Il
museo oggi
Il primo
nucleo del museo archeologico di Leontinoi è rappresentato dall’Antiquarium
comunale nel quale confluirono, prima degli anni 50, molti reperti
provenienti da scavi irregolari o da scoperte Fra tali reperti si
annoverano i due famosi “CRATERI SICELIOTI” a figure rosse con scene di
raffigurazioni teatrali. Il vecchio Antiquarium, disorganica raccolta
di oggetti privi di contesto archeologico, fu successivamente
trasformato in un nuovo e moderno museo che rendeva conto degli scavi
eseguiti, soprattutto per quanto riguardava le nuove conoscenze sulla
topografia della città greca e sul rapporto tra indigeni e greci nel
periodo della fondazione. L’esposizione fu realizzata all’interno di un
edificio, originariamente scolastico ma poi passato in proprietà della
Soprintendenza, dove si accentrarono rinvenimenti del villaggio
capannonico della Metapiccola dell’età del Ferro, ceramiche arcaiche di
produzione locale e di importazione rinvenute negli stati più antichi,
stipe della Metapiccola, sistema della fortificazione meridionale.(Zona
archeologica)
Un
ampio spazio era inoltre accordato all’esposizione di una collezione
proveniente dal territorio: la “Santapaola”. Villaggio capannonico della
Metapiccola Il colle Metapiccola fa parte delle propagini settentrionali
dei Monti Iblei che digradano verso la Piana di Catania con colline
isolate alternate da profonde cave. Alla sua sommità si apre un ampio
pianoro. (Mappa Leontinoi)
Qui,
nel 1955, nel corso di una campagna di scavi, furono messe in luce le
basi di sette capanne di forma rettangolare con il fondo incassato nella
roccia. Nelle capanne sono stati trovati numerosi oggetti databili tra
la fine dell’età del bronzo e gli inizi dell’età del Ferro, tra cui due
bellissimi vasi multipli che ricordano i kernoi cretesi.