Agenda
21 chiede all’Amministrazione
incontro urgente su questioni idriche
potabilità e fognaria
Lentini
- Il coordinamento Agenda 21, dopo avere promosso un
incontro con il relatore l’Ing. Salvatore Ridolfo,
funzionario del Comune ed esperto della tematica idrica, ha
chiesto all’Amministrazione un incontro urgente sulla
questione delle acque: potabilità e fognaria. Due aspetti
durante l’incontro sono stati evidenziati : il primo
riguarda gli A.T.O. provinciali istituiti in base alla legge
36/94 (Legge Galli) oggetto anche di uno studio condotto dal
Circolo Agorà, il secondo concerne la questione
sull’inquinamento della Fontana Paradiso. “La situazione si
configura tanto più insostenibile – affermano i dirigenti
di Agenda 21 - per il comune di Lentini, quanto più esso
costituisce uno dei più ricchi, se non il più ricco bacino
idrografico della Sicilia e vede ricadere, nel suo
territorio, il più grande invaso artificiale d’Europa,
preziosa fonte di approvvigionamento per imprese agricole e
industriali del territorio e non. A fronte di queste
risorse che la città mette a disposizione della
collettività, è legittimo rivendicare, tanto più alla luce
di un prevalente impianto privatistico, contropartite
adeguate e, comunque, garanzie solide di una programmazione
rispondente ai bisogni del territorio, e di impegni precisi
per la realizzazione dei programmi. Al momento, l’unica
certezza che ci è dati conoscere è la possibilità che la
bolletta idrica registri aumenti fino al 400% entro i primi
5 anni dall’avvio degli ATO. In questo quadro chiediamo
all’Amministrazione Comunale di rendere noti alla
cittadinanza : Se l’A.T.O. idrico 8 di Siracusa ha elaborato
un Piano d’Ambito e, comunque, attraverso quali documenti
programmatici l’A.T.O. si accinge a gestire tutta la
problematica; Se, al momento, sulla base di stanziamenti POR
Sicilia o della Comunità europea, ci sono interventi
afferenti il territorio del Triangolo Lentini, Francofonte,
Carlentini; Se il Comune di Lentini, attraverso i suoi
rappresentanti in assemblea, ha trasmesso una relazione
dettagliata sulle criticità esistenti nel territorio e con
quali priorità. Come si intendano comunque risolvere alcune
problematiche che affliggono il territorio e la città quali:
il rifacimento della rete fognante dei quartieri Sopra
Fiera, la potabilità dell’acqua oggi estesa anche ai pozzi e
la questione della rete fognaria nei quartieri ex abusivi
come S. Antonio, Corderia e Carrubbazza. Risolvere
radicalmente il problema dell’inquinamento della Fontana
Paradiso è possibile. L’inquinamento della fontana Paradiso
è un fatto che sussiste da sempre. La presenza di “coliformi
fecali” si spiega, in primo luogo, con la persistenza, nella
zona attigua alle sorgenti, di attività di pastorizia. Si
tratta di forme di inquinamento “buone”, che possono essere
abbattute con iniezioni di ipoclorito di sodio come avviene
solitamente. Tuttavia, al di là del fatto che lo stesso
ipoclorito espone a rischi per la salute in caso di
sovradosaggio, questa forma di inquinamento inibisce alla
cittadinanza l’uso potabile di un’acqua che più volte gli
esperti hanno classificato come oligominerale. Fra
l’altro, da uno studio dell’ing. Scamarda risulta che, con
appositi accorgimenti, si potrebbe aumentare la portata
della sorgente stessa di almeno il 20%. Risolvere
radicalmente il problema dell’inquinamento della Fontana
Paradiso è possibile. Negli anni passati, sono emerse
ipotesi che però non hanno visto protagoniste attive e
interessate le amministrazioni. La proposta è quella di
creare un Parco Naturale nella zona adiacente alle sorgenti,
un territorio di grande pregio paesaggistico che ha già
visto realizzato, in questi anni, qualche importante
intervento di forestazione. Si tratterebbe, se solo ci fosse
una volontà convergente, di estendere questo intervento,
recintare la zona e inibirla al pascolo, oltre ad
espropriare ovviamente i terreni interessati. Non crediamo
sia impossibile lavorare a questa prospettiva anche in
sintonia con l’Amministrazione Comunale di Carlentini.
Riteniamo sia possibile anche attingere a finanziamenti
previsti in Finanziaria o a Fondi europei. I benefici che
ne trarrebbe la città sarebbero enormi in termini di
utilizzo di acqua potabile, (si ricorda che l’attuale
ospedale utilizza ancora le autobotti), di risparmio per le
famiglie che non acquisterebbero acqua minerale nei
supermercati, di minore produzione di rifiuti : le
tonnellate di bottiglie di plastica che finiscono in
discarica. Se poi si aumentasse anche la portata si potrebbe
anche intaccare il costo di energia elettrica utilizzata nei
pozzi quantificabile in 400.000,00 euro l’anno. Su tutte
queste tematiche chiediamo un incontro urgente
all’Amministrazione Comunale”. Certamente la situazione
politica nei comuni di Lentini e di Carlentini non aiuta
Agenda 21 sulla questione delle acque. Lentini è sempre alle
prese con “spade di Damocle” : crisi, fiducia e ricorsi.
Carlentini è addirittura gestita da un commissario
governativo dopo le dimissioni del sindaco Sergio
Monaco(eletto a furor di popolo). E’ tutto sempre in
prospettiva…. l’aspettativa che dura da oltre un ventennio:
su serietà politica ed amministrativa per uno sviluppo che
in realtà è stato e continua ad essere solo regresso
economico….La lotta per la “poltrona” ed i piccoli favori
per singoli e non per la collettività…. Altro che
problematiche idriche e soluzioni……