Monitoraggio aereo
attività
Etna
CATANIA
– Attività esplosiva assente e fronte delle colate laviche
sostanzialmente fermo: questo il quadro emerso dalla ricognizione
aerea sull'Etna compiuta, stamane, dagli esperti della sezione di
Catania dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dai
tecnici della Protezione civile regionale. Nel
corso del sorvolo, effettuato con l'elicottero della Protezione
civile regionale e reso possibile per l'avvenuto miglioramento
delle condizioni atmosferiche, esperti e tecnici hanno verificato
in particolare, lo stato dei luoghi del cratere di Sud-Est (3050 slm)
dove si è aperta una fessura effusiva, dalla quale è partita la
colata lavica che ha raggiunto la Valle del Bove. Al momento la
situazione non desta preoccupazione, non ci sono pericoli per la
popolazione dei centri abitati più vicini, ma è tenuta costantemente
sotto controllo; sono in fase di pre-allerta, inoltre, le strutture
di protezione civile, comprese quelle di volontario. Disagi,
invece, potranno derivare dalla presenza di cenere vulcanica
caduta, a seguito dell'attività esplosiva, in direzione nord-est e
che ha interessato il territorio dei comuni di Randazzo,
Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Sant'Alfio,
Milo e Zafferana Etnea. Dell'esito della ricognizione è stato
prontamente informato il presidente della Regione, Raffaele
Lombardo che segue con attenzione l'evolversi della situazione
sull'Etna ed è direttamente e costantemente aggiornato dai vertici
della Protezione civile regionale.
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Pippo
Gianni a Catania:rivedere
impostazione parco scientifico e tecnologico
a
Catania
– “La mia intenzione è quella di sviluppare
le potenzialità di questa regione: bisogna creare una filiera
virtuosa, nella quale è compreso il Parco Scientifico, che possa
agire sulla crescita competitiva delle nostre imprese e della
Sicilia”. È quanto ha affermato l’assessore regionale
all’Industria, on. Pippo Gianni,
in visita presso la sede catanese del Parco Scientifico e
Tecnologico della Sicilia, durante l’incontro i vertici del
consorzio di ricerca, che è partecipato all’88 per cento dalla
Regione. L’assessore Pippo Gianni ha spiegato che chiederà di
rivedere l’impostazione del piano di riordino delle società
partecipate dalla Regione. “Ritengo che per quanto riguarda il Parco
Scientifico l’impostazione del piano di riordino debba essere
riveduta – ha aggiunto Gianni – il riordino dovrà essere l’occasione
per rafforzare e rilanciare la capacità di ricerca, al fine di
trasferire alle aziende innovazione e servizi ed evitare una
ulteriore fuga di cervelli. Le competenze e le idee progettuali del
Parco offrono le condizioni per poter proseguire in questa
direzione”. Antonino Catara presidente del PST Sicilia ha
affermato: “L’apprezzamento dimostrato dall’assessore Gianni ci
stimola a proseguire con rinnovato slancio nel percorso fin qui
svolto, che ha delle caratteristiche peculiari, come dimostrano i
brevetti e le tecnologie messe a punto”. |
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SICILIA |
Gianni: ”9000 impianti fotovoltaici per energia a costo zero"
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Grazie
a tutti gli amici che hanno creduto in me e nel
mio lavoro premiandomi con ben 44.724. Ma adesso il mio lavoro continua
con grinta e serietà politica per il bene di questa Terra.
Grazie ancora
Pippo Gianni |
Palermo
– 9000
impianti fotovoltaici verranno realizzati nelle nove province
siciliane grazie all’accordo di collaborazione sottoscritto, in
giornata, fra l’assessorato all’Industria della Regione
Siciliana, il Gruppo Beghelli e la fondazione onlus Horcynus
Orca. Con un investimento di soli 450 euro, gli utenti potranno
usufruire di energia elettrica per 20 anni a costo zero. “Il
nostro assessorato - commenta l’assessore Pippo Gianni
- sta impegnando tutte le risorse umane disponibili alla piena
attuazione del Piano energetico regionale, promuovendo gli
interventi per la realizzazione di tutte le sue parti. Quindi,
oltre agli impianti industriali, siamo interessati anche ai
progetti di diffusione dei piccoli impianti, presso tutte le
famiglie e presso gli enti locali, in maniera da diffondere
capillarmente sul territorio le fonti di energia pulita. Con
l’accordo odierno promuoveremo la diffusione del fotovoltaico
presso le famiglie che godranno, con un costo ridottissimo, di
energia gratis per 20 anni. Risultato non secondario sarà quello
di mettere in moto un pezzo delle nostre piccole imprese che
avranno il compito di realizzare gli impianti ed inoltre
attraverso l’onlus, con il coinvolgimento del Ministero di
Grazia e Giustizia, il reinserimento sociale e lavorativo di
persone a rischio di emarginazione”. L’obiettivo è di realizzare
9.000 sistemi fotovoltaici, di potenza pari a 3 Kw destinati
alle famiglie siciliane, favorendo il reinserimento sociale e
lavorativo di persone a rischio di emarginazione. Oltre alla
famiglie, possono aderire all’iniziativa, stipulando appositi
accordi, i Comuni e gli enti provinciali per l’installazione dei
tetti fotovoltaici su edifici pubblici di propria competenza,
come scuole e uffici, le aziende sanitarie locali, le Curie
Vescovili, le parrocchie, le carceri delle nove province e le
piccole imprese agricole ed artigianali. “L’accordo conferma la
filosofia e gli obiettivi di sviluppo del Gruppo Beghelli, che
da tempo offre servizi integrati caratterizzati da tecnologie
fortemente innovative ed efficienti, in grado di ridurre
l’impatto ambientale - commenta Gian Pietro Beghelli,
presidente dell’omonimo gruppo
-
La diffusione di una precisa cultura sulla necessità di gestire
con intelligenza l’energia, alla luce anche dei gravissimi
effetti sull’ambiente che gli sprechi delle fonti possono
comportare, è infatti fra i principali obiettivi della società”.
Il Gruppo Beghelli progetta, produce e distribuisce sistemi
elettronici per la sicurezza industriale e domestica, sistemi
fotovoltaici ed è leader italiano nel settore dell’illuminazione
di emergenza e del risparmio energetico. Con il Centro SOS,
Beghelli è inoltre attivo nei servizi per la sicurezza,
avvalendosi di strutture tecnologiche, apparecchiature e
personale ai più alti livelli di specializzazione e competenza.
L'iniziativa sarà attuata attraverso la pubblicazione di un
bando finalizzato all’erogazione di un contributo in conto
capitale a favore di tutti gli utenti beneficiari del progetto,
che potranno godere di energia elettrica per 20 anni a costo
zero. Il costo complessivo dell’installazione prevede infatti
l’investimento da parte degli utenti di soli 450 euro circa, in
parte finanziati dalla Regione. L’accordo prevede che lo
svolgimento dell’attività di progettazione, realizzazione degli
impianti e manutenzione, in modo da assicurare il funzionamento
degli impianti per tutta la durata prevista: 20 anni, verranno
assicurate dalla Beghelli in collaborazione con l’associazione
onlus Horcinus Orca. La novità dell'iniziativa consiste
nell’accordo fra un soggetto industriale come il Gruppo
Beghelli, che fornirà i materiali ed il supporto necessario al
montaggio e all’assistenza tecnica attraverso installatori
locali qualificati, e l’associazione onlus, che, attraverso la
sua rete di piccole cooperative sociali curerà la parte
progettuale, occupandosi inoltre della stesura di progetti
finalizzati a favorire l’inserimento sociale e lavorativo di 135
persone in condizione di esclusione sociale. Priorità sarà data
alle persone internate nell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto o a
grave rischio di internamento dai carceri e dai territori
siciliani.
Gianni:” tassa concessione ad aziende che producono energia per sgravare
siciliani”
Palermo – L’assessore regionale Pippo Gianni
ha
presentato la proposta per ”una tassa di concessione alle aziende
nel settore della produzione di energia per sgravare i siciliani”.
“Basta, abbiamo raggiunto un livello che non è più tollerabile.
Bisogna invertire questa tendenza. La Sicilia deve avere un ritorno
dalle produzioni che hanno causato questo deterioramento. Non
accettiamo più di essere una “terra a perdere”. Ho già presentato
all’assemblea regionale siciliana - annuncia Pippo Gianni - un
emendamento alla finanziaria regionale che prevede una tassa di
concessione posta in capo alle aziende che operano nel settore della
produzione di energia e del correlato fondo per il finanziamento
della sottrazione energetica. L’imposizione tributaria, che rientra
nella potestà statutaria della Regione, e le maggiori entrate sono a
finalità vincolata, avendo contestualmente previsto un fondo che
servirà ad abbassare il costo dell’energia nel nostro territorio per
i cittadini e le imprese siciliane. La crisi è ormai alle nostre
porte e l’Italia come reagisce? Rapina i fondi Fas che sono Fondi
per le Aree Sottosviluppate e con la complicità del ministro Fitto,
che sembra ormai essere vittima delle sindrome di Stoccolma, li
utilizza per le opere da realizzarsi al Nord del Paese .Questo
l'esordio dell'intervento dell'assessore all'Industria della Regione
siciliana, Pippo Gianni, al convegno organizzato dalla UIL “Io sud,
tu sud, noi... L'Italia”.
Il convegno, che ha come tema centrale “Nuove politiche, nuova
etica, il coraggio nelle scelte”, è stato organizzato dalla Uil
Campania insieme alla Uil Sicilia per fare il punto sulle condizioni
economiche, occupazionali e sociali del Mezzogiorno che già risente
della crisi, soprattutto degli effetti di quella internazionale, in
tutti i settori. “Non solo - afferma l'assessore all'Industria - ci
rapinano dei fondi che erano destinati a rilanciare le nostre
infrastrutture, ma pretenderebbero anche un grazie per
“l’elemosina” di un milione di euro per il Ponte sullo stretto. Io
voglio il Ponte - precisa Gianni - ma la somma indicata è appena
sufficiente all’esproprio delle aree, non certo all’apertura dei
cantieri. Quindi, si tratta di sabbia negli occhi dei siciliani per
distrarre l’attenzione dalla rapina di ben altre somme. Quelle che
servono a realizzare strade, autostrade e linee ferrate, da noi
ferme alla fine dell’ottocento.
Ora - prosegue Gianni - il ministro Sacconi
minaccia di commissariare la sanità siciliana, ma noi al massimo
possiamo accettare mezzo commissario perché, sarebbe bene spiegare a
Sacconi, che la Sicilia, unica regione in Italia, compartecipa alla
spesa sanitaria con il 50% di risorse proprie.
Vorrei
ricordare al ministro – afferma Gianni - che tale imposizione era
subordinata al contestuale trasferimento di parte delle accise sui
prodotti petroliferi prodotti nella nostra regione. Ed invece, la
quota di compartecipazione ci è stata aumentata a livelli che
nessuna altra regione “virtuosa” sopporta e del trasferimento di
fondi nessuno ne parla più, nonostante sia stato approvato con la
medesima legge”.
Ed allora – aggiunge Gianni - è bene che la Sicilia reagisca. Ora
diciamo basta, non tolleriamo più di essere trattati come figli di
un Dio minore. Il nostro territorio, da oltre cinquanta anni, ospita
le più grandi raffinerie per il trattamento dei prodotti
petroliferi che contribuiscono per oltre il 40% al fabbisogno
nazionale. Ciò ha determinato, da un lato, una significativa
risposta occupazionale ma, nel lungo periodo, le attività esercitate
hanno determinato la compromissione spesso irreversibile di interi
territori, coinvolgendo suoli, falde acquifere, coste, atmosfera e
soprattutto minando la salute dei siciliani. Ormai i dati sulle
patologie oncologiche e genetiche in interi territori sono arrivati
ad un livello di gravità tale che, difficilmente, potranno più
essere ignorati. Di contro, il nuovo indirizzo politico a livello
nazionale ed europeo, in materia di ambiente e di tutela della
salute, non ritorna di alcuna utilità per recuperare ed alleviare il
deterioramento già causato, ma si limita ad una generica prevenzione
contro ulteriori devastazioni della salute collettiva e del
territorio.
Quindi non solo il governo nazionale non sta garantendo alla
Sicilia, in rapporto al contributo energetico fornito al sistema
paese, alcuna compensazione ma addirittura impone maggiori e
ulteriori oneri sanitari che impediscono alla regione di far fronte
alle emergenze sociali e ambientali. Di più, paradossalmente, i
cittadini e le aziende che operano in Sicilia pagano l'energia ad un
prezzo più alto del resto d'Italia. E come se non bastasse ora viene
approvato un emendamento della Lega che, dividendo l'Italia in tre
macro aree, ci costringerà ad un ulteriore salasso per pagare il
costo energetico. La giustificazione di ciò sarebbe data dal fatto
che alla Sicilia mancano le infrastrutture.
Ed allora come ho avuto modo di dire qualche
tempo fa: “Cornuti e mazziati...” perché i cittadini siciliani, come
tutti gli italiani, negli anni hanno pagato in bolletta la quota che
serve al rifacimento delle reti. Questi soldi sono stati utilizzati
per dotare di infrastrutture energetiche moderne il nord Italia
mentre noi dovremmo pagare il conto di una inadempienza dei gestori
delle reti”.
Palermo
–
L’assessore all’industria Pippo Gianni
ha annunciato l’avvio di contatti con la Guardia di Finanza per la
stesura di un protocollo di legalità, specifico per il settore
Eolico. L’avvio di controlli rigorosi e la più ampia collaborazione
con la magistratura sono stati ribaditi dall’assessore regionale
Pippo Gianni in relazione all’inchiesta sull’energia eolica e alle
iniziative di deputati dell’opposizione. “Ho chiesto agli uffici
regionali – ha detto Pippo Gianni – di accertare se siano stati
autorizzati progetti o ce ne siano in attesa di autorizzazione. Già
nel dicembre 2008, allarmato da alcune notizie di stampa su
possibili rischi di infiltrazioni mafiose nel settore energetico,
avevo scritto al procuratore di Palermo per manifestare la più ampia
disponibilità ad assumere, d’intesa con la magistratura, ogni utile
iniziativa per la tutela della legalità e della sicurezza, per
prevenire o reprimere ogni possibile tentativo di infiltrazioni
mafiose in attività economiche. In quella lettera che già
l’attività amministrativa di questo assessorato, in virtù del
protocollo di legalità e sicurezza sottoscritto dalla Regione, dal
Ministero degli interni e da altri organismi istituzionali, viene
svolta in stretta collaborazione con gli organi inquirenti. A tutela
del buon nome dell’amministrazione regionale e della serenità degli
uffici auspico, inoltre, un celere approfondimento delle
dichiarazioni dell’imprenditore Moncada. E lo invito, se già non lo
avesse fatto, a riferire agli organi inquirenti ogni eventuale
notizia di reato di cui sia a conoscenza”.
Gianni chiede
chiarimenti
a vertici petrolchimico per
2 incidenti
PALERMO – La Regione ha chiesto chiarimenti ai vertici del petrolchimico in
merito ai due incidenti verificatisi nelle zona industriali. Sono
stati convocati, i vertici di Gela ed i responsabili della Isab di
Priolo, per martedì prossimo alle ore 15. La missiva è stata
inoltrata dagli uffici dell’assessorato regionale all’Industria per
avere delucidazioni in merito ai due incidenti che si sono
verificati ieri a Gela ed oggi a Priolo “Esprimo la mia
solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione agli operai
rimasti intossicati mentre stavano svolgendo il loro lavoro”, dice
l’assessore all’Industria Pippo Gianni
che, dagli Stati Uniti dove si trova in missione per una serie di
incontri con imprenditori interessati a realizzare investimenti in
Sicilia, si è messo immediatamente in contatto con i sindaci di Gela
e di Priolo. Pippo Gianni ha chiesto notizie sulla reale dimensione
dell’incidente e ha invitato i vertici del petrolchimico alla
riunione di martedì per avviare una riflessione comune sulle misure
da mettere in atto a salvaguardia della popolazione. “ Nei prossimi
giorni – ha aggiunto Pippo Gianni - voglio incontrare, insieme ai
due sindaci, anche i vertici delle società per avere chiarimenti
sulle misure di sicurezza e sul rispetto di tutte le procedure di
manutenzione degli impianti. Incidenti come quello accaduto non si
dovranno ripetere: siamo interessati agli investimenti, ma non
intendiamo più tollerare che il profitto venga anteposto alla
salvaguardia della popolazione. Vogliamo il lavoro, ma non a costo
del rischio della vita”.
Risorse
idriche:
on. Pippo Gianni in
Israele
Palermo - Ricerca applicata nel campo delle risorse
idriche: on. Pippo Gianni
assessore regionale all'Industria visita Israele. Sono stati
avviati rapporti di collaborazione con la Ben Gurion University, in
particolare con lo Zuckerberg Institute, che si occupa di ricerca
applicata nel campo delle risorse idriche. Obiettivo: promuovere la
collaborazione con gli atenei dell’Isola per lo studio di soluzioni
che consentano alle imprese siciliane l’utilizzo di acque
alternative al potabile, con il conseguente risparmio delle falde.
"L'acqua - ha detto Gianni - è una risorsa fondamentale per la vita.
La progressiva desertificazione e il depauperamento delle risorse
devono essere affrontate per tempo. Per questo motivo, nei prossimi
giorni, vareremo un provvedimento per imporre alle aziende, che
consumano molta acqua, di utilizzare risorse idriche alternative al
potabile. Ovviamente daremo loro un lasso di tempo adeguato durante
il quale dovranno attrezzarsi e, per farlo, avranno anche il nostro
aiuto, sotto forma di studi di soluzioni alternative. Le stesse che,
appunto, stiamo ricercando con l'università israeliana". La seconda
giornata della visita di Gianni è stata dedicata alla promozione
industriale. Durante un incontro presso l'ambasciata italiana, sono
state gettate le basi di un accordo con il ministero dell'Industria,
il Matimop, l’Istituto per il commercio estero, gli uffici
dell'ambasciata e della Camera di commercio e industria. Proprio per
questo motivo, nei prossimi mesi saranno organizzate missioni
dedicate all'attrazione di investimenti verso la Sicilia, alla
delocalizzazione di imprese e all'interscambio.
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Gianni :
“legge per
favorire
imprenditori sani”
PALERMO -“Abbiamo approvato un disegno di legge che
giudico fondamentale per favorire i processi di sviluppo del settore
produttivo siciliano. Il provvedimento è già stato trasmesso alla
commissione attività produttive con procedura di urgenza in modo
tale che, in tempi brevi, l'aula lo possa valutare e, se condiviso,
possa essere approvato. Composto da otto articoli, il documento si
inserisce nel complessivo potenziamento del sistema imprenditoriale.
Ringrazio la giunta di governo ed il presidente Lombardo per la
sensibilità dimostrata nell'approvare in tempi rapidissimi un
provvedimento atteso dal mondo imprenditoriale siciliano. Sono certo
che i colleghi della commissione attività produttive con il
presidente Salvino Caputo, così come tutta l'assemblea regionale,
sapranno dare risposte in tempi brevi alle aspettative
dell'imprenditoria sana della nostra terra alle prese con le
numerose sfide che bisognerà affrontare nel prossimo futuro, anche
in considerazione del progressivo allargamento dell’unione europea”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale all'industria, Pippo
Gianni
dopo l'approvazione in giunta del disegno di legge: “Disposizioni
per favorire lo sviluppo del settore industriale in Sicilia”. Il
documento si contraddistingue per la selettività degli interventi,
che si focalizzano verso settori ben definiti in relazione
all’impatto atteso sul sistema produttivo e la riqualificazione
della relativa spesa verso interventi a maggiore valore aggiunto. Il
disegno di legge, in particolare, interviene su alcuni aspetti che
si possono definire urgenti in ordine all’attuale assetto delle
competenze dell'assessorato regionale dell’Industria, su materie
attinenti i regimi di aiuto - con particolare riferimento ai nuovi
interventi finalizzati all’attuazione del PO FESR 2007-2013 (artt.
da 1 a 6), ed ai controlli sui progetti finanziati con il POR
Sicilia 2000-2006 (art. 7) e la loro revisione, anche sotto il
profilo delle modalità di accesso, alla luce della nuova disciplina
comunitaria, compresa la ricerca e l’innovazione.
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Gianni:
”Consorzi
ASI trasformati in Agenzia”
PALERMO – “I Consorzi ASI verranno trasformati in
Agenzia,- afferma il neo assessore all’industria Pippo Gianni
- cui verrà affidato l’importante e delicato compito di sostenere
l’imprenditoria locale e di promuovere le opportunità insediative
dei nostri territori e di attrarre nuovi capitali dall’esterno”. “I
disagi manifestati da varie categorie produttive – ha continuato
l’assessore Gianni – sono ancora più drammatici in Sicilia, dove
peraltro si paga lo scotto di subire l’inquinamento delle raffinerie
senza averne alcun vantaggio in termini di ritorno economico, a
partire dal costo dell’energia che, nel nostro territorio, per
carenze infrastrutturali, non riesce ancora a godere dei benefici
effetti della liberalizzazione dei mercati. E’ anche per tale motivo
che si rende ormai indispensabile ed indifferibile programmare le
attività nel settore energetico, strategico per la nostra isola,
puntando anche sulle energie rinnovabili e sui rigassificatori”.
Queste sono state le prime affermazioni, poco dopo l’assegnazione
delle deleghe da parte del Presidente della Regione, e ferve
l’attività all’Assessorato all’industria, l’assessore, Pippo Gianni,
ha già mostrato di avere le idee chiare. “L’obiettivo – ha aggiunto
il neo Assessore Pippo Gianni – è quello di rilanciare il settore
estrattivo e manifatturiero in Sicilia che ha sofferto di un gap
strutturale che ha reso difficile il suo pieno sviluppo. Per questo,
tra i primi punti, prevedo una serie di incentivi alle industrie,
anche di natura fiscale, puntando soprattutto alla ricerca e
all’innovazione.” A riprova della concreta intenzione di
un’immediata attivazione di tali iniziative, l’Assessore Gianni ha
già completato al propria squadra di diretta collaborazione, che
lavorerà d’intesa con i Dirigenti Generali Giuseppe Incardona e
Ignazio Sciortino, chiamando a capo dell’Ufficio di Gabinetto un
dirigente di provata esperienza come Michele Sarrica che conosce
bene l’Assessorato per essere stato in passato il Dirigente Generale
del Dipartimento Industria. L’Assessore ha già incontrato i
Dirigenti dell’Assessorato ai quali ha trasmesso le proprie linee
programmatiche per l’immediato futuro.
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