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CATANIAPolizia CT scopre milanese 20enne creatore gruppo su Fb “Sosteniamo i diritti dei pedofili. La segnalazione era stata fatta dall’Associazione Meter di don Di Noto.” La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, coordinata dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica, ha individuato il creatore del gruppo su Facebook “Sosteniamo i diritti dei pedofili.”  Il gruppo era stato segnalato, qualche mese addietro, alla Polizia dall’Associazione Meter di Don Fortunato Di Noto. Le attività investigative compiute hanno consentito alla Procura di emettere un decreto di perquisizione locale nei confronti di un giovane milanese di 20 anni che ha immediatamente confessato ai poliziotti di avere creato quella pagina per uno scherzo, ritenendosi un troll. Su internet, il termine troll indica un soggetto che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi fortemente provocatori, che irritato, fuori luogo o semplicemente senza senso, con la finalità di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi. Il giovane è, comunque, indagato per istigazione a delinquere.



GIORNATA MEMORIA  BAMBINI VITTIME VIOLENZA E SFRUTTAMENTO

Don Fortunato Di Noto ha comunicato che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aderito con una lettera inviatagli, alla "Giornata della memoria dei bambini vittime della violenza" che si celebrerà dal 25 aprile alla prima domenica di maggio. Si tratta di una serie di iniziative in diverse città italiane organizzate da don Fortunato Di Noto, dell'associazione Meter. Questo il testo della lettera inviata dal Presidente: Roma, 20 marzo 2007 "Caro don Fortunato, ho ricevuto la Sua lettera e desidero ringraziarla per l’impegno quotidiano con cui opera a favore dei più deboli. L’associazione Meter ha il prezioso merito di contribuire alla lotta contro la pedofilia e lo sfruttamento dei bambini promuovendone i diritti e favorendone la tutela, così come sancisce la nostra carta Costituzionale. E’ necessario che i bambini siano al centro delle politiche sociali perché costituiscono il futuro del nostro paese. Tutelare i più deboli, i più indifesi è un dovere di tutti: le istituzioni, a tutti i livelli, l’associazionismo e l’intera società civile. La giornata della memoria dei bambini vittime, quindi, oltre a richiamare l’attenzione sulle gravi, ripetute e diffuse violazioni dei principi giuridici e etici di tutela dei più piccoli offre un’utile occasione di riflessione comune. Certo che continuerà a difendere con tenacia i “piccoli cittadini”, mi è gradito a Lei e a quanti ogni giorno lavorano al suo fianco il mio saluto augurale. Cordialmente  Giorgio Napolitano" L'associazione METER di don Fortunato Di Noto celebra questa giornata perchè rammenta ogni giorno quanto sia grande il numero di bambini vittime degli abusi pedofili, delle organizzazioni criminali, di coloro che sono imprigionati in un amore malato e nell’egoismo perverso più elevato.


CATANIA Meter scopre e segnala 100 siti pedofili con utilizzo mondiale on line. L'associazione “Meter” di Avola ha segnalato oltre 100 siti pedofili che sono stati sequestrati dalla Polizia Postale di Catania. E’ stato l’ennesimo colpo inferto alla pedofilia online. L’associazione Meter ha segnalato alla polizia Postale di Catania i siti pedofili che con il Centro nazionale per la Sicurezza degli Stati Uniti hanno provveduto all'oscuramento di cento unità pedofile nel corso della vasta operazione congiunta. E’ stato  sequestrato un social network che aveva contatti con tutto il mondo ed anche l'Italia. Si è trattato di un’operazione a livello mondiale che nella sua prima fase è stata coordinata dai funzionari della Sicurezza degli Stati Uniti insieme alla polizia Postale di Catania e la procura della Repubblica del capoluogo etneo su precisa segnalazione di Meter di Avola.


AVOLA SR Meter: 234 bambini violentati, 2 volti di abusatori segnalati.  E’ questo il numero dei bambini coinvolti di età tra i 3 e i 10 anni contenute nelle segnalazioni inoltrate alla Polizia Postale e delle Comunicazioni  di Catania tra ieri e stamattina dall’Associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto 

 (www.associazionemeter.org).

Don Di Noto: “Conteremo i bambini coinvolti. Non è un fenomeno marginale”. E’ solo di pochi giorni l’ultima operazione della Polizia Postale di Catania che ha portato a 18 indagati ed una serie di video con bambini italiani coinvolti e che la stessa Meter aveva segnalato. La drammatica denuncia dettagliata ed inviata come da protocollo alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania e al CNCPO di Roma (Centro nazionale per il contrasto alla pedofilia online) è la “svolta” dell’azione contro la pedofilia che l’Associazione Meter onlus ha attuato per dare un forte segnale operativo per contrastare questo “grave violazione dell’innocenza – dichiara don Fortunato Di Noto – sotto gli occhi di tutti”. “Da oggi,- dichiara don Di Noto – fino a quando gli sforzi investigativi e questo vero e proprio orrore non venga maggiormente arginato -  conteremo uno per uno i bambini coinvolti e ci appelleremo a chi ha il compito di “individuarli” e rompere questo cerchio di sfruttamento.  Uno per uno per far comprendere che il fenomeno non è marginale ma è drammatico.” Don Fortunato Di Noto, è anche intervenuto in diretta prima del Regina Coeli a Radio Vaticana – intervistato da Luca Colloci – ed ha commentato il raduno delle aggregazioni cattoliche in Piazza S. Pietro: “La piazza si svuoterà ed auspicio che l’azione continui nelle diocesi, nelle parrocchie e nelle associazioni. Stare con il Papa è stare con le vittime, con i piccoli e i deboli. Non è un “comando umano”, ma che viene dallo stesso Gesù Cristo, è un mandato evangelico difendere l’innocenza”.

 

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 Bimbi 10 mesi violentati e torturati su web: bruciati con cera bollente su pelle


Don Fortunato Di Noto fondatore Associazione Meter Onlus


CATANIA Bimbi 10 mesi violentati e torturati su web: bruciati con cera bollente su pelle. La denuncia è dell'Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto al Compartimento Sicilia Orientale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania.  Il  contenuto di alcuni filmati scambiati nel "deep web", il lato oscuro della Rete, la cui presenza è stata segnalata da  Meter  alla Polizia Postale per l'accertamento  e  l'individuazione dei soggetti coinvolti. Il presidente di Meter ha spiegato che "i pedofili utilizzano un sistema basato su Tor, il software che ha come simbolo una cipolla, la sigla è The Onion Routing, che consente comunicazioni non intercettabili.  Di Noto ha affermato: " È la prima volta che filmati così crudeli e del genere vengono rinvenuti online. La pedofilia non arretra di un passo: aumentano le donne e le torture sessuali con bambini in tenerissima età ed è in atto un significativo aumento di questa criminale tipologia. Le community dei pedofili stanno sempre più utilizzando questo sistema in anonimato. Scene di  donne con il volto coperto da maschere di carnevale intente a violentare e molestare i piccoli, di bambine legate, bruciate con cera bollente e affogate con la testa nel water ed atti sessuale e di libidine di estrema gravità. Continueremo a segnalare tutto questo anche se siamo rimasti senza un soldo e non abbiamo più autonomia, malgrado le promesse della politica. Quanto abbiamo visto ha superato ogni nostra immaginazione. Solo la collaborazione internazionale può riuscire a sconfiggere questo crimine".


CATANIAAdesca minori su Facebook, Polizia postale segue denuncia Meter. Un 35enne, residente in provincia di Siracusa, è stato denunciato alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni perché ritenuto responsabile di adescamento on-line di minorenne. E’ uno dei primi casi in Italia in cui è applicata la norma, introdotta lo scorso ottobre dalla ratifica della Convenzione di Lanzarote, che ha previsto come reato l’adescamento di minorenni. L’indagine è stata avviata dopo una segnalazione dell’Associazione Meter di Don Fortunato Di Noto che aveva ricevuto il racconto di un genitore il cui figlio di 11 anni era stato contattato da uno sconosciuto sul social network Facebook ed era stato oggetto di alcune proposte di natura sessuale. La Procura Distrettuale ha immediatamente autorizzato la Polizia Postale ad agire sottocopertura e dopo avere conquistato la fiducia del presunto pedofilo, fingendosi un bambino di anni 11, i poliziotti sono riusciti ad ottenere un appuntamento con il soggetto al quale si sono presentati gli agenti che lo hanno identificato. Una perquisizione è stata compiuta anche presso l’appartamento dell’indagato con sequestro del materiale informatico rinvenuto. Sono in corso indagini per comprendere se altri minori siano stati adescati dal denunciato.


AVOLA  SR Senato passa legge contro pedofili. “Grande ed enorme  soddisfazione che constato nell'approvazione della nuova legge (Convenzione di Lanzarote) da parte del Senato: i bambini ora saranno sempre più protetti. L’impegno che  Meter, in questi anni ha condotto,  vede per la prima volta una norma contro la pedofilia culturale (che ha visto da circa 20 anni l’insistenza ed estenuante convinzione di far approvare  questa norma che contrasterà seriamente chi istiga e promuove la pedofilia come benessere dei bambini. Anche le norme contro l’adescamento online di pedofili e abusatori di bambini, rafforzata nella sostanza bloccano chi è intenzionata a far cadere i bambini nella rete dell’abuso. Viene riconfermata la strategia dell’azione coordinata delle Procure distrettuali, cosa che se fosse stata distrutta avrebbe mandato in fumo anni di lotta per i più piccoli. Mi permetto di sottolineare , non solo l’impegno della politica, ma la strenua lotta della società civile e in questo caso di Meter. “ E' con queste parole che don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter (www.associazionemeter.org), pionieri in Italia e all’estero della lotta alla pedofilia, ha accolto l’approvazione in via definitiva, dal Senato, la Convenzione di Lanzarote. “L’impegno deve proseguire – continua don Di Noto –uno strumento di legge è fondamentale e importante, ora si richiede più informazione, vigilanza ed  educazione all’utilizzo dei socialnetwork e della rete telematica. E’ una rivoluzione che permetterà a tutti di stare seriamente dalla parte dei bambini”, conclude. I DATI METER primi cinque mesi 2012 - Le rilevazioni OSMOCOP – Osservatorio Mondiale Contrasto alla Pedofilia di Meter hanno evidenziato nei primi cinque mesi del 2012 un'esplosione di siti pedopornografici nel mondo (4.148) e gruppi pedopornografici sui social network (493). Le rilevazioni OSMOCOP dimostrano che l’incidenza dei pedofili reali e online tocca in particolare Linkbucks (243 segnalazioni), Grouply (102 segnalazioni), Nicespace (106), Vkontakte (19), Facebook (12), Netlog (6) e Yahoo (5). 4.148 Siti totali segnalati. I domini generici sono 2.612; 1.043 quelli specifici e 493 gruppi su social networks. Dall’analisi emerge una suddivisione per continente ormai globalizzata: i domini sono allocati al primo posto in Asia, seguono Europa, America, Africa e Oceania. In Europa nello specifico abbiamo Russia, Austria, Lituania, Polonia, Spagna, Italia, Grenada – Caraibi, Montenegro, Germania, Svezia, Francia, Belgio. Per l'Asia abbiamo al primo posto l’India e Cina, Taiwan e Sri Lanka. In America al primo posto USA, seguono Oceania con l’’Isola di Tonga; ultima l’Africa: Libia, Somalia, Nigeria. 26 Casi seguiti (da gennaio ad oggi). Sono i casi accolti al Centro di Ascolto e di Accoglienza di Meter per i vari tipi di abusi sui minori. Le tipologie di aiuto sono: sospetti abusi sessuali, difficoltà relazionali in famiglia, figli contesi in separazione. 485 Contatti al numero verde nazionale 800 45 5270. Molti minori chiedono aiuto al numero verde - linea telefonica che compie 10 anni dalla sua istituzione e che ha ricevuto 22.148 contatti di aiuto e consulenze telefoniche di emergenza. Molti anche i genitori che si rivolgono per consulenze di aiuto e informazioni specifiche per come affrontare situazioni di sospetto abuso e aspetti legati all’educazione e all’utilizzo di Internet.


AVOLA  SR - Don Di Noto:libro su lotta a pedofilia. In oltre vent’anni anni di impegno contro la pedofilia, Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione “Meter”, ha incontrato ed aiutato centinaia di bambini ed adulti vittime di violenze sessuali. Questo libro intenso e drammatico, ma mai disperato, raccoglie per la prima volta alcune delle moltissime lettere ricevute negli anni. Sono le testimonianze di un lungo percorso di rielaborazione della violenza subita e mostrano come, se è vero che la pedofilia è un crimine che non potrà mai essere dimenticato, è però possibile per le vittime intraprendere un percorso per “ritrovare la vita”. Nella seconda parte del volume è pubblicato lo scambio epistolare tra un pedofilo pentito e don Fortunato, a dimostrazione che un cammino di redenzione è possibile anche per colui il quale si è macchiato del più infamante dei crimini. La prefazione del libro è un coraggioso e determinato appello di don Antonio Sciortino, direttore di “Famiglia Cristiana”, il settimanale cattolico che già quindici anni fa dedicò al tema una celebre copertina con il titolo “Maledetti pedofili”. Un tema, purtroppo, di grande attualità, avvalorato dalla notorietà e autorevolezza dell’autore. Un libro (Edizioni San Paolo) destinato ad un ampio pubblico, capace di suscitare riflessioni e discussioni “positive” su  un drammatico problema qual è la pedofilia. L’autore è Fortunato di Noto (Avola, 1963), sacerdote dal 1991 che attualmente svolge il mandato di parroco presso la parrocchia Madonna del Carmine di Avola (diocesi di Noto). Fortunato di Noto è pioniere nella lotta alla pedofilia, ha sempre sostenuto il forte impegno per l’infanzia come un invito pressante del vangelo, una missione nella Chiesa e nella società. Lo scrittore è uno dei maggiori esperti di Internet e Media nel contrasto agli abusi sessuali sui minori e la pedopornografia ondine. Fortunato di Noto è fondatore dell’Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org), ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra cui l’alta onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana” (2001) e la “Cittadinanza onoraria di Firenze” (2011), oltre al “Premio Paoline Comunicazione ” (2009). Al suo attivo ha numerosi articoli e saggi ed è autore di importanti testi e studi sul fenomeno degli abusi,della pedofilia e della pedocriminalità, oltre che di pastorale sull’infanzia, tra cui: Corpi da gioco (Elledici, 2010); Chi accoglie i bambini accoglie il Signore. Traccia educativa per una nuova pastorale di prossimità contro gli abusi, per richiedere il libro tel: +39 0931 564872. 


 


CATANIA Operazione polizia ed interpol contro pedopornografia on-line  “Strike”: 8 arresti e 109 indagati A seguito di una lunga e complessa attività investigativa, compiuta in collaborazione con i collaterali organi di Polizia tedesca, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania e dal Servizio Centrale della Polizia delle Comunicazioni, ha portato a compimento una vasta operazione di polizia giudiziaria diretta al contrasto della pornografia minorile su internet. Centinaia le perquisizioni disposte dalla Procura in varie città del territorio nazionale. Complessivamente sono 109 gli utenti denunciati ritenuti responsabili di divulgazione e detenzione di immagini di pornografia minorile, 8 le persone tratte in arresto in flagranza. Diversi dei soggetti attualmente indagati sono recidivi. La complessa indagine, avviata nel 2010, ha visto convergere in un’unica operazione di polizia due diverse attività di contrasto del fenomeno illecito. Preziosa è stata la collaborazione dell’Interpol. Da una parte è stato individuato un sito web ubicato in Germania che diffondeva immagini di pedopornografia e sono stati identificati gli utenti italiani che avevano acquisito foto di pornografia minorile da quel sito, sito che in meno di due mesi aveva avuto oltre 44.000 accessi nella sezione nominata Teen group contenente centinaia di immagini di bambini coinvolti in atti sessuali. Quasi contemporaneamente, per alcuni mesi, assieme ai colleghi tedeschi sono state seguite le tracce telematiche di utenti che sulla rete eDonkey2000 divulgavano video dal contenuto pedo-pornografico. E’ stato utilizzato, all’uopo, un sistema già conosciuto dalla polizia italiana che consente di monitorare le reti e individuare coloro che diffondono determinati file. La successiva e complessa analisi dei dati informatici, opportunamente condivisi dalla Polizia Postale con i colleghi tedeschi, ha consentito di identificare gli attuali indagati italiani in numero complessivo di 109. Ma migliaia sono stati gli utenti, residenti in vari Paesi del mondo, sospettati di avere divulgato o,comunque, acquisito video di pornografia minorile. I video pedopornografici, alcuni dei quali di quasi trenta minuti, ritraevano bambini costretti ad atti sessuali, anche con adulti; in moltissimi casi i soggetti minori erano in età preadolescenziale. Le persone arrestate risiedono a Siracusa, Napoli, Firenze, Massa Carrara, Modena e Bolzano. Tutti gli arrestati detenevano e, in alcuni casi, divulgavano ingenti quantità di video di pornografia minorile.  In particolare, l’arrestato di Napoli, tra il numeroso materiale pedopornografico, deteneva immagini autoprodotte raffiguranti adolescenti e minori ripresi nel bagno di casa con le parti intime scoperte, mentre espletavano attività fisiologiche. Un altro degli arrestati ha tentato la fuga portando con se degli hard disk; un altro ancora deteneva oltre 436.000 file di pornografia minorile. E’ stata adesso avviata l’attività di approfondimento tecnico-investigativo finalizzato a verificare se nelle immagini siano coinvolti bambini italiani. Le province interessate dall’operazione, cioè ove risiedono gli indagati, sono state: Alessandria, Arezzo, Avellino, Bari, Belluno, Bolzano, Biella, Brescia, Brindisi, Carbonia Iglesias, Catania, Chieti, Cosenza, Crotone, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Livorno, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Parma, Pavia, Pisa, Pordenone, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siracusa, Torino, Trieste, Trapani, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Viterbo.


CATANIA - Operazione internazionale contro pedofilia on-line, 173 minorenni vittime di abusi identificati, 459 indagati e 71 persone arrestate. Presso la sala conferenze della Procura Distrettuale di Catania, sono stati illustrati i risultati in contemporanea con le altre conferenze tenute a L’Aja, presso la sede di Europol, ed in altri 14 Paesi. L'operazione è stata denominata “Rescue” ed è stata coordinata dall'Europol, contro quella che la polizia postale di Catania ritiene la maggiore rete internazionale di pedofili con collegamenti in varie parti del mondo della pedofilia on line. 18 gli italiani coinvolti ed oltre 70.000 gli iscritti al sito tenuto sotto osservazione. Tra le vittime risulta un bambino italiano, 8 anni, residente in Sicilia, individuato con l'analisi del materiale informatico di uno degli arrestati, un calabrese 24enne. Comunica l’Associazione Meter sull’operazione :”dopo 10 anni di intense attività di segnalazioni alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, segnalazioni all’estero, impegno discreto ma costante oggi è arrivata la svolta. È finalmente scattata la prima operazione internazionale contro i “pedofili culturali”, le loro reti, i loro traffici e abusi su minori. Tutto nasce da una dettagliata segnalazioni dell’Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org ) di don Fortunato Di Noto, principale organizzazione italiana e internazionale contro la pedofilia. L’operazione di oggi è la dimostrazione che quando Meter e don Di Noto hanno denunciato reti di lobby pedofile di finti “intellettuali” hanno visto giusto. Si tratta di personaggi che negli anni si sono organizzati celebrando la “giornata dell’orgoglio pedofilo” e costituendo movimenti, partiti e gruppi internazionali allo scopo di promuovere la violenza sessuale e l’abuso sui minori mascherandolo da “progresso” culturale e morale. E’ dal 2002 che con insistenza e con consapevolezza don Fortunato Di Noto e l’Associazione Meter parla di questa “nuova e grave emergenza rappresentata dall’espandersi della pedofilia culturale”. Infatti “aumentano quei siti che tentano di dipingere un volto pulito della pedofilia, abbozzandone una sorta di giustificazione filosofica. Non sono perseguibili, ma pericolosi: offrono auto-giustificazione, abbassano la consapevolezza di essere dei delinquenti, tolgono il senso di colpa che impedisce a molti di passare dal mondo virtuale all’adescamento e alla violenza. Don Di Noto ha lanciato per primo l’allarme alla fine degli anni ’90 e più volte ha parlato di una “strisciante lobby culturale” che giustificherebbe la pedofilia come fatto naturale e normale nella relazione sessuale tra adulto e bambini.Non sono mancati gli attacchi, fino a poco tempo fa, seri contro don Di Noto e l’impegno di Meter. Attacchi per screditare l’operato e la reputazione sana del sacerdote siciliano.E’ stato anche riportiamo come esempio un dialogo inedito (2006) estratta da conversazione MSN di pedofili italiani che si sono dati appuntamento in una città europea per “celebrare la loro pedofilia” stabilendo e discutendo sull’età di preferenza dei bambini. IL SIGNOR P – Un esempio di continua promozione e istigazione alla pedofilia è il “signor P”, titolare di un  portale sempre vivo e vegeto, anche se dai Server italiani non è possibile accedere perché inserito nella “black list” della Polizia Postale. P, spiega don Di Noto, è “Un pedofilo, forse legato a tanti altri pedofili italiani e anche internazionali. Ha aperto un portale che fa le sue migrazioni annuali e va dal Canada al Principato del Liechtenstein, a volte nell’isola del Pacifico di Niue per evitare di farsi identificare. È un soggetto che si dichiara pedofilo: ha creato il portale in cui indica con molta lucidità la sua strategia culturale e per certi versi ‘politica’ a favore della pedofilia”. In particolare, P è autore di una lettera aperta, indirizzata a bambini e ragazzi, in cui spiega che cosa sia in effetti la pedofilia. Un documento in cui li invita a diffidare dai maestri, dai genitori perché parlano male dei pedofili mentre loro, al contrario, vogliono il bene dei bambini. E poi ci sono fumetti, beffe, velate minacce verso il sacerdote siciliano. Il “Sito di P.” riporta fedelmente, tradotta in italiano la celebrazione del BoyLove Day (la giornata dell’orgoglio pedofilo per gli italiani.)”. L’operazione è tra le maggiori indagini contro il fenomeno pedofilo criminale compiute fino ad oggi.


AVOLA SR – “64.753, solo in 11 mesi, sono i bambini sfruttati sessualmente”. È questo il titolo della lettera aperta scritta da don Fortunato Di Noto , il sacerdote fondatore dell’Associazione Meter  da sempre in prima fila nella lotta alla pedofilia e pedopornografia online, e pubblicata oggi dall’agenzia di stampa cattolica Zenit. Dal 1° gennaio di quest’anno a oggi, 3 novembre, scrive il sacerdote, abbiamo contato – uno per uno – ben 64.753 bambini vittime.“Solo in 11 mesi”, scrive don Fortunato. “64.753 bambini tutti depredati e sfruttati sessualmente. Violenze indicibili al limite della fantasia, dell’horror sessuale che annienta la più tenue e delicata dignità dei piccoli. Una età compresa tra i pochi giorni di vita e i 12 anni (nella loro prepubertà), età preferita dai pedocriminali, perché non possiamo dire che i pedofili non sono ‘criminali’ che distruggono per sempre la vita dei bambini”. Per il sacerdote, “Fino ad oggi questo immane numero raccolto dalla Associazione Meter onlus impegnata da sempre a tutela dell’infanzia, contro ogni forma di abuso e lo sfruttamento sessuale dei bambini sembra rimanere nel sottaciuto silenzio. Quei volti  ‘visti uno per uno’ non detenuti in nessun data base associativo, per rispetto della legge, ma segnalati alle autorità giudiziarie, chiedono giustizia. E impressiona il fatto, a quanto da noi conosciuto, che nessuno di quei bambini ha sporto denuncia, abbia avuto il modo di chiedere giustizia e il sospetto è che non sappiamo chi siano, dove siano e quale sia la loro storia”.Continua poi don Di Noto: “Sono piccole storie che non possiamo far vedere, anche se sono sotto gli occhi di tutti. È il racconto del dolore di tante storie di sfruttamento: ogni fotogramma, ogni video denunciato è l’impressionante racconto di un corpo innocente reso merce, oggetto dell’oggetto del desiderio di sfruttamento sessuale. Perversione assoluta di un male assoluto che incide nella vita per sempre”. E si augura: “Se su 64.753 vittime, poi qualcuna ci scrive, raccontando la sua storia e ringraziandoci per il sostegno allora abbiamo raggiunto ciò che desideravamo: esiste ancora, non perché sopravvissuta, ma perché riamata di un amore vero”. Il sacerdote ricorda: “La Chiesa che è impegnata a contrastare gli abusi con fermezza e decisione a raccontare la sua devastante storia. Non bisogna tacere, segno visibile che è possibile dare un nome e cognome al dramma di 64.753 vittime”.


Meter - XIV Giornata Nazionale e Internazionale Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza. Contro la pedofilia. L'Associazione Meter onlus  di don Fortunato Di Noto celebra, dal 26 aprile alla prima domenica di maggio, la Giornata dei Bambini Vittime giunta alla sua XlV edizione(ascolta spot).  Il tema di quest'anno è "Povertà e Minori. Responsabilità condivise". Ogni privazione è negazione e riduzione alla povertà ed espone i minori allo sfruttamento. I Minori non sono oggetti o mercanzia ma persone da amare, rispettare e tutelare. Contro questa logica, sotto gli occhi di tutti, tutti possiamo operare di più e meglio. Ricordiamo ancora con commozione e riconoscenza l'unione spirituale e nella preghiera del S. Padre Benedetto XVI al Regina Coeli (3 maggio 2009) che ha voluto ricordare questo appuntamento divenuto un segno di speranza. Diocesi, Associazioni, Istituzioni, enti locali, comunità cristiane e non cristiane possono aderire e unirsi nei momenti di preghiera, commemorativi e alle iniziative. Per maggiori informazioni: www.associazionemeter.org; segreteria@associazionemeter.it - 0931 564872 (sede nazionale Meter).


CARLENTINI - Don Fortunato Di Noto invitato da Azione Cattolica nella Chiesa Madre di Carlentini ha parlato  di “Genitori e Bambini davanti ai nuovi media - Salvare i bambini dai pericoli del web”. “L’arma vincente – ha detto don Fortunato Di Noto -  per lottare contro la pedofilia è la famiglia. I genitori debbono essere vigili sui figli per evitare che gli orchi entrino nella loro vita. Oggi sono migliaia i bambini scomparsi e che vengono utilizzati dai pedofili per i loro sporchi giochi. La pedofilia online è un fenomeno gravissimo che bisogna sconfiggere se siamo tutti uniti a comunicare dalla chiesa e dalle associazioni. Ringrazio l’Azione cattolica di Carlentini per aver organizzato un momento di riflessione su un problema che in questi ultimi anni sta dilagando sul web a danno dei nostri bambini”. L'incontro si è svolto mercoledì alle 19,15, nella parrocchia Immacolata Concezione presso la Chiesa Madre di Carlentini ed è stato promosso dalla locale Azione Cattolica, nell'ambito delle attività culturali e formative previste per l'anno in corso. nella chiesa Madre di Carlentini davanti ad Il numero pubblico era formato, oltre dai soci dell’azione cattolica della parrocchia, anche dai docenti, dirigenti scolasti delle scuole della zona nord della provincia, dai rappresenti delle associazioni ecclesiali e culturali di Carlentini e dalle forze dell’ordine. L’associazione Meter di Avola è stata fondata da Don Fortunato Di Noto il quale ha già aperto in tutta Italia 15 sportelli con ben 300 operatori e denunciato migliaia di siti pedofili. L‘incontro  è stato moderato dal giornalista Salvatore Di Salvo, ed avviato dall’arciprete don Salvatore Caramagno, parroco della Chiesa Madre. Tra i relatori il professore Alfio Castro presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica Italiana. Oscar Donato, consigliere diocesano dell’Acr, ha partecipato all’organizzazione dell’incontro. L’associazione “Meter”  fondata da don Fortunato Di Noto da anni lotta con ottimi risultati contro la pedofilia e la pedopornografia on line, e contro gli abusi sui minori.

 

associazione meter

 

LAV : NON

ABBANDONARLI


Meter denuncia 58 portali pedopornografici

CATANIA - Meter l'associazione di don Fortunato Di Noto denuncia 58 portali pedopornografici  alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania ed a cui il Centro Nazionale di contrato alla pedofilia e pedopornografia online (CNCPO) ha già bloccato l’accesso. Decine i Paesi che ospitano i siti pedofili (Cina, USA, Spagna, Russia, Olanda) individuati dai volontari di Meter. Il materiale pedopornografico viene offerto attraverso il meccanismo dei pagamenti con carte di credito. "A scopo promozionale" in alcuni casi materiale pedopornografico è diffuso senza corrispondere alcuna somma di denaro. I bambini coinvolti sono compresi tra i 2 ed i 12 anni di età e raffigurati in situazioni estreme, anche con indicibile violenza sessuale (imbavagliati, legati). In aumento immagini tridimensionali di ecografie con riprese di genitali di feti al settimo/ottavo mese. Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter, pioniere nella lotta alla pedofilia in Italia, sottolinea a chiare lettere: "L’Italia si pone all’avanguardia nella lotta alla pedofilia e la dimostrazione sta nel fatto che i siti in Italia sono drasticamente diminuiti e i pedofili perseguiti e individuati. I pedofili in Italia hanno una vita dura, anche se dobbiamo sottolineare che se non ci sarà una cooperazione internazionale diventa difficile trovare il modo di arrestare un fenomeno dalle dimensioni globali".


CARLENTINI - Don Di Noto, Meter in scuola “Pirandello” .   La conferenza dibattito su “La vita non è solo un touch screen” è programmata per martedì 21 Gennaio 2014, a partire dalle ore 17:00 presso la sala conferenze “Emanuele Ferraro” – I.T.I. di Carlentini. L’appuntamento è organizzato dal Primo Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Carlentini in collaborazione con l’Associazione Onlus. Il relatore don Fortunato Di Noto, presidente nazionale dell'associazione Meter  combatte da molti anni la lotta contro la pedopornografia on-line. L’iniziativa è inserita nel percorso di Educazione alla Legalità, coordinato dalle insegnanti Angela Aprile e Nuccia Conti. Il dibattito è finalizzato alla formazione di genitori e docenti dell’Istituto comprensivo per  un confronto sui pericoli del web. Il  dirigente scolastico prof.ssa Francesca Amore modera il dibattito e dice:” l’incontro con Don Fortunato Di Noto testimonia il nostro impegno costante come scuola aperta alle collaborazioni con il territorio e le Istituzioni  per il successo del Piano dell’Offerta  Formativa. I  progetti  che stiamo realizzando attestano la qualità dei processi di  educazione/ formazione/istruzione  che insieme alle famiglie vogliamo perseguire mediante il dialogo e il confronto per fornire costantemente momenti di informazione e riflessione su temi importanti e di grande attualità.


AVOLA  SR  - Don Fortunato Di Noto , il sacerdote fondatore dell’Associazione Meter Onlus è cittadino onorario di Firenze. Lo ha deciso il consiglio comunale della città del Giglio all’unanimità con 36 voti a favore,concedendo la cittadinanza onoraria al sacerdote siciliano. Susanna Agostini presidente della Commissione Pace afferma: “Questa cittadinanza onoraria è un impegno della nostra città a contrasto della violenza ai bambini. Firenze, come altre città è coinvolta da un fenomeno devastante che non si ferma per differenze di classe, genere, religione, è un fenomeno che richiede la denuncia e la condivisione delle strategie di contrasto che deve unire tutte le istituzioni”. Soddisfatto don Fortunato ha affermato: “La cittadinanza onoraria concessami, per la quale ringrazio tutti i fiorentini a cominciare dal sindaco Matteo Renzi, mi onora e spinge a fare sempre di più.  Firenze è una città che ha cuore per i bambini e che ha visto un sindaco santo e bambino come Giorgio La Pira. Ma non solo:questa Toscana è anche la terra di don Lorenzo Milani e la sua scuola di Barbiana, un esempio chiaro di come questa terra bella e generosa sappia amare e difendere i più piccoli. Confido e spero che Meter possa avere sempre più amici all’ombra di Giotto e Michelangelo”.


 CATANIA – Pedopornografia: scoperto un video choc con  un centinaio di bambini ed un cane vittime di abusi sessuali. Le  piccole vittime  venivano legate come in un gioco sadomaso e violentate più volte, anche da un cane. Il raccapricciante  contenuto è stato denunciato dall'associazione Meter di don Di Noto  che lo ha scoperto su un portale fetish. Gli oltre 100 bambini vittime degli abusi sessuali, venivano legati come in un gioco sadomaso e poi violentati più volte. Tra i protagonisti delle violenze anche da un ignaro cane. Quasi un centinaio di video che riprendono le violenze e 480 iscritti. Il contenuto del portale pedo-fetish è stato scoperto e denunciato dai volontari dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto. La denuncia sulla scabrosa e infame attività è stata inviata al compartimento Sicilia orientale della polizia postale di Catania, che ha già predisposto un'informativa alla Procura distrettuale etnea. "In questo portale - spiega don Di Noto - abbiamo rinvenuto materiale agghiacciante: ci sono 21 foto pedo-fetish, con le violenze sui piccoli anche da parte di un cane; seguono 41 video di violenze sessuali e 342 foto di maschietti abusati in qualsiasi modo. Quando vedo questo tipo di materiale capisco che siamo davanti ad un abisso senza fine. Ma - osserva don Fortunato - non dobbiamo in ogni caso disperare nè arrenderci: se ci sono gli orchi c'è anche la prevenzione e la lotta a questo male: le segnalazioni inviate da Meter in Italia e in tutta Europa sono il segno che non ci vogliamo arrendere davanti all'orrore".


Manette per 3 accusati di pedofilia

Giro di pedofilia, sfruttamento di minori. Le ordinanze di custodia cautelare tra la Lombardia, il Piemonte e la Liguria. 3 persone risultano coinvolte. Ad operare sono stati gli agenti del Nucleo investigativo telematico (Nit) interforze della Procura della Repubblica di Siracusa.  L’operazione è coordinata dal procuratore aggiunto di Siracusa Giuseppe Toscano e dai sostituti Antonio Nicastro e Manuela Cavallo.  Gli investigatori hanno eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti di nove indagati. I particolari emergono dall'inchiesta della Procura di Siracusa su una presunta organizzazione che vendeva immagini on line a contenuto pedopornografico e che per la prima volta in Italia si è avvalsa della collaborazione di un "pentito": un indagato che ha rivelato contatti e sistemi di approccio. Gli investigatori del Nit della Procura di Siracusa definiscono "determinati" le dichiarazioni del “pentito”. Dai numerosi dialoghi intercettati dal gruppo interforze alcuni degli indagati parlano della scelta del proprio mestiere, in costante rapporto con minorenni, fatta della propria costante ricerca di un contatto con i bambini. L'indagine era stata avviata dopo la scoperta di un sito Internet al quale gli indagati accedevano per scambiarsi immagini e filmati a contenuto pedofilo. Le intercettazioni telefoniche ed i pedinamenti avrebbero accertato anche la presenza di un'organizzazione che promuoveva incontri sessuali con minorenni, sia italiani sia stranieri, a volte anche a pagamento. L'inchiesta, ancora in corso, è scaturita da una denuncia presentata da Telefono Arcobaleno.  Due dei tre accusati lavorano in mezzo ai ragazzini: uno è un educatore dell'infanzia della provincia di Varese, l'altro è un massaggiatore sportivo del settore 'pulcini' di una società di un paese vicino Savona. Una scelta quella di stare vicino ai più piccoli, secondo quanto emerge della indagini, che sarebbe dettata dalla loro devianza sessuale.


E il bene fa notizia... Don Fortunato: la lotta alla pedofilia Padre Paolo Fiasconaro, responsabile dell'Ufficio Stampa della CESi (Conferenza Episcopale Siciliana) in una riflessione commenta l'impegno di don Fortunato.Di Noto - Scrive tra le altre cose: "Se tanti “don Fortunato”, che spesso hanno puntato il dito contro la sua scelta pastorale, scomoda e rischiosa, anche in altri campi di azione si ergessero a difensori di molte forme di annientamento della dignità dell’uomo e di illegalità striscianti, che spesso umiliano la persona, si potrebbe finalmente parlare di “pastorale di frontiera” capace di costruire una nuova società e di sollevare tante forme di sofferenza del nostro prossimo". Ed aggiunge….Sono in molti a chiedersi perché un prete siciliano, da diversi anni, ha intrapreso una battaglia coraggiosa contro il dilagare di un fenomeno che ha raggiunto limiti di sopportazione, valicando i confini planetari e provocando indignazione e sdegno in tante coscienze. Credo che le motivazioni forti del confratello don Fortunato Di Noto ricadono nella missione e nel ministero proprio di un pastore, che non può essere condizionato da barriere ideologiche né tanto meno di costume, ma che deve essere spinto dall’ansia di promuovere l’uomo nelle sue dimensioni, di qualsiasi razza e colore, dalla nascita alla morte. Sappiamo quanto è stata difficile in questi anni la caparbia azione pastorale di don Fortunato che ha rischiato di persona, denunciando a 360° il degrado di tanta sporcizia e sostituendosi spesso alle autorità pubbliche, poco incisive in tante occasioni, riuscendo ad imprimere giorno dopo giorno, con la sua equipe di lavoro, una proficua e costante azione di contrasto in tema di pedofilia. Se tanti “don Fortunato”, che spesso hanno puntato il dito contro la sua scelta pastorale, scomoda e rischiosa, anche in altri campi di azione si ergessero a difensori di molte forme di annientamento della dignità dell’uomo e di illegalità striscianti, che spesso umiliano la persona, si potrebbe finalmente parlare di “pastorale di frontiera” capace di costruire una nuova società e di sollevare tante forme di sofferenza del nostro prossimo.  

 

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