CATANIA
– 200 modelle per “Amare Agata”: XVIII
mostra d’abiti e costumi dedicati a Sant’Agata. La manifestazione è
stata presentata come impegno e solidarietà. Il direttore dell’Accademia
di Belle Arti di Catania Vincenzo Tromba ha espresso compiacimento
nella Sala Refettorio della Biblioteca Ursino Recupero dicendo :
“18 anni di impegno, coraggio e lavoro operoso per onorare Sant’Agata con le
creazioni degli allievi della cattedra di Storia del Costume per lo
Spettacolo diretta da Liliana Nigro sono la dimostrazione che con costanza e
diligenza si possono raggiungere grandi risultati anche nei momenti di crisi
culturale come quello che stiamo attraversando”. Vincenzo Tromba ha
salutato i giornalisti ed il numeroso pubblico intervenuto alla conferenza
stampa di presentazione di “Amare Agata”, la XVIII mostra di abiti e
costumi teatrali dedicati alla nostra Santa Patrona, che sarà inaugurata
sabato 1 febbraio, ore 19.30, a Palazzo dei Chierici.
La conferenza stampa è stata coordinata
dalla giornalista Elisa
Guccione. La presentazione della
manifestazione è stata arricchita dal direttore dell’Accademia di Belle
Arti di Catania Vincenzo
Tromba, dal presidente del Comitato
dei Festeggiamenti Agatini, Riccardo Tomasello, dalla curatrice della
mostra Liliana Nigro, dai rappresentantidella Maison Amelia
CasablancaNino e Fabio Palella, dalla direttrice e
responsabile della Biblioteca Ursino RecuperoRita Carbonaro.
Il servizio d’ordine dell’incontro è stato curato dall’Associazione
Nazionale Carabinieri sezione di Catania.200
modelle sfilano sotto il “Liotru”, dalla sala Bellini del Comune di Catania
al Palazzo dei Chierici, indossando creazioni degli allievi appartenenti
alla Cattedra di Storia del Costume presentate durante la scorsa edizione
prima del taglio inaugurale del nastro. La magia delle virtuose note del
violino di Erika Ragazzi, dopo “l’annacata” dellacandelora
del MAS, mercato ortofrutticolo di Catania contribuisce a rendere
spettacolare tutta l’ambientazione. Tema dell'edizione di quest'anno:
“L'accoglienza e il rispetto delle diversità”. La XVIII mostra “Amare
Agata” è dedicata all'indimenticato artista e stilista Giovanni Palella
della Maison Amelia Casablanca da sempre vicino alle iniziative
che sostengono i giovani e il loro talento. Il presidente del Comitato dei
Festeggiamenti Agatini Riccardo Tomasello ha detto: “Sono felice di
sostenere l’attività culturale ed artistica della professoressa Liliana
Nigro e dei suoi allievi, perché da cittadino e da devoto non posso non
affermare che in ogni abito è presente il forte legame che c’è tra la
tormentata vita terrena di Agata e l’irreprensibile comportamento guidato
dall’amore per Cristo, diventando modello da imitare nella vita di tutti i
giorni, anche nel normale svolgimento del proprio lavoro davanti alla legge
del più forte”. L’evento culturale atteso dai più, si snoda, anche
quest’anno, in due momenti di festa: l’1 febbraio, alle ore 19.30, ed
il 4 febbraio, alle ore 14.00. Le modelle, il primo giorno subito dopo il
taglio inaugurale del nastro a Palazzo dei Chierici della XVIII edizione
della mostra “Amare Agata” sono visionate dalla giuria di qualità presieduta
da Rita Angela Carbonaro e dai componenti : la stilista
Luciana Cavalli, l’assessore alla cultura di Piazza Armerina
Ettore Messina, la chirurga e senologaSara Pettinato,
la direttrice della ragioneria generale del Comune di Catania Clara
Leonardi, il presidente Consorzio GonimosDomenico Leonardi,
la giornalistaGiovanna Genovese, il direttore e responsabile
colonia don BoscoAgostino Sella e l’organizzatrice eventi. I
giurati scelgono i tre abiti più belli.Gianna Azzaro tra gli
ottanta abiti esposti nel salone di Palazzo dei Chierici, riceve la borsa di
studio e gli stage formativi offerti anche quest'anno dalla Maison Alta Moda
Sposa Amelia Casablanca.L'esposizione di abiti “Agata incontra il suo
popolo” è inaugurata il 4 febbraio, alle ore 14.00, presso la Basilica
Santuario Maria SS. Al Carmine, nel cuore del mercato comunale di Catania,
voluta da Padre Francesco Collodoro. Un premio speciale viene
assegnato anche allo stilista che ha realizzato l’abito più bello nella
sfilata a piazza Duomo a cui è data la possibilità di uno stage formativo
presso il calzaturificio d’arte e moda EGA della stilista Luciana Cavalli.
Fabio Palella ha detto : “Abbiamo continuato a collaborare con la
professoressa Liliana Nigro, offrendo anche quest’anno una borsa di studio
ai giovani più talentuosi come se nostro fratello Giovanni fosse stato
presente perché abbiamo deciso di continuare il cammino già tracciato da lui
nel sostenere il talento di questi ragazzi aiutandoli a non far morire le
loro speranze, sostenendo la creatività di queste giovani promesse della
moda italiana, perché i sogni vanno assecondati e coltivati”.Il
progetto grafico del catalogo è stato realizzato dal professore Gianni
Latino, le foto del catalogo dai professori Carmen Cardillo,
Egidio Liggera e dagli studenti di fotografia. Il professore Giuseppe
Frazzetto ha curato il testo critico del catalogo dedicato alla mostra.
La professoressa Daniela Costa per l’occasione ha realizzato delle
grafiche destinate in omaggio ai giurati ed alle autorità. Un apporto
importante alla manifestazione è stato dato dall’Accademia Nicotra
Formazione, Archè scuola di Formazione e Consulenza, Agostino Zanti
parrucchieri e l’agenzia di moda e spettacolo Gianni Belebung di
Gianni Vinciguerra.
Catania– Sant’Agata:
ammiraglio Martinez, Capitaneria Porto omaggia Santuzza. I
militari della Guardia costiera, in occasione del giro esterno di
Sant’Agata, schierati sotto uno degli archi di Via Dusmet, hanno
atteso la sosta del fercolo per rendere gli omaggi alla Santa
patrona della Città di Catania.
L’Ammiraglio Gaetano Martinez, Comandante della Capitaneria di Porto
di Catania e Direttore Marittimo della Sicilia orientale, come da
tradizione ha donato un mazzo di fiori.
Trecastagni- Scatta il Piano sicurezza per la festa
dei Santi Alfio, Cirino e Filadelfo. Sicurezza è la parola d’ordine
per la tutela dei devoti che parteciperanno ai riti dedicati ai Santi
Alfio, Cirino e Filadelfo a Trecastagni. Per questa finalità la
Provincia con la collaborazione dei Comuni, dei volontari e delle
parrocchie ha già pronto il Piano d’azione per evitare che sia messa a
repentaglio l’incolumità del “percorso a piedi” dei fedeli che si
dirigono alla volta del Santuario di Trecastagni, per la tradizionale
festa dedicata ai Santi Martiri. L’assessore provinciale alla Viabilità,
Ottavio Vaccaro, ha maturato esperienza in base alle esigenze
palesatesi gli anni passati. L’amministratore su input del presidente
della IV Commissione viabilità, Edmondo Pappalardo, dei consiglieri
Antonio Rizzo e Alfio Barbagallo ha convocato, nei giorni scorsi, una
riunione con i veritci dei Comuni interessati dai flussi di pellegrini,
insieme al comandante della Polizia provinciale, Valerio Saitta ed al
rettore del Santuario di Trecastagni, don Alfio Torrisi, per pianificare
la sicurezza sulle strade d’accesso al centro pedemontano. Il traffico
principale sarà concentrato sulle direttrici che si dipartono dai
Comuni: Aci S. Antonio, Belpasso, Biancavilla, Nicolosi, Pedara, San
Giovanni la Punta, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Viagrande,
Zafferana Etnea. Il pattugliamento anche notturno e costante di Polizia
municipale e provinciale sarà garantito soprattutto nei tratti più
pericolosi. Le segnaletiche verticali che avviseranno i “camminatori”
di eventuali pericoli su queste strade, a breve, saranno installate a
cura della Provincia., Le associazioni locali di protezione civile hanno
assegnato il compito dell’installazione di presidi per assistenza ed
informazione dei pellegrini, ai quali saranno distribuiti le fasce
rifrangenti per risultare visibili nelle ore notturne. Il Piano
operativo è coordinato dal comandante della Polizia provinciale, Valerio
Saitta, coadiuvato dall’ispettore Alfio Sgarlato.
CANDELORA D’ORO 2008
assegnata a Cte Generale Guardia di Finanza Gen.Corpo d’Armata COSIMO D’ARRIGO
Il riconoscimento
“La Candelora d’Oro” 2008 ufficializzato presso il Comando
Provinciale Guardia di Finanza, in Piazza San Francesco di Paola,
assegnato al “Comandante Generale della Guardia” di Finanza il
Generale di Corpo d'armata
Cosimo D'ARRIGOnato a Catania. Erano presenti il Sindaco di Catania, On.Prof.
Umberto Scapagnini, l’Arcivescovo Metropolita, S.E. Mons. Salvatore
Gristina, il Presidente delle Celebrazioni in Onore di S. Agata,
Comm. Luigi Maina, il Comandante Provinciale della Guardia di
Finanza, Col. Agatino Antonio Sarra Fiore.
CATANIA
-Festa Sant’Agata: XXV Candelora d’oro assegnata al Procuratore Carmelo
Zuccaro. La XXV cerimonia di conferimento della Candelora d'oro(CERIMONIA CANDELORA),
assegnata al magistrato Carmelo Zuccaro(intervista),
Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Catania si è
svolta giovedì 2 febbraio alle ore 20,00 nel salone Bellini di palazzo
degli elefanti, alla presenza di autorità civili, religiose e militari.
Il Commissario Straordinario del Comune Piero
Mattei
(intervista)
e l’Arcivescovo metropolita di Catania
monsignor Luigi Renna, dopo la consegna al Procuratore Zuccaro
del riconoscimento della Candelora d’Oro nell’atrio d'ingresso del
Municipio, hanno proceduto alla rituale accensione della lampada votiva
in onore della Santa Patrona Agata.
CATANIA
-
“Agata, Vergine e Martire” di Pino Pesce:
entusiasmo e plauso spettatori a Palazzo Cultura. Dramma
sacro su vita e martirio della Patrona di Catania promosso da Teatro
Massimo Bellini
diLella Battiato Majorana
Emozione, entusiasmo, applausi e un entusiasmante standing ovation
finale per “Agata, Vergine e Martire”, la sacra rappresentazione di
Pino Pesce data l’11 agosto nel cortile “Mariella Lo Giudice” del
Palazzo della Cultura (ex Palazzo Platamone). Il dramma sacro, parte integrante
del cartellone estivo del Teatro Massimo Bellini di Catania, è stato
anche inserito nel programma della festa agostana del Comitato per la
festa di Sant’Agata che l’ha addirittura voluto ad apertura dei
tradizionali festeggiamenti che celebrano il ritorno a Catania delle
sante reliquie della Vergine Agata nel 1126, provenienti da
Costantinopoli.Cinquecento persone circa,
visibilmente entusiaste, hanno applaudito all’impiedi per almeno 10
minuti; a partire dall’arcivescovo metropolita, monsignor Luigi Renna
al maestro Giovanni Cultrera, sovrintendente del Teatro Massimo
Bellini, passando dalla stilista Mariella Gennarino, presidente
del Comitato cittadino per la festa.
Il Sovrintendete, maestro Giovanni Cultrera di Montesano, prima
che iniziasse lo spettacolo sacro, ha pubblicamente dichiarato dal
proscenio di volere istituzionalizzare questa sacra rappresentazione ed
altre attività artistiche e religiose per la grande festa di febbraio a
Sant’Agata e per la festa estiva. Pino Pescepuntualizza:
“In quest’ultima rappresentazione ho voluto, anche perché dietro c’era
il Teatro Massimo Bellini, servirmi di una formazione musicale vocale e
strumentale più incisiva; ho così pensato ad un quartetto d’archi, ad un
soprano, ad un mezzo soprano, ad un tenore e ad un basso. Il risultato è
andato oltre le aspettative; ho poi voluto rendere più sconvolgente il
momento del supplizio con accorgimenti che facessero sembrare naturale
il fuoco che naturale lo è stato nell’allegoria del martirio eseguita da
un artista di strada; ed infine, trovandomi nel Palazzo Platamone, sito
architettonico settecentesco che conserva antichi fasti, ho pensato,
togliendo lo schermo del video a fondo palco, di esaltare il loggiato
tardo-medievale con balcone, testimonianza della magnificenza della
vecchia città etnea”. Accattivante e passionale la voce del narratore
che con enfasi teatrale ha tessuto la vita della Santa Martire:
dall’età infantile all’adolescenza e quindi alla giovinezza, incentrata
sulla “persecuzione cristiana a Catania ad opera del proconsole
Quinziano, il quale, non potendo possedere la Vergine, la condanna al
carcere prima e al martirio dopo”. Chiara Seminara (Agata), prima
dello spettacolo, aveva dichiarato: “È una forte ed onorata emozione
interpretare il ruolo di Agata, Vergine e Santa, in un momento così
particolarmente complicato per la storia dell’umanità. Sono lieta di
ritornare sul palco per dare voce e raccontare, insieme al resto del
cast composto da eccellenti artisti, la vita e il martirio di Agata, in
occasione delle celebrazioni agatine estive che finalmente riaprono
appieno ai fedeli (il che rende tutto più significativo). Le fonti
antichissime della vita di Agata tramandano momenti intensi, molti di
questi passaggi sono ripresi fedelmente, quasi parola per parola,
nell'arco dello spettacolo. Ciò che mi colpisce è che quella di Agata è
una figura attualissima nella testimonianza umana che ancora offre,
simbolo di grande libertà e coraggio”. In scena, oltre Chiara
Seminara, molto professionale nel ruolo, altri bravi attori: Mario
Sorbello (Quinziano), Pasquale Platania (Narratore),
Gianmarco Arcadipane (Mario Rapisardi), Nino Spitaleri
(Vecchio); poi altri validi artisti: Jonathan Barbagallo (San
Michele Arcangelo), Francesco Zappalà (Lucifero), Antonella
Barresi (Mamma di Agata), Cora Torriani (Danzatrice),
Annalisa Di Lanno (Prima strega), Valentina Signorelli
(Allegoria del martirio), Paolo Messina (Diavolo) e poi ancora:
Salvo Gambino e Francesco D’Arrigo (Due carnefici),
Pierrot Li Mura e Franco Caruso (Soldati imperiali).
Stupendi gli esecutori della musica sacra; agli archi: Salvatore
Randazzo, Clelia Lavenia, Dario Emanuele C. Militano e
Mario Licciardello, ai microfoni: Rosario Cristaldi
(Tenore), Martina Scuto (Soprano), Angelo Sapienza (Basso)
e Haruna Nagai (Mezzo soprano). Rilevanti i ballerini della
Scuola Professionale Danza Azzurra diretta dal coreografo Alfio
Barbagallo; professionali i tecnici del “Massimo” e il fonico Alfio
Cosentino. Il riadattamento dei costumi è stato di Rosy
Bellomia. Tutto questo in una edizione che ha stupito con
innovazioni sceniche in una “reinterpretazione medievale dentro
l’attualità che ha incorniciato – per dirla con il regista – il tempo
della storia del dramma fra due estremi: quello del poeta Mario
Rapisardi e quello dell’Inno popolare a Sant’Agata di Licciardello”.
Agata
Vergine e Martire a Palazzo Cultura da Teatro Massimo Bellini
di Lella
Battiato Majorana
CATANIA - “Agata
Vergine e Martire” di Pino Pesceal
Palazzo della Cultura di Catania, il dramma sacro nel cartellone estivo
del Teatro Massimo Bellini.
Convinzione, commozione, testimonianza, fede riportano in scena “Agata
Vergine e Martire”, il dramma religioso di Pino Pesce, il quale anche
questo 11 agosto ne cura la regia per il Teatro Massimo Bellini
di Catania che l’ha inserito nel calendario delle sue manifestazioni
estive. La sacra
rappresentazione è un omaggio fortemente devoto cui ha creduto
fermamente il presidente del Comitato ai festeggiamenti agatini, la
stilista Mariella Gennarino, tanto da inserirla nel programma
delle manifestazioni agostane in onore alla Santa Patrona per
ricordare il rientro delle reliquie di Agata a Catania
provenienti dalla basilica di Santa Sofia di Costantinopoli. Si
tratta di un lavoro multimediale (musica, canto, recita, danza,
videoproiezioni) in cui il régisseur (come ama definirsi Pesce) rompe i
canoni tradizionali con uno spettacolo che era stato concepito come
“teatro di strada” per rispondere a certi canoni del dramma sacro
medievale. “Sono
ben lieto” dichiara il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di
Catania, maestro Giovanni Cultreradi Montesano “di aver
inserito all’interno delle manifestazioni estive del “Bellini” il dramma
religioso “Agata, Vergine e Martire” di Pino Pesce. Apprezzandone il
valore artistico e religioso, è intenzione del Teatro Massimo
istituzionalizzare alcune rappresentazioni dedicate alla Santa nei
periodi di febbraio (come tutt’ora già avviene) e di agosto”. “Ho
cercato di ritornare indietro nel tempo” sottolinea Pesce,
“recuperando la sacra rappresentazione medievale attraverso una visione
manicheistica, la lotta tra il bene e il male tipica del medioevo, che
trasferisco dentro la visione cattolica per far trionfare il bene”.
Cattolicesimo e manicheismo, quindi, si fondono insieme, ma per far
prevalere il cristianesimo attraverso la vittoria del Bene che passa in
questa pièce attraverso la manzoniana “provvida sventura”. Chiara
Seminara, interprete di Agata afferma: “Sono felicissima di
ritornare sul palco per dare voce e raccontare, insieme al resto del
cast composto da eccellenti artisti, la vita e il martirio di Sant'Agata,
in occasione delle celebrazioni agatine agostane che finalmente dopo due
anni riaprono appieno ai fedeli (il che rende tutto più significativo).
Le fonti antichissime della vita di Agata tramandano momenti intensi,
molti di questi passaggi sono ripresi fedelmente, quasi parola per
parola, nell'arco dello spettacolo. Ciò che mi colpisce è che quella di
Agata è una figura attualissima nella testimonianza umana che ancora
offre, simbolo di grande libertà e coraggio”. In
scena, oltre la protagonista, Mario Sorbello (Quinziano), Pasquale
Platania (Narratore), Nino Spitaleri (Vecchio), Gabriele
Ricca (San Michele Arcangelo), Jonathan Barbagallo (Lucifero), Antonella
Barresi (mamma di Agata), Cora Torriani (Danzatrice);
Annalisa Di Lanno (Prima strega), Salvo Gambino e Francesco
D’Arrigo (Due carnefici), Rasheed Bello e Franco Caruso (Soldati
imperiali).Una
particolare rilevanza ha la musica sacra eseguita dal Quartetto
d’archi: Salvatore Randazzo, Clelia Lavenia, Dario
Emanuele C. Militano e Mario Licciardello, e da 4 cantanti
lirici: Rosario Cristaldi (tenore), Martina Scuto (soprano), Angelo
Sapienza (basso) e Haruna Nagai (mezzo soprano). Così come
i ballerini della Scuola Professionale Danza Azzurra diretta dal
maestro Alfio Barbagallo, coreografo della sacra
rappresentazione; i video sono stati riadattati da Alfio Cosentino; i
costumi da Rosy Bellomia. “La
forza espressiva e suggestiva di un narratore – puntualizza l’Autore-regista –
fonde la storia e la leggenda che, in qualche tratto, viene interrotta
da scene sulla vita di Agata”.
CATANIA
- Mariella Gennarino : Sant’Agata 8 Marzo, tradizione omaggio floreale
Vigili del Fuoco su Cattedrale. Lagiornatamondiale della donna a Catania
è stata suggellata dall’innovazione che diventa tradizione : omaggio di
mimose alla Santa Patrona di Catania Agata all’apice della Catadrale. I
vigili del fuoco, l’8 marzo alle 23.00, sono saliti con la gru ed hanno
depositato da parte del Presidente del Comitato, ai piedi della statua
di Sant’Agata che si trova nel prospetto della Cattedrale, un fascio di
mimose. Per la prima volta nella storia di Catania. La manifestazione è
stata voluta ed ideata dalla Presidente del Comitato per la festa di
S.Agata Mariella Gennarino.
Lo scghieramento di uomini e mezzi dei vigili del fuoco di Catania alla
presenza del Monsignor Barbaro
Scionti Diacono, con Giuseppe
Giunta
capo turno provinciale VF e Rosario Maugeri,
col Presidente del Comitato per la festa di S.Agata Mariella Gennarino,
il vice Ettore Mastrojeni
ed il segretario Grazia Manuela Banna hanno dato vita alla
significativa esperienza. Mariella Gennarino felice per il contesto ha
affermato : “I Vigili mi hanno
promesso che manterranno questa tradizione dell’8 Marzo per sempre. Sono
felice d’avere trasmesso un messaggio importante per le donne ed un
omaggio floreale: le mimose, da parte di tutti i devoti, per la prima
volta nella storia di S Agata. E’ una bellissima esperienza emozionante
e di grande empatia con questi angeli meravigliosi”.
CATANIA
– Candelore e devozione a Bellini, Mariella Gennarino: amore per
Sant’Agata cresce é mancata a cittadini. La presidente del Comitato
Festeggiamenti di Sant’Agata Mariella Gennarino, sabato 12
febbraio alle ore 11.00, nell'ambito delle Celebrazioni agatine,
nel foyer del Teatro Massimo Bellini ha presentato a stampa e pubblico
il documentario "Omaggio alle Candelore, reportage Sant'Agata 2022, 2
anni senza processione". L’idea del video è del regista Salvatore
Greco ed è stata accolta con grande entusiasmo dalla presidente del
Comitato per la Festa di Sant’Agata Mariella Gennarino. Il Comune
di Catania con l’Assessorato alla Cultura guidato da Barbara
Mirabella ha patrocinato l’evento. I vertici del Teatro Massimo
Bellini il commissario straordinario Daniela Lo Cascio ed il
sovrintendente Giovanni Cultrera hanno dato la massima
disponibiltà per la realizzazione della manifestazione. Le autorità
hanno dato adesione alla partecipazione : Manlio Messina
assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Roberto
Bonaccorsi vicesindaco di Catania, Barbara Mirabella
assessore alla Cultura del Comune di Catania, Daniela Lo Cascio
quale commissario straordinario del Bellini e
Giovanni Cultrera
sovrintendente
(intervista).
La presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata
Mariella Gennarino
(intervista)
ha espresso parole di apprezzamento per l’opera
meritoria realizzata dal regista del documentario Salvatore Greco.
CATANIA
– “Agata, Vergine e Martire”
di Pino Pesce a Catania. La Corte del
Palazzo della Cultura emoziona e riscalda i cuori! di Lella Battiato Majorana. Il
17 di agosto, giorno della festa estiva alla Santa Patrona di
Catania, per due estati senza le tradizionali celebrazioni a causa
del Covid-19, quest’anno ha portato una novità che ha creato
entusiasmo teatrale e religioso: la messa in scena di “Agata,
Vergine e Martire” di Pino Pesce, una sacra rappresentazione
con tinte medievaleggianti ed attuali sopra le righe per la
multimedialità e le contaminazioni dell’antico teatro. Il dramma
sacro è stato inserito dall’assessore alla Cultura Barbara
Mirabella all’interno del calendario di “Catania Summer Fest
21”, una serie di eventi estivi che hanno avuto un’eco regionale. Lo
spettacolo è stato anche sostenuto dall’assessore al Turismo e agli
Eventi Manlio Messina e dal presidente della Regione Nello
Musumeci. Il succo della rappresentazione si coglie bene
in alcuni righi della sinossi dell’autore: “Quest’atto unico del
dramma racconta, fra storia e voce popolare, la vita straordinaria e
santa di Agata, giovinetta nata e vissuta alle pendici dell’Etna nel
III secolo dopo Cristo. Della protagonista vengono focalizzati, fra
racconto e scene, i momenti più importanti della sua vita
dall’infanzia al martirio. L’azione si svolge a San
Giovanni Galermo (Galermus) e Catania (Catina). In questo scenario,
si innesta la forza espressiva e suggestiva di un narratore che fila
la storia e la leggenda interrotta, in qualche tratto, da scene di
vita: l’età infantile, l’adolescenza, la giovinezza che s’incentra
nella decisione di promettersi a Dio. Da qui la persecuzione
cristiana dell’imperatore Decio rappresentato, a Catania, dal
proconsole Quinziano, il quale non potendo possedere fisicamente
Agata, la condanna al carcere prima e al martirio subito dopo. La
morte, secondo il martirologio, avviene il 5 febbraio del 251. La
breve descrizione rende plastiche in particolare: i giochi fra
bambini, il valore e simbolo del velo, il processo ad Agata con
consequenziale condanna, il carcere, il martirio, dies natalis ed
apoteosi. Il tutto viene reso spettacolare dalle musiche
particolari e suggestive, dalle coreografie e da una intensa
scenografia minimale”. La pièce è stata un vero e
proprio successo perché Pesce ha saputo mettere assieme un
nutrito gruppo (oltre 50) di artistiqualificati: dagli
attori protagonisti, eccellenti professionisti: Chiara Seminara
(Agata), Mario Sorbello (Quinziano), Pasquale Platania
(Narratore), agli attori comprimari o rilevanti nel ruolo: Antonella
Barresi (Mamma di Agata), Nino Spitaleri (Vecchio),
Jonathan Barbagallo (San Michele Arcangelo), Biagio Pagano
(Lucifero), Carmen Mela D’Amico (danzatrice), Gianmarco
Arcadipane (Mario Rapisardi), Salvo Gambino e Samuele
Gambino (2 carnefici). Nel cast un ruolo di spicco l’ha
avuto il Coro Lirico Siciliano, diretto dal maestro Francesco
Costa che ha saputo offrire momenti di alta intensità canora
con le sue mistiche note, le quali hanno toccato il culmine con Stans
Beata Agatha di Filippo Tarallo e l’Ave Maria di Gounod.
Bravo anche il gruppo di giovani del Centro Professionale Danza
Azzurra, diretto dal coreografo Alfio Barbagallo. Lo
spettacolo è stato presentato da Lella Battiato Majorana. Preciso
e forte l’obbiettivo dell’autore di questo sacro dramma: toccare il
cuore della gente; in particolare dei giovani.
Al Cortile Platamone
di Catania “Agata, Vergine e Martire” di Pino Pesce : Dramma
religioso scenico-canoro fra medievalità e contemporaneità
di Lella Battiato Majorana
CATANIA -
.SANT'AGATA A
CORTILE PLATAMONE. La tradizionale festa di “Sant’Agata d’estate” entra
nella programmazione del “Catania Summer Fest 2021” con la messa in
scena di “Agata Vergine e Martire” di Pino Pesce, supportata
dagli interventi del “Coro Lirico Siciliano” e le coreografie di Alfio
Barbagallo e dagli attori professionisti: Chiara Seminara
(Agata), Mario Sorbello (Quinziano) e Pasquale Platania
(Narratore). La festa estiva, che cade il 17 di agosto e celebra il
ritorno delle reliquie della Santa, trafugate e portate a Costantinopoli
nel 1040 dal generale bizantino Giorgio Maniace; recuperate poi
nel 1126 dai soldati Giliberto e Goselino e consegnate al Vescovo
Maurizio nel Castello di Aci. Pesce, autore del testo, già
docente di Italiano e Storia, è il régisseur della pièce. Il
tema, a forte caratterizzazione religiosa, focalizza la complessità
drammatica della persecuzione e del martirio della Santa Patrona, fra
storia e voce popolare, mettendo in luce la vita straordinaria di
Agata, giovinetta nata e vissuta alle pendici dell’Etna nel III
secolo dopo Cristo, attraverso immagini-video, luci, costumi e musiche
del Coro Lirico Siciliano. “Sono sempre stato fuori dal conformismo; ho
sempre sfasciato ogni forma di creatività al di là del risultato: bene o
male; in ogni caso sempre fuori da codeste due categorie”, Pino Pesce
regista ed autore del testo dice: “Da barlumi crepuscolari di
scrittura, antelucani della teatralità consacrata, ho ideato questa
sacra rappresentazione che, fra medievalità e contemporaneità di
visione, mette in scena una squadra artistica professionalmente
elevata”.
“L’azione, spiega ancora il regista, si svolge a San Giovanni
Galermo (Galermus) ed a Catania (Catina). In questo
scenario, si innesta la forza espressiva e suggestiva di un narratore
che fila la storia e la leggenda interrotta, in qualche tratto, da scene
di vita della santa fanciulla: l’età infantile, l’adolescenza, la
giovinezza che s’incentra nella decisione di Agata di promettersi a
Dio. Da qui la persecuzione cristiana dell’imperatore Decio
rappresentato, a Catania, dal proconsole Quinziano, il quale non potendo
possedere fisicamente Agata, la condanna al carcere prima e al martirio
subito dopo. La morte, secondo il martirologio, avviene il 5 febbraio
del 251. La breve descrizione rende plastiche in particolare: i giochi
fra bambini, il valore e simbolo del velo, il processo ad Agata con
consequenziale condanna, il carcere, il martirio, dies natalis ed
apoteosi. Il tutto viene reso spettacolare dalle musiche, dalle
coreografie e da una intensa scenografia minimale. Particolarmente
suggestiva, nella descrizione di Pesce la scena del martirio, dove si
assiste all’eterna lotta fra il bene ed il male che si conclude con il
trionfo assoluto del Bene. Il dramma vuole parlare al cuore della gente,
in particolare ai giovani, ancora in via di formazione, quali
costruttori di un futuro di rispetto e quindi di Civiltà!”.
Presenta lo spettacolo la giornalista Lella Battiato Majorana.
Sul palco, oltre i tre attori citati sopra, si alternano: Antonella
Barresi (Mamma di Agata), Nino Spitaleri (Vecchio), Jonathan
Barbagallo (San Michele Arcangelo), Gabriele Ricca
(Lucifero), Carmen Mela D’Amico (danzatrice), Gianmarco
Arcadipane (Mario Rapisardi), Bayeoumy Mbaye e Luca
Sinatra (2 soldati), Salvo Gambino e Samuele Gambino
(2 carnefici). Una trama intrigante, piena di sorprese narrative e
tecniche tra flashback e flashforward, la quale evidenzia
la fede incrollabile della Fanciulla in Cristo e il potere arrogante e
folle di Quinziano.
CATANIA– “Candelora
della Pace” e libro “Le Candelore seducono il cuore di Sant'Agata" a
Palazzo degli Elefanti.
La Presentazione del libro della
scrittrice catanese Carmen Privitera
con la consegna delPremio“Candelora
della Pace”
si è svolta martedì 18 agosto, alle ore 11 a Catania, nel Palazzo
degli Elefanti. L’Associazione “Ideali di Giustizia e Verità A.P.S.”,
dedicata a S. Agata, eroina della patria ed ispirata ai principi dei
magistrati Chinnici, Falcone e Borsellino, durante la presentazione del
libro ha consegnato ilPremio
“Candelora della Pace”alle
autorità presenti.
Tra i premiati, Mons. Barbaro Scionti, Mons. Gianni Lanzafame,Mons.
Giovanni Mammino, suor Maria Trigila, padre Nino
Nicoloso, Giuseppe Castiglione, Riccardo Tomaselli,
Rosaria Giuffrè, Lucrezia Dragonetto, Marcello Proiettodi Silvestro, Natale Spolverino, Andrea Finocchiaro,
Daniela Randazzo, Emiliano Abramo, Giuseppe Blandini,
Angelo Carbone, Giovanni Grasso, Giovanni Montemaggiore,
Carmelo Giuffrida, Giovanni Magrì, Cinzia Giuffrida,
Giusi Sanfilippo, Ugo Longobardo, Ugo Tomaselli,
Alfredo Vaccalluzzo, Giacomo Glaviano, Gianluca
Interrante, il tenore Pietro
Di Paola.
“Le Candelore seducono il Cuore di Sant’Agata” èun
libro di 340 pagine, diviso in 5 capitoli e donato alla Città di Catania
il cui ricavato in parte è destinato al restauro delle Candelore ed
parte alla Comunità diSant’Egidio.
Il testo è stato
scritto
dall’autrice catanese Carmen Privitera nei giorni di isolamento a causa
della pandemia. Il testo offre numerosi spunti emozionanti che
trasportano il lettore nelle festività Agatine. Lo scritto è arricchito
dalle foto di Mario Cacciola. Gli scatti presentano una“Catania
che si racconta da sola”.
Le Candelore seducono il Cuore di Sant’Agata, è
dedicato alla
memoria di Mons. Gaetano Zito. L’operapresenta
le pittoresche figure lignee, meglio conosciute in tutto il mondo per il
loro alto significato storico e religioso, come “Candelore”.
Il libro è distribuito dall’Editore Cavinato International, la
pubblicazione è impreziosita da recensioni e note critiche d’eccezione
che esaltano la valenza culturale del progetto. L’autrice Carmen
Priviteracommenta : “In un periodo di crisi e collasso
mondialedimostriamo
per l’ennesima volta che gli italiani sono un grande popolo che si
distingue per l’immensa cultura, i sacrifici, la forza. Catania supererà
questo periodo più forte di prima, ricordando gli insegnamenti degli avi
che affrontavano ogni tipo di catastrofe avendo fiducia in se stessi e
credendo nella protezione di S. Agata, Angelo del Signore.
Il carattere semplice, genuino e fortemente spirituale deLe
Candelore seducono il Cuore di Sant’Agatafa
breccia sia nell’animo del devoto che non : tra sacro e profano
trascina, emozionandolo, il popolo di S. Agata al cuore di Cristo.
La Festa Agatina ammirata in ogni parte del mondo fa parte di un
patrimonio culturale tramandato negli anni, che è doveroso far conoscere
e valorizzare costantemente”.
CATANIA
-
(
VIDEO CONSEGNA)Candelora
d’Oro ai Vigili del Fuoco per Sant’Agata 2020.
Il sindaco Salvo Pogliese domenica sera ha consegnato al Corpo dei
Vigili del Fuoco l’ambito riconoscimento della Candelora d’Oro, nel
quadro dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata per l’anno 2020.
La XXII cerimonia di conferimento della Candelora d'oro si è svolta,
come di consueto, alla presenza di autorità civili, religiose e
militari alle ore 20,00 nella corte del Municipio di Catania, a
palazzo degli elefanti. Presenti tra i collaboratori più stretti del
sindaco Salvo Pogliese,
L’assessore alle attività e beni culturali, pubblica istruzione,
grandi eventi, pari opportunità BarbaraMirabella e FabioCantarella ambiente e sicurezza urbana,
nella serata che ha dato il via ai momenti più intensi dei
festeggiamenti di Sant'Agata. L’appuntamento si è concluso, come
ogni anno, con l'omaggio floreale alla patrona Agata sulla
Cattedrale, proprio da parte dei Vigili del Fuoco di Catania in una
piazza gremita di fedeli, curiosi e turisti provenienti da tutte le
parti del modo. Il Sindaco Salvo Pogliese e l'arcivescovo di
Catania monsignor Salvatore Gristina, alle ore 19,00, prima
della consegna dell’ambita onorificenza, hanno proceduto alla
rituale accensione della lampada votiva in onore della Santa
Patrona.
CATANIA - Reliquia
di Sant'Agata “la Mammella” al Garibaldi Nesima.
I ricoverati ed il personale dell’Ospedale hanno avuto, il 22 gennaio,
il piacere e l’onore, fin dalle ore 10.00, di osservare in visita la
Reliquia di Sant'Agata: “la Mammella”.
Padre Giuseppe Maeli
(video 1 diretta)
(video 2 diretta)
è stato in visita tra i malati ricoverati nel nosocomio, alla presenza
di
Graziella MANCIAGLI
(intervista)direttore
sanitario del
Presidio Ospedaliero Garibaldi-Nesima,
deldirettore
Generale dell’azienda ospedaliera Garibaldi Fabrizio De Nicola,
del Presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini Riccardo
Tomasello, della
presidente della IV commissione consiliare Sanità del Comune di Catania
Sara Pettinato
(intervista)
e del Direttore del reparto Chirurgia Oncologica Diego Piazza. La
manifestazione ha compreso sia la partecipazione degli alunni
dell’Istituto Emilio Greco, del Liceo Classico ad indirizzo Biomedico
Mario Cutelli che dell'Istituto Concetto Marchesi di Mascalucia i quali
hanno consegnato alla Breast Unit Chirurgia Senologica, un'opera d'arte
da loro realizzata. Gli studenti dell'istituto Alberghiero hanno
offerto i dolci preparati dagli stessi ragazzi.
Il fine è stato sia sensibilizzare i giovani alla solidarietà verso chi
affronta un momento di particolare sofferenza della propria vita che
permettere ai ricoverati del Garibaldi Nesima di essere vicini alla
Reliquia di Sant'Agata per una preghiera e conforto.
Catania–
Sfilata, 85 modelle per 17a mostra “Agata… martire
coraggiosa”, voluta da Liliana
Nigro
(intervista).
Le ragazze hanno indossato creazioni di allievi della Cattedra di
Storia del Costume. Ruolo preminente per la sfilata ha avuto
l’Accademia di Belle Arti di Catania supportata dalla professoressa
Liliana Nigro, titolare della cattedra di Storia del Costume.
Il
patrocinio della manifestazione è del Comune di Catania con apporto
sia della casa di moda “Maison Du Cochon”, che di una delegazione USA
della base di Sigonella tra cui hanno sfilato militari/modelle, degli
ordini cavallereschi Supemusordo Equester Templi poveri Cavalieri di
Cristo, Sovrano Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni e
Gerusalemme, dell’Associazione Intercultural Studies Center. Tema della
manifestazione è “la lotta contro i matrimoni precoci e la violenza
fisica, sessuale e psicologica sulle spose bambine che spesso per denaro
vengono consegnate dalla famiglia a turpi soggetti. Miriam Yousseff
ragazzina nigeriana scampata miracolosamente alla tratta della
prostituzione ha preso parte quale “testimonial”.
I
cento abiti presentati dagli allievi esposti al Palazzo dei Chierici
sono stati valutati da una giuria composta tra gli altri dai
giornalisti : Flaminia Belfiore, Guglielmo Troina, Alberto Lunetta,
Elisa Valentina Guccione Gallitto, la scrittrice Marinella Fiume. I
giudici hanno indicato i 3 abiti tra i più graditi i cui autori si
aggiudicano la borsa di studio ed uno stage formativo presso l’atelier
di alta moda spose Amelia Casablanca. Il nastro augurale della mostra di
abiti e costumi teatrali dedicati a Sant’Agata nel Palazzo dei Chierici
è stato tagliato dopo la sfilata di creazioni della Maison Du Cochon e
l‘esibizione dei giovani musicisti dell’Orchestra Falcone e Borsellino.
Catania
- “Agata Duci D’Amuri”: 16 artiste realizzano busto Reliquiario
Sant’Agata. L’opera è in scala reale ed è “dolce design” che
lunedì 29 gennaio con inizio alle ore 18 è consegnata presso la
Chiesa di Sant’Agata La Vetere a Catania. La realizzazione è stata
creata gratuitamente ed in atto di devozione dal gruppo Cake
Designer di Ristoworld Italy, associazione nazionale di cucina,
pasticceria, ristorazione e turismo. Il busto Reliquiario Sant’Agata
dolce è un’opera unica nel suo genere: in scala reale ed è stato
riprodotto fedelmente, gioielli compresi, utilizzando tecniche di
modelling e flower, ma anche pittura e decorazione a freddo,
applicate ad un particolare materiale chiamato porcellana fredda.
L’opera, dopo la consegna e la benedizione, è esposta stabilmente
presso l’Antiquarium del Santuario del Carcere di Sant’Agata,
adeguatamente protetta da una teca trasparente. Agata Consoli,
responsabile nazionale cake design Ristoworld Italy ideatrice del
progetto e coordinatrice del gruppo di artiste siciliane che hanno
realizzato l’opera è alla conferenza stampa, di presentazione
moderata da Marsh P. di Silvestro, direttore Ristoworld Ristonews.
La manifestazione con conferenza stampa è moderata da Marsh P. di
Silvestro direttore Ristoworld Ristonews, sono preseti : Mons.
Barbaro Scionti Parroco della Basilica Cattedrale Sant’Agata di
Catania, Don Carmelo Asero Vicario Giudiziale aggiunto del Tribunale
Ecclesiastico Diocesano di Catania e Rettore del Santuario
Sant’Agata al Carcere, il dott. Oreste Lo Basso vicepresidente
Associazione Etna ‘Ngeniousa e responsabile dei progetti di
valorizzazione, Andrea Finocchiaro Presidente Ristoworld Italy.
Agata Consoli, di Adrano, ha ideato il progetto “Agata Duci D’Amuri”
coordinando un team di artiste provenienti da tutta la Sicilia. Gli
esecutori della scultura hanno lavorato anche a distanza assemblando
poi l’opera finale nei giorni scorsi presso il Beauty Garden
Banqueting di Biancavilla.Il busto Reliquiario Sant’Agata
è
ospitato a Biancavilla, fino al trasferimento finale presso la
destinazione. Le artiste Caterina Tarantino, Silvia
Costanzo, Erika Maniscalco, Carmen Bonanno
(Palermo), Flavia Stroscio (Zafferana Etnea), Stefania
Buffardeci (Misterbianco), Paola Origlio (Biancavilla),
Letizia Disca (Niscemi), Rosy Carrubba (Caltagirone),
Antonella Meli (San Pietro Clarenza), Marzia Caruso,
Giusy Capone, Anastasia Scalia (Catania), Silvana
Consoli e Adriana Scarlata (Adrano). La teca è stata
donata da Francesco Platania. Il backstage videofotografico è stato
curato da Salvo e Biagio Diolosà con Salvo Alberio. Patrizio Tesauro
di Hobby&Art Caserta ha contribuito per la porcellana fredda. Agata
Consolicommenta: “Opera complessa e straordinaria,
prima nel suo genere che ci ha visto a lavoro coralmente e a
distanza in un clima di grande gioia e condivisione della tradizione
e devozione Agatina. Ringrazio tutte le colleghe con le quali ho
condiviso il progetto, i benefattori vari e quanti hanno a diverso
titolo contribuito alla realizzazione di quest’opera imponente. Il
nostro vuole essere un gesto di amore verso la Santa che rimane
modello ed esempio nei secoli”.
Sant’Agata
nacque, nei primi decenni del III secolo, a Catania in
una ricca e nobile famiglia di fede cristiana. Verso i
15 anni volle consacrarsi a Dio. Il vescovo di Catania
accolse la sua richiesta e le impose il velo rosso
portato dalle vergini consacrate. Il proconsole di
Catania Quinziano, ebbe l'occasione di vederla, se ne
invaghì, e in forza dell'editto di persecuzione
dell'imperatore Decio, l'accusò di vilipendio della
religione di Stato, quindi ordinò che la catturassero e
la conducessero al Palazzo pretorio. I tentativi di
seduzione da parte del proconsole non ebbero alcun
risultato. Furioso, il proconsole imbastì un processo
contro di lei. Interrogata e torturata Agata resisteva
nella sua fede.
Quinziano al colmo del furore le fece anche strappare o
tagliare i seni con enormi tenaglie. Ma la giovane, dopo
una visione fu guarita. Fu ordinato allora che venisse
bruciata. Ma un forte terremoto scuote Catania, allora
il proconsole fece togliere Agata dalla brace e la fece
riportare agonizzante in cella, dove muore qualche ora
dopo. È il 251. La festa)Tre giorni di culto, di
devozione, di folclore, di tradizioni che non hanno
riscontro nel mondo. Per tre giorni i cittadini sono
nelle vie e nelle piazze di Catania. Devoti o curiosi si
contano a migliaia, anche sino a un milione. Sono tre
giorni di solennità, ma due in particolare, quando Sant'Agata
il 4 e il 5 febbraio nel suo argenteo fercolo "a vara"
va tra la sua gente, attraversa i quartieri popolari e
quelli alti. La prima giornata, il 5, si sviluppa in
tre momenti: la lunga e solenne processione del
mezzogiorno per l'Offerta della cera, a cui partecipano
le più alte autorità cittadine civili, religiose e
militari cun i gonfaloni del Comune, della Provincia e
dell'Università. Dalla Chiesa di Sant'Agata alla Fornace
alla Basilica Cattedrale la processione "taglia" due ali
di folla incredibile.
Chiudono le undici candelore, espressioni delle
corporazioni dei mestieri cittadine, e le due carrozze
del Senato catanese, una berlina settecentesca, seguita
da una più , piccola, ospita gli amministratori
comunali, il "Senato" di una volta, formato dal patrizio
(il sindaco) e dai giurati (assessori). Sant'Agata viene
portata dai devoti nel "sacco", che probabilmente
rimanda alla tunica bianca dell'antico rito in onore di
Iside, del cui culto Catania fu sede importante secoli
prima dell'avvento dell'era cristiana. Prima sull'altare
centrale poi sulla "vara", il fercolo, in un ondeggiare
del suo busto, ricoperto di gioielli, donati anche da re
e imperatori, tra cui la croce offerta da Vincenzo
Bellini. Il fercolo con il busto reliquario di Sant'Agata
e lo scrigno argenteo, di fine oreficeria, con le
rimanenti reliquie, inizia il giro esterno attraversando
Porta Uzeda (sino a qualche decennio fa si assisteva a
un pittoresco lancio di larghe strisce, la nota
"strisciata", che vestivano tutti i platani di vivaci
colori), via Dusmet con i caratteristici archi che
sorreggono la ferrovia e sotto cui, una volta, si
increspava il mare, vicino alla via Biscari dove pare
sia nata la nobile Agata. Un passaggio atteso è quello
che va da piazza Carlo Alberto, dalla fiera, sino a
piazza Stesicoro. Migliaia di devoti tirano di corsa il
pesante fercolo per tutta la salita dei Cappuccini,
fermandosi a metà per fare omaggio al Sacro Carcere.
Quindi la seconda rampa e sosta a Sant'Agata la Vetere,
la prima Cattedrale di Catania e primo luogo di
sepultura della Patrona (ma c'è chi sostiene che fu
sepolta in Piazza Carlo Alberto all'interno del
santuario S.S. Annunziata, meglio conosciuto come chiesa
del Carmine). Le undici candelore parate a festa aprono
la processione. Davanti al cordone almeno settecento
devoti inneggianti ("tutti devoti tutti. Cittadini, viva
Sant'Agata") tira la "vara". Suona la campana del Comune
per annunziare l'omaggio del Sindaco alla padrona. Poi
il fiume del corteo interminabile si muove mostrando per
ore un quadro vivente. Ci vogliono forti braccia e gambe
salde per tirare le tonnellate della "vara". Ma é un
segno d'amore e di devozione che non può mancare. I
catanesi eressero il carcere come uno dei baluardi delle
vecchie sue mura. Lo attesta il bastione, ancora oggi
ben visibile che fa parte della parte muraria risalente
alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo. Il
carcere era interrato e annesso alle costruzioni nei
pressi del pretorio dell'antica città romana, là dove
c'era la residenza rappresentativa di Quinziano, suo
persecutore. La chiesa custodisce alcune fra le più
preziose memorie réligiose e storiche cittadine, ha una
suggestione campestre nonostante inserita in piena
città. Sopra l'altare maggiore una grande tavola datata
1588 e firmata dal Niger, raffigurante Sant'Agata al
rogo. A fianco del carcere una pietra di lava, molto
venerata, con l'impronta dei piedi. In sagrestia
notevole la targa antica (sec. XV) con immagine della
Santa. Lapidi commemorative, bassorilievi, un epigrafe
"Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum
est" (Non offendere la patria di Agata, perché è
vendicatrice delle ingiurie), un quadretto settecentesco
rappresentante la Patrona. Il culto di Sant'Agata non è
soltanto catanese. Tutt'altro. La venerazione per la
martire è sparsa in tuttu il mondo. La Patrona catanese
protegge 44 comuni italiani, dei quali 14 portano il
nome della Santa. Nella vicina Malta è compatrona con S.
Paolo, così come nella Repubblica di San Marino. In
Spagna è venerata a Villarba del Alcor in Andalusia, a
Jèria (provincia,di Valencia). A Barcellona è intestata
a Sant'Agata la cappella di Palazzo Reale dove i Re
cattolici ricevettero Cristoforo Colombo al suo primo
viaggio dalla scoperta dell'America. A Zamarramala
(Segovia) esiste una tradizione curiosa: il 5 febbraio
comandano le donne che si eleggono addirittura una
sindachessa. Gli uomini accudiscono la cucina. In
Portogallo è Patrona di Agueda (appunto Agata) nella
provincia di Coimbra. Anche in Germania il culto è
esteso: è Patrona di Aschaffemburg. In Francia, a Le
Fournet, in Normandia. A Costantinopoli si festeggiava a
maggio in una grande chiesa, come pure nel Ponto. E'
molto popolare in Grecia, specie nella regione etolica;
gli etoli lasciano la città in processione per
percorrere dieci chilometri e raggiungere il luogo del
culto e lì vegliano tutta la notte per partecipare poi
la mattina alle celebrazioni religiose in suo onore.
Pure nella lontana India c'è Sant'Agata, a Viayawala. In
Argentina è la patrona dei vigili del fuoco e viene
solennemente festeggiata a La Boca di Buenos Aires. In
Italia la devozione è tanta: un oratorio nell'Abazia di
Montecatini, a Cremona nella stupenda Collegiata dove
esiste la tavoletta originale recante l'elogio che
secondo la tradizione un Angelo collocò nel sepolcro.
Una copia è visibile sulla mano sinistra di Sant'Agata.
La Lombardia è la regione più ricca del culto agatino.
Nel Duomo c'è un altare con un magnifico quadro su Sant'Agata.Due
statuette anche nelle guglie. Firenze (esiste una tavola
del XIII secolo) invocava Sant'Agata contro gli incendi;
Roma le ha dedicato due belle chiese: Sant'Agata dei
Goti e Sant'Agata alla Suburra (Trastevere); a Napoli
un'effige nella catacomba di S. Gennaro in un affresco
del IV secolo. Catania, con la sua provincia, è piena di
tele e documenti di Sant'Agata. Il più famoso a Nicolosi,
a ricordo del beato cardinale Dusmet che fermò la lava
con il velo della Santa, salvando la cittadina, alla
fine del secolo scorso, dalla distruzione.
CATANIA -
Pregevole esercitazione letteraria e filologica del
prof. Vito Leanza, associato in ginecologia e ostetricia
università Catania responsabile UO Uroginecologia
Poloclinico S. Marco. Cultore del verso a
rima baciata, ha vergato questi versi, in lingua
italiana e inglese, dedicati alla Santa Patrona di
Catania; che possano essere di buon auspicio in un
momento così difficile della pandemia Covid-19.Il
reparto dove lavora è dedicato alle gravide affette da
Covid, ed è punto di riferimento per la Sicilia
Orientale.
POEM SAINT
AGATHA
Santa Agatha
(Prof. Vito Leanza)
Sant’Agata
Visse durante l’impero
romano
Sotto il proconsolato di
Quinziano,
Agata ricca e piena di
virtù
pochi anni della sua
gioventù.
Quinziano della giovane
s’invaghì
Ma Agata la sua fede non
tradì,
e per non cadere nella
tentazione
subì ogni sorta di
persecuzione.
Per professare la sua
cristianità
Affrontò ogni sorta di
crudeltà,
non l’uccisero con placido
veleno
ma strappando il suo
vergineo seno.
È conosciuta nell’ antica
storia
Per il rifiuto dell’ umana
gloria,
per il suo indomito
coraggio
di una vita di rapido
passaggio.
Era giovane negli anni
Avendo appena sedici anni,
quando sua madre
addolorata
vide la cara figlia
martirizzata.
Anche durante il tremendo
dolore,
Portò la divina gioia nel
cuore,
E fu per la purezza e
santità
Accolta in cielo per
l’eternità.
Con la faccia di luna
piena
Appare nel feretro serena,
ed ogni cristiana madre di
famiglia
ama Agata come una santa
figlia.
Chi versa in cattiva
situazione
Cerca in sant’Agata
protezione,
e, chi meglio della santa
può capire
colui che teme e rischia
di morire!
In verità questa santa
prodigiosa,
è per Catania tanto
miracolosa.
Protegge oltre la città
catanese,
S. Marino, Gallipoli e
popolo maltese,
Catania in pericolo
l’invocò
e Sant’Agata la lava
arrestò,
e, questa città, con
grande onore,
porta Sant’Agata nel suo
cuore.
A febbraio per la sua
festa è noto
Che ogni cittadino chiede
un voto;
E pregando con il cuore e
con le dita
Chiede ad Agata un aiuto
per la vita.
Ed ora che ha questo
virus Corona
Nel mondo conquistato una
poltrona,
S’ invoca Sant’Agata in
persona
Per potere finalmente
spazzare via
La temuta
pericolosa pandemia.
POEM SAINT
AGATHA
Santa Agatha
(Prof. Vito Leanza)
During the
Roman Empire Agatha lived
When
proconsul Quintianus exercised a lead;
She was both
rich girl and virtuous
And spent
her few years being religious.
Quintianus
fell in love with this pearl
But never
failed the religiosity of this girl,
In order not
to go into temptation
She faced
all sorts of martyrization.
To profess
her strong Christianity
Innocently
she tolerated all cruelty.
She was not
killed with sedative poisoning
But after
seeing her virgin breast tearing.
She is known
in the ancient history
For refusing
the human glory
For his
indomitable courage
In a life of
rapid passage.
Agatha was
young in years
Being just
sixteen years’
When mother
suffered more and more
Seeing her
daughter hit with heavy sore.
Even when
her sweet body hurt
She brought
divine joy in the heart,
For purity
and holiness in great entity
She was
welcomed to heaven for eternity
She appears
with face of full moon
Serene and
shining as a noon
And every
Cristian family mother
Loves Agatha
as a holy daughter..
Who is in a
dangerous situation
Looks saint
Agatha for protection
And, who
better than the saint can understand
Those who
fear and risk of dying in the land ?
This saint
Agatha prodigiously
Acts for
Catania people miraculously.
She protects
other than our city of island
Gallipoli,
Malta and San Marino's land.
Catania in
danger invoked her protection
Saint Agatha
led Etna eruption cessation
And, the
city, once saved, with honour
Has been
keeping her figure in his soul.
In
February a vote is known for her feast
Required by
faithful people in a long list
With the
heart and with the hand praying
Everybody
asks saint Agatha help for living.
Now that
this coronavirus sickness
in the world
has spread its bad illness
Agatha
herself owing to pandemic dark
is invoked
to obtain finally health spark.
Catania
– Fiori a Sant’Agata.
Il presidente della Provincia regionale
di Catania come ogni anno, il 5 febbraio, rende un omaggio floreale
a Sant’Agata quando il Fercolo, portato in processione in via Etnea,
passa davanti a Palazzo Minoriti. “Anche quest’anno il mio incarico
mi accosta alla celebrazione della Santa Martire – ha dichiarato il
presidente Castiglione –Il mio pensiero è rivolto a tutti coloro che
subiscono un “martirio” simile, quale la privazione di un diritto
come il lavoro. L’omaggio floreale alla Santa Patrona – ha aggiunto
– è sempre un momento di grande emozione. In questi giorni ho
partecipato alla devozione di una città intera che con passione si è
stretta, come sempre, attorno a questa figura esemplare. I devoti
sono encomiabili per la partecipazione e costituiscono la vera anima
della festa. Condivido appieno – ha affermato il presidente –
l’invito di stamattina di Sua Eminenza
Reverendissima il CardinaleGiovanni Battista Re
ai valori cristiani; il richiamo alla fede e all’impegno sociale che
anche il Papa ha recentemente sottolineato. Catania è una città
cristiana, di grande coraggio e determinazione, gli stessi che
dimostrò Agata davanti ai suoi carnefici”. Il presidente Giuseppe
Castiglione, dopo l’offerta dei fiori, ha invitato l’arcivescovo
Salvatore Gristina in visita negli uffici della Provincia e della
Prefettura.
SANT'AGATA
Sant’Agata…
la festa… che vediamo
Di recente l’hanno tratteggiata con tinte chiare e scure… tristi,
attraverso un collegamento alla mafia.
La Città, indignata, ha
giustamente storto la bocca. La Chiesa Cattolica sottolinea che si
tratta di una festa religiosa, fatta di solidarietà e fratellanza. Ma
chi vi assiste, chi ne parla, chi la vive dall’interno del cordone, sino
ai margini del marciapiede, la descrive come un momento d’incontro tra
il popolo e la sua Patrona. La festa di Sant’Agata è un momento ricco di
fascino, fatto da un legame mistico e misterioso. Ma c’è anche tanto
folklore. Un appuntamento, con l’andare degli anni, esclusa la mestizia
dello scorso anno per l’assassinio dell’ispettore di Polizia Filippo
Raciti, che sta prendendo una sua precisa connotazione. La Festa è ricca
di problemi legati alla sicurezza e povera di (alcuni) contenuti. Il
target dei devoti ha un’età sempre più bassa: quindicenni, sedicenni,
approfittano dell’occasione della festa di S. Agata per stare fuori con
la Patrona e con gli amici. Gli orari sono sempre più impossibili per i
“normali”. Anche perché può capitare di assistere a giochi pirotecnici
fuori programma, lunghissimi (almeno mezz’ora nei pressi di Piazza
Risorgimento), che arricchiscono la manifestazione, ma la rendono sempre
meno accessibile ad un pubblico non abituato ai bagordi notturni.
I momenti di preghiera spontanei, sono rarissimi. Troppo spesso si
cammina cellulare alla mano tra un sms, uno squillo e una chiamata. Un
tempo il cordone (ove si stava rigorosamente col sacco) c’erano le
regole... Ancor più strano notare che l’urlo di chi invita i
“cittadini” ad inneggiare Agata, risuoni più forte della voce di chi
centinaia…. dovrebbero rispondere. Manca quella classica risposta
urlata….. quasi da stadio.... La manifestazione “regala” ormai momenti
di pericolo sempre maggiori. La festa della Patrona di Catania, è
divenuta un richiamo non solo per devoti, ma per curiosi, turisti e per
chiunque ricerchi un momento particolare in una vita normale o talvolta
stentata. Le strade diventano improvvisamente piccole, si creano
strozzature persino in luoghi che di giorno appaiono ampissimi (Via
Etnea incrocio con Via Umberto). Bisogna dividere lo spazio con chi
viene, con chi va, con chi vende, chi compra e con candelore, fercolo,
devoti, ceri… Cominciano allora, a due passi da sant’Agata, lo
schiacciamento, gli spintoni, le risse verbali, la parola di troppo. Si
mette da parte lo spirito agatino che dovrebbe accompagnare l’incontro
con la Santa.
Il problema sicurezza si aggrava quando, transitando per determinate
aree (via Caronda su tutte) alcuni devoti decidono di accendere ceri di
dimensioni enormi. A quel punto l’incolumità è limitata è necessario
farsi spazio usando la parola “attenzione”… Le strade brulicano di
gente, grandi, piccoli e carrozzine per bambini che, con estrema
difficoltà e sprezzo del pericolo passano per le vie dove giungerà S.
Agata e per quelle limitrofe. Sui balconi prospicienti le strade ove
transitano Candelore e Fercolo stanno appollaiati i più fortunati: i
proprietari, i rappresentanti degli enti pubblici, gli amici, gli amici
degli amici, nonché coloro che, profumatamente, hanno pagato una camera
d’albergo per godersi lo spettacolo(!?). Un posto in prima fila se lo
garantiscono, a scapito della sicurezza, anche quei ragazzini che si
accomodano sulle pensiline Amt: non sul sedile, ma sulla tettoia della
stessa (come è accaduto in Piazza Cavour).
La fede dei devoti di Sant’Agata trova ancora modo di trasformarsi in
pericolo quando un’eccessiva quantità di ceri viene accostata al muro
della Chiesa di Piazza Cavour.
In quel tratto il cemento della facciata comincia ad ardere, le fiamme
si fanno sempre più alte, qualcuno chiama i Vigili del Fuoco ed è questa
l’ennesima occasione che fa pensare all’insicurezza di questi momenti.
Alcuni tra i presenti al Borgo, così come altri la sera precedente a
Piazza Palestro, hanno cercato un po’di riposo sedendosi sui
marciapiedi. Si attende, ci si addormenta, ci si stanca e si va a casa.
Rimandando all’anno prossimo l’appuntamento coi fuochi pirotecnici, con
la piazza gremita all’inverosimile, con lo stare stretti stretti e anche
un po’ schiacciati, col rischio di farsi male, col cellulare sempre in
mano, pronti a scattare l’ennesima foto, l’ennesimo video.Andrea Nuzzo
Catania
–
Nautico vince VI Viliata S.Agata. La vittoria è andata all’equipaggio formato
dagli studenti dell'istituto Nautico di Catania con
l’imbarcazione NO PAQUIE accompagnati in barca dal prof.
Ottavio Tirantola, il secondo piazzamento assoluto è
andato a MAGIE, imbarcazione del NIC, condotta da
Vincenzo De Filippo, terza all’arrivo è stata QUANTUM,
imbarcazione del C.V. Marina di Riposto condotta da
Roberto Nicotra. La VI Viliata di S.Agata si è
conclusa, in meno di due ore, dopo tanto lavoro di
preparazione, spinta da un vento favorevole. 17 le
imbarcazioni che dopo aver navigato di fronte a piazza
Europa e fino ad Ognina, hanno tagliato il traguardo
proprio di fronte al molo di S. Giovanni li Cuti dove,
nonostante il sole spesso si nascondesse tra le nuvole,
molti curiosi hanno assistito alla manifestazione
velica. L’imbarcazione Asfodelo è stata costretta al
ritiro per un problema tecnico. Il Presidente della
Lega Navale di Catania Domenico Nicotra ha commentato:
“Giornata intensa, ma come sempre soddisfatto del lavoro
del mio Staff e felice della partecipazione del NIC di
Catania, del C.V. Marina di Riposto della L.N.I di
Riposto, C.N. Augusta e C.N. Lachea ”. La Classifica:
1- NO PAQUIE (Ist. Nautico Catania); 2- MAGIE ; 3-
QUANTUM; 4- GHIRIBIZZO; 5- CASTALIA ; 6- FLANN 0’ B; 7-
MATTIA; 8-INPLUSS III; 9- VICEVERSA II; 10-MATILDE; 11-
ANDER; 12- SANTA MARIA; 13- SLEDI; 14- VINCIBENE ; 15-
MAI FERMA; 16- ALASA; 17- GURU ; 18- ASFODELO. La
premiazione è fissata per giovedì 18 febbraio presso il
teatro AGESCI di via Serravalle, 33 (accanto caserma
G.di F. piazza S. Francesco di Paola) Catania.