CATANIA
-
UNITI CONTRO LA SLA, SEMINARIO IN TORRE BIOLOGICA. L’incontro formativo
è organizzato dall’Associazione di volontariato "Post Fata Resurgo - Vincere
la Sla per Ritornare a Vivere" ETS. Il seminario dal titolo "Uniti contro
la SLA" si svolge martedì 2 maggio presso la Torre Biologica del Policlino
di Catania, aula D, via Santa Sofia 89, dalle ore 15:00 alle ore 19:00.
L’incontro è animato da esperti del settore: l'ing. Andrea Caffo,
presidente Post Fata Resurgo che conosce la SLA, il dott. Paolo Volanti,
Responsabile dell'Unità Operativa di neuroriabilitazione intensiva del
Centro SLA presso l'Istituto ICS Maugeri di Mistretta, la prof. Claudia
Crimi, docente presso l'Università di Catania per le Malattie
dell'Apparato Respiratorio ed il dott. Andrea Failla, fisioterapista
e ricercatore per le malattie neurodegenerative. Il seminario è coordinato
dal giornalista dott. Rosario Nastasi. L’incontro prevede alla fine delle
relazioni il dibattito in aula con gli studenti. Obiettivo del seminario è
sensibilizzare la comunità sulla grave malattia:la Sla che ancora oggi
purtroppo non è curabile, nel convincimento che la ricerca scientifica e le
istituzioni debbano impegnarsi per trovare la giuste cure per i malati.
Catania -
Raffaele Stancanelli sindaco di Catania ha ricevuto a Palazzo degli
Elefanti i nuovi direttori generali della sanità catanese: Giuseppe Calaciura: ASP Catania,
Francesco Poli: Azienda ospedaliera Cannizzaro, Angelo Pellicanò : Azienda Garibaldi ed
Armando Giacalone : commissario dell'Azienda ospedaliera universitaria
"Policlinico Rodolico-Vittorio Emanuele".
PALERMO
–Plasma iperimmune contro
Coronavirus: 8 centri raccolta attivi in Sicilia a Pa, Ct,
Tp, Cl e Rg.
Il Dipartimento attività sanitarie ed osservatorio
epidemiologico dell'assessorato regionale della Salute hanno
autorizzato in Sicilia otto centri di raccolta del plasma
per la cura del Coronavirus.I servizi trasfusionali sono
attivi presso i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di
Trapani, Caltanissetta e Ragusa e negli ospedali Papardo di
Messina e Garibaldi di Catania, tutti autorizzati alla fine
della scorsa primavera. I cittadini guariti recentemente dal
Covid 19 possono donare essendo ancora dotati di plasma
iperimmune. La cura con il plasma nell'Isola è stata
somministrata di recente su alcuni pazienti della provincia
etnea affetti da Covid-19.
Palermo –
La Giunta di Governo
riunita a Palazzo d’Orleans sotto la presidenza di Raffaele
Lombardo ha nominato i nuovi manager della sanità siciliana. Si tratta
di:
Salvatore Olivieri
Asl 1 Agrigento
Paolo Salvatore Cantaro
Asl 2 Caltanissetta
Giuseppe Calaciura
Asl 3 Catania
Nicola Renato Baldari
Asl 4 Enna
Salvatore Giuffrida
Asl 5 Messina
Salvatore Cirignotta
Asl 6 Palermo
Ettore Gilotta
Asl 7 Ragusa
Franco Maniscalco sostituito da Mario
Zappia Asl 8
Siracusa
Fabrizio De Nicola
Asl 9 Trapani
Francesco Poli
Azienda Cannizzaro Catania
Armando Caruso
Azienda Papardo Messina
Salvatore Di Rosa
Azienda Cervello–Villa
Sofia Pa
Angelo Pellicanò
Azienda Garibaldi Catania
Dario Allegra
Azienda Civico Palermo
Ignazio Tozzo
ha rifiutato
Azienda
Policlinico V.E. Catania
Armando Giacalone(commissario)Azienda Policlinico V.E. Catania
Giuseppe Pecoraro
Azienda Policlinico Messina
Mario La Rocca
Azienda Policlinico
Palermo
Palermo - Bernardo Alagna è il nuovo direttore della SEUS
Sicilia 118 . L'annuncio è stato dato, a Palermo,
dall'assessore per la Salute della Regione siciliana, Massimo
Russo, durante la cerimonia di conferimento di una Targa di
riconoscimento per il lavoro di riorganizzazione svolto in
qualità di dirigente del servizio dell'emergenza/urgenza
dell'assessorato. ha detto l’assessore Russo: "Il 118 è ora
gestito dalla SEUS (Società consortile a capitale pubblico per
il 51% regionale, per il 49% delle aziende sanitarie). Una
trasformazione di gestione, che ha avuto il merito di
ottimizzare i costi del servizio dai 112 milioni di euro nel
2007 ai 103 milioni nel 2010, potenziando nel contempo il parco
mezzi". La riorganizzazione del servizio di emergenza/urgenza è
parte del piano di ridefinizione della rete di pronto intervento
che ha dato vita, sul territorio regionale, a 35 PTE (Presidi
Territoriali di Emergenza), pensati per dare la prima risposta
ai codici di media complessità, e a 59 PPI (Punti di Primo
Intervento), allocati nei poliambulatori e nei PTA (Presidi
Territoriali di Assistenza), in stretto collegamento con i
Pronto Soccorso ospedalieri. Ha commentato Bernardo Alagna:
"Continueremo sulla strada della riorganizzazione. La nuova rete
ha permesso di ridurre la congestione delle liste di attesa,
mentre quella del 118 ha portato la Sicilia a rispettare
ampiamente gli standard temporali stabiliti a livello europeo,
che prevedono interventi entro 8 minuti in ambito urbano e 20
minuti in ambito extraurbano, portandosi così a livello delle
regioni più virtuose".La Targa è stata consegnata da Monica
Mazzei, responsabile commerciale HEMS di Eurocopter in italia, e
dal Comandante Ciro Manzo, Ground Post Holder di INAER.
Palermo
- Giunta Crocetta, Borsellino: nuovi commissari ASP. La
Giunta ha condiviso le proposte di nomina dell'Assessore alla
Salute Lucia Borsellino,
durante la seduta serale, di alcuni Commissari Straordinari
delle Aziende Sanitarie siciliane, in sostituzione dei
precedenti nominati nella scorsa legislatura. In particolare:
presso l'ASP di Caltanissetta il dott. V.Virgilio, ASP di
Enna il dott.Giacomo Sampieri, l'Azienda Ospedaliera
Villa Sofia Cervello di Palermo il dott. Giuseppe
Termine, l'Azienda Ospedaliera Policlinico di Palermo il
dott. Renato Li Donni, l'ASP di Siracusa il dott. V.Di
Geronimo, l'Azienda Cannizzaro di Catania il dott. Paolo
Cantaro, l'Azienda Ospedaliera Policlinico di Catania il
dott. Ignazio Tozzo (subentrerà a partire dalla scadenza del
contratto dell'attuale Direttore). Restano confermati gli
attuali Commissari delle altre Aziende Sanitarie. Queste nomine
vengono fatte nelle more della nomina dei nuovi Direttori
Generali che saranno effettuate a seguito della formazione
dell'elenco, di cui all'avviso pubblico deliberato dalla Giunta
Regionale nella deliberazione del 4 Dicembre del 2012.
Sanità
i manager sicilianiSanità : Miccichè
“Riforma innovatrice e riqualificante dell’offerta
sanitaria siciliana”
Roma -“L’approvazione
della legge di riordino del sistema sanitario da parte dell’Assemblea
segna un momento importante nella storia dell’ istituzione siciliana.”
Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco
Miccichè. “Al presidente Lombardo, all’assessore alla sanità Russo,a
tutti i deputati regionali va il mio plauso per la maturità dimostrata
nell’avere saputo superare tutte le difficoltà che avevano
contraddistinto il lungo iter parlamentare della riforma sanitaria.
Continua Miccichè: i parlamentari siciliani hanno dimostrato una
autonomia decisionale e un alto senso della responsabilità
nell’affrontare le nuove sfide che una situazione economica e
finanziaria particolarmente grave dell’ intero Paese impone di avere.”
Nasce a
Librino l’ospedale San Marcofuturo polo di eccellenza
ortopedica
Catania - Nel quartiere Librino a Catania, alle ore 11.30, dato
l’avvio ai lavori del nuovo ospedale San Marco e del Centro di
eccellenza ortopedico. L’opera, progettata con criteri innovativi, è
proiettata al futuro con l’intento di attuare un modello di
assistenza ad alta complessità tecnologica e gestionale. Il San
Marco si sostituirà ai presidi dell’Azienda ospedaliera
universitaria Vittorio Emanuele di Catania, che verranno alienati e
destinati ad altri usi. Il progetto approvato prevede una riduzione
dei posti letto dagli originali 1229 a 560, in linea con la tendenza
alla deospedalizzazione. Accanto al San Marco sarà realizzato il
Centro di eccellenza ortopedico “Gesualdo Clementi”, dotato di 160
posti letto e che rappresenterà un punto di riferimento regionale
per la patologia ortopedica. All’avvio dei lavori presenti il
sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, il presidente della
Regione Raffaele Lombardo e l’assessore regionale alla Sanità
Massimo Russo.
Palermo–
Seus: avviare collaborazione con Croce Rossa Italiana. E’ questa la
linea indicata dall’assessore regionale alla sanità Massimo Russo
sul nuovo corso del 118. Sulla questione si esprime in questi termini
l’amministratore regionale: "Troveremo con la Croce Rossa la migliore
soluzione per il passaggio dalla Sise alla Seus delle competenze che
riguardano il servizio di emergenza urgenza 118. Con la buona volontà da
parte di tutti i protagonisti di questa vicenda, supereremo tutti gli
ostacoli e porremo le basi per dare vita a un servizio pubblico di
estrema importanza". L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo,
mostra soddisfazione dopo l'incontro avuto il commissario straordinario
della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca servito a focalizzare tutte
le criticità del sistema e del delicato passaggio di competenze dalla
vecchia alla nuova società di gestione. L'assessore Russo ha aggiunto:
"E' stato un colloquio franco, sereno e molto costruttivo. Sia la
Regione che la Croce Rossa hanno raccolto una pesantissima eredità e si
trovano adesso a fronteggiare una situazione di obiettiva difficoltà. I
problemi sono stati determinati nel tempo da una dissennata politica
clientelare che ha provocato la lievitazione dei costi e di conseguenza,
una gestione ordinaria non rispondente ai criteri di efficacia,
efficienza ed economicità. C'è la volontà da entrambi le parti a fare
funzionare al meglio il sistema dell'emergenza urgenza. Ho avuto ampie
garanzie dal commissario Rocca che ci sarà, dalla Croce Rossa, il
massimo apporto per appianare tutti gli ostacoli nelle forme più
opportune. Favoremo uno spirito di collaborazione tra lavoratori e
sindacati. Faremo anche una attenta analisi dei debiti vantati dalla
Croce Rossa per determinare il loro ammontare e stabilire le condizioni
di pagamento. Fra le novità della rinnovata collaborazione con la Croce
Rossa - ha proseguito Russo - c'è anche quella di restituire dignità al
volontariato, che negli ultimi anni qualcuno ha voluto penalizzare
fortemente. Ai dirigenti della neonata Seus ho dato incarico di avviare
con Croce Rossa Italiana un rapporto di collaborazione che punti anche
alla formazione del personale ed al controllo della qualità sulle
articolazioni del servizio che forniremo ai cittadini".
Catania - L’assessorato regionale alla Sanità ha istituito un
nuovo indirizzo di posta elettronica riservato a tutti i cittadini
siciliani che vorranno segnalare episodi di mala sanità di cui sono
stati testimoni: l’indirizzo è
comunicare salute @regione . sicilia.it “La buona sanità è un diritto dei cittadini e realizzarla è
un nostro preciso dovere – ha spiegato l’assessore regionale Massimo
Russo -. La riforma appena varata va incontro alle legittime esigenze
dei cittadini e il mio impegno è di applicarla insieme a loro, nel loro
pieno ed esclusivo interesse. Finora, nel dibattito parlamentare,
abbiamo parlato soprattutto di problemi amministrativi e strategici che
poco hanno appassionato i cittadini. Adesso dobbiamo parlare di quella
sanità con cui siamo chiamati a confrontarci ogni giorno: ospedali
efficienti, lotta alle odiose raccomandazioni, drastica riduzione delle
liste d’attesa, più servizi sul territorio e tanto altro ancora.
Aggiungo, ad esempio, anche concetti finora sconosciuti: pretenderò
attenzione anche al decoro ambientale, ospedali e ambulatori dovranno
essere più accoglienti. E inoltre mi impegno affinché grazie alla
riforma i cittadini quanto prima possano tornare a pagare meno tasse,
non è più accettabile che si metta mano nella tasche loro tasche per
coprire il deficit provocato dalla disorganizzazione e dall’incapacità.
Voglio continuare ad essere loro vicino, a prendere impegni e a
mantenerli come ho sempre fatto in questi primi nove mesi”. L’assessore
Russo ha illustrato oggi a Catania la legge di riordino del sistema
sanitario regionale e ha insistito sull’esigenza di fare emergere le
tante buone professionalità dell’isola.
Ordine
Farmacisti diffida assessorato regionale sanità:21
farmacie da assegnare a Catania
Roma - Otto anni di ritardi ingiustificabili, il sistema
farmacia di un'intera regione messo in crisi dalla burocrazia e dal
lassismo: è addirittura dal 27 giugno del 2000 che, nella provincia di
Catania, non viene espletato il concorso per l'assegnazione di numerose
nuove sedi farmaceutiche (21, per la precisione). Di qui la decisione
della Fofi, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, di
presentare un atto di diffida nei confronti dell'Assessorato alla Sanità
della Regione Sicilia. Nella provincia di Catania le farmacie esistenti
sono attualmente 274. Il bando del 2000, come previsto dalla legge,
avrebbe dovuto appunto sviluppare la procedura concorsuale per
l'assegnazione di ventuno nuove sedi. Ma tutto è fermo: quasi otto anni
non sono evidentemente bastati a redigere i quiz necessari per il
corretto svolgimento del concorso. Di fronte a una situazione così
gravemente incancrenita, a fine marzo la F.O.F.I. ha detto basta: la
notifica della diffida concede solo trenta giorni all'Assessorato per
riattivare le procedure previste. Lla Federazione può impugnare davanti
al Tar competente (in questo caso, quello di Palermo) un eventuale
quanto probabile silenzio-inadempimento, chiedendo la nomina di un
commissario ad acta che riavvii rapidamente l'iter bloccato da quasi
otto anni. Il Segretario della Fofi Maurizio Pace, Presidente
dell’Ordine di Agrigento, e i Presidenti degli Ordini delle altre otto
province siciliane esprimono piena soddisfazione per l’avvio della
procedura deciso dalla Fofi, auspicando il superamento dell’inerzia
regionale e l’approdo a concrete assegnazioni. Va ricordato che è
attraverso la procedura concorsuale per le assegnazioni che il servizio
farmaceutico viene organizzato in modo stabile ed efficace sull'intero
territorio italiano, secondo un principio fondamentale della nostra
legislazione, valido anche per le regioni a statuto speciale quali
appunto la Sicilia. In questa regione sono sessantasei le nuove sedi
farmaceutiche da assegnare, a fronte di qualcosa come novemila domande
circa. E la situazione siciliana non è purtroppo isolata. Burocrazia,
rinvii, ritardi bloccano in numerose realtà lo sviluppo del servizio
farmaceutico proprio in una delicata fase storica come quella che i
farmacisti italiani stanno affrontando con grande determinazione:
battendosi affinché la distribuzione di un bene indispensabile per la
salute, quale è appunto il farmaco, avvenga attraverso canali
consolidati nell'efficienza e nella sicurezza, all'interno di un sistema
(oggi, in Italia esiste già una farmacia ogni 3476 abitanti, in perfetta
media con il trend europeo) che preveda - dove necessario - l'apertura
di nuovi punti di riferimento per il cittadino. Di qui l’iniziativa che
la Fofi è intenzionata ad allargare all’intera realtà del Paese.
SICILIA
Sanità:
governo Schifani designa
direttori generali Asp,
ospedali e policlinici
PALERMO
–
Sanità: governo Schifani designa direttori generali Asp,
ospedali e policlinici.
Il governo Schifani, nel corso della seduta di giunta
del 31 gennaio, ha designato, su proposta dell'assessore
alla Salute Giovanna Volo, i nuovi manager della
sanità siciliana.
I nuovi direttori generali designati nelle 9 aziende
sanitarie provinciali:
Asp
Palermo:
Daniela Faraoni; Asp
Catania:
Giuseppe Laganga Senzio, Asp
Messina:
Giuseppe Cuccì, Asp
Agrigento:
Giuseppe Capodieci, Asp
Caltanissetta:
Salvatore Lucio Ficarra, Asp
Enna:
Mario Carmelo Zappia, Asp
Ragusa:
Giuseppe Drago, Asp
Siracusa:
Alessandro Caltagirone, Asp
Trapani:
Ferdinando Croce.I manager designati a
Palermo,
Catania
e
Messina
per aziende ospedaliere, Arnas e Irccs e dei Policlinici
Arnas "Civico"
Palermo:
Walter Messina;
Azienda ospedaliera "Villa Sofia-Cervello"
Palermo:
Roberto Colletti;
Arnas "Garibaldi"
Catania: Giuseppe
Giammanco;
Azienda ospedaliera "Cannizzaro"
Catania:
Salvatore Emanuele
Giuffrida;Azienda
ospedaliera "Papardo"
Messina:
Catena Di Blasi; Irccs "Bonino Pulejo"
Messina:
Maurizio Letterio Lanza; Policlinico
Palermo:
Maria Grazia Furnari; Policlinico
Catania:
Gaetano Sirna; Policlinico
Messina:
Giorgio Giulio Santonocito. I nominativi
dei direttori generali delle 15 strutture sanitarie
regionali e dei 3 policlinici universitari, così
come previsto dalla normativa vigente, sono stati
scelti dalla rosa dei 49 idonei stilata sulla base delle
valutazioni della Commissione di selezione. In attesa
del completamento dell'iter con il parere della
commissione Affari istituzionali dell'Ars, i designati
guideranno già da domani le stesse aziende in qualità di
commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano
Sirna confermato direttore generale del Policlinico
di Catania fino a ottobre 2025. Per quanto riguarda, gli
ospedali universitari di Palermo e Messina, i vertici
sono stati individuati all'interno di una terna di nomi
proposta dai rispettivi rettori. Il presidente Renato
Schifani evidenzia : “Abbiamo definito i nuovi assetti
della sanità in Sicilia nei tempi che avevamo stabilito.
È un altro impegno rispettato, così come quello relativo
alle selezioni per il ruolo di direttori sanitari e
amministrativi che dovranno affiancare i nuovi manager.
La giunta ha scelto figure qualificate sul piano della
professionalità per la guida delle aziende e degli
ospedali. I neo manager dovranno gestire la delicata
fase che il sistema sanitario regionale si accinge a
vivere, in attuazione delle linee che il governo intende
imprimere per rendere il settore più moderno,
efficiente, sostenibile economicamente e, soprattutto,
sempre più attento ai cittadini. Una sanità che curi, ma
soprattutto si prenda cura dei pazienti. Stiamo portando
avanti un importante lavoro per il completamento di
strutture ospedaliere attese ormai da anni, per
l’abbattimento delle liste d’attesa e per la
razionalizzazione della rete sanitaria, affrontando
anche le questioni legate al personale medico e
ausiliario. Un’opera che richiede lo sforzo sinergico
del governo e dei manager per garantire ai siciliani, al
pari dei cittadini di altre regioni, una sanità di alta
qualità e che consenta loro di curarsi nel migliore dei
modi nella loro terra”.
CATANIA
-
Sanità, inaugurato nuovo Pronto soccorso ospedale
Garibaldi da Volo e Schifani: “Traguardo raggiunto”.
L'inaugurazione
del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, a
Catania, è stata sugellata dal governatore Renato
Schifani accompagnato dal presidente dell'Assemblea
regionale siciliana Gaetano Galvagno, dall'assessore
regionale alla Salute, Giovanna Volo e dal
commissario dell'Azienda ospedaliera, Fabrizio De
Nicola. Le autorità civili, religiose e militari
hanno presenziato : il prefetto Maria Carmela
Librizzi, il commissario straordinario del Comune e
della Città metropolitana Piero Mattei,
l'arcivescovo emerito Salvatore Gristina.
Gli assessori regionali all'Agricoltura Luca
Sammartino ed all'Economia Marco Falcone
hanno partecipato all’evento. La nuova struttura di
emergenza nel centro storico di Catania è antisismica,
tecnologica ed a basso consumo energetico. Sarà
operativa in una decina di giorni, secondo quanto
assicurato dalla dirigenza dell'Azienda sanitaria. Il
nuovo pronto soccorso è costruito su 4 livelli, per
complessivi 6.400 mq, dispone di camera calda, sala
angio-tac con schermatura a piombo, 3 moderne ed
avanzate sale operatorie, 1 trauma center, 1 terapia
intensiva con 20 posti letto di cui 4 isolati, terapia
semi-intensiva da 12 posti letto, separazione delle
aree per pazienti affetti da malattie infettive. La
nuova struttura dispone di un impianto solare termico
per la produzione di acqua calda e di una copertura
fotovoltaica sul tetto da 429 moduli, mentre altri 129
pannelli sono montati sulla tettoia del parcheggio. Il
nuovo pronto soccorso è stato realizzato attraverso un
appalto integrato per la progettazione definitiva ed
esecutiva e la realizzazione dei lavori, con un
finanziamento complessivo di circa 16 milioni di euro,
dei quali 9,13 milioni dai fondi ex art. 71 Legge 448/98
(Programma di riqualificazione dell’assistenza sanitaria
riguardante le città di Palermo e Catania) e 5,8 milioni
dai fondi di bilancio dell’Azienda
ospedaliera. L'appalto è stato aggiudicato nel 2017, la
consegna definitiva dei lavori è avvenuta a marzo 2019.
Sono stati ultimati a marzo 2022, il collaudo
strutturale a luglio dello stesso anno e quello
amministrativo a gennaio 2023.Il governatore
della Regione Siciliana, Renato Schifani
ha detto (clicca
ed ascolta l’intervista)
: “Quando si taglia un nastro vuol dire che si è
raggiunto un traguardo. E quello di oggi, che inaugura
la nuova area di emergenza dell'ospedale Garibaldi di
Catania, è un traguardo a cui hanno lavorato bene
prevalentemente i miei predecessori. L'obiettivo del mio
governo è proseguire in questa azione di riforma della
sanità pubblica, dando una particolare attenzione alle
strutture di pronto soccorso, spesso il primo
impatto con il sistema sanitario per i cittadini
sofferenti. Con l'assessore Volo lavoriamo sulla
pianificazione per utilizzare nei tempi richiesti le
risorse del Pnrr al fine di aumentare i presidi sul
territorio e di dare risposte sempre più efficienti
all'utenza, poiché la sanità è un bene di tutti con una
funzione essenziale, sia quando è svolta dal pubblico
sia quando interviene il privato. In questo percorso non
ci faremo condizionare dalla piazza: ascolteremo,
verificheremo, guarderemo con attenzione, ma dobbiamo
potenziare il servizio sanitario regionale pubblico per
non essere schiavi di nessuna protesta”. L’assessore
Giovanna Volo
ha
affermato(clicca
ed ascolta l’intervista) :
“Questo del Garibaldi è il secondo punto di emergenza
che visito a Catania e
ne apprezzo la straordinaria qualità. Anche a Palermo
stiamo effettuando numerosi interventi di miglioramento
sul sistema delle aree di emergenza. Tutto questo è
possibile grazie alle risorse del Pnrr che, tra l'altro,
stiamo utilizzando anche per realizzare e sviluppare i
punti territoriali, come gli ospedali e le case di
comunità e le centrali operative (Cot). L'obiettivo è
quello di dare assistenza adeguata ai pazienti con
cronicità e fragilità anche e soprattutto fuori dagli
ospedali tradizionali, assegnando a ogni struttura il
giusto ruolo e la funzione appropriata”. Il programma
per il pronto soccorso del Garibaldi prevede anche la
realizzazione di un “secondo plesso”, collegato alla
struttura inaugurata il 20 marzo. La nuova area ospiterà
5 unità operative con alta intensità di cure e 6 sale
operatorie.
OSPEDALE SAN MARCO. GRAVIDA
MAROCCHINA AFFETTA DA CORONAVIRUS PARTORISCE FELICEMENTE,
GRAZIE ALL’EQUIPE MEDICA GUIDATA DAL PROF. VITO LEANZA
di
Lella Battiato Majorana
CATANIA
– S.Marco: equippe prof Leanza aiuta marocchina gravida
ed affetta da COVID partorito bimbo di gr. 3.400.
L’intervento è stato possibile grazie all’equippe medica del
nosocomio catanese composta dai ginecologi prof. Vito
Leanza e dr. Giuseppe Bellia e dall’anestesista
dr. Alessandro Spina. In Sicilia il numero degli
attuali positivi per coronavirus, rilevati, cresce ancora e
supera quota 65. Di questi, oltre il 70% sono migranti.
Anche il numero delle gravide Covid positive continua a
crescere. Ieri 25 agosto 2020 una gravida di 29 anni covid
positiva, proveniente dal Marocco, è stata trasferita
dall’ospedale di Caltanissetta al nuovo nosocomio S. Marco
di Catania, per essere sottoposta a taglio cesareo di
urgenza, in quanto pre-cesarizzata, a termine di gravidanza
e con feto in presentazione podalica. L’équipe costituita
dai ginecologi prof. Vito Leanza e dr. Giuseppe
Bellia, e dall’anestesista dr. Alessandro Spina,
coordinati dalla direzione Sanitaria del Presidio, hanno
affrontato e risolto brillantemente il caso.È
venuto alla luce un bambino di gr. 3.400 in ottimo stato di
salute. Il ginecologo Leanza, professore di
Ginecologia e Ostetricia dell’università di Catania, non si
è mai tirato indietro quando si tratta di affrontare casi
impegnativi e, in questa occasione, anche rischiosi. “Questi
episodi, evidenzia il Prof. Leanza, ci spingono ad
alcune considerazioni: è da sottolineare l’importanza
dell’organizzazione sanitaria, che deve essere sempre pronta
a fronteggiare questa patologia virale emergente e nuova; in
secondo luogo, che la malattia da coronavirus non si è
estinta e, inoltre, colpisce tutte le età, per cui non
bisogna abbassare la guardia per evitare di cadere nel
baratro”.
SIRACUSA
– Razza ad Ortigia, salute : allattamento a seno
promosso da regione Sicilia. La prima conferenza si
è svolta venerdì 20 settembre, a Palazzo Vermexio a
partire dalle ore 8.30, organizzata dall'assessorato per
la Salute - Dasoe Servizio 5 di cui è dirigente Daniela
Segreto, responsabile scientifico dell'evento. I saluti
istituzionali dell'assessore alla salute Ruggero Razza,
del dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Diliberti,
del sindaco di Siracusa Francesco Italia e del direttore
generale dell'Asp aretusea Salvatore Lucio Ficarra,
hanno dato il via ad interventi ministeriali a cura di
Gaetana Ferri (Ministero della salute - Direzione
generale dell'igiene e la sicurezza degli alimenti e
della nutrizione), e l'Agenda 2019-2022 del TAS
sull'allattamento, su cui è intervenuto il presidente
del tavolo tecnico interdisciplinare sull'allattamento
del ministero della salute Riccardo Davanzo.
Ruggero Razza Assessore alla Salute ha detto
: “Da tempo siamo al lavoro per sollecitare ciascuno ad
aderire alle campagne di prevenzione per gli screening e
quelle di sensibilizzazione per ogni corretto stile di
vita. Per invertire il trend, abbiamo voluto investire
sul tema dell'allattamento al seno: ci siamo rivolti
direttamente alle mamme e a tutto il personale che
quotidianamente lavora nell’ambito della neonatologia,
con l’obiettivo di proteggere, promuovere e sostenere
l'allattamento come priorità di salute pubblica.
Vogliamo incrementare il numero dei bambini allattati al
seno in modo esclusivo fino al sesto mese di vita. Devo
ammettere che la strada che all'inizio appariva
ripidissima, oggi appare un po' più facile, ma sappiamo
che è ancora lunga".
La relazione diretta tra allattamento e salute è stata
curata dal direttore del Nhd dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità (Oms) Francesco Branca.
Solo il 37% dà il proprio latte in modo esclusivo e
l'11% fuma dopo il parto. Razza: "Piu informazioni per
migliorare il trend”. Il programma regionale è aumentare
la percentuale di mamme che allattano al seno e
diffondere nuovamente la cultura di questa pratica
naturale ancora trascurata e in molti casi sostituita da
preparati altamente performanti che però non eguagliano
l’effetto benefico del latte materno, in particolare nei
primi mesi di vita. L'allattamento al seno nell'Isola
riguarda circa il 62% dei neonati. Il 34% delle mamme
soltanto, al rientro a casa, invece allatta
esclusivamente al seno, un dato che decresce
ulteriormente nelle settimane successive, raggiungendo
il 20% quando il bimbo compie i 6 mesi. I dati elaborati
dal Dasoe rilevano inoltre che in Sicilia la prevalenza
di donne che hanno allattato almeno una volta l'ultimo
figlio è pari al 71% e la durata media dell'allattamento
risulta di 3,5 mesi.
La formula artificiale viene utilizzata durante la
degenza in ospedale e il 40,3% dei neonati sani e di
peso appropriato riceve la prescrizione della formula
sostitutiva per lattanti, con un effetto significativo
sulla prevalenza dell’allattamento esclusivo tra 1 e 5
mesi. Inoltre, solo il 61,8% dei neonati dorme in
posizione supina e l’11% delle madri fuma nel primo mese
dopo il parto. Tra le buone pratiche si rileva il
rooming-in ( mamma e bimbo nello stesso ambiente) in
ospedale e il contatto pelle-a-pelle immediato alla
nascita: due tra i fattori che influenzano
l’allattamento esclusivo durante la degenza, a cui si
aggiungono l’aver frequentato gli incontri di
accompagnamento alla nascita, un servizio attivo gia in
diverse strutture siciliane.
Elise Chapin del comitato per l'Unicef che si è occupata
del programma "Insieme per l'allattamento" ed Angela
Giusti dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) hanno
rispettivamente approfondito il tema dell'ospedale amico
dei bambini (Bfhi), della comunità amica dei bambini (Bfci)
e il supporto alla governance per la promozione
dell'allattamento e della salute nei primi 1000 giorni.
La prima sessione è stata moderata da Maria Letizia
Diliberti e dal direttore Uoc di Neonatologia e UTIN
P.O. Umberto I di Siracusa Massimo Tirantello. La
seconda sessione è stata guidata dal professore Giuseppe
Plutino (direzione alimenti e nutrizione del ministero
della salute) e dal direttore UOC di epidemiologia e
medicina preventiva Asp Siracusa Lia Contrino. La
tavola rotonda nel pomeriggio, dal titolo: "Focus:
promozione dell'allattamento in Sicilia, esempi virtuosi
nel territorio regionale per migliorare la prevalenza".
Moderatori Roberto Copparoni (direzione igiene alimenti
e nutrizione del ministero della salute), Antonio Bucolo
(UOC ostetricia e ginecologia P.O. Umberto I, Siracusa)
e il Angelo Tarascio (direttore dipartimento materno
infantile P.O. Gravina di Caltagirone).
Palermo – “Corte Conte blocca reincarichi: Pronto
Soccorso e Rianimazioni in Sicilia rischio forfait”.
L’allarme è lanciato dall’on. Dino Fiorenza componente VI commissione Servizi Sociali e Sanitari ARS. Fiorenza
scrive testualmente : “ La condizione della sanità è
più grave di quanto si possa pensare, la Corte dei Conti
ha bloccato tutti i reincarichi di medici e paramedici.
Ciò sta a significare che se l’assessore Lucia
Borsellino non procederà con la massima urgenza ad assumersi la responsabilità di
affidare gli incarichi ai professionisti in scadenza di
contratto, i Pronto Soccorso e le Rianimazioni in
Sicilia daranno forfait. Bisogna fare in fretta, senza
se e senza ma, le emergenze vanno garantite. Insomma
siamo, è il caso di dirlo, in piena emergenza, e
l’Assessore deve intervenire quanto prima, già dal 1
maggio sono in scadenza molti dei medici che ho elencato
sopra. Comprendo bene la situazione economica del
momento, ma gli sprechi vanno ricercati la dove ci
sono. Impensabile e quanto mai deprecabile che in
Sicilia si consenta ancora di spendere sulle spalle dei
contribuenti ben 2 milioni di euro l’anno da pagare per
una convenzione con il Rizzoli di Bologna (istituto in
grave crisi economica), che per tutta risposta invia una
nota che in Agosto andrà in ferie … ; oppure si tenta
addirittura di ridurre il contributo della Regione sulla
formazione dei nostri medici specializzandi, sarebbe
scandaloso ! Vi faccio solo qualche esempio: 8 medici in
scadenza di contratto al Pronto Soccorso dell’Ospedale
Vittorio Emanuele di Catania (uno dei più grandi della
Sicilia); un solo incaricato a Ragusa ma su 8 medici
dove invece la pianta organica ne prevede 12, Ci sono
inoltre Asp 5 Ospedale di Taormina al Pronto Soccorso ci
sono 6 medici di ruolo e 4 incaricati, se questi ultimi
non verranno riconfermati non si potranno fare i turni
di guardia. Al PS del Piemonte di Messina2 incaricati
su 10 medici, ma la pianta organica ne prevede 12. se il
medico non vedesse rinnovato il suo contratto sarebbe un
disastro per l’organizzazione interna e per la qualità
del servizio erogato, immaginate cosa accadrebbe in
piena estate”.
Palermo - Lucia Borsellino è
assessore regionale Salute. Il decreto di nomina, firmato dal
presidente della Regione Rosario Crocetta, è stato già notificato. Il
passaggio di consegne con il predecessore Massimo Russo che l'aveva
nominata a capo della segreteria tecnica e successivamente alla
direzione del dipartimento attività sanitarie è stato alla presenza di
tutti i dipendenti dell'assessorato. Massimo Russo congedandosi da
assessore ha detto:"Abbiamo attraversato insieme il mare periglioso che
separa il dire dal fare e in appena quattro anni e mezzo e' stata fatta
una vera e propria rivoluzione nella sanità siciliana. Lucia Borsellino,
profonda conoscitrice del mondo della sanità, è stata una grande
interprete del rinnovamento e del rigore che sono più che mai necessari
per rilanciare la Sicilia. Sono felice di poter lasciare, in mani sicure
e oneste, il testimone di un lavoro che non si e' ancora concluso e che
deve essere migliorato con l'apporto di persone competenti e libere da
condizionamenti, perché solo con uomini e donne di qualità potremo
avere un'assistenza sanitaria di qualità". Lucia Borsellino neo
assessore ha affermato : "Mi aspetta un lavoro impegnativo ma intendo
mettere a disposizione la mia esperienza, il mio bagaglio di valori, la
mia storia personale e le tante cose che ho imparato dalla straordinaria
storia umana e lavorativa più recente: un percorso che ho condiviso con
tante persone che hanno speso professionalità e impegno credendo in un
reale rinnovamento della politica, a partire dall'onestà e correttezza
morale dei suoi esponenti, dagli ideali e dal modo con cui si amministra
la cosa pubblica e dall'etica con cui si svolge un servizio per i
cittadini. Ringrazio Massimo Russo, che ha portato avanti un lavoro
difficile con passione e competenza, riuscendo a valorizzare le tante
professionalità presenti nell'amministrazione regionale e nel mondo
della sanità siciliana".
Palermo
–
Regione,“Costruire Salute: le persone prima di tutto”.
Parte la campagna di comunicazione dedicata al programma di
innovazione delle Alte Tecnologie, per il miglioramento dei
servizi del Sistema Sanitario Regionale Siciliano: una campagna
innovativa per la sanità pubblica, grazie ai fondi europei,
ideata dal gruppo INFO, vincitore della gara per la
comunicazione istituzionale (po fesr 2007-2013 - linea 7.1.2.5).
L’investimento è stato promosso dall’assessorato regionale della
Salute e consente alla Sicilia di dotarsi di attrezzature di
ultima generazione per migliorare la capacità di prevenzione,
diagnosi, cura e riabilitazione. Grazie alle Alte Tecnologie,
inoltre, diminuiranno liste d’attesa e viaggi della speranza. La
campagna di comunicazione, “Costruire Salute: le persone prima
di tutto” ha come obiettivo quello di raccontare il come e il
perchè di un investimento di oltre 200 milioni di euro in Alte
Tecnologie con i Fondi europei, co-finanziato dalla Regione
Siciliana, per dotare i presidi sanitari pubblici della Regione,
soprattutto quelli dove erano assenti, di macchine di ultima
generazione. Alcuni dati sulla Sanità regionale: Investimenti e
Alte Tecnologie: 200 milioni di fondi europei programmati per
investimenti in Alte Tecnologie; 590 milioni di riduzione del
deficit; 28 TAC , di cui 25 già installate; 23 Risonanze
Magnetiche Nucleari, di cui 5 già installate; 7 SPECT-TC, di cui
2 già installate; 12 Angiografi Digitali fissi, di cui 11 già
installati; 8 Angiografi Digitali portatili, tutti già
installati; 23 Mammografi Digitali, di cui 10 già installati; 11
Gamma Camera per scintigrafie, di cui 3 già installate; 8
Acceleratori lineari, di cui 2 già installati e in particolare:
1 Acceleratore per Radioterapia avanzata già installato; 1
Tomoterapia di prossima installazione (dicembre 2012); 3
Acceleratori RadioTerapia Intra-operatoria; 1 Lokomat già
installato. Oltre 450.000 inviti per l’attivazione di screening
tumorali gratuiti per colon retto, mammella e utero. La campagna
coinvolgerà stampa, web e radiotelevisivi, le aziende sanitarie
che apriranno le porte in occasione del primo “Open Day della
Salute”, prevede incontri con gli operatori di ospedali e
territorio in tutte le province siciliane, un percorso-concorso
nelle scuole rivolto ai giovani e incontri provinciali con
Federanziani, e ha il suo fulcro nel nuovo sito regionale della
salute,
www.costruiresalute.it.
Pensato come un vero e proprio manuale di istruzioni il sito è
rivolto al cittadino, agli operatori sanitari, ai fornitori, ai
ricercatori, alle istituzioni, per avere informazioni sui
servizi sanitari offerti dal sistema sanitario, per illustrare e
orientarsi nella pluralità delle attività e strutture sanitarie
presenti sul territorio, essere informati sulle iniziative di
prevenzione, per meglio collaborare alla costruzione appropriata
del percorso di salute e per comprendere in modo trasparente e
semplice, grazie anche alla grafica, che si richiama ai
mattoncini Lego, come funziona la complessa macchina sanitaria
regionale, che interessa 5 milioni di cittadini. L’assessore
regionale per la Salute, Massimo Russo
dice : “Con il nuovo sito forniamo una vera e propria carta
regionale dei servizi e diamo ai cittadini piena contezza di
tutto ciò che si è fatto con la riforma del sistema sanitario:
una sfida di trasparenza e responsabilità che abbiamo cominciato
oltre quattro anni fa e che dovrà impegnare ogni futuro
amministratore della Sanità. In soli quattro anni abbiamo
risanato i bilanci e riqualificato l’offerta sanitaria,
restituendo al cittadino siciliano il diritto alla salute,
recuperando il necessario rapporto di fiducia tra pazienti e
operatori sanitari, migliorando il contesto organizzativo e
tecnologico e tracciando di conseguenza il cammino per una
eccellente normalità”. Lucia Borsellino, dirigente del
dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico
dice : “Invitiamo i cittadini a consultare il nuovo sito
www.costruiresalute.it
per sfruttare al meglio le opportunità di conoscenza che offre e
saremo attenti e recepire suggerimenti e a correggere gli
eventuali errori. Vogliamo essere sempre più al servizio del
cittadino che ha il diritto di poter conoscere in tempo reale
tutte le opportunità offerte dal servizio sanitario. Insieme
costruiremo una mappa funzionale di tutte le strutture, dei
servizi e delle prestazioni sanitarie erogate in Sicilia e
soprattutto sarà più facile imparare a usare nel modo più
corretto tutte le opportunità offerte dal sistema sanitario, di
cui il programma di acquisizione delle Alte tecnologie è parte
integrante e qualificante”. Salvatore Sammartano,
dirigente del Dipartimento Pianificazione Strategica dice :
“Sono oltre 180mila i record inseriti sul sito e quasi 4.000 le
strutture censite. I dati derivano dalle comunicazioni che le
Aziende hanno l’obbligo di comunicare all’NSIS, il sistema
informativo nazionale sanitario. Per la prima volta si farà uso
dei dati non solo per analisi, controllo e programmazione, ma
anche per comunicare e sapere dove poter fare una visita, un
esame e dove sono le strutture”. La campagna istituzionale darà
vita a numerose iniziative che si articoleranno fino ad aprile.
L'ammodernamento del parco di alte tecnologie con i Fondi
europei porta la Sicilia a standard europei nella capacità di
intervento nelle fasi di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione, migliorando l'assistenza nei campi a maggiore
impatto sanitario come quello oncologico, cardiovascolare e del
politrauma. Alcune delle Alte Tecnologie creano dei centri di
riferimento per l’Italia meridionale perché uniche nel panorama
sanitario delle regioni del sud: come la RM/Fus al Policlinico
di Palermo per la Cura dei fibromi uterini che riduce
l'intervento sanitario a poche ore di trattamento, il lokomat
all'Irccs di Messina per la riabilitazione, la tomoterapia.
www.costruiresalute.it
è composto da queste sezioni principali: Come usare la sanità -
Per aiutare i cittadini a vedere l’organizzazione di un percorso
sanitario e i collegamenti tra le varie tappe; per aiutare gli
operatori sanitari ad attivare i collegamenti tra i servizi sul
territorio e in ospedale (reti di patologie), secondo i livelli
di intensità di cura più appropriati. Dove fare una visita o un
esame – trova su mappa il servizio o la struttura più vicina,
comprese le farmacie, i centri vaccinazione, i centri dialisi, i
centri per donare, etc. Informazioni su CUP, URP e PUA - come
entrare in contatto con le Aziende sanitarie. 118 e rete per le
emergenze - per vedere i PPI - Punti di Primo Intervento, i PTE
- Presidi Territoriali di Emergenza o i Pronto Soccorsi più
vicini. Qualità: Aiutaci a valutare - per compilare on line la
scheda di rilevazione sul grado di soddisfazione per il servizio
sanitario usufruito.Ufficio stampa - ospita tutte le notizie
dalle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana. Eventi e
multimedia - ospita la rassegna di video e incontri prodotti da
INFO per guidare all'uso appropriato delle Alte Tecnologie e del
SSR. Guida alla riforma - per consultare il Piano regionale
della Salute 2011-2013 e saperne di più sul modo in cui si sono
prese le decisioni. Alte Tecnologie - per leggere come si è
proceduto alla pianificazione dell'ammodernamento del parco
tecnologico delle attrezzature pubbliche, grazie ai fondi
europei (Po Fesr 2007-2013). Vai al sito della Regione Siciliana
per ogni documento amministrativo relativo all'Assessorato della
Salute.
Palermo
- Regione nomina i commissari ASP. I nuovi decreti di
nomina a commissario straordinario riguardano Salvatore
Cirignotta (Asp Palermo), Mario La Rocca (Policlinico di
Palermo), Salvatore Di Rosa (Villa Sofia - Cervello di Palermo),
Francesco Poli (Cannizzaro di Catania), Angelo Pellicanò
(Garibaldi di Catania), Giuseppe Pecoraro (Policlinico di
Messina), Armando Caruso (Papardo - Piemonte di Messina), Paolo
Cantaro (Asp di Caltanissetta), Fabrizio De Nicola (Asp di
Trapani), Renato Baldari (Asp di Enna).Svolgono già le funzioni
di commissario straordinario Mario Zappia (Asp di Siracusa),
Salvatore Cirignotta (Asp di Ragusa), Carmelo Pullara (Civico di
Palermo), Salvatore Messina (Asp di Agrigento), Manlio Magistri
(Asp di Messina), Gaetano Sirna (Asp di Catania).Il mandato di
Armando Giacalone (direttore generale del Policlinico di
Catania) è invece in scadenza a febbraio 2013.Il parere negativo
dell'Agenas ha riguardato la gestione delle Asp di Palermo (Cirignotta),
Enna (Baldari) e Siracusa (Franco Maniscalco, già sostituito
dopo le recenti dimissioni), dell'azienda ospedaliera Villa
Sofia - Cervello di Palermo (Di Rosa) e dei Policlinici
Universitari di Palermo (La Rocca) e Catania (Giacalone).L'assessore
regionale per la Salute, Massimo Russo, ha firmato i decreti di
nomina dei commissari straordinari nelle aziende sanitarie
siciliane guidate da manager i cui contratti sono in scadenza
oggi, 31 agosto 2012. Coerentemente con quanto previsto dalla
legge n. 43 del 2 agosto 2012, approvata ad inizio di agosto
dall'Assemblea regionale siciliana, Russo ha conferito
l'incarico di commissario straordinario agli stessi 10 manager
che hanno guidato le aziende sanitarie fino a oggi. La legge,
infatti, non consente di procedere alla nomina di un direttore
generale ma prevede "la nomina di un commissario straordinario
da individuarsi prioritariamente nel medesimo soggetto la cui
nomina viene a cessare". L'assessore
Massimo Russo
ha spiegato: "Non trattandosi di un rinnovo del mandato di
direttore generale, le valutazioni espresse dall'Agenas
risultano inconferenti rispetto all'obbligo, introdotto dalla
legge regionale, di nominare commissari straordinari gli stessi
direttori generali arrivati a scadenza naturale del loro
contratto. D'altra parte, la ratio della legge è quella di
assicurare la continuità amministrativa delle aziende per
qualche settimana e di rimettere al nuovo governo regionale la
scelta dei nuovi manager. Era importante, però, ribadire la
validità del sistema di controllo sull'operato dei propri
manager che la Sicilia ha scelto di creare con la legge di
riforma del sistema sanitario, affidando a un ente terzo, l'Agenas,
sia la valutazione degli obiettivi annuali, sia la complessiva
azione amministrativa svolta dai manager nel corso dell'intero
mandato. Nel prendere atto dei sei giudizi di insufficienza
espressi dall'Agenas va anche sottolineato che i parametri di
valutazione non hanno tenuto conto del contesto ambientale nel
quale ciascun manager ha operato. Poichè le nomine dei
commissari straordinari ricadono nella competenza esclusiva
dell'assessore per la Salute, smentisco categoricamente che su
questo tema ci siano state divergenze con il presidente della
Regione Lombardo, con il quale semmai le radicali
contrapposizioni riguardano ben altre motivazioni".
Catania
– Asp Catania: Passaggio di consegne
Calaciura e Sirna. Giuseppe Calaciura, che ha presentato
all’assessorato regionale alla Salute le sue dimissioni per non aver
raggiunto il pareggio di bilancio, così come previsto dalla legge 5
del 2009, ha consegnato le “chiavi” dell’Asp Catania al nuovo
Commissario straordinario Gaetano Sirna (già direttore sanitario del
Policlinico – Ove), che fino a nuova nomina “governerà” l’Azienda
sanitaria provinciale etnea. “Il mio dispiacere – sottolinea
Calaciura – viene attenuato dalla stima che nutro nei confronti del
nuovo Commissario, che apprezzo sia dal punto di vista professionale
che morale. Le motivazioni delle mie dimissioni sono ormai note a
tutti: da un lato il decreto ingiuntivo da parte del Comune di
Catania per un debito di 13 milioni risalente al 1998; dall’altro
una mobilità passiva di 9,5 milioni che ha inciso ulteriormente sul
disavanzo programmato, stabilito dalla Regione Siciliana. Cause che
non sono dipese da una cattiva gestione, ma che – nel rispetto della
legge – hanno determinato la mia scelta. Mi preme soltanto
sottolineare che il trend del bilancio di questo primo semestre 2011
è quello del pareggio e che questo risultato è stato possibile
grazie all’impegno e alla professionalità del direttore sanitario
Domenico Barbagallo e del direttore amministrativo Giovanni
Puglisi”. Il decreto assessoriale 01720/11 del 15 settembre 2011
stabilisce che “all’accettazione della nomina, cessano anche dalla
carica il direttore amministrativo e il direttore sanitario
dell’Asp” e che il nuovo Commissario “assumerà tutti i poteri di
organizzazione e di gestione indispensabili per la continuità e la
funzionalità dell’Azienda”. “Affronterò questa nuova sfida con
grande impegno – spiega Sirna – cercando di raggiungere tutti gli
obiettivi stabiliti dall’assessore Massimo Russo. So quanto è
complessa la gestione di un’Azienda sanitaria provinciale e so anche
che une delle priorità da affrontare è quella dell’appropriatezza
delle prestazioni per poter garantire la qualità, ma in un’ottica di
razionalizzazione delle risorse. Per quanto invece attiene al
bilancio, cercherò di puntare l’attenzione sulla spesa farmaceutica,
sugli accordi con i convenzionati esterni e sul personale. Sono
comunque sereno, perché ho la certezza di trovare un’Azienda
organizzata, ereditata da un direttore generale – Giuseppe Calaciura
– che conosco da oltre 10 anni e che con impegno si è speso per
tracciare una strada da far seguire a tutti i “. Gaetano Sirna, 58
anni, nato a Cesarò (Messina), laureato in medicina, ha ricoperto
numerosi ruoli dirigenziali nella sanità siciliana. È stato
direttore di presidio ospedaliero a Lipari (1999), a Patti (2000) e
Taormina (2003); dal mese di giugno del 2005, per quasi un anno e
mezzo, è stato direttore sanitario all'Asp di Messina; dal novembre
del 2006 al 31 agosto 2009 è stato direttore generale dell'Azienda
ospedaliera "Papardo" di Messina per poi assumere il ruolo di
direttore sanitario all'Ospedale di Taormina (fino all'aprile 2010)
e quindi dell'Azienda ospedaliero-universitaria "Policlinico -
Vittorio Emanuele" di Catania. Sirna si e' formato all'Università di
Catania.
Catania-
Asp nominati i coordinatori sanitari ed amministrativi dei Distretti
e del Territorio. Il direttore generale dell’Asp Catania Giuseppe
Calaciura ha nominato i coordinatori sanitari ed amministrativi
dell’Area territoriale e dei Distretti ospedalieri. Si tratta di figure
dirigenziali previste dall’“Atto aziendale”, il documento redatto a
seguito del riordino stabilito dalla Legge regionale 5/2009. I
coordinatori sanitari ed amministrativi avranno il compito di assicurare
una struttura organizzativa snella, evitando il proliferare di
articolazioni organizzative. I dirigenti dovranno garantire la
valutazione e la verifica delle attività espletate e del personale.
L’assegnazione dell’incarico è avvenuta alla presenza del direttore
sanitario Domenico Barbagallo e del direttore amministrativo
Giovanni Puglisi. “Nel definire il nuovo organigramma e
nell'istituire le strutture complesse e semplici – spiega Giuseppe
Calaciura - l'Azienda dovrà riorganizzare e monitorare i processi
gestionali, con particolare riferimento alla programmazione e al
controllo delle attività. Sarà compito dei Coordinatori supportare la
Direzione aziendale nel riordino delle strutture e nell’applicazione
delle relative regole di gestione ordinaria, nel rispetto della
normativa vigente in materia di organizzazione del lavoro”. Le nuove
figure professionali sono state nominate tra i dirigenti preposti in
posizioni apicali. Il coordinatore sanitario ha la responsabilità
complessiva di gestione sulle attività sanitarie territoriali e di
raccordo con quelle ospedaliere. Il dirigente favorirà l’adozione di
percorsi assistenziali e di cura integrati, nonché l’attivazione di
protocolli e linee-guida che assicurino l’esercizio della responsabilità
clinica e l’utilizzo appropriato delle strutture e dei servizi
assistenziali. Il coordinatore amministrativo ha il compito di rendere
omogenee, efficaci ed efficienti le procedure amministrative di
erogazione di servizi agli utenti. Il dirigente, nei limiti delle
risorse e degli obiettivi assegnati dal direttore generale, godrà di
autonomia organizzativa, operativa e di spesa, esercitata attraverso
l’adozione di determine. Il coordinatore amministrativo garantisce la
corretta applicazione delle procedure amministrative stabilite dalle
Unità operative centrali. La nuova squadra è così composta: Catania1-Acireale-Giarre:Salvatore
Galia(coordinatore sanitario) e Miranda Nicolosi(coordinatore
amministrativo). Catania2: Biancavilla-Bronte-Paternò:Maria Di
Franco(coordinatore sanitario) e Marianna Catavorello(coordinatore
amministrativo). Catania3: Caltagirone-Militello: Salvatore
Privitera(coordinatore sanitario) e Francesco Iudica(coordinatore
amministrativo). Nel distretto Caltagirone-Militello è stato attivato un
modello sperimentale che prevede sia la gestione ospedaliera che quella
del territorio, con specifica struttura organizzativa e con proprio
budget. Distretti territoriali:Francesco Luca(coordinatore
sanitario) e Mirella Cucchiara(coordinatore amministrativo).
Palermo
- Rimodulazione della rete ospedaliera regionale. Si è svolta a
palazzo d'Orleans la conferenza con i dirigenti generali della Aziende
ospedaliere sicilianeper presentare la rimodulazione della rete
ospedaliera regionale. Soddisfazione è stata esternata sia
dall’assessore regionale alla Sanità
Massimo Russo
dirigente generale Asp di Siracusa. Il nuovo modello assistenziale
dettato dall’assessorato dovrà essere in grado di fornire le più
appropriate risposte ai bisogni di salute dei cittadini ed utenti,
garantendo l’erogazione di prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione. I direttori generali predisporranno un sistematico
monitoraggio delle attività dei presidi ospedalieri, ed il controllo
degli indicatori di efficacia, efficienza ed economicità delle
prestazioni erogate, per garantire il soddisfacimento dei bisogni di
salute, assicurando un più adeguato controllo della spesa.
Sanità
i manager siciliani
Catania -
Raffaele Stancanelli sindaco di Catania ha ricevuto a Palazzo degli
Elefanti i nuovi direttori generali della sanità catanese: Giuseppe Calaciura: ASP Catania,
Francesco Poli: Azienda ospedaliera Cannizzaro, Angelo Pellicanò : Azienda Garibaldi ed
Armando Giacalone : commissario dell'Azienda ospedaliera universitaria
"Policlinico Rodolico-Vittorio Emanuele".
Palermo –
La Giunta di Governo
riunita a Palazzo d’Orleans sotto la presidenza di Raffaele
Lombardo ha nominato i nuovi manager della sanità siciliana. Si tratta
di:
Salvatore Olivieri Asl 1 Agrigento
Paolo Salvatore Cantaro Asl 2 Caltanissetta
Giuseppe Calaciura
Asl 3 Catania
Nicola Renato Baldari Asl 4 Enna
Salvatore Giuffrida Asl 5 Messina
Salvatore Cirignotta Asl 6 Palermo
Ettore Gilotta Asl 7 Ragusa
Franco Maniscalco Asl 8 Siracusa
Fabrizio De Nicola Asl 9 Trapani
Francesco PoliAzienda Cannizzaro Catania
Armando Caruso Azienda Papardo Messina
Salvatore Di Rosa Azienda Cervello–Villa
Sofia Pa
Angelo Pellicanò Azienda Garibaldi Catania
Dario Allegra Azienda Civico Palermo
Ignazio Tozzo
ha rifiutato Azienda
Policlinico V.E. Catania
Armando Giacalone(commissario)Azienda Policlinico V.E. Catania
Giuseppe Pecoraro Azienda Policlinico Messina
Mario La Rocca Azienda Policlinico
Palermo
In estrema sintesi il
curriculum dei nuovi manager della sanità siciliana.
ASP AGRIGENTO
Salvatore Olivieri,
nato a Catania il 3 gennaio 1941, laureato in giurisprudenza. Direttore
amministrativo presso la Ausl 3 dal 1995 al 1997; dal 97 al 2001
direttore amministrativo all’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele di
Gela dove tra il 98 e il 99 ha svolto la funzione di direttore generale
facente funzioni; dal 2001 al 2002 direttore amministrativo alla azienda
ospedaliera San Giovanni Di Dio di Agrigento; dal 2002 al 2005 direttore
generale all’azienda ospedaliera Sant’Elia di Caltanissetta.
ASP CALTANISSETTA
Paolo Cantaro,
nato a Caltagirone (CT) il 18 marzo 1949, laureato in medicina e
chirurgia. Dal 1996 ricopre il ruolo di direttore sanitario all’azienda
ospedaliera Vittorio Emanuele, incarico che ha mantenuto anche dopo la
trasformazione del Vittorio Emanuele in azienda ospedaliero –
universitaria, avvenuta il 16 gennaio 2004. Ha fatto parte di numerosi
comitati scientifici ministeriali, su vari progetti di ricerca
finalizzati.
ASP CATANIA
Giuseppe Calaciura,
nato a Biancavilla (Ct) il 15 febbraio 1951. Laureato in medicina e
chirurgia. Dal 1991 al 2002 è stato primario di anestesia e rianimazione
all’Ausl 3 di Catania. Dal 2002 al 2005 è stato direttore sanitaria
aziendale dell’azienda ospedaliera Garibaldi di Catania. Dal 2005 a oggi
direttore sanitario aziendale alla Ausl 4 di Enna.
ASP ENNA
Nicola Renato
Baldari,
nato a Oppido Mamertina (Reggio Calabria) il 4 gennaio 1951. Laureato in
medicina e chirurgia. Dall’1 febbraio 2001 a oggi è stato primario di
medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza all’ospedale Piemonte di
Messina. E’ stato deputato all’Ars nella XIII legislatura (2001-2006)
durante la quale ha ricoperto la carica di vicepresidente della
commissione legislativa “cultura, formazione e lavoro”. Attualmente è
direttore sanitario al “Papardo” di Messina.
ASP MESSINA
Salvatore Emanuele
Giuffrida,
nato a Catania l’1 gennaio 1959. Laureato in medicina e chirurgia. Dal
1995 al 2005 è stato direttore medico di presidio ospedaliero
all’azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania. Dal 2005 a oggi ha
svolto il ruolo di direttore sanitario aziendale dell’Arnas “Garibaldi”
di Catania. Nel marzo del 2004 è stato vicepresidente dell’ANMDO
(associazione nazionale medici di direzione ospedaliera).
ASP PALERMO
Salvatore Cirignotta,
nato a Vittoria (Ragusa) il 26 ottobre 1954. Laureato in giurisprudenza.
Ha svolto numerosi incarichi in magistratura. Dal 2000 al 2002 è stato
direttore generale dell’Ausl di Latina. Dal 2002 al 2005 capo del
dipartimento sociale della Regione Lazio. Dall’1 giugno 2005 all’8
giugno del 2006 è stato commissario straordinario all’IRCCS “Istituti
fisioterapici ospitalieri di Roma”. Poi è rientrato in magistratura
ordinaria svolgendo la funzione di giudice del lavoro presso il
Tribunale di Roma.
ASP RAGUSA
Ettore Gilotta,
nato a Ragusa il 16 aprile 1951. Laureato in giurisprudenza. Dal 1992 al
2000 dirigente amministrativo all’Università di Catania. Dal 2000 al
2006 direttore generale dell’azienda ospedaliera “Policlinico” di
Catania. Dal 2006 a oggi dirigente amministrativo dell’Università di
Catania e direttore amministrativo del Consorzio “Istituto superiore di
Catania per la formazione di eccellenza”.
ASP SIRACUSA
Franco Maniscalco,
nato a Ragusa il 10 novembre 1952. Laureato in scienze politiche. Dal
1997 al 2005 dirigente di struttura complessa all’Ausl 8 di Siracusa.
Nel 2005 diventa direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera
“Sant’Elia” di Caltanissetta. Negli ultimi mesi è stato commissario
straordinario dell’Ausl 8 di Siracusa.
ASP TRAPANI
Fabrizio De Nicola,
nato a Palermo il 26 aprile 1957. Laureato in giurisprudenza. Dal 1990
al 2004 funzionario amministrativo dell’Ircac. Dal 2004 al 2006
coordinatore della segreteria tecnica dell’assessorato regionale alla
Presidenza. Dal 2006 a oggi è tornato a svolgere il ruolo di funzionario
amministrativo dell’Ircac. Docente presso il consorzio universitario
della provincia di Agrigento dal 2006 al 2007.
AZIENDA OSPEDALIERA
“CANNIZZARO” DI CATANIA
Francesco Poli,
nato a Catania il 14 settembre 1937. Laureato in giurisprudenza. Dal
1983 al 1995 direttore amministrativo all’USL 36 di Catania. Dal 1995 al
96 direttore generale dell’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele di
Catania. Dal 1997 al 2002 direttore generale dell’Ausl 5 di Messina. Dal
2002 al 2005 direttore generale dell’azienda ospedaliera Arnas
“Garibaldi” di Catania. Dal 2008 a oggi è stato consulente
dell’assessorato regionale alla Sanità.
AZIENDA OSPEDALIERA
“PAPARDO – PIEMONTE” DI MESSINA
Armando Caruso,
nato a Scicli (Ragusa) il 25 novembre 1946. Laureato in scienze
politiche. Dal 1996 al 1999 dirigente amministrativo all’Usl 22 di
Vittoria. Nel 1999 capo del settore “personale” all’Ausl 5 di Messina.
Dal 1999 al 2002 capo settore “personale” all’Ausl 7 di Ragusa dove
successivamente ha svolto anche l’incarico di direttore amministrativo.
AZIENDA OSPEDALIERA
“VILLA SOFIA – CERVELLO” DI PALERMO
Salvatore Di Rosa,
nato a Palma di Montechiaro (Ag) il 28 agosto 1951. Laureato in medicina
e chirurgia. Dal 1990 al 1994 primario della divisione di medicina
interna a Canicattì. Dal 1994 al 1999 ha svolto lo stesso incarico all’Ausl
di Palermo. Dal 1999 a oggi direttore della struttura complessa di
medicina interna all’azienda ospedaliera Villa Sofia – CTO di Palermo.
Professore universitario dal 1991 al 2006 presso la scuola di
specializzazione di medicina interna all’Università di Palermo.
Presidente nazionale onorario della Fadoi (federazione internisti
ospedalieri italiani).
AZIENDA ARNAS
“GARIBALDI” DI CATANIA
Angelo Pellicanò,
nato a Reggio Calabria il 16 ottobre 1951. Laureato in medicina e
chirurgia. Dal 1990 al 1995 dirigente di secondo livello all’Usl 36 di
Catania. Dal 1995 a oggi direttore sanitario presso l’azienda
ospedaliera “Cannizzaro” di Catania. Componente di numerose commissioni
istituite dall’assessorato regionale alla Sanità. Componente, tra
l’altro, dell’unità operativa del centro di coordinamento regionale per
le attività relative alla sicurezza dei pazienti e alla gestione del
rischio clinico.
AZIENDA ARNAS
“CIVICO – DI CRISTINA” DI PALERMO
Dario Allegra,
nato a Palermo il 9 novembre del 1957. Laureato in economia e commercio.
Dirigente amministrativo e presidente di aziende nel settore delle
“utilities” comunali e nazionali. E’ stato presidente dell’AMG Energia e
amministratore delegato della Sogesid. Attualmente è presidente dell’Amap.
AZIENDA OSPEDALIERO
UNIVERSITARIA “RODOLICO – VITTORIO EMANUELE” DI CATANIA
Ignazio Tozzo,
nato a Palermo il 20 novembre 1965. Laureato in giurisprudenza. Dal 2001
al 2005 è stato dirigente capo della segreteria tecnica presso
l’amministrazione regionale. Dal 2005 al 2006 capo di gabinetto
all’assessorato regionale Beni Culturali e Pubblica Istruzione e l’anno
successivo capo di gabinetto all’assessorato regionale alla Sanità. E’
stato commissario straordinario all’Ausl 8 di Siracusa.
AZIENDA OSPEDALIERO
UNIVERSITARIA “G. MARTINO” DI MESSINA
Giuseppe Pecoraro,
nato ad
Aliminusa (Palermo) il 4 settembre 1948. Laureato in economia e
commercio. Dal 1996 al 1997è stato direttore amministrativo all’azienda
ospedaliero - universitaria Policlinico di Palermo della quale, dal 1998
al 2008, è stato direttore generale. Successivamente ha ricoperto il
ruolo di commissario straordinario all’azienda ospedaliero –
universitaria di Messina.
AZIENDA OSPEDALIERO
– UNIVERSITARIA POLICLINICO DI PALERMO
Mario La Rocca,
nato a
Palermo il 6 marzo 1963. Laureato in ingegneria. Dal 1989 dirigente
tecnico dell’amministrazione regionale, svolgendo il proprio lavoro in
vari assessorati: lavori pubblici, cooperazione, sanità, lavoro e
turismo. Attualmente capo della segreteria tecnica dell’assessorato ai
lavori pubblici. E’ stato commissario straordinario dell’azienda
autonoma di soggiorno e turismo di Caltagirone e poi di Acireale.
Componente della segreteria tecnica dell’osservatorio regionale dei
lavori pubblici. Ha fatto parte del nucleo di valutazione della
programmazione regionale.
Garibaldi a Catania assorbe Cannizzaro: Regione taglia numero Ausl
da 29 a 14
Palermo
- Restano
9 le
aziende ospedaliere delle rispettive province. Le aziende ospedaliere,
che attualmente sono 17, diventeranno due: una a Palermo (l'Arnas Civico
alla quale viene accorpato il presidio ospedaliero Ingrassia) e l'altra
a Catania (unificazione dell'Arnas Garibaldi e dell'azienda ospedaliera
Cannizzaro). I Policlinici di Palermo, Catania e Messina si
integreranno, sulla base di protocolli d'intesa, con le rimanenti
aziende ospedaliere delle tre città. “Il piano per la nuova rete
ospedaliera siciliana rappresenta una vera svolta nel sistema sanitario
regionale”. E’ quanto ha assicurato l’assessore regionale alla
Sanità, Massimo Russo, dopo l’approvazione in giunta dello schema di
decreto che ha come titolo “Rimodulazione della rete ospedaliera e
riordino della rete territoriale”. L’approvazione è avvenuta in nottata,
dopo oltre due ore di seduta. Il provvedimento, in estrema sintesi,
prevede un corposo taglio del numero delle Aziende che passano da 29 a
14. Prevista la riduzione di 5.000 posti letto per acuti tra pubblico e
privato con la riconversione di circa 3.000 posti per lunga degenza e
riabilitazione. Il riordino della rete territoriale assicurerà servizi
efficaci, opportunamente distribuiti sul territorio e rispondenti alla
continuità assistenziale. Saranno istituiti i PTA (presidi territoriali
di assistenza), attivi giorno e notte, collegati con i Comuni, superando
così l’attuale suddivisione in distretti delle Ausl. “Lavoriamo a questo
piano da alcuni mesi – ha aggiunto Russo – e mi sembra doveroso
ringraziare tutti quelli che hanno fornito un contributo, facendo sì che
questo provvedimento sia il frutto di una perfetta integrazione fra
diverse esperienze”. In sintesi le linee
guida dello schema di decreto, riguardante la riqualificazione della
rete ospedaliera siciliana, approvato la notte scorsa dalla Giunta
regionale di Governo. Le nove Ausl risulteranno definite nel seguente
modo: AUSL 1
derivante dalla
unificazione dell’Ausl
1 e dalle Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio di Agrigento e Azienda
Ospedaliera di Sciacca;
AUSL 2,
derivante dalla
unificazione dell’Ausl
2 e dalle Azienda Ospedaliera Sant’Elia
di Caltanissetta e Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Gela;AUSL 3
derivante dalla
unificazione dell’Ausl
3 e dall’Azienda Ospedaliera Gravina di Caltagirone;AUSL 4
derivante dalla
unificazione dell’Ausl
4 e dall’Azienda Ospedaliera Umberto I di Enna;
AUSL 5di Messina; AUSL 6
di Palermo; AUSL 7
derivante dalla
unificazione dell’Ausl
7 e dall’Azienda Ospedaliera OMPA di Ragusa;
AUSL 8
derivante dalla
unificazione dell’Ausl
8 e dall’Azienda Ospedaliera Umberto I di Siracusa;
AUSL 9 derivante
dalla
unificazione dell’Ausl
9 e dall’Azienda Ospedaliera S. Antonio Abate di Trapani,Saranno due leaziende
ospedaliere autonome che assicureranno fasce di prestazioni di più
alto livello assistenziale sulla base di tecnologie più avanzate. Esse
opereranno all’interno delle due aree metropolitane di Palermo e Catania
come di seguito specificato:
Azienda Ospedaliera ARNAS Civico
a cui viene accorpato il Presidio Ospedaliero
Ingrassia;
Azienda Ospedaliera ARNAS Garibaldi,
derivante dalla unificazione dell’ARNAS
Garibaldi e dall’Azienda Ospedaliera Cannizzaro;
Sono
previste anche tre aziende miste universitario-ospedaliere a
Palermo, Catania e Messina che, fermo restando l’autonomia didattica e
di ricerca delle università, per assicurare maggiore efficienza ed
efficacia delle attività assistenziali, dovranno accorpare i rispettivi
Policlinici con alcune locali aziende ospedaliere. Per la creazione
delle aziende ospedaliero-universitarie sarà necessario un protocollo
d’intesa con le Università. Le tre Aziende Ospedaliero-
Universitarie saranno: Azienda Ospedaliero- Universitaria
derivante dalla unificazione del Policlinico Universitario di Palermo
con l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia e con la Azienda Ospedaliera V.
Cervello; Azienda Ospedaliera- Universitaria derivante dalla
unificazione delle esistenti Aziende Ospedaliera Universitaria e
Ospedaliera Vittorio Emanuele integrata con l’Università di Catania;
Azienda Ospedaliero- Universitaria derivante dalla unificazione del
Policlinico Universitario di Messina con l’Azienda Ospedaliera Papardo e
con la Azienda Ospedaliera Piemonte.La
nuova rete territoriale assicurerà servizi efficaci, opportunamente
distribuiti sul territorio e rispondenti alla continuità assistenziale e
alla cura delle fragilità (anziani, malati cronici, disabili, etc). L’organizzazione
dei servizi territoriali delle Aziende USL prevede l’istituzione nel
territorio dei Presidi Territoriali di
Assistenza (PTA) che costituiscono il Punto Unico di Accesso
alla rete dei servizi, dotati di Centro Unico di Prenotazioni (CUP),
attivi nelle 24 ore, collegati in modo capillare con i singoli comuni,
superando l’attuale suddivisione in distretti delle Aziende USL. Questi
presidi dovranno svolgere i seguenti servizi: Servizio
di accoglienza; Servizi sanitari di base e
specialistici; Servizi sociosanitari integrati con le prestazioni
sociali,con funzioni di presa in carico,
valutazione multidisciplinare e formulazione del piano personalizzato di
assistenza, attraverso la integrazione professionale di operatori
appartenenti alle ASL e ai Comuni;
Servizi a favore dei minori e delle famiglie con problemi sociosanitari
e sociali. Per
l’accoglienza e la presa in carico finalizzata all’accompagnamento della
persona tra i diversi nodi della rete, garantendo il rispetto dei
Livelli essenziali di assistenza sanitaria, sociosanitaria (LEA) e
sociale (LIVEAS), nel PTA dovranno essere espletate: cure
primarie in cui le UTAP ( Unità Territoriali di Assistenza Primaria)
svolgono importante funzione di continuità assistenziale (assistenza
notturna e/o a chiamata) e supporto alla lungo assistenza; cure
domiciliari, realizzate all’interno delle cure primarie con diversa
intensità: prestazioni
di diagnostica specialistica, con ambulatori attrezzati anche per la
piccola chirurgia di emergenza;
attivitàdegenziali di bassa e media complessità
clinica, da realizzarsi tramite la riconversione di posti letto
ospedalieri in RSA, Cure riabilitative e Presidi di lungo assistenza per
patologie croniche, nonché posti semiresidenziali da adibire a centri
diurni (es: per malati
alzheimer, disabili,
etc);
continuità
assistenziale 24/24 h, per la medicina generale, favorendo le
associazioni dei medici tramite la medicina di gruppo, le UTAP e i
supporti previsti dalla Convenzione sulla medicina generale, Nei
PTA dovranno essere
garantiti spazi per ambulatori e attività residenziali e
semiresidenziali e saranno allocati anche i servizi di Salute mentale, i
SERT, Uffici del Dipartimento di Prevenzione. Il
provvedimento, che dovrà adesso passare al vaglio dell’Assemblea
regionale, fa parte integrante del Piano di rientro: entro domani verrà
trasmesso al ministero della Salute che dovrà esaminarlo insieme agli
altri provvedimenti già assunti nei giorni scorsi per poi decidere sulla
validazione entro la metà di ottobre. L’assessore Russo illustrerà il
piano anche alle sigle sindacali.
CATANIA
-
ALFIO SAGGIO PRESIDENTE ORDINE MEDICI, RINNOVATO
CONSIGLIO DIRETTIVO.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri della provincia di Catania si è riunito il
pomeriggio del 15 maggio ed ha rinnovato le cariche.
Alfio Saggio è stato eletto quale presidente
all’unanimità, Pino Liberti è vicepresidente,
Giuseppe Distefano designato segretario ed
Elisabetta Battagliaè stata incaricata quale
tesoriere. Il direttivo rimarrà in carica fino a
dicembre 2026. Il neopresidente Alfio Saggio ha detto
:”Nel ringraziare il Consiglio per la fiducia riposta,
un pensiero va al mio predecessore Igo La Mantia, a cui
rinnovo stima ed amicizia. In questo delicato momento,
il mio attaccamento e la lunga militanza all’Istituzione
ordinistica mi hanno indotto ad accettare un incarico
così complesso. L’obiettivo sarà quello di contribuire a
ripristinare un clima di serenità e condurre al meglio
l’attività ordinaria e istituzionale dell'Ordine, a
garanzia dell’intera categoria. Sono convinto che con la
collaborazione dell’intero Consiglio direttivo e di
tutti gli iscritti riusciremo in quest’intento”.
CATANIA
– Pettinato presidente in Commissione Sanità focalizzata
Emergenza COVID19 fase 2.
La dott.ssa Sara Pettinato ha
presieduto, lunedì 18 maggio, una interessante seduta della
Commissione Sanità del Consiglio Comunale di Catania.
Il tema è stato di grande attualità: “Emergenza COVID19 fase
2. Medicina legale ed epidemiologia come prevenzione del
territorio”. Ospiti il dott. Pino Liberti,
infettivologo e commissario ad acta per il territorio ASP
Catania, il Prof. Cristoforo Pomara, ordinario di
medicina legale presso l’Università degli Studi di Catania e
componente del CTS della Regione Sicilia per l’emergenza
COVID19 ed il dott. Nino Rizzo, medico di famiglia a
Catania, componente del direttivo della Società Scientifica
Artemisia e direttore del dipartimento regionale sanità
Sicilia del Codacons.La Presidente dott.ssa Sara
Pettinato ha dato la parola per primo al dott. Rizzo
il quale ha presentato un originale studio attuato dai
medici di Artemisia. I dottori hanno seguito, dalla fine di
febbraio fino ai primi di maggio 2020, 20 comunità alloggio
per anziani di Catania con 369 ospiti. Il dott. Nino
Rizzo ha specificato :” In tutte le strutture non
si sono avuti decessi e sono stati eseguiti solo tre
tamponi, di cui 2 risultati negativi ed 1 positivo. Questo
lavoro dimostra come un attento controllo di tali strutture
assistenziali possa evitare focolai di contagio.
Determinante è stata la blindatura di queste comunità, ancor
prima dei corrispondenti decreti nazionali e regionali,
nelle quali è stato da subito vietato qualunque accesso
esterno(anche dei parenti), sospese tutte le attività
ricreative, filtrati tuti i contatti dei fornitori, tutto
sempre l’occhio vigile dei medici di famiglia di riferimento
delle strutture stesse con uno stretto monitoraggio
diagnostico-terapeutico”. Il prof. Pomara è
intervenuto definendo : metodo Catania questo tipo
di intervento dei medici di famiglia e ribadendo come
l’approccio clinico sia determinante e prioritario anche per
limitare ed indirizzare l’esecuzione dei tamponi. I medici
di famiglia devono diventare i registi nella fase 2, ed il
territorio il primo ed irrinunciabile filtro per
fronteggiare l’epidemia in una vera integrazione ed
interazione con l’ospedale”.Il dott. Liberti
ha ribadito “l’importanza dei test sierologici che
consentono una mappatura epidemiologica della diffusione del
virus nelle comunità, differenziandoli dai tamponi che
invece evidenziano la stato di contagiosità”. Il dott.
Rizzo ha poi concluso ricordando che “ospedale e
territorio devono giocare un solo campionato perché nella
fase 1 c’è stata come una epidemia di serie A(quella che si
è combattuta in ospedale) e una epidemia di serie B(che si è
svolta in un territorio colpevolmente emarginato e
depotenziato per mancanza di DPI)”. La Presidente dott.ssa
Sara Pettinato ha concluso i lavori con l’auspicio di poter
incentivare queste iniziative di ricerca, sempre
nell’interesse primario della salute dei cittadini.
CALTANISSETTA
– Nasce FNOSS Federazione Nazionale Operatori Socio
Sanitari:
AIPOSS al nazionale con FNOSS. Laura Mantione
Presidente A.I.P.O.S.S ed il Vice Francesco Collura
annunciano un nuovo persorso dell’associazione dicendo:
” E’ arrivato il momento di dare la notizia della nuova
realtà.Ci siamo riuniti in Assemblea straordinaria con la
volontà di costituire La F.N.O.S.S. avente lo scopo di
valorizzare la figura dell’ Operatore Socio Sanitario
nell’ambito dei contesti socio/sanitari in cui opera,
promuovendo le condizioni affinché si tuteli la professione.
La stessa F.N.O.S.S. tiene a sottolineare che si costituisce
anche per dare il riconoscimento a tutti gli O.S.S. deceduti
al tempo del COVID-19 e dedicando la sua nascita a tutte le
famiglie che piangono i colleghi. Tale tutela viene
appoggiata dalla UGL uno dei sindacati maggiormente
rappresentati in Italia. Una delle maggiori condizioni che
propone la F.N.O.S.S. è quella del riconoscimento giuridico
dell’Operatore Socio Sanitario in quanto il DDL della Lorenzin
resta non applicato. La F.N.O.S.S. appoggia tutte le
problematiche della figura O.S.S. sia per i lavoratori che i
non lavoratori. Su tutta Italia, dichiara la A.I.P.O.S.S. la
professione sta avanzando di gran numero e in questo
particolare momento storico di pandemia la spendibilità
della professione sta emergendo evidenziando che bisogna
lavorare affinché si modifichi la formazione a beneficio di
tutti, rivalutando la stessa. La F.N.O.S.S. apre le porte ad
enti, associazioni, organizzazioni, comitati, federazioni,
istituzioni o altri organismi pubblici e privati con
analoghe finalità. Rivolgiamo questo articolo agli O.S.S. di
tutta Italia che potranno mandare una mail per maggiori
informazioni a
La F.N.O.S.S. accende anche i riflettori sulla formazione
continua nazionale e sui CCNL”.
PALERMO
- Giunta ratifica nomine manager sanità
siciliani. Il via libera dà approvazione anche al
contratto dei direttori generali delle aziende sanitarie.
I manager Asp : Palermo
Daniela Faraoni, Catania Maurizio Lanza,Messina Paolo La Paglia, Agrigento Giorgio
Santonocito, Caltanissetta Alessandro Caltagirone,
Enna Francesco Iudica, Siracusa Lucio
Salvatore Ficarra,Ragusa Angelo Aliquò,Trapani Fabio Damiani, Arnas Civico di Palermo
Roberto Colletti , Villa Sofia-Cervello Walter
Messina e Cannizzaro di Catania Salvatore
Giuffrida, Garibaldi di Catania Fabrizio De Nicola, Papardo
di Messina Mario Paino e all’Irccs Bonino Pulejo
Vincenzo Barone .
Palermo- Sanità siciliana: Russo nuovo sistema
esenzioni pagamento ticket. Beneficiano: i soggetti di età
inferiore a 6 anni o superiore a 65, appartenenti ad un nucleo
familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro
(E01); disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un
nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31
euro, incrementato fino a 11.362,05 in presenza del coniuge e di
ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E02); titolari
di assegno sociale (ex pensione) e loro familiari a carico
(E03); titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni
e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare
con reddito complessivo a 8.263,31, incrementato fino a
11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per
ogni figlio a carico.
Palermo
- Seus assunzioni “garantite”. E' stata raggiunta l'intesa con i
sindacati in ordine alla assunzione del personale che dovrà garantire il
buon funzionamento della Seus, la nuova società consortile a capitale
pubblico che gestirà il servizio di emergenza urgenza. Le nuove
assunzioni avverranno nel pieno rispetto della legislazione vigente
anche in termini di garanzia della trasparenza, pubblicità ed
imparzialità. La transazione avverrà entro il 31 marzo 2010. Il
documento di intesa è stato firmato dai vertici dell'assessorato
regionale, della Seus, della Sise e da Cisl, Uil, Ugl, Fial - Confsal, e
Cobas. Non ha firmato la Cgil. In sostanza, verrà offerta una
opportunità occupazionale al personale attualmente occupato a tempo
indeterminato alle dipendenze della Sise. I dipendenti verranno
collocati in mobilità all'esito della chiusura, con accordo, delle
procedure di mobilità previste dalla legge 223 del 1991. L'assunzione
avverrà con orario settimanale di 36 ore e con l'applicazione del
contratto nazionale della sanità privata. Oltre al riconoscimento del
TFR i lavoratori della Sise, a tempo parziale, percepiranno una somma
complessiva di 800€ a titolo di transazione generale con rinuncia ad
ogni rivendicazione legata al lavoro pregresso. Ciascun lavoratore
dovrà produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di condanne
penali o carichi pendenti per tutti i reati previsti dalle "direttive
in materia di stipula dei contratti" emanate dall'Assessorato alla
sanità lo scorso anno nonchè per i reati comunque ostativi
all'assunzione.
Cefalù’
–
Seus è la nuova società che gestirà il 118, è di tipo consortile e per
azioni con capitale interamente pubblico che organizzerà e gestirà il
servizio dell’emergenza – urgenza in Sicilia. Seus è stata costituita
in serata, nello studio del notaio Angelo Piscitello a Cefalù. La
società “Sicilia emergenza urgenza sanitaria” è partecipata al 51% dalla
Regione siciliana e per il restante 49%, in parti uguali, dalle 17
aziende sanitarie siciliane: il capitale sociale sarà di 6 milioni e 400
mila €. La Seus, svolgerà le funzioni svolte finora e fino al 31
dicembre della Sise, la società interamente partecipata dalla Croce
Rossa Italiana. “E’ un momento importante per la sanità siciliana – ha
detto l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo
- il primo atto di una radicale riorganizzazione del servizio di
emergenza urgenza che dovrà essere sviluppato secondo criteri di
efficienza, efficacia ed economicità che finora non sempre sono stati
applicati. Il 31 dicembre sarebbe comunque scaduta l’ennesima proroga
della convenzione e non era più pensabile che venisse ulteriormente
prorogata”. Alla costituzione della nuova società, oltre all’assessore
Russo, delegato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, erano
presenti i vertici delle aziende sanitarie che hanno dato vita alla
prima assemblea approvando lo statuto e ratificando le prime nomine. Il
“Consiglio di gestione” è composto da Gaetano Bonfiglio (presidente),
Salvatore Geraci e Michele Battaglia, i primi due indicati dalla
Regione, il terzo dalle aziende sanitarie. Il “Consiglio di
sorveglianza” è composto da Dario Allegra (presidente), indicato dalle
aziende sanitarie e da Maurizio Guizzardi e Mario Zappia, indicati dalla
Regione. Il revisore dei conti è Eustachio Cilea, nominato
dall’assemblea. Secondo lo statuto della società, che consta di 19
articoli, il “Consiglio di gestione” è l’organo amministrativo della
società, composto da tre componenti nominati dal Consiglio di
sorveglianza; il Consiglio di sorveglianza è l’organo di controllo della
società ed anche in questo caso è composto da tre componenti; il
controllo contabile è affidato a un revisore nominato dall’assemblea. Le
nomine, appena effettuate avranno la durata di un anno. A regime, sia i
componenti dei due consigli che il revisore contabile non potranno
essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi.
Palermo– E’ già stato notificato alle aziende
sanitarie e sarà pubblicato nel prossimo numero della Gazzetta
ufficiale della Regione Siciliana il decreto dell’assessore
regionale alla Sanità, Massimo Russo,
con il quale viene assicurata la fornitura gratuita di materiale
sanitario in favore delle persone con particolari stati patologici
che necessitano di cure domiciliari. Il decreto specifica che
avranno diritto all’assistenza sanitaria integrativa le persone con
piaghe da decubito e ulcere, nonché le persone con diabete e con
severe patologie croniche come, ad esempio, fibrosi cistica,
talassemia, insufficienza renale, insufficienza respiratoria e
celiachia. Possono accedere inoltre all’assistenza sanitaria
integrativa a fini preventivi, i minori di anni 18 e, ai fini di
cura e di riabilitazione, le persone maggiorenni in attesa di
riconoscimento dell’invalidità civile e gli ultra 65enni,
affetti da particolari patologie, gli invalidi civili del lavoro e
di guerra, ciechi e sordomuti. Il decreto disciplina anche le
modalità della fornitura che competerà alle Ausl o alle farmacie e
agli altri esercizi autorizzati a seconda del regime di assistenza
in cui si trovano i pazienti. E’ un provvedimento che rientra nelle
prescrizioni del Piano di rientro e che adesso accoglie pienamente
le indicazioni ministeriali che imponevano un adeguamento delle
prestazioni ai livelli essenziali di assistenza. L’assessorato alla
sanità, infatti, era stato obbligato il mese scorso a revocare il
precedente provvedimento - adottato alcuni anni fa - perché non in
linea con quanto disposto dal Piano di rientro, con conseguenti
disagi per i cittadini che avevano beneficiato della distribuzione
gratuita dei presidi. Il decreto riguarda direttamente quasi
centomila pazienti in Sicilia e permetterà un risparmio di alcuni
milioni di euro rispetto alle spese sostenute negli anni passati.
“Con il nuovo decreto - ha spiegato l’assessore regionale alla
Sanità Massimo Russo - viene riorganizzato completamente l’accesso
alle prestazioni di assistenza sanitaria integrativa, garantendo
uniformità e soprattutto ottimizzando le risorse disponibili. Anche
in questo caso, come per altri settori, abbiamo fatto sì che le
rigide misure imposte dal Piano potessero diventare una proficua
occasione per la riqualificazione dei servizi erogati fornendo,
soprattutto nell’ambito di tutti i vari livelli delle cure
domiciliari, un’assistenza globale alla persona. Questo decreto
rappresenta un caposaldo della politica di questo assessorato perché
permette, attraverso il miglioramento delle prestazioni erogate sul
territorio, di agevolare il processo di deospedalizzazione,
potenziando, inoltre, i servizi di assistenza domiciliare”. Il
decreto precisa, inoltre, che l’Iva da addebitare per la vendita del
materiale sanitario per i cronici sarà del 4% seguendo la corretta
applicazione della normativa vigente sulla materia.
Regione indirizzo e-mail
per segnalare episodi di mala sanità comunicaresalute
@regione.sicilia.it
Sanità
cambia
tutto
anche sigle
spariscono leAuslistituite :ASPedAO PALERMO- Cambia tutto nella sanità siciliana, anche le
sigle, spariscono le Ausl e vengono istituite le ASP aziende sanitarie
provinciali e le AO aziende ospedaliere. Il
disegno di legge per il riordino del servizio sanitario regionale,
approvato dalla giunta di Governo, si propone di mettere il
cittadino al centro del sistema e intende garantire una assistenza
sanitaria efficace, appropriata ed omogenea, partendo dal territorio e
“avvicinando” i servizi sanitari all’utente. DUE DIPARTIMENTI: La
legge prevede una nuova articolazione funzionale dell’assessorato che si
svilupperà non più su cinque dipartimenti bensì su due: il dipartimento
regionale per la pianificazione strategica e il dipartimento regionale
per le attività sanitarie. Con l’entrata in vigore della nuova legge
decadranno i manager e saranno nominati i nuovi direttori generali.
ISTITUZIONE A.S.P. E A.O.: Cesseranno le loro funzioni le attuali
Ausl e le aziende ospedaliere e verranno istituite le ASP (aziende
sanitarie provinciali) e le AO (aziende ospedaliere) che diventeranno
operative con la nomina dei nuovi manager. Il numero delle Aziende
passerà dalle attuali 29 a 17, e poi a 14 con l’accorpamento delle
Aziende Universitarie di Palermo, Catania e Messina con alcune Aziende
Ospedaliere dei tre capoluoghi. ORGANIZZAZIONE: Ciascuna A.S.P.
assicura l’assistenza sanitaria attraverso le attività ospedaliere (con
i presidi ospedalieri) e le attività territoriali (con i PTA, punti
territoriali di assistenza), con l’obiettivo di garantire in modo
omogeneo su tutto il territorio regionale la capillare e appropriata
copertura di servizi sanitari, assicurando dunque la piena integrazione
territorio-ospedali, e riducendo così l’incidenza di ricoveri
ospedalieri inappropriati che sono la principale causa del deficit
sanitario della Sicilia. Previste integrazioni fra servizi sanitari e
servizi sociali con riferimento agli interventi in favore di portatori
di handicap, anziani, minori e le loro famiglie. BACINI: Vengono
previsti due bacini di riferimento: quello della Sicilia Occidentale
riferito alle province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani e
quello della Sicilia Orientale, riferito alle province di Catania,
Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna. In ciascun bacino è costituito un
comitato composto dai direttori generali delle ASP, delle AO e delle
Aziende ospedaliero-universitarie. EMERGENZA – URGENZA: Il
sistema, che mantiene l’articolazione in “sistema territoriale di
emergenza” e “sistema ospedaliero”, avrà una centrale operativa del 118
all’interno di ciascuno dei due grandi bacini regionali dotata di
risorse tecnologiche e professionali. E’ prevista anche l’istituzione di
un comitato regionale per l’emergenza-urgenza e sarà individuato un
referente del 118 all’interno di ciascuna ASP. SERVIZI IN RETE:
Le Aziende sanitarie opereranno in rete al fine di garantire, attraverso
il sistema telematico, il collegamento e il coordinamento delle funzioni
socio-sanitarie ed assistenziali per assicurare al cittadino l’appropriatezza
dell’intero percorso di accoglienza. SISTEMA DEI CONTROLLI: Viene
delineato un efficace sistema di controlli che mira a verificare
l’adeguatezza dell’azione svolta dai manager rispetto agli indirizzi
programmatici del piano sanitario e dei piani attuativi. In particolare
le Aziende devono verificare la qualità, la congruità e l’appropriatezza
delle prestazioni, dei tassi di occupazione dei posti letto e dei
livelli di utilizzazione delle dotazioni tecnologiche e attivano altresì
le procedure di “governo clinico” anche per contenere il “rischio
clinico” connesso all’espletamento delle funzioni sanitarie. E’ anche
previsto il controllo del decoro ambientale e delle condizioni
igienico-sanitarie delle strutture sulla base di precisi parametri. Sul
sistema dei controlli vigilerà costantemente l’Assessorato alla Sanità
con un apposito ufficio. L’assessorato regionale determinerà la
distribuzione delle risorse finanziarie disponibili alle varie aziende
tenuto conto dei fabbisogni e dei programmi interaziendali di
razionalizzazione e qualificazione dell’offerta; DIVIETO DI
CONSULENZE: E’ previsto il divieto per le Aziende di affidare
l’espletamento di funzioni proprie attraverso appalti di servizi. In
particolare saranno vietate le consulenze esterne, ammesse solo in caso
di comprovata necessità “previo provvedimento adeguatamente motivato da
sottoporre alla preventiva approvazione dell’assessorato alla Sanità e
da comunicare successivamente alla Corte dei Conti”. CONSULTA:
Sarà istituita la consulta regionale della sanità che avrà compiti di
consulenza sanitaria su questioni di interesse diffuso e della quale
faranno parte anche rappresentanti dei collegi e degli ordini
professionali, di associazioni di volontariato e di associazioni
sindacali del settore sociosanitario. LIQUIDAZIONE: Saranno poste
in liquidazione le Fondazioni “Gesualdo Clementi” di Catania, “Saverio
D’Aquino” di Messina e “Michele Gerbasi” di Palermo: il piano sanitario
individuerà i soggetti a cui attribuire le loro funzioni. La Giunta
regionale di governo ha anche approvato un atto di indirizzo
riguardante il “Programma di sviluppo del servizio sanitario regionale”
con cui le politiche di investimento nel settore sanitario sono
considerate priorità trasversali per l’impegno di spesa dei fondi
europei 2007-2013 la cui programmazione non sia stata ancora stabilita.
L’obiettivo è quello di imprimere un forte sviluppo alla sanità, una
filiera capace di generare anche un nuovo processo economico virtuoso.
Regione
sopprime
43 guardie mediche:salva provincia Catania,nel siracusano
chiuse Lentini e
Carlentini Nord
Palermo–La Regione Siciliana ha deciso la
soppressione di 43 guardie mediche, ma ha salvato la provincia di
Catania, nel siracusano è stata falcidiata la “zona nord” con le
chiusure a Lentini e Carlentini Nord. “Il rigore di taluni
provvedimenti, come la chiusura di 43 guardie mediche, oggi è
necessario per scongiurare il pericolo di un commissariamento e
perché comunque dobbiamo riallineare l’offerta sanitaria della
Sicilia ai valori nazionali”. Lo ha detto l’assessore regionale
alla Sanità Massimo Russo partecipando al corso di formazione per i
referenti degli ospedali siciliani della Joint Commission che si è
svolto nell’aula multimediale dell’azienda ospedaliera Civico.
Questo è l’elenco delle 43 guardie mediche che dovranno essere
soppresse, a partire dal primo luglio, nell’ambito del piano di
contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale
2007-2009 (piano di rientro). Agrigento (5): Agrigento,
Calamonaci, Cammarata, Licata e Palma di Montechiaro.
Caltanissetta (3): Sommatino, Sutera, Milena. Enna (4)
Nissoria, Pergusa, San Giorgio, Sperlinga. Messina (14):
Barcellona Oreto, Condrò, Fantina, Frazzanò, Messina centro sud,
Mistretta, Patti, Roccafiorita, Sant’Agata di Militello, San
Teodoro, Santa Teresa Riva, Scaletta Zanclea, Taormina, Valdina.
Palermo (8), Palermo Libertà 1, Palermo Libertà 2, Porrazzi,
Palermo Cantieri Navali, Pioppo, Aliminusa, Cefala Diana, Santa
Cristina Gela. Ragusa (1) Ragusa Ibla. Siracusa (3):
Lentini, Carlentini nord, Città Giardino (frazione di Melilli).
Trapani (4): Castelvetrano, Mazara, Salemi Trapani. All’elenco
va aggiunta la guardia medica di Catania centro, già chiusa
nell’ottobre del 2007. “I principi ispiratori che devono guidare una
organizzazione - ha aggiunto Russo – sono la competenza e il
merito. Credo che ci sia spazio per un miglioramento della qualità
dei servizi sanitari a carico della Regione senza che ciò debba
gravare sul bilancio. Anzi, sono certo che in breve tempo riusciremo
a contenere la spesa. Stiamo lavorando giorno e notte per recuperare
il tempo perduto sempre nell’interesse del cittadino e nel rispetto
della trasparenza”. La scelta è stata presa dai manager delle
Aziende USL in base ai criteri forniti dall’assessore regionale alla
Sanità Massimo Russo. In particolare, nella decisione su quali
presidi di continuità assistenziale fosse opportuno dismettere, si è
tenuto conto della presenza in zona di altre strutture
assistenziali, ospedaliere e territoriali. “E’ importante precisare
– dice l’assessore Russo – che questa decisione non comporterà una
riduzione effettiva dei posti di lavoro, in quanto i titolari
dell’incarico saranno destinati ad altri presidi. Era però
necessario intervenire subito per razionalizzare l’offerta e al
tempo stesso ridurre i costi, come ci impone il piano di rientro
sottoscritto con i Ministeri della Salute e dell’Economia. Posso
assicurare che la scelta operata dai manager delle Asl e verificata
dai dirigenti dell’assessorato è coerente con i criteri adottati e
soprattutto non creerà nessun autentico disagio alle popolazioni,
garantendo un’offerta sanitaria diffusa anche nei comuni lontani dai
presidi sanitari più importanti”. Il provvedimento dell’assessore
Russo, che verrà formalizzato oggi stesso alle AUSL, rappresenta uno
dei numerosi adempimenti imposto dal piano di rientro che doveva
essere presentato nell’ottobre del 2007 dal precedente governo
regionale. Entro la fine del 2008 dovranno essere chiusi altri 22
presidi di continuità assistenziale. Attualmente in Sicilia sono
operative 456 guardie mediche.