LENTINI
– GdF sequestra area strada provinciale vicino fiume divenuta discarica
abusiva : 5 tonnellate. Le
Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Siracusa hanno sottoposto a
sequestro una area utilizzata quale discarica a cielo aperto a ridosso
dell’alveo del fiume San Leonardo, in agro del Comune di Lentini.Si tratta, nel
dettaglio, della Strada di Bonifica 33 Carrubbazza, individuata dalle Fiamme
Gialle di Lentini, che era per un’area pari a circa 8 mila metri quadri,
ricoperta da rifiuti speciali e solidi urbani, costituiti da lastre di
amianto, rifiuti da demolizioni edili, pneumatici fuori uso e da
elettrodomestici in disuso. Il materiale rinvenuto, ammontante ad oltre 5
tonnellate, è stato abbandonato direttamente sul terreno ed è potenzialmente
nocivo per il rischio di infiltrazione di sostanze nocive nel sottosuolo;
così come la presenza di eternit smaltito in violazione delle vigenti
normative risulta essere particolarmente pericoloso per il rischio di
dispersione alla luce del cattivo stato di conservazione ed all’esposizione
agli agenti atmosferici.
I Baschi Verdi, tra i
rifiuti sottoposti a sequestro hanno evidenziato anche una serie di fusti in
ferro, ancora sigillati, il cui contenuto dovrà essere sottoposto alle
analisi di rito da parte della competente Autorità per la protezione
dell’ambiente al fine di accertare eventuali contaminazioni dell’area e del
sottosuolo.L’area sottoposta a sequestro
è di particolare interesse sotto il profilo della tutela ambientale poiché
situata in prossimità del corso del Fiume San Leonardo che sfocia
direttamente in mare in una zona particolarmente frequentate nel periodo
estivo. L’attività di servizio è il frutto del costante controllo del
territorio posto in essere dal Corpo e dello sviluppo delle informazioni
raccolte nel corso dei diuturni servizi svolti a presidio ed a tutela
dell’ambiente e del cittadino.
Siracusa – Bancarotta
Fraudolenta SAI 8 : GdF indaga i 2 avvocati.
La Guardia di Finanza di Siracusa, nell’ambito del fallimento SAI 8
S.p.a. - società concessionaria del servizio idrico integrato, al
culmine di complesse investigazioni di polizia economico-finanziaria,
eseguite sotto il coordinamento del Procuratore Capo Dott. Francesco
Paolo Giordano, hanno indagato gli avvocati Piero AMARA e Attilio Luigi
Maria TOSCANO per aver concorso nella bancarotta fraudolenta già
contestata agli amministratori di fatto e di diritto della SAI 8 S.p.a.
I finanzieri, come si rileva tra le altre cose dall’avviso di
conclusione indagini preliminari emesso nei confronti dei
professionisti, i due Avvocati Amara e Toscano, secondo gli esiti
investigativi svolti dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di
Siracusa avrebbero concorso alla fraudolenta distrazione dei beni della
SAI 8 S.p.a. incassando dalla stessa società somme di denaro, per le
prestazioni professionali erogate, ritenute esorbitanti o comunque
gravemente incongrue per eccesso sia in relazione ai parametri
normativamente previsti per il calcolo degli onorari sia con riferimento
alla disciplina delle liquidazioni di natura giudiziale. La Guardia di
Finanza, all’esito delle investigazioni condotte, avrebbe rilevato che
l’avvocato Amara aveva riscosso dalla SAI 8 S.p.a., negli anni dal 2011
al 2013, a fronte dell’emissione di 25 fatture, compensi per un importo
complessivo pari ad 1.371.354,66€; mentre l’Avvocato Toscano, sempre
nelle medesime annualità, a fronte dell’emissione di 32 fatture aveva
riscosso compensi per l’importo complessivo di 1.185.095,54€. Inoltre,
attraverso altre due società distintamente riconducibili agli stessi
Avvocati Amara e Toscano, venivano distratte ulteriori somme dal
patrimonio SAI 8 S.p.a. per complessivi 729.430€, sempre erogate a
titolo di consulenza legale.
Siracusa
– GdF scopre in zona archeologica venditore abusivo di tagliandi falsi
parcheggio auto. La Guardia di Finanza di Siracusa,
nell’ambito dei servizi di controllo economico del
territorio, ha sorpreso in via Ettore Romagnoli, presso
il parco archeologico “Neapolis”, tale M.F. che
indossando una pettorina di colore arancio, poneva in
vendita ai turisti occasionali ticket “gratta e sosta”
completamente alterati. Le Fiamme Gialle aretusee
hanno individuato i ticket “posteggi – auto” per strisce
blu, circa 120 contenuti in una borsa indossata
dall’indagato, che sono risultati completamente difformi
rispetto agli originali rilasciati dal Comune di
Siracusa. La perquisizione domiciliare successiva ha
permesso ai aschi Verdi di rinvenire altri 45 ticket. I
militari, pertanto hanno proceduto al sequestro di
tutto quanto rinvenuto ed il responsabile è stato
segnalato alla Procura di Siracusa per i reati di truffa
(art. 640 c.p.) e falsità in atti commessa da privato
(art. 477 c.p.). I ticket sequestrati dalla Compagnia di
Siracusa risultano essere difformi da quelli originali
in quanto: sono privi della scritta posta in alto a
destra, in cui è indicato il costo di € 0,80 e la
validità del biglietto di 60 minuti; risultano essere
sbiaditi e scoloriti nelle zone in cui erano previste le
predette scritte; non contengono le informazioni
inerenti il costo di € 0,80 e la validità di 60 minuti,
poste nella parte centrale del biglietto ma, in questa
circostanza, cancellate mediante una striscia di colore
rosso; non riportano le scritte “PARK
ANTICONTRAFFAZIONE”, poste sul biglietto ufficiale del
Comune di Siracusa e visibili controluce, inclinando il
biglietto; presentano una spunta nella casellina
verde, posta nella parte superiore del ticket, mentre i
ticket posteggi-auto, rilasciati regolarmente dal Comune
di Siracusa, presentano una spunta nella prima casellina
di colore arancio, posta sempre nella parte superiore
del ticket. I primi accertamenti effettuati dai
finanzieri evidenziano che il soggetto indagato cedeva
i ticket a turisti occasionali ad un prezzo variabile
fino a 3 euro cadauno. I ticket ceduti potevano sfuggire
facilmente ad una distratta verifica di chi li
acquistava. La Guardia di Finanza raccomanda che
pertanto conviene sempre esaminare con sufficiente
attenzione i grattini acquistati da persone non
autorizzate. l’attività della Guardia di Finanza a
tutela dei consumatori, al contrasto dei marchi
contraffatti ed all’abusivismo commerciale, tematica
richiamata in ambito locale da S.E. il Prefetto di
Siracusa, dott. Giuseppe Castaldo, che ha orientato i
controlli delle forze di polizia nelle aree a forte
vocazione turistica quindi continua.
Siracusa - GdF indaga 2 “furbetti” in Agenzia Entrate: atti
illeciti su luogo lavoro. l’Indagine si è conclusa
dopo una segnalazione dell’Agenzia. La Compagnia di
Siracusa della Guardia di Finanza, in qualità di organo
di polizia giudiziaria, su mandato della Procura della
Repubblica locale, ha proceduto a notificare l’avviso di
chiusura delle indagini preliminari, ipotizzando il
reato di truffa nei confronti di due dipendenti
dell’Ufficio Provinciale – Territorio dell’Agenzia delle
Entrate di Siracusa. I due funzionari indagati, infatti,
avrebbero falsificato l’attestazione della propria
presenza in ufficio. L’indagine è partita dopo l’invio
di alcune segnalazioni, da parte di alcuni dipendenti
dell’Agenzia tramite il canale whistleblowing, che
consente di segnalare anche in forma anonima condotte
illecite di cui si è venuti a conoscenza in ragione del
rapporto di lavoro. La Direzione Centrale Audit
dell’Agenzia , a seguito dei riscontri amministrativi
effettuati, ha segnalato le irregolarità accertate alla
Procura della Repubblica di Siracusa. La Guardia di
Finanza, su delega della Procura, ha avviato una
serie di indagini preliminari che hanno confermato la
fondatezza delle incongruenze emerse a carico dei
dipendenti coinvolti. I due funzionari, infatti,
avrebbero simulato la loro presenza in ufficio tramite
raggiri consistiti nell’allontanarsi dal posto di lavoro
senza provvedere a timbrare il cartellino per far
figurare l’assenza.
Augusta
SR - GdF scopre
deposito bombole non autorizzato.
Il titolare dell’attività commerciale F.F., 30enne originario
del luogo, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa
per aver omesso di segnalare la detenzione di materie esplodenti o
infiammabili, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 16 e 18
del D.lgs. 139/2006 nonché art. 679 c.p.. La Guardia di Finanza di
Siracusa ha eseguito un’importante attività di servizio nel settore
della detenzione e commercializzazione dei prodotti energetici. I
finanzieri della Compagnia di Augusta hanno scoperto un deposito di
bombole non autorizzato, con la presenza di materiale esplodente in
quantità eccedente rispetto a quanto previsto dal certificato di
prevenzione incendi, all’interno di un esercizio commerciale megarese,
nel corso di un servizio di controllo economico del territorio. Le
Fiamme Gialle, nel dettaglio, hanno individuato un locale commerciale
dove, con altri prodotti e, in particolare, bevande ed alimenti, in un
piccolo magazzino di circa 100 metri quadri, erano illecitamente
detenute 60 bombole contenenti circa 800 chili di Gpl, quantitativi
assolutamente eccedenti i limiti previsti dalla legge in vigore, senza
peraltro che fosse stata mai richiesta la prescritta autorizzazione
amministrativa per l’esercizio di tale attività nonché del provvedimento
autorizzatorio ai fini accise. L’illecito deposito, confinante con
abitazioni, costituiva un pericolo per l'incolumità, e mai sarebbe stato
autorizzato alla luce dei minimi sistemi di sicurezza ed antincendio
detenuti. I finanzieri, oltre che nei locali commerciali, hanno
rinvenuto ulteriori bombole in un furgone parcheggiato nei pressi dello
stesso locale. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a
sequestro e concentrato presso un deposito autorizzato al fine di
eliminare ogni pericolo per la sicurezza dei residenti. L’intervento
condotto dalla Guardia di Finanza di Siracusa attesta ancora una volta
la particolare attenzione rivolta dal Corpo alla tutela dei consumatori,
anche in questo particolare settore di servizio specie in considerazione
del fatto che tali prodotti, destinati all’uso domestico, costituisco,
poiché non debitamente controllati e detenuti, strumenti di particolare
pericolosità per l’incolumità di chi illecitamente li commercializza e
di chi li acquista.
Siracusa
– GdF trova abbigliamento e false etichette, 1 denunciato.
Guardia di Finanza scopre centinaia di capi di abbigliamento
apparentemente prodotti da industrie nazionali ma che invece sarebbero
provenienti da Paesi non appartenenti alla comunità europea. Il titolare
dell'esercizio commerciale è stato denunciato per vendita di prodotti
industriali recanti segni ed etichettature mendaci e ricettazione.I
militari dalla Guardia di Finanza di Siracusa hanno trovato la merce
durante i controlli in un negozio di Ortigia gestito da un siracusano.
I capi di abbigliamento avevano le etichette originarie, rimosse e
sostituite con la dicitura “made in Italy”. Le Fiamme Gialle hanno
sequestrato migliaia di etichette e targhette pronte per essere apposte
sui capi di abbigliamento. i militari hanno anche scoperto nel negozio
un dipendente che stava lavorando completamente “in nero”.
Siracusa
– Inda, GdF notifica 7 avvisi per truffa ed
associazione. La Guardia di Finanza aretusea ha
notificato i provvedimenti di conclusione delle indagini
preliminari e informazione di garanzia nei confronti di
7 soggetti, funzionari dell’INDA e imprenditori
siracusani. I
personaggi interessati al provvedimento sono: INDA,
Fernando BALESTRA, già Sovrintendente dell’istituto,
Enza SIGNORELLI già Consigliere Delegato e Vanessa
MASCITELLI Responsabile Operativo; IMPRENDITORI: Angelo
RENATO, Renato RENATO, LAURA SCANDURRA e Giampiero
PARRINELLO, amministratori, di diritto e di fatto, della
ARCHIMEDEA S.R.L. di Siracusa. Siracusa: INDA. i
sette avvisi di conclusioni indagini sono stati
notificati dalla Guardia di Finanza per associazione a
delinquere e truffa. La Guardia di Finanza di Siracusa
ha completato, da poco, la notifica del provvedimento
di conclusione delle indagini preliminari e informazione
di garanzia nei confronti di 7 soggetti, funzionari
dell’INDA ed imprenditori siracusani. L’inchiesta è
coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di
Siracusa dott. Francesco Paolo Giordano e diretta dal
Sostituto Procuratore dott. Roberto Campisi. Le indagini
sono state svolte dal Nucleo di polizia tributaria ed
hanno consentito all’Autorità Giudiziaria inquirente di
ipotizzare i reati di associazione a delinquere (art.416
c.p.) e truffa (art.640 comma 2 c.p.). Gli investigatori
hanno esaminato ed approfondito le spese sostenute
dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, negli anni
dal 2005 al 2012. Le Fiamme Gialle hanno rivolto
particolare attenzione alle somme spese per servizi di
pubblicità ed all’affidamento degli stessi; è emerso che
i contratti venivano conclusi attraverso licitazioni
private a favore di società riconducibili a parenti e/o
coniugi di funzionari dell’INDA. Nello specifico, dalle
indagini svolte dalla fiamme gialle aretusee, è
risultato che, negli anni dal 2009 al 2012, sono stati
affidati lavori relativi alla pubblicità per circa
500.000€, poi risultati fittizi, ad una società i cui
componenti erano in stretti rapporti di parentela con il
responsabile operativo dell’INDA. L’operazione si
attesta in un segmento operativo nel quale il Corpo
acclara le sue peculiarità di Polizia Economico
Finanziaria e si pone come tutore del bilancio pubblico.
Siracusa
- GdF accerta truffa 7 comunali a Pachino :
timbrano ed escono. Si tratta di 7 soggetti in
servizio presso il Comune di Pachino, Uffici
Agricoltura, Sportello Unico Attività Produttive (SUAP)
e Commercio. L’operazione è il risultato di un’attività
di indagine protrattasi per circa 20 giorni con
l’ausilio di telecamere, collocate vicino agli strumenti
per la rilevazione delle presenze per la timbratura dei
cartelli, ed ha consentito di monitorare sia la
rilevazione delle presenze del personale che i
movimenti. Oltre 439 ore di videoriprese hanno fatto
emergere che 7 dipendenti su 12 si assentavano,
arbitrariamente, dal posto di lavoro (1 dirigente e 6
dipendenti). I Baschi Verdi in totale hanno rilevato
oltre 100 ore di assenza che arrivano fino a 60 ore di
presenza falsamente attestata dai 7 dipendenti con
assenze fino all’82%.. Alcuni si sarebbero assentati per
recarsi presso la propria abitazione, altri uscivano per
fare shopping e passeggiate, taluni per fare commissioni
personali anche fuori provincia, altri ancora per andare
a caccia. Le indagini, dirette dal Procuratore Capo
Dott. Francesco Paolo Giordano e coordinate dal
Sostituto Procuratore Dott.ssa Caterina Aloisi, sono
state eseguite dalla Tenenza di Noto, ed hanno permesso
all’Autorità Giudiziaria inquirente di contestare ai 7
indagati il reato di truffa aggravata ai danni dell’Ente
Pubblico (art. 640 c.2. c.p.). I 7 , oltre alla
condanna per il reato commesso, potranno essere chiamati
a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso
corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i
quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il
danno all’immagine subita dall’amministrazione pubblica.
Il fenomeno dell’assenteismo oggi provoca un
peggioramento della qualità dei servizi resi, una
riduzione della produttività, un aumento dei costi ed
un’immagine negativa della P.A.. L’operazione si
attesta, quindi, in un segmento operativo nel quale il
Corpo acclara le sue peculiarità di Polizia Economico
Finanziarie e si pone come tutore del bilancio pubblico
finalizzando i propri interventi non solo all’effettivo
incasso dei tributi dovuti ma anche ad assicurare che le
risorse siano gestite in maniera corretta.
Augusta
– GdF scopre omessi versamenti IVA: maxi sequestro
“per equivalente” 3,4 mln € a 2 imprenditori megaresi.
La Guardia di Finanza di Siracusa a conclusione di
un’attività di polizia giudiziaria delegata dalla
Procura della Repubblica aretusea, orientata alla
repressione dei reati tributari, ha eseguito il decreto
di sequestro preventivo disposto dal Tribunale aretuseo,
nei confronti di 2 imprenditori megaresi, indagati per
il delitto previsto dall’art. 10 ter D.Lgs 74/00, della
somma complessiva di 3.390.550€. Le indagini,
coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica – Dott.
Francesco Paolo Giordano e dirette dal Pubblico
Ministero – Dott. Salvatore Grillo, sono state condotte
dalla Compagnia di Augusta e sono state finalizzate al
riscontro delle evidenti discrasie tra quanto denunciato
dagli indagati nelle dichiarazioni dei redditi del
triennio 2009 - 2011 e quanto successivamente versato
all’Erario. I finanzieri hanno appurato, attraverso
l’analisi dei bilanci societari ed i relativi riscontri
delle scritture contabili obbligatorie, che i due
soggetti, sistematicamente ed interponendosi
fittiziamente tra loro nella rappresentanza legale della
società, hanno omesso di versare all’Erario l’I.V.A.
dovuta, in violazione dell’art. 10 ter del D.Lgs.
74/2000; tale disposizione stabilisce che commette reato
chiunque non versi l’imposta sul valore aggiunto, dovuto
sulla base della dichiarazione annuale, entro il termine
per il versamento dell’acconto relativo al periodo
d’imposta successivo ed è sanzionato con la reclusione
da 6 mesi a 2 anni. Il reato si configura se il totale
relativo all’IVA dovuta e non versata supera i 50.000€
per periodo d’imposta. La capacità operativa e la
proficua attività d’intelligence posta in essere dalle
Fiamme Gialle, anche con l’ausilio delle banche dati in
uso al Corpo, ha consentito di cautelare beni di
proprietà dei responsabili del valore complessivo di
circa 2,6 milioni di euro, così distinti: 23 immobili e
85 terreni siti nella provincia per un valore di 2,4
milioni circa e 200 milioni di euro tra disponibilità
liquide e quote sociali. Ciò è stato possibile
applicando l’art.1, comma 143 della Legge nr. 244 del
2007. Tale disposizione, per meglio garantire il
recupero delle somme illecitamente sottratte all’Erario,
ha esteso anche ai reati fiscali l’applicazione del
sequestro preventivo “per equivalente” già previsto nel
nostro ordinamento per altre fattispecie penalmente
rilevanti. L’attività della Guardia di Finanza si pone a
tutela della sana imprenditoria al fine di prevenire e
reprimere ogni condotta illecita che possa danneggiare
il sistema economico e l’affermazione del principio di
equità fiscale.
Siracusa
– GdF sequestra botti
illegali. Le Fiamme Gialle aretusee, in vista delle
prossime festività, stanno ponendo particolare
attenzione al fenomeno della illecita circolazione e
commercializzazione di artifizi pirotecnici non conformi
alle norme di legge. La Compagnia di Siracusa, in
collaborazione con la Tenenza di Noto, ha sequestrato
effetti pirotecnici illegali, per un peso di circa 70
kg, composti da oltre 8600 tra razzi esplodenti,
batterie e petardi, tutti potenzialmente pericolosi per
gli eventuali incauti acquirenti. La merce, priva di
qualsiasi certificazione idonea per essere
commercializzata, è stata rinvenuta, e sottoposta a
sequestro, in un garage del centro abitato di Portopalo
di Capo Passero. Il soggetto, di origine ragusana, è
stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Siracusa per la violazione inerente il
commercio abusivo e l’omessa denuncia di materiale
esplodente. Il Comando Provinciale precisa che controlli
di specie proseguiranno in tutta la provincia,
parallelamente all’attività info – investigativa
finalizzata ad individuare i canali di
approvvigionamento dei “botti” e fuochi d’artificio
fuorilegge, estremamente pericolosi per chi li dovesse
acquistare ed utilizzare. Si tratta di attività
operativa a tutela della collettività e necessaria per
assicurare festività tranquille.
Noto
– GdF 7 comunali indagati per assenteismo. La
Guardia Finanza di Siracusa ha concluso un’operazione in
materia di assenteismo: l’avviso di garanzia è scattato
per sette dipendenti del Comune di Noto indagati per
truffa ai danni dello Stato. E’ questo l’esito delle
indagini condotte dalla Tenenza di Noto e coordinate
dalla Procura della Repubblica di Siracusa, al fine di
verificare ipotesi di “assenteismo” perpetrate a danno
dell’Ente Comunale. Le Fiamme Gialle hanno proceduto ad
una pressante attività di polizia giudiziaria, tesa a
monitorare i movimenti dai specifici uffici in cui
risultavano impiegati i soggetti sottoposti alle
indagini. L’osservazione ed il riscontro fattuale di
quanto avveniva all’interno dell’Ente ha costituito il
presupposto per acquisire la documentazione di supporto
relativa alla disciplina delle assenze: sono stati
sottoposti a sequestro i dettagli riferiti ai fogli
presenza di ogni dipendente, alle richieste di permesso,
alla corrispondenza intercorsa tra funzionari e
dirigenti di settore. I Finanzieri hanno elaborato i
dati comparandoli con quanto cristallizzato attraverso
le intercettazioni video e gli appostamenti eseguiti. La
Guardia di Finanza ha così potuto acclarare la
responsabilità di sette soggetti per aver: prodotto
false attestazioni riferite alla loro presenza in
ufficio riportata sui cartellini marcatempo o nei fogli
di presenza; timbrato i badge identificativi in altro
luogo rispetto a quello previsto ovvero in sostituzione
di altre persone, attestando fraudolentemente la
continuità della loro prestazione lavorativa; fruito di
cospicue ore di permessi brevi, eccedenti il limite
consentito, mai recuperate, mai decurtate dai giorni di
licenza o dagli importi previsti in busta paga. È stato,
infine, accertato il coinvolgimento di alcuni dirigenti
comunali che a vario titolo, tramite le loro omissioni,
hanno indirettamente favorito il comportamento dei
dipendenti sopra richiamati, venendo meno al cosiddetto
‘controllo sociale’. L’operazione svolta attesta
l’impegno della Guardia di Finanza aretusea ad
individuare comportamenti illeciti che possono cagionare
aggravi di spesa e conseguenti danno all’erario.
Lentini - GdF sequestra maxidiscarica abusiva. La Guardia
di Finanza Aretusea ha portato a termine un’operazione in
materia di tutela dell’ambiente che ha permesso di
sottoporre a sequestro una maxi discarica abusiva. Le Fiamme
Gialle di Lentini, nel corso dei servizi di controllo
economico del territorio ed alla tutela dell’ambiente, hanno
individuato un’immensa area dove veniva accumulato materiale
inquinante proveniente da demolizioni di fabbricati, rottami
ferrosi, eternit ed ogni altro tipo di rifiuto.
I Finanzieri, consapevoli di dover arginare l’illegalità
ambientale, hanno svolto un’efficace azione volta al
monitoraggio delle zone nel comprensorio ritenute a forte
rischio di inquinamento. I Baschi Verdi hanno sequestrato,
in località Contrada Salto del Lupo nel Comune di Lentini, 1
discarica priva di tutte le norme amministrative per
l’accumulo e lo smantellamento del materiale e dei rifiuti
speciali che si estendeva per una superficie complessiva di
60.000 mq.. La Guardia di Finanza
per evitare un peggioramento della situazione ha proceduto
al sequestro ed all’immediato avvio delle procedure per la
relativa bonifica, al fine di ripristinare l’originario
stato dei luoghi. Il responsabile è stato denunciato a piede
libero all’Autorità Giudiziaria per violazione al decreto
legislativo n. 152/2006. L’attività svolta costituisce
ulteriore testimonianza del quotidiano impegno profuso dalle
Fiamme Gialle aretusee sul territorio a tutela della salute
dei cittadini e della legalità.
Siracusa
– GdF sequestra cosmetici cinesi nocivi.
Le fiamme Gialle della Tenenza di Melilli nel corso di
servizi di controllo del territorio per la prevenzione e la
tutele della salute hanno effettuato un’ispezione in una’ttività
gestita da Cinesi. I militari hanno rilevato che circa 600
prodotti non erano conformi alla normativa CEE di sicurezza
per il consumatore. I prodotti che avrebbero potuto nuocere
ad eventuali consumatori sono stati posti sotto sequestro.
Augusta SR
– GdF sequestra beni per 400.000€ a esponente clan
Nardo. I
finanzieri del Nucleo di PT di Siracusa, a seguito
dell’operazione denominata “Morsa 2”, nei confronti
di appartenenti al clan “Nardo” operante nella zona nord
della provincia, sono stati delegati dalla D.D.A. di Catania
ad eseguire accertamenti patrimoniali nei confronti del sig.
Maurizio CARCIONE, arrestato e condannato per reati
di associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di
stupefacenti. Il Tribunale di Siracusa ha emesso un
provvedimento di sequestro, al termine di lunghe e complesse
indagini patrimoniali, confluite in una richiesta di misure
di prevenzione patrimoniale da parte della D.D.A. di
Catania. Le Fiamme Gialle aretusee hanno effettuato il
sequestro di beni immobili e mobili per un valore stimato di
oltre 400.000,00 euro nella disponibilità del Carcione.Sono stati sequestrati, ad Augusta, 1 azienda adibita a “bar
Caffetteria”, 2 appartamenti, autoveicoli e motoveicoli (tra
cui 1 Mercedes e 1 Harley Davidson) e conti correnti con
disponibilità bancarie.
Ancora una volta, grazie alle specifiche competenze di
Polizia Economica Finanziaria del corpo della Guardia di
Finanza, sono stati sottratti ad esponenti di clan mafiosi
beni frutto delle attività delittuose poste in essere nel
tempo. Rimane massimo l’impegno dei finanzieri del Comando
Provinciale di Siracusa nell’aggressione dei patrimoni
illecitamente costituti da soggetti appartenenti alla
criminalità organizzata.
Siracusa
– Gdf sanziona 60 attività commerciali :
irregolarità emissione scontrini fiscali. E’ questo
nel fine settimana di Pasqua il bilancio del Piano
coordinato di controllo economico del territorio portato
avanti dalla Guardia di Finanza. Gli uomini del Comando
Provinciale di Siracusa, hanno effettuato
complessivamente 125 controlli su tutto il territorio
provinciale. L’obiettivo dell’attività era verificare
non solo l’effettivo rilascio di scontrini o ricevute
fiscali ma anche l’eventuale messa in vendita di merce
contraffatta. I baschi verdi hanno sequestrato: oltre
600 capi di abbigliamento contraffatti, in un garage del
centro di Siracusa, allestito come un negozio di
abbigliamento. Militari in divisa ed in abiti borghesi
sono entrati in azione sia di mattina che nelle ore
serali per il controllo dei locali maggiormente
frequentati dai giovani. Le Fiamme Gialle hanno
effettuato molti controlli su strada lungo le principali
zone balneari della città. Le attività “visitate” dalla
Guardia di Finanza sono state: pizzerie, macellerie,
rosticcerie, lavanderie, bar, panifici, negozi di frutta
e verdura. Il controllo a 360 gradi non ha risparmiato
attività. I numeri del piano portato avanti nel fine
settimana si sommano ai controlli effettuati dalle
Fiamme Gialle nei primi mesi dell’anno. Un lavoro
costante che ha portato a stabilire percentuali elevate
di evasione fiscale: nel solo capoluogo aretuseo su 300
controlli sono state elevate sanzioni in 160 casi, con
percentuali che superano il 50%. Come spiegato dal
Comandante Provinciale, quella del fine settimana “ è
stata principalmente un’attività preventiva anche per
evitare che a rimanere penalizzati siano gli esercenti
che rispettano le regole”.
Siracusa
– GdF, manette per droga. i controlli voluti dal
Comando Provinciale della Guardia di Finanza nell’area sud
della provincia, sono sempre più serrati soprattutto in
questi ultimi scampoli di ferie. P.M., 29enne, è
stato così tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. I
finanzieri di Pachino, nel comune di Portopalo di Capo
Passero (SR), in Contrada Pipitona, hanno individuato un
trentenne della zona con l’hobby della coltivazione..di
marijuana. Il soggetto, infatti, dopo qualche pedinamento, è
stato notato mentre “annaffiava”, in un terreno di
proprietà, un “orticello” i cui frutti, però, non avevano
nulla a che vedere con le produzioni agricole locali. I
Baschi Verdi da un controllo accurato, infatti, hanno
scoperto una piantagione “fai-da-te” composta da oltre una
decina di piante di marijuana alte ormai quasi 2 metri,
pronte per essere raccolte. Le Fiamme Gialle in un'altra
zona del podere, hanno rinvenuto foglie di “erba” già
tagliate ed in corso di essicazione al fine di ricavare la
sostanza stupefacente che il soggetto avrebbe poi immesso in
consumo, alimentando il mercato locale. I militari, nel
corso della perquisizione effettuata, hanno rinvenuto anche
diverse decine di semi di canapa nonché strumenti da taglio
e un bilancino di precisione. L’intervento di unità
cinofile, ha permesso controlli anche in due serre nella
disponibilità del soggetto, ed adiacenti l’abitazione, in
contrada Camporeale, individuando piantine che,
apparentemente, sembravano essere di pomodoro già essiccato.
Le Fiamme Gialle, dopo un accurato controllo, hanno rinvenuto
altre piante di canapa indiana, dell’altezza di oltre 2
metri, in perfetto stato di vegetazione, che ì hanno
sottoposto a sequestro con lo stupefacente trovato in
precedenza, il cui peso complessivo si aggira introno ai 12
kg..Le Fiamme Gialle, nel corso dell’ulteriore
perquisizione, hanno altresì rinvenuto 12 bossoli calibro
9x21, anch’essi sottoposti a sequestro.
Noto – Gdf scopre avvocato sconosciuto a fisco.
L’attività di controllo della Fiamme Gialle aretusee si
inserisce, nel settore dei professionisti, in un più
ampio contesto operativo a livello nazionale, teso ad
individuare ulteriori condotte evasive. I militari della
Tenenza di Noto, nell’ambito di un’attività ispettiva
eseguita nei confronti di un avvocato, penalista e
civilista, hanno scoperto che il professionista era
completamente sconosciuto al fisco non avendo presentato
le dichiarazioni dei redditi dal 2009 ad oggi e,
quindi, sottraendo ricavi per diverse migliaia di euro.
Rimane alta l’attenzione della Guardia di Finanza
Siracusana volta a contrastare qualsivoglia tipo di
truffa, di evasione o di frode ai danni del bilancio
dello Stato, degli Enti locali e degli Istituti
previdenziali, in particolare la lotta agli evasori
totali.
Augusta
- GdF scopre depositi gas fuori norma. Guardia di
Finanza di Augusta, nell’ambito dell’ordinaria attività di
prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di
natura economica e finanziaria, in armonia alle direttive
operative impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha
sottoposto a controllo un’attività commerciale (impianto di
distribuzione stradale di carburante) ad Augusta località
Brucoli ed inerente la vendita al minuto di bombole contenti
Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). I Baschi Verdi, nel corso
dell’attività di controllo, hanno posto l’attenzione, oltre
che sugli aspetti prettamente fiscali, anche su eventuali
profili di interesse concernenti il rispetto della normativa
di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro.
I depositi, infatti, devono necessariamente rispondere a
tassativi standars di sicurezza, anche ai fini della
prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale
pericolosità della merce di cui trattasi. I militari
operanti, a seguito dell’intervento ispettivo, hanno
accertato la detenzione di un quantitativo di prodotto di
gran lunga superiore a quello indicato nel certificato di
prevenzione incendi e la mancanza della prevista
autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per
l’esercizio dell’attività di cui trattasi e del
provvedimento autorizzatorio rilasciato dall’Agenzia delle
Dogane. Pertanto, i militari procedevano al sequestro di 300
Kg di GPL denunciando a piede libero il titolare
dell’esercizio commerciale e segnalando lo stesso
all’Agenzia delle Dogane e alla Regione Sicilia.
Siracusa
- Omesso versamento IVA e ritenute
fiscali per oltre 1.5 milioni€ : GdF
sequestra immobili e società. I
finanzieri del Nucleo PT di Siracusa
hanno concluso due accertamenti nei
confronti di altrettante società
aretusee operanti nel settore
dell’edilizia, gestite dal medesimo
soggetto, constatando, complessivamente,
per gli anni dal 2006 al 2008, un omesso
versamento dell’IVA e delle ritenute
fiscali sugli stipendi erogati ai
dipendenti, per un importo di oltre 1,5
milioni di euro. Le Fiamme Gialle hanno
condotto mirate indagini patrimoniali
nei confronti dell’amministratore delle
società, volte al recupero delle imposte
non versate all’Erario, al cui esito, la
locale A.G. ha emesso un apposito
provvedimento di sequestro preventivo,
finalizzato alla successiva confisca,
con riguardo a tutti i beni posseduti,
comprese le liquidità, sino
all’ammontare complessivo dell’evasione.
Le attività di sequestro condotte dai
Baschi Verdi aretusei nei confronti del
patrimonio dell’amministratore hanno
consentito di porre i sigilli su 5
appartamenti e 2 terreni nonché sul
valore pari all’80% del capitale sociale
di un’azienda. Sono in corso ulteriori
attività di indagine, anche sul
territorio nazionale, al fine di
individuare ulteriori beni o
disponibilità liquide nel limite degli
importi complessivamente evasi al fisco.
Commenta il Comandante Provinciale
Colonnello Giuseppe Cuzzocrea:
“Attività come quella eseguita in questi
giorni è una diretta conseguenza del
mancato versamento alle casse
dell’Erario di quanto effettivamente
dovuto da parte di soggetti economici
che ne erano obbligati e quindi si
propone le finalità di garantire allo
Stato i crediti erariali vantati. In
periodi particolarmente difficili per
l’economia, come quello che stiamo
vivendo, il rischio è non dare la giusta
e corretta interpretazione ad operazioni
della specie: esse, infatti, mira sì al
recupero delle somme evase nel tempo ma
è rivolta esclusivamente nei confronti
di chi ha evaso le imposte, peraltro per
entità decisamente cospicue, a scapito
non solo dell’Erario ma, in maniera
indotta, anche della collettività. E’
questo il target operativo che si
propone la Guardia di Finanza, le cui
attività di polizia
economico/finanziaria sono proprio
rivolte all’individuazione dei casi più
gravi di evasione fiscale, e questo ne è
un esempio, a tutela della sana
imprenditoria e dei principi della
libera concorrenza.”
Lentini
- Fiamme Gialle sequestrano sala scommesse abusiva. I
Baschi Verdi hanno effettuato un capillare monitoraggio del
territorio ed l’individuato un esercizio al cui interno è stata
riscontrata una effettiva attività di raccolta telematica di
scommesse sportive. Lo scommettitore era in collegamento con un
allibratore straniero austriaco, in totale mancanza delle
concessioni rilasciate preventivamente dall’Amministrazione
Autonoma dei Monopoli di Stato ed in violazione delle norme di
ordine e sicurezza pubblica che prevedono il rilascio di
apposita licenza da parte del Questore. I militari hanno così
sequestrato tutti i locali destinati all’attività illecita e 13
terminali collegati illecitamente al sito internet per
effettuare le scommesse. Il titolare, nel contempo, è stato
segnalato all’Autorità Giudiziaria di Siracusa. La Compagnia
della Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito delle direttive
impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha ulteriormente
intensificato le attività di controllo del territorio tese ad
individuare illeciti in materia di scommesse sportive. Il
fenomeno delle sale scommesse, infatti, è in netto incremento,
con particolare riguardo alla parte nord della provincia
aretusea. L’azione delle Fiamme Gialle è finalizzata non solo a
verificare il rispetto delle norme vigenti in materia, ma anche
e soprattutto a prevenire e ricercare possibili infiltrazioni
della criminalità organizzata.
Siracusa– Finanza ammanetta
dipendente INPS per corruzione e falso. I militari del
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa
hanno eseguito un ulteriore ordine di custodia cautelare in
carcere, emesso dal GIP di Siracusa su richiesta della
locale Procura della Repubblica nell’ambito dell’indagine
denominata “L’infedele”, nei confronti di Michele
DI FRANCA
dipendente
della sede Provinciale dell’INPS di Siracusa, per i reati di
“corruzione” e “falsità ideologica”. Il provvedimento si va
ad aggiungere a quelli eseguiti negli ultimi mesi dello
scorso anno, nell’ambito dell’attività investigativa che ha
già consentito di accertare una serie di reati commessi
nell’ambito della gestione delle società RIT e RIT Engineering di Siracusa, tra cui falsi ideologici commessi
per il rilascio di certificazioni di regolarità
contributiva, evasioni fiscali per oltre mezzo milione di
euro, corruzioni nei confronti di pubblici ufficiali e
truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni
pubbliche. Gli ulteriori approfondimenti investigativi delle
Fiamme Gialle hanno consentito di confermare come anche il
Di Franca, nell’ambito della propria attività lavorativa
presso l’INPS di Siracusa ed in concorso con altre persone
già raggiunte da provvedimenti restrittivi, abbia ricevuto
somme di denaro per far rilasciare dall’INPS stesso dei
D.U.R.C. (“Documento Unico di Regolarità Contributiva”)
ideologicamente falsi, ottenuti solo dietro presentazione di
documenti di pagamento (modelli “F24”) anch’essi falsi, in
quanto attestanti l’avvenuta compensazione tra debiti
previdenziali e crediti fiscali, questi ultimi risultati
tuttavia del tutto inesistenti. L’attività investigativa
prosegue per chiarire eventuali ulteriori complicità.
Pachino - Avvisi di garanzia a sindaco e funzionari di
Pachino per appalti ed irregolarità su gestione
dipendenti. I soggetti indagati, oltre al Primo
cittadino, sono i diversi responsabili di settore
comunali nonché i titolari ed amministratori di alcune
ditte che hanno effettuato una serie di commesse per
l’Ente pubblico pachinese (Dirigente dell’XI Settore
Opere Pubbliche, impiegato del medesimo settore,
responsabile dell’Ufficio legale –consulente esterno -,
Dirigente Settore Urbanistica, e tre imprenditori
edili). Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura
della Repubblica di Siracusa, carabinieri e finanzieri
dei rispettivi reparti territoriali di Noto, si sono
recati in presso il Comune di Pachino (SR) per
notificare al Sindaco e ad altri funzionari, impiegati
del Comune avvisi di conclusione di indagini
preliminari, atti con i quali gli indagati sono stati
resi edotti delle conclusioni cui sono giunti gli organi
inquirenti nell’ambito dell’inchiesta che ha preso il
via qualche mese fa su presunte irregolarità afferenti
la gestione delle risorse umane nonché alle progressioni
verticali ed orizzontali dei dipendenti. Nell’ambito
della stessa inchiesta, un altro filone delle indagini
ha riguardato l’affidamento di appalti, da parte del
Comune, secondo procedure non previste dalle
disposizioni vigenti. In particolare, sono state
ricostruite le vicende connesse all’ingiustificato
frazionamento delle prestazioni richieste dalla pubblica
amministrazione a più ditte ma riferite ad unico
progetto, operate senza nessuna procedura ad evidenza
pubblica. Gli investigatori hanno appreso altresì
dell’avvenuto affidamento di lavori a ditte non in
possesso di DURC e l’utilizzo, da parte di società e
dirigenti di settore, di documenti falsi sia dal punto
di vista materiale che ideologico, strumentali a
favorire imprese in ragione di altre nell’affidamento
dei lavori.
Le indagini hanno riguardato anche gli aspetti legati al
conferimento, da parte dello stesso Sindaco, di
incarichi e indennità “ad personam” - mediante
affidamento diretto - nei confronti di una serie di
soggetti che hanno percepito emolumenti in eccedenza
rispetto all’ordinaria retribuzione, in assenza dei
presupposti di legge e in assoluto difetto di competenza
nell’ambito di rapporti lavorativi.
Rosolini-
Fiamme Gialle scoprono pistola e droga.
I militari del
Comando Provinciale di Siracusa, dopo alcuni giorni di sopralluoghi ed
appostamenti, hanno eseguito una vasta operazione con decine di riscontri,
intercettando alcuni spacciatori nel centro di Rosolini. I Baschi
Verdi hanno individuato e fermato a bordo di un’autovettura Giovanni
CAVALLO 40enne, già noto, residente a Rosolini. Il soggetto alla vista
dei militari ha mostrato evidenti segni di “insofferenza”. Il controllo del
mezzo ha consentito ai finanzieri di individuare una bustina di cellophane
contenente circa 2 grammi di “cocaina” ben occultata sotto i sedili
anteriori.I Baschi Verdi dalla conseguente perquisizione nell’abitazione del
Cavallo, hanno rinvenuto una vera e propria “Santa Barbara”: infatti, ben
nascosta in alcune intercapedini ricavate nei muri della casa, vi era una
pistola ed oltre 150 proiettili di vario calibro oltreché altri 30 grammi di
“cocaina”, già suddivisi in dosi pronte per essere cedute. Il soggetto è
stato tratto in arresto e, successivamente, posto ai “domiciliari”. Nel
corso dell’operazione sono state controllate diverse persone ed una è stata
denunciata perché trovata in possesso di oltre 5 grammi di cocaina. I
militari hanno sequestrato: oltre 9.500€, un’autovettura e vario materiale
necessario per confezionare le sostanze stupefacenti. Sono ora in corso
ulteriori attività per individuare i canali di provenienza della droga.
SIRACUSA - GDF SI FINGONO FOLLOVER SEQUESTRANO CAPI
CONTRAFFATTI DURANTE DIRETTA STREAMING. I Finanzieri
del Gruppo di Siracusa hanno individuato due soggetti
residenti in città i quali, in diretta su Internet,
pubblicizzavano e distribuivano capi di abbigliamento e
calzature di prestigiosi marchi nazionali ed esteri
palesemente contraffatti. I militari del Comando
Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa
comandati dal Comandante
Colonnello Lucio VACCARO, in occasione del
periodo natalizio, hanno intensificato i servizi di
contrasto ad ogni forma di abusivismo e contraffazione
di prodotti non sicuri e nocivi per la salute dei
consumatori. I baschi verdi del Gruppo di Siracusa, nel
corso del monitoraggio dei social network e delle
piattaforme digitali di vendita online, hanno
individuato due soggetti residenti in città i quali, in
diretta su Internet, pubblicizzavano e distribuivano
capi di abbigliamento e calzature di prestigiosi marchi
nazionali ed esteri palesemente contraffatti e a prezzi
di gran lunga inferiori a quelli di mercato. Le Fiamme
Gialle in social epoca hanno adottare un approccio
d’indagine differente ed adeguato alla nuova realtà. I
Finanzieri, partendo dalla tradizionale esposizione
della merce falsa lungo le strade, sono giunti ad
identificare due persone che tra le tranquille ed
apparentemente sicure mura domestiche realizzavano dei
veri e propri mercatini telematici. I furbi mostravano
un ampio campionario di abiti presenteti come
appartenenti a note case di moda italiane ed estere. I
maldestri prendevano gli ordini dei clienti e, pur di
aumentare le condivisioni dei post, pianificavano
un’estrazione a sorte che consentiva ai followers più
attivi la vincita di giubbotti e scarpe. I Finanzieri di
Siracusa si sono inseriti tra i followers ed, ottenuto
l’apposito decreto dalla Procura della Repubblica hanno
atteso l’inizio della “diretta” giornaliera. Le Fiamme
Gialle hanno bussato alle porte dei soggetti coinvolti
i quali, con stupore e grande imbarazzo per essere stati
colti in flagranza di reato, hanno immediatamente
interrotto il collegamento tra l’incredulità degli
acquirenti che assistevano all’evento streaming, nei cui
riguardi saranno comunque effettuati i dovuti
accertamenti. Le perquisizioni domiciliari hanno
consentito agli investigatori di rinvenire e sottoporre
a sequestro oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti
con la contestuale denuncia dei responsabili
all’Autorità Giudiziaria. I maldestri devono rispondere
di violazione delle norme che tutelano il marchio
d’impresa. Il risultato di servizio conseguito è segno
tangibile dell’impegno profuso dalla Guardia di Finanza
per reprimere il fenomeno del mercato del falso. Gli
investigatori precisano che “Tali fenomeni, oltre a
costituire un freno alla crescita ed allo sviluppo del
sistema economico, sono spesso associati allo
sfruttamento della manodopera, all’utilizzo di coloranti
e materiali potenzialmente tossici ed a gravi forme di
evasione dei tributi, che generano consistenti profitti
per la criminalità organizzata. Contrastare la
diffusione di prodotti non conformi rispetto agli
standard di sicurezza significa anche garantire una
protezione efficace dei consumatori e un mercato
competitivo dove gli operatori economici onesti possano
beneficiare di condizioni eque di concorrenza”.
SIRACUSA
–
Comando provinciale Guardia Finanza, col. Lucio Vaccaro subentra a
col.Luca De Simone.
Il passaggio delle consegne tra i due ufficiali si è
svolto, nel cortile della caserma Lombardi. Il
comandante regionale della Guardia di Finanza Sicilia,
generale Riccardo Rapanotti è intervenuto alla
cerimonia di avvicendamento.
LENTINI
–
COVID19
: MASCHERINE A PREZZI ESORBITANTI, GdF DENUNCIA 1
FARMACIA. Le Fiamme Gialle della
Tenenza di Lentini hanno denunciato l’amministratore di
una società che ha venduto mascherine applicando
ricarichi eccessivi sul prodotto.
Le attività dei militari sono
state avviate da una segnalazione del Comando
Provinciale di Catania. I baschi Verdi di Catania hanno
raccolto le doglianze di un privato cittadino ed hanno
allertato i colleghi lentinesi. La persona lamentava i
prezzi eccessivi praticati da una farmacia nella vendita
di mascherine, tanto richieste in questo periodo
dominato dalla diffusione del virus COVID-19. I
finanzieri, hanno così eseguito un’operazione di
controllo prezzi sull’intera catena del valore del bene
e hanno scoperto che le mascherine, di diversa
tipologia, vendute fino a 20 euro al pezzo, erano state
acquistate da un rivenditore all’ingrosso sostenendo
costi fino a 13 euro per singolo prodotto. Le
mascherine, però, erano state a loro volta comprate dai
produttori per valori che andavano da € 0,07 a € 6,48
cadauna. I finanzieri hanno rilevato gli estremi del
reato previsto e punito dall’art. art. 501 bis del
Codice Penale, “Manovre speculative su merci” e
l’amministratore della società grossista è stato
denunciato all’Autorità giudiziaria di Siracusa per aver
compito manovre speculative su prodotti sensibili,
contribuendo a determinarne il rincaro sul mercato
interno. Il responsabile rischia ora la reclusione da
sei mesi a tre anni e la multa da 516 euro a 25.822
euro. I finanzieri hanno evidenziato responsabilità di
natura amministrativa anche per il titolare della
farmacia che, procedendo alla vendita delle protezioni
in modo “sfuso”, non ha fornito ai clienti il contenuto
minimo delle informazioni poste nella confezione integra
(violazione dell’art. 6, sanzionato dall’art. 12, del D.
Lgs. 206/2005). Le mascherine sono state quindi
sequestrate ai sensi della legge 689/1981.La Guardia di
Finanza rileva che “al di là delle responsabilità
previste dalla specifica normativa di settore,
comportamenti come quello rilevato, che impediscono
l’accesso ai meno abbienti a prodotti importanti per la
salvaguardia della salute, violano le basilari regole
della solidarietà, cui sono tenuti tutti i cittadini,
anche da un punto di vista economico, ai sensi dell’art.
2 della Costituzione italiana”.
AUGUSTA- CAMBIO COMANDO A
COMPAGNIA GUARDIA FINANZA.
Il passaggio di consegne alla Compagnia delle Fiamme
Gialle di Augusta dove, in questi giorni, si è insediato
il Cap. Andrea Sotgiu,
il quale sostituisce il Magg. Danilo Nicotra,
destinato ad altro prestigioso incarico alla sede di
Palermo. Il Cap. Sotgiu, ennese di 34 anni, proviene
dalla Compagnia di Agrigento, comandata per 3 anni, dopo
aver prestato servizio alla Compagnia di Civitavecchia e
al Nucleo di Polizia Tributaria di Trieste. L’Ufficiale,
laureato in Scienze della Sicurezza Economico
Finanziaria e in Giurisprudenza, ha anche frequentato un
Master in Criminologia e Studi Giuridici Forensi.
Il Comandante Provinciale
Colonnello
Luca De Simone
saluta il Magg. Nicotra, chiamato a svolgere delicate
funzioni al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del
capoluogo di Regione e augura “buon lavoro” al nuovo
arrivato, auspicando nuovi successi per il Reparto,
nell’interesse del Corpo e della città. I nostri
migliori auguri di buon lavoro al neo comandante Cap.
Andrea Sotgiu.
SIRACUSA
- Comando provinciale Guardia Finanza, avvicendamento
tra Colonnelli Spampinato e De Simone. La cerimonia
del passaggio di consegne tra i due alti ufficilai si è
tenuta il 5 settembre,
presso la caserma “Ten. Alfredo Lombardi M.A.V.M.”, alla
presenza del Comandante Regionale Sicilia, Gen.D.
Ignazio Gibilaro, e delle massime
Autorità civili e militari della provincia aretusea.
L’avvicendamento di comando della Guardia provinciale
aretusea è stato tra il
Colonnello t.ISSMI Antonino Spampinato
ed il Colonnello t.ST Luca De Simone.Il
Comandante Regionale Gibilaro, dopo aver rivolto un
saluto di ringraziamento a tutte le Autoritàpresenti,
ha inteso rivolgere al Col. Antonino Spampinato un
saluto di gratitudine per la
“capacità
dimostrata, durante i cinque anni a Siracusa, nel fare
squadra e collaborare con tuttele
istituzioni, nell’interesse del bene comune, in un
contesto bellissimo e complesso allo
stesso tempo.Il
rapporto delle Fiamme Gialle con l’Autorità Giudiziaria
a Siracusa ha vissuto momenti di effettiva sinergia e
collaborazione e particolarmente intense e proficue si
sono dimostrate le relazioni con le
altre Forze di Polizia e le altre Forze Armate, vere e
proprie “sorelle” istituzionali.
Il ruolo assunto dal Col. Spampinato, in questo
contesto è stato prezioso e si è rivelatoun
Comandante in senso pieno e totale, assumendo i tratti
del vero pater familias. Con
questo spirito ha guidato questa famiglia delle Fiamme
di Gialle, alternando momenti di
fermezza a momenti di affettuosità e gestendo gli uomini
con equilibrio, saggezza e
sagacia”.
Il Generale Gibilaro ha rivolto un saluto di benvenuto
al Col. Luca De Simone e l’augurio di
proseguire sulla strada tracciata dal Col. Spampinato,
con l’onere di continuare a servire
bene la splendida realtà. Gli auguri di buon lavoro al
Colonnello t.ST Luca De Simone, personali e del nostro
giornale.
LENTINI
–
Spaccio droga in piazza Taormina, area parco giochi
bimbi: GdF blocca 23enne.
Si tratta di
C.M., lentinese 23enne. La Guardia di Finanza di
Siracusa, nell’ambito dei dispositivi di controllo del
territorio e tutela dell’incolumità pubblica
diuturnamente predisposti in ambito provinciale, ha
portato a termine un’importante risultato di servizio in
materia di contrasto allo spaccio di sostanze
stupefacenti. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Lentini
hanno notato, nei pressi della centrale piazza Taormina,
un giovane soggetto aggirarsi con fare sospetto e, per
tale ragione, hanno deciso di intervenire per una prima
identificazione. La perquisizione personale effettuata
successivamente nei confronti del sospetto ha
consentito ai finanzieri di rinvenire, abilmente
occultate, 45 dosi di cocaina, già predisposte per
l’immissione in commercio, oltre a 1.330€ in contanti,
probabile frutto delle cessioni già effettuate della
stessa sostanza. Le Fiamme Gialle hanno svolto ulteriori
attività, ivi compresa la perquisizione locale presso la
residenza del soggetto.I finanzieri, sentito il P.M. di
turno presso la Procura della Repubblica di Siracusa,
hanno proceduto all’arresto di C.M., lentinese 23enne,
per le ipotesi di reato previste e punite dall’articolo
73 del D.P.R. 309/90 (“produzione, traffico e
detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope”).
Il 23enne, già gravato da precedenti di polizia anche
nello specifico settore, è stato pertanto, condotto
nella Casa Circondariale di Cavadonna (SR). L’attività
di servizio costituisce un’ulteriore testimonianza del
costante presidio svolto dalla Guardia di Finanza a
contrasto delle attività di produzione e spaccio di
sostanze stupefacenti, a tutela della salute e
dell’incolumità pubblica ed a contrasto di tutte le
principali attività illecite a sostentamento delle
consorterie criminali.
Lentini
– GdF scopre piantagione
marijuana in agrumeto a Carlentini preso 1 lentinese.
Si tratta di I.C.,
59enne di Lentini.
Le Fiamme Gialle
della Tenenza di Lentini
diretti dal comandante luog. Pietro Risuglia, appartenenti la compagnia di Augusta
comandata dal cap. Danilo Nicotra,
sono impegnate nel settore del contrasto alla
coltivazione, allo spaccio ed all’uso di sostanze
stupefacenti.I militari della Tenenza
di Lentini, nel corso dell’attività di controllo del
territorio, hanno acquisito informazioni ed elementi
utili al fine di individuare una cospicua piantagione di
marijuana.Le Fiamme Gialle
lentinesi, a seguito di ulteriori approfondimenti
investigativi, sono riuscite ad individuare, in un
agrumeto sito in Contrada Brunetta del Comune di
Carlentini, un ingente quantitativo di piante di canapa
indiana. L’attività di indagine posta in essere nei
giorni precedenti e mirati appostamenti hanno permesso
ai militari d’individuare anche il responsabile delle
attività illecite I.C., 59enne di Lentini. I
Baschi Verdi, a fronte del quadro investigativo emerso,
hanno eseguito una perquisizione che ha permesso di
rinvenire e sottoporre a sequestro, abilmente occultate
in agrumeto e dissimulate fra gli aranceti, oltre 200
piante di marijuana sativa, dell’altezza media superiore
ai 2 metri ed avente un peso complessivo di oltre 2
quintali. Gli investigatori ritengono che tale
piantagione, dopo le fasi di essiccatura, avrebbe reso
possibile ottenere ingenti ricavi illeciti, viste anche
le qualità organolettiche della sostanza stupefacente. I
militari della Guardia di Finanza al termine della
perquisizione hanno rinvenuto ulteriori 5,4 Kg di
sostanza stupefacente già essiccata e pronta per esser
immessa nel mercato. Il responsabile I.C.,
59enne è stato posto agli arresti domiciliari a
disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa
per il delitto previsto e punito dall’articolo 73 del
D.P.R. 309/90 e successive modificazioni ed
integrazione. L’attività di servizio testimonia, ancora
una volta ed a distanza di pochi giorni da un altro
intervento nello stesso comparto, l’attenzione e
l’impegno posto dal Corpo nell’ambito del concorso alla
sicurezza interna ed esterna del Paese con particolare
riferimento alla prevenzione ed al contrasto dei
traffici illeciti fra i quali la produzione, lo spaccio
ed il traffico delle sostanze stupefacenti, soprattutto
in questo periodo che trova, per le favorevoli
condizioni climatiche, la maggiore operatività della
coltivazione di marijuana.
Lentini
- Guardia Finanza individua a Carlentini piantagione
marijuana “Skunk” ½ quintale: coltivatore ai domiciliari.
Il responsabile dell’attività illecita è M.P. 47enne,
lentinese. L’impegno dalla Guardia di Finanza di
Siracusa nel settore del contrasto della coltivazione,
dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti
continua, senza sosta.I militari della Tenenza
di Lentini
diretti dal comandante luog. Pietro Risuglia,
nel corso dell’attività di controllo del territorio,
hanno acquisito informazioni ed elementi utili al fine
di individuare una cospicua piantagione di marijuana.Le Fiamme Gialle
lentinesi, appartenenti la compagnia di Augusta
comandata dal cap. Danilo Nicotra, a seguito di
ulteriori approfondimenti investigativi, sono riuscite
ad individuare un appezzamento di terreno, con annessa
abitazione, adibito all’illecita coltivazione di piante
di canapa indiana. I Baschi Verdi, alla luce degli
elementi acquisiti, hanno eseguito d’iniziativa, una
perquisizione mirata che ha consentito di rinvenire e
sottoporre a sequestro 48 piante di marijuana del tipo
“skunk”. La pianta che genera stupefacente è nota per
l’alto tasso di principio attivo contenuto, dell’altezza
media superiore a 2 metri ed avente un peso complessivo
di oltre mezzo quintale. Le piante erano state abilmente
occultate tra altra vegetazione e le mura di cinta
dell’abitazione, il coltivatore aveva predisposto un
ingegnoso sistema di irrigazione. I militari della
Guardia di Finanza al termine della perquisizione, hanno
rinvenuto, pronto per la vendita sul mercato, ulteriori
800 grammi di sostanza stupefacente con annesso
bilancino di precisione per la porzionatura. Il
responsabile è stato posto agli arresti domiciliari a
disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa
per il delitto previsto e punito dall’articolo 73 del
D.P.R. 309/90 ed. L’attività di servizio testimonia,
ancora una volta, l’attenzione e l’impegno posto dal
Corpo dei Baschi Verdi nell’ambito del concorso alla
sicurezza interna ed esterna del Paese con particolare
riferimento alla prevenzione ed al contrasto dei
traffici illeciti fra i quali la produzione, lo spaccio
ed il traffico delle sostanze stupefacenti, soprattutto
in questo periodo che trova, per le favorevoli
condizioni climatiche, la maggiore operatività della
coltivazione di marijuana.
Siracusa- GdF Palermo sequestra
quote 6 imprese legate a centro commerciale “Fiera del
Sud” a Siracusa. Le Fiamme Gialle del Nucleo di
Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo
hanno eseguito un provvedimento di sequestro per
equivalente emesso d’urgenza dalla Procura della
Repubblica di Siracusa, relativo alle quote societarie,
ai beni patrimoniali ed alle disponibilità finanziarie
riconducibili agli amministratori di fatto e di diritto
delle società che si sono avvicendate nella proprietà
del centro commerciale “Fiera del Sud”, ai quali sono
contestati i reati tributari di “infedele dichiarazione”
e “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”.
L’attività ha tratto origine da un’indagine delegata
dalla Procura della Repubblica del capoluogo Aretuseo
alla Guardia di Finanza palermitana, che
nell’investigare sulle vicende relative alla costruzione
del complesso immobiliare che ospita il citato centro
commerciale, ha ricostruito i rapporti economici
intercorrenti tra una molteplicità di imprese, tutte
riconducibili ad un noto Gruppo imprenditoriale
siracusano, segnalando all’Autorità Giudiziaria una
evasione fiscale ai fini dell’IRES quantificabile in
247.800€ e la sottrazione fraudolenta al pagamento delle
imposte dirette dovute, realizzato mediante lo
“svuotamento” della società debitrice con l’Erario ed il
trasferimento dei suoi asset aziendali ad un soggetto
economico di nuova costituzione, fiscalmente residente
in un’altra regione del Paese. I magistrati della
Procura, vagliati gli elementi acquisiti, hanno ritenuto
di emettere, d’urgenza, il decreto di sequestro
preventivo di una somma pari all’imposta evasa, nonché
dell’intero capitale sociale della società neo
costituita, che, tramite l’acquisizione di un ramo
d’azienda, è divenuta la nuova proprietaria del
complesso “Fiera del Sud”, per evitare il rischio di
dispersione dei beni attraverso la creazione di nuove
società e il trasferimento fittizio della sede di alcune
società del gruppo. Gli atti sono stati trasmessi al
G.I.P. per la prescritta convalida. I Baschi Verdi, a
conclusione delle attività preliminari svolte hanno
vincolato le quote societarie di sei società in varie
percentuali, unitamente ad una porzione di un
appartamento e disponibilità finanziarie detenute su
diversi conti correnti intestati agli indagati. il
comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della
Guardia di Finanza di Palermo Ten. Col. Omar SALVINI
ha rimarcato che
gran lavoro è stato svolto dalle Fiamme Gialle del
Comando di Augusta guidate dal Cap. Danilo Nicotra che
hanno operato in stretta sinergia con i militari del
capoluogo siciliano.
Siracusa
– GdF operazione “Quo vado” filmati ed indagati 29
assenteisti ex Provincia. Indagati: Paolo BASCETTA,
Corrado CARAMAGNO, Corrado CORSICO, Sebastiano DI FALCO,
Carmelo FIORDALISO, Fabio FURNÒ, Maria GRIENTI, Antonio
LUCIFORA, Antonio SAMBITO, Sebastiano SCAMPORLINO,
Emanuele SCHEMBARI, Francesco VACIRCA, Antonio GULINO,
Maurizio SIRINGO, Fabienne FICHERA, Lucia DI BENEDETTO,
Amalia ANSALDI, Giovanni BATTAGLIA, Angela FORMICA,
Rosaria CAPUANO, Maria GANCI, Giuseppina AMATO,
Francesco CONTROSCERI, Bruno FORMOSA, Antonella
LOMBARDO, Cinzia UCCELLATORE, Gaetano CARUSO, Francesco
SIGNINI, Maria SICUSO. La Guardia di Finanza,
nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della
Repubblica, ha notificato i 29 avvisi di conclusione
indagine nei confronti di altrettanti dipendenti
pubblici in servizio presso quattro sedi del “Libero
Consorzio Comunale di Siracusa” già “Provincia
Regionale”. Le indagini sono state coordinate dal
Procuratore Capo della Repubblica, Dott. Francesco Paolo
Giordano, e dirette dal Sostituto Procuratore, Dott.
Antonio Nicastro, sono state eseguite dalla Compagnia di
Siracusa ed hanno consentito di contestare l’ipotesi di
truffa aggravata di cui all’art. 640 comma 2 c.p. e, per
alcuni soggetti, di false attestazioni o certificazioni
nell’utilizzo del badge da parte di dipendenti pubblici,
reato quest’ultimo previsto dall’art. 55 quinquies del
D. Lvo n. 165/2001. I provvedimenti emessi dall’Autorità
Giudiziaria costituiscono l’epilogo di una complessa
attività di polizia giudiziaria, avviata nel mese di
gennaio 2015. le Fiamme Gialle hanno rilevato condotte
illecite da parte di numerosi dipendenti del Libero
Consorzio Comunale. Gli impiegati anche con la
complicità di altri colleghi, si sarebbero assentati
ingiustificatamente dal posto di lavoro, facendo
risultare in maniera fraudolenta la presenza per
l’intero turno previsto. Le condotte sono state
accertate mediante una minuziosa attività di
videoregistrazione. Le microtelecamere installate nel
perimetro di alcune sedi di servizio, hanno consentito
di rilevare che i dipendenti, senza giustificato motivo,
durante lo svolgimento del proprio turno lavorativo,
sarebbero usciti dalle strutture senza giustificato
motivo: tra questi, la maggior parte erano deputati a
mansioni d’ufficio, attività per le quali era esclusa
l’attività in servizio esterno. Gli investigatori delle
Fiamme Gialle nel complesso hanno visualizzato 6.800 ore
effettive di video-registrazioni. I Finanzieri, a
supporto della videosorveglianza, hanno svolto ulteriori
attività di riscontro, quali pedinamenti ed
osservazione, con l’ausilio di G.P.S. posizionati sulle
autovetture in uso agli indagati. I Baschi Verdi hanno
accertare che, durante l’orario di lavoro durante, i
dipendenti monitorati si sarebbero dedicati ad attività
di carattere privato, quali: shopping per le vie del
centro di Ortigia ed in centri commerciali dislocati in
varie zone della città, in supermercati e mercatini
rionali, visite mediche presso strutture sanitarie
pubbliche e 2 private, lavori di giardinaggio per conto
di privati, lunghe attese nei vari uffici pubblici e,
spesso, venivano videoripresi presso le proprie
abitazioni durante il turno di lavoro. Le operazioni di
videoregistrazione hanno permesso, inoltre, di rilevare
ulteriori gravi irregolarità commesse da alcuni
dipendenti che ottemperavano alla timbratura del badge
di altri colleghi attestandone in maniera fraudolenta,
in loro assenza, l’inizio o la fine del turno di lavoro,
consentendo loro di raggiungere in netto ritardo
l’ufficio e di allontanarsene in largo anticipo o,
addirittura, di assentarsene per l’intero turno. Le
risultanze investigative, così come emerse nelle varie
fasi delle indagini preliminari, sono state
successivamente poste in correlazione con i turni di
lavoro riportati nei prospetti mensili di ciascun
dipendente acquisiti presso l’Ente Pubblico. Tale
riscontro documentale forniva la prova dei reati
accertati tant’è che emergeva la contabilizzazione di
più ore rispetto a quelle effettivamente prestate, con
relativo danno all’Erario. I finanzieri hanno
quantificate le assenze che ammontano a circa 1.114 ore
a fronte di 2.538 di servizio programmate nei 137 giorni
di durata degli accertamenti: una % di assenza minima
del 12,5% e massima del 85,5%, con una media del 40%. Le
maggiori irregolarità venivano comunque accertate presso
la sede di via Roma, nei confronti della quasi la
totalità degli addetti agli “spazi espositivi”, circa 16
soggetti, i quali erano di certo agevolati dal fatto che
utilizzavano un registro cartaceo (ove riportare il
turno di lavoro), da loro stessi compilato e custodito,
ciò in netto contrasto con le circolari a suo tempo
emanate dall’Ente Pubblico inerenti all’obbligo dell’uso
del badge personale, disposizioni, queste, recepite fra
l’altro da quasi tutti i dipendenti. L’utilizzo del
registro cartaceo consentiva al dipendente
“malintenzionato” di sottrarsi arbitrariamente
all’orario di servizio, anche per l’intero turno, avendo
assicurata, in ogni modo, la possibilità di operare
successivamente (il più delle volte ciò avveniva il
giorno dopo) “gli aggiustamenti” necessari per far
invece risultare la propria presenza in ufficio nel
turno di lavoro svolto. La conseguenza è stata un’alta
percentuale di assenza ingiustificata, come ovviamente
prevedibile, fino all’85% in un mese lavorativo. Il
Procuratore Capo della Repubblica, dott. Francesco Paolo
Giordano, in relazione alla condotta posta in essere
dagli indagati e dell’attività svolta dalla Guardia di
Finanza ha inteso dichiarare: “Prosegue con
determinazione, da parte della Procura della Repubblica
e in questo caso della Guardia di Finanza, l’attività di
controllo della legalità nella pubblica amministrazione
e quando c’è impegno e sinergia, i risultati arrivano. I
presunti dipendenti infedeli saranno deferiti oltreché
all’amministrazione di appartenenza per i profili
disciplinari, ivi compreso il possibile licenziamento,
in base alla nuova normativa, il c.d. decreto Madia (d.
Lgs. n. 116 del 2016), anche alla Procura Regionale
presso la Corte dei Conti. Il procedimento di indagini
ha messo in rilievo anche l’assenza completa di
controlli interni. Un plauso va rivolto agli operatori
della G.D.F. per la professionalità e la riservatezza
con cui hanno saputo portare a termine questa indagine”.
Siracusa
– Accoglienza: GdF scopre illeciti fiscali e
collegamenti con “mafia capitale”. I militari hanno
scoperto emissioni di fatture su operazioni inesistenti
per 1.351.004€, segnalati 19 soggetti per reati
tributari. La Guardia di Finanza di Siracusa, nella
consapevolezza dell’impatto sul territorio del crescente
fenomeno dell’immigrazione clandestina, ha eseguito una
serie di attività di controllo nei confronti delle
strutture di accoglienza della Provincia. Le indagini di
Polizia Economico Finanziaria condotte hanno trovato
riscontro iniziale nei dati del secondo semestre del
2013, quando un flusso epocale di immigrati, 113 sbarchi
con circa 13.300 arrivi, ha coinvolto le coste
siracusane da Sud a Nord, da Portopalo di Capo Passero a
Capo Murro di Porco, con carattere incessante ed a volte
anche con più sbarchi giornalieri. Il flusso di
immigrati aumentati nel 2014, anche in considerazione
dell’avvio prima dell’operazione “Mare Nostrum” e
successivamente di “Triton” e “Triton 2015”, operazioni
internazionali, ha permesso di fornire assistenza, al
31 maggio, a circa 87.000 immigrati distribuiti su 291
sbarchi concentrati nel porto di Augusta. Tanti
immigrati a cui dare assistenza che hanno sollecitato
le strutture deputate all’ordine ed alla sicurezza
pubblica sul territorio, con un impegno significativo
delle Forze di Polizia nell’ambito del dispositivo
coordinato dal Prefetto di Siracusa, S.E. Armando
Gradone. L’impegno è stato sopportato dal Gruppo
Interforze di Contrasto all’Immigrazione Clandestina
denominato “G.I.C.I.C”, coordinato dal Procuratore Capo
della Repubblica, Dott. Francesco Paolo Giordano, per
assicurare gli “scafisti” alla giustizia. Questo
componente si è sempre posta come link con l’Agenzia
Frontex ed i cui magistrati, coadiuvati dai reparti del
Corpo e da personale delle altre Forze di Polizia, hanno
emesso provvedimenti restrittivi della libertà
personale, dal 2013 ad oggi, nei confronti di 230
soggetti indagati per favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. Gli immigrati giunti sul territorio, hanno
avuto bisogno subito di un’adeguata assistenza, dal
momento dello sbarco fino al loro trasferimento nei
centri di prima accoglienza e/o nelle strutture del
Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati:
assistenza che per due annualità (2013 e 2014) ha
comportato un esborso di 13.900.000€. Questa
situazione, nuova e non prevista, emergenziale, ha
creato un link assoluto con la Prefettura aretusea che
hs chiesto alla Guardia di Finanza, sin dai primi
eventi del secondo semestre 2013, approfondimenti e
controlli di natura amministrativo contabile sulle
strutture temporanee di accoglienza. I controlli
riguardavano le spese sostenute ed il loro inquadramento
in specifici centri di costo. I finanzieri, in tale
contesto investigativo, hanno rilevato irregolarità
sull’inquadramento giuridico – fiscale delle prestazioni
di servizio rese, in particolare sulla corretta
applicazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Le
fenomenologie illecite individuate sulla base di
attività di intelligence, analisi di rischio e controllo
economico del territorio, nonché indagini di polizia
giudiziaria, hanno orientato l’attività di polizia
finanziaria intrapresa verso una duplice finalità:
appurare le dinamiche decisionali e gestionali
all’interno di ciascuna Associazione/Società che gestiva
i centri di accoglienza; riscontrare le modalità delle
prestazioni di servizio e somministrazione dei beni
oggetto dei rapporti convenzionali prima, e di appalto
dopo, instaurati con la Prefettura. Le verifiche
d’iniziativa, nei confronti di associazioni e/o enti non
commerciali (società cooperative/ Onlus) hanno
permesso alla Fiamme Gialle di individuare un vero e
proprio fenomeno evasivo, caratteristico dei soggetti
operanti nel “Terzo Settore”. E’ stata disconosciuta, in
carenza dei requisiti di legge per poter usufruire di
agevolazioni contabili e fiscali, la natura giuridica di
ente associativo noprofit. I soggetti economici sono
stati pertanto inquadrati nella reale natura di impresa
commerciale con ricostruzione del Volume d’Affari e
recupero a tassazione delle imposte dovute in tutti i
settori impositivi. L’attività fiscale, inoltre, ha
fatto emergere fatture per operazioni inesistenti emesse
da società che hanno fittiziamente eseguito lavori di
ristrutturazione, reso servizi di pulizia, fornito
frutta e capi di abbigliamento, nei confronti dei
soggetti controllati. Il Procuratore della Repubblica,
dott. Francesco Paolo Giordano, già nel 2014, aveva
delegato la Guardia di Finanza di Siracusa per
l’esecuzione di specifica attività nei confronti di
alcuni soggetti riconducibili a Buzzi e Carminati,
indagati nell’ambito dell’operazione “Mafia Capitale”.
Le attività investigative eseguite dai Baschi Verdi
hanno fatto emergere un collegamento tra i personaggi
dell’indagine romana con un centro di accoglienza
gestito in consorzio con una società siracusana:
partecipanti del consorzio risultavano essere le
cooperative sociali romane Eriches29 ed ABC. L’attività
di indagine ha fatto emergere un fenomeno evasivo per
4.252.177€, l’individuazione dell’emissione di fatture
per operazioni inesistenti per 1.351.004€ ed ha
permesso la segnalazione di 19 soggetti per reati
tributari all’Autorità Giudiziaria di Siracusa. Elemento
caratterizzante i disconoscimenti di n. 5 ONLUS,
l’individuazione di 2 evasori totali ed 1 paratotale, la
richiesta di sequestro per equivalente per 920.122,00€.
Il Prefetto della Provincia di Siracusa, inoltre, a
seguito delle risultanze investigative determinate
dall’attività eseguita, anche all’esito degli
accertamenti conseguentemente disposti dall’Agenzia
delle Entrate, gravi e reiterate violazioni in materia
di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, ha
decretato l’esclusione di una ONLUS dalla procedura di
gara volta alla conclusione di un accordo quadro tra la
Prefettura e più soggetti economici operanti nella
provincia per assicurare i servizi di accoglienza ai
migranti richiedenti protezione internazionale, per
l’anno 2016.
Siracusa
– (audio
intercettazioni)GdF scopre truffe da nord a sud in indebito uso
carte credito: operazione “walking card”
11 indagati, coinvolto patron Lecco Calcio.
Le province interessate sono : SR, CT, Roma, RA, RE,
MI, MB – VA. Il presunto promotore e l’organizzatore
dell’associazione è risultato Luciano Di Nicola
56enne, già sottoposto alla misura cautelare
dell’obbligo di dimora che fissa per necessità la base
operativa a Siracusa: aveva il compito di contattare
soggetti, di riunirli e di organizzare movimenti e
compiti. Gli investigatori delle fiamme gialle sono
riusciti a ricostruire i compiti che ciascun componente
dell’organizzazione avrebbe svolto: il centro per la
gestione informatica con sede in Catania, era assicurata
da Antonino Agatino Messina 41enne, sottoposto
alla custodia in carcere. Aveva il compito di decriptare
i codici acquisiti illecitamente delle carte degli
ignari possessori, attraverso un’apparecchiatura
posizionata sui P.O.S. di commercianti compiacenti; un
gruppo di soggetti con il ruolo di procacciare nel nord
Italia titolari di esercizi commerciali presso cui
utilizzare le carte clonate: Giovanni Taccia
54enne siracusano, sottoposto alla custodia in carcere;
Lombardo Rocco 68enne calabrese domiciliato in
Lentate sul Seveso (MB), sottoposto agli arresti
domiciliari; Luigi Spera 58enne pugliese
residente a Milano (già coinvolto nel procedimento
relativo alla tentata estorsione ai danni dei familiari
di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma),
sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g.; Flavio
Laudani 30enne catanese, sottoposto all’obbligo di
presentazione alla p.g; Enzo Cesarini 43enne
italo tedesco residente a Reggio Emilia, sottoposto agli
arresti domiciliari; un gruppo di tecnici con incarichi
definiti: Vincenzo Saccone 50enne sottoposto alla
custodia in carcere; Cristian Saccone 23enne
sottoposto agli arresti domiciliari, padre e figlio
catanesi, addetti all’inserimento dei codici sulle carte
ed anche all’effettuazione delle “strisciate” dopo aver
contattato gli esercenti compiacenti; Antonino
Scardino 35enne, palermitano e titolare di un
residence a Gerenzano (VA), responsabile della
logistica, sottoposto all’obbligo di presentazione alla
p.g.; una serie di soggetti titolari di esercizi
compiacenti: Daniele Bizzozero 65enne milanese
imprenditore titolare di una importante concessionaria
di auto motonautica nonché patron del “Lecco Calcio
1992” (solo in due differenti strisciate ha fatto girare
la somma di 140.000 euro), sottoposto agli arresti
domiciliari. La Guardia di Finanza di Siracusa, nella
mattinata, ha eseguito l’ordinanza applicativa di misure
cautelari personali nei confronti degli 11 soggetti,
alcuni attinti per associazione a delinquere finalizzata
all’indebito utilizzo di carte di credito clonate, altri
per uso indebito delle carte di credito. Sono state
eseguite perquisizioni in 16 province. Il G.I.P. dott.
Giuseppe Tripi ha disposto l’applicazione di misure
cautelari personali, consistite in 4 misure di custodia
in carcere, 4 arresti domiciliari e 3 obblighi di
presentazione alla p.g., in totale 11 misure coercitive.
L’operazione rappresenta l’esito di complesse indagini,
coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di
Siracusa, Dott. Francesco Paolo Giordano, delegate
all’Aliquota della G.d.F. della Sezione di p.g., nonché
alla Compagnia aretusea dal Sostituto Procuratore Davide
Lucignani, e nel loro sviluppo hanno visto impegnato
anche personale del Nucleo di Polizia Tributaria.
L’indagine, che ha origine a Siracusa, riguarda una
complessa vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe
a società finanziarie ed istituti di credito della
provincia aretusea. L’attività investigativa ha permesso
di individuare una presunta associazione a delinquere
composta da 11 soggetti operanti su tutto il territorio
nazionale (Siracusa, Catania, Roma, Ravenna, Reggio
Emilia, Milano, Monza - Brianza e Varese). Le modalità
operative utilizzate dall’organizzazione consistevano
nell’acquisizione illecita dei codici attraverso
apparecchiature installate sui POS di commercianti
compiacenti, nonché nell’inserimento dei numeri di
codice, su una nuova carta al fine di nuovo utilizzo
apparentemente lecito, nella ricerca di esercizi
commerciali compiacenti, per strisciare le carte nel
relativo POS ed ottenere la disponibilità di ingenti
somme sui conti correnti legati al POS. Alla fine,
veniva monetizzata la “strisciata”, tramite il titolare
del negozio che si recava in banca a prelevare,
dividendo il ricavato secondo percentuali stabilite
(circa il 50 %). Gli arresti e le perquisizioni sono
stati eseguiti dai Reparti della Guardia di Finanza
della Sicilia (Siracusa e Catania), della Lombardia
(Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza - Brianza e
Varese,), del Piemonte (Torino) dell’Emilia Romagna
(Bologna, Parma, Ravenna e Reggio Emilia), del Lazio
(Roma), della Basilicata (Matera) e della Puglia
(Lecce). Il Dott. Francesco Paolo Giordano ha dichiarato
che questo risultato costituisce l’avvio di ulteriori
investigazioni di riscontro e sviluppo dei temi di
indagine già attenzionati, che costituiscono il tessuto
probatorio già consolidato mediante intercettazioni
telefoniche e ambientali, osservazioni e pedinamenti,
monitoraggio tramite GPS, indagini patrimoniali e
bancarie, con l’uso di tecnologie informatiche.
Siracusa
– GdF arresta ai domiciliari in flagranza un rapinatore. La Guardia di Finanza di Siracusa, ieri, ha
arrestato in flagranza di reato un soggetto che aveva
appena compiuto una rapina. Il personaggio su
disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa,
è stato sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari. Si tratta di I.C., già noto
siracusano, 43enne, già sottoposto alla libertà
vigilata. I finanzieri del Nucleo di polizia
tributaria avevano notato la sequenza di una rapina che
si stava perpetrando da parte di 2 soggetti nei
confronti dell’amministratore di un centro scommesse al
corso Timoleonte. Gli stessi hanno usato violenza contro
un cittadino, al quale hanno sottratto una borsa
contenente denaro per il valore di 6.500 €, subito
dopo, si sono dati alla fuga per le vie cittadine della
zona. I militari prontamente si sono posti
all’inseguimento dei malviventi e, dopo un centinaio di
metri, sono riusciti a bloccare il soggetto che aveva la
refurtiva. L’altro malvivente è riuscito a dileguarsi
sfuggendo alla cattura. La refurtiva recuperata è stata
restituita al legittimo proprietario. L’operato delle
Fiamme Gialle attesta anche in questa occasione quanto
alta sia l’attenzione della Guardia di Finanza nel
complesso dispositivo del controllo del territorio
delle forze di polizia a tutela dell’ordine pubblico e
della sicurezza dei cittadini.
Siracusa
– GdF trova 3,400 kg droga in casa di 1 ai
domiciliari, 3 in manette. La Guardia di Finanza di
Siracusa, a seguito dell’intensificazione dei servizi di
controllo del territorio, ha proceduto all’arresto di 3
noti personaggi siracusani ed al sequestro di oltre 3
chilogrammi di hashish. Una pattuglia della Compagnia,
ieri sera stava transitando a “Belvedere”, frazione del
Comune di Siracusa. I militari, da attività info
investigativa avevano appreso, nei mesi precedenti, che
nella zona di via Burgo un soggetto noto già agli
arresti domiciliari e con precedenti specifici in
materia di stupefacenti, continuava imperterrito la sua
attività criminosa, con l’aiuto del fratello e della
moglie. La pattuglia operante, composta anche da due
unità cinofile “Primo” ed “Aquila”, i cani antidroga dal
fiuto infallibile, ha deciso di sottoporre a controllo
l’abitazione dei soggetti segnalati. I Baschi Verdi, dal
controllo dei locali, composti da 2 piani collegati da 1
scala con intelaiatura in ferro, con l’impiego dei cani
antidroga hanno compreso che era presente qualcosa
proprio in quella scala che tanto sospetto aveva
destato. I militari a seguito della segnalazione hanno
rinvenuto nella struttura in ferro, abilmente occultati
ma non abbastanza per il fiuto di “Primo ed Aquila”, 33
panetti di hashish per un peso complessivo di 3,400
chilogrammi. I finanzieri, dalla successiva
perquisizione hanno rinvenuto oltre 400€ in contanti
probabile profitto del reato di spaccio e 2 coltelli con
la lama sporca di sostanza stupefacente, probabilmente
utilizzati per tagliare le dosi per la successiva
vendita. Il Magistrato di turno ha disposto per i 3
indagati l’arresto per cui sono stati associati presso
la Casa Circondariale di Cavadonna e presso il Carcere
femminile di Piazza Lanza di Catania. Le indagini
continuano per individuare i canali di
approvvigionamento dei tre arrestati. L’operazione si
attesta in un obiettivo strutturale nel quale il Corpo
concorre alla sicurezza interna ed esterna del Paese,
che ricomprende il contrasto ai traffici illeciti fra
cui, tra gli altri, quelli di sostanze stupefacenti.
Lentini
SR
–
Gdf scopre traffico illegale monete ellenistico-romana.
La Guardia Finanza di Siracusa, Tenenza di Lentini,
nell’ambito delle attività a tutela del patrimonio
culturale e del paesaggio, ha concluso una attività di
servizio che ha portato al rinvenimento di un’ingente
quantitativo di beni di interesse archeologico. I
finanzieri della Tenenza di Lentini hanno individuato
un traffico illegale di reperti archeologici procedendo,
a seguito di preliminare attività di intelligence, ad
effettuare una mirata perquisizione domiciliare nei
confronti di tale I.F. 37enne, all’esito della
quale sono stati rinvenuti, oltre che i beni di
interesse archeologico, anche tutto il materiale idoneo
ad eseguire la ricerca ed il furto di tali beni di
valore. I militari hanno rinvenuto ed opportunamente
cautelate 138 monete antiche di cui 137 in bronzo ed 1
in argento (età greco – romana) di varia epoca, databili
lungo un arco cronologico che va dall’età
ellenistico-romana ad età moderna, con netta prevalenza
di monete medievali; 2 lekythoi a figure nere di
produzione attica e siceliota, 3 contenitori
frammentari, tutti databili fra V e IV sec. a.C. ; 12
ghiande missile di età greca, 1 fibbia in bronzo di età
bizantina, nonché 245 frammenti metallici di varia
natura. I reperti sono stati rinvenuti nella
disponibilità del soggetto, come tutto il materiale
idoneo all’estrazione di tali oggetti ed 1 metal
detector utilizzato per la ricerca degli oggetti
numismatici. Le Fiamme Gialle devono appurare il sito
dove gli oggetti di valore siano stati illecitamente
depredati, anche se è ipotizzabile, specie per i reperti
ceramici, la provenienza da necropoli. L’esame peritale
sui reperti è stato effettuato dalle archeologhe della
Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di
Siracusa ed in particolare, dalla Soprintendente
dott.ssa Rosalba Panvini e dalla dott.ssa Rosa Lanteri,
dirigente della U.O. Beni archeologici, le quali hanno
confermato l’autenticità. Il soggetto è stato
denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per le
fattispecie previste e punite dagli artt. 175 e 176 del
D.lgs. n. 42/2004 (“Codice dei beni culturali e del
paesaggio”) che sanzionano l’illecita ricerca di
materiale archeologico e l’illecito impossessamento di
beni culturali appartenenti allo stato. L’attività di
servizio posta in essere dai Baschi Verdi testimonia
ulteriormente l’attenzione e la sensibilità del Corpo
nel particolare settore della tutela del patrimonio
culturale e paesaggistico del paese, ancor più in un
particolare contesto ambientale, qual è quello
siracusano, intriso di beni interesse storico-culturale.
Molti reperti dell’epoca ellenistico-romana in questo
ultimo periodo, dal 17 dicembre al 24 gennaio, sono
stati oggetto di una mostra espositiva, dal titolo “La
luce dell’onestà”, presso la sala Caravaggio della
Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa e fruibili
dalla cittadinanza. La Mostra nel mese di febbraio 2016
è accolta dalla città di Palazzolo Acreide. Molti sono i
reperti archeologici sequestrati dalla Guardia di
Finanza aretusea negli ultimi 50 anni.
Siracusa
– GdF scopre caporalato 13550 stranieri-africani
usati in agricoltura. 75 i finanzieri della Guardia
di Finanza di Siracusa che, dalle prime ore del giorno,
hanno operato, nell’ambito di una indagine coordinata
dal Procuratore capo della Repubblica, dott. Francesco
Paolo Giordano e diretta dal Sostituto Procuratore,
dott. Tommaso Pagano, in merito al “caporalato” stanno
dando esecuzione alla complessa attività. Le Fiamme
Fialle, hanno impegnato 25 pattuglie ed 1 elicottero
della componente aerea di Palermo. I Baschi Verdi stanno
svolgendo un’attività ispettiva di contrasto al
“caporalato” con l’individuazione dell’impiego di
manodopera irregolare e del lavoro nero nella filiera
dell’agricoltura, sul vasto territorio aretuseo. I
militari hanno appurato che sono oltre 13.550 gli
stranieri residenti in provincia di cui oltre 5.000 nel
comune di Siracusa con la presenza di una importante
comunità di origine africana e molti impegnati
nell’agricoltura. L’operazione al momento interessa le
aree agricole su oltre 90 ettari tra Siracusa e
Cassibile. Le indagini affidate alla compagnia di
Siracusa, a seguito di una intensa attività
d’intelligence, sono orientate dal Procuratore capo
dott. Francesco Paolo Giordano per tracciare le
criticità del fenomeno con l’obiettivo di arginarlo. I
Baschi Verdi intendono tutelare uomini e donne
extracomunitari che lavorano in totale sfruttamento. I
militari hanno rilevato: assenza di tutele minime sul
lavoro, precarie condizioni alloggiative ed igienico
sanitarie e con salari non garantiti. La Guardia di
Finanza nell’ambito del ruolo di polizia economico
finanziaria con l’operazione svolta punta anche ad
acclarare le illegalità per la tutela in maniera
concreta ed efficace delle imprese che rispettano le
regole.
Buccheri SR
– GdF scopre allevamenti e contributi comunitari
illecitamente incassati. La Guardia di Finanza di
Siracusa, dopo accurate indagini dirette dal Sost. Proc.
della Repubblica di Ragusa dott. Francesco Puleio, ha
sottoposto a sequestro terreni e fabbricati nelle
provincie di Siracusa e Ragusa e disponibilità bancarie
per un valore di oltre 600mila € pari ai contributi
illecitamente incassati, dai titolari di una società di
allevamento della provincia aretusea, sulla base di un
provvedimento disposto dal G.I.P. del Tribunale di
Ragusa. Il sequestro è scaturito da specifica
attività effettuata dai finanzieri del Nucleo Polizia
Tributaria di Siracusa, volta a contrastare l’illecita
percezione di aiuti comunitari concessi nell’ambito
delle sovvenzioni alla Politica agricola comune. I primi
riscontri hanno evidenziato una serie di irregolarità
commesse dai titolari della società, segnalate alla
Procura della Repubblica di Ragusa, competente per
territorio, che ha delegati i finanzieri ad effettuare
ulteriori indagini. I militari hanno acquisito tutta la
documentazione relativa alle domande di contributi
presentate dal 2008 al 2014 dalla società siracusana. I
finanzieri hanno interrogato i proprietari dei terreni
indicati nelle citate domande presentate dai
responsabili della società. L’esito delle indagini ha
permesso di appurare che parte dei contratti di affitto
allegati alle istanze erano falsi perché i legittimi
proprietari dei terreni non li avevano mai affittati
agli indagati e, in taluni casi, avevano presentato
contratti di affitto nei quali gli stessi soggetti si
dichiaravano proprietari dei terreni di terze persone,
che affittavano poi alla loro stessa società; il tutto,
ovviamente, all’insaputa dei veri proprietari. La
Guardia di Finanza di Siracusa stante a quanto rilevato,
ha comunicato all’Agenzia per le Erogazioni in
Agricoltura di Roma di sospendere ogni pagamento di
contributi alla società indagata fino alla conclusione
degli accertamenti, ottenendo così il blocco di oltre
230 mila euro di contributi che la società da lì a poco
avrebbe incassato. Infine, come anticipato, accogliendo
le richieste degli investigatori, la Procura della
Repubblica di Ragusa, nella persona del P.M. Dott.
Puleio, ha chiesto ed ottenuto, dal G.I.P. del Tribunale
di Ragusa, il sequestro preventivo - ai sensi
dell’art.321 c.p.p. - dei beni mobili e immobili degli
indagati fino al controvalore dei contributi
illegalmente percepiti che rappresentano il profitto del
reato (art.322-ter c.p.). L’attività della Guardia di
Finanza si pone a tutela del mondo della sana
imprenditoria oltre che del bilancio nazionale e
comunitario, al fine di prevenire e reprimere ogni
condotta illecita che possa danneggiare il sistema
economico e garantire l’affermazione del principio di
equità fiscale.
Roma
–
GdF
scopre truffa milioni litri carburante a Porto Augusta:
nave affondata da anni,”GHOST SHIP” : 2 arresti, Massimo PERAZZA e
Andrea D’ALOJA. Finanzieri del Comando Provinciale
di Roma, con la fattiva collaborazione della 3^
Divisione dell’INTERPOL, hanno messo la parola “fine” al
sodalizio criminale specializzato in frodi nelle
pubbliche forniture. I maldestri avevano organizzato,
solo cartolarmente, la consegna di milioni di litri di
prodotto petrolifero presso il deposito della Marina
Militare di Augusta in Sicilia. 2 gli arresti, in
carcere, disposti dal Tribunale di Roma all’esito delle
indagini coordinate dalla locale Procura della
Repubblica ed eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria,
che fanno seguito alle quattro misure cautelari già
eseguite nel dicembre scorso durante l’operazione
denominata “Ghost Ship”, a seguito degli elementi emersi
nell’ambito dell’operazione “MONDO DI MEZZO”.
Lo stratagemma utilizzato,
con la complicità di appartenenti alla stessa Marina
Militare, consisteva nell’attestare falsamente il
rifornimento del deposito megarese per mezzo della nave
cisterna denominata “VICTORY I”, in realtà mai
attraccata nel porto di Augusta ed anzi affondata
nell’Oceano Atlantico mesi prima. I soggetti in questo
modo avrebbero attestato falsamente la fornitura di
oltre 11 milioni di litri di gasolio navale, del valore
complessivo di oltre 7 milioni di euro, pari al danno
subito per le casse dell’Erario. Massimo PERAZZA - detto
“Massimo il romanista” - ed Andrea D’ALOJA, tra i
principali artefici della citata frode attraverso
l’utilizzo di società italiane a loro riconducibili,
ossia la “GLOBAL CHEMICAL BROKER S.r.l.” e la ABAC
PETROLI S.r.l., a dicembre dello scorso anno, sfruttando
la rete di conoscenze internazionali, avevano dato
inizio alla loro latitanza estera, rifugiandosi nella
Repubblica Dominicana. La collaborazione offerta dal
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
della Direzione Centrale della Polizia Criminale – 3^
Divisione INTERPOL, ha permesso alle Fiamme Gialle di
localizzare i due nella città di Cabarete, ottenendone
poi l’espulsione dal territorio caraibico con la
collaborazione delle autorità locali. La latitanza ha
avuto fine alle ore 16.00 di oggi quando, presso
l’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, con
l’atterraggio del volo proveniente dalla Repubblica
Dominicana, Massimo PERAZZA e Andrea D’ALOJA sono
rientrati in Italia, scortati da personale della polizia
domenicana. I 2 erano attesi dalla Polizia di Frontiera
e dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma,
che li hanno tradotti nel carcere romano di Regina Coeli,
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Siracusa
- GdF sequestra area protetta usata come parcheggio
abusivo. La Guardia di Finanza di Siracusa, ha
concluso di un’attività che ha determinato il sequestro
di un’ampia area della riserva di Vendicari destinata a
parcheggio. Le indagini, delegate dal Sostituto
Procuratore della Repubblica – Dott. Tommaso Pagano e
coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica Dott.
Francesco Paolo Giordano, sono state condotte dalla
Tenenza di Noto. I finanzieri hanno sottoposto a
sequestro un’area protetta di circa duemila metri
quadri, nel cuore dell’Oasi Faunistica di Vendicari, a
conclusione di una articolata attività di indagine.
Una società con sede a Catania dal 1995 aveva adibito
l’area a parcheggio a pagamento modificandone la
destinazione d’uso e provocando la trasformazione di un
territorio di estremo interesse paesaggistico. Il
parcheggio veniva gestito in assenza delle necessarie
autorizzazioni ed in violazione del Regolamento della
Riserva, interessando per circa il 50% la cosiddetta
zona “A”, nella quale è vietato l’ingresso di veicoli di
qualsiasi genere, e per la restante parte la zona “B”,
riservata ad esclusivo uso agricolo. Evidenti i danni di
natura ambientale e la necessità di arginare
tempestivamente le irrimediabili conseguenze per un’area
di notoria importanza internazionale per la multiformità
del suo habitat ripartito in svariati biotopi: costa
rocciosa, costa sabbiosa, macchia mediterranea, pantani
(salmastri e d'acqua dolce), saline, garighe e aree
coltivate. Il rappresentante legale della società
catanese dovrà rispondere di deturpamento delle bellezze
naturali e di intervento edilizio in zona sottoposta a
vincolo ambientale. L'attività svolta rappresenta
un'ulteriore riprova dell'impegno quotidianamente
profuso dalla Guardia di Finanza di Siracusa a tutela
della legalità e della sicurezza dei cittadini.
Siracusa
– GdF scopre assicuratore : truffa a clienti,
sequestro beni. La Guardia di Finanza di Siracusa, a
conclusione di complesse ed articolate indagini delegate
dalla locale Autorità Giudiziaria, ha sequestrato beni
mobili ed immobili riconducibili ad un agente
assicurativo aretuseo, in esecuzione di provvedimenti
dell’autorità giudiziaria. Le indagini, delegate dal
Sostituto Procuratore della Repubblica - Dott.ssa Magda
Guarnaccia e coordinate dal Procuratore Capo della
Repubblica Dott. Francesco Paolo Giordano, sono state
condotte dalla Compagnia di Siracusa. I finanzieri hanno
individuato quale responsabile un agente generale
assicurativo, che appropriatosi indebitamente di somme
di denaro di spettanza della Fondiaria SAI s.p.a., si
era dato alla fuga causando nelle casse della compagnia
assicuratrice, per effetto di alcuni pignoramenti, un
“buco” presumibilmente stimato in una somma superiore ai
2.000.000€, somma che doveva essere accantonata sui
conti correnti dell’agenzia da lui gestita. Le ulteriori
attività investigative hanno consentito di rilevare che
l’agente generale, spendendo il nome della compagnia
assicurativa, aveva tratto in inganno numerosi ed ignari
clienti, facendo loro sottoscrivere polizze vita false
ed inesistenti, e raccolto, quindi, “abusivamente”
consistenti somme denaro, superiori ad 1.000.000€. Le
somme in realtà erano finite nelle sue “tasche” e non
nelle casse della Fondiaria SAI s.p.a. che,
ulteriormente danneggiata, quale soggetto obbligato in
solido, ha dovuto, in molti casi, rimborsare per intero
le somme versate dai soggetti raggirati. I finanzieri,
in un ulteriore sviluppo investigativo, con un approccio
trasversale per l’individuazione del reimpiego dei
flussi di denaro, tenuto conto del danno economico
complessivo arrecato alla compagnia assicuratrice,
stimato in 3.000.000 € circa, hanno passato al setaccio
tutti i conti correnti nella disponibilità
dell’indagato, nel frattempo, resosi irreperibile;
individuato il nuovo centro d’interessi, costituito nel
centro Italia; ricostruito i flussi del denaro
illecitamente raccolto; accertato l’esistenza di
ulteriori soggetti, perlopiù familiari, a cui il
medesimo aveva trasferito gli ingenti proventi illeciti.
Questa indagine è stata di una complessità maggiore
perché sottaceva l’intento di “ripulirli”, di riciclarli
in attività economico-finanziarie ed acquisire beni
mobili ed immobili. I militari hanno accertato, nei
confronti di soggetti appartenenti alla famiglia
dell’assicuratore, una rilevante sproporzione tra il
tenore di vita ed i redditi dichiarati, con
l’individuazione di svariati beni nella loro
disponibilità tra cui immobili nel siracusano, nel
catanese e nel messinese (Isola di Lipari), oltre a beni
di lusso quali yacht e autovetture (Maserati, Mercedes e
BMW). Le Fiamme Gialle hanno quantificato il profitto
illecito, conseguito e reimpiegato dall’Agente
assicurativo, in una somma pari a 770.000€, che già
nelle prime fasi delle indagini, a seguito di
perquisizioni, avevano rinvenuto e sequestrato gioielli
(tra cui 74 brillanti), orologi di lusso e quadri
d’autore (tra cui una litografia di Guttuso), per un
valore stimato in circa 130.000€. I finanzieri della
Compagnia aretusea nei giorni scorsi, in forza del
provvedimento emesso, su richiesta del P.M., dal Giudice
per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di
Siracusa – dott.ssa Stefania Scarlata, hanno eseguito,
nelle province di Siracusa, Catania, Messina e Roma, il
sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per
equivalente, di 6 beni immobili e 3 auto riconducibili
all’agente generale assicurativo. L’indagine si
inserisce nel filone degli abusi patrimoniali dove le
Fiamme gialle ripongono particolare attenzione per la
tutela dei risparmiatori.
Siracusa– GdF operazione “Lazzaro”: defunti risultavano ricoverati,
ricevevano prescrizioni ricette, percepivano pensione.
Scoperte esenzioni ticket sanitari: senza requisiti. La
Guardia di Finanza di Siracusa ha ultimato una incisiva
attività di polizia giudiziaria d’iniziativa a tutela
della spesa pubblica Locale e Nazionale, finalizzata a
prevenire e reprimere diffuse forme di irregolarità con
riferimento alla disciplina dell’esenzione dal ticket
sanitario e delle Prestazioni Sociali Agevolate. Le
Fiamme Gialle della Tenenza Priolo-Melilli hanno
analizzato oltre 5.000 posizioni “a rischio”, inserite
negli elenchi dei fruitori acquisiti presso gli enti
erogatori, attraverso la verifica dei dati reddituali e
patrimoniali degli stessi risultanti dall’Anagrafe
Tributaria e delle altre banche dati disponibili. Ciò ha
consentito di orientare la selezione delle posizioni
soggettive in relazione alle quali emergevano, in prima
battuta, incongruenze meritevoli di approfondimento,
individuando: un soggetto percettore della pensione
d’anzianità del padre defunto, che ha incassato
indebitamente circa 50.000 euro; un soggetto defunto
nei cui confronti continuava ad essere accreditata la
pensione. Questi emolumenti, pari a circa 10.000 euro,
sono stati interamente recuperati dall’I.N.P.S.; 2
soggetti deceduti ai quali sono state prescritte
visite; 1 soggetto deceduto risultato essere stato
ricoverato presso un ospedale della provincia di
Siracusa; 162 soggetti che, attraverso con artifizi e
raggiri e/o false dichiarazioni ISEE, hanno ottenuto
l’esenzione ticket, in luogo della compartecipazione
alla spesa sanitaria. Nei confronti delle posizioni
individuate sono state avviate specifiche attività
ispettive che hanno comportato la necessità di escutere
ad altre sommarie informazioni ben 13 medici di famiglia
emittenti ricette e/o prescrizioni specialistiche. E’ in
corso di quantificazione l’ingente danno erariale patito
dalla Regione Siciliana. I reati allo stato ipotizzati
vanno dal falso ideologico e/o materiale, tenuto conto
che alcuni soggetti hanno addirittura contraffatto il
modello ISEE, onde evitare il superamento delle soglie
previste dalla Legge, ed alla truffa aggravata. Le
posizioni irregolari sono state rimesse al vaglio della
Procura della Repubblica di Siracusa. Dimostrare che chi
non rispetta le regole danneggia tutti i cittadini e per
tale ragione va individuato e sanzionato nei termini di
legge, è una leva di straordinaria efficacia per
sostenere ed alimentare la cultura della legalità e
l’affermazione dell’equità fiscale, le chiavi per
offrire al Paese nuove “opportunità” di crescita. La
Guardia di Finanza, attraverso l’esecuzione di tali
attività a contrasto degli illeciti in materia di spesa
pubblica, contribuisce all’aumento del livello di
complicanze della platea di soggetti a cui spettano le
misure di agevolazione assistenziale e previdenziale.
Siracusa
– GdF scopre prodotti scaduti
venduti in supermercato.
Guardia di Finanza di Siracusa, nell’ambito dei servizi
predisposti per la tutela dei consumatori e per il
contrasto all’economia sommersa, ha individuato un
supermercato del centro che vende ad ignari clienti
prodotti scaduti spacciandoli per freschi.
Siracusa
– Aparo-Nardo-Trigila: Dia e GdF sequestrano beni a
Salafia, 500.000€. Gli investigatori hanno
evidenziato una generalizzata sproporzione tra i redditi
dichiarati ed i patrimoni posseduti. Con il
provvedimento eseguito, nato da una lunga e complessa
attività di indagine patrimoniale, sono stati posti
sotto sequestro i beni riconducibili a vario titolo,
anche attraverso “prestanomi”, a Nunzio SALAFIA
complessivamente stimati in oltre 500.000,00 euro. I
beni, considerati il provento dell’attività illecita
svolta, consistono in 2 aziende con sede a Siracusa e
Melilli operanti nel settore del commercio dei materiali
da costruzione ed alimentare; 3 veicoli tra cui anche
mezzi pesanti per autotrasporto; attrezzature utilizzate
in ambito alimentare; numerose disponibilità bancarie e
finanziarie.La Guardia di Finanza di Siracusa unitamente
alla Direzione Investigativa Antimafia di Catania
assestano un nuovo colpo ai clan mafiosi della provincia
aretusea, aggredendone i patrimoni illeciti. Uomini
della Guardia di Finanza di Siracusa e della D.I.A. di
Catania hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca
di beni, emesso dal Tribunale di Siracusa – Sezione
Penale, nei confronti di Nunzio SALAFIA 64anni
originario di Francofonte (SR), in accoglimento di due
distinte proposte di applicazione di misura di
prevenzione patrimoniale formulata dalla DDA di Catania
e dal Direttore della DIA e in stretta sinergia con la
Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal Procuratore
Giovanni Salvi. Il soggetto, colpito dal provvedimento
di confisca è ritenuto dagli inquirenti elemento di
notevole spessore del clan mafioso “Aparo-Nardo-Trigila”
operante nelle zone di Siracusa e comuni limitrofi.
Nunzio SALAFIA è per gli investigatori uno degli storici
esponenti della famiglia mafiosa Aparo di Siracusa,
alleata alle famiglie Nardo-Trigila-Santa Panagia,
gruppi mafiosi di cui, secondo le risultanze
investigative, il SALAFIA ha cercato di ricondurre ad
unità contro il gruppo malavitoso siracusano
storicamente contrastante, denominato “Bottaro-Attanasio”.
SALAFIA, annovera condanne per associazione a delinquere
di stampo mafioso, reati contro il patrimonio, sequestro
di persona ed estorsione. L’impegno degli Organi di
Polizia sul fronte della lotta all’accumulo di ricchezze
illecite dei clan mafiosi si è concentrato sulla
puntuale verifica delle modalità di acquisizione del
patrimonio di SALAFIA ed è culminato con l’inoltro di
due distinte proposte di misura di prevenzione
all’Autorità Giudiziaria che le ha pienamente accolte
emettendo, ai sensi della normativa antimafia, l’odierno
provvedimento di confisca che fa seguito a precedenti
provvedimenti di sequestro beni emessi alla fine del
2013. Il Tribunale di Siracusa, ha, in sintesi,
positivamente valutato sia il curriculum criminale,
rilevandone la pericolosità sociale, sia l’esito degli
accertamenti patrimoniali che hanno permesso di
constatare l’assenza di risorse lecite idonee a
giustificare gli investimenti posti in essere,
affiancata da una cospicua e generalizzata sproporzione
tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti.
Siracusa –
GdF operazione “Doctor House”
9 misure interdittive,
filmati 33 impiegati assenteisti, Asp SR. I
soggetti a cui è stata applicata la misura: sono
Maria Concetta Visconti, Alessandra Pisano, Rita
Reale, Maurizio Vecchio, Massimo Bruno, Antonino
Battello, Paolo Artale, Marisa Bazzano e
Annamaria Battiato. Mentre per gli altri
indagati, il G.I.P., pur riconoscendo la
sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, non
ha accolto la richiesta per mancanza di esigenze
cautelari. Il Dott. Francesco Paolo Giordano,
Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa,
ha espresso ““La soddisfazione da parte
dell’ufficio per le determinazioni adottate dal
G.I.P. presso il tribunale di Siracusa, in
ordine ai provvedimenti emanati nel procedimento
“Doctor House”. Nell’ambito del procedimento
relativo all’accertamento delle responsabilità
per truffa ai danni dello Stato nei confronti di
33 soggetti in servizio presso l’Azienda
Sanitaria Provinciale di Siracusa, per 9 di
questi, il G.I.P. dott.ssa Patricia Di Marco ha
disposto l’applicazione della misura
interdittiva della sospensione dall’esercizio
dal pubblico ufficio o servizio. L’operazione
denominata “Doctor House”, eseguita dalla
Guardia di Finanza nel mese di settembre del
corrente anno, era il risultato di un’attività
di indagine, diretta dal Procuratore Capo Dott.
Francesco Paolo Giordano e coordinata dal
Sostituto Procuratore Dott. Antonio Nicastro.
L’indagine si era protratta per mesi con
l’ausilio di telecamere, collocate all’ingresso
dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico Provinciale
di via Traversa la Pizzuta di Siracusa, che
avevano consentito di monitorare sia gli
strumenti per la rilevazione delle presenze del
personale che l’ingresso principale. L’inchiesta
delle Fiamme Gialle aretusee aveva consentito di
provare che i dipendenti, a piccoli gruppi, si
mettevano d’accordo tra loro affinché uno
timbrasse il badge magnetico degli altri,
consentendo loro di arrivare in ritardo, andare
via in anticipo dal posto di lavoro, ovvero
uscire per dedicarsi a faccende personali. Il
fraudolento sistema adottato, permetteva a
taluno di trascorrere gran parte del tempo
lavorativo al bar, ad altri di passeggiare per
le vie dello shopping insieme a colleghi, ad
altri di recarsi al mercato ed altri ancora a
svolgere attività sportiva. Le condotte illecite
erano riconducibili ai reati di falso, truffa
aggravata ai danni dell’Ente Pubblico e false
attestazioni o certificazioni. La Procura della
Repubblica inoltre ha trasmesso l’ordinanza alla
Direzione Generale dell’ASP 8 per i
provvedimenti disciplinari di competenza.
Centinaia di filmati e ore di lavoro degli
investigatori sono state coronate dalla giusta
valorizzazione in sede giurisdizionale e viene
pertanto avvalorato un impianto accusatorio
serio e scrupoloso. L’indagine, scaturita da
informazioni provenienti dallo stesso ambiente
di lavoro oggetto di investigazioni, giunge ad
un significativo risultato, nelle prossime
settimane il materiale di prova acquisito verrà
valutato in vista dell’esercizio dell’azione
penale nei confronti degli indagati e della
conclusione delle indagini. Viene rimarcata la
professionalità con la quale sono state condotte
le investigazioni, con la ricerca di riscontri
minuziosi e in assoluto riserbo, con metodi
sperimentati nelle più delicate indagini in
materia di criminalità organizzata. Questo
procedimento che interessa la tutela della spesa
pubblica involge valori e interessi non meno
importanti per il pubblico interesse”. Il
Comandante Provinciale di Siracusa ha inteso
affermare che “l’operazione si inserisce in un
segmento operativo nel quale il Corpo afferma la
prerogativa di Polizia Economico Finanziarie e
si pone a tutela del bilancio pubblico
finalizzando i propri interventi non solo
all’effettivo incasso dei tributi dovuti ma
anche a contrastare un fenomeno, come quello
dell’assenteismo, oggi molto sensibile
all’opinione pubblica in quanto crea disservizi,
un aumento dei costi ed un’immagine negativa
della Pubblica Amministrazione”.
Siracusa – GdF, Gen Gibilaro visita comando provinciale.
Comandante Regionale Sicilia, Generale di
Divisione Ignazio Gibilaro ha visitato Comando
Provinciale Guardia Finanza Siracusa. L’alto
ufficiale è stato accolto dal colonnello
Antonino Spampinato comandante provinciale, si
è intrattenuto con una rappresentanza di
ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati
e finanzieri del Comando siracusano. Il
Generale Gibilaro, nel corso dell’incontro, ha
rivolto parole di compiacimento per
l’encomiabile attività svolta dalla Guardia di
Finanza di a tutela della legalità e a presidio
degli interessi economico-finanziari del Paese,
con particolare riferimento agli importanti
risultati raggiunti nella lotta all’evasione
fiscale, nel contrasto allo sperpero di denaro
pubblico e nella lotta alla criminalità
organizzata ed alla lotta all’immigrazione
clandestina. Il Comandante Provinciale di
Siracusa colonnello Antonino Spampinato, a nome
di tutte le Fiamme Gialle, ha ringraziato il
Comandante regionale per la visita e per le
parole di apprezzamento.
Augusta – GdF scopre libreria che vende libri omaggio:
sequestrati 6700 volumi.
La Fiamme Gialle aretusee hanno sequestrato, presso
una libreria del centro di Augusta, oltre 6700 copie
omaggio di volumi scolastici, in violazione della
normativa a tutela del Diritto d’autore. Il
controllo dei Finanzieri è scattato a seguito di una
segnalazione al servizio di pubblica utilità 117,
che ha permesso di attivare la Compagnia di Augusta.
Le indagini hanno consentito di accertare che la
libreria ha venduto 6700 copie saggio spacciate come
usate, ma in realtà palesemente nuove, a decine di
clienti, nonostante le copertine riportassero
l’espresso divieto. La normativa vigente sancisce
che i libri indicanti la dicitura saggio-campione
gratuito o sprovvisti del talloncino triangolare
sono considerati fuori commercio, in quanto
destinati per fini divulgativi o pubblicitari.
L’introduzione in commercio di testi scolastici,
ricevuti gratuitamente dai docenti per le cc.dd.
adozioni, oltre a configurare un illecito penale
genera una turbativa concorrenziale, perché provoca
uno sviamento di clientela dai canali commerciali
nei quali le pubblicazioni sono fornite regolarmente
dall’editore. Quest’ultimo e l’autore del libro
distribuiscono gratuitamente a singoli docenti le
copie saggio senza trarne alcun vantaggio economico
e, quindi, non avendo posto in commercio detti
libri, ne escludono esplicitamente la possibilità di
successiva immissione e circolazione sul mercato a
fini di lucro. Il ruolo di centralità del Corpo
nella lotta alla contraffazione è sottolineato da
un'importante iniziativa operativa attiva dal
1°gennaio 2014: il nuovo Sistema informativo anti
contraffazione (Siac), una progettualità
co-finanziata dalla Commissione Europea ed affidata
per l'attuazione dal Ministero dell'interno, per la
prima volta, alla Guardia di Finanza. Si tratta di
una piattaforma informatica che seleziona tutti i
dati raccolti nel corso delle indagini condotte dai
Reparti sul territorio con l'ulteriore innovativa
opportunità per le Aziende che vogliono tutelare i
propri marchi, di poter accedere al sistema
accreditandosi e inserendo tutte le indicazioni di
dettaglio relative alle caratteristiche dei propri
prodotti che possano risultare utili in chiave
operativa.
Siracusa –
GdF operazione “Doctor House”
filmati 33 impiegati assenteisti, Asp SR.
La Guardia di Finanza di Siracusa ha accertato la
responsabilità per truffa ai danni dello Stato nei
confronti di 33 soggetti in servizio presso l’Azienda
Sanitaria Provinciale di Siracusa. L’operazione,
denominata “Doctor House”, è il risultato di un’attività
di indagine protrattasi per mesi con l’ausilio di
telecamere, collocate all’ingresso dell’ex Ospedale
Neuropsichiatrico Provinciale di via traversa la
Pizzuta di Siracusa, che hanno consentito di monitorare
sia gli strumenti per la rilevazione delle presenze del
personale che l’ingresso principale. I Baschi verdi
hanno realizzato 1500 scatti fotografici e 600 ore di
videoriprese in 44 giorni ed hanno fatto emergere che
33 dipendenti si assentavano, arbitrariamente, dal posto
di lavoro (17 dirigenti e 16 dipendenti). In totale 870
ore di assenza che vanno da un minimo di 4 ad un massimo
di 156 ore di presenza falsamente attestata. Le indagini
delle Fiamme Gialle aretusee hanno consentito di provare
che i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano
d’accordo tra loro affinchè 1 timbrasse il badge
magnetico degli altri, consentendo a questi di arrivare
in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro,
ovvero uscire per dedicarsi a faccende personali. Il
sistema fraudolento adottato, permetteva a taluno di
trascorrere gran parte del tempo lavorativo al bar, ad
altri di passeggiare per le vie dello shopping insieme a
colleghi, ad altri di recarsi al mercato ed altri
ancora a svolgere attività sportiva. Le indagini dirette
dal Procuratore Capo Dott. Francesco Paolo Giordano e
coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Antonio
Nicastro, sono state eseguite dalla Compagnia di
Siracusa, hanno permesso all’A.G. inquirente di
richiedere, per 19 indagati, la misura
dell’interdizione dai pubblici uffici, su cui si
pronuncerà, nei prossimi giorni il G.I.P. di Siracusa.
Ai dipendenti sono stati addebitati i reati di falso
(art. 479 c.p.), di truffa aggravata ai danni dell’Ente
Pubblico (art. 640 c.2. c.p.) e di false attestazioni o
certificazioni (art. 55 quinquies del D. Lgs. 30 marzo
2001 nr. 165 Testo Unico del Pubblico impiego). Questi,
oltre alla condanna per i reati commessi, potranno
essere chiamati a risarcire il danno patrimoniale, pari
al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei
periodi per i quali sia accertata la mancata
prestazione, nonché il danno all’immagine subita
dall’amministrazione pubblica. Il fenomeno
dell’assenteismo oggi provoca un peggioramento della
qualità dei servizi resi, una riduzione della
produttività, un aumento dei costi ed un’immagine
negativa della P.A.. L’operazione si attesta, quindi, in
un segmento operativo nel quale il Corpo acclara le sue
peculiarità di Polizia Economico Finanziarie e si pone
come tutore del bilancio pubblico finalizzando i propri
interventi non solo all’effettivo incasso dei tributi
dovuti ma anche ad assicurare che le risorse siano
gestite in maniera corretta.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore
Brugaletta in riferimento all’operazione della Guardia
di Finanza denominata “Doctor House” che ha portato alla
individuazione di casi di assenteismo nell’Azienda ha
dichiarato:“Riteniamo lodevole l’azione della Guardia di
Finanza che ha consentito di rilevare situazioni di
illegittimità all’interno dell’Azienda le quali, se
comprovate dai dovuti riscontri, saranno punite
consentendo di colpire quella parte residuale della
Pubblica amministrazione che con il suo comportamento
inficia l’attività di quanti invece adempiono
quotidianamente al proprio lavoro con dignità ed onestà.
Siamo peraltro costantemente impegnati ad assicurare la
massima collaborazione a tutte le Forze dell’Ordine e
alla Magistratura poiché è interesse comune, sia come
cittadini che come Istituzioni, garantire il buon
andamento della Pubblica amministrazione come dimostrato
dalla pedissequa applicazione della normativa
anticorruzione da parte di questa Azienda in tutti i
settori dell’attività istituzionale. L’Asp di Siracusa
da tempo mantiene costantemente rapporti di
collaborazione con le Forze dell’Ordine per
l’accertamento e la segnalazione agli organi di
competenza di situazioni illecite che possano
verificarsi nel settore sanitario, con l’obiettivo di
ridurre eventuali fenomeni causa di danni erariali. E
ciò non soltanto nelle prestazioni lavorative del
personale dipendente ma anche nella esenzione ticket,
nelle procedure amministrative di acquisizione di beni e
servizi, nella gestione e vigilanza di beni e farmaci in
dotazione alla struttura nei singoli reparti e nei
locali di stoccaggio, nell’esercizio di attività mediche
da parte del personale in regime di libera professione
intramuraria e nell’erogazione di prestazioni sanitarie
a singoli utenti. L’operato di oggi è un forte segnale
di speranza per i cittadini onesti poiché conferma che
in questo territorio sono presenti Istituzioni che
perseguono la trasparenza e la legalità ed è un monito
per chiunque metta in atto tentativi di piegare gli
interessi pubblici a vantaggio di quelli privati”.
Lentini – Gdf Generale Ignazio Gibilarovisita tenenza Lentini.
L’alto ufficiale comandante regionale di divisione
accompagnato del comandante provinciale di Siracusa
col Antonio Spampinato è stato accolto dal cap. Domenico
Peluso e dal comandante di reparto luog. Pietro
Risuglia per incontrare i militari del reparto. Il gen.
Ignazio Gibilaro
ha preso nota delle attività di servizio svolte a
Lentini dalla Gdf, sul territorio noto per l’alta
densità criminale e mafiosa e per il lavoro in corso.
L’alto ufficiale si è complimentato con gli
appartenenti alla tenenzaper il lavoro svolto e quello in corso.
Siracusa
– GdF ordine Procura sequestro conti Sai8
1.420.000€. Gli ulteriori accertamenti, delegati
alla Guardia di Finanza di Siracusa dal Sostituto
Procuratore Dott. Marco Bisogni, hanno consentito di
appurare che la società in questione, per l’anno di
imposta 2012, aveva omesso il versamento delle
ritenute operate nei confronti di lavoratori
dipendenti e lavoratori autonomi. L’azione
giudiziaria è stata svolta nell’ambito del
procedimento relativo all’accertamento delle
responsabilità sul fallimento della “Sai 8”, società
di gestione del servizio idrico per la Provincia di
Siracusa, dichiarata fallita dal Tribunale il 26
novembre 2013. la Procura della Repubblica ha
riscontrato e stigmatizzato alcune inadempienze
economiche e gestionali, evidenziando la difficile
situazione finanziaria della società non ritenuta in
grado di gestire il servizio. La tesi prospettata
dal Procuratore Capo Dott. Francesco Paolo Giordano,
fondata sulla “situazione di illiquidità” e la
rilevazione di “anomalie nei pagamenti delle
forniture” tali da non consentire la prosecuzione di
una normale gestione, ritenuta quantomeno
deficitaria, è stata accolta dai giudici del
Tribunale fallimentare. I Finanzieri aretusei hanno
attenzionato ed esaminato il Modello 770/2013,
relativo all’anno di imposta 2012, trasmesso dalla
“SAI 8” all’Agenzia delle Entrate, dal quale è
emerso, infatti, un omesso versamento delle ritenute
operate pari ad € 1.420.000. Pertanto,
l’amministratore pro – tempore, è stato deferito
all’autorità giudiziaria per la violazione della
normativa tributaria che punisce il comportamento di
chi, nella veste di sostituto di imposta, non versa
nei termini previsti le ritenute risultanti dalla
certificazione rilasciata ai dipendenti, quando
l’importo supera la soglia di € 50.000. Gli
accertamenti delle Fiamme Gialle hanno consentito
alla Procura della Repubblica di Siracusa di
richiedere al G.I.P l’emissione di un decreto di
sequestro preventivo, anche nella forma per
equivalente, sui conti e sui beni dell’indagato. In
data 26/03/2014 il G.I.P., Dott.ssa Patricia Di
Marco, ha emesso il decreto di sequestro preventivo
richiesto dalla Procura. Gli uomini delle Fiamme
gialle, in queste ore, stanno eseguendo il sequestro
sui conti dell’indagato, accesi nei più importanti
istituti di credito nazionali.
Carlentini - Evasione fiscale milionaria:Procura
disponemaxi sequestro “per equivalente” ad
imprenditore megarese.
La Guardia di Finanza di Siracusa, a seguito delle
indagini di polizia tributaria e giudiziaria
precedentemente svolte, ha finalizzato il danno
causato all’erario dall’organizzazione, scientemente
strutturata, che catalizzava in capo ad una società
inattiva di Carlentini i debiti nei confronti
dell’Erario e degli Enti Previdenziali ed
Assistenziali, relativi al personale ingaggiato ma
che, di fatto, veniva utilizzato abusivamente da
altra società operante in Augusta. Le Fiamme Gialle
a seguito delle attività di natura fiscale eseguite
nei confronti delle due società, erano riuscite
infatti ad accertare che quella carlentinese era una
società costituita per il solo fine di assumere il
personale e, conseguentemente farsi carico dei
relativi oneri fiscali e previdenziali. L’azienda
poi, di fatto, avrebbe operato a diretta ed
esclusiva subordinazione dell’altra società
megarese. Il sodalizio criminoso, con tale
strutturata manovra elusiva avrebbe creato
artatamente dalle due imprese aretusee, in
violazioni ai principi della normativa
giuslavoristica, ed aveva evaso, tra ritenute
fiscali e contributi previdenziali, anche mediante
l’emissione e l’utilizzo di fatturazioni di
operazioni inesistenti, un cospicuo valore a danno
alle casse dello Stato. I lavoratori assunti dalla
società di Carlentini, rilevati dai finanzieri,
sono risultati essere 85; ciò ha consentito di
contestare alle due società il distacco illecito e
la somministrazione abusiva di manodopera che ha
comportato ingenti sanzioni amministrative Era stata
accertata anche un’evasione, sia ai fini delle II.DD.
che dell’I.V.A., per oltre 5 milioni € che ha
portato alla denuncia, alla competente Autorità
Giudiziaria, dei due rappresentanti legali delle
società. La Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Siracusa, proprio a seguito delle
attività di indagine svolte dai finanzieri dalla
Compagnia di Augusta, ha preso atto di quanto
accertato, ed ha emesso tempestivamente il
provvedimento di sequestro preventivo c.d. “per
equivalente” di immobili, terreni, motoveicoli,
conti correnti bancari quote sociali di diverse
società e titoli azionari per un valore complessivo
di oltre 2 milioni €, di cui 400 mila € già
immediatamente cautelati. L’attività svolta dalle
fiamme gialle aretusee è la dimostrazione del loro
incessante impegno volto ed estirpare tutte le
forme di illecita concorrenza che rischiano di
provocare un danno irreparabile al mondo della sana
imprenditoria, soprattutto in questo periodo di
crisi dell’economia.
Siracusa – Finanza scopre finanziamenti Eu truffa
5.000.000€.
La Guardia di Finanza di Siracusa contrasta una
milionaria truffa in materia di finanziamenti
pubblici e bancarotta fraudolenta. I finanzieri del
Nucleo di Polizia Tributaria di Siracusa hanno
eseguito tre misure cautelari, disposte dal
Tribunale di Siracusa, nei confronti di altrettanti
imprenditori del settore turistico alberghiero
operanti nel territorio aretuseo, che si sono resi
responsabili di indebite percezioni di contributi
dell’U.E. (POR Sicilia 2000-2006) e di bancarotta
fraudolenta aggravata.
Si è trattato di 2 arresti domiciliari e 1 obbligo
giornaliero di firma, disposti dal GIP presso il
Tribunale di Siracusa, sulla base di specifica
richiesta avanzata dalla Procura della repubblica di
Siracusa. L’indagine trae origine da un’attività di
intelligence del Nucleo di Polizia Tributaria di
Siracusa nel settore dei finanziamenti pubblici,
nell’ambito della Legge Regionale 32/2000. Le
indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica
di Siracusa, hanno rivelato una ingente
movimentazione di denaro, tra diversi conti correnti
societari riconducibili agli imprenditori, in
momenti immediatamente successivi a quelli della
ricezione dei finanziamenti pubblici, ammontanti a
complessivi 5.000.000€. Successivi approfonditi
accertamenti hanno consentito di acquisire
inequivocabili elementi inerenti la mancanza dei
requisiti indispensabili per ottenere i
finanziamenti, attraverso la produzione di
documentazione falsificata da parte degli
imprenditori. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno
permesso di evidenziare che ottenuta indebitamente
la disponibilità economica dei finanziamenti, in
brevissimo tempo le società venivano
sistematicamente spogliate del patrimonio
societario, a favore di altre, sempre riconducibili
ai medesimi soggetti, che inevitabilmente venivano
dichiarate fallite. Il tutto per evitare
fraudolentemente di pagare i debiti contratti. Le
indagini della Guardia di Finanza hanno generato una
corposa denuncia degli imprenditori responsabili
della truffa e di un notaio compiacente, con ben
quattordici capi di imputazione, trasmessa alla
Procura della Repubblica di Siracusa. Stante quanto
quest’ultima ha richiesto al Tribunale di Siracusa
l’emissione di provvedimenti cautelari nei confronti
dei responsabili, eseguiti dal Nucleo di Polizia
tributaria di Siracusa. Sono ancora in corso
ulteriori attività di indagine da parte delle fiamme
gialle aretusee, al fine di meglio lumeggiare questa
milionaria truffa.
Augusta -
GdF scopre a Carlentini falsi licenziati in
cassa integrazione, evasione 17 milioni €.
Individuati 134 tra lavoratori in “nero” ed
“irregolari”. Denunciati 4 imprenditori.
Somministrazione abusiva di manodopera, distacco
illecito e ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni
illegittima. Sono state le Fiamme Gialle di Augusta
a concludere due interventi a contrasto del sommerso
di lavoro. I Finanzieri hanno riscontrato la
somministrazione illegittima di manodopera e la
falsa rappresentazione della condizione economica di
talune società, finalizzata ad ottenere indebite
prestazioni economiche da parte dell’I.N.P.S., quali
la Cassa Integrazione Guadagni. La Guardia di
Finanza, in un primo caso, a seguito di indagini
ispettive di polizia tributaria ha scoperto una
complessa organizzazione imprenditoriale che
catalizzava in capo ad una società inattiva di
Carlentini i debiti nei confronti dell’Erario e
degli Enti Previdenziali ed Assistenziali, relativi
al personale ingaggiato ma illecitamente distaccato
e abusivamente somministrato ad altra società
operante in Augusta. Le Fiamme Gialle hanno
acclarato che quella carlentinese era stata
costituita per il solo fine di assumere il personale
che poi, in moltissimi casi, veniva censito “in
distacco”. Il personale nella realtà dei fatti,
invece, è risultato essere da sempre alla diretta ed
esclusiva subordinazione dell’altra società
megarese. Il sodalizio criminoso, con tale manovra
elusiva, creata dalle 2 imprese aretusee, ha evaso
ben 650.000€, tra ritenute fiscali e contributi
previdenziali, anche mediante l’emissione e
l’utilizzo di fatturazioni di operazioni
inesistenti, creando un cospicuo danno alle casse
dello Stato ed ai propri dipendenti. Nei confronti
di quest’ultimi sono stati, quindi, violati i
diritti garantiti dai C.C.N.L. di categoria. I
Finanzieri, inoltre, hanno rilevato una complessiva
differenza tra il numero di ore pagate in busta paga
ai dipendenti e l’effettiva prestazione resa dagli
stessi, pari a circa 200.000 € con ulteriori
ritenute e contributi non operate e non versate. La
Guardia di Finanza ha rilevato 85 lavoratori “in
nero” ed ha contestato alle 2 società il distacco
illecito e la somministrazione abusiva di manodopera
che ha comportato anche un’ammenda di oltre 1
milione €. Nel contesto dell’attività ispettiva nei
confronti delle 2 società è stata accertata anche
un’evasione dichiarativa, sia ai fini delle II.DD.
che dell’I.V.A., per oltre 5 milioni €. I due
rappresentanti legali delle società sono stati
segnalati alla competente Autorità Giudiziaria. Le
Fiamme Gialle, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Siracusa, hanno rilevato un’evasione
fiscale di 12 milioni€ ed individuato 49 lavoratori
irregolari. In questo caso, durante l’attività
ispettiva, si è configurata una illogica politica
economica aziendale paventata attraverso l’esigenza
societaria di applicare una “ancora di salvataggio”
sottoponendo taluni dipendenti alla Cassa
Integrazione Guadagni. La manovra politico
societaria finalizzata ad eludere l’Erario, è stata
posta in essere dagli amministratori della società,
che hanno rappresentato una pseudo crisi aziendale
all’I.N.P.S., per la concessione del beneficio. Le
Fiamme Gialle hanno riscontrato la documentazione
acquisita presso la Direzione Provinciale dell’Ente
previdenziale di Siracusa con le buste paga dei
dipendenti ed hanno acclarato che, durante il
periodo di Cassa Integrazione (sia ordinaria che
straordinaria), gli stessi avevano lavorato
regolarmente. I Finanzieri hanno così constatato che
la società, utilizzava le erogazioni pubbliche della
Cassa Integrazione, per mantenere il ciclo
produttivo regolare e trasformava le rimanenze di
magazzino in prodotti finiti; gli stessi venivano
ceduti senza dichiarare alcuna operazione
commerciale. Il valore complessivo del venduto è
stato determinato applicando la percentuale di
ricarico stabilita in sede di Interpello con
l’Agenzia delle Entrate. L’attività di indagine ha
permesso di rilevare che il danno all’Erario ammonta
a circa 200 mila euro, pari a 40 mila ore di Cassa
Integrazione erogate dall’I.N.P.S. e non dovute, in
quanto, la società ha continuato a far lavorare i
propri dipendenti a tempo pieno. A questi, va
aggiunto il ricalcolo dei contributi previdenziali e
delle ritenute fiscali a carico della società, pari
ad oltre 200 mila euro. I responsabili della società
sono stati segnalati alla competente Autorità
Giudiziaria per truffa aggravata, per aver
indebitamente conseguito erogazioni pubbliche,
nonché, per le fattispecie delittuose in tema di
reati tributari. L’azione della Guardia di Finanza
di Siracusa al contrasto del lavoro nero e
irregolare è svolta nella consapevolezza degli
effetti distorsivi che il fenomeno crea e si fonda
su un metodo operativo trasversale volto a colpire
tutte le manifestazioni di illegalità connesse,
quali l’evasione fiscale e contributiva, lo
sfruttamento dell’immigrazione clandestina, le frodi
in danno del sistema previdenziale, la produzione ed
il commercio di articoli con marchi contraffatti. La
strategia operativa è quindi quella di agire in
tutti i settori a più intenso utilizzo di manodopera
sommersa.
Noto -
GdF ammanetta pusher e trova “agenda clienti”.
L’incessante l’impegno della Guardia di Finanza
aretusea, volto a reprimere ogni genere di
illegalità a tutela dei cittadini, ha permesso di
individuare un soggetto dedito allo spaccio di
sostanze stupefacenti. La Guardia di Finanza di Noto
corso di un servizio orientato nello specifico
settore ha tratto in arresto 1 20enne originario di
Rosolini in possesso di circa 100 gr. di droga. Il
giovane alla vista dei militari aveva tentato di
disfarsi di un grinder (oggetto atto a sminuzzare
sostanze solide – in particolare sostanze
stupefacenti), il quale, immediatamente rinvenuto,
presentava evidenti tracce di marijuana. Il
successivo controllo nel vano porta oggetti del
veicolo di proprietà del ragazzo ha consentito di
rinvenire 1 barattolo in vetro e 1 busta di plastica
contenenti complessivamente circa 100 grammi di
marijuana sfusa, 1 agendina riportante i nominativi
degli “acquirenti” e i relativi corrispettivi, e 1
bilancino di precisione. Informata dei fatti,
l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti
domiciliari.
Augusta -
Guardia di Finanza scopre merce rubata stoccata in ville.
2 catanesi denunciati perchè stoccavano merce rubata in
due villette.
La Guardia di Finanza di Siracusa ha individuato 2
villette divenute deposito di merce rubata.
Una pattuglia della Compagnia Augusta ha individuato
nel corso di un servizio di controllo del territorio, in
località Corridore del Pero 2 villette disabitate
utilizzate per lo stoccaggio di merce varia proveniente
da furto.
I soggetti 2 catanesi che stazionavano all’ingresso di
una delle due villette, provavano a giustificare la loro
presenza raccontando una storia apparsa subito bizzarra
ai Finanzieri che non si sono fatti convincere. I
militari hanno immediatamente avviato le opportune
indagini, in collegamento con la Sala Operativa del
Comando Provinciale di Siracusa. Tale attivazione ha
permesso di apprendere che all’inizio della scorsa
settimana, l’autista di una ditta di trasporti, di cui
uno dei due soggetti è rappresentante legale, aveva
sporto denuncia di furto del veicolo che conduceva e
della merce ivi contenuta. Il veicolo successivamente,
veniva ritrovato ma privo della merce. Le Fiamme
Gialle sono intervenute nel momento in cui la merce
stoccata, in prevalenza capi di abbigliamento, calzature
e pelletteria, stava per essere ritirata e smistata,
molto probabilmente, nei mercati rionali delle province
di Catania e Siracusa, dove sarebbe stata offerta a
prezzi decisamente più convenienti rispetto a quelli
praticati dai canali ufficiali di vendita. I due
soggetti catanesi sono stati deferiti all’Autorità
Giudiziaria, per il delitto di ricettazione, mentre la
merce è stata restituita ai legittimi proprietari.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle, è
importante ed a tutela del patrimonio e della
concorrenza leale tra gli operatori economici.
Carlentini
- Finanza sequestra 6 aree inquinate amianto e
rifiuti. L’operazione a tutela dell’ambiente. La
Guardia di Finanza Aretusea ha portato a termine
una articolata operazione in materia di tutela
dell’ambiente che ha permesso di sottoporre a
sequestro sei discariche abusive. Le Fiamme Gialle
di Lentini hanno individuato 6 aree adibite a
discariche costituite da materiale provenienti da
demolizioni di fabbricati, rottami ferrosi ed ogni
altro tipo di rifiuto sino ad arrivare al tanto
temuto ETERNIT, miscela d’amianto, altamente tossico
e nocivo. I Finanzieri hanno sottoposto a sequestro
giudiziario i siti che si estendevano su una
superficie complessiva di circa 64.000 mq. di
terreno adibito a pascolo ed a coltivazioni
agricole. Le accurate attività di polizia
giudiziaria, finalizzate all’identificazione dei
gestori dei siti, hanno permesso alle Fiamme Gialle
di denunziare a piede libero all’Autorità competente
nr. 6 persone per violazione al Decreto Legislativo
n. 152/2006. Contestualmente alle operazioni sono
state avviate le procedure per le relative
bonifiche, al fine di ripristinare l’originario
stato dei luoghi. L’attività svolta costituisce
ulteriore testimonianza del quotidiano impegno
profuso dalle Fiamme Gialle aretusee sul territorio
a tutela della salute dei cittadini e della
legalità.
Augusta-
GdF scopre a Carlentini falsi licenziati in
cassa integrazione, evasione 17 milioni €.
Individuati 134 tra lavoratori in “nero” ed
“irregolari”. Denunciati 4 imprenditori.
Somministrazione abusiva di manodopera, distacco
illecito e ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni
illegittima. Sono state le Fiamme Gialle di Augusta
a concludere due interventi a contrasto del sommerso
di lavoro. I Finanzieri hanno riscontrato la
somministrazione illegittima di manodopera e la
falsa rappresentazione della condizione economica di
talune società, finalizzata ad ottenere indebite
prestazioni economiche da parte dell’I.N.P.S., quali
la Cassa Integrazione Guadagni. La Guardia di
Finanza, in un primo caso, a seguito di indagini
ispettive di polizia tributaria ha scoperto una
complessa organizzazione imprenditoriale che
catalizzava in capo ad una società inattiva di
Carlentini i debiti nei confronti dell’Erario e
degli Enti Previdenziali ed Assistenziali, relativi
al personale ingaggiato ma illecitamente distaccato
e abusivamente somministrato ad altra società
operante in Augusta. Le Fiamme Gialle hanno
acclarato che quella carlentinese era stata
costituita per il solo fine di assumere il personale
che poi, in moltissimi casi, veniva censito “in
distacco”. Il personale nella realtà dei fatti,
invece, è risultato essere da sempre alla diretta ed
esclusiva subordinazione dell’altra società
megarese. Il sodalizio criminoso, con tale manovra
elusiva, creata dalle 2 imprese aretusee, ha evaso
ben 650.000€, tra ritenute fiscali e contributi
previdenziali, anche mediante l’emissione e
l’utilizzo di fatturazioni di operazioni
inesistenti, creando un cospicuo danno alle casse
dello Stato ed ai propri dipendenti. Nei confronti
di quest’ultimi sono stati, quindi, violati i
diritti garantiti dai C.C.N.L. di categoria. I
Finanzieri, inoltre, hanno rilevato una complessiva
differenza tra il numero di ore pagate in busta paga
ai dipendenti e l’effettiva prestazione resa dagli
stessi, pari a circa 200.000 € con ulteriori
ritenute e contributi non operate e non versate. La
Guardia di Finanza ha rilevato 85 lavoratori “in
nero” ed ha contestato alle 2 società il distacco
illecito e la somministrazione abusiva di manodopera
che ha comportato anche un’ammenda di oltre 1
milione €. Nel contesto dell’attività ispettiva nei
confronti delle 2 società è stata accertata anche
un’evasione dichiarativa, sia ai fini delle II.DD.
che dell’I.V.A., per oltre 5 milioni €. I due
rappresentanti legali delle società sono stati
segnalati alla competente Autorità Giudiziaria. Le
Fiamme Gialle, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Siracusa, hanno rilevato un’evasione
fiscale di 12 milioni€ ed individuato 49 lavoratori
irregolari. In questo caso, durante l’attività
ispettiva, si è configurata una illogica politica
economica aziendale paventata attraverso l’esigenza
societaria di applicare una “ancora di salvataggio”
sottoponendo taluni dipendenti alla Cassa
Integrazione Guadagni. La manovra politico
societaria finalizzata ad eludere l’Erario, è stata
posta in essere dagli amministratori della società,
che hanno rappresentato una pseudo crisi aziendale
all’I.N.P.S., per la concessione del beneficio. Le
Fiamme Gialle hanno riscontrato la documentazione
acquisita presso la Direzione Provinciale dell’Ente
previdenziale di Siracusa con le buste paga dei
dipendenti ed hanno acclarato che, durante il
periodo di Cassa Integrazione (sia ordinaria che
straordinaria), gli stessi avevano lavorato
regolarmente. I Finanzieri hanno così constatato che
la società, utilizzava le erogazioni pubbliche della
Cassa Integrazione, per mantenere il ciclo
produttivo regolare e trasformava le rimanenze di
magazzino in prodotti finiti; gli stessi venivano
ceduti senza dichiarare alcuna operazione
commerciale. Il valore complessivo del venduto è
stato determinato applicando la percentuale di
ricarico stabilita in sede di Interpello con
l’Agenzia delle Entrate. L’attività di indagine ha
permesso di rilevare che il danno all’Erario ammonta
a circa 200 mila euro, pari a 40 mila ore di Cassa
Integrazione erogate dall’I.N.P.S. e non dovute, in
quanto, la società ha continuato a far lavorare i
propri dipendenti a tempo pieno. A questi, va
aggiunto il ricalcolo dei contributi previdenziali e
delle ritenute fiscali a carico della società, pari
ad oltre 200 mila euro. I responsabili della società
sono stati segnalati alla competente Autorità
Giudiziaria per truffa aggravata, per aver
indebitamente conseguito erogazioni pubbliche,
nonché, per le fattispecie delittuose in tema di
reati tributari. L’azione della Guardia di Finanza
di Siracusa al contrasto del lavoro nero e
irregolare è svolta nella consapevolezza degli
effetti distorsivi che il fenomeno crea e si fonda
su un metodo operativo trasversale volto a colpire
tutte le manifestazioni di illegalità connesse,
quali l’evasione fiscale e contributiva, lo
sfruttamento dell’immigrazione clandestina, le frodi
in danno del sistema previdenziale, la produzione ed
il commercio di articoli con marchi contraffatti. La
strategia operativa è quindi quella di agire in
tutti i settori a più intenso utilizzo di manodopera
sommersa.
Noto-
GdF ammanetta pusher e trova “agenda clienti”.
L’incessante l’impegno della Guardia di Finanza
aretusea, volto a reprimere ogni genere di
illegalità a tutela dei cittadini, ha permesso di
individuare un soggetto dedito allo spaccio di
sostanze stupefacenti. La Guardia di Finanza di Noto
corso di un servizio orientato nello specifico
settore ha tratto in arresto 1 20enne originario di
Rosolini in possesso di circa 100 gr. di droga. Il
giovane alla vista dei militari aveva tentato di
disfarsi di un grinder (oggetto atto a sminuzzare
sostanze solide – in particolare sostanze
stupefacenti), il quale, immediatamente rinvenuto,
presentava evidenti tracce di marijuana. Il
successivo controllo nel vano porta oggetti del
veicolo di proprietà del ragazzo ha consentito di
rinvenire 1 barattolo in vetro e 1 busta di plastica
contenenti complessivamente circa 100 grammi di
marijuana sfusa, 1 agendina riportante i nominativi
degli “acquirenti” e i relativi corrispettivi, e 1
bilancino di precisione. Informata dei fatti,
l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti
domiciliari.
Augusta-
Guardia di Finanza scopre merce rubata stoccata in ville.
2 catanesi denunciati perchè stoccavano merce rubata in
due villette.
La Guardia di Finanza di Siracusa ha individuato 2
villette divenute deposito di merce rubata.
Una pattuglia della Compagnia Augusta ha individuato
nel corso di un servizio di controllo del territorio, in
località Corridore del Pero 2 villette disabitate
utilizzate per lo stoccaggio di merce varia proveniente
da furto.
I soggetti 2 catanesi che stazionavano all’ingresso di
una delle due villette, provavano a giustificare la loro
presenza raccontando una storia apparsa subito bizzarra
ai Finanzieri che non si sono fatti convincere. I
militari hanno immediatamente avviato le opportune
indagini, in collegamento con la Sala Operativa del
Comando Provinciale di Siracusa. Tale attivazione ha
permesso di apprendere che all’inizio della scorsa
settimana, l’autista di una ditta di trasporti, di cui
uno dei due soggetti è rappresentante legale, aveva
sporto denuncia di furto del veicolo che conduceva e
della merce ivi contenuta. Il veicolo successivamente,
veniva ritrovato ma privo della merce. Le Fiamme
Gialle sono intervenute nel momento in cui la merce
stoccata, in prevalenza capi di abbigliamento, calzature
e pelletteria, stava per essere ritirata e smistata,
molto probabilmente, nei mercati rionali delle province
di Catania e Siracusa, dove sarebbe stata offerta a
prezzi decisamente più convenienti rispetto a quelli
praticati dai canali ufficiali di vendita. I due
soggetti catanesi sono stati deferiti all’Autorità
Giudiziaria, per il delitto di ricettazione, mentre la
merce è stata restituita ai legittimi proprietari.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle, è
importante ed a tutela del patrimonio e della
concorrenza leale tra gli operatori economici.
Carlentini
- Finanza sequestra 6 aree inquinate amianto e
rifiuti. L’operazione a tutela dell’ambiente. La
Guardia di Finanza Aretusea ha portato a termine
una articolata operazione in materia di tutela
dell’ambiente che ha permesso di sottoporre a
sequestro sei discariche abusive. Le Fiamme Gialle
di Lentini hanno individuato 6 aree adibite a
discariche costituite da materiale provenienti da
demolizioni di fabbricati, rottami ferrosi ed ogni
altro tipo di rifiuto sino ad arrivare al tanto
temuto ETERNIT, miscela d’amianto, altamente tossico
e nocivo. I Finanzieri hanno sottoposto a sequestro
giudiziario i siti che si estendevano su una
superficie complessiva di circa 64.000 mq. di
terreno adibito a pascolo ed a coltivazioni
agricole. Le accurate attività di polizia
giudiziaria, finalizzate all’identificazione dei
gestori dei siti, hanno permesso alle Fiamme Gialle
di denunziare a piede libero all’Autorità competente
nr. 6 persone per violazione al Decreto Legislativo
n. 152/2006. Contestualmente alle operazioni sono
state avviate le procedure per le relative
bonifiche, al fine di ripristinare l’originario
stato dei luoghi. L’attività svolta costituisce
ulteriore testimonianza del quotidiano impegno
profuso dalle Fiamme Gialle aretusee sul territorio
a tutela della salute dei cittadini e della
legalità.
Siracusa
– GdF sequestra 3,5 milioni € a nomadi. Una
coppia di “Nomadi” di Melilli sono stati oggetto da
parte della Guardia di Finanza di Siracusa, di un
sequestro di beni complessivo di oltre 3,5 milioni di
euro, in attuazione del codice antimafia. I Finanzieri
del Nucleo di Polizia Tributaria, nelle ultime ore,
hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione
patrimoniale e personale nei confronti di 2 coniugi,
Corrado Giuseppe Fiaschè 46enne e Concetta
Rasizzi 44enne residenti in Melilli e senza fissa
occupazione che, nell’arco di qualche anno, sono
riusciti ad accumulare liquidità e beni immobili per un
valore di oltre 3,5 milioni di euro, frutto di furti e
truffe commessi in diverse zone d’Italia. Le complesse
indagini economico – patrimoniali finanziarie eseguite
dalle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Siracusa hanno
consentito di sviluppare dati e notizie richieste a
diverse Autorità Giudiziarie, Istituti di Credito nonché
Società di gestione fondi mobiliari, riuscendo a
ricostruire il cospicuo patrimonio finanziario ed
immobiliare accumulato dagli stessi in conti correnti,
polizze assicurative e fondi di investimento. Gli
accertamenti sono, quindi, culminati con la richiesta di
applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali in
attuazione delle norme del “Codice Antimafia” che in
presenza di specifici presupposti soggettivi (tra gli
altri la pericolosità del soggetto desunta dai suoi
precedenti e condanne) ed oggettivi (sproporzione tra
redditi dichiarati e patrimonio a disposizione),
consentono di sequestrare, in vista della successiva
confisca, i beni del soggetto proposto nella fattispecie
sconosciuti al fisco.L’operazione di servizio condotta
dalla Guardia di Finanza con il coordinamento dalla
Procura della Repubblica siracusana ha permesso di
mettere a segno un duro colpo a quella che viene
definita la criminalità economica. A carico dei due,
infatti, sono emerse decine di denunce presentate presso
uffici di polizia di tutta l’Italia, cui sono conseguite
sentenze di condanna passate in giudicato emesse dai
Tribunali competenti, per reati contro il patrimonio
(furti in abitazione e truffe) ed anche contro la
persona (lesioni), spesso perpetrate nelle abitazioni di
soggetti anziani razziando denaro ed oggetti di valore.
Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle aretusee hanno
evidenziato alla competente Autorità Giudiziaria la
pericolosità sociale della coppia in quanto abitualmente
dedita alla commissione di reati vivendo dei relativi
proventi. Ciò ha consentito l’emissione di un
provvedimento da parte del Tribunale di Siracusa,
eseguito da pattuglie del Nucleo di Polizia Tributaria,
che ha determinato il sequestro, presso vari sportelli
bancari ed uffici postali, di circa 3.150.000,00 euro
tra contanti, polizze vita e titoli obbligazionari, n. 2
terreni con annesse costruzioni per un valore di euro
300.000,00 e due automezzi del valore di euro 65.000,00.
A carico dei due soggetti è stata altresì disposta
l’applicazione della misura della sorveglianza speciale
per anni due con obbligo di non allontanarsi dal luogo
di residenza.
Pachino - GdF: M.a. GIANNO cede comando a M.a. LOMBARDO.
L’avvicendamento si è svolto al Comando della Brigata
Guardia di Finanza di Pachino. Il passaggio tra il M.a.
Antonino GIANNO, 48 anni, ed il M. A. Carmelo LOMBARDO,
49 anni è avvenuto alla presenza del Comandante
Provinciale, Col. Antonino Spampinato, e del Comandante
della Tenenza di Noto, Ten. Alessandra Falcone. Il neo
Comandante, arruolato nel Corpo nel 1987, sposato è
padre di due figli, ha una notevole esperienza
professionale acquisita nel corso della sua formazione
essendo stato impegnato in diversi reparti di confine
nel nord Italia. Il Comandante Provinciale ha rivolto
al M.a. Gianno un sentito ringraziamento per la
professionalità e l’impegno con cui, nei 13 anni
trascorsi a Pachino, di cui 5 da Comandante, ha condotto
la Brigata. Il conseguimento di risultati importanti
evidenziano il ruolo del Reparto quale avanguardia nella
missione istituzionale di polizia economico finanziaria
svolta dal Corpo. Un cenno di merito per i profili umani
è stato anche dato alle attività di assistenza
umanitaria prestata alle centinaia di immigrati che
soprattutto in questi ultimi mesi hanno raggiunto le
coste siracusane. Al M.a. Lombardo sono stati rivolte
attestazioni di stima per l’incarico con l’auspico di
proseguire in un periodo ricco di soddisfazioni
professionali e umane a tutela dei cittadini di Pachino
e Portopalo di Capo Passero.
Siracusa
– Fiamme Gialle trovano pusher con TENANFENAMINA. I
Baschi Verdi di Siracusa hanno ammanettato un pusher,
25enne. Il giovane era proveniente dall’Italia
settentrionale, ma di origine siracusana è stato tratto in
arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di
spaccio. È incessante l’attività di contrasto alla
detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, da
parte degli uomini delle Fiamme Gialle di Siracusa. La
sostanza tipo M.D.A era confezionata in dosi, pronta per
essere ceduta. E’ la prima volta che la sostanza (TENANFENAMINA)
M.D.A viene sequestrata in provincia. Una più accurata
ispezione dei bagagli ha permesso di rinvenire 4 involucri
di plastica trasparente termosaldati, contenenti la sostanza
stupefacente confezionata in dosi, pronta per essere ceduta.
Infallibile è stato il fiuto del cane Aquila usato dalla
Fiamme Gialle durante l’ispezione, per il ritrovamento dello
stupefacente. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al
momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per
individuare i canali di approvvigionamento del giovane
pusher.
Noto –
GdF ten. Alessandra Falcone surroga a comando
compagnia ten. Diana Campanella.
Il Comandante Provinciale di Siracusa, Col. Antonino
Spampinato ed i Finanzieri di Noto, hanno salutato il
Tenente Diana Campanella che, dopo 2 anni, si
trasferisce al Comando della Compagnia di Macerata.
L’Ufficiale ha mostrato doti umane e professionali
significative ed ha operato e diretto importanti
operazioni di servizio nella lotta all’evasione fiscale,
nel settore dei reati contro la pubblica
amministrazione, della spesa pubblica e nel contrasto
alla criminalità economica ed organizzata. Il Tenente
Alessandra Falcone assume l’incarico di Comandante, 25
anni ed è originaria di Pico (FR). Conseguita la
maturità classica si è arruolata nel 2008 ed ha
frequentato il 108° Corso “Piave Vecchio III” nelle sedi
dell’Accademia del Corpo di Bergamo e Roma, conseguendo
– al termine del percorso formativo quinquennale – la
laurea specialistica in “Scienze della Sicurezza
Economico-Finanziaria” presso l’Università degli Studi
di Roma Tor Vergata. Il Comandante Provinciale ha
rivolto, a nome delle Fiamme Gialle aretusee, al Tenente
Campanella un sentito ringraziamento per il proficuo
lavoro svolto ed al Tenente Falcone l’augurio che
nell’incarico possa condurre i Finanzieri netini al
conseguimento di importanti successi operativi e
professionali.
Siracusa
– GdF : col. Cuzzocrea passa comando provinciale a col.
Spampinato.Il cambio al vertice del Comando Provinciale di
Siracusa è il 5 luglio alle ore 10.30, alla presenza
del Comandante Regionale Sicilia, Gen. Div. Ignazio
Gibilaro
e delle massime Autorità della provincia aretusea, a
Siracusa, presso la Caserma “Ten. Alfredo Lombardi
M.A.V.M.” della Guardia di Finanza in via Epicarmo nr.
14. La cerimonia di avvicendamento è tra il Colonnello
t. ISSMI Giuseppe Rosario Cuzzocrea ed il Colonnello t.
ISSMI Antonino Spampinato.
Il Col. Giuseppe Cuzzocrea,
dopo tre anni, lascia la sede di Siracusa in quanto
trasferito al Comando Generale del Corpo. Il Col.
Antonino Spampinato, proveniente dal Comando
Interregionale dell’Italia Sud Occidentale di Palermo.
Curriculum vitae del Col. t. ISSMI Antonino Spampinato
E’nato nel 1963 ad Augusta (SR), dopo aver conseguito la
Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli
Studi di Messina ha frequentato l’Accademia della
Guardia di Finanza. E’ stato Ufficiale istruttore presso
la Scuola Sottufficiali di Cuneo. E’ stato Comandante di
“Unità e Stazione Navale”, articolazioni del Corpo alle
sedi di Napoli e Palermo.Ha prestato servizio al Comando
Generale di Roma.Ha conseguito il titolo dell’Istituto
Superiore di Stato Maggiore Interforze presso il Centro
Alti Studi Difesa di Roma ed è Consigliere Giuridico
nelle Forze Armate.Ha svolto l’incarico di Capo di Stato
Maggiore del Comando Regionale Calabria e di Capo
Ufficio Personale ed Affari Generali del Comando
Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale di Palermo.E’
inoltre laureato in “Economia Bancaria, Finanziaria ed
Assicurativa” - Università di Messina, ed in quella
specialistica di “Scienze della Sicurezza Economico
Finanziaria - Università di Tor Vergata di Roma;
ha conseguito i Master in “Sistemi di Gestione e
Sviluppo delle Risorse Umane nella P.A.” ed in “Studi
Internazionali Strategico Militari”.E’ Ufficiale
dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è
decorato di: Medaglia d’Argento ai “Benemeriti della
Scuola, della Cultura e dell’Arte”; Medaglia Mauriziana
al Merito di 10 lustri di Carriera Militare; Medaglia di
Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana; Medaglia
Militare d’oro al Merito di lungo Comando; Croce d’Oro
per Anzianità di Servizio nonché
di 5 attestati di Pubblica Benemerenza della Protezione
Civile. E’ coniugato ed ha una figlia.
Siracusa
– GdF scopre 67 false autocertificazioni per
esenzioni ticket sanitario. L'accusa è di
truffa aggravata al sistema sanitario nazionale e
falsità in atti, 67 i soggetti, tra pazienti e
medici (questi ultimi, per aver attestato false
esenzioni), sono stati denunciati all’Autorità
Giudiziaria di Siracusa dalle Fiamme Gialle netine.
I finanzieri hanno esaminato i dati riferiti ad una
vasta platea di persone residenti nell’area Sud
della provincia di Siracusa che hanno usufruito, a
titolo gratuito, di prestazioni specialistiche ed
esami di laboratorio, accertando che gran parte
delle autocertificazioni presentate attestavano
condizioni di reddito non rispondenti alla realtà.
Le Fiamme Gialle, in particolare, hanno controllato
la posizione di diversi soggetti fruitori di
prestazioni sanitarie esenti, effettuando mirate
verifiche per riscontrare la veridicità dei dati
inseriti nelle singole istanze. Ne è emerso che, per
non pagare il ticket sanitario sulle prestazioni
ricevute, per un valore complessivo di una decina di
migliaia di euro, numerosi assistiti hanno attestato
falsamente lo status di disoccupato o il possesso di
redditi inferiori a quelli effettivamente percepiti.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle netine, ancora
in corso, non ha riguardato solo i singoli
percettori dei ticket esenti: sono state, infatti,
monitorate le posizioni dei medici che attestavano,
di loro pugno, esenzioni a favore di pazienti privi
dei requisiti previsti dalla legge per accedere al
beneficio in questione.
Diversi professionisti, infatti, sono stati deferiti
all’A.G. perché hanno permesso l’accesso al
beneficio da parte di soggetti non inseriti negli
elenchi degli ‘esenti’ forniti dall’ASP, venendo
meno al loro dovere di ‘controllo’ rispetto a quanto
sterilmente dichiarato dai loro pazienti. il
Comandante Provinciale commenta:
“Gli importi che hanno originato tale sistema
truffaldino considerati singolarmente, non sono
particolarmente cospicui: a titolo di esempio, per
la cd. “specialistica” (visite, esami ed analisi),
il ticket sanitario, generalmente, si aggira intorno
ai 30€, ma spesso costa ancora meno. Eppure c’è chi
fa di tutto per ricorrere a stratagemmi di ogni tipo
per non pagare quanto dovuto e, proprio a causa
dell’irrisorietà degli importi, si ritiene “esente”
dall’aver commesso un crimine: è, questa, spesso, la
giustificazione “morale” cui si appella ogni singolo
evasore che, alla fine, ritiene di pesare poco sulla
collettività, mentre la somma di ogni singolo
tributo non corrisposto contribuisce in maniera
significativa a produrre un danno rilevante non solo
dal punto di vista economico ma, soprattutto, in
termini di ricaduta, sui possibili benefici che ne
deriverebbero per l’intera società. Le prestazioni
sanitarie, infatti, raggiungono numeri enormi e,
secondo le statistiche, ogni anno in Italia vengono
evasi complessivamente almeno un miliardo e 100
milioni€.”
Augusta
–
Guardia di Finanza sequestra 30 kg ferramenta
refurtiva zona industriale Melilli. I militari
stavano svolgendo un servizio di controllo sul
territorio quando hanno bloccato un sospetto a bordo
di una vettura carica del materiale ferroso. Il
conducente della macchina di origine catanese è
stata denunciato all’Autorità Giudiziaria. Le Fiamme
Gialle, dall’inizio dell’anno hanno sequestrato
nella zona di Priolo 1,6 tonnellate di rame di
provenienza furtiva.
Canicattini Bagni
– GdF scopre 70enne che segrega
senegalese
21enne.
Il responsabile L.S. 70enne è stato tratto in
arresto ai domiciliari per maltrattamento di persona e
furto di energia elettrica e destinato al fermo presso
il proprio domicilio a disposizione dell’A.G.
inquirente. I finanzieri che, alla prime luci del
giorno all’alba di ieri, hanno fatto irruzione in un
immobile in pieno centro di Canicattini Bagni dove hanno
trovato, in condizioni pietosissime, un cittadino
extracomunitario ventunenne, segregato dal proprio
aguzzino, un pensionato di 70 anni, al fine di
procurarsene servigi di ogni tipo per le proprie
diuturne esigenze non volevano credere ai propri occhi.
Le Fiamme Gialle del Nucleo Mobile della locale
Compagnia, quotidianamente impegnati nella repressione
dei reati in genere, hanno così posto fine ad una storia
che ha dell’inverosimile, ma che, purtroppo, è accaduta
realmente in un piccolo centro della provincia aretusea.
I finanzieri, a seguito di una segnalazione al numero
di pubblica utilità “117”, sono riusciti ad individuare
un immobile sito nel pieno centro abitato di Canicattini
Bagni, di proprietà di un anziano pensionato, L.S.
70enne, ove all’interno è stato trovato segregato, un
giovane senegalese, peraltro munito di regolare permesso
di soggiorno in Italia. Le condizioni di vita del
giovane extracomunitario sfruttato dall’aguzzino per
soddisfare le più svariate necessità lavorative erano a
dir poco raccapriccianti. Il ragazzo, nel totale
disprezzo delle più elementari norme di vita civile,
veniva rinchiuso, ormai da qualche tempo, in un sudicio
sgabuzzino di pochi metri quadrati senza cibo, acqua e
servizi igienici, vedendo così calpestata ogni forma di
dignità personale. Il malcapitato cittadino
extracomunitario, alla vista dei finanzieri, ha
manifestato la propria gioia piangendo ed abbracciando i
propri “salvatori”: non serve parlare la stessa lingua
per comprendere quante pene e quante sofferenze abbia
dovuto passare il ragazzo, il cui maggior torto è stato
quello di fidarsi di una persona cattiva e senza cuore
che, promettendo assistenza in termini di vitto ed
alloggio, di fatto invece ha trasformato la quotidiana
esistenza in una vera e propria prigionia. Una brandina,
qualche tozzo di pane e la pressoché assoluta mancanza
di servizi igienici rappresentavano il compenso per il
povero cittadino africano in cambio di servigi che
l’anziano aguzzino si faceva prestare. Le Fiamme Gialle,
da un più accurato controllo dell’immobile, hanno
scoperto che il proprietario perpetrava anche il furto
di energia elettrica, mediante un cavo elettrico
abilmente occultato all’interno di un muro perimetrale,
inibendo al contatore dell’ENEL di conteggiare i consumi
dell’energia erogata. Il responsabile è stato tratto in
arresto per maltrattamento di persona e furto di energia
elettrica e destinato al fermo presso il proprio
domicilio a disposizione dell’A.G. inquirente. Sono
tuttora in corso le indagini da parte degli inquirenti
tendenti ad accertare altri eventuali soggetti coinvolti
nelle illecite attività riscontrate. Il Comandante
Provinciale commenta: “Appare impossibile che casi come
questi possano accadere ai giorni nostri, soprattutto in
una provincia che da sempre si è distinta positivamente
per l’affabilità, il senso di accoglienza ed i sani
valori dei propri abitanti. Scenari del genere spesso
vengono ricondotti al degrado delle periferie
metropolitane o perlopiù riconnessi a contesti in cui
dilaga la criminalità. Evidentemente non c’è limite alla
cattiveria umana ma, per fortuna, c’è una maggioranza di
persone di animo nobile e sensibile: aver chiamato il
numero di pubblica utilità “117”, sebbene in forma
anonima, ha contribuito a far sì che venisse restituita
la libertà ad una persona che pensava di trovare, nel
nostro territorio, dignità, lavoro e serenità, che
invece gli erano precluse nel Paese d’origine”.
Siracusa
– Gdf scopre 130falsi braccianti, maxi truffa
INPS. Risultavano essere formalmente tutti
braccianti agricoli, ma in realtà percepivano
illecitamente i sussidi di disoccupazione. È questa la
colossale truffa all’I.N.P.S. scoperta, dopo puntuali
accertamenti e meticolose indagini, condotte in assoluta
sinergia, dalle Fiamme Gialle aretusee ed i finanzieri
del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi
Comunitarie di Roma, che ha portato alla denuncia alla
competente Autorità Giudiziaria di ben 130 persone, che
risponderanno dei reati di truffa e di falso materiale
commesso da privati. Le Fiamme Gialle romane hanno
realizzato una capillare progettualità che ha portato,
dopo un preliminare screening, anche grazie al sapiente
utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, alla
segnalazione, sul territorio siracusano, di posizioni
ritenute “sensibili”, il cui vaglio operativo è stato
demandato ai finanzieri della Tenenza di Priolo-Melilli.
I Baschi Verdi, attraverso l’esame di documenti nonché
indagini connotate da particolare tecnicismo, sono
riusciti ad individuare la vera mente
dell’organizzazione truffaldina: un imprenditore nativo
di Tortorici (ME) ma da anni residente in Villasmundo,
di anni 45, con precedenti specifici. Il furbo,
servendosi di un’impresa agricola fantasma, creata
artatamente al solo scopo di certificare assunzioni e
giornate lavorative fittizie, riusciva così ad ottenere
e far elargire l’indebita percezione dell’indennità di
disoccupazione agricola a centinaia di soggetti, tutti
ovviamente compiacenti. Il danno complessivamente alla
casse dell’I.N.P.S. è stato individuato in circa 600
mila euro. L’attività d’indagine, molto complessa dal
punto di vista investigativo, alla luce della meticolosa
ricostruzione documentale che ne è derivata, si è
articolata non solo attraverso l’acquisizione di
elementi presso vari uffici delle sedi I.N.P.S. delle
province di Siracusa, Messina, Catania, Enna e Palermo
ma anche mediante numerosi sopralluoghi tendenti a
verificare lo stato reale dei siti agricoli, il tutto
reso ancor più difficile dal considerevole numero delle
persone coinvolte nella mega-truffa. Le Fiamme Gialle
hanno così accertato l’esistenza di un’azienda solo
cartolarmente costituita, ma di fatto “inesistente”,
atteso che è stata accertata la totale assenza di
strutture operative, di terreni in colture, di
infrastrutture (che invece si dichiarava documentalmente
di aver costruito), di beni strumentali, di libri e
registri contabili. Il modus operandi del sodalizio
criminoso era sostanzialmente il seguente:
l’imprenditore presentava all’I.N.P.S. competente falsa
documentazione relativa a fittizi rapporti di lavoro
agricolo che consentisse l’erogazione dell’indennità di
disoccupazione agricola e la relativa copertura ai fini
della maturazione della pensione. Tutto ciò era basato,
essenzialmente, sulla scorta di un pactum sceleris
stretto tra la mente dell’organizzazione ed i falsi
braccianti compiacenti. L’impresa, sulla carta
regolarmente costituita, è riuscita a bypassare la prima
fase di controllo dichiarando - formalmente – di essere
una cd. azienda “senza terra” (dicitura normalmente
utilizzata nei casi in cui la raccolta di ortaggi ed
agrumi avvenga per conto terzi): in realtà, per
l’effettuazione della truffa in questione, realizzava
contratti fasulli di affitto di terreni, risultati
essere stati stipulati addirittura con soggetti defunti,
con persone non più proprietarie nell’arco temporale di
riferimento o, addirittura, inconsapevoli di aver locato
i propri terreni. La complessa ed articolata attività di
polizia giudiziaria condotta dalle Fiamme Gialle
aretusee s’inquadra nei servizi di salvaguardia delle
frodi in danno del bilancio nazionale, cui il Corpo è
chiamato quotidianamente a profondere sempre maggiore
impegno. Il Comandante Provinciale commenta: “Sebbene,
soprattutto in questo periodo si registri,
correttamente, nell’opinione pubblica, una crescente
consapevolezza che l’obiettivo della c.d. “giustizia
fiscale” non possa che passare attraverso il pagamento,
da parte di tutti, indistintamente, delle imposte e
tasse secondo la soggettiva capacità contributiva, avuto
riguardo, ovviamente, alla tipologia di attività
esercitata nonché al reddito realmente conseguito,
numerosi sono, ancora, purtroppo, quei soggetti che,
deliberatamente, cercano di trovare ogni possibile
escamotage per acquisire diritti che non gli competono,
cercando, con artefizi o raggiri, di frodare lo Stato o
l’Unione Europea, con la finalità di percepire indebiti
rimborsi o sussidi. Il caso scoperto a Melilli ne è un
classico esempio: centinaia di persone percepivano
indebitamente sussidi di disoccupazione, sottraendo
invece risorse utili a conferire somme di denaro a tutti
quei soggetti che, purtroppo, il lavoro lo avevano perso
veramente! In un periodo di “vacche magre” come questo
che, purtroppo, stiamo vivendo non solo nel nostro
territorio ma a livello globale, è necessario avere un
particolare riguardo non solo alle entrate tributarie ma
anche elargire, in termini di spesa, i fondi - spesso
esigui - verso coloro i quali ne devono essere
correttamente destinatari. Ecco perché continueranno a
ritmo serrato i controlli nello specifico settore, a
salvaguardia, in generale, dell’economia sana ma anche,
soprattutto, verso tutti coloro che, con tanti
sacrifici, quotidianamente, cercano di salvaguardare i
propri diritti nel mondo del lavoro”.
Augusta
– GdF: cambio comando Compagnia Augusta cap. Peluso
subentra a cap. Monfreda. La Guardia di Finanza
Compagnia di Augusta, da lunedì 13 agosto, non è guidata
dal Cap. Nicola Monfredache
ha ceduto il comando al
Cap. Domenico Peluso. Il Capitano Monfreda lascia, la Compagnia megarese dopo due anni di comando, per
essere applicato, quale Ufficiale addetto, al Comando
Generale della Guardia di Finanza di Roma, nel quale
l’ufficiale avrà modo di continuare a lavorare con
professionalità, facendo tesoro della significativa
esperienza maturata in terra siracusana. I risultati
ottenuti dal Capitano Monfreda al comando del reparto
megarese, nel biennio appena trascorso, sono stati
molteplici e significativi: nella lotta all’evasione
fiscale, alla contraffazione dei marchi, lo spaccio degli
stupefacenti e della tutela dell’ambiente. Il nuovo
Comandante, Capitano Domenico Peluso ha un’eredità
importante, potrà contare su una solida base di partenza per
continuare a lavorare all’interno di un solco già tracciato
e che ha dato ottimi frutti dal punto di vista operativo. Il
nuovo Comandante, il Capitano Domenico Peluso, di anni 30,
originario di Monza, dopo aver frequentato l’Accademia della
Guardia di Finanza, ha svolto l’incarico di istruttore
presso la Scuola per Allievi Finanzieri di Bari - quale
Ufficiale Istruttore - di Comandante della Tenenza di
Saronno (VA) e di Comandante della storica Compagnia di
Ponte Tresa (VA). Al Capitano Monfreda va un sentito
ringraziamento da parte del Comandante Provinciale per il
proficuo lavoro svolto e nel contempo un “in bocca al lupo”
al Capitano Peluso per il nuovo prestigioso incarico
assunto. Al neo comandante gli auguri di buon lavoro da
L'INFORMATORE di Sicilia.
Lentini- Lanciano sassi
su auto in transito, Guardia Finanza blocca 3 minori
appostati in edificio abbandonato. La Guardia di Finanza di
Siracusa, nell’ambito del dispositivo di controllo del
territorio e del diuturno presidio all’incolumità
pubblica, ha sottoposto a fermo 3 soggetti minorenni. I
maldestri dall’alto di un palazzo abbandonato, erano
intenti a lanciare sassi contro le auto in transito
nella centrale via Etnea del Comune di Lentini.
L’intervento è stato effettuato dai Baschi Verdi della
Tenenza di Lentini
diretti dal comandante luog. Pietro Risuglia.
Una pattuglia è stata allertata dalla presenza di
pietre lungo la strada, ed ha notato 3 ragazzi
rispettivamente di 13, 15 e 16 anni, nascosti sul tetto
di un immobile in costruzione/abbandonato lungo via
Etna. I giovinastri
stavano tentando,
lanciando sassi, di colpire le auto in transito.Il rapido ed
efficace intervento degli uomini delle Fiamme Gialle ha
bloccato l’azione dei 3 minorenni che, fermati, sono
stati accompagnati presso gli uffici della Tenenza.I minori, al
termine degli accertamenti di rito, sono stati deferiti
all’Autorità Giudiziaria - Procura della Repubblica dei
Minori - per le violazioni previste e punite
dall’articolo 674 del Codice Penale: per lancio di
oggetti su mezzi e persone in transito.L’attività della
Guardia di Finanza testimonia l’incessante opera del
Corpo a tutela ed a salvaguardia dell’incolumità
pubblica scongiurando, nel caso, che l’azione dei
minorenni causasse conseguenze ben più gravi per i
passanti e si incardina nel più ampio contesto di
sicurezza che viene richiesta dal Prefetto, dott.
Giuseppe Castaldo, alle forze di polizia nel corso dei
comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza
pubblica con l’attuazione di piani coordinati per
garantire alla collettività maggiore sicurezza.
RosoliniSR -
Finanzieri lo bloccano su auto, trovata pistola pronta ad uso: ammanettato.
Si tratta di Carmelo Caruso 41enne.La Guardia di
Finanza di Siracusa, a seguito dell’intensificazione dei servizi di
controllo del territorio in tutta la provincia finalizzati al contrasto
delle forme più pericolose di criminalità, ha proceduto all’arresto del
noto personaggio.Una pattuglia
della Tenenza di Noto, ieri sera in servizio di mantenimento dell’ordine e
sicurezza pubblica svolto, in particolare, nel comune di Rosolini, ha
proceduto al controllo un veicolo occupato da tale Carmelo Caruso.La pattuglia
operante ha proceduto ai riscontri del caso tramite la sala operativa del
Corpo ed ha rilevato immediatamente attraverso il patrimonio informativo e
le banche dati a disposizione, la particolarità del soggetto risultato
essere noto per furto e spaccio di stupefacenti. I finanzieri, insospettiti
anche dall’atteggiamento agitato del Caruso a quel punto hanno proceduto ad
un’attenta ispezione del veicolo e soltanto dopo un’accurata ed insistente
ricerca hanno rinvenuto abilmente occultata con fogli di giornale e nascosta
in un vano dell’auto 1 pistola. L’arma perfettamente funzionante ed in
ottimo stato di conservazione era pronta all’uso.I militari hanno
sentito il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Siracusa
dott. Marco Di Mauro, sono state eseguite perquisizioni presso gli immobili
riconducibili all’indagato, che successivamente è stato dichiarato in
arresto e tradotto presso il carcere di Cavadonna (SR).L’attività
svolta è parte integrante del dispositivo della Guardia di Finanza dedicato
al controllo economico del territorio che si concentra nelle aree della
Provincia di Siracusa ritenute più a rischio e a più alto tasso di
criminalità. L’azione svolta con sistematicità dai finanzieri, finalizzata
al contrasto dei fenomeni illeciti più gravi che vede coinvolte le varie
componenti delle fiamme gialle della Provincia aretusea comprese le unità
cinofile, si incardina nel più ampio contesto di sicurezza che viene
richiesta dal Prefetto, dott. Giuseppe Castaldo, alle forze di polizia nel
corso dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica con
l’attuazione di piani coordinati per garantire alla collettività maggiore
tranquillità.
Lentini– GdF scopre
truffa INPS: finta crisi, 62 in nero, danno
Erario 18,4 mln€. Il sodalizio criminoso, composto
da 8 soggetti, è stato denunciato per i reati di
estorsione, truffa, associazione per delinquere
finalizzata alla truffa, appropriazione indebita, omesso
versamento di contributi previdenziali, responsabilità
amministrativa degli Enti, reati previsti dalla Legge
Fallimentare oltre che per le fattispecie delittuose di
cui al D.lgs. n. 74/2000 (reati fiscali) e segnalato
alla Magistratura Contabile con apposita notizia
danni. La Guardia di Finanza di Siracusa, nell’ambito del
dispositivo di controllo economico del territorio e del
diuturno monitoraggio delle attività economiche
ricadenti sotto la sua giurisdizione, ha effettuato una
complessa attività investigativa che, avviata nel 2014
mediante un’attività di verifica fiscale e proseguita
con mirate indagini di Polizia Giudiziaria, concluse nel
giugno del corrente anno, ha consentito di svelare
un’ingente truffa ai danni dello Stato. La brillante
attività di servizio, a seguito di mirate verifiche
fiscali poste in essere dalla Compagnia di Augusta
proseguite, poi, con approfondite attività di Polizia
Giudiziaria eseguite congiuntamente alla Tenenza di
Lentini, ha consentito di scoprire un’organizzazione,
scientemente strutturata che, attraverso 4 società
operanti nel settore della produzione di calzature, ha
posto in essere una sofisticata ed articolata truffa ai
danni dell’I.N.P.S. e dell’Erario. I militari nel
contesto hanno rilevato anche 62 lavoratori in nero. Le
Fiamme Gialle, dopo le preliminari attività d’iniziativa
e l’instaurazione di un procedimento penale presso la
Procura della Repubblica di Siracusa, coordinato dal
Procuratore Capo – dott. Francesco Paolo Giordano –,
hanno appurato che i soggetti economici in questione,
durante il periodo dal 2009 al 2011, hanno palesato agli
Enti interessati una falsa crisi aziendale e di settore
tale da poter garantire, alle società oggetto di
indagini, la fruizione dei benefici della. P.S. con la
funzione di integrare o sostituire la retribuzione dei
lavoratori che vengono a trovarsi in precarie condizioni
economiche a causa di sospensione o riduzione
dell’attività lavorativa. I Baschi Verdi infatti, hanno
proceduto e riscontrato dalla documentazione ottenuta da
parte della Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di
Siracusa con le buste paga dei dipendenti oggetto della
cassa integrazione nonché dalle informazioni acquisite
dagli stessi. Gli investigatori hanno acclarato che,
durante la cassa integrazione, i dipendenti hanno
lavorato regolarmente per le società, che hanno omesso
il versamento di ritenute IRPEF per 734.867€ e
contributi previdenziali per 1.206.819€. I lavoratori
sarebbero anche stati costretti, sotto il vincolo
psicologico di un ingiusto licenziamento, a restituire
ai datori di lavoro la cassa integrazione percepita. Gli
imprenditori hanno pubblicizzato all'I.N.P.S. ed al
Ministero del Lavoro una situazione economica
deficitaria non corrispondente alla realtà dei fatti. I
soggetti attraverso la trasparente operazione
dell’intervento dello Stato (erogazione di C.I.G. in
deroga per complessive 286.558 ore, pari ad euro
1.209.385), hanno continuato regolarmente il ciclo
produttivo delle aziende occultando ricavi per oltre 7,6
milioni di euro ed I.V.A. per oltre 1 milione di euro.
Gli amministratori stessi, a conclusione del periodo di
cassa integrazione, hanno effettuato un licenziamento
collettivo dell’intero personale dipendente procedendo
alla richiesta di ulteriori benefici previsti dalla
Legge (Legge n. 223/1991). Le indagini svolte hanno
permesso di evidenziare che le erogazioni ottenute,
consistenti in: indennità di mobilità per 1.142.869€ e
sgravi contributivi per 103.329€ previsti per le imprese
che assumono dipendenti attingendo dalle liste di
mobilità, sono state anch’esse ottenute indebitamente. I
finanzieri hanno evidenziato in una delle società
segnalate, grazie alle false attestazioni rilasciate da
un commercialista compiacente, il quale ha richiesto il
concordato preventivo al fine di tutelare i propri beni,
nonché quelli dei soci, dall’imputazione del reato di
Bancarotta fraudolenta. La complessiva attività
investigativa ha permesso di rilevare che il danno
all’Erario ammonta ad oltre 18,4 milion€, scaturito da:
elementi positivi di reddito non dichiarati; elementi
negativi di reddito indebitamente dedotti; I.V.A.
relativa, dovuta e non versata; imposta di registro
evasa; maggiore base imponibile I.R.A.P. sottratta a
tassazione; ritenute fiscali e contributi previdenziali
non operati e non versati; C.I.G. in deroga ed indennità
di mobilità indebitamente percepite. L’odierna azione
della Guardia di Finanza testimonia l’incessante
attività del Corpo a tutela dell’economia legale ed a
salvaguardia degli interessi erariali dello Stato, anche
con riferimento al corretto utilizzo delle risorse quali
i c.d. “ammortizzatori sociali”, che rappresentano utili
strumenti per gli imprenditori onesti e per la
salvaguardia dei lavoratori.
Noto SR –GdF sequestra beni per 840mila € a famiglia “caminanti”.
La Guardia di Finanza di Siracusa a seguito di un’accurata
analisi del contesto socioeconomico della provincia e
nell’ambito di attività di servizio finalizzata
all’effettuazione di investigazioni economico-patrimoniali
con la conseguente applicazione delle misure di prevenzione
patrimoniali ha sottoposto a sequestro beni per un valore di
oltre 840.000 euro. Le complesse indagini economico
patrimoniali, sono state intraprese d’iniziativa dalle
Fiamme Gialle, e coordinate dal Procuratore Capo dott.
Francesco Paolo Giordano e dirette dai Sostituti Procuratori
dott. Vincenzo Nitti e dott. Andrea Palmieri e hanno
consentito di sviluppare dati e notizie richieste a diverse
Autorità Giudiziarie, Istituti di credito e Assicurazioni
riuscendo a ricostruire il cospicuo patrimonio finanziario
ed immobiliare accumulato da 2 coniugi, Antonino Fiaschè
36enne e Maria Fiaschè 34enne residenti a Noto, senza fissa
occupazione, che nell’arco di qualche anno, sono riusciti ad
accumulare un patrimonio di oltre 840 mila euro ritenuto
frutto di numerose attività delittuose. Gli accertamenti
hanno permesso di avanzare al Tribunale di Siracusa, la
richiesta di applicazione delle misure di prevenzione
patrimoniali in attuazione del “Codice Antimafia” che in
presenza di specifici presupposti soggettivi (pericolosità
sociale del soggetto desunta dai suoi numerosi precedenti,
carichi pendenti e condanne per i reati di truffa e porto
abusivo di armi) e oggettivi (sproporzione tra redditi e
patrimonio accumulato) consentono di sequestrare, in vista
della successiva confisca, i beni del soggetto proposto
nella fattispecie sconosciuti al fisco. Gli investigatori
ritengono che Fiaschè rientri tra “coloro che debba
ritenersi sulla base di elementi di fatto siano dediti a
traffici delittuosi e per condotta e tenore di vita vivano
abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività
delittuose”. Il personaggio è ritenuto dagli inquirenti
socialmente pericoloso in quanto ha commesso un numero
cospicuo di reati tra cui la ben nota “truffa dello
specchietto”, risse, porto d’armi in assenza di
autorizzazioni, furti, violazioni di sigilli e alle misure
di prevenzione personali, in diverse parti d’Italia e in
particolare nelle province di Milano, Pavia, Bologna,
Ancona, Fermo, Pescara, Macerata, Avellino, Taranto, Lecce,
Brindisi, Matera, Potenza, Catania e Messina. La Guardia di
Finanza ha dimostrato come i soli redditi dichiarati dal
soggetto, per lo svolgimento saltuario dell’attività di
bracciante agricolo, non sarebbero stati sufficienti al
sostentamento minimo del nucleo familiare, né tantomeno a
giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati
dall’interessato negli anni oggetto d’indagine, dal 1998 al
2016. Le Fiamme Gialle hanno così potuto ritenere con
certezza che i beni sequestrati fossero stati nel tempo
acquisiti con i proventi delle numerose attività illecite
poste in essere dal Fiaschè in tutta Italia per le quali lo
stesso è stato destinatario di molteplici e reiterati
provvedimenti di divieto di ritorno nei Comuni dove sarebbe
solito compiere i piani criminosi. L’aggressione dei
patrimoni illecitamente accumulati consente di colpire i
soggetti pericolosi nel cuore dei propri interessi economici
e di restituire alla collettività i beni accumulati. I
finanzieri della Tenenza di Noto, nelle ultime ore, hanno
dato esecuzione al sequestro in applicazione della misura di
prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Siracusa a
firma della dott.ssa Alessandra Gigli, della Dott.ssa
Concetta Zimmitti Giudice e del dott. Mario Santoro.
Lentini
-
GdF filma dirigenti ed impiegati Consorzio Bonifica
assenteisti, 20 i denunciati.
I soggetti sono dipendenti pubblici beccati a timbrare
il cartellino. I personaggi, colti dalle telecamere
nascoste installate dalla Guardia di Finanza di Siracusa
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,sono stati
denunciati per truffa nell'ambito di un'inchiesta
sull'assenteismo. I dirigenti ed impiegati del
Consorzio di Bonifica 10 – Siracusa sono stati sorpresi
a seguito delle indagini della Tenenza di Lentini,
coordinate dal procuratore di Siracusa Francesco Paolo
Giordano e dal sostituto Tommaso Pagano, che sono durate
45 giorni. 1080 ore di videoriprese, secondo l'accusa,
hanno fatto emergere che venti dipendenti del Consorzio
di Bonifica si assentavano arbitrariamente dal posto di
lavoro. Il più delle volte si assentavano giustificando
l’assenza dal servizio con la corretta timbratura del
badge, che li avrebbe messi al sicuro in caso di un
controllo. Ma di tale atto “formale” non se ne
teneva conto nella busta paga; i dipendenti, infatti,
indipendentemente dagli orari dettati dalle timbrature
del badge percepivano per intero lo stipendio. Le
indagini hanno consentito di riscontrare allontanamenti
arbitrari dei dipendenti che, a bordo delle proprie
autovetture, erano soliti recarsi presso gli esercizi
commerciali cittadini per effettuare acquisti.
L’Attività di intercettazione video, pedinamento e
l’esame dei documenti contabili hanno fornito prove
certe della prassi ormai consolidata adottata dai
dipendenti che entravano in ritardo, uscivano in
anticipo oppure si allontanavano dal servizio senza poi
recuperare le ore di assenza, reiterando le condotte
illecite nel tempo tanto da poter sostenere che le
stesse costituissero normale modus operandi dei
dipendenti dell’Ente. I fatti contestati costituiscono
chiaro danno economico alla Pubblica Amministrazione,
peraltro in un momento di delicata e grave crisi
generale, creando nocumento, oltre che economico anche
all’immagine dell’Ente presso il quale detto personale è
impiegato.
Pachino
SR
– Assenteismo in Comune: GdF notifica 4 rinvii a
giudizio. La Guardia di Finanza di Siracusa ha
accertato la responsabilità per truffa ai danni dello
Stato nei confronti di alcuni soggetti in servizio
presso il Comune di Pachino, Ufficio Agricoltura e
Commercio. Le indagini dirette dal Procuratore Capo
dott. Francesco Paolo Giordano e dal Sostituto
Procuratore dott. Antonio Nicastro sono state eseguite
dalla Tenenza di Noto ed hanno permesso di contestare ai
7 indagati il reato di truffa aggravata ai danni
dell’Ente Pubblico (art. 640 c. 2 c.p.). le Fiamme
Gialle a conclusione delle indagini, hanno notificato
le richieste di rinvio a giudizio per il dirigente pro
tempore dell’ufficio e per 3 dipendenti, mentre le
posizioni di altri 3 dipendenti per i quali è stata
fatta richiesta di archiviazione sono in fase di
valutazione da parte del G.I.P. L’indagine della Guardia
di Finanza, protrattasi per mesi con l’ausilio di
telecamere collocate all’ingresso dell’Ufficio
Agricoltura e Commercio del Comune di Pachino, ha
consentito di monitorare costantemente sia gli strumenti
per la rilevazione delle presenze del personale che
l’ingresso principale. L’attività svolta con
pedinamenti, appostamenti ed oltre 430 ore di riprese
aveva reso possibile il rilevare come diversi dipendenti
si assentassero arbitrariamente dal posto di lavoro. Un
impiegato in particolare, aveva accumulato ben 60 ore di
assenze ingiustificate pari al 82% dell’orario di lavoro
programmato. Ai dipendenti è stato addebitato il reato
di truffa aggravata ai danni dell’Ente Pubblico (art.
640 c.2. c.p.) in concorso. E’ stata interessata con
apposita segnalazione la Procura regionale presso la
Corte dei Conti di Palermo per l’accertamento della
responsabilità per danno erariale da parte degli
impiegati che si sono assentati arbitrariamente.
Avola SR
– GdF scopre bar “fantasma” in centro registrato come
ente no profit. I tutori dell’ordine, nell’ambito
dei controlli nei confronti degli esercizi commerciali
volti a contrastare la concorrenza sleale nei confronti
degli operatori economici rispettosi delle regole hanno
effettuato un’azione congiunta Guardia di Finanza,
Commissariato di P.S. di Avola e personale ispettivo
del l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa –
S.I.A.N. del Distretto di Noto. Gli inquirenti hanno
scoperto gravi violazioni di tipo fiscale,
amministrativo ed igienico – sanitario, poste in essere
da un noto bar situato nel centro storico di Avola.
L’esercizio commerciale svolgeva la normale attività di
somministrazione cibi e bevande nella principale piazza
della città, in assenza delle prescritte autorizzazioni
amministrative. Gli ulteriori approfondimenti effettuati
dalle Fiamme Gialle e dal Commissariato di P.S. di
Avola, hanno consentito di appurare palesi irregolarità
riguardo al rilascio dei documenti fiscali emessi nei
confronti degli avventori di turno. Il noto esercizio
commerciale svolgeva l’attività non dichiarata di bar,
pasticceria e gelateria avvalendosi di un identificativo
fiscale riconducibile ad un ente no profit esercente
un’attività completamente diversa da quella realmente
svolta. Gli operanti hanno riscontrato, altresì, che il
“bar fantasma” operava in dispregio delle norme igienico
- sanitarie ed avvalendosi dell’impiego di personale non
regolarmente assunto. L’azione del Corpo rientra
nell’attività di contrasto ai fenomeni evasivi di massa,
mediante un attento controllo economico del territorio,
il cui scopo non è solo quello di tutelare la pretesa
erariale, ma anche l’economia “sana” da quanti ricorrono
a pratiche di concorrenza sleale (abusivismo
commerciale, attività imprenditoriali occultate dietro
false organizzazioni no-profit ed utilizzo di lavoro
irregolare). Le sanzioni complessivamente irrogate a
seguito dell’intervento congiunto ammontano a circa €
18.000.
Siracusa – Cassa edile: GdF sequestra beni ex presidente Pizzo
denunciato. La Guardia di Finanza di Siracusa, a
conclusione di complesse ed articolate indagini delegate
dalla locale Autorità Giudiziaria, ha sequestrato beni
mobili ed immobili riconducibili ai familiari dell’ex
presidente della “Cassa edile” di Siracusa Paolo Pizzo,
in esecuzione di provvedimenti emessi dal G.I.P. Le
indagini, coordinate dal Procuratore Capo della
Repubblica Dott. Francesco Paolo Giordano e dirette dal
Sostituto Procuratore della Repubblica - dott. Antonio
Nicastro, sono state condotte dalla Compagnia di
Siracusa. Le Fiamme Gialle hanno quantificato il
profitto illecito, conseguito e reimpiegato dall’ex
presidente della Cassa edile di Siracusa, in una somma
pari a 450.000 euro circa. Sono stati sequestrati, da
parte della Compagnia di Siracusa, in forza del
provvedimento emesso, su richiesta del P.M., dal Giudice
per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di
Siracusa – Dott.ssa Patricia Di Marco, beni mobili,
immobili e conti correnti degli indagati. I finanzieri
della Compagnia di Siracusa hanno individuato quale
indagato principale l’ex presidente dell’ “Ente scuola –
Cassa edile “, accusato di essersi appropriato
indebitamente di somme di denaro per un importo di circa
450 mila euro. La Cassa edile è un ente paritetico fra
le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori
di lavoro, istituito dalla contrattazione collettiva per
gli addetti del settore edilizio che eroga taluni
benefici e provvidenze. Provvede al pagamento di alcune
prestazioni economiche, relative a specifici istituti
contrattuali ed eroga diversi trattamenti di carattere
assistenziale e mutualistico. Il finanziamento di tali
prestazioni è completamente a carico degli iscritti, e
non vi è integrazione da parte dello Stato, o di altri
enti pubblici. L’indagato, al fine di procurare a se
stesso ed ai propri familiari un ingente vantaggio
patrimoniale, avrebbe apposto la firma falsa del vice
presidente sulle distinte di richiesta di emissione
degli assegni circolari, posto che l’apposizione della
doppia firma costituiva condizione necessaria per
operare sul conto corrente dell’ente, ed è accusato di
aver prelevato delle somme, dal 2 conto corrente
intestato all’ “Ente scuola edile Siracusana”,
distraendole a favore di alcune società riconducibili ai
propri familiari. I finanzieri, in un ulteriore sviluppo
investigativo, hanno passato al setaccio i conti
correnti dell’ente, ricostruito i flussi di denaro
illecitamente prelevato, accertato l’esistenza di
ulteriori soggetti, a cui il medesimo aveva trasferito
gli ingenti proventi illeciti. Questa è stata la
complessità maggiore perché sottaceva l’intento di
“ripulirli”, di riciclarli in attività
economico-finanziarie ed acquisire beni mobili ed
immobili. In detto contesto venivano indagati la figlia
ed il genero dell’ ex presidente dell’ “Ente scuola
cassa edile”, per le ipotesi previste dal reato di
riciclaggio. I militari hanno acclarato che i
personaggi hanno accettato ed incassato sui conti
correnti a loro riferibili somme di provenienza illecita
in carenza di qualsivoglia titolo giustificativo.
L’indagine si inserisce nel filone degli abusi
patrimoniali dove le Fiamme gialle ripongono particolare
attenzione per la tutela dei lavoratori.
Siracusa
– Traffico dopanti
stupefacenti GdF body builder ai domiciliari.
Denunciato praticante di body building per uso di
doping. Sequestrati più di 500 di fiale di sostanze
dopanti, di cui 100 di nandrolone, classificato
stupefacente dalla legge italiana. La Guardia di Finanza
di Siracusa ha appena concluso un’operazione in materia
di contrasto all’uso di sostanze stupefacenti e dopanti.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno
proceduto all’arresto di R.S 39enne, body
builder siracusano, resosi responsabile di traffico
internazionali di sostanze dopanti e di 100 fiale di
Nandrolone, sostanza stupefacente che il Ministero della
Salute ha inserito nella tabella I del DPR 309/90 -
testo unico sugli stupefacenti, a seguito di attività di
polizia giudiziaria delegata dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio (VA) -
nella persona del P.M. Dott.ssa Francesca Parola, mirata
al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti ed
alla lotta antidoping. L’operazione antidroga trae
origine da un’attività di ispezione doganale effettuata
dal Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa che
aveva individuato un “pacco sospetto” destinato ad un
cliente residente in Siracusa. I finanzieri di
Malpensa hanno richiesto il supporto investigativo del
Nucleo PT di Siracusa al fine di individuare l’effettivo
destinatario della spedizione, ottenendo dall’Autorità
Giudiziaria competente l’emissione di apposito decreto
di ritardato sequestro, ex art. 9, commi 6 e 7 L.
146/2006. I Baschi Verdi aretusei, nel corso
dell’attività investigativa, posta in essere hanno
individuato ed identificato il reale destinatario della
merce (formalmente destinata ad un suo familiare). Le
successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire e
sottoporre a sequestro 100 fiale di Nandrolone, sostanza
classificata stupefacente, e oltre 400 fiale di sostanze
dopanti. Delle attività di indagini e sequestro veniva
notiziato il P.M. Dr. Andrea Palmieri della Procura
della Repubblica di Siracusa, che ha disposto
l’applicazione della misura cautelare degli arresti
domiciliari nei confronti di R.S.. I militari,
nel corso del servizio, inoltre, hanno denunciato a
piede libero anche
B.G. 36enne di Siracusa, body
building amatoriale, acquirente e detentore di 30 fiale
di sostanze dopanti per uso personale. L’operazione
testimonia che la Guardia di Finanza di Siracusa è
sempre impegnata nel contrasto al traffico degli
stupefacenti e in quello delle sostanze dopanti, al fine
di tutelare la salute e nel rispetto dei valori sportivi
ed etici in campo agonistico ed amatoriale.
Siracusa – GdF scopre ristoratore evasore totale: 2.000.000€.
La Compagnia di Siracusa, nell’ambito dei
servizi d’istituto finalizzati al contrasto
dell’evasione fiscale e del lavoro nero, ha
individuato nel capoluogo aretuseo una società
operante nel settore della ristorazione che ha
omesso di dichiarare al fisco ingenti importi
percepiti sia ai fini delle imposte dirette che
indirette. L’azienda, nonostante la notevole
attività posta in essere e la notorietà del
locale, nel periodo dal 2011 ad oggi, non ha
presentato le previste dichiarazioni fiscali
(imposte dirette, iva ed irap), risultando
“evasore totale”. L’attività di verifica
eseguita dalle Fiamme Gialle ha permesso di
constatare elementi positivi di reddito, tra non
dichiarati e registrati, per complessivi
1.874.696,00; imposta sul valore aggiunto per
complessivi 127.584,00 euro; IRAP per base
imponibile non dichiarata di 1.693.282,00 euro.
I Baschi Verdi, al momento dell’accesso presso
il locale, hanno scoperto due lavoratori “in
nero”. Il rappresentante legale della società è
stato segnalato alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Siracusa per i reati
tributari accertati. I servizi, finalizzati sia
alla prevenzione, che alla repressione, si
articolano, tra l’altro, sul monitoraggio di
determinate attività commerciali, con
particolare attenzione a determinate tipologie
di esercizi ritenuti a rischio di evasione
fiscale. L’attenzione della Guardia di Finanza
di Siracusa volta a contrastare qualsivoglia
tipo di truffa, di evasione o di frode ai danni
del bilancio dello Stato, degli Enti locali e
degli Istituti previdenziali, in particolare la
lotta agli evasori totali, rimane alta.
Siracusa
- GdF, reliquie Santa Lucia in caserma Comando
Provinciale. L’accoglienza evento è lunedì 1°
dicembre. L’iniziativa è stata possibile grazie alle
sinergie tra l’Arcidiocesi e la Deputazione della
Cappella di Santa Lucia, presieduta dall’avv.Giuseppe
Piccione. Le reliquie per l’occasione saranno prelevate
dalla Cattedrale alle ore 10.00 e consegnate all’arrivo,
nella caserma di via Epicarmo, da S.E. Mons. Salvatore
Pappalardo Arcivescovo di Siracusa e dal Vicario
Generale Mons. Sebastiano Amenta al Comandante
Provinciale Col. Antonino Spampinato. Il Cap. Dario
Bordi ed il Ten. Alessandra Falcone, rispettivamente
Comandanti della Compagnia di Siracusa e della Tenenza
di Noto, che storicamente rappresentano i primi due
“Circondari” del Corpo istituiti nella provincia, nel
1887, nell’Italia postunitaria, porteranno all’altare le
reliquie, l’omero e le scarpette. La Santa Messa è
officiata da S.E. Mons. Salvatore Pappalardo alla
presenza del Comandante Regionale Sicilia della Guardia
di Finanza Gen. D. Ignazio Gibilaro, delle Autorità
civili e militari ed una rappresentanza degli Istituti
scolastici allocati vicino alla caserma (Liceo
Scientifico “Corbino”, I.T.C. “Rizza”, I.T. Nautico e .I.C.
“Paolo Orsi”). Le scolaresche e la cittadinanza dalle
ore 12.00 potranno onorare le reliquie di Santa Lucia ed
ammirare cinque opere sulla Santa provenienti dalla
Galleria Regionale “Palazzo Bellomo”, resi disponibili
dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e
dell’Identità Siciliana.L’evento sarà trasmesso in
diretta televisiva dalle emittenti locali Video66 e
Canale8.
Siracusa
- Processo Sai8, il Comune si costituirà parte civile.
Il Comune si costituirà parte civile nel processo sul
fallimento della Sai8, per la quale la Guardia di
finanza ha notifica 11 avvisi di conclusione indagine.
Lo comunica il sindaco, Giancarlo Garozzo. il sindaco
Garozzo afferma: “Se la tesi della Procura della
Repubblica dovesse trovare conferma negli esiti
processuali saremmo di fronte ad un sistematico
trasferimento, verso i soci privati, di somme che invece
dovevano essere destinate alla collettività e al
miglioramento di un servizio idrico che, in questi anni,
è stato sempre più scadente e sempre più oneroso per le
famiglie e le imprese. Solo questo basterebbe a
giustificare la partecipazione del Comune al processo,
senza contare i danni presumibilmente scaturiti alle
ditte siracusane che lavoravano per Sai8 che, sempre
secondo gli investigatori, non venivano pagate per i
lavori effettuati a tutto vantaggio dei 'fornitori
privati della società. Sotto i nostri occhi si va
delineando un quadro grave e sconfortante, che non era
possibile immaginare nei termini in cui ci viene
descritto e che ci conferma nella scelta strategica di
tornare alla gestione pubblica, o quanto meno con un
forte controllo pubblico, del servizio idrico. Questo è
quanto stiamo tentando di portare avanti nel trattativa
con la curatela fallimentare, nell'interesse dei
siracusani e dei lavoratori della Sai8. Un tentativo che
deve chiamare tutte le istituzioni a una forte
assunzione di responsabilità”.
Siracusa
–
GdF e cinofili bloccano pusher.
La Guardia di Finanza di Siracusa, nel
pomeriggio di ieri, ha arrestato un
extracomunitario, dedito allo spaccio di
sostanze stupefacenti. I Finanzieri della
Compagnia aretusea hanno fatto irruzione in un
appartamento della borgata, abitato dal pusher,
con l’ausilio dell’unità cinofila “Aquila”, cane
antidroga dall’infallibile fiuto, ed hanno
eseguito una minuziosa perquisizione domiciliare
e locale, sorprendendo l’indagato in possesso di
grammi 100,00 circa di hashish, suddivisa in 75
dosi pronte per lo spaccio, abilmente occultata
nel sottoscala dell’appartamento. La sostanza
stupefacente, il materiale per il
confezionamento, un telefono cellulare e 625
euro di denaro contante, frutto dell’attività di
spaccio, sono stati sottoposti a sequestro e
messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria
inquirente. Il responsabile è stato tratto in
arresto in flagranza di reato e dovrà rispondere
di detenzione per fini di spaccio, davanti
all’Autorità Giudiziaria di Siracusa. I Baschi
Verdi, nel corso della settimana, presso la
stazione ferroviaria di Siracusa, grazie al
fiuto dell’unità cinofila “Primo” hanno fermato
un soggetto sud americano, nato ad El Salvador,
con 53 grammi di Marjuana e due spinelli
confezionati e pronti per l’utilizzo.
L’ennesimo risultato conseguito dalle Fiamme
Gialle Siracusane, che mantengono costante i
controlli sul territorio, sia nel capoluogo
Siracusano, sia nei Comuni della provincia,
tendenti a sgominare le organizzazioni criminali
dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Priolo SR– Percepisce 50mila€ pensione padre morto nel 2011.
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di
Siracusa ha denunciato per truffa
D.C.F.
di PRIOLO GARGALLO per truffa all’INPS avendo
percepito tramite bancomat la pensione spettante al
padre che era deceduto nel 2011. Le Fiamme Gialle
hanno svolto l’indagine che ha permesso di scoprire
la truffa e l’indebito incasso da parte del figlio,
che tra l’altro non avrebbe segnalato all’Ente
erogatore degli emolumenti spettanti al padre, ma
addirittura li avrebbe incassati utilizzando il
bancomat. Il “furbo” è stato denunciato alla Procura
della Repubblica di Siracusa per truffa aggravata.
L’attività delle Fiamme Gialle si inquadra nel piano
di recupero delle spese indebite di denaro pubblico.
Siracusa-Melilli
- Guardia di Finanza sequestra 2 imprese ad un noto
esponente Aparo-Trigila. La Guardia di Finanza di
Siracusa, dopo complesse indagini finanziarie, ha
sequestrato 2 imprese ad un noto esponente del clan
Aparo-Trigila. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria
di Siracusa circa un anno fa erano stati delegati dalla
Procura della Repubblica di Catania- Direzione Distrettuale
Antimafia, ad eseguire accertamenti patrimoniali nei
confronti di Nunzio SALAFIA, arrestato e condannato per
reati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli
investigatori delle Fiamme Gialle Siracusane, dopo complesse
indagini finanziarie, grazie anche all’ausilio di
intercettazioni tecniche (telefoniche ed ambientali), sono
riusciti a ricostruire il patrimonio dell’esponente del clan
Aparo-Trigila. Il tutto è confluito in una corposa notizia
di reato trasmessa alla Procura della Repubblica di
Catania- Direzione Distrettuale Antimafia. Al termine delle
indagini finanziarie del Nucleo di Polizia Tributaria, il
Tribunale di Siracusa, sulla base di una specifica richiesta
di misure di prevenzione patrimoniale da parte della
Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha emesso un
provvedimento di sequestro di 2 imprese, 1 panificio ed 1
supermercato, per un valore stimato di oltre 150.000€
nella disponibilità del Salafia. Le pattuglie del Nucleo di
Polizia Tributaria di Siracusa, coadiuvate dai Finanzieri
della Compagnia di Augusta, hanno eseguito i sequestri di
un panificio a Siracusa ed un supermercato in località
Villasmundo (fraz. del Comune di Melilli), nonché di tutti
i conti correnti intestati alle attività commerciali. Ancora
una volta, grazie alle specifiche competenze di Polizia
Economica Finanziaria della Guardia di Finanza, sono stati
sottratti ad esponenti di clan mafiosi beni frutto delle
attività delittuose poste in essere nel tempo. Rimane
massimo l’impegno dei Finanzieri Aretusei nell’aggressione
dei patrimoni illecitamente costituti da soggetti
appartenenti alla criminalità organizzata.
PachinoSR – GdF scopre ingegnere “povero” : evasione
600000€. L’attenzione della Guardia di Finanza di
Siracusa è volta a contrastare qualsivoglia tipo di truffa,
di evasione o di frode ai danni del bilancio dello Stato,
degli Enti locali e degli Istituti previdenziali, in
particolare la lotta agli evasori totali, rimane alta. I
Finanzieri di Pachino, nell’ambito dell’attività di
contrasto dell’evasione fiscale nel settore dei liberi
professionisti, hanno svolto una verifica fiscale nei
confronti di un noto Ingegnere pachinese che ha sottratto al
Fisco oltre 600.000€.
L’attività ispettiva ha avuto origine dalla individuazione
di alcune anomalie riscontrate nelle dichiarazioni dei
redditi presentate dal 2008 al 2012, nelle quali i compensi
risultavano inferiori a 4.000€ annui. Tale condotta ha
permesso non solo di ridurre l’onere fiscale ma anche di
beneficiare del c.d. “regime fiscale per i contribuenti
minimi”, consistente in una serie di agevolazioni ai fini
della compensazione dell’Iva e della semplificazione degli
adempimenti contabili. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito il
reddito reale attribuibile al professionista mediante il
ricorso alle indagini finanziarie e dall’analisi dei conti
correnti sono emerse consistenti movimentazioni che hanno
confermato l’ipotesi investigativa dell’evasione posta in
essere e la quantificazione delle ingenti somme sottratte a
tassazione.
Lentini e Carlentini - Operazione congiunta Guardia di Finanza
e Carabinieri Carlentini: contrasto spaccio
stupefacenti. 4 i denunciati.
L’articolata operazione antidroga è stata eseguita
congiuntamente dalla Guardia di Finanza di Lentini e dai
Carabinieri della Stazione di Carlentini nell’Area Nord
della provincia di Siracusa. La sinergica attività di
polizia giudiziaria, che ha interessato l’intero
comprensorio Lentinese, e che si inquadra in un più
ampio contesto del controllo del territorio, ha visto
impegnate diverse pattuglie che hanno eseguito numerose
perquisizioni nei confronti di soggetti solitamente
dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine
delle operazioni sono state rinvenute numerose dosi di
sostanza stupefacente, già confezionate per la
successiva vendita e bilancini di precisione utilizzati
per il confezionamento delle dosi stesse.
Nel corso delle attività, inoltre è stato rinvenuto
materiale esplodente, una bomba carta e numerose
cartucce illecitamente detenute, la cui provenienza è al
momento al vaglio degli investigatori. Quattro persone
sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per il
reato di spaccio di sostanze stupefacenti previsto
dall’art 73 D.p.R. 309/90 e detenzione illecita di
materiale esplodente. La sinergica azione delle forze di
polizia, in un territorio controllato dalla criminalità
organizzata, che fa del traffico della sostanze
stupefacenti la principale attività di sostentamento,
rappresenta sicuramente un momento incisivo ed efficace.
L’operazione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza,
rappresenta proprio il compendio di quanto auspicato in
sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in
materia di collaborazione tra le forze di polizia per
meglio attuare le azioni di prevenzione, contrasto e
repressione dei reati.
Siracusa
– Coltiva stupefacente in casa, ammanettato dai
finanzieri. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia
Tributaria di Siracusa hanno individuato un 30enne
siracusano che aveva trasformato la propria abitazione in
vero e proprio vivaio per la coltivazione di piante di
canapa indiana. I finanzieri, alle prime ore
dell’imbrunire, dopo una serie di appostamenti realizzati
per monitorare il sospettato, hanno fatto irruzione
nell’abitazione del soggetto, dove è stata eseguita
un’accurata perquisizione. I Baschi Verdi hanno rinvenuto e
sequestrato alcuni vasi, all’interno dei quali, invece che
esserci colorati fiori erano state piantate 15 piante di
canapa indiana rigogliose ed in fase fioritura. Il fiuto di
“PRIMO”, bravissimo cane antidroga, ha permesso il recupero,
abilmente occultata all’interno di un mobile, di 1 busta in
plastica contenente circa 70 grammi di sostanza stupefacente
del tipo marijuana mentre, sul terrazzo dell’abitazione, è
stato rinvenuto 1 contenitore all’interno del quale vi erano
riposte, per essiccazione, altri 70 grammi di foglie di
canapa indiana. I militari, oltre allo stupefacente, hanno
sottoposto a sequestro: 1 bilancino di precisione utilizzato
per il confezionamento dello stupefacente, prima di essere
destinato al minuto spaccio. Il coltivatore “fai da te”, già
conosciuto alle Forze dell’Ordine, è stato tratto in arresto
per produzione e spaccio di sostanza stupefacente e quindi
condotto presso il carcere di Cavadonna. Il Comandante
Provinciale commenta: “Questo risultato è solo uno degli
ultimi che le Fiamme Gialle di Siracusa hanno ottenuto nello
specifico settore cui viene conferita la massima priorità
operativa, soprattutto perché la triste piaga del consumo di
sostanze stupefacenti coinvolge, direttamente ma anche
indirettamente, tutto il tessuto sociale, ed in particolare
i nostri giovani. Il nostro territorio è particolarmente
interessato allo spaccio ed al consumo di sostanze
stupefacenti, ed i dati solo degli ultimi tempi lo
dimostrano: nella provincia di Siracusa sono stati
sequestrati diversi chilogrammi di droga e denunziate alle
Autorità competenti oltre 60 persone, di cui 5 in stato
d’arresto”.
Pachino
– Discarica abusiva con
mezzo usato fuori norma.
I militari della Brigata di Pachino, sulla scorta di
precise direttive impartite diuturnamente dal Comando
Provinciale di Siracusa, hanno eseguito una capillare
attività di controllo del territorio che ha permesso
agli operanti di concludere una proficua attività in
materia di polizia ambientale e finalizzata alla
verifica del regolare utilizzo dei prodotti sottoposti
ad accisa. Le Fiamme Gialle hanno notato un mezzo
pesante in fase di scarico di materiale di risulta che
conferiva quanto trasportato all’interno una area
agricola, estesa per 1000 mq e sita prossimità della
Spiaggia dell’Isola delle correnti. I finanzieri, dopo
aver identificato il proprietario dell’area, l’hanno
deferito per aver adibito la sua proprietà a discarica.
I Baschi Verdi hanno sottoposto a controllo il mezzo
utilizzato per lo sbancamento di terreni limitrofi, di
proprietà del titolare di un’azienda agricola che stava
conferendo il materiale di risulta nella zona
delimitata. Le Fiamme Gialle hanno dunque scoperto che
il mezzo impiegato, nei fatti, per lavori di
sbancamento, era stato rifornito con gasolio ad uso
agevolato, destinato soltanto all’agricoltura ed
utilizzato, nella circostanza, per usi non consentiti
dalla legge. Sono stati sottoposti a sequestro
amministrativo oltre 90 lt. di gasolio ad uso agevolato,
presenti all’interno dell’automezzo, cautelato anche
penalmente per la violazione della normativa in materia
di trasporto e conferimento dei rifiuti da parte del
proprietario dello stesso.
Augusta
– Fiamme Gialle scoprono tabacchi di contrabbando e
pistole, 1 ai domiciliari. Si tratta di S.D.
68enne megarese, di natali calabrese, il è stato
denunciato e posto in stato d’arresto ai domiciliari
presso la propria abitazione a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria competente. I finanzieri della
Compagnia di Augusta, nell’ambito di un’attività di
controllo del territorio, hanno eseguito una
perquisizione preso l’abitazione di un cittadino
megarese già noto alle Forze dell’Ordine, sospettato di
detenere, per il conseguente commercio, tabacchi
lavorati esteri. Le Fiamme Gialle, nel corso delle
operazioni, hanno inizialmente rinvenuto un modesto
quantitativo di bionde, recanti i loghi Ms e LM. La
sorpresa dei finanzieri, è stata a seguito di più
minuziose ricerche nei locali in questione, nella
convinzione di poter ulteriormente rinvenire generi di
contrabbando da sequestrare, venivano incuriositi dalla
scoperta di un beauty-case occultato all’interno di una
nicchia ricavata nelle intercapedini di una parete
dell’abitazione, al cui interno è stato trovato un vero
e proprio arsenale domestico, costituito da 2 pistole
calibro 7.65 e 6.35 con matricola abrasa, 3 caricatori
completi di munizionamento, a prova della perfetta
funzionalità delle armi, più di 250 proiettili, 1
fondina ad estrazione rapida ed un kit di pulizia armi.
Sulle armi sequestrate saranno prossimamente effettuati
i rilievi di polizia scientifica per stabilire eventuali
impieghi in fatti di delinquenza consumati in passato.
Lentini SR
- Tenenza Lentini sequestra circa 8000 pirotecnici
illegali Cinesi. Le Fiamme Gialle della provincia
aretusea, in aderenza alle specifiche direttive
impartite dal Comando Provinciale, al fine di garantire
il sereno e sicuro svolgimento delle festività connesse
con il capodanno, hanno continuato la vigilanza del
territorio con un significativo sforzo in termini di
pattuglie, ponendo particolare attenzione, tra l’altro,
alla commercializzazione di artifizi pirotecnici non
conformi alle norme di legge. La Tenenza di Lentini, ha
sequestrato circa 8000 effetti pirotecnici illegali,
prodotti in Cina e privi di qualsiasi certificazione
idonea per essere commercializzati nel mercato europeo,
quindi potenzialmente pericolosi per gli incauti
acquirenti. La merce illegale, rinvenuta in Lentini,
posta in vendita da un ambulante catanese, peraltro
privo della prevista licenza, è stata sottoposta a
sequestro. Il responsabile è stato segnalato alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa
per reati connessi con la detenzione e vendita abusiva
di materiale esplosivo pericoloso.
Noto
– GdF ferma 16enne pusher ai giardini. L’intervento
è stato condotto dai Baschi Verdi nei pressi della villa
comunale di Rosolini, territorio spesso battuto dalla
Guardia di finanza che nei giorni scorsi ha segnalato
diversi soggetti alla Prefettura, alcuni dei quali minori,
per detenzione di stupefacente per uso personale. Un
soggetto di Avola, appena diciottenne,è stato segnalato alla
Prefettura di Siracusa per violazione dell’art. 75 del dpr
309/90 e per un ragazzo di soli 16 anni, fermato nelle ore
scorse in Rosolini, è stata interessata la competente
Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di
circa 6 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish,
perfettamente conservata in 6 involucri. La Guardia di
Finanza di Noto, ha operato in armonia con le direttive
impartite dal Comando provinciale di Siracusa, fortemente
impegnato nella prevenzione e repressione dello spaccio di
sostanze stupefacenti e psicotrope. Le fiamme Gialle
avevano, nei giorni scorsi predisposto una serie di
interventi mirati e di controlli per l’intera parte sud
della provincia aretusea.
Siracusa
- Guardia di Finanza scopre sudamericano con 1000:
tessere e patenti contraffate. Le Fiamme Gialle
hanno portato a termine, nel corso dei servizi di
controllo del territorio e di contrasto ai traffici
illeciti, un’operazione che ha permesso di segnalare,
alla locale Procura, per contraffazione, 1 ecuadoriano e
sequestrare 1 migliaio di patenti e tessere sanitarie
abilmente riprodotte. I Finanzieri hanno fermato, in
centro, zona frequentata da cittadini extracomunitari,
un 25enne dai tratti somatici marcatamente sudamericani,
che alla richiesta dei documenti ha mostrato un
nervosismo ingiustificato. Le Fiamme Gialle hanno quindi
deciso di approfondire il controllo, constatando che il
soggetto nascondeva in uno zaino, 500 tessere sanitarie,
500 patenti contraffatte e materiale informatico
necessario per la riproduzione dei documenti falsi, da
immettere nel mercato aretuseo. E’ scattata una
perquisizione a Catania che nell’immediato ha
consentito di effettuare il sequestro di 1 personal
computer contente informazioni precise riconducibili
all’attività illecita perpetrata. La Guardia di Finanza
nel suo ruolo di polizia economico finanziaria volta a
contrastare i traffici illeciti ritiene strategica la
lotta alla contraffazione. Quella sulle patenti e
tessere sanitarie false a livello nazionale è ormai nota
per la facilità con cui è possibile rifornirsi a mezzo
della rete internet con costi molto contenuti.
L’operazione compiuta dalla Fiamme Gialle rappresenta
per il territorio siracusano una novità per il
quantitativo sequestrato: forse l’inizio di un fenomeno
che i Finanzieri hanno intercettato sul nascere. Le
indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria,
proseguono per identificare i soggetti responsabili.
Noto
– Gdf scopre maxievasione fiscale. I finanzieri
della Tenenza di Noto, nel corso di una verifica nei
confronti di un commerciante all’ingrosso di materiali
da costruzione di Rosolini, hanno constatato l’omessa
denunzia dei redditi per circa 3 milioni di euro.
L’imprenditore, infatti, negli ultimi anni, aveva
presentato al Fisco denunzie dei redditi, e
conseguentemente IVA, attestanti volumi d’affari
irrisori, ma il proprio conto corrente bancario era,
invece, davvero corposo. La preliminare attività di
verifica, alla luce dei documenti fiscali prodotti e
rinvenuti in sede di controllo, aveva già fatto emergere
numerose discrasie rispetto a quanto dichiarato dal
commerciante, e la conferma dell’intuito investigativo
delle Fiamme Gialle netine si è avuta allorquando sono
scattati gli accertamenti bancari sul conto dello stesso
imprenditore, ritenuti necessari al fine di ricostruire
la sua reale capacità economica. I finanzieri hanno
quindi comparato gli importi dichiarati dal commerciante
con quanto, in realtà, movimentato dallo stesso sui
propri conti correnti bancari, constatando una
differenza di somme pari a circa 3 milioni di euro. Il
titolare della ditta verificata è stato deferito alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Siracusa, per aver violato l'art. 4 del D.Lgs. nr.
74/2000 che prevede precise soglie di punibilità,
ampiamente superate per l’integrazione della fattispecie
penale da parte del soggetto controllato. L’attività
descritta dai finanzieri in realtà, è solo l’ultima dei
vari episodi di maxi evasione circoscritti negli ultimi
mesi dalla tenenza di Noto e riferiti a soggetti
operanti nei settori più svariati e oltretutto
proprietari di aziende che permettono agli stessi un
tenore di vita elevatissimo. Nelle maglie dei
verificatori netini, infatti, sono incappati un
esercente attività di distribuzione di carburante netino
che ha ‘dimenticato’ di presentare la dichiarazione dei
redditi, occultando all’Erario oltre 1 milione di euro e
ad un noto imprenditore edile avolese, proprietario di
beni per migliaia di euro e debitore con l’erario per
quasi 5 milioni di euro.
Siracusa
- Guardia Finanza scopre maxi evasione fiscale:
oltre 6 milioni€. Sequestrati immobili e quote
societarie. I militari del Nucleo PT di Siracusa
hanno concluso un’attività di verifica fiscale nei
confronti di una società aretusea operante nel
settore della lavorazione meccanica, constatando,
complessivamente, per gli anni 2008 e 2009, un
evasione per oltre 6 milioni di euro, e rilevando,
tra l’altro, violazioni penali tributarie legate
all’omesso versamento di ritenute IRPEF, di IVA
nonché all’indebita compensazione di imposte dovute
con un credito risultato non spettante. In
particolare, l’esame dei libri contabili del
contribuente verificato ha permesso di constatare
che questi ha: omesso di versare l’imposta sul
valore aggiunto (periodi di imposta 2008 e 2009) per
€ 4.208.908,00; omesso di versare le ritenute Irpef
operate sui redditi da lavoro corrisposti (anno
2009) per € 1.516.852,45; indebitamente compensato
imposte in relazione al credito d’imposta maturato
per acquisizione di beni strumentali nuovi in aree
svantaggiate, ex articolo 1, commi 271-279 della
legge 27 dicembre 2006, n.296 (anno 2009) per €
521.265,00. Sono state condotte mirate indagini
patrimoniali nei confronti del rappresentante della
società, volte al recupero delle imposte non versate
all’Erario, al cui esito la locale A.G. ha emesso un
apposito provvedimento di sequestro preventivo,
finalizzato alla successiva confisca, su beni
immobili, quote di partecipazione in società nonché
disponibilità sui conti correnti, sino all’ammontare
complessivo dell’evasione scoperta. Le attività di
sequestro condotte dalle fiamme gialle aretusee
hanno sinora consentito di porre i sigilli su quote
societarie possedute dal rappresentante della
società per diverse decine di euro, nonché su 3
immobili, situati anche in aree esclusive e di
maggior pregio della costa siracusana, per un valore
stimato in circa 1,5 milioni di euro. Sono inoltre
in corso accessi presso diversi istituti di credito
su tutto il territorio nazionale per bloccare i
saldi dei conti correnti, fino all’ammontare della
complessiva evasione constatata. Prosegue l’attività
di polizia economico finanziaria della Guardia di
Finanza, supportata dalla locale magistratura,
rivolta al contrasto dell’evasione fiscale che tanti
danni produce alla sana imprenditoria ed alla libera
concorrenza.
Siracusa
–
Fotovoltaico: Gdf scopre truffa 6
milioni €.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato:
abitazioni, terreni, auto, moto,
quote societarie e denaro contante.
La Compagnia di Siracusa ha eseguito
il sequestro preventivo per
equivalente per oltre 6 milioni
euro, disposto dalla locale Autorità
Giudiziaria, relativo a beni mobili
ed immobili nella disponibilità di
tre soggetti coinvolti in una truffa
finalizzata al conseguimento
indebito di fondi pubblici. L’indagine,
coordinata dalla Procura della
Repubblica di Siracusa, ha
consentito di appurare che, da parte
di due società di Priolo (SR),
erano stati chiesti ed ottenuti
fondi regionali per la messa in
opera di 3 impianti fotovoltaici: 2
a Priolo Gargallo (SR) ed 1 a
Sortino (SR) -, la cui costruzione
non è stata mai ultimata. Gli
investigatori, dopo il sequestro
degli impianti fotovoltaici, già
eseguito dalle Fiamme Gialle
aretusee nel 2010, hanno effettuato
una ricerca certosina di tutti i
beni mobili e immobili di proprietà
o comunque in uso ai soggetti
coinvolti, nonché delle
disponibilità degli stessi sui
svariati conti correnti bancari a
loro riconducibili, e ne hanno
eseguito il sequestro preventivo
disposto dall’Autorità Giudiziaria,
per un valore di oltre 6 milioni di
euro, corrispondente all’importo dei
fondi regionali indebitamente
percepiti. Sono stati infine posti i
sigilli a 6 immobili (di cui 4 a
Priolo e 2 ad Augusta), 2 società di
Siracusa (Domus Siciliae S.R.L. e
Bianca S.R.L. - per l’intero
ammontare del capitale sociale
superiore a 100.000 euro), 6 terreni
(Siracusa, Priolo e Sortino),
sequestrati 3 autoveicoli di lusso
(2 Mercedes ed 1 Lexus) e 3
motocicli. Sono in corso ulteriori
attività di indagine, anche sul
territorio nazionale, al fine di
individuare ulteriori beni o
disponibilità liquide nel limite
degli importi complessivamente
percepiti indebitamente. Prosegue
anche nella provincia di Siracusa
l’attività di polizia economico
finanziaria della Guardia di
Finanza, coordinata costantemente
dalla locale magistratura, rivolta
alla corretta gestione
dell’erogazione di fondi regionali,
nazionali e comunitari.
Noto
- Guardia di Finanza: Ten. Di Giovanni
cede comando Tenenza Noto a Ten. Diana Campanella
Il Ten.Sebastiano Di Giovanni
ha lasciato, la Tenenza dopo 2 anni di comando.
L’ufficiale cedente è stato applicato, quale
ufficiale addetto, al Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Napoli, dove reggerà la
Sezione Altra Criminalità Economica.