NOTIZIE
ULTIMORA
|
|
NOTIZIE DA
|
REGIONE |
CATANIA |
PALERMO
|
CALTANISSETTA |
MESSINA |
RAGUSA |
SIRACUSA |
ACIREALE |
LENTINI |
CARLENTINI |
FRANCOFONTE |
TAORMINA-G.NAXOS
|
RUBRICHE
|
in politica |
|
ANNUNCI |
|
CONCORSI |
|
INTERNET |
|
ZODIACO |
|
|
|
|
|
|
Catania -
Cultura:
6° Premio internazionale
Sebastiano Addamo. Cerimonia di consegna sabato 12
ottobre, alle ore 18.30, alle Ciminiere di Catania in viale Africa
del Premio internazionale Sebastiano Addamo, giunto quest’anno alla
sesta edizione. I premiati designati sono: Mario Ciancio per “Der
Aetna –Resoconto dei viaggi”, Domenico Sanfilippo editore; Paolo Di
Stefano per “Giallo d’Avola”, edizione Sellerio; Antonio Mistretta
per “Archivi del Sud – una Saga siciliana”, edizione Bonanno. Il
programma prevede i saluti di Antonella Liotta, commissario
straordinario della Provincia di Catania e di Santa Caruso dirigente
delle Politiche culturali dell’Ente. La giuria è formata da:
Alessandro Cannavò del Corriere della Sera; Rita Carbonaro,
direttore delle Biblioteche riunite “Civica e A. Ursino Recupero”;
Alice Flemrova, dell’Università di Praga; Giancarlo Magnano di San
Lio, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche
dell’Università di Catania; Domenico Tempio, giornalista; Sarah
Zappulla Muscarà, dell’Università di Catania. Sono previsti momenti
musicali a cura di Bruno Crinò (violoncello) e la lettura di brani
delle opere premiate. La manifestazione è condotta da Carmelita
Celi.
Premio Letterario Internazionale “Sebastiano Addamo”
Catania - La presentazione del Premio
Internazionale Sebastiano Addamo, ha avuto luogo martedì 22 settembre, alle
11.30, presso la Sala Conferenze (piano seminterrato) del Centro Direzionale Nuovaluce in via Nuovaluce, 67a a Tremestieri Etneo. Nel corso
dell’incontro sono stati resi noti i nomi dei premiati ed il programma.
Sono intervenuti : Giuseppe Castiglione e Nello Catalano rispettivamente
Presidente e Vice-presidente della Provincia, Giuseppe Savoca Ordinario
di Letteratura Italiana Contemporanea, Sarah Zappulla Muscarà Ordinaria
di Letteratura Italiana. Il Premio è promosso dall’Associazione Addamo
con il patrocinio della Provincia Regionale di Catania. La cerimonia di
consegna si è tenuta presso il Centro
“Le Ciminiere” in viale Africa.
|
CATANIA
-
Nino Strano : ”Non rimpiango nulla”.
Il libro “Je ne regrette rien – La libertà è un hula
hoop” è presentato lunedì 18 Dicembre 2017 alle ore
19.00 nel Teatro Sangiorgi in Via Antonino di
Sangiuliano 233 a Catania alla presenza di Nello
Musumeci Presidente della Regione Siciliana Ignazio
La Russa, Vittorio Sgarbi, Pietrangelo
Buttafuoco, Fabio Granata, Gaetano
Galvagno e Gaspare Edgardo Liggeri Presidente della
Cartago Edizioni. Una lunga trama fatta di politica,
impegno sociale, quartieri e palazzi è raccontata nel
pezzo di vita nel viaggio Je ne regrette rien – La
libertà è un hula hoop”. Nino Strano autore ha
già detto:
“Tra cultura, arte, cinema, oli e non stampe, lirica,
ironia, umorismo, inseguimento del bello e del sorriso
in un mondo colmo di invidia, di foruncolose brutture e
fottutissimi onanismi materiali e intellettuali!”. Nino
Strano noto esponente politico, nato in Sicilia ha
studiato al classico ed alla facoltà giurisprudenza,
nel contempo ha operato nell’ azienda di famiglia,
ed in teatri lirici e nel cinema come aiuto regista.
Nino Strano in politica come ha svolto prima il mandato
di consigliere comunale, dopo è stato eletto deputato ed
anche designato assessore regionale al Turismo e
senatore.
L'incontro è anche l’occasione per gli Auguri del Santo
Natale e di un Felice Nuovo Anno”.
|
Catania
–
Premi : Letterario ”Mascali” e Giornalistico ”Raccontare Catania”.
La consegna dei riconoscimenti è il 19 dicembre, alle 17,30 nei locali
delle Ciminiere, in viale Africa a Catania, alle scrittrici
Simona Lo Iacono
(vedi
commento
di
Simona Lo Iacono)
e
Lella Seminerio ed la redazione di Antenna Sicilia. Il patrocinio della
2^ edizione del “Premio Letterario Tito Mascali” e del “Premio
Giornalistico Raccontare Catania”, è dell’Associazione Siciliana della
Stampa, sezione di Catania con organizzazione dall’Associazione
“Gabriele d’Annunzio”. Il segretario provinciale Assostampa Catania,
Daniele Lo Porto
coordina l’appuntamento collaborato dal presidente dell’Associazione
“Gabriele d’Annunzio”, Antonio Iacona. I premiati sono prestigiosi: la
scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono, la scrittrice Lella Seminerio
per la sezione “Premio Letterario” e la Redazione di Antenna Sicilia per
la sezione “Premio Giornalistico”. Il Premio è stato concepito per
ricordare il poeta e giornalista catanese Tito Mascali, apprezzata e
prestigiosa firma dello storico quotidiano degli anni ’60 Corriere di
Sicilia.
|
|
|
|
|
|
Verde
Laguna di Silvia Favaretto: passione, resilienza ed
amore tutto d’un fiato a Venezia con scorrevolezza
|
|
VENEZIA -
Verde Laguna,
primo romanzo di Silvia Favaretto, è opera di resilienza
pregevole che appassiona, si legge con scorrevolezza
tutto d’un fiato.
Il lettore, entra nella Venezia del Novecento, passando
dai bombardamenti anglosassoni ai cambiamenti politici e
sociali della guerra fino al boom economico. La
famiglia, l’amore, il dolore e la rinascita sono gli
elementi di una storia vera che appassiona e travolge il
lettore. Le emozioni che si percepiscono leggendo VERDE
LAGUNA sono quelle vissute dalla protagonista Ida, dalla
sorellina Anna e dal fratello Ferdi divenuti presto
orfani di guerra. La resilienza è infatti l’elemento
trainante dell’opera di Silvia Favaretto. La capacità
di non lasciarsi abbattere per Ida dalle difficoltà
della vita, di reagire e di rialzarsi più forte di
prima. Ida dimostra che si possa imparare ad adattarsi
al vento ed alle tempeste come fanno gli alberi,
sviluppando radici forti e rami flessibili, così da
potersi mantenersi ancorati a terra, ma nello stesso
tempo imparare ad adattarsi ai cambiamenti. Ida è come
l'Araba Fenice che rinasce dalle proprie ceneri dopo la
morte e proprio per questo motivo, simboleggia anche il
potere della resilienza, ovvero la capacità di far
fronte in maniera positiva alle avversità, coltivando le
risorse che si trovano dentro di noi. Mai lasciarsi
abbattere dalle difficoltà, ma rialzarsi più forti di
prima come hanno fatto i tre fratelli: ANNA, FERDI ed
IDA. VERDE LAGUNA è storia storia vera di vita che parte
dalla frase pronunciata dalla richiesta della piccola
Silvia alla nonna Ida : “Nonna, mi
racconti di quando eri piccola?”. La capacità
descrittiva dell’autrice evidenzia sia linguaggio
forbito e preciso che comprensibilità per chiunque.
VERDE LAGUNA è un’opera che oltre a suscitare sentimenti
e conoscenze storiche avvince per le vicissitudini dei
protagonisti. Lo scritto potrebbe essere la trama di un
film attuale con i “venti di guerra” sempre presenti in
tutti i tempi. Il fiore all’occhiello di VERDE LAGUNA
scritto da Silvia Favaretto ed edito da Mazzanti Libri è
nel fatto che i protagonisti ANNA, FERDI ed IDA
ROSSELLI tuttora
in vita abbiano potuto apprezzarlo e rivivere la
resilienza.
VENEZIA
Breve nota biografica
dell’autrice
Silvia
Favaretto (Venezia, 1977) è dottore di ricerca in
studi iberici ed angloamericani presso l’università Ca’
Foscari di Venezia. È giurato nei premi internazionali
di poesia Castello di Duino e La Carta di Altino. Dal
2002 ha pubblicato libri di poesia e narrativa breve in
Italia, Argentina, Colombia, Costa Rica, Honduras, El
Salvador e Messico. Ha vinto premi letterari sfociati in
pubblicazioni individuali come nel caso del Premio
Ibiskos 2007 (primo premio di poesia per il libro
“Parole d’acqua”) e il Premio Torresano della casa
editrice Gilgamesh nel 2020 (primo premio di poesia per
il libro “La notte dei corpi”). Nel 2021 il manoscritto
inedito di questo romanzo ha vinto una menzione d’onore
al premio Franco Ciliberti dell’archivio Cattaneo. Nel
2022 viene pubblicato “I monologhi della bambola vudù”
(Fara edizioni) in seguito a vincita del concorso
Narrapoetando 2021. È insegnante, traduttrice e
Presidente dell’associazione culturale Progetto 7LUNE
dal 2014. |
MILANO
Il
canto della falena
è Giallo Mondadori, MARIA
ELISA ALOISI vince PREMIO ALBERTO TEDESCHI
EDIZIONE 2021.
La redazione del
Giallo Mondadori aveva proclamato i romanzi finalisti
della 42ª edizione del premio Alberto Tedeschi dedicato
al miglior romanzo giallo di autore italiano. La
redazione, dopo aver determinato la ristretta rosa di
romanzi di qualità, ha stabilito di assegnare a Maria
Elisa Aloisi
autrice
del romanzo Il
canto della falena
l’ambito premio. Il premio è una grande emozione per la
giovane avvocatessa che ha trasferito anche l’esperienza
lavorativa di penalista nella sua opera letteraria. La
vincitrice del premio Mondadori Maria Elisa Aloisi
afferma : Senza l’avvocato, non ci sarebbe neanche la
scrittrice, le due passioni coesistono. Diritto e
letteratura è anche il titolo della mia tesi di laurea”.
Il percorso di vita per Maria Eloisa quasi scritto
anche nelle tesi di laurea.. con carrier folgorante.
I romanzi finalisti in ordine alfabetico per autore:
Il canto della
falena
di Maria Elisa
Aloisi,
In nome di Caino
di Ruggero Ghiselli,
Il commissario
Torrisi e il
caso Tiresia
di Luigi Guicciardi,
Condutture
di Fabio Lombardi,
Colpe
senza redenzione
di Nicola Verde.
Il nome del
vincitore è reso noto anche sul blog del Giallo
Mondadori, sui fascicoli in edicola e sui principali
social online. Il romanzo di
MARIA ELISA ALOISI “Il
canto della falena”,
Giallo Mondadori, PREMIO
ALBERTO TEDESCHI
EDIZIONE 2021
è pubblicato sul Giallo
Mondadori nel mese di luglio e proclamato durante la 48°
edizione del Mystfest di Cattolica. La manifestazione
pubblica di consegna si svolgerà emergenza COVID
permettendo. Alla scrittrice MARIA ELISA avvocatessa
ALOISI i complimenti personali e del nostro giornale,
per fulvida carriera.
CATANIA
- Gabriella Vergari :“Magie d’amore 2.0” in 18 racconti.
Un libro che incuriosisce, stimola, diverte e fa
riflettere con il preciso obiettivo ben raggiunto di non
far mai stancare il lettore spingendolo ad assaporare
fino all’ultima parola ogni prezioso pensiero di “Magie
d’amore 2.0” di Gabriella Vergari, edito da
Giuliano Landolfi Editore. 18 racconti
introdotti dalle illustrazioni di Franco
Blandino, medico pittore di Fossano, che trovano nei
pensieri della scrittrice e docente catanese la loro
espressione più alta per un dialogo poetico tra arte e
pittura. Immagini che hanno ispirato l’autrice e testi
che hanno preso forma visiva attraverso l’espressione
artistica, per un percorso sensoriale dedicato al mondo
femminile alle prese con la società globale dei nostri
tempi da sempre fonte di sfide e contrapposizioni. Chi
legge “Magie d’amore 2.0”, consecutio naturale della
precedente opera dal titolo “Volteggi”, è
stimolato su più fronti, come richiesto dalla velocità
dei tempi che stiamo vivendo, in quanto narrazione ed
immagini sono strettamente collegate per sviluppare una
particolare psico lettura legata ad una semiotica delle
emozioni. Protagoniste di ogni racconto donne forti ma
anche fragili che nei problemi più disparati, siano essi
amore, lavoro o famiglia, sanno reagire affrontando la
vita in ogni sua singola emozione sempre in prima
persona e mai in modo passivo. Donne che non
hanno nome, ma dall’imponente personalità che con una
scrittura agevole a forti tinte emozionali diventano
portavoce di un unico discorso, che sorprende e
conquista con un finale mai scontato e dal risultato
spesso e volentieri diverso dal ragionamento che si può
creare procedendo con la lettura. Un libro che parla di
donne destinato non solo ad un pubblico femminile che,
in maniera deliziosa e a volte pungente ma sempre con
una scrittura letteraria dalla potente vitalità, scava
nel quotidiano raccontando tra sentimenti e desideri
forse inconfessabili o anche tra solitudine e angosce
quel presente in cui facilmente ci si può riconoscere.
Biografia: Dottore di Ricerca in Filologia
Greco-Latina, è autrice, insieme con G. Salanitro, A.
Pavano e A. Tedeschi di una letteratura latina, Imago
maiorum. Scrive testi narrativi e per il teatro,
ricevendo segnalazioni e riconoscimenti, quali, ad
esempio, il primo premio “Una fiaba per l'Europa”, della
C.I.E. di Caltagirone 1990, e il primo premio per il
racconto Don Luigi, III edizione (1992) del premio
“Giovannino Guareschi”, indetto dal Club dei
Ventitré, Roncole Verdi. Dalla sua collaborazione con
riviste, periodici culturali e/o turistici, sono anche
nati molteplici interventi e articoli, come ad esempio
quello su Mineo, nella monografia realizzata per Kalòs,
agosto 1996, o quelli inseriti in Vivere, il magazine
che dal 1992 al 1995 è stato mensilmente distribuito col
quotidiano La Sicilia.
Dal 1987, insegna latino e greco nei licei classici,
partecipando a sperimentazioni didattiche e collaborando
con l'editoria scolastica. Nel 2006 ha ricevuto la
“Menzione d'onore” con medaglia d'oro dall'AICC di
Messina. Ha
inoltre curato recensioni di saggi, presentazioni e
prefazioni di opere di poesia o narrativa, venendo anche
spesso invitata, in qualità di relatrice, a
manifestazioni, convegni e giornate di studi, --quali,
ad esempio, la II Rassegna Nazionale di Opere Classiche
“Teatro-Scuola”, col patrocinio dell'INDA Istituto
Nazionale del dramma antico, o la 28ª edizione
del Premio Brancati, Zafferana Etnea o a Salotti
Letterari ed Incontri con l'autore e da autore. Negli
ultimi anni ha iniziato a tenere corsi di Scrittura
Creativa per ragazzi.
Catania
- Sala Biblioteca intitolata a scrittore Sebastiano Addamo. La
biblioteca Provinciale ha ricevuto dagli eredi di Sebastiano Addamo
libri
in dono in concomitanza della dedica di una sala allo scrittore. La
famiglia dello scrittore Sebastiano Addamo ha donato alla Biblioteca
provinciale un fondo librario, costituito da circa 4000 volumi, che
erano appartenuti al grande poeta e scrittore scomparso nel 2000. Questa
bella iniziativa, che acquista un significato particolare in un momento
in cui le biblioteche chiudono o sono in difficoltà, è stata sancita
dalla firma di un protocollo e da una cerimonia, durante la quale è
stata anche intitolata una sala allo scrittore. Il documento di cessione
è stato firmato dal commissario straordinario della Provincia, Giuseppe
Romano, dalla signora Grazia Cavallaro Addamo e le figlie
Cetti e Vera. Il commissario straordinario della Provincia,
Giuseppe Romano ha dichiarato : “Il patrimonio librario della
Provincia di Catania si è ulteriormente arricchito di un voluminoso
materiale, frutto della generosa donazione della famiglia dello
scrittore Sebastiano Addamo. L’Ente ha ritenuto quantomeno doveroso
intitolare una sala della Biblioteca di Palazzo Minoriti all’artista
scomparso, per onorarne la memoria e ricordare altresì la figura di uno
straordinario scrittore e poeta siciliano”. All’evento hanno preso parte
il segretario generale e direttore Francesca Ganci, il capo di
gabinetto, Santa Caruso, l’ingegnere capo Giuseppe Galizia, e autorità
civili e militari. La figura di Addamo è stata ricordata da chi lo ha
conosciuto ed apprezzato. Sono intervenuti la scrittrice Dacia
Maraini che ha dichiarato: : “Esorto i siciliani ad avere più
orgoglio nei riguardi della cultura isolana. La Sicilia è terra di
grandi scrittori. Uno di questi è Sebastiano Addamo, che ho conosciuto
in anni lontani, all’epoca della morte di Pasolini. Ritengo Addamo un
grande del Novecento e invito a rileggerlo”. Il prof. Nicolò Mineo,
dopo aver ricordato alcuni aneddoti del giovane Addamo, ha affermato:
“Tutta la produzione, letteraria e non, di Addamo merita di esser
riesaminata in modo organico”. Per il poeta e critico letterario Plinio
Perilli: “Addamo è un poeta sorprendente. Se si rilegge, si
comprende l’uomo ed il suo spessore, la sua sapienza anche in campo
filosofico. Nonostante ciò, egli si propose al pubblico senza enfasi e
vanità intellettuale. Nelle sue poesie, affronta ciò che è aspro e
improponibile, domandolo con una parola tagliente e lucida. Dopo
Pasolini egli ha continuato il compito quasi impossibile di fare
poesia”. La prof. Sarah Zappulla Muscarà ha sottolineato la necessità di
mantenere in vita e incrementare il Premio Addamo, che nel 2013 è giunto
alla VI edizione, per merito della caparbietà della signora Grazia
Addamo ed al sostegno della Provincia di Catania e di tante istituzioni
ed Enti che hanno a cuore i libri e la cultura. Sarah Zappulla
Muscarà ha concluso :“Ritengo giusto celebrare un poeta e scrittore,
apprezzato anche da Leonardo Sciascia, Enzo Siciliano e altri grandi
nomi della cultura del nostro Novecento”. Il sindaco di Lentini, Alfio
Mangiameli, ha dato una interessante testimonianza dell’attività svolta
da Addamo come preside nella sua città. Alcuni brani, tratti dalle opere
dello scrittore, nel corso dell’evento sono stati letti dall’attrice
Ketty Governali. Il Maestro Lorenzo Mazzamuto ha curato l’esecuzione di
brani musicali.
Personalmente... sono onorato di aver conosciuto ed essere stato
stimato da Sebastiano Addamo, già dall’età di 14 anni, tempo in cui era
il mio preside al Liceo Classico Gorgia, fu lui stesso il primo ad
indirizzarmi personalmente al giornalismo... affidandomi allora,
l’impegno di costituire la redazione del Liceo Gorgia e poi di curare la
realizzazione di articoli, servizi e la stampa del “Gorgia”…. il
giornale dell'istituto da me stampato a mano col ciclostile del Liceo
per suo esplicito volere... esperienza indimenticabile. L’amicizia e la
stima reciproca è proseguita negli anni con Sebastiano Addamo e ne sono
lieto. i.l.p.
CATANIA
-
Prampolini libreria storica etnea rilevata da Angelica e
Maria Carmela Sciacca:salvata.
Un sobrio incontro tra amanti di libri, cultura
nei
locali di via Vittorio Emanuele 333 ha suggellato il
passaggio delle consegne dal precedente gestore alle
sorelle
Angelica e Maria Carmela Sciacca
nella gestione
della prestigiosa libreria
fondata a
Catania nel 1894 e che ha compiuto 124 anni. La nota e
storica catanese Prampolini possiede oggi libri
introvabili, fuori catalogo, da collezione, antichi, con
stampe, prime edizioni.
Angelica e Maria Carmela Sciacca
(ascolta
intervista ad
Angelica e Maria Carmela Sciacca)
PRAMPOLINI la storia
:
la
Libreria Prampolini fu fondata dall’ufficiale di
cavalleria Giuseppe Prampolini il 13 dicembre 1894 a
Catania, nei locali di via Vittorio Emanuele 333 che
tuttora l’ospitano. L’azienda fu denominata agli
inizi “Tirelli”, poiché al tempo non poteva portare il
nome di un ufficiale. Giuseppe Prampolini
proveniva da un’illustre famiglia emiliana: Camillo
Prampolini(1859-1930), era amico di Filippo Turati e
Giacomo Matteotti, è stato una delle figure più
luminose del socialismo italiano; Enrico Prampolini(1894-1956),
pittore e scenografo, è considerato come il più
autorevole rappresentante del futurismo. Il giovane Romeo
Prampolini, seguì in successione il
padre Giuseppe nella gestione della libreria di
famiglia, divenendo testimone della vivace vita
intellettuale di Catania, alimentata dalla straordinaria
fioritura letteraria di fine Ottocento e inizi del
Novecento: Verga, Capuana e De Roberto, tra i nomi più
celebri. I personaggi elevatissima statura culturale e
morale furono ospitati nei locali della Prampolini,
dando vita a una sorta di cenacolo letterario. Romeo
Prampolini valutando il momento favorevole volle
ampliare l’attività della libreria, trasformandola anche
in società editrice. L’intuito dell’editore Romeo
Prampolini permise la pubblicazione in 5
volumi(1933-1939) della monumentale “Storia dei
Musulmani di Sicilia” di Michele Amari, opera
fondamentale nella storiografia moderna, per la quale si
avvalse della revisione del celebre arabista Alfonso
Nalino. Molte le opere letterarie edite da Prampolini
tra cui le “Cinquanta lettere d’amore alla signorina
Dolly Ferretti(1928)” dell’eccentrico poeta futurista
Antonio Bruno(Biancavilla 1891-Catania 1932), fondatore
della rivista “Pickwick”, il quale aveva tappezzato i
muri della città con i versi di un poema dedicato alla
stessa Ferretti(Fedora Novelli).
Le difficoltà economiche successive
alla seconda guerra mondiale costrinsero molti editori a
chiudere o modificare la loro attività. La Prampolini
nonostante fosse colpita dalla crisi e costretta a
rallentare la pubblicazione di libri, non cessò
tuttavia di restare al centro della vita culturale
catanese, con la presenza di notissimi osservatori della
società contemporanea tra cui Vitaliano Brancati e
Giuseppe Villaroel. La morte di Romeo Prampolini (1974), senza figli ed eredi naturali, segnò una lunga
cesura nell’attività della libreria. L’attività per
vent’anni rimase chiusa con delle sporadiche aperture
mattutine. L’editore Boemi riaprì nel 1994 la storica
libreria di Catania che nel 2005 fu rilevata da una
società costituita da amici (professionisti, docenti e
imprenditori) ed avente come finalità quella di salvare
e rinnovare il prestigio culturale della Prampolini. La
PRAMPOLINI LIBRI s.r.l., è subentrata nel maggio 2014,
a seguito di difficoltà economiche, ed è sostenuta da
professionisti di varia estrazione, accomunati tutti dal
desiderio di salvaguardare l’illustre tradizione della
LIBRERIA PRAMPOLINI, innestandovi nel contempo moderne
dinamiche culturali. La Libreria Prampolini nel 2007
libri Iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali
dalla Soprintendenza ai Beni Culturali offre,
attualmente testi antichi e rari, prime edizioni del
Novecento italiano, edizioni musicali, piccola e media
editoria selezionata. Esperti bibliografi capaci di
offrire un servizio di stima, valutazione e restauro di
singoli volumi o di fondi librari, nonché della ricerca
di testi di difficile reperibilità prestano consulenza
presso la prestigiosa libreria catanese. La Libreria
Prampolini svolge anche attività di antiquariato che si
estende al settore musicologico, con riferimento a
commercializzazione di apparecchi radio, giradischi e
dischi d’epoca. L’organizzazione tra i suoi compiti
ospita e predispone mostre che favoriscano la
circolazione di opere (quadri, sculture) di artisti
nuovi o già noti tra il pubblico cittadino. Una
suggestiva saletta nella sede della Libreria, è stata
destinata ad incontri culturali, presentazioni di libri,
eventi musicali o cineforum. Un circolo di lettura è
attivo da anni per discutere nel suo ambito la
letteratura più significativa intorno a tematiche di
volta in volta prescelte. Gli organizzatori sono
aperti sempre a nuove proposte, si augurano che la
varietà delle iniziative già promosse possa aiutare gli
studiosi, i bibliofili e, più in generale, gli
“intellettualmente curiosi” attuali a mantenere un saldo
filo con la tradizione, guardando anche alle frontiere
della cultura moderna.
|
|
|
|
|
|
|
|
"Quieti"..per
cinquanta anni
"Questo
federalismo è un "padanismo" non può essere il solo
stimolo......"
di
MANLIO SGALAMBRO
Questo
federalismo è un "padanismo",
non può essere il solo stimolo". Questo il primo appunto del filosofo
Manlio Sgalambro sulla situazione
politica che investe e pervade l'Isola. Commentando le sue
esperienze il filosofo aggiunge: "Alcuni anni fa, sul "Corriere della
sera", auspicavo che la Sicilia avesse una spinta maggiore, di
un’autonomia in modo da non vivere di elemosine nazionali, si parla di
un federalismo estremo. La Sicilia sarà chiamata ad impegni reali.
Bisogna che ci sia una reale visione da parte dei siciliani e che si
esprimano in una "certa" visione in modo che la si sappia trasformare
operativamente. Il federalismo…. La Sicilia subisce, ancora oggi, il
peso dell’unità d’Italia. E’ piuttosto come un "fatto" che ha subito e
che in qualche modo ha smorzato le nostre possibilità di sviluppo
penalizzandoci in una posizione di non articolazione. La nostra economia
non si è sviluppata. In questo dobbiamo intervenire con la nostra
peculiarità, si vedrà se avremo nel contesto federativo una certa forza,
quella stessa che si è espressa con l’emigrazione nell’epoca del fine
ottocento. E certo non è pensabile pensare di potersi solo "adagiare"
nell’agrume e nei finanziamenti. Effetto Bossi ministro…. La scelta :
vogliamo essere mantenuti oppure approfittare per cavare le nostre
peculiarità e le nostre caratteristiche. Avremo molto da fare e mi
sembra un punto fondamenta la visione della vita da parte dei siciliani
: è positiva, se si reagirà nei limiti in cui la situazione è forte. Di
fatto saremo portati con le spalle al muro, ed allora prenderemo lo
slancio, ritengo che abbiamo le maggiori possibilità di risollevarci, ci
hanno messo quieti per cinquanta anni.
ascolta
intervista)
CATANIA
– Adriana La
Terra nuovo romanzo su Sicilia, fede, religione e
buoni sentimenti. L’opera edita da Ibiskos Ulivieri
è stata presentata per la prima volta a Catania, sabato 30
novembre, ore 19.00, nella sala conferenze del Museo
Diocesano. Il nuovo romanzo della pluripremiata
scrittrice catanese Adriana La Terra, la quale il 16
dicembre è premiata a Firenze a Palazzo Vecchio per la
Cultura, è impregnato di Sicilia, fede, religione e buoni
sentimenti.
Adriana La Terra dichiara
ascolta
intervista): “È un
romanzo molto particolare che descrive Catania come la bella
addormentata all’ombra del vulcano macchiato di neve ma così
non è, perché tra le sue strade eleganti, nelle sue piazze
antiche, nei suoi vicoli dentro le stanze più remote di
appartamenti, palazzi antichi dove risiede la gente che
conta esplodono passioni a volte incontrollabili, si
enumerano vizi e virtù che riempiono la vita dei siciliani
mentre la mafia continua a colpire. Un giorno il vecchio
prete forte della sua annosa esperienza fa agli allievi
seminaristi una domanda strana e peculiare “Com’è bello o
brutto il volto del diavolo?” e da qui s’intrecceranno una
serie di storie e avvenimenti molto particolari”. Il
romanzo storico è frutto di anni di studi e approfondimenti
che parla di Sicilia, di fede, religione e buoni sentimenti
come quelli del protagonista l’anziano prete “Ianuzzu u’
patruzzu”, vittima ed eroe del suo passato. Il giornalista e
scrittore Santo Privitera, il professore, ordinario
materie letterarie Ferdinando Emanuele e l’editore
Alessandra Ulivieri dialogano con l’autrice La
scrittrice, alla fine della presentazione letteraria,
ha firmato copie e subito dopo il cocktail di ringraziamento.
|
Catania- Pippo Baudo
ha
presentato, martedì 28 aprile alle 10.30, nell'Auditorium "De Carlo"
del Monastero dei Benedettini di Catania "Teletna, la nascita
dell'Italia delle tv" il libro di Giuseppe Lazzaro Danzuso,
edito da Bonanno. La manifestazione si inquadra nell’ambito del
ciclo "Conversazioni in Sicilia". Dopo i saluti del rettore Antonio
Recca, del preside della Facoltà di Lettere Enrico Iachello, del
Presidente del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione
Margherita Verdirame, sono intervenuti il procuratore aggiunto della
Repubblica di Catania Renato Papa, Michela Giuffrida, direttore di
Telecolor, il direttore di Antenna Sicilia Rino Lodato, lo storico
Tino Vittorio, il sociologo Roberto Vignera. Ha coordinato il
dibattito Luigi Ronsisvalle.
Il libro "Teletna, la nascita dell'Italia delle tv" di
Giuseppe Lazzaro Danzuso, descrive la storia di Teletna, la prima
tv privata italiana a vincere la battaglia dell’etere. La Tv privata
nacque nel 1976 a Catania e crebbe in anni di piombo, eversivi,
mafiosi e di progettati golpe. Erano gli anni delle spie russe e
massonerie deviate, di rivolte studentesche e cementificazione, di
crisi petrolifere ed Austerity. Su questo scenario si sviluppò in
Italia la tv privata, capace di spopolare perché “domestica”, mix di
informazione locale e dilettanti allo sbaraglio, di invenzione e
cialtroneria, di macchiettismo. Fu seguendo questa scia che
dilagarono le grandi reti private nazionali, i cui archetipi, a
cominciare dal “cavaliere-conducator” , non Berlusconi ma Giuseppe
Recca, si ritrovavano già nella storia di Teletna. Una storia che
toccò anche personaggi come Baudo, Piombi, Filogamo, Frizzi e
persino un giovanissimo Fiorello. Una storia che dimostra come
Catania e Teletna siano metafora dell’odierna Italia delle tv. Dalla
prefazione di Tino Vittorio: Il libro fa comprendere le ragioni di
quel disagio generazionale ed antropologico che tutti subivano e che
molti non capivano. L’autore di "Teletna, la nascita dell'Italia
delle tv" un saggio di 250 pagine è Giuseppe Lazzaro Danzuso,
catanese, 50 anni, giornalista che ha lavorato nei quotidiani, in tv
e nelle agenzie di stampa, scrittore e regista. Ha al suo attivo
numerose pubblicazioni e documentari dedicati alla Sicilia. Ha
scritto anche alcuni libri di racconti.
|
CHI SONO
|
|