Palermo
- Morta moglie giudice Paolo Borsellino.
Agnese
Piraino Leto 71 anni, vedova del giudice Paolo Borsellino, assassinato dalla
mafia il 19 luglio del 1992 era malata da tempo. Il post su Facebook del
fratello del magistrato, Salvatore: “E’ morta Agnese. E’ andata a
raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte”. ha diffuso la
notizia. Agnese, Piraino Leto era figlia del presidente del tribunale di
Palermo Angelo, si era sposata con Paolo Borsellino, allora giovane
magistrato, il 23 dicembre 1968. Da loro matrimonio sono nati tre figli:
Lucia, 44 anni, che oggi ricopre l’incarico di assessore regionale alla
Sanità, Manfredi, 41 anni, attuale dirigente del commissariato di polizia di
Cefalù, e Fiammetta, di 40. il presidente della Regione Sicilia Rosario
Crocetta ha dichiarato : “Con dolore vero sincero e immenso apprendo la
notizia della morte di Agnese Borsellino, donna di singolare esempio di
attaccamento e fedeltà alle istituzioni, di grande coraggio e grande forza.
L’ho incontrata circa tre settimane fa, in ospedale, la lucidità delle sue
idee, la determinazione nel condurre una battaglia di giustizia, la voglia
di verità contrastava con le condizioni del suo corpo indebolito dalla
malattia, vissuta con consapevolezza e dignità. È morta una grande donna,
un’eroina delle istituzioni che ha vissuto una delle tragedie più grandi che
una persona possa vivere. Ricorderò sempre il sorriso della signora Agnese,
la sua tranquillità e la sua consapevolezza delle ingiustizie profonde che
ci sono nella società siciliana e italiana: la lotta alla mafia come valore
da perseguire, come lotta per la libertà”.
Palermo -
Procuratore aggiunto Antonio Ingroia andrà in Guatemala. Il
titolare dell'indagine sulla trattativa Stato-Mafia, al centro di
polemiche per le intercettazioni delle conversazioni del presidente
della Repubblica Napolitano, ha accettato un incarico annuale di capo
dell'unità di investigazioni ed analisi criminale contro l'impunità nel
Paese centroamericano. Antonio Ingroia
,
Procuratore aggiunto lascia Palermo, come scrivono alcuni giornali. Il
magistrato era stato contattato dalle Nazioni Unite per ricoprire un
incarico annuale di capo dell'unità di investigazioni ed analisi
criminale contro l'impunità nel Paese centroamericano. Il, progetto,
però, aveva avuto una battuta d'arresto. Secondo indiscrezioni, il pm
aveva chiesto informalmente al Csm di mantenere il posto di aggiunto a
Palermo, trovando una fredda accoglienza a Palazzo dei Marescialli. La
vicenda era stata seccamente smentita da Ingroia che aveva negato di
avere ricevuto proposte formali dall'Onu e che aveva sostenuto che si
trattava di mere ipotesi.
Palermo
–
Ingroia ha annunciato in Guatemala tra pochi giorni. L'occasione
dell'annuncio e del saluto è stata nel corso di una conferenza stampa
organizzata nei giorni passati a Palermo dopo un blitz antimafia.
Palermo
– Minacce di morte a Procuratore Ingroia. Un anonimo telefonista
ha chiamato il centralino del palazzo di giustizia di Palermo
minacciando di morte il Procuratore Antonio Ingroia. Il magistrato: "Non
è la prima volta e non sarà l'ultima. Non sono preoccupato più di quanto
non lo sia normalmente. Il mio lavoro prosegue come sempre ". Il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, in
merito alle minacce telefoniche indirizzate al procuratore di Palermo,
Antonio Ingroia afferma: "Esprimo la massima solidarietà al
procuratore aggiunto Antonio Ingroia. Le minacce rivolte al procuratore
Ingroia dimostrano come la sua azione severa e rigorosa sia stata e
continua ad essere temuta dalla criminalità organizzata”
.
PALERMO
Federconsumatori Sicilia: urge informazione per utenti
Palermo – Federconsumatori Sicilia: urge informazione per
utenti. Il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa con
un documento stigmatizza la situazione:”Un pool di esperti di
Federconsumatori è al lavoro per assistere i consumatori siciliani
vittime di ingiustizie e pratiche commerciali scorrette messe in atto da
banche, società di credito, utilities e piccole e grandi aziende di
servizi. Sabato 24 ottobre, ad Enna alla presenza del presidente
regionale Alfio La Rosa, si è riunita la Consulta Giuridica Regionale di
Federconsumatori per mettere a fuoco i problemi più urgenti su cui
l'associazione di tutela dei diritti dei consumatori è disposta a fare
letteralmente gli straordinari. E' stato infatti deciso che gli
sportelli provinciali di Federconsumatori resteranno aperti per una
intera giornata, al di fuori dei normali orari di sportello, per fornire
informazioni specifiche agli utenti che si ritengono vittime di
comportamenti scorretti da parte delle aziende. La Consulta Giuridica ha
deciso di focalizzare il suo impegno su alcuni temi specifici,
particolarmente complessi da gestire per il normale consumatore senza
l'assistenza di uno specialista che conosca bene i diritti dei cittadini
e i doveri delle aziende. Il rapporto con le utilities, le società dei
settori acqua, energia (gas e luce) e rifiuti è tra i temi di sicuro
interesse collettivo. La situazione solo in questo settore, sia a
livello regionale che nazionale, è già allarmante: in Italia ben il 18%
dei reclami dei consumatori contro le utilities riguarda contratti per
forniture mai richieste ma che, una volta attivate, sono assai difficili
da disdire a causa di contratti spesso discutibili”. Il tema su cui la
Consulta Giuridica di Federconsumatori farà informazione ed assistenza
stragiudiziale agli utenti è quello del sovra indebitamento dovuto al
comportamento di banche e finanziarie che continuano a concedere
credito, ad interessi sempre più alti, a chi è già troppo indebitato per
pagare il dovuto. Il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La
Rosa afferma : “Si tratta di temi troppo complessi per essere
affrontati dagli utenti in difficoltà senza l'aiuto di specialisti e
legali. Il problema principale è quello dell'informazione: quasi sempre
il consumatore non conosce i suoi diritti e, quindi, non chiede nemmeno
di farli rispettare. Per questo abbiamo deciso di incrementare
l'attività della Consulta Giuridica, per fare in modo che sempre più
persone conoscano e facciano rispettare i propri diritti di consumatori.
La Consulta è tornata a discutere anche dei disagi conseguenti al
cedimento del tratto della strada provinciale Scillato – Caltavuturo,
che, tuttora, divide l'isola in due. Le sezioni provinciali dei
territori interessati di Federconsumatori hanno già presentato esposti
presso le Procure della Repubblica di Palermo e Catania, e, adesso, la
Consulta ha deciso di mettere in atto iniziative di tutela anche in sede
civile, a beneficio di chi si trovi a percorrere quotidianamente la
strada alternativa, ma anche di tutti gli operatori commerciali e del
turismo che possano dimostrare di avere subito danni patrimoniali in
seguito al crollo”.
Palermo
-
Francesco Giambrone indicato sovrintendente Teatro Massimo. Il
nuovo Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo si è insediato
sotto la presidenza dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. L’organismo è
formato da Leonardo Di Franco (presidente dell'Accademia di Belle Arti),
Daniele Ficola (direttore del Conservatorio "Vincenzo Bellini"), Anna Sica
(docente di storia del teatro dell'Università di Palermo) e dal notaio
Enrico Maccarone. Il consiglio riunisce i rappresentanti delle maggiori
istituzioni, culturali, artistiche e di formazione specifica legate al mondo
del teatro, una potenzialità altissima per nuovi progetti di sinergia
istituzionale e per la città. La riunione si è aperta con i saluti del
Commissario straordinario prefetto Fabio Carapezza Guttuso che ha consegnato
ed illustrato l'attività svolta durante i mesi di commissariamento. Il
presidente, a nome del Consiglio, lo ha ringraziato "per aver ridato dignità
istituzionale e artistica al Massimo, colmato i buchi finanziari trovati e
consegnato al cdi un teatro ormai normalizzato". Il Consiglio ha quindi
nominato all'unanimità il vicepresidente individuato nel consigliere avv.
Leonardo Di Franco. Il consiglio si è altresì ripromesso di incontrare
presto il personale del Teatro Massimo per conoscerlo direttamente. Il
consiglio ha dibattuto sul nome da proporre al Ministro dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini per la nomina di
sovrintendente: fra i tre curricula presentati è stato individuato quello di
Francesco Giambrone.
Palermo- Protezione
Civile consegna kit soccorso ad ASP Palermo.
Si tratta di 20 zaini professionali di soccorso, 16 kit stecco bende per
immobilizzazione arti, 16 collari rigidi cervicali, 16 tavole spinali, 16
estricatori, 40 bombole di ossigeno e 12 barelle auto caricanti, affidati
presso i locali di via Pindemonte 88, alla presenza del Dr. Vincenzo RUSSO,
Direttore della U.O.C. HACCP – RSO dell'Asp di Palermo, delegato dal
Commissario Straordinario della stessa ASP. La consegna del materiale è
avvenuta, dopo l'acquisizione delle attrezzature sanitarie destinate
all'impiego in caso di esigenze di protezione civile in materia di
assistenza socio-sanitaria da parte del Dipartimento della Protezione Civile
della Regione Siciliana, nell'ambito delle azioni di potenziamento delle
proprie dotazioni materiali ed in coerenza con i compiti istituzionali della
protezione civile (previsione, prevenzione, gestione e superamento
dell'emergenza), che lo stesso Dipartimento regionale persegue ormai da
tempo e che sta portando avanti con successo. Al fine di un efficiente e
pronto impiego di tale materiale, si è ritenuto opportuno concordare
l'affidamento, con il Commissario Straordinario, all'ASP di Palermo,
trattandosi di struttura sanitaria dotata delle competenze e professionalità
abilitate al corretto utilizzo.
Palermo
- De
Mauro, Giaccone e Livatino
ricordati in
Giardino Memoria di Ciaculli. L’Unione nazionale cronisti italiani e
l'Associazione nazionale magistrati ricorderanno il sacrificio del cronista
Mauro De Mauro, del medico legale Paolo Giaccone e del magistrato Rosario
Livatino con una cerimonia che si svolgerà il prossimo 14 maggio al Giardino
della Memoria di via Ciaculli, a Palermo. Saranno piantati tre alberi, a
cura del gruppo siciliano dell'Unci e della sezione distrettuale di Palermo
dell'Anm, a ricordo delle tre vittime della mafia. Mauro De Mauro fu
sequestrato da un commando mafioso la sera del 16 settembre 1970 a Palermo e
non ha più fatto ritorno a casa. Il medico legale Paolo Giaccone fu ucciso a
colpi d'arma da fuoco la mattina dell'11 agosto 1982 a Palermo. Il
magistrato Rosario Livatino fu assassinato la mattina del 21 settembre 1990
nell'Agrigentino. I familiari delle tre vittime, ed il sindaco di Palermo,
Leoluca Orlando partecipano alla cerimonia. Leone Zingales il presidente dei
cronisti siciliani ha detto : “Assieme ai magistrati torniamo a piantare
alberi nel Giardino di Ciaculli per ricordare coloro che hanno dato la vita
nel nome della legalità. Abbiamo atteso la conclusione della messa in
sicurezza del costone che si affaccia sul sito per riprendere il cammino
iniziato 9 anni fa”.
Palermo –
3 giornalisti esteri a Giardino Memoria per
reportage Tv. Tre giornalisti stranieri:l'austriaca Gabriele
Hoechleitner, la tedesca Margarethe Fuchs ed il britannico Timothy McLeish,
hanno visitato il Giardino della Memoria di Ciaculli, il sito confiscato
alla mafia e gestito da cronisti e magistrati. Accompagnati dai consiglieri
nazionali dell'Unci, Leone Zingales e Giuseppe Lo Bianco, i tre giornalisti
hanno effettuato un sopralluogo nell'appezzamento, di proprietà comunale, in
vista della realizzazione di un reportage da presentare nel corso dell'anno
alla tv austriaca. “Abbiamo scelto di inserire il Giardino di Ciaculli nel
nostro reportage - ha detto la documentarista free-lance, Gabriele
Hochleitner - perchè ci è stato detto che qui le vittime della mafia vengono
ricordate con la piantumazione di alberi. E poi perchè ci è sembrato
positivamente singolare che un sito del genere viene gestito da giornalisti
e magistrati. Ci è sembrata una iniziativa lodevole da raccontare ai
telespettatori austriaci che, in larga maggioranza, conoscono ben poco di
lotta alla mafia”. Lo Bianco e Zingales hanno illustrato ai tre giornalisti
le finalità dell'iniziativa che vede i cronisti impegnati da quasi un
decennio, assieme ai magistrati dell'Anm, in un percorso di legalità e di
autentica antimafia. “Lotta alla mafia con i fatti - ha spiegato Zingales,
che è anche presidente regionale dell'Unci -, svolta con le azioni, con la
concretezza, e non i proclami, a parole. La prossima tappa sarà la
realizzazione del museo, che avrà anche una sezione
multimediale dell'antimafia”. Un altro tassello di un mosaico a tre
facce che parte dalla piantumazione degli alberi a ricordo di tutte le
vittime della mafia, passa dalla celebrazione della Giornata nazionale della
Memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, che il
prossimo 3 maggio si svolgerà a Perugia, e si conclude con la costruzione
del museo dell'antimafia.
Palermo
- Solidarietà a magistrati Messineo e Di Matteo da Cittadinanza
per La Magistratura Comitato di Palermo. Il gruppo di Palermo in un
comunicato stampa scrive testualmente : “La verità è bella, né per tema
si debba mai tacer, né per vergogna”. Continua il documento: ”Le
cittadine e i cittadini italiani, come volontari dell'associazione
"Cittadinanza per la Magistratura", esprimono la propria convinta
solidarietà ai magistrati Francesco Messineo e Nino Di Matteo per
l'azione disciplinare loro da ultimo indirizzata per l'affaire
Mancino-Napolitano. Di là dal merito della vicenda, crediamo che il
Consiglio Superiore della Magistratura sarà certamente consapevole di
quanto sarebbe pericoloso censurare i due magistrati in questo momento,
in cui stanno portando avanti azioni che potrebbero finalmente
restituire verità e giustizia agli Italiani e che per questo rischiano
di restare isolati e inermi di fronte ai vili attacchi dei
professionisti dell'insabbiamento. Mutuando una citazione di Matteo
Maria Boiardo, La verità è bella, né per tema si debba mai tacer, né
per vergogna”.
nella foto da sinistra Fulvio Alfano, Enzo Lipari, Giulio
Francese e Sonia Alfano
Palermo
–
“Olimpiadi della legalità” presentate in sede Ordine dei Giornalisti.
La sala conferenze dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in via
Bernini a Palermo, ha ospitato di mattina la presentazione delle
“Olimpiadi della legalità”. Erano presenti l’europarlamentare Sonia
Alfano e il fratello Fulvio, oltre a Giulio Francese, figli
rispettivamente di Beppe Alfano e Mario Francese, i due giornalisti
vittime della mafia a cui l’evento sportivo è dedicato. La kermesse, è
organizzata dal 23 gennaio al 23 marzo dal Comitato di Palermo della
Sezione Sportiva Antimafia, presieduto dal Prof. Vincenzo Lipari, ed è
dedicata alla memoria delle vittime della mafia. La manifestazione, già
dal 6 novembre dello scorso anno, è inserita nel Progetto ministeriale "Sport-legalità
: un calcio alla mafia, due mani alla legalità", prevede una serie di
iniziative in memoria delle vittime di mafia e, nel caso delle
“Olimpiadi della legalità”, in ricordo speciale di due fieri servitori
dello Stato, Beppe Alfano e Mario Francese. 3200 atleti partecipano
complessivamente alle “Olimpiadi della legalità” le cui diverse
discipline si disputano negli impianti del Cus e del velodromo
Borsellino di Palermo. Sonia Alfano, Presidente della Commissione
Parlamentare Antimafia Europea, figlia del giornalista Beppe, dopo pochi
giorni dalle commemorazioni svoltesi a Barcellona Pozzo di Gotto in
occasione del ventennale dell’assassinio, ha preso parte alla cerimonia
di presentazione della manifestazione alla quale partecipano le
rappresentative delle forze dell’ordine e di associazioni antimafia. Il
triangolare del torneo di calcio delle “Olimpiadi della legalità” è in
programma il 23 marzo, partecipa anche la Nazionale Italiana Magistrati.
Palermo
-
Sezione Sportiva Antimafia vince
trofeo legalità 2013.
Si tratta del progetto ministeriale "Sport-legalità: un calcio alla
mafia, due mani alla legalità" edizione 2012-2013 in ricordo delle
vittime di mafia. L’Associazione Sportiva Antimafia di Palermo ha
fortemente voluto il trofeo “Prima giornata della legalità 2013” .
L’Associazione Sportiva Antimafia di Palermo che si è aggiudicata il
trofeo “Prima giornata della legalità 2013”, si è messa in grande
evidenza nel triangolare di calcio svoltosi nel pomeriggio al Velodromo
Borsellino di Palermo. L’AS Antimafia ha battuto sia la Polizia di Stato
che la Polizia Municipale di Palermo con identico risultato (1-0). I
poliziotti, in rimonta, hanno invece superato di misura (2- 1) la
rappresentativa dei vigili urbani. Alla premiazione era presente
Fulvio Alfano (nella
foto), figlio di Beppe, il giornalista ucciso dalla mafia l’8 gennaio
1993 a Barcellona Pozzo di Gotto. Un nuovo triangolare tra le
rappresentative delle forze dell’ordine chiuderà domenica prossima,
sempre al Velodromo Borsellino, questa “Prima giornata della legalità
2013”, kermesse inserita nel progetto ministeriale “Sport-legalità: un
calcio alla mafia, due mani alla legalità”.
nella foto da sin Procuratore Aggiunto
Antonio Ingroia e Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso
Palermo- 2 ergastoli per omicidio. I Carabinieri nel
tardo pomeriggio di oggi, hanno eseguito due ordinanze di custodia
cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone imputate
dell’omicidio di Gandolfo PANEPINTO,
avvenuto in Valledolmo (PA), il 23 febbraio 1988. I provvedimenti
restrittivi sono stati emessi oggi, dalla Corte di Assise di Appello,
Prima Sezione di Palermo, ed eseguiti contestualmente dai Carabinieri
del Gruppo di Monreale coadiuvati dai militari del Nucleo Investigativo
di Catania, nei confronti di: Salvatore PUCCIO,
62enne, nato Caccamo (PA), lì residente in piazza Zafferana; e, Girolamo
PIRRONITTO,
68enne, nato Leonforte (EN), domiciliato ad Acicatrezza, frazione di
Acicastello (CT) in via Verona. I 2 sono stati condannati alla pena
dell’ergastolo. Dalle risultanze investigative effettuate dai
Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo con il contributo fornito
dai collaboratori di giustizia Antonino GIUFFRE’ eCiro VARA
sarebbe emerso che Salvatore PUCCIO, con Rosolino RIZZO da Cerda, è
stato l’esecutore materiale dell’omicidio Gandolfo PANEPINTO. Il delitto
sarebbe stato con colpi esplosi da una pistola calibro 38 special e da
un fucile a canne mozze. L’agguato non ha dato scampo alla vittima,
sorpresa davanti al suo box in contrada Crete alle porte di Valledolmo (PA).
Il malcapitato stava allestendo una sorta di officina meccanica. L’uomo
era da poco tempo tornato in paese dopo il soggiorno obbligato a Nocilla
in Provincia di Lecce, era indiziato per reati di mafia, affiliato alla
famiglia mafiosa di Valledolmo, ricadente nel mandamento di Caccamo,
capeggiato da GIUFFRE’ Antonino. In particolare Bernardo PROVENZANO,
Giuseppe MADONIA “piddu” ed Antonino GIUFFRE’, avrebbero deliberato
l’omicidio nelle rispettive qualità di componenti della Commissione
Provinciale di Palermo di “Cosa Nostra” delegato, tra l’altro, alla
“supervisione” della zona in cui ricadeva Valledolmo (PROVENZANO); di
rappresentante provinciale di Cosa Nostra di Caltanissetta (MADONIA); e
di capo del Mandamento di Caccamo (GIUFFRE’). Antonino GIUFFRE’ e Ciro
VARA, avrebbero organizzato i sopralluoghi preliminari, coordinando la
fase preparatoria dell’omicidio nonché individuando gli uomini per
l’esecuzione. Ciro VARA e Girolamo PIRRONITTO, avrebbero fornito, tra
l’altro, ai 2 soggetti, supporto logistico ed informativo per
l’individuazione dei luoghi dell’agguato. Infine avrebbero aiutato, dopo
la commissione dell’omicidio, Antonino GIUFFRE’, Rosolino RIZZO,
Salvatore PUCCIO e Giuseppe PANZECA da Caccamo a disfarsi delle armi
usate ed ad allontanarsi dal luogo del delitto. Rosolino RIZZO e
Salvatore PUCCIO, avrebbero eseguito materialmente l’omicidio di
Gandolfo PANEPINTO. Il movente dell’omicidio è da attribuirsi al fatto
che,Gandolfo PANEPINTO, in vita, si era reso responsabile di
alcune estorsioni non autorizzate da esponenti della commissione
provinciale mafiosa di “Cosa Nostra” palermitana. Gli arrestati, sono
stati associati rispettivamente, alle case circondariali di “CAVALLACCI
di Termini Imerese (PA) e “PIAZZA LANZA” di Catania, a disposizione
dell’A.G. mandante.
Palermo
–“Siamo
vicini ed esprimiamo la piena solidarietà e vicinanza al capo della
squadra mobile di Trapani, Giuseppe Linares”
. Lo
hanno dichiarato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e
l’assessore regionale al Bilancio, Michele Cimino. “La grave
intimidazione che ha subito Linares è il segnale dell’ottimo lavoro
portato avanti in questi mesi dalla Questura di Trapani e di quanto Cosa
Nostra si senta minacciata dall’attività delle forze di polizia in tutta
la provincia. Ribadiamo il sostegno del governo regionale nei confronti
di Linares e allo stesso tempo siamo certi che il capo della squadra
mobile non si farà intimidire e proseguirà nella lotta contro la
criminalità organizzata”. Una scritta con vernice spray “più Capaci meno
Linares” è apparsa di mattina su un muro dell’autostrada Palermo-Mazara
del Vallo, nei pressi dello svincolo di Fulgatore. La frase sarebbe
diretta al capo della Squadra mobile di Trapani, Giuseppe Linares, che
proprio nei giorni scorsi ha condotto un’indagine che ha portato
all’esecuzione di ordini di custodia cautelare contro presunti
favoreggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro. Sotto la
scritta compare una stella a 7 punte e la sigla “p l” . Sulla vicenda
indaga la Digos di Trapani.
Palermo-
Operazione antimafia ''Pedro'' 28 in manette. I Carabinieri del
Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito 28 arresti di presunti
boss, gregari ed estortori ed anche un agente di polizia in pensione.
Per 22 indagati la Dda del capoluogo ha emesso provvedimenti di fermo
per associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, al traffico di
droga e alle rapine; per altre sei persone, già detenute per mafia, è
stata disposta la custodia cautelare in carcere. Si tratta di : Rodolfo
Allicate, Giuseppe Auteri, Gabriele Buccheri,
Agostino Catalano, Francesco Chiarello, Vincenzo
Coniglio, Tommaso Di Giovanni, Giuseppe Di Marco,
Giovanni Giammona, Nunzio La Torre, Daniele Lauria,
Antonino Lo Iacono, Calogero Lo Presti, Giovanni Lo
Giudice, Giovanni Mannino, Nicolò Milano, Maurizio
Pecoraro, Domenico Marino, Christian Mancino, Ivano
Parrino, Gaspare Parisi, Francesco Paolo Putano,
Giustino Giuseppe Rizzo, Matteo Rovetto, Salvatore
Sampino, Fabrizio e Giovanni Toscano, Antonino Zarcone,.
Ci sarebbe anche un ex investigatore, un agente di polizia in pensione,
tra gli arrestati. Secondo gli investigatori avrebbe avvertito il
capomafia Calogero Lo Presti di indagini e blitz in programmazione
contro il clan. L'indagine ricostruisce l'organigramma dei mandamenti di
Porta Nuova e Bagheria. Dall'inchiesta emergono gli stretti rapporti tra
i mafiosi di Porta Nuova e le famiglie palermitane di Pagliarelli,
Brancaccio, Noce e Tommaso Natale.
Roma – Motivi elettorali, Ingroia aspettativa a Csm.
La richiesta al Consiglio Superiore della Magistratura di aspettativa
per motivi elettorali è solo cautelativa. Il magistrato, Antonio
Ingroiaha firmato il manifesto “Io ci sto” ed è il primo
firmatario. Il giudice il 21 dicembre dovrebbe presenziare a Roma,
all'iniziativa al teatro Capranica. Ingroia, in ritorno dal Guatemala,
dovrebbe aprire i lavori dell'assemblea degli aderenti. Il magistrato
sembra che ad oggi, non abbia deciso di scendere in lizza per le
consultazioni ma su ciò sta riflettendo.
Roma - Pietro Grasso candidato, lascia anche Procura
Nazionale Antimafia. Il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro
Grasso
in una conferenza stampa con Pier Luigi Bersani, annuncia la sua
candidatura come capolista del Pd alle prossime elezioni. Ha affermato :
''Non voglio usare termini come salire o scendere in politica. Ho finito
la mia esperienza e ora mi sposto in politica. Non pensavo di dover
prendere una decisione così rapida, prendo il treno in corsa, entro i
politica ed è stata una decisione radicale e sofferta". Grasso oltre
alla richiesta di aspettativa elettorale, ha presentato domanda di
pensionamento anticipato a partire dalla fine di febbraio, poteva
restare in servizio sino a gennaio 2020. Tale domanda, distinta dalla
richiesta di aspettativa per motivi elettorali, è revocabile fino a
quando il Consiglio superiore della magistratura non la delibera. A
breve si aprirà la corsa alla successione alla guida della Procura
Nazionale Antimafia.