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ARTE
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TORINO -
Museo Egizio: riallestimento sale storiche, presentazione e preview.
Il percorso espositivo all’interno dell’ex Collegio dei Nobili, giovedì
19 dicembre 2019 - ore 11,00, in via Accademia delle Scienze, 6
si
è
arricchito di un ulteriore intervento di rinnovo, a meno di cinque anni
dall’inaugurazione della nuova struttura del Museo Egizio. Il
riallestimento è nato dall’imponente attività ed opera che ne ha
ripensato gli spazi e la disposizione della collezione. La
presidente
Evelina Christillin
(ascolta
intervista),
il
direttore
Christian Greco
(ascolta
intervista),
l’archivista
Tommaso Montonati ed il curatore
Beppe Moiso hanno illustrato alla stampa il nuovo intervento ed accompagnato
i giornalisti nella
visita. Le “sale storiche” che accolgono il pubblico all’inizio della
visita nell’ipogeo sono le protagoniste del lavoro di riallestimento.
L’itinerario di scoperta dei reperti egizi è stato introdotto da un viaggio
alle origini del Museo stesso.
La
nuova configurazione delle superfici e l’impiego di moderne
soluzioni, presenta ora una narrazione più approfondita e completa,
fedele ricostruzione di una sala così come si presentava nell’800.
La storia del Museo Egizio permette di ripercorrere un cammino
che muove i suoi passi iniziali circa 400 anni fa, quando le prime
antichità egizie approdarono a Torino per volere dei sovrani di Casa
Savoia. Il ruolo, della monarchia sabauda, fu poi determinante nel 1824,
con la decisione del Re Carlo Felice di acquistare la collezione
Drovetti, facendone il nucleo fondante del Museo, che nacque lo stesso
anno.
Il nuovo percorso storico è stato modellato attorno agli studi
condotti all’interno del Museo Egizio dal curatore Beppe Moiso e
dall’archivista Tommaso Montonati.
Il visitatore nella nuova area ammira l’imponente statua di
Ramesse II, la Mensa Isiaca, pregevole tavola metallica di provenienza
romanica, e via via gli altri reperti testimoniano la genesi della
collezione, fra cui la riproduzione della testa con segni cabalistici,
visualizzata in 3D su un apposito schermo, conservata ai Musei Reali,
presso il Museo di Antichità di Torino.
Il cammino prosegue, dopo aver approfondito il fondamentale
contributo delle figure chiave di Vitaliano Donati e Bernardino
Drovetti, tratteggiando lo sviluppo della “Egittomania” in epoca
Napoleonica, nata sull’onda della spedizione lungo il Nilo delle truppe
francesi, che lo stesso Bonaparte aveva voluto fossero affiancate da
oltre 150 Savants, studiosi di varie discipline provenienti dalle
Università francesi, con una decina di disegnatori. Proprio il lavoro di
questi ultimi, confluito negli undici volumi della famosa Description de
l’Ègypte, viene qui messo a disposizione del pubblico in formato
digitale, per mezzo di un monitor touchscreen che consente di scorrerne
le pagine della seconda edizione, stampata tra il 1821 e il 1829. Il
suggestivo e scenografico riallestimento del libro dei morti di Iuefankh,
papiro la cui lunghezza sfiora i 19 metri, è esposto e corredato da un
apparato infografico che ne percorre e descrive minuziosamente l’intero
sviluppo, sulla base degli studi compiuti dalla curatrice e filologa del
Museo, Susanne Töpfer, consentendo al visitatore di osservare da vicino
e comprendere i disegni e le formule che compongono questo straordinario
reperto. Tutto intorno altre teche, appartenenti al primo allestimento,
contengono oggetti di culto e di uso quotidiano. Una parete intera è
dedicata all’esposizione delle stele funerarie, in pietra e in legno. È
infine possibile vedere - grazie al prestito dei Musei Reali di Torino -
una selezione delle oltre 3000 medaglie e monete di epoca tolemaica e
romana facenti parte della collezione riunita da Bernardino Drovetti.
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CATANIA
– Arte della pelle: passione di famiglia Carota.
“I miei figli si sono avvicinati alla professione
senza mie indicazioni, ed adesso sono loro a portare
avanti con me questa mia passione che è anche un
lavoro”.
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© UNIVERSITA'
CATANIA
Carabinieri e
tradizione
popolare
Catania
-
"I Carabinieri e la tradizione
popolare" è il tema manifestazione che si è svolta ieri sera,
all’interno cortile della caserma "Vincenzo Giustino", sede storica del
Comando Provinciale di Catania. L’evento, organizzato dal Comandante
Provinciale dei Carabinieri, Col. Giuseppe Governale, ha suggellato i
festeggiamenti a Catania per il 194° annuale della fondazione dell'Arma
dei Carabinieri. L’iniziativa, che ha rappresentato un momento
d'incontro culturale e istituzionale per Carabinieri e cittadini. Con
tale manifestazione si è voluto ribadire, attraverso l'espressione di
alcune tra le più evocative arti tradizionali siciliane, l'ultra
secolare rapporto tra i Carabinieri e il territorio siciliano. Per
l'occasione Giacomo Alessi, noto ceramista di Caltagirone, ha esposto
nei corridoi del comando numerose ceramiche di elevato valore artistico,
storico, provenienti dalla collezione privata, ove tra gli altri
figuravano due Carabinieri appositamente realizzati dal maestro per
l’occasione. All’interno del cortile è stato esposto un tipico carretto
siciliano: alcune sponde realizzate dalla Signora Chiarenza di Aci
S.Antonio rappresentano scene della tradizione popolare. Il maestro
puparo, Mimmo Cuticchio, di Palermo ha intrattenuto gli ospiti con una
rappresentazione scenica di pupi siciliani in cui, tra l'altro, ha
riaffermato la radicata presenza dell'Arma nell'immaginario popolare. Al
termine, alla presenza delle massime autorità cittadine, il Presidente
del Rotary Club Catania Nord, Dott. Giovanni Arcidiacono, ha donato al
Comandante della Regione Carabinieri "Sicilia": Gen. Arturo Esposito,
perchè possa essere esposto nel museo storico dell'Arma di Roma, un pupo
siciliano raffigurante un corazziere, nella uniforme dei Carabinieri del
Re del 1870. L’opera è stata realizzata appositamente dal maestro
Salvatore Pulvirenti di Acireale. Sono sempre vivi quei valori etico e
morali a cui si ispiravano i paladini di Francia nei racconti delle
gesta epico cavalleresche, fino ad oggi validi anche nella società
odierna.
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