CATANIA–
Impedito a giornalista d’esercitare proprio dovere:
Assostampa Catania unita arammaricoUnci
su vicenda collega Dario De Luca. La vicesegretaria
Provinciale Assostampa Catania Monica Adorno con
una nota ha stigmatizzato il deprecabile ed
inconcepibile atto compiuto nei confronti del
giornalista Dario De Luca. Monica scrive:
“L’aggressione subita dal collega Dario De Luca in
occasione dei festeggiamenti per la rielezione del
sindaco di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà, lascia
sgomenti e increduli. La violenza non dovrebbe mai
diventare protagonista nei rapporti tra persone civili,
men che mai da parte di un rappresentante delle
istituzioni verso chi svolge il proprio lavoro”. La
segreteria di Assostampa Catania si unisce con forza al
rammarico espresso dalla sezione Unci di Catania sulla
deprecabilità di questo gesto che “impedisce, a un
giornalista, di esercitare il proprio dovere”.
Massima solidarietà del nostro giornale al collega
Dario De Luca per l’angheria subita.
SIRACUSA
– Bruciata auto a giornalista, solidarietà a collega per
atto vile contro Stampa.
Prospero Dente Segretario
Provinciale Assostampa Siracusa con un documento
pubblicato anche sui social ha condannato l’atto
intimidatorio compiuto ai danni del giornalista e collega
Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, ed ha
scritto testualmente: “Nessuna
intimidazione potrà mai fermare il lavoro giornalistico.
Piena e totale solidarietà al collega Gaetano Scariolo,
cronista del Giornale di Sicilia, al quale, la scorsa notte,
è stata incendiata l’autovettura. Questo episodio, che siamo
certi sarà in breve tempo ricostruito per giungere ai
responsabili, dimostra che il giornalismo fatto di ricerca,
approfondimento, rispetto delle fonti e, quindi, di
professionalità, continua ad essere un fastidioso avversario
per la criminalità e il malaffare in genere. Gli attestati
di stima e la solidarietà già espressa in questi momenti
dimostrano che i giornalisti sono ancora visti come baluardo
di legalità e democrazia. Se ne facciano tutti una ragione.
L’Assostampa di Siracusa, con tutta la segreteria al
completo, e i giornalisti siracusani tutti, stanno con
Gaetano Scariolo.” Prospero Dente Segr. Prov.le Assostampa
Siracusa.
CATANIA –
Tribunale emesso decreto sequestro e confisca beni
150mln€ gruppo Ciancio: sequestrati giornali e tv.
Ciancio
Sanfilippo ed il figlio Domenico, dopo la notifica del
decreto, si sono dimessi dall'incarico rispettivamente
di direttore responsabile e condirettore. Il
caporedattore de “La Sicilia” Piraneo designato
direttore.Il Tribunale ha nominato commissari
giudiziari per garantire la continuazione dell'attività
del gruppo.L'intero
gruppo editoriale che fa capo all'editore tra cui il
quotidiano “La Sicilia”, la maggioranza delle quote
della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari e le 2
emittenti televisive regionali, “Antenna Sicilia” e
“Telecolor” fanno parte dei beni dell'imprenditore Mario
Ciancio, di cui il Tribunale di Catania ha decretato di
sequestro e confisca, su richiesta della Dda. Il decreto
riguarda conti correnti, polizze assicurative, 31
società, quote di partecipazione in altre sette società
e beni immobili. Mario Ciancio Sanfilippo è attualmente
sotto processo per concorso esterno all'associazione
mafiosa.La
notizia è stata data nel corso di un'assemblea di
redazione. L'assemblea dei soci della Domenico
Sanfilippo editori ha nominato nuovo direttore Antonello
Piraneo, attuale caporedattore del quotidiano.
ROMA
– Ucsi, Giunta esecutiva nazionale: Di Salvo designato
componente. La Presidente nazionale Ucsi Vania De Luca
ha proposto l’ingresso del giornalista Salvatore Di
Salvo
già Presidente provinciale Ucsi di Siracusa e Consigliere
nazionale. La nomina, sentito il Consulente Ecclesiastico
Nazionale Padre Francesco Occhettan, è stata approvata
all’unanimità nel corso della riunione del Consiglio
Nazionale Ucsi convocato, sabato, a Roma nella sede di via
in Lucina. Salvatore Di Salvo è stato inserito nella
squadra composta, dalla presidente De Luca, dal Consulente
padre Occhetta, dai due vicepresidenti Antonello Riccelli e
Donatella Trotta, dal segretario Maurizio Di Schino, dal
tesoriere Alberto Lazzarini e dai due componenti della
Giunta Giuseppe Caffulli e Alessandro Zorco. Di Salvo è il
primo giornalista siracusano a fare parte della Giunta
esecutiva nazionale dell’Ucsi e il secondo siciliano dopo
Gaetano Rizzo, che ha ricoperto l’incarico per due mandati.
Salvatore Di Salvo dopo la nomina ha sottolineato : "Sono
molto orgoglioso di questo importante riconoscimento.
Fornirò il mio massimo contributo affinché le tematiche
attinenti alla nostra professione e alla storia dell'Ucsi,
che si intrecciano con la dottrina sociale della Chiesa
possano essere, in questo sessantesimo della fondazione
approfondite. In questo nuovo servizio all’Ucsi darò il mio
umile e modesto contributo. Un grazie, infine ai dirigenti
regionali dell’Ucsi Sicilia, al consulente ecclesiastico e
alla sezione provinciale di Siracusa per il loro continuo
sostegno”. Domenico Interdonato Presidente Ucsi Sicilia ha
dichiarato: “Il Consiglio regionale dell’Ucsi Sicilia
esprime soddisfazione per la nomina di Salvo Di Salvo a
componente della Giunta Nazionale dell’Ucsi. Un
riconoscimento importante per chi nel corso degli anni ha
lavorato sui diversi temi e in diversi campi dopo l'entrata
in vigore della legge 148/2011 che obbliga gli iscritti agli
Ordini professionali a fare formazione. Salvo ha contribuito
in questi anni a far crescere la grande famiglia dell’Ucsi
in Sicilia. A Salvo formuliamo un augurio appassionato di
buon lavoro, certo che saprà affrontare le future sfide con
capacità e competenza; ma consapevole di avere un punto di
riferimento”.
A
Salvo Di Salvo vanno le nostre felicitazioni l’augurio di
buon lavoro in questa nuova strada.
SIRACUSA -Commemorato 40° anniversario assassinio di mafia del
giornalista Mario Francesce. Una nipote di Maria
Francese, sorella del giornalista Mario, ha deposto fiori
davanti alla targa che lo ricorda.
L’omaggio è stato di Assostampa, Ordine dei Giornalisti di
Sicilia, Unci e Comune. Tutti hanno rinnovato il ricordo
dell’omicidio perpetrato il 26 gennaio del 1979 del cronista
siracusano del Giornale di Sicilia. Autorità civili e
militari della provincia: il Prefetto vicario, Valerio DE
JOANNON, il comandante dalla Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello,
rappresentanti di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza
hanno presenziato alla cerimonia.Prospero
Dente segretario Assostampa provincia SR ha detto :” Mario
Francese aveva scelto da che parte stare. Il metodo
Francese guardava all’essenza dei fatti, alla ricerca della
verità, alla denuncia delle illegalità. Rinnovare il suo
ricordo è, per tutti noi, un’esigenza vitale per continuare
ad avere il coraggio di scegliere da che parte stare e cioè
dalla parte dei lettori, della libertà di espressione e di
informazione. Ora più che mai.”La Messa
è stata celebrata di pomeriggio nella chiesa di Sant’Angela
Merici dove vive la signora Maria Francese, sorella di
Mario.
Catania
Assostampa stigmatizza situazione preoccupante
“Ultima Tv”. Daniele Lo Porto Segretario Associazione Siciliana della Stampa
Sezione Provinciale di Catania ha scritto un duro
documento” La segreteria di Assostampa Catania, il
sindacato unitario dei giornalisti siciliani,
esprime preoccupazione per le dinamiche
occupazionali che si registrano a Ultima Tv,
l’emittente televisiva il cui editore ha deciso di
non rinnovare, per l’ennesima volta, contratti in
scadenza di giornalisti che hanno dato prova di
professionalità e di impegno nell’interesse
dell’azienda. La precarizzazione del rapporto di
lavoro è mortificante nei confronti di
professionalità consolidate e in evidente contrasto
con la crescita di una emittente che ha investito
molto in tecnologia e strutture, ma che sembra non
saper tenere in adeguata considerazione il valore
delle risorse umane. Assostampa Catania sarà al
fianco dei colleghi e delle colleghe in tutte le
iniziative necessarie a salvaguardare non solo i
posti di lavoro, ma la dignità professionale e
personale, che non può essere umiliata da
atteggiamenti inammissibili sul piano formale e
sostanziale”. SIRACUSA -
ASSOSTAMPA :” Il parco di piazza Adda intitolato a
Dino
Cartia”. La notizia è stata comunicata dal
segretario provinciale Prospero Dente il quale ha
dichiarato : “L’ufficialità arriva nel giorno del
compleanno di Dino. Ho sentito personalmente il
sindaco Francesco Italia per ringraziarlo e,
attraverso lui, estendere il compiacimento e la
gratitudine alla Giunta e all’intera Commissione
toponomastica. Quel luogo rappresenterà un’area di
aggregazione dove la memoria della città si farà
strumento di crescita per i giovani e per quanti
amano Siracusa. Lo ha deliberato la giunta comunale
accogliendo la proposta avanzata dalla Commissione
toponomastica che ha valutato la richiesta avanzata
lo scorso anno dall’Assostampa di Siracusa”.
SIRACUSA
– 10 giugno 2018- Gregorio Valvo, giornalista è
tornato alla Casa del Padre dopo una lotta contro il
male incurabile.
Con Gregorio
abbiamo condiviso tempi buoni a Tele Stampa Sud che
abbiamo fatto crescere negli anni 80-90.. agli
albori del giornalismo televisivo .. Un ricordo: nel
dicembre del 1990, subito dopo il terremoto di Santa
Lucia con continue scosse di assestamento, era
domenica ora del TG delle 14.30. Gregorio mi disse
vai in onda Tu. Io risposi …no fai Tu l'edizione di
oggi perché io ho già realizzato le interviste sul
sisma, rimasi seduto accanto al tavolo della
conduzione, per presentare solo i servizi. Gregorio
si era appena seduto con la sigla del TG già
partita: una forte scossa di terremoto bloccò il TG..
ci siamo guardarti in faccia ed in 30 secondi siamo
usciti in strada.. Poi dopo la scossa sismica tutto
tornò nella norma e Gregorio iniziò quel TG
memorabile...
Termini Imerese
PA - Commemorazione giornalista
Cristina ucciso nel 1960 da mafia.
La cerimonia è venerdì 5
maggio 2017 alle ore 11 nel luogo in cui fu rinvenuto il
corpo senza vita del coraggioso cronista, nella zona
dell’ex stabilimento Olis, Cosimo
Cristina
ucciso dalla mafia 57 anni fa, ed è organizzata dal
giornale Espero, in collaborazione con l’Istituto
Superiore Stenio ed il patrocinio del Comune di Termini
Imerese. La manifestazione prevede l’intervento di
Alfredo Morvillo, Procuratore della Repubblica di
Termini Imerese, di Girolamo Di Fazio, Commissario
Straordinario del Comune di Termini Imerese, Giusy
Conti, docente dell’Istituto “Stenio” e di Alfonso Lo
Cascio Direttore della Rivista Espero. Una corona di
alloro è deposta davanti la lapide che ricorda il
coraggioso giornalista termitano. Il Coro di voci
bianche della scuola media Tisia d’Imera, diretto da
Loredana Russo, eseguiranno dei brani musicali. Saranno
presenti rappresentanze di tutte le scuole della città.Alfonso Lo Cascio,
Direttore della Rivista Espero afferma :“Come ogni anno
torniamo a ricordare la figura del coraggioso
giornalista termitano Cosimo Cristina, ucciso, un giorno
di maggio di 57 anni fa, dal potere politico affaristico
mafioso che governava la città. Non è uno stanco rituale
ma la testimonianza del valore dell'impegno del giovane
cronista che va indicato come esempio non solamente per
chi fa questo mestiere ma per tutta la comunità e
soprattutto per le giovani generazioni. Se questo
territorio è cambiato lo si deve anche al sacrificio di
Co.Cri, come si firmava nei suoi articoli, che ha
testimoniato con la vita cosa significa fare il
giornalista e con coraggio ha denunciato il malaffare di
un territorio. Con il solo torto di credere che la
verità e la legalità fossero più forti di qualsiasi
potere criminale”.
Catania – Gaetano
Rizzo eletto consigliere nazionale USSI.
Il segretario di Assostampa Catania Daniele Lo Porto
ha dichiarato:”Esprimo grande compiacimento al collega
Gaetano Rizzo, iscritto nella sezione provinciale di
Catania, per il prestigioso consenso ottenuto in campo
nazionale”.Di seguito la
comunicazione sull'elezione.“L’acese Gaetano
Rizzo
è stato eletto consigliere nazionale dell’Unione stampa
sportiva italiana al termine del congresso che si è
celebrato a Chiavari, in provincia di Genova, ed ha
rieletto come presidente Luigi Ferrajolo. La delegazione
siciliana guidata dal presidente Roberto Gueli era
rappresentata anche dai colleghi Filippo Mulè
(presidente della commissione verifica poteri), Luigi
Ronsisvalle, Antonio Foti, Nino Randazzo e Franco
Cammarasana (vicepresidente del congresso) nonché dallo
stesso Rizzo; tra i partecipanti di diritto
all’importante appuntamento sindacale il catanese
Giuseppe Di Bella, rieletto revisore dei conti. Gaetano
Rizzo è risultato il terzo per numero di preferenze
ricevute (38), a breve distanza da Gianfranco Coppola
(41) della Rai e Alberto Bortolotti (39). Nel corso del
congresso la delegazione siciliana si è fatta apprezzare
per gli interventi del presidente Gueli, dei
vicepresidenti Rizzo e Cammarasana e del segretario
generale Randazzo che hanno riscosso ampi consensi”.
All’amico e collega Gaetano Rizzo le congratulazioni ed
il compiacimento personale. i.l.p.
Catania
- Sporcato murales Candido Cannavò, Cagnes
presidente Ussi Catania chiede ripristino e condanna
autori .
Scrive Giacomo Cagnes : “L’idiozia e la stupidità a
Catania non conoscono confini, che piacere possono
provare coloro che per l’ennesima volta hanno sporcato
il murales di Candido Cannavò? Sulla grandezza del
Giornalista Sportivo non vogliamo aggiungere altro,
perché è ben nota. Quel piccolo cervello che ha deciso
di imbrattare una figura storica della nostra città
dovrebbe essere punito severamente. Ci sono vari modi
per dissentire, ma non si può tollerare, questo sfregio.
Da Presidente dei giornalisti sportivi di Catania ed in
nome e per conto di tutti i componenti del direttivo
condanniamo il gesto inqualificabile e ci auguriamo che
l’amministrazione comunale provveda al più presto a
ripristinare il murales di Candido”.
Catania - Assostampa Catania, auguri di buon
Natale. Rosaria Rotolo, segretario provinciale della
Cisl, ed Alessandro Cappellani, presidente dell'Ersu, uno
dei pochissimi enti regionali virtuosi, insieme al padrone
di casa, Giuseppe Calaciura, del Teatro del Canovaccio,
Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione
della stampa, e Daniele Lo Porto, segretario provinciale,
hanno presenziato agli auguri tra i giornalisti
dell'Assostampa. Hanno partecipato anche il segretario della
CGIL, Giacomo Rota, e il deputato regionale Concetta Raia.
Un messaggio augurale è stato inviato da Carmelo Mazzeo,
segretario Ugl, e Filippo Parisi, segretario Uil, fuori
Catania per altri impegni. Assente giustificato anche il
segretario regionale Alberto Cicero, che non ha fatto
mancare, anche se a distanza, il suo saluto. Numerosi
colleghi hanno partecipato all'ormai tradizionale
appuntamento di fine anno. La Segreteria provinciale al
completo, con Giovanni Lo Faro e Rosa Maria Di Natale, i
"regionali" Giuseppe Petralia e Paolo Licciardello, il
segretario dell'Ordine, Concetto Mannisi, il commissario
dell'Ussi di Catania, Gaetano Rizzo e tanti altri
giornalisti, provenienti anche da fuori città o da altra
provincia. Dolci fatti in casa, panettoni e spumante hanno
accompagnato i sobri auguri di rito, nella consapevolezza di
una situazione di grande difficoltà per l'intero sistema,
che richiede, ora più che mai, unità, collaborazione,
spirito di sacrificio.
Catania
– “Verità su omicidio
Rostagno”. Daniele Lo Porto Segretario Sezione
Provinciale di Catania Associazione
Siciliana della Stampa in merito alla
tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro
Rostagno scrive:” L’Associazione siciliana
della Stampa e l’Ordine dei giornalisti di
Sicilia esprimono il proprio sentito
ringraziamento nei confronti dei pm Gaetano
Paci e Francesco Del Bene e degli avvocati
di parte civile Francesco e Giuseppe
Crescimanno e Francesco Greco, che li hanno
rappresentati nel processo come parti
civili, per il contributo
dato all'accertamento della verità sulla
tragica fine, per mano mafiosa, di Mauro
Rostagno. Seppure a distanza di quasi 26
anni, la verità sulle cause e sulle
responsabilità dell’omicidio del collega e
sociologo, piemontese di origine, siciliano
di adozione, è stata ristabilita, col
riconoscimento che furono l’impegno
giornalistico e il costante lavoro di
denuncia di Mauro a provocarne la morte.
Rostagno rimane un esempio di dedizione e di
impegno nel lavoro del cronista, seguito dai
giornalisti siciliani e di tutta Italia.
Anche a Mauro va, ancora una volta, il
nostro saluto e il nostro grazie”.
Palermo – Assostampa: Macaluso presidente. Giancarlo
Macaluso, 50 anni, giornalista del Giornale di Sicilia è stato
eletto all'unanimità presidente Consiglio regionale di
Assostampa Sicilia. Massimiliano Passalacqua e Paolo
Licciardello sono stati designati vicepresidenti. Alberto
Cicero, riconfermato segretario guida alla giunta esecutiva
composta da Nino Amante, Massimo Bellomo Ugdulena (che mantiene
la carica di tesoriere), Francesco Celi, Francesco Di Parenti,
Virgilio Fagone e Salvatore Messina per i professionisti e da
Antonio Fiasconaro, Giuseppe Petralia e Cristina Puglisi per i
collaboratori. Per i professionisti sono stati eletti: Massimo
Bellomo Ugdulena, Roberto Ginex, Fabio Nuccio, Dario Fidora,
Vincenzo Lombardo (Giornalisti Uniti Palermo), Giancarlo
Macaluso, Leopoldo Gargano, Virgilio Fagone (Rifondazione
Sindacale), Francesco Di Parenti, Andrea Di Falco (Giornalisti
Province Unite), Salvatore Messina, Alfredo Conti (Stampa
Palermitana), Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo Porto, Nino Amante,
Gaetano Rizzo, Nuccio Carrara, Annamaria Scicolone, Tiziana
Tavella (Giornalisti Uniti Professionali Catania), Giuseppe
Gulletta, Francesco Celi, Massimiliano Passalacqua, Antonio
Siracusano, Valentina Salvago (Giornalisti Liberi Messina). Per
i collaboratori sono stati eletti: Antonio Fiasconaro, Marina
Mancini, Rosalba Virone (Giornalisti Uniti Palermo-Trapani),
Daniela Citino, Silvio Breci ( Giornalisti Province Unite),
Danila La Torre (Giornalisti Liberi Messina), Giuseppe Petralia,
Paolo Licciardello, Monica Adorno, Cristina Puglisi, Annalisa
Giunta, Francesco Antonio Morello (Giornalisti Uniti). Eletti
anche i componenti del Collegio dei probiviri e del Collegio dei
sindaci. Probiviri sono stati eletti Attilio Borda Bossana,
Francesco Mazzola, Antonio Ortoleva, Aldo Mantineo per i
professionisti (supplente Placido Ventura) Salvatore Sessa,
Lillo Granata, Nino Randazzo per i collaboratori (supplenti
Gianfranco Criscenti, Carmelo Santonocito). Il Collegio dei
sindaci è composto da Nicola Savoca, Alberto Samonà per i
professionisti (Supplenti Alessandro Bongiorno, Margherita
Leggio, Antonio Prestifilippo) e da Cettina Saraceno per i
collaboratori (supplenti Federico Fugali, Francesco Antonio
Morello).
Roma
–
FNSI e
UNCI su
diffamazione è
pagina
nera.
Con un
duro
comunicato
la
Federazione
Nazionale
della
Stampa e
l’Unione
Nazionale
Cronisti
Italiani
stigmatizzano
il voto
al
Senato
sulla
modifica
alla
normativa
su
diffamazione
a mezzo
stampa.
Si
legge testualmente: ”Diffamazione: ingiustizia è
fatta,
in
carcere
i
cronisti.
Una
reazione
immediata
e
rigorosa
di tutto
il
giornalismo
italiano
per
condannare
la
pagina
nera
scritta
oggi dal
Senato
che, con
un voto
dell’Aula
ha
approvato
una
modifica
alla
normativa
sulla
diffamazione
a mezzo
stampa
che
condanna
al
carcere
i
cronisti
e
sanziona
i
direttori
con una
semplice
multa.
Il
risultato
del
lunghissimo
tira e
molla
sulla
volontà
di
evitare
il
carcere
al
direttore
del
Giornale
Sallusti
si è
così
risolto
con la
previsione
di
condannare
chi
scrive
gli
articoli
fino a
12 mesi
di
galera e
comminare
a
direttori
e vice
direttori
una
multa
massima
di 50
mila
euro o
anche di
20. La
soluzione
votata
dal
Senato
non
risolve
in alcun
modo il
problema
del
danno
che si
arreca
con una
notizia
errata:
vedere
il
cronista
che l’ha
scritta
dietro
le
sbarre
può dare
soltanto
soddisfazione
al
sentimento
di
vendetta.
Lo
stesso
sentimento,
covato
fin
dagli
anni
dell’inchiesta
Mani
pulite,
che ha
prevalso
in
Senato.
Ristorare
la
dignità
di una
persona
che si
senta
offesa
da un
giornalista
richiede
che si
possa
immediatamente
diffondere,
con una
rettifica,
la
versione
corretta
che
ripristini
la
verità
dei
fatti. I
giornalisti
italiani
devono
reagire
immediatamente,
così
come ha
indicato
la Fnsi
con un
primo
sciopero
lunedì
26, per
mostrare
che il
nostro
paese
non può
seguire
le
derive
autoritarie
dell’Ungheria
e della
Romania.
Che i
cittadini
italiani
mantengono
tutta la
loro
volontà
di
essere
informati
su ciò
che
avviene
e che i
giornalisti
hanno il
dovere
di farlo
in modo
corretto,
compiuto
e
tempestivo”.
Catania
– Eletti delegati a 32º congresso regionale.
Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di
Catania. I giornalisti iscritti alla sezione provinciale
dell'Associazione siciliana della stampa si sono riuniti
domenica per eleggere i delegati che parteciperanno al
prossimo congresso regionale che si svolgerà a Enna il 18 e
19 marzo. Alla scadenza dei termini previsti dallo statuto
sono state presentate solo 2 liste (1 per i professionali e
1 per i collaboratori). Per i giornalisti professionali sono
stati eletti: Alberto Cicero, Luigi Ronsisvalle, Daniele Lo
Porto, Rosa Maria Di Natale, Concetto Mannisi, Eleonora
Cosentino, Placido Ventura, Giuseppe Lazzaro Danzuso,
Giovanna Genovese, Gianfranco Troina, Giovanni Finocchiaro,
Anna Elisa Di Paola, Nicolò Savoca, Domenico Trovato,
Giuseppe Vecchio, Maria Torrisi, Gaetano Rizzo, Alfio Di
Marco, Antonino Amante, Mariano Messineo e Ludovico
Licciardello. Supplenti: Nunzio Currenti, Letizia Carrara,
Grazia Sicali, Antonietta Licciardello, Antonio Foti,
Gaetano Guidotto, Chiara Murabito, Alfio Cutuli e Agostino
Laudani. Per i collaboratori: Monica Adorno, Paolino
Licciardello, Edoardo Murabito, Giuseppe Petralia, Salvatore
Sessa. Supplenti: Laura Fazzina, Salvatore Reitano, Simone
Russo. Al termine il segretario regionale Alberto Cicero ha
accennato brevemente alla responsabilità che avrà il
prossimo congresso di attuare una nuova strategia per il
sindacato dei giornalisti alla luce delle sfide e delle
trasformazioni che la professione sta affrontando.
Caltanissetta
– Segreto su fonte: giornalista assolta, fatto non sussiste.Assoluzione della
collega Giulia Martorana, decisa dalla Corte
d’Appello di Caltanissetta, che ha riformato la
sentenza di condanna a 20 giorni di arresto,
pronunciata dal Tribunale di Enna per il reato
di favoreggiamento. La giornalista pubblicista è
stata difesa dall’avvocato Gianfranco
D’Alessandro, ed aveva taciuto il nome della
fonte che le aveva rivelato una notizia. Il
segreto professionale non era stato
riconosciuto, alla collega Giulia Martorana, il
codice l’ammette solo per i giornalisti
professionisti. L’assoluzione in appello è con
la formula “perché il fatto non sussiste”.
L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha espresso
soddisfazione per la sentenza ed ha auspicato
come decisiva una modifica del codice di
procedura penale, che espressamente preveda che
a potersi avvalere del segreto non siano solo i
giornalisti professionisti ma, più in generale,
i giornalisti iscritti all’albo.
Palermo
Consiglio regionaleOrdine
Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arenapresidente,
Concetto Mannisi segretario.
Riccardo Arena, 49
anni, palermitano, cronista giudiziario del Giornale di Sicilia e
collaboratore della Stampa, del Foglio e di Panorama, è il nuovo
presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Lo ha eletto oggi il
Consiglio, riunito nella sede di Palermo.
Il nuovo segretario è
Concetto Mannisi,
di
Catania, 44 anni, cronista di nera della Sicilia e corrispondente del
Corriere dello Sport. Arena e Mannisi subentrano rispettivamente
a Vittorio Corradino ed a Filippo Mulè, che si sono dimessi dagli
incarichi. In una nota congiunta il nuovo vertice dell'Ordine sottolinea
la necessità di un impegno attento e costante verso i problemi della
categoria, a cominciare dalle questioni dell'accesso alla professione e
della lotta all'abusivismo. Sappiamo bene quali saranno le difficoltà
legate ai nuovi incarichi, dicono Arena e Mannisi , tuttavia cercheremo di
lavorare con intensità e impegno, garantendo ai colleghi professionisti
e pubblicisti equilibrio, massima trasparenza e rispetto delle regole.Auguri
al nuovo presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo
Arena ed al segretario Concetto Mannisi, personali e dell’INFORMATORE
di Sicilia. i.l.p.
Catania
- Club Stampa CT incendiato. Le fiamme si sarebbero
sviluppate intorno alle ore 12,40, nei locali adiacenti la
scogliera, forse partite dal vano cucina. I presenti hanno
vissuto momenti di panico per l’incendio scoppiato. Sul posto
sono intervenuti i Vigili del Fuoco che devono accertare le
cause dell’incendio. I locali che ospitano il Club della Stampa,
in riva al mare, lungo la scogliera, sono stati completamente
distrutti. alle porte della città. Alcuni bagnanti per sfuggire
alle fiamme si sono buttati in mare e sono stati recuperati dai
vigili del fuoco, intervenuti anche con una squadra di
sommozzatori. Fortunatamente tra le persone presenti non ci
sono stati feriti. Tanti i ricordi, gli incontri con i colleghi
più anziani e giovani che legano molti giornalisti al Club della
Stampa di Catania, dalle elezioni, al semplice caffè, tutto è
andato in fumo.
Catania
-
Scomparso
Luigi
Prestinenza
storico
giornalista
sportivo. Caposervizio sport de La Sicilia
è
morto
il 4
settembre
a
Catania,
all'età
di
83
anni.
Ha
avuto
un
ruolo
di
vertice,
per
molti
anni,
nell'Ordine
dei
giornalisti
e
nell'Ussi
in
Sicilia.
Il
giornalista
Luigi
Prestinenza,
decano
dei
cronisti
sportivi
è
stato
vice
presidente
nazionale
dell'Unione
stampa
sportiva
italiana
e
presidente
onorario
del
gruppo
Sicilia
dell'Ussi.
I
funerali
celebrati
giovedì
mattina,
alle
10.30,
nella
Chiesa
Madre
di
Pedara.
Il
Presidente
della
Regione
Raffaele
Lombardo
appena
appresa
la
notizia
della
morte
di
Luigi
Prestinenza
così
ha
detto:
"La
storia
e la
vita
di
Luigi
Prestinenza
si
intrecciano
in
modo
inscindibile
con
la
storia
dello
sport
siciliano.
Nella
sua
lunga
attività
lo
ha
saputo
raccontare
con
passione
e
trasporto,
soprattutto
quando
gli
strumenti
di
comunicazione
erano
meno
sofisticati
di
quelli
odierni.
Ed
era
spesso
la
sua
forte
personalità
a
fare
la
differenza
rispetto
alle
cronache
di
tanti
colleghi.
Ha
saputo
in
tanti
anni
di
qualificata
attività
svolta
in
modo
particolare
a
'La
Sicilia'
coniugare
competenza
e
passione,
amore
per
lo
sport
e
per
la
Sicilia,
divenendo
maestro
di
giornalismo
per
tanti
giovani
che
da
lui
hanno
imparato
molto.
Mi
lega
a
lui
un
rapporto
personale
di
simpatia
e
stima
che
certamente
mi
mancherà.
Così
come
penso
la
sua
figura
mancherà
a
tanti
siciliani
che
hanno
conosciuto
dalla
sua
penna
le
vicende
più
importanti
dello
sport
del
dopoguerra".
Alla
famiglia,
le
sincere
condoglianze.
Siracusa
-
Omaggio a Vittorini:
adesione Assostampa.
La sezione provinciale
dell’Associazione
siciliana della stampa
ha aderito all’omaggio a
Elio Vittorini di sabato
alle 9,30 davanti alla
casa natale del grande
scrittore, in via
Vittorio Veneto 138, in
occasione dei 103 anni
della nascita.
L’iniziativa è del
giornalista Corrado
Cartia, cultore della
memoria di Vittorini, ed
ha avuto il sostegno del
Comune e della
Provincia, che saranno
rappresentati
rispettivamente
dall’assessore al Centro
storico, Ferdinando
Messina, e
dall’assessore alla
Cultura, Aurelio
Basilico. Per
l’Associazione siciliana
della stampa sono
presenti il segretario
provinciale, Aldo
Mantineo, ed il
consigliere regionale e
componente della giunta
esecutiva, Francesco Di
Parenti.
Siracusa
- Intimidazione a giornalista, solidarietà dei cronisti.
L’Unione nazionale cronisti italiani e l’Unci Sicilia
esprimono solidarietà al cronista de La Sicilia di
Siracusa, Salvatore Maiorca, al quale è stata recapitata una
lettera contenente minacce. Maiorca, assieme al presidente
provinciale del Wwf, Giuseppe Patti, ha firmato articoli
riguardanti i progetti di porti turistici e insediamenti
turistici nella Sicilia orientale. Il presidente dell’Unione
cronisti, Guido Columba, e il presidente regionale dell'Unci,
Leone Zingales, chiedono agli inquirenti “di fare luce al
più presto sull'inquietante episodio”. L'Unci ancora
una volta respinge al mittente ogni attacco al diritto di
cronaca. “Nessuno - hanno dichiarato Columba e Zingales -
impedirà ai cronisti di svolgere il proprio lavoro,
raccontando la verità nel pieno rispetto delle regole”.
Solidarietà all’amico Salvatore Maiorca da L’INFORMATORE
di Sicilia e personali per quanto subito: l’informazione
non si ferma con le minacce. i.l.p.
Catania-
Mimmo Calabrò,
colpito da infarto di notte,
a Catania. Mimmo Calabrò, mentre era alla guida della sua auto, è stato colto
dal malore nei pressi di Piazza
Verga a Catania. Sono stati inutili
i soccorsi immediatamente
prestatigli dai carabinieri della
vicina caserma ed il trasporto
all’ospedale Garibaldi. Mimmo Calabrò era capo
servizio dell'edizione di Catania
della "Gazzetta del Sud" e direttore
della rivista "Microcredito e
Microfinanza". Ha scritto diversi
libri:"Il Governo della Destra",
"Io, la donna del Padrino",
"Giorgio, la mia Fiamma" e "Reggio:
dalla rivolta alla riconciliazione".
Ha detto l'assessore
regionale al Turismo, Daniele
Tranchida, ricordando Mimmo Calabrò:
“Sono sgomento e allibito per la
scomparsa dell'amico Mimmo Calabro .
Non ho parole per esprimere il
dolore per la notizia della sua
morte. Era un amico e un collega, un
valido giornalista, un punto di
riferimento personale, per il quale
provavo un forte sentimento di stima
e al quale mi legavano comuni e
antiche frontiere ideali. Alla sua
famiglia e alla Gazzetta del Sud
vanno il mio personale cordoglio e
la mia vicinanza. Lascia un vuoto
difficilmente colmabile". Il
presidente della Regione, Raffaele
Lombardo, nell'apprendere della
scomparsa del giornalista Mimmo
Calabrò ha detto:”Sono profondamente
colpito e senza parole. Un grande
amico, un bravo giornalista e un
uomo generoso che non potrà essere
dimenticato. In questo momento di
grande dolore mi vengono in mente i
mille incontri, di giorno e di
notte, per scambiare un'idea, una
valutazione o commentare un notizia.
Era un uomo che non si risparmiava
per nessuno e che sprizzava energia
e salute. La notizia della sua
scomparsa lascia sbigottiti. Spero
che questi miei sentimenti di stima
e di affetto possano arrivare anche
ai suoi figli. Se non lo avessero
compreso, come spesso capita a noi
figli, avevano un grande padre. Un
uomo la cui assenza si sentirà.
Andandosene Mimmo ci lascia tutti
umanamente un pò più poveri”.
Mimmo era un amico personale, il suo tono sempre pacato è indicativo
sulle sue doti, alla moglie, ai
figli ed ai familiari le
condoglianze personali e
dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.
Catania
-
Ordine ed Assostampa “querelle” Crocetta.
"Ancora una bugia di Crocetta, l'ennesima. Nonostante l'
annuncio del governatore: 'La prossima settimana
chiamerò Ordine e Assostampa per affrontare la
questione, fatto ormai esattamente un mese addietro
poche ore dopo la presentazione del dossier sulle sue
bugie sulla questione dell'Ufficio stampa della Regione,
l'anno 2013 si è chiuso e mai alcuna proposta di
incontro è venuta da Crocetta". Lo affermano in una nota
congiunta Assostampa Sicilia e Ordine dei giornalisti di
Sicilia, che aggiungono che "non può essere ormai una
sorpresa che il governatore annunci una cosa che poi,
regolarmente, non mantiene", considerando l'accaduto
nello "stile proprio di un politico che al di là degli
annunci roboanti e ad effetto poco riesce a fare sul
piano della concretezza e nella direzione della
soluzione dei problemi". "E intanto - aggiungono
Assostampa e Ordine - la Regione resta senza ufficio
stampa - unico caso in Italia – e soprattutto i
siciliani restano senza la possibilità di conoscere
realmente l'attività amministrativa della Regione. Alla
faccia della trasparenza tanto sbandierata".
L'Associazione Siciliana della Stampa è inoltre
intervenuta nel procedimento sollevato dinanzi la Corte
Costituzionale dal giudice del lavoro di Palermo sui
ricorsi di alcuni dei 21 colleghi licenziati da Crocetta
"e che, comunque vadano le cose, costringerà la Regione
a un notevole esborso economico". Sindacato e Ordine
auspicano che "almeno in quella sede si faccia
definitivamente chiarezza su una vicenda che anche i
media nazionali hanno trattato come l'ennesima anomalia
siciliana e del presidente Crocetta".
Siracusa
–
Assostampa: Plesso Francese.
Dando seguito
a quanto deciso dall’assemblea degli
iscritti e dopo aver depositato, nei
giorni scorsi, presso gli uffici
comunali il testo dell’ordine del
giorno con il quale l’Assostampa
Siracusa richiede l’intitolazione di
un plesso scolastico a Mario
Francese, il giornalista siracusano
ucciso in un agguato di mafia a
Palermo 32 anni fa, è stata
formalizzata la richiesta in tal
senso alla direzione dell’Istituto
comprensivo “Chindemi”. Nel corso di
un breve colloquio con il dirigente
scolastico, la professoressa Pinella
Guffrida, il segretario provinciale
dell’Assostampa Aldo Mantineo ha
illustrato le motivazioni che hanno
portato i giornalisti siracusani a
chiedere di intitolare a Mario
Francese il plesso, appena
ristrutturato, di via Basilicata.
Il dirigente scolastico ha
assicurato in tal senso l’immediata
attivazione dei competenti organi
collegiali. L’Assostampa Siracusa ha
anche chiesto di poter accompagnare questo percorso con
una serie di iniziative rivolte agli studenti per meglio
conoscere la figura e l’attività di Mario Francese. Tra
le iniziative proposte anche quelle di ospitare la
mostra fotografica commemorativa già allestita in
altre città.
Palermo
– Gli auguri di Raffaele Lombardo a Vittorio
Corradino
il nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti
di Sicilia. Il neo eletto succede a Franco
Nicastro. Segretario è stato confermato Nuccio
Anselmo. L’esecutivo eletto resterà in carica
fino al 2013. Vicepresidente è Teresa Di Fresco
e tesoriere il riconfermato Salvatore Li Castri.
Il presidente uscente dei revisori dei conti
Franz La Paglia è stato riconfermato. "A
Vittorio Corradino, giornalista di lunga
esperienza e di grande sensibilità umana e
sociale, i miei migliori auguri di buon lavoro".
Lo ha detto il presidente della Regione
siciliana Raffaele Lombardo congratulandosi per
l'elezione di Vittorio Corradino a nuovo
presidente dell'ordine dei giornalisti della
Sicilia. "Certo - ha proseguito Lombardo - lo
attende un compito non semplice. Corradino saprà
assicurare, anche in condizioni difficili, la
necessaria autonomia della categoria e il suo
insostituibile compito per la formazione della
coscienza civile”. Corradino è stato eletto con
i voti di 5 consiglieri, 4 le preferenze
ottenute da Riccardo Arena.... Auguri a Al
nuovo presidente dell'Ordine dei Giornalisti di
Sicilia Vittorio Corradino gli auguri personali
e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.
Siracusa
- Il disegno di legge sulle intercettazioni approvato al
Senato contiene norme fortemente limitative del libero
esercizio della professione giornalistica. La Federazione
della Stampa che, in tutte le sue articolazioni, in questi
mesi si è attivata per contrastare l’approvazione di questo
provvedimento, ha messo in cantiere una serie di iniziative per
sensibilizzare l’opinione pubblica e a contrastare l’iter
procedurale nella fase di passaggio in terza lettura alla Camera
dei Deputati. In questo quadro la Giunta Esecutiva ha deliberato
di proclamare uno sciopero di tutta la categoria da attuarsi l’8
luglio nella carta stampata e il 9 nelle radio e televisioni in
modo da realizzare una giornata di “rumoroso silenzio” per
protestare contro questo provvedimento in occasione della
presumibile approvazione in Commissione Giustizia alla Camera e
del passaggio alla discussione in aula. Ovviamente, qualora il
calendario dei lavori parlamentari dovesse mutare, La FNSI
provvederà ad adeguare, di conseguenza, le date dello sciopero.
L’Associazione della stampa di Siracusa per dare visibilità alla
protesta ha chiesto a tutti i propri associati di testimoniare
la contrarietà al ddl intercettazioni, che mina alla base il
diritto-dovere dei giornalisti di informare ed il diritto dei
cittadini tutti ad essere informati, indossando un bottone nero
in segno di lutto. Ai direttori delle testate siracusane, in
ogni modo edite e diffuse, l’Assostampa Siracusa chiede inoltre
di dedicare spazi di dibattito, analisi ed approfondimento sulla
vicenda e di rendere visibile la protesta dei giornalisti
siracusani.
Siracusa – I giornalisti della provincia di Siracusa partecipano alla
mobilitazione in difesa della libertà
d’informazione sulla base della piattaforma
nazionale promossa a Roma dalla Federazione
Nazionale della Stampa Italiana. A lanciare
l’iniziativa sono un gruppo di associazioni
operanti in ambiti diversi e la sezione di
Siracusa dell’Associazione siciliana della
stampa (federata nella Fnsi), che terranno un
incontro pubblico nello stesso giorno della
mobilitazione nazionale, sabato 3 ottobre, ma a
partire dalle 17,30. L’appuntamento è in largo
XXV luglio. La manifestazione si propone, in
primo luogo, di rafforzare e di tutelare i
valori racchiusi nell’articolo 21 della
Costituzione e il diritto inalienabile di ogni
cittadino alla conoscenza, alla informazione
completa e plurale e alla comunicazione, che per
essere tale non può subire forma alcuna di
bavaglio. Tematiche che le recenti vicende
politiche, le scelte imposte dal governo alla
Rai e le richieste di risarcimento ai giornali
critici con l’esecutivo, hanno portato in primo
piano, in un quadro reso già fosco dalla crisi
di molte testate, specie di carta stampata, e
dalla proposta di legge Alfano che limita il
diritto di cronaca. La manifestazione si
svilupperà attraverso la lettura dei documenti
della protesta di Roma e l’intervento dei
rappresentanti della associazioni che hanno
aderito. Tra le associazioni firmatarie: Associazione siciliana della stampa (sezione di Siracusa) , Unione
cattolica stampa italiana, Unione nazionale
cronisti italiani, e Unione stampa sportiva
italiana (sezioni di Siracusa).
Il
Premio Cutuli
contro... la
"tratta"
di Sofia Milazzo
Maria Grazia Cutuli
SIRACUSA
- Assegnato a Laura Maragnani. giornalista di
Panorama il Premio Mariagrazia Cutuli 2007
conferitole, a Siracusa nei locali della Provincia Regionale
nella Sala Costanza Bruno di via Malta 106, dall’Ordine dei
Giornalisti, l’Assostampa, il Comitato di P.O. e la Commissione
di Parità, per il libro-denuncia“Le
ragazze di Benin city” . “Due milioni e mezzo - dice infatti
la Maragnani - sono le donne trafficate come bestiame, 35.000
soltanto in Italia. Ed a tenere in piedi questo mercato sono
quelli della tratta ma anche i cosiddetti clienti che spesso non
comprano un rapporto sessuale, bensì un rapporto sessuale
violento”. “Eppure – ha detto Agata Ruscica, portavoce del
Presidente Marziano – eliminare la tratta sarebbe facilissimo.
Basterebbe che la polizia facesse ogni notte il giro delle zone
dove queste schiave vengono gettate sul marciapiede,
raccoglierle con i pulmini e portarle direttamente nelle case di
accoglienza”. Invece i governi di tutto il mondo sostengono che
il fenomeno della prostituzione è ineliminabile. Perché? Ma è
chiaro: perché non vogliono eliminarlo! Le leggi infatti non
tutelano le donne prostituite, sia quelle che vengono gettate
sui marciapiedi con ricatti, minacce e torture, sia quelle che
vi sono state culturalmente indotte e che con un comodo e
ipocrita eufemismo vengono definite "prostitute per scelta",
tant'è che se vengono intercettate finiscono in carcere come
adescatrici (!). Le leggi invece tutelano il diritto tipicamente
maschile che, attraverso il cosiddetto cliente (di carne umana
femminile), tutti gli uomini si arrogano di praticare lo stupro
a pagamento, di fare cioè delle donne oggetto di indescrivibili,
bestiali crudeltà. Quest’anno, dunque, il Premio Cutuli si è
schierato contro la tratta raccontata da Isoke Aikpitanyi, una
nigeriana che l’ha vissuta sulla propria pelle, alla giornalista
Laura Maragnani che la riporta nel libro-denuncia “Le ragazze
di Benin city”. “Il fenomeno del traffico di esseri umani – dice
la motivazione del premio letta da Raffaella Mauceri,
giornalista e componente della Commissione provinciale di parità
– è aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Le donne sono
maggiormente soggette a divenire vittime della tratta e questo è
dovuto a diversi fattori quali la caratterizzazione sempre più
femminile della povertà e della discriminazione di genere.
Nonché la carenza di opportunità professionali nei rispettivi
paesi d’origine. Oggi, con questo premio, vogliamo incoraggiare
il lavoro di una giornalista coraggiosa e di una donna
finalmente libera”. “Quest’anno ho un motivo in più per essere
qui – ha detto poi la Mauceri – giacchè mi identifico in qualche
modo con la collega Maragnani. Come tutti sanno, infatti, sono
fondatrice e presidente di cinque centri antiviolenza in questa
provincia e pratico un giornalismo militante nella misura in
cui da 30 anni, metto la mia professione a servizio.
Unione Stampa Sportiva Italiana
Gruppo Siciliano “F. Carli”
SEZIONE DI SIRACUSA
Siracusa
- La Segreteria Provinciale della sezione
siracusana dell’Associazione Siciliana della
Stampa esprime sincero dolore per la perdita di
Ugo Colajanni, figura di rilievo negli ultimi
quarant’anni di storia della nostra provincia e
non solo. Per tutti apprezzato manager
industriale e uomo chiave nella gestione di
importanti enti di sviluppo come la Camera di
Commercio, il Banco di Sicilia e la Sac, Ugo
Colajanni rimarrà nella memoria di noi
giornalisti come il primo vero comunicatore
della zona industriale e lo storico direttore di
“Prospettive Siracusa”. Egli ha sempre
dimostrato una grande attenzione per il mondo
dell’informazione. Ugo è stato vicino alla
categoria rinnovando puntualmente, anno dopo
anno, la sua antica iscrizione all’Associazione
Siciliana della Stampa. A nome di tutti i
colleghi ci uniamo al cordoglio della famiglia e
di quanti gli sono stati sempre vicino. Il
segretario provinciale Damiano Chiaramonte
Siracusa
-
Aldo Mantineo segretario dell’Assostampa siracusana.
L’assemblea degli iscritti alla sezione di Siracusa
dell’Associazione siciliana della stampa ha eletto in
mattinata per acclamazione il nuovo direttivo provinciale,
composto da Aldo Mantineo (segretario), Isabella Di Bartolo
(vice segretario) e Massimo Ciccarello (tesoriere).
L’elezione rientra tra gli adempimenti statutari previsti in
coincidenza con il congresso regionale, che si è tenuto dal
22 al 24 febbraio nel messinese a Terme Vigliatore. Il
nuovo direttivo è stato eletto anche con il sostegno degli
uscenti : il segretario Damiano Chiaramonte, il vice Lino Di
Tommaso e il tesoriere Francesco Di Parenti che avevano
annunciato la decisione di non candidarsi. Prima
dell’elezione, l’assemblea ha votato all’unanimità i bilanci
consuntivo 2009 e di previsione 2010 illustrati dal
tesoriere Di Parenti. All’amico e collega con il quale, già
abbiamo condiviso tante “battaglie”, gli auguri di buon lavoro
dalL’INFORMATORE di Sicilia e personali. i.l.p.
Roma- I migliori
auguri al neo coordinatore della Commissione
nazionale per il lavoro autonomo della Fnsi
Maurizio Bekar,
di
Trieste, che è stato eletto all'unanimità,
nel corso dell’assemblea tenutasi a Roma,
nella sede della Fnsi. La Commissione è
l'organismo costituito nei mesi scorsi per
favorire la tutela professionale, sindacale
e previdenziale dei freelance, e si affianca
alle neocostituite Commissioni regionali ed
all'Assemblea nazionale di lavoratori
autonomi. Maurizio Bekar ricopre anche
l’incarico di vicesegretario dell’Assostampa
del Friuli Venezia Giulia ed esponente del
Coordinamento regionale dei giornalisti
precari e freelance. i.l.p.
Toi Bianca: presentato a
palazzo Vermexio
romanzo “Dove finiva via Pitia” a
Siracusa –
Toi Bianca,
giornalista ed amico personale, che per
oltre venti anni ha svolto la sua attività di cronista a
Siracusa, ed ora portavoce del ministro dell’Ambiente,
ha presentato sabato prossimo 7 marzo alle 18, nel salone
“Paolo Borsellino” di palazzo Vermexio, il suo primo
romanzo intitolato “Dove Finiva via Pitia”.
L’appuntamento era stato promosso dalla sezione di Siracusa
dell’Associazione siciliana della stampa ed ha avuto il
patrocinio del Comune, assessorato alle Politiche
culturali. La presentazione è stata introdotta da un saluto
del sindaco, Roberto Visentin, e coordinata dal
segretario provinciale dell’Associazione della stampa,
Damiano Chiaramonte. Sono intervenuti Enzo Papa, Pucci
Piccione e Bruno Formosa, che hanno delineato gli aspetti
letterari, politico-ecologici e musicali del romanzo.
“Dove finiva via Pitia”, edito da “Lombardi Editori”, è
un giallo - sentimentale che prende spunto da un fatto
di cronaca realmente accaduto per raccontare una storia
di fantasia ambientata nel mondo giornalistico in una
delle torride estati siciliane. Siracusa con le sue
meraviglie e le sue vergogne, la vita di redazione, le
canzoni di fine millennio formano il contesto in cui si
muovono i protagonisti accaldati, ironici, disincantati
ma capaci di emozioni e passioni umane e professionali.
i.l.p.
Palermo - Il giornalista Vittorio Lo Bianco, 81 anni
è morto di mattina, in una clinica di Palermo dove era
ricoverato. Lo Bianco iniziò la carriera nella redazione del
quotidiano L'Ora, negli anni '60, seguendo inchieste di mafia e
facendo luce sugli intrecci mafia-politica. E' stato per diversi
anni anche corrispondente dalla Sicilia de L'Avanti. Negli anni
'70 era passato alla Rai, divenendo capostruttura di Rai Sicilia
nel decennio successivo. Secondo Antonio Matasso, segretario
provinciale del Psi di Palermo, alla cui federazione Lo Bianco
era tuttora iscritto, “con Vittorio noi socialisti palermitani
perdiamo un punto di riferimento, da cui non sono mai mancati
saggi consigli e stimoli positivi, frutto di una lunga e genuina
militanza, iniziata nelle battaglie contro quella mafia che
uccise il compagno Salvatore Carnevale. Lo Bianco è stato un
vero socialista ed un maestro del giornalismo di inchiesta”. Matasso
ha inviato ai familiari un messaggio per esprimere il cordoglio
di tutta la federazione palermitana del Partito Socialista
Italiano.
Siracusa– La
sezione siracusana dell’Unci, Unione Nazionale Cronisti
Italiani, esprime cordoglio per la scomparsa di Pino
Filippelli dopo una lunga malattia. Francesco Nania,
fiduciario provinciale ed i soci della sezione siracusana,
partecipano al dolore dei familiari (ed in particolare del
figlio e collega Carlo) e ricordano Filippelli come
giornalista attento e puntiglioso.
Siracusa –
Cordoglio giornalisti sportivi per Maria Zocco. La
sezione provinciale dell’USSI
(Unione Stampa Sportiva
Italiana) di Siracusa esprime, a
norme di tutti i giornalisti
sportivi, il cordoglio per la
scomparsa di Maria Zocco
storico presidente dell’EOS
Siracusa Campione d’Italia di
pallamano femminile nel 2000.
Maria Zocco è stata dirigente
umile, sanguigna, seria,
competente. Ricordiamo il grande
rispetto per i cronisti e per
gli organi di informazione che
hanno seguito le gesta della sua
squadra. Un autentico esempio
per tanti dirigenti sportivi.
“Ricordo la sua voce che, al
telefono, mi comunicava la
vittoria dello scudetto – ha
commentato Prospero Dente,
presidente dell’USSI provinciale
– Era la voce di una donna
felice, quasi incredula,
soddisfatta per avere riportato
il tricolore in città. Maria mi
disse semplicemente: ‘Siamo
campioni d’Italia’; il tono era
simile a quello di un dirigente
che aveva vinto un torneo
amichevole giovanile.Questa è
stata Maria Zocco: semplice,
schietta, sorridente. Vera”.
Siracusa –
“Il poliziotto con la Ferrari:
Storia e mito di Armando Spatafora”, la presentazione si è
svolta sabato 26
alla Provincia. Accendere i riflettori su un “figlio” di
Siracusa che sin qui non ha avuto la giusta e dovuta attenzione.
Si tratta di Armando Spatafora, un poliziotto ormai scomparso ma
che fu protagonista a Roma tra gli anni sessanta e settanta
dello scorso secolo di alcune delle più importanti pagine che le
forze dell’ordine hanno scritto nella quotidiana azione di
contrasto a ogni tipo di criminalità ed illegalità. Con una
peculiarità: Armando Spatafora coniugava l’intuito investigativo
con una non comune dose di autentico coraggio e una
straordinaria passione per le auto che lo portò ad essere
ribattezzato in quegli anni il “poliziotto con la Ferrari”. A
lui adesso la figlia Carmen ha dedicato un libro per rileggere,
e riscoprire – e per alcuni magari solo scoprire… - la vita di
quel poliziotto che con la “sua” Ferrari sfidava l’agguerrita
criminalità della Capitale, si lanciava in inseguimenti in auto
mozzafiato da film anche lungo le scalinate…, onorava con tutto
il suo impegno e la sua professionalità la divisa indossata e la
“missione” scelta. L’occasione per questa “rilettura” della vita
del poliziotto siracusano – e sull’esempio in termini di
dedizione per l’affermazione del primato della legalità, che ne
fanno ancora oggi un sicuro esempio al quale guardare con
attenzione – è stata data dalla presentazione del libro “Il
poliziotto con la Ferrari – Storia e mito di Armando Spatafora”di Carmen Spatafora(Rubbettino Editore) che si
è svolta sabato 26 giugno alle ore 18 nella sala “Costanza
Bruno” della Provincia Regionale di Siracusa che sostiene
l’iniziativa di Assostampa Siracusa. Con l’autrice ha presentato il
volume il giornalista Salvatore Maiorca. A porgere i saluti
sono stati il presidente della Provincia Regionale di Siracusa on.
Nicola Bono ed il segretario provinciale di Siracusa
dell’Associazione Siciliana della Stampa Aldo Mantineo.
L’attrice Mary Accolla ha letto alcuni brani.
Siracusa– Assegnato il
Premio nazionale di Giornalismo “Saretto Leotta”. I
riconoscimenti consegnati a Domenico Tempio
vicedirettore de “La Sicilia”, a Salvatore Maiorca e
Pino Filippelli della redazione siracusana. Il Premio
nazionale di Giornalismo “Saretto Leotta”
(nella foto Saretto Leotta)è stato istituito da Aldo
Formosa all’interno del “Premio Internazionale
Sicilia-Il Paladino” col patrocinio dell’on. Nicola
Bono presidente della Provincia Regionale di Siracusa e
di Franco Nicastro presidente dell’Ordine dei
Giornalisti di Sicilia. La cerimonia di consegna dei
riconoscimenti ai 3 giornalisti è stata concretizzata
alle ore 17.30, presso la sala “Costanza Bruno” del
palazzo della Provincia regionale di Siracusa in via
Malta. Aldo Formosa ha voluto questa iniziativa per
onorare il nome ed il ricordo dell’amico e collega
Saretto Leotta al quale lo legavano sentimenti di
affetto e amicizia. “Saretto è stato, e rimane, un
esempio di correttezza professionale e di signorilità,
da additare alle giovani generazioni”. Personalmente ho
sempre nella mia memoria il ricordo di un rapporto
schietto e sincero con Saretto, specialmente in
occasione dei grandi eventi di cronaca nera che negli
anni passati hanno caratterizzato la provincia di
Siracusa. Degno erede è il figlio Massimo di cui,
all’inizio della sua carriera, proprio con l’amico
Saretto ho avuto modo di scambiare i positivi
apprezzamenti. i.l.p.
Siracusa
- La scomparsa di Pino Filippelli rappresenta una gravissima
perdita non soltanto per la famiglia dei giornalisti
siracusani ma per lo stesso dibattito culturale della città
del quale è stato a lungo uno dei più acuti protagonisti
oltre che attento osservatore. Pino Filippelli ha
rappresentato un costante punto di riferimento al quale
intere generazioni di giornalisti, formatisi sul campo,
hanno potuto guardare nella certezza di avere di fronte un
concreto esempio di uomo, prima ancora che giornalista, di
straordinario spessore umano e di elevate capacità
professionali. L’Assostampa Siracusa si stringe attorno ai
familiari di Pino Filippelli ed in modo particolare al
figlio, il collega Carlo che a lungo lo ha accompagnato nel
suo cammino professionale e da ultimo lo ha seguito e
sostenuto, con straordinario affetto, nel momento conclusivo
della sua esperienza terrena.
I funerali sono programmati a Siracusa sabato 17 alle ore 10
nella chiesa dei Cappuccini. Aldo Mantineo segretario
Assostampa Siracusa
Stampa:
Accesso a fonti informazione riservato agiornalisti in rapporto istituzioni
aggiornamento
PALERMO
-
Ordine dei Giornalisti di Sicilia cerimonia medaglie
carriera a 84 iscritti.
La solennità di consegna delle medaglie di
carriera ai giornalisti iscritti
all'Ordine da 50 e 35 anni si è tenuta il 14 marzo di
mattina presso la sede dell'Ordine dei giornalisti
Sicilia, in via Bernini a Palermo.
La cerimonia si è svolta a margine dell'assemblea
annuale dell'Ordine, durante la quale sono stati
approvati il bilancio consuntivo e preventivo. Il
presidente dell’Ordine Roberto Gueli
(ascolta l'intervista)
ha indicato tra le attività l’importanza delle fonti e
l’azione
sentinella. Argomenti d’interesse sono stati
trattati nel corso dell'assemblea: contrasto alle fake
news, regolamentazione nell'accesso alla professione,
riforma della legge istitutiva dell'Ordine, equo
compenso, sfide della multimedialità..
La decana dei giornalistiEgle Palazzolo
(ascolta l'intervista),nel
corso dell’incontro,
preambolo della premiazione,
ha dispensato dall’alto della sua esperienza pillole di
saggezza.
Per i giornalisti professionisti che hanno compiuto 50
anni di
iscrizione medaglie a Giuseppe Bagnati,
Italia Moroni Cicciò, Giovanni Pepi, Giuseppe Sottile,
Gaetano Tarantino, Nicola Francica. Per i pubblicisti
iscritti da 50 anni medaglie ad Anna Maria Agosta,
Giovanni Belluardo, Angelo Fortuna, Aldo Gerbino,
Gaetano Gimmillaro, Flavio Neglia, Michele La Tona,
Francesco Miano, Vincenzo Minio, Giuseppe Restifo,
Renato Tomasino. Per i professionisti iscritti da 35
anni medaglie a Enrico Bellavia, Rosaria Brancato,
Natale Orazio Bruno, Iria Cogliani, Salvatore De Maria,
Francesco Di Parenti, Elisa Di Prima, Laura Donato,
Fabio Geraci, Umberto Ginestra, Giuseppe Lo Castro,
Domenica Lo Martire, Carmelo Lucio Luca, Anna Maria
Mallamo, Concetto Mannisi, Carmela Marino, Gaetano
Guzzardo, Francesco Mazzola, Pietro Mazzù, Patrizia
Mercadante, Pietro Nicastro, Alessandro Notarstefano,
Rosario Pasciuto, Raffaella Pessina, Ida Pirrello,
Giuseppe Rizzuto, Alfio Sciacca, Umberto Teghini, Connie
Transirico, Manlio Viola, Patrizia Vita. Per i
pubblicisti iscritti da 35 anni medaglie a Pasquale
Almirante, Salvatore Andò, Pasquale Arcidiacono,
Antonino Arena, Giusto Baiamonte, Francesco Bianco,
Francesco Bonsignore, Filippo Briguglio, Mirella Cannada,
Riccardo Compagnino, Vittorio Conti, Fabrizio D’Emilio,
Giuseppe Antonio Giovanni Di Bella, Paolo Fiasconaro,
Fortunato Gennaro, Antonino Genovese, Michele
Giacomantonio, Rosario Greco, Giuseppe La Lota,
Alessandro La Monica, Ignazio La Pera, Gaetano Licata,
Vincenzo Lo Presti, Rosa Maria Mundo, Riccardo Antonino
Nisi, Mariano Pace, Antonino Pitarresi, Angelo Pizzuto,
Rosario Raffaele, Lorenzo Rosso, Pasquale Russo, Eugenio
Sanfilippo, Giovanni Stornello, Riccardo Vadalà,
Stellario Vadalà, Francesco Verruso.
CATANIA
– COMUNICARE IL FATTO STORICO CORSO ODG E UCSI SICILIA APERTO A
STUDENTI.
“La comunicazione efficace è relazione tra due soggetti, una relazione
educativa simmetrica, non mera coinformazione. Comunicare il fatto
storico per una cosignificazione tra presente e passato, al fine di
promuovere i valori universali che regolano la convivenza civile,
mediante i canoni comunicativi tradizionali e new media - la mission
deontologica del giornalista-comunicatore". Lo ha detto il giornalista
don Paolo Buttiglieri, responsabile del Progetto, Consulente
ecclesiastico Ucsi Sicilia, docente Universitario di Comunicazione
Sociale a conclusione del corso per la formazione dei giornalisti sul
tema: “Comunicare
il fatto storico: "La nave di Gela". III edizione "La nave di Gela", tra
sfide e prospettive nel presente”. Il corso, promosso dall’Ordine dei
Giornalisti di Sicilia, è stato organizzato dall’Ucsi Sicilia e dall’Ucsi
Catania con la collaborazione del Cnog è inserito nel percorso formativo
dei giornalisti. Gli studenti del DISUM
(Dipartimento di Scienze Umanistiche) dei corsi di Sociologia dei
processi culturali e comunicativi, Sociologia dei media digitali,
Sociologia digitale, hanno
partecipato al corso. I ragazzi sono stati
coinvolti dal Presidente del corso di Laurea in Lingue per le Scienze
della Comunicazione Prof. Davide Bennato, della Specialistica in
Archeologia dell'Università di Catania e del Liceo Classico N.
Spedalieri della città.
I partecipanti sono stati accolti nella sala congressi
della fondazione YMCA Italia dal direttore nazionale della formazione
Avv. Daniela Mainenti e dal dott. Pierluigi Di Rosa, direttore
editoriale di Sudpress e il consigliere nazionale dell’Ucsi Gaetano
Rizzo. Il
corso è stato aperto dai saluti e dall’introduzione di don Paolo
Buttiglieri che ha illustrato il progetto e il percorso del “Comunicare
il fatto storico”. Il direttore nazonale Daniela Mainenti
salutando i partecipanti ha introdotto la relazione della dott.ssa
Rosalba Panvini, archeologa, docente universitaria, già
Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta. La
relatrice in una “immersione sensoriale” ha ripercorso le traiettorie
navali del Mediterraneo dalla Preistoria, alla Protostoria sino al
periodo Arcaico, in riferimento all'insigne reperto della "nave di
Gela”. Il Prof. Giuseppe Adernò, esperto di Politiche scolastiche
e presidente provinciale dell’Ucsi di Catania, con estrema competenza e
chiarezza ha sottolineato: “Occorre una riflessione seria sui
progetti scolastici di tutela e custodia del patrimonio artistico e
ambientale, nella reale attuazione dell’Educazione Civica e dei progetti
di cittadinanza attiva”.
La dirigente scolastica del Liceo
Spedalieri prof.ssa Vincenza Ciraldo a
conclusione del corso si è
congratulata per la pregevole organizzazione ed ha ringraziato l'Ucsi
per il gradito coinvolgimento alla manifestazione. La soddisfazione
degli studenti è stata espressa dal prof. Liberato Augusta,
docente di Storia e Filosofia, nel medesimo istituto.
Il Tesoriere del Consiglio dell’Ordine
dei Giornalisti di Sicilia e segretario nazionale dell’Ucsi Salvatore
Di Salvo, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai
“giornalisti archeologici” e la critica che affrontano giornalmente nel
racconto ed ha detto: “Raccontare
esperienze, scavi e missioni archeologiche è un’arte che richiede
metodo. Seguire regole e conoscere le tecniche aiuta ad ottenere
consenso, visibilità, followers, in qualche caso ribalte
mediatiche importanti, ma bisogna seguire la deontologia dettata dalle
nostre carte deontologiche. Chi si occupa di giornalismo archeologico si
scontra con problemi non indifferenti con le autorità competenti di
autorizzazioni, blocchi e verifiche. In questi ultimi anni l'Ordine dei
Giornalisti di Sicilia organizza, su proposta dell'Ucsi e dell'ideatore
don Paolo Buttiglieri, corsi per la formazione dei giornalisti sul
comunicare il fatto storico, un percorso che porta alla conoscenza e
all'approfondimento di temi storici".
ROMA
- Ucsi XX congresso vara direttivo nazionale: siciliano Di Salvo
segretario.
Il neopresidente Vincenzo Varagona, giornalista delle Marche,
eletto al termine del XX Congresso nazionale dell’Unione Cattolica
Stampa Italiana. ha designato segretario il siciliano Salvo Di
Salvo. Questa la composizione del nuovo direttivo nazionale UCSI :presidente Vincenzo Varagona vicepresidenti Luciano
Regolo e Maria Luisa Sgobba, segretario Salvo Di Salvo,
tesoriere Alberto Lazzarini, componenti Gaetano Rizzo,
Domenico Pantaleo, Pino Blasi, Luisa Pozzar,
Antonello Riccelli, Paola Springhetti e Marta Valagussa,
Antonio Foti è stato eletto presidente del Collegio dei Garanti,
Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori, Paola
Altomonte revisore supplente. Il giornalista siciliano Salvatore
Di Salvo, 56 anni, originario di Carlentini, già ricopre la
carica di presidente della sezione Ucsi di Siracusa. E’ la prima volta
che un siciliano ricopra l’importante carica UCSI di segretario
nazionale dell’ Unione. La delegazione siciliana guidata dal presidente
regionale, Domenico Interdonato, oltre ad essere la più numerosa,
si è distinta per l’incisiva azione condotta e premiata con l’elezione
di Salvatore Di Salvo, il quale aveva già operato nella
presidenza De Luca come consigliere nazionale e componente di giunta. La
rappresentanza isolana in Consiglio nazionale è nutrita, con la
conferma di Gaetano Rizzo, ancora una volta il più votato in
assoluto, con l’ingresso di Domenico Pantaleo, di Antonio
Foti eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore
Catanese, presidente del Collegio dei Revisori e Paola Altomonte
revisore supplente. Encomio unanime sia dal congresso che dal
consulente ecclesiastico nazionale, Padre Francesco Occhetta è
stato rivolto alla delegazione siciliana composta, oltre dagli eletti
nei vari organismi, anche dal presidente Interdonato, dal vice, Rossella
Jannello, e dai presidenti provinciali di Catania: Giuseppe Adernò,
Caltanissetta: Fiorella Falci, Messina: Laura Simoncini e
Palermo: Michelangelo Nasca, nonché dal consulente ecclesiastico
Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri. Domenico Interdonato
presidente Ucsi Sicilia soddisfatto ha detto: “Al Congresso
nazionale, l’Ucsi Sicilia ha messo a disposizione l’esperienza maturata,
puntando sulle grandi prospettive di crescita e rinnovamento. Al
congresso il nostro gruppo è riuscito a puntare su una scelta unitaria,
che ha portato Salvo Di Salvo ad essere nominato segretario nazionale,
una scelta vincente che premia il grande lavoro svolto in questi anni”.
Don Paolo Buttiglieri, consulente regionale Ucsi Sicilia, ha
affermato : "Un nuovo inizio per l'Ucsi è quanto si prospetta per
l’associazione dei giornalisti cattolici. Il Congresso ha spianato la
strada ad una 'fase costituente" imminente. Identità da ridisegnare nel
solco della tradizione, sollecitati dalle crisi incipienti della
pandemia, del giornalismo e dell'associazionismo, per varcare la soglia
de futuro. L’Ucsi Sicilia raccoglie questa sfida, assumendo ruoli di
grande responsabilità, conferiti dal Congresso, che premiano l'impegno
profuso negli anni e aprono a nuovi spazi di protagonismo, a scenari
creativi atti a suscitare nuove visioni e stili di comunicazione
necessari ai giornalisti e comunicatori cattolici del nostro tempo".
Salvatore Di Salvo primo siciliano eletto segretario nazionale
UCSI dice : “ Ringrazio il presidente Varagona per la fiducia
riposta alla mia persona. La richiesta di un impegno non indifferente e
che mi trova pronto a mettere tutta la mia esperienza e passione a
svolgere il ruolo di segretario nazionale. Tutto questo è frutto del
lavoro svolto dall’Ucsi Sicilia e dall’impegno continuo di tutti i soci
della nostra regione. Ringrazio infine padre Francesco Occhetta e Vania
De Luca per l’esperienza condivisa nella qualità di componente della
giunta. Ringrazio di cuore anche il segretario uscente Maurizio Di
Schino per il lavoro svolto in questi anni”.
TORINO-A giornalista Salvatore Di Salvo premio "Gianni
Ferraro". La prima edizione del premio
giornalistico nazionale si è svolta a Torino. Il
giornalista Gianni Ferraro, a cui è dedicata la prima
edizione del premio giornalistico alla sua memoria
ripeteva spesso:”Essere comunicatori di verità e di
bellezza”. Il vincitore per la carta stampata è
Salvatore Di Salvo, giornalista siciliano,
collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del
settimanale diocesano “Cammino”, componente della Giunta
nazionale Ucsi, Unione della Stampa Cattolica e
presidente provinciale Ucsi Siracusa, che da sempre si
impegna per un racconto contraddistinto da verità e
rispetto oggettivo delle notizie. Il premio nazionale
“Gianni Ferraro” è stato assegnato dalla giuria
presieduta da Danilo Tacchino e composta da Antonino
Calandra, Alessandra Ferraro e Davide Ghezzo. Il premio,
nato dalla volontà di Alessandra Ferraro, figlia di
Gianni, per custodire il valore della memoria, è stato
organizzato dall’Associazione Culturale “Arte Città
Amica” e realizzato con il patrocino della Regione
Piemonte, Città Metropolitana di Torino e il Comune di
Torino. Il giornalista Salvatore Di Salvo ha ricevuto,
anche, una “Menzione d’onore”, sezione giornalismo, per
i servizi giornalistici realizzati durante il Covid19.
La motivazione del riconoscimento sottolinea la
“capacità di raccontare rispettando l’altro, la persona,
ma anche di trovare storie e testimonianze con uno
sguardo sempre rivolto al bene”. Alessandra Ferraro,
caporedattore Rai ed amatissima figlia di Gianni ha
spiegato : “Sono molto felice che la giuria del Premio,
patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città di
Torino con il supporto dell’Associazione Arte Citta
Amica, abbia voluto assegnare il premio al collega ed
amico Salvo. Mio padre sarebbe fiero. Lo immagino
sorridente mentre abbraccia dal cielo Salvo per
consegnargli questo meritato riconoscimento, a Salvo che
ogni giorno non si risparmia nella professione
giornalistica, che si dedica alla formazione dei
colleghi con numerosi incontri formativi, che fa sentire
la voce di tante persone attraverso la carta stampata e
la Radio con servizi giornalisti e programmi su Radio
Voce Vicina Inblu.
Per me essenziale è per rendere sempre vivo il ricordo
di una persona. Ricordare significa vivificare la
presenza. Mio papa’ si è sempre dedicato ai giovani, ha
cercato di valorizzarne i talenti soprattutto
nell’ambito della comunicazione. Poter ricordarlo con un
premio giornalistico è per me davvero molto importante
per non dimenticare quello che ha fatto per gli altri,
poter rendere vivo il suo impegno professionale: amava
il giornalismo, la comunicazione, le relazioni
interpersonali. Considerava ogni persona capace di
esprimere un talento e per questo si prodigava nella sua
professione per valorizzare le capacità personali. Era
instancabile nella sua professione: lo ricordo sempre a
leggere e correggere gli articoli dei suoi studenti del
Corso di giornalismo. Era un perfezionista anche
nell’utilizzo del linguaggio e insisteva molto
sull’importanza della preparazione personale e della
formazione”. La
sessione per la Tv è stata invece vinta dalla
giornalista Valentina Antonelli per un reportage
televisivo, che racconta il recupero di una scuola di un
villaggio rurale, diventando un museo a cielo aperto. Un
simbolo di memoria e di cultura per le nuove
generazioni. Il Premio è nato dalla volontà di
Alessandra Ferraro nonostante la pandemia e le
difficoltà di un periodo così complesso, per custodire
il valore della memoria. La seconda edizione del Premio
è già iniziata. Due le sessioni: articolo/inchiesta
pubblicato su quotidiani/periodici incluse testate
giornalistiche online regolarmente registrate;
servizio televisivo (durata
da 2 a 5 minuti massimo)
si chiede invio in formato
digitale mp4. I
servizi video devono avere la durata minima di 2 minuti
e massima di 5 minuti. Le opere partecipanti dovranno
essere inviate alla segreteria
del premio, presso il Centro Culturale Arte Città Amica
entro e non oltre il 15 giugno 2021 con
le seguenti modalità di consegna: spedizione postale, in
unica busta regolarmente affrancata e indirizzata a: Centro
Culturale Arte Città Amica di Via Rubiana, 15 - Torino.
Ogni opera deve essere inviata con i dati dell’autore
(nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo
email e sezione di partecipazione); oppure inviarla
all’indirizzo email: lett2021@artecittaamica.it.
Per partecipare consultare anche il regolamento completo
sul sito:www.artecittaamica.it
oppure scrivere a:info@artecittaamica.it
CATANIA
-
Trafficanti: Bija minacce
a
giornalisti, solidarietà per Nello Scavo e Nancy Porsia.
Il reporter Nello Scavo è adesso sotto scorta. Il libico Abd Raman al Milan, detto ”Bija“, era
stato già denunciato dall’Onu per violazione di diritti
umani, ed era stato oggetto di indagini giornalistiche.
Nello Scavo e Nancy Porsia con le loro inchieste hanno
documentato l’attività di Bija e rivelato come lui avesse
partecipato a due incontri in Italia nel 2017, sia al
Cara di Mineo, che con la Guardia Costiera italiana.
Nello Scavo, ha esordito a Catania per “La Sicilia”, ha
collaborato con alcune testate nazionali, ed è dal 2001
giornalista di "Avvenire", Reporter internazionale,
cronista giudiziario, corrispondente di guerra,
collabora con diverse testate estere. La solidarietà per
le minacce del libico Bija a Nello Scavo è
sottolineata anche dai giornalisti cattolici dell'Ucsi i
quali in un comunicato scrivono : "Questi momenti ci
fanno riflettere sul ruolo del Tribunale Internazionale
dell'Aja". L’Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa
Italiana in tutte le sue componenti, manifesta
"sostegno e incondizionata solidarietà umana", dopo
avere appreso delle recenti minacce contro il collega
giornalista siciliano Nello Scavo. Scavo è stato
minacciato dai trafficanti di esseri umani per i suoi
articoli, contro la tratta ed in particolare, per aver
segnalato la presenza in Sicilia di Abd al Rahman
al-Milad, conosciuto come "Bija" lo spietato
accusato dall'Onu e presente in tante inchieste
giornalistiche di media internazionali. I giornalisti
cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con
Nello Scavo, esprimono la loro preoccupazione e chiedono
alle istituzioni nazionali e internazionali il massimo
impegno, per proteggere il collega e prendere
provvedimenti contro chi ha creato la preoccupante
falla”. Domenico Interdonato presidente dell’Ucsi
Sicilia ha detto : "Questi momenti ci fanno
riflettere sul ruolo del Tribunale penale internazionale
dell'Aja, ente che in questi anni inspiegabilmente non è
stato mai chiamato ad assolvere i propri compiti. La
tratta di esseri umani e la tortura, sono palesemente
crimini contro l'umanità. Serve un coinvolgimento ampio,
perché quanto accaduto non si verifichi più. La minaccia
ci fa capire che l'indagine giornalistica svolta da
Nello Scavo è stata efficace e deve continuare". Per il
momento soltanto il giornalista Scavo è stato messo
sotto scorta.
CATANIA
- ASSOSTAMPA CATANIA: "NO AI GIORNALISTI BUROCRATI, NO
AL "MATRIMONIO" CON I COMUNICATORI".
La Segreteria di Assostampa Catania a firma del segretarioDaniele
Lo Porto e vice segretaria
Monica Adorno ha
stigmatizzato con un “duro” documento il ruolo degli
uffici stampa e dei giornalisti la cui questione è stata
sollevata in relazione al corso di formazione, con 4
crediti. Si legge testualmente nel documento di Daniele Lo
Porto e Monica Adorno :
"Davvero l'Ordine nazionale dei giornalisti vuole
trasformarsi in un polo della comunicazione?" É la
domanda che i giornalisti della sezione di Catania
dell'Associazione siciliana della stampa hanno rivolto
al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine Carlo
Verna. La questione è stata sollevata in relazione al
corso di formazione, con 4 crediti, organizzato
dall'Ordine della Sicilia sul tema "Nuova comunicazione
pubblica e nuova previdenza" in programma nella sede del
Dipartimento di Scienze Politiche a Catania il prossimo
8 giugno. Secondo il programma diffuso si affronterà il
tema di una non meglio individuata "stagione
dell’integrazione delle attività di informazione e
comunicazione nella Pubblica amministrazione, primo
passo verso un comune polo professionale tra giornalisti
e comunicatori". Nella comunicazione inviata
dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia si parla inoltre
come di una panacea della "prospettiva di riunificazione
tra le due figure professionali, già in parte recepita
dai contratti del pubblico impiego". A questo punto due
osservazioni. La prima: viene data per scontata la
sconfitta della Fnsi sull'applicazione del contratto di
lavoro giornalistico nella Pubblica amministrazione. La
seconda: gli organizzatori ignorano o peggio fingono di
dimenticare che la Sicilia è l'unica regione d'Italia in
cui il sindacato regionale dei giornalisti, oltre dieci
anni addietro, ha firmato un contratto di lavoro che
definisce le figure professionali e l'applicazione del
contratto di lavoro giornalistico per i colleghi che
lavorano negli enti locali. Chi ha organizzato questo
"incontro formativo", insomma, forse ignora, o peggio,
vorrebbe far dimenticare che quel contratto, pubblicato
sulla Gazzetta ufficiale regionale, è una legge ancora
vigente. In questo "incontro formativo" sarà illustrata
una presunta realtà, ben diversa da quella oggettiva,
presentandola come ipotesi positiva nonostante sia
palese che finirà per danneggiare centinaia di colleghi:
i giornalisti ai quali verrà negata l'applicazione del
contratto di lavoro giornalistico. Di questa scelta
politica - nella lettera inviata a Verna - i giornalisti
catanesi informano lo stesso presidente che chiederanno
conto al presidente dell'Ordine dei giornalisti di
Sicilia Giulio Francese che, con questo "incontro
formativo", dimostra di sposare in toto certe tesi
facendo credere ai colleghi ciò che non è, ossia che i
giornalisti che lavorano negli enti locali in Sicilia
devono trasformarsi in semplici burocrati e che
l'Istituto di previdenza può esser salvato soltanto dal
"matrimonio" con i comunicatori. Fare politica
spacciandola ai colleghi come corso formativo non
collima con i doveri di chi la deontologia dovrebbe
invece tutelare”.
CATANIA –
Crocetta a processo per diffamazione giornalista Arena. La prima
udienza del procedimento a carico dell'ex Presidente della Regione
Rosario Crocetta
,
imputato accusato d’avere diffamato il giornalista Gregorio Arena nel
corso della popolarissima trasmissione "L'arena" di Massimo Giletti,
andata in onda su Rai Uno il 18 novembre 2012, si è tenuta, giovedì 18
ottobre 2018, dinnanzi al Tribunale Penale di Catania, Terza Sezione
Penale, Giudice dott.ssa Giuseppina Elena Corrao. Il giornalista
Gregorio Arena, è difeso dall'avv. Giuseppe Lipera
. Il
cronista all'epoca dei fatti era responsabile dell'Ufficio Stampa della
Presidenza della Regione a Bruxelles. L'avv. Floriana Cucuzza, difensore
dell'ex Governatore della Sicilia, in aula, ha reiterato l'eccezione di
incompetenza del Tribunale di Catania, ritenendo che la competenza al
giudizio sia quella del Tribunale di Roma. Il P.M. e la difesa della
parte civile, avv. Giovanni Signorello dello studio Legale Lipera, si
sono opposti. Il giornalista Gregorio Arena, nel momento in cui fu
presentata la querela, era residente a Sant'Agata Li Battiati (CT) ed il
legale di parte civile e PM hanno ribadito che” in ossequio all'art. 30
della legge 223/1990, in caso di diffamazione avvenuta nel corso di una
trasmissione televisiva la competenza si radica nel luogo ove la persone
offesa era residente al momento della querela”. Tale questione era già
stata affrontata anche nella fase delle indagini preliminari allorquando
il fascicolo a carico di Rosario Crocetta aveva fatto la spola tra la
Procura della Repubblica di Roma e quella di Catania per più di una
volta. La questione era stata risolta con la definizione della
competenza in favore del Tribunale di Catania. La difesa dell'ex
Presidente della Regione aveva proposto la questione anche all'udienza
preliminare del 25 gennaio 2018 ed in quell'occasione il G.U.P. di
Catania, dott. Antonino Currò, l'aveva rigettata. La parte civile ha
citato come testi tra gli altri il conduttore della trasmissione,
Massimo Giletti. Gregorio Arena
,
presente all'udienza, ha dichiarato: "Sono certo che la questione sulla
competenza si definirà definitivamente con il prosieguo del giudizio qui
a Catania. Come ha chiarito il mio difensore, avv. Giuseppe Lipera, nel
caso in specie vige un criterio di competenza speciale che fissa la
competenza presso il luogo della residenza della persona offesa per cui
non vi devono essere dubbi sul fatto che il dibattimento si svolgerà qui
a Catania. Spero quindi che nel più breve tempo possibile si possa
giungere alla definizione di questa oramai annosa vicenda".
MESSINA
- Presidente Musumeci
riceve minaccia morte da hacker Solidarietà Ucsi
Sicilia. L'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa
Italiana apprese le gravi minacce di morte, fatte da un
hacker, al Presidente e collega giornalista Nello
Musumeci, sulla pagina social del capo gruppo alla
Regione Sicilia del Movimento 5S on. Valentina Zafarana
si associa al coro unanime della solidarietà umana e
professionale.Il presidente
dell'Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, ha
dichiarato: "I giornalisti cattolici di Sicilia sono
solidali con il Presidente e collega giornalista Nello
Musumeci. Invito tutti alla moderazione e ad un uso
oculato e razionale dei social, perché non vinca l'odio
e la rabbia".La solidarietà al
Presidente Musumeci è stata manifestata anche dai due
consiglieri nazionali Ucsi Gaetano Rizzo
e Salvatore Di Salvo,
che è anche presidente della sezione Ucsi Siracusa.
MESSINA –
Minacce
di morte al collega giornalista Paolo Borrometi:
Solidarietà anche Ucsi Sicilia. L'Ucsi
Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana apprese le
gravi minacce, fatte da un gruppo malavitoso di Pachino
al collega giornalista Paolo Borrometi, direttore del
giornale online "La Spia" e collaboratore dell'Agenzia
Agi, si associa al coro unanime della solidarietà umana
e professionale. Il presidente dell'Ucsi Sicilia
Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti
cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con il
collega Borrometi, inoltre esprimono un sentito
ringraziamento alle forze di Polizia, che con la loro
costante presenza sul territorio siciliano riescono a
prevenire e reprimere. Infine formulano un accorato
appello alle istituzioni e ai cittadini, perché si operi
insieme per un giornalismo libero, in uno Stato libero.
Negli ultimi cinquant'anni i giornalisti in Italia e in
Sicilia in particolare, hanno pagato un conto
salatissimo, che non siamo più disposti a pagare". La
solidarietà a Paolo Borrometi che è espressa da noi l
L’INFORMATORE di Sicilia è stata manifestata anche
dai due consiglieri nazionale Ucsi
Gaetano Rizzo
e Salvatore
Di Salvo presidente della sezione Ucsi Siracusa.
Tremestieri
CT
: "La violenza maschile sulle donne e la sua rappresentazione" è
il tema dell’evento formativo organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di
Sicilia in collaborazione con Usigrai e Cpo-Fnsi svoltosi lunedì 19
febbraio nella sede della Città metropolitana in via Nuovaluce, 67 a Tremestieri
Etneo.
la
giornalista Alessandra Mancuso, ha moderato la giornalista
Michela Petrina. Il Corso è stato seguito, quali uditori attenti,
sia dai giornalisti che da un nutrito gruppo di studenti liceali di
Catania. Il” Manifesto di Venezia” è frutto dell’elaborazione
dell’Associazione GiULiA giornaliste, insieme con Fnsi e Usigrai, e
vuole promuovere un linguaggio appropriato nei media per casi di
violenza contro le donne, perché le parole non feriscano una seconda
volta. Centinaia e centinaia di giornaliste e giornalisti italiani
firmando il Manifesto, presentato a Venezia lo scorso 25 novembre hanno
sottoscritto l’impegno per un’informazione attenta, corretta e
consapevole del fenomeno della violenza di genere e delle sue
implicazioni culturali, sociali e giuridiche. Il” Manifesto di
Venezia” propugna il rispetto della deontologia professionale, il
no a cronache sensazionalistiche che possono indugiare su dettagli
morbosi della violenza, il no all’uso di termini fuorvianti, nella
convinzione che l’informazione corretta e completa sia tra le azioni
necessarie per porre un freno a questi delitti che rappresentano una
sconfitta per la società e la democrazia.Il Manifesto, articolato
in dieci punti, è contro ogni forma di discriminazione attraverso parole
e immagini, perché lo stesso uso di un linguaggio che evita stereotipi
di genere e assicura massima attenzione alla terminologia, ai contenuti
e alle immagini divulgate può dare un contributo a una partita di
civiltà, che oggi più che mai passa anche dal rispetto delle donne e
della loro dignità. L’evento è stato trasmesso, da noi in diretta sul
social Facebook con innumerevoli commenti e suggerimenti. Molti i
riferimenti dei relatori sono stati diretti anche all’impiego del
telefono rosa 1522
a cui sia le donne vittime che parenti ed amici o conoscenti possono
rivolgersi per chiedere aiuto e sostegno, oltre che alle forze
dell’ordine impegnate quotidianamente.
Catania– Daniele
Lo Porto confermato a vertice Assostampa Catania 2018/22. La
segreteria provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei
giornalisti, è stata eletta all’unanimità, al termine dell’assemblea
annuale. Daniele Lo Porto è stato riconfermato nella carica di
segretario, vice segretario è Monica Adorno, tesoriere è stata designata
Rossella Jannello. L’elezione, all’unanimità, è stata preceduta da
interventi interessanti sia del sindaco metropolitano Enzo Bianco, che
dei segretari provinciali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente
Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza meli e Giovanni Musumeci,
moderati dal consigliere nazionale della federazione della stampa, Luigi
Ronsisvalle. L’assemblea ha focalizzato e ribadito la grave situazione
di crisi del settore dell’editoria, dalle grandi realtà della carta
stampata e della televisione, agli uffici stampa degli enti pubblici.
Daniele Lo Porto ha sottolineato: “La rivoluzione tecnologica ha
irrimediabilmente alterato tempi, ritmi, modalità produttori ed utenti
dell’informazione, per come è stato per decenni. Negli ultimi anni si è
andati ad una progressiva desertificazione dell’offerta televisiva e
delle redazioni”. Il segretario ha ricordato alcune iniziative della
sezione provinciale: dall’intensa attività dell’Ussi (i giornalisti
sportivi), alla costituzione dell’Unci (cronisti), all’avvio della
costituzione del gruppo Ungp (pensionati), alla crisi del quotidiano la
Sicilia, con l’applicazione della cassa integrazione prima e dei
prepensionamenti poi, fino alla vicenda che vede i corrispondenti che
percepiscono la retribuzione con ritardo ed in modo sempre più confuso.
Un passaggio particolare è stato dedicato alla questione degli uffici
stampa negli enti locali ed in modo particolare a quello del Comune di
Catania. Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha subito accettato la
proposta sull’avvio di un tavolo tecnico per la definizione
dell’organico e la stabilizzazione dell’ufficio stampa del Comune,
ricordando la giurisprudenza esistente, e rimarcando la necessità di
applicare le sentenze che stabilizzano i giornalisti. Gigi Ronsisvalle
ed il segretario regionale Alberto Cicero hanno sintetizzato le
difficoltà del settore e della categoria giornalistica in ambito
nazionale e regionale, conseguenza di una normativa sul lavoro che ha
drasticamente ridotto, se non azzerato, le garanzie contrattuali e
imposto la precarizzazione del lavoratore. l’assemblea degli iscritti,
presieduta dl vice presidente dell’Associazione siciliana della stampa
Paolo Licciardello, dopo gli adempimenti statutari, ha eletto la nuova
segreteria che resterà in carica fino al 2022.
Nella foto da sin.Maria
Pia Farinella, Paolo Buttiglieri, Corrado Lorefice Massimo Bellomo e
Pino Grasso
Palermo
- Giornalisti a festa patrono S.Francesco Sales: in guardia da "Fake
News". L’incontro moderato dal direttore dell’Ufficio per le
Comunicazioni Sociali Pino Grasso, si è aperto con una
commemorazione di Mario Francese, il giornalista ucciso dalla mafia 40
anni fa, il 26 gennaio 1978. Il presidente regionale dell’Ucsi Domenico
Interdonato, il presidente della sezione Ucsi di Palermo Michelangelo
Nasca ed i consiglieri nazionali Ucsi,
Gaetano
Rizzo e
Salvo Di Salvo sono intervenuti al corso.
Notizie false e giornalismo di pace, le Fake news, sono temi affrontati
dal Santo Padre Francesco in occasione della presentazione della 52a
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali in programma il 13 maggio,
solennità dell’Ascensione. L’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice
ad oltre un centinaio di giornalisti che hanno preso parte al corso di
formazione promosso e organizzato dall'Ucsi Sicilia Unione Cattolica
Stampa Italiana e dall'Ufficio Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di
Palermo, in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, l'AssoStampa
Siciliana ha affermato: "La verità vi farà liberi. Siate ricercatori
della verità. Uno dei presupposti deontologici è che prendiate la vostra
professione come una missione, così come lo è per me il sacerdozio,
sapendo che molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti e questi ultimi
debbono garantire la verità che deve avere a fondamento la persona. Noi
abbiamo bisogno di un giornalismo fatto dalle persone per le persone
che deve aiutare ad individuare la verità. Voi dovete essere consapevoli
che servite una comunità che dovete aiutare nella ricercare la verità.
Per fare questo dovete essere coerenti ed avere l'orgoglio di non
piegarvi a nessuno se non alla verità”. Maria Pia Farinellatesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha
detto: “Grazie al giornalismo partecipativo come Internet, oggi possiamo
conoscere realtà in tempi immediati fino a qualche tempo impensabili, in
questo contesto hanno facile terreno le “Fake news”, un fenomeno che
mira ad ingannare e manipolare il cittadino oltre che tendere a
fomentare i conflitti. Per i giornalisti pertanto esistono obblighi ben
precisi come il verificare le fonti e discernere il grano della buona
informazione dalla zizzania di quella cattiva”. Il consulente
ecclesiastico Ucsi Sicilia don Paolo Buttiglieri ha sottolineato
l'attualità del Messaggio del Papa: “Il Messaggio di innesta nella
filigrana del nostro tempo che interessa l'intera società contemporanea.
È importante pertanto recuperare la verità come elemento fondamentale
che non deve essere tradita”. Il vicesegretario Assostampa Sicilia
Massimo Bellomo ha sollevato lo stato di precarietà in cui sono
costretti ad operare tanti giornalisti che vengono sottopagati e anche
mortificati nella professione ed ha concluso affermando che “Oggi è
difficile essere obiettivi, ma la verità deve occupare il primo posto
nel lavoro di un buon giornalista”.
PALERMO – Giulio
Francese presidente Consiglio regionaleOrdine dei
Giornalisti
di Sicilia. Il nuovo direttivo si è insediato nel corso della seduta
di martedì con le elezioni delle cariche del direttivo. È stato eletto
presidente Giulio Francese, vicepresidente Salvatore Li Castri,
segretario Santo Gallo, tesoriere Maria Pia Farinella. Il
Consiglio regionale è composto anche dai consiglieri professionisti Riccardo
Arena, Salvatore Ferro, Concetto Mannisi, Filippo Mulè e dal
consigliere pubblicista Attilio Raimondi. Presidente del Collegio
dei revisori dei conti è stato eletto all’unanimità il professionista Daniele
Ditta, che sarà affiancato dal professionista Placido Ventura e
dal pubblicista Andrea Naselli. A conclusione del Consiglio, il
neo eletto presidente Giulio Francese ha dichiarato: “Fino a poco tempo
fa non immaginavo neppure di candidarmi. Alla fine mi sono messo in
gioco perché tanti sono stati i colleghi a chiedermi un impegno diretto,
considerandomi una risorsa per tutta la categoria. Affronterò con
spirito di servizio questo mandato da presidente, sapendo di avere al
mio fianco un Consiglio composto da colleghi di grande esperienza e
professionalità”. Al neo presidente, al direttivo, ai consiglieri tutti
gli auguri di buon lavoro. i.l.p.
nella foto, da sinistra: Tuttoilmondo, Lo
Porto, Romeo, Sottile, Marrone, Cicero.
Catania
- Romeo fiduciario neo Sezione Unci a Catania.
L’assemblea istitutiva con la partecipazione del
presidente regionale dell’Unione cronisti Andrea
Tuttoilmondo si è svolta presso la sede di
Assostampa Catania. Il cronista Filippo Romeo
al termine del dibattito è stato eletto fiduciario. Il
segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero,
il segretario provinciale etneo Daniele Lo Porto,
i consiglieri nazionali dell’Unci, Elena Giordano e
Giuseppe Lo Bianco, il consigliere nazionale Fnsi Luigi
Ronsisvalle ed il tesoriere del Consiglio direttivo
regionale Daniele Ditta sono stati presenti
all’assemblea. Filippo Romeo, 40 anni, giornalista
professionista catanese, lavora per l’emittente Rei tv.
Andrea Tuttoilmondo ha sottolineato :
"Sarà una nuova opportunità di confronto che contribuirà
a ritrovare lo spirito identitario ed unitario di una
categoria che oggi più che mai appare sfumato ed esposto
ad attacchi disgreganti. Ai tanti colleghi catanesi che
hanno scelto di credere nell’Unci e prendere parte a
questa avventura va il mio sincero ringraziamento". Il
neo-fiduciario per il prossimo quadriennio sarà
affiancato da un “mini-direttivo” dai colleghi Mary
Sottile e Gerardo Marrone. Filippo Romeo ha
detto "Ringrazio i colleghi per avermi dato
fiducia. Con loro affronterò le tante questioni legate
alla nostra professione in provincia di Catania.
Cercherò di rappresentare al meglio la categoria e, di
concerto con il Direttivo, sono pronto ad ascoltare le
richieste di ciascuno e a cercare di trovare soluzioni
alle diverse problematiche. È fondamentale rimanere
uniti e far fronte comune per garantire ad ogni cronista
di svolgere al meglio la propria attività". Daniele
Lo Porto segretario provinciale ha dichiarato
: "Sono soddisfatto del nuovo gruppo di
specializzazione dell' Assostampa Catania, l' Unione
cronisti, dei suoi componenti e del direttivo. Colleghi
giovani ed esperti, Filippo Romeo e Gerardo Marrone, con
una qualificata presenza femminile,Mary Sottile, faranno
sicuramente bene. Grazie anche al contributo e alla
disponibilità di chi non è entrato a far parte del
direttivo, ma sarà - ne sono sicuro - elemento di
sostegno e suggerimento".
All’amico e collega gli auguri di buon lavoro dalL’INFORMATORE di Sicilia e personali. i.l.p.
Catania – Premi Letterario Tito Mascali e Giornalistico
Raccontare Catania a Trischitta, Alberghina e Maenza. La 3a
edizione, svoltasi sabato scorso 17 dicembre, alle Ciminiere di Catania,
del Premio con Assostampa a Domenico Trischitta per avere dato
un’anima letteraria ai tanti volti della città di Catania; a Mario
Alberghina per avere unito la divulgazione scientifica alla cultura
storico-letteraria della Sicilia; a Piero Maenza che con la sua
lunga esperienza professionale rappresenta un punto di riferimento per
il giornalismo siciliano. Con queste motivazioni alle Ciminiere di
Catania è stato consegnato il “Premio Letterario Tito Mascali” ed il
“Premio Giornalistico Raccontare Catania”, 3^ edizione, organizzato
dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio
dell’Associazione Siciliana della Stampa, sezione provinciale di
Catania. “La città di Catania tra letteratura e giornalismo”: questo è
stato il tema della conferenza, che ha visto dinanzi ad un attento
pubblico gli interventi del presidente dell’Associazione “Gabriele
d’Annunzio”, Antonio Iacona, del consigliere nazionale Fnsi, Paolo
Licciardello, che ha portato i saluti del segretario provinciale
Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e della componente di giuria del
premio, la scrittrice Lella Seminerio. Antonio Iacona ha detto : “Anche
quest’anno, il Premio Tito Mascali si è impreziosito di nomi
prestigiosi, sia della letteratura siciliana, come Trischitta e
Alberghina, sia del giornalismo, come Maenza. Ringrazio l’Assostampa,
che sin dalla fondazione del Premio ha creduto in questa difficile ma
non impossibile sfida di rilanciare la città di Catania sul piano
culturale e della comunicazione, incentivando le personalità più
spiccate e meritevoli del nostro territorio”. Molto apprezzati gli
interventi dei singoli premiati, mentre a conclusione dell’evento la
poetessa Maria Pristeri Bucchieri ha recitato alcune sue opere,
ricevendo il plauso del pubblico presente. Il Premio è nato per
ricordare la figura del poeta e giornalista catanese Tito Mascali,
apprezzata e prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60
Corriere di Sicilia e quest’anno è stato sostenuto dai Vini Nibali
dell’Etna e dallo Studio “Di Mauro & Partners”.
Catania
- Assostampa Catania: preoccupa crisi editoria.
Il segretario provinciale Daniele Lo Portoha sottoscritto un documento “duro” sulla situazione
catanese, dice testualmente : “Miope e mediocre politica
editoriale ha portato all’azzeramento di Antenna
Sicilia. Il documento approvato dall’Assemblea di
Assostampa Catania. L'assemblea dei giornalisti della
sezione di Catania dell'Associazione siciliana della
stampa, approvando la relazione del segretario
provinciale Daniele Lo Porto, rinnova la profonda
preoccupazione per la crisi dell'editoria, soprattutto
del settore televisivo, che ha portato alla chiusura di
testate storiche dell'emittenza privata e alla perdita
di decine di posti di lavoro. Ai colleghi oggi fuori dal
circuito produttivo va l'incondizionata solidarietà del
sindacato che continuerà a battersi in ogni sede per
garantire i loro diritti. La decisione del più
importante gruppo editoriale siciliano di cancellare la
produzione dei telegiornali, azzerando la redazione di
Antenna Sicilia e condannando alla disoccupazione
giornalisti e tecnici con motivazioni di natura
economica, ha creato un vuoto pericoloso nel panorama
dell'informazione locale e regionale. Questo testimonia
il chiaro fallimento di una miope e mediocre politica
imprenditoriale che, dopo avere imposto il monopolio
televisivo con l’acquisizione della quasi totalità delle
emittenti cittadine, e pur servendosi per anni di
importanti e cospicui finanziamenti pubblici, è stata
incapace di mantenere un livello di occupazione e di
produzione adeguate e adesso, dopo avere dissipato
ingenti capitali ed essere stata costretta a svendere
Telejonica e Telesiciliacolor, sta disperdendo con
arroganza professionalità e posti di lavoro. Ciò che più
preoccupa è il tentativo ormai evidente di abbassare il
costo del lavoro anche nelle altre redazioni del gruppo
(come sta accadendo a Telecolor), svilendo la qualità
del prodotto giornalistico, affidandosi
all'improvvisazione, con lo scopo di sostituirlo con
collaborazioni di basso profilo economico e
sottoponendolo ad una gestione non professionalmente
giornalistica. Il disimpegno solo apparente dalla
gestione della più importante emittente televisiva del
Sud Italia da parte del gruppo editoriale Ciancio si è
rivelato una scusa per giustificare licenziamenti che le
organizzazioni sindacali hanno impugnato ritenendoli
illegittimi perché basati su motivazioni pretestuose,
denunciando infine l'azienda per comportamento
antisindacale. Resta sullo sfondo l’opaca commistione
tra società e aziende diverse, con identiche
responsabilità di gestione e amministrative, sulle quali
è sempre più forte l'esigenza di fare chiarezza sotto
ogni punto di vista. L'impiego di giornalisti della
stessa azienda ma su reti diverse pone il problema del
rispetto dei contratti e della struttura di controllo
dell'informazione che non può essere gestita fuori
dall'ordinamento della professione giornalistica e dagli
obblighi della legge istitutiva dell'Ordine. Proprio su
quest'ultimo punto si impegna l'Ordine dei giornalisti
(al cui operato il sindacato ha sempre dato il massimo
sostegno) a svolgere fino in fondo il proprio ruolo di
garanzia a tutela dei giornalisti e dei cittadini ai
quali va fornita un'informazione seria e di qualità,
affidati a professionisti che operino nel pieno rispetto
dei contratti di lavoro, delle garanzie contributive e
della deontologia professionale. Sugli altri aspetti di
una vicenda non ancora conclusa, con i lavoratori che
attendono dopo mesi il pagamento completo delle
spettanze maturate, si attendono gli esiti degli
accertamenti ispettivi dell'ispettorato del lavoro e
dell'istituto previdenziale dei giornalisti. Gravi
preoccupazioni vengono espresse anche sull’indotto
legato alle aziende del gruppo Ciancio che – dopo lo
stato di crisi del quotidiano con la dichiarazione di 14
esuberi strutturali - ha già portato alla crisi di una
delle aziende collegate. Così come il sindacato affida
al Cdr de La Sicilia il mandato di tutelare, assistere e
sostenere le centinaia di collaboratori ai quali
l’azienda ha ridotto unilateralmente i compensi di oltre
il 20 per cento e che comunque non ricevono pagamenti da
quasi un anno. Resta aperto in termini di possibile
occupazione il fronte degli uffici stampa. Su questo
l’assemblea impegna la segreteria provinciale a
monitorare costantemente la situazione, intervenendo –
così come ha già fatto - su bandi pubblicati da enti
locali e società partecipate secondo criteri che non
corrispondono alle leggi in materia”.
Catania
–Giornalisti “La Sicilia” : solidali coi colleghi TG.
Il documento inviato da Assostampa Catania espone:”
I giornalisti de “La Sicilia” prendono atto con
sconcerto della decisione di Sige di azzerarre la
redazione giornalistica di Antenna Sicilia e di
procedere al licenziamento di 16 tra giornalisti,
tecnici e amministrativi. Il rifiuto della mediazione
dell’assessore regionale al Lavoro, e il rigetto della
proposta di “working buyout” presentata dai tecnici dei
sindacati e dei lavoratori, ritenuta dall’azienda
inaccettabile apre scenari di gravissima preoccupazione.
Il marchio “Antenna Sicilia” e il suo tg, la cui testata
giornalistica è registrata dal 1979 al tribunale di
Catania come “Telegiornale La Sicilia”, rappresentano un
valore storico-professionale che non può essere
alienabile. E la decisione di dismetterlo per acquistare
telegiornali prodotti all’esterno è ritenuta offensiva
nei confronti della storia del quotidiano, della sua
televisione e dei giornalisti che vi lavorano da anni
con indiscutibile professionalità. I giornalisti de “La
Sicilia” sono solidali con i colleghi e con i tecnici di
Antenna Sicilia e ne appoggiano la lotta per salvare i
posti di lavoro. Al contempo, la redazione de “La
Sicilia” si impegna a sostenere in modo concreto
l’iniziativa di solidarietà dei colleghi e dei tecnici
che, pur prossimi al licenziamento, hanno deciso di
rinunciare allo sciopero e di devolvere questi ultimi
giorni di lavoro in favore di organizzazioni sociali che
sostengono le famiglie in difficoltà economiche di chi
il lavoro lo ha già perduto”.
Catania
- Sige scarica giornalisti. Licenziamenti AS: incontro Sige, Regione e
sindacati in ex Palazzo Esa. La Sige, società che
fa capo alla famiglia Ciancio e proprietaria di Antenna
Sicilia, venerdì 16 ottobre, alle ore 10,00, nella sede
di Catania della Regione siciliana (ex Palazzo Esa),
ha fatto sapere ai sindacati ed all’assessore regionale al
lavoro che non accetta la proposta fatta dai
lavoratori di rilevare l’azienda per evitare i sedici
licenziamenti decisi per motivi economici.Daniele Lo PortoSegretario
dell’Associazione Siciliana della Stampa Sezione
Provinciale di Catania, Associazione siciliana
della stampa, le Segreterie regionale e provinciale di
Catania
stigmatizzano la situazione : “L’azienda Sige, sino a
questo momento, non ha ancora dato una risposta alla
proposta inoltrata ufficialmente all’assessore regionale
Bruno Caruso che su questo argomento ha offerto la sua
mediazione. L’azienda non ha ancora indicato il tecnico
che dovrebbe avviare la trattativa sulla valutazione
dell’emittente.Un atteggiamento
di chiusura ingiustificato che suona come offesa non
solo ai lavoratori e ai loro rappresentanti, ma anche
alle istituzioni (dal sindaco Bianco al Consiglio
comunale di Catania) ed allo stesso assessore che questo
progetto di working buyout hanno inteso appoggiare o
comunque valutare nella sua intera complessità.Nella sede della
Regione, a latere del tavolo di consultazione sindacale
al quale siedono i sindacati Slg-Cgil, Fistel-Cisl e
Associazione siciliana della Stampa, è stato convocato
anche, con procedura inusuale e in una sede inedita, il
funzionario dell’Ufficio del Lavoro che dovrebbe sancire
la conclusione della trattativa sindacale prevista dalla
legge sui licenziamenti collettivi.Tutti i lavoratori
di Antenna Sicilia (dai tecnici ai giornalisti) – pur
consapevoli della drammaticità della situazione e pur
non percependo gli stipendi da agosto – continuano a
lavorare col massimo impegno e con la massima
professionalità.I rappresentanti
sindacali , di giornalisti, tecnici e amministrativi,
sono a disposizione dei colleghi della stampa, dalle
10,00, all’ex Palazzo Esa”.
Catania
– Antenna Sicilia: licenziamento
giornalisti.Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione
Siciliana della Stampa Sezione Provinciale di Catania in
una nota stigmatizza con un documento la situazione di
Antenna Sicilia e scrive : “Si è conclusa ieri
con un verbale negativo che sancisce la rottura tra le
parti, la prima parte del confronto aziendale tra la
Sige, editrice di Antenna Sicilia, e le organizzazioni
sindacali. L'azienda è rimasta ferma sulle sue
decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra
giornalisti e tecnici e rifiutando tutte le proposte
alternative al licenziamento presentate dai sindacati
per salvare i posti di lavoro. Adesso il confronto si
sposterà all'Ufficio provinciale del lavoro ma è
probabile che, accettando la richiesta fatta alla
Regione da SLC-Cgil, FISTEL-Cisl e Associazione
siciliana della stampa, le parti saranno convocate la
prossima settimana all'assessorato regionale al Lavoro.
Dal punto di vista dell'azienda, dunque, il primo
obiettivo è stato centrato: chiudere il confronto
interno confermando i licenziamenti per motivi
economici. Ma l'obiettivo finale resta quello di
svuotare totalmente la più prestigiosa delle emittenti
locali siciliane, tagliando telegiornali e programmi di
intrattenimento finora realizzati all'interno, per
acquistare tg e spettacoli prodotti all'esterno a basso
costo. Questa scelta di cancellare i telegiornali
storici e "Insieme", il più popolare e seguito dei talk
show isolani, da un lato conferma il fallimento
imprenditoriale di un gruppo di società che avevano di
fatto creato il più importante polo dell'emittenza
privata in Sicilia, e dall'altro offende la
professionalità e l'impegno di chi, in questi 35 anni di
vita di Antenna Sicilia, col proprio lavoro ha permesso
a tutti i siciliani di godere di una tv popolare e di
qualità che, nonostante tutto, ancoraoggiè
la più seguita nel panorama siciliano. Sorprende e
amareggia il silenzio della politica e delle istituzioni
che, nonostante l'appello lanciato dai sindacati, sinora
hanno assistito immobili al taglio brutale di decine di
posti di lavoro e alla cancellazione di una voce
autorevole nel panorama dell'informazione televisiva
siciliana”.
Catania
− Assostampa: Antenna Sicilia no Tg ed
intrattenimento. L’Associazione siciliana della
stampa, la Slc-Cgil e la Fistel-Cisl in una nota
congiunta affermano : “Tra qualche settimana, dopo avere
licenziato i giornalisti e i tecnici, Antenna Sicilia
non trasmetterà più né telegiornali né programmi di
intrattenimento, scrivendo così in modo fallimentare la
parola fine su una storia prestigiosa lunga ormai quasi
40 anni. L’apertura di un tavolo di trattative per
affrontare con la massima urgenza la vertenza dei
lavoratori della Sige che ha annunciato il licenziamento
di 16 lavoratori, su un totale di 23, della storica
emittente regionale. L’azienda, di cui la famiglia
Ciancio tramite le proprie società è proprietaria, ha
avviato nel luglio scorso le procedure previste dalla
legge per licenziare i due terzi dei dipendenti,
azzerando di fatto la redazione giornalistica e
annunciando al contempo di dismettere la produzione di
programmi di informazione e di intrattenimento. Questa
scelta che sancisce il risultato di una politica
industriale miope e di corto respiro, aggiungono i
sindacati, infliggerà un nuovo duro colpo
all’informazione in Sicilia con la cancellazione di una
‘voce’ storica e autorevole in un panorama informativo
che sta subendo già durissimi colpi e in un contesto
diventato sempre più critico dopo l’ingresso del
digitale terrestre che, a differenza di tutte le regioni
d’Italia, concludono Assostampa, Slc-Cgil e la
Fistel-Cisl, non è stato seguito e accompagnato da una
apposita legge di sostegno alle aziende e di
finanziamento degli indispensabili strumenti di welfare
per i lavoratori”. I sindacati hanno chiesto un incontro
all’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso.
Catania - Assostampa,
Antenna Sicilia chiude:"forze sociali e politiche
reagiscano".
Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana
della Stampa Sezione Provinciale di Catania stigmatizza
con un documento la situazione e scrive:“Antenna
Sicilia, la storica tv privata legata al quotidiano “La
Sicilia” che ha esordito nel 1979 con Pippo Baudo, entro
i prossimi 75 giorni rinuncerà completamente
all’informazione e all’intrattenimento con il taglio di
16 posti di lavoro tra tecnici e giornalisti, per altro
senza stipendio già da alcuni mesi. La decisione è stata
comunicata ai dipendenti dall’azienda che ha provveduto
all’avvio della procedura di mobilità. Ovvero al
licenziamento.
Ancora una volta la proprietà, riconducibile alla
famiglia Ciancio, così come aveva fatto già due anni
addietro, ha deciso tagli drastici senza essere in grado
di proporre almeno una traccia di piano industriale, una
sola idea di rilancio o di tentativo di frenare la corsa
verso il baratro, una ipotesi anche misera di tutelare i
lavoratori e la stessa “mission” dell’azienda, ovvero
l’informazione professionale e l’intrattenimento di
qualità. Di fatto vengono così cancellati quasi 40 anni
di storia della tv locale, di alte professionalità e di
conoscenze, e vengono mortificati decine di lavoratori e
di giornalisti che sinora hanno saputo garantire una
informazione di qualità di assoluto livello nazionale.
Ancor più inaccettabile l’assenza di un qualsiasi
confronto con i sindacati che verranno convocati senza
offrire loro alcuna possibilità di negoziato per cercare
di salvare i posti di lavoro, ma solo per prendere atto
di una decisione già presa da una dirigenza dimostratasi
mediocre e protagonista di scelte industriali e
organizzative incomprensibili.
Di fronte a questo ennesimo e inaccettabile intervento
sui posti di lavoro messo in atto dall’azienda che ha
già chiuso Telejonica-Telesiciliacolor e ha portato
sull’orlo del fallimento anche Telecolor (17 i
licenziamenti annunciati poche settimane fa),
l’Associazione siciliana della Stampa propone alle forze
sociali e politiche della città e della Regione una
mobilitazione forte e convinta contro un progetto di
dismissione industriale che di fatto cancellerà
l’informazione televisiva in buona parte della Sicilia e
su Catania in particolare, sancendo di fatto il totale
fallimento di una politica industriale basata sulla
incapacità di gestione del monopolio televisivo locale.
Associazione Siciliana della Stampa Sezione Provinciale
di Catania”.
Acireale
– Cagnes presidente USSI sezione Catania. Il
nuovo presidente della sezione catanese dell'USSI
(Unione Stampa Sportiva Italiana) Giacomo Cagnes
è stato eletto, per acclamazione, dall'assemblea degli
iscritti riunitasi
presso la sala stampa del PalaVolcan di Acireale.
L'assessore comunale allo Sport di Acireale Francesco
Carrara ha salutato i presenti ed i segretari di
Assostampa regionale: Alberto Cicero, Assostampa
provinciale: Daniele Lo Porto ed il consigliere
nazionale FNSI: Luigi Ronsisvalle.
La
sezione USSI di Catania, lo scorso ottobre dopo le
dimissioni di Gianfranco Troina, era stata commissariata
ed era retta da Gaetano Rizzo. Il nuovo direttivo è
composto dal presidente Giacomo Cagnes, Francesco La
Rosa (Vice Presidente), Lorenzo Gugliara (Segretario),
Ludovico Licciardello (Tesoriere) ed i consiglieri
Daniele Lo Porto, Marco Carli e Mario Grasso.
Catania – Assostampa :"La resistenza italiana negata. Il 25
luglio e la vendetta tedesca in Sicilia”. Il
iniziativa dell’Assostampa Catania, sindacato unitario
dei giornalisti italiani, il 3 giugno, alle ore 19,00,
nella Sala Ersu di via Etnea, 440, sarà presentato il
libro : "La resistenza italiana negata. Il 25 luglio e
la vendetta tedesca in Sicilia”, di Nicola Musumarra,
edito da Rossomalpelo, 2015. I saluti del presidente
dell'Ersu, prof. Alessandro Cappellani, precedono la
presentazione di Daniele Lo Porto, segretario provinciale
dell'Assostampa Catania e dell'autore.
Catania – Fava, intellettuale scomodo e giornalista controcorrente.
Il commento del
segretario provinciale dell’Assostampa di Catania
Daniele Lo Porto:
“Fu intellettuale scomodo e giornalista controcorrente,
coraggioso nella denuncia civile conto la mafia senza
volere assumere il ruolo di “professionista. Pippo Fava, a distanza di 31 anni dall’omicidio, ha lasciato una
testimonianza che è ancora attuale e viva, spunto di
analisi e di confronto della Sicilia di oggi non così
diversa, malgrado l’impegno e il sacrificio di molti,
da quella di allora”.
Catania
– Pippo Fava
le manifestazioni.
Scuola d’Arte Drammatica “Umberto Spadaro” Palazzo
Platamone, ex Convento San Placido via Vittorio
Emanuele. Il Teatro Stabile di Catania ricorda Giuseppe
Fava con un approfondimento su “IL
PROBOVIRO” . Intervento: il Presidente dello Stabile
Nino Milazzo, Elena Fava e Sergio Sciacca. Un
presidio sotto la lapide di via Giuseppe Fava è
programmato per il 5 gennaio alle 17:30. Incontro
dibattito alle 18:00 al Centro culturale Zö su: La
Mafia comanda (ancora) a Catania? partecipano: Lirio
Abbate, Sebastiano Ardita, Rosy Bindi, Claudio
Fava. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava
Nient’altro che la Verità a Lirio Abbate. A
Palazzolo Acreide SR
– Aula Consiliare del Comune Proiezione del film
"I
Ragazzi di Pippo Fava"; segue incontro dibattito su: Il giornalismo di ieri e di oggi, quello de “I
Siciliani” di Fava e quello odierno. Moderatore: Damiano Chiaramonte. Intervengono: Elena Brancati, Riccardo
Orioles, Lorenzo Tondo ed Ismaele La Vardera. Consegna
del Premio Fava Giovani a Lorenzo Tondo, della redazione
palermitana di Repubblica. Menzione speciale della
Fondazione Fava a Ismaele La Verdera, per l’inchiesta
sugli scrutatori di Villabate.
Palermo – Assostampa e Ordine Giornalisti: “Regione da 2 anni
senza trasparenza”. Daniele Lo Porto Segretario Associazione Siciliana della Stampa
Sezione Provinciale di Catania ci ha inviato il
comunicato congiunto : “Da
due anni, da quando cioè il governatore ha licenziato in
tronco 21 giornalisti, la Regione Siciliana è l'unica
regione in Italia priva di un ufficio stampa. Da due
anni, quindi, il governatore Crocetta viola impunemente
e con arroganza la legge 150 che impone alle pubbliche
amministrazioni di comunicare la propria attività ai
cittadini mediante giornalisti iscritti all’Ordine. Dal
6 dicembre 2012, giorno del drastico smantellamento
dell’Ufficio stampa, costituito sin dagli anni Novanta
in base a una precisa normativa regionale, ai siciliani
vengono giornalmente propinate informazioni e comunicati
provenienti direttamente dal governatore e dai suoi
assessori. Questi sostituendosi ai giornalisti svolgono
una attività che in qualunque altro contesto sarebbe
loro vietata e sanzionata.
Il danno per la categoria dei giornalisti alla quale
vengono sottratte importanti risorse occupazionali è
enorme. Ma ad essere offersi sono i siciliani che
giornalmente devono subire proclami e propaganda e non
possono ricevere, come invece prevede la Costituzione,
una corretta informazione. Sta proprio in questo
comportamento il discrimine - soprattutto morale - tra
una amministrazione trasparente e una che, invece, in
disprezzo di norme e leggi, comunica soltanto ciò che le
è utile, a tutto discapito dei cittadini. Dal punto di
vista giudiziario le vicende dei 21 giornalisti
licenziati hanno visto il sovrapporsi di sentenze che,
pur trattando la stessa materia e casi del tutto simili,
hanno avuto sinora significati completamente diversi. A
dimostrazione che il “caso” dell’Ufficio stampa della
Regione non era – neanche sotto il profilo legale -
riconducibile ai grossolani e sbrigativi ragionamenti di
Crocetta.
Il vero obiettivo dello smantellamento dell’ufficio
stampa della Presidenza della Regione, quindi, a due
anni di distanza, è adesso più che mai chiaro ed
evidente. Con la finta giustificazione del risparmio si
è voluto creare un meccanismo perverso per evitare ogni
professionalità nella comunicazione tra amministratori e
amministrati lasciando campo totalmente aperto alle
solite esternazioni e alle vane parole dei politici.
L’Associazione siciliana della Stampa e l’Ordine dei
giornalisti, a due anni dalla demolizione di uno
strumento importante per la democrazia si rivolgono
quindi ai cittadini, alla gente, ai siciliani per
ricordare che nessuna amministrazione che abbia vero
rispetto per gli amministrati può continuare a pensare
di violare così palesemente una legge dello Stato
recepita anche nella legislazione siciliana. La
ricostituzione dell’Ufficio stampa - che ancora oggi
incredibilmente ancorché senza giornalisti ha un costo
per la Regione di circa seicentomila euro all’anno tra
stipendi di impiegati e abbonamenti alle agenzie –
diventa un passaggio fondamentale per garantire i
diritti dei siciliani”.Enna
-
Alberto
Cicero
è stato riconfermato segretario regionale dell'Assostampa
Sicilia. Il segretario uscente è stato rieletto per
acclamazione al termine del 32° congresso regionale
dell'associazione svolto a Enna.
Auguri al segretario
regionale dell'Assostampa Sicilia personali
e dell’INFORMATORE di Sicilia. i.l.p.
Catania
- Ordine
Giornalisti ed Assostampa critico atteggiamento Crocetta.
Il
segretario provinciale Assostampa Catania Daniele Lo Porto
comunica:"Il
Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia,
d’intesa con l’Associazione siciliana della Stampa, ha
deciso di non procedere ad alcuna designazione per la
carica di componente del CdA dell’Istituto superiore di
giornalismo, così come era stato chiesto prima
dall'assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra
e poi dal suo successore, Mariella Lo Bello.
L'iniziativa è stata comunicata alla Lo Bello con una
lettera in cui si sottolinea "l’atteggiamento ostile del
governo e del presidente pro tempore della Regione" nei
confronti della categoria dei giornalisti. Ordine e
Assostampa ricordano "l’inopinata, drastica e immediata
cancellazione su due piedi dell’Ufficio stampa della
Presidenza; la mancata ricostituzione – a due anni dalla
rivoluzionaria decisione – di una struttura analoga" e
lo "svolgimento di lavoro giornalistico, sottratto a chi
di giornalismo vive, da parte dello stesso governatore e
degli assessori delle varie giunte che si sono alternate
in carica dal novembre 2012 aoggi".
Questo sistema degli uffici stampa "fai-da-te" si sta
rapidamente estendendo - in nome di una spending review
che appare pelosa, dato che i costi di un ufficio stampa
composto da giornalisti sono contenuti - a numerose
amministrazioni pubbliche, con il "progressivo,
ulteriore impoverimento di una professione e di una
categoria già fortemente penalizzate dalla crisi”.Ordine
e sindacato regionale dei giornalisti sottolineano
"l’evidente mancanza di trasparenza da parte della
giunta regionale nei confronti dei cittadini" e
criticano la nomina come presidente dell'istituto di
Sebastiano Roccaro, giornalista pubblicista che è anche
editore televisivo, "dunque in potenziale conflitto di
interessi col ruolo che è chiamato a svolgere”. L'Ordine
e l'Assostampa ritengono l'Istituto superiore di
giornalismo, che la Regione stava di fatto per
cancellare, togliendogli qualsiasi supporto finanziario,
uno strumento che potrebbe essere utilissimo per la
preparazione degli aspiranti giornalisti e per
l’aggiornamento e la formazione (previsti per legge) di
coloro che sono già iscritti, e si dicono disponibili ad
un serio, ampio e generale confronto sulle modalità da
seguire per consentire all’Istituto di essere partner
ideale dell'Ordine. Per riaprire il dialogo, però,
occorre che venga radicalmente mutato l’atteggiamento
complessivo della giunta regionale e del suo presidente
nei confronti dei quasi seimila giornalisti siciliani.
Altrimenti il CdA dell'istituto potrà fare a meno di un
rappresentante dell'Ordine".
Catania
- Assostampa: emittenti
etnee in crisi. Scrive testualmente il segretario
provinciale Daniele Lo Porto
: “Rete 8 e Telejonica, storiche emittenti catanesi,
sono state messe in liquidazione. I vertici aziendali
hanno comunicato che i 14 lavoratori, giornalisti (6),
tecnici (7) e amministrativi (1), saranno tutti
licenziati. E questo dopo aver “subito” tre anni di
contratto di solidarietà con una riduzione di ore
lavorate che è arrivata quasi al 50 per cento". Lo
comunica la Cisl- Fistel etnea e l'Assostampa di Catania
stigmatizzando questa scelta estrema. Per oltre un
ventennio la redazione di Rete 8 – Telejonica ha
raccontato la città, dato voce a quanti avevano qualcosa
da dire, offerto spunti di riflessione, pungolato le
istituzioni e difeso i cittadini. La proprietà,
direttamente riconducibile al Gruppo Ciancio, ha deciso
che tutto questo deve finire, caricando solo sul
personale i costi della crisi. I lavoratori chiamano in
causa i sindacati, a cominciare dall'Assostampa
regionale e Cisl-Fistel , e i rappresentanti
istituzionali, affinché vigilino sulle procedure messe
in atto dall'azienda per la liquidazione e individuino
percorsi di tutela del lavoro e soluzioni non
traumatiche. Lanciano, poi, un appello agli imprenditori
della città per valutarne l'acquisizione e non far
morire una realtà da anni radicata nel territorio e con
margini di rilancio molto elevati, tenuto conto delle
poliedriche professionalità presenti e dell'esiguo costo
del personale. “Usciremo di scena – spiegano i
lavoratori in una nota - lottando silenziosamente.
Nessun sit-in, nessuna protesta, nessun blocco stradale.
Tutto questo servirebbe a poco. Ci piacerebbe, però, che
quanti negli anni hanno avuto una ribalta nei tg e nelle
trasmissioni di approfondimento, a partire dai tanti
rappresentanti istituzionali, ci facessero sapere cosa
ne pensano”.
(nella foto da FB da sin. Angela Abbate, Riccardo
Arena ed Egle Palazzolo)
Bagheria PA
– Addetto stampa dell’anno. Angela Abbate,
38 anni, giornalista dell’agenzia di comunicazione
palermitana Feedback, è la vincitrice del premio assoluto
“Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno 2014”. Il
riconoscimento le è stato consegnato a Bagheria (Palermo),
a Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso. Il premio è stato
organizzato dal Gruppo uffici stampa Sicilia, articolazione
dell’Associazione siciliana della stampa, con il patrocinio
del comune di Bagheria, dell’Ordine dei giornalisti di
Sicilia e della stessa Asssostampa, e con la
sponsorizzazione di Unicredit. Abbate si è aggiudicata il
premio “Imprese e organizzazioni private”, una delle tre
sezioni messe a concorso. Gli altri 2 vincitori sono Valeria
Arena, addetto stampa del policlinico “Gaetano Martino” di
Messina, per la sezione Pubblica amministrazione, Sanità e
Società partecipate; Marco Olivieri, addetto stampa del
Centro servizi per il volontariato di Messina, per la
sezione No profit.Come da regolamento, il premio assoluto è
stato assegnato al vincitore di una delle tre sezioni
competitive; la scelta è caduta su Angela Abbate, oltre che
per l’importanza delle iniziative seguite, “per l’intensità
e la qualità della produzione informativa attraverso una
concezione moderna del ruolo dell’addetto stampa sempre
aperto ai new media”. Per Valeria Arena hanno pesato le
campagne realizzate per sensibilizzare la gente sul tema
della donazione degli organi e dell’igiene personale; nel
caso di Marco Olivieri determinante è stata la capacità di
sfruttare varie piattaforme tecnologiche. La giuria,
inoltre, ha deciso di segnalare Jerry Italia, addetto stampa
del comune di Gela, per il lavoro svolto in occasione del 70
anniversario dello sbarco alleato; Francesco Triolo (Cisl di
Messina) per la rubrica “Dalla parte del cittadino”;
Giuseppe Grasso (Arcidiocesi di Palermo) per la
beatificazione di padre Pino Puglisi. Altri riconoscimenti
sono andati a: Egle Palazzolo, alle carriera; Gaetano
Perricone, premio speciale Iscritto Gus; Camillo Pantaleone,
alla memoria. Segnalazioni per l’Ufficio stampa della Marina
militare, per l’operazione Mare Nostrum, e per l’ex Ufficio
stampa della Presidenza della Regione siciliana, azzerato
dal presidente Crocetta. La consegna dei riconoscimenti,
condotta dalle giornaliste Marina Mancini ed Agata Di
Giorgio, è stato il momento conclusivo di una giornata
dedicata al tema degli uffici stampa, alla loro funzione nel
rapporto tra istituzioni e cittadini e agli aspetti
contrattuali e deontologici legati alla figura dell'addetto
stampa. Ai lavori, coordinati dal presidente del Gus
Sicilia, Francesco Di Parenti, hanno partecipato: il sindaco
di Bagheria, Patrizio Cinque; il segretario dell'Assostampa,
Alberto Cicero; il vice segretario dell Fnsi, Luigi
Ronsisvalle; il responsabile Settore pubblico di
Unicredit,Vincenzo Tumminello; il presidente nazionale Gus,
Gino Falleri; Adriana Laudani, docente di Teoria e tecnica
della comunicazione pubblica; Sergio Talamo, direttore
Comunicazione e servizi di Formez; la giornalista Lucia
Russo; il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia,
Riccardo Arena; e il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi.
Catania
– Premio giornalismo giudiziario-inchiesta Mimmo Calabrò.
Il Comitato Organizzatore del Premio nazionale di
giornalismo Giudiziario, Investigativo e d’Inchiesta “Domenico
Calabrò”,
edizione 2014, indetto dal presidente della manifestazione
dott. Massimo Scuderi, terrà una conferenza stampa nella
sede dell’Hotel “Il Principe”, via Scalinata Alessi a
Catania, giovedì 19 Giugno alle ore 10,30, per presentare
l’evento dedicato al compianto cronista della Gazzetta del
Sud Domenico Calabrò, che si svolgerà nella prestigiosa sede
municipale del Castello Ursino di Catania alle ore 20,00
del 20 Giugno 2014. Domenico Calabrò è scomparso il 12
maggio 2013, a 55 anni, durante l’espletamento di un
servizio di cronaca nera. Mimmo Calabrò è stato caposervizio
della Gazzetta del Sud nella redazione di Catania nonché
direttore della rivista Microcredito e Microfinanza.
Calabrese d'origine, a 18 anni era diventato il più giovane
pubblicista italiano con “Il Secolo d'Italia”. In seguito
aveva collaborato con quotidiani nazionali come “Il
Messaggero” e “La Stampa” diventando anche punto di
riferimento della carta stampata straniera, quella tedesca
in particolare, per le vicende legate alla‘ndrangheta e ai
più efferati delitti in campo locale e nazionale. Calabrò è
stato anche capo ufficio stampa della commissione bicamerale
d'inchiesta Telekom Serbia. Scrittore e autore di diversi
saggi, Mimmo Calabrò ha sempre lavorato con entusiasmo e
determinazione e con grandi capacità di intuizione e
sviluppo della notizia di cronaca nera. Sei sono quest’anno
le sezioni specialistiche a cui fanno capo altrettanti
giornalisti e personaggi del mondo della cultura, giustizia,
sociale e del terzo settore. Testimonial d’eccezione
Raffaele Cantone, Commissario straordinario dell'Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici, i sostituti
procuratori della DDA di Napoli, Catello Maresca, Giovanni
Conzo, Cesare Sirignano; il Procuratore Capo di Brescia
Pierluigi Dell’Osso, il Procuratore Capo di Catania
Giovanni Salvi, il Procuratore Capo di Siracusa Francesco
Paolo Giordano e Salvatore Calleri, Presidente della
Fondazione antimafia Antonino Caponnetto che ha accordato il
proprio patrocinio al premio Calabrò 2014. La manifestazione
verrà presentata dalla giornalista Raffella Daino di SKY
TG24 mentre il trio d’archi e pianoforte “Le Dame in Canto”
si esibiranno in diversi brani di musica classica e da
camera. Tra i riconoscimenti del premio spiccano, tra gli
altri, quelli assegnati all’autore del libro “Mafie”,
Giuseppe Crimaldi, giornalista de Il Mattino di Napoli e al
sostituto procuratore Giovanni Conzo per la sua intensa
attività antimafia. Ho avuto il piacere, e l’onore di
lavorare e conoscere Mimmo ed essere ritenuto da lui un
amico. i.l.p.
Catania
– Crocetta perde “battaglia” giornalisti in
Corte Costituzionale. Il Segretario
Associazione Siciliana della Stampa Sezione
Provinciale di Catania Daniele Lo Porto
sulla vicenda giornalisti-Regione Siciliana
scrive con nota di Gregorio Arena :”
Ufficio stampa: Crocetta perde la battaglia in
Corte Costituzionale La Corte Costituzionale,
con la propria ordinanza n. 146, ha dichiarato
manifestamente inammissibile il dubbio di
legittimità costituzionale del comma 3
dell’articolo 11 della legge regionale n. 79 del
1976: la norma che – per 38 anni - ha
determinato le procedure di reclutamento dei
giornalisti all’ufficio stampa della presidenza
della regione siciliana. La procedura di
valutazione della legittimità costituzionale era
stata attivata un anno fa dal Tribunale del
Lavoro di Palermo . Il “dubbio” in realtà era
stato sollevato dall’Avvocatura dello Stato,
chiamata a difendere - con palese imbarazzo - la
Presidenza della Regione dinanzi al tribunale
del lavoro di Palermo. In quel caso il processo
avrebbe dovuto valutare - ai sensi e nei tempi
della legge Fornero - la legittimità del
“licenziamento” retroattivo dei due giornalisti
più anziani dell’ufficio: il mio – che sono
stato assunto nel 1991- e quello di Giancarlo
Felice, in servizio dal 1992.Il nostro avvocato
difensore, il professor Gaetano Armao, aveva
ampiamente dimostrato - attraverso la produzione
di una completa documentazione - che la Regione
aveva seguito, per l’assunzione, le norme
previste dalla legge. E che il rapporto di
lavoro instaurato - lungo oltre 20 anni - aveva
tutte le caratteristiche del lavoro subordinato
a tempo indeterminato. Caratteristiche che -
come ha osservato lo stesso giudice del lavoro -
non avrebbero potuto permettere un licenziamento
come quello che il presidente Crocetta ha
intimato, senza l'indicazione di alcun motivo,
senza procedimento disciplinare e per un fatto
del tutto insussistente. Ma dinanzi all’ipotesi
dell’annullamento del licenziamento e al
reintegro, la Regione ha chiesto all’Avvocatura
di giocare la carta del ricorso alla Corte
Costituzionale. Espediente che ha allontanato
nel tempo il “redde rationem” su una vicenda che
getta una luce inquietante non solo sull’operato
del Presidente, ma anche su quello degli uffici
che lo assistono. Il Presidente della Regione
aveva sostenuto - già nelle lettere di
licenziamento - che il rapporto instaurato con i
giornalisti fosse “lavoro autonomo”, addirittura
fiduciario. E poi il giudice del lavoro ha
eccepito che sebbene la legge regionale del 1979
prevedesse una speciale procedura di valutazione
dei titoli, che l’iter seguito non fosse
assimilabile ad un vero e proprio concorso
pubblico. E che fosse, quindi, in contraddizione
con l’articolo 97 della Costituzione, che
prevede l’accesso nella pubblica amministrazione
solo per concorso.Su questo specifico argomento
- ha affermato l’avvocato Armao - dinanzi alla
Consulta, lo stesso articolo 97 prevede che la
legge possa disciplinare dei casi eccezionali.
Che la giurisprudenza costituzionale, nel tempo,
ha poi ben evidenziato e circoscritto: le
procedure speciali devono essere limitate a casi
particolari, per specifiche esigenze funzionali
dell’amministrazione, regolati da procedure di
accertamento delle professionalità
necessarie.Tre circostanze che ricorrono
pienamente nel caso dell’Ufficio stampa della
Presidenza della Regione nel quale proprio la
legge impugnata ha identificato le esigenze e ha
determinato il numero degli addetti e il metodo
di accertamento delle caratteristiche
professionali richieste.La Corte Costituzionale
- riprendendo le argomentazioni che il professor
Armao aveva opposto al giudice siciliano al
momento in cui è stata presentata l’ipotesi di
un ricorso alla Consulta - ha deciso di
censurare la manifesta inammissibilità del
ricorso. Intanto perché il processo dinanzi al
tribunale del lavoro riguarda le procedure di
licenziamento e non quelle di assunzione. La
Corte ha sottolineato, infatti, che
l’impugnativa delle norme sul reclutamento non è
stata sufficientemente motivata.Il giudice
palermitano - afferma la Corte Costituzionale -
non ha fornito alcuna indicazione sulla modalità
con cui negli anni si è sviluppato il rapporto
di lavoro. Non ha specificato se nel contratto
che ha originato il rapporto fosse previsto un
termine di durata. Né ha specificato cosa sia
accaduto in occasione delle elezioni regionali o
al susseguirsi dei presidenti, fin dal 1991.
Omissioni che si risolvono con un difetto di
motivazione sulla rilevanza. C’è poi una
questione di inammissibilità del ricorso. Il
giudice del lavoro, infatti, chiede che sia
dichiarata l’illegittimità costituzionale della
norma regionale in quanto configurerebbe un
rapporto di lavoro subordinato senza prevedere
l’accesso tramite concorso. E d’altro canto
afferma che la dichiarazione di illegittimità
comporterebbe la qualificazione dello stesso in
termini di lavoro autonomo. Una conclusione che,
secondo la Consulta, è palesemente illogica
rispetto alle premesse. Il giudizio è
inequivocabile e lapidario: “la questione
sollevata è manifestamente inammissibile”. Ma ha
permesso a questo Governatore di affrontare ben
tre campagne elettorali - nazionali,
amministrative ed europee - qualificandosi come
l’uomo della Provvidenza, in grado di risanare
le finanze regionali
tagliando ogni spreco. Già, perché le leggi che
garantiscono la trasparenza e la comunicazione,
che il legislatore del 1976 aveva qualificato
come “Provvedimenti intesi a favorire la più
ampia informazione democratica sull’attività
della Regione” , questo sono diventati, nel
novembre 2012, un lusso, uno spreco. Da
sbandierare, come suo primo fiore all’occhiello,
nel corso della trasmissione “L’Arena” su Rai1
dove Crocetta ci ha licenziati in diretta
spalleggiato dal duo Giletti-Davi.Ma adesso la
strada è sbarrata. Ogni sforzo del Presidente e
del suo entourage è risultato inutile. Sembra
strano da affermare, ma anche i Presidenti di
Regione hanno l’obbligo di osservare le leggi.
Soprattutto quelle regionali. Né possono
disdegnare l’applicazione dello Statuto dei
lavoratori, dei contratti di lavoro, delle norme
di tutela sindacale. Né delle leggi che tutelano
la onorabilità e la dignità delle persone. Non
senza scadere nel penale, come è già accaduto.
Ora ci vorranno i tempi tecnici: un paio di
settimane. Poi io tornerò al mio ufficio di
Bruxelles e Giancarlo a quello di Palermo. A
svolgere la nostra funzione, a garanzia della
trasparenza e della democrazia. Il giudice del
lavoro lo aveva già previsto nel ricorso inviato
alla Consulta. E giustizia sarà fatta.Una bella
soddisfazione certo. Ma che non basta a
cancellare quasi due anni di black-out
sull’attività istituzionale della Presidenza,
sostituita da una roboante propaganda politica.
Che è cosa ben diversa.Né basta, questa
sentenza, a cancellare gli abusi della
burocrazia, le soverchierie
dell’amministrazione, il clamore del popolo
inneggiante, l’indecenza dei commenti on-line,
il silenzio imbarazzato delle autorità, gli
strepiti dei moralizzatori televisivi
spalleggiati da consulenti prezzolati dai
politici. Nessuno, mai, potrà annullare la
violenza di questi gesti, l’inammissibilità di
questi silenzi, l’assordante vuoto che è stato
fatto attorno alla nostra vicenda umana e
professionale, così come l’insopportabile,
inutile, scorrere del tempo intorno a
noi. Questi “dettagli”, questi comportamenti,
saranno certamente oggetto di un altro,
inevitabile, giudizio: quello Universale. E in
quel caso, non saremo noi ad aver bisogno di un
difensore”. Gregorio Arena
Catania
– Assostampa indice 2 premi letterari. Si
tratta del 1° Premio Letterario “Tito Mascali” e del
1° Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Daniele
Lo Porto
segretario provinciale dell’Assostampa di Catania
intende con l’iniziativa ricordare la figura del
poeta e giornalista catanese Tito Mascali. È stato
apprezzato quale prestigiosa firma dello storico
quotidiano degli anni ’60 Corriere di Sicilia. L’Associazione
“Gabriele d’Annunzio” con l’Assostampa di Catania
quindi indice la 1^ edizione del “Premio Letterario
Tito Mascali” e del “Premio Giornalistico Raccontare
Catania”. I due premi per l’anno 2014 sono dedicati
rispettivamente a: A) “Poesia”; B) “Articolo di
giornale” (sia carta stampata che on-line) che abbia
raccontato vicende e volti della città di Catania.
La scadenza per la consegna degli elaborati è
fissata per il 15 giugno 2014. Per ricevere il
bando completo, telefonare al 329-7125590 o scrivere
a: assodannunzio@katamail.com.
da sin.
A.Mantineo, S.Spicuglia,
A.Cicero, D. Chiaramonte, C.Maiorca
Siracusa
-
Damiano Chiaramonte, per acclamazione designato
segretario provinciale Assostampa Siracusa alla prsenza
del segretario regionale Alberto Cicero. Il cambio
alla guida del sindacato dei giornalisti siracusani è
stato con Aldo Mantineo. Il nuovo direttivo è
completato da Seby Spicuglia (vice segretario),
collaboratore della Sicilia e redattore di Tris, e
Carmelo Maiorca (tesoriere), direttore della storica
testata di satira L'Isola dei Cani e curatore per la
Sicilia delle guide di Slow Food Editore. Damiano
Chiaramonte succede ad Aldo Mantineo che dal 2010 ha
guidato il direttivo composto anche dagli uscenti
Isabella Di Bartolo (vice segretario) e Massimo
Ciccarello (tesoriere). L'elezione è stata preceduta da
un ampio ed articolato dibattito arricchito dalla
presenza e dal contributo del segretario regionale,
Alberto Cicero. Il nuovo Segretario ha affermato: "Non
sarà semplice dare continuità all'ottimo ed appassionato
lavoro svolto da chi mi ha preceduto ma garantisco il
massimo impegno per raggiungere gli obiettivi
individuati nel mio programma: dotare il sindacato
siracusano di una sede stabile; coinvolgere e rendere
parte attiva dell'associazione i colleghi dei nuovi
media; rafforzare e ampliare i servizi agli associati;
rilanciare il ruolo della categoria nella comunità e
ridare dignità professionale ai giornalisti siracusani
che devono ritrovare unità al proprio interno". Damiano
Chiaramonte 45 anni è sposato ed è padre di due figli.
Giornalista di lungo corso ricopre l’incarico di
direttore del network televisivo Medical Excellence Tv,
ed è stato già segretario provinciale dell'Assostampa di
Siracusa per due mandati dal 2005 al 2010. Al neo
segretario ed al direttivo si augura il buon lavoro da
L’Informatore di Sicilia e personali.
Siracusa
-
“Migranti e non più clandestini: l’informazione dopo la
Carta di Roma” . Il tema del
seminario formativo per i giornalisti tenuto dal relatore
dott. Antonio Nicastro
sost. Procuratore Repubblica del Tribunale di Siracusa. 80
i giornalisti al primo seminario di formazione promosso
dall’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con la sezione
provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della
Stampa. Il magistrato Antonio Nicastro presso la sala del
centro ricreativo dell’Isab, messa
a disposizione dall’azienda del gruppo Lukoil, ha tenuto la
relazione per gli 80 giornalisti che hanno partecipato al
primo evento formativo riconosciuto dall’Ordine ed
organizzato in Sicilia. Il direttore operazioni di Isab
Bruno Martino, prima dei lavori, ha salutato ed illustrato
ai giornalisti la storia dell’Isab, evidenziando le
attività aziendali e l’indice elevato di sicurezza. Il
Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di
Siracusa Antonio Nicastro, coordinatore del pool
investigativo di contrasto all’immigrazione illegale nel
corso del suo intervento ha evidenziato come l’area
siracusana sia divenuta “terra di sbarco” superando anche
Lampedusa. Il magistrato ha spiegato come l’introduzione del
reato di clandestinità abbia peso sulle modalità operative
ed i moduli investigativi. La normativa di riferimento e
la difficoltà d’applicazione con la competenza ai giudici di
pace col rischio d’ingolfare la macchina giudiziaria. Il
sistema dell’informazione ha grande importanza anche per
evitare che “ la marina diventi taxi dei migranti”. Il
relatore a fine conferenza ha avuto modo di rispondere ai
vari quesiti posti dai giornalisti.
Palermo
– Giornalisti: accesso in area riservata
Procura. "Basterà
presentare il tesserino dell'Ordine dei
Giornalisti ai carabinieri di guardia, per
potere entrare in quella parte degli uffici
della Procura di Palermo dichiarati off-limits,
per motivi di sicurezza, agli "estranei
all'ufficio". I militari faranno da filtro ma
non potranno annotare il nome o i nomi dei pm
dai quali i cronisti sono diretti. Sono i
principali punti dell'intesa di massima
raggiunta oggi nel corso di una riunione, al
termine della quale il procuratore della
Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, ha
assunto l'impegno di integrare la circolare con
cui è stato limitato, anche per i giornalisti,
l'accesso ad una parte degli uffici della Dda.
Messineo stamattina ha incontrato il presidente
dell'Ordine regionale dei Giornalisti, Riccardo
Arena, il segretario regionale dell'Assostampa
siciliana, Alberto Cicero,&nb sp;il presidente
del Gruppo siciliano dell'Unione
nazionale cronisti italiani, Leone Zingales, ed
il consigliere nazionale dell'Unci, Giuseppe Lo
Bianco.
Assieme al procuratore erano presenti i
procuratori aggiunti Vittorio Teresi e Bernardo
Petralia. Dopo avere ascoltato le ragioni dei
cronisti, che hanno sostenuto, argomentandolo,
il grave rischio che la circolare potrebbe
provocare al corretto esercizio del
diritto-dovere di cronaca, il procuratore,
d'intesa con i suoi aggiunti, si è impegnato a
disciplinare in modo meno restrittivo l'accesso
dei giornalisti. "Si tratta di un'intesa ancora
parziale e suscettibile di miglioramenti - hanno
sottolineato Arena, Cicero, Zingales e Lo Bianco
- Abbiamo compreso e condiviso le esigenze di
sicurezza che sono alla base del provvedimento
di Messineo, ma nessuna ragione può
giustificare il divieto di accesso ai
giornalisti nei luoghi dove si esercita l'azione
penale e dove il controllo democratico
dell'opinione pubblica, attraverso il lavoro dei
cronisti, deve restare sempre vigile".
(da sin. Lo Porto, Cicero,Cosentino e De Vito)
Catania– Giornalisti : “Mai dire clandestino”. L'appuntamento dell’Assostampa CT si è svolto giovedì 5 settembre, dalle ore 11.00, presso la sala Afrodite dell’Hotel Nettuno, in viale Ruggero di Lauria, 121. Alberto Cicero, segretario regionale dell’Assostampa e Daniele Lo Porto, segretario provinciale hanno introdotto i lavori. L’incontro “Mai dire clandestino”, è stato organizzato per conoscere ed applicare la Carta di Roma” .
(ascolta intervento) Raffaella Cosentino, freelance collaboratrice di Repubblica.it , Redattore Sociale esperta della campagna LasciateCIE entrare e
(ascolta intervento)Gianluigi De Vito, esperto di migrazioni e minoranze del Corriere del Mezzogiorno hanno illustrato gli argomenti delicati del linguaggio e dei termini da usare nell’incontro organizzato dall’Associazione siciliana della Stampa, segreterie regionale e provinciale, Associazione Carta di Roma in collaborazione con l’Alto Commissariato ONU sui Rifugiati. Di grande interesse sono stati gli interventi di Raffaella Cosentino, e Gianluigi De Vito. La “Carta di Roma” è un protocollo deontologico vincolante per i giornalisti sui richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti firmato da Ordine dei Giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati). I temi sono stati illustrati nel corso della giornata seminariale di Catania. Le Linee Guida per l’applicazione della Carta di Roma sono stati presentati e discussi con studenti, free lance ed altri colleghi. L’assemblea ha trattato delle norme pratiche sull'uso dei termini e per comprendere come meglio presentare i temi della migrazione e dell'asilo nel quotidiano per la trattazione giornalistica.
(da sin. Lo Porto, Cicero,Cosentino e De Vito)Si è parlato di sbarchi, CIE, CARA Rifugiati, cronaca ecc. dando esempi concreti. I giornalisti si sono confrontati sulle difficoltà e le opportunità di migliorare la qualità del lavoro redazionale nel quotidiano.
Catania - Assostampa vicina a Tele D: rischio interruzione trasmissioni. La Segreteria provinciale di Catania dell'Assostampa, il sindacato dei giornalisti, segue da vicino gli sviluppi della situazione che, al momento, costringerebbe il direttore di Tele D, Francesco Di Fazio, ad interrompere le trasmissioni, in seguito alle difficoltà economiche provocate dal blocco della pubblicità commerciale e del sostegno degli Enti pubblici. "Il Gruppo televisivo Di Fazio, con i suoi venti anni di attività, è parte della storia dell'emittenza siciliana, patrimonio di professionalità e un preciso punto di riferimento per migliaia di utenti. Non deve chiudere! - ha dichiarato il segretario provinciale dell'Assostampa Daniele Lo Porto . Siamo vicini al direttore, ai colleghi, al personale tecnico e amministrativo, che in questi anni hanno dimostrato di saper fare informazione televisiva con obiettività e completezza. Ogni singola testata giornalistica è un presidio di democrazia e trasparenza, forse per questo motivo la classe politica dirigente, soprattutto alla Regione, nonostante la sbandierata "rivoluzione", non è ancora intervenuta a sostegno di un comparto che in Sicilia dà lavoro a migliaia di addetti. Nei prossimi giorni - ha concluso Lo Porto - incontreremo direzione, redazione e azienda per valutare la strategia che possa consentire a Tele D di continuare ad operare e di mantenere il personale dipendente. Oltre alla solidarietà, incondizionata e affettuosa che manifestiamo a tutte l'emittente, servono ormai interventi concreti".
Palermo
Consiglio regionaleOrdine Giornalisti di Sicilia, confermato Riccardo Arena presidente, Teresa Di Fresco vicepresidente e
Concetto
Mannisi
(ascolta l'intervista)segretario. Il nuovo tesoriere è Filippo Mulè. La riunione si è tenuta nella sede dell'Ordine. Auguri
al presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo
Arena, al segretario Concetto Mannisi, a Di fresco e Mulè sia personali che dell’INFORMATORE
di Sicilia. i.l.p.
Siracusa - Solidarietà al giornaleLibertà. Doppio attentato incendiario alla originaria sede del quotidiano Libertà e di Portobello Sicilia. Il primo episodio è avvenuto alle ore 18.30 di ieri sera (28 maggio 2013), quando è giunta alla sede dei vigili del fuoco di Siracusa, la segnalazione di un denso fumo che fuoriusciva dallo stabile al pianterreno di Riviera Dionisio il Grande al civico 187, sede storica delle due testate giornalistiche, oggi utilizzata come archivio e deposito dalla stessa proprietà. Coloro che hanno agito, sono riusciti a penetrare all’interno della sede dopo avere forzato la porta d’ingresso. Poi hanno rovistato nei due locali, gettato per terra parte del carteggio e sottratto una vecchia centralina telefonica prima di cospargere gli ambienti di liquido infiammabile ed appiccare l’incendio. I due locali sono stati anneriti dalle fiamme, danneggiati i mobili, distrutti i libri contabili della società che gestisce Libertà e Portobello, macchinari e programmi informatici. Sempre ieri sera, intorno alle ore 23, ignoti piromani hanno fatto irruzione nei locali attigui alla vecchia sede di Libertà e Portobello Sicilia in Riviera Dionisio il grande al civico 189 ed hanno appiccato il fuoco alle cataste di vecchi giornali, custoditi nel magazzino. Anche in questo caso, i danni sono stati limitati dall’intervento di un’altra squadra dei vigili del fuoco che ha spento l’incendio. Su entrambi gli episodi stanno indagando i carabinieri del Comando provinciale di Siracusa, presso cui il direttore delle due testate giornalistiche, Giuseppe Bianca, si è recato questa mattina per sporgere denuncia contro ignoti. “Non c’è alcun dubbio sulla natura dolosa dei due danneggiamenti – commenta il direttore Bianca – Non è facile individuare chi possa avere fatto ciò. Anche se non è stata colpita la sede attuale di Libertà, di Portobello e di Video 66, mi sembra un chiaro messaggio di volere colpire questa realtà editoriale che opera a Siracusa da un trentennio. Non è la prima volta che accade un simile fatto. Ricordo, infatti, che nell’autunno del 2000, siamo stati oggetto di un altro attentato incendiario proprio in quella sede di Riviera Dionisio il grande, allora redazione operativa delle testate giornalistiche che dirigo. Continueremo ad esercitare il nostro ruolo di organo d’informazione e di giornalisti con scrupolo e serietà, convinti che la nostra professione debba dare l’esempio di non piegarsi ad alcun tipo di intimidazione e di essere sereni in qualsiasi circostanza”. Al Quotidiano di Siracusa Libertà, ai suoi giornalisti, al direttore ed al personale tutto và la solidarietà delL’INFORMATORE di Sicilia e personale. La stampa libera non può e non deve essere fermata con minacce od intimidazioni di qualsiasi genere.
Palermo
- Ordine dei Giornalisti di Sicilia, tutti gli eletti. 3
donne e 3 nuovi ingressi: il Consiglio dell’Ordine dei
Giornalisti di Sicilia cambia volto, dopo il ballottaggio. Al
presidente uscente, Riccardo Arena, già eletto al primo turno,
si sono aggiunti oggi altri due giornalisti professionisti già
in carica e rieletti, Filippo Mulè e Concetto Mannisi, e 3 nuovi
consiglieri: Giovanni Villino, Gisella Cicciò e Eleonora
Cosentino. Primo dei non eletti Nuccio Anselmo. Al Consiglio
nazionale gli eletti sono gli uscenti: Franco Nicastro e Maria
Pia Farinella e Giuseppe Gulletta. Primo dei non eletti Piero
Maenza. Nel collegio dei revisori dei conti Aldo Mantineo, si
aggiunge al professionista Placido Ventura e al pubblicista
Andrea Naselli, eletti al primo turno. Il nuovo Consiglio
Regionale è dunque così composto: Riccardo Arena, Filippo Mulè,
Concetto Mannisi, Giovanni Villino, Gisella Cicciò, Eleonora
Cosentino (professionisti); i pubblicisti erano già stati eletti
al primo turno: sono Giacomo Clemenzi, Salvatore Li Castri e
Teresa Di Fresco. I revisori sono i professionisti Placido
Ventura e Aldo Mantineo, col pubblicista Andrea Naselli. La
rappresentanza al Consiglio nazionale è composta dai
professionisti Franco Nicastro, Maria Pia Farinella e Giuseppe
Gulletta e dai pubblicisti (eletti al primo turno) Santo Gallo,
Santino Franchina, Attilio Franchina e Leonardo Romeo.
Catania - Interventi a sostegno editoria e realtà editoriali locali è stato il tema discusso venerdì 12 aprile, alle ore 10,30, a Catania, nella sala conferenze della Presidenza della Regione Siciliana (ex Palazzo ESA), via Beato Bernardo, 5. L’incontro è stato organizzato dalla segreteria provinciale dell’Assostampa di concetto con l'on. Lino Leanza per presentare il ddl che ha depositato all'Ars riguardante interventi a sostegno dell'editoria televisiva, radiofonica, cartacea e on line. Considerata la gravissima situazione in cui versa il settore, si tratta di un'iniziativa legislativa di grande interesse. L’on. Bruno Marziano,
(ascolta l'intervistapresidente della Commissione Attività produttive dell’Ars ha fatto il punto della situazione focalizzando l’attenzione sull’ipotesi di ottenre risultati e legge in favore dell’editoria e dei giornalisti in tempi molto brevi. Presenti all’incontro anche Ciro Di Vuolo, presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni, Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione della Stampa, Alberto Cicero, segretario regionale dell’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, e Daniele Lo Porto, segretario provinciale di Catania. Alcuni interventi sono serviti a focalizzare le problematiche su alcune vertenze che riguardano testate catanesi: Antenna Sicilia per i licenziamenti attuati nei mesi scorsi, Telejonica per i giornalisti lavorano in regime di solidarietà con stipendi ridotti, e Telecolor per i tecnici sottoposti al contratto di solidarietà. Al tavolo di lavoro sono stati presenti anche i segretari provinciali di Cgil Angelo Villari , Cisl Rosaria Rotolo e Uil Angelo Mattone.
Catania
-
“Web:
maneggiare
con
cura”.
La
conferenza
sul
tema:
“Il Web:
maneggiare
con
cura.
Diritti
e doveri
dell’informazione
su
internet”
si è
tenuta
lunedì
18
marzo,
alle ore
16,30,
nella
sala
Minerva
dell’Hotel
Nettuno
di
Catania.
Relatori:
il vice
questore
Marcello
La Bella,
(ascolta l'intervista)dirigente
della
Polizia
postale
di
Catania,
e l’avv.
Attilio
Floresta.
Presenti:
il
segretario
regionale
dell’Assostampa,
Alberto
Cicero,
il
segretario
provinciale
dell’Assostampa
di
Catania,
Daniele
Lo Porto
(ascolta l'intervista),
il
consigliere
nazionale
dell’Ordine
dei
giornalisti
Giuseppe
Vecchio,
il
segretario
regionale
dell’Ordine
dei
giornalisti
Concetto
Mannisi
(ascolta l'intervista)ed il
consigliere
regionale
Giuseppe
Lazzaro
Danzuso.
I Temi
dell’informazione
che
cambia e
si
confronta
sul web,
i
pericoli
per i
neofiti,
la legge
sulla
diffamazione
sono
stati
trattati
durante
l’affollata
conferenza
che ha
riscosso
un
notevole
riscontro
per la
presenza
di
qualificati
addetti
all’informazione.
Intelligenti
quesiti
sono
stati
posti ai
relatori
che
hanno
mostrato
capacità
di
sintesi
ed anche
estrema
chiarezza
sull’informazione
e sui
pericoli
che il
web può
rappresentare
per chi
non lo
conosce
e ne
“abusa”
nell’utilizzo.
Il
segretario
provinciale
dell’Assostampa
di
Catania
Daniele
Lo
Porto,
in base
al
riscontro
ottenuto
ed al
plauso
certamente
ha in
cantiere
di
proseguire
l’iniziativa
che
potrà
dare
frutti
non solo
agli
operatori
dell’informazione,
ma anche
a i
neofiti
che si
avvicinano
alla
professione
giornalistica.
Palermo – Giornalisti, dibattito sul Ddl-Diffamazione.
Nell'ambito
delle
iniziative
di
protesta proclamate
dalla
Fnsi sul
tema
del Ddl-Diffamazione,
l'Assostampa
siciliana
ed
il
Gruppo
siciliano
dell'Unci-Unione
nazionale
cronisti
italiani,
hanno
organizzato
per
martedì
27
novembre
2012
alle
ore
10,00,
un
incontro-dibattito,
nella
sede
dell'Associazione
siciliana
della
Stampa a
Palermo,
via
Francesco
Crispi
286 .
L'iniziativa
nasce
per
approfondire
attraverso
un
dibattito
articolato
le
ragioni
poste
dal
sindacato
a
tutela
della
libertà
di
stampa e
della
parità
di
trattamento
tra
direttori
e
cronisti
in
tema
di
diffamazione.
Palermo -
Cdr Ufficio stampa Regione in "assemblea permanente". La
redazione dell'Ufficio stampa della Regione siciliana è
convocata in "assemblea permanente", da questo Cdr, e ha
proclamato lo stato di agitazione. La decisione è scaturita
dall'ennesima dichiarazione, a mezzo stampa, del presidente
Crocetta, circa lo smantellamento dell'Ufficio stampa e vista la
perdurante mancata convocazione dell'organismo sindacale, ai
sensi dell'art. 34 del Contratto collettivo nazionale di lavoro
dei giornalisti, per discutere di ogni iniziativa che riguardi
la riorganizzazione e che possa avere riflessi sui livelli
occupazionali. Della decisione è stato già informato il
presidente della Regione e il segretario generale e, nel
contempo, sono stati avvisati anche il prefetto di Palermo e il
segretario generale della Federazione nazionale della stampa
italiana. Domani, all'assemblea permanente, hanno confermato la
loro partecipazione i vertici della Fnsi e dell'Assostampa
Sicilia. Lo dichiara il Comitato di redazione dell'Ufficio
stampa della Regione siciliana.
Comunicato
stampa
congiunto
del Gus
Sicilia
e
dell'Associazione
siciliana
della
stampa
di Siracusa
Siracusa
– Il
Gruppo
uffici
stampa
Sicilia
e la
sezione
di
Siracusa
dell’Associazione
siciliana
della
stampa
esprimono
preoccupazione
per il
ripetersi
di
discutibili
esperienze
nel
settore
dell’informazione
e della
comunicazione
che
vedono
come
protagonisti
gli enti
pubblici.
L’ultimo,
in
ordine
di
tempo,
coinvolge
il
comune
di Noto,
che ha
deciso
di
affidare
la
comunicazione,
a
partire
dalla
prossima
edizione
della
rassegna
“Volalibro”,
a un
gruppo
di
giovani
selezionati
dal
Consorzio
universitario
del
Mediterraneo
orientale
(Cumo)
per un
percorso
didattico.
Siamo
convinti
che
queste
esperienze
rappresentano
altrettanti
tentativi
di
dotarsi
di
uffici
stampa
aggirando
la
normative
nazionali
e
regionali
in
materia.
Ci
sostengono
in
questo
convincimento
due
elementi:
il
comune
di Noto
è privo
di un
proprio
ufficio
stampa o
di un
addetto
stampa;
il
comunicato
diffuso
oggi
afferma
che gli
studenti
affiancheranno
“l’Amministrazione
nell’ottimizzazione
del suo
rapporto
con la
stampa
e,
quindi,
con i
cittadini”.
Pensare
che tale
attività
di un
ente
pubblico,
ancorché
per una
singola
iniziativa,
possa
essere
affidata
ad un
gruppo
di
studenti
(sebbene
siano
fuori
discussione
il
valore
del
progetto
didattico
e delle
due
giornaliste
che lo
coordinano),
significa
non
tenere
nelle
giusta
considerazione
la
delicatezza
del
lavoro
di
addetto
stampa e
la
centralità
sociale
dell’informazione,
che
richiedono
competenza
e
professionalità.
Gli
uffici
stampa
non sono
cassa di
risonanza
di
eventi o
dell’attività
di un
ente ma
sono
strutture
al
servizio
della
trasparenza.
La legge
150 del
2000,
infatti,
ha
previsto
la
presenza
di
giornalisti
non per
rispondere
ai
desideri
di una
corporazione
ma per
garantire
i
cittadini
attraverso
il
lavoro
di
professionisti
che
rispondono
alla
legge e
a
precisi
principi
deontologici.
Palermo
-
Giornalisti:
Ordine
di
Sicilia,
firme
sui
comunicati
per
combattere
abusivismo.
A firma
del
segretario
Concetto
Mannisi
per il
Consiglio
Regionale
è stato
diramato
il
seguente
cominicato:”
Il
Consiglio
Regionale
dell’Ordine
dei
Giornalisti
di
Sicilia,
“considerato
il
costante
aumento
di note
e
informative
per la
stampa
inviate
da fonti
non
meglio
precisate
e
identificate”,
ha
deciso
di
chiedere
da
questo
momento
in poi a
tutti i
propri
iscritti
di
firmare
sempre i
comunicati
stampa e
i press
release
con il
nome per
esteso e
la
qualifica.
“Il
Consiglio
regionale
– si
sottolinea
in una
nota -
attribuisce
grande
importanza
a tale
adempimento,
finalizzato
ad
impedire
l’esercizio
abusivo
della
professione,
a dare
tutela
agli
interessi
dei
giornalisti,
nonché a
garantire
maggiore
trasparenza
ai
cittadini
sui
rapporti
fra i
giornalisti
e le
fonti”.
Per
queste
ragioni,
il
Consiglio
regionale
ha
deciso
che
avvierà
procedimenti
disciplinari
per
quanti
non
ottempereranno
alla
disposizione.
Il
Consiglio
ha
deliberato
inoltre
“di
procedere
per vie
legali
nei
confronti
di tutti
coloro i
quali
inviano
comunicati
senza
averne
titolo,
denunciandoli
all’Autorità
Giudiziaria
per
esercizio
abusivo
della
professione
giornalistica”.
L’Ordine
regionale
chiede
inoltre
a tutti
i propri
iscritti
di
segnalare
i casi
di
abusivismo
“in
maniera
che i
responsabili
possano
essere
perseguiti
a
termini
di
legge”.
Per il
Consiglio
Regionale
il
Segretario
Concetto
Mannisi.
Catania
- Fabrizio
Corona
picchia
giornalista
Alfio
Sciacca
che
voleva
intervistarlo. L’episodio si è verificato nella tarda serata di venerdì a
Milano.
Alfio
Sciacca
giornalista
catanese del
Corriere
della Sera
aveva
notato
Fabrizio
Corona che
sgommava su
una moto
nella zona
del
quartiere
Isola e gli
si era
avvicinato
per fargli
alcune
domande
sull'incidente
di Belen
Rodriguez.
Alfio
Sciacca è
stato
“colpevole”
di avere
ripreso il
personaggio
con un
cellulare e
di avergli
rivolto
qualche
domanda.
Alfio
Sciacca ha
iniziato a
girare un
video con il
suo iPhone.
Il
personaggio
ha reagito
strappando
il telefono
al
giornalista
catanese e
scappando a
bordo di un
fuoristrada.
Il
giornalista
siciliano
ha provato
a seguire
Corona ed
ha rimediato
insulti e
due
schiaffi.
Fin qui la
cronaca. Il
segretario
provinciale
dell’Assostampa
di Catania
Daniele Lo
Porto ha espresso
solidarietà
al
giornalista
per
l’aggressione.
Alfio Sciacca è un
amico, un
collega
sempre corretto, ed è stimato da tutti, merita il massimo della
solidarietà.
Certi
atteggiamenti
e gesti
violenti
oltre al
biasimo
meritano
sempre di
essere
segnalati e
condannati
affinché gli
autori oltre
alla
vergogna per
quanto
commesso
possano
essere
giustamente
sanzionati.
i.l.p.
Catania
– Assostampa:
Lo Porto
segretario
provinciale CT.
L'assemblea dei
giornalisti
iscritti alla
sezione di
Catania
dell'Associazione
siciliana della
stampa ha
rinnovato il
gruppo
dirigente.
Nuovo
segretario
provinciale è
stato eletto
all'unanimità
Daniele Lo
Porto,
52 anni,
giornalista
professionista,
per anni
responsabile
dell'ufficio
stampa della
Provincia
regionale dopo
una lunga
esperienza nella
redazione di
Telecolor, e
attualmente
corrispondente
da Catania del
Giornale di
Sicilia.
Vicesegretario,
per la
componente dei
collaboratori, è
stato eletto
Giovanni Lo
Faro, mentre nel
ruolo di
tesoriere è
stata confermata
Rosamaria Di
Natale. Ha detto
il neo
segretario Lo
Porto: “Dobbiamo
prendere atto
che la nostra
professione sta
inesorabilmente
cambiando. Per
questo motivo
questa nuova
segreteria
punterà la sua
attenzione
soprattutto sui
new media, senza
dimenticare le
redazioni dei
media
tradizionali.
Cercheremo una
stretta
collaborazione
con tutte le
istituzioni
della
professione,
puntando a
garantire
sostegno,
attenzione e
tutela a tutti i
colleghi che
oggi lavorano
spesso anche al
di fuori dal
sistema delle
garanzie e del
contratto di
lavoro”.
Palermo
- 50 anni
d’iscrizione
all’Albo dei
Giornalisti:le
Medaglie d’oro.
A Gianni Cannone
giornalista
e scrittore il
riconoscimento è
stato assegnato
nel corso di una
solenne
cerimonia a
Palermo, sabato
31 marzo 2012,
presso la muova
sede dell’Ordine
dei Giornalisti
di Sicilia, in
via Gian Lorenzo
Bernini 52-54.
Gianni Cannone
da sempre
appassionato di
giornalismo è
stato un
precursore dei
mezzi busti
televisivi,
quando negli
anni 1980 lui
appariva in
televisione su
“televeronica”
per leggere le
notizie locali.
Tutti, a quei
tempi, erano
sintonizzati sul
canale 11 di
“televeronica”
quando l’etere
ancora libero
permetteva di
irradiare per
centinaia di
chilometri il
segnale video di
frequenza anche
con basse
potenze. Gianni
Cannone, è
attualmente
direttore
responsabile del
periodico
storico-culturale
“Leontìnoi oggi”
è tra i decani
del giornalismo
leontino. E’
stato autore di
testi
storico-letterari
: “Sicilianità”,
“Il Notaro
Jacopo da
Lentini”, “Carlo
Lo presti,
commediografo e
critico
teatrale”. Il
riconoscimento a
Gianni Cannone
è stato
consegnato da
Salvatore Li
Castro tesoriere
dell’Ordine
Giornalisti di
Sicilia. Gianni
Cannone ha avuto
collaborazioni
con testate
giornalistiche
nazionali di
grande valenza.
Personalmente
ritengo Gianni
Cannone un amico
e sono stato uno
dei suoi
successori in
quella prima tv
“televeronica”.
L’immagine del
primo Tg di
Gianni mezzo
busto è
indelebile e
significativa.
Per i più
giovani
giornalisti
Pino Guastella
e Mario Bucello
il
riconoscimento
è per i 35 anni
di attività. Con
Pino ci lega
un’amicizia e
stima che dura
da oltre 20anni
ci accomuna la
narrazione della
“cronaca nera”.
Con Mario
Bucello c’è
l’esperienza
comune in Tv che
lui tutt’oggi
prosegue con
“Antenna Uno”.
Sono state anche
consegnate
targhe al
giornalista
messinese
Carmelo Garofalo,
che ha tagliato
il traguardo dei
“primi settant’anni”
di attività
giornalistica,
ad Aurelio Bruno
e Giuseppe
Quatriglio, che
quest’anno
compiranno 90
anni, a Piero
Corigliano,
Giuseppe
Mondello e
Attilio Megna. I
giornalisti a
cui sono state
assegnate le
medaglie d’oro,
per 50 anni di
attività, sono i
professionisti
Bianca Cordaro,
Carlo Alberto
D’Elia, Giuseppe
Di Silvestro,
Giuseppe Messina
e i pubblicisti
Antonino Buda,
Giovanni
Cannone, Corrado
Catania,
Salvatore
Cimino,
Salvatore
Costanza,
Ferdinando
Fiorentino,
Luigi Scivoli,
Adriano Orazio
Sudano e Angelo
Torrisi. Tredici
i professionisti
premiati con la
medaglia
d’argento, per
35 anni di
attività:
Daniele
Billitteri,
Mario Cavaleri,
Giovanni
Giordano,
Giuseppe
Guastella, Tano
Gullo, Alberto
Manzo, Francesco
Marotta, Attilio
Megna, Enzo
Mignosi, Claudia
Mirto, Giovanni
Pepi, Ambra
Pirri Ardizzone
e Gaetano
Tarantino. I
pubblicisti sono
invece Franco
Antonuccio,
Irene Antonuccio,
Maria Marcella
Barillà,
Vittorio
Bracchitta,
Mario Bucello,
Rocco Cerro,
Francesco Cilona,
Gaetano Favazza,
Michele Galvagno,
Ignazio Gennaro,
Antonino
Gerbino,
Francesco
Infurna,
Salvatore
Ingianni,
Vincenzo Lo
Iacono,
Francesco
Miranda, Andrea
Mollica, Antonio
Morello, Saretta
Muscarà Zappulla,
Sebastiano
Musumeci, Anna
Valeria Nardone,
Giuseppe
Occhipinti,
Giovanni Piro,
Lorenzo Salamone,
Silvio
Santangelo,
Giuseppe
Scaccianoce,
Antonio Seu.
i.l.p.
Siracusa– Giornalisti: omaggio a Mario Francese.
In
occasione
dell’anniversario
del brutale
assassinio
per mano
della mafia
di Mario
Francese, il
cronista
siracusano
de “Il
Giornale di
Sicilia”
ucciso in un
agguato
davanti casa
a Palermo la
sera del 26
gennaio
1979, la
sezione
provinciale
dell’Associazione
Siciliana
della Stampa
vuole
rinnovare
l’omaggio
alla sua
memoria. Un
omaggio
floreale ai
piedi della
lapide che
ricorda il
sacrificio
di Mario
Francese
deposto
il 26
gennaio,
alle ore
11,30, in
piazza
Leonardo Da
Vinci,
nel corso di
una breve e
sobria
cerimonia
commemorativa.
Siracusa -
Stampa: San
Francesco di
Sales, patrono
dei giornalisti
ricordato,
martedì 24 gennaio, con
celebrazione a
Siracusa. In
questa
occasione, su
iniziativa di Ucsi e Assostampa
Siracusa,
martedì 24 alle
ore 10 nella
Cattedrale di
Siracusa
l’arcivescovo di
Siracusa
Monsignor
Salvatore
Pappalardo ha
presieduto una
celebrazione
eucaristica officiata
nella cappella
del Santissimo
Sacramento.
Siracusa
- Mortomons. Alfio
Inserra propulsore
giornalismo
cattolico
siracusano.
Scrive l'ufficio
stampa
dell'Arcidiocesi
di Siracusa: "E'
tornato alla
casa del Padre,
all'età di 84
anni, mons.
Alfio Inserra.
Solo tre mesi fa
si era dimesso
da parroco della
chiesa di Santa
Rita a Siracusa.
Un incarico
mantenuto per
ben 51 anni.
mons. Alfio
Inserra, quest'anno
aveva
festeggiato i 60
anni di
sacerdozio.
Mons. Inserra è
stato fra i
primi sacerdoti
a credere nella
comunicazione
della Chiesa. E'
stato direttore
dell'Ufficio
comunicazioni
sociali
dell'Arcidiocesi,
consigliere
nazionale e
delegato
regionale della
Federazione
italiana stampa
cattolica. Mons.
Inserra è stato
fondatore e
direttore del
settimanale
"Cammino",
collaboratore
di Avvenire,
dell'Osservatore
Romano, di Radio
Vaticana. E'
stato anche
componente del
consiglio di
amministrazione
del quotidiano
Avvenire.
Domenica sera,
18 dicembre,
nella chiesa di
Santa Rita, è
programmata la
veglia di
preghiera. I
funerali saranno
celebrati lunedì
19 dicembre".
Acireale
– 8 delegati
Ucsi Sicilia a
congresso
nazionale Unione
Cattolica Stampa
Italiana a
Caserta.
L’appuntamento
giornalistico in
terra campana è
dal 27 al 29
gennaio 2012.
Renato Pinnisi
Responsabile
della
Comunicazione
dell’Ucsi
Sicilia ha
sottolineato che
i rappresentanti
sono stati
eletti al
termine del
congresso
regionale che si
è svolto ad
Acireale, nel
salone della
Chiesa di San
Paolo. Si tratta
di Crisostomo
Lo Presti e
Domenico
Interdonato di
Messina, Renato
Pinnisi di Enna,
Luciano Bugliari
di Catania,
Giovanni Failla
di Siracusa,
Nuccia Morselli
di Caltanissetta,
Marilisa Della
Monica di
Agrigento, Maria
Pia Farinella di
Palermo.
Il congresso è
stato aperto con
la relazione del
presidente
regionale
Giuseppe Vecchio
che ha
annunciato il
tema del
congresso
nazionale e
dall’intervento
di Crisostomo Lo
Presti,
presidente della
sezione di
Messina che ha
relazionato
sulla crisi del
giornalismo. Al
termine degli
interventi e del
dibattito è
stato costituito
il seggio
elettorale per
la votazione
degli otto
delegati. Sono
stati eletti
anche i delegati
supplenti:
Salvatore Di
Salvo di
Siracusa,
Armando Russo e
Santino
Franchina di
Messina, Orazio
Vecchio di
Catania,
Giuseppe Carà di
Enna, Miriam
Virgadaula di
Caltanissetta,
Enzo Gallo di
Agrigento e
Antonio Foti di
Catania. Al
congresso
regionale hanno
partecipato
Gaetano Rizzo,
della giunta
nazionale,
Giovanni
Virgadaula,
consigliere
nazionale,
Rossella
Jannello,
componente del
collegio dei
Garanti e
Salvatore
Catanese,
presidente
nazionale del
Collegio dei
Revisori.
Giuseppe Vecchio
presidente
regionale ha
detto: “Nel
congratularmi
con i colleghi
appena eletti,
vorrei
sottolineare la
massiccia
presenza dei
giornalisti
iscritti all’Ucsi
Sicilia, cha
hanno voluto
partecipare,
numerosi, al
congresso”.
nella foto da sin.
Aldo
Mantineo, Alberto
Cicero, Massimo
Ciccarello e
Isabella Di Bartolo
Siracusa - Ucsi : Arcivescovo Pappalardo incontra giornalisti sezione
provinciale. Il messaggio :
“Un’alleanza educativa tra
Chiesa e mondo della
comunicazione per promuovere una
giusta informazione. Un’alleanza
basa sulla corresponsabilità. E’
necessaria un’alleanza
educativa tra chiesa e mondo
della comunicazione per
promuovere una giusta
informazione. Voi avete un ruolo
primario nella società. E’ utile
e necessaria un’alleanza
all’interno della chiesa tra
laici e clero basata sulla
corresponsabilità”.
(nella
foto da sin. Failla, Pappalardo
e Di Salvo)
Lo ha detto l’arcivescovo Monsignor Salvatore Pappalardo
che, oggi, sabato 2 luglio, alle
10, nel salone
dell’Arcivescovado in piazza
Duomo, ha incontrato il
consiglio direttivo dell’Ucsi
della sezione di Siracusa,
l’Unione Cattolica della Stampa
italiana. L’incontro è stato
voluto dal nuovo presidente
della sezione Salvatore Di
Salvo, dopo il rinnovo del
consiglio direttivo. Presenti
all’incontro, oltre al
presidente Salvatore Di Salvo,
il presidente emerito Gianni
Failla, il consigliere
dell’Ordine nazionale dei
Giornalisti Santo Gallo, il vice
presidente provinciale dell’Ucsi
Pia Parlato, il segretario
Alberto Lo Passo, il consigliere
Antonella Siliato, don Giuseppe
Lombardo e Giuseppe Aloisio.
“L’incontro con monsignor
Salvatore Pappalardo - ha detto
il presidente Salvatore Di Salvo
– è il primo del nuovo consiglio
direttivo. Per noi giornalisti
cattolici e per la sezione che
mi onoro di rappresentare è
fondamentale iniziare questo
triennio incontrando il nostro
arcivescovo al quale abbiamo
esternato le nostre
preoccupazioni, ma anche la
nostra disponibilità. Anche noi
siamo “Chiesa” e avvertiamo
l’esigenza di essere preparati
ad affrontare l'attuale
fase storica. Per questo
puntiamo molto sul tema della
formazione”. L’arcivescovo
Salvatore Pappalardo ha toccato
durante il suo intervento
diversi argomenti importanti,
tra i quali il lavoro che
attende la diocesi di Siracusa
nei prossimi anni. “Occorre una
alleanza educativa - ha detto
l’arcivescovo monsignor
Salvatore Pappalardo -tra chiesa
e media. Oggi, non occorre
censurare nulla, ma è importante
dare la giusta comunicazione per
educare i cittadini. La chiesa,
pur mantenendo le linee del
Concilio e del codice di diritto
canonico deve continuare la sua
missione evangelica nella nostra
società con nuovo slancio
evangelico”. Il presidente
Salvatore Di Salvo ha
ringraziato l’arcivescovo
Pappalardo, per la sua
disponibilità e per le parole di
incoraggiamento al lavoro, non
indifferente, che aspetta il
nuovo consiglio direttivo. L'UCSI,
che attualmente associa oltre
3000 giornalisti, è nata nel
1959 per iniziativa di alcuni
prestigiosi giornalisti
dell'epoca che, negli anni del
dopoguerra, si erano ritrovati
nell'Istituto cattolico per le
attività sociali e che sentirono
l'esigenza di creare
un'associazione professionale
riservata esclusivamente agli
operatori dell'informazione.
Siracusa
–UcsiDi Salvo presidente provinciale.
Salvatore Di Salvo è il nuovo
presidente provinciale Unione
Cattolica della Stampa Italiana,
di Siracusa. Il giornalista
Salvatore Di Salvo,
46 anni, è collaboratore del
Giornale di Sicilia e redattore
del settimanale cattolico
“Cammino”,
è anche l'autore del libro “Devoti! …W Santa Lucia” ..
Salvatore Di Salvo, subentra,
dopo sedici anni, a Gianni
Failla, nominato Presidente
emerito della sezione
provinciale. Il neo presidente è
stato eletto sabato 18 giugno
2011 al termine della riunione
del nuovo consiglio direttivo
eletto dall'assemblea degli
iscritti riuniti nel salone
“Ettore Baranzini” di Santa Rita
a Siracusa. Il nuovo presidente
ha sostituito
(nella foto da sin. Di Salvo
e Failla) Gianni Failla, la
cui sezione è stata costituita,
su proposta di monsignor Alfio
Inserra, direttore del
settimanale diocesano “Cammino”,
nella primavera del 1995.
Taormina
- “Dalla rivolta di Reggio al riscatto del
Meridione”: presidente Lombardo presenta
all'Hotel Timeo di Taormina libro del
giornalista Mimmo Calabrò
.
Un Dvd ed un libro per raccontare una storia
da non dimenticare: la Rivolta di Reggio da
cui è partito il riscatto del Sud. Il
presidente della Regione Raffaele Lombardo,
l'on. Enzo Trantino, il docente
universitario Pasquale Amato ed il prefetto
di Catania, Vincenzo Santoro, che all'epoca
dei Moti di Reggio, comandava un Reparto
della Celere, hanno presentato all'hotel
Timeo di Taormina, mercoledì 18 agosto, alle
ore 18,30, il libro-dvd del giornalista
Domenico Calabrò, reggino, caposervizio de
"La Gazzetta del Sud" a Catania.
Nell'iniziativa editoriale "Reggio: dalla
rivolta alla riconciliazione" sono contenute
non solo cento straordinarie foto della
Rivolta, ma nelle 140 pagine del libro la
cui prefazione è di Marcello Veneziani ed
il saggio storico del prof. Pasquale Amato,
c'è il "corredo" di due dipinti del "pittore
del Caffè Greco", Stellario Baccellieri che
illustra con la sua arte la repressione ad
opera dei carri armati inviati per sedare la
ribellione per il capoluogo e da una
testimonianza della vedova del leader della
Rivolta di Reggio, Ciccio Franco. Molta
attenzione c’è da destare per l'intervista
ad un "celerino-pentito" che a 40anni dai
fatti di Reggio racconta ed ammette: "la
violenza della polizia contro i reggini non
era giustificata". Il giornalista Mimmo
Calabrò della "Gazzetta del Sud" nella
rivisitazione ha voluto fare l'analisi
critica chiesta alla stampa. E così il
presidente nazionale dell'Ordine dei
giornalisti, Enzo Jacopino, chiede “a nome
della categoria: scusa alla città per quella
disinformazione organizzata con cui i
cronisti dell'epoca hanno svolto il loro
compito per minimizzare e farla apparire
come rivolta fascista, una autentica
ribellione di popolo”. Un autentico scoop
giornalistico è la lunga intervista che
Mimmo Calabrò ha realizzato con il
presidente del Consiglio che di fatto nel
1970, decretò Catanzaro capoluogo: Emilio
Colombo e che fa parte del Dvd in cui si
trovano le immagini del 1970 delle giornate
calde della Rivolta. Alla domanda
dell'intervistatore: Presidente, lei si
pente di ciò che ha fatto contro Reggio? La
risposta è stata: "No! Non ho fatto nulla
contro Reggio, ma per Reggio, la città di
mio padre e dove ho vissuto anch'io, dopo il
terremoto del 1908, nelle baracche di Reggio
Campi". L'intervista è caratterizzata da
battibecchi tra Calabrò e Colombo. Calabrò
alla fine dirà: “le risposte del presidente
Colombo, hanno contribuito ulteriormente a
farmi convincere che quella Rivolta di
popolo fu sacrosanta e chi l'ha fatta deve
esserne fiero”. L’INFORMATORE di Sicilia
augura le migliori fortune all’amico
Mimmo Calabro da sempre contraddistintosi
per lealtà e per tale motivo stimato sia per
la correttezza personale che professionale.
i.l.p.
Siracusa
- L’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e
Telematici con lo scritto del presidente Giuseppe
Cascio focalizza la vicenda riguardante Video
mediterraneo. Scrive il presidente:”La vertenza di
Video Mediterraneo deve coinvolgere l’intera società
civile, per far passare il principio secondo il quale
non si può chiedere per anni solidarietà e sostegno al
territorio senza garantire utilità sociale ed
occupazione. Se questo vale, in linea generale, per
tutte le imprese, ha maggiore incidenza per le aziende
televisive che penetrano profondamente nelle comunità
locali determinandone, nel bene o nel male, i processi
di sviluppo. La segreteria regionale dell’Associazione
Siciliana della Stampa, su questo fronte, si sta
comunque muovendo con molta capacità e determinazione,
anche se la situazione diventa ogni giorno più
difficile. I segnali fino ad ora sono molto negativi: la
possibile chiusura delle redazioni di Siracusa e
Catania, oltre a quattordici probabili licenziamenti da
effettuare senza l’indicazione dei criteri oggettivi
d’individuazione dei lavoratori da porre in mobilità,
rende bene l’idea di quale sia il terreno sul quale ci
si scontra. Ma, in casi tanto complicati da gestire,
diventa fondamentale imporre il rispetto delle regole,
anche fino alle estreme conseguenze. Se c’è una
documentata crisi aziendale che richiede la riduzione
del personale, infatti, i tagli vanno effettuati
attivando tutti gli ammortizzatori sociali possibili e
rispettando le normative in vigore. Così, diventano
bussola di riferimento lo Statuto dei lavoratori (legge
300) e la 223/91, soprattutto all’articolo 4 che
individua i criteri della mobilità. Non si può, quindi,
prescindere da anzianità professionale e carichi
familiari nel tracciare la mappa dell’organico che
resterà in carico all’azienda, concordando rigorosamente
con i sindacati numeri e modalità della riduzione di
personale. Qualunque altra strada è impercorribile e
porta inevitabilmente allo scontro, non solo con la
categoria dei giornalisti, ma con l’intero consesso
civile del Sud Est della Sicilia. Non dobbiamo
dimenticare che le televisioni hanno un rapporto
diretto con la gente. I giornalisti televisivi
raccontano la vita attraverso il divenire quotidiano,
condividendo con la gente emozioni, sentimenti,
aspirazioni e progetti di un’esistenza migliore. Tutto
questo non si può cancellare con un colpo di penna. Se
vengono licenziati i giornalisti di riferimento delle
comunità locali, viene meno la fiducia degli utenti, si
disperde un immenso patrimonio sociale fatto di
relazioni umane, credibilità e buona reputazione. Su
questa base, non può essere assolutamente consentito
all’editore di Video Mediterraneo di chiudere le
redazioni periferiche pur continuando a garantire
informazione e raccolta pubblicitaria sul territorio
che ha desertificato. Non è possibile drenare risorse
senza garantire quel patrimonio di professionalità,
costruttive proposte di sviluppo e corretta informazione
che solo le redazioni davvero a contatto diretto con il
proprio pubblico possono offrire. Servizi pilotati a
distanza, show circensi travestiti da claunesca
informazione non hanno diritto di cittadinanza in realtà
mature, come Siracusa e Catania, in cui le istituzioni e
la gente comune hanno ben chiaro il concetto europeo di
democrazia partecipata, in cui le istanze che vengono
dal basso assumono forza e dignità. Bisogna, insomma,
tenere alta la guardia, dicendo senza mezzi termini che
chiudere le redazioni locali vuol dire rinunciare
automaticamente anche ai flussi finanziari che vengono
dalle comunità di riferimento. Un brutto segnale è
arrivato, in tal senso, di recente, il 19 marzo scorso,
quando per San Giuseppe, a Rosolini, la diretta della
festa patronale (pagata da un Ente pubblico) è stata
affidata da Video Mediterraneo ad un conduttore
occasionale non contrattualizzato dall’emittente. Un
brutto segnale, appunto, che indica la tendenza ad una
deregulation in base alla quale si licenzia, ma si
continua, parallelamente, a portare avanti le
iniziative puntando sul precariato. Davanti a
strategie di questo tipo deve arrivare un “NO” secco ed
indignato non soltanto dai giornalisti. Il fronte deve
essere amplissimo e compatto. Deve coinvolgere tutte le
forze sane della società civile, unite nel difendere un
diritto fondamentale per la democrazia, il diritto
all’informazione locale. Ovviamente è un fronte di lotta
difficilissimo e nel costruirlo non possiamo dimenticare
che la televisione si fa anche con l’insostituibile
apporto professionale dei tecnici, i cui sindacati
devono essere chiamati ad operare in unità d’azione con
l’Associazione Siciliana della Stampa. Giuseppe
Cascio Presidente Associazione Giornalisti
Radiotelevisivi e Telematici.
Siracusa
– Solidarietà unanime al giornalista Giorgio Italia.
“Quando ad essere colpito è un giornalista, la risposta
della categoria non può che essere ferma e corale.
Colpendo un giornalista non si colpisce mai solo una
persona: colpendo un giornalista si cerca di intimidire
l'informazione, si cerca di condizionare il nostro
dovere di raccontare con equilibrio i fatti ed il
diritto dei lettori ad essere informati. Ecco perchè non
si può trascurare qualsiasi inquietante ''segnale'', sia
che si verifichi nelle grandi città che nei piccoli
centri di provincia''. E' questo che, oggi, il
segretario Aldo Mantineo e tutti i rappresentanti dei
giornalisti del Siracusano hanno ribadito con forza, a
Buscemi, nella prima riunione dalle nuova segreteria
provinciale dell'Associazione siciliana della stampa,
allargata per l'occasione alla partecipazione degli
amministratori dei comuni montani ed ai rappresentanti
delle forze dell'ordine e dei sindacati. La seduta si è
tenuta nella sala consiliare per testimoniare la
completa solidarietà a Giorgio Italia, collaboratore del
quotidiano “La Sicilia”, a cui nei giorni scorsi è
stata recapitata una lettera minatoria ed è stata
danneggiata l'auto. All'incontro è intervenuto il
segretario regionale dell'Assostampa Sicilia, Alberto
Cicero, per testimoniare la totale compattezza della
categoria. “Ci vogliono togliere il dovere di informare”
ha detto, mettendo in guardia pure sui rischi di
condizionamenti che possono indirettamente arrivare
anche dal potere costituito. “I giornalisti – ha
aggiunto – sono tenuti a serrare le fila”. Il
vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia,
Santo Gallo, nel suo intervento ha ribadito che
“l'Ordine è stato e sarà sempre al fianco dei
giornalisti che, anche nelle realtà più piccole e
periferiche, si battono per svolgere in piena libertà il
lavoro di informare”. Carmelo Miduri, caporedattore
dell'ufficio stampa della Provincia regionale, di
Siracusa ha portato il messaggio di solidarietà del
presidente, Nicola Bono. Ed ha ricordato come, di
frequente, i giornalisti hanno pagato con la vita il
loro impegno professionale senza nemmeno avere una
tutela previdenziale che assicuri la sopravvivenza alla
propria famiglia. Prospero Dente, segretario provinciale
dell'Unione stampa sportiva italiana, nel suo intervento
ha detto che “idealmente ci sarà anche la mia firma
sotto le inchieste del collega Italia, che tanto
fastidio hanno dato a qualcuno”. Salvatore Maiorca,
giornalista de “La Sicilia”, ha ricordato come ''da oggi
Giorgio Italia siamo tutti noi'' rilanciando anche la
necessità che l'attenzione al territorio, anche quelli
che appaiono più marginali, sia sempre altissima da
parte di tutti. Sulla stessa linea di esposizione
collettiva per non far diventare bersaglio chi si trova
in prima linea, si sono espressi Pippo Cascio, a nome
dei giornalisti radiotelevisivi e telematici di
Siracusa, ed il portavoce dell'Unione cattolica stampa
italiana, Salvatore Di Salvo, che ha comunicato il pieno
sostegno della sua presidenza regionale. Giuseppe
Giansiracusa, sindaco di Buscemi, e Paolo De Luca,
sindaco di Sortino e presidente dell'Unione dei Comuni
della Valle degli Iblei, insieme all'assessore alla
Sicurezza della stessa Unione, Francesco De Martino, ed
a Carlo Scibetta, sindaco di Palazzolo Acreide, hanno
lanciato l'allarme sulla strisciante presenza della
criminalità d'importazione, in cerca di nuovi spazi per
le attività illegali. Lamentando la riduzione delle
risorse per la sorveglianza messe a disposizione dei
Comuni più piccoli, per privilegiare le grandi aree
metropolitane. Il comandante della compagnia dei
carabinieri di Noto, il capitano Massimo Corradetti, ha
confermato la grande attenzione con la quale le forze
dell'ordine seguono l'evoluzione dei fenomeni
delinquenziali nel territorio. Un'attenzione che Antonio
Bruno, della segreteria confederale Cisl, ha assicurato
essere “molto alta da parte del sindacato”. Giorgio
Italia ha ringraziato ''per aver sentito sulla pelle la
solidarietà incondizionata giunta dalla categoria così
come dalle istituzioni". “I giornalisti – ha concluso
Aldo Mantineo – devono fare fino in fondo la loro parte,
diventando sempre più interlocutori seri ed affidabili
delle istituzioni e delle forze sociali. Per poter
essere questo è necessario che il sindacato unitario
possa farsi sempre più espressione di una categoria
forte e coesa”. Numerose anche le adesioni
all'iniziativa di Assostampa Siracusa che ha voluto così
avviare, con una seduta informale ed aperta della
segreteria, il proprio cammino. Tra gli altri messaggi
quelli del presidente di Anci Sicilia e sindaco di
Siracusa Roberto Visentin, dei segretari provinciali di
Cgil, Uil e Ugl Paolo Zappulla, Stefano Munafò e Tonino
Galioto e del sindaco di Noto Corrado Valvo.
L’INFORMATORE di Sicilia e personalmente, nella
qualità di direttore, si esprime la solidarietà
incondizionata al giornalista Giorgio Italia propugnando
che l’intimidazione non potrà fermare la libertà di
stampa ed i giornalisti.
Siracusa
- Assemblea dei Giornalisti Siciliani a Siracusa indetta
dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia
Franco Nicastro presso l’hotel Des Etrangers et Miramare.
Argomenti all’ordine del giorno l’approvazione del
bilancio preventivo 2009, del consuntivo 2008 ed il
voto.
La riunione è stata preceduta nella stessa sede
dall’assemblea ordinaria della sezione siracusana dell’Assostampa
alla presenza del presidente dell’Ordine dei Giornalisti
di Sicilia, Franco Nicastro e del segretario regionale
dell’Assostampa, Alberto Cicero. Ma il momento
maggiormente toccante della giornata è stato segnato dal
direttore Nino Milazzo
che ha ricordato l’amico ed indimenticato direttore
Candido Cannavò scomparso di recente. Milazzo ha
tracciato con grande passione le linee ed il carattere
del grande professionista siciliano il quale
trapiantatosi a Milano, molti anni orsono, pur tuttavia
mai ha dimenticato la sua terra natale.
Nel corso della giornata sono stati ricordati tutti i
giornalisti di recente scomparsi prematuramente tra cui
Saretto Leotta e Pippo La Pira. Si è parlato anche del
contratto dei giornalisti e dei problemi del settore e
della nuova “porta” per l’informazione rappresentata
dalla rete internet.
"Caro
Segretario,
i nostri timori sono stati ampiamente superati dalla realtà.
Il caso Inda e le
vicissitudini del suo ufficio stampa rischiano di
trasformarsi in un caso nazionale di cui subirà
catastrofiche conseguenze l’interanostra categoria e, a catena, l’intera società
civile. Come da tempo temevamo, è stata ufficializzata
l’estromissione della collega Angela
Barbagallo, che ha diretto l’ufficio
stampa dell’Inda
per oltre un decennio. Al suo posto, avrai notato, i
comunicativengano firmati
dallo stesso sovrintendente della Fondazione, Ferdinando
Balestra, che dice d’essere un giornalista professionista.
Parallelamente, corrono voci (ma
nessuno lo ha ufficialmente comunicato al Sindacato) che
l’ufficio stampa del teatro Biondo di Palermo debba coprire
anche le attività di comunicazione dell’Inda
a Siracusa, magari avvalendosi di qualche collaborazione
locale. Comprendi come tutto questo sia grottesco ed
altamente lesivo della dignità
dei giornalisti siracusani.
D’altra parte, da un personaggio come Ferdinando Balestra
non c’era da attendersi altro. Ti ricordo che siamo ancora
in attesa del chiarimento con
l’inda, dopo che l’intervista
televisiva ad un ambientalista, durante un convegno a
Palazzo Greco, venne interrotta dallo stesso Balestra che
non riteneva opportuno venisse effettuata in quel luogo. Il
sindacato, dopo le pesanti proteste avanzate, ha avuto la
solidarietà di tutta la società civile, Sindaco compreso,
però il responsabile del grave atto di censura non ha ancora
ritenuto di dare alcun chiarimento sul suo “originale”
comportamento. Ma la Fondazione Indanasce davvero da quell’Istituto
che il grande Giusto Monaco ha fondato a Siracusa per
esaltarne l’identità classica e creare, contemporaneamente,
un forte collante culturale di tutta la comunità locale?
Sono ormai in tanti i siracusani
che si sentono espropriati del loro Istituto. Ti cito (una
trale tante) la lettera
inviata alla stampa da Giovanni Argante, l’attore
siracusano ormai di livello
nazionale (dal teatro di qualità, ai serial Rai), a cui
Balestra non ha nemmeno voluto parlare al telefono. Noi
giornalisti abbiamo l’obbligo di svolgere un ruolo da prima
lineaper bloccare questo
processo di progressivo di scollamento della Fondazione dal
tessuto culturale e sociale di Siracusa. Abbiamo,
contemporaneamente, il diritto dì essere protagonisti
dell’armonizzazionedelle
attività locali con le dinamiche di quel processo di
sviluppo sostenibile in cui la cultura è determinante
nell’intero Sud Est della Sicilia. In questo senso, proprio
nell’ufficio stampa diretto da Angela
Barbagallo, qualche anno addietro, è stato varato un
progetto di comunicazione sociale che ha messo in rete,
attorno all’attività dell’Inda,
l’intera società civile. Ma è
durato il breve volgere di una stagione, poi l’appiattimento
delle iniziative è tornato a regnare sovrano. Adesso, con
l’attuale azzeramento registriamo un nuovo gravissimo
attacco al diritto della gente d’essere correttamente
informata. Dobbiamo, infatti, chiederci perché Angela
Barbagallo è
stata sollevata dall’incarico.
Se, come le è stato fatto
intendere, il problema è di razionalizzazione delle spese,
chi ha fatto questa scelta dovrebbe essere licenziato a sua
volta per palese incompetenza sul piano amministrativo. Le
poche migliaia di euro all’anno
che percepiva l’addetto stampa (cifre ben al di sotto dei
minimi tabellari fissati
dall’Ordine dei Giornalisti) si centuplicheranno davanti al
giudice del lavoro per l’inevitabile vertenza che il
sindacato dei giornalisti dovrà mettere in piedi contro l’Inda.
E dire che la nostra collega
era vicina alla pensione. Bastava quindi studiare, insieme
all’interessata ed all’Assostampa, un piano che
razionalmente accontentasse
tutte le parti in causa, fermo restando la funzionalità
dell’ufficio stampa al quale devono lavorare i giornalisti
presenti sul territorio e con iscrizione all’Ordine almeno
quinquennale. Invece, l’attacco a sorpresa all’intera
categoria e l’arroganza del sovrintendente che firma
direttamente i comunicati stampa impongono un’immediata,
ferma reazione da parte del nostro sindacato e di quei
cittadini che ancora hanno la voglia e la forza di
indignarsi. Questa lettera aperta è indirizzata anche
all’Ordine dei Giornalisti (nazionale e regionale) perché
risulta che Ferdinando Balestra è iscrittonell’elenco dei professionisti. Dobbiamo chiederne
l’immediata sospensione per indegnità (visto l’atteggiamento
che sta assumendo con la categoria) e per la palese
incompatibilità prevista dalla legge 63/69, che prevede
l’esclusività professionale per gli iscritti nell’elenco dei
professionisti. Non mi risulta, infatti, che l’attività di
sovrintendente dell’Indasia un’attività giornalistica,
mentre non mi pare di avere mai visto Balestra fare il
giornalista. A proposito di
attacchi alla categoria, ti ricordo che proprio questo
Sovrintendente, oltre ad interrompere un’intervista
televisiva, nello stesso palazzo Greco (sede dell’inda)
è stato parte attiva di un convegno in cui i giornalisti
sono stati massacrati, (organizzato da gente senza alcuna
competenza specifica nel campo della comunicazione) e per il
quale abbiamo avuto anche la solidarietà del presidente
della commissione cultura dell’Ars, Pippo Gianni,
inconsapevole sponsor dell’iniziativa. Il risultato di tanta
tracotante improvvisazione, di tanto livore contro
chi vuol solo fare
correttamente il mestiere d’informare si trasforma,
peraltro, in un danno d’immagine anche per la stessa
Inda. Un esempio concreto:
oggi c’è un’ importante
anteprima delle rappresentazioni classiche, ma nessuno ne sa
nulla. Pare addirittura che sia stato previsto l’accesso
gratuito, senza che la gente abbia avuto la possibilità
d’essere informata su questa
opportunità. Ho personalmente telefonato all’Istituto per
avere chiarimenti, ma mi è stato risposto che l’unico che
può dare informazioni ai
giornalisti è Ferdinando Balestra, che in quel momento non
era in sede e di cui non si può avere il numero di telefono
mobile. Insomma, black out totale su un’informazione di
servizio senz’altro utile per la collettività che con i
nostri telegiornali quotidianamente
servono. Occorre, a questo punto, incontrare con
urgenza i deputati nazionali e regionali della Provincia di
Siracusa, insieme al consiglio d’amministrazione dell’Inda
per bloccare sul nascere questo forsennato attacco alla
comunità locale. La sezione di Siracusa dell’Associazione
Siciliana della Stampa ha un qualificato elenco di
giornalisti disoccupati, iscritti all’Inpgi
con più di cinque anni d’anzianità professionale, dai quali
si può attingere per garantire
professionalità al progetto di comunicazione dell’Inda.
E’ nostro compito restare l’ultimo baluardo in difesa della
gente, che rischia d’essere travolta da chi non conosce
Siracusa, non comprende i siracusani
e pensa che l’Istituto del grande Giusto Monaco possa essere
gestito come un qualunque“business”
pseudo culturale. Facciamo in
modo che le tragedie greche non diventino una tragedia per
l’intera società siracusana,
espropriata del proprio diritto d’essere protagonista
dell’identità culturale che da
millenni la rende unica al mondo". Giuseppe Cascio
Presidente regionale dell’Associazione Giornalisti
Radiotelevisivi e Telematici
Consigliere regionale dell’Associazione Siciliana della
Stampa.
CATANIA–
Assostampa, congratulazioni ai neo sindaci. Le
elezioni amministrative di domenica scorsa hanno
cambiato l’assetto politico-amministrativo in 2 dei
4 comuni chiamati al voto nella nostra provincia. La
segreteria di Assostampa Catania porge le più vive
congratulazioni a Carmelo Scandurra votato
ad Aci Castello, Anastasio Carrà
confermato a Motta Sant’Anastasia, Salvatore
Chisari confermato a Ragalna e Salvo
Russo eletto a Zafferana Etnea.
Assostampa Catania contemporaneamente offre la
massima disponibilità nel dare tutte le informazioni
necessarie ai nuovi sindaci, od a quelli già
insediati, per dotarsi di un ufficio stampa o di un
portavoce. La figura del giornalista è importante
per garantire, all’ente che da adesso
rappresenteranno, non solo legalità, trasparenza, ma
anche pari opportunità, rispetto del diritto dei
cittadini di essere informati e del dovere della
Pubblica amministrazione di informare fornendo ai
propri cittadini - e non solo - una corretta
informazione istituzionale.
Enna
– UCSI, “Angeli e Stalker” : libro autobiografico di vittima uscita
indenne. La sezione provinciale dell’Unione Cattolica della Stampa
Italiana di Enna il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e
l’Ordine Regionale dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa sezione
provinciale di Enna hanno promosso e organizzato per venerdì 18 novembre
2016, dalle 17,30 alle 19,30, nella sala conferenze del Palagiovani di
Barrafranca, in provincia di Enna, un corso riguardante la formazione
dei giornalisti. Il seminario, sostenuto dall’Ucsi Sicilia, è sul tema"
Violenza di genere ed il ruolo dei Mass Media: Angeli e Stalker”.
Relatori il Segretario provinciale Assostampa di Enna Josè Trovato, la
psicologa Maria Concetta Aleo, il consigliere nazionale dell’Ucsi
Salvatore Di Salvo, presidente della sezione provinciale di Siracusa, la
scrittriceGiusy De Paola
Il presidente provinciale Ucsi Enna e
responsabile della comunicazione Ucsi Sicilia Renato Pinnisi è designato
quale moderatore. Il presidente provinciale dell’Ucsi Renato Pinnisi ha
detto : “Un seminario per riflettere su un tema importante sulla
violenza di genere. Noi giornalisti ogni giorno siamo testimoni per
raccontare le vicende quotidiane e cercando di riportare sempre la
verità”. L’appuntamento prevede a seguire la presentazione del libro
autobiografico “Angeli e Stalker” di Giusy De Paola, la prima donna in
Italia che ha vinto una causa contro uno stalker, rimanendo lei ancora
in vita. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale di
Barrafranca, a cui ha aderito la Diocesi di Piazza Armerina e sostenuta
dalle associazioni: Pro Loco, DonneInsieme “Sandra Crescimanno”,
Cooperativa Sociale Agàpe, Settimanale cattolico diocesano “Settegiorni”,
l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. Michele Fiore, l’Uciim-sez.
Barrafranca, l’Avis-sez. Barrafranca, l’Aisa Sicilia, l’Aisla. La
presentazione è aperta con gli interventi del sindaco di Barrafranca
Prof. Fabio Accardi e di Pietraperzia Avv. Antonio Bevilacqua. L’autrice
è intervistata dal giornalista Renato Pinnisi. Il presidente dell’Ucsi
di Enna Renato Pinnisi ha detto: “Questo evento apre la settimana
dedicata a tutta una serie di eventi e momenti di riflessione in
occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne”. La presentazione del libro autobiografico
di Giusy De Paola “Angeli e Stalker” è a Sortino, sabato 19, alle 19,
presso la sala “Morfeo” del Convento dei Cappiccini, in occasione della
Giornata internazionale contro la “Violenza sulle donne” organizzata
dall’Amministrazione comunale di Sortino, guidata da Vincenzo Parlato.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con L’Ancipas e dall’antica
Compagnia opera dei Pupi “Famiglia don Ignazio Puglisi”. La
giornalista Pia Parlato intervista l’autrice.
Catania– Guglielmo Troina dirige
Rai Catania.
L’ufficialità del prestigioso incarico decorre
dal primo luglio, ma di fatto già da tempo Gugliemo
Troina ha assunto le mansioni di responsabile di Rai
Catania fin dall’entrata in pensione di Placido
Ventura.
Guglielmo Troina è giornalista di lungo corso e
tutti gli addetti ai lavori lo conoscono e stimano fin
dai tempi(fine anni 1980) di Telecolor. Guglielmo Troina
è una persona schietta, semplice ed onesta con la quale
ci si può facilmente raccordare… un vero “giornalista di
razza”. Daniele Lo Porto segretario provinciale di
Assostampa Catania ha dichiarato : “La Segreteria
provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario
dei giornalisti italiani, esprime soddisfazione per la
nomina del collega Guglielmo Troina a vice caporedattore
e responsabile della redazione di Catania della Rai.
“Una promozione che premia il percorso professionale
all’interno dell’azienda e restituisce ai colleghi di
Catania un preciso punto di riferimento. Interpreto
anche il sentimento del segretario regionale Alberto
Cicero e insieme auguriamo buon lavoro al collega
Guglielmo Troina, firma storica del giornalismo non solo
siciliano”. All’amico Guglielmo gli auguri anche
personali di buon lavoro. i.l.p.
Catania
– Accesso a fonti informazione riservato a
giornalisti in rapporto istituzioni : “regole ed
informazione corretta”. Daniele Lo Porto
quale Segretario Sezione Provinciale di Catania
Associazione Siciliana della Stampa, in uno scritto
stigmatizza criteri e rapporti tra giornalisti ed
istituzioni per l’informazione corretta. Il segretario
Lo Porto scrive: “ Regolare in modo chiaro e definitivo
i rapporti tra le istituzioni ed i giornalisti è l’unico
modo per garantire una informazione corretta e
trasparente a garanzia dei cittadini. La nota è sia
dell’Associazione siciliana della stampa che del Gus
(gruppo uffici stampa) La deregulation selvaggia che
sta investendo il mondo dell’informazione, ed in
particolare il settore delle testate giornalistiche on
line e quello degli uffici stampa della pubblica
amministrazione e privati, rischia di alterare il
corretto concetto di accesso alle fonti di informazione.
Basterebbe applicare la legge che nel 1963 ha istituto
l’Ordine dei Giornalisti e che prevede che la
professione possa essere svolta solo da chi è
regolarmente iscritto all’ordine per evitare malintesi,
inutili polemiche e scontri e per mettere
definitivamente in chiaro che una conferenza stampa è
definita tale solo se permette agli interessati
(istituzioni o privati) di invitare i giornalisti (e
solo loro), che siano realmente tali ed iscritti
all’Ordine, per illustrare punti di vista e iniziative.
Ai giornalisti spetta poi il compito di trasferire a
lettori e telespettatori i contenuti della conferenza
stampa. Cosa diversa sono le assemblee cittadine o le
riunioni politiche alle quali chiunque può assistere ed
intervenire compresi i giornalisti che potranno poi
riferire quanto avvenuto ed i diversi punti di vista
espressi. Sbaglia chi afferma che l’art. 21 della
Costituzione, che tutela la liberta di espressione,
equivalga ad un lasciapassare perché chiunque possa
esercitare la professione giornalistica senza averne
titolo. Pertanto invitiamo tutte le istituzioni (dai
Comuni alle società sportive) a normare in modo chiaro e
definitivo, fissando anche con un regolamento e con
procedure di accreditamento da applicare sempre o non
solo in modo saltuario, i criteri di accesso dei
giornalisti alle fonti di informazione”.
Catania - Uffici stampa: Comune Bagheria condannato ad
applicare contratto lavoro giornalistico.
Il segretario provinciale di Catania Daniele Lo Porto,
in merito scrive :"Il giudice del Lavoro del Tribunale di Palermo, dott.ssa
Paola Marino, con sentenza n. 1776, accogliendo il ricorso della
giornalista difesa dall’avvocato Filippo Morici, ha inoltre
condannato il Comune di Bagheria al pagamento delle differenze
retributive tra il CCNL degli Enti locali e il CNLG riconoscendo
alla giornalista la qualifica di redattore ordinario, oltre alle
spese di lite. L’ente paga già all’INPGI, Istituto nazionale di
previdenza dei giornalisti, i contributi previdenziali previsti.
Il Comune di Bagheria, ente cui va riconosciuto di avere sempre
considerato l’importanza dell’informazione pubblica, non si è
appellato alla sentenza, riconoscendo il ruolo e le attività
svolte dalla giornalista nell’ente. Questa sentenza va ad
aggiungersi alle altre (ex Province di Agrigento e Messina,
Comune di Adrano, Asp di Ragusa), che in questi ultimi anni
hanno determinato una ormai chiara giurisprudenza in favore
dell’applicazione del contratto di lavoro giornalistico negli
enti locali sottoposti al controllo della Regione, riconoscendo
la piena validità dell’accordo firmato nel 2007 dal sindacato
con il quale sono stati definiti i profili professionali dei
giornalisti che lavorano negli uffici stampa degli enti locali
in Sicilia". Il segretario regionale di Assostampa, Alberto
Cicero esprime soddisfazione: “Ancora un altro esempio
dimostra che applicare il contratto nazionale di lavoro
giornalistico Fnsi-Fieg ai giornalisti delle PA, così come
affermato nell’ambito della contrattazione stipulata nel 2007
fra Regione Sicilia, Comuni, Province, Associazione Siciliana
della Stampa e Federazione Nazionale Stampa Italiana, è
legittimo. E’, questa di Bagheria, un’altra sentenza che va in
questa direzione e che dimostra che i burocrati, per sentirsi
più sicuri, hanno bisogno delle sentenze dei giudici, anche lì
ove vi sono norme che parlano chiaro”.
Catania - Ciancio: Procura ipotizza reato
concorso esterno all'associazione mafiosa. La
Procura di Catania in comunicato precisa che il primo
di aprile ha depositato la richiesta di rinvio a
giudizio nei confronti dell'editore Mario Ciancio
Sanfilippo, direttore del quotidiano La Sicilia,
ipotizzando il reato di concorso esterno
all'associazione mafiosa e che la designazione del
Giudice, non ancora effettuata, avverrà secondo le
previsioni tabellari.
Catania
–
Rinnovo organi Inpgi 4 siciliani eletti: Farinella,
Ronsisvalle, Raffa e Gulletti.
I giornalisti siciliani eletti nella tornata
elettorale, che si è conclusa ieri, per il rinnovo degli
organismi dell’Istituto nazionale di previdenza dei
giornalisti italiani sono Maria Pia Farinella, Luigi
Ronsisvalle Giuseppe Gulletta ed Orazio Raffa. I due
seggi spettanti alla Sicilia nel Consiglio generale
dell’Inpgi sono stati assegnati a Maria Pia Farinella
(confermata), con 271 voti e Luigi Ronsisvalle con 213.
Giuseppe Lo Re con 178 voti e Giovanni Villino con 136
preferenze non sono stati eletti. Giuseppe Gulletta è
stato eletto con 400 voti nel Consiglio generale, in
rappresentanza dei pensionati.Orazio
Raffa nel comitato amministratore della gestione
separata ha con successo conseguito 1117 voti ed è
risultato il secondo più votato in campo nazionale. Ai
colleghi eletti le felicitazioni personali e de
L'INFORMATORE di Sicilia auguri di buon lavoro.
Catania
-Torrisi e Nicolosi in Commissione Pari Opportunità.
Daniele Lo Porto segretario dell’Associazione Siciliana
della Stampa sezione provinciale di Catania in una nota
plaude per l’elezione delle giornaliste in Commissione
Pari Opportunità. Scrive Daniele Lo Porto : ” Le
colleghe Maria Torrisi, professionale, e Graziella
Nicolosi, collaboratrice con la votazione di sabato
scorso sono state elette componenti della Commissione
regionale pari opportunità”.
Catania– 10^ edizione premio internazionale giornalismo
Maria Grazia Cutuli
: assegnati riconoscimenti a Lynsey
Addario, Amalia De Simone ed Andrea Tuttoilmondo. I tre
giornalisti sono stati designati vincitori della decima
edizione del premio organizzato dalla Fondazione Cutuli
onlus. La cerimonia di consegna, si è svolta al teatro
Sangiorgi di Catania. La giornalista Maria Grazia Cutuli,
era inviata del Corriere della Sera, rimase uccisa mentre
era con 3 colleghi in un agguato in Afghanistan il 19
novembre del 2001. Il direttore del Corriere della Sera
Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione, ha
assegnato un premio speciale a Laura Anello.
Catania
– Assostampa, Bellini: ricostruire ufficio stampa.
Il segretario provinciale di Assostampa Catania Daniele
Lo Porto scrive testualmente : ”Ricostituire l’Ufficio
stampa, di fatto cancellato dal 1’ gennaio 2014. E’
quanto chiede la Segreteria provinciale dell’Assostampa
Catania, il sindacato unitario dei giornalisti italiani,
con una lettera inviata al neo sovrintendente del Teatro
Massimo “V. Bellini”, Roberto Grossi. “E’ impensabile
che un Ente culturale di così lunga e consolidata
tradizione possa continuare ad operare senza l’Ufficio
stampa istituzionale e l’apporto organico e continuativo
di giornalisti, come previsto dalla Legge 150/2000.
L’Assostampa è, quindi, disponibile ad un incontro
costruttivo per valutare tutte le possibilità che, in
relazione anche alla difficile situazione di bilancio
dell’Ente, possano consentire una completa e corretta
informazione sulle prossime attività e produzioni”, è
scritto nella nota. L’Assostampa Catania, infine,
precisa che, a differenza di quanto appreso e diffuso
nelle scorse settimane, non risultano contrattualizzati
dall’Ente Teatro massimo giornalisti che svolgano la
loro opera gratuitamente”.
Catania - Premio Enrico Escher #FUTUROPRESENTE.
I vincitori conseguiranno l’accesso ad uno stage in una
redazione giornalistica, le domande sono da presentare
entro la scadenza del 31 marzo. Il premio è istituito
per onorare la memoria del giornalista catanese Enrico
Escher, tenendo vivo il ricordo della sua pionieristica
capacità d'innovazione, manifestata anche attraverso
l'attività di docenza all'Università di Catania e la
promozione dei media universitari. Lo scopo del premio
di giornalismo #FUTUROPRESENTE, ha più aspetti. Il
riconoscimento è promosso dall’Ateneo catanese, in
collaborazione con il Comune di Catania e col patrocinio
della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi)
e dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia (Odg Sicilia).
Il premio si suddivide in due sezioni, “reportage” e
“videogiornalismo” – e vi possono partecipare giovani
d’età inferiore a 35 anni che dovranno presentare un
lavoro sul tema “Racconta l’innovazione della tua
città”. I partecipanti alla sezione “reportage” dovranno
lavorare su un elaborato (anche in forma di ipertesto
specificamente redatto per il web e integrato a
infografiche, immagini e testi collaterali) della
lunghezza di 5000 battute per il testo principale,
mentre i candidati alla sezione “videogiornalismo”,
dovranno presentare un video (anche in forma di web-doc
interattivo) della durata massima di 5 minuti. I
vincitori svolgeranno uno stage extracurriculare di
durata trimestrale in una redazione giornalistica con un
rimborso spese mensile di 500 euro, finanziati dalla
Ditta Cogip Holding srl e dalla Fnsi. Gli elaborati
presentati possono essere stati anche pubblicati su blog
o testate giornalistiche online e su canale You Tube o
Vimeo, purché la pubblicazione non sia avvenuta in data
antecedente alla pubblicazione del bando, e purché
all'atto della pubblicazione online risulti chiaramente
indicata la destinazione #FUTUROPRESENTE - Premio di
giornalismo Enrico Escher. Per partecipare è necessario
iscriversi al sito web dedicato www.premioescher.it e
seguire tutta la procedura indicata nel bando,
pubblicato sul medesimo sito e sul portale d’Ateneo
www.unict.it. Le domande di partecipazione
vanno presentate entro le 12 di martedì 31 marzo.
Catania
– Cordoglio, morte Floresta. Daniele Lo Porto
Segretario Sezione Provinciale di Catania Associazione
Siciliana della Stampa con un documento esprime cordoglio
per la morte di Francesco Foresta, scrive : La segreteria
provinciale di Catania dell'Assostampa, il sindacato
unitario dei giornalisti italiani, partecipa al dolore dei
familiari e dei colleghi per la scomparsa di Francesco
Foresta, direttore e fondatore di autorevoli e apprezzate
testate giornalistiche, l'ultima delle quali Livesicilia ,
preciso punto di riferimento, per completezza ed equilibrio,
dell'informazione sul web”.
Palermo - Giuseppe Lazzaro Danzuso
presidenza Collegio
disciplina Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il presidente
del tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, ha nominato i nove
componenti effettivi e i nove supplenti del Collegio
territoriale di disciplina dell'Ordine dei giornalisti di
Sicilia, previsto dalla nuova legge di riforma degli Ordini
(inserita nel cosiddetto "decreto salva-Italia"
Giuseppe
Lazzaro Danzuso, free lance catanese, 55 anni, ex
consigliere dell'Ordine, sarà il presidente, in quanto più
anziano per iscrizione all'albo. Lara Sirignano, 44 anni,
cronista di giudiziaria dell'agenzia ANSA, la più giovane per
iscrizione, sarà il segretario. Gli altri componenti sono i
professionisti Guido Monastra, Gery Palazzotto, Giuseppe
Rizzuto e Elvira Terranova ed i pubblicisti Roberto La Rosa,
Antonio La Spina e Teresa Campagna. La cerimonia
di insediamento si è tenuta sabato scorso nella sede
dell'Ordine, in via Bernini 52-54, a Palermo. Il collegio di
disciplina (CDT) sostituirà il Consiglio regionale
nell'esercizio dei poteri disciplinari dell'Ordine: tutti gli
esposti in materia deontologica dovranno dunque
essere indirizzati al Collegio, che potrà agire anche
d'ufficio. Il CDT opererà con collegi di tre componenti
ciascuno, due dei quali dovranno essere professionisti e uno
pubblicista: almeno uno dei tre dovrà essere una donna. La
nomina da parte del presidente del tribunale è stata
fatta sulla base di una rosa di 18 nomi proposti dal Consiglio
dell'Ordine. I supplenti sono i professionisti Dora Di Cara,
Vincenzo Marannano, Maria Tuzzo, Mario Pintagro, Alessandra
Turrisi, Elena Di Dio ed i pubblicisti Nino Randazzo, Giovanni
Perrone e Antonella Folgheretti.
Catania
–Charlie Hebdo: solidarietà giornalisti catanesi.
Daniele Lo Porto Segretario provinciale di Catania
dell’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti
italiani ha inviato il documento di solidarietà all’avv.
Ferdinando Testoni Blasco Console onorario di Francia a
Catania. Scrive Daniele Lo Porto: “ La prego di voler
manifestare alle Autorità della Repubblica francese ed
ai colleghi della Redazione di Charlie Hebdo il dolore e
la solidarietà dei giornalisti catanesi per la strage
compiuta ieri a Parigi. E’ stata un’aggressione di una
violenza inimmaginabile ad uno dei capisaldi
dell’Occidente: la libertà. Ed a coloro che sono i
garanti della libertà e gli operai della democrazia: i
giornalisti. La strage di Parigi, nella redazione di
Charlie Hebdo, ci colpisce tutti, in quanto cittadini di
quell’Occidente nel quale si combatte una crociata
antidemocrazia e antilibertà, anche di stampa, quindi. I
terroristi islamici firmano un altro giorno di sangue e
non più da “tagliagole” brutali, ma con un’azione
paramilitare, che ha dimostrato capacità operative e
coperture logistiche in territorio “nemico” che fanno
pensare e riflettere. E fanno paura, perchè la guerra,
adesso, la combattono a casa nostra e chiunque può
essere vittima del loro fanatismo. Che Allah indichi
loro la ragione, se ci credono veramente”.
L’INFORMATORE di Sicilia si associa ai cronisti di
Charlie Hebdo esprimendo la solidarietà all’avv.
Ferdinando Testoni Blasco Console onorario di Francia a
Catania.
Catania - 1° Premio Letterario “Tito Mascali” 1°
Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. Il
giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia. “Il
giornalismo catanese ai tempi del Corriere di Sicilia”: è
stato questo il tema della conferenza che si è svolta
giovedì 18 dicembre alle ore 17 nei locali della libreria
Catania Libri, in viale Regina Margherita (angolo via Etnea)
e che precede la cerimonia di consegna del 1° Premio
Letterario “Tito Mascali” e del 1° Premio Giornalistico
“Raccontare Catania”. Entrambi i premi sono stati istituiti
dall’Associazione “Gabriele d’Annunzio” con il patrocinio
dell’Assostampa di Catania per ricordare la figura del poeta
e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e
prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60
Corriere di Sicilia. Alla conferenza, sono intervenuti nomi
storici del giornalismo catanese: l’on. Enzo Trantino, Aldo
Motta e Antonio Di Paola, coordinati dal segretario
provinciale Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, e dal
presidente dell’Associazione “Gabriele d’Annunzio”, Antonio
Iacona. Presente all’incontro anche l’Azienda vitivinicola “Al-Cantàra”,
che ha sponsorizzato l’evento e che da anni porta avanti un
interessante progetto che sposa la produzione di prestigioso
vino dell’Etna con la cultura e la letteratura siciliane.
Catania
– "Un giornalista, un libro, un the", rassegna
organizzata dall'Assostampa Catania sindacato unitario dei
giornalisti, è il 3° appuntamento fissato per lunedì 24 marzo,
alle ore 17,30, al ristorante Noah, largo dei Vespri-via
Redentore. L'introduzione del segretario provinciale,
Daniele Lo Porto, precede Giovanni Iozzia che parla di
"L'estate di Catania. Cronaca semiseria e incompleta degli otto
anni di sindacatura di Umberto Scapagnini". Il libro è
commentato da Tino Vittorio, dell'Università di Catania, e dalla
giornalista Monica Adorno, direttore de Il Mercatino
Acireale – Comune assegna locali sede Ussi ed Asje. Il primo
cittadino martedì 15 aprile, alle 11,30al
Palavolcan consegna le chiavi di un locale da destinare
a sede dell’Ussi, Unione stampa sportiva italiana e
dell’Associazione della stampa Jonico Etnea. il
sindaco Nino Garozzo, l’assessore allo Sport Giuseppe
Calì, nonchè rappresentanti nazionali e regionali del
sindacato giornalisti, dell’Ussi, e dell’Ucsi sono
presenti alla manifestazione. .
Siracusa – La
sezione di Siracusa dell'Associazione siciliana della
stampa esprime piene soddisfazione per l'esito del
congresso regionale, chiuso ieri sera a Enna, che ha
portato alla riconferma per acclamazione del segretario
Alberto Cicero. Al termine di due giorni di confronto
sui temi di maggiore attualità per la categoria (rinnovo
del contratto di lavoro, precariato, equo compenso, new
media, uffici stampa pubblici e privati, rapporto tra
informazione e social media) il sindacato unitario vede
rilanciata la sua azione per ridare centralità al ruolo
del giornalismo e dei giornalisti, contro ogni tentativo
di mortificazione e di condizionamento, e per
assicurare livelli di retribuzione adeguati. La sezione
di Siracusa, attraverso l'interlocuzione paritaria con
le altre province, anche con quelle che esprimevano
delegazioni di gran lunga più numerose, vede potenziata
la sua presenza negli organi statutari con l'elezione di
due consigliere regionali (Francesco Di Parenti, per i
professionali, e Silvio Breci, per i collaboratori), di
un componente professionale del collegio dei probiviri
(Aldo Mantineo) e del componente collaboratore dei
collegio dei sindaci (Cettina Saraceno). Il nuovo
consiglio regionale sarà convocato per la prima volta
entro 20 giorni per eleggere il presidente e la giunta
esecutiva dell'Assostampa.
Catania
– Teatro Bellini: Assostampa Catania denuncia chiusura
ufficio stampa. Daniele
Lo Porto segretario provinciale scrive: ”Un altro ufficio
stampa è stato brutalmente cancellato, un altro collega è
vittima della "lupara bianca della politica e della burocrazia".
Dal 1' gennaio di quest'anno il Teatro Massimo Bellini di
Catania, ente regionale, non comunica più con l'esterno, con
gli organi di informazione, con decine di migliaia di
appassionati della musica lirica e sinfonica. L'Associazione
siciliana della stampa, segreteria di Catania, segue con
attenzione l'evolversi della vicenda, anche in seguito al
recente incontro con l'assessore regionale Stancheris”. Il
segretario provinciale di Assostampa, Daniele Lo Porto ha
dichiarato: "Non vogliamo che anche al Teatro massimo Bellini ,
eccellenza tra le istituzioni culturali siciliane, si pensasse
di poter trovare soluzioni pasticciate per la gestione
dell'Ufficio stampa. Alcuni amministratori pubblici sono stati
già denunciati alla magistratura, altri hanno evitato in
extremis di essere denunciati, per atti in contrasto con la
Legge 150 e in violazione di altre leggi; alcun sindaci saranno
prestissimo messi in mora. La dirigenza del sindacato dei
giornalisti, che è uscita ancora più rafforzata dal Congresso di
Enna, ha deciso la "tolleranza zero" nei confronti dei "furbetti
del palazzo". Siamo disponibili al confronto pe trovare
soluzioni, non siamo più disposti a tollerare distrazioni,
mancanze e incapacità all'interno di enti pubblici, soprattutto
quando ci si veste da paladini della legalità. Questo vale anche
per l'ente regionale Teatro massimo Bellini di Catania".
Catania- Trischitta: "Un giornalista, un libro, un the".
Appuntamento con il ciclo di incontri, lunedì 3 marzo, alle ore
17,30, al ristorante Noah di Largo dei Vespri- via Redentore,
organizzato dalla segreteria provinciale di Assostampa, il
sindacato unitario dei giornalisti. Domenico Trischitta è con il
suo "1999", protagonista dell'evento, sarà recensito da Nino
Milazzo e Giuseppe Condorelli, dopo la presentazione di Daniele
Lo Porto e Antonio Iacona. Daniele Lo Porto dice:”A cosa non ci
ha abituato lo scrittore catanese Domenico Trischitta?! La sua
Catania la conosciamo ormai dai suoi romanzi apprezzati a
livello nazionale, quelli del passato e quelli del presente.
Esattamente come la nostra città, passata e presente. Anche se
Trischitta appartiene, secondo il filosofo Manlio Sgalambro,
alla "letteratura senza tempo", a quella letteratura che ti
ritrovi "dentro" e che, sia che produca piacere sia che
provochi dolore, è letteratura di spessore. Così è Domenico,
Mimmo per gli amici. E a questa città attraverso lui diamo del
"tu" e la ritroviamo ora gioiosa, sorridente, assolata... ora
lacerata, stuprata, derisa, abbandonata... infine riabbracciata,
perché non si può fare a meno di lei... se si è catanesi veri,
di nascita, di sangue... Questa presentazione di "1999" di
Trischitta che propone Assostampa non è nuova, ma rappresenta
certamente una nuova occasione di riflessione profonda sulla
nostra città, sui sentimenti di amore e di rabbia che suscita,
sui sogni e sulle speranze di tante generazioni nate e
cresciute all'ombra dell'Etna e che il fuoco dell'Etna sentono
dentro. Esattamente come questa letteratura vulcanica”.
L'ingresso è libero.
Palermo
- Assostampa
Sicilia: eletti 13 delegati a Congresso nazionale Fnsi.
L’Associazione siciliana della stampa ha eletto i 13
delegati (8 professionali e 5 collaboratori) che
rappresenteranno il sindacato siciliano al XXVII
Congresso nazionale della Fnsi in programma a Chianciano
dal 27 al 30 gennaio 2015. Per i professionali (310
votanti) sono stati eletti Giancarlo Macaluso, Roberto
Ginex, Leopoldo Gargano (Giornalisti uniti e autonomi
professionali Palermo), Luigi Ronsisvalle, Alberto
Cicero, Francesco Di Parenti (Giornalisti uniti e
autonomi professionali Catania), Giuseppe Gulletta e
Orazio Raffa (Professionali liberi e indipendenti
siciliani). Per i collaboratori (124 votanti) gli eletti
sono Antonino Randazzo, Antonio Fiasconaro (Giornalisti
uniti e autonomi collaboratori Palermo), Giuseppe
Petralia, Monica Adorno (Giornalisti uniti e autonomi
collaboratori Catania ), Domenico Interdonato
(Collaboratori liberi e indipendenti siciliani).
Catania – Assostampa: "Informare & comunicare"conferenza
a Borghetto Europa. La conferenza: "Informare & comunicare"
è lunedì 24 febbraio, dalle ore 9,30 alle 13, nella sala
conferenze del Borghetto Europa, piazza Europa, Catania.
“Informare & comunicare da spesa a investimento", è organizzata
dall'Associazione Officine siciliane in collaborazione con
Assostampa Catania con l’egida regia del segretario provinciale
Daniele Lo Porto. Gli organizzatori hanno programmato
interventi di: Maurizio Caserta, professore ordinario di
economia all'Università di Catania e componente del Consiglio
direttivo dell'Associazione Officine siciliane, Luigi
Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione
Nazionale Stampa Italiana; Alessandro Rovinetti, docente
di Teoria e tecniche della Comunicazione pubblica all'Università
di Bologna. Seguirà un dibattito. La partecipazione è libera.
Catania
-
Ordine ed Assostampa contro abusivismo nei comuni . L’Ordine dei giornalisti e l’Associazione siciliana
della stampa hanno inviato al sindaco di Adrano, Giuseppe
Ferrante, un atto di diffida a seguito della determinazione
sindacale con cui l’amministrazione comunale ha conferito
l’incarico di portavoce ad una persona assolutamente sprovvista
del requisito richiesto dalla legge, vale a dire l’iscrizione
all'Ordine professionale dei giornalisti. Anche in questo caso,
come avvenuto appena qualche mese fa a Belpasso, al portavoce
l’amministrazione ha attribuito in maniera del tutto illegittima
funzioni tipiche e assolutamente peculiari dell’ufficio stampa
dimostrando una totale ignoranza della legge 150/2000 e della
sua applicazione in Sicilia che separano nettamente le figure
dell’addetto stampa (che lavora per tutto l’ente), del portavoce
(che è alle dirette dipendenze del capo dell’amministrazione del
quale fa conoscere il pensiero o la posizione su determinate
questioni) e l’Urp (che è il tramite diretto di comunicazione
fra la pubblica amministrazione e i cittadini). Invece in
qualche caso, come accade a Giarre, anche l’Urp viene incaricato
– in aperta violazione della legge 150/2000 - di svolgere i
compiti dell’ufficio stampa redigendo e diffondendo anche
comunicati stampa, di assoluta pertinenza dei giornalisti.
Questo moltiplicarsi di commistioni tra le varie funzioni -
invece chiaramente indicate e separate dalla legge 150/2000 - è
un preciso segnale della strategia attuata ormai da diverse
amministrazioni pubbliche che cercano di piegare le leggi a
proprio uso e consumo, scavalcando i giornalisti con l' intento
di impedire di esercitare quella funzione di controllo che la
società attribuisce loro per permettere agli amministrati di
sapere esattamente quali scelte compiono i loro amministratori.
Per questo Ordine e Assostampa lanciano un allarme affinchè i
cittadini stessi vigilino sull’applicazione della legge
150/2000, normativa nata con lo scopo di fare diventare – come
invocato dalla società civile - più trasparenti gli enti
pubblici.
Palermo
- Addio al giornalista Giancarlo Licata
è morto dopo una lunga malattia. Si espresso in Rai ed è stato
responsabile della sede siciliana dal 1994 al 2001. ha ottenuto
riscontri personali con il settimanale Mediterraneo. Giancarlo
Licata ha scritto un pezzo di storia della Sicilia. Alla
famiglia le condoglianze più sincere dalla redazione de
L’INFORMATORE di Sicilia. Un suo dire era motto di Sofocle:
"ciò di cui ha bisogno l'uomo è la memoria dell'asino che mai
scorda dove mangia."
Catania – Giornalisti vicini al collega Lucio Gambera.
La Segreteria provincia di Catania dell'Associazione siciliana
della stampa, il sindacato dei giornalisti, esprime solidarietà
personale e professionale al collega Lucio Gambera,
corrispondente da Militello e Palagonia del quotidiano La
Sicilia, al quale è stata incendiata l'auto. L'intimidazione
potrebbe essere la reazione per alcuni articoli scritti da
Gambera, probabilmente relativi a recenti vicende che riguardano
l'Amministrazione comunale di Palagonia, che hanno provocato
commenti offensivi sui social network. "Siamo vicini al collega
Lucio Gambera, con affetto personale e stima professionale.
Quanto accaduto la notte tra venerdì e sabato conferma come sia
sempre più difficile svolgere con serenità il proprio luogo di
cronista - ha dichiarato Daniele Lo Porto, segretario
provinciale di Assostampa Catania -, a causa di una campagna
d'odio che da più parti viene alimentata contro i giornalisti.
Confidiamo che i Carabinieri e la Magistratura possano
individuare e condannare in tempi brevi gli autori del
danneggiamento dell'autovettura".
San Francesco di Sales: Patrono dei giornalisti.
Per la festa del nostro Santo Patrono, Francesco di Sales,
anche il card. Bagnasco quest'anno ha preparato un dono
speciale. Il libro è presentato a Roma nel pomeriggio del
24 gennaio, infatti, "La porta stretta", raccoglie le fila
di un quinquennio di riflessioni ed indicazioni offerte alla
Chiesa italiana. Una lente attraverso cui guardare alla
crisi che sta attanagliando il nostro Paese in questi ultimi
anni, al senso profondo della presenza ecclesiale in tale
contesto e al ruolo insostituibile dei cristiani per tornare
a vedere la luce in fondo al tunnel. Come tutti, dunque,
attenderemo il messaggio del Santo Padre per la prossima
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che viene
reso noto proprio giovedì; da italiani, poi, avremo a
disposizione un ulteriore strumento di discernimento
ecclesiale e sociale.
San Francesco di Sales vescovo cattolico francese nacque il
21 agosto 1567 , morì a Lione il 28 dicembre 1622. Figlio
primogenito di nobile ed antica famiglia savoiarda
ricevette una raffinata educazione. Il padre, voleva per
Francesco una carriera giuridica e lo mandò all'Università
di Padova, si laureò e decise di divenire sacerdote.
Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del
Chiablese, dominata dal Calvinismo, e si dedicò soprattutto
alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo.
Francesco inventò i “manifesti”, che permettevano di
raggiungere tutti i fedeli. San Francesco di Sales, vescovo
di Ginevra e dottore della Chiesa, è il più importante e
celebre santo della Savoia. È stato proclamato santo nel
1665 da papa Alessandro VII ed è uno dei dottori della
Chiesa.
Catania- Assostampa, Lo Porto scrive a sindaco Bianco: intervento su chiusura TeleD. “Dopo l'incontro di ieri tra il vice segretario vicario della Federazione nazionale della stampa italiana, Luigi Ronsisvalle, il segretario provinciale di Catania dell'Assostampa, il sindacato dei giornalisti, la direzione e la redazione del Gruppo editoriale televisivo TeleD di Catania, è stata inviata una nota al sindaco Enzo Bianco. "La decisione della proprietà del Gruppo televisivo TeleD di cessare la realizzazione del proprio telegiornale, dopo trenta anni di attività, è l'ultimo, gravissimo, segnale della crisi che sta attanagliando il mondo dell'editoria, in particolar modo quella televisiva, che in città ha già registrato decine di licenziamenti tra il personale giornalistico, amministrativo e tecnico" viene evidenziato nel documento. "Purtroppo fino ad ora, nonostante le ripetute e accorate richieste di aiuto, non registriamo alcun segnale di attenzione, nè da parte del Governo regionale, nè dagli altri interlocutori amministrativi e politici. Le chiedo, pertanto, - scrive il segretario provinciale Daniele Lo Porto - di volersi fare interprete della forte preoccupazione del sindacato dei giornalisti e delle altre organizzazioni dei lavoratori e di voler convocare un tavolo tecnico, con tutti i soggetti economici e politici che vorrà individuare per aprire una fase di difesa e rilancio dell'occupazione. Confidiamo nella sua nota sensibilità e attenzione ai problemi dell'occupazione, dello sviluppo e della democrazia. Le manifesto fin da ora la massima disponibilità e spirito di collaborazione da parte della componente sindacale dei giornalisti a livello provinciale, regionale e nazionale".
Siracusa
– La
segreteria
provinciale
dell’Associazione
Siciliana
della
Stampa
di
Siracusa
contesta
decisamente
la
strada
scelta
dall’assessore
del
Comune
di
Pachino
Patrizia
Tossani
che, con
una
propria
nota ha,
di
fatto,
impedito
ai
giornalisti
di poter
avere
una
utile
interlocuzione
sul
piano
tecnico
con i
dirigenti
municipali
degli
uffici.
Trincerandosi
dietro
una
tanto
pedissequa
quanto
“estrema”
interpretazione
di un
allegato
al
contratto
di
lavoro
degli
enti
locali,
ed
agitando
lo
spauracchio
dei
procedimenti
disciplinari
- e
delle
consequenziali
eventuali
sanzioni
- a
carico
dei
dipendenti
che
decidessero
di
“trasgredire”
alla
disposizione,
l’amministrazione
comunale
di
Pachino
con
questo
atto
mostra
assolutamente
spregio
del
ruolo
dei
giornalisti
e
calpesta
una
corretta
azione
di
informazione
preferendo,
evidentemente,
percorsi
opachi
che
impediscono
una
corretta
e
trasparente
informazione
su quel
che
l’ente
fa o non
fa.
Invece
di
procedere
alla
predisposizione
in
pianta
organica
dell’ufficio
stampa -
inteso
come
organismo
professionale
all’esclusivo
servizio
della
comunicazione
istituzionale
dell’ente
e non
come
megafono
di
singole
volontà
politiche
- ed al
consequenziale
avvio
dei
concorsi
per la
copertura
dei
posti,
nel
senso di
quanto
disposto
dalla
Legge
regionale
150, il
Comune
di
Pachino
pensa
bene di
provare
ad
impedire
ai
giornalisti
di fare
il loro
mestiere
“bloccando”
le fonti
per la
necessaria
e dovuta
verifica
delle
notizie
prima
della
loro
pubblicazione.
Si
tratta
di un
atto
illegittimo
contro
il quale
il
sindacato
unitario
dei
giornalisti
siracusani
mobiliterà
ogni
utile
risorsa.
Catania – Giornalisti denunciano governatore Crocetta."Davanti alla sordità cronica di Crocetta ed alle sue continue violazioni e omissioni non rimane altra strada che rivolgerci alla magistratura". Così il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, e il segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, hanno annunciato di avere presentato alla Procura della Repubblica di Palermo due nuovi esposti denuncia nei confronti del presidente della Regione, “per fare luce sulla zona d’ombra da lui creata attorno all’ufficio stampa di Palazzo d'Orleans".“Crocetta – proseguono Arena e Cicero – ha ignorato le due diffide che gli abbiamo inviato l’estate scorsa. Una per conoscere, in base alle norme sulla trasparenza degli atti amministrativi, i criteri con cui avrebbe scelto i giornalisti per ricostituire l’ufficio stampa e l’altra per sapere a che titolo una pubblicista figurava come addetto stampa della Regione in un sito che raccoglie ufficialmente tutti gli uffici stampa degli Enti pubblici d'Italia. Non avendo il governatore risposto ai quesiti - posti in termini formali e legali - i pm sono stati invitati a verificare se, in base all'articolo 328 del Codice Penale, sia stata posta in essere una omissione di atti d’ufficio”. “La Procura di Palermo – concludono presidente dell'Ordine e segretario del sindacato – ha già aperto un fascicolo, dopo la nostra denuncia relativa alla diffusione giornaliera di comunicati stampa da parte di Crocetta e degli assessori della sua giunta. Ciò in aperta e continua violazione delle norme che regolano l'esercizio della professione di giornalista e in spregio tra l'altro alle regole di pluralismo e obiettività. Osserviamo infine che Crocetta purtroppo viene sempre più imitato da amministratori locali che si improvvisano giornalisti e tolgono lavoro ai giornalisti veri".
Catania – Assostampa insulti a collega. Daniele Lo Porto segretario provinciale di Catania dell'Assostampa comunica:”Multata per un'infrazione al codice della strada ed insultata perché appartenente ad una categoria di "venduti e corrotti". E' successo alla collega Erika Pinieri di Giarre, nella sede dei Vigili urbani, dove un ufficiale, mentre completava il verbale, davanti a suoi colleghi, si è sentito in diritto di insultare un cittadino in quanto giornalista. Riteniamo l'episodio semplicemente inqualificabile perché ha per protagonista una donna in divisa e non un bullo di periferia. Dell'accaduto e' stato prontamente informato il dirigente dei Vigili urbani, Maurizio Cannavò. Pretendiamo un immediato chiarimento della vicenda e le pubbliche scuse del sindaco alla collega per gli insulti, probabilmente conseguenza indiretta di quel clima da caccia alle streghe, alimentato da chi riveste incarichi pubblici di grande responsabilità”.
Siracusa - La scomparsa di Dino Cartia suscita dolore
per una persona amica, da oltre 25 anni, conosciuta e stimata in più
occasioni, sin dalle grandi “battaglie” nel corso delle
riunioni all’Assostampa sin dal 1987 e... tutto il resto.. Dino, come tanti
altri amici e colleghi : Saretto Leotta, Pino Filippelli, ha
raggiunto la Casa del Padre dopo un cammino che, in parte,
abbiamo avuto il piacere e l’onore di condividere. Ai
famigliari le condoglianze personali e delL’INFORMATORE di
Sicilia. i.l.p.
Santo Gallo Consigliere
Nazionale Ordine dei Giornalisti scrive : Il collega
Dino Cartia ci ha lasciato. La sua scomparsa lascia un
vuoto incolmabile nella categoria dei giornalisti
siracusani. E’ stato un insigne collega ed un amico di
tutti sempre in “prima linea” sia nel settore della carta
stampata che in quella delle emittenti televisive locali
come conduttore e giornalista. A nome del Consiglio
Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che mi onoro di
rappresentare, desidero far pervenire ai familiari le più
sentite condoglianze. Santo Gallo
Nota Assostampa SR La scomparsa di Dino Cartia
rappresenta una perdita significativa non soltanto per il
giornalismo ed i giornalisti siracusani ma per l'intera
comunità. Siracusa, infatti, da oggi sarà priva di una delle
sue voci più critiche che, senza infingimenti, ha saputo
sempre levarsi dando spazio a chi spazio non aveva ed
innovando il modo di intendere la professione. I giornalisti
siracusani, l'Assostampa Siracusa - con i suoi gruppi di
specializzazione degli uffici stampa (Gus) dei cronisti (Unci)
e della stampa sportiva (Ussi) – ricordano affettuosamente
un collega che ha lasciato un'impronta decisa sul tessuto,
non solo professionale, di questa città.
Catania
-
Assemblea
provinciale
il 26
maggio,
con le
varie
componenti
di
Associazione,
Ordine e Casagit.
La
segreteria
provinciale
di
Catania
dell'Assostampa,
composta
dal
segretario
Daniele
Lo
Porto,
dal vice
segretario
Giovanni
Lo Faro
e dal
tesoriere
Rosa
Maria Di
Natale,
ha
deliberato
un
“allargamento”
affidando
ad
alcuni
colleghi
la
delega a
monitorare
parti
del
territorio
ed a
rappresentarnee
il primo
riferimento.
Mariano
Messineo
si
occcuperà
del
Calatino,
Gaetano
Guidotto
dell'area
etnea,
Antonio
Foti
dell'Acese.
Antonietta
Licciardello
seguirà
la
comunicazione
tramite
i social
neetwork
ed il
web ed
il
monitoraggio
delle
testate
on line.
La
segreteria,
inoltre,
ha
organizzato
per
sabato
26
maggio,
dalle
9,30
alle 13,
l'assemblea
provinciale
che si
terrà
nella
sala
conferenze
al piano
terra di
Palazzo
Platamone-Palazzo
della
cultura,
a
Catania,
con la
partecipazione
e
l'intervento
di
rappresentanti
nazionali,
regionali
e locali
del
sindacato,
dei
gruppi
di
specializzazione,,
GUS e
USSI,
dell'UCSI,
della
Casagit
e
dell'Ordine.
PalermoCameraman aggredito e picchiato. L'Unione Nazionale
Cronisti Italiani esprime solidarietà al
cameraman televisivo free-lance Pietro Longo, aggredito e
picchiato di mattina mentre svolgeva un servizio di cronaca
in via Cala a Palermo.
Il
presidente dell'Unci, Guido Columba, ed il presidente del
Gruppo cronisti siciliani, Leone Zingales, chiedono alle
forze dell'ordine e alla magistratura di fare luce
sull'episodio.
Pietro Longo stava riprendendo, per conto dell'emittente
catanese Antenna Sicilia, un litigio tra automobilisti ed un
gruppo di manifestanti che aveva bloccato la strada
ingolfando il traffico. Un gruppo di facinorosi ha picchiato
Longo e ha danneggiato la telecamera. Il cameraman è
riuscito a salvare il video con le immagini dei tafferugli.
La Digos ha avviato una indagine sull'episodio.
Siracusa- Pino Filippelli si è spento, ha lottato contro un
male incurabile. Pino Filippelli 82
anni è stato il
fondatore del settimanale “La Domenica” ed una figura
centrale del giornalismo siracusano. Pino Filippelli, alla
metà degli anni ‘90 era stato caposervizio della redazione
di Siracusa del quotidiano ”La Sicilia”. Già era
corrispondente da Siracusa sia per la Rai che per l’ANSA.
Per la Rai negli anni sessanta aveva anche lavorato come
autore di testi. Sino a pochi mesi fa aveva anche curato
una rubrica
sulle pagine de “La Sicilia” .
…. se n’è andato uno di noi… Pino era uno dei decani del
giornalismo siracusano e siciliano. Con l’amico Carlo si
condivide il senso di vuoto, personalmente c‘è la
massima comprensione avendo vissuto l’esperienza della
perdita del genitore importante e stimato nella società.
Un ricordo dell’amico Pino, molti anni addietro, avevo
rappresentato a Pino il mio progetto, già in corso,
dell’iscrizione al Tribunale della mia testata. Lui fu
molto interessato e mi disse:”Anche io ho registrato e
distribuisco un mio giornale. Guarda, e se ti serve
qualche consiglio, su dove stampare a costi agevolati, o
altro sono a Tua disposizione”. Era la disponibilità,
senza nulla chiedere, e solo per la soddisfazione di
dare aiuto a chi stimava. Pino Filippelli e l’amico
Saretto Leotta sono giornalisti che fanno parte della
storia del giornalismo siciliano, credo che un tributo
forte si debba dare per lasciare nella memoria di tutti
i giornalisti e dei nuovi, il segno lasciato a noi che
abbiamo avuto il privilegio di conoscerli. i.l.p.
Palermo -
Ordine Giornalisti
focalizza bandi P.A.
contro
esercizio abusivo
professione.
“Il Consiglio
dell’Ordine dei
Giornalisti di
Sicilia ha deciso di
avviare una
capillare
ricognizione al fine
di esercitare i
poteri di denuncia
nei confronti di
bandi della pubblica
amministrazione che,
anche
indirettamente,
potrebbero favorire
l’esercizio abusivo
della professione,
chiamando in
corresponsabilità
l’estensore stesso
del bando e il
titolare del
procedimento.
Infatti, sono sempre
più frequenti i
bandi per concorsi e
selezioni
nell’amministrazione
pubblica che
risultano difformi
dalla normativa di
riferimento, che in
Sicilia è
rappresentata dal
“Decreto Barbagallo”,
dal recepimento
della Legge 150 e
dalla legge 69 del
1963 che istituisce
l’Ordine dei
giornalisti. Queste
difformità causano
un proliferare di
ricorsi in varie
sedi giudiziarie e
di segnalazioni
all’Ordine regionale
dei giornalisti.
Riteniamo dunque
necessario aprire un
confronto
costruttivo con la
pubblica
amministrazione
affinché si possa
creare nell’intera
regione un modus
operandi omogeneo
che consenta il
rispetto della
normativa,
garantendo i diritti
dei giornalisti
iscritti all’albo.
Per questo l’Ordine
chiederà un incontro
nelle prossime
settimane con
l’assessore Caterina
Chinnici che possa
finalmente mettere
fine, nel settore
dell’informazione
pubblica,
all’autentica
giungla di bandi,
alcuni dei quali
potrebbero apparire
tagliati su misura
per determinati
candidati. L’Ordine
dei giornalisti di
Sicilia è a
disposizione fin da
subito di qualunque
ente pubblico ne
faccia richiesta per
fornire chiarimenti,
delucidazioni e
supporto nel momento
della redazione dei
bandi. È pronto
inoltre a garantire
una sempre
auspicabile presenza
di propri iscritti
di comprovata
esperienza
professionale
all’interno delle
commissioni di
selezione”.
Il Segretario
Filippo Mulè.
Palermo
- Commemorato Mario Francese,
giornalista del Giornale di Sicilia
assassinato dai sicari mafiosi in
viale Campania a Palermo la sera del
26 gennaio 1979. Il cronista è stato
commemorato a Palermo a 32 anni
dall’agguato, sul luogo del delitto
con una manifestazione, promossa
dall'Unci, unione nazionale
cronisti. Sono intervenuti: il
prefetto, il questore, i comandanti
dell'Arma dei carabinieri, della
Guardia di finanza, del Comando
Regione militare, della polizia
municipale e dei vigili del fuoco ed
autorità politiche cittadine.
Siracusa
- Onore per
San Francesco di Sales, patrono
giornalisti, memoria di Mario
Francese. Una breve riflessione
sulla centralità dell’uomo nei
processi di elaborazione
dell’informazione ed un momento di
preghiera collettiva in omaggio a
tutti i cronisti che, nel mondo,
hanno pagato e pagano con la vita il
loro impegno. Un ricordo che a
Siracusa parte dal doveroso omaggio
alla memoria di Mario Francese del
quale il 26 gennaio prossimo
ricorrerà l’anniversario del brutale
omicidio. In questo modo lunedì 24
gennaio a partire dalle 9,45 la
sezione provinciale
dell’Associazione siciliana della
Stampa di Siracusa intende onorare
San Francesco di Sales, patrono dei
giornalisti. Nella
chiesa Maria Madre di Dio, in viale
Santa Panagia a Siracusa, si
svolgerà l’incontro con don Santino
Fortunato, Direttore dell’Ufficio
della Pastorale per le comunicazioni
sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa
e parroco della parrocchia Maria
Madre di Dio, che prenderà spunto
dal messaggio di Papa Benedetto XVI
per la 45. Giornata Mondiale delle
Comunicazioni Sociali.
LentiniSr
– Alberto Cicero
segretario regionale
ha presenziato
all’Assemblea dei
giornalisti
siracusani tenutasi
a Lentini.
L’assemblea generale
degli iscritti alla
sezione di Siracusa
dell'Associazione
Siciliana della
Stampa si è svolta
domenica 25
settembre 2011, alle
ore 10, a Lentini
presso il salone del
GAL LEONTINOI, in
via Riccardo da
Lentini, 59. I
giornalisti della
provincia di
Siracusa hanno
discusso sulla
”Regolamentazione
degli Uffici Stampa
e sul lavoro
giornalistico”. I
punti salienti sono
stati trattati
dall’Assemblea dei
giornalisti
siracusani con una
comunione d’intenti.
L’assemblea generale
degli iscritti alla
sezione di Siracusa
dell'Associazione
Siciliana della
Stampa ha trattato
il seguente ordine
del giorno: analisi
della situazione
generale del lavoro
giornalistico in
Sicilia e nella
provincia di
Siracusa in
particolare, “Carta”
di Firenze sul
precariato:
elaborazione
proposte, avvio
attività di
formazione.
All’assemblea
Alberto Cicero
segretario regionale
dell’Associazione
Siciliana della
Stampa ha preso
parte con una lucida
disamina della
situazione della
categoria
giornalistica.
Chiara e lineare
l’analisi espressa
sulla categoria e
sui problemi dal
segretario
provinciale Aldo
Mantineo.
Il Tesoriere
Massimo Ciccarello
ha elaborato una
proposta particolare, sulla “Carta” di Firenze sul
precariato.
Era presente il Vice
Segretario
provinciale Isabella
Di Bartolo.
SiracusaAssostampa: linee-guida. 2 ordini del giorno sono stati approvati di mattina
dall’assemblea dei giornalisti
iscritti alla sezione provinciale di
Siracusa dell’Associazione Siciliana
della Stampa svoltasi nei locali
della Cisl. I 2 ordini del giorno
approvati, entrambi all’unanimità,
riguardano
1° la
richiesta formulata (leggi
documento) al Comune ed alle autorità scolastiche territoriali per
completare in tempi brevi l’iter,
già avviato, per intitolare il
plesso della nuova scuola di via
Basilicata al giornalista siracusano
Mario Francese assassinato in un
agguato di mafia 32 anni fa a
Palermo, e
2° definisce
le principali “sfide” che attendono
il sindacato unitario dei
giornalisti (leggi
documento) comparto per comparto fissando anche le linee-guida del
lavoro della segreteria provinciale.
Tra le altre iniziative alle quali
si sta lavorando anche la
realizzazione di una
conferenza-convegno sul ruolo della
stampa locale siracusana nell’arco
dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Siracusa– I 150 anni dell’unità d’Italia “letti”
utilizzando le pagine della stampa
locale. E’ il percorso che
propone la sezione provinciale di
Siracusa dell’Associazione Siciliana
della Stampa che, con la Società
Siracusana di Storia Patria ed il
patrocino dell’Assessorato ai beni
culturali del Comune di Siracusa ha
organizzato il convegno “Da “Il
Papiro” al web: viaggio nel 150 anni
dell’Unità d’Italia attraverso i
giornali locali” che si svolgerà
mercoledì 16 marzo alle ore 17 nella
sala di lettura “Giovanna Salvo”
della Biblioteca comunale di
Siracusa (via dei Santi Coronati).
Il programma prevede i saluti del
Prefetto di Siracusa dott.ssa
Carmela Floreno Vacirca,
dell’Assessore ai beni culturali del
Comune di Siracusa arch. Mariella
Muti e del presidente della Società
Siracusana di Storia Patria prof.
Nello Amato. Ad introdurre
l’argomento de convegno sarà il
segretario provinciale di Siracusa
dell’Associazione Siciliana della
Stampa Aldo Mantineo; le relazioni
saranno svolte dal prof. Salvatore
Santuccio dell’Università di Reggio
Calabria, dal prof. Salvatore
Adorno dell’Università di Catania e
dall’avv. Corrado Piccione,
saggista. Alla manifestazione,
riconosciutane la valenza, è stato
concesso l’utilizzo del logo
ufficiale delle manifestazioni
“1861-2011 : 150° anniversario Unità
d’Italia”.
Siracusa
- L'Associazione siciliana della stampa, sezione di Siracusa,
e l'Ussi, Unione stampa sportiva italiana, sezione di Siracusa,
esprimono piena solidarietà ai colleghi Manuel Bisceglie de "La
Sicilia" e Gaspare Urso de "Il Giornale di Sicilia" oggetto
di un violento attacco da parte dell'U. S. Siracusa per il
contenuto dei loro servizi apparsi ieri sui quotidiani per i
quali lavorano stigmatizzano e respingono il contenuto del
documento diffuso in data odierna dall'ufficio stampa dell'U. S.
Siracusa ritenendo oltremodo gravi e lesive della dignità e
della professionalità dei colleghi autori dei servizi "sgraditi"
alla società le considerazioni relative al presunto venir meno
del più elementare dovere, sempre scruplosamente osservato da
chi professionalmente fa informazione, di verificare
l'attendibilità delle notizie riportate. Assostampa ed Ussi
giudicano oltremodo grave l'affermazione contenuta
nella nota dell'U.S. Siracusa secondo la quale i giornalisti
riferiscono notizie "spesso ingigantite se non addirittura
inventate dai protagonisti" respingono altresì qualsiasi idea
di dover svolgere il proprio lavoro ancorandolo esclusivamente
alle informazioni rese disponibili dai canali ufficiali della
società auspicano infine la ripresa di una interlocuzione basata
sul reciproco rispetto di ruoli e prerogative. Assostampa
Siracusa- Ussi Siracusa
Messina
-
Il ruolo del giornalista e dei media
inerente il senso della libertà o
licenza è stato discusso
nell’incontro che l’Ucsi (Unione
cattolica della stampa italiana), ha
tenuto in occasione della festa di
San Francesco di Sales, patrono dei
giornalisti., di Numerosi operatori
della comunicazione provenienti da
diverse province dell’isola sabato
scorso 6 febbraio a Messina hanno
partecipato all’incontro.
L’organizzazione dalla
manifestazione è stata curata dalla
sezione Ucsi di Messina, di cui è
presidente provinciale Crisostomo Lo
Presti e dall’associazione della
stampa. L’appuntamento è stato
nella chiesa Santa Maria del Carmine
dove sono intervenuti: il presidente
nazionale Ucsi, Andrea Melodia,
docente all’università Lumsa di
Roma, già dirigente Rai e docente
all’Università Lumsa di Roma,
accompagnato dal presidente
regionale Giuseppe Vecchio. così
come Tanti i giornalisti arrivati da
tutte le province dell’isola,
presenti anche personalità del
mondo delle istituzioni civili e
militari ed una rappresentanza delle
scuole locali. Gaetano Rizzo
consigliere nazionale Ucsi e stato
presente con i rappresentanti del
consiglio regionale Salvo Di Salvo
(Siracusa) e Renato Pinnisi (Enna).
L’incontro ha avuto inizio con la
concelebrazione della Santa Messa,
presieduta dall'arcivescovo, mons.
Calogero La Piana, il quale ha
sottolineato l'importante funzione
della comunicazione che riveste al
giorno d'oggi in cui “il giornalista
deve essere testimone della verità e
l’alto senso di responsabilità che
lo investe”. Andrea Melodia,
presidente dell’Ucsi nazionale, ha
ribadito l’importanza
dell’informazione e della formazione
dei giornalisti : tematica
interessante e seguitissima. Il
presidente Melodia ha rimarcato il
grande entusiasmo della sezione Ucsi
siciliana augurandosi che con i
diversi soci, l’Ucsi Sicilia possa
dare un apporto notevole
all’informazione in cui vede in
prima linea tanti giornalisti a
difesa della verità.
Associazione Siciliana della Stampa
Unione Stampa Sportiva Italiana
Gruppo Siciliano “F. Carli”
SEZIONE DI SIRACUSA
Siracusa – La sezione di Siracusa dell’USSI esprime la propria
soddisfazione per la rielezione
del collega Alberto Cicero alla
guida dell’Associazione
Siciliana della Stampa. L’ampio
consenso ricevuto rappresenta un
risultato eccezionale, che
conferma la bontà dell’azione
svolta dalla segreteria uscente
alla quale va il ringraziamento
dei giornalisti sportivi
siracusani. La sezione di
Siracusa dell’USSI, esprime,
inoltre, grande soddisfazione
per quanto ottenuto dalla
delegazione siracusana al
Congresso regionale svoltosi a
Terme Vigliatore. L’elezione
diretta del collega Francesco Di
Parenti, tra i Professionisti, e
del prossimo ingresso della
collega Cettina Saraceno, tra i
Collaboratori, nel Consiglio
Regionale dell’Assostampa,
insieme all’ottimo risultato in
voti del collega Maurilio Abela,
rappresenta un successo
condiviso dall’intera categoria
e sul quale bisogna tracciare un
solco di forte unità, per una
reale ed autorevole
rappresentanza della categoria.
A tutti, gli auguri per un lungo
e proficuo lavoro. Il Presidente
Prospero Dente
Agli amici e colleghi eletti
gli auguri per il risultato
conseguito e di buon lavoro
dalL'INFORMATORE di Sicilia e
personali. i.l.p.
Catania - Sergio Magazzù è stato indicato come
successore di Nuccio Schillirò alla guida dei
giornalisti sportivi siciliani. Manuel Bisceglie,
giornalista del quotidiano La Sicilia di Siracusa, è il
nuovo vice presidente regionale dell’USSI Sicilia.
L’elezione, ieri pomeriggio, al termine dei lavori del
Congresso regionale tenutosi al PalaCannizzaro di
Catania. Insieme a Manuel Bisceglie, entra a far parte
del nuovo Consiglio regionale dell’USSI anche Aldo
Mantineo, giornalista della Gazzetta del Sud,
corrispondente Ansa e Corriere dello Sport da Siracusa.
Agli eletti vanno gli auguri di un buon lavoro da parte
di tutti i giornalisti sportivi ed i personali. i.l.p.
Palermo
- Il
ministro Maroni ha consegnato
all’Ordine dei Giornalisti di
Sicilia la villa
in via Bernini, a Palermo
confiscata alla mafia. Alla
cerimonia erano presenti
: Franco Nicastro, già presidente
dell'Ordine
dei Giornalisti di Sicilia,
il capo della polizia Antonio
Manganelli, il comandante
dell'Arma dei carabinieri il
generale di corpo d'armata
Leonardo Gallitelli ed
autorità religiose e civili.
I giornalisti siciliani hanno la
nuova casa nel luogo che era una
roccaforte della mafia. Si
tratta di una delle unità del
complesso residenziale in cui è
stato scoperto il covo di Totò
Riina. La struttura è destinata
ad ospitare gli uffici
dell’Ordine ed anche iniziative
rivolte a promuovere la
coscienza civile contro la
mafia.
La villa che inizialmente è
concessa per diciannove anni, già nei prossimi giorni, sarà consegnata per l’avvio dei lavori di
recupero e di ristrutturazione.
L’edificio ubicato
in via Bernini è
poco distante dalla
circonvallazione di Palermo.
Nella villa c'è anche una mostra
fotografica dedicata ai
giornalisti : Mauro De Mauro,
Mario Francese, Beppe Alfano,
Giuseppe Fava, Giovanni Spampinato, Maria Grazia Cutuli
che hanno sacrificato la vita
per svolgere la professione. Si
tratta di un vero e proprio
presidio di legalità. La villa
era stata
confiscata
ad imprenditori
ritenuti
mafiosi: Sansone
vicini ai corleonesi.
Come hanno avuto modo di
sottolineare sia
il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di SiciliaFranco Nicastro che il segretario
Nuccio Anselmo è il "Riconoscimento al giornalismo
siciliano".
Siracusa-
“L’Ussi intende radicarsi nel territorio e,
soprattutto, rendersi promotore di quella diffusione della
sana cultura sportiva necessaria per la crescita sociale”.
E’ questa la dichiarazione di Prospero Dente che ha
ripreso anche le parole del presidente regionale dell’Unione
stampa sportiva, Nuccio Schillirò a margine delle
manifestazioni sul trentennale della Coppa Italia vinta dal
Siracusa Calcio. E…. ci saranno tutti: da Giorgio Biasiolo a
Ubaldo Biagetti, da Luciano Favero a Walter Ballarin ma
anche Mino Bizzarri, Andrea Telesio, Danilo Mayer, Primo
Maragliulo e tanti altri. Il trentennale della Coppa Italia,
vinta dal Siracusa Calcio al termine della stagione 78/79, è
stato presentato di mattina nel salone del Coni dal
presidente del Comitato Olimpico, Elio Gervasi, dal
presidente della FIGC, Maurizio Rizza, dal fiduciario dell’Ussi
Siracusa, Prospero Dente, e dal capitano della squadra
campione 30anni addietro: Amedeo Crippa. Il comitato
organizzatore, già al lavoro da due mesi, ha voluto
presentare alla città, ai tifosi, l’evento che, senza
nessuna vena nostalgica, intende riproporre l’entusiasmo di
un tempo. La data del match, 17 giugno 2009, sarà
ufficializzata soltanto dopo la compilazione e la diffusione
del calendari dei campionati della nuova stagione
agonistica. “È giusto rispettare gli impegni di tutti – ha
detto Maurizio Rizza – Molti ex azzurri allenano o hanno
incarichi dirigenziali quindi faremo in modo di individuare
la data giusta per averli tutti al Nicola De Simone”. “Sarà
un’autentica festa dello sport – ha aggiunto Elio Gervasi –
La gioia di molti appassionati per rivedere i propri
beniamini, ma anche l’occasione per vivere lo stadio in
maniera diversa”. La giornata evento prevede infatti la
realizzazione di stand nell’area dello stadio. Al loro
interno le immagini, i cimeli, la storia del Siracusa
Calcio. “C’è l’entusiasmo di tutti i vecchi compagni – ha
detto Amedeo Crippa – Tutti hanno dato immediatamente la
loro disponibilità, dimostrando l’attaccamento a questa
squadra ed a questa città. Sarà l’occasione per ritrovarci,
per celebrare una vittoria ma, soprattutto, l’occasione per
ricordare due grandi uomini che non ci sono più: Nicola De
Simone e Angelo Bellavia”.Le
formazioni : SIRACUSA 78-79 : Fazzino, Favero,
Restivo, Agosti, Belfiore, Crippa, Petraccini, Biasiolo,
Biagetti, De Pasquale, Ballarin. All. Carlo Facchin vice
all. Paolo Lombardo. A disp. Culotti, Costa, Grande,
Betta. SIRACUSA USSI: Aprile, Labrocca, Cassia,
Maragliulo, Mayer, Degl’Innocenti, Torrisi, Bizzarri,
Telesio, Mangiapane, Lucidi. All. Adriano Cadregari.
A disp. Rappa, Regina, De Santis, Limetti, Pannitteri.