ENERGIA:
REGIONE AVVIA
MONITORAGGIO
CONSUMI IN STRUTTURE SANITARIE
PALERMO– La Regione siciliana avvierà un monitoraggio dei consumi
energetici negli edifici delle strutture sanitarie pubbliche e, sulla
base dei dati raccolti, verrà predisposto un programma di interventi per
contenere e ridurre il quantitativo di energia utilizzata per
l'illuminazione, il riscaldamento dei locali e il consumo di acqua. La
Sicilia ha ottenuto dal governo nazionale, con un decreto del dicembre
2006 del ministero dello Sviluppo economico, fondi per 634.000,00 euro
per l'effettuazione di diagnosi energetiche e la progettazione degli
interventi legati al contenimento dei consumi e al miglioramento delle
prestazioni energetiche degli edifici pubblici. A dare un primo impulso
a questa attività, è l'assessorato regionale all'Industria, che ha la
competenza in materia di energia e, in particolare, di risparmio e
efficienza energetica degli edifici. Si partirà dalle strutture
sanitarie dell'Isola. L'assessore all'Industria, Giovanna Candura, ha
convocato un incontro per il primo marzo, insieme all'assessorato alla
Sanità, per per individuare gli edifici da monitorare e fissare termini
e modalità degli interventi. Con queste risorse, la Regione dovrà
verificare i consumi di energia per l'illuminazione e il riscaldamento e
valutare gli eventuali sprechi. Quindi, dovrà pianificare gli
interventi, anche di carattere strutturale, da attuare sugli edifici,
per il risparmio energetico. I dati dovranno essere comunicati all'Enea
e convogliati nell'ambito delle attività dell'Osservatorio regionale per
l'Energia, ormai in dirittura d'arrivo “L'incontro del prossimo primo
marzo – spiega l'assessore Candura – servirà, nello specifico, a
stabilire, insieme all'assessorato alla Sanità, le utenze energetiche su
cui effettuare i controlli e gli interventi indicati dal decreto
ministeriale. Questo assessorato, in ogni caso, è già impegnato nel
campo del risparmio energetico. In particolare, stiamo lavorando a delle
misure che regolamentino il consumo energetico, e incentivino forme di
risparmio, sia negli edifici pubblici che in quelli privati”
Palermo - Sicilia archeologica di Tusa. Il libro di Sebastiano
Tusa è presentato giovedì 4 giugno 2015, alle ore 17,30,
presso lo Spazio Cultura della Libreria Macaione a
Palermo (via Marchese di Villabianca 102 Palermo). I
caratteri ed i percorsi dell'isola, dal paleolitico
all'Età del Bronzo, negli orizzonti del Mediterraneo,
firmato da Sebastiano Tusa
archeologo e soprintendente del Mare della Regione
Sicilia, per le Edizioni di Storia e Studi Sociali.
Nunzio Allegro, docente di Archeologia presso
l'Università Palermo; Ferdinando Maurici, archeologo e
docente di Storia Medievale e Archeologia Cristiana
(Bologna e LUMSA); Carlo Ruta, direttore di Edizioni di
Storia e Studi Sociali e saggista; Stefano Vassallo,
direttore della sezione Archeologia della Soprintendenza
ai BB.CC. di Palermo relazioneranno con l'autore.L'opera di Sebastiano Tusa
si apre con un inquadramento storico, archeologico e
filosofico sul Mediterraneo antico, per procedere con
una serie di studi su tematiche da tempo molto
dibattute, tra cui: le forme di religiosità delle
popolazioni primitive siciliane; l'insorgenza
agro-pastorale nell'isola ossia la transizione tra le
società di cacciatori e raccoglitori e quelle di
agricoltori e pastori; le antiche colonizzazioni nei
microcosmi insulari di Pantelleria e delle Eolie;
infine, le radici etniche del popolo siciliano.Sebastiano Tusa
è docente di Paletnologia presso il Corso di Laurea in
Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Suor
Orsola Benincasa di Napoli dal 2000; docente di
Archeologia Subacquea presso il Corso di Laurea in
Archeologia Navale dell’Università degli Studi di
Bologna, sede staccata di Trapani, dal 2001 al 2012;
direttore del Servizio per i Beni Archeologici della
Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di
Trapani (2000-2004); Soprintendente del Mare della
Regione Siciliana dal 2004 al 2010 e dal 2012:
Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di
Trapani dal 2010 al 2012; Direttore della rivista
“Sicilia Archeologica”. Sebastiano Tusa dal 1972 ha
partecipato e/o diretto missioni e ricerche
archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan, e Turchia
ed è attualmente direttore delle Missioni Archeologiche
in Sicilia, Libia e Giappone. Sebastiano Tusa ha
condotto numerosi scavi archeologici in Sicilia, Lazio e
Campania. Autore di circa 600 opere, tra monografie e
saggi scientifici e divulgativi.
PALERMO
Capaci: Hands
contro
femminicidio, le
mie mani dicono
PALERMO - Arpa Sicilia sostenibilità ambiente bando 21mlm€: Roosevelt
riferimento in Mediterraneo per innovazione, biodiversità e ricerca
.
Il polo palermitano si proietta verso un futuro all'insegna della
sostenibilità ambientale e dell'innovazione grazie alla recente
pubblicazione di un bando di circa 21 milioni di euro per la
realizzazione dei laboratori ad alta tecnologia dell’Arpa Sicilia e
della sede della direzione generale, in più di 3.800 mq, e del futuro
Centro di eccellenza per la Sostenibilità Ambientale, la Salute Umana e
la tutela della Biodiversità che si estenderà in una superficie di 3.980
mq. L'avvio di questo ambizioso progetto, con lo sblocco del bando per
il recupero dell’ex Roosevelt, voluto dal Presidente Renato Schifani,
offre un'opportunità senza precedenti per il Mediterraneo, grazie al
ruolo che svolge Arpa Sicilia, organismo di riferimento per il
monitoraggio ambientale e la ricerca scientifica, a livello regionale,
nazionale ed internazionale. Il progetto, oltre gli aspetti puramente
scientifici e formativi, ha come obiettivo quello della rivalorizzazione
del Roosevelt, restituendo e rendendo fruibile ai cittadini alcune aree
esterne che si estendono per oltre 80 mila mq; un esempio di come una
città può trasformare sfide ambientali in opportunità. Vincenzo
Infantino, direttore generale di Arpa Sicilia
dichiara:“Con il bando, l’Agenzia potenzierà le attività
istituzionali di monitoraggio e controllo con i nuovi laboratori ad alta
tecnologia, e il Roosevelt sarà un riferimento per la ricerca
scientifica avanzata, contribuendo al posizionamento di Palermo e della
Sicilia come un centro di eccellenza in questo settore cruciale. Grazie
alla collaborazione di esperti in varie discipline, inoltre, il
Roosevelt diventerà luogo per lo sviluppo di soluzioni innovative e
sostenibili per affrontare le sfide globali legate alla tutela
dell'ambiente, della salute umana, della biodiversità e del clima”.
PALERMO
- PIO MELLINA 5000 PANNELLI
MOSAICO XV SECOLO ESPOSTI IN STANZE AL GENIO PALAZZO
TORRE PIRAJNO.
Le antiche mattonelle entrano nel raggio di azione di Pio
Mellina:
è un nuovo tassello delle Stanze al Genio,
collezione già unica al mondo di oltre cinquemila
esemplari, alcuni di fine XV secolo. 2 pannelli inediti,
da sabato 29 aprile, sono in mostra con oltre 5000
mattonelle nell’antico appartamento di palazzo Torre
Pirajno diventando una delle esperienze più
amate dal Genio di Palermo con pezzi veramente
straordinari. Il museo delle maioliche, Le Stanze al
Genio in via Garibaldi 11, fa parte del circuito
di luoghi aperti del festival Il Genio di Palermo,
organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con
l’Università. Le stanze sono visitabili sabato e
domenica dalle 17 alle 20, oltre alle 5mila mattonelle
occupano ogni superficie visibile nella casa museo.
L’esposizione comprende anche giocattoli degli ultimi
due secoli, oggetti quotidiani, scatole di latta
ottocentesche, delicati servizi di piatti a decorazione
floreale di casa Florio, libri d’arte, cataloghi, mobili
liberty e tantissimo altro, catalogato con l’amore del
collezionista. Le testimonianze in maiolica di
manifattura napoletana, uno dei famosi Giustiniani di
inizio Ottocento sono ben esposte. 2 diversi
decoratori già si sono ispirati alla Casa del fauno di
Pompei e ne riproducono entrambi il tema del mosaico,
dedicato al Trionfo e all’eternità del teatro. Il
piccolo Dioniso, al centro della scena, è raffigurato
con figura alata che regge una coppa, in sella ad un
leone; attorno una cornice, formata da una ghirlanda di
fiori e frutti attorcigliata ad un nastro rosso e
arricchita da maschere teatrali. Il collezionista Pio
Mellina che conduce personalmente le visite del
festival spiega: “Sono pannelli mai esposti al pubblico
perché facevano parte di collezioni private
inaccessibili. Sono andati all’asta a pochi mesi l’uno
dall’altro, e li ho potuti acquistare. I pezzi sono
arrivati in buone condizioni, ma sono stati restaurati
con la tecnica del “rigatino” in maniera che si possano
distinguere le integrazioni”. La storica dell’arte Maria
Reginella spiega: “Nel 1831 la scoperta
della Casa del Fauno fu tra le più importanti dell’epoca
per la ricchezza delle opere ritrovate (a partire dal
grande mosaico della Battaglia di Alessandro e Dario a
Isso), oggi al MANN di Napoli. E proprio a queste opere
si ispirarono le fabbriche napoletane del periodo per la
decorazione di pavimenti e vasi. Nel 1832 Biagio
Giustiniani, titolare della più antica dinastia di
ceramisti a Napoli, espose una serie di
pannelli che riproducevano i mosaici della Casa del
Fauno tra cui anche questo di Dioniso, a cui si
ispirarono in seguito anche altre fabbriche. Il primo
pannello esposto nelle Stanze al Genio, dalla pittura
accurata e con una sapiente composizione cromatica, è
probabilmente quello prodotto nel 1832 dalla fabbrica
Giustiniani, pubblicato dallo studioso Guido Donatone.
Il secondo invece prodotto dalla fabbrica napoletana
Amato, possiede una pittura più veloce e una cromia più
sommaria. I pezzi, uno accanto all’altro, permettono il
confronto tra due stili e due fabbriche artigiane
coeve”.
ISNELLOPA –
Politica
snobba convegno a Museo GAL Hassin, docenti,
imprenditori, ed operatori tracciano via sviluppo.
Il sindaco di Isnello(PA)
Marcello Catanzaro ha introdotto in apertura la
presenza degli autorevoli relatori. Il primo cittadino
Catanzaro ha detto : “La perdita di popolazione
nel Comune pari al 17% in dieci anni, sicuramente simile
negli altri centri del comprensorio madonita. I giovani
devono restare e partecipare all’impegno civico, per
ricreare spazi di confronto, di ascolto, di studio dei
problemi, per tenere alta l’attenzione e sollecitare
risposte. Tutti dobbiamo essere protagonisti ed autori
dei processi di cambiamento”. Lo storico sindaco di
Isnello e presidente della Fondazione GAL Hassin, Pino
Mogavero è stato il lungimirante fondatore che al
convegno ha dettoe lanciato : un “duro atto d’accusa nei
confronti della classe politica e istituzionale non a
caso assente, dall’assessore regionale al Territorio e
ambiente, Totò Cordaro al commissario straordinario del
Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone, che non
hanno inviato neanche un loro rappresentante, fino
all’ex governatore Rosario Crocetta che avrebbe ignorato
l’offerta di un investimento da 40 milioni per un
progetto internazionale in Sicilia (SQUARE KILOMETRE
ARRAY Exploring the Universe with the world's largest
radio telescope). La disattenzione sarebbe anche stata
dimostrata dalla stragrande maggioranza degli
amministratori locali nei confronti di una realtà, qual
è il GAL Hassin, che oltre ad essere l’eccellenza
siciliana in Europa nella ricerca e studio del cielo è
anche una grande opportunità di crescita culturale e
turistica sul territorio. La Regione Siciliana assente o
sorda rispetto alle esigenze del territorio con la
conseguente difficoltà di un rapporto concreto malgrado
la necessità di una coesione politica degli
amministratori locali al momento divisi da interessi di
campanile, totale mancanza di coordinamento tra pubblica
amministrazione e imprenditori privati lasciati a se
stessi; tutti i problemi delle aree interne e montane
amplificati, ad iniziare dalla desertificazione dei
centri abitati”. L’analisi oggettiva e realistica
scaturita nel corso del convegno “Quale futuro per le
Madonie”, nel Museo del GAL Hassin, ha evidenziato
l’eccellenza europea nel campo dell’astronomia, vittima
non solo di un colpevole disinteresse della Regione.
I relatori hanno
individuato anche soluzioni: governare il territorio in
modo sinergico, tornare a fare politica, cioè prendere
decisioni per programmare il futuro, innescare
meccanismi virtuosi di confronto e collaborazione tra
pubblico e privato, che parlano sempre più
frequentemente lingue diversi in tempi diversi.
Imprenditori soprattutto nel settore turistico, devono
essere motivati e capaci di innovare partendo dalla
ricchezza della tradizione, che è territorio, prodotti
tipici, ambiente, cultura, attività artigianali.
Gli oratori hanno evidenziato l’esigenza di trasformare,
dopo trenta anni di immobilismo, l’Ente Parco delle
Madonie in un organismo vivente, propositivo, che sappia
coniugare la salvaguardia del territorio con la sua
valorizzazione. Le indicazioni utili sono emerse per
disegnare il futuro delle Madonie, nel corso del
convegno organizzato grazie anche alla presenza di
Futurlab e del Caseificio Bompietro, fornite dagli
interventi di autorevoli relatori. I suggerimenti nel
convegno al Museo del GAL Hassin sono venuti da oratori
di prima linea : il professore universitario di Palermo
Giovanni Ruggeri, il docente dell’ateneo
di Messina Stefano Agosta, il presidente della
Società di Sviluppo delle Madonie Alessandro Ficile,
il giudice della Corte costituzionale Luca Antonini,
il dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei
ministri di Francesco Tufarelli il quale ha
sottolineato come il futuro del GAL Hassin dovrà
dipendere direttamente dal governo centrale dal
Ministero. Roberto Valenza ha sapientemente
moderato le relazioni ed introdotto i contributi del
presidente dell’Unione dei Comuni delle Madonie Pietro
Macaluso, del deputato regionale Luigi
Sunseri (M5s) e dal vice presidente di Nebrodi
Outdoor Maria D’Amico la quale ha illustrato la
Carta del turismo sostenibile, sottoscritta da diverse
associazioni del territorio, qualificata anche dalla
campagna plastic free, cioè è bandito l’uso di plastiche
monouso nelle proprie attività. Numeroso e partecipe il
pubblico, qualificato dalla presenza di numerosi
amministratori locali e imprenditori di vari settori,
associazioni tra le quali SiciliAntica, che ha animato
il successivo dibattito.
Palermo
– Capaci: Hands contro femminicidio, le mie mani dicono. Si tratta della personale fotografica di
Claudio Di Dio esposta a Capaci nell’ambito delle
iniziative organizzate dal liceo delle Scienze Umane U.
Mursia. Hands è la traduzione in inglese della
parola mani.La mostra fotografica racconta
l’universo femminile attraverso le mani di una donna, a
distanza di tre anni, ma sempre drammaticamente attuale
per cui è nuovamente in esposizione "Hands.... contro
il femminicidio le mie mani dicono..." La mostra di
Claudio Di Dio è contestualizzata nella manifestazione
"Identità femminili: percorsi ed esperienze
intergenerazionali". L’evento è fitto di appuntamenti ed
è organizzato dai docenti e dagli alunni del Liceo delle
Scienze Umane di Capaci, sezione staccata dell’Ugo
Mursia di Carini. Il calendario delle iniziative col
patrocinio del Comune, costituisce il prodotto di un
percorso didattico che ha impegnato tutti i docenti. La
manifestazione ha avuto inizio a Novembre con una
analisi psico-sociologica e culturale della tematica
dell’identità di genere, costruzione oggi ‘complessa’
che richiede anche un raffronto trans-generazionale.La
personale dell’artista palermitano è stata ospitata e
voluta fortemente a Capaci. L’arte presenta una chiave
di lettura costruttiva e propositiva delle donne
attraverso l’elemento simbolico delle mani operose,
libere, passionali, intime. Le mani sono capaci di
gettare temporaneamente in ombra, ma con una forte
progettualità, la sofferenza correlata alla
discriminazione ed alla violenza contro le donne. Arti
che offrono in uno scatto di orgoglio una prospettiva di
emancipazione alta, di riconoscimento ed impegno
profondo di tutti. La mostra, free entry, è possibile
visitarla dal 7 al 12 Marzo dalle ore
10:00-13:00/15:00-18:00, il pomeriggio solo
sabato 11 e domenica 12, anche con visite didattiche per
le scuole prenotabili allo 091 8696951.
Un’estemporanea fotografica, domenica 12 marzo dalle
10:00 alle 12:30 è esposta con un momento di
performance artistica,sulle rampe della Chiesa
Matrice di Capaci, ideata e curata dagli alunni del
liceo delle scienze umane, 100 scatti al femminile
realizzati nel territorio nell’ambito delle prima
edizione “Capaci Photo Marathon”.
Palermo
- Subacquea
leggi
in
viaggio
con mostra Mirabilia Maris. L’incontro è venerdì 10 Marzo 2017 alle ore 16,00, presso il Museo
della subacquea all’Arsenale della Marina Regia a
Palermo, “Un viaggio nelle leggi della subacquea”, la
garanzia di sicurezza nell’immersione e la legislazione
in materia, nell’ambito degli eventi organizzati
all’interno della mostra “Mirabilia Maris, Tesori dai
Mari di Sicilia”. L’appuntamento è a cura della
Soprintendenza del Mare e dell’Associazione Amici della
Soprintendenza del Mare. Interventi previsti : Luisa
Cavallo Tridente d’Oro, Franco Genchi Presidente
Associazione Amici della Soprintendenza, Sebastiano Tusa
Soprintendente del Mare. Autorità provinciali delle
Forze di Polizia, responsabili delle Sezioni
Sommozzatori della Polizia di Stato, Guardia di Finanza
e Vigili del Fuoco intervengono oltre ai numerosi Diving
ed istruttori.L’incontro
intende dimostrare come la sicurezza nella subacquea
parte già dall’aria che si immette nelle bombole e dal
loro stato interno: come fare per essere sicuri che
venga consegnata una bombola revisionata legalmente,
pulita e carica di aria pura. Nel mondo della subacquea
ricreativa ma anche in quello tecnico e professionale
gli standard e le procedure delle didattiche hanno
raggiunto livelli impensabili appena una decina di anni
fa. Istruttori e guide portano ogni anno milioni di
persone a scoprire le meraviglie del sesto continente in
piena sicurezza. I computer ormai sono diventati un
ausilio indispensabile per una corretta immersione
fornendo tutti i dati necessari per evitare spiacevoli
incidenti, l’attrezzatura moderna fornisce erogatori
super bilanciati, GAV estremamente affidabili e mute
calde e morbide, purtroppo tutto questo non basta per
essere sicuri al cento per cento durante una immersione.
Un buon sub deve conoscere il controllo periodico
degli erogatori e di tutta l'attrezzatura, riconoscere
sintomi e anomalie prima dell'immersione e come porvi
rimedio, il ruolo della legge italiana per la garanzia
di sicurezza delle attrezzature. Gli esperti rilevano
la convinzione che, in mancanza di una normativa che
riguardi direttamente l'attività subacquea creativa e
sportiva, ancorché praticata in forma professionale, non
esistano disposizioni che si rivolgano al modo di essere
nel blu. I sub affermano che in realtà è vero il
contrario: “le norme, siano esse veri e propri obblighi
di legge, ovvero di natura tecnica e quindi di
volontaria adesione, sono invece moltissime e, di
queste, la maggior parte si rivolge proprio alle
attrezzature subacquee. Di che colore deve essere
l’ogiva di una bombola utilizzata per uso subacqueo? I
computer deve essere certificato CE? E il coltello? Allo
scopo di promuovere la sicurezza delle attività
subacquee e lo sviluppo della cultura della legalità,
l’incontro intende porre l’attenzione alle norme con una
prospettiva diversa”.
Palermo
- ATC e Guardie Sikane a Ponte
settecentesco S. Leonardo di Termini Imerese. La visita guidata al
settecentesco Ponte sul fiume S. Leonardo realizzato “A perpetua sicurtà dei viandanti” è
venerdì 28 Luglio 2017, aTermini
Imeresenell’ambito della manifestazione “Notti di Sicilia”.
L’appuntamento è al ponte sulla strada statale 113 alle ore 21,30.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione ATC e da Guardie Sikane in
collaborazione con l’Associazione RodoArte onlus. Il monumentale Ponte sul
San Leonardo fu costruito dal regio architetto Agatino Daidone nel 1721,
all’interno di un programma dei Borboni di dotare l’Isola di una rete di
strade rotabili che assicurassero i collegamenti tra le principali città
della Sicilia. L’antico tracciato della strada consolare romana, Valeria,
che da Messina portava a Palermo, e lambiva, come una moderna autostrada, la
città murata, venne fatta attraversare all’interno del centro abitato,
scendendo verso la costa e il superamento del fiume S. Leonardo venne
affidato alla possente architettura. Il maestoso ponte a tutto sesto non è
l’unica struttura realizzata nella stessa area. Un’antica iscrizione in
latino, collocata al lato sinistro del ponte, racconta che la struttura
viaria veniva costruita per la sesta volta in quel fiume e nel medesimo
luogo, e questa volta “a perpetua sicurtà dei viandanti”. La figura del
dormiente, posta al sommità del ponte con l’epigrafe: “Secura quiete”
accenna allo stesso concetto di sicurezza. Il ponte, nei primi del novecento
venne considerato di pregio da una rivista inglese e tra i dieci ponti più
belli del mondo.
Palermo –
Nasce il gruppo degli alcolisti anonimi. Ogni anno cresce in Sicilia il numero di persone dipendenti
dall’alcool. Anche per questo, l’Associazione “Alcolisti Anonimi, Gruppo
“Serene 24 ore”, da lunedì 19 ottobre attiverà a Palermo una nuova
“camera” per il recupero di chi soffre di problemi legati all’abuso di
alcool.Tutti i lunedì dalle 20,30 alle 22 e il sabato, a partire dal 24
ottobre, dalle 16,30 alle 18, in una sala della Cappella SS. Trinità,
accanto al Castello della Zisa in piazza Zisa, 43, si svolgeranno
incontri di gruppo, durante i quali è possibile confrontare le proprie
esperienze, per cercare di superare una vera e propria malattia, una
dipendenza che provoca ogni giorno morte, incidenti e gravi problemi di
adattamento sociale. “L’alcolismo – afferma P.B., rappresentante
del gruppo, che aderisce all’associazione Alcolisti Anonimi, presente da
29 anni a Palermo – è diventato una piaga sociale. Oggi, sono tantissimi
i giovani che si avvicinano all’alcool, a volte solo per noia. Il nostro
obiettivo è riuscire, attraverso il dialogo, a far comprendere le
ragioni di una dipendenza che porta verso il baratro. Per questo ci
rivolgiamo anche alle famiglie, agli operatori, ai volontari ai quali
dedichiamo, il primo lunedì di ogni mese dalle 20,30 alle 22, una
riunione aperta. Molto spesso sono gli amici o i parenti a convincere -
chi soffre di dipendenza da alcool -a partecipare ai nostri incontri,
assolutamente gratuiti”. Per ulteriori informazioni si può chiamare il
numero 091/224335 o il cellulare 328/4750145.
Palermo - “Il
naufragio della speranza”. È il tema dell’incontro di giovedì 21
novembre, a partire dalle 16, presso la Facoltà di Giurisprudenza di
Palermo. facoltà di Giurisprudenza. L’iniziativa, organizzata
dall’associazione studentesca ContrariaMente – Rete Universitaria
Mediterranea, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sul delicato
tema dell’immigrazione, ma soprattutto di analizzare la drammatica
situazione che, ormai da tempo, sta interessando l’isola di Lampedusa a
seguito della strage dello scorso 3 ottobre. La collaborazione con
Amnesty International, main partner della manifestazione è di grande
prestigio. Al seminario, che prevede l’attribuzione di 1 cfu agli
studenti di Giurisprudenza, prendono parte i docenti Fulvio Vassallo
Paleologo e Vittorio Villa, la mediatrice interculturale Yodit Abraha,
Carmen Cera per Amnesty International Sicilia, il responsabile del
centro di accoglienza “Astalli” e Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa
che interverrà con un video messaggio. Gli organizzatori di
ContrariaMente dicono : “L’Isola del mediterraneo, porta d’Europa per
milioni di immigrati che cercano rifugio da disperate condizioni
disagiate e spesso degradanti, è ormai diventata non meta di passaggio
verso nuove speranze ma fine di un viaggio tortuoso e delittuoso, che si
riduce alla perdita di amici e familiari Rum. Per questo vogliamo
puntare l’attenzione degli studenti per la sensibilizzazione delle
coscienze. L’emergenza non è solo umanitaria, ma anche sociale,
culturale, ideologica e politica. Qualificante è la collaborazione con
Amnesty International, un punto di partenza per un percorso comune e di
crescita”.