Biancavilla
CT – CC
preso topo d’appartamento, ai domiciliari. I Carabinieri della
Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato un
47enne, di Biancavilla, per furto aggravato. I militari, stanotte
durante un servizio finalizzato a prevenire e reprimere reati
predatori in genere, hanno sorpreso il soggetto all’interno di
un’abitazione del centro cittadino. Il ladro, approfittando
dell’assenza del proprietario, calzando dei guanti, aveva forzato la
porta d’ingresso dell’appartamento. Il maldestro ed è
stato bloccato dai Carabinieri mentre stava rovistando tra i
cassetti dopo aver accantonato dei preziosi. L’arrestato è stato
posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Bronte
CT – Usa
auto sottoposta a sequestro, denunciato. I Carabinieri della
Stazione di Bronte hanno denunciato alla Procura della Repubblica di
Catania un 52nne, gravato già noto, per violazione di sigilli. Una
pattuglia dell’Arma, durante un servizio di controllo alla
circolazione stradale, ha sorpreso il personaggio alla guida della
sua auto, già sottoposta a sequestro amministrativo per violazione
al Codice della Strada.
Randazzo
CT-
Filmato ed arrestato improvvisato ladro, vandalo e
funambolo. I
Carabinieri della Stazione di Randazzo hanno arrestato, in
flagranza, un 46enne, del luogo, per furto aggravato e
danneggiamento. Il soggetto, stanotte, in una vera e propria
escalation criminale ha iniziato col prendere di mira il bar
Autostazione, di Piazza Basile, rubando 2 sedie e un impianto
stereo; una bicicletta, in via Veneto; la somma in contanti di 40
euro, forzando la cassa di una rivendita di panini, in Piazza
Loreto; danneggiato il portone d’ingresso di 3 esercizi
commerciali, 2 condomini, tutti ubicati lungo la via Veneto,
apponendo della colla tipo super attack sulle serrature, nonché
rompendo specchietti e tergicristallo di due autovetture ivi
parcheggiate. Le povere vittime, in diversi momenti, hanno iniziato
a recarsi in caserma per raccontare l’accaduto ai Carabinieri
che, di primo mattino, sono riusciti a ricostruire
i fatti, anche con l’aiuto di alcune telecamere, dando un
volto al malvivente che, rintracciato, nella propria
abitazione è stato arrestato. L’intera refurtiva, trovata in casa
del ladro, è stata restituita ai legittimi proprietari mentre l’uomo
è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio per
direttissima.
Catania
- Furto e rapina, 3 in manette. Lorenzo BONANNO
20enne, destinatario di ordine di esecuzione emesso il 5 giugno 2014
dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di
Catania, dovendo espiare la pena di 1 anno, 4 mesi e 1 gg. di
reclusione per il reato di furto in concorso, rapina, lesioni ed
altro. Mirko Natale FUSTO 22enne, destinatario di ordine di
esecuzione per la carcerazione emesso il giorno 11 giugno 2014
dalla Procura della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena
residua di 2 anni e 15 gg. di reclusione per il reato di rapina e
ricettazione. Carmelo Silvestro PASSALACQUA 28enne,
destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il
giorno 11 giugno 2014 dalla Procura della Repubblica di Catania,
dovendo espiare la pena di 3 mesi di reclusione per il reato di
furto aggravato.
Palagonia
CT - Pena
definitiva per rapina. I Carabinieri della locale Stazione
hanno arrestato Vito
NAPOLI, 47enne
del luogo, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Ravenna. Il personaggio deve espiare una pena di 2
anni, 6 mesi e 5 giorni di reclusione, perché ritenuto colpevole
di alcune rapine commesse, nel settembre del 2010, nel
ravennate. L’arrestato è stato associato al carcere di Caltagirone
(CT).
Belpasso
CT-
Rapinatore trasfertista in Emilia Romagna in manette.
I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato
Giovanni Oscar MARLETTA 33enne, di Catania, in esecuzione di
un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale Rimini. Il
personaggio deve espiare una pena di 12 anni e 8 mesi di reclusione,
perché ritenuto colpevole di svariate rapine
commesse, tra il settembre 2011 e il gennaio 2012, nella
province di Rimini e Cesena. L’arrestato è stato associato al
carcere di Piazza Lanza.
Catania
–Preso
insospettabile con droga in auto. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale
hanno arrestato ai domiciliari in flagranza un 30enne,
incensurato, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Una gazzella dell’Arma, nella tarda serata di ieri, in via Passo
Gravina, ha fermato una Fiat Palio, condotta dal sospetto
sottoponendola a perquisizione. I militari hanno trovato celata nel
cofano, 300 grammi di marijuana (valore al dettaglio di circa
3000€), già suddivisa in dosi. La droga è stata sequestrata mentre
l’arrestato è stato posto ai domiciliari.
Mineo
CT- Evade
dai domiciliari CARA Nineo: CC preso. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in
flagranza, AMODOU WORRY SOW CHERNO, 21enne originario della Guinea, per evasione. Il giovane,
benché sottoposto agli arresti domiciliari, per tentato
furto ed evasione, è stato sorpreso da una pattuglia dell’Arma in
Contrada CUCINELLA, lungo la s.p. 131, in palese violazione
della misura restrittiva a cui era sottoposto. L’arrestato, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato al carcere di
Caltagirone.
Catania –
Librino, 4 presi con droga in auto, ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato ai
domiciliari in flagranza Giuseppe
LINGENTI, 19enne,
Ignazio Mauro TAGLIARINO, 19enne, Fabrizio
PEPE, 41enne e un incensurato, altro 23enne, tutti
di Piazza Armerina (EN), per detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. Un pattuglia dell’Arma, mentre stava percorrendo viale
Nitta, nel popolare quartiere di Librino, è stata attirata da
quattro persone sospette a bordo di una Fiat Panda. I
militari, dopo aver fermato l’auto, l’hanno sottoposta a
perquisizione rinvenendo e sequestrando 2 involucri in
alluminio contenenti circa 110 grammi di marijuana.
Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di
essere giudicati con il rito per
direttissima.
Catania - Sperona volante e picchia agenti, 1
preso a Librino. Poliziotti dell’U.P.G.S.P. ieri sera,
hanno ammanettato il già noto Placido VERCOCO 20enne, per rapina, danneggiamento
aggravato, resistenza e lesioni a P.U. La Sala Operativa alle
ore 23.00, ha diffuso la nota radio relativa ad una Fiat Uno che era
stata appena rubata e che stava percorrendo alcune strade nel rione
Librino. L’informazione era proveniente dall’apparato di rilevazione
satellitare di cui era dotata la vettura. La volante di zona si è
posta subito alla ricerca del veicolo, intercettandolo frontalmente,
in viale San Teodoro, grazie alle indicazioni contestualmente
fornite dalla sala operativa, in contatto con la ditta che gestisce
il sistema di sorveglianza satellitare. La volante si è
posta innanzi alla vettura che stava giungendo per sbarrarle la
strada. Il conducente, piuttosto che bloccarsi, ha
speronato frontalmente, la macchina della polizia continuando la
corsa tallonata a vista dalla stessa volante incidentata. La
rocambolesca corsa ha avuto termine presso la rotatoria
spartitraffico di viale San Teodoro angolo viale Bummacaro, dove la
Fiat Uno è andata ad impattare. Il ladro, rimasto
illeso, è uscito velocemente dall’auto ed ha continuato a fuggire
a piedi lungo la discesa del viale San Teodoro. I
due poliziotti non si facevano sorprendere ed hanno continuato
l’inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Il
maldestro è entrato in un’area isolata, sterrata e con
presenza di arbusti che costeggiavano la strada. Gli
agenti sono riusciti a raggiungere, il ladro che con
particolare veemenza, ha iniziato a sferrare contro di essi calci e
pugni, colpendoli ripetutamente. con difficoltà, gli agenti sono
riusciti ad avere la meglio sul soggetto bloccandolo ed
ammanettandolo. I 2 poliziotti hanno riportato entrambi
contusioni varie. Il malfattore, identificato per
Placido VERCOCO, residente a Biancavilla, è stato
dichiarato in arresto per lesioni e resistenza a
P.U., danneggiamento dell’autovettura di servizio, nonché per rapina
c.d. ”impropria”, per la violenza opposta per sottrarsi all’arresto
e mantenere il possesso del bene trafugato. Gli agenti hanno inoltre
contestato la guida senza patente perché mai conseguita e la guida
sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, essendosi rifiutato di
sottoporsi al narcotest. Su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria,
veniva associato presso le locali camere di sicurezza in attesa di
giudizio per direttissima della mattinata.
Catania – Tenta imporre droga a ragazza: 2 in manette. Si
tratta di : Sobui BAUOB 23enne e Mady Ibrahim KAN 26enne
senegalese. Poliziotti dell’U.P.G.S.P., alle ore 22.30 hanno
ammanettato il senegalese Sobui BAUOB 23enne per detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente e per aver istigato una
minorenne all’uso della medesima sostanza. L’episodio si è
verificato in tarda serata nella piazzetta delle Belle precisamente,
nel rione San Berillo Vecchio, luogo frequentato da giovanissimi in
alternativa alla piazza Vincenzo Bellini. Una minorenne
è stata avvicinata da un giovane di colore il quale le propose di
acquistare due “stecchette” di marijuana. a giovane aveva
fiutato in maniera estremamente decisa la proposta, ma il pusher ha
continuato ad insistere, quasi le stesse proponendo l’acquisto di
una qualsiasi mercanzia. La ragazza, infastidita, pur di sottrarsi a
tale situazione, si è allontanata frettolosamente dal luogo,
dimenticando il cellulare sopra la macchina su cui si era
appoggiata. La giovane, un attimo dopo, resasi conto della
dimenticanza è tornata sul posto, dove però non vi erano più ne
l’extracomunitario che il cellulare. La donna a quel punto, senza
perdersi d’animo, con l’apparecchio di un’amica ha telefonato subito
al 113, narrando all’operatore l’accaduto. Gli agenti delle
Volanti, impegnati nella vigilanza della vicina piazza Bellini, su
indicazioni della Centrale operativa, sono stati dirottati in
piazzetta delle Belle. I poliziotti da lì, insieme alla vittima,
hanno avviato subito le ricerche del ladro/spacciatore. Il maldestro
è stato rintracciato poco distante, mentre era in compagnia di altri
ragazzi. Il “furbo” si era già disfatto del telefono cellulare, in
compenso aveva ancora con sé le due stecchette di marijuana che
aveva offerto prima alla ragazzina. BAUOB, privo di permesso
di soggiorno, è stato arrestato e trattenuto in Questura in attesa
del giudizio per direttissima previsto per la mattinata.
L’attività di prevenzione condotta dall’U.P.G.S.P. durante la
“movida” del week-end nel centro storico è stata effettuata anche a
mezzo di Unità Cinofile Antidroga ed ha dato esito positivo. I
poliziotti, intorno alle ore 22.00, durante un giro di ricognizione
in piazza Vincenzo Bellini, hanno seguito il cane
che ha trascinato il proprio conduttore verso un giovane di
colore fermo all’angolo della stessa piazza assieme ad un altro
straniero. Il maldestro, intuito che il cane li aveva scoperti, si è
dato alla fuga. Il complice, in quel momento
distratto e con la visuale ostruita da molti giovani, è stato
bloccato dagli agenti prima che potesse fare la stessa cosa. Il
personaggio è stato quindi identificato nella persona già nota Mady
Ibrahim KAN 26enne senegalese. Il soggetto tra gli slip
nascondeva 33 grammi di marijuana. Il soggetto, che
annoverava precedenti specifici, è stato ammanettato per detenzione
ai fini di spaccio di marijuana e condotto in Questura in attesa del
giudizio per direttissima previsto per la
mattinata.
Catania – Spaccio
a Librino, Condor bloccano 55enne. La Squadra Mobile nel
pomeriggio di ieri, ha tratto in arresto: Arduino StefanoTURCHETTI
55enne perché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente. I tutori dell’ordine, nell’ambito di servizio
predisposti per la repressione dello spaccio di stupefacenti,
nel pomeriggio di ieri, in viale Grimaldi del quartiere di
“Librino”, hanno notato uno strano andirivieni di un soggetto
di mezza età che faceva la spola da un garage di uno stabile alla
pubblica via, consegnando di volta in volta “qualcosa” a delle
persone che si fermavano nei pressi.I Condor insospettivi dal
comportamento del soggetto hanno proceduto al suo controllo ed a
quello del garage, nel cui interno hanno rinvenuto e sequestrato
55 involucri di carta stagnola, contenenti complessivamente
220gr. di marijuana, e 8 involucri di cellophane
termosaldati all’apice, contenenti complessivamente 2,6gr. di
cocaina. I poliziotti, addosso al TURCHETTI hanno rinvenuto
la somma di 240,00 € ritenuta provento dell’illecita attività.
TURCHETTI è stato posto a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania– Nocchiero accusato: immigrazione clandestina. Agenti
della Squadra Mobile di Catania nella nottata, hanno posto in stato
di fermo di indiziato di delitto il cittadino eritreo:Mohamed OSMAN 43enne. Il personaggio è
gravemente indiziato del reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Il soggetto è stato individuato quale
conducente di un’imbarcazione in legno su cui stavano viaggiando 216
migranti, soccorso il pomeriggio del 7 maggio sulla nave della
Marina Militare “Vega”, impegnata nell’operazione “Mare
Nostrum”, giunta alle ore 17.30 circa di ieri nel Porto di
Catania con a bordo ulteriori 106 migranti soccorsi nel pomeriggio
del 7 maggio dalla nave della Maria Militare “Aliseo” e
successivamente trasferiti sulla “Vega”. Il fermato è stato
associato presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – Preso presunto scafista. Agenti della Squadra
Mobile hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto Omar
BAH 27enne per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il
soggetto è stato individuato quale conducente di un gommone (su cui
viaggiavano 76 migranti) soccorso il pomeriggio del 9 maggio in
acque internazionali dalla nave della Marina Militare “Scirocco”,
impegnata nell’operazione “Mare Nostrum”. La nave era giunta alle
ore 17.30 circa di sabato nel Porto di Catania con a bordo ulteriori
190 migranti soccorsi nel pomeriggio dell’8 maggio. I tutori
dell’ordine sul gommone hanno rinvenuto e sequestrato 1 telefono
cellulare internazionale ed altro materiale che è oggetto di
approfondimenti investigativi. Il fermato è stato associato presso
la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania – Rapina, stupefacenti ed evasione, 1 ai domiciliari a S.
Critoforo. Agenti del Commissariato di P.S. “Centrale” hanno
eseguito un provvedimento restrittivo riguardante il già noto
Carmelo BALSAMO 37enne abitante nel popolare quartiere “San
Cristoforo”. BALSAMO è stato sottoposto al regime della detenzione
domiciliare a seguito di ordine di esecuzione emesso dalla locale
Autorità Giudiziaria il 7 maggio 2014, poiché deve scontare
una pena definitiva per i reati di rapina, spaccio di
stupefacenti ed evasione.
Tremestieri
Etneo CT – CC
bloccano evaso. Daniele BARONE, 26enne era in via Pietro Dell’Ova a bordo di un SH
300. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno
arrestato Daniele BARONE, già sottoposto agli arresti domiciliari a
Catania, per evasione e denunciato un 31enne per guida senza
patente. Una gazzella, ieri sera a Tremestieri Etneo, durante
un servizio di controllo alla circolazione stradale, in via Pietro
dell’Ova ha imposto l’Alt a due individui a bordo una moto
Honda SH 300. La persona alla guida del mezzo per sfuggire al
controllo ha effettuato una manovra repentina, ne è scaturito un
breve e concitato inseguimento alla fine del quale i due sono stati
bloccati. I militari hanno accertato che il passeggero,
Daniele BARONE, era evaso dai domiciliari mentre il conducente è
risultato sprovvisto di patente di guida. I due, che si sono opposti
energicamente ai militari prima di essere bloccati, sono stati
denunciati anche per resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
tradotto nuovamente agli arresti
domiciliari.
Catania -
CC 47enne ai
domiciliari per furto, denunciato un minore. I
Carabinieri delle Compagnia di Fontanarossa coadiuvati dai militari
della Compagnia d’Intervento Operativo del XI BTG Puglia nell’ambito
del servizio di controllo del territorio “Piano di Azione
Trinacria”, hanno effettuato attività nel quartiere San
Francesco la Rena, ed hanno: ammanettato Epifanio Alfio REALE, 47enne, di Misterbianco, e
contestualmente denunciato alla Procura della Repubblica del
Tribunale dei Minori di Catania un 17enne, per furto aggravato in
concorso. I Militari hanno sorpreso e bloccato i 2 in via Ricino
mentre erano intenti ad asportare delle grondaie metalliche e
travi di legno in un’abitazione abbandonata. L’arrestato è
stato tradotto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito
direttissimo mentre il minore è stato affidato ai propri genitori. I
carabinieri, nel corso del servizio sono state controllate 20
persone, 7 veicoli, un esercizio commerciale e 18 tra soggetti
sottoposti a misure detentive domiciliari e sorvegliati
speciali.
Bronte - 2
stalker in azione, CC presi. I Carabinieri della Stazione di
Bronte hanno arrestato in flagranza di reato un brontese, 44enne,
per atti persecutori (stalking), minacce gravi, percosse, tentativo
di lesioni, nonché resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Il
soggetto, che da poco aveva terminato gli arresti domiciliari
per episodi di violenza pressoché analoghi commessi nel novembre
2013, come allora, in forte stato di agitazione, si è recato dall’ex
convivente, stavolta raggiunta presso il bar dove lavora. Lo stalker
per costringere la vittima a mostrargli la figlia di pochi mesi, le
si è scagliato contro prima minacciandola di morte poi
prendendola a schiaffi ed infine lanciandole addosso una bottiglia
di vetro, il tutto alla presenza di alcuni avventori. L’individuo,
bloccato dai Carabinieri prontamente intervenuti sul posto, ha
tentato di opporsi energicamente all’arresto. Appurato quanto
accaduto e considerato il ripetersi nel tempo di tali condotte
violente concretizzatesi così in veri e propri atti persecutori, il
45enne che dovrà rispondere di stalking è stato tradotto nel carcere
di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Caltagirone
CT -
CC bloccano 1
autore furto Bancomat Unicredit Mazzarrone. Si tratta
di Massimiliano
FIORE, 34enne,
catanese. i Carabinieri della Compagnia di Caltagirone, nel corso
della nottata nell’ambito delle indagini inerenti il furto del
bancomat dell’istituto bancario Unicredit di via Ettore Majorana a
Mazzarrone, della nottata precedente, hanno eseguito un fermo di
indiziato di delitto per il reato di furto aggravato nei confronti
di Massimiliano FIORE. Il personaggio è stato sorpreso a bordo di un
Fiat Ducato nelle adiacenze di un capannone in via Canonica di
Mazzarrone, dove era stato nascosto l’Iveco Turbo Daily, utilizzato
nella nottata precedente per asportare il Bancomat. Il personaggio,
accortosi dei carabinieri, ha tentato la fuga conclusa, dopo un
breve inseguimento, in c.da Piano Stella di Caltagirone. I
militari nel capannone hanno rinvenuto il Bancomat con la cassaforte
ancora integra, e vari attrezzi che sarebbero stati utilizzati dai
malfattori per aprirla.I carabinieri hanno restituito la cassaforte
al direttore della banca ed al legittimo proprietario
l’Iveco Turbo Daily, oggetto di furto. I militari nel
contempo, nelle campagne circostanti, hanno rinvenuto l’auto
utilizzata come ariete per sfondare la vetrata della banca.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la
casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria di Caltagirone. 17 mila euro erano nella cassaforte
rinvenuta: le indagini dell’ Arma di Caltagirone procedono per
assicurare alla giustizia gli altri
complici.
Catania –
Disoccupato in manette: tenta rapina in banca. Agenti
della Sezione Volanti hanno arrestato Giombattista IMPOCO 45enne per tentata rapina ai
danni di un istituto di credito, aggravata dall’uso delle armi
nonchè per ricettazione. Il direttore di una banca di
via Etnea intorno alle 16.00, ha telefonato al 113 segnalando la
presenza in strada di un individuo sospetto: ne ha quindi fornito la
descrizione ed ha aggiunto che il personaggio era stato notato la
stessa mattina ed il giorno precedente. L’equipaggio giunto sul
posto ha notato un individuo, le cui fattezze corrispondevano a
quelle indicate nella telefonata, che si allontanava
frettolosamente. I poliziotti bloccato il sospetto e l’hanno
trovato in possesso di 1 pistola a salve priva di tappo rosso
(una perfetta riproduzione di una Beretta cal.9 semiautomatica);
poco distante, è stato recuperato un “Vespone”, risultato poi
rubato, nel cui vano porta oggetti era stato nascosto 1
taglierino. Il maldestro, vistosi scoperto ha ammesso di
essere “proprietario” del mezzo: è apparso, così, evidente che
costui, originario di Vittoria, era in attesa del momento più
propizio per consumare una rapina in banca. IMPOCO ha
confessato infine il proprio intento, dicendosi
disperato perché senza lavoro.
Catania - Corte Assise Appello presidente Russo, omicidio
Benvenuto: assolto Briganti, tesi difensiva avvocato Santi
Terranova. E’ stata legittima difesa. La Corte di Assise
d'Appello di Catania, presidente Russo, nei giorni scorsi, ha
assolto Umberto BRIGANTI, agricoltore 57enne di Francofonte,
dalla contestazione di omicidio volontario ai danni di Salvatore
Benvenuto, 60enne detto Ciatuzzu, netturbino di
Francofonte. Il fatto di sangue avvenne il 7 luglio 2006 nelle
campagne in contrada Masireschi, in territorio di Francofonte.
Secondo la ricostruzione la vittima era intervenuta, con un
personaggio noto alle forze dell’ordine, della zona, tale Gino
MALLIA, per perorare la causa di Salvatore DRAGO che aveva un
contenzioso legato alla compravendita di un agrumeto con il nipote
dell'omicida Gesualdo Briganti. La disputa di natura finanziaria tra
il Briganti ed il proprietario terriero in ordine alla compravendita
di appezzamento di terra per il quale l'imputato aveva già pagato
soltanto una parte della caparra precedentemente concordata sarebbe
stato l’elemento scatenante. Il mancato rispetto degli accordi aveva
indotto il proprietario terriero a ritenere nullo l'atto di
compravendita, ma la sua decisione fu aspramente contestata dal
Briganti, il quale se in torto per non avere onorato gli impegni
presi, non voleva perdere quello che lui riteneva un giardino. Alla
fine della fallita trattativa proiettili sfiorarono Umberto
Briganti che, pur se terrorizzato per essere un facile bersaglio, si
gettò a terra e strisciando raggiunse la cuccia del cane, dal cui
interno prelevò un fucile. Caricata l'arma, Briganti esplose
fucilate in direzione del posto da dove erano partiti i colpi
di pistola. Impugnando il fucile il Briganti si avvicinò alla parte
in cui erano partiti i colpi di pistola e scoprì a terra il
Benvenuto, che stava sanguinando. Briganti ed altri due suoi
congiunti si prodigavano a soccorrere Benvenuto, e l’accompagnarono
all'ospedale di Lentini. I medici constatarono la morte.
Briganti, arrestato dai Carabinieri dopo una settimana di latitanza,
raccontò immediatamente di avere ucciso per legittima difesa, ma
nessuno gli diede credito, se non l’avvocato Santi Terranova. La
Corte di Assise d'Appello di Catania, ha definitivamente accertato,
con l'esito del giudizio di secondo grado, che la vittima, prima di
essere raggiunta da un unico colpo di fucile esploso da Umberto
Briganti, aveva sparato 1 colpo di pistola probabilmente nei
confronti di quest'ultimo. I Giudici aretusei in primo grado,
avevano inflitto a Umberto Briganti la condanna a 18 anni di
reclusione denegando la scriminante della legittima difesa per
“avere l'imputato generato una situazione di pericolo
predisponendosi a respingere un eventuale attacco del Drago”. La
tesi difensiva proposta dall'Avvocato Santi Terranova è stata
definitivamente accolta dalla Corte di Assise d'Appello ravvisandosi
chiaramente nel comportamento del Briganti i caratteri della
legittima difesa che ha consentito l'emanazione di una sentenza
pienamente assolutoria.
Catania – Anziana
spogliata, picchiata e rapinata: CC presi tre 20enni . I
Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato 3
malviventi nella notte con l’accusati di violenza nei confronti di
una anziana donna nell’hinterland catanese. I malfattori, nella
tarda serata del 29 marzo, armi in pugno e con il volto travisato,
dopo essersi introdotti nell’abitazione della vittima l’hanno
bloccata e percossa ripetutamente alla nuca ed al volto nella
disperata ricerca di denaro ed oggetti preziosi. Le modalità
dell’azione delittuosa si sono fatte ancor più violente quando la
vittima ha tentato di reagire strappando dal volto ad 1 dei 3
aggressori la maglia che lo travisava. I malviventi ormai in
escandescenza e non ancora soddisfatti del bottino rinvenuto, si
sono accaniti contro la donna, l’hanno spogliata e minacciata di
violenze costringendola a consegnare tutto il denaro presente in
casa. L’anziana signora, in completo stato di shock, solo dopo molto
tempo è riuscita ad avvisare i carabinieri dell’accaduto. La
malcapitata è stata soccorsa e trasportata presso il pronto soccorso
del più vicino ospedale è stata ricoverata alcuni giorni per le
lesioni subite e poi dimessa con 10 gg di prognosi. Le indagini
svolte dai carabinieri di Randazzo hanno consentito di identificare
i 3 malviventi, dopo un lungo interrogatorio, hanno confessato
i gravi reati commessi. La successiva perquisizione, presso
l’abitazione in uso ad uno dei rapinatori, ha consentito ai militari
di rinvenire 1 pistola giocattolo, priva del previsto tappo rosso, 1
braccialetto ed 1 paio di orecchini in argento addirittura indossati
da 1 dei tre al momento del fermo. I gioielli, parte della
refurtiva, sono stati così restituiti alla legittima proprietaria
che li ha riconosciuti. I tre giovani 20enni sono stati così
sottoposti a fermo di indiziato di delitto da parte della polizia
giudiziaria ed associati presso la casa circondariale di Piazza
Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’udienza di
convalida.
Catania– Viola domiciliari, CC
l’accompagnano ai domiciliari. Carabinieri del Nucleo
Radiomobile di Catania hanno arrestato Giuseppe MESSINA,
51enne del luogo, per evasione. Il
personaggio, benché sottoposto agli arresti domiciliari, nella tarda
serata di ieri è stato sorpreso da una gazzella sulla pubblica via
fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, in
palese violazione dei vincoli della misura restrittiva cui era
soggetto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato nuovamente sottoposto ai
domiciliari.
ULTIMORA
ROS sequestrate 6 aziende per
mafia
ultimo
aggiornamento
Massimino incontra Bergamo
in c.da Sferro il 7.12.2007
Catania
– ROS
sequestrate 6 aziende per mafia. Il valore delle 6
aziende oggetto del sequestro, attive nel settore della
edilizia e nel campo della produzione di energia da
fonti rinnovabili, è in corso di quantificazione. I
Carabinieri del ROS e quelli del Comando Provinciale di
Catania hanno dato esecuzione ad un provvedimento di
sequestro dei beni emesso dal Tribunale di Catania -
Quarta Sezione Penale (ai sensi dell’art. 321 commi 1 e
2 c.p.p.) nei confronti di Santo MASSIMINO,
tratto in arresto dal ROS nell’ambito dell’indagine
IBLIS il 3 novembre 2010 e condannato in primo
grado il 9 maggio 2014 alla pena di 12 anni poiché
ritenuto responsabile di avere concorso nella famiglia
di Cosa Nostra catanese SANTAPAOLA - ERCOLANO. Il
provvedimento, si fonda sulle risultanze
investigative provenienti dalle attività condotte dal
ROS, ed è sorretto dagli esiti dell’indagine IBLIS,
svolta dalla Sezione Anticrimine di Catania in direzione
delle famiglie di Catania, Ramacca e Caltagirone.
L’inchiesta ha permesso ai tutori dell’ordine di
raccogliere decisivi elementi probatori sull’evoluzione
di Cosa Nostra. Gli inquirenti hanno appurato che
MASSIMINO avrebbe concorso nella famiglia di Cosa Nostra
catanese quale imprenditore. Il personaggio, secondo
l’inchiesta, avrebbe messo a disposizione di sodalizio
la sua attività imprenditoriale, in stretta connessione
con l’allora rappresentante provinciale Vincenzo AIELLO
51enne ed altri affiliati ritenuti mafiosi di rango,
partecipando alla distribuzione di lavori controllati
direttamente od indirettamente dall’organizzazione
criminale a cui versava anche delle somme di denaro.
L’accusato avrebbe permesso ad imprese mafiose od a
disposizione della medesima associazione di partecipare
alle attività economiche intraprese, così, da un lato
ponendo e mantenendo le sue imprese nel mercato in
violazione delle regole della libera concorrenza e
dall'altro apportando un concreto contributo causale ai
fini della conservazione, del rafforzamento e, comunque,
della realizzazione anche parziale del programma
criminoso di Cosa Nostra etnea. Gli investigatori,
grazie alle attività d’indagine svolte avrebbero in
particolare fatto emergere il sinallagmatico rapporto
esistente tra MASSIMINO e Vincenzo AIELLO.
MASSIMINO, infatti, pur pagando la messa a posto
ad AIELLO per i lavori effettuati tramite le sue
imprese, avrebeb sfruttato il legame che aveva con
questo ultimo per accaparrarsi dei lavori, adoperandosi
altresì fattivamente per mettere in contatto altri
imprenditori con AIELLO che, in questa maniera, con il
prezioso supporto del primo, sarebbe riuscito ad
inserirsi in rilevanti vicende imprenditoriali che,
inevitabilmente, venivano inquinate. I militari hanno
appurato che vantaggi di MASSIMINO sarebbero arrivati
grazie alla sua vicinanza a Cosa Nostra catanese e si
sarebbero ottenuti anche grazie al monitoraggio di un
summit avvenuto presso la proprietà rurale del geologo -
affiliato mafioso Giovanni BARBAGALLO, allorquando
Vincenzo AIELLO, parlando di attività imprenditoriali
poste sotto il controllo della famiglia catanese,
avrebbe fatto riferimento ad alcune difficoltà a
cui stava andando incontro Santo MASSIMINO il quale,
secondo AIELLO, aveva ottenuto grazie alla sua
intercessione un lavoro relativo alla realizzazione di
un parco commerciale sito allo svincolo di Gravina di
Catania. AIELLO, infatti, affermando che in quella
stessa serata doveva incontrare MASSIMINO con il quale
aveva fissato un appuntamento su richiesta di questo
ultimo, precisava che, nell’ultimo periodo, aveva notato
presso il cantiere del parco le gru di Salvatore . Il
soggetto pertanto, voleva verificare lo stato delle
cose, ipotizzando che la situazione era imputabile alla
condotta posta in essere da Vincenzo BASILOTTA, soggetto
questo ultimo con cui AIELLO era precedentemente entrato
in contrasto per dinamiche attinenti il controllo
mafioso di attività imprenditoriali. L’interessamento di
AIELLO a favore di MASSIMINO avrebbe dato
evidentemente gli esiti sperati per l’imprenditore i cui
mezzi venivano nuovamente notati all’opera in cantiere,
nel corso di un sopralluogo effettuato successivamente
dal ROS. I carabinieri hanno evidenziato che il
controllo di MASSIMINO da parte di Cosa Nostra,
evidentemente avrebbe dato dei rilevanti vantaggi
economici da tale attività, ed è stato uno degli aspetti
che hanno contribuito al deteriorarsi dei rapporti tra
Vincenzo AIELLO ed Angelo SANTAPAOLA. Questo
personaggio, infatti, all’epoca considerato reggente
operativo della famiglia mafiosa di Catania, non avrebbe
gradito che il controllo dell’imprenditore fosse passato
ad AIELLO e proprio tale argomento sarebbe stato
affrontato tra i due uomini d’onore nel corso di uno
scontro avvenuto la sera del 22 settembre 2007, alla
presenza di Natale FILLORAMO. Gli inquirenti valutando
che Angelo SANTAPAOLA ed il suo braccio destro Nicola
SEDICI erano poi stati uccisi il 26 settembre 2007 da
altri esponenti della medesima associazione mafiosa e,
in relazione a quanto emerso in esito alla indagine
IBLIS su tale evento, il 25 marzo 2014 i Giudici della
locale Corte di Assise hanno condannato Vincenzo AIELLO
alla pena dell’ergastolo ed alla interdizione perpetua
dai pubblici uffici, perché ritenuto responsabile del
duplice omicidio, e Salvatore DI BENNARDO alla pena di 3
anni e 4 mesi di reclusione per favoreggiamento
aggravato nel delitto. Il valore delle 6 aziende oggetto
del sequestro, attive nel settore della edilizia e nel
campo della produzione di energia da fonti rinnovabili,
è in corso di quantificazione.
incontro Massimino - Aiello il
25-9- 2007
Catania
– Droga, 55enne in manette. Agenti della Squadra
Mobile hanno posto in stato di fermo di indiziato di
delitto di iniziativa il già noto Santo Maria Agatino
VENTURA 55enne, in quanto gravemente
indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish.
Il fermo è scaturito dal sequestro di 5 involucri
per un peso complessivo di circa 5 kg di marijuana
e 4 “panetti” di hashish del peso complessivo di circa
350 grammi nonché di 2 bilance di precisione, rinvenuti
nella tarda serata del 18 giugno, a seguito di
perquisizione domiciliare all’interno nel VENTURA,
mentre lui era assente. VENTURA, resosi
irreperibile, è stato rintracciato ieri mattina nei
pressi di Piazza Bovio; espletate le formalità di rito,
il soggetto è stato associato presso il carcere “piazza
Lanza” di Catania a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania
- 3 maldestri ladri presi in azione, ai
domiciliari. Agenti dell’U.P.G.S.P. la notte scorsa,
hanno arrestato, ai domiciliari, i già noti Fabio Pierpaolo
COMIS 28enne, Salvatore MESSINA 43enne e
Sebastiano PIRRELLO 47enne accusati di furto
aggravato in concorso. Sala Operativa della locale
Questura , alle ore 00.50, ha diramato una nota radio
circa la presenza di un’auto con 3 individui a bordo che
si era avvicinata ad un autocarro parcheggiato in via
degli Agrumi, nel quartiere di San Giorgio.
L’informazione specificava che due erano poi scesi dal
mezzo e stavano armeggiando sullo stesso autocarro. Gli
agenti, sono giunti rapidamente sul posto, ed hanno
notato che effettivamente due persone. I soggetti dopo
aver forzato portiera e blocco accensione di un
autocarro, erano saliti a bordo e stavano iniziando le
manovre di spostamento, mentre un terzo, che fungeva da
palo, stava aspirando il carburante dal serbatoio. Il
palo alla vista della Polizia, si è nascosto di corsa
tra le macchine parcheggiate. Gli
altri due sono scesi dall’autocarro ed hanno tentato di
fuggire a bordo dell’auto con la quale erano giunti sul
posto. Gli agenti, hanno bloccato subito il mezzo con i
due malfattori a bordo, individuato e bloccato, il
“palo” nascosto tra le auto. Il maldestro aveva il
bidone di benzina appena asportata ed arnesi usati
per le effrazioni. MESSINA, PIRRELLO e
COMIS, su disposizione dell’A.G., sono stati sottoposti
al regime degli arresti domiciliari in attesa di
giudizio. Gli Agenti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato ai
domiciliari Giuseppe SALVO 43enne, per
evasione dagli arresti domiciliari. Poliziotti delle
Volanti, intorno alle ore 09.10, hanno controllato 1
arrestato domiciliare presso il Villaggio Zia Lisa II. I
tutori dell’ordine nei pressi del condominio
interessato, hanno notato 2 intenti a dialogare. I
personaggi, al sopraggiungere della Polizia, hanno
cercato di allontanarsi, ma sono stati subito bloccati
ed identificati. Uno era Giuseppe SALVO, sottoposto al
regime degli arresti domiciliari, sorpreso in compagnia
di un personaggio già noto e fuori dalla sua abitazione.
SALVO su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
posto al regime degli arresti domiciliari in attesa di
giudizio.
Caltagirone
CT
– 22enne accusato di rapina ed
omicidio donna 80enne. Si tratta di Luigi
MESSINA, 22enne, del luogo. I
Carabinieri di Caltagirone, nella serata del 13 giugno
2014, hanno arrestato Luigi MESSINA, con l’accusa di
omicidio. Il giovane è ritenuto il responsabile della
rapina perpetrata il 21 maggio scorso, nel centro
storico di Caltagirone, ai danni della signora
Giuseppa Ales, 80enne, che per le gravi ferite
riportate, era stata ricoverata in fin di vita presso
l’Ospedale “Papardo-Piemonte” di Messina, dove ieri,
dopo 24 giorni di agonia, è deceduta. Le minuziose
investigazioni svolte dai Carabinieri, hanno consentito
di circoscrivere l’attenzione su alcuni particolari
desumibili dalle riprese video dei sistemi di
videosorveglianza posti nel centro storico di
Caltagirone. La mole di immagini visionata confrontata
con le testimonianze acquisite all’epoca dei fatti ha
permesso agli inquirenti di concentrare l’attenzione su
un soggetto che per fattezze fisiche e abiti indossati
poteva coincidere con l’autore del delitto. La
successiva perquisizione presso l’abitazione del
ragazzo, ha permesso il rinvenimento e sequestro degli
indumenti utilizzati dal maldestro al momento
della rapina. I carabinieri hanno rinvenuto 1
pantalone grigio chiaro con una ben visibile lettera N
di colore nero. Posto di fronte ad elementi indiziari
incontrovertibili, dinanzi al magistrato inquirente, la
dott.ssa Ilaria Corda della Procura di Caltagirone, il
giovane ha confessato il grave delitto riferendo che
avrebbe commesso l’atto per poter fare un regalo di
compleanno alla cugina.
Catania
– Topi d’auto in azione a concerto Ligabue, inseguiti
2 presi: 1 evade. Poliziotti dell’U.P.G.S.P.
hanno ammanettato Andrea BIONDI 36enne e
Francesco MARINO 38enne, incensurati, per il
reato di concorso in tentato furto aggravato di auto. Un
equipaggio di moto volante alle 23:30 circa, ha
effettuato una ricognizione delle aree adiacenti lo
Stadio Cibali, dove era in atto il concerto del cantante
Ligabue, ritenendo che l’evento avrebbe attirato sul
posto anche ladri di auto. L’intuizione si è rivelata
corretta. Gli agenti hanno colto sul fatto,
in via Deodato, i 2 mentre stavano armeggiando sulla
serratura di una Panda parcheggiata. Biondi stava
cercando di aprire l’auto utilizzando una chiave
esagonale, l’altro era pronto alla messa in moto con una
centralina che teneva in mano. I due alla vista della
pattuglia hanno cercato di darsi alla fuga, ma sono
stati subito raggiunti ed ammanettati. I tutori
dell’ordine, poco distante hanno rinvenuto l’auto con
cui erano giunti, ed all’interno, sotto il sedile del
passeggero, vi erano occultati altra centralina, 1
giravite e 1 torcia tascabile. Gli agenti nel
cofano hanno trovato 2 zainetti: in 1 vi era un
indumento femminile, 2 navigatori satellitari e 2
telefoni cellulari, nell’altro 1 paio di pattini. I
poliziotti, nel bagagliaio hanno evidenziato
2 racchette da tennis, 2 hard disk, 2
alimentatori per pc, nonché 1 busta con la scritta
“Emporio 88”, contenente 13 capi d’abbigliamento per
bambini con ancora apposte le etichette con i prezzi,
nonché 1 scontrino fiscale relativo all’acquisto.
Appariva quindi probabile che prima di cercare di
asportare l’auto che a loro interessava i due ne avevano
razziate altre. I maldestri, al termine delle formalità,
sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni
in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio
celebrato il giorno successivo con rito direttissimo.
Gli agenti, intorno alle ore 5:30 di mattina, in via
Dalmazia, ha notato procedere una vettura Fiat Punto con
i fari spenti, alla guida vi era una donna, al lato
passeggero altra donna, dietro un soggetto. Al momento
di avvicinarla per dare l’alt polizia e procedere al
loro controllo, la donna, facendo finta di non aver
compreso le intenzioni degli agenti, ha aumentato prima
l’andatura del mezzo e poi ha dato luogo ad una vera e
propria spericolata fuga per le vie del centro
cittadino, che si è conclusa in via San Filippo Neri,
dove più volanti giunte in ausilio le sbarravano la
strada. I poliziotti nel momento di procedere al
controllo, con loro sommo stupore, si avvedevano che il
personaggio seduto dietro era proprio Andrea
BIONDO, che poco prima avevano accompagnato in casa per
sottoporlo agli arresti domiciliari. Lo stesso veniva
quindi dichiarato nuovamente in stato di arresto per
evasione dagli arresti domiciliari e questa volta
associato presso il carcere di Piazza
Lanza.
Misterbianco
CT –
CC presi in azione 2 topi d’appartamento. I
Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno
arrestato ai domiciliari Mario LA GRECA, 50enne,
catanese, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, e
Giuseppe VILLARUEL, 71enne, di Tremestieri Etneo,
per tentato furto aggravato in concorso. Una
gazzella, stanotte nel corso un servizio di
controllo del territorio finalizzato a prevenire e
reprimere reati predatori, ha sorpreso e bloccato i 2
all’interno di un’abitazione in via Garibaldi a
Misterbianco. I maldestri, approfittando della
momentanea assenza del proprietario, avevano forzato la
porta d’ingresso dell’appartamento e stavano rovistando
tra i cassetti dei mobili in cerca di
preziosi. La Greca oltre che per il tentato furto
dovrà rispondere anche del reato di violazione degli
obblighi della Sorveglianza Speciale. Gli
arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
sono stati posti ai domiciliari in attesa di essere
giudicati con rito direttissimo.
Catania
– 4 accusati per favoreggiamento immigrazione
clandestina. Poliziotti della Squadra Mobile hanno
posto in stato di fermo di indiziato di delitto i
sedicenti cittadini extracomunitari: Landing
BOJANG, 28enne nato Gambia, Ahamed CAMARA
18enne nato in Mali, A.D. 17enne nato
Nigeria, in quanto gravemente indiziati, in concorso tra
loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. I soggetti sono stati individuati quali
componenti dell’equipaggio di un gommone di 10 metri
circa, privo di bandiera e sigla di identificazione, su
cui viaggiavano 103 migranti, soccorso la mattina del 9
giugno in acque internazionali dalla nave mercantile
“K-Stream” battente bandiera inglese. I fermati
sono stati associati presso la casa circondariale di
Catania “Piazza Lanza” mentre il minore è stato
associato presso il C.P.A. di Catania a disposizione
delle rispettive Autorità Giudiziarie. 1
egiziano accusato per favoreggiamento immigrazione
clandestina. Agenti della Squadra Mobile hanno posto
in stato di fermo di indiziato di delitto Musad
ESSAIED 74enne di nazionalità egiziana, perchè
gravemente indiziato del reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Il soggetto è stato
individuato quale conducente di un’imbarcazione in
legno, di circa 17 mt., su cui viaggiavano 269 migranti.
La barca era stata soccorsa in acque internazionali dal
pattugliatore della Guardia Costiera “Peluso”, la
mattina del 6 giugno. L’unità della Guardia Costiera,
con a bordo i migranti, era giunta presso il Porto di
Catania alle 9.00 circa del sabato. Il fermato è stato
associato presso la casa circondariale di Catania
“Piazza Lanza” a disposizione dell’
Autorità Giudiziaria.
Catania
– Carabinieri 2 ammanettati: filmata estorsione, fino
a 10mila€
video
estorsione .
I soggetti avrebbero preteso danaro da un impresa edile
del messinese. I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Catania a seguito di indagini coordinate
dalla DDA di Catania hanno arrestato in flagranza
Salvatore Nunzio FONTI, 44enne, di Acireale (CT), eRosario TORRISI, 39enne,
di Aci Catena (CT), per tentata estorsione aggravata dal
metodo mafioso. L’arresto è stato disposto a conclusione
di un’attività di indagine scaturita dalla denuncia del
titolare dell’impresa che stanco delle continue angherie
si era rivolto alle Istituzioni.L’imprenditore
ripercorrendo la vicenda avrebbe raccontato ai militari
che ormai da mesi era vittima di richieste di denaro :
10.000 € - da parte del Fonti il quale si sarebbe recato
al cantiere e minacciato chiedendogli “di mettersi
apposto” altrimenti “potevamo capitare disgrazie”. A
queste minacce sarebbero seguiti anche altri
avvertimenti, in una circostanza sulla sua auto
l’imprenditore aveva trovato un rosario e la settimana
scorsa all’atto di accedere al cantiere aveva trovato i
cancelli chiusi con delle catene. Le intimidazioni non
erano rivolte solo al titolare ma anche ai suoi
dipendenti ai quali in occasioni i due arrestati avevano
intimato di lasciare il cantiere. La denuncia faceva
scaturire l’immediata predisposizione di un servizio di
osservazione e controllo del cantiere posto in essere
dai militari, delegati dalla DDA di Catania, anche a
mezzo di video riprese ed intercettazioni ambientali.
Salvatore FONTI e Rosario TORRISI sono tornati al
cantiere ed hanno reiterato le loro richieste estorsive
facendo presente che nella zona “comandavano loro e si
faceva come volevano loro”, ma questa volta ad ascoltare
le minacce mafiose erano anche i Carabinieri del Nucleo
Investigativo che una volta terminato l’incontro con
l’imprenditore sono intervenuti bloccando i due e
traendoli in arresto. Entrambi gli arrestati sono
stati associati al carcere di Catania
Bicocca.
Adrano
– 1 preso per droga. Agenti del Commissariato di
P.S. Adrano, hanno bloccato Antonio CANTARERA
19enne, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini
di spaccio. I poliziotti, lunedì sera nel corso di
servizi volti al contrasto del fenomeno dei reati in
materia di stupefacenti, insospettiti dal comportamento
degli occupanti di un’auto parcheggiata, hanno proceduto
ad un controllo. I tutori dell’ordine hanno scoperto che
il conducente era possesso di 1 dose di marijuana. La
droga sarebbe stata ceduta dal CANTARERA che era
entrato poco prima nella stessa auto per consegnarla e
riscuotere il denaro. I poliziotti, dalla successiva
perquisizione personale del CANTARERA hanno rinvenuto
altre 2 dosi di marijuana e la somma di 80€ ritenuta
provento dello spaccio. Il P.M. di Turno della
Procura della Repubblica di Catania, notiziato
dell’avvenuto arresto, dopo gli adempimenti di rito, ha
disposto che l’arrestato fosse posto agli arresti
domiciliari in attesa del giudizio per direttissima
avvenuto il 20 u.s. Il giudice
del Tribunale di Catania ha convalidato l’arresto del
CANTARERA ed ha sostituito la misura cautelare degli
arresti domiciliari con quella dell’obbligo di
presentazione giornaliera presso il Commissariato di
P.S. Adrano.
Gravina
CT
- Pistola, giubbotto
antiproiettile e droga in casa, 1 in manette.
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Gravina di Catania hanno arrestato Natale Davide
PALERMO, catanese, 32 enne, per detenzione di arma
clandestina e detenzione illecita di sostanze
stupefacenti. I militari, ieri pomeriggio, a seguito di
un servizio per la ricerca di armi, hanno rinvenuto e
sequestrato, in casa del personaggio, 1 pistola
calibro 7,65, con matricola abrasa, con 4 cartucce
e 1 giubbetto antiproiettile. I Carabinieri
durante la perquisizione hanno altresì rinvenuto e
sequestrato 5 grammi di marijuana e 3 bilancini di
precisione. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di
Piazza Lanza.
Catania
- Tenta furto portafogli in pronto soccorso
ostetrico, spogliatoio Policlinico. I Carabinieri
del Nucleo
Radiomobile hanno ammanettato Vito LEOCATA, 60enne, catanese,
per tentato furto aggravato. Una gazzella, di
pomeriggio a seguito di segnalazione del personale
sanitario del Policlinico, è intervenuta in via
Santa Sofia sorprendendo il soggetto nello spogliatoio
del pronto soccorso ostetrico mentre tentava di rubare
del denaro dalla borsa di una dipendente,
custodita in un armadio metallico. Il maldestro è stato
prontamente bloccato ed arrestato. La borsa è
stata restituita alla legittima proprietaria.
L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in
attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
- San Cristoforo, presi 2
pusher e 2 per contrabbando tabacchi. I Carabinieri
del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza
Dante in due distinte operazioni hanno arrestato Pietro ZAPPALA', 31enne, e
Martino SANFILIPPO, 24enne,
entrambi catanesi, per contrabbando di tabacchi lavorati
esteri. I Carabinieri hanno bloccato e controllato i 2
nel popolare quartiere San Cristoforo. L’atteggiamento
irrequieto tenuto dai soggetti ha insospettito
subito i militari che hanno così proceduto ad una
perquisizione estendendola anche all’attigua
abitazione di uno dei fermati. I militari hanno rivenuto
550 confezioni di sigarette di contrabbando
"American Legend" prive del sigillo di Monopolio di
Stato, per un peso complessivo di 11,5 kg, che sono
state sequestrate. Un’altra pattuglia ha arrestato
Salvatore Mario SAITTA, 31enne, ed
Enrico DE ANGELIS, 44enne, anche loro
catanesi, per detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti. I militari, hanno notato i due in
via Trovatelli mentre stavano cedendo involucri a
acquirenti occasionali. I due sono stati
bloccati e perquisiti, trovati in possesso di
22 dosi di marijuana, per un peso
complessivo di 150 grammi, e
della somma contante di 130 euro,
ritenuta parziale provento dell’attività di
spaccio. La droga ed il denaro sono stati sequestrati.
Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, sono stati tradotti ai domiciliari in
attesa di essere giudicati con rito
direttissimo.
Catania
- Omicidio Ilardo: 13 anni e 4 mesi a La Causa.
La
condanna è stata inflitta al boss collaboratore di
giustizia dal Gup di Catania, Sebastiano Fabio Di
Giacomo Barbagallo. La sentenza è stata emessa a
conclusione del rito abbreviato. La Procura aveva
chiesto 12 anni di reclusione. Luigi Ilardo
cugino del boss Giuseppe "Piddu"
Madonia, fu ucciso il 10 maggio 1996 a Catania.
Secondo la ricostruzione, “cosa nostra” avrebbe
compreso che la vittima predestinata fosse sul punto di
collaborare con la giustizia, usando il nome in codice
Oriente. Il processo con rito ordinario davanti la
Corte d'Assise di Catania per lo stesso omicidio di
Luigi Ilardo è fissato per il prossimo 1 luglio. Gli
imputati sono: Giuseppe Madonia e Vincenzo Santapaola,
in qualità di mandanti, Maurizio Zuccaro come
organizzatore ed Orazio Benedetto Cocimano come
esecutore materiale. All'omicidio avrebbero preso parte
anche Maurizio Signorino e Pietro Giuffrida, entrambi
poi deceduti. Il
collaboratore di giustizia Eugenio Sturiale, all’epoca
avrebbe assistito casualmente ad alcuni appostamenti,
nei pressi della sua abitazione, e poi anche
all’omicidio
Ilardo. Il collaboratore avrebbe
detto di avere notato il giorno precedente
all’esecuzione, proprio La Causa , Cocimano e Signorino
appostati nei pressi dell’abitazione della
vittima.
Riposto
CT
– Spedizione punitiva di donne rivali. Eseguita
ordinanza di obbligo di dimora nei confronti di tre
ragazze. I Carabinieri della Stazione di Riposto hanno
eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale
dell’obbligo di dimora, emessa dal GIP del Tribunale di
Catania, nei confronti di tre ragazze di 20, 30 e
26 anni, per sequestro di persona in concorso, rapina
aggravata in concorso, minaccia in concorso e lesioni
personali aggravate in concorso. Il provvedimento è
scaturito dalle risultanze investigative prodotte dai
Carabinieri di Calatabiano a seguito delle denunce
sporte da due 25enni. L’attività d’indagine condotta dai
Carabinieri ha permesso di accertare che la notte dell’
08 febbraio 2013 le 3 donne hanno prelevato le due
vittime, 25enni, con una scusa banale sequestrandole per
diverse ore e trattenendole su un’auto. Le malcapitate
sono state aggredite, picchiate ed infine rapinate dei
telefonini e della somma contante di 200 euro. Il
movente dell’azione criminosa sarebbe riconducibile ad
un dissidio avuto tra le vittime e la 30enne che voleva
dare una lezione alle due per avere parlato male di lei
in pubblico. L’Autorità Giudiziaria ha imposto alle 3
giovani l’obbligo di dimora nel comune di Riposto ed il
divieto di allontanarsi dalle ore 20.00 alle ore 08.00
dalle rispettive abitazioni.
Catania
- Ricercato preso in aeroporto, ritorno da
Romania. Si tratta del seguito d'Operazione ISON.
Giuseppe
FERRARA 40enne, era
sfuggito alla cattura. il personaggio è stato sorpreso
all’Aeroporto “Bellini” mentre sbarcava dall’aereo.
I
Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT),
coadiuvati dai militari in servizio presso lo scalo
aereo etneo, hanno arrestato il personaggio in
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa
dal GIP del Tribunale di Caltagirone. Il personaggio,
è ritenuto il promotore dell’associazione a
delinquere dedita alla commissione dei reati di
estorsione, furto, ricettazione, truffa e
detenzione illegale di munizioni. Ferrara si era reso
irreperibile dal 13 maggio scorso, giorno in cui erano
stati gli altri associati, colpiti dalla medesima
ordinanza. I Carabinieri lo hanno catturato appena sceso
da un volo proveniente dalla Romania e tradotto nel
carcere di Caltagirone.
Catania
– Truffa, 1 condannato. Personale della Squadra
Mobile ha tratto in arresto: Felice GANGI 53ennedestinatario di
ordine di esecuzione emesso il 19 marzo 2014 dalla
Procura Generale della Repubblica presso la Corte
d’Appello di Palermo, dovendo espiare la pena di 2 anni
e 10 mesi di reclusione per il reato di truffa
fraudolenta ed altro.
Catania
– 3 anni per rapina. I carabinieri hanno eseguito
ordine di carcerazione per rapina. I Carabinieri della
Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato il
Luca
DI GRAZIA,30enne
di Catania, in
esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dal Tribunale di Catania. Il soggetto
è stato condannato ad anni 3 di reclusione poiché
ritenuto responsabile del reato di rapina, commesso ad
Adrano (CT) nel gennaio del 2005. L’arrestato è stato
associato al carcere di Piazza Lanza.
Catania
– San Cristoforo, ai
domiciliari
pusher in via Pecorai. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia
di Piazza Dante hanno bloccato ai domiciliari in
flagranza Francesco LONGO 43enne, di
Catania, per spaccio di sostanze stupefacenti. I
militari, durante un servizio antidroga, svolto nel
popolare quartiere di San Cristoforo, hanno sorpreso il
soggetto mentre cedeva delle dosi di marijuana a
dei clienti occasionali. I Carabinieri dalla successiva
perquisizione, estesa anche al domicilio hanno rinvenuto
e sequestrato 65 grammi di marijuana e
400 euro, in banconote di piccolo taglio,
ritenuti provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa di
essere giudicato con il rito per
direttissima.
Gravina
di Catania CT
- Manette per rapina. I Carabinieri della Stazione
di Gravina di Catania hanno arrestato Sofia Anthony
DIOLOSA’, 21enne, in esecuzione di un
ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Catania. Il
giovane dovrà scontare la pena residua di 2 anni, 1 mese
e 4 giorni di reclusione, poiché
riconosciuto autore di una rapina in concorso,
commessa in Pedara il 23 maggio 2013.L’arrestato,
su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato
tradotto nel carcere di Piazza Lanza.
Randazzo
CT
- Simula furto trattore per non pagarne rate.
I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Randazzo hanno denunciato un 37enne, di Bronte
(CT), per simulazione di reato e truffa. Il
furbetto, un imprenditore agricolo della zona, tempo fa
aveva acquistato un trattore agricolo gommato, nuovo di
zecca, del valore di 60.000 euro, finanziati dalla
BNP PARIBAS-GROUP di Milano. Nel gennaio di quest’anno,
per evitare di pagare le rate del prestito stipulato,
aveva pensato bene di denunciare ai Carabinieri il furto
del mezzo. I militari, insospettiti dalle circostanze
esposte dal denunciante, in merito al furto patito,
hanno svolto le opportune indagini concluse con il
ritrovamento e sequestro del trattore, abilmente
nascosto all’interno dell’azienda agricola
dell’imprenditore.
Catania-
Marines
Sigonella schierati: pronto intervento caso Libia.
200 i militari statunitensi in servizio
presso la Stazione Aeronavale della Marina USA di
Sigonella NAS che sono pronti per paventate emergenze
dopo il blitz che ha portato alla cattura sabato scorso
a Tripoli di uno dei leader di al Qaida, Abu Anas al
Libi ha determinato un nuovo stato di allerta per la
sicurezza internazionale. I 200 Marines sono stati
schierati presso la Stazione Aeronavale della Marina USA
di Sigonella" quale parte del team di pronto
intervento Special-Purpose Marine Air-Ground Task Force
Crisis Response dei Marines americani che è stato
spostato presso la Stazione Aeronavale della Marina USA
di Sigonella per essere pronto a proteggere personale ed
infrastrutture americane presenti in Nord
Africa,
al Libi 49 anni è considerato una pedina
importante di al Qaida. I
militari impiegati fanno parte di una forza
speciale di “reazione alle crisi”, ed erano di stanza
alla base spagnola di Moron de la Frontera. L’Ufficio
Stampa e Pubblica Informazione con un comunicato
dell’addetto a Pubblica Informazione della NAS Sigonella
americana dott. Alberto Lunetta scrive:” Considerato
l'impegno di proteggere gli uomini e le donne che
servono il paese presso le ambasciate americane nel
mondo, e per eccesso di cautela, il Dipartimento della
Difesa USA, in accordo con il Dipartimento di
Stato degli Stati Uniti d'America, sta schierando
risorse nella regione nel caso di necessità
future”.
Catania
-
Preso topo d’auto tunisino. Poliziotti
dell’U.P.G.S.P. ieri, hanno arrestato il tunisino Salem ELKAMEL 24enne,
per furto aggravato su auto. Il
giovane la Sala Operativa , intorno alle ore 22.15 ha
diramato la nota radio con la quale segnalava la
presenza di uno straniero intento a forzare lo sportello
di un’auto parcheggiata in via Vittorio Emanuele.
Le Volanti immediatamente giunte sul posto, hanno
intercettato l’auto segnalata ed individuato il ragazzo
mentre stava armeggiando all’interno dell’auto. Il
ragazzo sorpreso sul fatto, ha tentato una fuga
disperata verso piazza Duomo, per dileguarsi tra
le vie del centro storico, ma gli agenti l’hanno
bloccato dopo pochi metri con ancora in tasca i
documenti rubati nell’auto. ELKAMEL, dopo aver forzato
lo sportello, era riuscito ad introdursi nell’auto
e, dopo aver rovistato in ogni angolo, aveva sottratto
il certificato assicurativo e la carta di circolazione
del veicolo. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
è stato associato presso le camere di sicurezza della
locale Questura in attesa del processo per
direttissima.
Catania
- Naufragio:presi
2 presunti scafisti. Poliziotti della Squadra
Mobile, del Servizio Centrale Operativo e della Marina
Militare nella nottata hanno dato esecuzione a 1 decreto
di fermo di indiziato di delitto, emesso il 14
maggio 2014 dalla Procura della Repubblica di Catania,
nei confronti di: Hamid BOUCHAB, 22enne
marocchino
e Haj Hammouda RADOUAN, 22enne
tunisino.
I 2 personaggi sono gravemente indiziati, in concorso
tra loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina, omicidio plurimo e naufragio. I soggetti
sono stati individuati quali scafisti: RADOUAN
con
mansioni di conducente, di un’imbarcazione in legno di
20/25 metri, di colore blu con striscia longitudinale
bianca su cui viaggiavano oltre 200 migranti, soccorsa
la mattina del 12 maggio scorso, da un rimorchiatore
battente bandiera della Repubblica di Vanuatu, mentre
stava affondando. Il successivo intervento della nave
della Marina Militare “Grecale”, impegnata
nell’operazione “Mare Nostrum”, collaborata da altro
rimorchiatore francese ha consentito ai tutori
dell’ordine di recuperare 206 migranti e 17 cadaveri, di
cui 12 donne, 3 uomini e due infanti. Gli investigatori,
secondo quanto acquisito dalle indagini, avrebbero
acclarato che RADOUAN e BOUCHAB, agendo in
concorso tra loro, avrebbero determinato deliberatamente
un’avaria dell’imbarcazione in conseguenza della quale
l’acqua sarebbe penetrata cagionandone il
naufragio ed il successo decesso delle 17 persone. Le
salme sono state trasferite presso l’obitorio del locale
cimitero e sono in corso, con il coordinamento della
Procura, le attività volte alla identificazione delle
vittime. I fermati sono stati associati presso la casa
circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
– 3 in manette per favoreggiamento immigrazione
clandestina, 1 è minorenne. Poliziotti della Squadra
Mobile hanno posto in stato di fermo di indiziato di
delitto i sedicenti egiziani Omar ABO WARRAD 20enne,
Mohamad AL HADAD 21enne e N.M.
17enne in quanto gravemente indiziati, in concorso
tra loro, di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. I soggetti sono stati individuati quali
componenti dell’equipaggio di un peschereccio, a
bordo del quale viaggiavano 163 migranti, tra cui 65
minorenni, soccorso la mattina del 3 maggio dalla
fregata della Marina Militare “Espero”, impegnata
nell’operazione “Mare Nostrum”. I tutori dell’ordine
hanno accertato, grazie alla procedura AFIS,
che WARRAD era già entrato in Italia il 9
aprile, precisamente a Siderno (RC). Gli arrestati sono
stati associati presso la casa circondariale di Catania
“Piazza Lanza” e presso il C.P.A. “via Franchetti” a
disposizione della Magistratura.
Catania–
Mafia: Dia sequestra a Calabrò
beni ritenuti di Nardo-Santapaola. La
Direzione Investigativa Antimafia di Catania, sin
dalle prime ore del mattino sta eseguendo un decreto di
confisca di beni, emesso, ai sensi della normativa
antimafia, dal Tribunale di Siracusa in accoglimento
della proposta della locale Procura della Repubblica –
Dott. A. URSINO, della D.D.A. etnea, nei confronti di
Giuseppe CALABRO’, 43enne di Lentini (SR), ritenuto
affiliato alla consorteria mafiosa facente capo a
Sebastiano NARDO, rappresentante della famiglia catanese
di “cosa nostra” Santapaola, dedita prevalentemente alla
commissione di estorsioni in danno di commercianti ed
imprenditori ed al traffico di stupefacenti, operante
nel territorio di Lentini (SR) e nei comuni limitrofi, e
diretta dal 2002, tra gli altri, dal cognato Alfio
SAMBASILE. Con il provvedimento del Tribunale di
Siracusa è stata disposta la confisca di 1 impresa
individuale di servizi cimiteriali, 2 immobili, 4
automezzi e disponibilità bancarie per un valore
complessivo di circa 1 milione di euro. Le indagini di
natura economico-finanziaria e patrimoniale espletate
dalla D.I.A., che abbracciano l’arco temporale compreso
tra il 1991 e il 2010, volte a rilevare anche la
capacità reddituale del CALABRO’ e del suo nucleo
familiare, hanno permesso di identificare una serie di
beni che, benché formalmente intestati ai suoi prossimi
congiunti, sono stati ritenuti effettivamente
riconducibili alla titolarità di quest’ultimo attraverso
l’intestazione degli stessi alla propria moglie Eleonora
SAMBASILE, sorella di Alfio SAMBASILE.
L’impresa
individuale alla stessa intestata dal dicembre del 2000
- avente ad oggetto la “tumulazione ed estumulazione
salme, collocazione epigrafe, lavori cimiteriali in
genere, lavori di muratura, pulitura e manutenzione di
edifici pubblici e privati. Lavori di sabbia mento e
pitturazione. Manutenzione di aree pubbliche”- ha
ricevuto in affidamento appalti esclusivamente dal
Comune di Lentini per i servizi cimiteriali, prima come
“affidamento diretto” e successivamente in regime di
appalto. La riconducibilità dell’intero patrimonio al
CALABRO’ è stata anche più volte confermata dalle
dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia.
L’esito degli accertamenti patrimoniali ha evidenziato,
in particolare, forti profili sperequativi tra i redditi
dichiarati ed il patrimonio posseduto, tali da fondare
la presunzione, accolta dal Tribunale, di un’illecita
acquisizione patrimoniale derivante dalle attività
delittuose connesse all’organico e prolungato
inserimento del CALABRO’ nell’ambito del clan “NARDO”.
Giuseppe CALABRO’, con sentenza del 5 dicembre
2007 della Corte di Assise di Appello di Catania,
divenuta irrevocabile il 15 gennaio 2009, è stato
condannato alla pena di anni 30 di reclusione,
l’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed altro,
per i reati di associazione per delinquere di stampo
mafioso, per il reato di omicidio continuato in concorso
in danno di Marco SIRACUSANO (commesso a Lentini l’8
aprile 2002, proprio in concorso con il cognato Alfio
SAMBASILE ed altri appartenenti al clan “Nardo”) e per
altri reati commessi a Lentini e paesi limitrofi dal
1998 al 2004. Lo stesso Giuseppe CALABRO’ era stato
arrestato il 16 giugno 1992, in occasione della cattura
del cognato, all’epoca latitante, con altri
consociati, tutti denunciati per i reati di
favoreggiamento personale e detenzione di armi. Gli
investigatori hanno evidenziato come ad Alfio SAMBASILE
lo accomunano altre vicende giudiziarie, in particolare
altro arresto per la commissione di svariati reati,
il 29 luglio 1993 insieme ad altri appartenenti al
clan Nardo. La figura di Giuseppe CALABRO’ si rivela di
ancor maggiore rilevanza, in relazione alla spiccata
caratura di Alfio SAMBASILE, del quale
sarebbe stato uomo di fiducia durante la latitanza,
ricevendone le direttive ed assecondandone i
propositi anche al fine di assicurare il costante
collegamento del cognato con i vertici del clan. Gli
investigatori di Alfio SAMBASILE, hanno
tratteggiato la spiccata personalità criminale
nell’ordinanza custodiale emessa a compimento delle
indagini relative alla cd operazione “Gorgia”, nonché
nel provvedimento di rigetto del Tribunale della Libertà
di Catania in merito alla impugnativa della misura
restrittiva, nelle quali lo stesso viene indicato, anche
sulla base delle dichiarazioni di diversi collaboratori
di giustizia, come elemento attivo con potere
decisionale e gestionale nell’attività di eliminazione
degli appartenenti al gruppo rivale nella cd faida di
Francofonte, nonché punto di riferimento indiscusso per
le giovani leve criminali, in virtù della grande
considerazione di cui godeva nell’ambiente della
malavita lentinese anche a causa dei gravi precedenti
penali su di lui gravanti.
Palagonia CT
- Cocaina e marijuana a casa. I
Carabinieri delle Stazione di Palagonia coadiuvati dai
militari del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno arrestato
P.G.C., 22enne, del luogo, per detenzione
e spaccio di sostanze stupefacenti e
detenzione di arma giocattolo priva di tappo rosso. I
carabinieri, a conclusione di un’attività investigativa,
ieri mattina hanno operato una perquisizione
nell’abitazione del giovane. I tutori dell’ordine hanno
rinvenuto, abilmente occultati nell’armadio della
stanza: delle buste contenenti 670 grammi di marijuana,
28 grammi di cocaina, 3 bilancini elettronici e vario
materiale utilizzato per il confezionamento dello
stupefacente. Gli investigatori, successivamente nel
casolare del fondo agricolo di pertinenza del giovane
hanno rinvenuto anche 1 pistola giocattolo priva di
tappo rosso. La droga, i bilancini, il materiale
utilizzato per il confezionamento e la pistola sono
stati sequestrati. L’arrestato è stato tradotto nel
carcere di Caltagirone, come da disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Catania
- 17 accusati di traffico e spaccio: asse Locride –
Catania. Agenti della Squadra Mobile di Catania su
delega della Procura Distrettuale della Repubblica di
Catania, hanno avviato l’esecuzione un’ordinanza
applicativa di misure cautelari nei confronti di
17 persone ritenute responsabili del reato di
associazione per delinquere finalizzata al traffico e
spaccio di sostanze stupefacenti sull’asse Locride -
Catania.
Belpasso CT – Barca rubata era in vendita su
internet. I
Carabinieri della Stazione di Riposto (CT) hanno
denunciato un 21enne di Belpasso, per
ricettazione. Una barca, rubata a Riposto
(CT) nel Settembre del 2011, non si sapeva
dove fosse finita, fino a quando lo stesso
proprietario, navigando su un
noto sito di compravendita, ha notato che
il natante era stato posto in vendita, con tanto
di foto, da un inserzionista. I Carabinieri di
Riposto, informati dalla vittima, tramite il
numero telefonico, sono risaliti
all’identità del venditore riuscendo,
previa perquisizione domiciliare, a ritrovare la
barca e restituirla al legittimo
proprietario.
Catania – CC trovano arsenale e
droga in casa di coniugi. I Carabinieri del
Nucleo Investigativo hanno arrestato
P.F., 58enne, e V.A., una 52enne,
coniugi catanesi, per detenzione illecita di
armi e di sostanze stupefacenti in concorso. I
militari di pomeriggio, a conclusione di
un’attività investigativa, hanno perquisito il
domicilio della coppia in via Ferrera
rinvenendo, abilmente occultati, fra le tovaglie
stipate nei mobili della sala da pranzo:
1 pistola semiautomatica Mauser modello
“HSC” calibro 7,65 “Browing”, con serbatoio
inserito e privo di cartucce;
1 revolver calibro 38 Smith&Wesson
corto, con matricola abrasa;
1 pistola semiautomatica Beretta, modello
98 Sf, con matricola abrasa, completa di
caricatore contenente quindici cartucce;
1 revolver Colt, calibro 38 Special,
modello Diamondback, con matricola abrasa;
1 pistola semiautomatica Bernardelli,
modello P018, calibro 9x21 con matricola abrasa,
completa caricatore privo di cartucce;
1 pistola mitragliatrice “Scorpion”
calibro 7.65 “Browing”, completa di caricatore;
1 revolver Colt, calibro 357 magnum
modello Pyton 357, con matricola abrasa; 1
migliaio di cartucce di vario calibro. I
militari inoltre hanno rinvenuto 6
involucri di cellophane, contenenti
complessivamente 60 grammi di cocaina
e 2 bilancini di precisione. Tutto il
materiale è stato posto sotto sequestro. Le
armi, in buono stato d’uso ed efficienti,
saranno inviate al Reparto Investigazioni
Scientifiche di Messina per gli accertamenti
balistici per verificare se le stesse siano
state utilizzate in fatti criminosi. I
carabinieri stanno svolgendo indagini per
verificare se le armi e la droga siano
riconducibili ad organizzazioni criminali
mafiose. Gli arrestati sono stati tradotti nel
carcere di Piazza Lanza, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.
Catania
– Speziale,
1 anno di reclusione e 700€ multa per
droga.
Il Tribunale di Catania ha inflitto ad
Antonino
Speziale imputato per spaccio di
sostanze stupefacenti la condanna ad 1 anno, per
la quale la difesa ricorrerà in appello
sostenendo che 3,7 grammi di droga erano per uso
personale. Il giovane etneo sta scontando 8 anni
per l’omicidio preterintenzionale dell'ispettore
di polizia Filippo
Raciti
avvenuto nel 2007 durante il
derby Catania - Palermo al Massimino. La
condanna ad Antonino Speziale per droga secondo
l'accusa, inflitta perché mentre era
libero, avrebbe ceduto marijuana ad un
conoscente.
Adrano–
Preso 1 per spaccio.
Agenti del Commissariato di P.S. di Adrano hanno
arrestato nel corso di una operazione di Polizia
l’adranita Domenico
LA VILLA,
46enne, per detenzione ai fini di spaccio di
sostanza stupefacente del tipo “eroina”. 2
pattuglie automontate con autovetture civetta
hanno avviato un servizio di pattugliamento,
durante il quale, verso le ore 17:30, nel
piazzale antistante la fermata della Ferrovia
Circumetnea “Centro”, hanno notavano la presenza
del LA VILLA. Il personaggio accortosi dei
poliziotti ha buttato a terra dei piccoli
involucri che, prontamente sono stati recuperati
e risultati essere 8 dosi di sostanza
stupefacente del tipo “eroina”. I poliziotti, da
una perquisizione personale addosso al LA VILLA
hanno rinvenuto: la somma di 70€, e presso
l’abitazione hanno trovato ulteriori 30 dosi di
“eroina”, identiche nel confezionamento a quelle
che lo stesso aveva cercato di disfarsi al
momento del controllo, nonché 2 bilance di
precisione e la somma di 425€, in parte composte
da banconote di piccolo taglio, presumibilmente
provento dell’attività illecita. I tutori
dell’ordine dell’arresto hanno dato notizia al
P.M. di turno che ha disposto la traduzione di
Domenico LA VILLA presso la casa circondariale
Piazza Lanza di Catania.
Castel di Iudica
CT – Tratta e
commercio schiavi,
arrestata 27enne
romena. L’ordine di carcerazione è stato
eseguito dai Carabinieri di Castel di Iudica nei
confronti di Ioana Marinela CHIS, 27enne, della Romania.
L’ordine di carcerazione era stato emesso dalla
Procura Generale della Repubblica della Corte di
Appello di Catania. La donna dovrà scontare la
pena residua di 6 anni, 9 mesi e 1 giorno di
reclusione poiché ritenuta responsabile di
tratta e commercio di schiavi in concorso,
riduzione in schiavitù in concorso,
sequestro di persona in concorso, violenza
sessuale, lesioni personali in concorso,
induzione e favoreggiamento della prostituzione,
reati commessi a Ramacca nel 2009.
L’arrestata è stata tradotta nel carcere di
Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Catania – Polizia sottocopertura su
internet scopre 25 pedofili. Video
pedo-pornografici: 3 arresti, un 64enne in
Operazione Nightbook. La Procura Distrettuale
della Repubblica di Catania ha disposto numerose
perquisizioni domiciliari in varie città
d’Italia, eseguite dalla Polizia Postale e delle
Comunicazioni, nei confronti di 25 soggetti
italiani indagati per detenzione e divulgazione
di video pedo-pornografici mediante la rete
internet. A Messina, Napoli e Prato 3
degli indagati sono stati tratti in arresto.
L’indagine del Compartimento Polizia Postale di
Catania ha riguardato un’attività
sottocopertura, autorizzata dalla Procura,
finalizzata al contrasto della divulgazione di
materiale pedo-pornografico su Internet tramite
il programma peer-to-peer denominato E-mule. In
particolare, gli indagati acquisivano e
diffondevano sulla rete internet video di
pornografia minorile, con abusi sessuali
perpetrati su bambini di età infantile, spesso
con torture. I pedofili utilizzavano il
software di file sharing. Le investigazioni, che
si sono avvalse del coordinamento del Centro
Nazionale di Contrasto della Pedo-pornografia
On-line (CNCPO) di Roma, confermano l’attenzione
della Polizia Postale nei confronti di tutte le
modalità di diffusione di materiale
pedo-pornografico. Le città interessate dalle
perquisizioni sono state: Messina, Napoli,
Teramo, Roma, Bologna, Cagliari, Venezia,
Modena, Prato, Grosseto, Pisa, Milano, Bergamo,
Varese, Brescia, Genova, Torino e Trieste.
L’arrestato della provincia di Messina è un
pensionato di 64anni; a Prato è un impiegato di
41 anni; a Napoli è un operaio di anni 44. Nei
loro computer gli investigatori hanno rinvenuto
oltre 20.000 file (video e immagini)
pedo-pornografici. Gli uomini della polizia
postale, durante le perquisizioni hanno
sequestrato 65 hard disk, 20 notebook, 2 tablet,
8 smartphone, oltre 100 pen drive e numerosi
supporti
ottici.
Catania - Cartelloni: CUG, denuncia
messaggi pubblicitari volgari. Pari
opportunità, il CUG ringrazia i cittadini che
hanno segnalato cartelloni pubblicitari
offensivi. Il CUG (Comitato
Unico di Garanzia) ha diffuso la
seguente nota, per ringraziare i cittadini che
hanno segnalato cartelloni pubblicitari
offensivi: “La Delibera Commissariale n.
177/2013, con la quale la Provincia di Catania
ha posto delle linee guida di contrasto alla
pubblicità offensiva, comincia ad avere i suoi
frutti nella sensibilizzazione dei cittadini
che, finalmente, hanno avuto modo di esprimere,
ad un referente istituzionale, la loro
indignazione per rappresentazioni degradanti ed
offensive della dignità della persona. Ci sembra
perciò doveroso ringraziare quei cittadini
che, con senso civico, hanno denunciato
volgari messaggi pubblicitari che, falsificando
l’identità di genere femminile, propongono alle
donne, come occasione massima di
felicità, l’aspirazione a costruire un corpo ad
uso e consumo del piacere maschile. Pur senza
far nomi della ditta che ha veicolato un tale
messaggio pubblicitario (al fine di
evitare l’ampliamento della portata del
messaggio stesso, rendendo così un servizio
sicuramente appetibile al proponente), ci preme
far presente che il costituendo comitato di
vigilanza, nato per contrastare contenuti
pubblicitari offensivi dei cartelloni esposti
nelle strade provinciali, grazie alla
collaborazione dei cittadini, si farà promotore
di tutte le iniziative utili a contrastare
modelli di comunicazione che fanno ricorso a
stereotipi di genere offensivi e volgari, ad
immagini sempre più legate all’idea di un
erotismo unilaterale, dove le donne sono solo
oggetti, a concetti che negano l’idea e
l’immagine della donna cittadina a pieno
titolo. Si coglie l’occasione per invitare donne
e uomini a non abbassare lo sguardo sui corpi
offesi da umilianti immagini pubblicitarie, a
partecipare, con le loro segnalazioni, alle
azioni istituzionali di contrasto, evitando che
l’indifferenza e l’assuefazione a quel certo
tipo di pubblicità, contribuiscano ad
accrescere una sottocultura che nega una
rappresentazione dei generi coerente con
l’evoluzione dei ruoli nella società
civile”.
Catania – Evasione, preso catanese Carmelo LO
RE, 29enne. Una
gazzella ha fermato il giovane, con
un altro individuo, mentre stavano percorrendo
la SS114 a bordo di uno scooter Honda. Gli
accertamenti subito espletati hanno
permesso ai carabinieri di stabilire che il
29enne era sottoposto agli arresti
domiciliari a Catania e che si trovava fuori
dalla sua abitazione senza autorizzazione
dell’Autorità Giudiziaria. I militari
hanno rinvenuto sullo scooter 1 sacco di
juta contenente circa 80 kg di limoni di
provenienza illecita per cui sia il LO RE che il
proprietario del motociclo, un 57enne catanese,
sono stati denunciati alla Procura della
Repubblica per ricettazione. L’arrestato è
stato trattenuto in una camera di
sicurezza in attesa di essere giudicato
con rito direttissimo.
Catania – Droga, CC 7 arresti per
spaccio. I militari del Nucleo Investigativo
del Reparto Operativo di Catania hanno arrestato
D.L.E., 18enne, D.L.P., 25enne, e
S.S., 19enne, tutti di Niscemi (CL), per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I tre giovani nel primo
pomeriggio di ieri sono stati fermati,
mentre percorrevano una via del centro
cittadino, a bordo di una Lancia Y. I
sospetti si sono mostrati insofferenti ed
irrequieti al controllo e sottoposti
a perquisizione personale e veicolare. I
carabinieri hanno rinvenuto, nell’auto, 1
zainetto contenente 1 busta con kg.
1,100 di marijuana,
confezionata in 1 panetto compresso, e la somma
contante di 190 euro, ritenuta provento
dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro
sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati
associati al carcere di Piazza Lanza, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria. I
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia
di Piazza Dante hanno arrestato
Agatino Giuseppe MACCARRONE,
27enne, e 2 donne,
L.V., 57enne, e G. G.M., 36enne, tutti del luogo, per
detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti. I Carabinieri, di
sera, nel popolare quartiere San Cristoforo,
hanno notato il giovane in via Abate Ferrara
mentre stava cedendo un involucro ad un
acquirente occasionale per cui veniva
subito bloccato. Immediatamente dopo le due
donne, a seguito di perquisizione domiciliare
nell’abitazione, dove il giovane poco
prima aveva prelevato l’involucro, venivano
trovate in possesso di 55 grammi di cocaina
e 190 grammi di marijuana. I tre arrestati sono
stati tradotti nel carcere di Piazza
Lanza, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria. I Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Randazzo hanno arrestato ai
domiciliari C.M., 43enne, del luogo, per
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e
detenzione illegale di armi e parti di munizioni
da guerra. I militari, di sera a
conclusione di un’attività info investigativa,
hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare
nell’abitazione del 43enne rinvenendo, occultati
nella cassetta del contatore elettrico: 2 grammi
di marijuana, 1 bilancino di precisione, 1
bossolo da mortaio privo di ogiva ed 1
baionetta, che sono stati sequestrati.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato sottoposto ai
domiciliari in attesa di essere giudicato con
rito direttissimo.
Catania – 2 presi per taccheggio: 1 belga e 1
brasiliana. Agenti delle Volanti nel
pomeriggio ha arrestato il belga Oliver Marc LEGRAND
26enne e la brasiliana Melody Frank
ALAIMO 24enne, per concorso in furto
aggravato. Gli stessi sono stati bloccati dal
personale di vigilanza all’interno della
Rinascente subito dopo aver oltrepassato le
casse con alcuni capi d’abbigliamento di marca,
tutti celati nella borsa della donna dopo avere
asportato delle placche antitaccheggio con un
utensile che è stato rinvenuto addosso al belga.
Entrambi senza fissa dimora, sono stati
trattenuti negli uffici della questura in attesa
della celebrazione dell’udienza per
direttissima.
Roma -
Carovana antimafie i nuovi schiavi: in
Sicilia a giugno da lunedì 9 a domenica
15. In cammino contro la
tratta degli essere umani La Carovana antimafie
riprende il suo viaggio per i diritti, la
giustizia sociale, la legalità democratica. La
manifestazione parte da Roma il 7 aprile e
conclude la prima parte del suo viaggio il 15
giugno in Sicilia, dopo aver attraversato tutta
l’Italia. la Carovana antimafie 2014,
quest’anno è al ventennale. L’iniziativa è nata
infatti nel 1994, su imput di Arci
Sicilia, termina simbolicamente il suo
viaggio proprio sull’isola siciliana, per poi
riprendere in autunno il cammino verso la
Serbia, la Romania, la Francia e, nel 2015,
Malta. Scrivono gli organizzatori : “Il
tema di questa edizione è quello della tratta
degli esseri umani, ormai un “core business”della criminalità organizzata, che trova
laute fonti di guadagno nello sfruttamento dei
migranti. Ogni tappa sarà occasione per
condividere idee, informazioni, approfondimenti
sui temi affrontati, saldare le esigenze e le
proposte dei territori con quelle elaborate
nazionalmente, organizzare momenti pubblici di
confronto, dare evidenza alle buone pratiche
diffuse in tante parti della nostra penisola.
Carovana In questo percorso incontra il progetto
internazionale Cartt (Campaign for Awareness
Raising and Training to fight Trafficking),
articolando il tema della tratta nei diversi
aspetti di sfruttamento del lavoro: in Francia
nel campo dell’edilizia, in Romania in quello
minorile, a Malta nel settore turistico. In
Italia il tema sarà lo sfruttamento del lavoro
domestico, di cui sono vittime soprattutto le
badanti straniere, in mano di organizzazioni che
operano nell’Europa dell’Est. Gli organizzatori
puntano a “mettere a fuoco” le modalità con cui
le mafie si impadroniscono di ampie porzioni del
mercato del lavoro, approfittando di un contesto
sociale profondamente lacerato dalla crisi
economica. L’obiettivo è quello di utilizzare la
conoscenza del fenomeno per dotarsi di strumenti
in grado di contrastarlo, tentando di restituire
libertà, diritti e dignità a chi è finito nella
mani dei trafficanti di esseri
umani”.
Catania – Polizia sequestra 2t droga, 10
milioni€ su barca da Grecia: 8 in manette.
Si tratta di:
Roberto FRANCARDO 42enne, già noto,
Fortunato ALECCI 48enne, Alessandro
ZUCCARO 51enne, Giovanni STABILE
45enne, Santo LITRICO 44enne, Samuele
COCO 35enne, Fabio STABILE 39enne
Gaetano COSTANZO 53enne, già sottoposto
agli arresti domiciliari. I Poliziotti della
Squadra Mobile, con il coordinamento della
D.D.A. di Catania, ed con il contributo della
locale Squadra Nautica, hanno tratto in arresto
le 8 persone. Gli arrestati sono ritenuti
responsabili, in concorso tra loro, di traffico
di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente
del tipo marijuana, con l’aggravante per Fabio
STABILE Gaetano, COSTANZO e Giovanni STABILE di
avere organizzato e diretto l’attività dei
collaboratori. I poliziotti, a seguito di
indagini tecniche coordinate dalla D.D.A. di
Catania, nel mese di marzo hanno evidenziato che
tre soggetti, successivamente identificati:
Fortunato ALECCI, Roberto FRANCARDO ed
Alessandro ZUCCARO, avrebbero trasportato su un
peschereccio un ingente carico di sostanza
stupefacente del tipo marijuana diretto a
Catania. I tutori dell’ordine, nel tardo
pomeriggio del 26 marzo, dalle indagini svolte
proprio della Sezione “Antidroga” hanno
evidenziato che era in corso l’approntamento
tecnico-logistico di un natante che veniva nel
frattempo individuato nel moto-peschereccio
“M.P. Giammarco” di mt.12 circa, iscritto nella
marineria di Augusta (SR). Le indagini
tecniche, nei giorni successivi, supportate da
servizi mirati di osservazione, hanno consentito
agli inquirenti di comprendere che la partenza
era imminente, tanto che il peschereccio veniva
rifornito di carburante con relative riserve e
la cambusa veniva riempita di generi alimentari.
Le circostanze lasciavano presagire che
l’imbarcazione si stava per accingere ad
affrontare una lunga navigazione. I poliziotti
hanno rilevato che poco dopo le 23.00 del 28
marzo, presso il porticciolo di Ognina giungeva
un’auto con a bordo Giovanni STABILE,
FRANCARDO, ALECCI e ZUCCARO. Mentre Giovanni
STABILE si allontanava con l’auto, gli altri tre
salivano a bordo del peschereccio che, trascorsa
la mezzanotte, salpava. Il peschereccio poi è
giunto presso le coste greche, dove sarebbe
avvenuto verosimilmente l’approvvigionamento
dello stupefacente, quindi ha invertito la rotta
per rientrare in Sicilia. Gli inquirenti avevano
palesato la necessità di individuare il momento
del rientro, ed hanno avviato un attento
monitoraggio del peschereccio, svolto anche con
l’ausilio di un mezzo aereo della Polizia di
Stato, che ha individuato il natante è l’ha
“ombreggiato”. Gli investigatori nella
serata dell’1 aprile approssimandosi il momento
del rientro, hanno effettuato mirati servizi di
osservazione presso i porti di Capomulini ed
Acitrezza. Gli uomini
dell’”Antidroga” alle ore 23.00 presso il porto
di Acitrezza hanno proceduto a bloccare
FRANCARDO, ALECCI e ZUCCARO, scesi poco prima
dal natante nonchè Giovanni STABILE, LITRICO e
COCO che erano giunti in loco a bordo di un
camion Fiat Iveco isotermico. Il controllo sul
peschereccio ha consentito di appurare che era
stipato fino all’inverosimile di sacchi di iuta
contenenti stupefacente. Il camion sui cui
sarebbe stato trasbordato il carico serviva al
trasporto in un posto sicuro. Il peschereccio,
trasferito presso il Porto di Catania, è stato
sottoposto a perquisizione protrattasi sino alle
prime ore del mattino del 2 aprile, ad esito
della quale venivano rinvenuti e sequestrati 125
sacchi contenenti 16,5 kg cadauno di marijuana
per un peso complessivo di kg. 2.062 lordi. I
soggetti sono stati dichiarati in arresto per
traffico, in concorso tra loro, di ingenti
quantitativi di sostanza stupefacente ed
associati presso il carcere di piazza Lanza. La
Procura Distrettuale della Repubblica
sulla scorta degli elementi raccolti, ha emesso,
nella stessa giornata del 2 aprile, il decreto
di fermo di indiziato di delitto a carico di
Fabio STABILE e Gaetano COSTANZO gravemente
indiziati dei per i medesimi reati. Le indagini
sono volte a verificare la consorteria criminale
cui era destinato il carico, il cui valore
all’ingrosso è stimato in 10 milioni di euro
circa.
Catania – Operazione "Markeb El Kebir" DDA Catania
10 egiziani in manette, 47 indiziati:
associazione ingresso e permanenza
stranieri. Investigatori
delle Squadre Mobili di Siracusa, Catania
e del Servizio Centrale Operativo dalle prime
ore odierne, stanno eseguendo 10 Ordinanze di
Custodia Cautelare in Carcere emesse dal GIP di
Catania nei confronti di altrettanti soggetti,
tutti egiziani, ritenuti responsabili del reato
di associazione per delinquere finalizzata a
favorire l’ingresso e la permanenza irregolare
sul territorio italiano ed europeo di stranieri.
Il team investigativo – costituito nell’ambito
delle iniziative intraprese dalla Polizia di
Stato a seguito del sensibile incremento degli
sbarchi registratisi nello scorso anno sulle
coste siciliane – è stato coordinato dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. La
complessa indagine, in particolare, ha
consentito di individuare l’operatività a
Siracusa, Catania, Milano, Como, Anzio (RM) e
Andria (BA), di una rete criminale di cittadini
egiziani dediti, dietro compenso, a fornire
assistenza logistica, principalmente a
connazionali ed a cittadini siriani giunti
sbarcati in questa provincia e provenienti dalle
coste del Nord Africa; proprio presso i citati
capoluoghi sono in atto le segnalate catture. I
destinatari delle misure restrittive
accoglievano i migranti irregolari, fuggiti da
strutture di accoglienza o sottrattisi
all’individuazione delle Forze dell’ordine al
momento dello sbarco, presso abitazioni o
strutture fatiscenti, provvedendo, dopo aver
ricevuto somme di denaro, al loro trasferimento
verso le destinazioni finali, solitamente
individuate in Paesi del Nord Europa.I
malfattori si sarebbero interessati a proteggere
ed agevolare la fuga degli scafisti, fino a far
loro raggiungere la località di destinazione o
il rientro in Egitto per compiere altri viaggi
per conto del consesso criminale.Gli
investigatori, nel corso delle indagini, hanno
sottoposto a fermo di indiziato di delitto 47
soggetti, sempre di nazionalità egiziana, e, con
la collaborazione della Marina Militare, sono
state sequestrate 3 “Navi Madre”, utilizzate dai
trafficanti di uomini per trasportare i migranti
a circa 150 miglia dalle coste italiane, dove
venivano trasbordati su imbarcazioni più
piccole, spesso fatiscenti. I dettagli
dell’operazione illustrati nel corso della
conferenza stampa, alle ore 10.30, presso la
Sala Stampa della Procura Distrettuale della
Repubblica di
Catania.
Catania – Donne ferite con fucile a piombini:
indagini. CC hanno preso 1: evaso
dai domiciliari. Carabinieri
della Compagnia di Catania Fontanarossa durante
un servizio di controllo del territorio
eseguito con il supporto della Compagnia
di Intervento Operativo del XI BTG Puglia
hanno conseguito i seguenti risultati:
arrestato ai domiciliari Angelo DI
BENEDETTO, 27enne, catanese, per evasione.
Il soggetto, pur essendo sottoposto agli arresti
domiciliari, è stato sorpreso sulla pubblica via
mentre si allontanava dalla propria abitazione
sena alcun giustificato motivo, violando così i
vincoli restrittivi cui era soggetto.
L’arrestato è stato tradotto ai domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito
direttissimo. I carabinieri, nel corso del
servizio hanno controllato 19 autoveicoli,
identificato 30 persone,
controllato 19 soggetti sottoposti a
misure detentive domiciliari e/o sorvegliati
speciali, eseguito una perquisizione personale,
contestato 10 sanzioni amministrative al C.d.S.
per un valore totale di 5.317 euro e sequestrati
6 veicoli perché trovati privi di copertura. CC
hanno svolto controlli e perquisizioni anche nei
pressi di via Asiago. I Carabinieri stanno
svolgendo indagini con il massimo impegno
volte ad individuare la persona che, il
pomeriggio di martedì scorso, in via Asiago, con
l’utilizzo di 1 pistola o 1 carabina ad aria
compressa, ha colpito 2 donne, ferendole.
I militari della Compagnia Carabinieri di
Catania Piazza Dante nella giornata di venerdì,
hanno effettuato 14 perquisizioni all’interno
degli appartamenti dei palazzi adiacenti al
luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ stata
svolta un’attenta e meticolosa attività di
ricerca presso gli edifici allo scopo di trovare
armi ad aria compressa che potrebbero essere
state utilizzate per sparare i piombini che
hanno colpito le vittime. Le perquisizioni hanno
dato esito negativo. Le indagini dei Carabinieri
stanno comunque
proseguendo.
Catania – 11 anni a presunto
santapaoliano: estorsione e rapina . I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Catania hanno arrestato il
catanese Salvatore BASILE, 42enne in esecuzione
di un ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Catania. Il personaggio, ritenuto
organico al clan Santapaola, è stato giudicato
colpevole dei reati di associazione a
delinquere di tipo mafioso, rapina aggravata e
estorsione aggravata, commessi a Catania tra il
2004 e il 2005. L’arrestato è stato associato al
carcere di Catania “Bicocca” dove sconterà la
pena definitiva di 11 anni di reclusione.
Catania - Affitto
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72 accanto ristorante Camelot. Per informazioni
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Aci Sant’
Antonio CT-
Picchia moglie per futili motivi, arrestato. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza, un
44enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La donna, 43 anni, a causa di alcune discussioni di
carattere familiare, in presenza della figlia minorenne, di notte, è
stata aggredita dal marito che ha cominciato a picchiarla
violentemente. La figlia fortunatamente ha avuto la forza ed
il coraggio di avvertire i Carabinieri che, giunti immediatamente
sul posto, hanno bloccato ed arrestato l’energumeno, fornendo
contestualmente assistenza alla vittima che è stata accompagnata
presso la locale guardia medica ed è stata medicata per le numerose
“ecchimosi al volto” patite. L’arrestato è stato associato al
carcere di Piazza Lanza.
Acireale
- 3 pistolettate alle gambe: manette a presunto
esecutore. Si tratta di SalvatoreCANIGLIA 26enne, già noto alle Forze
dell’ordine. Agenti del Commissariato di P.S. di Acireale ha
proceduto all’esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia
cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei
confronti di Luciano SalvatoreCANIGLIA. Il
personaggio è ritenuto dagli inquirenti l’autore, in concorso con
Antonino MESSINA, del ferimento mediante esplosione di colpi d’arma
da fuoco di un giovane acese, al quale sono state provocate lesioni
gravissime con indebolimento della capacità di deambulazione. A
CANIGLIA è stato contestato il reato continuato di lesioni
gravissime e di porto abusivo di arma da fuoco. Il fatto risale
allo scorso 15 febbraio, quando un soggetto, attinto da colpi
d’arma da fuoco, veniva condotto al Pronto Soccorso dell’Ospedale
cittadino. Le prime indagini portarono all’identificazione ed
all’arresto in flagranza di Antonino MESSINA, il quale veniva
trovato in possesso di 2 caricatori contenenti cartucce di eguale
calibro di quelle utilizzate per il ferimento. La successiva
attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di
Catania, ha portato all’individuazione del correo, Luciano Salvatore
CANIGLIA, che aveva materialmente esploso i 3 colpi di arma da fuoco
diretti agli arti inferiori della vittima. Gli investigatori stanno
svolgendo ulteriori accertamenti per individuare il movente del
ferimento ed il contesto nel quale la decisione è maturata.
CANIGLIA è stato condotto presso la Casa Circondariale di “Piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorià Giudiziaria
procedente.
Misterbianco – CC
preso 1 pusher. I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco
collaborati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di
Fontanarossa hanno bloccato Giovanni PAPA, 33enne, di
Misterbianco, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri di sera, a conclusione di un’articolata attività
investigativa, hanno proceduto a perquisire l’abitazione del
soggetto rinvenendo, occultata in un armadio, e
sequestrando 1 bustina di cellophane contenente 10 grammi di cocaina
nonchè la somma contante di 1.000 euro, ritenuta provento
dell’attività di spaccio. I militari hanno sequestrato anche
un impianto di video sorveglianza che il personaggio aveva
installato nell’appartamento per cercare di eludere i
controlli delle Forze dell’Ordine. L’arrestato è stato
trattenuto in camera di sicurezza in attesa di essere giudicato con
rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Gravina di
Catania CT -
“Modello
Trinacria”, 5 rubano energia elettrica. I
militari durante il controllo straordinario del territorio hanno
denunciato 5 persone. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di
Catania collaborati dai militari della Compagnia
d’Intervento Operativo del X BTG “Campania” di Napoli a conclusione
di un servizio straordinario di controllo del territorio, svolto
nell’ambito dell’operazione o “Modello Trinacria”, svolto nei comuni
di Camporotondo Etneo (CT) e San Pietro Clarenza (CT), hanno
denunciato alla Procura della Repubblica 5 persone per furto di
energia elettrica. I militari coadiuvati da tecnici dell’Enel hanno
accertato che avevano manomesso i contatori delle rispettive
abitazioni allacciandosi direttamente alla rete elettrica pubblica.
I militari, durante il servizio hanno controllato 35 tra autoveicoli
e motoveicoli e 55 utenti, tra conducenti ed occupanti dei
mezzi, elevate 7 sanzioni per violazioni al CDS per una somma
pari a 1500euro.
Misterbianco CT-Ai
domiciliari per droga. I Carabinieri della Tenenza di
Misterbianco hanno arrestato Ferdinando QUARTARONE, 32enne,
del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica del Tribunale di Catania. Il soggetto dovrà espiare la
condanna di 1 anno e 8 mesi di reclusione poiché riconosciuto
colpevole del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, commesso a Catania l’8 ottobre 2011. L’arrestato, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai
domiciliari.
Giarre
CT-Pusher
preso da CC. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della
Compagnia di Giarre hanno arrestato un 25enne, di Giarre, per
detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti.
Catania - Rubò
2 Ipad in negozio a Siracusa, ai domiciliari. I Carabinieri
della Stazione di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai
domiciliari A. B.,37enne, su ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Siracusa. Il personaggio è stato ritenuto
responsabile di un furto aggravato, commesso il 21 maggio
2014, allorquando, manomettendo il sistema antitaccheggio,
rubò due Ipad Apple in un negozio di articoli elettronici a
Siracusa. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.
Catania
-Scassinano cassaforte ufficio ticket a Vittorio Emanuele. 2 ai
domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno
ammanettato, in flagranza, Carmelo Carlo FLORIO 46enne, e un 26nne, entrambi
catanesi, per furto aggravato in concorso, danneggiamento di
edifici pubblici e possesso ingiustificato di arnesi atti allo
scasso. Una gazzella, stanotte nel corso di un servizio di controllo
del territorio atto a prevenire e reprimere i reati predatori,
transitando per via Plebiscito ha notato che un cancelletto
secondario dell’Ospedale Vittorio Emanuele, era stranamente aperto.
I militari, insospettiti, dopo aver chiesto l’ausilio di altre
autoradio e cinturato la zona, sono entrati nell’area di pertinenza
dell’ospedale. I tutori dell’ordine hanno scoperto che nel muro del
locale caldaie era stato praticato un “varco” che conduce
nell’ufficio ticket dove hanno sorpreso i ladri. I maldestri stavano
arraffndo il danaro, più di 5000€, dalla cassaforte poco prima
scassinata con l’aiuto della fiamma ossidrica. La refurtiva è stata
restituita al responsabile dell’azienda sanitaria mentre gli
arrestati sono stati posti ai domiciliari.
Catania
-
200° Annuale Fondazione Arma Carabinieri,
manifestazioni: lunedì 9
giugno alle ore 18,00, nella suggestiva cornice della caserma
“Vincenzo Giustino” di Piazza Giovanni Verga, storica sede del
Comando Provinciale Carabinieri di Catania. Il Comandante
Provinciale, Colonnello Alessandro Casarsa, alla presenza delle
Autorità cittadine, nel corso della cerimonia richiama il
significato della celebrazione del bicentenario della
fondazione procedendo alla consegna delle Ricompense ai militari
maggiormente distintisi in attività di servizio presenti un Reparto
di formazione con rappresentanze delle singole specialità dell’Arma,
degli organismi di rappresentanza e dell’Associazione
Nazionale Carabinieri.
Catania – Polizia sequestra su
barca 1,5 t di droga. La Squadra Mobile di Catania ha tratto in
arresto 3 persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, di
traffico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Il
contributo della locale Squadra Nautica e di unità eliportata del
Reparto Volo di Reggio Calabria, ha portato ai già noti,
Giuseppe COSTANZO 51enne, Sebastiano COSTANZO 52enne, Sandro
MIRABELLA 44enne. Uomini della Sezione Antidroga, nell’ambito delle
attività volte a frenare il fenomeno del trasporto di stupefacenti
via mare, è di poco più di un mese fa il sequestro di oltre 2
tonnellate di marijuana e l’arresto di 8 trafficanti, avevano
appreso che un peschereccio della marineria di Ognina venerdì 16
maggio era partito verosimilmente alla volta delle coste albanesi
per rifornire un grosso carico di stupefacenti. Gli
investigatori hanno avviato un’intensa attività investigativa
realizzata attraverso una serie di incroci documentali e successivi
meticolosi controlli eseguiti su diversi pescherecci in transito
presso i porti di Acitrezza ed Ognina al fine di individuare
l’illecito carico di droga destinato al mercato catanese. I tutori
dell’ordine, il 20 maggio approssimandosi il momento del rientro di
alcuni pescherecci, hanno effettuato dei servizi mirati di
osservazione presso i porti di Capomulini, Acitrezza e Ognina.
Gli inquirenti hanno allertato la Direzione Centrale delle
Specialità che ha messo a disposizione un elicottero “Agusta 139”
che ha sorvolato il mare Jonio nel tratto calabrese –
siciliano. Poliziotti Sezione e della Squadra Nautica
pattugliavano le coste in attesa del passaggio del natante. Il
combinato delle Forze di Polizia messe in campo ha consentito di
individuare il peschereccio che veniva visualizzato ed individuato
per l’“Arizona” grazie alle apparecchiature tecniche di ultima
generazione del velivolo. Le informazioni sono state immediatamente
veicolate al personale presente sulla c.d. pilotina della Squadra
nautica, ove vi erano uomini della Sezione Antidroga. Gli
investigatori avvistato il peschereccio, l’hanno seguito sino al
Porto di Ognina dove era presente altro personale della Squadra
Mobile in trepidante attesa. Gli uomini dell’”Antidroga” ,
alle ore 15,00 presso il porto di Ognina hanno bloccato Giuseppe
COSTANZO, Sebastiano COSTANZO e Mirabile, ancora a bordo
dell’“Arizona”, un peschereccio d’altura di mt 22 circa. Il
peschereccio, trasferito presso il Porto di Catania, è stato
sottoposto a perquisizione, protrattasi per alcune ore, ad esito
della quale, è stata rinvenuta e sequestrata, abilmente occultata in
serbatoi collocati all’interno del vano motori del natante, sostanza
stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di kg 1450
(millequattrocentocinquanta), segnatamente 1118 (millecentodiciotto)
involucri in cellophane trasparente, del peso lordo cadauno di kg
1,040, per un totale di Kg 1162 (millecentosessantadue)
e 36 (trentasei) involucri in cellophane trasparente,
del peso lordo cadauno di kg 8, per un totale di kg 288
(duecentottantotto). Il sequestro testimonia lo sforzo
operativo condotto con continuità dagli uomini e dalle donne
dell’”Antidroga” in un’ottica improntata alla prevenzione e
repressione degli illeciti traffici di stupefacenti. I fermati sono
stati dichiarati in arresto per traffico, in concorso tra loro, di
ingenti quantitativi di sostanza stupefacente ed associati presso il
carcere di piazza Lanza a disposizione della Procura della
Repubblica di Catania. Le indagini sono volte a verificare la
consorteria criminale cui era destinato il carico, il cui valore
all’ingrosso è stimato in 6 milioni di euro circa. Presso gli uffici
della Squadra Mobile sono disponibili le immagini
dell’operazione.
Catania – Plaja, posteggiatore abusivo armato:
ammanettato. Poliziotti della Squadra Mobile hanno tratto in
arresto il tunisino Chokri KRAIEM 48enne, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare
in carcere emessa il 15 maggio 2014 dal G.I.P. del Tribunale di
Catania per detenzione, ricettazione e porto di arma da fuoco
clandestina. Chokri KRAIEM, a luglio dello scorso anno,
parcheggiatore abusivo sul litorale della Plaja, nell’area
antistante uno degli stabilimenti balneari, veniva sottoposto a
controllo. I tutori dell’ordine abbandonato ai margini di una
siepe prospiciente il parcheggio, avevano rinvenuto 1 borsello
contenente 1 arma da fuoco riproduzione di una cal. 7,65
perfettamente efficiente completa di caricatore rifornito di
cartucce. Il soggetto ed altri personaggi che svolgevano
la medesima attività disconoscevano la proprietà del marsupio. Le
indagini eseguite da agenti della Sezione “Reati contro il
Patrimonio” della Squadra Mobile etnea consentivano di
attribuire la disponibilità del marsupio e dell’arma contenuta a
Chokri KRAIEM. I poliziotti, all’interno hanno trovato
alcune fatture che riconducevano ad una abitazione dove il
personaggio era domiciliato. L’arrestato, dopo le formalità di rito,
è stato associato presso la casa circondariale di Catania “piazza
Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Adrano – 1 preso
per droga. Agenti del Commissariato di P.S. Adrano, hanno
bloccato Antonio CANTARERA 19enne, per detenzione di sostanza
stupefacente ai fini di spaccio. I poliziotti, lunedì sera nel
corso di servizi volti al contrasto del fenomeno dei reati in
materia di stupefacenti, insospettiti dal comportamento degli
occupanti di un’auto parcheggiata, hanno proceduto ad un controllo.
I tutori dell’ordine hanno scoperto che il conducente era possesso
di 1 dose di marijuana. La droga sarebbe stata ceduta dal
CANTARERA che era entrato poco prima nella stessa auto per
consegnarla e riscuotere il denaro. I poliziotti, dalla successiva
perquisizione personale del CANTARERA hanno rinvenuto altre 2 dosi
di marijuana e la somma di 80€ ritenuta provento dello spaccio. Il
P.M. di Turno della Procura della Repubblica di Catania,
notiziato dell’avvenuto arresto, dopo gli adempimenti di rito, ha
disposto che l’arrestato fosse posto agli arresti domiciliari in
attesa del giudizio per direttissima avvenuto il 20 u.s.
Il giudice del Tribunale di Catania ha convalidato
l’arresto del CANTARERA ed ha sostituito la misura cautelare degli
arresti domiciliari con quella dell’obbligo di presentazione
giornaliera presso il Commissariato di P.S. Adrano.
Catania
– Polizia postale scopre hacker di Confindustria etnea. Il
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di
Catania, coordinato dalla locale Procura Distrettuale a conclusione
di complesse indagini, ha individuato e denunciato un incensurato
per i reati di accesso abusivo e danneggiamento di sistema
informatico. L’uomo è, infatti, ritenuto responsabile dell’attacco
informatico che venerdì scorso ha reso inaccessibile il sito web di
Confindustria etnea, compiendo un “defacement” e cioè, una modifica
dei contenuti delle pagine web previo accesso abusivo. La Polizia ha
avviato immediati accertamenti tecnici informatici, con la
tempestiva collaborazione dei provider e della società che gestiva
il sito attaccato, che hanno consentito alla Procura di disporre una
perquisizione informatica nei confronti dell’indagato. La
perquisizione ha dato esito positivo, essendo stati
riscontrati i programmi di hacking utili per gli attacchi. La
polizia postale, nel corso della perquisizione ha sequestrato il
computer dell’indagato. Gli investigatori ritengono che non vi siano
apparenti motivazioni di ordine politico od ideologico ed il giovane
hacker, sospettato anche di attacchi ad altri siti, sembra avere
agito solo a fini dimostrativi.
San Michele
Ganzaria CT-
Armi e munizioni in ovile. I Carabinieri della locale
Stazione hanno arrestato ai domiciliari, in flagranza il 36enne
Alessandro BALSAMO, del luogo, per detenzione illecita
di armi e munizioni. I militari, nel corso di un’attività
svolta nei casolari dell’agro calatino, in contrada San Gregorio,
hanno perquisito l’ovile di proprietà dell’arrestato rinvenendo e
sequestrando: 1 fucile a canne mozze cal.12, con la matricola
abrasa, 133 cartucce cal. 12 e 1 pistola giocattolo cal. 38, priva
di tappo rosso, con all’interno 4 cartucce a salve già
esplose. Il fucile sequestrato verrà inviato al Reparto
Investigazioni Scientifiche di Messina per verificarne l’eventuale
utilizzo in fatti delittuosi mentre l’arrestato, come disposto
dall’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai
domiciliari.
Camporotondo
Etneo CT -
“Carateddi”,
1 arresto per stupefacenti. I
Carabinieri della Stazione di Camporotondo Etneo hanno arrestato
Alfio CASTORINA, 53enne, catanese, residente a
Siracusa, ritenuto vicino al clan mafioso dei “Carateddi” operante
nella provincia di Catania e Siracusa, su ordine di carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. Il
personaggio è stato rintracciato a Siracusa e dovrà scontare la pena
residua di 6 anni, 1 mese e 2 giorni di reclusione poiché
riconosciuto colpevole di traffico di sostanze stupefacenti,
ricettazione e violenza privata, reati commessi dal 2006 al 2011 tra
Catania e Siracusa. L’arrestato è stato tradotto nel carcere di
Siracusa, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
Mazzarrone CT -
Fendenti con lama a zio per rancori, ai domiciliari. I
Carabinieri della Stazione di Mazzarrone hanno arrestato Angelo
SANTO, 41enne, del luogo per percosse, lesioni personali,
minacce e porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere. Il
personaggio, di pomeriggio, mentre si trovava in contrada
Giurfo, per futili motivi connessi a vecchi dissidi di
vicinato, ha minacciato e poi aggredito sferrando dei colpi di
taglierino lo zio 56enne. I militari sono intervenuti, su richiesta
della stessa vittima. Il ferito è stato trasportato e medicato
all’Ospedale Gravina di Caltagirone dove i sanitari hanno
riscontrato: ferite lacero contuse al viso. I carabinieri
hanno rintracciato e bloccato poco dopo l’aggressore. L’arrestato è
stato tradotto ai domiciliari in attesa di essere giudicato
con rito direttissimo.
Catania – San
Giorgio, polizia trova in garage 260 kg. stupefacente. Le
manette sono scattate per Carmelo Natale ANASTASIO 42enne. I poliziotti della Squadra
Mobile hanno tratto in arresto: Carmelo Natale ANASTASIO
in quanto ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Uomini della
Sezione “Criminalità Organizzata” avevano appreso che Carmelo Natale
ANASTASIO tenesse grossi quantitativi di sostanza
stupefacente. Gli agenti hanno disposto una serie di servizi
ed ieri, hanno concluso con una perquisizione eseguita
nell’abitazione del soggetto ubicata nel rione “San Giorgio”.
I tutori dell’ordine in un garage di pertinenza dell’abitazione
hanno rinvenuto, in un soppalco, 17 sacchi contenenti
complessivamente 260kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
La droga, all’interno nei sacchi, era suddivisa in “panetti” da
mezzo chilo. I poliziotti, nello stesso luogo hanno trovato
materiale utile alla pesatura ed al confezionamento dello
stupefacente : 1 bilancia di precisione, 2 apparecchiature per la
custodia in sotto vuoto e pellicola trasparente - oltre 20 rotoli.
Carmelo Natale ANASTASIO espletate le formalità di rito, è stato
associato presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a
disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania – Preso
con cassaforte appena rubata. Agenti della Squadra Mobile hanno
ammanettato, in flagranza di reato, Giuseppe SANTAPAOLA 32enne per furto in abitazione in
concorso con persona da identificare. I poliziotti, durante i
servizi di controllo del territorio hanno notato in via Santa
Chiara un soggetto che trasportava un pesante oggetto avvolto in un
giubbotto di colore beige e che si avvicinava ad un’auto
posteggiata. Gli agenti hanno controllato la persona ed hanno
così scoperto che il pesante oggetto trasportato era una
cassaforte appena trafugata da un appartamento nei
pressi.
Catania-
CC,2 presi in piazza Caduti del Mare per droga,
1 è 16enne. Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato ai
domiciliari Giuseppe BRUNO,
39enne, ed un 16enne, entrambi catanesi, per detenzione e spaccio di
sostanze stupefacenti. I militari, di sera, hanno notato i due
in Piazza Caduti del Mare mentre stavano cedendo involucri ad
acquirenti occasionali. I due sono stati bloccati e
perquisiti e trovati in possesso di 1 grammo di cocaina e
della somma contante di 30 euro, ritenuta parziale provento
dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati
sequestrati. Il maggiorenne è stato tradotto agli arresti
domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo,
mentre il minore è stato accompagnato in via Franchetti a
Catania nel Centro di Prima Accoglienza, come disposto dalle
rispettive Autorità Giudiziarie.
Trecastagni
–
Carcere, 5
anni per mafia ed estorsione. I
Carabinieri della Stazione di Trecastagni hanno arrestato
Maurizio TOMASELLI, 44enne, già sottoposto alla misura della Sorveglianza
Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo soggiorno nel comune di
residenza, ritenuto vicino al clan mafioso “Laudani”, su ordine di
carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso
la Corte di Appello di Catania. Il personaggio dovrà scontare la
pena residua di 5 anni e 5 mesi di reclusione per associazione a
delinquere di stampo mafioso ed estorsione, reati commessi tra il
2006 e 2007 a Catania e provincia. L’arrestato è stato tradotto nel
carcere di Bicocca, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Catania – Furti su auto al parcheggio commerciale.
Agenti delle motovolanti dell’U.P.G.S.P. hanno arrestato il
già noto Santo Guido CONTARINO 57enne,
per tentato furto aggravato in concorso, all’interno del
parcheggio di “Città Mercato” dove, negli ultimi tempi, vi sono
state numerose segnalazioni di furto. Gli agenti hanno notato
un soggetto che passava lentamente in rassegna le auto parcheggiate
ed un’Alfa Romeo che lo seguiva da vicino a bassissima velocità. I
poliziotti hanno deciso, quindi, di controllare il personaggio a
piedi il quale, però, è riuscito ad evitare il controllo, fuggendo
dopo essersi nascosto dietro una pianta. L’autista dell’autovettura,
Contarino, ha cercato invano di scappare. All’interno della di lui
auto sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso nonchè alcune
centraline, chiavi adulterine e un disturbatore di frequenza.
Inoltre, gli agenti hanno accertato che la vettura vicino alla quale
era stato visto il Contarino presentava il cilindretto della
serratura rotto e la portiera aperta. Contarino è stato, quindi,
arrestato per tentato furto aggravato in concorso con persona
rimasta ignota.
Catania – 2
maldestre “tope” d’appartamento croate, prese. Avevano tentano
di rubare in casa, rovistando tra i regali di Pasqua. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno bloccato Christina LOZIC, 23enne, ed una 17enne, entrambe di
nazionalità croata, per tentato furto aggravato. Le
due giovani, dopo aver forzato la porta d’ingresso di
un’abitazione in via Passo Gravina, erano entrate nell’appartamento
trovando all’ingresso nel soggiorno un tavolo bandito di regali di
Pasqua ed hanno iniziato a rovistare tra i regali aprendoli ed
arraffando qualcosa dai cassetti nei mobili. Le maldestre ladre,
però, non si erano accorte che in casa vi era anche la proprietaria,
una 63enne, che, attirata dai rumori, le ha sorprese iniziando
ad urlare e chiedendo aiuto. Le ragazze hanno abbandonato subito
ogni cosa, si sono date alla fuga per le scale. Un
vicino, che aveva udito le richieste di auto della donna è
intervenuto riuscendo a bloccare la 23enne, nel tentativo di fuga,
per le scale. Una gazzella, allertata dalla
Centrale operativa su segnalazione al 112 di un altro vicino,
è intervenuta immediatamente sul posto ed ha preso in consegna
la 23enne. L’altra gazzella ha bloccato la 17enne su una strada
limitrofa mentre tentava di dileguarsi. La maggiorenne è stata
trattenuta in una camera di sicurezza dell’Arma, in attesa di essere
giudicata con rito direttissimo, mentre la minore è stata
accompagnata nel Centro di Accoglienza Minorile di Caltanissetta, a
disposizione delle rispettive Autorità
Giudiziarie.
Catania – Dia:
Renato Panvino designato capo Direzione investigativa antimafia di
Catania. La Dia di Catania ha giurisdizione anche sulle province
di Messina, Ragusa e Siracusa Il funzionario di polizia della
Polizia di Stato,
Renato Panvino primo dirigente, fino a pochi mesi
fa ha diretto il Commissariato di Ps di Taormina. Renato Panvino è
nato a Reggio Calabria il 23 luglio 1968, ed è entrato all'Istituto
superiore di polizia di Roma nel 1988 per la frequenza del ciclo di
studi quadriennale al termine del quale ha conseguito il diploma e
il grado di vicecommissario della Polizia di Stato. Ha conseguito la
laurea in Giurisprudenza all'ateneo di Messina e la laurea in
scienze delle pubbliche amministrazioni all'ateneo di Catania. Nel
1993 è stato assegnato in qualità di dirigente dell'ufficio primo
del Compartimento della polizia ferroviara della
Calabria-Basilicata-Campania; nel 1994 è stato trasferito
all'Ufficio volanti della Questura di Reggio, nel 1995 alla squadra
mobile di Reggio Calabria come dirigente dell'Ufficio furti e
rapine-prostituzione e pedofilia. Nel 1999 è stato nominato
dirigente del commissariato di Cittanova, nel 2000 del commissariato
di Condofuri Marina e nel 2001 è stato trasferito alla squadra
mobile reggina dove diretto la sezione Catturandi. Nel 2007 è stato
nominato vicedirigente della Mobile e dirigente della sezione
criminalità organizzata con competenza provinciale. Nel corso della
carriera ha partecipato alla cattura di oltre 40 latitanti ricercati
a vario titolo per reati di mafia Nel 2006 ha ricevuto
dall'associazione antimafia "Riferimenti" il premio Gerbera Gialla,
e nel 2009 gli è stato conferito il premio "Saetta-Livatino". Nel
2009 Panvino è stato inviato in Venezuela in qualità di docente
esperto di indagini riguardanti i sequestri di persona, riservato
agli ufficiali della polizia locale ed a quelli appartenenti ai
servizi di informazione.
Catania –
Assassinio Antonella Falcidia:
1ª
Sezione Corte Assise Appello conferma
assoluzione Vincenzo Morici.
Il medico primario del reparto di Chirurgia generale
dell'ospedale di Taormina, marito della vittima fu arrestato il 14
marzo 2007, a distanza di oltre 13 anni dalla morte della moglie, in
esecuzione di un ordine di custodia cautelare, con l'accusa di
omicidio. L'inchiesta era stata riaperta dalla Procura di Catania
nel febbraio 2007. Lo scanner usato dall'università di
Trieste, durante esami del Ris su una macchia di sangue confusa ai
bordi inferiori di un divano con tappezzeria fiorata, aveva
evidenziato, secondo l'accusa, le prime tre lettere a stampatello
del nome del marito, ENZ , che sarebbero state scritte dalla
vittima. Il medico era stato accusato di avere
ucciso per gelosia la sera del 4 dicembre 1993 la moglie, la
professoressa Antonella Falcidia, nell’abitazione in via Rosso di
San Secondo a Catania. In primo grado l'accusa aveva chiesto la
condanna a 30 anni di reclusione per uxoricidio con movente
passionale. A conclusione del processo col rito abbreviato, il 3
marzo 2011, il professionista era stato assolto dal Gup Grazia
Caserta, con la formula "per non avere commesso il fatto". La
conferma della sentenza d'assoluzione di Vincenzo Morici, da parte
della prima Sezione della Corte d’Assise d'Appello di Catania
mette fine ad un giallo che per 20 anni ha fatto discutere la
Catania bene.
Catania -
Accordo tra
detenuti piazza Lanza, 70 CC
Catania : Operazione antidroga da Sicilia a Calabria 16 in
manette. Carabinieri del Comando
Provinciale di Catania nel corso della notte hanno dato esecuzione
ad una vasta operazione antidroga che ha interessato le Provincie di
Catania, Reggio Calabria, Ragusa e Messina. I militari, infatti,
hanno tratto in arresto 16 soggetti residenti a Randazzo
(CT), Castiglione di Sicilia (CT), Maniace (CT), Aci Catena (CT) e
Bianco (RC), dei quali 13 sono ritenuti responsabili di
associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di
sostanze stupefacenti e 3 di traffico e spaccio in concorso.
I 16 provvedimenti cautelari, dei quali 9 sono in carcere e 7 ai
domiciliari, sono stati emessi dal Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale di Catania, sulla base delle richieste
formulate dalla locale Procura della Repubblica – Direzione
Distrettuale Antimafia – che traggono origine da un’indagine
sviluppata dal mese di luglio al mese di dicembre del 2012 dalla
Compagnia Carabinieri di Randazzo. Le indagini hanno avuto origine
da un arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti, avvenuto a Randazzo nel mese di luglio 2012 a seguito
di mirata attività di osservazione e controllo del territorio
finalizzata a contrastare il fenomeno. I militari, nella
circostanza, presso l’abitazione di Francesco LONGHITANO, 28enne,
commerciante di Randazzo, incensurato, hanno rinvenuto
un sacco contenente oltre un kg. di marijuana. L’attività
investigativa sviluppata successivamente ha condotto i Carabinieri
ai fratelli Marco, Martino e Giuseppe SCRIVANO di Randazzo, per
conto dei quali il LONGHITANO deteneva la droga. I tre fratelli,
tutti già noti e con precedenti specifici, erano già conosciuti dai
militari operanti, in particolare Marco che, nel 2009, era stato da
loro arrestato a Randazzo per aver costruito abusivamente 1 bomba
artigianale. I successivi sviluppi investigativi hanno consentito di
accertare l’esistenza di una fitta rete di persone dedite a tali
attività illecite e definire i rapporti intercorrenti fra loro fino
a portare alla luce una vera e propria organizzazione criminale
dedita al traffico di droga. Gli elementi acquisiti dai militari
operanti hanno infatti permesso di scoprire come gli i personaggi si
erano costituiti in una vera e propria associazione finalizzata
all’approvvigionamento, acquisto, trasporto, detenzione e spaccio,
non solo di marijuana ma anche di cocaina. I tutori dell’ordine
hanno appurato come i promotori dell’associazione fossero i tre
fratelli SCRIVANO, capeggiati da Marco, i quali dirigevano
l’attività di spaccio nel territorio dei comuni di Randazzo e
limitrofi. I fratelli provvedevano inoltre al rifornimento delle
sostanze stupefacenti, attraverso un canale con la Calabria, aperto
da Marco SCRIVANO grazie alla conoscenza diretta con Domenico
STALTARO, già noto di Bianco (RC), fatta nel 2010 nella casa
circondariale di Catania Piazza Lanza dove erano entrambi ristretti
all’interno della stessa cella. L’indagine ha consentito di
accertare che STALTARO si è occupato di procurare lo stupefacente,
dopo che erano intercorsi contrasti tra i fratelli SCRIVANO con tre
acesi, Orazio LICCIARDELLO, Fabrizio BELLA e Giuseppe GURGONE,
ritenuti vicini al clan Ercolano-Santapaola di Catania. I
carabinieri, nel corso delle indagini hanno ammanettato in flagranza
di reato 9 persone per detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti e sequestrate circa 1,3 kg. di
marijuana, 300 grammi di cocaina e 200 grammi di
sostanza da taglio. Le attività hanno consentito, inoltre, di
documentare la partecipazione di due donne, mogli dei fratelli
SCRIVANO, nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti,
individuare i canali di approvvigionamento della droga, acquisire
elementi di prova in ordine alle responsabilità dei singoli ed alle
dinamiche criminali che regolavano le condotte illecite del gruppo,
con particolare riferimento all’amministrazione della “cassa comune”
e alle modalità di approvvigionamento e cessione degli stupefacenti
che consentivano al sodalizio di ricavare ingenti
profitti.
Catania– Polizia blocca corriere con 8,7kg droga. Agenti della Squadra Mobile hanno ammanettato il già noto
Vito Nicola LO PRESTI 49enne per detenzione e trasporto ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente del tipo marijuana. I poliziotti, la
mattina del 31 marzo avevano predisposto un servizio
mirato sulla base di una segnalazione giunta alla Sala
Operativa che faceva riferimento ad un soggetto, originario della
provincia trapanese, che a bordo di un’auto Alfa Romeo di colore
grigio sarebbe transitato a Catania con un carico di
stupefacente. I tutori dell’ordine hanno predisposto un servizio
lungo la tangenziale e controllata la targa di un’autovettura Alfa
Romeo 156, di colore grigio, intestata ad un soggetto di Mazara del
Vallo, che veniva fermata, anche per la sua andatura irregolare,
mentre percorreva l’arteria stradale. Il conducente, è stato
identificato per Nicola Vito LO PRESTI ed ha mostrato subito un
atteggiamento di nervosismo, che ha indotto gli operatori a
controllare anche l’auto. Gli agenti, nel vano portabagagli hanno
rinvenuto 8,7 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana
contenuta in 3 buste in cellophane. Il personaggio è stato
dichiarato in arresto per il reato di detenzione e trasporto di
sostanza stupefacente del tipo marijuana. LO PRESTI espletate le
formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di
“Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Catania –
Presi 2 scippatori, dopo il colpo. Agenti
della sezione Volanti UPGS della Questura hanno
smascherato gli autori di uno scippo avvenuto, la notte tra
sabato e domenica, in via Monsignor Ventimiglia. Arrestati
Danilo
Alessandro Passalacqua 21enne e Giuseppe
Agatino Stella, 22enne. Una ragazza, mentre
passeggiava con alcune amiche in via Di Prima è stata scippata, le
indagini sono scattate intorno alle 2, in seguito alla segnalazione
al 113 . 2 giovani su 1 moto avevano avvicinato la
ragazza che si trovava in compagnia di altre amiche, il passeggero
dello scooter ha strappato la borsa dal braccio. I poliiotti hanno
acquisito gli elementi ed iniziato le ricerche. Gli agenti hanno
seguito le tracce degli scippatori e poco dopo, hanno
riconosciuto la moto in sosta in via San Calogero. I tutori
dell’ordine a piedi si sono avvicinati ai due
soggetti che si erano appartati dietro un'auto in sosta, e
stavano rovistando nella borsa appena scippata. L’intera refurtiva è
stata recuperata e riconsegnata alla vittima, che si è complimentata
con gli agenti per la loro rapidità d'intervento e positiva
conclusione.
San Pietro
Clarenza - Droga,
1 in carcere. Arrestato
Santo SANTONOCITO, 27enne, del luogo, su
ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del
Tribunale di Catania. Il giovane dovrà espiare la pena residua di 3
anni e 4 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati
di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, commessi da luglio
a ottobre 2006 a Catania e San Pietro Clarenza. L’arrestato è stato
tradotto nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
San Giovanni La Punta CT - Rapina farmacia dei Portici CC preso. I
Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza
il catanese FABIO RICCARDO LICCIARDELLO 42enne, per rapina
aggravata. Un individuo ieri sera, in via Duca D’Aosta 20, a
volto scoperto, armato di coltello, si è introdotto nella Farmacia
dei Portici facendosi consegnare la somma in contante di
200 euro, contenuta in cassa, dileguandosi subito
dopo a bordo di una autovettura Honda. I Carabinieri,
allertati dal titolare della farmacia, giunti sul
posto hanno raccolt le prime testimonianze riuscendo a dare
immediatamente un volto al rapinatore che, dopo qualche
ora, è stato rintracciato ed arrestato mentre nella sua
abitazione tentava di disfarsi degli indumenti indossati per
compiere la rapina. L’arrestato è stato associato al carcere di
Piazza Lanza.
Catania
–
Senza patente su auto rubata, CC 1 preso a San Cristoforo. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di
Catania hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il
catanese, Emanuele DAINOTTI 25enne, per
resistenza a pubblico ufficiale, riciclaggio e guida senza patente.
una gazzella dell’Arma, stanotte, in via Della Concordia, durante un
posto di controllo, ha imposto l’alt al giovane, alla guida di una
Renault Twingo, che per tutta risposta non ha ottemperato dandosi
alla fuga. I militari, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a
bloccarlo in via Fossa della Creta accertando che era
sprovvisto di patente di guida, mai conseguita. Gli accertamenti
successivi hanno permesso di stabilire che l’auto sulla quale stava
viaggiano, pur montando delle targhe intestate al soggetto,
risultava essere stata rubata nell’agosto del 2012. Il fermato
è stato associato al carcere di Piazza così come disposto
dall’Autorità Giudiziaria.