Capo di Catania Giovanni Salvi, il Procuratore Capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano e Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione antimafia Antonino Caponnetto che ha accordato il proprio patrocinio al premio Calabrò 2014. La manifestazione verrà presentata dalla giornalista Raffella Daino di SKY TG24 mentre il trio d’archi e pianoforte “Le Dame in Canto” si esibiranno in diversi brani di musica classica e da camera.  Tra i riconoscimenti del premio spiccano, tra gli altri, quelli assegnati all’autore del libro “Mafie”, Giuseppe Crimaldi, giornalista de Il Mattino di Napoli e al sostituto procuratore Giovanni Conzo per la sua intensa attività antimafia. Ho avuto il piacere, e l’onore di lavorare e conoscere Mimmo ed essere ritenuto da lui un amico. i.l.p.


CataniaCrocetta perde “battaglia” giornalisti in Corte Costituzionale. Il Segretario Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania Daniele Lo Porto  sulla vicenda giornalisti-Regione Siciliana scrive con nota di Gregorio Arena :” Ufficio stampa: Crocetta perde la battaglia in Corte Costituzionale La Corte Costituzionale, con la propria ordinanza n. 146, ha dichiarato manifestamente inammissibile il dubbio di legittimità costituzionale del comma 3 dell’articolo 11 della legge regionale n. 79 del 1976: la norma che – per 38 anni - ha determinato le procedure di reclutamento dei giornalisti all’ufficio stampa della presidenza della regione siciliana. La procedura di valutazione della legittimità costituzionale era stata attivata un anno fa dal Tribunale del Lavoro di Palermo . Il “dubbio” in realtà era stato sollevato dall’Avvocatura dello Stato, chiamata a difendere - con palese imbarazzo - la Presidenza della Regione dinanzi al tribunale del lavoro di Palermo. In quel caso il processo avrebbe dovuto valutare - ai sensi e nei tempi della legge Fornero - la legittimità del “licenziamento” retroattivo dei due giornalisti più anziani dell’ufficio: il mio – che sono stato assunto nel 1991- e quello di Giancarlo Felice, in servizio dal 1992.Il nostro avvocato difensore, il professor Gaetano Armao, aveva ampiamente dimostrato - attraverso la produzione di una completa documentazione - che la Regione aveva seguito, per l’assunzione, le norme previste dalla legge. E che il rapporto di lavoro instaurato - lungo oltre 20 anni - aveva tutte le caratteristiche del lavoro subordinato a tempo indeterminato.  Caratteristiche che - come ha osservato lo stesso giudice del lavoro - non avrebbero potuto permettere un licenziamento come quello che il presidente Crocetta ha intimato, senza l'indicazione di alcun motivo, senza procedimento disciplinare e per un fatto del tutto insussistente. Ma dinanzi all’ipotesi dell’annullamento del licenziamento e al reintegro, la Regione ha chiesto all’Avvocatura di giocare la carta del ricorso alla Corte Costituzionale. Espediente che ha allontanato nel tempo il “redde rationem” su una vicenda che getta una luce inquietante non solo sull’operato del Presidente, ma anche su quello degli uffici che lo assistono. Il Presidente della Regione aveva sostenuto - già nelle lettere di licenziamento - che il rapporto instaurato con i giornalisti fosse “lavoro autonomo”, addirittura fiduciario. E poi il giudice del lavoro ha eccepito che sebbene la legge regionale del 1979 prevedesse una speciale procedura di valutazione dei titoli, che l’iter seguito non fosse assimilabile ad un vero e proprio concorso pubblico. E che fosse, quindi, in contraddizione con l’articolo 97 della Costituzione, che prevede l’accesso nella pubblica amministrazione solo per concorso.Su questo specifico argomento - ha affermato l’avvocato Armao - dinanzi alla Consulta, lo stesso articolo 97 prevede che la legge possa disciplinare dei casi eccezionali. Che la giurisprudenza costituzionale, nel tempo, ha poi ben evidenziato e circoscritto: le procedure speciali devono essere limitate a casi particolari, per specifiche esigenze funzionali dell’amministrazione, regolati da procedure di accertamento delle professionalità necessarie.Tre circostanze che ricorrono pienamente nel caso dell’Ufficio stampa della Presidenza della Regione nel quale proprio la legge impugnata ha identificato le esigenze e ha determinato il numero degli addetti e il metodo di accertamento delle caratteristiche professionali richieste.La Corte Costituzionale - riprendendo le argomentazioni che il professor Armao aveva opposto al giudice siciliano al momento in cui è stata presentata l’ipotesi di un ricorso alla Consulta - ha deciso di censurare la manifesta inammissibilità del ricorso. Intanto perché il processo dinanzi al tribunale del lavoro riguarda le procedure di licenziamento e non quelle di assunzione. La Corte ha sottolineato, infatti, che l’impugnativa delle norme sul reclutamento non è stata sufficientemente motivata.Il giudice palermitano - afferma la Corte Costituzionale - non ha fornito alcuna indicazione sulla modalità con cui negli anni si è sviluppato il rapporto di lavoro. Non ha specificato se nel contratto che ha originato il rapporto fosse previsto un termine di durata. Né ha specificato cosa sia accaduto in occasione delle elezioni regionali o al susseguirsi dei presidenti, fin dal 1991. Omissioni che si risolvono con un difetto di motivazione sulla rilevanza. C’è poi una questione di inammissibilità del ricorso. Il giudice del lavoro, infatti, chiede che sia dichiarata l’illegittimità costituzionale della norma regionale in quanto configurerebbe un rapporto di lavoro subordinato senza prevedere l’accesso tramite concorso. E d’altro canto afferma che la dichiarazione di illegittimità comporterebbe la qualificazione dello stesso in termini di lavoro autonomo. Una conclusione che, secondo la Consulta, è palesemente illogica rispetto alle premesse. Il giudizio è inequivocabile e lapidario: “la questione sollevata è manifestamente inammissibile”. Ma ha permesso a questo Governatore di affrontare ben tre campagne elettorali - nazionali, amministrative ed europee - qualificandosi come l’uomo della Provvidenza, in grado di risanare le finanze regionali tagliando ogni spreco. Già, perché le leggi che garantiscono la trasparenza e la comunicazione, che il legislatore del 1976 aveva qualificato come “Provvedimenti intesi a favorire la più ampia informazione democratica sull’attività della Regione” , questo sono diventati, nel novembre 2012, un lusso, uno spreco. Da sbandierare, come suo primo fiore all’occhiello, nel corso della trasmissione “L’Arena” su Rai1 dove Crocetta ci ha licenziati in diretta spalleggiato dal duo Giletti-Davi.Ma adesso la strada è sbarrata. Ogni sforzo del Presidente e del suo entourage è risultato inutile. Sembra strano da affermare, ma anche i Presidenti di Regione hanno l’obbligo di osservare le leggi. Soprattutto quelle regionali. Né possono disdegnare l’applicazione dello Statuto dei lavoratori, dei contratti di lavoro, delle norme di tutela sindacale. Né delle leggi che tutelano la onorabilità e la dignità delle persone. Non senza scadere nel penale, come è già accaduto. Ora ci vorranno i tempi tecnici: un paio di settimane. Poi io tornerò al mio ufficio di Bruxelles e Giancarlo a quello di Palermo. A svolgere la nostra funzione, a garanzia della trasparenza e della democrazia. Il giudice del lavoro lo aveva già previsto nel ricorso inviato alla Consulta. E giustizia sarà fatta.Una bella soddisfazione certo. Ma che non basta a cancellare quasi due anni di black-out sull’attività istituzionale della Presidenza, sostituita da una roboante propaganda politica. Che è cosa ben diversa.Né basta, questa sentenza, a cancellare gli abusi della burocrazia, le soverchierie dell’amministrazione, il clamore del popolo inneggiante, l’indecenza dei commenti on-line, il silenzio imbarazzato delle autorità, gli strepiti dei moralizzatori televisivi spalleggiati da consulenti prezzolati dai politici.  Nessuno, mai, potrà annullare la violenza di questi gesti, l’inammissibilità di questi silenzi, l’assordante vuoto che è stato fatto attorno alla nostra vicenda umana e professionale, così come l’insopportabile, inutile, scorrere del tempo intorno a noi. Questi “dettagli”, questi comportamenti, saranno certamente oggetto di un altro, inevitabile, giudizio: quello Universale. E in quel caso, non saremo noi ad aver bisogno di un difensore”. Gregorio Arena


CataniaAssostampa indice 2 premi letterari. Si tratta del 1° Premio Letterario “Tito Mascali” e del 1° Premio Giornalistico “Raccontare Catania”.  Daniele Lo Porto  segretario provinciale dell’Assostampa di Catania intende con l’iniziativa ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali. È stato apprezzato quale prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60 Corriere di Sicilia. L’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con l’Assostampa di Catania quindi indice la 1^ edizione del “Premio Letterario Tito Mascali” e del “Premio Giornalistico Raccontare Catania”. I due premi per l’anno 2014 sono dedicati rispettivamente a: A) “Poesia”; B) “Articolo di giornale” (sia carta stampata che on-line) che abbia raccontato vicende e volti della città di Catania. La scadenza per la consegna degli elaborati è fissata per il 15 giugno 2014.  Per ricevere il bando completo, telefonare al 329-7125590 o scrivere a: assodannunzio@katamail.com.

da sin.  A.Mantineo, S.Spicuglia,   A.Cicero,  D. Chiaramonte, C.Maiorca            

Siracusa - Damiano Chiaramonte, per acclamazione designato segretario provinciale Assostampa Siracusa alla prsenza del segretario regionale Alberto Cicero. Il cambio alla guida del sindacato dei giornalisti siracusani è  stato con Aldo Mantineo. Il nuovo direttivo è completato da Seby Spicuglia (vice segretario), collaboratore della Sicilia e redattore di Tris, e Carmelo Maiorca (tesoriere), direttore della storica testata di satira L'Isola dei Cani e curatore per la Sicilia delle guide di Slow Food Editore. Damiano Chiaramonte succede ad Aldo Mantineo che dal 2010 ha guidato il direttivo composto anche dagli uscenti Isabella Di Bartolo (vice segretario) e Massimo Ciccarello (tesoriere). L'elezione è stata preceduta da un ampio ed articolato dibattito arricchito dalla presenza e dal contributo del segretario regionale, Alberto Cicero. Il  nuovo Segretario ha affermato: "Non sarà semplice dare continuità all'ottimo ed appassionato lavoro svolto da chi mi ha preceduto ma garantisco il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi individuati nel mio programma: dotare il sindacato siracusano di una sede stabile; coinvolgere e rendere parte attiva dell'associazione i colleghi dei nuovi media; rafforzare e ampliare i servizi agli associati; rilanciare il ruolo della categoria nella comunità e ridare dignità professionale ai giornalisti siracusani che devono ritrovare unità al proprio interno". Damiano Chiaramonte 45 anni è sposato ed è padre di due figli. Giornalista di lungo corso ricopre l’incarico di direttore del network televisivo Medical Excellence Tv, ed è stato già segretario provinciale dell'Assostampa di Siracusa per due mandati dal 2005 al 2010. Al neo segretario ed al direttivo si augura il buon lavoro da L’Informatore di Sicilia e personali.


Siracusa - Migranti e non più clandestini: l’informazione dopo la Carta di Roma” . Il tema del seminario formativo per i giornalisti tenuto dal relatore dott. Antonio Nicastro sost. Procuratore  Repubblica del Tribunale di Siracusa. 80 i giornalisti  al primo seminario di formazione promosso dall’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con la sezione provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa. Il magistrato Antonio Nicastro presso la sala del centro ricreativo dell’Isab,  messa a disposizione dall’azienda del gruppo Lukoil, ha tenuto la relazione per gli 80 giornalisti che hanno partecipato al primo evento formativo riconosciuto dall’Ordine ed organizzato in Sicilia.   Il  direttore operazioni di Isab Bruno Martino, prima dei lavori, ha salutato ed illustrato ai giornalisti la storia dell’Isab,  evidenziando  le attività aziendali e l’indice  elevato di sicurezza.  Il Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Siracusa Antonio Nicastro, coordinatore del pool investigativo di contrasto all’immigrazione illegale  nel corso del suo intervento ha  evidenziato come l’area siracusana sia divenuta “terra di sbarco”  superando anche Lampedusa. Il magistrato ha spiegato come l’introduzione del reato di clandestinità abbia peso sulle modalità operative ed i moduli investigativi. La  normativa di riferimento  e la difficoltà d’applicazione con la competenza ai giudici di pace col rischio d’ingolfare la macchina giudiziaria.  Il  sistema dell’informazione ha grande importanza anche per evitare che “ la marina diventi taxi dei migranti”. Il relatore a  fine conferenza  ha avuto modo di rispondere ai vari quesiti posti dai giornalisti.     


PalermoGiornalisti: accesso in area riservata Procura. "Basterà presentare il tesserino dell'Ordine dei Giornalisti ai carabinieri di guardia, per potere entrare in quella parte degli uffici della Procura di Palermo dichiarati off-limits, per motivi di sicurezza, agli "estranei all'ufficio". I militari faranno da filtro ma non potranno annotare il nome o i nomi dei pm dai quali i cronisti sono diretti. Sono i principali punti dell'intesa di massima raggiunta oggi nel corso di una riunione, al termine della quale il procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, ha assunto l'impegno di integrare la circolare con cui è stato limitato, anche per i giornalisti, l'accesso ad una parte degli uffici della Dda. Messineo stamattina ha incontrato il presidente dell'Ordine regionale dei Giornalisti, Riccardo Arena,  il segretario regionale dell'Assostampa siciliana, Alberto Cicero,&nb sp;il presidente del Gruppo siciliano dell'Unione nazionale cronisti italiani, Leone Zingales, ed il consigliere nazionale dell'Unci, Giuseppe Lo Bianco. Assieme al procuratore erano presenti i procuratori aggiunti Vittorio Teresi e Bernardo Petralia. Dopo avere ascoltato le ragioni dei cronisti, che hanno sostenuto, argomentandolo, il grave rischio che la circolare potrebbe provocare al corretto esercizio del diritto-dovere di cronaca, il procuratore, d'intesa con i suoi aggiunti, si è impegnato a disciplinare in modo meno restrittivo l'accesso dei giornalisti. "Si tratta di un'intesa ancora parziale e suscettibile di miglioramenti - hanno sottolineato Arena, Cicero, Zingales e Lo Bianco -  Abbiamo compreso e condiviso le esigenze di sicurezza che sono alla base del provvedimento di Messineo,  ma nessuna ragione può giustificare il divieto di accesso ai giornalisti nei luoghi dove si esercita l'azione penale e dove il controllo democratico dell'opinione pubblica, attraverso il lavoro dei cronisti, deve restare sempre vigile".  


(da sin. Lo Porto, Cicero,Cosentino e De Vito)

Catania Giornalisti : “Mai dire clandestino”L'appuntamento dell’Assostampa  CT si è svolto giovedì 5 settembre, dalle ore 11.00, presso la sala Afrodite dell’Hotel Nettuno, in viale  Ruggero di Lauria, 121.  Alberto Cicero, segretario regionale dell’Assostampa e Daniele Lo Porto , segretario provinciale hanno introdotto  i lavori.  L’incontro “Mai dire clandestino”, è  stato organizzato per conoscere ed applicare la Carta di Roma” . (ascolta intervento) Raffaella Cosentino, freelance collaboratrice di Repubblica.it , Redattore Sociale esperta della campagna LasciateCIE entrare e (ascolta intervento)Gianluigi De Vito, esperto di migrazioni e minoranze del Corriere del Mezzogiorno hanno illustrato gli argomenti delicati del linguaggio e dei termini da usare nell’incontro organizzato dall’Associazione siciliana della Stampa, segreterie regionale e provinciale, Associazione Carta di Roma in collaborazione con l’Alto Commissariato ONU sui Rifugiati. Di grande interesse sono stati gli interventi di Raffaella Cosentino,  e Gianluigi De Vito.  La “Carta di Roma” è un protocollo deontologico vincolante per i giornalisti sui richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti firmato da Ordine dei Giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati).  I temi sono stati illustrati nel corso della giornata seminariale di Catania. Le Linee Guida per l’applicazione della Carta di Roma sono stati presentati e discussi con studenti, free lance ed altri colleghi. L’assemblea ha trattato delle norme pratiche sull'uso dei termini  e per comprendere come meglio presentare i temi della migrazione e dell'asilo nel quotidiano per la trattazione giornalistica.

   (da sin. Lo Porto, Cicero,Cosentino e De Vito)Si è parlato di sbarchi, CIE, CARA Rifugiati, cronaca ecc. dando esempi concreti. I giornalisti si sono confrontati sulle difficoltà e le opportunità di migliorare la qualità del lavoro redazionale nel quotidiano.


Catania - Assostampa vicina a Tele D: rischio interruzione trasmissioni. La Segreteria provinciale di Catania dell'Assostampa, il sindacato dei giornalisti, segue da vicino gli sviluppi della situazione che, al momento, costringerebbe il direttore di Tele D, Francesco Di Fazio, ad interrompere le trasmissioni, in seguito alle difficoltà economiche provocate dal blocco della pubblicità commerciale e del sostegno degli Enti pubblici. "Il Gruppo televisivo  Di Fazio, con i suoi venti anni di attività, è parte della storia dell'emittenza siciliana,  patrimonio di professionalità  e un preciso punto di riferimento per migliaia di utenti. Non deve chiudere! - ha dichiarato il segretario provinciale dell'Assostampa Daniele Lo Porto . Siamo vicini al direttore, ai colleghi, al personale tecnico e amministrativo, che in questi anni hanno dimostrato di saper fare informazione televisiva con obiettività e completezza. Ogni singola testata giornalistica è un presidio di democrazia e trasparenza, forse per questo motivo la classe politica dirigente, soprattutto alla Regione, nonostante la sbandierata "rivoluzione", non è ancora intervenuta a sostegno di un comparto che in Sicilia dà lavoro a migliaia di addetti. Nei prossimi giorni - ha concluso Lo Porto - incontreremo direzione, redazione e azienda per valutare la strategia che possa consentire a Tele D di continuare ad operare e di mantenere il personale dipendente. Oltre alla solidarietà, incondizionata e affettuosa che manifestiamo a tutte l'emittente, servono ormai interventi concreti".


Palermo Consiglio regionale  Ordine Giornalisti di Sicilia, confermato Riccardo Arena presidente, Teresa Di Fresco vicepresidente e Concetto Mannisi (ascolta l'intervista) segretario. Il nuovo tesoriere è  Filippo Mulè. La riunione si è tenuta nella sede dell'Ordine. Auguri al  presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena, al segretario Concetto Mannisi,  a Di fresco e Mulè sia personali che dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.


Siracusa - Solidarietà al giornale Libertà. Doppio attentato incendiario alla originaria sede del quotidiano Libertà e di Portobello Sicilia. Il primo episodio è avvenuto alle ore 18.30 di ieri sera (28 maggio 2013), quando è giunta alla sede dei vigili del fuoco di Siracusa, la segnalazione di un denso fumo che fuoriusciva dallo stabile al pianterreno di Riviera Dionisio il Grande al civico 187, sede storica delle due testate giornalistiche, oggi utilizzata come archivio e deposito dalla stessa proprietà. Coloro che hanno agito, sono riusciti a penetrare all’interno della sede dopo avere forzato la porta d’ingresso. Poi hanno rovistato nei due locali, gettato per terra parte del carteggio e sottratto una vecchia centralina telefonica prima di cospargere gli ambienti di liquido infiammabile ed appiccare l’incendio. I due locali sono stati anneriti dalle fiamme, danneggiati i mobili, distrutti i libri contabili della società che gestisce Libertà e Portobello, macchinari e programmi informatici. Sempre ieri sera, intorno alle ore 23, ignoti piromani hanno fatto irruzione nei locali attigui alla vecchia sede di Libertà e Portobello Sicilia in Riviera Dionisio il grande al civico 189 ed hanno appiccato il fuoco alle cataste di vecchi giornali, custoditi nel magazzino. Anche in questo caso, i danni sono stati limitati dall’intervento di un’altra squadra dei vigili del fuoco che ha spento l’incendio. Su entrambi gli episodi stanno indagando i carabinieri del Comando provinciale di Siracusa, presso cui il direttore delle due testate giornalistiche, Giuseppe Bianca, si è recato questa mattina per sporgere denuncia contro ignoti. “Non c’è alcun dubbio sulla natura dolosa dei due danneggiamenti – commenta il direttore Bianca – Non è facile individuare chi possa avere fatto ciò. Anche se non è stata colpita la sede attuale di Libertà, di Portobello e di Video 66, mi sembra un chiaro messaggio di volere colpire questa realtà editoriale che opera a Siracusa da un trentennio. Non è la prima volta che accade un simile fatto. Ricordo, infatti, che nell’autunno del 2000, siamo stati oggetto di un altro attentato incendiario proprio in quella sede di Riviera Dionisio il grande, allora redazione operativa delle testate giornalistiche che dirigo. Continueremo ad esercitare il nostro ruolo di organo d’informazione e di giornalisti con scrupolo e serietà, convinti che la nostra professione debba dare l’esempio di non piegarsi ad alcun tipo di intimidazione e di essere sereni in qualsiasi circostanza”. Al  Quotidiano di Siracusa Libertà, ai suoi giornalisti, al direttore ed al personale tutto và  la solidarietà delL’INFORMATORE di Sicilia e personale. La stampa libera non può e non deve essere fermata con minacce od intimidazioni di qualsiasi genere.


Palermo - Ordine dei Giornalisti di Sicilia, tutti gli eletti. 3 donne e 3 nuovi ingressi: il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia cambia volto, dopo il ballottaggio. Al presidente uscente, Riccardo Arena, già eletto al primo turno, si sono aggiunti oggi altri due giornalisti professionisti già in carica e rieletti, Filippo Mulè e Concetto Mannisi, e 3 nuovi consiglieri: Giovanni Villino, Gisella Cicciò  e Eleonora Cosentino. Primo dei non eletti Nuccio Anselmo. Al Consiglio nazionale gli eletti sono gli uscenti: Franco Nicastro e Maria Pia Farinella e Giuseppe Gulletta. Primo dei non eletti Piero Maenza. Nel collegio dei revisori dei conti Aldo Mantineo, si aggiunge al professionista Placido Ventura e al pubblicista Andrea Naselli, eletti al primo turno.  Il nuovo Consiglio Regionale è dunque così composto: Riccardo Arena, Filippo Mulè, Concetto Mannisi, Giovanni Villino, Gisella Cicciò, Eleonora Cosentino (professionisti); i pubblicisti erano già stati eletti al primo turno: sono Giacomo Clemenzi, Salvatore Li Castri e Teresa Di Fresco. I revisori sono i professionisti Placido Ventura e Aldo Mantineo, col pubblicista Andrea Naselli. La rappresentanza al Consiglio nazionale è composta dai professionisti Franco Nicastro, Maria Pia Farinella e Giuseppe Gulletta e dai pubblicisti (eletti al primo turno) Santo Gallo, Santino Franchina, Attilio Franchina e Leonardo Romeo.


Catania - Interventi a sostegno editoria e realtà editoriali locali è stato il tema discusso venerdì 12 aprile, alle ore 10,30, a Catania, nella sala conferenze della Presidenza della Regione Siciliana (ex Palazzo ESA), via Beato Bernardo, 5. L’incontro è stato organizzato dalla segreteria provinciale dell’Assostampa di concetto con l'on. Lino Leanza per presentare il ddl che ha depositato all'Ars riguardante interventi a sostegno dell'editoria televisiva, radiofonica, cartacea e on line. Considerata la gravissima situazione in cui versa il settore, si tratta di un'iniziativa legislativa di grande interesse. L’on. Bruno Marziano, (ascolta l'intervista presidente della Commissione Attività produttive dell’Ars ha fatto il punto della situazione focalizzando l’attenzione sull’ipotesi di ottenre risultati  e legge in favore dell’editoria e dei giornalisti in tempi molto brevi. Presenti all’incontro anche Ciro Di Vuolo, presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni, Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione della Stampa, Alberto Cicero, segretario regionale dell’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, e Daniele Lo Porto, segretario provinciale di Catania. Alcuni interventi sono serviti a focalizzare le problematiche  su alcune vertenze che riguardano testate catanesi: Antenna Sicilia  per i licenziamenti attuati nei mesi scorsi,   Telejonica  per i giornalisti lavorano in regime di solidarietà con stipendi ridotti, e Telecolor  per i tecnici sottoposti al contratto di solidarietà. Al tavolo di lavoro sono stati presenti anche i segretari provinciali di Cgil  Angelo Villari , Cisl  Rosaria Rotolo  e Uil  Angelo Mattone.


Catania -  “Web: maneggiare con cura”. La conferenza sul tema: “Il Web: maneggiare con cura. Diritti e doveri dell’informazione su internet” si è tenuta   lunedì 18 marzo, alle ore 16,30, nella sala Minerva dell’Hotel Nettuno di Catania.  Relatori: il vice questore Marcello La Bella,   (ascolta l'intervista)dirigente della Polizia postale di Catania, e l’avv. Attilio Floresta. Presenti: il segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, il segretario provinciale dell’Assostampa di Catania, Daniele Lo Porto (ascolta l'intervista), il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Giuseppe Vecchio, il segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti Concetto Mannisi (ascolta l'intervista)ed il consigliere regionale Giuseppe Lazzaro Danzuso. I Temi dell’informazione che cambia e si confronta sul web, i pericoli per i neofiti, la legge sulla diffamazione sono stati trattati durante l’affollata conferenza che ha riscosso un notevole riscontro per la presenza di qualificati addetti all’informazione. Intelligenti quesiti sono stati posti ai relatori che hanno mostrato capacità di sintesi ed anche estrema chiarezza sull’informazione e sui pericoli che il web può rappresentare per chi non lo conosce e ne “abusa” nell’utilizzo. Il segretario provinciale dell’Assostampa di Catania Daniele Lo Porto, in base al riscontro ottenuto ed al plauso certamente ha in cantiere di proseguire  l’iniziativa che potrà dare frutti non solo agli operatori dell’informazione, ma anche a i neofiti che si avvicinano alla professione giornalistica.


PalermoGiornalisti, dibattito sul  Ddl-Diffamazione. Nell'ambito delle iniziative di protesta proclamate dalla Fnsi sul tema del Ddl-Diffamazione, l'Assostampa siciliana ed il Gruppo siciliano dell'Unci-Unione nazionale cronisti italiani, hanno organizzato per martedì 27 novembre 2012 alle ore 10,00, un incontro-dibattito, nella sede dell'Associazione siciliana della Stampa a Palermo, via Francesco Crispi 286 . L'iniziativa nasce per approfondire attraverso un dibattito articolato le ragioni poste dal sindacato a tutela della libertà di stampa e della parità di trattamento tra direttori e cronisti in tema di diffamazione. 


Palermo  - Cdr Ufficio stampa  Regione in "assemblea permanente". La redazione dell'Ufficio stampa della Regione siciliana è convocata in "assemblea permanente", da questo Cdr, e ha proclamato lo stato di agitazione. La decisione  è scaturita dall'ennesima dichiarazione, a mezzo stampa, del presidente Crocetta, circa lo smantellamento dell'Ufficio stampa e vista la perdurante mancata convocazione dell'organismo sindacale, ai sensi dell'art. 34 del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei giornalisti, per discutere di ogni iniziativa che riguardi la riorganizzazione e che possa avere riflessi sui livelli occupazionali. Della decisione è stato già informato il presidente della Regione e il segretario generale e, nel contempo, sono stati avvisati anche il prefetto di Palermo e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana. Domani, all'assemblea permanente, hanno confermato la loro partecipazione i vertici della Fnsi e dell'Assostampa Sicilia. Lo dichiara il Comitato di redazione dell'Ufficio stampa della Regione siciliana.


Comunicato stampa congiunto del Gus Sicilia e dell'Associazione siciliana della stampa di Siracusa

Siracusa  – Il Gruppo uffici stampa Sicilia e la sezione di  Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa esprimono preoccupazione per il ripetersi di discutibili esperienze nel settore dell’informazione e della comunicazione che vedono come protagonisti gli enti pubblici. L’ultimo, in ordine di tempo, coinvolge il comune di Noto, che ha deciso di affidare la comunicazione, a partire dalla prossima edizione della rassegna “Volalibro”, a un gruppo di giovani selezionati dal Consorzio universitario del Mediterraneo orientale (Cumo) per un percorso didattico. Siamo convinti che queste esperienze rappresentano altrettanti tentativi di dotarsi di uffici stampa aggirando la normative nazionali e regionali in materia. Ci sostengono in questo convincimento due elementi: il comune di Noto è privo di un proprio ufficio stampa o di un addetto stampa; il comunicato diffuso oggi afferma che gli studenti affiancheranno “l’Amministrazione nell’ottimizzazione del suo rapporto con la stampa e, quindi, con i cittadini”. Pensare che tale attività di un ente pubblico, ancorché per una singola iniziativa, possa essere affidata ad un gruppo di studenti (sebbene siano fuori discussione il valore del progetto didattico e delle due giornaliste che lo coordinano), significa non tenere nelle giusta considerazione la delicatezza del lavoro di addetto stampa e la centralità sociale dell’informazione, che richiedono competenza e professionalità. Gli uffici stampa non sono cassa di risonanza di eventi o dell’attività di un ente ma sono strutture al servizio della trasparenza. La legge 150 del 2000, infatti, ha previsto la presenza di giornalisti non per rispondere ai desideri di una corporazione ma per garantire i cittadini attraverso il lavoro di professionisti che rispondono alla legge e a precisi principi deontologici.


Palermo -   Giornalisti: Ordine di Sicilia, firme sui comunicati per combattere  abusivismo. A firma del segretario Concetto Mannisi per il Consiglio Regionale è stato diramato il seguente cominicato:” Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, “considerato il costante aumento di note e informative per la stampa inviate da fonti non meglio precisate e identificate”, ha deciso di chiedere da questo momento in poi a tutti i propri iscritti di firmare sempre i comunicati stampa e i press release con il nome per esteso e la qualifica. “Il Consiglio regionale – si sottolinea in una nota - attribuisce grande importanza a tale adempimento, finalizzato ad impedire l’esercizio abusivo della professione, a dare tutela agli interessi dei giornalisti, nonché a garantire maggiore trasparenza ai cittadini sui rapporti fra i giornalisti e le fonti”. Per queste ragioni, il Consiglio regionale ha deciso che avvierà procedimenti disciplinari per quanti non ottempereranno alla disposizione.   Il Consiglio ha deliberato inoltre “di procedere per vie legali nei confronti di tutti coloro i quali inviano comunicati senza averne titolo, denunciandoli all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione giornalistica”. L’Ordine regionale chiede inoltre a tutti i propri iscritti di segnalare i casi di abusivismo “in maniera che i responsabili possano essere perseguiti a termini di legge”. Per il Consiglio Regionale il Segretario Concetto Mannisi.


Catania - Fabrizio Corona picchia giornalista Alfio Sciacca che voleva intervistarlo. L’episodio si è verificato nella tarda serata di venerdì a Milano. Alfio Sciacca giornalista catanese del Corriere della Sera  aveva notato Fabrizio Corona che sgommava su una moto nella zona del quartiere Isola e gli si era avvicinato  per fargli alcune domande sull'incidente di Belen Rodriguez.  Alfio Sciacca  è stato “colpevole” di avere ripreso il personaggio con un cellulare e di avergli rivolto qualche domanda. Alfio Sciacca ha iniziato a girare un video con il suo iPhone. Il personaggio ha reagito strappando il telefono al giornalista catanese e scappando a bordo di un fuoristrada. Il giornalista siciliano  ha provato a seguire  Corona ed ha rimediato insulti e due schiaffi. Fin qui la cronaca. Il segretario provinciale dell’Assostampa  di Catania Daniele Lo Porto ha espresso solidarietà al giornalista per l’aggressione. Alfio Sciacca è un amico, un collega sempre corretto, ed è stimato da tutti, merita il massimo della solidarietà. Certi atteggiamenti e gesti violenti oltre al biasimo meritano sempre di essere segnalati e condannati affinché gli autori oltre alla vergogna per quanto commesso possano essere giustamente sanzionati. i.l.p.


CataniaAssostampa: Lo Porto segretario provinciale CT. L'assemblea dei giornalisti iscritti alla sezione di Catania dell'Associazione siciliana della stampa ha  rinnovato il gruppo dirigente.  Nuovo segretario provinciale è stato eletto all'unanimità Daniele Lo Porto, 52 anni, giornalista professionista, per anni responsabile dell'ufficio stampa della Provincia regionale dopo una lunga esperienza nella redazione di Telecolor, e attualmente corrispondente da Catania del Giornale di Sicilia.

 

Vicesegretario, per la componente dei collaboratori, è stato eletto Giovanni Lo Faro, mentre nel ruolo di tesoriere è stata confermata Rosamaria Di Natale. Ha detto il neo segretario Lo Porto: “Dobbiamo prendere atto che la nostra professione sta inesorabilmente cambiando. Per questo motivo questa nuova segreteria punterà la sua attenzione soprattutto sui new media, senza dimenticare le redazioni dei media tradizionali. Cercheremo una stretta collaborazione con tutte le istituzioni della professione, puntando a garantire sostegno, attenzione e tutela a tutti i colleghi che oggi lavorano spesso anche al di fuori dal sistema delle garanzie e del contratto di lavoro”.


Palermo - 50 anni d’iscrizione all’Albo dei Giornalisti:le Medaglie d’oro. A Gianni Cannone  giornalista e scrittore il riconoscimento è stato assegnato nel corso di una solenne cerimonia a Palermo, sabato 31 marzo 2012, presso la muova sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, in via Gian Lorenzo Bernini 52-54. Gianni Cannone da sempre appassionato di giornalismo è stato un precursore dei mezzi busti  televisivi, quando negli anni 1980 lui appariva in televisione su “televeronica” per leggere le notizie locali. Tutti, a quei tempi,  erano sintonizzati sul canale 11 di “televeronica” quando l’etere ancora libero permetteva di irradiare per centinaia di chilometri il segnale video di frequenza anche con basse potenze. Gianni Cannone, è attualmente direttore responsabile del periodico storico-culturale “Leontìnoi oggi” è tra i decani del giornalismo leontino. E’ stato autore di testi storico-letterari : “Sicilianità”, “Il Notaro Jacopo da Lentini”, “Carlo Lo presti, commediografo e critico teatrale”.  Il riconoscimento a Gianni Cannone  è stato consegnato da Salvatore Li Castro tesoriere dell’Ordine Giornalisti di Sicilia. Gianni Cannone ha avuto collaborazioni con testate giornalistiche nazionali di grande valenza. Personalmente   ritengo Gianni Cannone un amico e sono stato uno dei suoi successori in quella prima tv “televeronica”. L’immagine del primo Tg di Gianni mezzo busto è indelebile e significativa. Per i più giovani giornalisti  Pino Guastella e Mario Bucello il riconoscimento  è per i 35 anni di attività. Con Pino ci lega un’amicizia e stima che dura da oltre 20anni ci accomuna la narrazione della “cronaca nera”. Con Mario Bucello c’è l’esperienza comune in Tv che lui tutt’oggi prosegue con “Antenna Uno”. Sono state anche consegnate targhe al giornalista messinese Carmelo Garofalo, che ha tagliato il traguardo dei “primi settant’anni” di attività giornalistica, ad Aurelio Bruno e Giuseppe Quatriglio, che quest’anno compiranno 90 anni, a Piero Corigliano, Giuseppe Mondello e Attilio Megna. I giornalisti a cui sono state assegnate le medaglie d’oro, per 50 anni di attività, sono i professionisti Bianca Cordaro, Carlo Alberto D’Elia, Giuseppe Di Silvestro, Giuseppe Messina e i pubblicisti Antonino Buda, Giovanni Cannone, Corrado Catania, Salvatore Cimino, Salvatore Costanza, Ferdinando Fiorentino, Luigi Scivoli, Adriano Orazio Sudano e Angelo Torrisi. Tredici i professionisti premiati con la medaglia d’argento, per 35 anni di attività: Daniele Billitteri, Mario Cavaleri, Giovanni Giordano, Giuseppe Guastella, Tano Gullo, Alberto Manzo, Francesco Marotta, Attilio Megna, Enzo Mignosi, Claudia Mirto, Giovanni Pepi, Ambra Pirri Ardizzone e Gaetano Tarantino. I pubblicisti sono invece Franco Antonuccio, Irene Antonuccio, Maria Marcella Barillà, Vittorio Bracchitta, Mario Bucello, Rocco Cerro, Francesco Cilona, Gaetano Favazza, Michele Galvagno, Ignazio Gennaro, Antonino Gerbino, Francesco Infurna, Salvatore Ingianni, Vincenzo Lo Iacono, Francesco Miranda, Andrea Mollica, Antonio Morello, Saretta Muscarà Zappulla, Sebastiano Musumeci, Anna Valeria Nardone, Giuseppe Occhipinti, Giovanni Piro, Lorenzo Salamone, Silvio Santangelo, Giuseppe Scaccianoce, Antonio Seu. i.l.p. 


Siracusa Giornalisti: omaggio a Mario Francese.  In occasione dell’anniversario del brutale assassinio per mano della mafia di Mario Francese, il cronista siracusano de “Il Giornale di Sicilia” ucciso in un agguato davanti casa a Palermo la sera del 26 gennaio 1979, la sezione provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa vuole rinnovare l’omaggio alla sua memoria. Un omaggio floreale ai piedi della lapide che ricorda il sacrificio di Mario Francese deposto il 26 gennaio, alle ore 11,30, in piazza Leonardo Da Vinci, nel corso di una breve e sobria cerimonia commemorativa.


Siracusa - Stampa: San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti ricordato, martedì 24 gennaio, con celebrazione a Siracusa. In questa occasione, su iniziativa di Ucsi e  Assostampa Siracusa, martedì 24 alle ore 10 nella Cattedrale di Siracusa l’arcivescovo di Siracusa Monsignor Salvatore Pappalardo ha presieduto una  celebrazione eucaristica officiata nella cappella del Santissimo Sacramento.


Siracusa - Morto mons. Alfio Inserra propulsore giornalismo cattolico siracusano. Scrive l'ufficio stampa dell'Arcidiocesi di Siracusa: "E' tornato alla casa del Padre, all'età di 84 anni, mons. Alfio Inserra. Solo tre mesi fa si era dimesso da parroco della chiesa di Santa Rita a Siracusa. Un incarico mantenuto per ben 51 anni. mons. Alfio Inserra, quest'anno aveva festeggiato i 60 anni di sacerdozio. Mons. Inserra è stato fra i primi sacerdoti a credere nella comunicazione della Chiesa. E' stato direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali dell'Arcidiocesi, consigliere nazionale e delegato regionale della Federazione italiana stampa cattolica.  Mons. Inserra è stato fondatore e direttore del settimanale "Cammino",  collaboratore di Avvenire, dell'Osservatore Romano, di Radio Vaticana. E' stato anche componente del consiglio di amministrazione del quotidiano Avvenire. Domenica sera, 18 dicembre, nella chiesa di Santa Rita, è programmata la veglia di preghiera. I funerali saranno celebrati lunedì 19 dicembre".


Acireale8  delegati Ucsi  Sicilia a congresso nazionale Unione Cattolica Stampa Italiana a Caserta. L’appuntamento giornalistico in terra campana è dal 27 al 29 gennaio 2012. Renato Pinnisi Responsabile della Comunicazione dell’Ucsi Sicilia ha sottolineato che i rappresentanti sono stati eletti al termine del congresso regionale che si è svolto ad Acireale, nel salone della Chiesa di San Paolo. Si tratta di  Crisostomo Lo Presti e Domenico Interdonato di Messina, Renato Pinnisi di Enna, Luciano Bugliari di Catania, Giovanni Failla di Siracusa, Nuccia Morselli di Caltanissetta, Marilisa Della Monica di Agrigento, Maria Pia Farinella di Palermo. Il congresso è stato aperto con la relazione del presidente regionale Giuseppe Vecchio che ha annunciato il tema del congresso nazionale  e dall’intervento di Crisostomo Lo Presti, presidente della sezione di Messina che ha relazionato sulla crisi del giornalismo. Al termine degli interventi e del dibattito è stato costituito il seggio elettorale per la votazione degli otto delegati. Sono stati eletti anche i delegati supplenti: Salvatore Di Salvo di Siracusa, Armando Russo e Santino Franchina di Messina, Orazio Vecchio di Catania, Giuseppe Carà di Enna, Miriam Virgadaula di Caltanissetta, Enzo Gallo di Agrigento e Antonio Foti di Catania. Al congresso regionale hanno partecipato Gaetano Rizzo, della giunta nazionale, Giovanni Virgadaula, consigliere nazionale, Rossella Jannello, componente del collegio dei Garanti e Salvatore Catanese, presidente nazionale del Collegio dei Revisori. Giuseppe Vecchio presidente regionale ha detto: “Nel congratularmi con i colleghi appena eletti,  vorrei sottolineare la massiccia presenza dei giornalisti iscritti all’Ucsi Sicilia, cha hanno voluto partecipare, numerosi, al congresso”.   


nella foto da sin. Aldo Mantineo, Alberto Cicero, Massimo Ciccarello e Isabella Di Bartolo


Siracusa  - Ucsi : Arcivescovo Pappalardo incontra giornalisti sezione provinciale. Il messaggio  : “Un’alleanza educativa tra Chiesa e mondo della comunicazione per promuovere una giusta informazione. Un’alleanza basa sulla corresponsabilità. E’ necessaria  un’alleanza educativa tra chiesa e mondo della comunicazione per promuovere una giusta informazione. Voi avete un ruolo primario nella società. E’ utile e necessaria un’alleanza all’interno della chiesa tra laici e clero basata sulla corresponsabilità”.

(nella foto da sin. Failla, Pappalardo e Di Salvo)

Lo ha detto l’arcivescovo Monsignor Salvatore Pappalardo che, oggi, sabato 2 luglio, alle 10, nel salone dell’Arcivescovado in piazza Duomo,  ha incontrato il consiglio direttivo dell’Ucsi della sezione di Siracusa, l’Unione Cattolica della Stampa italiana. L’incontro è stato voluto dal nuovo presidente della sezione Salvatore Di Salvo, dopo il rinnovo del consiglio direttivo. Presenti all’incontro, oltre al presidente Salvatore Di Salvo, il presidente emerito Gianni Failla, il consigliere dell’Ordine nazionale dei Giornalisti Santo Gallo, il vice presidente provinciale dell’Ucsi Pia Parlato, il segretario Alberto Lo Passo, il consigliere Antonella Siliato,  don Giuseppe Lombardo e Giuseppe Aloisio. “L’incontro con monsignor Salvatore Pappalardo - ha detto il presidente Salvatore Di Salvo – è il primo del nuovo consiglio direttivo. Per noi giornalisti cattolici e per la sezione che mi onoro di rappresentare  è fondamentale iniziare questo triennio incontrando il nostro arcivescovo al quale abbiamo esternato le nostre preoccupazioni, ma anche la nostra disponibilità. Anche noi siamo “Chiesa” e avvertiamo l’esigenza di essere preparati ad affrontare l'attuale  fase storica. Per questo puntiamo molto sul tema della formazione”. L’arcivescovo Salvatore Pappalardo  ha toccato durante il suo intervento diversi argomenti importanti, tra i quali il lavoro che attende la diocesi di Siracusa nei prossimi anni. “Occorre una alleanza educativa  - ha detto l’arcivescovo monsignor Salvatore Pappalardo -tra chiesa e media. Oggi, non occorre censurare nulla, ma è importante dare la giusta comunicazione per educare i cittadini. La chiesa, pur mantenendo le linee del Concilio e del codice di diritto canonico deve continuare la sua missione evangelica nella nostra società con nuovo slancio evangelico”. Il presidente Salvatore Di Salvo ha ringraziato l’arcivescovo Pappalardo, per la sua disponibilità e per le parole di incoraggiamento al lavoro, non indifferente, che aspetta il nuovo consiglio direttivo. L'UCSI, che attualmente associa oltre 3000 giornalisti, è nata nel 1959 per iniziativa di alcuni prestigiosi giornalisti dell'epoca che, negli anni del dopoguerra, si erano ritrovati nell'Istituto cattolico per le attività sociali e che sentirono l'esigenza di creare un'associazione professionale riservata esclusivamente agli operatori dell'informazione.


Siracusa Ucsi  Di Salvo presidente provinciale. Salvatore Di Salvo è il nuovo presidente provinciale Unione Cattolica della Stampa Italiana, di Siracusa. Il giornalista Salvatore Di Salvo, 46 anni,  è collaboratore del Giornale di Sicilia e redattore del settimanale cattolico “Cammino”,  è anche l'autore  del libro “Devoti! …W Santa Lucia” ..  Salvatore Di Salvo, subentra, dopo sedici anni, a Gianni Failla, nominato Presidente emerito della sezione provinciale. Il neo presidente è stato eletto sabato 18 giugno 2011 al termine della riunione del nuovo consiglio direttivo eletto dall'assemblea degli iscritti riuniti nel salone “Ettore Baranzini” di Santa Rita a Siracusa. Il nuovo presidente ha sostituito (nella foto da sin. Di Salvo e Failla) Gianni Failla, la cui sezione è stata costituita, su proposta di monsignor Alfio Inserra, direttore del settimanale diocesano “Cammino”, nella primavera del 1995.


Taormina - “Dalla rivolta di Reggio al riscatto del Meridione”:  presidente Lombardo presenta all'Hotel Timeo di Taormina libro del giornalista Mimmo Calabrò . Un Dvd ed un libro per raccontare una storia da non dimenticare: la Rivolta di Reggio da cui è partito il riscatto del Sud. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, l'on. Enzo Trantino, il docente universitario Pasquale Amato ed il prefetto di Catania, Vincenzo Santoro, che all'epoca dei Moti di Reggio, comandava un Reparto della Celere, hanno presentato all'hotel Timeo di Taormina, mercoledì 18 agosto, alle ore 18,30, il libro-dvd del giornalista Domenico Calabrò, reggino, caposervizio de "La Gazzetta del Sud" a Catania. Nell'iniziativa editoriale  "Reggio: dalla rivolta alla riconciliazione" sono contenute non solo cento straordinarie foto della Rivolta, ma nelle 140 pagine del libro la cui  prefazione è di Marcello Veneziani ed il saggio storico del prof. Pasquale Amato, c'è il "corredo" di due dipinti del "pittore del Caffè Greco", Stellario Baccellieri che illustra con la sua arte la repressione ad opera dei carri armati inviati per sedare la ribellione per il capoluogo e da una testimonianza della vedova del leader della Rivolta di Reggio, Ciccio Franco. Molta attenzione c’è da destare per l'intervista ad un "celerino-pentito" che a 40anni dai fatti di Reggio racconta ed ammette: "la violenza della polizia contro i reggini non era giustificata". Il giornalista Mimmo Calabrò della "Gazzetta del Sud" nella rivisitazione ha voluto fare l'analisi critica chiesta alla stampa. E così il presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Jacopino, chiede “a nome della categoria: scusa alla città per quella disinformazione organizzata con cui i cronisti dell'epoca hanno svolto il loro compito per minimizzare e farla apparire come rivolta fascista, una autentica ribellione di popolo”. Un autentico scoop giornalistico è la lunga intervista che Mimmo Calabrò ha realizzato con il presidente del Consiglio che di fatto nel 1970, decretò Catanzaro capoluogo: Emilio Colombo e che fa parte del Dvd in cui si trovano le immagini del 1970 delle giornate calde della Rivolta. Alla domanda dell'intervistatore: Presidente, lei si pente di ciò che ha fatto contro Reggio? La risposta è stata: "No! Non ho fatto nulla contro Reggio, ma per Reggio, la città di mio padre e dove ho vissuto anch'io, dopo il terremoto del 1908, nelle baracche di Reggio Campi". L'intervista è caratterizzata da battibecchi tra Calabrò e Colombo. Calabrò alla fine dirà: “le risposte del presidente Colombo, hanno contribuito ulteriormente a farmi convincere che quella Rivolta di popolo fu sacrosanta e chi l'ha fatta deve esserne fiero”. L’INFORMATORE di Sicilia augura le migliori fortune all’amico Mimmo Calabro da sempre contraddistintosi per lealtà e per tale motivo stimato sia per la correttezza personale che professionale. i.l.p.



Siracusa  - L’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici con lo scritto del  presidente Giuseppe Cascio focalizza la vicenda riguardante Video mediterraneo. Scrive il presidente:”La vertenza di Video Mediterraneo deve coinvolgere l’intera società civile, per far passare il principio secondo il quale non si può chiedere per anni solidarietà  e sostegno al territorio  senza garantire utilità sociale ed occupazione.  Se questo vale, in linea generale,  per tutte le imprese, ha maggiore incidenza per le aziende televisive che penetrano profondamente nelle comunità locali determinandone, nel bene o nel male, i processi di sviluppo. La segreteria regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa, su questo fronte, si sta comunque muovendo con molta capacità e determinazione, anche se la situazione diventa ogni giorno più difficile. I segnali fino ad ora sono molto negativi: la possibile chiusura delle redazioni di Siracusa e Catania, oltre a quattordici probabili licenziamenti da effettuare senza l’indicazione dei criteri oggettivi d’individuazione dei lavoratori da porre in mobilità, rende bene l’idea di quale sia il terreno sul quale ci si scontra. Ma,  in casi tanto complicati da gestire, diventa fondamentale imporre il rispetto delle regole, anche fino alle estreme conseguenze. Se c’è una documentata crisi aziendale che richiede la riduzione del personale, infatti,  i tagli vanno effettuati attivando tutti gli ammortizzatori sociali possibili e rispettando le normative in vigore. Così, diventano bussola di riferimento lo Statuto dei lavoratori (legge 300) e la 223/91, soprattutto all’articolo 4 che individua i criteri della mobilità. Non si può, quindi, prescindere da anzianità professionale e carichi familiari nel tracciare la mappa dell’organico che resterà in carico all’azienda, concordando rigorosamente con i sindacati numeri e modalità della riduzione di personale. Qualunque altra strada è impercorribile e porta inevitabilmente allo scontro, non solo con la categoria dei giornalisti, ma con l’intero consesso civile del Sud Est della Sicilia. Non dobbiamo dimenticare che  le televisioni hanno un rapporto diretto con la gente. I giornalisti televisivi raccontano la vita attraverso il divenire quotidiano, condividendo con la gente emozioni, sentimenti, aspirazioni e progetti di un’esistenza migliore. Tutto questo non si può cancellare con un colpo di penna. Se  vengono licenziati i giornalisti di riferimento delle comunità locali, viene meno la fiducia degli utenti, si disperde un immenso patrimonio sociale fatto di relazioni umane, credibilità e  buona reputazione.  Su questa base, non può essere assolutamente consentito all’editore di Video Mediterraneo di chiudere le redazioni periferiche pur continuando a garantire informazione  e raccolta pubblicitaria sul territorio che ha desertificato. Non è possibile drenare risorse senza garantire quel patrimonio di professionalità, costruttive proposte di sviluppo e corretta informazione che solo le redazioni davvero a contatto diretto con il proprio pubblico possono offrire. Servizi pilotati a distanza, show circensi travestiti da claunesca informazione non hanno diritto di cittadinanza in realtà mature, come Siracusa e Catania, in cui le istituzioni e la gente comune hanno ben chiaro il concetto europeo di democrazia partecipata, in cui le istanze che vengono dal basso assumono forza e dignità. Bisogna, insomma, tenere alta la guardia, dicendo senza mezzi termini che chiudere le redazioni locali vuol dire rinunciare automaticamente anche ai flussi finanziari che vengono dalle comunità di riferimento. Un brutto segnale è arrivato, in tal senso, di recente, il 19 marzo scorso, quando per San Giuseppe, a Rosolini, la diretta della festa patronale (pagata da un Ente pubblico) è stata affidata da Video Mediterraneo ad un conduttore occasionale   non contrattualizzato dall’emittente. Un brutto segnale, appunto, che indica la tendenza ad una deregulation in base alla quale si  licenzia, ma si continua, parallelamente, a portare avanti le iniziative  puntando sul precariato.  Davanti a strategie di questo tipo deve arrivare un “NO” secco ed indignato non soltanto dai giornalisti. Il fronte deve essere amplissimo e compatto. Deve coinvolgere tutte le forze sane della società civile, unite nel difendere un diritto fondamentale per la democrazia,  il diritto all’informazione locale. Ovviamente è un fronte di lotta difficilissimo e nel costruirlo non possiamo dimenticare che la televisione si fa anche con l’insostituibile apporto professionale dei tecnici, i cui sindacati devono essere chiamati ad operare in unità d’azione con l’Associazione Siciliana della Stampa. Giuseppe Cascio Presidente Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici.


AUGURI A


Siracusa Solidarietà unanime al giornalista Giorgio Italia. “Quando ad essere colpito è un giornalista, la risposta della categoria non può che essere ferma e corale. Colpendo un giornalista non si colpisce mai solo una persona: colpendo un giornalista si cerca di intimidire l'informazione, si cerca di condizionare il nostro dovere di raccontare con equilibrio i fatti ed il diritto dei lettori ad essere informati. Ecco perchè non si può trascurare qualsiasi inquietante ''segnale'', sia che si verifichi nelle grandi città che nei piccoli centri di provincia''. E' questo che, oggi, il segretario Aldo Mantineo e tutti i rappresentanti dei giornalisti del Siracusano hanno ribadito con forza, a Buscemi, nella prima riunione dalle nuova segreteria provinciale dell'Associazione siciliana della stampa, allargata per l'occasione alla partecipazione degli amministratori dei comuni montani ed ai rappresentanti delle forze dell'ordine e dei sindacati. La seduta si è tenuta nella sala consiliare  per testimoniare la completa solidarietà a Giorgio Italia, collaboratore del quotidiano “La Sicilia”, a cui nei giorni scorsi   è stata recapitata una lettera minatoria ed è stata danneggiata l'auto. All'incontro è intervenuto il segretario regionale dell'Assostampa Sicilia, Alberto Cicero, per testimoniare la totale compattezza della categoria. “Ci vogliono togliere il dovere di informare” ha detto, mettendo in guardia pure sui rischi di condizionamenti che possono indirettamente arrivare anche dal potere costituito. “I giornalisti – ha aggiunto – sono tenuti a serrare le fila”. Il vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Santo Gallo, nel suo intervento ha ribadito che “l'Ordine è stato e sarà sempre al fianco dei giornalisti che, anche nelle realtà più piccole e periferiche, si battono per svolgere in piena libertà il lavoro di informare”. Carmelo Miduri, caporedattore dell'ufficio stampa della Provincia regionale, di Siracusa ha portato il messaggio di solidarietà del presidente, Nicola Bono. Ed ha ricordato come, di frequente, i giornalisti hanno pagato con la vita il loro impegno professionale senza nemmeno avere una tutela previdenziale che assicuri la sopravvivenza alla propria famiglia. Prospero Dente, segretario provinciale dell'Unione stampa sportiva italiana, nel suo intervento ha detto che “idealmente ci sarà anche la mia firma sotto le inchieste del collega Italia, che tanto fastidio hanno dato a qualcuno”. Salvatore Maiorca, giornalista de “La Sicilia”, ha ricordato come ''da oggi Giorgio Italia siamo tutti noi'' rilanciando anche la necessità che l'attenzione al territorio, anche quelli che appaiono più marginali, sia sempre altissima da parte di tutti. Sulla stessa linea di esposizione collettiva per non far diventare bersaglio chi si trova in prima linea, si sono espressi Pippo Cascio, a nome dei giornalisti radiotelevisivi e telematici di Siracusa, ed il portavoce dell'Unione cattolica stampa italiana, Salvatore Di Salvo, che ha comunicato il pieno sostegno della sua presidenza regionale. Giuseppe Giansiracusa, sindaco di Buscemi, e Paolo De Luca, sindaco di Sortino e presidente dell'Unione dei Comuni della Valle degli Iblei, insieme all'assessore alla Sicurezza della stessa Unione, Francesco De Martino, ed a Carlo Scibetta, sindaco di Palazzolo Acreide, hanno lanciato l'allarme sulla strisciante presenza della criminalità d'importazione, in cerca di nuovi spazi per le attività illegali. Lamentando la riduzione delle risorse per la sorveglianza messe a disposizione dei Comuni più piccoli, per privilegiare le grandi aree metropolitane. Il comandante della compagnia dei carabinieri di Noto, il capitano Massimo Corradetti, ha confermato la grande attenzione con la quale le forze dell'ordine seguono l'evoluzione dei fenomeni delinquenziali nel territorio. Un'attenzione che Antonio Bruno, della segreteria confederale Cisl, ha assicurato essere “molto alta da parte del sindacato”. Giorgio Italia ha ringraziato ''per aver sentito sulla pelle la solidarietà incondizionata giunta dalla categoria così come dalle istituzioni". “I giornalisti – ha concluso Aldo Mantineo – devono fare fino in fondo la loro parte, diventando sempre più interlocutori seri ed affidabili delle istituzioni e delle forze sociali. Per poter essere questo è necessario che il sindacato unitario possa farsi sempre più espressione di una categoria forte e coesa”. Numerose anche le adesioni all'iniziativa di Assostampa Siracusa che ha voluto così avviare, con una seduta informale ed aperta della segreteria, il proprio cammino. Tra gli altri messaggi quelli del presidente di Anci Sicilia e sindaco di Siracusa Roberto Visentin, dei segretari provinciali di Cgil, Uil e Ugl Paolo Zappulla, Stefano Munafò e Tonino Galioto e del sindaco di Noto Corrado Valvo. L’INFORMATORE di Sicilia e personalmente, nella qualità di direttore, si esprime la solidarietà incondizionata al giornalista Giorgio Italia propugnando che l’intimidazione non potrà fermare la libertà di stampa ed i giornalisti.

Assemblea dei Giornalisti Siciliani a Siracusa

Siracusa - Assemblea dei Giornalisti Siciliani a Siracusa indetta dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Franco Nicastro presso l’hotel Des Etrangers et Miramare. Argomenti all’ordine del giorno  l’approvazione del bilancio preventivo 2009, del consuntivo 2008 ed il voto.

 

La riunione è stata preceduta nella stessa sede dall’assemblea ordinaria della sezione siracusana dell’Assostampa alla presenza del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro e del segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero. Ma il momento maggiormente toccante della giornata è stato segnato dal direttore Nino Milazzo che ha ricordato l’amico ed indimenticato direttore Candido Cannavò scomparso di recente. Milazzo ha tracciato con grande passione le linee ed il carattere del grande professionista siciliano il quale trapiantatosi a Milano, molti anni orsono, pur tuttavia mai ha dimenticato la sua terra natale.

Nel corso della giornata sono stati ricordati tutti i giornalisti di recente scomparsi prematuramente tra cui Saretto Leotta e Pippo La Pira. Si è parlato anche del contratto dei giornalisti e dei problemi del settore e della nuova “porta”  per l’informazione rappresentata dalla rete internet.



"Caro Segretario, i nostri timori sono stati ampiamente superati dalla realtà. Il caso Inda e le vicissitudini del suo ufficio stampa rischiano di trasformarsi in un caso nazionale di cui subirà catastrofiche conseguenze l’intera  nostra categoria e, a catena, l’intera società civile. Come da tempo temevamo, è stata ufficializzata l’estromissione della collega Angela Barbagallo, che ha diretto l’ufficio stampa dell’Inda per oltre un decennio. Al suo posto, avrai notato, i comunicati  vengano firmati dallo stesso sovrintendente della Fondazione, Ferdinando Balestra, che dice d’essere un giornalista professionista. Parallelamente, corrono voci (ma nessuno lo ha ufficialmente comunicato al Sindacato) che l’ufficio stampa del teatro Biondo di Palermo debba coprire anche le attività di comunicazione dell’Inda a Siracusa, magari avvalendosi di qualche collaborazione locale. Comprendi come tutto questo sia grottesco ed altamente lesivo della dignità dei giornalisti siracusani.  D’altra parte, da un personaggio come Ferdinando Balestra non c’era da attendersi altro. Ti ricordo che siamo ancora in attesa del chiarimento con l’inda, dopo che l’intervista televisiva ad un ambientalista, durante un convegno a Palazzo Greco,  venne interrotta dallo stesso Balestra che non riteneva opportuno venisse effettuata in quel luogo. Il sindacato, dopo le pesanti proteste avanzate, ha avuto la solidarietà di tutta la società civile, Sindaco compreso, però il responsabile del grave atto di censura non ha ancora ritenuto di dare alcun chiarimento sul suo “originale” comportamento. Ma la Fondazione Inda  nasce davvero da quell’Istituto che il grande Giusto Monaco ha fondato a Siracusa per esaltarne l’identità classica e creare, contemporaneamente, un forte collante culturale di tutta la comunità locale? Sono ormai in tanti i siracusani che si sentono espropriati del loro Istituto. Ti cito (una tra  le tante) la lettera inviata alla stampa da Giovanni Argante, l’attore siracusano ormai di livello nazionale (dal teatro di qualità, ai serial Rai), a cui Balestra non ha nemmeno voluto parlare al telefono. Noi giornalisti abbiamo l’obbligo di svolgere un ruolo da prima linea per bloccare questo processo di progressivo di scollamento della Fondazione dal tessuto culturale e sociale di Siracusa. Abbiamo, contemporaneamente, il diritto dì essere protagonisti dell’armonizzazione  delle attività locali con le dinamiche di quel  processo di sviluppo sostenibile in cui la cultura è determinante nell’intero Sud Est della Sicilia. In questo senso, proprio nell’ufficio stampa diretto da Angela Barbagallo, qualche anno addietro, è stato varato un progetto di comunicazione sociale che ha messo in rete, attorno all’attività dell’Inda, l’intera società civile. Ma è durato il breve volgere di una stagione, poi l’appiattimento delle iniziative è tornato a regnare sovrano. Adesso, con l’attuale azzeramento registriamo un nuovo gravissimo attacco al diritto della gente d’essere correttamente informata. Dobbiamo, infatti, chiederci perché Angela Barbagallo è stata sollevata dall’incarico. Se, come le è stato fatto intendere, il problema è di razionalizzazione delle spese, chi ha fatto questa scelta dovrebbe essere licenziato a sua volta per palese incompetenza sul piano amministrativo. Le poche migliaia di euro all’anno che percepiva l’addetto stampa  (cifre ben al di sotto dei minimi tabellari fissati dall’Ordine dei Giornalisti) si centuplicheranno davanti al giudice del lavoro per l’inevitabile vertenza che il sindacato dei giornalisti dovrà mettere in piedi contro l’Inda. E dire che la nostra collega era  vicina alla pensione. Bastava quindi studiare, insieme all’interessata ed all’Assostampa, un piano che razionalmente accontentasse tutte le parti in causa, fermo restando la funzionalità dell’ufficio stampa al quale devono lavorare i giornalisti presenti sul territorio e con iscrizione all’Ordine almeno quinquennale.  Invece, l’attacco a sorpresa all’intera categoria e l’arroganza del sovrintendente che firma direttamente i comunicati stampa impongono un’immediata, ferma reazione da parte del nostro sindacato e di quei cittadini che ancora hanno la voglia e la forza di indignarsi. Questa lettera aperta è indirizzata anche all’Ordine dei Giornalisti (nazionale e regionale) perché risulta che Ferdinando Balestra è iscritto nell’elenco dei professionisti. Dobbiamo chiederne l’immediata sospensione per indegnità (visto l’atteggiamento che sta assumendo con la categoria) e per la palese incompatibilità prevista dalla legge 63/69, che prevede l’esclusività professionale per gli iscritti nell’elenco dei  professionisti. Non mi risulta, infatti, che l’attività di sovrintendente dell’Inda sia un’attività giornalistica, mentre non mi pare di avere mai visto Balestra fare il giornalista.  A proposito di attacchi alla categoria, ti ricordo che proprio questo Sovrintendente, oltre ad interrompere un’intervista televisiva, nello stesso palazzo Greco (sede dell’inda) è stato parte attiva di un convegno in cui i giornalisti sono stati massacrati, (organizzato da gente senza alcuna competenza specifica nel campo della comunicazione) e per il quale abbiamo avuto anche la solidarietà del presidente della commissione cultura dell’Ars, Pippo Gianni, inconsapevole sponsor dell’iniziativa. Il risultato di tanta tracotante improvvisazione, di tanto livore contro chi vuol solo fare correttamente il mestiere d’informare si trasforma, peraltro, in un danno d’immagine anche per la stessa Inda. Un esempio concreto: oggi c’è un’ importante anteprima delle rappresentazioni classiche, ma nessuno ne sa nulla. Pare addirittura che sia stato previsto l’accesso gratuito, senza che la gente abbia avuto la possibilità d’essere informata su questa opportunità. Ho personalmente telefonato all’Istituto per avere chiarimenti, ma mi è stato risposto che l’unico che può dare informazioni ai giornalisti è Ferdinando Balestra, che in quel momento non era in sede e di cui non si può avere il numero di telefono mobile. Insomma, black out totale su un’informazione di servizio senz’altro utile per la collettività che con i nostri telegiornali quotidianamente servono. Occorre, a questo punto, incontrare con urgenza i deputati nazionali e regionali della Provincia di Siracusa, insieme al consiglio d’amministrazione dell’Inda per bloccare sul nascere questo forsennato attacco alla comunità locale. La sezione di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa ha un qualificato elenco di giornalisti disoccupati, iscritti all’Inpgi con più di cinque anni d’anzianità professionale, dai quali si può attingere per garantire  professionalità al progetto di comunicazione dell’Inda. E’ nostro compito restare l’ultimo baluardo in difesa della gente, che rischia d’essere travolta da chi non conosce Siracusa, non comprende i siracusani e pensa che l’Istituto del grande Giusto Monaco possa essere gestito come un qualunque  businesspseudo culturale. Facciamo in modo che le tragedie greche non diventino una tragedia per l’intera società siracusana, espropriata del proprio diritto d’essere protagonista dell’identità culturale che da millenni la rende unica al mondo". Giuseppe Cascio Presidente regionale dell’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici Consigliere regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa.

Notizie

 


SALVO DI SALVO TESORIERE ORDINE GIORNALISTI SICILIA : QUOTE 2023 INVARIATE, PROGRAMMA ATTIVITA' ANNUALE


CONSIGLIO ORDINE DEI GIORNALISTI DI SICILIA

Roberto Gueli (Presidente), Salvatore Li Castri (Vicepresidente), Daniele Ditta (Segretario), Salvatore Di Salvo    (ascolta l'intervista)(Tesoriere), Filippo Mulè (Consigliere), Francesco Nicastro (Consigliere), Angela Katia Scapellato (Consigliere), Tiziana Martorana (Consigliere), Tiziana Caruso (Consigliere), Vittorio Corradino (presidente) (Revisore dei conti), Salvatore Messina (Revisore dei conti), Roberto Immesi (Revisore dei conti)

  Salvatore Di Salvo 

(ascolta l'intervista)(Tesoriere),


CATANIA Assostampa, congratulazioni ai neo sindaci.  Le elezioni amministrative di domenica scorsa hanno cambiato l’assetto politico-amministrativo in 2 dei 4 comuni chiamati al voto nella nostra provincia. La  segreteria di Assostampa Catania porge le più vive congratulazioni a  Carmelo Scandurra  votato ad Aci Castello, Anastasio Carrà confermato a Motta Sant’Anastasia, Salvatore Chisari  confermato a Ragalna e Salvo Russo eletto a Zafferana Etnea. Assostampa Catania contemporaneamente offre la massima disponibilità nel dare tutte le informazioni necessarie ai nuovi sindaci, od a quelli già insediati, per dotarsi di un ufficio stampa o di un portavoce. La figura del giornalista è importante per garantire, all’ente che da adesso rappresenteranno, non solo legalità, trasparenza, ma anche pari opportunità, rispetto del diritto dei cittadini di essere informati e del dovere della Pubblica amministrazione di informare fornendo ai propri cittadini - e non solo - una corretta informazione istituzionale.


EnnaUCSI, “Angeli e Stalker” : libro autobiografico di vittima  uscita indenne. La sezione provinciale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana di Enna il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e l’Ordine Regionale dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa sezione provinciale di Enna hanno promosso e organizzato per venerdì 18 novembre 2016, dalle 17,30 alle 19,30, nella sala conferenze del Palagiovani di Barrafranca, in provincia di Enna, un corso riguardante la formazione dei giornalisti. Il seminario, sostenuto dall’Ucsi Sicilia, è sul tema" Violenza di genere ed il ruolo dei Mass Media: Angeli e Stalker”. Relatori il Segretario provinciale Assostampa di Enna Josè Trovato, la psicologa Maria Concetta Aleo, il consigliere nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo, presidente della sezione provinciale di Siracusa, la scrittrice Giusy De Paola

(ascolta l'intervista).

Il presidente provinciale Ucsi Enna e responsabile della comunicazione Ucsi Sicilia Renato Pinnisi è designato quale moderatore. Il  presidente provinciale dell’Ucsi Renato Pinnisi ha detto : “Un seminario per riflettere su un tema importante sulla violenza di genere. Noi giornalisti ogni giorno siamo testimoni per raccontare le vicende quotidiane e cercando di riportare sempre la verità”. L’appuntamento prevede a seguire la presentazione del libro autobiografico “Angeli e Stalker” di Giusy De Paola, la prima donna in Italia che ha vinto una causa contro uno stalker, rimanendo lei ancora in vita. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale di Barrafranca, a cui ha aderito la Diocesi di Piazza Armerina e sostenuta dalle associazioni: Pro Loco, DonneInsieme “Sandra Crescimanno”, Cooperativa Sociale Agàpe, Settimanale cattolico diocesano “Settegiorni”, l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. Michele Fiore, l’Uciim-sez. Barrafranca, l’Avis-sez. Barrafranca, l’Aisa Sicilia, l’Aisla. La presentazione è aperta con gli interventi del sindaco di Barrafranca Prof. Fabio Accardi e di Pietraperzia Avv. Antonio Bevilacqua. L’autrice è intervistata dal giornalista Renato Pinnisi.  Il  presidente dell’Ucsi di Enna Renato Pinnisi ha detto: “Questo evento apre la settimana dedicata a tutta una serie di eventi e momenti di riflessione in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.  La  presentazione del libro autobiografico di Giusy De Paola “Angeli e Stalker” è a Sortino, sabato 19, alle 19, presso la sala “Morfeo” del Convento dei Cappiccini,  in occasione della Giornata internazionale contro la “Violenza sulle donne” organizzata dall’Amministrazione comunale di Sortino, guidata da Vincenzo Parlato. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con L’Ancipas e dall’antica Compagnia opera dei Pupi “Famiglia don Ignazio Puglisi”.  La  giornalista Pia Parlato intervista  l’autrice.


Catania – Guglielmo Troina dirige Rai Catania. L’ufficialità del prestigioso incarico  decorre dal primo luglio, ma di fatto già da tempo Gugliemo Troina ha assunto le mansioni di responsabile di Rai Catania fin dall’entrata in  pensione di Placido Ventura.

 

 Guglielmo Troina è giornalista di lungo corso e tutti gli addetti ai lavori lo conoscono e stimano fin dai tempi(fine anni 1980) di Telecolor. Guglielmo Troina è una persona schietta, semplice ed onesta con la quale ci si può facilmente raccordare… un vero “giornalista di razza”. Daniele Lo Porto segretario provinciale di Assostampa Catania ha dichiarato :  “La Segreteria provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, esprime soddisfazione per la nomina del collega Guglielmo Troina a vice caporedattore e responsabile della redazione di Catania della Rai. “Una promozione che premia il percorso professionale all’interno dell’azienda e restituisce ai colleghi di Catania un preciso punto di riferimento. Interpreto anche il sentimento del segretario regionale Alberto Cicero e insieme auguriamo buon lavoro al collega Guglielmo Troina, firma storica del giornalismo non solo siciliano”. All’amico Guglielmo gli auguri anche personali di buon lavoro. i.l.p.


Catania Accesso a fonti informazione riservato a giornalisti in rapporto istituzioni : “regole ed informazione corretta”. Daniele Lo Porto    quale  Segretario Sezione Provinciale di Catania Associazione Siciliana della Stampa, in uno scritto stigmatizza criteri e rapporti tra giornalisti ed istituzioni per l’informazione corretta. Il segretario Lo Porto scrive: “ Regolare in modo chiaro e definitivo i rapporti tra le istituzioni ed i giornalisti è l’unico modo per garantire una informazione corretta e trasparente a garanzia dei cittadini. La  nota è sia dell’Associazione siciliana della stampa che del Gus (gruppo uffici stampa)  La deregulation selvaggia che sta investendo il mondo dell’informazione, ed in particolare il settore delle testate giornalistiche on line e quello degli uffici stampa della pubblica amministrazione e privati, rischia di alterare il corretto concetto di accesso alle fonti di informazione. Basterebbe applicare la legge che nel 1963 ha istituto l’Ordine dei Giornalisti e che prevede che la professione possa essere svolta solo da chi è regolarmente iscritto all’ordine per evitare malintesi, inutili polemiche e scontri e per mettere definitivamente in chiaro che una conferenza stampa è definita tale solo se permette agli interessati (istituzioni o privati) di invitare i giornalisti (e solo loro), che siano realmente tali ed iscritti all’Ordine, per illustrare punti di vista e iniziative. Ai giornalisti spetta poi il compito di trasferire a lettori e telespettatori i contenuti della conferenza stampa. Cosa diversa sono le assemblee cittadine o le riunioni politiche alle quali chiunque può assistere ed intervenire compresi i giornalisti che potranno poi riferire quanto avvenuto ed i diversi punti di vista espressi. Sbaglia chi afferma che l’art. 21 della Costituzione, che tutela la liberta di espressione, equivalga ad un lasciapassare perché chiunque possa esercitare la professione giornalistica senza averne titolo. Pertanto   invitiamo tutte le istituzioni (dai Comuni alle società sportive) a normare in modo chiaro e definitivo, fissando anche con un regolamento e con procedure di accreditamento da applicare sempre o non solo in modo saltuario, i criteri di accesso dei giornalisti alle fonti di informazione”.


Catania - Uffici stampa: Comune Bagheria condannato ad applicare contratto lavoro giornalistico. Il  segretario provinciale di Catania Daniele Lo Porto, in merito scrive :"Il giudice del Lavoro del Tribunale di Palermo, dott.ssa Paola Marino, con sentenza n. 1776, accogliendo il ricorso della giornalista difesa dall’avvocato Filippo Morici, ha inoltre condannato il Comune di Bagheria al pagamento delle differenze retributive tra il CCNL degli Enti locali e il CNLG riconoscendo alla giornalista la qualifica di redattore ordinario, oltre alle spese di lite. L’ente paga già all’INPGI, Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, i contributi previdenziali previsti. Il Comune di Bagheria, ente cui va riconosciuto di avere sempre considerato l’importanza dell’informazione pubblica, non si è appellato alla sentenza, riconoscendo il ruolo e le attività svolte dalla giornalista nell’ente. Questa sentenza va ad aggiungersi alle altre (ex Province di Agrigento e Messina,  Comune di Adrano, Asp di Ragusa), che in questi ultimi anni hanno determinato una ormai chiara giurisprudenza in favore dell’applicazione del contratto di lavoro giornalistico negli enti locali sottoposti al controllo della Regione, riconoscendo la piena validità dell’accordo firmato nel 2007 dal sindacato con il quale sono stati definiti i profili professionali dei giornalisti che lavorano negli uffici stampa degli enti locali in Sicilia". Il  segretario regionale di Assostampa, Alberto Cicero esprime soddisfazione: “Ancora un altro esempio dimostra che applicare il contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg ai giornalisti delle PA, così come affermato nell’ambito della contrattazione stipulata nel 2007 fra Regione Sicilia, Comuni, Province, Associazione Siciliana della Stampa e Federazione Nazionale  Stampa Italiana, è legittimo. E’, questa di Bagheria, un’altra sentenza che va in questa direzione e che dimostra che i burocrati, per sentirsi più sicuri, hanno bisogno delle sentenze dei giudici, anche lì ove vi sono norme che parlano chiaro”.


Catania - Ciancio: Procura ipotizza reato concorso esterno all'associazione mafiosa. La Procura di Catania  in comunicato precisa che il primo di aprile ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell'editore Mario Ciancio Sanfilippo, direttore del quotidiano La Sicilia, ipotizzando il reato di concorso esterno all'associazione mafiosa e che la designazione del Giudice, non ancora effettuata, avverrà secondo le previsioni tabellari.


Catania Rinnovo organi Inpgi 4 siciliani eletti: Farinella, Ronsisvalle, Raffa e Gulletti.  I  giornalisti siciliani eletti nella tornata elettorale, che si è conclusa ieri, per il rinnovo degli organismi dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani sono Maria Pia Farinella, Luigi Ronsisvalle Giuseppe Gulletta ed Orazio Raffa. I  due seggi spettanti alla Sicilia nel Consiglio generale dell’Inpgi sono stati assegnati a Maria Pia Farinella (confermata), con 271 voti e Luigi Ronsisvalle con 213. Giuseppe Lo Re con 178 voti e Giovanni Villino con 136 preferenze non sono stati eletti. Giuseppe Gulletta è stato eletto con 400 voti nel Consiglio generale, in rappresentanza dei pensionati. Orazio Raffa nel comitato amministratore della gestione separata ha con successo conseguito 1117 voti ed è risultato il secondo più votato in campo nazionale. Ai colleghi eletti le felicitazioni personali e de L'INFORMATORE di Sicilia auguri di buon lavoro.


Catania - Torrisi e Nicolosi in Commissione Pari Opportunità. Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa  sezione provinciale di Catania in una nota plaude per l’elezione delle giornaliste in Commissione Pari Opportunità. Scrive Daniele Lo Porto : ” Le  colleghe Maria Torrisi, professionale, e Graziella Nicolosi, collaboratrice con la votazione di sabato scorso sono state elette componenti della Commissione regionale pari opportunità”.


Catania 10^ edizione premio internazionale giornalismo Maria Grazia Cutuli : assegnati riconoscimenti  a Lynsey Addario, Amalia De Simone ed Andrea Tuttoilmondo. I  tre giornalisti sono stati designati vincitori della decima edizione del premio organizzato dalla Fondazione Cutuli onlus. La cerimonia di consegna, si è svolta al teatro Sangiorgi di Catania. La  giornalista Maria Grazia Cutuli, era inviata del Corriere della Sera, rimase uccisa mentre era con 3 colleghi in un agguato in Afghanistan il 19 novembre del 2001. Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione, ha assegnato un premio speciale a Laura Anello.


CataniaAssostampa, Bellini: ricostruire ufficio stampa. Il segretario provinciale di Assostampa Catania Daniele Lo Porto scrive testualmente : ”Ricostituire l’Ufficio stampa, di fatto cancellato dal 1’ gennaio 2014. E’ quanto chiede la Segreteria provinciale dell’Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, con una lettera inviata al neo sovrintendente del Teatro Massimo “V. Bellini”, Roberto Grossi. “E’ impensabile che un Ente culturale di così lunga e consolidata tradizione possa continuare ad operare senza l’Ufficio stampa istituzionale e l’apporto organico e continuativo di giornalisti, come previsto dalla Legge 150/2000. L’Assostampa è, quindi, disponibile ad un incontro costruttivo per valutare tutte le possibilità che, in relazione anche alla difficile situazione di bilancio dell’Ente, possano consentire una completa e corretta informazione sulle prossime attività e produzioni”, è scritto nella nota. L’Assostampa Catania, infine, precisa che, a differenza di quanto appreso e diffuso nelle scorse settimane, non risultano contrattualizzati dall’Ente Teatro massimo giornalisti che svolgano la loro opera gratuitamente”.


Catania - Premio Enrico Escher #FUTUROPRESENTE. I vincitori conseguiranno l’accesso ad uno stage in una redazione giornalistica, le domande sono da presentare entro la scadenza del 31 marzo. Il premio è istituito per onorare la memoria del giornalista catanese Enrico Escher, tenendo vivo il ricordo della sua pionieristica capacità d'innovazione, manifestata anche attraverso l'attività di docenza all'Università di Catania e la promozione dei media universitari. Lo scopo del premio di giornalismo #FUTUROPRESENTE, ha più aspetti. Il riconoscimento è promosso dall’Ateneo catanese, in collaborazione con il Comune di Catania e col patrocinio della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) e dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia (Odg Sicilia). Il premio si suddivide in due sezioni, “reportage” e “videogiornalismo” – e vi possono partecipare giovani d’età inferiore a 35 anni che dovranno presentare un lavoro sul tema “Racconta l’innovazione della tua città”. I partecipanti alla sezione “reportage” dovranno lavorare su un elaborato (anche in forma di ipertesto specificamente redatto per il web e integrato a infografiche, immagini e testi collaterali) della lunghezza di 5000 battute per il testo principale, mentre i candidati alla sezione “videogiornalismo”, dovranno presentare un video (anche in forma di web-doc interattivo) della durata massima di 5 minuti. I vincitori svolgeranno uno stage extracurriculare di durata trimestrale in una redazione giornalistica con un rimborso spese mensile di 500 euro, finanziati dalla Ditta Cogip Holding srl e dalla Fnsi.  Gli elaborati presentati possono essere stati anche pubblicati su blog o testate giornalistiche online e su canale You Tube o Vimeo, purché la pubblicazione non sia avvenuta in data antecedente alla pubblicazione del bando, e purché all'atto della pubblicazione online risulti chiaramente indicata la destinazione #FUTUROPRESENTE - Premio di giornalismo Enrico Escher. Per partecipare è necessario iscriversi al sito web dedicato www.premioescher.it e seguire tutta la procedura indicata nel bando, pubblicato sul medesimo sito e sul portale d’Ateneo www.unict.it. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le 12 di martedì 31 marzo.


CataniaCordoglio, morte Floresta. Daniele Lo Porto Segretario Sezione Provinciale di Catania Associazione Siciliana della Stampa con un documento esprime cordoglio per la morte di Francesco Foresta, scrive : La segreteria provinciale di Catania dell'Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, partecipa al dolore dei familiari e dei colleghi per la scomparsa di Francesco Foresta, direttore e fondatore di autorevoli e apprezzate testate giornalistiche, l'ultima delle quali Livesicilia , preciso punto di riferimento, per completezza ed equilibrio, dell'informazione sul web”.


Palermo - Giuseppe Lazzaro Danzuso presidenza Collegio disciplina Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il presidente del tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, ha nominato i nove componenti effettivi e i nove supplenti del Collegio territoriale  di disciplina dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, previsto dalla nuova legge di riforma degli Ordini (inserita nel cosiddetto "decreto salva-Italia"  Giuseppe Lazzaro Danzuso, free lance catanese, 55 anni,  ex consigliere dell'Ordine, sarà il presidente, in quanto più anziano  per iscrizione all'albo. Lara Sirignano, 44 anni, cronista di  giudiziaria dell'agenzia ANSA, la più giovane per iscrizione, sarà il   segretario. Gli altri componenti sono i professionisti Guido Monastra,  Gery Palazzotto, Giuseppe Rizzuto e Elvira Terranova ed i pubblicisti Roberto La Rosa, Antonio La Spina e Teresa Campagna. La cerimonia di  insediamento si è tenuta sabato scorso nella sede dell'Ordine, in via  Bernini 52-54, a Palermo. Il collegio di disciplina (CDT) sostituirà il  Consiglio regionale nell'esercizio dei poteri disciplinari dell'Ordine: tutti gli esposti in materia deontologica dovranno dunque essere  indirizzati al Collegio, che potrà agire anche d'ufficio. Il CDT opererà con collegi di tre componenti ciascuno, due dei quali dovranno essere  professionisti e uno pubblicista: almeno uno dei tre dovrà essere una  donna. La nomina da parte del presidente del tribunale è stata fatta  sulla base di una rosa di 18 nomi proposti dal Consiglio dell'Ordine. I  supplenti sono i professionisti Dora Di Cara, Vincenzo Marannano, Maria Tuzzo, Mario Pintagro, Alessandra Turrisi, Elena Di Dio ed i pubblicisti Nino Randazzo, Giovanni Perrone e Antonella Folgheretti.


Catania Charlie Hebdo: solidarietà giornalisti catanesi. Daniele Lo Porto Segretario provinciale di Catania dell’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti italiani ha inviato il documento di solidarietà all’avv. Ferdinando Testoni Blasco Console onorario di Francia a Catania. Scrive Daniele Lo Porto: “ La prego di voler manifestare alle Autorità della Repubblica francese ed ai colleghi della Redazione di Charlie Hebdo il dolore e la solidarietà dei giornalisti catanesi per la strage compiuta ieri a Parigi. E’ stata un’aggressione di una violenza inimmaginabile ad uno dei capisaldi dell’Occidente: la libertà. Ed a coloro che sono i garanti della libertà e gli operai della democrazia: i giornalisti. La strage di Parigi, nella redazione di Charlie Hebdo, ci colpisce tutti, in quanto cittadini di quell’Occidente nel quale si combatte una crociata antidemocrazia e antilibertà, anche di stampa, quindi. I terroristi islamici firmano un altro giorno di sangue e non più da “tagliagole” brutali, ma con un’azione paramilitare, che ha dimostrato capacità operative e coperture logistiche in territorio “nemico” che fanno pensare e riflettere. E fanno paura, perchè la guerra, adesso, la combattono a casa nostra e chiunque può essere vittima del loro fanatismo. Che Allah indichi loro la ragione, se ci credono veramente”. L’INFORMATORE di Sicilia si associa ai cronisti di Charlie Hebdo esprimendo la solidarietà all’avv. Ferdinando Testoni Blasco Console onorario di Francia a Catania.


Catania -  1° Premio Letterario “Tito Mascali” 1° Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Il giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia. “Il giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia”: è stato questo il tema della conferenza che si è svolta giovedì 18 dicembre alle ore 17 nei locali della libreria Catania Libri, in viale Regina Margherita (angolo via Etnea) e che precede  la cerimonia di consegna del 1° Premio Letterario “Tito Mascali” e del 1° Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Entrambi i premi sono stati istituiti dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio dell’Assostampa di Catania per ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60 Corriere di Sicilia. Alla conferenza, sono intervenuti nomi storici del giornalismo catanese: l’on. Enzo Trantino, Aldo Motta e Antonio Di Paola, coordinati dal segretario provinciale Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e dal presidente dell’Associazione “Gabriele d’Annunzio”, Antonio Iacona. Presente all’incontro anche l’Azienda vitivinicola “Al-Cantàra”, che ha sponsorizzato l’evento e che da anni porta avanti un interessante progetto che sposa la produzione di prestigioso vino dell’Etna con la cultura e la letteratura siciliane.


 

Catania – "Un giornalista, un libro, un the", rassegna organizzata dall'Assostampa Catania sindacato unitario dei giornalisti, è il 3°  appuntamento fissato per lunedì 24 marzo, alle ore 17,30, al ristorante Noah, largo dei Vespri-via Redentore. L'introduzione del segretario provinciale, Daniele Lo Porto,  precede Giovanni Iozzia che parla di "L'estate di Catania. Cronaca semiseria e incompleta degli otto anni di sindacatura di Umberto Scapagnini". Il libro è commentato da Tino Vittorio, dell'Università di Catania, e dalla giornalista Monica Adorno, direttore de Il Mercatino


AcirealeComune assegna locali sede Ussi ed Asje. Il primo cittadino martedì 15 aprile, alle 11,30 al Palavolcan consegna le chiavi di un locale da destinare a sede dell’Ussi, Unione stampa sportiva italiana e dell’Associazione della stampa Jonico Etnea.   il   sindaco Nino Garozzo, l’assessore allo Sport Giuseppe Calì, nonchè rappresentanti nazionali e regionali del sindacato giornalisti, dell’Ussi, e dell’Ucsi sono presenti alla manifestazione.  .


Siracusa  – La sezione di Siracusa dell'Associazione siciliana della stampa esprime piene soddisfazione per l'esito del congresso regionale, chiuso ieri sera a Enna, che ha portato alla riconferma per acclamazione del segretario Alberto Cicero. Al termine di due giorni di confronto sui temi di maggiore attualità per la categoria (rinnovo del contratto di lavoro, precariato, equo compenso, new media, uffici stampa pubblici e privati, rapporto tra informazione e social media) il sindacato unitario vede rilanciata la sua azione per ridare centralità al ruolo del giornalismo e dei giornalisti, contro ogni tentativo di mortificazione e di  condizionamento, e per  assicurare livelli di retribuzione adeguati. La sezione di Siracusa, attraverso l'interlocuzione paritaria con le altre province, anche con quelle che esprimevano delegazioni di gran lunga più numerose, vede potenziata la sua presenza negli organi statutari con l'elezione di due consigliere regionali (Francesco Di Parenti, per i professionali, e Silvio Breci, per i collaboratori), di un componente professionale del collegio dei probiviri (Aldo Mantineo) e del componente collaboratore dei collegio dei sindaci (Cettina Saraceno). Il nuovo consiglio regionale sarà convocato per la prima volta entro 20 giorni per eleggere il presidente e la giunta esecutiva dell'Assostampa.


CataniaTeatro Bellini: Assostampa Catania denuncia chiusura ufficio stampa.   Daniele Lo Porto segretario provinciale scrive: ”Un altro ufficio stampa è stato brutalmente cancellato, un altro collega è vittima della "lupara bianca della politica e della burocrazia". Dal 1' gennaio di quest'anno il Teatro  Massimo Bellini di Catania, ente regionale,  non comunica più con l'esterno, con gli organi di informazione, con decine di migliaia di appassionati della musica lirica e  sinfonica. L'Associazione siciliana della stampa, segreteria di Catania, segue con attenzione l'evolversi della vicenda, anche in seguito al recente incontro con l'assessore regionale Stancheris”. Il  segretario provinciale di Assostampa, Daniele Lo Porto ha dichiarato: "Non vogliamo che anche al Teatro massimo Bellini , eccellenza tra le istituzioni culturali siciliane, si pensasse di poter trovare soluzioni pasticciate per la gestione dell'Ufficio stampa. Alcuni amministratori pubblici sono stati già denunciati alla magistratura, altri hanno evitato in extremis di essere denunciati, per atti in contrasto con la Legge 150  e in violazione di altre leggi; alcun sindaci saranno prestissimo messi in mora. La dirigenza del sindacato dei giornalisti, che è uscita ancora più rafforzata dal Congresso di Enna, ha deciso la "tolleranza zero" nei confronti dei "furbetti del palazzo". Siamo disponibili al confronto pe trovare soluzioni, non siamo più disposti a tollerare distrazioni, mancanze e incapacità all'interno di enti pubblici, soprattutto quando ci si veste da paladini della legalità. Questo vale anche  per l'ente regionale  Teatro massimo Bellini di Catania".


Catania - Trischitta: "Un giornalista, un libro, un the". Appuntamento con il ciclo di incontri, lunedì 3 marzo, alle ore 17,30, al ristorante Noah di Largo dei Vespri- via Redentore, organizzato dalla segreteria provinciale di Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti. Domenico Trischitta è con il suo "1999", protagonista dell'evento, sarà recensito da Nino Milazzo e Giuseppe Condorelli, dopo la presentazione di Daniele Lo Porto e Antonio Iacona. Daniele Lo Porto dice:”A cosa non ci ha abituato lo scrittore catanese Domenico Trischitta?!  La sua Catania la conosciamo ormai dai suoi romanzi apprezzati a livello nazionale, quelli del passato  e quelli del presente. Esattamente come la nostra città, passata e presente. Anche se Trischitta appartiene,  secondo il filosofo Manlio Sgalambro, alla "letteratura senza tempo", a quella letteratura che ti ritrovi "dentro" e  che, sia che produca piacere sia che provochi dolore, è letteratura di spessore.  Così è Domenico, Mimmo per gli amici. E a questa città attraverso lui diamo del "tu" e la ritroviamo ora gioiosa,  sorridente, assolata... ora lacerata, stuprata, derisa, abbandonata... infine riabbracciata, perché  non si può fare a meno di lei... se si è catanesi veri, di nascita, di sangue... Questa presentazione di "1999" di Trischitta che propone Assostampa non è nuova,  ma rappresenta certamente una nuova occasione di riflessione profonda sulla nostra città,  sui sentimenti di amore e di rabbia che suscita, sui sogni e sulle speranze di tante generazioni  nate e cresciute all'ombra dell'Etna e che il fuoco dell'Etna sentono dentro. Esattamente come questa letteratura  vulcanica”. L'ingresso è libero.


Palermo - Assostampa Sicilia: eletti 13 delegati a Congresso nazionale Fnsi. L’Associazione siciliana della stampa ha eletto i 13 delegati (8 professionali e 5 collaboratori) che rappresenteranno il sindacato siciliano al XXVII Congresso nazionale della Fnsi in programma a Chianciano dal 27 al 30 gennaio 2015. Per i professionali (310 votanti) sono stati eletti Giancarlo Macaluso, Roberto Ginex, Leopoldo Gargano (Giornalisti uniti e autonomi professionali Palermo), Luigi Ronsisvalle, Alberto Cicero, Francesco Di Parenti (Giornalisti uniti e autonomi professionali Catania), Giuseppe Gulletta e Orazio Raffa (Professionali liberi e indipendenti siciliani). Per i collaboratori (124 votanti) gli eletti sono Antonino Randazzo, Antonio Fiasconaro (Giornalisti uniti e autonomi collaboratori Palermo), Giuseppe Petralia, Monica Adorno (Giornalisti uniti e autonomi collaboratori Catania ), Domenico Interdonato (Collaboratori liberi e indipendenti siciliani).


CataniaAssostampa: "Informare & comunicare" conferenza a Borghetto Europa. La  conferenza: "Informare & comunicare" è lunedì 24 febbraio, dalle ore 9,30 alle 13, nella sala conferenze del Borghetto Europa, piazza Europa, Catania. “Informare & comunicare da  spesa a investimento", è organizzata dall'Associazione Officine siciliane in collaborazione con Assostampa Catania con l’egida regia del segretario provinciale Daniele Lo Porto. Gli organizzatori hanno programmato interventi di: Maurizio Caserta, professore ordinario di economia all'Università di Catania e componente del Consiglio direttivo dell'Associazione Officine siciliane, Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione Nazionale Stampa Italiana; Alessandro Rovinetti, docente di Teoria e tecniche della Comunicazione pubblica all'Università di Bologna. Seguirà un dibattito. La partecipazione è libera.


Catania - Ordine ed Assostampa contro abusivismo nei comuni . L’Ordine dei giornalisti e l’Associazione siciliana della stampa hanno inviato al sindaco di Adrano, Giuseppe Ferrante, un atto di diffida a seguito della determinazione sindacale con cui l’amministrazione comunale ha conferito l’incarico di portavoce ad una persona assolutamente sprovvista del requisito richiesto dalla legge, vale a dire l’iscrizione all'Ordine  professionale dei giornalisti. Anche in questo caso, come avvenuto appena qualche mese fa a Belpasso, al portavoce l’amministrazione ha attribuito in maniera del tutto illegittima funzioni tipiche e assolutamente peculiari dell’ufficio stampa dimostrando una totale ignoranza della legge 150/2000 e della sua applicazione in Sicilia che separano nettamente le figure dell’addetto stampa (che lavora per tutto l’ente), del portavoce (che è alle dirette dipendenze del capo dell’amministrazione del quale fa conoscere il pensiero o la posizione su determinate questioni) e l’Urp (che è il tramite diretto di comunicazione fra la pubblica amministrazione e i cittadini).  Invece in qualche caso, come accade a Giarre, anche l’Urp viene incaricato – in aperta violazione della legge 150/2000  - di svolgere i compiti dell’ufficio stampa redigendo e diffondendo anche comunicati stampa, di assoluta pertinenza dei giornalisti. Questo moltiplicarsi di commistioni tra le varie funzioni - invece chiaramente indicate e separate dalla legge 150/2000 - è un preciso segnale della strategia attuata ormai da diverse amministrazioni pubbliche che cercano di piegare le leggi a proprio uso e consumo, scavalcando i giornalisti con l' intento di impedire di esercitare quella funzione di controllo che la società attribuisce loro per permettere agli amministrati di sapere esattamente quali scelte compiono i loro amministratori. Per questo Ordine e Assostampa lanciano un allarme affinchè i cittadini stessi vigilino sull’applicazione della legge 150/2000, normativa nata con lo scopo di fare diventare – come invocato dalla società civile - più trasparenti gli enti pubblici.


Palermo - Addio al giornalista Giancarlo Licata è morto  dopo una lunga malattia. Si espresso in Rai ed è stato responsabile della sede  siciliana dal 1994 al 2001. ha ottenuto riscontri personali con il settimanale  Mediterraneo. Giancarlo Licata  ha scritto un pezzo di storia della Sicilia. Alla famiglia le condoglianze più sincere dalla redazione de L’INFORMATORE di Sicilia. Un suo dire era motto di Sofocle:  "ciò di cui ha bisogno l'uomo è la memoria dell'asino che mai scorda dove mangia."


CataniaGiornalisti  vicini al collega Lucio Gambera. La Segreteria provincia di Catania dell'Associazione siciliana della stampa, il sindacato dei giornalisti, esprime solidarietà personale e professionale al collega Lucio Gambera, corrispondente da Militello e Palagonia del quotidiano La Sicilia, al quale è stata incendiata l'auto. L'intimidazione potrebbe essere  la reazione per alcuni articoli scritti da Gambera, probabilmente relativi a recenti vicende che riguardano l'Amministrazione comunale di Palagonia, che hanno provocato commenti offensivi sui social network. "Siamo vicini al collega Lucio Gambera, con affetto personale e stima professionale. Quanto accaduto la notte tra venerdì e sabato conferma come sia sempre più difficile svolgere con serenità il proprio luogo di cronista - ha dichiarato Daniele Lo Porto, segretario provinciale di Assostampa Catania -, a causa di una campagna d'odio che da più parti viene alimentata contro i giornalisti. Confidiamo che i Carabinieri e la Magistratura possano individuare e condannare in tempi brevi gli autori del danneggiamento dell'autovettura".


San Francesco di Sales: Patrono dei giornalisti. Per la festa del nostro Santo Patrono, Francesco di Sales, anche il card. Bagnasco quest'anno ha preparato un dono speciale. Il libro  è presentato a Roma nel pomeriggio del 24 gennaio, infatti, "La porta stretta", raccoglie le fila di un quinquennio di riflessioni ed indicazioni offerte alla Chiesa italiana. Una lente attraverso cui guardare alla crisi che sta attanagliando il nostro Paese in questi ultimi anni, al senso profondo della presenza ecclesiale in tale contesto e al ruolo insostituibile dei cristiani per tornare a vedere la luce in fondo al tunnel. Come tutti, dunque, attenderemo il messaggio del Santo Padre per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che viene reso noto proprio giovedì; da italiani, poi, avremo a disposizione un ulteriore strumento di discernimento ecclesiale e sociale. San Francesco di Sales vescovo cattolico francese nacque  il 21 agosto 1567 , morì a Lione il 28 dicembre 1622. Figlio  primogenito di  nobile ed antica famiglia savoiarda  ricevette una raffinata educazione. Il padre, voleva per Francesco una carriera giuridica e lo mandò all'Università di Padova, si laureò  e decise di divenire sacerdote. Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del Chiablese, dominata dal Calvinismo, e si dedicò soprattutto alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo. Francesco inventò i “manifesti”, che permettevano di raggiungere tutti i fedeli. San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa, è il più importante e celebre santo della Savoia. È stato proclamato santo nel 1665 da papa Alessandro VII ed è uno dei dottori della Chiesa.


Catania -  Assostampa, Lo Porto  scrive a sindaco Bianco: intervento su chiusura TeleD. “Dopo l'incontro di ieri tra il vice segretario vicario della Federazione nazionale della stampa italiana, Luigi Ronsisvalle, il segretario provinciale di Catania dell'Assostampa, il sindacato dei giornalisti, la direzione e la redazione del Gruppo editoriale televisivo TeleD di Catania, è stata inviata una nota al sindaco Enzo Bianco. "La decisione della proprietà del Gruppo televisivo TeleD di cessare la realizzazione del proprio telegiornale, dopo trenta anni di attività, è l'ultimo, gravissimo, segnale della crisi che sta attanagliando il mondo dell'editoria, in particolar modo quella televisiva, che in città ha già registrato decine di licenziamenti tra il personale  giornalistico, amministrativo e tecnico"  viene evidenziato nel documento. "Purtroppo fino ad ora, nonostante le ripetute e accorate richieste di aiuto, non registriamo alcun segnale di attenzione, nè da parte del Governo regionale, nè dagli altri interlocutori amministrativi e politici. Le chiedo, pertanto, - scrive il segretario provinciale Daniele Lo Porto - di volersi fare interprete della forte preoccupazione del sindacato dei giornalisti e delle altre organizzazioni dei lavoratori e di voler convocare un tavolo tecnico, con tutti i soggetti economici e politici che vorrà individuare per aprire una fase di difesa e rilancio dell'occupazione. Confidiamo nella sua nota sensibilità e attenzione ai problemi dell'occupazione, dello sviluppo e della democrazia. Le manifesto fin da ora la massima disponibilità e spirito di collaborazione da parte della componente sindacale dei giornalisti a livello provinciale, regionale e nazionale".


SiracusaLa segreteria provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa di Siracusa contesta decisamente la strada scelta dall’assessore del Comune di Pachino Patrizia Tossani che, con una propria nota ha, di fatto, impedito ai giornalisti di poter avere una utile interlocuzione sul piano tecnico con i dirigenti municipali degli uffici. Trincerandosi dietro una tanto pedissequa quanto  “estrema” interpretazione di un allegato al contratto di lavoro degli enti locali, ed agitando lo spauracchio dei procedimenti disciplinari - e delle consequenziali eventuali sanzioni - a carico dei dipendenti che decidessero di “trasgredire” alla disposizione, l’amministrazione comunale di Pachino con questo atto mostra assolutamente spregio del ruolo dei giornalisti e calpesta una corretta azione di informazione preferendo, evidentemente, percorsi opachi che impediscono una corretta e trasparente informazione su quel che l’ente fa o non fa. Invece di procedere alla predisposizione in pianta organica dell’ufficio stampa - inteso come organismo professionale all’esclusivo servizio della comunicazione istituzionale dell’ente e non come megafono di singole volontà politiche -  ed al consequenziale avvio dei concorsi per la copertura dei posti, nel senso di quanto disposto dalla Legge regionale 150, il Comune di Pachino pensa bene di provare ad impedire ai giornalisti di fare il loro mestiere “bloccando” le fonti per la necessaria e dovuta verifica delle notizie prima della loro pubblicazione. Si tratta di un atto illegittimo contro il quale il sindacato unitario dei giornalisti siracusani mobiliterà ogni utile risorsa.


 CataniaGiornalisti denunciano governatore Crocetta."Davanti alla sordità cronica di Crocetta ed alle sue continue violazioni e omissioni non rimane altra strada che rivolgerci alla magistratura". Così il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, e il segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, hanno annunciato di avere presentato alla Procura della Repubblica di Palermo due nuovi esposti denuncia nei confronti del presidente della Regione, “per fare luce sulla zona d’ombra da lui creata attorno all’ufficio stampa di Palazzo d'Orleans".“Crocetta – proseguono Arena e Cicero – ha ignorato le due diffide che gli abbiamo inviato l’estate scorsa. Una per conoscere, in base alle norme sulla trasparenza degli atti amministrativi, i criteri con cui avrebbe scelto i giornalisti per ricostituire l’ufficio stampa e l’altra per sapere a che titolo una pubblicista figurava come addetto stampa della Regione in un sito che raccoglie ufficialmente tutti gli uffici stampa degli Enti pubblici d'Italia. Non avendo il governatore risposto ai quesiti - posti in termini formali e legali - i pm sono stati invitati a verificare se, in base all'articolo 328 del Codice Penale, sia stata posta in essere una omissione di atti d’ufficio”. “La Procura di Palermo – concludono presidente dell'Ordine e segretario del sindacato – ha già aperto un fascicolo, dopo la nostra denuncia relativa alla diffusione giornaliera di comunicati stampa da parte di Crocetta e degli assessori della sua giunta. Ciò in aperta e continua violazione delle norme che regolano l'esercizio della professione di giornalista e in spregio tra l'altro alle regole di pluralismo e obiettività. Osserviamo infine che Crocetta purtroppo viene sempre più imitato da amministratori locali che si improvvisano giornalisti e tolgono lavoro ai giornalisti veri".


CataniaAssostampa insulti a collega. Daniele Lo Porto segretario provinciale di Catania dell'Assostampa  comunica:”Multata per un'infrazione al codice della strada ed insultata perché appartenente ad una categoria di "venduti e corrotti". E' successo alla collega Erika Pinieri di Giarre, nella sede dei Vigili urbani, dove un ufficiale, mentre completava il verbale, davanti a suoi colleghi, si è sentito  in diritto di insultare un cittadino in quanto giornalista. Riteniamo l'episodio semplicemente inqualificabile perché ha per protagonista una donna in divisa e non un bullo di periferia. Dell'accaduto e'  stato  prontamente informato il dirigente dei Vigili urbani, Maurizio Cannavò. Pretendiamo un immediato chiarimento della vicenda e le pubbliche scuse del sindaco alla collega per gli insulti, probabilmente conseguenza  indiretta di quel clima da caccia alle streghe, alimentato  da chi riveste   incarichi pubblici di grande responsabilità”.


Siracusa - La scomparsa di Dino Cartia    suscita  dolore per una persona amica, da oltre 25 anni, conosciuta e stimata in più occasioni, sin dalle grandi “battaglie” nel corso delle riunioni all’Assostampa sin dal 1987 e... tutto il resto.. Dino, come tanti altri amici e colleghi : Saretto Leotta, Pino Filippelli, ha raggiunto la Casa del  Padre dopo un cammino che, in parte,  abbiamo avuto il piacere e l’onore di condividere. Ai famigliari le condoglianze personali e delL’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.

Santo Gallo Consigliere Nazionale Ordine dei Giornalisti scrive : Il collega Dino Cartia ci ha lasciato. La  sua scomparsa  lascia un vuoto incolmabile nella categoria dei giornalisti siracusani. E’ stato  un insigne collega ed un amico di tutti sempre in “prima linea”  sia nel settore della carta stampata che in quella delle emittenti televisive locali come conduttore e giornalista. A nome del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che mi onoro di rappresentare,  desidero far pervenire  ai familiari  le più sentite condoglianze. Santo Gallo

Nota Assostampa SR La scomparsa di Dino Cartia rappresenta una perdita significativa non soltanto per il giornalismo ed i giornalisti siracusani ma per l'intera comunità. Siracusa, infatti, da oggi sarà priva di una delle sue voci più critiche che, senza infingimenti, ha saputo sempre levarsi dando spazio a chi spazio non aveva ed innovando il modo di intendere la professione. I giornalisti siracusani, l'Assostampa Siracusa - con i suoi gruppi di specializzazione degli uffici stampa (Gus) dei cronisti (Unci) e della stampa sportiva (Ussi) – ricordano affettuosamente un collega che ha lasciato un'impronta decisa sul tessuto, non solo professionale, di questa città.


Catania Assemblea provinciale il 26 maggio, con le varie componenti di Associazione, Ordine e Casagit. La segreteria provinciale di Catania dell'Assostampa, composta dal segretario Daniele Lo Porto, dal vice segretario Giovanni Lo Faro e dal tesoriere Rosa Maria Di Natale, ha deliberato un “allargamento” affidando ad alcuni colleghi la delega a monitorare parti del territorio ed a rappresentarnee il primo riferimento. Mariano Messineo si occcuperà del Calatino, Gaetano Guidotto dell'area etnea, Antonio Foti dell'Acese. Antonietta Licciardello seguirà la comunicazione tramite i social neetwork ed il web ed il monitoraggio delle testate on line. La segreteria, inoltre, ha organizzato per sabato 26 maggio, dalle 9,30 alle 13, l'assemblea provinciale che si terrà nella sala conferenze al piano terra di Palazzo Platamone-Palazzo della cultura, a Catania, con la partecipazione e l'intervento di rappresentanti nazionali, regionali e locali del sindacato, dei gruppi di specializzazione,, GUS e USSI, dell'UCSI, della Casagit e dell'Ordine.


Palermo Cameraman aggredito e picchiato. L'Unione Nazionale Cronisti Italiani esprime solidarietà al cameraman televisivo free-lance Pietro Longo, aggredito e picchiato di mattina mentre svolgeva un servizio di cronaca in via Cala a Palermo.  Il presidente dell'Unci, Guido Columba, ed il presidente del Gruppo cronisti siciliani, Leone Zingales, chiedono alle forze dell'ordine e alla magistratura di fare luce sull'episodio. Pietro Longo stava riprendendo, per conto dell'emittente catanese Antenna Sicilia, un litigio tra automobilisti ed un gruppo di manifestanti che aveva bloccato la strada ingolfando il traffico. Un gruppo di facinorosi ha picchiato Longo e ha danneggiato la telecamera. Il cameraman è riuscito a salvare il video con le immagini dei tafferugli. La Digos ha avviato una indagine sull'episodio.


Siracusa - Pino Filippelli si è spento,  ha lottato contro un male incurabile. Pino Filippelli 82 anni è stato  il fondatore del settimanale “La Domenica”  ed una figura centrale del giornalismo siracusano. Pino Filippelli,  alla metà degli anni ‘90 era stato caposervizio della redazione di Siracusa del quotidiano ”La Sicilia”. Già era corrispondente da Siracusa sia per la Rai che per l’ANSA. Per la Rai negli anni sessanta aveva anche lavorato come autore di testi. Sino a pochi mesi fa aveva anche curato una rubrica sulle pagine de “La Sicilia” .

…. se n’è andato uno di noi… Pino era uno dei decani del giornalismo siracusano e siciliano. Con l’amico Carlo si condivide il senso di vuoto, personalmente c‘è la massima comprensione avendo vissuto l’esperienza  della  perdita del genitore importante e stimato nella società. Un ricordo dell’amico Pino, molti anni addietro, avevo rappresentato a Pino il mio progetto, già in corso, dell’iscrizione al Tribunale della mia testata. Lui fu molto interessato e mi disse:”Anche io ho registrato e distribuisco un mio giornale. Guarda, e se ti serve qualche consiglio, su dove stampare a costi agevolati, o altro sono a Tua disposizione”. Era la disponibilità, senza nulla chiedere, e solo per la soddisfazione di dare aiuto a chi stimava. Pino Filippelli e l’amico Saretto Leotta sono giornalisti che fanno parte della storia del giornalismo siciliano, credo che un tributo forte si debba dare per lasciare nella memoria di tutti i giornalisti e dei nuovi, il segno lasciato a noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerli.  i.l.p.


 


Palermo  - Ordine Giornalisti focalizza bandi P.A. contro esercizio abusivo professione. “Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha deciso di avviare una capillare ricognizione al fine di esercitare i poteri di denuncia nei confronti di bandi della pubblica amministrazione che, anche indirettamente, potrebbero favorire l’esercizio abusivo della professione, chiamando in corresponsabilità l’estensore stesso del bando e il titolare del procedimento. Infatti, sono sempre più frequenti i bandi per concorsi e selezioni nell’amministrazione pubblica che risultano difformi dalla normativa di riferimento, che in Sicilia è rappresentata dal “Decreto Barbagallo”, dal recepimento della Legge 150 e dalla legge 69 del 1963 che istituisce l’Ordine dei giornalisti. Queste difformità causano un proliferare di ricorsi in varie sedi giudiziarie e di segnalazioni all’Ordine regionale dei giornalisti. Riteniamo dunque necessario aprire un confronto costruttivo con la pubblica amministrazione affinché si possa creare nell’intera regione un modus operandi omogeneo che consenta il rispetto della normativa, garantendo i diritti dei giornalisti iscritti all’albo. Per questo l’Ordine chiederà un incontro nelle prossime settimane con l’assessore Caterina Chinnici che possa finalmente mettere fine, nel settore dell’informazione pubblica, all’autentica giungla di bandi, alcuni dei quali potrebbero apparire tagliati su misura per determinati candidati.  L’Ordine dei giornalisti di Sicilia è a disposizione fin da subito di qualunque ente pubblico ne faccia richiesta per fornire chiarimenti, delucidazioni e supporto nel momento della redazione dei bandi. È pronto inoltre a garantire una sempre auspicabile presenza di propri iscritti di comprovata esperienza professionale all’interno delle commissioni di selezione”. Il Segretario Filippo Mulè.


Palermo - Commemorato Mario Francese, giornalista del Giornale di Sicilia assassinato dai sicari mafiosi in viale Campania a Palermo la sera del 26 gennaio 1979. Il cronista è stato commemorato a Palermo a 32 anni dall’agguato, sul luogo del delitto con una manifestazione, promossa dall'Unci, unione nazionale cronisti. Sono intervenuti: il prefetto, il questore, i comandanti dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, del Comando Regione militare, della polizia municipale e dei vigili del fuoco ed autorità politiche cittadine.



Siracusa - Onore per San Francesco di Sales, patrono giornalisti, memoria di Mario Francese. Una breve riflessione sulla centralità dell’uomo nei processi di elaborazione dell’informazione ed un momento di preghiera collettiva in omaggio a tutti i cronisti che, nel mondo, hanno pagato e pagano con la vita il loro impegno. Un ricordo che a Siracusa parte dal doveroso omaggio alla memoria di Mario Francese del quale il 26 gennaio prossimo ricorrerà l’anniversario del brutale omicidio. In questo modo lunedì 24 gennaio a partire dalle 9,45 la sezione provinciale dell’Associazione siciliana della Stampa di Siracusa intende onorare San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.  Nella chiesa Maria Madre di Dio, in viale Santa Panagia a Siracusa, si svolgerà l’incontro con don Santino Fortunato, Direttore dell’Ufficio della Pastorale per le comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e parroco della parrocchia Maria Madre di Dio, che prenderà spunto dal messaggio di Papa Benedetto XVI per la 45. Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.  


Lentini Sr – Alberto Cicero segretario regionale ha presenziato all’Assemblea dei giornalisti siracusani tenutasi a Lentini. L’assemblea generale degli iscritti alla sezione di Siracusa dell'Associazione Siciliana della Stampa si è svolta domenica 25 settembre 2011, alle ore 10, a Lentini presso il salone del GAL LEONTINOI, in via Riccardo da Lentini, 59. I giornalisti della provincia di Siracusa hanno discusso  sulla ”Regolamentazione degli Uffici Stampa e sul lavoro giornalistico”. I punti salienti sono stati trattati dall’Assemblea dei giornalisti siracusani con una  comunione d’intenti. L’assemblea generale degli iscritti alla sezione di Siracusa dell'Associazione Siciliana della Stampa ha trattato il seguente ordine del giorno: analisi della situazione generale del lavoro giornalistico in Sicilia e nella provincia di Siracusa in particolare, “Carta” di Firenze sul precariato: elaborazione proposte, avvio attività di formazione. All’assemblea Alberto Cicero segretario regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa ha preso parte con una lucida disamina della situazione della categoria giornalistica. Chiara e lineare l’analisi espressa sulla categoria e sui problemi dal segretario provinciale Aldo Mantineo. Il Tesoriere  Massimo Ciccarello ha elaborato una proposta particolare, sulla “Carta” di Firenze sul precariato.  Era presente il Vice Segretario provinciale Isabella Di Bartolo.


Siracusa   Assostampa:  linee-guida.  2 ordini del giorno sono stati approvati di mattina dall’assemblea dei giornalisti iscritti alla sezione provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa svoltasi nei locali della Cisl. I 2 ordini del giorno approvati, entrambi  all’unanimità, riguardano 1° la richiesta formulata (leggi documento) al Comune ed alle autorità scolastiche territoriali per completare in tempi brevi l’iter, già avviato, per intitolare il plesso della nuova scuola di via Basilicata al giornalista siracusano  Mario Francese assassinato in un agguato di mafia 32 anni fa a Palermo, e  2° definisce le principali “sfide” che attendono il sindacato unitario dei giornalisti (leggi documento) comparto per comparto fissando anche le linee-guida del lavoro della segreteria provinciale. Tra le altre iniziative alle quali si sta lavorando anche la realizzazione di una conferenza-convegno sul ruolo della stampa locale siracusana nell’arco dei 150 anni dell’Unità d’Italia. 


Siracusa I 150 anni dell’unità d’Italia “letti” utilizzando le pagine della stampa locale. E’ il percorso che propone la sezione provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa che, con la Società Siracusana di Storia Patria ed il patrocino dell’Assessorato ai beni culturali del Comune di Siracusa ha organizzato il convegno “Da “Il Papiro” al web: viaggio nel 150 anni dell’Unità d’Italia attraverso i giornali locali”  che si svolgerà mercoledì 16 marzo alle ore 17 nella sala di lettura “Giovanna Salvo” della Biblioteca comunale di Siracusa (via dei Santi Coronati). Il programma prevede i saluti del Prefetto di Siracusa dott.ssa Carmela Floreno Vacirca, dell’Assessore ai beni culturali del Comune di Siracusa arch. Mariella Muti e del presidente  della Società Siracusana di Storia Patria prof. Nello Amato. Ad introdurre l’argomento de convegno sarà il segretario provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa Aldo Mantineo; le relazioni saranno svolte dal prof. Salvatore Santuccio dell’Università di Reggio Calabria, dal prof. Salvatore Adorno  dell’Università di Catania e dall’avv. Corrado Piccione, saggista. Alla manifestazione, riconosciutane la valenza, è stato concesso l’utilizzo del logo ufficiale delle manifestazioni  “1861-2011 : 150° anniversario Unità d’Italia”.


Siracusa - L'Associazione siciliana della stampa, sezione di Siracusa, e l'Ussi, Unione stampa sportiva italiana, sezione di Siracusa,  esprimono piena solidarietà ai colleghi Manuel Bisceglie de "La Sicilia" e Gaspare Urso de "Il Giornale di Sicilia" oggetto di un violento attacco da parte dell'U. S. Siracusa per il contenuto dei loro servizi apparsi ieri sui quotidiani per i quali lavorano stigmatizzano e respingono il contenuto del documento diffuso in data odierna dall'ufficio stampa dell'U. S. Siracusa ritenendo oltremodo gravi e lesive della dignità e della professionalità dei colleghi autori dei servizi "sgraditi" alla società le considerazioni relative al presunto venir meno del più elementare dovere, sempre scruplosamente osservato da chi professionalmente fa informazione, di verificare l'attendibilità delle notizie riportate. Assostampa ed Ussi giudicano  oltremodo grave  l'affermazione contenuta nella nota dell'U.S. Siracusa secondo la quale i giornalisti riferiscono notizie "spesso ingigantite se non addirittura inventate dai protagonisti"  respingono altresì qualsiasi idea di dover svolgere il proprio lavoro ancorandolo esclusivamente alle informazioni rese disponibili  dai canali ufficiali della società auspicano infine la ripresa di una interlocuzione basata sul reciproco rispetto di ruoli e prerogative. Assostampa Siracusa - Ussi Siracusa


Messina - Il ruolo del giornalista e dei media inerente il senso della libertà o licenza è stato discusso nell’incontro che l’Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana), ha tenuto in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti., di Numerosi operatori della comunicazione provenienti da diverse province dell’isola sabato scorso 6 febbraio a Messina hanno partecipato all’incontro. L’organizzazione dalla manifestazione è stata curata dalla sezione Ucsi di Messina, di cui è presidente provinciale Crisostomo Lo Presti e dall’associazione della stampa. L’appuntamento è stato  nella chiesa Santa Maria del Carmine dove sono intervenuti: il presidente nazionale Ucsi, Andrea Melodia, docente all’università Lumsa di Roma, già dirigente Rai e docente all’Università Lumsa di Roma, accompagnato dal presidente regionale Giuseppe Vecchio. così come Tanti i giornalisti arrivati da  tutte le province dell’isola, presenti  anche personalità del mondo delle istituzioni civili e militari ed una rappresentanza delle scuole locali. Gaetano Rizzo consigliere nazionale Ucsi  e stato presente con  i rappresentanti del consiglio regionale Salvo Di Salvo (Siracusa) e Renato Pinnisi (Enna). L’incontro ha avuto inizio con la concelebrazione della Santa Messa, presieduta dall'arcivescovo, mons. Calogero La Piana, il quale ha sottolineato l'importante funzione della comunicazione che riveste al giorno d'oggi in cui “il giornalista deve essere testimone della verità e l’alto senso di responsabilità che lo investe”. Andrea Melodia, presidente dell’Ucsi nazionale, ha ribadito l’importanza dell’informazione e della formazione dei giornalisti : tematica interessante e seguitissima. Il presidente Melodia ha rimarcato il grande entusiasmo della sezione Ucsi siciliana augurandosi che con i diversi soci, l’Ucsi Sicilia possa dare un apporto notevole all’informazione in cui vede in prima linea tanti giornalisti a difesa della verità.


Associazione Siciliana della Stampa

Unione Stampa Sportiva Italiana

Gruppo Siciliano “F. Carli”

SEZIONE DI SIRACUSA

Siracusa – La sezione di Siracusa dell’USSI esprime la propria soddisfazione per la rielezione del collega Alberto Cicero alla guida dell’Associazione Siciliana della Stampa. L’ampio consenso ricevuto rappresenta un risultato eccezionale, che conferma la bontà dell’azione svolta dalla segreteria uscente alla quale va il ringraziamento dei giornalisti sportivi siracusani. La sezione di Siracusa dell’USSI, esprime, inoltre, grande soddisfazione per quanto ottenuto dalla delegazione siracusana al Congresso regionale svoltosi a Terme Vigliatore. L’elezione diretta del collega Francesco Di Parenti, tra i Professionisti, e del prossimo ingresso della collega Cettina Saraceno, tra i Collaboratori, nel Consiglio Regionale dell’Assostampa, insieme all’ottimo risultato in voti del collega Maurilio Abela, rappresenta un successo condiviso dall’intera categoria e sul quale bisogna tracciare un solco di forte unità, per una reale ed autorevole rappresentanza della categoria. A tutti, gli auguri per un lungo e proficuo lavoro. Il Presidente Prospero Dente

Agli amici e colleghi eletti  gli auguri per il risultato conseguito e di buon lavoro dalL'INFORMATORE di Sicilia e personali. i.l.p.


Catania -  Sergio Magazzù è stato indicato come successore di Nuccio Schillirò alla guida dei giornalisti sportivi siciliani.  Manuel Bisceglie, giornalista del quotidiano La Sicilia di Siracusa,  è il nuovo vice presidente regionale dell’USSI Sicilia. L’elezione, ieri pomeriggio, al termine dei lavori del Congresso regionale tenutosi al PalaCannizzaro di Catania. Insieme a Manuel Bisceglie, entra a far parte del nuovo Consiglio regionale dell’USSI anche Aldo Mantineo, giornalista della Gazzetta del Sud, corrispondente Ansa e Corriere dello Sport da Siracusa. Agli eletti vanno gli auguri di un buon lavoro da parte di tutti i giornalisti sportivi ed i personali. i.l.p.


Palermo - Il ministro Maroni ha consegnato all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia la villa  in via Bernini, a Palermo confiscata alla mafia. Alla cerimonia erano presenti : Franco Nicastro, già presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il capo della polizia Antonio Manganelli,  il comandante dell'Arma dei carabinieri il generale di corpo d'armata Leonardo Gallitelli  ed  autorità religiose e civili. I giornalisti siciliani hanno la nuova casa nel luogo che era una roccaforte della mafia. Si tratta di una delle unità del complesso residenziale in cui è stato scoperto il covo di Totò Riina. La struttura è destinata ad ospitare gli uffici dell’Ordine ed anche iniziative rivolte a promuovere la coscienza civile contro la mafia. La villa che inizialmente è concessa per diciannove anni, già nei prossimi giorni,  sarà consegnata per l’avvio dei lavori di recupero e di ristrutturazione. L’edificio ubicato in via Bernini è poco distante dalla circonvallazione di Palermo. Nella villa c'è anche una mostra fotografica dedicata ai giornalisti : Mauro De Mauro, Mario Francese, Beppe Alfano, Giuseppe Fava, Giovanni Spampinato, Maria Grazia Cutuli che hanno sacrificato la vita per svolgere la professione. Si tratta di un vero e proprio presidio di legalità. La villa era  stata confiscata ad imprenditori ritenuti mafiosi: Sansone vicini ai corleonesi. Come hanno avuto modo di sottolineare sia il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Franco Nicastro che il segretario Nuccio Anselmo è il  "Riconoscimento al giornalismo siciliano".


Siracusa - “L’Ussi intende radicarsi nel territorio   e, soprattutto, rendersi promotore di quella diffusione della sana cultura sportiva necessaria per la crescita sociale”. E’ questa la dichiarazione di  Prospero Dente  che ha ripreso anche le parole del presidente regionale dell’Unione stampa sportiva, Nuccio Schillirò a margine delle manifestazioni sul trentennale della Coppa Italia vinta dal Siracusa Calcio. E…. ci saranno tutti: da Giorgio Biasiolo a Ubaldo Biagetti, da Luciano Favero a Walter Ballarin ma anche Mino Bizzarri, Andrea Telesio, Danilo Mayer, Primo Maragliulo e tanti altri. Il trentennale della Coppa Italia, vinta dal Siracusa Calcio al termine della stagione 78/79, è stato presentato di mattina nel salone del Coni dal presidente del Comitato Olimpico, Elio Gervasi, dal presidente della FIGC, Maurizio Rizza, dal fiduciario dell’Ussi Siracusa, Prospero Dente, e dal capitano della squadra campione 30anni addietro: Amedeo Crippa. Il comitato organizzatore, già al lavoro da due mesi, ha voluto presentare alla città, ai tifosi, l’evento che, senza nessuna vena nostalgica, intende riproporre l’entusiasmo di un tempo. La data del match, 17 giugno 2009, sarà ufficializzata soltanto dopo la compilazione e la diffusione del calendari dei campionati della nuova stagione agonistica. “È giusto rispettare gli impegni di tutti – ha detto Maurizio Rizza – Molti ex azzurri allenano o hanno incarichi dirigenziali quindi faremo in modo di individuare la data giusta per averli tutti al Nicola De Simone”. “Sarà un’autentica festa dello sport – ha aggiunto Elio Gervasi – La gioia di molti appassionati per rivedere i propri beniamini, ma anche l’occasione per vivere lo stadio in maniera diversa”. La giornata evento prevede infatti la realizzazione di stand nell’area dello stadio. Al loro interno le immagini, i cimeli, la storia del Siracusa Calcio. “C’è l’entusiasmo di tutti i vecchi compagni – ha detto Amedeo Crippa – Tutti hanno dato immediatamente la loro disponibilità, dimostrando l’attaccamento a questa squadra ed a questa città. Sarà l’occasione per ritrovarci, per celebrare una vittoria ma, soprattutto, l’occasione per ricordare due grandi uomini che non ci sono più: Nicola De Simone e Angelo Bellavia”.  Le formazioni : SIRACUSA 78-79 : Fazzino, Favero, Restivo, Agosti, Belfiore, Crippa, Petraccini, Biasiolo, Biagetti, De Pasquale, Ballarin. All. Carlo Facchin  vice all. Paolo Lombardo. A disp. Culotti, Costa, Grande, Betta. SIRACUSA USSI: Aprile, Labrocca, Cassia, Maragliulo, Mayer, Degl’Innocenti, Torrisi, Bizzarri, Telesio, Mangiapane, Lucidi. All. Adriano Cadregari. A disp. Rappa, Regina, De Santis, Limetti, Pannitteri.