Aci Castello - Casa a luci rosse a Vico Oratorio, CC
denunciata proprietaria. I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Acireale (CT) hanno denunciato una donna, di 53 anni, per
agevolazione e favoreggiamento della prostituzione. La signora, per
incrementare il proprio budget, aveva locato vicino ai Faraglioni
(assolutamente in nero) un appartamentino in Vico Oratorio ad
Acitrezza, nota frazione del comune di Aci Castello (CT), ad alcune
donne, di origine italiana e rumena, che nell’alcova avrebbero
intrattenuto ad arte numerosi clienti. Il tutto organizzato sulla
bacheca on line “Catania Annunci” dov’erano riconoscibili attraverso
alcuni nomi d’arte tra i quali “Angela”. I militari, nel corso delle
indagini, hanno accertato che le squillo, tra i 30 e i 40 anni,
chiedevano per ogni prestazione un cinquantina di euro e che
settimanalmente versavano, nelle casse della proprietaria di casa, 250
euro esentasse. Ovviamente la casa è stata sequestrata.
Misterbianco – CC verificano inosservanza custodia
domiciliare, 1 in carcere. I Carabinieri della locale Tenenza hanno
arrestato,
Giuseppe GIUFFRIDA 36enne, del posto, in esecuzione di un ordine di
custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Catania. Il
giudice, sulla base di alcune informative dei CC, concernenti la ripetuta
inosservanza delle prescrizioni imposte dal regime di custodia domiciliare
cui era sottoposto, ha inasprito la misura cautelare ordinando la reclusione
nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Maletto
CT
– Etna, anziano disperso trovato dai Carabinieri.
L’ansia del figlio Salvatore, preoccupato per il mancato
rientro a casa dell’anziano padre 73enne, brontese è
terminata alle 23:30. L’uomo verso le 18:30, non vedendo
rientrare in casa il genitore, come d’abitudine, dopo
aver cercato inutilmente di contattarlo telefonicamente
(assenza di campo), si è presentato ai Carabinieri della
Stazione di Maletto, denunciandone la scomparsa. Il
padre si era recato, al mattino, sul parco dell’Etna,
in contrada Nave di Maletto, alla ricerca di funghi e
castagne ed al calare del sole il figlio, non aveva
ancora sue notizie. Le ricerche dell’uomo sono state
immediate. Diverse pattuglie dei Carabinieri, del Corpo
Forestale e del soccorso alpino della Guardia di
Finanza, si sono attivate in zona, raggiungendo le quote
più elevate, sino a scandagliare il bosco a 1.800 metri
di altezza. L’auto dell’anziano è stata trovata alle
21:30, primo segno che le ricerche erano state
indirizzate nel verso giusto. I militari della Compagnia
di Randazzo, in supporto a quelli di Maletto, nel
frattempo, hanno provveduto al monitoraggio delle celle
telefoniche (agganciate intorno alle 21:15) relative al
cellulare in uso al disperso. Le celle d’aggancio hanno
consentito di avere la certezza che il disperso fosse
vivo, giacché era in movimento in direzione di Randazzo.
I militari di Maletto qualche ora dopo, hanno
recuperato il 73enne in area boschiva, a circa 6
chilometri dalla sua auto, infreddolito ma in buone
condizioni di salute.
Fiumefreddo Sicilia CT– 1 viola sorveglianza: ai domiciliari. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in
flagranza, il 46enne Salvatore BRUNETTO, del
luogo, appartenente al sodalizio mafioso dei “Brunetto”,
per violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza
speciale. Il soggetto, in atto sottoposto alla
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è stato
sorpreso da una pattuglia dell’Arma in via Calvario
mentre conversava con altri pregiudicati del luogo.
L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è
stato relegato ai domiciliari.
Mascali CT
– 1 preso con cocaina. I Carabinieri
della locale Stazione hanno arrestato, in
flagranza,
Giuseppe TARDA 32enne, del posto, per
detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I
militari nell’ambito di una breve ma efficace
attività info operativa hanno perquisito
l’abitazione del soggetto rinvenendo e
sequestrando 7 dosi di “cocaina”, già
pronte per la vendita al minuto, del materiale
utilizzato per il confezionamento della droga,
e 50 euro, verosimilmente il guadagno illecito
del pusher. L’arrestato è stato
trattenuto in camera di sicurezza in attesa di
essere giudicato per direttissima.
Acireale
CT
– Tenta
estorsione a genitori, 1 in manette.
Padre e madre,
erano esausti per l’ennesimo atto di violenza del
figlio, ed hanno chiesto aiuto ai CC. I Carabinieri del Nucleo
Radiomobile della Compagnia di Acireale hanno arrestato
ai domiciliari, in flagranza, un 29enne, del posto, per
tentata estorsione e danneggiamento. Neanche i due
giorni passati in cella hanno ridestato in lui quel
sentimento di amore e rispetto dovuto ai due anziani
genitori. Il giovane, proprio il 25 ottobre scorso, era
stato arrestato dai CC (chiamati da un vicino di casa) e
rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza, al culmine
dell’ennesimo episodio violento, compiuto in danno dei
genitori per estorcergli del denaro. Il GIP del
Tribunale di Catania, dopo 48 ore, ne aveva convalidato
l’arresto e disposto la liberazione con l’obbligo di non
avvicinarsi più alla loro abitazione e comunque a
mantenere dagli stessi una distanza superiore ai 100
metri. Il soggetto di sera, in barba alla prescrizioni
imposte dal giudice, si è recato nuovamente in casa dei
congiunti e dopo aver sfondato la porta d’ingresso li ha
minacciati chiedendo 500 euro. Le vittime, ormai sfinite
da anni di vessazioni di ogni genere, hanno trovato la
forza ed il coraggio di chiamare il 112 che ha inviato
immediatamente sul posto l’equipaggio di una gazzella ed
ha bloccato ed arrestato l’energumeno. Il giovane è
stato rinchiuso di nuovo nel carcere di Catania Piazza
Lanza.
Catania
–
Carte di credito clonate: Polposta, 2 in manette.
Si tratta di : Angelo CASTELLI 52enne
ed il rumeno Stefan ALEXANDRU ALIN
29enne. Agenti del Compartimento della Polizia
Postale e delle Comunicazioni di Catania hanno
arrestato in flagranza di reato Angelo CASTELLI
e Stefan ALEXANDRU ALIN, poiché entrambi sono
ritenuti responsabili di utilizzo fraudolento di
carte di credito. Gli arrestati sono stati
sorpresi da uomini della Polizia Postale in un
esercizio commerciale, intenti a pagare beni del
valore di alcune centinaia di euro, utilizzando
carte di credito clonate. I poliziotti erano già
sulle tracce dei 2 arrestati. I soggetti, la
sera precedente l’arresto, avevano effettuato
acquisiti, sempre utilizzando carte di credito
clonate, presso un noto centro commerciale
etneo. L’azione della Polizia è stata possibile
grazie anche alla stretta collaborazione con le
società emittenti le Carte, finalizzata alla
repressione del fenomeno ed elevare gli
standard di sicurezza di utilizzo degli
strumenti elettronici di pagamento. Entrambi i
soggetti sono stati reclusi presso la locale
Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Catania - 4 minorenni aspiranti rapinatori in azione:
ammanettati. La Polizia di Stato ha tratto
in arresto 4 minorenni incensurati: S.K.
16enne; B.L. 16 enne; L.F. 16
enne; S.A. 14 enne; responsabili, in
concorso tra di loro, del reato di rapina
aggravata in danno di un giovane studente. La
Squadra Mobile ha intensificato i servizi nella
zona del centro cittadino al fine di evitare la
commissione di reati contro il patrimonio quali
furti, scippi e rapine. Un giovane nel
pomeriggio di domenica, all’interno della “Villa
Bellini” era stato aggredito, malmenato e
rapinato del telefono cellulare e di 10 euro, da
quattro aspiranti malviventi giovanissimi, di
cui uno armato di coltello. Poliziotti della
Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” in
servizio moto montato, hanno acquisito tutte le
informazioni utili (vestiario, tratti somatici,
colori degli abbigliamenti, etc.) al fine di
rintracciare i giovani e si sono posti
immediatamente alla ricerca dei maldestri. I
tutori dell’ordine hanno percorso via Etnea, ed
all’altezza della Piazza Stesicoro, notato e
fermato 4 ragazzi che corrispondevano alle
descrizioni fisico – somatiche indicate dalla
vittima. I sospetti sono stati perquisiti ed
addosso ad S.K. è stato rinvenuto 1
coltellino con una impugnatura in legno di
colore grigio ed 1 lama di circa 10 cm. del
quale non sapevano fornire spiegazioni circa il
possesso, più la somma di 10 € , esatto
ammontare di quella rapinata al giovane
studente. I 4 sono stati condotti in ufficio, ed
hanno confermato di aver commesso la rapina e
per tanto sono stati tratti tutti in arresto per
il reato di rapina aggravata in concorso tra di
loro. La vittima, ha riconosciuto senza ombra
di dubbio i quattro ed ha avuto la restituzione
del maltolto i dieci euro rapinati. Il telefono
non è stato rinvenuto in quanto i quattro hanno
riferito di averlo venduto ad un
extracomunitario che non sapevano indicare. I
4, dopo le incombenze di rito sono stati
condotti presso il Centro di Prima Accoglienza a
disposizione della competente Autorità
Giudiziaria. Numerosi sono stati i controlli di
giovanissimi a bordo di ciclomotori ed in
gruppo, 5 dei quali sono stati denunciati per
guida senza patente. I tutori dell’ordine
hanno sequestrato 5 ciclomotori.
Palagonia – Droga, 4 anni in carcere. I Carabinieri della
Stazione di Palagonia hanno arrestato Giuseppe RUSSO,
33enne, del luogo, su ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Caltagirone.
Il personaggio, già agli arresti
domiciliari per altra causa, dovrà
scontare un pena di 4 anni e 4 mesi di
reclusione e pagare una multa di 18 mila
euro poiché ritenuto colpevole dei reati
di detenzione di armi e detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti,
commessi a Palagonia e Ramacca nel
settembre 2012.L’arrestato è stato
associato nel carcere di Caltagirone,
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Maniace - CC, 1 preso combustione illecita di rifiuti.
Carabinieri della Stazione di Maniace nella
tarda serata hanno denunciato alla Procura della
Repubblica di Catania un 51enne, operaio
forestale. Il soggetto, credendo di agire
indisturbato, in Contrada Porticelli, in area
boschiva ha dato alle fiamme rifiuti solidi
urbani, di probabile provenienza domestica. Una
pattuglia dei Carabinieri, in servizio
perlustrativo, ha notato il fumo provenire dalla
boscaglia e si portata in zona per appurare
quanto stava accadendo. Il 51enne è stato
sorpreso intento ad alimentare il rogo, con
grave pericolo per la natura e la salute dei
cittadini. Il soggetto è stato denuncialo così
per combustione illecita di rifiuti, nuovo
delitto introdotto nel febbraio del 2014 in
seguito all’emergenza rifiuti in Campania.
Acireale
– Chiesto pizzo: 65000€, CC 1 in
carcere. Si tratta di Antonino
Francesco MANCA, 36enne. Carabinieri
della Compagnia di Acireale nella
mattinata hanno eseguito un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal
Gip del Tribunale di Catania nei
confronti di Antonino Francesco MANCA,
soggetto già noto alle forze
dell’ordine. L’accusa a carico
dell’arrestato è di tentata estorsione
in concorso. I militari dell’Arma a
seguito delle denunce ricevute, hanno
condotto un’attività investigativa
acquisendo inequivocabili indizi di
reità nei confronti del soggetto.
L’estortore aveva fatto recapitare nel
gennaio scorso al titolare di
un’attività commerciale 1 busta
contenente 1 biglietto dal chiaro tenore
estorsivo, con il quale richiedeva al
gestore dell’esercizio una somma di
65.000 euro. Le indagini sono ancora in
corso per individuare eventuali complici
nell’evento criminoso. L’arrestato è
stato associato nel carcere di Piazza
Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Belpasso CT
– CC catturano ricercato, è ritenuto dei
Santapaola-Ercolano. Davide SEMINARA,
36enne,
nel luglio scorso, era sfuggito alla cattura
nell’ambito dell’operazione “Forte Apache”,
della Squadra Mobile della Questura di Catania.
I militari del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Catania, ieri notte, a
conclusione di un’attività info-operativa, lo
hanno catturato nella frazione di Piano Tavola
del comune di Belpasso. L’arrestato è stato
associato al carcere di Catania Bicocca.
Paternò
– Armi e droga in ovile. I Carabinieri
della Compagnia di Paternò hanno arrestato, in
flagranza, Giuseppe TILENNI SCAGLIONE,
bracciante agricolo di 27 anni, per detenzione
illegale di armi
clandestine e munizioni, alterazione di armi,
ricettazione e detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. Gli
uomini dell’Arma, a conclusione di un’attività
info investigativa, con il prezioso ausilio
delle unità cinofile del Nucleo di Nicolosi,
hanno perquisito l’ovile gestito dal giovane,
ubicato in Contrada PORRAZZO, agro di Paternò,
dove sono stati rinvenuti e sequestrati: 1
pistola marca “CZ” calibro 7,65 priva di
matricola, pronta all’uso con il colpo in
canna, in ottimo stato di conservazione, 1
fucile automatico Pietro Beretta modello A300
cal. 12 con le matricole del castello e della
canna abrase, in ottimo stato di conservazione,
1 fucile automatico Pietro Beretta modello
A-M-301 cal. 12 magnum, con le matricole del
castello e della canna abrase, in ottimo stato
di conservazione, 1 grammo di cocaina e 10
grammi di marijuana, già suddivise in dosi, 2
bilancini di precisione e vario materiale
utilizzato per il confezionamento della droga.
L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di
Catania Piazza Lanza.
Catania
- Corte Assise Appello presidente Russo,
omicidio Benvenuto: assolto Briganti, tesi difensiva avvocato Santi Terranova. E’
stata legittima difesa. La Corte di Assise
d'Appello di Catania, presidente Russo, nei
giorni scorsi, ha assolto Umberto BRIGANTI,
agricoltore 57enne di Francofonte, dalla
contestazione di omicidio volontario ai danni di
Salvatore Benvenuto, 60enne detto
Ciatuzzu, netturbino di Francofonte. Il fatto
di sangue avvenne il 7 luglio 2006 nelle
campagne in
contrada Masireschi, in territorio di
Francofonte.
Secondo la ricostruzione la vittima era
intervenuta, con un personaggio noto alle forze
dell’ordine, della zona, tale Gino MALLIA, per
perorare la causa di Salvatore DRAGO che aveva
un contenzioso legato alla compravendita di un
agrumeto con il nipote dell'omicida Gesualdo
Briganti. La
disputa di natura finanziaria tra il Briganti ed
il proprietario terriero in ordine alla
compravendita di appezzamento di terra per il
quale l'imputato aveva già pagato soltanto una
parte della caparra precedentemente concordata
sarebbe stato l’elemento scatenante. Il mancato
rispetto degli accordi aveva indotto il
proprietario terriero a ritenere nullo l'atto di
compravendita, ma la sua decisione fu aspramente
contestata dal Briganti, il quale se in torto
per non avere onorato gli impegni presi, non
voleva perdere quello che lui riteneva un
giardino. Alla fine della fallita trattativa
proiettili sfiorarono Umberto Briganti che, pur
se terrorizzato per essere un facile bersaglio,
si gettò a terra e strisciando raggiunse la
cuccia del cane, dal cui interno prelevò un
fucile. Caricata l'arma, Briganti esplose
fucilate in direzione del posto da dove erano
partiti i colpi di pistola. Impugnando il fucile
il Briganti si avvicinò alla parte in cui erano
partiti i colpi di pistola e scoprì a terra il
Benvenuto, che stava sanguinando. Briganti ed
altri due suoi congiunti si prodigavano a
soccorrere Benvenuto, e l’accompagnarono
all'ospedale di Lentini. I medici constatarono
la morte. Briganti, arrestato dai Carabinieri
dopo una settimana di latitanza, raccontò
immediatamente di avere ucciso per legittima
difesa, ma nessuno gli diede credito, se non l’avvocato
Santi Terranova. La
Corte di Assise d'Appello di Catania, ha
definitivamente accertato, con l'esito del
giudizio di secondo grado, che la vittima, prima
di essere raggiunta da un unico colpo di fucile
esploso da Umberto Briganti, aveva sparato 1
colpo di pistola probabilmente nei confronti di
quest'ultimo. I Giudici aretusei in primo grado,
avevano inflitto a Umberto Briganti la condanna
a 18 anni di reclusione denegando la scriminante
della legittima difesa per “avere l'imputato
generato una situazione di pericolo
predisponendosi a respingere un eventuale
attacco del Drago”. La tesi difensiva proposta
dall'Avvocato Santi Terranova è stata
definitivamente accolta dalla Corte di Assise
d'Appello ravvisandosi chiaramente nel
comportamento del Briganti i caratteri della
legittima difesa che ha consentito l'emanazione
di una sentenza pienamente assolutoria.
Catania
– CC, 3 fratelli fermi per omicidio a
Librino.
Si tratta di : : Antonino 42enne , Michele 38enne e Davide 23enne CELSO.
I militari dell’Arma stanno ancora
svolgendo indagini per delineare il quadro
dell’omicidio ed il movente.I militari dell’Arma di Catania hanno
eseguito 3 fermi, nell’ambito
dell’attività investigativa condotta a
seguito dell’omicidio di Daniele
Massimiliano Di Pietro 39enne
avvenuto ieri nel quartiere Librino in Viale
Bummacaro 9. Il Sostituto Procuratore della
Repubblica di Catania, titolare del
fascicolo, dott.ssa Marisa Teresa Scavo, che
ha proceduto agli
interrogatori degli arrestati aveva imposto lo stretto riserbo sulle loro
generalità. Catania - Colpi
di pistola a Librino, ucciso Daniele
Massimiliano Di Pietro 39enne.
I killer hanno atteso la vittima che stava
facendo ritorno a casa al civico 9 di viale
Bummacaro. Daniele Massimo Di Pietro era a bordo
di uno scooter ed erano appesa trascorse le
15.00, quando è stato affrontato dai sicari. I
militari dell’Arma dei carabinieri della
stazione di Fontanarossa di sono portati sul
posto per gli accertamenti ed hanno ricostruito
il delitto. Sembra che i killer abbiano
inseguito la vittima che avendo compreso quanto
stava accadendo, stava tentando di fuggire per
salvarsi. Il tentativo di nascondersi tra le
auto da parte della vittima predestinata sarebbe
stato vano, poiché i killer hanno agito con
fredda determinazione investendo con un fuoco di
piombo Daniele Massimiliano Di Pietro, caduto al
suolo crivellato di colpi. Alcuni passanti
avrebbero notato il corpo della vittima per
terra e dato l’allarme. L’ambulanza giunta sul
posto ha trasferito il poveretto, morente in
ospedale al Vittorio Emanuele ma Di Pietro è
sarebbe giunto già cadavere. I militari hanno
avviato subito le indagini dirette dal Procuratore aggiunto Marisa Scavo, gli
investigatori stanno scavando sulle conoscenze
ed amicizie di Di Pietro. La vittima era
conosciuta dagli investigatori per questioni
riguardanti spaccio ed altro, ma non sarebbe
ritenuto un personaggio di elevata pericolosità.
Tutte le piste al momento vengono vagliate dagli
inquirenti che sembra ritengano escludere una
“guerra”.
ULTIMORA
Blitz
Halloween, 50 Carabinieri: presi
5 pusher in piazza Teatro
Massimo
ultimo aggiornamento
Catania
– Donna tenta rapina, vittima resiste, lei investe
marito: in manette anche per tentato omicidio. La
Polizia, ieri mattina ha tratto in arresto Emanuela
Rosa Santa NICOTRA
27enne, già nota, ritenuta responsabile dei reati di
tentato omicidio e tentata rapina aggravata. La Sala
Operativa della Questura alle ore 12.00 circa di ieri 7
settembre, a seguito di segnalazione pervenuta su linea
113, ha diramato la nota radio di una rapina consumata
in via Aurelio Saffi, nella zona di Nesima. le pattuglie
della Squadra Mobile - Sezione “Contrasto al Crimine
Diffuso” giunte sul posto, hanno appurato che, poco
prima, una donna, era stata vittima di una tentata
rapina commessa da un soggetto fuggito a bordo di auto
di colore nero. L’autore del reato aveva tentato di
arraffare la borsa di una donna anziana che, a causa
della violenza utilizzata, era finita a terra mantenendo
tuttavia la presa. Il marito nel contempo, aveva
respinto l’assalto, costringendo il rapinatore alla
fuga, collaborato da alcuni passanti intervenuti in
difesa della coppia di coniugi. Il malfattore, raggiunta
una Fiat Panda di colore scuro parcheggiata poco
distante, era partito ad alta velocità ed aveva
investito l’anziano signore scaraventandolo per terra.
Il ferito, prontamente condotto tramite ambulanza presso
un nosocomio cittadino, ha riportato alcune fratture
agli arti superiori ed inferiori ed è stato sottoposto
ad intervento chirurgico. Le vittime hanno indicato
l’autore come un individuo di sesso maschile, dalla
giovane età, con capelli rasati sui lati. I “Condor”
agenti, nonostante venisse indicato il rapinatore come
uomo, si sono recati nell’immediatezza dei fatti presso
l’abitazione di Emanuela Rosa Santa NICOTRA, conosciuta
per i suoi precedenti, ma anche per avere una
corporatura ed un taglio di capelli perfettamente
identici a quelli dell’autore dei reati. Gli
investigatori hanno ricordato, inoltre, che la stessa
fosse proprietaria di una Fiat Panda di colore nero: il
modello ed il colore di autovettura indicata per
realizzare l’azione criminosa. L’intuizione si è
rivelata esatta: gli investigatori hanno individuato
all’esterno dell’abitazione la Fiat Panda rintracciando
la donna. NICOTRA è stata condotta presso gli Uffici
della Squadra Mobile, e riconosciuta da entrambi i
coniugi, avrebbe ammesso le sue responsabilità in ordine
alla rapina. Emanuela Rosa Santa NICOTRA espletate le
formalità di rito, è stata dichiarata in arresto per i
reati di tentato omicidio e tentata rapina aggravata e
rinchiusa presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza
di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli
anziani coniugi sebbene provati dalla terribile
esperienza, hanno avuto parole di apprezzamento per i
poliziotti della Squadra Mobile i quali, con un’indagine
lampo, hanno assicurato alla giustizia la pericolosa
rapinatrice.
Catania – Blitz Halloween, 50 Carabinieri: presi 5 pusher in
piazza Teatro Massimo. Si tratta di extracomunitari
arrestati, in flagranza:
Sulayman, SILLAH, 29enne, del Senegal, Mohamed
MOUSSA, 26enne, del Ghana, Yankuba TUNKARA,
20enne, del Mali, e denunciato altri 2 giovani, del Mali
e del Gambia, rispettivamente di anni 20 e 26. I
soggetti spacciavano droga ai giovani della movida
catanese: 3 arresti e 2 denunce. Il Comando Provinciale
dei Carabinieri di Catania nella notte di “halloween” ha
organizzato e svolto un imponente servizio di
prevenzione nelle zone più calde della movida catanese
con l’impiego di circa 50 carabinieri, supportati da
unità cinofile e reparti speciali. Le recenti polemiche
insorte sul tema sicurezza hanno comportato il
potenziamento del controllo. I militari hanno svolto il
dispositivo rinforzato. I carabinieri hanno svolto
monitoraggio in assetto investigativo dedicato e quindi
in borghese in specifiche strade limitrofe a piazza
Teatro Massimo. I carabinieri del Reparto Operativo, nel
corso del servizio hanno arrestato, in flagranza
Sulayman, SILLAH, 29enne, del Senegal, Mohamed MOUSSA,
26enne, del Ghana, Yankuba TUNKARA, 20enne, del Mali, e
denunciato altri 2 giovani, del Mali e del Gambia,
rispettivamente di anni 20 e 26, per detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti. I 5 pusher erano
stati notati mentre stavano cedendo droga ai
moltissimi giovani presenti. I militari, dopo avere
pazientemente osservato lo stratagemma utilizzato dal
gruppetto per la vendita della droga, in Via Ciancio,
li hanno bloccati e perquisiti rinvenendo circa 50
dosi-involucri di carta stagnola, contenenti
complessivamente una cinquantina di grammi di
marijuana, e circa 150 euro in banconote di piccolo
taglio. La droga e il denaro sono stati sequestrati, i
tre arrestati sono stati trattenuti in camera di
sicurezza.
Catania - Collaboratori giustizia svelano corruzione guardie carcerari, 1 ai domiciliari. Le ipotesi delittuose sono a carico di Mario MUSUMECI(ai domiciliari), Antonino RAINERI, Giuseppe SEMINARA (assistente capo della polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Catania Bicocca, sospeso dal servizio in quanto già sottoposto a misura cautelare nell'ambito dell'operazione c.d. "Fiori Bianchi"), Vito LIMONELLI (già assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza). I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, nella giornata di ieri, hanno eseguito un provvedimento di sottoposizione agli arresti domiciliari, emesso dal G.I.P., su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania nei confronti di Mario MUSUMECI, assistente capo della Polizia Penitenziaria, in sevizio presso la Casa Circondariale di Catania Bicocca, per i reati di corruzione continuata e detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina, commessi dall'anno 2009 sino al febbraio 2013. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, sono state avviate a seguito dell'arresto in flagranza di reato, operato nel novembre 2012, dell'assistente capo della Polizia Penitenziaria Antonino RAINERI, in servizio presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, allorquando fu trovato in possesso di un pacco contenente cocaina, marijuana, "pizzini", profumi ed altri oggetti che doveva consegnare ai detenuti dietro il corrispettivo di denaro. RAINERI, in relazione a ciò, è stato condannato con sentenza non ancora definitiva dal Tribunale di Catania per detenzione di droga e corruzione. L'attività investigativa sviluppata successivamente, grazie all'apporto fornito da diversi collaboratori di giustizia ed agli esiti di attività di intercettazione, ha consentito di documentare l'esistenza di un sistema di corruzione che ha visto coinvolti in modo sistematico alcuni appartenenti alla Polizia Penitenziaria, in servizio presso le Case Circondariali di Catania Piazza Lanza e Bicocca, che, in modo continuativo e dietro corresponsione di somme di denaro (in qualche caso una tantum ed in altri con cadenza mensile), hanno favorito numerosi soggetti affiliati ad organizzazioni mafiose operanti a Catania e provincia durante i periodi di detenzione presso le strutture carcerarie. Le attività di indagine hanno fatto emergere come alcuni agenti fossero disposti, dietro pagamento di somme di denaro, a favorire le richieste provenienti dai detenuti appartenenti a consorterie mafiose o, comunque, ad esse contigui. La gamma dei servizi e delle prestazioni fornite in favore dei detenuti era estremamente variegata anche in relazione alla posizione ricoperta all'interno del Corpo di Polizia Penitenziaria. Si andava, infatti, dall'introduzione all'interno del carcere di materiali di genere vietato, quali alimenti non consentiti, sostanze alcoliche, profumi, telefoni cellulari, supporti informatici MP3 ed, addirittura, sostanza stupefacente di tipo cocaina e marjuana, fino a garantire ai soggetti apicali dei sodalizi mafiosi la possibilità di incontrarsi tra loro riservatamente, di avere colloqui telefonici con i propri familiari anche oltre il numero massimo consentito, di essere tempestivamente avvisati in occasione dell'imminente esecuzione di misure cautelari, di ricevere e veicolare messaggi e comunicazioni ai congiunti. Le indagini avrebbero fatto emergere, in particolare, che Giuliano Gerardo CARDAMONE, già Comandante della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Bicocca, fosse un soggetto stabilmente a disposizione dei componenti della consorteria mafiosa Laudani da cui veniva mensilmente retribuito con somme di denaro. Nei confronti dello stesso è stata ravvisata la sussistenza, oltre che del delitto di corruzione aggravata ai sensi dell'art. 7 della legge 203/91, anche di quello di concorso esterno in associazione mafiosa.In altri casi si è accertato che il pagamento avveniva in relazione alla singola prestazione illecita fornita dal pubblico ufficiale infedele con somme variabili dai 200 ai 300 euro per ogni pacco, contenente generi vietati, introdotto all'interno delle strutture carcerarie configurandosi, pertanto, il delitto di corruzione. Il Giudice per le Indagini Preliminari, pur riconoscendo l'estrema gravità dei fatti contestati e la sussistenza di un grave quadro indiziario a carico di tutti gli indagati, ha disposto l'applicazione della misura degli arresti domiciliari solo al MUSUMECI,
in quanto, per gli altri indagati non ha ravvisato
elementi che, unitariamente considerati e valutati,
consentissero di formulare una prognosi di sussistenza
delle esigenze cautelari, non ravvisando, quindi,
l'attualità del pericolo di reiterazione di condotte
analoghe, avendo gli altri indagati interrotto il
rapporto lavorativo con l'amministrazione penitenziaria
per intervenuto pensionamento, congedo o per sospensione
dal servizio attivo. Nell'ambito della stessa indagine
sono stati altresì denunciati, a titolo di concorso nel
reato di corruzione, numerosi detenuti che hanno
usufruito delle illecite prestazioni dei pubblici
ufficiali corrotti.
Catania–
Fidanzati “scafisti” in manette. Agenti della
Polizia di Stato nella serata del 29 ottobre, hanno
posto in stato di fermo di indiziato di delitto la
coppia di cittadini tunisini: WalidJERBI
22enne ed Asala (HATTAY 20enne, in
quanto gravemente indiziati del reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. I 2: un ragazzo di 22
anni e la donna di 20 anni, sono stati individuati quali
scafisti di un peschereccio in legno lungo circa 10
metri, di colore celeste e bianco, su cui viaggiavano
249 migranti, soccorso il pomeriggio del 27 ottobre
2014, in acque internazionali, dalla nave della Marina
Militare Italiana “Chimera”, impegnata
nell’operazione “Mare Nostrum”. L’unità della
Marina Militare “Chimera” era giunta la mattina
del 29 ottobre presso il Porto di Catania con a bordo
289 migranti.Dalle indagini è emerso che l’uomo,
“primo” capitano dell’imbarcazione, si alternava al
timone con la compagna che lo collaborava in tutto e per
tutto.I fermati sono stati associati presso la
casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Acireale CT
– CC presi 4 giovani rapinatori. I Carabinieri
dei Nuclei Operativi delle Compagnie di Giarre (CT) e
Acireale (CT), a conclusione di un’articolata attività
investigativa, hanno arrestato un 19enne e un 18enne,
oltre a due 16enni, tutti di Misterbianco. 4 malfattori,
la notte tra il 23 e il 24 luglio 2014, ad Acireale,
avevano rapinato un telefono cellulare ed il portafogli
ad un giovane passante. 4 soggetti in concorso tra loro
dopo meno di un’ora, a Fiumefreddo di Sicilia (CT),
rapinarono 1 coppia di giovani fidanzati che si erano
appartati, impossessandosi di monili e di 1 telefono
cellulare. L’attività investigativa svolta, avvalorata
dalle attività tecniche (intercettazioni telefoniche ed
esame dei tabulati di traffico delle utenze in uso ai
malfattori), ha consentito ai Carabinieri di Giarre ed
Acireale di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei
confronti dei 4 arrestati ritenuti gli autori materiali
degli episodi delittuosi analizzati. Il quadro
probatorio è stato integralmente condiviso dall’Autorità
Giudiziaria che nei vari gradi di competenza ha emesso i
provvedimenti cautelari. I 2 maggiorenni sono stati
sottoposti agli arresti domiciliari mentre i due
minorenni sono stati accompagnati presso due distinte
comunità alloggio, una nel messinese e l’altra
nell’agrigentino.
Catania
– Sorvegliato ruba in Centro commerciale. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno
arrestato, in flagranza, Angelo LICCIARDELLO,34enne di Catania, per furto aggravato e
inosservanza dei doveri inerenti la sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza. Carabinieri dei comandi
territoriali e i servizi di sicurezza dislocati nei vari
ipermercati etnei, nell’ambito del rapporto di reciproca
collaborazione ieri sera, hanno bloccato il sorvegliato
con dei prodotti alimentari rubati poco prima dagli
scaffali dell’ipermercato “Auchan” di Gelso Bianco. La
refurtiva è stata restituita all’ avente diritto mentre
l’uomo è stato relegato ai domiciliari in attesa del
giudizio per direttissima.
Catania
– 2 ultras rossazzurri derubano tifoso ospite,
arrestati e rimessi in libertà. Si tratta di L.A.
34enne e N.S. 25enne. L’episodio si è verificato
lo scorso 28 ottobre presso lo stadio “Angelo Massimino”
di Catania. Le squadre di calcio della serie cadetta
stavano si è disputato l’incontro ì valevole per il
campionato di serie “B” Catania – Virtus Entella al
quale hanno assistito una decina di tifosi dell’Entella,
tutti provenienti dal Comune di Chiavari. Un tifoso
dell’Entella, tuttavia, presentatosi ai varchi
d’ingresso, non ha potuto accedere allo stadio in quanto
sprovvisto della tessera del tifoso. Lo stesso decideva,
perciò, di guardare la partita sugli schermi televisivi,
visibili dall’esterno della vetrina di un negozio di via
Sangiuliano. Mentre era da poco iniziato il secondo
tempo, 2 ultras del Catania sopraggiunti a bordo di un
ciclomotore e si sono avvicinati al ligure. 1 dei due
ultras etnei, a quel punto, avuta la conferma della sua
provenienza avendo scambiato poche battute con
quest’ultimo, ha tirato energicamente a sé lo zainetto
che il sostenitore dell’Entella portava sulle spalle e
ne ha controllato il contenuto. Il soggetto, accortosi
immediatamente che all’interno vi erano 2 striscioni
dell’Entella, se n’è appropriato ed allontanato
celermente col ciclomotore in compagnia del correo.
Com’è infatti noto, nella fenomenologia del mondo degli
ultras la conquista dei simboli e dei vessilli delle
squadra avversarie rappresenta un inequivocabile segno
di forza da ostentare. Lo zaino sottratto, inoltre,
oltre agli striscioni, conteneva 1 carica batteria per
iphone, 1 mazzo di chiavi, 1 paio di pantaloncini, la
carta d’identità della persona offesa e la somma di
70€. L’attività investigativa tempestivamente avviata
dalla Squadra Tifoserie della D.i.g.o.s. ha consentito
d’individuare i responsabili dell’azione delittuosa. I
due maldestri, L.A. 34enne e N.S. 25enne, erano,
infatti, noti ultras della ‘Curva Nord’ che non potevano
accedere allo stadio giacché il primo sottoposto al
D.A.SPO. ed il secondo in condannato in primo grado per
reati connessi alle manifestazioni sportive. La
perquisizione domiciliare a carico dei soggetti da parte
della polizia giudiziaria ha consentito di rinvenire
lo zaino, il carica batteria, il mazzo di chiavi ed i
pantaloncini. Gli ultras etnei, già gravati da diversi
precedenti penali commessi tutti in ambito sportivo,
sono stati posti in stato d’arresto per il reato di
furto con strappo in concorso e rimessi immediatamente
in libertà dall’Autorità Giudiziaria procedente.
Catania – 80enne 2kg droga sotto gonna: “fermata nonnina della
coca”. La Polizia di Stato ha tratto in arresto:
Fatmir AVDIAJ 24enne, Bledar KASMI
22enne,
responsabili, in concorso tra loro, di trasporto di
sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Poliziotti della Squadra Mobile Sezione “Antidroga”
a seguito di attività info-investigativa avevano
appreso che, nel pomeriggio di sabato 25 ottobre,
sarebbe giunto in centro un carico di droga
trasportata da cittadini di nazionalità albanese a
bordo di una vettura Ford Fiesta. Gli agenti hanno
predisposto un servizio mirato di osservazione
presso i caselli dell’autostrada A/19 in località
San Gregorio. I tutori dell’ordine, dopo lunghe ore
di attesa, hanno notato 3 soggetti, tra cui
un’anziana donna, dai tratti somatici dei balcani a
bordo di un’auto Ford Fiesta. I 3 soggetti a
seguito di espressa richiesta degli uomini
dell’Antidroga, non hanno fornito spiegazioni
plausibili circa il loro viaggio in Sicilia,
mostrando, nella circostanza, segni di insofferenza
al controllo che, in prima battuta, ha dato esito
negativo. I tre stranieri, al fine di verificare
meglio la posizione e procedere ad un accurato
controllo del mezzo, sono stati accompagnati presso
gli uffici della Mobile. La pervicacia degli
investigatori, non disgiunta dal formidabile “fiuto”
investigativo è risultato vincente. L’attenzione di
uno dei poliziotti si è indirizzata verso l’anziana
donna albanese K. H. ultra ottuagenaria, la
quale si è presentata con abito tipico albanese - la
“xhubleta” costituito da una gonna lunga a
forma di campana, mantello e copricapo bianco. Gli
investigatori hanno deciso di procedere ad una
accurata perquisizione dell’anziana donna, zia di
uno degli arrestati, ad esito della quale, abilmente
occultati sotto la gonna, coperta peraltro dal
mantello, venivano rinvenuti 3 panetti di cocaina
per un peso complessivo di 2 kg. circa legati tra
loro da un filo di spago a mo’ di cintura. AVDIAJ e
KASMI, espletate le formalità di rito, sono stati
associati presso il carcere di piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre
l’anziana ma arzilla nonnina, in ragione dell’età
avanzata è stata denunciata in stato di libertà. La
droga del valore di circa 70.000 euro, avrebbe
fruttato su “piazza” 200.000 euro circa.
Aci Castello CT - 2 rapinano farmacia, 1 in carcere. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello CT, ieri mattina, hanno arrestato il catanese, Massimiliano PRIVITERA, 19enne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale etneo. 2 giovani con il volto travisato il 17 gennaio di quest’anno, prima della chiusura serale, fecero irruzione in una farmacia di Aci Castello dove, sotto la minaccia di armi, rapinarono la somma di 350 euro, custodita nelle casse. I due al termine della rapina fuggirono a piedi, facendo perdere le tracce. Le indagini avviate nell’immediatezza dai militari di Acicastello hanno consentito, grazie alle impronte rilevate sul luogo e l’esame incrociato delle celle telefoniche, relative ai cellulari utilizzati dai criminali, di raffigurare un quadro probatorio, interamente condiviso dal magistrato inquirente, che ha indotto il GIP ad emettere il provvedimento restrittivo nei confronti del rapinatore individuato. Il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania – 1 ai domiciliari per violazioni. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P. ieri mattina hanno arrestato ai domiciliari il già noto Roberto COSTANZO 31enne, per la violazione delle prescrizioni inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno e per guida senza patente. Gli agenti di una volante, alle 10.05, transitando per la via Susanna, hanno notato un individuo che stava viaggiando a bordo di ciclomotore privo di targa. Il soggetto vista la pattuglia, ha accelerato la marcia, tentando di far perdere le tracce. I poliziotti, hanno riconosciuto e con difficoltà, hanno raggiunto e bloccato il fuggitivo. COSTANZO era sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Catania ed era privo della patente di guida perché mai conseguita ed è stato tratto in arresto. Il P.M. di turno, ha disposto gli arresti domiciliari presso l’abitazione in attesa dell’udienza del Giudizio per direttissima.
Catania - Spaccio in Centro Storico, 1 ai domiciliari.
Si tratta di Angelo KRAIEM,
22enne.
I militari della Compagnia di Catania Piazza Dante, in
via Del Toscano, a pochi metri dalla centralissima Via
Etnea, hanno acciuffato un pusher. Angelo KRAIEM da
Librino si era spostato in centro città per poter
piazzare la “roba” alle miriadi di giovani che amano
frequentare le notti catanesi. i Carabinieri, dopo avere
osservato il soggetto cedere droga ad alcuni clienti,
l’hanno fermato e perquisito trovandogli addosso una
quarantina di dosi di marijuana, del peso complessivo
di 80 grammi, e circa 30€. La droga ed il denaro sono
stati sequestrati mentre lo spacciatore è stato relegato
agli arresti domiciliari.
I Carabinieri
nel corso del servizio hanno controllato diversi locali
notturni, sanzionato ed allontanato alcuni
parcheggiatori abusivi, identificate una cinquantina di
persone e sequestrate numerose moto giacché i
conducenti erano sprovvisti del casco obbligatorio.
Belpasso - Lutto cittadino per Veronica vittima per femminicidio. Il sindaco Carlo Caputo con propria ordinanza ha proclamato ufficialmente il lutto cittadino: “Domani tutta la Comunità, profondamente scossa per l’accaduto, si stringerà attorno alla famiglia Valenti. Domenica il corteo di solidarietà per la famiglia vittima di un insopportabile crimine come il femminicidio. Alla famiglia Valenti va tutta la solidarietà dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità belpassese, profondamente scossa per il terribile accaduto: solidarietà, per una famiglia vittima di un crimine davvero insopportabile come il femminicidio, che mostreremo pubblicamente con un corteo per le vie del centro di Belpasso che si terrà domenica 2 novembre”.
Catania
– 60 secondo l'autopsia le coltellate inferte all'impiegata catanese,
che rifiutò l'ex senegalese: femminicidio. La
vittima è Veronica VALENTI 30enne
originaria di Belpasso. La polizia ha
,“arrestato l’autore dell’omicidio della
giovane che è stato perpetrato in via Tezzano”. Le manette sono
scattate per Gora MBENGUE
cittadino senegalese 27enne. I poliziotti
della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P., alle
alle ore 22.15 circa di ieri 27 ottobre,
si erano recati in via Tezzano (nelle
zona della stazione Centrale) dove era stata
segnalata la lite animata in una vettura.
Gli investigatori, sul posto, all’interno di un’auto Peugeot 107
hanno rinvenuto sul sedile anteriore lato
guidatore, il corpo esanime di Veronica
VALENTI 30enne, impiegata. La poveretta presentava
numerose ferite d’arma da taglio sul lato
sinistro dell’addome e della schiena. Gli
inquirenti hanno elaborato le prime indicazioni
fornite da alcuni soggetti abitanti nella
zona. Gli investigatori hanno appreso che al culmine della
violenta lite un soggetto verosimilmente di
razza africana si era allontanato dal luogo
del delitto. Gli agenti nella vettura,
hanno rinvenuto e sequestrato 1 ciabatta,
l’altra è stata trovata nei pressi del
mezzo. Gli investigatori, durante il
sopralluogo condotto da uomini del locale
Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica,
ed ultimata l’ispezione esterna del cadavere
a cura del medico legale, hanno rinvenuto e
sequestrato il coltello utilizzato per
commettere il delitto. La presenza delle
ciabatte lasciava ritenere che l’autore del
delitto stesse nelle immediate vicinanze dal
luogo teatro del tragico evento. Gli agenti
hanno eseguito dei controlli sul posto ed
appurato che la donna aveva avuto una
relazione sentimentale con un giovane
senegalese domiciliato proprio in via
Tezzano. Gli investigatori hanno identificato
il giovane per Gora MBENGUE ed hanno
avviato una serrata attività
condotta sia da agenti della Squadra Mobile
che dell’U.P.G.S.P.. La ricerca si è conclusa nella
mattinata allorquando lo straniero è stato
individuato e fermato in via Plebiscito. Il
soggetto vistosi accerchiato dagli
investigatori non ha opposto resistenza
dichiarando immediatamente e spontaneamente
di essere l’autore dell’omicidio. Presso
gli uffici di polizia l’arrestato ha reso
dichiarazioni autoaccusatorie dalle quali è
emersa la premeditazione del delitto.
L’individuo, infatti, all’appuntamento con
la giovane aveva portato al seguito un
coltello. Gora MBENGUE non appena la giovane
gli ha manifestato la volontà di non
riprendere la relazione l’ha assassinata. L’arrestato è stato associato presso la
locale casa circondariale di piazza Lanza a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – 2 evadono dai domiciliari, presi. Agenti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato ai domiciliari Giuseppe RUSSO 25enne e Samuele CONSOLI 20enne entrambi per evasione dagli arresti domiciliari. gli agenti di una volante alle ore 18.45 circa, hanno notato in viale Medaglie D’oro 2 individui a bordo di autovettura ed alla vista della pattuglia hanno accelerato la marcia non fermandosi all’ “Alt Polizia”. gli Agenti hanno iniziato un inseguimento fino in via Acquedotto Greco dove l’auto si è fermata a causa dell’intenso traffico veicolare. Il conducente, successivamente identificato per Giuseppe RUSSO, è stato tempestivamente bloccato mentre tentava di fuggire. Il passeggero approfittando di tali frangenti si è dileguato a piedi ma è stato riconosciuto dagli agenti per Samuele CONSOLI, un noto personaggio già sottoposto alla detenzione domiciliare e successivamente rintracciato presso la sua abitazione. Gli Agenti dagli accertamenti hanno compreso che il conducente del mezzo fosse sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. RUSSO e CONSOLI sono stati tratti in arresto per il reato di evasione e così come disposto dal P.M. di turno sottoposti agli arresti domiciliari presso le abitazioni in attesa dell’udienza del Giudizio per direttissima.
Catania – Movida, 1 scippa ragazza: CC lo bloccano. I militari della Stazione di Catania Piazza Dante, durante
un servizio coordinato predisposto al fine di vigilare e
controllare l'area dei locali notturni nel centro
storico e la movida catanese, hanno arrestato un 22enne,
catanese, per furto, resistenza e violenza a Pubblico
Ufficiale. In particolare il giovane, approfittando
della confusione e distrazione di una ragazza che stava
passeggiando con degli amici vicino a Piazza Teatro
Massimo, l’ha affiancata e con fare fulmineo le ha
rubato dei documenti personali dalla borsetta, cercando
poi di fuggire per le vie limitrofe. I militari, che
gravitavano in zona, attirati dalle grida della ragazza
intervenivano immediatamente individuando il ladro che
dopo un breve e concitato inseguimento bloccavano. Nella
circostanza il reo, che opponeva un’energica resistenza
all’arresto, aveva addosso anche di 2 grammi di
marijuana e per tale motivo veniva pure segnalato alla
Prefettura di Catania, per uso personale di
stupefacenti. La refurtiva è stata restituita alla
legittima proprietaria. L’arrestato è stato posto ai
domiciliari in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo, come disposto, dall’Autorità Giudiziaria.
Randazzo – Blitz CC in zona pedemontana trovate armi e droga.
I Carabinieri della Compagnia di Randazzo alle prime
luci del giorno all’alba, hanno operato un controllo
diffuso del territorio, effettuando diversi blitz su
alcuni degli obiettivi investigati nel corso delle
ultime settimane. A conclusione di mirate attività
d’indagine, i militari del Nucleo Operativo e
Radiomobile, coadiuvati da quelli delle Stazioni di
Bronte e Piedimonte Etneo, in quei territori hanno
effettuato diverse perquisizioni, rinvenendo armi e
droga. A Piedimonte Etneo, in casa di due fratelli,
rispettivamente di 20 e 22 anni, hanno fatto irruzione
in un garage adibito al confezionamento delle dosi,
rinvenendo ben 65 grammi di marijuana e materiale utile
al confezionamento, tra cui 2 bilancini, abilmente
occultati. I soggetti al termine dei primi accertamenti
sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini
di spaccio di sostanze stupefacenti, su conforme parere
dell’Autorità Giudiziaria catanese che, non ritenendo di
dover adottare misure cautelari ne ha disposto
l’immediata liberazione: questo, ovviamente, non li
salverà dall’affrontare un processo. I Carabinieri
hanno eseguito un’altra perquisizione presso
l’abitazione di un 31enne rinvenendo 4 grammi di
marijuana. Il giovane è stato denunciato alla Procura
della Repubblica di Catania per detenzione di sostanze
stupefacenti. A Bronte, i militari hanno scovato un
piccolo deposito di armi e munizioni, abilmente
occultate in un’’abitazione rurale, e relative
pertinenze, di un 33enne, brontese. Gli investigatori
hanno recuperato: 1 fucile a canne mozze, perfettamente
funzionante, 1 pistola a salve priva del tappo rosso, 59
cartucce per fucile cal. 16, 1 cartuccia cal. 32 nonché
1 bossolo di proiettile per artiglieria, oltre ad 1
cassetta militare per il trasporto del munizionamento.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. Il
giovane è stato dichiarato in arresto per detenzione di
arma alterata e clandestina oltreché di munizionamento
da guerra. Il fucile a canne mozze sarà inviato al
Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli
accertamenti tecnico balistici atti a stabilire se lo
stesso è stato utilizzato in eventuali azioni criminose.
L’arrestato è stato associato al carcere di Piazza
Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Armi e droga in area servizio: CC 6 in
manette.
I Carabinieri della squadra “Lupi” del
Nucleo Investigativo del Reparto Operativo
di Catania hanno arrestato Rosario LONGO, 38enne, C.L., 34enne, M.G.,
44enne, P.G., 40enne, S.S., 35enne, V.A. 28enne, tutti ritenuti
responsabili di detenzione e spaccio di
sostanze stupefacenti mentre il 28enne dovrà
rispondere anche di detenzione illegale di
armi e ricettazione. I militari, ieri sera
durante un servizio di controllo del
territorio, in via Zia Lisa hanno notato i
soggetti nell’area di servizio “Erg” ed
insospettiti dal loro atteggiamento, poiché
erano riuniti all’interno di un locale del
distributore, hanno proceduto ad un
controllo identificandoli e perquisendoli. I
Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 3
buste di plastica contenenti
complessivamente 2,3 Kg di marijuana, la
somma contante di 25.450 euro, ritenuta
provento dell’attività di spaccio, ed 1
bilancino elettronico di precisione. I
militari dopo nell’ufficio del 28enne,
gestore del distributore carburanti, hanno
rinvenuto e sequestrato, abilmente occultati
in un cassetto di una scrivania e in un
controsoffitto di lamierino, 1 fucile
Steven Arms & T001 Co cal. 16, 1 pistola
semiautomatica Pietro Beretta cal. 22,
caricata con 7 cartucce, risultata rubata
nell’ottobre 2013 a Siracusa, 1 pistola
semiautomatica Pietro Beretta cal. 9
corto, caricata con 6 cartucce, rubata a Belpasso il 18 maggio 2013, 1 congegno
artigianale a forma di penna modificato allo
scopo di esplodere munizionamento da fuoco
a colpo singolo cal. 6,35, caricato con una
cartuccia, 1 pugnale Focus Line”, con
una lama da 19 cm, e 30 cartucce di vario
calibro. Le armi, in buono stato d’uso
ed efficienti, saranno inviate al Reparto
Investigazioni Scientifiche di Messina per
gli accertamenti tecnico balistici atti a
stabilire se le stesse siano state
utilizzate in eventuali azioni criminose.
Gli arrestati sono stati associati nel
carcere di Piazza Lanza, a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Motta Sant’Anastasia – 3 “topi d’auto” a centro commerciale,
CC presi: ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Motta
Sant’Anastasia hanno arrestato
Alessandro BUZZA 34enne, del luogo,
Sorvegliato Speciale di Pubblica
Sicurezza, Maurizio Silvestro
CITTADINO, 36enne, catanese, ed una
32enne, Motta Sant’Anastasia, tutti
responsabili del reato di furto
aggravato mentre il BUZZA dovrà
rispondere anche di violazione dei
vincoli della Sorveglianza Speciale. I
tre ieri sera hanno rubato 2 Fiat
Panda, lasciate parcheggiate
regolarmente all’interno del centro
commerciale “Etna Polis” da alcuni
clienti. Le vittime però si sono accorte
subito del furto ed hanno telefonato al
112 riferendo quanto accaduto. Una
pattuglia che si trovava in zona è
intervenuta immediatamente sul posto ed
ha acquisito ogni informazione ed
elemento utile al fine di individuare e
rintracciare i ladri. Le indagini
tempestive avviate poco dopo hanno dato
i suoi frutti poiché i militari sono
riusciti ad intercettare e bloccare i 3
con i mezzi rubati in una strada
periferica di Motta Sant’Anastasia. Le
Fiat Panda sono state restituite ai
legittimi proprietari. Gli arrestati
sono stati posti ai domiciliari in
attesa di essere giudicati con rito
direttissimo, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Santa Maria di Licodia CT - Evasione scolastica: CC denunciano 232 genitori. -
Maxioperazione di controllo a Santa Maria di
Licodia contro l'evasione scolastica, i
Carabinieri hanno denunciato per il reato di
inosservanza continuata dell’obbligo di
istruzione dei minori 232 genitori,
responsabili di aver procurato l’evasione
scolastica dei propri figli, in totale 136
studenti. I controlli condotti dai militari
sono stati estesi nel corso degli anni
scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015
sugli istituti di istruzione primaria e
secondaria dai quali è emerso che molti
genitori avevano causato o agevolato
l’abbandono della frequenza scolastica o la
sua interruzione ingiustificata, nonostante
la “legge quadro in materia di riordino dei
cicli d’istruzione” abbia imposto l’obbligo
dell’istruzione fino al quindicesimo anno
d’età'."Il controllo serve ad evitare che,
specie negli ambienti rurali, i minori siano
avviati ad attività lavorative in nero in
conseguenza dell’abbandono degli studi,
spesso forzato o comunque indotto da
contesti socio-familiari degradati". In un
caso si è accertato che un ragazzo di 11
anni non veniva deliberatamente mandato a
scuola per collaborare il genitore
nell’accudire il gregge. I Carabinieri,
in collaborazione con gli istituti
scolastici, hanno riscontrato condizioni di
disagio familiare. I genitori hanno un età
media tra i 30 ed i 45 anni, sono
generalmente operai, ambulanti, braccianti
agricoli, muratori, disoccupati, casalinghe,
collaboratrici domestiche, operaie e il loro
livello di istruzione non va oltre il
diploma di scuola media inferiore. Gli
indagati sono tutti italiani, escluso due
genitori Polacchi. I controlli saranno
svolto anche il prossimo anno scolastico per
arginare questo fenomeno la cui gravità, più
che nei numeri, risiede negli effetti
devastanti su quei ragazzi che, non venendo
avviati alla scuola e all’istruzione
rischiano di andare ad ingrossare le fila
della criminalità.
Catania
– Condannato per occultamento e distruzione
documenti contabili. Polizia del
Commissariato “Centrale” nella prima mattinata
ha eseguito un provvedimento di carcerazione nei
confronti del catanese MarioBOSCO
38enne, emesso dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Catania, dovendo espiare
la pena di 4 mesi di reclusione per
occultamento e distruzione di documenti
contabili. Il soggetto è noto per furto,
detenzione al fine di spaccio di sostanze
stupefacenti ed emissione di fatture
inesistenti.
Catania – Presa seriale
furto ai magazzini. Agenti dell’U.P.G.S.P.
hanno arrestato Francesca BURTONE
36enne già nota, per furto aggravato.
Personale addetto alla sicurezza
dell’esercizio commerciale “La Rinascente”
di via Etnea, aveva sorpreso una donna
nell’atto di rubare 2 borse da signora (del
valore di 280,00 euro). Il vigilantes, alle
ore 20.10, aveva chiesto l’intervento su
linea 113. La maldestra si dava alla fuga
inseguita dal personale di vigilanza e
bloccata in via Sant’Euplio con agenti della
volante prontamente intervenuti. La donna
non era nuova ad atti di tale genere in
quanto per ben 3 volte, negli ultimi anni,
era già stata sorpresa a rubare merce in
grandi magazzini della città. La donna,
alla luce di quanto accaduto è stata
identificata per Francesca BURTONE, è stata
dichiarata in arresto per furto aggravato.
Ragusa
-
Droga da Catania a Ragusa e Siracusa: CC
eseguono 20 ordinanze. L’operazione è stata
denominata “Zatla”. Dalle prime ore di questa
mattina, oltre 100 Carabinieri del Comando
Provinciale di Ragusa, stanno dando esecuzione a
circa 20 ordinanze di custodia cautelare in
carcere, nonché un provvedimento di divieto di
dimora, emesse dal GIP del Tribunale di Ragusa
su richiesta della locale Procura della
Repubblica e decine di perquisizioni
domiciliari, nei confronti di un gruppo di
soggetti- italiani e stranieri, dediti al
traffico e allo spaccio di sostanze
stupefacenti, nei comuni di Vittoria, Modica,
Ispica, Scicli e Rosolini. Sottoposti alla
misura della custodia cautelare in carcere:RiccardoBATTAGLIA, 53enne nato a Gela,
Mohamed
MEJJOUDOU, 45enne nato in Marocco, Hicham
EL ATLASSI, 37enne nato in Marocco , Ali
KHEMISSI, 44enne nato in Algeria ,
Rosy
GIERI, 23enne nata a Modica, Makrem ZAHI,
29enne nato in Tunisia, Seiffedine NAFTI, 23enne nato in
Tunisia, Salvatore SAMBITO, 34enne nato a
Modica, Makrem ZAHI, 29enne nato in
Tunisia,Hassen ZID 22enne nato a
Vittoria. Sottoposti alla misura degli
arresti domiciliari: Adriana IMMERNINO,
46enne nata ad Ispica, Imane EL KHAYALI,
19enne nato in Marocco, Pietro Roberto
GAMBUZZA, 36enne nato a Ragusa. I
provvedimenti restrittivi sono il risultato di
un’indagine, condotta dai Carabinieri delle
Compagnie di Modica e Vittoria, che ha
consentito di accertare come gli indagati,
tramite soggetti di origine maghrebina, si
rifornissero di sostanze stupefacenti cocaina,
eroina, hashish e marijuana sul mercato catanese
e palermitano, per poi rivenderle ad altri
spacciatori nei suddetti comuni. Ingente il
quantitativo di stupefacente recuperato nel
corso delle indagini. Gli ulteriori dettagli
dell’operazione, tuttora in corso, resi noti
durante la conferenza stampa, tenuta di mattina,
presso il Comando Provinciale di Ragusa, alla
presenza del Procuratore della Repubblica dott.
Carmelo Petralia e del Sost. Proc. dott.ssa
Serena Menicucci. Il proseguo dell’attività
investigativa ha consentito ai Carabinieri di
individuare alcuni personaggi, perlopiù di
origine marocchina (da qui il nome
dell’operazione Zatla che in arabo significa
Hashish) tutti imparentati tra loro, che avevano
messo in atto una proficua attività di spaccio
di sostanze stupefacenti, in particolare di
eroina e cocaina, ma anche marijuana ed hashish,
che ponevano in vendita ad acquirenti locali e
dalla quale attività illegale ne traevano la
loro principale fonte di sostentamento.
L’indagine ha tratto origine dall’arresto in
flagranza di reato, nell’ ottobre 2013, di uno
dei soggetti destinatari del provvedimento
restrittivo: Riccardo Battaglia. Il personaggio,
dopo un viaggio di approvvigionamento a Palermo,
era stato sottoposto a controllo dai Carabinieri
di Modica mentre si trovava a bordo del pullman
di rientro dalla trasferta. Battaglia era stato
sorpreso con circa 60 grammi di eroina suddivisa
in 3 ovuli nascosti nelle parti più intime del
corpo. Da questo episodio, l’indagine proseguì
nei confronti di alcuni soggetti,
extracomunitari e non, che gravitavano attorno
alla figura del Battaglia e che erano dediti
all’attività di spaccio. L’operazione antidroga
è stata condotta dai Carabinieri del Comando
Provinciale di Ragusa, militari delle Compagnie
di Ragusa, Modica e Vittoria, collaborati da
quelli del Nucleo Investigativo e del Nucleo
Cinfofili di Nicolosi (CT) con il supporto di un
velivolo del XII Nucleo Elicotteri di Catania.
Giarratana RG –
Rapina banca con auto della madre:3 etnei
arrestati dai Carabinieri e Polizia di Ragusa. I
soggetti sono: Manuel SCIUTO, 29enne di
Motta S. Anastasia (CT), Luigi Orazio MACCARONE,
23enne di Belpasso (Ct) e Walter ROCCELLA,
25enne anch’egli di Belpasso, tutti e tre noti. Il
veicolo utilizzato per la rapina, che è stato
sequestrato, è risultato essere di proprietà della
madre di Walter Roccella. I
maldestri avevano perpetrato una rapina alla filiale
presso l’Istituto di Credito Banca Agricola Popolare
di Ragusa. 3 armati di taglierino verso le ore
09.30 circa, a Giarratana hanno fatto irruzione
nella filiale della Banca Agricola Popolare. I
personaggi dopo aver minacciato gli impiegati si
sono fatti consegnare tutto il denaro contenuto
nelle casse, dandosi immediatamente alla fuga.
Giunto l’allarme al 112, ha fatto scattare il piano
antirapina predisposto dal Comando Provinciale di
Ragusa. La Centrale Operativa ha fatto confluire
sul posto le pattuglie dislocate sul territorio. I
tre banditi, fuggiti a bordo di una Fiat Punto di
colore bordò, sono stati intercettati dai
Carabinieri delle Stazioni di Giarratana e
Monterosso Almo, mentre tentavano di allontanarsi in
direzione di Catania. La Fiat Punto durante la
fuga ha percorso a forte velocità il centro per
svoltare in via Verga che per sfortuna dei
rapinatori è senza sbocco. I tre occupanti arrivati
al termine della strada, si sono lanciati dal
veicolo in corsa e lasciandone continuare la marcia
fino ad impattare contro il muro di un condominio.
È stato sfondato un cancello di un’abitazione e
tamponato una vettura posteggiata e di proprietà di
un agente di Polizia. I tre occupanti venivano
quindi notati scappare in direzioni diverse lungo
l’impervia vallata sottostante. 2 sono stati
immediatamente catturati ed ammanettati dai
carabinieri. Polizia e Carabinieri nelle more
delle ricerche del terzo fuggitivo, rivenivano lungo
il tragitto utilizzato dai rapinatori, una busta
dove vi era la refurtiva, consistente in quasi
10.000 euro. Un elicottero dell’Arma del Nucleo
Elicotteri di Catania, è intervenuto e dall’alto ha
avvistato l’ultimo fuggitivo segnalandolo agli
uomini che lo stavano cercando. Nel frattempo mentre
la vallata rimaneva tutta circondata in modo da
impedire qualunque via di fuga al terzo rapinatore,
una pattuglia in abiti civili della Squadra Mobile
con un carabiniere hanno individuato e bloccato il
terzo rapinatore che sfinito per la fuga all’interno
del bosco si arrendeva e complimentava con il
poliziotto che gli aveva appena messo le manette. I
tutori dell’ordine nel veicolo utilizzato dai
rapinatori hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro:
3 taglierini, 1 coltello a serramanico, 1
parrucchino, 1 fascia in pile, 3 guanti in lattice e
3 paia di occhiali sole. I materiali erano stati
utilizzati per commettere la rapina poco prima.
L’intero malloppo ammontante a circa 10.000,00 euro
è stato recuperato e restituito al direttore della
banca che ha ringraziato l’Arma per il tempestivo
intervento e per aver recuperato l’intero bottino.
I tre, dopo le formalità di rito sono stati
dichiarati in arresto ed associati alla casa
Circondariale di Ragusa così come disposto dal
sostituto Procuratore di turno, dott. Gaetano
Scollo, informato dai Carabinieri.
Il Comandante Provinciale dei carabinieri,
Ten. Col. Sigismondo FRAGASSI si è immediatamente
recato a Monterosso Almo presso la Caserma ove si
trovavano i tre arrestati, per congratularsi con
tutti i militari operanti e con il poliziotto che,
sebbene libero dal servizio, aveva dato manforte ai
colleghi dell’Arma.
Gravina di Catania
–
CC preso corriere con 5 kg. droga. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Gravina di Catania hanno arrestato, in flagranza, un
49enne, di Catania, per detenzione illecita di
sostanze stupefacenti. I militari, nell’ambito dei
servizi organizzati dai comandi territoriali per
contrastare in modo significativo l’enorme flusso di
droga immesso nel mercato etneo, come testimoniano
le operazioni messe a segno nell’ultimo anno dal
Comando Provinciale, i militari, ieri pomeriggio,
hanno bloccato una Fiat 500, condotta dal pusher,
che nascondeva nel bagagliaio un borsone contenente
5 chili di marijuana (valore al dettaglio di
circa 50.000 euro). La droga è stata
sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel
carcere di Catania Piazza Lanza.
Catania –
Marito e moglie in manette per droga. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Catania Fontanarossa hanno
arrestato, in flagranza Salvatore
GIUDICE 43enne, e la moglie, 40enne,
entrambi catanesi, per detenzione illecita
e spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari, nell’ambito dei servizi antidroga
organizzati a San Giovanni Galermo,
quartiere alquanto avvezzo allo smercio al
minuto di ogni tipo di droga, avendo notato
a qualunque ora della giornata lo strano
viavai dall’abitazione dei coniugi, in via
Capo Passero, ieri sera, hanno fatto
irruzione in casa e perquisendola hanno
rinvenuto, nel mobilio della sala da
pranzo, 8 involucri, contenenti
complessivamente 300 grammi di marijuana
(valore al dettaglio di circa 3500 euro)
e la somma in contanti di 3.800 euro,
ritenuta il ricavato per la vendita della
droga. La droga e i soldi sono stati
sequestrati mentre gli arrestati sono stati
associati al carcere di Catania Piazza
Lanza.
Catania
–
Arsenale in casa di coniugi a Picanello, ai
domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale
hanno arrestato, in flagranza, due coniugi,
lui 75enne e lei 64enne, per detenzione
illegale di armi e munizioni nonché
ricettazione. La squadra “Lupi” del Nucleo Investigativo,
ieri sera, in via Petrella, nel popolare
quartiere di Picanello, a conclusione di
un’attività info-investigativa, ha
perquisito l’abitazione della coppia
rinvenendo e sequestrando: 1 fucile da
caccia marca Zanoletti, cal. 16, con canne
mozzate, risultato rubato ad Aci S. Antonio
(CT) nel Settembre 2011, 1 pistola
giocattolo marca “New Police”, cal. 8, con
canna priva di tappo rosso; 244 munizioni
di vario calibro, 1 giubbetto
antiproiettile, 2 distintivi di
riconoscimento, del tipo utilizzato dalle
forze dell’ordine (1 riproducente quello dei
“carabinieri”), 2 coltelli a serramanico ed
alcuni passamontagna. Gli investigatori stanno svolgendo approfondimenti per
verificare la riconducibilità delle armi ai
gruppi criminali mafiosi operanti nel
quartiere. Il fucile sequestrato sarà
inviato al Reparto Investigazioni
Scientifiche di Messina per gli accertamenti
tecnico balistici per valutarne l’eventuale
utilizzo in azioni criminose. Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, sono stati entrambi posti ai
domiciliari.
Paternò CT
- Arsenale: mitragliette e fucili in
garage, 1 arrestato.
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della
Compagnia di Paternò hanno arrestato in
flagranza Francesco Santino PECI,
36enne,
del luogo, insospettabile, per detenzione di
armi clandestine, alterazione di armi,
detenzione illegale di munizionamento e
ricettazione. I militari, nella tarda
mattinata di ieri, hanno proceduto ad una
serie di perquisizioni domiciliari in tutto
il territorio. I tutori dell’ordine, in un
garage in uso al soggetto, ubicato nelle
palazzine popolari di Paternò, hanno
rinvenuto e sequestrato, 2 mitragliatrici
tra cui 1 UZI, con matricola abrasa, di cui
1 con silenziatore inserito, 1 fucile
automatico Breda, con canna e calciolo
mozzati, 1 fucile a pompa Remington 870
Express, con matricola abrasa, 33 cartucce
cl. 7,65, 10 cartucce cal. 12, 30 cartucce
cal. 9, 9 cartucce cal. 38, 1 artificio
pirotecnico Black Thunder di IV Cat., ed 1
moto BMW GS, di grossa cilindrata risultata
rubata nell’acese. L’arrestato è stato
associato nel carcere di Piazza Lanza, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania - Blitz CC a Librino sequestrato arsenale. Prosegue l’opera di
disarmo delle cosche. I Carabinieri di
Catania, all’alba in Viale
Moncada 16 , con l’ausilio delle unità
cinofile, hanno rinvenuto, occultati in un
doppio fondo, all’interno di un vano
ascensore in disuso: 5 chili circa
di eroina, dei quali quattro ancora
interi e uno già suddiviso in almeno 1000
dosi; 20 dosi di cocaina per un totale di 4
grammi; 4 dosi di marijuana per un totale di
4 grammi; 1 bilancino di precisione; del
materiale utilizzato per il confezionamento
della droga; 7 fucili da caccia, calibro 12,
con le matricole abrase; 6 pistole, di
vario calibro, tra le quali 4 revolver e 2
semiautomatiche; 250 munizioni di vario
calibro. Sono
in corso degli approfondimenti
investigativi, orientati ad individuare a
quale gruppo criminale appartenessero la
droga e le armi, atteso che proprio il
civico 16 è considerato un punto strategico
per lo spaccio di stupefacenti, come
testimoniato dalle ultime operazioni di
polizia, coordinate dalla locale Direzione
Distrettuale Antimafia, che hanno
individuato in quel caseggiato-bunker una
piazza consacrata allo smercio di eroina,
cocaina e marijuana, che peraltro negli
anni ha fatto registrare alcuni decessi per
overdose. Gli investigatori ritengono che
la droga, considerato il prezzo al dettaglio
ed il conseguente taglio, qualora immessa
sul mercato avrebbe potuto far entrare nelle
casse dei criminali oltre 300.000 euro. Il
materiale sequestrato sarà inviato al
Reparto Investigazioni Scientifiche di
Messina per gli ulteriori accertamenti
chimici, sullo stupefacente, e tecnico
balistici, sulle armi, per accertarne
l’eventuale utilizzo in eventi delittuosi.
Palagonia CT-Donna pusher con parola d’ordine e video
sorveglianza ai domiciliari: "mi manda Eric il
francese". I Carabinieri della locale
Stazione, collaborati dal Nucleo Cinofili di
Nicolosi, hanno arrestato, in flagranza, Concetta FIORITO 50enne, per detenzione
illecita di sostanze stupefacenti. I
consumatori, sembra che per entrare in casa
della pusher dovessero conoscere la parola
d’ordine, una sorta di password vocale. Gli
investigatori sono riusciti a saperla ed uno di
loro, in abiti civili, si è presentato al
citofono dell’abitazione e pronunciandola
correttamente: "mi manda Eric il francese" si è
fatto aprire la porta. Carabinieri col cane Ivan
a quel punto hanno semplicemente fatto irruzione
rinvenendo e sequestrando: una ventina di dosi
di cocaina, del peso complessivo di circa 12
grammi, 1 bilancino di precisione e la somma di
210 euro, in banconote di piccolo taglio,
ritenuta il guadagno dell’attività di spaccio.
La donna, ad ulteriore protezione della fiorente
attività, aveva sapientemente installato, per
tutto il perimetro dell’immobile, un impianto di
video sorveglianza con tanto di monitor interno.
L’impianto è stato sequestrato mentre
l’arrestata è stata relegata ai domiciliari.
Catania –
SCO arresta a Malta superlatitante Sebastiano BRUNNO.
Uomini delle Squadre Mobili di Catania e Siracusa e del
Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione del
Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia,
nella tarda mattinata ad esito di complesse indagini
coordinate dalla D.D.A. di Catania, hanno tratto in
arresto nell’isola di Malta: Sebastiano BRUNNO, 56enne, inteso “Neddu ‘a crapa”, latitante. Il soggetto, latitante dal mese di marzo 2009, inserito
nell’"Elenco dei latitanti pericolosi", era stato
colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione
emesso il 6 marzo 2009 dalla Procura Generale della
Repubblica di Catania - Ufficio esecuzioni penali -
dovendo espiare la pena dell’ergastolo, per associazione
per delinquere di stampo mafioso ed omicidio di Nicolò
AGNELLO, avvenuto nel 1992 a Lentini (SR) nell’ambito
della faida tra le cosche mafiose antagoniste NARDO e DI
SALVO. I poliziotti italiani, in collaborazione con la
Polizia maltese, dopo avere localizzato l’abitazione
utilizzata da Sebastiano BRUNNO, ubicata in località San
Pawl Il Bahar, l’hanno fermato su strada. Il
latitante ha esibito una carta d’identità intestata ad
un uomo palermitano di 49 anni. Sebastiano BRUNNO è
ritenuto reggente dell’organizzazione mafiosa Nardo,
operante nel comprensorio settentrionale della provincia
di Siracusa, con interessi anche nel comune catanese di
Scordia, storicamente legata alla famiglia di Cosa
nostra catanese - cosca Santapaola - Ercolano. I
particolari dell’operazione, tuttora in atto, sono stati illustrati
nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di
Catania alle ore 11.00 del 3 ottobre.
BRUNNO è stato rintracciato a 17 km dalla capitale
maltese La Valletta. Il ricercato si era stabilito al
secondo piano di una palazzina di tre piani;
l’appartamento, è dotato di tutti i confort, si
presentava in discrete condizioni di pulizia. La
perquisizione eseguita dalla polizia operante ha
permesso di rinvenire: la somma in contanti di 1.500
euro, 1 computer portatile ed 1 telefonino cellulare con
sim maltese, materiale che, con la carta d’identità,
sarà sottoposto ai dovuti accertamenti, anche al fine
d’individuare la filiera dei fiancheggiatori del
latitante. BRUNNO, dopo un lungo appostamento
all’esterno dell’abitazione, dopo essere stato pedinato,
è stato bloccato dai poliziotti, con un amico; il
ricercato si stava recando in una zona certo per
pranzare, dove ci son numerosi ristoranti e pizzerie un
Casinò. Sono
in corso di esecuzione gli adempimenti nel territorio
straniero per la successiva estradizione del catturato.
Catania
– Operazione "Markeb El Kebir" DDA Catania 10 egiziani in manette, 47
indiziati: associazione ingresso e permanenza
stranieri.
Investigatori delle Squadre Mobili di Siracusa,
Catania e del Servizio Centrale Operativo dalle
prime ore odierne, stanno eseguendo 10 Ordinanze
di Custodia Cautelare in Carcere emesse dal GIP
di Catania nei confronti di altrettanti
soggetti, tutti egiziani, ritenuti responsabili
del reato di associazione per delinquere
finalizzata a favorire l’ingresso e la
permanenza irregolare sul territorio italiano ed
europeo di stranieri. Il team investigativo –
costituito nell’ambito delle iniziative
intraprese dalla Polizia di Stato a seguito del
sensibile incremento degli sbarchi registratisi
nello scorso anno sulle coste siciliane – è
stato coordinato dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di Catania. La complessa indagine, in
particolare, ha consentito di individuare
l’operatività a Siracusa, Catania, Milano, Como,
Anzio (RM) e Andria (BA), di una rete criminale
di cittadini egiziani dediti, dietro compenso, a
fornire assistenza logistica, principalmente a
connazionali ed a cittadini siriani giunti
sbarcati in questa provincia e provenienti dalle
coste del Nord Africa; proprio presso i citati
capoluoghi sono in atto le segnalate catture. I
destinatari delle misure restrittive
accoglievano i migranti irregolari, fuggiti da
strutture di accoglienza o sottrattisi
all’individuazione delle Forze dell’ordine al
momento dello sbarco, presso abitazioni o
strutture fatiscenti, provvedendo, dopo aver
ricevuto somme di denaro, al loro trasferimento
verso le destinazioni finali, solitamente
individuate in Paesi del Nord Europa.I
malfattori si sarebbero interessati a proteggere
ed agevolare la fuga degli scafisti, fino a far
loro raggiungere la località di destinazione o
il rientro in Egitto per compiere altri viaggi
per conto del consesso criminale.Gli
investigatori, nel corso delle indagini, hanno
sottoposto a fermo di indiziato di delitto 47
soggetti, sempre di nazionalità egiziana, e, con
la collaborazione della Marina Militare, sono
state sequestrate 3 “Navi Madre”, utilizzate dai
trafficanti di uomini per trasportare i migranti
a circa 150 miglia dalle coste italiane, dove
venivano trasbordati su imbarcazioni più
piccole, spesso fatiscenti. I dettagli
dell’operazione illustrati nel corso della
conferenza stampa, alle ore 10.30, presso la
Sala Stampa della Procura Distrettuale della
Repubblica di Catania.
Catania
– Viola domiciliari, CC preso. I Carabinieri della
Stazione di Catania Librino hanno bloccato in flagranza,
Vincenzo CANNIZZO
32enne, di Catania, per evasione. I militari, di
pattuglia, a mezzogiorno, l’hanno sorpreso in strada a
passeggiare in palese violazione della misura restrittiva
cui era sottoposto.
Catania
– Ruba cellulare, a negoziante, CC preso. I Carabinieri
del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno
arrestato, in flagranza,
Kinteh LAMIN, 19enne originario del Gambia, per
resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato e porto
abusivo di arma da taglio. Il giovane, intorno alla 20:00 di ieri sera,
approfittando di un attimo di distrazione del proprietario, in
una Legatoria di via Crociferi, ha rubato il cellulare ed è
fuggito. La vittima, telefonando al 112, ha permesso
l’intervento di una gazzella che nel giro di pochi minuti è
riuscita a rintracciare e ad arrestare il ladro, che ha tentato
invano fisicamente di sottrarsi alla cattura. Il giovane, oltre
al cellulare, nascondeva in tasca 1 coltello del genere vietato
(poi sequestrato). Il cellulare è stato restituito al
proprietario mentre l’arrestato è stato trattenuto in camera di
sicurezza in attesa del rito per direttissima.
Catania
– Tunisino viola domiciliari: offende ed aggredisce
poliziotti. Si tratta del noto Chouaib HFIDI,
21enne, di nazionalità tunisina. Agenti della Squadra
Cinofili dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico della Questura di Catania, nella tarda serata
di ieri, nell’ambito di un servizio finalizzato alla
prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di
stupefacenti nel centro storico, hanno arrestato il già
noto Chouaib HFIDI, 21enne, di nazionalità tunisina, per
i reati di Evasione, Oltraggio e Resistenza a Pubblico
Ufficiale Uomini della Squadra Cinofili, alle ore 23.00,
nel corso di un al controllo antidroga in piazza
Vincenzo Bellini, hanno attenzionato un soggetto di
nazionalità tunisina presso il quale il cane
specializzato aveva fiutato la probabile presenza di
sostanza stupefacente. Il giovane è stato, quindi,
identificato e controllato. Il tunisino ha subito
mostrato insofferenza al controllo, andando in
escandescenza e strattonando violentemente i poliziotti.
Il soggetto ha iniziato a scalciare al punto di
strappare la divisa dell’operatore di polizia
intervenuto. Il tutto “condito” da frasi oltraggiose e
insulti. Il motivo di tanta aggressività è stato, poi
chiaro: in fase di identificazione, infatti, il soggetto
è risultato essere, sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari ed irreperibile dallo scorso 25 luglio.
Catania-
1 in carcere : viola domicilio. Agenti del
Commissariato di P.S. “Centrale” nella mattinata del 30
ottobre, hanno tratto in arresto Gianluca
BRUNO 30enne,nato a Catania, in esecuzione
di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica di Arezzo, poiché deve scontare una pena
complessiva di 1 anno 2 mesi e 21 giorni per il reato
di violazione di domicilio, commesso ad Arezzo nell’anno
2008.
Adrano CT
– 1 ai domiciliari per inosservanza. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato ai
domiciliari, in flagranza, Salvatore LIOTTA,
40enne del posto, per inosservanza degli obblighi
imposti dalla sorveglianza speciale con obbligo di
soggiorno. La pattuglia, ieri mattina, l’ha sorpreso a
bordo di una vespa 150 mentre percorreva via Catania,
in palese violazione della misura preventiva cui era
sottoposto. L’arrestato è stato posto ai domiciliari.
Catania
– Rissa tra extracomunitari, 1 accoltella avversario:
in manette. Agenti delle Volanti dell’U.P.G.S.P.
hanno arrestato, per lesioni aggravate e porto di arma
da taglio, Achraf Omar Mohamed Alì ERRIYANI 36enne, di
nazionalità libica, già noto e privo di rinnovo del
permesso di soggiorno nel Territorio Nazionale. Una
violenta lite in atto tra cittadini extracomunitari in
via Landolina alle ore 23.55 era stata segnalata su
linea 113. gli agenti giunti immediatamente sul posto
hanno notato 1 straniero che si disfaceva di 1 coltello
a serramanico ed un altro straniero che perdeva
copiosamente sangue da un braccio. Entrambi sono stati
identificati, recuperato il coltello. Gli agenti hanno
appreso dai presenti sul posto che poco prima 1 di
nazionalità senegalese aveva aggredito alle spalle con
calci e pugni l’ERRIYANI il quale per difendersi aveva
estratto il coltello e con un fendente ferito il
senegalese. Il soggetto è stato identificato per Amadou
MBENGUE 33enne e trasportato con l’ambulanza del 118
presso l’Ospedale “V. Emanuele” dove veniva dimesso con
prognosi iniziale di 30 giorni.ERRIYANI è stato
dichiarato in arresto e come disposto dal P.M. di turno
veniva associato presso le camere di sicurezza in attesa
dell’udienza del giudizio per direttissima.
Militello Val di Catania
-I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato
Salvatore CUTRARO 42enne, del luogo, in esecuzione
di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di
Firenze. Il soggetto deve espiare la pena residua di
1 anni, 9 mesi nove e 1 giorno di reclusione, per un
furto commesso a Firenze nell’agosto del 2013, è
stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone (CT).
Catania - ½ kg di cocaina in garage, CC coniugi in manette.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Catania hanno arrestato, in flagranza, Antonino
SANFILIPPO 38enne, già in passato ritenuto vicino
al clan “SCARVAGLIERI”, operante in Adrano (CT), e la
moglie di 33 anni, per detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. I militari, a conclusione di un’attività
info-investigativa, sono riusciti a scovare e
sequestrare, dentro un garage di via Guglielmino,
locato dalla coppia, quasi 900 involucri in cellophane
contenenti mezzo chilo circa di cocaina(valore
al dettaglio di circa 500.000€), 4 apparati
ricetrasmittenti, 1 bilancino di precisione e del
materiale utilizzato per il confezionamento della droga.
Il soggetto è stato trattenuto in camera di sicurezza
mentre la moglie è andata ai domiciliari, nell’attesa,
per entrambi, del giudizio per direttissima.
Acireale CT-
Tenta estorsione ai genitori a cui danneggia auto. I
Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Acireale hanno
arrestato un 29enne, del luogo, per tentata estorsione e danneggiamento.
Una gazzella ieri sera, su richiesta di un anonimo cittadino che aveva
segnalato una lite in famiglia, è intervenuta in un’abitazione del
centro. I militari hanno accertato che il 29enne da tempo minacciava
i propri genitori per consegnargli del denaro. il soggetto per
l’ennesima volta ieri aveva reiterato la richiesta di 500 euro alla
quale padre e madre non hanno acconsentito. Il maldestro a questo punto
ha danneggiato l’auto del padre che si trovava parcheggiata sulla
strada. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Prostituzione: blitz CC in case vacanza, B&B, appartamentini,
presa anche escort 60enne. Le somme di affitto erano
oscillanti tra i 1500 e i 4000 euro mensili a seconda del posto e
del periodo, ed anche del numero di “ragazze” visto che in due dei
locali sequestrati, quelli più grandi, ne esercitavano
contemporaneamente tre. Sono stati denunciati alla Procura delle
Repubblica di Catania : T.R.M. 28enne dominicana che in via
Ventimiglia aveva messo su un giro di connazionali; P.G.
54enne mascalese, S.C.58enne catanese, M.F. 48enne e
P.G. 28enne, entrambi siracusani che oltre alla casa di via
Penninello gestivano anche un B&B in via Salvatore Paola dove
facevano convergere le donnine quando l’altra casa era “piena”. I
tutori dell’ordine nel vecchio quartiere di San Berillo, nel cadente
centro storico, hanno denunciato una donna straniera di 60 anni M.N. che in barba al sequestro gravante sull’immobile di via
della Rocchetta 12, dal lontano 2000, aveva forzato la porta di
accesso rompendo i sigilli, per appropriarsi del locale dove
ricevere, per pochi euro, qualche anziano cliente. Il servizio di
controllo in centro città dei Carabinieri di Piazza Dante ha portato
alla chiusura di alcuni lussuosi appartamentini adibiti o adattati
per la prostituzione. I numerosi controlli messi in atto negli
ultimi 15 giorni dai Militari di Piazza Dante su case a luci rosse
reclamizzate su siti internet o su quotidiani locali, hanno portato
alla luce alcune pseudo strutture ricettive (case vacanza o B&B) che
di fatto camuffavano dei giri di ragazze perlopiù sudamericane, e
tutte con un denominatore comune, ovvero la provenienza dalla
Spagna. I militari hanno controllato in tutto una ventina di case di
tolleranza e tra queste ne sono state poste sotto sequestro ben 5,
in via Ventimiglia alta, via Luigi Capuana, Via Penninello e via
Bambino con il deferimento di alcuni proprietari o affittuari, che
li avevano riciclati a case di tolleranza alle spalle degli ignari
titolari. Negativi gli altri controlli atteso che le “meretrici” in
esercizio erano presso abitazioni di proprietà o dove risiedevano
regolarmente in affitto. Le cifre del giro di affari consentivano ai
gestori rilevanti introiti, dato che le avvenenti donnine, pagavano,
settimanalmente, laute cifre per il “noleggio” delle alcove.
Catania– Spaccio a San Cristoforo, 1 ai domiciliari. Spaccia cocaina e marijuana in strada. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza, Domenico Walter SORRENTINO, 20enne del posto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli uomini dell’Arma, ieri sera, hanno sorpreso il soggetto in via Stella Polare a spacciare marijuana ad alcuni clienti. Fermato e perquisito è stato trovato in possesso di 11 dosi di marijuana, del peso complessivo di 35 grammi, 8 dosi di cocaina, del peso complessivo di 2 grammi e la somma in contanti di circa 70 euro, ritenuta il guadagno dell’attività di spaccio.La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato è stato recluso ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima.
Trecastagni CT- Presi tre tunisini per furto. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza, tre tunisini, di 48, 42 e 39 anni, per tentato furto aggravato. I militari, ieri pomeriggio, durante un servizio di prevenzione, in via Papa Giovanni XXIII, hanno sorpreso il terzetto intento a trafugare, da un caseggiato adibito a magazzino, attrezzature per uso zootecnico. I Carabinieri, dopo avere restituito la refurtiva all’avente diritto, hanno posto il 48enne ai domiciliari e trattenuto in camera di sicurezza gli altri due, in attesa del giudizio per direttissima.
Maniace - CC, 1 preso combustione illecita di rifiuti.
Carabinieri della Stazione di Maniace nella
tarda serata hanno denunciato alla Procura della
Repubblica di Catania un 51enne, operaio
forestale. Il soggetto, credendo di agire
indisturbato, in Contrada Porticelli, in area
boschiva ha dato alle fiamme rifiuti solidi
urbani, di probabile provenienza domestica. Una
pattuglia dei Carabinieri, in servizio
perlustrativo, ha notato il fumo provenire dalla
boscaglia e si portata in zona per appurare
quanto stava accadendo. Il 51enne è stato
sorpreso intento ad alimentare il rogo, con
grave pericolo per la natura e la salute dei
cittadini. Il soggetto è stato denuncialo così
per combustione illecita di rifiuti, nuovo
delitto introdotto nel febbraio del 2014 in
seguito all’emergenza rifiuti in Campania.
Acireale
– Chiesto pizzo: 65000€, CC 1 in
carcere. Si tratta di Antonino
Francesco MANCA, 36enne. Carabinieri
della Compagnia di Acireale nella
mattinata hanno eseguito un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal
Gip del Tribunale di Catania nei
confronti di Antonino Francesco MANCA,
soggetto già noto alle forze
dell’ordine. L’accusa a carico
dell’arrestato è di tentata estorsione
in concorso. I militari dell’Arma a
seguito delle denunce ricevute, hanno
condotto un’attività investigativa
acquisendo inequivocabili indizi di
reità nei confronti del soggetto.
L’estortore aveva fatto recapitare nel
gennaio scorso al titolare di
un’attività commerciale 1 busta
contenente 1 biglietto dal chiaro tenore
estorsivo, con il quale richiedeva al
gestore dell’esercizio una somma di
65.000 euro. Le indagini sono ancora in
corso per individuare eventuali complici
nell’evento criminoso. L’arrestato è
stato associato nel carcere di Piazza
Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania
–
Polstrada scopre deposito auto rubate e smantellate 3 presi.
Si tratta di M.G., catanese 50enne,
Mario CASTELLI,
catanese 57enne e Davide PREVITE, catanese 24enne. Agenti della
Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di
Catania, mentre si trovavano nella zona di Mascalucia (CT), hanno notato
transitare in una via isolata di quella zona una vettura condotta da M.G., catanese 50enne noto per i suoi precedenti specifici in
materia. Gli agenti insospettiti hanno deciso di seguire il sospetto
a distanza, arrivando davanti ad una grande abitazione disabitata alla
periferia di Mascalucia. Il soggetto è sceso dal veicolo
incontrando altre due persone che uscivano dal piano seminterrato
dell’edificio. Gli uomini della Squadra di P.G. hanno deciso
d’intervenire fermando i 3 e sottoponendoli a controllo. I 2 soggetti
che erano appena usciti dall’edificio venivano identificati per Davide PREVITE, catanese 24enne, e
Mario CASTELLI, catanese
57enne. I due si presentavano vestiti con degli abiti da “lavoro”
totalmente sporchi di olio e di grasso ed anche le mani erano sporche
delle stesse sostanze. Gli agenti hanno accertato inoltre che l’edificio
era una grande abitazione di due piani, ma disabitata ed ancora in fase
di costruzione, ad eccezione del piano seminterrato, dove era stato
realizzato un locale di circa 200 mq da adibire a deposito/garage, non
visibile dalla via cittadina. Gli Agenti hanno proceduto a controllare
l’interno del deposito, dove è stata rinvenuta 1 vettura Fiat Grande
Punto, opportunamente sistemata su degli appoggi, in fase di
smantellamento: aveva infatti la carrozzeria della parte anteriore
parzialmente smontata ed il motore pure in fase iniziale di smontaggio.
Dall’interno del veicolo erano già state smontate le portiere, il
cruscotto e i sedili anteriori. Venivano trovati poggiati per terra gli
attrezzi meccanici utili allo scopo nonché tracce freschissime dei
liquidi del motore (olio motore, liquidi di raffreddamento ed altro),
segno inequivocabile che tali pezzi erano stati appena smontati e
poggiati nelle immediate vicinanze, dove infatti venivano rinvenuti. Gli
agenti hanno accertato inoltre che ad eccezione di una ristretta area
intorno al veicolo parzialmente smantellato, il resto del deposito era
letteralmente stipato di “carcasse” di veicoli precedentemente
smantellati (circa una quindicina). Venivano inoltre rinvenute targhe e
documenti di circolazione, come carte di circolazione, polizze
assicurative, patenti ecc. Dagli accertamenti svolti si riusciva ad
identificare compiutamente la Fiat Grande Punto in fase di
“cannibalizzazione”, che risultava essere stata rubata nella zona di san
Gregorio (CT) la notte scorsa, 18 settembre . Inoltre, dai primi
accertamenti svolti sulle “carcasse” e sui documenti delle altre
autovetture rinvenute nel deposito, si riusciva a risalire al furto di
almeno altri 8 autoveicoli, tutti consumati in Catania e provincia, ma
quest’ultimo dato è sicuramente da considerarsi parziale, attesa la
necessità di effettuare ulteriori riscontri in merito agli altri
“scheletri” rinvenuti. PREVITE e CASTELLI, pertanto, venivano posti in
stato di arresto perché colti nella flagranza del reato di riciclaggio
dell’autovettura Fiat Punto che stavano smantellando, mentre M. G.,
che con loro si era appena incontrato, veniva deferito all’A.G. in stato
di libertà per il medesimo reato in concorso. Com’è ormai condotta
tipica per chi opera in tale settore, infatti, dopo essere state private
di ogni loro parte, le autovetture rubate sempre più spesso “spariscono”
in tal modo e vengono letteralmente rivendute “a pezzi” nel fiorente
mercato clandestino degli autoricambi. La refurtiva è privata ovviamente
dei dati identificativi, impedendo così alle forze dell’ordine di poter
risalire al veicolo originario e quindi alla sua provenienza illecita.
Gli accertamenti proseguono per risalire ai furti delle altre
autovetture e stabilire eventuali ulteriori responsabilità di altri
soggetti in merito alla “centrale” di riciclaggio scoperta.
Catania –
Preso 1 ricercato per rapina. Agenti del Commissariato Librino hanno
arrestato Gabriele PietroVITTORIO
25enne, latitante dal mese di giugno 2014 poiché destinatario di un
ordine di carcerazione emesso il 30 giugno 2014 dal Tribunale
Ordinario di Catania per il reato di rapina in concorso. VITTORIO era
già noto per rapina. VITTORIO, al momento dell’arresto, eseguito in va
Della Sforzesca nel noto quartiere popolare di San Leone,si accompagnava
ad altro noto personaggio della zona. Il soggetto è stato tradotto
presso la casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
- Blitz polizia a Librino, 1 kg droga in casa donna 67enne. I
poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale nell’ambito
dei servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze
stupefacenti, durante una perquisizione, eseguita sulla scorta di una
notizia acquisita in via fiduciaria, nell’abitazione di
Elena MAIORANO 67enne, in viale Castagnola, hanno rinvenuto nel
terrazzo, sotto alcuni sacchi contenenti materiale di risulta e dentro 1
borsa da donna: 1 panetto di marijuana del peso di 1 chilogrammo e
sostanza sfusa per ulteriori 85 grammi, insieme a materiale per il
confezionamento. La donna, incensurata, che condivide l’appartamento
con la figlia, assente nella circostanza e resasi irreperibile, è stata
quindi tratta in arresto per detenzione ai fine di spaccio di sostanza
stupefacente e, su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, posta agli
arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. L’U.P.G.S.P. nella mattinata di ieri, ha svolto un servizio straordinario
di controllo del territorio nel quartiere di Librino con la
partecipazione di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia
Orientale e della Polizia Locale, su disposizione del Questore Salvatore
Longo. I poliziotti, durante tutta la mattinata hanno effettuato
controlli straordinari nel quartiere, con l’identificazione di un
centinaio di persone e con il riscontro di numerose violazioni al codice
della strada. I tutori dell’ordine hanno altresì eseguito alcune
perquisizioni alla ricerca di armi o sostanze stupefacenti. Gli agenti
nel noto “palazzo di cemento”, hanno rinvenuto 101 “stecchette” di
marijuana e 4 mini-dosi di cocaina, occultate tra le macerie.
San Giovanni La Punta
–
Coniugi coltivano
stupefacente, ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Trecastagni, collaborati
dai militari di San Giovanni La Punta e dal Nucleo
Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato il StefanoPULVIRENTI 36enne e la moglie 32enne, entrambi
di San Giovanni La Punta, per produzione, detenzione
illecita di sostanze stupefacenti e omessa denuncia di
armi bianche. I militari, ieri sera, a conclusione di
un’attività investigativa, hanno proceduto ad una
perquisizione domiciliare nell’abitazione della coppia,
a San Giovanni La Punta. Gli investigatori hanno
rinvenuto e sequestrato 2 piante di marijuana, 2
involucri di carta stagnola contenente marijuana, 1
bilancino di precisione e 3 sciabole illegalmente
detenute. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari.
Catania
– Dia: Renato Panvino designato capo
Direzione investigativa antimafia di Catania.
La Dia di Catania ha giurisdizione anche
sulle province di Messina, Ragusa e Siracusa
Il funzionario di polizia della Polizia di
Stato,
Renato Panvino primo dirigente, fino
a pochi mesi fa ha diretto il Commissariato
di Ps di Taormina. Renato Panvino è nato a Reggio Calabria il 23 luglio 1968, ed è
entrato all'Istituto superiore di polizia di
Roma nel 1988 per la frequenza del ciclo di
studi quadriennale al termine del quale ha
conseguito il diploma e il grado di
vicecommissario della Polizia di Stato. Ha
conseguito la laurea in Giurisprudenza
all'ateneo di Messina e la laurea in scienze
delle pubbliche amministrazioni all'ateneo
di Catania. Nel 1993 è stato assegnato in
qualità di dirigente dell'ufficio primo del
Compartimento della polizia ferroviara della
Calabria-Basilicata-Campania; nel 1994 è
stato trasferito all'Ufficio volanti della
Questura di Reggio, nel 1995 alla squadra
mobile di Reggio Calabria come dirigente
dell'Ufficio furti e rapine-prostituzione e
pedofilia. Nel 1999 è stato nominato
dirigente del commissariato di Cittanova,
nel 2000 del commissariato di Condofuri
Marina e nel 2001 è stato trasferito alla
squadra mobile reggina dove diretto la
sezione Catturandi. Nel 2007 è stato
nominato vicedirigente della Mobile e
dirigente della sezione criminalità
organizzata con competenza provinciale. Nel
corso della carriera ha partecipato alla
cattura di oltre 40 latitanti ricercati a
vario titolo per reati di mafia Nel 2006 ha
ricevuto dall'associazione antimafia
"Riferimenti" il premio Gerbera Gialla, e
nel 2009 gli è stato conferito il premio "Saetta-Livatino".
Nel 2009 Panvino è stato inviato in
Venezuela in qualità di docente esperto di
indagini riguardanti i sequestri di persona,
riservato agli ufficiali della polizia
locale ed a quelli appartenenti ai servizi
di informazione.
Catania –
Assassinio Antonella
Falcidia: 1ª
Sezione Corte
Assise Appello conferma assoluzione Vincenzo
Morici.
Il medico primario del reparto di Chirurgia
generale dell'ospedale di Taormina, marito
della vittima fu arrestato il 14 marzo 2007,
a distanza di oltre 13 anni dalla morte
della moglie, in esecuzione di un ordine di
custodia cautelare, con l'accusa di
omicidio. L'inchiesta era stata riaperta
dalla Procura di Catania nel febbraio 2007.
Lo scanner usato dall'università di
Trieste, durante esami del Ris su una
macchia di sangue confusa ai bordi inferiori
di un divano con tappezzeria fiorata, aveva
evidenziato, secondo l'accusa, le prime tre
lettere a stampatello del nome del marito, ENZ
, che sarebbero state scritte dalla
vittima. Il medico era stato accusato di
avere ucciso per gelosia la sera del 4
dicembre 1993 la moglie, la professoressa
Antonella Falcidia, nell’abitazione in via
Rosso di San Secondo a Catania. In primo
grado l'accusa aveva chiesto la condanna a
30 anni di reclusione per uxoricidio con
movente passionale. A conclusione del
processo col rito abbreviato, il 3 marzo
2011, il professionista era stato assolto
dal Gup Grazia Caserta, con la formula "per
non avere commesso il fatto". La conferma
della sentenza d'assoluzione di Vincenzo
Morici, da parte della prima Sezione della
Corte d’Assise d'Appello di Catania mette
fine ad un giallo che per 20 anni ha fatto
discutere la Catania bene.
Acireale –Droga in sottoscala, 1 in carcere. Agenti del Commissariato P.S.
Acireale hanno arrestato Paolo Vasta
55enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti del tipo cocaina. Gli investigatori,
nell’ambito di programmati controlli volti a
contrastare il traffico degli stupefacenti, hanno
effettuato una perquisizione nell’abitazione del
VASTA, già conosciuto, per i suoi trascorsi
giudiziari anche in materia di stupefacenti. La
perquisizione è stata estesa ad un sottoscala,
chiuso da una porta, la cui chiave è stata trovata
addosso al Vasta. I poliziotti hanno
rinvenuto, occultato tra varie masserizie: un
quantitativo di gr. 20 di cocaina, materiale per il
confezionamento, 2 bilance di precisione, forbici e
ritagli di cellophane. Gli agenti addosso a Vasta,
hanno trovato una cospicua somma di denaro del quale
non ha saputo fornire precise indicazioni circa il
possesso. Gli agenti stanno svolgendo accertamenti
al fine di verificarne la provenienza. Vasta è stato
condotto presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza”
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
–
Carcere per evasione. Carabinieri della Stazione di Catania
Librino hanno arrestato, il catanese Luca CALOGERO
28enne,in esecuzione di un ordine di espiazione pena
detentiva emesso dal Tribunale di Catania. Il giovane, già affidato
in prova ai servizi sociali, è stato condannato ad 3 anni, 9 mesi
e 15 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di
evasione, commesso quest’anno a Catania. L’arrestato è stato
associato al carcere di Catania Piazza Lanza.
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